Come superare la fine di una storia d’amore con un borderline

Articolo tratto da  “Surviving a break up with someone suffering with borderline personality disorder” ( ringrazio Jacopo per la segnalazione e la traduzione dell’articolo)

ROMPERE UNA RELAZIONE NON E’ MAI STATO COSI’ DIFFICILE

E’ finita! Non importa se  ti ha lasciato all’improvviso e con una crudeltà di cui ti non sai spiegare le ragioni o se invece ti ha ferito in modo cosi profondo da costringerti ad andartene.
Persino se sei stato tu a prendere la decisione di interrompere la relazione e sai , a livello razionale, che è l’unica cosa che puoi fare, non riesci a metterti il cuore in pace.
La fine di una storia con una persone che soffre della sindrome di personalità borderline può lasciare nell’ ex partner delle profonde ferite che possono necessitare di un tempo  molto lungo per rimarginarsi.
Gli ex compagni di un border possono sentirsi devastati dalla fine della relazione, non riuscendo ad accettare come, quello che un tempo sembrava essere un grande amore possa finire così malamente  senza una ragione e senza un motivo.
Il partner borderline, che fino al giorno prima ti amava alla follia, diventa  inspiegabilmente diventa pieno di risentimento e comincia a distaccarsi emotivamente, sostenendo di non essere più innamorato e di voler porre fine alla relazione.
In un  rapporto con una persona che soffre della sindrome di personalità borderline, queste dinamiche dolorose sono estremamente comuni, eppure rinunciare a questo rapporto così complicato e sofferto può essere molto difficile.
Razionalmente, il partner del border si rende conto con chiarezza che andarsene sarebbe la soluzione migliore ma il suo attaccamento emotivo rimane fortissimo.
Il compagno della persona borderline si trova intrappolato senza speranza nel suo desiderio di rimettere insieme una relazione che sa perfettamente che non è sana e che non è in grado di gestire.
Forse è il tuo caso, non riesci ad accettare la fine di quella che all’inizio era una meravigliosa storia d’amore : sei ossessionato dal tuo ex e ripensi a che  cosa  la tua ( o il tuo) border  può fare in questo momento o  ti chiedi in continuazione come si sente, o chi vede.
Ti domandi  se ti  abbia mai realmente amato e come abbia potuto  abbandonarti cosi facilmente dopo tutto quello che c’è stato fra di voi.
Nonostante i tanti alti e bassi e i mille problemi della relazione, non  riesci a fartene una ragione e passi dall’incredulità, alla rabbia, al desiderio di tornare insieme.
Rompere con un partner  con un disturbo di personalità borderline   è spesso difficile perchè non si ha una valida comprensione della patologia senza la quale non è possibile leggere correttamente le emozioni e i comportamenti del partner e le dinamiche della relazione.

LE VERE RAGIONI PER CUI NON RIESCI AD ACCETTARE CHE SIA FINITA

Perchè non riesci a dimenticare ? E’ perchè  lei o lui era così speciale?
Sicuramente la fine di  questa relazione rappresenta una perdita significativa , ma il dolore straziante che provi ha molto più a vedere con il tipo di rapporto che si era creato tra di voi piuttosto che con la persona in carne e ossa  con cui stavi.
Per  molti versi questa relazione ha avuto un effetto riparativo , curando delle profonde ferite psicologiche.
Il modo in cui il tuo partner borderline pendeva dalle tue labbra ascoltando ogni tua parola, l’adorazione con cui ti guardava  e l’intensità con cui  ti voleva, in altre parole, la completa devozione che ti dimostrava all’inizio ti hanno fatto sentire unico, importante, speciale.
L’idealizzazione verso il partner che i borderline dimostrano nelle prime fasi di una relazione può essere una droga potente per una persona con una bassa autostima che non si è mai sentita importante per qualcuno.
Spesso le persone borderline sono insicure e piene di problemi e affidano al partner il ruolo del salvatore o della crocerossina, gratificandolo e facendolo sentire indispensabile.
Come risultato, sei stato disposto a tollerare comportamenti che avresti ritenuto inaccettabili in altre relazioni, perchè sentivi che lui/lei dipendeva da te e e che non se ne sarebbe mai andato.
Tutto questo ha fatto si  che tra voi si creasse un legame particolarmente forte e che tu fossi disposto a qualsiasi sacrificio pur di continuare questa relazione così problematica.

LE CONVINZIONI SBAGLIATE E LE FALSE SPERANZE CHE POSSONO TENERTI ANCORA LEGATO

Spesso è la speranza che tutto possa tornare come era all’inizio che tiene le persone incapaci di rinunciare ad un rapporto ormai logoro.
Speri che la tua partner ( o il tuo partner) riprenda ad essere quella persona dolce e adorante dei primi tempi.
All’inizio ti amava alla follia ma era innamorato solo della tua immagine idealizzata, non di quello che sei tu veramente.
Infatti, ai suoi occhi tu eri il suo “cavaliere nell’armatura scintillante” ( o la sua fatina), eri la sua speranza e la risposta a tutte le delusioni ed ai dispiaceri contro cui aveva dovuto lottare tutta la vita.
In altre parole, il suo entusiasmo nei suoi confronti era più legato alla sua voglia di ricevere e alle sue speranze di un amore che potesse riparare ogni ferita del suo passato che ad un reale interesse per  te.
Ma dal momento che nessun essere umano può rivelarsi all’ altezza di aspettative così grandiose, poco alla volta il tuo partner border ha cominciato a sentirsi molto deluso da te e a provare un profondo risentimento nei tuoi confronti per le sue aspettative disattese ( e la frustrazione provata per il mancato soddisfacimento delle sue aspettative gli ha risvegliato il vecchie ferite, facendolo sentire sempre più arrabbiato e abbandonato).
Giorno dopo giorno, il tuo partner border, che all’inizio della relazione ti aveva investito di qualità salvifiche, inizia a guardarti con uno sguardo sempre più disilluso: un tempo eri il suo eroe, adesso sei una nullità ,o peggio ancora, un mostro.
Le relazioni basate sull’idealizzazione ( come quelle che instaurano con un border) cominciano come un sogno ed è quello che le rende così ” magiche ” e travolgenti all’inizio ma la stessa caratteristica contribuisce anche a renderle fragili ed instabili.
Infatti, con la conoscenza, la condivisione della quotidianità( e  con la conseguente caduta dell’idealizzazione) la  relazione, al posto di consolidarsi con il tempo, si indebolisce sempre di più.
La rappresentazione  più realistica della tua relazione non è quella degli inizi ma quella che è diventata adesso.
Spesso però i partner dei border rimangono attaccati ai dolci ricordi dei primi tempi, alle belle parole o alle promesse d’amore  che sono state fatte e ignorano o minimizzano i fatti negativi  ( ma lei ha detto che mi avrebbe amato per sempre!).
Molte cose belle sono state dette durante il corso della relazione, ma le persone borderline sono dei sognatori instabili e mutevoli, che sovrastimano le loro emozioni come dei bambini, spesso senza rendersi conto delle implicazioni  a lungo termine.
Se ti stai tormentando, chiedendoti come è possibile che una persona che ti ha promesso amore eterno ti abbia abbandonato in questo modo, non dare troppa importanza alle parole.
Quello che conta  sono i fatti  (se il tuo partner ti amasse davvero, si comporterebbe in un modo molto diverso! )

SE TI HA LASCIATO NON E’ PER COLPA TUA

Una persona con  disturbo borderline  ha  una marcata capacità di distorcere i fatti, modificare i dettagli, e usare le insicurezze dell’altro  fino al punto da fargli credere che le cose siano andate veramente in un certo modo.
Per questo motivo puoi finire per considerare i rimproveri e le accuse del tuo partner come parzialmente credibili e sensati al punto che finisci per scusarlo e per giustificare tradimenti, mancanze di rispetto e altri comportamenti poco corretti.
Una volta, superato l’idillio degli inizi, la relazione amorosa scatena nel  borderline   angoscia e una profonda frustrazione, causa di  un forte  risentimento che può essere gestito soltanto attribuendo al partner la colpa  della  propria infelicità.
Come risultato, il partner del border finisce per colpevolizzarsi, sentendosi inadeguato e può arrivare a credere di aver commesso dei gravi errori che hanno fatto disinnamorare l’amato/a e provocato la fine della relazione.
Questa è la motivazione principale per la quale tu hai accettato da parte del tuo partner dei  comportamenti punitivi ed  il motivo per cui cerchi di accontentare il partner, anche quando ha delle pretese irragionevoli.
Contrariamente a quello che credi, l’infelicità della tua border ( o del tuo border) non dipende da te e anche se tu potessi dare tutto l’amore, il rispetto e la considerazione del mondo ed trasformarti nel fidanzato /a ideale, non sarebbe ancora abbastanza.
E’ molto doloroso vedere che la persona che ami e che con ogni fibra del tuo essere  vorresti aiutare, rifiutare il tuo amore e scegliere invece la disperazione e uno stile di vita autodistruttivo ma tu non hai il potere nè di aiutarlo/a ne tantomeno di salvarlo/a.

CREDERE CHE IL TUO BORDER ADESSO SI SENTA COME TI SENTI TU

Se tu pensi che il tuo partner vivesse la relazione nello stesso modo in cui l’hai vissuta tu o che lui/lei si senta nello stesso modo in cui ti senti tu adesso, ti stai probabilmente sbagliando. Pensare così servirà solo a confonderti le idee e rendere più difficile capire cosa stia realmente avvenendo.
In generale, quando una relazione finisce è spesso perchè i partners hanno voltato pagina in maniera diversa uno dall’altro, ma questo avviene in maniera molto più intensa in una relazione con una persona borderline.
Anche se la rottura può sembrarti improvvisa e immotivata ( tutto andava bene fino al giorno prima), è stata causata da un accumulo di risentimenti , paure e delusioni che non sono mai stati affrontati adeguatamente nel corso della relazione e che sono esplosi solo di recente.

PENSARE CHE L’  ASSENZA FORTIFICHI L’AMORE

Spesso si  pensa che interrompendo per un pò la relazione, il partner senta la nostra mancanza e si renda finalmente conto dell’importanza della relazione.
Ci facciamo forza ,pensando a tutte le volte che il nostro/a border ha giurato di amarci e di non poter vivere senza di noi.
L’assenza può (forse) fortificare il sentimento quando una relazione è sana ma può indebolire ulteriormente il legame con una persona con questo disturbo di personalità.
Le personalità borderline non hanno acquisito quello che gli psicologi chiamano ” la costanza d’oggetto” ovvero  non riescono a stabilire un senso di permanenza rispetto alle situazioni e  alle persone.
Per loro vale letteralmente il detto ” lontano dagli occhi, lontano dal cuore” : una settimana di lontananza per un border può equivalere ad un assenza di mesi per una persona che non ha questo tipo di problematica.
Pertanto, l’assenza, acuendo le paure del border relative all’abbandono, fa raffreddare i sentimenti del border, che trovando conferma ai suoi peggiori timori, si allontana ancora di più.

PENSARE CHE DEVI RESTARE PERCHE PER AIUTARE IL TUO PARTNER

Forse vorresti rimanere in questa relazione così complicata perchè sei convinto di essere l’unica persona al mondo che può aiutare il tuo ex.  Gli vorresti dire che è borderline e convincerlo  a fare una terapia. Forse vorresti aiutarlo in altri modi, magari rimanendogli  amico.
Purtroppo non sei più nelle condizioni di poterlo fare.
Il tuo partner ha scelto di allontanarsi da te perchè provava nei tuoi confronti degli intensi sentimenti di rabbia, disprezzo, dolore e frustrazione.
Non è colpa tua, ma la tua presenza scatena nel tuo ex sentimenti estremamente spiacevoli che non riesce a gestire e che possono portarlo a comportamenti impulsivi e pericolosi  ( ad esempio tagliarsi o diventare violento).
Si tratta infatti di un disturbo che si esprime nei suoi aspetti più problematici nelle relazioni interpersonali e più una relazione è significativa peggio è, quindi, proprio perchè sei stato importante, la tua presenza può innescare nel tuo ex queste reazioni imprevedibili.
Ancora più importante da tenere in considerazione è che, anche se non te ne rendi conto, la relazione con il tuo border, ha fatto leva sulle tue parti fragili e irrisolte e  ti ha lasciato delle profonde ferite che devono rimarginarsi prima che tu sia in grado di occuparti delle ferite di qualcun altro.
Se il tuo partner borderline cerca di appoggiarsi a te gli sarai molto più utile se te ne andrai. É senza dubbio difficile, ma più responsabile.

CREDERE CHE SE GLI DIRAI CHE E’ BORDER ANDRA’ IN TERAPIA

Spesso chi è stato lasciato da un border, si aggrappa alla convinzione che se riesce a trovare le parole giuste riuscirà a convincere il partner ad andare in terapia e a dare una seconda possibilità alla relazione.
Questi argomenti, così delicati , andrebbero affrontati nel momento giusto quando il partner è ricettivo e disposto a fidarsi e non quando è in fase di allontanamento e ha le difese al massimo.
La maggior parte delle persone con questa problematica, reagisce in modo molto difensivo quando gli viene comunicato che li si ritiene essere border.
Una tipica reazione in questi casi è un esplosione di ira in cui il border, infuriato, ” rigira la frittata” affermando : ” Mi stai dicendo che sono matto/a ? Il matto sei tu!”.
Persino la consapevolezza di avere alcune problematiche non è sempre una motivazione sufficiente a far sì che si desideri intraprendere un percorso terapeutico ( che nel caso di un disturbo borderline di personalità, è bene precisarlo, non è nè semplice nè breve).

CREDERE CHE L’AMORE PREVARRA’

Vi siete lasciati altre volte ma siete sempre ritornati insieme,perciò speri che anche questa volta si tratti di solo di un periodo di crisi e che il tuo partner torni sui suoi passi come sempre.
E’ normale che alla fine di ogni relazione ci possano essere una serie di rotture e di riappacificazioni: lasciarsi è spesso un processo, non un evento.
Tuttavia, quando questo processo si protrae nel tempo, diventa logorante.
Prima di lasciare definitivamente il loro partner, i border attraversano una complicata fase di ” sganciamento” in cui si lottano per liberarsi da un legame che avvertono allo stesso tempo come fonte di vita e fonte di morte , indispensabile e ” intrappolante”.
Per questa ragione il border non riesce a lasciare subito e in modo definitivo il suo partner ma ritorna indietro, magari facendo qualche gesto eclatante per riconquistarlo.
Tuttavia meglio non illudersi, pensando che stavolta sarà diverso : ogni rottura indebolisce la relazione, aumentandone la disfunzionalità e preparando il terreno a distacchi successivi e sempre più definitivi.

 

 

 

Il presente articolo ha una valenza di carattere informativo.

Purtroppo, a causa dell'elevato numero di commenti e di lettere che ricevo tutti i giorni, non riesco a rispondere a tutti (come vorrei) e a farlo in tempi brevi. Inoltre le risposte ai commenti sono molto sintetiche, considerata anche la natura pubblica del sito web.

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By | 2015-04-05T21:40:14+00:00 5 Aprile 2015|Borderline|303 Comments

303 Comments

  1. A. 9 Aprile 2015 at 11:05 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,

    sono arrivato quasi per caso al suo articolo e devo dire che ritrovo il momento che sto passando ora.
    Sono stato legato pochi mesi ad una persona che ha molte delle caratteristiche di una border..addirittura mi disse di esserlo, ma io incosciamente non ci feci caso.
    Giusto un mese fa ha deciso di troncare il nostro rapporto dicendo che “dovevo trovare la forza di lasciarla per avere la possibilità di riconquistarla”…
    Il nostro era un rapporto a distanza, non ci siamo visti molte volte..ma tutte quelle volte è stato intensissimo, sensazioni e sentimenti da parte mia mai provati con nessun altro.
    Delle sue paure, dal buio a quella di essere abbandonata, non ho mai sentito come fossero un peso…anzi, erano (e sono) qualcosa che me la fa amare ancora di più. E’ una persona estremamente colta, che fa fatto affiorare in me passioni che mai pensavo di avere..come scrivere poesie o leggere libri che mai mi sarei sognato di leggere
    Ora, a distanza di un mese, continuo a pensare a lei…sento come una parte di me fosse stata tranciata via di netto…una sensazione di qualcosa di inconcluso.
    Forse sono anche io una personalità border, o quanto meno persone come lei mi attraggono terribilmente..ma lei è speciale, per me…dannatamente speciale e insostituibile.
    Grazie mille dottoressa, leggo i suoi articoli..ma da un certo punto di vista non riesco a convincermi del fatto che doveva andare così…non so darmi pace

    • Anna Zanon 9 Aprile 2015 at 14:50 - Reply

      Buongiorno, ho notato che i compagni di una donna borderline sono spesso persone razionali e pacate che vengono attratti da lei proprio per la sua intensità emotiva, per la sua imprevedibilità, per la sua vulnerabilità..tutti aspetti che non si permettono di esprimere nella vita quotidiana.
      Malgrado la sofferenza che sta provando, reputo che questa storia sia stata molto positiva per lei perchè le ha permesso di entrare in contatto con il suo mondo emotivo, scoprendo colori e risorse che non immaginava di avere.

      • Piero 11 Marzo 2022 at 21:40 - Reply

        Gentile dottoressa,
        Anch’io sono stato lasciato da una ragazza che soffre di depressione (che è in cura con fluoxetina)che però dice di essere border.Mi ha confidato che pratica atti autolesionistici per provare emozioni.Molti suoi sintomi rispecchiano una personalità border.Mi ha lasciato per telefono con un messaggio,mentre io ero all’estero,dicendo che deve ritrovare se stessa.Aveva un umore pessimo da un paio di mesi dovuto anche probabilmente alla diminuzione a Novembre della dose di fluoxetina.La sua relazione rispecchia tutte le caratteristiche sopra descritte, tranne nell’ultimo periodo in cui aveva avuto questo calo di umore e quando ci siamo visti le ultime volte era diversa anedonica,poi non voleva più incontrarmi fino a quando sono ripartito e una settimana più tardi mi ha lasciato.Non vuole vederci per chiarire,sono passati più di un mese dalla rottura(dicendomi di rimanere amici)adesso ci scriviamo ogni tanto,però è molto fredda in più nell’ultimo periodo sono io che la cerco per messaggio .Non so che fare se dirle che provo ancora qualcosa per lei, Però ho paura che questo la possa allontanare di più(sono ancora innamorato),poi il fatto che non voglia vederci(è vero che abitiamo a più di 60 km di distanza)anche perché dice che deve impegnarsi con lo studio.Non so se devo rincorrerla ,mettendomi alla prova a vedere se tengo veramente a lei però io ho insistito molto per vederci e parlare ma lei ha sempre rifiutato.Dice che i momenti brutti gli ha sempre superati da sola

        • Anna Zanon 17 Marzo 2022 at 17:56 - Reply

          Purtroppo, i border hanno relazioni intense ed instabili. Anticipano l’abbandono temuto, abbandonando per primi. Questo per dire che, a prescindere dai suoi sforzi, una relazione con un border sarà sempre complicata e costellata da crisi e abbandoni, magari seguiti da riavvicinamenti. Mi piace poco che questa ragazza si tagli per provare emozioni, può essere indice di un disturbo di una certo livello di gravità e il fatto che non migliori malgrado sia seguita (anche farmacologicamente) mi fa pensare questo.

    • Elisa 30 Luglio 2016 at 22:19 - Reply

      Purtroppo è finita la relazione con un partner borderline e con disturbo di personalità. Io sono distrutta non per le modalità ma perché tutt’oggi ci sentiamo e lui cerca di manipolarmi in base alle sue esigenze. Io gli voglio davvero bene e credo che sia lo stesso per lui però ha un carattere pesante e prevaricatore, cerca sempre di rigirare la frittata è di farmi sentire in colpa. Io sono esausta da queste dinamiche e gliene ho parlato ma prima di tutto al momento mondo c’è sempre lui è solo lui. Il suo lavoro, i suoi interessi e sembra che io gli faccia comodo per tirarlo su nei momenti di bisogno. Sono stanca di questa situazione e gli voglio comunque bene come una fessa. Per fortuna ci siamo lasciati ma quando ci vediamo lui è preso troppo da se stesso e dai suoi mille problemi, cerca sempre giustificazioni per tutto e mi lascia con un profondo senso di amarezza e di solitudine. Io vorrei solo mantenere un’amicizia normale ed equilibrata ma a quanto pare risulta impossibile. A parole dice che gli va bene ma nei fatti dimostra il contrario. Analizza tutto fino a farmi sentire esausta e già in passato ho avuto degli esaurimenti nervosi a causa sua. Io sono molto fragile e avrei bisogno di positività che lui non mi può dare ma al tempo stesso siamo ancora profondamente legato. Non so più cosa pensare e ci sono momenti in cui non avrei voglia di vivere tanto il suo freddo cinismo mi colpisce.

      • Anna Zanon 17 Agosto 2016 at 08:40 - Reply

        Mantenere l’amicizia con un proprio ex è molto difficile, figuriamoci se c’è un disturbo di personalità di mezzo!
        Lei è arrabbiata e delusa perchè lui non è quello che credeva che fosse ed è per questo motivo che vi siete lasciati, meglio accettare che non è possibile mantenere un legame con lui e cercare legami più sani.

      • Cristian 16 Settembre 2021 at 15:08 - Reply

        Questo articolo ha descritto letteralmente la relazione che ho avuto con una raga6che ha questo tipo di problema. Ho cercato di aiutarla in ogni modo, non le ho fatto mancare nulla, ma ammetto che le sue sfuriate, le sue esternazioni offensive e gratuite, il suo diventare improvvisamente fredda mi hanno spesso fatto alzare i tacchi e andarmene. Se all’inizio la vedevo come una forma di disprezzo insensato verso di me, ho capito l’ultima volta che è letteralmente impossibile instaurare un rapporto sano nostro malgrado. Ci siamo amati fortemente, ma come recita l’articolo, ci siamo lasciati più volte con grande sofferenza. Il suo linguaggio era codificato poi, nel senso che non voleva che prendessi sul serio quanto di brutto mi dicesse, altre volte invece si. Qualsiasi risposta dessi alle sue esternazioni è stata sempre la risposta sbagliata. Mi sono beccato ogni insulto finché l’ultimo giorno le ho detto che non meritava il mio amore, pentendomi un po’di tale brutta affermazione. Ha praticamente quasi demolito casa sua, lanciandomi una bottiglia di birra mentre scendevo le scale. Perché soffrire? A volte il destino è proprio crudele, ti fa incontrare ed amare profondamente una donna, ma la natura perfida ha inserito in lei un germe del quale anche quest’ultima se ne vorrebbe liberare. Quell’ultima brutta serata le dissi che è cattiva, volgare, maleducata, il che è vero, ma le dissi anche che è cosi quando ha questa personalità. Altre volte invece se ne usciva con frasi estremamente offensive nei miei riguardi, damble’, del tipo ” se fossi single quella me la farei”. Roba da litigata fino al mattino. A che serve però litigare? La realtà è questa, ci sono persone che soffrono di questo disturbo, sarebbe come fare del male insensato e crudele ad una persona diversamente abile. Tante volte mi ha detto vattene, cosa fai qui con me, non meriti questo, altre volte invece mi diceva vattene, sei una m. sei una crocerossina etcetc. Insomma, a me piace lei ancora ma a queste condizioni non ritengo possibile un rapporto sano.

  2. Andrea 22 Aprile 2015 at 10:52 - Reply

    Gentile dottoressa , la ringrazio in anticipo per l attenzione che sicuramente avrà nel leggere questo commento e nella stessa che ha posto agli altri commenti . Dopo aver letto il suo post è come se fosse stata riportata esattamente la relazione che sto vivendo con la mia ragazza che è borderline ( me lo ha confidato ed è in cura presso psicologi) . L inizio della nostra relazione ha avuto i caratteri di una favola da lei perfettamente descritti e successivamente sono iniziati i problemi di amore – odio tipici dei border . Premesso che questa ragazza ha avuto dei problemi costanti nella sua vita dovuti ad un trauma infantile e uno adolescenziale molto gravi , mi sono posto sempre con gentilezza nei suoi confronti per affrontare i problemi che questi episodi generavano in lei nonostante la mia presenza cercasse di aiutarla . L intesa tra di noi fisica e affettiva era incredibile poi durante l inverno le cose sono peggiorate ( soffre anche di depressione e problemi alimentari) le cose sono peggiorate . Non percepivo più la gioia iniziale che aveva nel vedermi pur essendo innamorato di lei tuttora . Lei ha manifestato la voglia di porre fine alla relazione dopo un anno , come devo comportarmi ? Da un lato sono disperato all idea di perdere la ragazza che amo e dall altra non voglio che questa sua decisione sia un effetto della malattia e che abbia ripercussioni sulla sua salute . La ringrazio vivamente se potesse darmi qualche consiglio su come gestire la situazione grazie

    • Anna Zanon 25 Aprile 2015 at 19:17 - Reply

      Se ama questa ragazza e vuole stare con lei, nonostante tutto, non accetti la decisione di interrompere il vostro rapporto. Prima o poi tutti i border provano a rompere la relazione, non perchè non amino più il partner, ma perchè vogliono inconsciamente mettere alla prova il suo amore. Vogliono vedere se lui ci tiene veramente, se è disposto ad inseguirli quando loro scappano, se è disposto a lottare per averli.
      La prego però di prendere quello che le dico con il beneficio del dubbio, non conoscendo la sua situazione, le sto dando un consiglio molto generico che potrebbe non essere corretto.

  3. Mary 26 Aprile 2015 at 18:54 - Reply

    Salve dottoressa. Sto vivendo l’ennesima crisi in una relazione con una donna che frequento tra alti e bassi da sei mesi. Nonostante la mia personalità solitamente forte e decisa, mi sono lasciata coinvolgere da questa ragazza e ho tollerato immense mancanze di rispetto e rotture. Dopo un ennesimo distacco da parte della mia compagna, mi sono resa conto delle caratteristiche peculiari e degli schemi in cui cadeva sempre e, studiando medicina, mi sono documentata su libri di testo e consulti con specialista e ho dedotto ( con margine di rischio, per carità, ma a mio parere irrisorio) fosse una persona con evidenti tratti borderline. Per evitare di turbarla l’ho tenuto per me, inizialmente, e mi illusi che forse questa ennesima volta che era tornata saremmo potute funzionare al di là dei miei sospetti. Ne seguì un periodo idilliaco ( che sempre segue il nostro ricongiungimento, quando lei torna da me).. Purtroppo la mia ingenuità fu ripagata con minacce e una crisi di nervi e una scampata denuncia quando ella venne a sapere che i miei amici la consideravano una presenza malsana per come si comportava con me ( cosa che le era ben nota sin da prima). Tempo venti giorni, tornò da me col cuore in mano, scusandosi per le sue accuse e ritraendole. Dichiarando quanto le mancassi e riavvicinandomi con intensità. Non durò poco più che una settimana quando, in lacrime, mi chiamò e mi disse che, siccome sembravo capire bene i suoi stati d’animo, allora dovevo comprendere che in quel momento lei voleva soltanto fuggire da me perché la facevo sperare, la trattavo talmente bene che lei non riusciva ad accettarlo, perché era indegna di ricevere amore e si era stancata di ferirmi. Che ero troppo importante e non poteva gestirmi. Questo copione va’ avanti da mesi, e si alterna a fasi dove invece mi dipinge una pessima persona e per questo si distacca. Il punto cruciale è che poi torna, e ogni volta torna a mio parere con un coinvolgimento ed intensità maggiore, dichiarando di sognarmi, pensarmi e sentire la mia mancanza continuamente. Presa dalla stanchezza, le ho spiegato che il pattern che segue è molto simile a quello di una personalità borderline, descrivendole le sue azioni senza mai davvero nominare la patologia, ma solo mettendola davanti a concetti di ” attacco al legame” e ” attaccamento disorganizzato” e lei, disperata, mi ha confessato che si sente esattamente così, ne è consapevole e vorrebbe preservarmi da tutto questo. Ora sente di avermi lasciato, ma ho visto questa scena così tante volte che non credo più alle sue intenzioni e alla mia forza di volontà. E piuttosto mi domando, siccome sento che ogni mossa che faccio è potenzialmente la più sbagliata ( arrendermi ai suoi abbandoni vuol dire dimostrarle che non è degna di essere amata e che ha ragione a perseverare nei suoi atteggiamenti, ma continuare a pressarla vuol dire soffrire io in primis e lei in secundis e scatenare reazioni spropositate di ansia e dolore) non v’è modo di far fronte a questa situazione o averci a che fare senza scoppi? Border o non border, queste sono persone cui forse viene negato il più bel piacere della vita, che è godersi l’amore e gioirne ( prima di questa ragazza ho avuto quattro anni di relazione con un’altra donna) e mi addolora moltissimo pensare che la ragazza che ora amo potenzialmente non riceverà mai quel tipo di benessere. Entrare in terapia è forse l’unica chance? E comunque si parla di terapie prolungate che andrebbero in teoria a correggere un comportamento disfunzionale così radicato che pare inamovibile..Quanto potrebbero mai migliorare? E cosa fare se ci si ritiene gli unici ad avere una visione analitica della cosa, dato il grande disinteresse dei genitori e il vuoto che questa ragazza si è creata intorno? Se ne può dire qualsiasi cosa, ma quando si ama qualcuno e si vuol fare anche un mestiere come il mio si sente la responsabilità delle persone che si hanno affianco. Anche a patto di non frequentarla più, vorrei lei si facesse aiutare non perché la voglio cambiare ( io l’ho accettata per come è) ma perché la voglio vedere felice. Non riesco semplicemente a lavarmene le mani solo per salvare la mia pelle. Qualcun altro prenderebbe il mio posto, ma lei non starebbe meglio. Ho accettato altre rotture perché sarebbero eventualmente state per recuperare entrambi serenità e felicità, ma non vedo un lieto fine per lei. E non perché io sia tutto il suo mondo, ma perché non sarà mai in grado di migliorare la sua situazione e rischia di soffrire sempre di più. Vedo il declino che questo rapporto mi sta causando, vedo il dolore e le insicurezze riaffiorare ogni volta, e spesso, quando siamo lontane per un numero consistente di giorni, sento tornarmi la forza e la concentrazione. Ma non ce la faccio più ad allontanarmi e riavvicinarmi, e soprattutto a lasciare che lei si distrugga e io rimanga a guardare ( frequentiamo la stessa università, stesso anno, stesso corso). Io mi sento in trappola, e una soluzione ci deve essere. Grazie per l’ascolto.

    • Anna Zanon 28 Aprile 2015 at 12:12 - Reply

      ..lei ha inquadrato alla perfezione la situazione e capisco bene il dilemma che sta vivendo. Purtroppo è come dice lei: se si arrende ai suoi abbandoni, conferma la sua convinzione di non poter essere amata e se invece insiste e persevera rischia il suo equilibrio psicologico.
      Nonostante il profondo amore che vi lega, deve chiedersi onestamente quanto tempo potrà resistere in una relazione che ha queste modalità.
      Se la sua compagna accetta, potrebbe tentare la strada della terapia, magari anche farmacologica per controllare gli sbalzi d’umore..

      • Mary 28 Aprile 2015 at 19:08 - Reply

        Resistere in questo modo da sei mesi mi sta riducendo le prospettive di ripresa notevolmente, considerando che non mi concede d’aver modo e tempo d’elaborare la rottura ( che ogni volta ingenuamente sentivo come definitva) e superare l’amore o portare avanti nuove storie ( che diligentemente tronco per rispetto ogni volta che si rifà viva). Purtroppo la mia vicinanza la ferisce quanto la mia assenza e portarla da qualcuno sarebbe la conclusione ideale anche delle responsabilità che sento di avere nei confronti di questa ragazza, ma bisognerebbe cogliere momento ed attimo in cui la mia presenza ed opinione siano graditi e non una violenza ( come ora, dove sente che starmi lontana è l’unico modo per non far soffrire entrambe). Io l’amerei anche solidamente per il tempo che mi sento di farlo, ma alla luce dei fatti l’amore la confonde, agita, distrugge.. E io non voglio che stia così: mi sento io stessa una tortura per lei.. E mentre io mi disilludo e logoro ogni volta che mi lascia, lei pare vivere il tutto con più ardore, dolore, rabbia e paura ( per poi tornare con coinvolgimento maggiore e direttamente proporzionale alla sofferenza della rottura) Ma al contempo non sarò mai una ennesima riprova che la gente l’abbandona. Mi domando, in sincerità, Quanto davvero resistere ( per poi spingerla non so con quale strategia alla terapia) sia davvero un atto producente, un sacrificio utile, un gesto d’amore e non una tortura infruttuosa per lei e me? Grazie della disponibilità e della utilissima risposta.

        • Anna Zanon 3 Maggio 2015 at 17:56 - Reply

          Domanda sacrosanta a cui però io non so dare una risposta..

          • Serena 21 Marzo 2023 at 14:54

            Ho chiuso da poco una relazione con una persona Borderline diagnosticata. Eravamo ritornati insieme dopo aver rotto anni fa, ma dopo aver ricevuto la sua diagnosi un anno fa e sicuro del suo percorso terapeutico è ritornato da me ed io gli ho voluto dare un’altra possibilità. Poi di punto in bianco ha deciso di smettere sia col supporto farmacologico che con quello psicoterapeutico, sono iniziati i suo sbalzi di umore, ha iniziato ad accusarmi di non impegnarmi abbastanza nella nostra relazione e nella vita in generale, di non essere brava in tante cose, sono ripiombata in un incubo. Inizialmente ho cercato un confronto e un chiarimento che lui ha totalmente ignorato, dopo ho iniziato ad acquistare consapevolezza di non essere pronta e gestire una situazione così stressante emotivamente, ho deciso di farmi da parte, ovviamente lui l’ha presa male e mi ha accusato di essere una persona discriminate verso la sua condizione creando in me tanto senso di colpa. Ad oggi continuo a star male, sento la sua mancanza e vorrei avere la certezza di aver preso la decisione giusta per me, per la mia vita, soprattutto perché ho una vita molto impegnata avendo una bambina autostica. Ma continuo ad essere innamorata di questa persona che mi ha portato dalle stelle alle stalle. Vorrei passasse tutto questo è davvero insostenibile.

          • Anna Zanon 26 Marzo 2023 at 16:41

            Cara Serena, a volte scegliamo ” relazioni pericolose” come quelle con un borderline perchè abbiamo bisogno dell’intensità emotiva che questo tipo di relazione ci regala e che manca in un rapporto più normale e ordinario. L’instabilità, gli alti e i bassi, le forte emozioni e persino tutto il dolore che una relazione con un borderline ci provoca ci distrae dal dolore che proviamo nella nostra vita. Nel suo caso immagino che essendo madre di una bambina autistica si trovi a dover affrontare molte sfide e ad avere molte responsabilità. Le consiglierei di fare qualche colloquio con uno psicologo per cercare di capire meglio le dinamiche della sua relazione in modo da non avere dubbi nè rimpianti

        • Angy 1 Marzo 2016 at 15:21 - Reply

          Cara Mary leggevo la tua storia con le lacrime agli occhi per la familiarità delle espressioni delle sensazioni e dello strazio che sto vivendo con quella che credevo sarebbe stata la compagna perfetta. Il mio essere combattuta se ritentare un approccio nella speranza torni ad essere la donna di cui mi sono perdutamente innamorata, viene trattenuto come se mi violentassero quando leggo i tratti tipici e le varie reazioni che rispecchiano esattamente lei. Mi domandavo se fossi riuscita a dare un senso a tutto questo e soprattutto se avessi trovato un modo di toccare quest’anno ma sofferente e perennemente combattuta che con il cuore straziato vorresti fosse serena quanto meno…come fosse un uccellino indifeso ferito che non riesci a consolare in nessun modo e più ti allontana più ti senti attratta da una forza sconosciuta che ti impedisce di vedere la parte peggiore ma solo un sordo grido di aiuto che non vuoi che rimanga inascoltato. Credimi mi ha colpito molto leggere le stesse parole che scrivo sul mio diario. Motivo per cui ho voluto scriverti sperando a distanza di quasi un anno tu le riceva e possa darmi una risposta quanto meno confortante. Hai tutta la mia stima e la mia comprensione per aver dimostrato nonostante le tue debolezze…tutto l’amore che hai potuto e so esattamente la sensazione di inutilità e impotenza che provi o hai provato. Grazie Mary e a presto spero. Angy

    • Silvia 14 Aprile 2016 at 08:42 - Reply

      Ciao Mary e ciao Angy, io mi rispecchia nelle parole scritte da tutti e due voi. Vorrei potervi parlare e confrontarci, nonostante le lucidazioni e i consigli della dottoressa, non so più dove sbattere la testa.

  4. Giovanni Palermo 16 Maggio 2015 at 08:54 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    trovo davvero molto interessante la discussione in questo forum e sono sorpreso che esista una sorta di “sindrome” da co-dipendenza legata alla frequentazione/abbandono di un borderline… una sindrome di cui ne soffro anche io in maniera indicibile. Conoscevo il noto disturbo della personalità ma non ero a conoscenza del dolore che vive il partner soprattutto a rapporto concluso.
    All’inizio del 2009 una mia collega mi presenta tramite facebook una sua amica, che chiamerò qui Maria, che mi voleva conoscere in quanto trovava i miei interventi sul famoso social network interessanti (anche se in realtà erano piuttosto banali). La mia collega me la presenta attraverso quel canale virtuale e subito dopo io e Maria iniziamo a comunicare con una crescente e inconsueta intensità per me, specialmente in orario di lavoro: lei mi trovava “un bel tipo da conoscere assolutamente”, a suo dire. Nonostante fosse a conoscenza del mio fidanzamento con una donna da diversi anni, un rapporto, il mio, sicuramente logorato, stanco, più fraterno che da innamorati, intensifichiamo i nostri scambi “epistolari” anche nelle ore serali fino a tarda notte. Maria si mette subito a nudo, raccontandomi delle sue storie turbolenti con uomini sposati, fidanzati, “amici”, conoscenti, ecc, scendendo in dettagli intimi che trovavo perfino imbarazzanti. Quasi ogni giorno le nostre email iniziavano con un’esaltazione della mia persona da parte sua per finire con una sua storiella di qualche incontro, intimo e non, che comunque destava in lei molto spesso un sentimento di delusione e di tristezza. Fino al 2012, senza mai vederci o sentirci telefonicamente, proseguiva questo tipo di dialogo. Le è capitato di innamorarsi un paio di volte con qualcuno in questi tre anni, ma anche in quel caso, i rapporti finivano piuttosto male. Anche quando si sentiva “affettivamente presa” per un uomo, fantasticava spesso di vederci un giorno io e lei “…e chissà cosa sarebbe potuto accadere!”, ammetteva. Una volta mi confessò di avere avuto un rapporto sessuale con una donna della quale mi inviò, tramite posta elettronica, una foto.
    Arrivò così il giorno in cui feci il più grande errore della mia vita: decidemmo di incontrarci in una città ubicata a metà strada tra la mia e la sua poiché abitiamo a molti chilometri di distanza (io a Reggio Calabria, lei a Roma). Scesa dal treno, ci abbracciammo fraternamente per molti secondi e da quel momento, lei non smise di guardarmi negli occhi in segno di (falsa?) adorazione, ripetendo spesso che non mi avrebbe più fatto andare via. Passammo una giornata senza contatti fisici “particolari” ma camminammo moltissimo a braccetto. Ci guardavamo con occhi innamorati e io ero sovrastato da una valanga di emozioni molto potenti. Mi piaceva, c’era poco da fare. Ci rivedemmo una settimana dopo nella stessa città e ci baciammo come due adolescenti per ore nonostante i nostri 40 anni, incuranti della gente… bambini compresi. Io che non avevo MAI baciato nessuna donna in pubblico in maniera così disinibita. Non ero io, dicevo tra me e me. Non capivo cosa mi stesse accadendo. La terza volta ci incontrammo in un albergo della mia città e una settimana dopo facemmo una vacanza di 3 giorni. In intimità era di una disinibizione quasi cinematografica. Voleva che facessimo la doccia insieme la prima notte di miele, girava nuda in camera, ecc. La nostra relazione era basata quasi esclusivamente sull’eros. Lei pensava solo a quell’aspetto del nostro rapporto. Un anno dopo lei mi confessò che voleva fare sesso a tre, con un’altra donna. Io rifiutai questa sua intenzione e la cosa non andò in porto. Continuavo intanto a non capire questo coinvolgimento emotivo considerando il mio essere pudico, timido e riservato. Ripetevo a me stesso di essere stato stregato. Lei mi esaltava e mi idolatrava a dismisura e forse è qui la chiave di lettura del mio nevrotico attaccamento verso di lei, considerando la mia personalità fragile e insicura, come lei sottolinea nel forum, dottoressa. Tra alti e bassi, ci vediamo fino alla fine del 2014. La nostra relazione non aveva progettualità e quando accennavo al discorso famiglia/bambini, lei cambiava argomento … anche se diceva spesso di volere figli. Col passare dei mesi, mi accorsi che si vedeva di nascosto con qualche suo amico (gli sms sul suo cellulare erano inequivocabili). Uscì addirittura con un collega col quale ebbe una breve ma intensa relazione fisica qualche giorno dopo la nostra prima vacanza, anche se a me giurava che non si vedeva con nessuno. Frequentò comunque anche altri uomini. Iniziai quindi a non fidarmi più di lei e le nostre conversazioni erano sempre più violente e offensive. Spesso minacciava di suicidarsi per non farmi allontanare da lei… e iniziò sempre più a considerami un mostro, solo perché le facevo domande su quegli uomini con i quali interagiva nonostante dicesse di amarmi. Le ricordavo che ha sempre avuto una sessualità promiscua ma questa verità (che conoscevo dai tempi della nostra “amicizia”, come sottolineato prima) la faceva impazzire di rabbia. Lei, nel frattempo, era riuscita a fare terra bruciata intorno a me… non interagivo più con le mie amiche da quando iniziai a frequentarla perché impazziva di rabbia (mentre lei continuava ad avere le sue ambigue relazioni). Io per amore avevo sacrificato tutto e tutti mentre lei continuava a mentire, ingannare, recitare. Mi aveva perfino nascosto la sua pagina Fb per non farmi vedere il suo mondo “relazionale”. Tre mesi fa ci lasciamo e io mi sentii subito liberato da un fardello doloroso e insostenibile. Ero davvero felice di non avere più nessun contatto con lei. Dopo un po’ di settimane però, iniziai a sognarla e la sua immagine iniziò a fissarsi nei miei pensieri sempre di più. Iniziai a scriverle e continuai a farlo per alcuni giorni. Le chiedo se volesse tornare da me ma era evidente che, nonostante la sua disponibilità al “dialogo”, avesse già idealizzato il fragile narcisista di turno e avesse già intrapreso le sue avventure promiscue (e non) con vecchi e nuovi partner. Mi scriveva in maniera fredda, diceva di stare male e che era cambiata rispetto ai “nostri tempi”. Recitava palesemente (come aveva sempre fatto) ma assumendo questa volta un ruolo “diverso”. Era ferita per il fatto che io non mi fossi mai fidato di lei. Ci salutiamo via email in maniera brutale poiché insistette nello scrivere che io sono stato la causa della nostra rottura. Le ho ricordato semplicemente in maniera provocatoria e emotiva che è una donna inaffidabile e traditrice … con la quale è impossibile costruire qualcosa di serio. Dovrei essere felice di non sentirla più eppure mi manca terribilmente e ho una paura mortale di tornare da lei qualora me lo chiedesse. Penso a lei praticamente ogni minuto, anche quando sono in intimità con una donna. Non so come comportarmi.
    Buona giornata, dottoressa.
    Giovanni P.

    • Anna Zanon 19 Maggio 2015 at 19:52 - Reply

      Caro Giovanni, anche se lei sapeva che era un rapporto distruttivo, è naturale che provi ancora dei sentimenti per lei e che senta la mancanza delle cose buone che c’erano nella vostra relazione. La fine di una storia d’amore importante, specie se è stata travolgente e destabilizzante come la sua, richiede del tempo per poter essere elaborata. Se però i mesi passano e lo sconforto e la tristezza non accennano a diminuire e lei non riesce a voltare pagina, le consiglio di fare qualche seduta psicologica per elaborare l’accaduto.

  5. Peppe 23 Maggio 2015 at 21:35 - Reply

    Ho da poco interrotto per l’ennesima volta un rapporto con una donna che credo abbia in pieno i requisiti border. Ho bisogno di un sostegno. Mi può suggerire qualcuno come lei nella zona di Napoli.
    Grazie

    • Anna Zanon 26 Maggio 2015 at 11:52 - Reply

      Buongiorno, purtroppo non conosco un terapeuta nella sua zona. Qualcuno ha qualche nominativo da dare?

  6. marta 26 Maggio 2015 at 20:58 - Reply

    salve dottoressa,
    leggendo il suo articolo mi ci sono ritrovata parola per parola e mi ha fatto aprire gli occhi su molte cose…
    4 anni fa conosco questo ragazzo che chiamerò francesco, all’inizio sembra l’inizio di una bellissima storia poi pian piano me ne ha fatte passare di tutti i colori, avevo capito che aveva problemi ma non sapevo che era borderline all’inizio,,,,iniziai a sospettare che oltre me sentiva altre ragazze, poi un giorno mi inviò un messaggio in cui mi diceva che stava con un’altra ci siamo lasciati ma poi scoprii che ero incinta lo contattai e intanto lui si era lasciato con quest’altra ragazza, io lo amavo e tornammo insieme ma dovetti abortire, passammo circa un altro anno sereni certo non era facile star dietro ai suoi sbalzi d’umore o alle sue crisi ma l’amore è sempre stato più forte,poi a un certo punto ecco che ricompaiono altre ragazze allora gli do un ultimatum se vuole stare con me deve essere fedele, lui accetta e anche se avevo perso la fiducia torniamo insieme, passiamo insieme ogni momento in cui io non lavoro( facevo un tirocinio), sono arrivata a controllargli il cellulare e il pc…mesi dopo mi dice non ti voglio più ma riusciamo a tornare insieme, passano altri mesi di nuovo questo non ti voglio più ma torniamo insieme subito, poi passa circa un anno in cui stiamo bene e io inizio a illudermi che le cose stiano davvero cambiando, lo zio mi dice finalmente del suo disturbo ma non lo abbandono anzi l’ho amato ancora di più,si mi sentivo un pò oppressa mi sembrava di non avere mai tempo per fare altro, e anche se trascorrevo un pomeriggio da un’amica, lui non diceva nulla ma mi trattava come se avessi lasciato il cagnolino a casa….cercavo lavoro ma non lo volevo davvero perchè tanto c’era lui nella mia vita e mi ci sono attaccata e sono diventata dipendente da lui purtroppo…..mi sono venuti anche diversi problmei di salute per tutto lo stress ma lo amo e con lui ero serena o così pensavo, gli ultimi giorni sono stati bellissimi, poi un martedì di 2 settimane fa dopo che avevamo trascorso una mattinata serena a fare una passeggiata torniamo a casa sua e li mi dice non ti voglio più…..litighiamo cerco di capire ma mi dice solo mi sono stufato, diventa gelido come un pezzo di marmo allofra faccio per andarmene ma mi ferma sembra confuso, ammette di essere uscito con un’altra il giorno prima ma che non significa niente, io arrabbiata e delusa dopo 2 anni che nn sentiva altre me ne vado, lui prima mi abbraccia poi mi apre la porta e io vado via….il giorno dopo in condizioni pietose lo chiamo ma è sempre + freddo e risoluto ha preso la sua decisione, io mi dispero sparisco per giorni nella speranza che lui torna ma scopro che va su facebook a cercare qualcuno che mi sostituisca, qualunque femmina bella o brutta, basta solo sostituirmi…lo vedo per farmi ridare le mie cose e me le da senza dire una parola e fuggendo…qualche giorno dopo gli scrivo arrabbiata un addio definitivo che lui accetta subito…gli ho chiesto di rimanere amici ma nulla….io lo amo, lo so che è una relazione distruttiva ma sento di non poter fare a meno di lui, a dispetto di tutto lo rivoglio e rivoglio la nostra vita insieme….ora sento che la mia vita non ha più un senso, ho continui attacchi di panico, mangio poco e non mi rassegno, ho iniziato a prendere antidepressivi e vado da una psicoterapeuta ma mi sembra impossibile che lui non ci sia più….

    • Marianna 7 Febbraio 2016 at 20:09 - Reply

      Molto di quello che scrivi lo ho vissuto anche io…soprattutto il fugge dopo che ti ha lasciato le cose e il già cercava una alternativa.

  7. stefano 29 Maggio 2015 at 12:27 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    sono stato fidanzato con una donna di 31 anni a cui anni prima era stato diagnosticato un disturbo di personalità borderline, me lo disse lei all’inizio delle relazione.
    Usciva da una storia difficile sentimentale e viveva un momento della sua vita non troppo felice, l’ho aiutata tantissimo e mi sono fatto con piacere in 4 per lei, per aiutarla.
    Stava pian piano superando problemi d’alcool, con il cibo, con i familiari, tra noi andava bene quando ho scoperto un tradimento. lei ha negato tutto anche se è come se si fosse mossa per farsi scoprire, l’ho perdonata senza un vero chiarimento ma da li ho tenuto le antenne dritte.
    1 mese ancora di amore a gonfie vele e un altro tradimento con una persona per cui non provava alcun tipo di attrazione e tutta una serie di rapporti di un ambiguità imbarazzante con sedicenti amici.
    Ovviamente ho accusato tantissimo questa situazione e ho iniziato a perdere colpi anch’io tant’è che se ne sono accorte tutte le persone che mi stanno vicine. L’ho lasciata nella forma anche se nella sostanza l’ha fatto lei. Ha inizato a peregrinare da un uomo all’altro in cerca dell’affetto che nessuno può darle.
    Appurato che non potevo farci nulla le ho detto di sparire dalla mia vita, la sua reazione è stata uscire con 3 uomini il giorno successivo e fare sesso con 2 di loro. Passati altri 3 giorni me la sono ritrovata sotto casa alle 3 di notte a farneticare su fatti mai avvenuti e a recriminare sul mio abbandono!
    Non sono riuscito ad aiutarla, nega con tutta se stessa di avere problemi, almeno vorrei tornare io ad avere una vita accettabile. Come posso fare per uscirne? Con l’indifferenza? Svalutandola io a mia volta? la ringrazio

    e ho deciso di porre fine al rapporto,
    Il giorno dopo nell’

    • Anna Zanon 5 Giugno 2015 at 09:17 - Reply

      Caro Stefano non è facile rinunciare ad una relazione con una donna che lei ha amato tanto ma a volte l’amore non basta. La sua fidanzata ha un disturbo di personalità che le fa distruggere ogni relazione d’amore, non è colpa sua per questo, ma se non si cura non può essere la donna con cui si può costruire qualcosa.
      Il mio consiglio se non riesce a lasciarla è quello di cercare un supporto psicologico che l’aiuti a comprendere con più chiarezza le dinamiche della sua relazione.

  8. mimmo 1 Giugno 2015 at 15:16 - Reply

    Salve, questo che ho letto è la storia tragica durata 13 anni con la mia compagna che alla fine mi ha lasciato per un altro in un battito di ciglia.
    Il primo anno è stato magicom suoper valutazione del sottoscritto, aderenza TOTALE verso gli interessi comuni, grandissima sensibilità e umanità. io pensai di aver trovato l’anima gemella.
    Poi, soprattutto andando ad abitare insieme, cominciano le prime offese: ‘tu sei un pezzo di m….’ ma se un c. e avanti così.- il motivo? argomenti estremamente futili, magari un pezzetto di cioccolata mangiato senza di lei o una forchetta nel lavello….
    poi le urla disumane sempre per argomenti stupidi, qualche agressione fisica, porte esplose per i suoi pigni. E poi dopo poco… magi: toenava carina e normale mentre io ne rimanevo distrutto.
    Pensavo di essere un uomo incapace di amare. Poi le proiezioni.
    Impossibile lasciarla: lei era l’unica. Quando tornava positiva era con lei che guardavo dalla tenda il cielo stellato di notte, era lei che si commuoveva se le parlavo degli insetti durante una escursione. Poi sempre peggio bianco e nero ogni due giorni, deningrazione ed offese verbali pesantissime. mani addosso… porte rotte. Qualche minaccia di suicidio fino a scoprire che un altro era entrato in parallelo nella sua vita. Fine della storia. Dopo due anni sono ancora qui a leggere di tutto sul disturbo ma la il cuore non segue la mente. Ah come mi manca. Il suo nuovo lui… mi ha detto che devo vergognarmi per come l’ho fatta vivere. Ma cavolo. Quello prima di me mi ha descritto le stesse cose successe a me. E pensare che credevo che fosse un criminale. Cosi almeno lei mi aveva detto di lui. E del padre,della madre, della nonna, dei colleghi, amici….un inferno da superare ogni giorno. Un saluto. confermo tutto quello chye ho letto. buona fortuna.

    • Ele16 18 Agosto 2016 at 14:12 - Reply

      e adesso ne sei uscito fuori? la mia è durata 10anni, all’ inizio ero la luce .la salvezza. poi la persona da distruggere. fare a pezzi..così per dieci anni.fra tradimenti umiliazioni . lui che non vedeva una vita senza di me. non potevamo stare separati perché altrimenti impazziva.poi è sparito dal giorno alla notte. senza una motivazione. per chiamarmi dopo tre settimane in piena notte per dirmi che non mi amava più.

    • daniela 18 Agosto 2016 at 14:25 - Reply

      La stessa storia,le stesse dinamiche.tanta tristezza e disgusto oggi.

    • Gaga 3 Ottobre 2017 at 12:49 - Reply

      La stessa dinamica, io però sapevo dall’ inizio che disturbo aveva ed ero consapevole Delle dinamiche, nonostante ciò non ho mai potuto staccarmi da lui. Dopo ogni episodio assurdo partito da nulla e finito in insulti, minacce e qualche volta agressione fisica io mi allontanavo e lui cominciava la riconquista, giurando di amarmi per sempre e risolvere i “nostri problemini di comunicazione”, piangeva, chiedeva scusa, giurava e mi convinceva di fare un altro sforzo ” per il nostro bellissimo amore”.. per poi fare lo stesso..alla fine ha avuto un episodio davvero psicotico aggredendomi fisicamente, ha accettato di avere problemi, è entrato in terapia, l ho perdonato, sono tornata da lui accontendandolo in tutto, peccato che poco dopo mi ha lasciata lui

      • Anna Zanon 27 Ottobre 2017 at 10:54 - Reply

        Mi perdoni per il mio commento. Ora non se ne rende conto ma è una fortuna che l’abbia lasciata! Ci tengo a dire una cosa per i lettori del blog : ESSERE CONSAPEVOLI DI AVERE UN PROBLEMA NON SIGNIFICA AUTOMATICAMENTE AVERE LE RISORSE PER RSOLVERLO!

    • Luca 27 Gennaio 2021 at 00:22 - Reply

      Salve dottoressa, grazie infinite per il tempo che dedica a rispondere. Ho avuto una relazione durata 2 anni e mezzo, mi ritrovo perfettamente nella descrizione sopra di come il mio partner si comporta. ,nell ultimo periodo mi sono reso conto che era in fastidio pure a farsi accarezzare o toccare da me, e dopo un litigio, mi ha confessato di provare questo profondo malessere, che nel periodo di natale passato con i suoi genitori si è pure tagliato dopo anni che non lo faceva. Lui si è perfettamente reso conto del suo problema si è preso colpa per tutte le volte che abbiamo litigato dicendo che era per il suo umore, e che per il mio bene lo dovrei lasciare andare, e lasciarlo lavorare da solo a questo suo problema. Ora è una settimana che non ci sentiamo, secondo lei è giusto che lo ricontatti per dimostrargli che lo amo e non lo voglio lasciare andare? Oppure ne soffrirebbe ancora di piu vedendo quanto sono disperato?? Spero mi possa dare un aiuto. Io lo amo e sto malissimo senza di lui

      • Anna Zanon 28 Febbraio 2021 at 19:58 - Reply

        Buonasera, spero che il suo ragazzo sia seguito in terapia ( l’approccio più efficace per il disturbo borderline è il DBT ovvero la terapia dialettico comportamentale) senza l’aiuto di un terapeuta il suo ragazzo rischia di fare cose impulsive e sbagliate per gestire il suo malessere.
        L’amore non basta, senza supporto chi ha questo disturbo di personalità fa fatica ad instaurare delle relazioni stabili

  9. angelica 10 Giugno 2015 at 00:41 - Reply

    salve dottoressa… relazione con un borderline da tre anni spizzichi e bocconi.. tutte le volte che veniva ricoverato trovava un altra mi tradivA e poi tornava…. insomma ora dopo altri tentativi di convivenza è in una clinica x40giorni… ha voluto chiudere cosi da un momento all altro tutto e quindi x me nuovamente l abbandono… non io resto ferma non ne posso piu…. lui 27anni io 37tutte e due adottati…. storia analoga… in me ha riaperto la ferita dell abbandono… io spero non torni poiché giuro non ne posso piu sono esausta.. oltre ad avere abortito due mesi fa… proprio anche perché lui app saputo si è. tagliato le vene…. pensi un po… la ringrazio x le risposte che mi dara… io non riesco a darmi pace…

    • Anna Zanon 10 Giugno 2015 at 21:12 - Reply

      Cara Angelica, lei ha bisogno di farsi aiutare ..solo così potranno guarire le ferite profondissime che questa relazione le ha lasciato

  10. veronica 10 Giugno 2015 at 05:40 - Reply

    Nel 2003 mia figlia ha conosciuto Luca a 16 anni entrambi.
    (luca e’ alto bello con capelli biondi lunghi a volte legati in una coda di cavallo)
    Lei e’ stracotta…lui e’ sportivo ed aitante.
    Timido ma arrogante e maleducato.E’ orfano di padre morto quando lui aveva 10 anni e a detta di lui l’unica persona che gli voleva veramente bene e che lo ha ..lasciato-E’ morto a 43 anni lasciando la moglie anche lei operata di tumore
    Luca ha due sorelle che hanno 9 e 8 anni di differenza, e, delle quali dice che gli prendevano i giocattoli perche’lui combinava le marachelle(secondo lui e’ normale che il piu piccolo venga incolpato delle marachelle dei piu grandi).Loro se ne sono andate da casa e lui vive con la madre che a detta di lui non ama particolermente al punto che quando litigano gli augura di morire o, le dice che avrebbe voluto che fosse stata lei a morire, non il padre.Sono oberati dai debiti e per pagarsi gli studi lui lavora d’estate e va in gita coi soldi della scuola.Dorme con la televisione accesa.
    Llui sta con mia figlia quasi tutto il giorno
    …a parte quando alle 17 se ne va perche’ deve andare con i suoi amici..
    In concomitanza con l’arrivo dell’estate lui la lascia.
    Mia figlia soffre ..lui la tiene sempre sul filo….si bacia con altre…mia figlia impazzisce di gelosia…ma la sua logica e’ ineccepibile…_ti ho lasciato,quindi non ti ho tradito.
    Si riprendono dopo il passaggio dell’estate cosi’ per due anni….
    Io gli ho insegnato a giudare l’auto visto che sua madre non era in grado e cosi’ ha potuto prendere
    la patente da privatista.Per la sua attivita’ sportiva gli serve l’auto ed io gliela presto.
    Escono sempre insieme tra alti e bassi e liti furiose e non.
    Nel 2007 lui va a lavorare all’estero ,si augurano eterno amore…piangono trasfigurati per la separazione promettendosi eterno amore.
    Lui le telefona da 3000 km di distanza per due giorni dopo il suo arrivo….poi il terzo giorno..piangendo tronca malamente la telefonata …ti lascio e’ finita..sei libera!! Per mia figlia e’ una tragedia…anche se lui durante la permanenza all’estero le invia sempre ms per legarla a se.
    Al suo ritorno dopo tre mesi lui confessa che ha trovato interesse per un’altra…che raggiunge in vacanza sull’isola dove ha lavorato in un villaggio turistico, addirittura dopo pochi giorni dal rientro in patria.Luca ritorna dalla settimana di vacanza e confessa a mia figlia che c’e stato un bacio….apriti cielo …di nuovo una tragedia
    Mia figlia parte per l’universita,ma dopo 4mesi a seguito insistenza di Luca sono di nuovo insieme
    Nel 2008 durante una trasferta sportiva Luca si schianta in auto contro il muro dell’autostrada ..l’auto e’ distrutta..ma fortunatamente lui e l’amico sono illesi…io non faccio scenate…gli vogliamo tutti bene e siamo convinti visto che non e’uno scapestrato che visto il diluvio che scendeva dal cielo ,l’incidente sia dovuto al destino.
    …lui si vergogna e si sente in colpa e …non viene piu’ a casa nostra…..
    Nel 2012 mia figlia ha un crollo nervoso e psicologico…giunge a sfiorare l’anoressia(e’ alta 1,69 e arriva a pesare 38 kg)Luca si spaventa si allontanano…lei tronca tra lacrime e la disperazione dicendo che se,lui, quando non sono assieme, ride e scherza e’ lei che non va bene per lui! Veronica lo lascia..
    Su Facebook in foto efotine Luca appare scherzoso e sorridente,mentre con mia figlia e’ spesso cupo sonnolento ed indolente incapace di frequentare altri che i suoi amici…
    Lui va con un’altra..senza pero’ smettere di scriverle (dalle foto anche lui appare disperato e molto spesso e’ ritratto ubriaco ..e dai linementi trasformati…al punto che ha problemi di salute, al punto da dover assumere un farmaco che possa regolarizzare gli scompensi che si sono creati cornicamente nel suo organismo.
    ..i contatti non si interrompono..gli ms di lui ogni tanto si manifestano.
    Lui si ripresenta quando lei si e’ messa il cuore in pace…e…l’infeno ricomincia.
    Si rimettono insieme con la solita routine…mia figlia e’ marginalmente nella sua vita.
    Nel 2014 mia figlia dopo la laurea trova lavoro e a 26 anni va a vivere da sola..Lui vive con sua madre…e fa scenate perche’ si sente pressato e obbligato verso una convivenza con mia figlia (anche se lei non ha insistito piu di tanto)
    Urla e scene da parte di lui..finche’ una sera, dopo che mia figlia non aveva piu proferito il desiderio di vivere con lui…Luca si presenta e le citofona…ci ha pensato e ha deciso di dare una svolta alla relazione(mia figlia e’ al settimo cielo….e’ strafelice)
    Lui porta da lei le sue cose….ma l’idilio e’ di breve durata..Luca e’ straviziato…non sa fare nulla e si lamenta di ogni minima cosa;della pulizia dei supellettili delle scale e di ogni cosa che gli salta in mente
    Esasperata mia figlia lo caccia dopo una lite molto atipica dove lui urla oltremodo e anzi a seguito
    delle parole aggressive di mia figlia esaperata..Luca la schiaccia contro il materasso con una mano
    Lei si spaventa…(perche lui e’ alto 1,86… e aveva gli occhi di fuori)
    Lo manda via…..dicendogli che ha bisogno di uno psicologo…..Dopo 15 gg lui ritorna piangendo e lei lo riprende ….cambiano casa…perche’ la mansarda e’ un po invivibile anche perche’ lui ha voluto una gattina e un cagnolino.
    La nuova casa ha un grande terrazzo dove gli animali potranno vivere meglio.
    Ma ben presto anche li ecco nuove liti e incontentezze per qualsiasi cosa.
    Il terrazzo e’ un problema per lui perche’ ,da’ su un fiume con appigli facilmente scavalcabili essendo al primo piano e Luca ha il terrore dei ladri.Il terrazzo e’ in mezzo a palazzi quindi privasi zero
    Vanno avanti per tre mesi finche’ lui ha la bella idea di sminuirla durante una uscita con gli amici di lui…(visto che con quelli di lei ed il di lei fratello coetaneo non vuole avere raporti ..sempre accampando scuse varie)…lei da li non sopporta piu…incomincia a trattarlo con indifferenza e scontrosamente.
    II tutto e’ aggravato dal fatto che Luca a seguito dell’assunzione dei farmaci ha problemi di erezione
    quindi anche i rapporti intimi si lacerano.Veronica spesso si sente inadeguata e anche se tutti dicono che
    e’ stupenda (e’ alta 1,69 e pesa 45 Kg)anche perche’ lui ha sempre a che ridire sul suo stile di vita alimentare e le rinfaccia il fatto che avesse sfiorato in passato l’anoressia, incapace di capire che era stato indotto da suoi comportamenti.
    Luca e’ maleducato(si esprime a parolacce e maleparole) e’ arrogantemente scostante. Tratta male la madre ,i rapporti con le due sorelle non sono idilliaci,Quando si riuniscono comunque tra di loro (lui, le sorelle e la madre) sono liti discussioni per futili motivi e assurde gelosie nonostante la differenza di eta’( anno i 34 e 35 anni).Ogni volta che si siedono alla tavola lui ha a che ridire per ogni cosa che la madre ha cucinato.La madre rivolta a mia figlia ogni volta le dice di non farsi trattare male come fa con lei…e le sorelle ironizzando dicono a lui di smetterla di fare l’indisponente perche’ se no poi la Veronica(mia figlia) si stufa e lo manda via….
    A fronte dell’ennesima discussione acerrima Luca l’ha spinta in malo modo con forza e con quella luce demonica negli occhi, fuori di casa dicendole di andarse
    Lei radunato le sue cose nelle borse della spesa…Lui il giorno stesso le ha chiesto scusa
    Luca che oggi ha 28 anni come Veronica, in un mese e’ dimagrito si e’ trasfigurato.
    Ogni sera, o quasi, quando nn ha impegni sportivi ( visto che e’ tornato a dormire da sua madre) passa a vedere i “Cicci”(sarebbero il cagnolino e la gattina ) …si siede sul divano e non parla…o se parla cerca la lite…o come l’altra sera si dispera e farnetica…poi se ne va,
    Luca alterna momenti in cui cerca di dare ragione a Veronica.,a momenti in lui la accusa di essere visionaria e di pretendere cose assurde da lui come la frequentazione della nostra famiglia (io e mio marito nonostante i suoi atteggiamenti scostanti e maleducati ed arroganti gli volevamo veramente bene ) lui in questi 11 anni si e’ comportato come una persona normale.
    Si e’ rimangiato ..la promessa che avrebbe consultato uno psicologo( che visto che anche sul lavoro aveva atteggiamenti assurdi nei confronti dei colleghi, di rabbia o paranoie, sul fatto che alcuni non lavorassero in maniera adeguata, arrivando ad evitare riunioni dove ci fossero momenti conviviali tra colleghi)…per poter risolvere o mitigare i suoi atteggiamenti antisociali….e di manifestazioni di rabbia nei confronti di Veronica
    Veronica dal canto suo…lo ha sempre ideializzato e quando vedeva Luca arrivava a piangere dalla gioia e commozione per poter fare in qualche modo parte della sua vita accettando il coinvolgimento anche solo “dalle 9 a lle 17… orario continuato…..cercando di rattoppare alla meglio il suo animo che in tutti
    questi 11 anni e’ stato ferito e maltrattato….ma bastava che Luca le scrivesse :- ciao come stati!?…e lei era di nuovo sua…
    ma l’ultimo tradimento quello del 2012 era sempre costantemente presente nel suo cuore distrutto di Veronica
    e durante le liti e le discussioni (anche laltro ieri) ecco …che lei lo rinfacciava…
    Ora ieri, ha trovato un miniappartamento …se ne va….
    non so (io sua madre) e non sa lei come sara’ il futuro…
    sara’ duro anche perche ieri Luca le ha detto:- domenica torno a casa lascio quella di mia madre….sei solo tu che hai bisogno dello psicologo sei pazza a pretendere quello che vuoi da me…io non tratto male ne mia madre ..ne le mie sorelle…nessuno sei TU LA PAZZAA!!!
    …….Lo so che Luca non si puo aiutare……
    ma noi… io gli ho voluto bene nonostante sia stata testimone del disgregamento psicologico di mia figlia…alla qualedevo chiedere perdono perche’ non ho saputo capire prima che Luca …aveva bisogno Lui di aiuto…e la stava annientando….spero che Veronica possa risorgere.
    Con angoscia una madre…
    Stefania
    Replica

    • Anna Zanon 10 Giugno 2015 at 21:08 - Reply

      Cara signora, ma quante volte continua a mandarmi lo stesso messaggio? Le ho già risposto un paio di volte.
      Vada a parlarne con qualcuno se non riesce a gestire l’ansia che la situazione le preoccupa MA PER FAVORE, SMETTA DI ASSILLARMI!

      • veronica 5 Settembre 2015 at 07:58 - Reply

        egr. dot.ssa
        mi scuso vivamente,ma non sono brava col computer,non ho visto le risposte…
        veramente le porgo le mie scuse se l’ho fatta irritare…ero solo preoccupata sia per mia figlia che per il ragazzo ( che sospettavamo borderline ) verso il quale (io e mio marito)comunque in questi 10 anni noi avevamo sentimenti sinceri. dopo 6 mesi mia figlia vive con un altro ragazzo che la copre di attenzioni e la fa sentire una principessa ma Luca e’ distrutto, mi ha contattata inventandosi relazioni inesistenti che io dovrei rivelare a mia figlia…..che fare come posso aiutare ora Luca? che fa fatica ad accettare che mia figlia non lo ami piu veramente? In questi 11 anni era sempre riuscito a farla dinuovo innamorare di lui……..

        • Anna Zanon 8 Settembre 2015 at 12:00 - Reply

          Forse non è solo Luca che fa fatica ad accettare che sua figlia non sia più innamorata di lui..Capisco che dopo 10 anni lei sia molto affezionata a questo ragazzo e si preoccupi per lui ma purtroppo non è nella posizione di aiutarlo.
          La relazione tra suo figlio e Luca è stata molto travagliata sin dall’inizio e credo che sia stato un bene per tutti e due che la relazione sia finita.
          Non solo sua figlia non era più felice con Luca ma anche Luca non poteva essere felice con sua figlia : nessuno può essere felice accanto ad una fidanzata non più innamorata, con cui ci sono rotture, crisi e riconciliazioni.
          Una volta superato il dolore del distacco, anche Luca starà meglio

  11. roberto genova 15 Giugno 2015 at 11:39 - Reply

    salve dottoressa, ho avuto una storia di circa 4 anni con una ragazza, mentre stavo insieme ad una compagna storica. Lei sapeva fin dall’inizio che non sarebbe stato facile rompere il rapporto con mia compagna, anche per interessi economici che avevo con quest’ultima. gia’ all’inizio di quest’anno mi avverti’ dicendomi che non stava bene e se l’avessi fatta star male ancora avrebbe troncato il rapporto di netto. Li per li non presi la cosa sul serio, visto l’amore che c’era fra noi, ma un mese dopo circa, da un giorno all’altro mi comunico’ la sua decisione di lasciarmi su un social network, non mi diede piu’ la possibilita’ di parlarle, ne’ di vederla, mi scaglio’ contro’ la sua famiglia, cambio’ numero di cellulare. Io ho fatto di tutto per cercare di recuperarla, scrivendo anche delle lettere, omaggi floreali ecc… ma sono stato completamente tagliato fuori. Sono passati circa 3 mesi e non ho piu’ sue notizie. Io ho poi troncato con la fidanzata storica per dimostrarle che avevo scelto lei… ma la cosa non ha sortito nessuna cosa positiva, anzi. Cosa mi resta da fare? se si tratta realmente di persona borderline, come posso comportarmi? grazie

    • Anna Zanon 16 Giugno 2015 at 11:49 - Reply

      Credo che il disturbo borderline di personalità qui non c’entri affatto. L’amore, come tutte le cose ha i suoi tempi. Qui c’è un rapporto che si è logorato e una donna che dopo quattro anni di promesse si è stancata e ha deciso di chiudere il rapporto in modo irreversibile.

      • roberto genova 17 Giugno 2015 at 13:59 - Reply

        immaginavo… a questo punto penso di averla persa per sempre. Molti mi dicono di far passare del tempo… ma dopo 3 mesi.. i suoi gesti sono inequivocabili.

  12. stefania 17 Giugno 2015 at 13:10 - Reply

    buongiorno Dottoressa , ho 31 anni e sono stata lasciata per la seconda volta dallo stesso uomo 34 anni, da una relazione durata 8 anni, sto cercando delle risposte al suo comportamento perchè non mi spiego come tutto possa finire all’improvviso senza mai aver litigato o senza che ci siano stati comportamenti poco piacevoli, le discussioni si, ma subito si cercava di rimediare parlandone, viviamo in 2 città diverse non tanto distante tra loro ma quanto basta a vederci solo nei fine settimana alternandoci, ho citato che mi ha lasciato per la seconda volta il motivo non è ancora ben chiaro dato che questo problema si è ripresentato dopo 4 anni nel primo caso ho cercato di recuperare il nostro rapporto perchè lui riteneva che il problema fosse solo suo e che non era colpa mia, quindi a maggior ragione ho cercato di aiutarlo a capire quali fossero le sue paure , incertezze, mi lasciò perchè non si riteneva all’altezza di darmi un futuro e di concretizzare un giorno con il matrimonio ecc… e si ripeteva che non mi potesse rendere felice, nonostante tutto ho recuperato la nostra relazione aiutandolo e standogli vicino,e ci rimisimo insieme, poi andò tutto bene fino a poco tempo fa quando successe di nuovo tutto all’improvviso dicendomi di volermi lasciare inizialmente perchè non mi amava piu e non era sicuro di voler passare la sua vita con me , al tel. quindi mi precipitai da lui per capire che fosse successo e mi disse le stesse cose di allora solo che sta volta ripeteva che non sa cosa vuole, non sa chi è, pensa che non è in grado di rendere felici le persone a cui vuole bene.. si trova in una confusione totale, mi lascia dicendomi che mi ama poi dopo qualche ora dice che non sa neppure lui cosa vuole per questo ha creduto che lasciandomi sarebbe stato per il mio bene e potevo essere felice con un’altra persona che poteva darmi quello che pensa di non darmi lui …. leggendo l’articolo sul disturbo boderlain mi sono ritrovata ma per altre situazioni no , non capisco se lui ne soffre o è solo una parte di me che vuole che sa così perchè non accetto il fatto di essere lasciata pur essendoci i sentimenti da parte sua, sembra che pittosto rinunci a me che affrontare la paura del futuro che per ora non è possibile , e che non ho preteso, perchè ho letto anche che il boderlain tendono a sminuire il partner e hanno paura dell’abbandano, se fosse così non mi avrebbe lasciata, ma pensandoci bene non è mai successo anzi mi ha sempre trattata bene, con affetto, è stato sempre premuroso anche con piccole attenzioni sè preso sempre cura di me è questo che non capisco o se forse è un altro tipo di disturbo della personalità oppure non mi ha mai voluto dire la verità su i suoi sentimenti per me prima , posso credere che l’amore finisca io stessa ho lasciato in passato ma ne ho sempre parlato con il mio ex delle cose che non andavano ma non posso credere che ti alzi la mattina e non mi ami piu … non vorrei essere lasciata solo perchè ci rinuncia non ho mai amato nessuno e non sono mai stata amata come ha saputo fare lui , grazie spero mi risponda presto distinti saluti

    • Anna Zanon 18 Giugno 2015 at 07:12 - Reply

      Buongiorno, se tutte le persone che lasciano qualcuno avessero un disturbo della personalità, significherebbe che tutta la popolazione mondiale sarebbe disturbata.
      Il disturbo borderline di personalità è un disturbo piuttosto grave, per farsi un idea legga alcune esperienze condivise sul forum ” Ti amo e ti odio: amore borderline”. Temo che la spiegazione sia molto più semplice: possono esserci dei ripensamenti quando si lascia qualcuno dopo dopo 8 anni, dei dubbi di aver fatto la scelta giusta…forse ci sono degli aspetti del vostro rapporto che non lo hanno mai convinto ma che pensava di poter superare.
      Le ipotesi sono diverse ma qui non mi sembra che siamo nell’ambito di una patologia.

  13. Manu 23 Giugno 2015 at 15:31 - Reply

    Salve dottoressa,
    Io penso di aver sposato una persona con questo disturbo.Lei mi ha lasciato 4 mesi fa dicendomi che è cambiata. Mi ricordo che le mie parole dette al mio compare circa 2 o 3 mesi prima furono…io non la capisco più mi sembra di vivere con dottor jeckil e
    mister hide.La prima volta che l’ho conosciuta sembrava una persona speciale tanto che fui io ad idealizzarla in maniera spropositata ai miei amici e familiari. Già prima del matrimonio c’erano degli episodi che avvertivo non giusti ma non ne ho dato alcun peso,poi sono arrivate le gelosie con conseguenti minacce tramite messaggi e poi l’amore come se nulla fosse successo.Ha iniziato ha manipolarmi con bugie,sensi di colpa e accusandomi di aver fatto cose negative dopo mesi e anni passati tanto che non sapevo come rispondere visto che non ricordavo.Per lei un giorno ero una persona cattiva,mentre in un’altra ero troppo buono con le persone.Alla fine mi ha lasciato su Fb con tante di quelle vignette per farsi passare da vittina ed un video dove una ragazza x amore si causava tagli sul braccio.alla fine si è scatenata in una rabbia dove mi ha colpevolizzato,mi ha messo le mani addosso dicendomi che le ho rovinato la vita.ora sono x vie giudiziarie solo xche’ lei dopo una settimana mi ha mandato la lettera di un’avvocato che poi non si è più fatto sentire ed io quando gli ho chiesto cosa volesse fare con il divorzio mi ha risposto che in questo momento aveva x la testa problemi familiari e non le interessava del divorzio.Per quanto bene le abbia voluto e ancora glie ne voglia ho deciso di sparire cercando di dimenticare e cercando di ottenere il divorzio il più breve possibile.Ho però continuato cercando una spiegazione a tutto questo e credo di averla trovata “in parte”. Grazie e spero possa ricevere ulteriori chiarimenti.

    • Anna Zanon 26 Giugno 2015 at 10:05 - Reply

      Buongiorno, mi sembra una questione delicata che dovrebbe essere approfondita e in questa sede non è possibile farlo ( il forum consente solo risposte molto sintetiche). Se vuole, ne possiamo parlare nei dovuti spazi con l’attenzione che merita questo argomento, altrimenti può trovare un terapeuta nella sua zona che può aiutarla a elaborare l’accaduto.

  14. pietro 29 Agosto 2015 at 15:02 - Reply

    Buongiorno Dottoressa.
    Ho vissuto un rapporto di quasi un anno con una ragazza poco piu grande di me, io 36 lei 37.
    Lei molto bella, simpatica, persona travolgente, e proprio pazza di me: ogni volta che ci vediamo e felicissima e faccio di tutto per renderla felice. Parla gia da subito di famiglia, figli, vita insieme, io non le do peso ma piano piano, col proseguimento della relazione mi affeziono a lei e la vedo come mia compagna per la vita.
    Passiamo il tempo in modo spensierato la porto sempre a cena, facciamo tutto insieme e appena posso viaggiamo. Lei spesso ha sbalzi di umore e cambia spesso opinione, ha anche attacchi verso la mia persona, ma appena io glie lo faccio notare, chiede scusa.
    Dopo il ns ultimo viaggio, vive una fase “depressiva” dove dorme praticamente sempre e non mi da la possibilita di starle vicino; terminato questo momento, inizia a dire che non possiamo stare insieme, che non e innamorata, io provo in ogni modo a riconquistarla, (seppur io non avessi fatto niente di male) ma non c e alcun verso. Mi rinfaccia sempre e senza sosta, situazioni vissute insieme (in quell epoca in modo molto felice e sorridente) pero manipolate di modo che io appaia come persona che si comporta male e la maltratta.
    A primo acchito taglia qualunque contatto con me, e se provo a scriverle anceh solo per sapere come sta, mi insulta. Se le dico ciao come va, risponde “non ti deve interessare come sto, preoccupati di te che io mi preoccupo di me”.
    Dopo 2 mesi di silenzio, vedo che mi riapre i vari canali di comunicazione (fb e whatsapp) e dopo altri 20 giorni la contatto: parliamo del piu e del meno scherzando. Chiaramente la conosco bene e so quali tasti toccare per ridere. Ogni domenica pero, attacca il ns rapporto e la mia persona, insultandomi e deprezzando me e quello che avevamo vissuto, modificando sempre le situazioni di modo da passare da vittima, inveendo contro di me, assumendo la figura di carnefice e volendo porre me nel ruolo di vittima. Come prima reazione rispondevo ai suoi msg restandoci molto male, successivamente capito il suo gioco, la ignoravo di modo che facesse tutto lei e io non infierivo minimanete.
    Se le chiedo come sta mi dice che voglio fare il dottorino, se interpreto un suo comportamento dice ceh voglio fare lo psicologo, se invece parlo di una situazione mi definisce professorino.
    Beh dopo ulteriori due mesi dove ci sentiamo quotidianamente, (pero non vuole mai che ci vediamo) mi dice che io sono stato un fallimento, il danno della sua vita, e che non vuole piu sentirmi. ora non mi risponde nemmeno piu al telefono.

    Io rivedo questa persona palesemente nella sua descrizione, ma non mi capacito come, avendo dato tanta positivita, io riceva tanta cattiveria, e cosa passa poi nella mente di questa persona per fare male in modo gratuito. Io immaginavo questa persona come compagna della vita e non mi capacito di questo cambio giorno/notte, buono/cattivo della sua persona.

    • Filippo 29 Febbraio 2016 at 11:52 - Reply

      E’ veramente pazzesco, quasi incredibile, come la tua esperienza assomigli alla mia, e non sai quanto ti capisca.
      Se cerchi un confronto, magari anche solo del conforto, scrivimi pure. In bocca al lupo, Pietro.
      Filippo

    • Gaga 3 Ottobre 2017 at 14:50 - Reply

      Anche il mio border aveva gli episodi più gravi di domenica… aspettavo le domeniche con una certa tensione, non sapevo se questa volta sarò un mostro perché sono a casa e “gli sto sul collo con uno sguardo da spia” oppure perché esco e ” lo lascio solo come un cane in autostrada perché non me ne frega niente di lui”..boh una coincidenza :

  15. carlo 4 Settembre 2015 at 10:13 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    non sto qui a raccontarle nel dettaglio la mia storia, dalle dinamiche e da quello che è successo ho a che fare con una Borderline .
    La mia angoscia non è legata alla fine della storia, che in tutta sincerità ho ben compreso, in quanto persone con questa patologia hanno ben altro tipi di problemi e poco c’entra l’amore.
    Il mio vero ed immenso problema è un altro, ho avuto un bambino con questa persona, che ha solo 5 mesi.
    Vorrei dei consigli su come gestire il tutto, lei purtroppo vista la sua patologia crea problemi continuamente anche per le cose piu’ semplici.
    Sto vivendo un incubo, ma sono consapevole che adesso la priorità è agire per il bene del piccolo, la mia preoccupazione è che possa fargli del male, tediarlo, educarlo in mia assenza in maniera malevola nei miei confronti, fare tutto cio’ che è in suo potere per considerarlo una sua estenzione e non una persona a se stante ed usarlo come arma di scontro.
    Ho molto a cuore solo ed esclusivamente il bene del bambino che vorrei avesse una vita serena come merita.
    posso fare qualcosa di specifico?
    posso rivolgermi a qualcuno in particolare?
    sono davvero preoccupato
    grazie per la disponibilità

  16. roberto 14 Settembre 2015 at 08:01 - Reply

    La mia ragazza ha un disturbo border line e io non lo sapevo. Quello che lei Drssa ha scritto è la sua descrizione precisa. La mattina è uscita di casa lasciandomi un biglietto sul frigo con su scritto TI AMO la sera mi ha chiamato dicendo che non si fidava di me e che voleva una pausa di riflessione,. Lei è passata dalla idealizzazione di me all’improvviso attacco svalutativo e offensivo. Mi accusava di aver fatto cose tremende, di essere un egoista di non aver pensato a lei citando fatti e avvenimenti completamente stravolti e manipolati, ovviamente era tutto falso e inventato ma non gliel’ho detto limitandomi a difendermi portandole prove, ma lei non voleva prove, si fidava della sua sensazione che in quel momento era la sua legge. Io non avevo gli strumenti che ora ho e non ho riconosciuto il suo disturbo, anzi pensavo che fosse una messa in scena per lasciarmi dando a me la colpa di tutto e l’ho trovato crudele e mi sono arrabbiato. Ora ho i sensi di colpa di non essere riuscito ad aiutarla non riconoscendo subito il problema. Anzi ad un certo punto ho detto: io uno cosi, se pensi che io sia così, lo lascerei subito. Non ne potevo più non ce la facevo a controbattere tutto, giuravo che stava sbagliando che io non ero quella merda di uomo che lei dipingeva, le ho proposto di andare in terapia, di confrontarci con altri, che io per farle capire che in realta le cose non erano andate così sarei stato disposto a fare qualunque cosa anche a tagliarmi un braccio se fosse servito a farle cambiare idea e vedere i fatti come in realtà erano. Le dissi che non sapevo più, disperato, come rassicurarla e farle capire che le cose, di quanto avessi fatto tutto per lei che l’amavo e che lei era la mia vita. Mi arresi dopo un ora di tormento e delirio da parte sua, la realtà era completamente manipolata e le dissi la parola che non avrei voluto pronunciare mai ma ero stremato. Le dissi lasciamoci. Lei si è ammutolita, sembrava tranquilla mi ha detto si ti lascio davvero. poi io ho detto che mi era uscito per disperazione ma che in realtà non volevo lasciarla, dal giorno dopo non l’ho più vista, solo brevi messaggi prima di bannarmi da tutto che divevano addio per sempre. Poi Ho fatto indagini e ho capito che aveva un diturbo border e forse la cosa peggiore è stata la mia frase detta per disperazione non perchè lo pensassi davvero, ero stremato. Le ho mandato dieci messaggi spiegando quanto la amo e che non volevo lasciarla che ero entrato in disperazione perchè avevo capito che mi stava lasciando visto che mi stava svalutando così tanto che poi non ce l’ho fatta stremato ma che in realtà non voglio lasciarla. Sparita. Poi dopo 30 giorni l’ho vista e come mi ha visto ha avuto una reazione scomposta : è scappata di corsa come se avesse visto il diavolo. Mai capitata una cosa così. Ora sono pieno di sensi di colpa per non aver capito la sua reale paura dell’abbandono e avergliela proprio io evocata involontariamente. Ora vorrei fare qualcosa per recuperarla anche se i messaggi erano chiari ma lei non risponde più. Scomparsa. Mi dispiace troppo.

    • Anna Zanon 19 Settembre 2015 at 07:45 - Reply

      Caro Roberto, comprendo il suo dispiacere ma la prego, non si dia colpe che non ha. La sua ragazza si sarebbe allontanata comunque anche se lei avesse avuto una reazione completamente diversa. Uno degli aspetti importanti di questo disturbo è l’incapacità di restare in una relazione stabile. Quando la sua ragazza ha cominciato a sentire che si stava innamorando sul serio e a dipendere da lei, hanno preso il sopravvento la paura di legarsi troppo e di fidarsi che l’hanno portata a provocarla fino alla rottura
      Questi aspetti sarebbero emersi comunque, anche se lei avesse passato giorni interi a rassicurarla. Anzi avrebbe solo trovato modi peggiori di provocarla.
      Non si rimproveri per la sua reazione, era esasperato, sfinito, sfiduciato..i border riescono a provocare discussioni, litigi, reazioni molto intense anche in persone molto tranquille e pacate

    • Mattias 12 Febbraio 2016 at 15:53 - Reply

      Ciao Roberto, ti capisco e come…..ho vissuto la stessa cosa tua. Alla fine è come se si fosse trattato di una situazione onirica, irreale, un incubo

    • Alex 10 Ottobre 2016 at 17:05 - Reply

      Datti pace, chi ha questo genere di disturbi ha una capacità innata di ricordarsi e rinfacciarti le cose anche a distanza di mesi, anni. Avrebbe comunque trovato altro a cui attaccarsi per attaccarti.

      • Anna Zanon 11 Ottobre 2016 at 08:28 - Reply

        Buongiorno, la patologia non è l’unica chiave possibile per spiegare la fine di una storia d’amore. La patologia borderline è una patologia importante che influenza altri aspetti della vita e della personalità oltre alla relazione di coppia- scriverò un articolo a breve su questo argomento.

    • Elisa 23 Luglio 2018 at 14:27 - Reply

      Ciao Roberto, dato che è passato un po’ di tempo mi piacerebbe sapere se e come sei riuscito a superare la cosa…
      Io ho 20 anni, e poco più di un anno fa ho iniziato una relazione con un ragazzo di due anni più grande di me. Inizialmente era davvero una favola, poi si è rivelata una tragedia. La storia è andata avanti per un anno, anche se già al quinto mese c’erano chiari segni di problemi ben più grandi di quelli presenti nelle storie normali. Ho provato con tutta me stessa a far funzionare la cosa, ho provato con tutta me stessa a capire i suoi comportamenti sempre esagerati, che si trattasse di amore indicibile o di odio e cattiveria profondi. Sono una persona estremamente sensibile e non riuscivo ad allontanarmi da lui, volevo in tutti i modi aiutarlo, dato che la sua grande sofferenza nascosta era palese. Mi sono rivolta ad una psicologa, che mi ha evidenziato come i suoi comportamenti fossero tipici del disturbo borderline. Sono riuscita a convincere la madre di questo ragazzo a fargli fare delle sedute psicologiche, e lei ha convinto lui (nel frattempo ci eravamo già lasciati). So solo che la madre, appresa la gravità della situazione del figlio (purtroppo non posso essere informata dei fatti ma probabilmente oltre al disturbo borderline c’è anche altro), ha deciso di non far curare il figlio perchè “lui sta benissimo”. Io sono distrutta, perché nonostante gli sforzi immani, nonostante tutto il dolore che ho sopportato per mesi e mesi (non sto qui a scrivere i vari episodi e non voglio neanche rievocarli ma chi ha vissuto esperienze simili sa di che parlo), non sono riuscita ad aiutarlo, e lui non sa e non saprà mai niente, non lo capirà mai. L’ho rincontrato per caso un mese fa, io che tentavo di scappare e lui che tentava di manipolarmi e farmi passare per una persona orribile e cattiva come sempre, inventandosi ancora una volta fatti mai avvenuti per accusarmi di cose che non ho mai fatto. L’ultimo contatto che ho avuto con lui è un suo messaggio, in cui spiega che per lui la mia felicità sarà sempre importante e che se sono felice lontano da lui lo accetta, lasciando intendere che io non sono così buona con lui dato che gli auguro “odio e sofferenza”. E’ un messaggio a cui ho deciso di non rispondere, perché ho compreso che non capisce e non capirà mai l’amore e l’affetto che io ho provato e che provo tutt’ora per lui, così come non capirà mai il dolore che mi ha causato. Ho iniziato una terapia psicologica e sto un po’ meglio, ma nonostante ciò ritengo ancora che sia impossibile per me andare davvero avanti. Ho sensi di colpa immensi per non essere riuscita ad aiutarlo, mi sento tanto impotente. Mi sento distrutta a causa di tutti gli insulti pesantissimi che spesso mi rivolgeva. E mi sento tanto tanto stupida per aver amato così tanto una persona che, quando gli ho detto di voler prendermi una pausa (perché sapevo che avrebbe iniziato una terapia e che quindi era necessario che io mi allontanassi), mi ha solamente accusato di essere una sporca traditrice, inventandosi fatti mai esistiti. Settimane dopo ho provato a spiegargli per quale motivo mi ero davvero allontanata, ma non gli è neanche importato saperlo, non gli è interessato minimamente. E’ stato un anno tanto triste e lungo… e anche se è finita da tre mesi e so bene di stare meglio così, non riesco a trovare pace, e non sopporto più di stare in questo stato. Mi chiedo se questa stupida e romantica speranza che lui torni da me magicamente “normale” mi abbandonerà mai, dato che davvero non mi permette di vivere.

      • Anna Zanon 20 Agosto 2018 at 17:08 - Reply

        Credo che una delle cose più difficili sia lasciare andare la persona che amiamo e accettare la nostra impotenza. E’ difficile difficilissimo cambiare se stessi, l’unica persona su cui abbiamo qualche controllo, figuriamoci qualcun ‘ altro.
        Persino i terapeuti esperti di fronte a patologie complesse devono accontentarsi di obiettivi minimi.Forse qualche colloquio con uno psicologo può aiutarla a superare questi immotivati sensi di colpa

  17. Lela 22 Ottobre 2015 at 05:29 - Reply

    Mi ritrovo perfettamente in quanto ha descritto Mary Mi sarebbe utile sapere se possibile come e se ha risolto, soprattutto per un confronto su questa situazione che è incredibilmente una fotocopia che si ripete nelle vite di persone diverse causando notevoli problemi ai partner dei border. Grazie.

  18. Carmilla 18 Novembre 2015 at 05:59 - Reply

    E’ un articolo eccezionale per chiarezza e accessibilità dei contenuti. Grazie.

  19. dina 28 Novembre 2015 at 16:57 - Reply

    gentile Dottoressa sto vivendo anch’io una relazione con un borderline, le voglio tanto bene, ho capito da poco che ha dei problemi e ho chiesto ai genitori di lui, hanno confermato i miei dubbi, adesso tutto “torna”, non lo faceva aposta.. Tutti i insulti scatti di rabbia alternati con momenti di dolcezza è sensibilità .. E una persona malata e io mi sento uno straccio perché mi voglio allontanare… Capisco che andarmene mi aiuterà a ritrovare il mio equilibrio ed penso che anche per lui sarebbe meglio non avere accanto una persona fragile come me, sicuramente una persona che sa imporsi lo potrebbe frenare, realizzo che sta molto male quando mi fa soffrire ma non lo fa aposta e più forte di lui non riesce a gestire le emozioni. Non so cosa fare non mi voglio portare per sempre questa angoscia che ho rifiutato aiuto a una persona malatta (nel caso di una mallatia fisica non ci avrei nemanco pensato , sarei rimasta sempre accanto qualsiasi cosa sarebbe successa) è peggiorato da quando ha dovuto ritornare a vivere dai suoi, a volte faccio fattica a riconoscerlo, lui dice che ritrovarsi di nuovo con loro lo riporta nel passato si sente come a 20 anni (adesso ha 38)quando la mallatia era ingestibile (droga, donne a pagamento) si sente come ripiombato in quel periodo che a cercato sempre di cancellare….. A rinunciato per fino a fare il lavoro che li piaceva(barista) perché a detta sua si sente “sporco” a dare da mangiare alle persone.O cercato di andarmene ma stavo peggio senza di lui, certo se avrei resistito dopo un po mi sarebbe passato, ma adesso che conosco il suo problema non sono sicura di farcela. Prima di arrendermene voglio essere sicura che ho provato tutto. Sarebbe utile (visto che lui si rifiuta)che dallo psicologo ci andassi io,per aiutarlo in modo indiretto? Un cambiamento drastico, andare in un altro paese per esempio ricominciare tutto da capo lo aiuterebbe a reagire e a capirsi meglio?Come lo posso aiutare senza che mi trascini nel suo buio? Posso sperare che una volta che diventi padre(visto che a sofferto molto per il comportamento di suo padre) cercherà di migliorare?
    Grazie tante.

    • Anna Zanon 2 Dicembre 2015 at 10:13 - Reply

      Purtroppo da quello che mi racconta il suo fidanzato è molto grave ma lei non può salvarlo.
      La sua situazione mi fa venire di una persona che vuole salvare qualcuno che sta affogando ma che non sapendo bene nuotare viene trascinata sotto proprio da chi vorrebbe salvare.
      Lei non ha rifiutato aiuto a una persona malata, anzi credo che lei abbia fatto tutto il possibile, ma è lui che rifiuta di farsi aiutare.
      Neppure il terapeuta più bravo ed esperto del mondo può aiutare un paziente che non va alle sedute e che non vuole fare terapia.
      Mi sembra invece una buona idea che lei vada da uno psicologo e gli parli di questo

  20. daquainla 21 Dicembre 2015 at 10:37 - Reply

    Gentile Dott.ssa buongiorno. La mia ormai ex da un paio di mesi soffre di questo disturbo espressamente diagnosticato. Siamo passati dall’idillio di una luna di miele per un anno ad una vera e propria cattiveria e tortura da parte sua. Ora siamo nella situazione di ex e non ci sentiamo da un po… Cosa mi devo aspettare? Come posso prepararmi? Cosa posso fare e come posso tutelarmi in caso di riappacificazione tenendo conto che è già in un percorso da un Suo collega terapeuta e tenendo conto che nel suo passato con gli ex lasciava e ricercava dopo un paio di mesi. I primi tempi le ho provate tutte per farle capire l’amore ma più lo facevo e più mi respingeva. Colgo l’occasione per augurarLe buone feste a Lei e i suoi lettori e mi complimento a pieno con questo articolo.

  21. nothingleftosay 24 Dicembre 2015 at 10:07 - Reply

    Gentile dott.ssa,
    ormai sono circa 2 mesi che la mia relazione è finita.
    Il finale della mia storia è stato davvero complesso: ad un tratto dopo un periodo difficile per la mia ex (perdita del lavoro) ecc. e dove l’ho vista davvero cambiata, mi ha detto di avermi tradito. E fino a qui niente di che.
    Da lì però mi ha ricercato, sono stati 4 mesi dove ho fatto l’amante (del ragazzo con cui mi aveva tradito), dove sono stato manipolato in ogni modo, dove mi ha ingannato a tratti deriso “ti ho declassato da uomo che amavo a uomo di divertimento”, dove ho visto ambivalenze veramente fortissime (ho scoperto che è riuscita a fare una settimana di vacanza con me ed una con l’altro), menzogne (“dai ora risolviamo tutto e facciamo un figlio).
    Quando ho scoperto l’ennesima “menzogna”, abbiamo deciso di troncare. Adesso lei ha un’altra relazione con il tizio in questione.
    Quello che mi ha colpito però di questa ragazza è stata l’assoluta mancanza di empatia, il capire cos’è successo: storia di 5 anni, 2 di convivenza, storia dove lei sembrava legatissima e dove oggettivamente in qualche modo io ho rappresentato per lei molte cose: esperienze, forte passione, sicurezza. Viene da una famiglia molto disgregata dove empatia ed affetto sono parole molto difficili.
    La cosa che mi ha colpito sono state varie frasi riportate: “sai io vivo spesso di molte maschere”, “… in fondo io sono stata tradita dai miei genitori quindi so cosa si prova” “… io non mi fido di nessuno”, “ho bisogno di un’amore incondizionato” “io sono stata il tuo specchio” “tu mi volevi a tua immagine e somiglianza” “in fondo scusami… alla fine gli uomini sono tutti uguali…starò bene con un altro” “voglio che gli uomini diventino un dettaglio della mia vita” “non riesco a stare da sola””forse una volta che sarò stanca, sarebbe meglio farla finita di questa vita”.
    Mi sento completamente svuotato, depresso, sto reagendo, ma è come se stessi provando una sensazione diversa dalle altre fini sperimentate. Ho accettato cose inaccettabili, un po’ per paura di perderla, un po’ perchè non capivo davvero questo cambio repentino.
    Non riesco a capire ancora ed a mettere a fuoco se è una dinamica “normale” o se ho visto cose che sono un filo aldilà di questa cosa.
    In passato ho avuto una relazione con una ragazza borderline conclamata dopo qualche anno dalla rottura, ma era completamente diversa: sprezzante, dinamica, aggressiva. Quest’ultima no… mite, molto timida e poco sicura di se ma anche irrascibile e spietata nella fine.
    Ecco, la sensazione è di aver però rivisto dei tratti similari, solo che in questo caso sono venuti fuori solo alla fine (anche se delle cose particolari, le avevo notate).
    Non so cosa pensare: se la fine è stata “subdola”.. lo strascico è stato crudele, ingiusto.
    Tra l’altro lei mi cerca, cercando di sminuire il “mio dolore” o dando quasi l’idea di non aver capito cos’è successo o meglio di non voler capire.
    Lei che ne pensa?

    • Anna Zanon 26 Dicembre 2015 at 10:34 - Reply

      Buongiorno, per darle un opinione dovrei capire meglio che cosa è successo.Le posso solo dire che una donna borderline non è capace di stare cinque anni in una relazione stabile senza fughe, tradimenti e rotture.

  22. Marco 31 Dicembre 2015 at 18:26 - Reply

    Buonasera,

    Ho attinto alcune informazioni circa il disturbo di personalità borderline, e, purtroppo, credo che la mia ex (ci stiamo lasciando in questo periodo, anche se sembra ripetersi un infernale copione già letto..) sia proprio il tipo di persona con questo disturbo.
    Cominciata la nostra relazione, 7 mesi fa, tutto sembrava ”normale”, bello, ecc Dopo un po’, la distanza, lo stress dei rispettivi lavori (lei è una studentessa, non molto abituata al lavoro intenso, per cui mi riferisco ad un lavoro stagionale, di quest’estate) hanno cominciato a produrre degli effetti indesiderati: malumori continui e non giustificati, sospetti infondati, incapacità di comprendere il mio stato di stanchezza, insinuazioni ecc.
    Queste incomprensioni sono continuate, e , dopo uno/due mesi, ho iniziato a stancarmi e l’ho lasciata, anche in maniera veemente: mi strattonava, colpiva, insultava se provavo ad andarmene. Spesso ha inscenato tentativi di suicidio, provando a tagliarsi le vene (almeno 7-8 volte) e a minacciare verbalmente di farlo.
    Abbiamo ripreso la relazione più volte, tuttavia i problemi sono continuati, più o meno con le stesse modalità.
    Oggi ho deciso di non volerla più vedere, proprio da quando ho scoperto questa patologia, così calzante con il carattere/personalità della mia partner. Credo che lei neghi fino alla morte questo disturbo, dice che ha molta dimestichezza con i bambini e che per questo non può esserlo.
    E’ impossibile fare progetti a lungo termine, concretamente, ma vuole sposarsi, avere per forza un bambino e pressa molto su questo. Non vuole mai stare sola, nemmeno pochi giorni, anche se necessario per studio o lavoro. Durante le nostre liti coinvolge i membri della mia e della sua famiglia.
    Sono esausto e disperato, mi creda. Non so cosa fare e ogni tentativo sembra velleitario, anche perché non c’è autocritica e dice che sono sempre io a sbagliare, con i miei modi, che sono un ”violento”, insulto, ecc
    Io ammetto di avere un carattere forte e anche duro, ma lei è veramente insopportabile. Alcune volte mi sembra di essere in uno scherzo, che lei stia bluffando.
    Mi dica cosa posso fare, per favore, sono veramente in difficoltà.

    Grazie

    • Anna Zanon 1 Gennaio 2016 at 15:56 - Reply

      Salve, premettendo che non si possono fare diagnosi su internet ma solo dare una possibile chiave di lettura della situazione ( quindi un ipotesi che va approfondita altrove), mi sembra che la sua fidanzata abbia alcuni aspetti di questo disturbo compreso l’atteggiamento manipolatorio.
      Il mio consiglio è quello di non assecondare questo suo desiderio di maternità..Molte donne con questo disturbo idealizzano l’esperienza della maternità ma quando si scontrano con le tante difficoltà che diventare mamma comporta, diventano delle madri anaffettive, se non maltrattanti.
      La maternità può mettere a dura prova una donna il cui equilibrio psicologico è già fragile e instabile.
      Invece cerchi di salvarsi lei..facendo morire poco e poco la vostra relazione

  23. Tina 8 Gennaio 2016 at 23:42 - Reply

    Buonasera Dottoressa
    la scrivo perchè come tutti coloro i quali le hanno scritto sto vivendo un momento davvero davvero difficile.
    Tenterò di essere breve ma il più chiara possibile affinché Lei mi possa consigliare al meglio.
    Sono una ragazza di 21 anni e da circa 3 anni sono legata a un ragazzo di 26 anni (A.)
    A. ha avuto un infanzia molto instabile: tradimento da parte del padre, separazione, alcolismo della madre, sorella andata via di casa in giovanissima età ( e sono solo una parte dei fatti accaduti).
    Ai tempi della separazione A. era ai primi anni delle scuole superiori. L’atteggiamento ribelle da classico adolescente aggravato da un contesto simile lo ha portato allo sballo totale: abbandono della scuola, vita sregolata, brutte frequentazioni che l’hanno portato alla droga a soli 16 anni.
    In questo periodo A. lavorava come parrucchiere e ha lavorato come tale per 2/3 anni per poi mollare e cadere nell’ozio totale.
    Nel periodo in cui lavorava A. ha anche avuto una convivenza con un soggetto per nulla regolare (drogata, squilibrata, violenta) per circa due anni. Una volta terminata la relazione A. è tornato a casa del padre e contemporaneamente ad assistere la madre in preda a una forte dipendenza da alcol.

    Io sono stata fortunata crescendo in un contesto familiare tranquillo, ottima istruzione e…insomma una famiglia normale.
    Io e A. ci siamo conosciuti quando avevo 18 anni il primo anno è stata una presa in giro unica vedendomi ancora bambina e quindi nella posizione di potermi trattare senza rispetto ma la mia indole da crocerossima (sicuramente ereditata da mia madre) mi ha portato a volergli stare accanto nonostante mi desse 1001 motivi per non farlo.

    Ai miei genitori non è mai piaciuto perchè si sa i genitori vogliono il meglio per la propria figlia e un ragazzo allo sbando non è esattamente ciò che corrisponde al ragazzo ideale.
    Nonostante ciò gli sono stata vicina aiutandolo a smetterla con le droghe (non perchè io l’avessi obbligato ma anzi è stato una risposta alla sua richiesta di aiuto). Dopo 1 anno il problema delle droghe pesanti è stato risolto ma la nostra relazione forse perchè troppo immaturi non era degna di essere chiamata tale.
    Ci siamo poi allontanati, lui è partito per l’estero e ci siamo rincontrati dopo 1 anno e lì è iniziata una relazione decisamente più seria.

    All’inizio andava tutto bene tranne per la mancanza di lavoro e il totale disinteresse nel volerne cercare uno (del resto vive col padre il quale vuole avere meno problemi possibili e dunque lo mantiene senza minimamente badare al figlio).
    Poi piano piano, probabilmente a causa della noia e lo stato di apatia (sicuramente aggravato dall’abuso di Cannabis unica droga leggera di cui fa uso quotidiano da decenni ormai) si sono innescati strani meccanismi nella sua mente che lo hanno portato a depressione, sospetti, insinuazioni infondate, timori (era convinto di avere un tumore e nemmeno visite, analisi e prelievi sono serviti a qualcosa perchè convinto che i risultati negativi erano in realtà stati contraffatti dai familiari)
    Capendo che c’era qualcosa di molto strano e sapendo ciò che ha passato, ho subito pensato che fosse necessario un aiuto di uno specialista.
    Ho dunque parlato col padre per metterlo a conoscenza della situazione, del mio allarmismo non infondato e della necessità di agire immediatamente.
    L’efficiente servizio sanitario nazionale non solo non ha agito quando richiesto facendo passare mesi ma al momento della visita lo “psichiatra” ha dato come giustificazione una semplice paranoia dovuta al fatto che A. stava tentando di smettere di fumare marijuana, niente di più, prescrivendogli qualche goccina di Lexotan e non una reale soluzione come un percorso psicologico serio. L’ignoranza del padre lo ha portato poi successivamente (in un momento particolare di cui andrò a parlare successivamente) a incolparmi come causa scatenante dei problemi del figlio senza aver alcuna ragione.
    La depressione con giornate e giornate passate a parlare e a tentare di fargli vedere il mondo con occhi diversi dai suoi ha portato a un apparente miglioramento della situazione. Apparentemente perchè nonostante fosse cambiata la forma in cui esprimeva il disagio, il disagio c’era eccome. Sono iniziati così episodi di sospetti che diventavano certezze (infondate) e dunque motivo di accusa nei miei confronti. Le cito solo uno dei tanti episodi: una sera a casa sua abbiamo cenato tranquillamente e alla fine del pasto al posto del dolce mi ha mostrato una foto di un suo amico in cui era ritratto con una figura femminile di profilo la cui età era palesemente più avanzata rispetto la mia, accusandomi di essere io con i peggio insulti a seguito. Ricordo di aver pianto come una disperata quella sera guardandolo negli occhi sperando che percepisse la verità che tentavo di comunicargli da ore. (tutto invano).
    Episodi simili ce ne sono stati a bizzeffe per non parlare della sua morbosità nel controllo. Inventava mille espedienti ogni volta che dovevo vedermi con le amiche affinché non uscissi con loro e giocando sul fatto che non stesse bene o era giù, io ci cascavo e rimanevo con lui.
    Il fatto che il problema delle droghe pesanti (extasy, ketamina) fossimo riusciti a risolverlo insieme mi ha portato a voler risolvere anche il problema del lavoro. Dopo ricerche fatte per finta solo per darmi il contentino, il ragazzo di mia sorella gli ha proposto di lavorare da lui ponendosi come una persona che voleva offrirgli il suo aiuto.
    Il lavoro da assicuratore non gli si addiceva e lo faceva dunque mal volentieri e con poca serietà (ritardi sul lavoro, malcontento perenne ecc) provocandogli una gran frustrazione che alla sera quando io (dopo un’intera giornata all’università) andavo a trovarlo mi ritrovato a essere zittita perchè fastidiosa e inaccettabile visto il suo malumore.
    Questa perdita di interesse totale dei nei miei confronti mi ha portato piano piano a perdere la pazienza, le forze, la speranza che qualcosa potesse davvero cambiare. Il giorno della mia prima mostra A. si è presentato quando ormai la mostra era già finita provocando così la reazione furibonda di mia madre stufa di vedermi soffrire e farmi trattare male: scoppia così il finimondo. (scopro anche in quel momento che lo stesso giorno aveva abbandonato il lavoro). Mia madre sbaglia i toni e alza subito la voce A. non aspetta nè 1 nè 2 per attaccare e risponderle per le rime (senza alcun rispetto) infangando la mia amica presente solo perchè non sapeva più dove appigliarsi lasciando me, nel giorno della mia mostra, senza parole ed esterrefatta per la situazione. Il fatto che erano mesi che ormai non mi portava più alcun rispetto o alcuna dimostrazione di vero affetto nei miei confronti in quel momento non ho potuto difenderlo andandomene via con i miei amici presenti perchè arrabbiata sia con la mia famiglia che con lui per la folle scenata.
    Non contento, di sera tardi, si presenta sotto casa mia minacciandomi se non fossi uscita di casa per restituirgli le chiavi di casa sua che avevo dal giorno prima. Una volta aperto il cancello e restituitegli le chiavi mi ha sputato addosso dicendomi che facevo schifo.
    Ferita ma soprattuto rabbiosa pochi giorni più in là ho rivisto un mio ex che da mesi voleva che ci vedessimo a cui non ho però mai ceduto. Una volta finita la mia relazione in quel modo atroce e dopo avergli portato rispetto per tutto quel tempo per ricevere ciò che ho ricevuto mi sono detta: ma se questa persona vuole vedermi perchè dovrebbe essere una mancanza di rispetto nei confronti di A. se il rispetto per me non l ha mai avuto?? Beh ci siamo visti ma non è successo nulla di che a riprova del fatto che nel subconscio era solo una reazione (sicuramente insensata) al fattaccio.

    Dopo 1 mese inizio a ricevere sue email in cui diceva che non viveva senza di me e altre moine simili a cui ho risposto educatamente dandogli i motivi per cui era finita la nostra relazione, del male che mi aveva fatto e dell’impossibilità nel perdonarlo.

    Passato 1 altro mese mi chiede se ci saremmo potuti vedere prima che partisse per le vacanze, cedo, ci vediamo e passiamo tutta la notte in lacrime chiedendoci del perchè di tutto quel male. Mi propone di andare via qualche giorno insieme al mare accetto, passiamo 1 settimana perfetta e da lì riniziamo a frequentarci. Una notte mentre dormivo mi prende il telefono e inizia a controllare per filo e per segno il mio telefono scoprendo ciò che c’era stato con P.

    La magia ritrovata si rompe rovinosamente riniziando un altro capitolo di follia. Mi accusa di tradimento quando tradimento non è stato (a) perchè la nostra realzione era finita b) perchè di fatto non c’è stato nulla), di essere bugiarda e utilizza questo evento come pretesto per confermare tutti i sospetti che aveva avuto in tutto il tempo della nostra relazione.

    L’amore per lui era troppo grande al che decido di recuperare la sua fiducia accettando mancanze di fiducia continue, rispetto ecc.
    Da circa 6 mesi sono in questa situazione ovvero che si “tenta” di recuperare il rapporto con un giorno di sorrisi e baci e 2 giorni di litigi folli, accuse insensate su qualunque cosa.

    Inoltre ultimamente è molto solo avendo abbandonato i suoi amici perchè ritenuti degli sbandati senza capo ne coda (ed è effettivamente l’unica scelta saggia che ha potuto fare avendo come unico senso della vita lo sballo), l’unica sua passione/attività è la musica conducendo però una vita sregolata fatta spesso di notti insonni, sonno fino a tardo pomeriggio, alimentazione sbagliata, assenza di attività sportiva e contatto con la gente.
    Inoltre nonostante tutti noi siamo consapevoli di dinamiche nel mondo che di certo non funzionano come dovrebbero funzionare questo l’ha portato a sviluppare un senso di chiusura, rifiuto nei confronti della società, del voler uscire, del voler lavorare e fare ciò che la maggior parte della gente fa perchè ritenuto sbagliato (anch io ritengo tanti atteggiamenti della stragrande maggioranza delle persone discutibili ma ognuno di noi è libero di scegliere e non per questo rovino la mia esistenza per come vivono gli altri ma anzi lo uso come stimolo per arrivare agli obiettivi da me prefissati per vivere la MIA vita in modo migliore).

    Tutto questo ha causato dunque una chiusura, un’inattività generale che di certo non possono che essere dannosi per la sua salute mentale tanto che se per caso ha un brutto sogno (e ogni brutto sogno sogna me che lo tradisco) mi incolpa del fatto che sia tutto vero perchè i sogni sono premonitori e nulla è casuale scatenando liti furibonde in cui io sostengo il mio diritto di dover essere rispettata e lui che mi accusa, mi insulta senza prendere però di fatto nessuna decisione ( se ne sei così convinto che uomo sei a stare vicino a “una come me”?!) e il giorno dopo fingere che nulla sia successo tentando di abbindolarmi con due paroline carine e MAI MAI MAI uno “SCUSA”.
    L’ennesimo sogno con relativa accusa è accaduto ieri provocando un fiume di parole quando fino a 2 giorni fa sembrava un “cucciolino innamorato”. Sapendo però che tutto ciò è frutto di un problema psicologico, ieri sera, nonostante le parole che mi sono presa gratuitamente, ho tentato di parlarci dicendogli che è tutto causato dal male interiore che ha e non risolve ma che anzi sta prendendo sempre più il sopravvento allontanandolo anche da quelle persone che gli vogliono davvero bene. Nella speranza che il mio discorso fosse servito a qualcosa notando una leggera partecipazione e approvazione da parte sue delle mie parole, oggi speravo di sentire delle scuse avendolo allertato che non ero assolutamente più disposta ad accettare una mancanza di rispetto simile. Ovviamente le scuse non sono arrivate ma anzi c’è stato un tentativo di infangare il tutto e proseguire come se nulla fosse accaduto se non fosse per il fatto che questa volta mi sono posta in modo duro senza accettare il suo giochetto. Mi propone di mangiare insieme accetto, mi viene a prendere per poi nel tragitto dirmi che io gli faccio spendere soldi inutilmente e che non aveva senso uscire a mangiare se c’era quella situazione (ovviamente non aveva senso uscire a mangiare avrebbe avuto senso mangiare a casa) portandomi così a casa dopo circa neanche 15 min dal momento in cui sono salita in macchina. Inutile dire che sono esplosa e la rabbia ha prevalso come risposta a tutto lo schifo che ho dovuto inghiottire sempre nell’ottica di VOLERE IL SUO BENE. La mia rabbia non è stata minimante capita provocando parole atroci della serie: “guarda che ho un altro sputo pronto, guarda che ti faccio male, fai schifo, non hai mai visto la bestia che c’è in me e stai rischiando) al che me ne sono andata dicendogli di vergognarsi. Mi ha subito scritto mille messaggi continuando a sostenere il suo folle comportamento a cui ho risposto dicendogli che non c’era più tempo da perdere e che ha bisogno di parlare con qualcuno perchè la situazione ormai è al limite e io piuttosto che ricevere un cioccolatino al prezzo di mille frustate preferisco non accettare mai più nessun cioccolatino.

    Spero di averle dato un quadro generale della situazione e vorrei che mi aiutasse a capire se questa persona può potenzialmente essere affetta da un disturbo Borderline. Mi sono documentata sul web, mi sono messa in contatto con uno psicologo della provincia di milano (convenzionato con il servizio sanitario e dunque unica via di azione possibile dato che non ho risorse economiche di mia proprietà sufficienti per potergli pagare un percorso psicologico) specializzato in disturbo borderline assolutamente indisponente e di fatto non di aiuto e ho parecchi elementi che mi portano a pensare che possa essere un border non riconosciuto. Sicuramente la sua analisi e conoscenza della materia potrà valutare in modo più affidabile la situazione.
    Avendo avuto questa brutta esperienza con questo medico a chi posso rivolgermi? in che modo potrei agire tenendo in considerazione il fattore economico?

    La ringrazio tanto
    resto in attesa di un suo gentile riscontro
    Tina

    • Anna Zanon 10 Gennaio 2016 at 11:17 - Reply

      Cara Tina..mi creda la diagnosi non è importante. Quello che è importante lei lo sa già: ovvero che lui ha una personalità gravemente disturbata con episodi di paranoia in cui perde il contatto con la realtà ( episodi peraltro comuni nelle persone che hanno fatto uso di sostanze pesanti che danneggiano il cervello in modo permanente).
      Pensa davvero di poterlo guarire? E se anche fosse possibile, vuole davvero passare tutta la sua vita a fare la crocerossina? Che fatica!

  24. Francesco 9 Gennaio 2016 at 23:43 - Reply

    Salve Dottoressa.
    Trovare questo articolo ha acuito tutta la mia storia. A questo punto, penso che qualcosa che possa ancora fare c’e’, almeno un comportamento da seguire per non far impazzire me e lasciare la porta aperta a lei. Eravamo d’accordo che sarebbe andata in cura da gennaio ma so che non lo fara’ da sola. Ha avuto tanti problemi da piccola da una famiglia che non si e’ mai regolarmente formata. Ogni volta che ne parlava andava in crisi.
    Racconto solo l’epilogo. Tutti gli altri sintomi sono stati uguali. Insieme da 2 anni, ogni tanto manifestava insensibilita’ e mancanza di rispetto, facendo finta che non sapeva che certe azioni mi potevano ferire.
    Mi confido’ che aveva paura di innamorarsi troppo, per paura di soffrire, insomma, il quadro consueto ben descritto. A marzo 2015 dopo un anno e oltre di relazione intensa, mi molla dicendo che mi avrebbe fatto soffrire. Chiude ogni comunicazione, poi ritorna dopo 2 settimane facendo finta che non sia successo mai nulla.
    Solito tran tran di trattamenti scorretti alternati a momenti di gioia intensa (se ci stavo si vede che mi dava quello di cui avevo bisogno di solito..)
    A fine settembre l’accompagno a fare un intervento che lei procrastinava da anni per una ciste in crescita ad un ovaia. Alla fine dell’interventoviene rimosso anche l’ovaia. Con mia sorpresa non si presenta nessuno dei suoi amici o dei suoi parenti in ospedale e nessuno sapeva che io fossi li. Tutti sapevano che era un intervento classico, non ambulatoriale. Lei scoppia e mi dice che e’ felice di avere me, senza di me come avrebbe fatto, insomma io ero al settimo cielo, pensavo finalmente di avere fatto breccia nel suo cuore definitivamente.
    Io riparto dopo alcuni giorni per lavoro, il nostro rapporto sembra idilliaco come mai prima, dopo una settimana mi parla di matrimonio! Io pero’ freno un po e dico quello che diceva lei, che dovevamo convivere prima un po’.
    Dopo un altra settimana ricomincia ad essere assente, strana. un altra settimana e ricominciano i comportamenti antipatici fino a quando una sera, dopo aver atteso un giorno intero per una videochiamata, le dico che forse e’ meglio se non ci sentiamo per un paio di settimane per schiarirci le idee.
    Quella e’ stata la fine. Dopo 2 giorni ero gia’ pentito, provo a contattarla ma mi dice che avevo voluto la pausa e adesso la mantenevo. Ho insistito, le ho scritto per 2 settimane ma alla fine niente. Torno dopo 3 settimane. Mi fa trovare la mia roba in macchina e le chiavi a un amico. Lei era andata a nascondersi da un amica dall’altra parte della nazione.
    Mi lascia con una email, dice che non mi ama piu’, che ha sentito solo silenzio dentro di se durante la pausa, che io sono il passato.
    La convinco ad un incontro, e mi ritrovo di fronte una persona completamente diversa, disturbata, che ride nervosamente quando parlo del nostro passato, non si fa neanche prendere sottobraccio. Non si ricordava della richiesta di matrimonio, devo fargli leggere i messaggi, quando ha finito mi dice che era solo per i miei soldi. Mi dice che non c’e’ piu un futuro, non lascera’ porte aperte, poi mi dice adesso no 2 volte, poi dice che forse tra 3-4 mesi ci rivedremo. Le scappa a fatica qualche lacrima, una sfinge. Insomma sono rimasto esterrefatto, come ho fatto a stare con una cosi 2 anni e non essermene accorto?
    Per i suoi amici la situazione e’ tutta normale, lei e’ cosi, niente di strano, anche per i parenti.
    Da allora piu nulla, mi blocca ogni mezzo di comunicazione man mano che li uso. non riesco neanche a fare comunicazioni di servizio dato che per due che hanno convissuto 2 anni ci sono ancora diverse cose da sistemare.
    Non risponde a niente, messaggi, email. Scomparsa.
    Eravamo quasi riusciti ad iniziare la terapia. vorrei sapere come poter lasciare una porta aperta, farla calmare, quanto tempo aspettare. Non sapevo avesse una tale patologia….
    grazie

    • Anna Zanon 10 Gennaio 2016 at 11:06 - Reply

      Buongiorno, purtroppo in una relazione bisogna sempre fare conto con i limiti..i nostri e quelli dell’ altro. Sfortunatamente non c’è nulla che lei possa fare se non aspettare che la sua ragazza si riavvicini da sola. Non si colpevolizzi per non aver capito prima la fragilità della sua fidanzata, penso infatti che l’intervento all’ovaia sia stato un trauma che abbia turbato il suo equilibrio precario. In quella condizione di malattia e sofferenza, in cui tutti l’hanno abbandonata ( e ci sarebbe sul farsi qualche domanda come mai non sia stata in grado di crearsi una relazione significativa con nessuno) si è aggrappata molto a lei e questo ha fatto scattare la paura di dipendere..

  25. Luca 15 Gennaio 2016 at 06:50 - Reply

    Buongiorno dottoressa,
    sono (spero ma ci credo) appena uscito da una storia di 4 mesi con una persona borderline di cui paradossalmente ho identificato il disturbo sin dai primi giorni perché casualmente un amico qualche mese prima mi ha parlato di una storia simile. Ho comunque iniziato la relazione (occorre che io capisca il perché) pensando di sbagliarmi nel l’analisi iniziale. Però ho fatto ciò con le antenne tese e, malgrado il coinvolgimento, credo di essere rimasto attento e vigile e questo mi ha portato informazioni. Ho scoperto che era spesso menzognera sul suo passato e si contraddiceva. Scarsa attenzione ai problemi altrui. Non gestisce l’abbandono, insicura su di se e cinica e capace di bassa compassione. A volte scatti di ira immotivati. Padre iperprotettivo che da piccola le usava violenza. Madre spesso fuori di casa e fervente credente. Sessualità disinibita e una storia di rapporto a tre a soli 17 anni (ora ne ha 31) con un uomo 20 anni più grande. Credo che abbia avuto tante relazioni sessuali che naturalmente nasconde attentamente. Scopro, dopo averle notato varie incongruenze, che circa un anno fa ha sofferto di noia e solitudice (dice) e ha messo un annuncio online in cui cercava uomini di 15 anni più grandi per incontri sessuali: 12 in 2 mesi. Sconosciuti. Dice di aver smesso dopo e di non averlo mai ripetuto. Con me comunque, ma con mio impegno e sacrificio, era migliorata molto , nei 4 mesi ha avuto un atteggiamento ineccepibile relativamente a incontri extra relazione, ha migliorato il rapporto con gli altri ed il suo comportamento generale ma la percezione é che comunque cambiava spesso versione nei racconti, sembrava finta nelle manifestazioni affettive e di preoccupazione, Stati di amnesia totale su cose dette 1 ora prima. Le personalità borderline hanno tratti di ninfomania oppure é normale un atteggiamento così promiscuo e spregiudicato nei confronti del sesso, come gli incontri al buio online naturalmente senza protezione? Era già border a 17 anni oppure crede l’orgia l’abbia protuta traumatizzare? Naturalmente l’ho invitata a farsi curare. Per lei le cose che ha fatto sono solo errori e sono da lei stessa correggibili e gestibili. Grazie

    • Anna Zanon 17 Gennaio 2016 at 20:08 - Reply

      La sessualità promiscua è sempre sintomo di un forte disagio interiore e si ritrova spesso nella personalità borderline.

  26. Marc 9 Febbraio 2016 at 01:36 - Reply

    Ho 37 anni quasi 38, un buon lavoro e una famiglia alle spalle che mi ha sempre aiutato, consigliato, sostenuto e trasferito tanti valori. La storia invece tormentata con questa donna, durata circa un anno, conclusasi da diversi mesi. Conoscevo lei da diversi anni, tramite amici in comune. Lei ha 2 anni più di me e una situazione personale e familiare complicata e non semplice. E’ separata da anni, un figlio di 11, vive con i suoi genitori con i quali ha un rapporto duro da sempre. Un padre autoritario che non perde occasione per maltrattarla verbalmente anche per cose di poca importanza e trascurarla sin dall’adolescenza. La mamma, con un lavoro abbastanza importante, sottomessa al marito e incapace di sostenere e difendere la figlia, ormai quarantenne di fronte alle cattiverie del papà. Insieme alle difficoltà familiari le si aggiunge un brutto rapporto con il suo ex marito (forse un’altra vittima) fatto di litigi e insulti quasi quotidiani. Lei si separò da suo marito poco dopo aver dato alla luce il loro bambino. Ero fermamente convinto di non aver mai voluto rapporti e legami con persone che vengono da divorzi e sopratutto con figli di mezzo ma purtroppo mi sono trovato in questa situazione e non ho saputo resisterle. Lei dopo la veloce separazione dal marito ha avuto parecchie storie, nessuna talmente importante per la vita, puntualmente terminate probabilmente per volere di lei, tranne con l’ultima. La sua ultima storia, di 4 anni, con un uomo di quasi 50 anni che la tradiva in continuazione. Lei presa forse dallo sconforto mi contatta, mi cerca. Anche la mia storia di tanti anni era ormai in crisi e sul punto di terminare. Decisi di accettare questa nuova conoscenza. Tutto comincia con un pranzo, poi qualche uscita. Lei mi attraeva tantissimo, un viso magnetico, una voce calda, intelligente, molto, forse troppo sicura di se ma allo stesso tempo sofferente (forse) per l’abbandono subito da poco. Lei è un insegnante. Non riesco e resisterle ed è subito passione, una grande passione, una forte intesa sia fisica ma con tanta voglia da entrambi di dolcezza e romanticismo. Passavamo molte notti in riva al mare delle nostre località, in spiaggia, ad aspettare l’alba. Temevo di innamorarmi di nuovo. In questo periodo c’erano dei segnali che mi facevano insospettire, alcuni suoi atteggiamenti strani, dubbiosi, ai quali non ho voluto da retta poiché non volevo impegnarmi subito. (evitava di portarmi al suo paese poiché non voleva essere vista, spesso non rispondeva al telefono, spesso chiudeva le mie telefonate in presenza di altre persone o gli stessi suoi genitori o suo figlio, mi riportava frasi della sua mamma alle nostre prime uscite…”vedi di non fare altri casini”. Nonostante ciò la nostra intesa cresce. Lei parlava spesso della sua ultima storia di 4 anni, dei tradimenti subiti. Non parlava quasi mai del marito, il marito era insignificante, una macchietta nella sua vita, era solo il padre di suo figlio. Era sempre infastidita dalla sua presenza, dal suo intromettersi nella vita di lei per seguire il loro figlio, ormai ragazzino. Lui non perdeva occasione per scriverle cose pesanti e mettere in luce il carattere bruttissimo di lei. Io ascoltavo, non commentavo e cercavo di capire se tutto ciò era una teatralità o se forse lei soffrisse veramente per la sua vita abbastanza complicata. Il nostro rapporto prosegue. In quel periodo io ero abbastanza impegnato poiché nonostante il mio lavoro, stavo terminando gli studi per laurearmi (studi ripresi successivamente in età più adulta) e avevo un lavoro che mi impegnava in alcuni fine settimana aiutandomi per ulteriori introiti per poter sostenere meglio le spese di una nuova casa. Cercavo però di essere presente per lei il più possibile, di domenica, in mezzo alla settimana, rispettando i suoi impegni di mamma. Non volevo annullare subito e totalmente la mia vita e le mie abitudini per questa nuova storia. Avevo paura dell’intensità crescente di questa relazione ma la voglia di lei cresceva. Mi stavo innamorando. Anche lei era presa, o almeno dava l’immagine di esserlo ma vedevo sempre un velo in lei, forse di tristezza e freddezza, qualcosa che la trattenesse, una sensazione di non chiarezza che aumentava insieme al mio desiderio di lei. In tutto questo periodo, tra le cose che mi infastidivano era la continua presenza dell’ex (quello di 4 anni) che con la scusa di riconsegnarle alcune cose, la cercava, la invitava, le scriveva. Lui, dopo anni di tradimenti le aveva chiesto di convivere, includendo anche il figlio di lei ma poco dopo la lasciò cambiando completamente versione e rinnegando la sua disponibilità ad accettare il figlio di lei. Lei era ovviamente delusa ma continuava ad essere succube di lui. (erano tutte bugie per fare la vittima?)
    I miei dubbi iniziavano ad emergere.
    Nonostante ciò cercavo di stare il più possibile con lei quando era libera, quando non aveva suo figlio, di farle capire e sentire che io c’ero, ma allo stesso tempo cresceva in me il desiderio di capire se investire su questa storia o darmela a gambe e non solo soddisfare la nostra passione. Erano uscite frasi importanti e lei sembrava di nuovo felice. Lo ero anche io. Credo poco alle frasi ma molto alla pazienza e costanza nel cercare di provare e dimostrare quello che si prova.
    Le cose iniziano ad incrinarsi e a peggiorare dopo alcuni mesi quando lei inizia a cambiare improvvisamente atteggiamento: inizia a distaccarsi, a diventare fredda, cinica, critica con lamentele verso me. Pretendeva che rinunciassi sempre più ad alcuni miei impegni lavorativi del fine settimana (che erano comunque saltuari), pretendeva che la portassi subito in vacanza e tutto ciò con cinismo e non con calma o dolcezza. Sembrava che io non facessi nulla per lei e per questo rapporto. I miei impegni, soprattutto con lo studio mi hanno portato a chiederle di rimandare queste richieste incessanti di voler partire a tutti i costi, prenotare, fuggire (forse per allontanarsi per un po’ dalla sua famiglia fonte di rabbia da sempre?) Era solo importante partire e star lontano dai suoi genitori credo. La mia vita e i miei problemi e impegni di quel periodo passavano nel dimenticatoio.
    Io cercavo di capire meglio ciò che la agitasse, rassicurarla, di stare con lei il più possibile e di farle capire che iniziavo a tenere a lei chiedendole di iniziare a fidaci l’uno verso l’altra ma i suoi atteggiamenti critici, scostanti, freddi aumentavano sempre di più. Diceva di tenere molto a me ma le uscivano anche le prime frasi contraddittorie: niente è per sempre!
    Tante volte lei era impegnata per i suoi impegni di mamma ed io non mi lamentavo e rimanevo in silenzio ad aspettare.. aspettare.. aspettare.
    Più io cercavo di avvicinarmi più lei si agitava, si innervosiva fino al punto di non volermi più vedere ne sentire. Le mie pressioni, domande, richieste pacifiche di chiarimento le mettevano ansia, paura, addirittura terrore.
    Mai e poi mai pensavo che cercare di dimostrare i propri sentimenti o chiarire malintesi o spiegare i propri punti di vista, che inevitabilmente possono essere diversi in una coppia, potevano creare tutto questo. Non volevo metterle fretta, capivo la sua situazione personale e i suoi problemi a casa che lei iniziò a descrivermi ma non tolleravo questo freddo distacco, fughe e chiusure totali. Chiedevo solo incontri pacifici, senza rabbia, senza paure. Non volevo e non tollerano più i suoi capricci. Era libera di fare ciò che voleva ma allo stesso tempo sentiva che io la mettevo in gabbia?? Non ne ha voluto sapere. Mi ha bloccato in tutte le possibili comunicazioni (cellulare, facebook). Non sapevo che fare, ero arrabbiato e tanto. Seguirono giorni … settimane …, di assoluto silenzio e distacco che mi buttarono nello sconforto. Le scrissi email in cui dichiaravo i miei veri e sinceri sentimenti per lei … che tutto ancora si poteva chiarire e sistemare… se c’era voglia conoscersi ancora … come anche lei aveva dichiarato.. ma ciò però con un sincero colloquio, confronto. Non tolleravo però più le sue critiche e ricatti.. Mi mancava molto, nonostante le sue stranezze e cattiverie e la sua quasi rabbia verso me.
    Solo dopo tanti giorni lei rispose dichiarando che i suoi sentimenti non erano come i miei. non mi aveva mai amato.. i suoi “Ti amo” erano probabilmente attimi… e forse circoscritti all’intimità (stupenda e coinvolgente.. per me).. Lei non poteva darmi ciò che io desideravo e che le mettevo solo ansia, tanta ansia. Riversava su di me le colpe.. la nostra relazione poteva continuare solo nei modi e modalità che lei imponeva (troppo comodo)e non secondo quello che imponevo io! (io non imponevo nulla, solo rispetto reciproco) La mia vita , i miei tempi, non contavano nulla. Mi augurava buona fortuna ma accettava, se io lo volessi, di continuare a sentirci ma solo tramite mail, per capire se io ero disposto a stare alle “sue condizioni” e poter coltivare ancora la relazione. Robe da pazzi. Tutto ciò mi sembrava assurdo: mi augurava buona fortuna ma voleva sentirmi tramite mail? Che gioco diabolico era? Io l’ho resa sempre libera e le mettevo ansia e paura se dimostravo di volerle bene chiedendo chiarimenti sani e a 4 occhi senza fuggire? Voleva confrontarsi solo tramite mail perché non voleva vedermi! Come una bambina.. una bambina di 40 anni. Questo gioco di mail dove confessò addirittura di provare invidia per me continuò per settimane e mi procurò tanta ansia, sospetti, dubbi, nervi. Aprire la mail la sera per vedere le sue risposte era una fonte di ansia continua. Mi sentivo un cretino, dipendente da quell’assurdo sistema comunicativo senza poterla guardare negli occhi. Forse mi teneva in pugno? Mi chiedevo cosa potevo aver mai fatto di così cattivo o grave da farla fuggire, renderla così ansiosa, così nervosa e rabbiosa verso di me.. avrò sicuramente sbagliato qualcosa ma non sono fuggito. Ero pronto a discutere e sistemare, bastava solo volerlo. Mi mancava da morire la sua voce, il suo splendido viso, il suo sorriso. Tutto. Non durava da anni questa storia. Tutto è già consumato e finito in lei? Chiusura totale e negazione dei suoi iniziali affetti che sembravano inizialmente sinceri. Era tutto così strano e assurdo.
    Ero troppo deluso e stanco di tutto ma improvvisamente dopo settimane lei riprese a mandarmi sms… qualche buonanotte… o piccoli saluti… non sapevo se insultarla, arrabbiarmi, ascoltarla, respingerla… Una sera mi chiamò molto tardi.. chiedendo di me al cellulare e su fb.. riattivando come se niente fosse tutti i contatti. Voleva parlarmi e sentirmi. Mi chiamò poiché era sola, depressa, in preda alle solite crisi familiari col papà despota e gli insulti dell’ex marito.. e io chi sono una spugna??? Non alimentavo le sue scuse.. il suo vittimismo.. il suo nuovo ritorno era una nuova coltellata e mi causò ancora + confusione. Voleva sapere se avessi una nuova compagna.. ma non si è mai degnata di darmi spiegazioni più esaurienti… e mai.. mai una semplice scusa… era normale per lei essere ritornata e chiedermi poi… di rivederci… solo in amicizia… per parlare… come se la mia sofferenza non fosse mai avvenuta.
    Purtroppo ero debole e forse dipendente da lei e accettai di rivederla ma non per riprendere la relazione (ero troppo deluso e nervoso, ma desideroso di vedere come si sarebbe comportata). In queste nuove serate con lei ero estremamente diverso, freddo, ma dentro di me soffrivo come una cane.. Lei parlava in continuazione .. del suo lavoro… delle sue nuove attività per specializzarsi nel suo lavoro… criticando sempre i suoi colleghi. In quanto a noi non le interessava nulla o poco nulla di come stavo io.. Io non le sono mancato per nulla. Mi ricordo alcune sue frasi in queste uscite: sai io sono sempre iperattiva, non sto mai ferma è difficile starmi vicino.. (io in silenzio) e poi… si avvicinava fisicamente e io mi rifiutai… e le dissi: senti.. o ti togli questa maschera fredda che hai e provi ad avvicinarti in altro modo a me oppure io me ne vado.. voglio la persona che ho conosciuto all’inizio e non quello che sei ora… mi rispose: quella persona li ora non c’è più.. e se mi lascio andare non cambierebbe nulla… !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Per me erano frasi senza senso… mi cadevano le braccia… non mi arrabbiavo neanche più.. rimanevo freddo e non vedevo l’ora di andarmene… sembrava una bella statua… ma vuota… priva di sentimenti… priva di calore… priva di tutto… però mi chiese: ti prego dammi del tempo per capire. Ero stanco e temevo che quelle frasi erano ancora una nuova bugia… una nuova scusa per tenermi buono e non farmi fuggire. Le dissi: ok prenditi del tempo ma se il tuo sistema non cambia non voglio più saperne. Ancora una volta sbagliai… e permisi a lei di riavvicinarsi… la storia ripartì con grande slancio.. tanta passione… promesse… durante tutto il periodo natalizio. Bellissimi momenti e io ero tornato a vivere. Lei per la prima volta si scusò e disse: come ho fatto ad allontanarti? Ringrazio dio che mi ha permesso di riavvicinarmi a te! (tutte menzogne ovviamente) Io ero felicissimo ma il tarlo di una sua nuova fuga mi attanagliava la mente. Non volevo dichiarazioni, mi bastava solo averla davanti a me e sorridere. I suoi rari.. ti amo.. erano strozzati.. aveva paura a pronunciare ciò che sentiva o ciò che faceva finta di provare. Questo bel periodo proseguì con un vero trasporto, affetto. Mi propose poco dopo addirittura di trasferirmi da lei, nel suo paese.. nella sua casa dove al piano di sopra abitavano i suoi. Voleva iniziare in questo modo una convivenza per far si che io entrassi sempre più in sintonia con suo figlio per poi andarcene da quella casa successivamente. Accettai la proposta iniziando a fare programmi ma temevo sempre dentro di me una sua nuova crisi. Poco dopo mi chiese di portarla a conoscere la mia famiglia che sapeva quanto questa storia mi aveva fatto soffrire. A questa richiesta io rimandai.. rimandai.. non accettai immediatamente e le dissi chiaramente: io ti voglio e tengo a te ma ho dentro me la paura di una tua nuova fuga. Dammi un po’ di tempo prima di coinvolgere completamente i nostri genitori.. voglio far crescere ancora questo nostro sentimento… sta avvenendo tutto di nuovo molto in fretta.. sono felice di queste proposte ma fino a 2 mesi fa mi detestavi ora mi chiedi di convivere e portarti subito dai miei. Voglio crederti e riporre fiducia in te. Ora però sono io che ti chiedo un po’ di pazienza. Se ti porto dai miei e fuggi di nuovo i miei soffrirebbero più di me. Invece di rassicurarmi e darmi solo qualche piccola dimostrazione del suo attaccamento vero a me… non chiedevo nulla di particolare… ed ero pronto a darle tanto, tanto di più, iniziò un nuovo secondo cambiamento in lei… una nuova mutazione del suo carattere… dall’amore, affetto e tenerezza passò con molta calma di nuovo al distacco… freddezza… disinteresse verso di me.. verso di noi… e le sue critiche verso tante cose della mia vita (alle quali io non rispondevo neanche più) ricatti per partire in vacanza e ricatti per conoscere la mia famiglia.. io non volevo allontanarla ma chiedevo solo una maggiore partecipazione proprio in virtù delle sue fughe e comportamenti ambigui e altalenanti di 2 mesi prima.
    lei era rimasta delusa forse dalla mia paura a portarla dalla mia famiglia.. ma il mio comportamento verso lei non era cambiato, i miei sentimenti neanche, tutt’altro.. ma la sua freddezza peggiorò sempre più. Io ero di nuovo deluso, in trappola, mi sentivo non libero di esprimere i miei sentimenti e venivo spesso contrariato, criticato, sminuito anche per stupidaggini. Mi sentivo solo. Una particolarità che io detestavo: pretendeva il mio vestire bene, il mio essere preciso e impeccabile quando stavamo insieme. L’essere profumato altrimenti non si lasciava andare ad effusioni gentilezze o altro, per me importantissime in qualsiasi situazione di intimità senza il bisogno di apparire. (ma stiamo scherzando?).
    Ogni tentativo di abbattere di nuovo questo muro era solo un ricevere frasi cattive facendomi passare da egoista, da colui che la importuna e la stressa solo perché volevo sentirla, chiamarla, chiederle come è andata al giornata.. lei aveva troppo da fare per ascoltare me che la cercavo preoccupato dai suoi nuovi silenzi… lei sempre aveva cose più importanti da fare, il suo lavoro (aimè precario), il figlio.. io non potevo chiamare quando avevo voglia o chiederle di vederla anche mezzora al giorno poiché desideroso di ogni singolo attimo con lei.. Arrivò a dire con tanta cattiveria: “Io ho la mia vita i miei problemi..tu me ne crei altri invece di risolverli… sei un egoista solo incentrato su te stesso, sei un dittatore che non mi lascia vivere.. io faccio quello che voglio e vado dove voglio… non ho bisogno del tuo aiuto o sostegno… (ancora una volta ero io quello sbagliato, quello in errore)… e poi spesso critiche sui miei modi di fare… e non esitava a dirmi di altri uomini che la invitassero ad uscire.. Di nuovo ricatti: se non mi porti in vacanza ti mollo, se non mi porti dai tuoi entro 10 giorni ti mollo. Io iniziavo a riderle in faccia.. e iniziavo ad aver chiaro che molte cose non quadravano. Tutto dipendeva dal fuggire da casa sua? Tutto dipendeva dal mio rimandare l’incontro con i miei? Purtroppo temevo una sua nuova fuga e volevo per ora lasciare in disparte i miei e i suoi e non coinvolgere nessuno.. Ne avevo abbastanza… ero fuori di me.. l’amavo davvero ma ero solo contro non so che cosa. mi allontanai… per riprendere un po’ di tranquillità… ero sempre nervoso e agitato… Lei si accorse di ciò e mi rinfacciò anche li che ci facevo apposta. La situazione precipitò dopo poche settimane quando dopo una giornata passata insieme con i suoi amici le dissi: “io non ce la faccio più.. non ti capisco più… non capisco se ti manco.. se non ti manco.. se ci tieni.. se non ti importa più nulla… non rispondi più.. avrò dei difetti ma non riesco a sostenere il tuo modo di fare freddo, evitante, privo di interesse verso me… verso noi.. i tuoi sentimenti sono come un’altalena… pure a letto sei una mummia.. Prima mi chiedi di convivere… e poi se ti chiedo di aspettare a coinvolgere le nostre famiglie fuggi di nuovo… e ancora rabbia e critiche sulle mie nuove ansie… Lasciamo da parte le nostre famiglie e pensiamo a noi, ma solo se lo desideri veramente! Sei solo capace di osservare, di pretendere e verificare se io faccio le cose che tu vuoi! Toglietelo dalla testa! Mi sto esaurendo! Me ne vado!” e piansi davanti a lei… Lei era solo agitata ma non ha mai pianto… mai… mi bloccò di nuovo e mi disse: aspetta dammi un’altra possibilità. Io non risposi. Le mie arrabbiature non erano tollerate da lei. Mi voleva sempre buono e calmo ma io per carattere sono impulsivo ed era impossibile stare calmo e inghiottire questa situazione. Non stavo zitto, non volevo subire ma urlarle contro che l’amavo e non volevo una mummia accanto a me.
    Il giorno dopo dovevamo vederci ma non rispose alle mie chiamate.. con la probabile scusa del figlio malato rimase a casa e scrisse solo un sms in tarda serata… E’ giusto lasciarci.. vedo solo cose negative in questa storia…… Chiese comunque un incontro… per chiarirci? Tutt’altro.. voleva vedermi per ufficializzare l’addio: non ti amo, non ti ho mai amato, trovatene un’altra. Sei emotivamente chiuso (era lei quella chiusa e crudele) e mi pento di averti fatto conoscere mio figlio. Mi metti l’ansia e sei solo incentrato su te stesso (era lei che pensava solo a se stessa nei suoi innumerevoli silenzi). Io sono tornata nella situazione di diversi mesi fa. Non ti voglio, non voglio passare la mia vita con te! Sei un ragazzino, trovatene una senza figli! Devi stare lontano da me e da mio figlio che è l’unica cosa a cui tengo! Non mi fido! Mi hai deluso! Sento la repulsione per te! Non vai bene per me! E’ finita! …………… (addirittura la repulsione)… Cosa risponderle? nulla. E’ fuggita di nuovo. La fiducia che stavo riponendo in lei è caduta sotto terra di nuovo e ora e non ho la forza di cercarla ne di vederla. Mi sto chiedendo da quasi diversi mesi se le mie colpe sono così gravi.. è solo mancanza di amore in lei oppure aveva dei problemi nel relazionarsi con me? O forse ho io dei problemi?! Come è possibile chiedere di convivere ed informare i suoi genitori se non è per ninete convita di ciò che prova per me? Solo per una finta apparenza? perché solo critiche? perché si è messa sempre su un gradino superiore per poter osservare quanto e cosa io facessi per lei? lei ha solo criticato.. mi ha esasperato.. Dubbi e silenzi! Poi sono io lo stronzo! Io ho cercato sempre di difendermi e il mio perdere la pazienza ed innervosirmi era inevitabile.. (volevo tutt’altro con lei e non essere costretto a provare nervi e rabbia). E’ una delle tante storie che non hanno funzionato oppure lei mi ha davvero utilizzato fino a che le facevo comodo? Pensavo che avesse paura di innamorarsi di nuovo.. a lasciarsi andare e nella prima parte della relazione ci poteva anche stare… ma poi.. questa tesi non regge. I suoi TI AMO erano bugie o meglio.. attimi. Volevo darle di più, essere apprezzato come uomo e non come lo zerbino che la porta subito in vacanza, cene e centri benessere! Non solo passione, ma me stesso con pregi e difetti.. forse non mi ha voluto.. non è in grado di dare amore e forse neanche di provarlo? Non lo so. tenevo tanto a questa persona.. in virtù forse della bellissime ed intense sensazioni che ho provato. Mi manca tanto ma la sua ambiguità, critiche, silenzi, fughe fanno ancora più male. Era solo una maschera? Mi manca ancora tanto e non riesco a togliermela dalla mente. Fino a qualche mese fa ero sul punto di chiamarla, di scriverle, di dirle ciò che ancora provo per lei ma puntualmente non lo faccio poiché so che ha un’altra vita. Non ho mai scritto su blog del genere, mi scuso se sono stato troppo lungo ma spero di trovare giovamento da un suo commento dottore. Un caro saluto e complimenti vivissimi per il suo prezioso lavoro.

    • Anna Zanon 9 Febbraio 2016 at 09:33 - Reply

      Più che borderline, questa donna mi sembra narcisista. Le diagnosi comunque non sono importanti. Quello che mi viene da dire è che avendo un rapporto negativo con il padre proietta sugli uomini che incontra, una volta superata l’euforia degli inizi, la rabbia che prova verso la figura paterna. All’inizio ha vissuto questo rapporto con grandi speranze, i suoi ” ti amo” sembravano nascere dalla voglia di ricevere, dal desiderio di innamorarsi più che da un reale sentimento.
      Forse sperava di trovare un uomo che la portasse via subito dalla sua triste situazione familiare, quando ha visto che lei non era immediatamente disposto a soddisfare i suoi desideri, il suo interesse è presto decaduto.
      E’ sempre un cattivo segno quando si esce con qualcuno che non fa che parlare dei suoi ex, vuol dire che non ha elaborato la fine dei rapporti precedenti e che non è pertanto pronto per una nuova relazione specie se si vive come una vittima e nega qualsiasi responsabilità individuale..
      Questa donna forse ha buttato su di lei la sua rabbia e la sua delusione per le sue relazioni precedenti

  27. bluacquarious 11 Febbraio 2016 at 14:21 - Reply

    Marc concordo a pieno sul commento della dottoressa, qualche volta è utile che si possano mettere a confronto storie d’amore comunque complicate e difficili, ma anche felici e passionali, raffrontandole con i rapporti con soggetti borderline molto diversi da quello che hai vissuto Marc, credimi!
    Non basta etichettare un rapporto borderline sulla base di personali insicurezze e mancanza di fiducia che possono portare qualsiasi individuo a comportamenti impulsivi e decisioni strane o sbagliate.
    Ricordo che secondo il “manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali” ci sono alcuni parametri per individuare i segni di un comportamento borderline molto chiari e significativi, ed almeno 5 di questi parametri devono essere presenti:
    1) sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono (idealizzato dal soggetto);
    2) un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione;
    3) alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili e mancanza di autostima;
    4) impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, eccessi alimentari abbuffate etc.);
    5) ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamento automutilante;
    6) instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (es. episodica intensa disforia o irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni);
    7) sentimenti cronici di vuoto;
    8) rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
    9) ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.

    • Marc 14 Febbraio 2016 at 17:45 - Reply

      bluacquarious… grazie per il tuo commento. Io non volevo e non voglio dare nessuna etichetta psicologica o psichiatrica, non mi permetterei mai poiché non sono un esperto in queste tematiche. Volevo solo provare a capire il comportamento di quella persona e capire dove sbagliavo io. Mi sento di dire a distanza di mesi che lei aveva bisogno di conferme ma allo stesso tempo pretendeva .. e per tutto quel periodo che qualcuno che accettasse i suoi capricci e ricatti e, come diceva lei, le sue condizioni. Non si fa così. Ho una vita piena, tra lavoro, interessi, attività ma il ricordo di quell’amore intenso e difficile che mi riempiva le giornate non mi abbandona! Un saluto

  28. Lucio 12 Febbraio 2016 at 21:38 - Reply

    Buonasera dottoressa.
    Sono in piena crisi con la mia ragazza con la quale sono stato fidanzato 4 anni. Ci conosciamo in discoteca, io inizialmente non avevo voglia di iniziare una storia seria in quanto uscivo da una relazione importante di 7 anni.
    Ma per lei fu subito colpo di fulmine, io ero il centro del suo mondo,mi venerava,mi adorava,mi amava alla follia, era diposta a tutto pur di non perdermi,è tutta questa importanza fece si che a lungo andare dopo un anno di frequentazione blanda ci mettemmo insieme.
    Inizialmente devo essere sincero non mi importava molto,forse perché sapevo che lei c’era era innamorata ed era pronta a tutto, con il passare del tempo,però anche il mio amore ha iniziato a crescere fino a diventare una coppia fantastica.
    Parto dal presupposto che la mamma si è separata dal papà naturale quando lei aveva solo 2 anni e si è riaccompagnata con un compagno (che la mia ragazza considera il padre) dal quale ora si sta separando per via di tradimenti da parte di lui.
    Durante questi 4 anni ci sono stati degli errori da entrambe le parti, molti di più da parte mia devo ammetterlo,errori ai quali lei è sempre passata sopra,andando avanti in nome dell amore.
    Era molto gelosa di me, qualsiasi cosa facessi.
    Fin quando da un po’ di mesi a questa parte,dopo svariati avvenimenti negativi all’interno del suo nucleo familiare (separazione dei genitori,morte di un caro),ho notato un cambiamento netto di personalità nei miei confronti,un cambiamento radicale nel quale sono stato accusato più e più volte di tutti gli errori che ho commesso in tutti questi anni e oltretutto sono stato accusato di non esserle stato accanto in questo anno così difficile per lei, e questo risentimento che ha nei confronti di questi errori che ho commesso l’ha portata a cambiare idea su di me,su di noi.
    Ora siamo in un “periodo di pausa” perché lei dice di aver perso quel l’incantesimo iniziale dove vedeva tutto come una favola e, sta cercando di mettere a posto la sua mente,il suo io, per vedere se andare avanti o meno insieme a me non sa cosa fare è confusa e da un mese ha iniziato ad andare dalla psicologa.
    Nel frattempo ovviamente io ho cercato di starle vicino,di farle sentire la mia presenza anche se non fisica perché mi ha allontanato,non vuole il mio aiuto,anzi, mi ha chiesto espressamente di non aspettarla perché non sa quanto ci vorrà e perché si sente in colpa che io sto appeso a un filo senza sapere di che morte devo morire,quindi mi ha detto per ora lasciamoci…io sono a pezzi naturalmente,sono innamorato ma allo stesso tempo non vorrei tornare con la mia ragazza come era l’ultimo periodo (scontrosa per tutto,indifferente,non gelosa),lei mi chiede una maturazione a livello caratteriale ma non riesco a capire come comportarmi, devo sparire completamente o farla ingelosire per poterla riconquistare?
    Lei dice di amarmi ancora,ma è confusa a causa di tutti questi avvenimenti accaduti tra me e lei e nel suo nucleo familiare.
    Grazie mille e complimenti

    • Anna Zanon 14 Febbraio 2016 at 10:22 - Reply

      Buongiorno, ho l’impressione che la spiegazione del comportamento della sua ragazza non vada ricercato in un disturbo della personalità. Semplicemente la sua ragazza ha accumulato molto risentimento nei suoi confronti, qualcosa di è rotto in lei e si è disinnamorata.
      Se lei ci tiene veramente, deve farle capire quanto è importante e quanto le spiaccia non essere stato capace di supportarla nel periodo più difficile della sua vita, ecc..
      Tenga però presente che quando una donna si disinnamora, è molto difficile che torni indietro

  29. Fabio 13 Febbraio 2016 at 16:50 - Reply

    Buonasera dottoressa. Ho finito da una decina di giorni una convivenza durata un anno e mezzo con una donna (credo) borderline. Suo padre ha lasciato la famiglia quando era piccolissima e la madre non l’ha cresciuta con amore, anzi, lei mi ha raccontato che ricorda ancora la paura di quando la lasciava sola in casa. Tagli cicatrizzati visibili sotto i polsi di una mano. La relazione inizia in modo idilliaco, una persona sensibile come me, amorevole, capace di amare le piccole cose come pochi. Dopo un mese già manifesta la volontà di avere un bambino. E’ una volontà particolarmente insistente, ma io all’inizio nonostante il grosso amore che provavo per lei non cedo (ero reduce da una storia con un bambino non mio, e per un po non volevo sentire parlare di prole…..). Da li inizia qualche crepa nel rapporto. Si litiga spesso per motivi futili, e i toni delle sfuriate sono abbastanza accesi, cosa mai capitata da parte mia nemmeno nei confronti di una “poco di buono” come la ex precedente. Cerco di non farci caso, perchè dopo l’odio arrivavano sempre l’amore, le coccole ed i sorrisi pieni di gioia. Io la amo e mi fido di lei, ero un po geloso all’inizio ma quando ho capito che era una brava ragazza non mi sono mai posto il problema. Lei invece ha iniziato a sospettare di me, di qualsiasi mio ritardo o partenza anticipata o qualsiasi minima deviazione dallo standard (intendo anche 5-10 minuti). La vera catastrofe inizia quando a seguito di un nostro litigio lei decide di non presentarsi a lavoro, ed è così che lo perde. Da quel giorno gli alternarsi di amore odio saranno frequentissimi e, partendo da motivi di litigio ridicoli, si arrivava a “stro**o di me**a, falso che sei, bugiardo non mi hai mai amato, chissà quante volte vai con le put***e che io non so” e tutte queste cose in ogni, e ripeto in ogni litigio. All’inizio nei litigi stava male anche lei, e ci si riconciliava abbracciandosi, si vedeva bene che soffriva. Questo mi faceva ancor più credere nel suo sentimento, dicevo cavolo ci tiene, sta tanto male. Poi col tempo dopo ciascun litigio solo indifferenza. Io invece sempre a soffrire come un cane, a volte a dormire in macchina per non continuare a litigare e disturbare i vicini di appartamento già ormai seccati della cosa. Una volta ho anche nascosto tutti i coltelli della casa nel bagagliaio della macchina a fronte di minacce “vedrai cosa ti faccio mentre dormi..”. Una volta sono esploso mentre cercavo di dormire alle tre di notte (la mattina dovevo lavorare) e lei teneva la tv accesa al massimo con la musica per impedirmi di dormire. Io mi alzavo, chiudevo la tv, chiudevo la porta, lei riaccendeva la tv e riapriva la porta con un sorrisino malefico. così per 10-20 volte. Quelle sono situazioni nelle quali bisogna stare attenti a non perdere il senno. Esplosi urlando come un matto e spingendola fuori dalla mia stanza quando, cercando di pregarla piangendo e dicendole di smetterla mi disse che mia madre sarebbe morta di cancro e tutte le cose possibili al mondo. Da quella volta io fui catalogato come “il violento”, “l’aggressivo”. Tanti gli abbandoni da parte sua, valigie pronte una settimana si e una no, solite frasi “me ne vado perchè non mi ami e non vuoi niente con me”. Tanti gli episodi successi poi in seguito, 2 o 3 quelli gravi come quelli dei coltelli, il resto abbastanza gestibile, ma assolutamente non conciliabile con l’idea di famiglia di una qualsiasi persona normale. Le ho sempre detto “ti prego amore, tu dimostrami che mi vuoi bene, che riesci a gestire meglio le litigate, e vedrai che avremo una famiglia felice”. Ma non ha mai accettato, solo o bianco o nero. Anche l’ultima volta che ha fatto le valigie ed è partita (10 giorni fa) si aspettava che io l’avrei trattenuta con tutta la forza possibile ma stavolta non l’ho fatto. Aggiungo che anche la madre ha comportamenti come i suoi con il suo attuale compagno, anzi forse peggiori, e che una delle sue 3 sorelle è in cura proprio per questa borderline. Io sto male perchè sono combattuto, vorrei fare del bene per lei ma sembra che non sia possibile…

    • Fabio 13 Febbraio 2016 at 16:54 - Reply

      Ci tengo a precisare che lei ha 22 anni, e che non presenta problemi ne di alcol ne di droghe e nemmeno di sesso occasionale o cose del genere, ha infatti sempre manifestato con forza questa volontà di una famiglia stabile, con una persona come me che a detta sua non aveva mai incontrato prima nella sua vita (non aveva mai provato nemmeno il desiderio così forte d avere un bambino). Ed ha sempre manifestato schifo nei confronti delle persone infedeli. Grazie

    • Fabio 13 Febbraio 2016 at 17:06 - Reply

      E’ terribile sapere che lei pensa davvero a quello che dice, quando invece io la amo ancora. Io andrei anche adesso a coccolarla solo per farla sentire bene e la farei addormentare accarezzandola… ma (cosa già provata qualche giorno fa) poi mi sono sentito dire il giorno dopo quando riproponevo di vederci.. “Guarda che non mi freghi, pensi che sia stupida? lo so che alla fine vuoi solo portarmi nel letto, e chissà quante amichette hai sempre a casa in questi giorni… io lo so che è così”. E queste cose fanno male…… Grazie mille per l’attenzione

      • Anna Zanon 14 Febbraio 2016 at 10:12 - Reply

        Buongiorno, il disturbo borderline di personalità ha diverse varianti e gradi di gravità. Non tutti i borderline sono sessualmente promisqui o consumano droghe. Da quello che mi racconta purtroppo la sua ex compagna sembrerebbe avere un attaccamento di tipo disorganizzato e ha alcuni tratti di questo disturbo.
        Purtroppo lei mi sembra molto poco consapevole delle sue problematiche e temo che con questi presupposti ci sia poco da fare..

      • bluacquarious 16 Febbraio 2016 at 18:49 - Reply

        Ciao Fabio,
        ti comprendo certe situazioni le ho passate anch’io (tipo quella dei coltelli), premetto che non sono un medico, nè psicologo o psichiatra, purtroppo mio malgrado ho dovuto informarmi e studiare l’argomento vista la mia esperienza anche affettive con persone con questo disturbo, nell’ambiente che frequento (lavoro nel campo dello spettacolo e della moda) molte ragazze ne sono affette.
        Devo dire che la cosa che si evidenzia in modo particolare dal tuo rapporto è l’ingiustificata gelosia della tua ex ragazza, cosi come i litigi innescati dalla sua insicurezza di non essere stata mai amata.
        Questi sono alcuni dei comportamenti tipici del disturbo BDL ma come scrivevo qualche post indietro non sono sufficienti per attribuirne la patologia, anche in questo caso la dottoressa ha ragione a non sbilanciarsi troppo sulla diagnosi.

        Piuttosto a me sembra che la tua ex abbia più un “disturbo paranoide di personalità” che ha delle caratteristiche più vicine al suo comportamento, e cioè:
        sospetti non realistici di venir sfruttati o danneggiati; dubbi ingiustificati sulla lealtà degli amici; paura di confidarsi con gli altri; fraintendimento delle parole altrui, come semplici rimproveri o altro, verso significati più minacciosi; prevalenza di rancore verso gli altri; sentimento ingiustificato di venire attaccati o danneggiati, e tendenza a reagire(anche in modo violento); paura ingiustificata di essere tradita dal partner.

        Questo disturbo di personalità insieme a quello bipolare possono rientrare in un quadro generale del cosiddetto comportamento di personalità borderline ma ripeto non sono sufficienti a decretarne la patologia.

        Il problema di cui invece devo informarti e che se nel caso la tua ex abbia un disturbo di tipo paranoide come descritto sopra, sappi che questo viene scaturito da un meccanismo di difesa e della PROIEZIONE, attraverso il quale le caratteristiche ritenute cattive appartenenti alla propria persona vengono attribuite, proiettate all’esterno, su altre persone, o sull’intero ambiente, che verrà così percepito come costantemente ostile e pericoloso per la propria sopravvivenza.

        Quindi è probabile (ma non certo, prendi con le pinze quello che dico) che mentre lei accusava te di tradirla, era lei che lo desiderava o addirittura già lo faceva.

        • Fabio 29 Febbraio 2016 at 22:18 - Reply

          Ciao Blue.. Ti confermo che il tradimento non appartiene alla sua natura. Ci siamo “lasciati” da piu di un mese e lei è da sua sorella. E’ dimagrita tantissimo, almeno 10kg, sembra uno scheletro e non è passato giorno che non ha smesso di cercarmi e gridarmi il suo amore in mille modi. Tutto ciò “minacciando” di ricominciare a fumare (cosa che sa mi farebbe male se accadesse) e di andare via in altre città da amiche sue. Cose che naturalmente non ha mai fatto. Prima ero sicurissimo della fine di questo rapporto, ma ora come ora barcollo un po. Ci siamo visti delle volte e il dolore che si è acceso da parte sua al distacco dopo ogni nostra uscita è disarmante, sembra una persona che deve morire…. Che difficile

          • bluacquarious 12 Marzo 2016 at 16:06

            Carissimo Fabio, capisco ciò che senti e ciò che provi, sinceramente non so quali sono stati i tempi di convivenza (se mai ci sia stata) e quanto conosci questa ragazza fino in fondo, ti faccio presente che la patologia in se porta queste persone ad essere piuttosto subdole e false, quindi se davvero sei davanti ad una persona affetta dal problema prendi tutto ciò che dice, fà e gestisce con il beneficio d’inventario, cioè non credere ad una parola, mettici anche il fatto che sei anche in qualche modo manipolato secondo me a tua insaputa ed il gioco è fatto!
            Nel tuo ultimo post dici che è dimagrita moltissimo ed è carne ed ossa, ti sei mai chiesto, o hai qualche ragionevole dubbio che possa avere qualche problema alimentare?
            E’ piuttosto consueto che il borderline abbia problemi d’alimentazione come anoressia e/o bulimia che tengono nascoste agli occhi di altri molto bene, e che fanno parte del quadro generale della patologia.
            Considera inoltre concretamente che una persona molto sottopeso (anche senza patologie psichiatriche), non ragiona normalmente ma ha grossi problemi !
            L’unica cosa che ti suggerisco di fare è quello di aiutare questa ragazza a prendere coscienza dei suoi problemi e mandarla al più presto da uno psicologo o psichiatra, questa è l’unica strada che ti consiglio per il suo bene ed il tuo.
            Se non c’è una volontà a curarsi da parte di lei ti consiglierei di non insistere sarebbe una partita persa in partenza, questa è una realtà alla quale devi prendere coscienza tu, anche se ti è difficile crederlo e rendertene conto non hai a che fare con una persona normale e tu personalmente non puoi fare niente per lei, inutile perdere tempo con chi non vuole sentire a quel punto alza i tacchi e scappa immediatamente e salvati almeno tu!

  30. bumbum 26 Febbraio 2016 at 12:11 - Reply

    gentile Dotoressa,
    la lettura del suo articolo mi ha sconvolto al punto da avere i brividi.

    É esattamente quello che ho vissuto. Sono stato lasciato da un giorno all’altro dalla ragazza che credevo essere la donna della mia vita dopo due anni: una ragazza che mi ha dato un amore disumano, mai provato prima, che mi ha fatto sentire unico, speciale, al centro della sua vita.
    Una persona meravigliosa ma con la quale si litigava spesso per motivi futili, gelosie e disperazione da parte sua, che giungevano ad attacchi di panico ed ira paurosi, libri morsi, oggetti tirati per terra, crolli fisici e pianti devastanti, a cui seguivano sempre azioni di rassicurazione e protezione da parte mia: mai spaventato da queste reazioni, ho ricambiato il suo enorme amore con altrettanto amore incondizionato.
    Una discussione con lei poteva durare fino a tre ore, diceva di non sopportare di litigare ma, appena avevamo un disaccordo, entrava in panico portandoci a litigare. Dicendomi, alla fine, di non sentirsi capita (mi creda, dicevo solamente la mia e giungevo sempre a mettere lei al primo posto).

    Stavamo pianificando un trasferimento insieme (viviamo a distanza, nonostante continui e lunghi periodi insieme, dove io mi trovavo da lei potendo permettermi lo spostamento) e, nonostante fosse felice, mi ha lasciato dicendomi che nutre per me – nonostante la mia perfezione – risentimento ed insoddisfazione…per cose “normali”, che fanno parte della vita e che ho prontamente migliorato e corretto per lei e la sua protezione (si parla di sciocchezze, chiacchierare di passioni comuni con alcune amiche, fare un aperitivo con persone che non conosceva e rispetto alle quali ho sempre tenuto aggiornata, inglobandola nella mia vita o per persone che temeva mi portassero via da me, era ossessionata).

    Era ossessionata. non le ho mai dato motivi, l’ho trattata come lei trattava me, le ho dato un amore ed un rispetto che ogni donna nel mondo desidererebbe. Lei provava a limitare alcune cose, io NON LE HO MAI DETTO DI NON FARE QUALCOSA, Da un giorno all’altro, non la riconosco più: distaccata, dice di non riuscire ad andare avanti, che la sua felicità viene “rubata” da questi pensieri di insoddisfazione e risentimento che sono come una droga. Non c’é niente da fare: ho lottato perdendo la dignità, dice di avere il cuore chiuso, che questo le ha fatto porre domande importanti e dubitare sul nostro amore e su di me. Mi sono disperato, logorato ed arrovellato nel vedere una differenza immane tra ciò che faceva fino al giorno prima, come mi trattava e ciò che era il nostro amore per lei…fino a vederla quasi indifferente e totalmente non preoccupata dal nostro futuro, che inevitabilmete dipende dai nostri sforzi individuali (considerata la distanza).

    Dottoressa, mi creda, sono stato un fidanzato modello: un gentleman, un uomo che ogni donna desidererebbe, Intesa sessuale alle stelle, non ci si annoiava mai ed era felice. Comprava cose per la nostra casa e continuava a dirmi quanto mi amasse e non potesse vivere senza di me.
    Mi ha scaldato il cuore, mi ha fatto distruggere ogni difesa, vedendo in lei un senso di abbandono fortissimo.
    Adesso, dopo una settimana in cui continua a scrivermi di tanto in tanto solo per assicurarsi che io stia bene, ho dovuto prendere la decisione di distaccarmi ed iniziare ad elaborare il lutto ed il dolore. Continuare a confrontarmi con lei non porta a nulla: é come sbattere contro un muro di gomma. Sono distrutto ed incredulo.

  31. bumbum 26 Febbraio 2016 at 12:38 - Reply

    Dimenticavo di aggiungere che, da sua stessa ammissione, sente di essere una persona non stabile. Al termine di alcuni litigi, diceva di sentirsi pazza e si disperava sostenendo di avere un problema mentale. Entrare in un litigio era un vortice vizioso, una droga per lei. Una volta mi disse che temeva di essere bipolare, dicendomi poi di essere stato solo un pensiero dovuto alla paura. Ma leggendo le sue parole ed il suo articolo, mi creda, vedo tutto come se lei conoscesse la situazione, Per cui, qualsiasi cosa non abbia menzionato, faccia conto di averla già scritta lei.

    Non so come fare, sto iniziando la fase di distacco totale e spero di trovare in lei una qualche parola, un qualcosa che mi faccia comprendere di aver fatto la cosa giusta (o meglio, aver fatto la cosa giusta nello smettere di lottare ed andare avanti, nonostante il ricordo del suo amore e ciò che ha fatto per me mi tormenta). Non mi rimprovero nulla di ciò che ho fatto, sono stato un fidanzato modello ed anche lei, fino a pochi giorni fa.

    • Simond 15 Ottobre 2018 at 22:07 - Reply

      Se ti chiami Valentino penso di aver capito

  32. Giorgia 21 Marzo 2016 at 14:47 - Reply

    Buongiorno,

    sono stata assieme quasi tre anni e mezzo di cui 2 di convivenza con un uomo di cui ci siamo subito innamoratissimi l’uno dell’altra: Lui usciva da un matrimonio di 17 anni io da due anni di percorso psicologico per motivi miei personali dovuti ad inesistenti rapporti con i miei genitori.

    Tutto è stato perfetto, poi dopo i primi sei mesi lui è cambiato, basta attenzioni, basta premure, basta coccole, anzi dopo quasi un anno mi dice mi sono allontanato da te, quindi è subentrata la paura da parte mia e ho cominciato a fare tutto quello che li voleva: mi ha umiliata, non mi ha più desiderata, diceva fossi ingrassata. Nonostante ciò andiamo a vivere assieme e le cose non migliorano, anzi. Nell’ultimo anno purtroppo la mia frustrazione è esplosa diverse volte e gli ho messo le mani addosso tanto che lui a metà gennaio se n’è andato. Ci siamo rivisti qualche volta, poi di colpo lui ha chiuso completamente tutto, ed è arrabbiatissimo con me, soprattutto quando ho cercato di parlare con un suo amico, pare il migliore, che però ha agito male nei miei confronti (me l’ho ha chiesto anche la sua famiglia come mai mi fossi rivolta a a lui)… cosa vuol dire? La sua famiglia nonostante io abbia sbagliato mi appoggia, ma lui dice che si è rotto qualcosa, che non capisce come possa riconquistare la sua fiducia. Ovviamente sono tornata da una psicologa e da una psichiatra che giustamente dicono di avere in cura me….. posso chiedere cosa posso fare? Io sono molto innamorata di questa persona, mi rendo conto che lui si sia trovato in una situazione difficile da gestire, si certo, non ha mai parlato con me…. siamo andati avanti tra alti e bassi….. posso chiedere cosa devo fare? non farmi più sentire (abbiamo anche il problema della casa per cui lui mi ha detto che pagherà sei mesi di affitto ancora) posso riavvicinarlo, come? Abbiamo sbagliato assieme, ne sono convinta e non vorrei perderlo. Ho 48 anni…. all’inizio lo facevo stare tranquillo, ora dice di avere paura di me, della mia aggressività e della mia rabbia. Ma io non sono così….. ho reagito alla grande frustrazione che si era creata, soprattutto quando chiedevo, mi ami, e lui ti voglio molto bene e mi spiace se finisse…. cosa posso fare? Lui è arrabbiatissimo con me…. se fosse finita davvero credo che sarebbe diverso…. almeno lo credo io

    • Anna Zanon 22 Marzo 2016 at 09:06 - Reply

      Quando un rapporto tira fuori il peggio di noi, sino a farci arrivare alla violenza fisica significa che non è la relazione giusta. Lei quest’uomo può amarlo moltissimo ma non significa che sia la persona giusta per lei. Nel vostro rapporto sono infatti scattate delle dinamiche distruttive che vi hanno portato a farvi del male a vicenda..insieme non eravate felici a parte l’inizio. Quando in una relazione succedono certe cose e si superano certi limiti di rispetto dell’ altro non è sempre possibile tornare indietro, l’incanto e la fiducia verso il partner si sono rovinati. Deve accettare che il suo partner si senta ferito e risentito e non abbia più la disponibilità emotiva di riprovarci.

  33. Stella 31 Marzo 2016 at 23:26 - Reply

    Salve dott.ssa sono in un tunnel ho litigato con un il mio fidanzato che sicuramente e’ affetto da questa sindrome borderline mi ci ha portato lui a scoprirlo anche se non ammetterebbe mai di avere questo disturbo per due volte di seguito in questi 9 mesi abbiamo avuto rotture improvvise dovute dal suo impazzire e scatenarsi per nulla andar via e cercare di recuperare dopo max 2 gg adesso invece l’ho messo in difficoltà perché devo aver scoperto che mi ha mentito e questo per lui e’ stato tragico al punto di rompere di nuovo e andarsene ( da premettere che i sintomi borderline ci sono tutti) dall’inizio dove ero la sua donna ideale in tutto e per tutto fino a vederlo continuamente con sbalzi fi umore sempre senza stimoli freddezza , svalutazioni e continui attacchi e dispetti per farmi impazzire fingendo di stare occupato a lavoro non rispondeva mi staccava la linea mentre parlavano non rispondeva alla prima chiamata ma richiamava dopo lui, ha fatto sempre di tutto per mettermi in ansia ne posso raccontare mille di situazioni in cui solo una folle che si rende conto del problema serio continua la relazione adesso dottssa mi aiuti a capire ma questi soggetti quando sono scoperti a mentire e quindi impauriti dalle conseguenze non ritornano più ? Sto malissimo sono passati 4 giorni da quando e’ sparito come un ladro senza neanche guardarmi negli occhi essendo diverso il litigio non farà come le altre volte che ritorna oppure mi posso aspettare un ritorno improvviso ? Grazie la saluto cordialmente

    • Anna Zanon 2 Aprile 2016 at 08:03 - Reply

      Cara Stella, non si possono fare delle diagnosi via internet e non ho elementi per stabilire se il suo ragazzo sia o non sia borderline ( ricordo che si tratta di un grave disturbo che crea problemi in altri ambiti dell’esistenza e non solo nella relazione).
      Quello che posso dirle è che in questa relazione si sono create delle dinamiche distruttive : lui la fa sentire insicura, critica, è freddo, lascia senza spiegazioni..perchè vuole tornare con lui? Non mi risponda che lo ama..L’ossessione e il bisogno disperato di qualcuno che ci tratta male sono un sentimento diverso dall’amore sano che si basa sulla stima, la fiducia, il rispetto..

    • Alessia 6 Giugno 2021 at 00:05 - Reply

      Salve dottoressa
      Ho appena terminato una relazione breve ma molto intensa con un uomo borderline, io istrionica.
      All’inizio una favola, ero la sua principessa ma poi ha iniziato ad essere volgare, geloso,
      Controllante, possessivo. Mi ha chiesto subito di andare a convivere e di avere un figlio e sposarci. Poi sono accaduti due atti di violenza, mi ha picchiato la prima volta e l’ho perdonato perché mi ha detto che si sarebbe fatto curare. A distanza di 5 giorni, sempre per gelosia, il tutto aggravato dall’utilizzo di cocaina e alcol, mi ha picchiato nuovamente per poi subito piangere disperato e chiedermi di avere un figlio per non perdermi.
      A quel punto io sono riuscita a mandarlo via di casa e ho sporto denuncia per maltrattamenti e adesso lui mi sta diffamando e mi sta facendo terreno bruciato oltre ad alternare ancora messaggi di amore ad altri con parolacce.
      Mi chiedevo una personalità border come reagisce ad una cosa inaspettata per lui, non pensava mai che essendo così innamorata potessi denunciarlo e se prevedibile cosa cercherà di fare.
      Io sono in terapia è l’ultimo mio desiderio sarebbe quello di tornare con lui ma non nego che essendo stato un rapporto simbiotico seppur breve, mi manca molto e a volte mi sento anche in colpa per aver sporto denuncia. Grazie

      • Anna Zanon 5 Luglio 2021 at 09:16 - Reply

        Gentile Alessia, i suoi sentimenti di nostalgia e di mancanza sono assolutamente normali e fanno parte del processo di lutto. E’ normale che le manchino gli aspetti buoni della relazione e bisogna ricordare che i border quando sono “cattivi” sono quanto di peggio ci possa essere, ma quando sono in buona ti fanno vivere in una favola d’amore. La tenerezza, la passione, l’empatia, la fantasia di un border nella fase ” buona” sono insuperabili e non si possono ritrovare con questa intensità in una relazione normale che è più ” tiepida”. Il problema di chi è in relazione con chi ha questo disturbo, è che i border sanno essere due persone completamente diverse, un angelo e un demone e lasciano perciò i loro partner disorientati e confusi su chi sia veramente il loro amato. Siccome dispiace perdere la parte bella, ci si aggrappa a quella, cercando di non vedere la parte brutta che purtroppo alla fine predomina.

  34. Stella 2 Aprile 2016 at 18:44 - Reply

    Grazie Dott.ssa purtroppo e’ difficile spiegare meglio la situazione ma il caso ha voluto che grazie ai molteplici comportamenti assurdi e studiando questo distrurbo ho compreso quanto ne sia affetto penso non manchi nessun sintomo tranne quello di lesionarsi ma lo fa già abbastanza con le unghie non le dico le tortura al punto da farsele ricrescere di nuovo accapo perché intacca la matrice… ha stesso lui parlato del disturbo bipolare più volte..il tuo ex doveva essere bipolare mio cognato e’ bipolare e quando stesso io un giorno gli dico ma ti rendi conto passi sempre da un eccesso all’altro eccolo che subito esclama …che sono bipolare ? quelle sono persone pericolose…ed io ho pensato magariiii tu sei peggio…tu sei proprio borderline …giustissimo tutto quello che mi scrive e le dico che ho fortissimo carattere e determinazione e questa e’ l’unica fortuna perché per il resto sentimentalmente sono una frana e se lui torna e si strugge divento debole ma nelle mie storie quando ho capito di aver ragione non ho mai cercato nessun ex mai nessuna telefonata….ho avuto una storia durata anni dove si erano creati gli stessi meccanismi mi dovevo sposare ed ho avuto la forza di lasciare pur se lui si faceva puntualmente vivo in qualche modo…adesso e’ diverso perché credevo che questa persona che si era presentata per i primi mesi un angelo potesse essere finalmente l’uomo giusto, da premettere che già dai primi mesi conosco tutta la famiglia lui la mia invade praticamente ogni spazio addirittura pensi gli do possibilità di fermarsi a dormire nei week end cosa che non ho permesso mai a nessuno da quando vivo da sola in questi 5 anni…tanto si era mascherato da principe , da salvatore ….che stupida bastava studiare meglio il suo passato già dall’inizio della storia…matrimonio finito, convivenze fallite in maniera assurda e un bimbo nato per caso da una storia di poco conto e non le dico come vive il rapporto con questo figlio, anaffettivo e distaccato come se fosse a guardare dal di fuori, questo legame, al massimo gli dedica 3 ore ogni 15 -20 gg…ed io mi domando se ritorna ? ..ah dimenticavo vive con la mamma e la vede visto che è’ sempre ritornato a casa da lei come l’unico punto fermo… lo so benissimo che e’ solo un miracolo se non si fa più vivo ma quanto vorrei riuscire a capire se ha chiuso definitivamente oppure no…la ringrazio ancora vivamente e mi scusi se mi sono prolungata tanto e’ stata gentilissima..la saluto cordialmente

    • Anna Zanon 7 Aprile 2016 at 10:19 - Reply

      Gentile Stella, purtroppo questa tipologia di persone tende a tornare..Il mio consiglio è quello di rinforzarsi, lavorando su se stessa con una terapia e cercando di capire perchè si ritrova per la seconda volta in una relazione di questo tipo. Deve capire che cosa scatta in lei e le fa tollerare certi comportamenti. Solo lavorando su questi aspetti potrà scegliere un partner diverso e avere finalmente una relazione soddisfacente

  35. Valentina 3 Aprile 2016 at 20:59 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,

    nella sua spiegazione rileggo esattamente la mia storia. Dopo 8 anni e mezzo d’amore , e la nostra storia era una favola.. giovani belli innamorati viaggiatori , senza segnali particolari di disagio il mio compagno una domenica pomeriggio in palestra mi ha detto ” non ti amo più’ ” e il giorno dopo ha fatto le valige definitivamente senza darmi alcun motivo di parlare o spiegazione e anzi.. l’unica volta in cui ci ho provato mi ha detto ” non sono qui per farmi fare l’interrogatorio” . Ma io non riesco comprendere… dentro queste persone l’amore è veramente finito oppure è stato messo da parte e c’è la possibilità che torni ? Perché la sensazione è quella che il mio ex compagno si sia imposto di far finire l’amore , anche se così non era.. Le domande che vorrei farle sono : qual’è il comportamento migliore da assumere alla fine della storia ? Io non tornerei più’ con lui ma non nego che avrei tanto piacere che tornasse per poterlo respingere… è meglio essere presenti oppure indifferenza totale ? Io mi sono imposta di non rispondergli e non vederlo più ma a volte avrei ancora la tentazione di andare a parlargli…. qual’è il comportamento migliore da adottare per farlo rinsavire ? Ma c’è la possibilità che rinsavisca mai capendo tutto ciò che ha perso ?
    E poi l’ultima domanda… che riguarda me stessa, che come dice lei tutti i giorni mi domando perché, per come , cosa starà facendo e con chi starà uscendo… come posso dimenticare tutto e voltare pagina ? A volte penso che una chiusura del tipo “ho un altra ” sarebbe stata più facile invece in questo modo, senza risposte, è veramente difficile ripartire…. Grazie di cuore .

    • Anna Zanon 7 Aprile 2016 at 10:50 - Reply

      Gentile Valentina, le chiusure improvvise sono tipiche dei borderline ma un borderline non riuscirebbe mai a stare serenamente in coppia per otto anni e mezzo. Una relazione con il border inizia di solito come una luna di miele ma nel giro di qualche mese diventa complicata ed instabile. Quindi mi sento di escludere che lui sia border..Mi permetto una provocazione..lei mi da una descrizione idealizzata della vostra relazione. E’ possibile invece che ci fosse in lui da tempo un insoddisfazione latente di cui era poco consapevole e che non le ha mai espresso oppure è anche possibile che lui si sia semplicemente innamorato di un altra e non voglia dirglielo.

  36. Marco 5 Aprile 2016 at 13:24 - Reply

    Salve dottoressa, sono stato lasciato da una donna dalla personalità molto complessa che, dopo quasi un anno di relazione, non riusciva ad accettare che io fossi sposato. Sebbene credo intimamente che entrambi fossimo convinti di amarci oltre ogni ragionevole dubbio, non mi ha concesso tempo a sufficienza per provare a svincolarmi dal rapporto coniugale. Cosa che avrei voluto fare nel modo più indolore possibile (sempre che si così si possa definire). Altre volte aveva provato a lasciarmi per lo stesso motivo, scontenta della posizione di clandestinità vissuta. Mi addolora il fatto che da un mese a questa parte non abbiamo nemmeno più contatti epistolari, e che ho sempre ritenuto alla base di ogni rapporto affettivo l’esigenza, al di là della presenza fisica, di sapere che il mio partner stava bene e che cosa stesse facendo.
    Su consiglio di lei sono da due settimane entrato in terapia, sperando di poter aver risposte alle mie domande. L’ho fatto essenzialmente per lei, però ammetto che parlarne con un esperto, mi è già di qualche conforto. Forse all’elaborazione della perdita. Forse perché ancora mi manca…

    • Anna Zanon 7 Aprile 2016 at 09:38 - Reply

      Molte donne non riescono ad accettare che l’uomo che amano sia sposato e abbia bisogno di tempo per sganciarsi in modo indolore ( semmai fosse possibile!) dalla moglie. Forse la sua ex ha temuto che lei non trovasse mai il coraggio di lasciare sua moglie..ma non per questo bisogna diagnosticarle una grave patologia, a meno che non ci siano altri elementi di cui lei non ci ha parlato.

  37. sarA 6 Aprile 2016 at 18:49 - Reply

    Buonasera dottoressa, le scrivo per capire se il mio ex rientra nella categoria border. Lui, separato da un anno con due bambino dopo un matrimonio di 7 anni. Anni 42. Io ho 37 anni, separata senza figli. Mi conquista facendo le cose più belle:fiori, cene, teatro. Mi venera come una dea sin da subito. Si innamora.. a suo dire.. come non mai. Il sesso a gonfie vele. Da subito però sento che è ansioso..impaziente. vuole che io conosca i suoi figli..si lamenta perché non sto sempre con lui. Pretende sempre moltissimo da me e mi accusa di averlo deluso e di non averlo messo al primo posto nelle occasioni in cui ho dovuto allontanarmi per alcuni giorni per raggiungere i miei che vivono in altra città. Andiamo in vacanza con i bambini, loro si affezionano a me e io a loro. Lui è felice..ma comincio a sentirlo diverso, distaccato. La ex moglie è sempre presente, litigano..Lui dice di non averla mai amata e di non volerla più.. ma di fatti non si è mai emancipato da questo rapporto. Mi sento trascurata e a ottobre lo lascio. Lui rimane in silenzio.. senza agire..Dopo tre settimane per caso ci incontriamo. Leggo nel suo sguardo che non è finita. Lo chiamo, parliamo e riprendiamo il rapporto. lui è sempre dubbioso dice che mi ama..sempre ma poi scopro che mette i mi piace su foto di altre e che ha addirittura conosciuto una donna..ma nessun messaggio compromettente. Gli guardo il telefono ed è la scusa per lui per mettere fine al nostro rapporto. Mi ha accusata di non dargli libertà..di averlo deluso perché si sarebbe aspettato molto di più da me. E che sono l’ennesima delusione. Mi ha lasciata con freddezza in un modo inaspettato e mi sono sentita come una che prende una coltellata senza potersi difendere. Non ha voluto nemmeno parlarne meglio oltre al quarto d’ora in cui mi ha lasciato. Ho provato dopo circa un mese a parlargli in modo sensibile ma non ha mai risposto al mio messaggio vocale. Era un uomo così convinto..di me, voleva fare un altro figlio. Ancora oggi non mi spiego come sia possibile che dentro di lui sia morto tutto così velocemente e definitivamente. Per questo mi chiedo se abbia problemi che vanno al di là di come sono io..E non so cosa aspettarmi e se, dopo oramai due mesi e mezzo, devo aspettarmi che torni. sono davvero confusa su come potrei reagire perché non so se ho a che fare con un malato. Grazie.. spero mi possa aiutare almeno lei.

    • Anna Zanon 7 Aprile 2016 at 09:25 - Reply

      Gentile Sara, non ho elementi per poter dire se il suo ex sia o non sia border. Si tratta infatti di un disturbo serio che influisce sul funzionamento di una persona in vari ambiti dell’ esistenza e non solo nella relazione di coppia. Tali diagnosi non andrebbero mai fatte via internet e per interposta persona, via internet si possono solo fare delle ipotesi diagnostiche che vanno verificate e approfondite in altra sede.
      L’atteggiamento del suo ex rivela molta immaturità ma non basta da solo per poter diagnosticare una patologia.

  38. Daniele 6 Aprile 2016 at 23:03 - Reply

    Buonasera D.ssa, ho avuto una breve relazione con una donna più grande, che mi ha subito detto di avere questo disturbo della personalità e di non essere riuscita a migliorare nonostante molti anni di terapia, sia psicologica che psichiatrica. Ma quando me lo ha detto io ero già estremamente coinvolto, in quanto mi aveva appena finito di raccontare quanto fosse infelice e sola, e… che iniziava a pensare al suicidio. Io avevo un solo obiettivo; renderla felice. Ingenuamente, me ne rendo perfettamente conto, ho ritenuto che insieme avremmo superato il problema. È stata onesta; mi ha avvisato di essere una donna pericolosa per me e che se avessimo anche solo iniziato una relazione le cose sarebbero state piu difficili. Ma io ormai ero deciso a non abbandonarla.

    L’ inizio è stato un idillio, sono stati gli attimi più intensi della mia vita. Poi sono iniziati i primi problemi, in quanto aveva dei comportamenti ambigui con altre persone che, anche se non ci fosse stato tradimento, dava tutta l’ idea che lo fosse. Ho interpretato questo atteggiamento come un mettermi alla prova, e io sempre deciso a non abbandonarla, anche perché si iniziavano a vedere dei risultati nella sua vita, aveva diverse manie che con il dialogo e con il mio atteggiamento estremamente stabile stava iniziando a risolvere. Un giorno, credo sia l’ unica volta che abbia pianto di fronte a qualcuno in vita sua, mi ha guardato e mi ha detto “ti farò del male e tu non te lo meriti”. Il suo atteggiamento è diventato via via sempre più insofferente nei miei confronti, io ammetto di non essere mai riuscito a ribattere; sono estremamente bravi a trovare l’ atteggiamento più spiacevole possibile, e a manipolare tempi e situazioni per avere sempre ragione, a volte negando di ricordarsi cose successe o cambiandone la natura. E poi essendo più grande aveva palesemente molta più esperienza di me nel conflitto. Mi metteva in terribili situazioni di doppia stretta, in cui qualsiasi scelta fai sbagli automaticamente. Normalmente bisognerebbe svelare all’ interlocutore il paradosso, ma in lei questo provocava un attacco d’ ira. Ha iniziato a negarsi, fino alla rottura.

    Mi sono reso conto di aver bisogno di immediato aiuto e mi sono rivolto a una psicologa che mi ha aiutato molto. La donna borderline mi ha colpito nei miei punti deboli, ma in questo modo me li ha anche rivelati e ho lavorato su di essi per migliorarmi sempre di più. Oggi so che in una coppia ci deve essere equilibrio, e che ho diritto a una persona che mi faccia star bene e ad esprimere liberamente le emozioni. E soprattutto a interrompere una relazione se questa si rivela anche solo troppo impegnativa. Devo essere un fidanzato, non un terapeuta. Tuttavia ci sono domande irrisolte. Mi sono sempre chiesto qual’ è l’ atteggiamento che avrei dovuto adottare in certe situazioni spiacevoli, i comportamenti ambigui, i double bind, le sfuriate… forse avrei dovuto darle quel momento di felicità iniziale e poi allontanarmi, ma così sarebbe come dire: hai ragione ad aver paura di essere abbandonata, ti abbandono anch’io.

    Non l’ho più rivista, ho lasciato la compagnia comune, mi è stato riferito che dopo una vita in cui ha sputato veleno su tutti i suoi fidanzati, io tuttora sono il primo e l’ unico di cui parla bene. Non so interpretare questa cosa.

    Attualmente sto con una donna che è l’ esatto opposto, una donna meravigliosa che merita tutto. Ho così scoperto che esistono anche le donne con cui stare è facile, che non sono mai ambigue… una vera signora. Purtroppo nonostante faccia di tutto per renderla felice, e lei faccia altrettanto con me, a livello emotivo mi sento segretamente come anestetizzato. Come se avessi perso la capacità di amare, almeno non nel modo totale di prima. Credo che lei lo sappia e che aspetti che mi passi. Questa cosa mi sta distruggendo perché stavolta lei invece lo meriterebbe eccome, non riesco a darmi pace del fatto che sia lei a pagare per la mia precedente relazione. Relazione a cui mio malgrado ripenso tutti i giorni, anche se non voglio. Come un veleno di cui non riesco a liberarmi… ma vorrei liberarmene. Sono consapevole che l’ immagine di me e della mia ex felici e contenti non si sarebbe mai realizzata, e che comunque non spettava a me occuparmi delle sue problematiche.

    Mi perdoni la lunghezza del messaggio

    • Anna Zanon 7 Aprile 2016 at 09:16 - Reply

      Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza che sono certa potrà essere d’aiuto a molte persone. Il suo problema è comune a molte persone che hanno avuto relazioni con border.Quello che si vive con un borderline è così intenso nel bene e nel male che le altre relazioni, essendo più stabili, possono sembrare ” piatte”. Immagini una persona che è abituata a mangiare cibi molto conditi e salati e che si trova a mangiare dei cibi normali che possono sembrare al confronto insipidi. Inoltre può essere anche che lei sia uscito traumatizzato da questa relazione ed è possibile che si difenda con una specie di anestesia emotiva.

    • Antonella 27 Aprile 2016 at 09:20 - Reply

      È esattamente così che mi sono sentita e che mi sento tuttora con la differenza che io non sono mai riuscita ad avere una nuova relazione e quando ho frequentato qualcuno per più di un mese continuavo a pensare a lei. Che poi quella frequentazione è finita appena lui (sono bisessuale) ha iniziato a fare pressioni e a raccontarmi i suoi problemi a cui io ho sempre risposto con un “poi ne parliamo” credo sia emblematico di come io rifugga da situazioni difficili. Mi sento una specie di calamita per persone instabili e so bene di esserlo anch’io e che questa storia è un incubo che mi perseguiterà sempre, da sveglia e non, infatti sogno la mia ex frequentemente. Credo che però ci sia una forte crescita personale dopo una storia del genere. Se da un lato ricerchiamo emozioni intense e speriamo di sentirci di nuovo indispensabili come lo eravamo per i nostri ex, dall’altro apprezziamo la stabilità e ricerchiamo un equilibrio nei rapporti consapevoli che solo dopo una ritrovata serenità si avrà la possibilità di essere felici.

  39. Sara 20 Aprile 2016 at 20:11 - Reply

    Salve dott.ssa
    Le scrivo perchè dopo un anno e mezzo di convivenza con il mio ragazzo…mi ha lasciata cosi dopo una forte litigata dicendomi che ha bisogno di pensare se mi ama ancora o no e perché era stanco di litigare… quando fino al giorno prima voleva creare una famiglia con me…. ora io non capisco se il problema sono io… oppure lui è un border…perché io purtroppo sono una ragazza molto gelosa e molte volte abbiamo avuto continui litigi e discussioni a causa di questo… nn vorrei che purtroppo l’ho portato io a questo stato e lui nn mi ama piu per questo….se cosi vorrei cambiare ma non capisco perché mi attacco cosi morbosamente alle persone e divento cosi oppressiva…La ringrazio in anticipo per l’attenzione.

    • Anna Zanon 21 Aprile 2016 at 07:58 - Reply

      Buongiorno, in effetti mi sembra che la sua fosse una relazione conflittuale. Ogni persona ha uno stile affettivo, un modo d’amare che è influenzato dalle prime esperienze infantili. Chi si è sentito amato poco e male vive nella continua paura di perdere il partner. Ma perchè non fare qualche colloquio con uno psicologo per imparare a gestire meglio la sua vita affettiva?

      • Sara 21 Aprile 2016 at 13:27 - Reply

        La ringrazio dott.ssa… effettivamente riconosco che forse entrambi nella vita ci siamo sentiti poco amati….penso anche io che la soluzione a questo mio problema è farmi aiutare…anche perche ormai ho 24 anni e riconosco che questo mio comportamento è molto infantile… ma non riesco a cambiare da sola…ma lei pensa che c’e un modo e una possibilità di poter recuperare questo rapporto?

  40. Antonella 27 Aprile 2016 at 01:42 - Reply

    Un anno fa mi imbattevo nel suo articolo e le raccontavo della mia relazione di quattro anni con una border. Lei mi suggerì di chiedere aiuto a qualcuno ma alla fine con le mie sole forze sono riuscita a voltare pagina. Un anno fa ha lasciato l’appartamento che condividevamo e dal momento in cui abbiamo iniziato a vivere lontane è stato davvero il “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” a porre fine ad ogni genere di contatto. Eppure, circa sei mesi fa, lei ha voluto incontrarmi per dirmi che era entrata in terapia per via dei suoi disturbi alimentari, ma che durante le sedute aveva avuto modo di affrontare anche i problemi relativi alla nostra relazione che lei non aveva mai accettato, forse per paura di scoprirsi omosessuale. Fatto sta che ad un anno da quel giorno, nonostante io abbia smesso di amarla nonché desiderarla, con la conferma data da quell’incontro che non aveva smosso altro sentimento se non compassione, non sono più riuscita ad avere una relazione con nessun altro. Lei, invece, pare si sia fidanzata e non le nego che nell’apprendere la notizia io abbia provato un forte sconforto chiedendomi perché lei sia riuscita ad andare avanti ed io invece solo a voltare una pagina su cui però ancora non ho scritto niente. Perciò le chiedo, sperando in una sua risposta, che fine fa chi sopravvive ad una relazione con una border?

    • Anna Zanon 29 Aprile 2016 at 22:03 - Reply

      La fine di una relazione con un border non rappresenta solo un grande dolore ma anche una straordinaria opportunità di crescita perchè obbliga ad un percorso di autoconsapevolezza. Non è un caso che quella persona è entrata nella nostra vita. Quali bisogni soddisfava la relazione? Quali nostre parti ferite volevamo curare tramite questa relazione? Ci sono delle parti nostre che non riusciamo ad esprimere ( per esempio la rabbia o i sentimenti) e che abbiamo vissuto in modo indiretto attraverso la relazione con il border?
      Ho notato che ad innamorarsi del border sono talvolta le persone più razionali, più controllate che vengono attratte dall’intensità emotiva e dall’ imprevedibilità del border

  41. Mark 30 Aprile 2016 at 16:43 - Reply

    Aggiungo anche che una volta finita la relazione non sono mancati litigi e offese che hanno peggiorato la situazione, rendendola incapace di provare la benchè minima emozione positiva nei miei confronti. So benissimo di non essere una persona perfetta o sempre serena con se stessa, ma sono sempre stato presente, pronto a darle una mano, anche il braccio.
    Fa male sapere di non essere più niente per lei

  42. Lulu 4 Maggio 2016 at 20:47 - Reply

    Vi spiego cosa è successo a me: conosco lui (30anni) in vacanza, abbiamo tanta distanza tra noi e lascio perdere sebbene lui voglia rivedersi . Ci risentiamo dopo 3 anni per degli auguri che lui mi fa sul cell, a sentirci e poi decidiamo di vederci anche se 9 ore notturne di bus ci dividono.
    Scatta la scintilla, mi chiede il secondo gg.di stare insieme , relazione a distanza, dopo 2 mesi mi chiede di trasferirmi , insiste tantissimo, ma in effetti non mi conosce bene! Dice che si sente solo e io inizio a sentirmi in colpa perché è presto e non posso per via di famiglia e lavoro.sbalzi di umore, reazioni e gelosia esagerate,

  43. domenico 22 Maggio 2016 at 18:03 - Reply

    Ho avuto una relazione per 5 anni con la mia compagna, e credo che rientri in questa casistica.
    Ci conosciamo e lei aveva abbandonato un lavoro decennale come commessa per dare seguito ad una presunta assunzione statale che gli era stata promessa da una sua conoscente(cosa che non si è mai realizzata),mentre io gestisco insieme ai miei l’attività di famiglia con in cantiere una piccola struttura ricettiva. All’inizio tutto rose e fiori,diciamo i primi 10 mesi, col passare del tempo ed il promesso lavoro che non arriva, lei inizia ad andare in crisi anche perchè viveva da sola e doveva far fronte alle spese mensili,allora io su suggerimento dei miei che l’avevano accolta in casa a braccia aperte,mi dicono di farla venire a lavorare con noi,cosa che lei accetta,anche perchè da parte dei suoi nessun interessamento in merito, neanche per far fronte all’assicurazione dell’auto che gli era scaduta da un mese e che io gli ho rinnovato.Iniziamo a lavorare insieme e tranne qualche piccola incomprensione (diverse vedute di gestire l’attività a suo dire),le cose sembrano andare tranquille,ed il cantiere della struttura ricettiva prosegue oltre che averla fatta partecipe di questa iniziativa la coinvolgo in merito cosi che andiamo un weekend insieme a vedere i mobili per arredare le stanze.Intorno all’anno e mezzo di relazione,durante le nostre vacanze a settembre succede che durante un escursione in barca con altre persone,in una sosta vicino gli scogli lei si tuffa a fare il bagno e risale con una stella marina presa da uno scoglio,richiamando la mia attenzione e di tutti i presenti,tra cui il barcaiolo che inizia a fargli una serenata e intimandogli di riporla subito dove l’aveva presa,conclusione lei ritorna in barca giustamente mortificata e giornata di mare rovinata con conseguente occhi addosso di tutta la comitiva.Arriva l’inverno e lei mi propone di chiedere informazioni circa un locale adibito a ristorazione chiuso da anni e che davano in gestione,cosa che faccio e cosi’ c’incamminiamo in questa nuova avventura lavorativa per averne una tutta nostra,intanto arrivano le vacanze di natale e per l’ultimo dell’anno siamo a cena a casa dei suoi e dopo aver bevuto e brindato tutt’insieme andiamo a ballare in una serata organizzata,dopo circa un’ora mi accorgo che lei è gia’ al secondo cocktail e avvicinandomi gli dico se era tutto ok e che forse era meglio non esagerare,ma lei mi rassicura dicendo che stava bene,per farla breve rientriamo a casa in mattinata ed appena ci siamo sdraiati a letto lei inizia a stare male,di corsa in ospedale perchè stava rischiando il coma etilico,altra serata rovinata e non presenza da parte sua (ho dovuto inventare che avesse la febbre) l’indomani a pranzo per il primo dell’anno dai miei parenti. A distanza di un mese ci invitano dei miei amici a mangiare una pizza,ed una volta arrivati mi accorgo che c’era una ragazza che lei conosceva,che non vedevamo da tempo,questa si avvicina a salutarmi mentre a lei la saluta verbalmente,serata rovinata e rientro a casa con lei che gridava che io avrei dovuto avvicinarmi a lei quando la tizia si era avvicinata a salutarmi,che io le avevo mancato di rispetto,cosa non vera e confermata anche dalla sua amica che si trovava in macchina con noi.
    Cominciamo i lavori di ristrutturazione dell’attività che doveva intraprendere e iniziano le discussioni circa i costi da sostenere,gli operai da pagare,la forma societaria da formare ,in tutto cio’ la rassicuro dicendo di avere fiducia che avendo esperienza del settore mi sapevo muovere,ma niente litigi continui sopratutto perche’ l’attività doveva essere intestata a lei invece di una società come ci era stato suggerito dal commercialista.Comunque andiamo ancora avanti e apriamo quest’attività,(di conseguenza il mio progetto ricettivo è stato fermato perchè parte dei fondi erano stati investiti in questa nuova realtà),poche sere prima dell’inaugurazione invitiamo a cena i miei ed i suoi familiari(che in tutto questo non si erano interessati minimamente nè delle spese nè dei lavori,mentre la mia famiglia ci era stata vicina),a fine cena mia madre e mia zia si avvicinano per dargli una mano a lavare i piatti e lei si rifiuta gli ripongono nuovamente l’offerta e lei gli dice di no rompendogli due piatti in faccia,altra serata rovinata e cosi’ iniziamo a lavorare nei giorni successivi da separati perche’ gli ho chiesto una pausa durata tre mesi,e dove lei era dimagrita tantissimo e non dormiva più.Ci rimettiamo insieme e le cose sembrano andare benino,iniziamo a convivere e lei inizia a parlare di matrimonio,io cercavo di temporeggiare,passa un po’ di tempo ed intanto ero riuscito a finire la struttura ricettiva dove tra l’altro convivevamo ma i litigi continuavano ad esserci e spesso lei si prendeva le cose e se ne tornava a casa sua per poi andare io a riprenderla a distanza di giorni.Decidiamo di sposarci e nel frattempo lei rimane incinta,cosi rimandiamo le nozze e la invito a non mettersi in cucina con la bimba in grembo perchè pericoloso,ma anche li’ discussioni che io la voglio estromettere,e capita che anche con la bimba in grembo si sia prese le cose e se ne andava di casa.Ad un certo punto mi dice che non c’è privacy dove abitiamo (cosa non vera perchè abbiamo solo la scala in comune con gli ospiti e la cucina solo nelle 2 ore mattutine delle colazioni) e quindi prendiamo un bilocale in affitto,ed anche li’ ltigi che io penso troppo al lavoro (avevamo tre attività da gestire),che io la richiamo davanti al personale (è successo una volta che dopo avergli detto più volte di non girarsi scontrosa nei loro confronti,di fatto la lavapiatti una sera e’ scoppiata a piangere dopo le sue urla ed il giorno seguente non voleva più venire a lavorare),che non gli dedico tempo.Intanto arriva la data del parto e viene alla luce una splendida bimba,anche li’ litigi sul fatto che dopo 3 giorni che io ero li h24 a supportarla,ed i miei genitori a sostituirmi al lavoro,al terzo giorno viene mia mamma (i suoi genitori non pervenuti) a vedere la bimba in ospedale e rimane un’ora dopo l’orario delle visite e giu’ con un’altro litigio che mia mamma se ne doveva andare prima,che dovevamo stare soli e cosi’ via.Dopo tre mesi e con i litigi che apparivano un po’ meno,ma che lei faceva diventare giganti,e neanche la venuta di una bimba è riuscita a fargli distogliere,dopo l’ultimo litigio e una settimana che lei continuava a dormire sul divano,ho preso la decisione di troncare il nostro rapporto.
    Sono passati due mesi e lei in questo tempo ha fatto di tutto per tornare insieme,ma io pur soffrendo come un cane per la bimba,non ho ceduto,perchè guardandomi indietro ho paura che cio’ che si è verificato in questi anni tornera’ nuovamente.
    Ho lasciato gratuitamente la mia quota nell’attività che avevamo e che allo stato attuale non ha debiti nè mancanza di fondi,ma non me la sento di andare avanti con queste girandole di emozioni,ed ogni volta correrle dietro.
    P.s.per due anni abbiamo seguito una terapia di coppia.
    Scusate lo sfogo..

    • daniela 18 Agosto 2016 at 14:49 - Reply

      Ciao Domenico
      Anche io ho avuto una storia simile con un uomo ,a mio parere borderline. Sono riuscita a convincerlo di andare da uno psicologo,dopo quatro sedute non è piu andato convinto che lui è sanno la malata sono io.La psicologa gli ha detto che è un po frustrato e che se vuole può chiedere l’aiutto di uno psichiatra in modo che lo aiutase con dei farmaci a dormire e regolare l’umore (oscilava tra euforia totale a episodi di depressione)Argomento x lui chiuso e situazione rinfaciata in tutte le litti future.Oggi provo tristezza e disgusto per tutto quello che ho dovuto subire in questi anni e cerco di capire xk ho accettato tanto….

  44. Andrea 23 Maggio 2016 at 19:51 - Reply

    Salve Dottoressa… mi piacerebbe avere un suo parere su questa ragazza, e magari, se può darmi qualche consiglio per venirne fuori. Benchè si sia trattato di una relazione durata non più di 3 mesi, a ben 5 mesi di distanza ancora avverto una nebbia e un’angoscia da chiusura del rapporto che non avevo mai sperimentato prima d’ora rispetto alle altre mie relazione.

    Premetto che ho 24 anni, ero vergine all’epoca- ho sempre avuto il pallino che la mia prima volta dovesse essere con una persona per me speciale.. dunque mi sono limitato a petting e preliminari.
    Mi reputo una persona seria e onesta.. precisa ma al tempo stesso che ama divertirsi. Nella mia vita ho sempre studiato -laureato in tempo, massimo dei voti, ho vinto concorsi letterari, etc.- ma non credo proprio di essere lo sgobbone leopardiano di turno. Non ho mai avuto una storia seria, sempre ragazze per lo piu’ occasionali, il mio massimo di tempo speso con una stessa ragazza e’ di 20 gg.
    Fin quando non mi avvicino a lei: una ragazza mia ex compagna di classe al liceo, di cui mi innamorai… peccato che all’epoca era fidanzata con lo stronzo di turno che con tante corna e infamate ha portato avanti la storia per 3 anni. Poi, lasciata e’ passata con un altro peggio del primo: e’ stata lasciata il giorno prima della partenza per un viaggio programmato insieme, con l appellativo di “pazza”.
    Questa premessa per dire che se da un lato non credo di avere un’ enorme esperienza con il mondo femminile, ho avuto comunque vari rapporti, anche se occasionali.
    Lei apparentemente sembra la ragazza diversa, speciale: quella che va nel profondo delle cose, che ama la lettura e la musica. Insomma molto simile a me. Anche x l importanza del significato del sesso- motivo che a dire di alcuni conoscenti hanno spinto i suoi ex a mollarla anche malamente, oltre che a farle le corna.Abbiamo sempre mantenuto un rapporto abbastanza costante – l unica persona della mia classe con cui ho ancora contatti. Mi decido, dopo 5 anni che nn la vedo, di invitarla alla mia laurea. Lei viene. Da li’ ancora la invito nuovamente al mare e ritorna. Finite le vacanze ci rivediamo in citta’ per due volte: alla seconda, in un posto speciale la bacio. Di qui inizia una sorta di sogno per me che la desideravo tanto. Sembra che vada tutto bene: lei che cerca una persona onesta e seria, io xhe rispondo ai requisiti. Stiamo bene insieme, sono sempre con lei nonostante le sue crisi di panico – e’ estremamente insicura e va dallo psicologo. Ha il chiodo fisso di essere lasciata e di essere trattata una merda. Probabilmente questo suo disagio deriva dalle sue pessime esperienze passate. Beme, Le mostro a fatti l importanza che ha per me- incoraggiandola, dedicandole il mio tempo, ricoprendola di attenzioni. Lei apprezza quasi incredula ” non avendo mai ricevuto tanta dolcezza e gentilezza”. Dopo 2 mesi mi arriva un suo messaggio secondo cui non si sente pronta per una relazione e vorrebbe essere solo amica con me. Io le parlo, dopodiche’ non mi faccio sentire per vari giorni: lei mi richiama accusandomi di non farmi sentire e che a suo dire per me lei non e’ importante. Io, incredulo, riprendo a farmi sentire ancora piu’ vicino, lei sembra apprezzare molto. La relazione prosegue, anche con accenni di gelosia verso la mia ultima ex: sono stato rimproverato di usarla per fare ingelosire la mia precedente ragazza. Nulla di piu’ falso: mi impegno ancora di piu’ giorno dopo giorno e a fatti quanto fosse importante per me . Fin quando, dopo 3 mesi, sostenuto un esame universitario che le ha causato molto stress – e anche in questa occasione le sono stato vicino in ogni circostanza: aiutandola con lo studio, dandole miei libri, etc.- mi viene a dire che sono una fonte d ansia per lei: la sua ragione e’ che per lei io sicuramente la lascero’ e la faro’ soffrire. Di qui mi dice ” io sono l uomo perfetto”, ma in questo momento “non mi sento di predispormi per una nuova relazione”. Lei sa che deve essere ottimista e che non potrei farle del male, ma le sue precedenti relazioni la spingono a credere che le cose dovranno andare male per forza. Quindi meglio chiudere subito. Il tutto quando il giorno prima , come sempre ci siamo baciati e pianificavamo di organizzare qualcosa insieme per il nostro terzo anniversario. Non la contatto piu’ :dopo due giorni mi chiede come sto e mi dice che le manco. Io cerco di farle capire che deve fare pace col cervello. Ma niente: lei dice che le manco, che abbiamo passato momenti bellissimi che non vuole rovinare. Questo perche’ a suo dire le cose devono andare male per forza. Inutile farle capire che non sono equiparabile ai suoi precedenti ex.
    Abbiamo avuto un ricontatto, sempre su sua istanza… dopo un mese mi chiedeva di perdonarla per il suo comportamento, accusandomi di serbarle rancore. E anche in questa occasione le ho fatto capire che non provavo nulla del genere, anzi augurandole veramente ogni bene…
    Non so il motivo… ma gli strascichi della relazione si fanno ancora sentire. Avverto un forte senso di apatia e soprattutto avverto la sua influenza… è come se la sua nebbia mentale si fosse abbattuta su di me… ho avuto disturbi nel sonno.. e tra l’altro, mi sento come se fosse sempre dietro di me, con la sua presenza inquietante, a fissarmi con il suo sguardo pieno di angoscia. Avverto chiaramente che si tratta di qualcosa di patologico. A suo avviso si tratta di una borderline? cosa potrei fare per sradicare questo “seme malvagio” che sembra quasi aver attecchito in me? E ribadisco, la mia non è volontà di ritornare con lei. Anzi, ho quasi paura nel rivedere le sue foto, e non oso immaginare la mia reazione se la reincontrassi.. probabilmente fuggirei.. Può darmi qualche consiglio?

    • Anna Zanon 24 Maggio 2016 at 11:07 - Reply

      Buongiorno, non ho gli elementi per stabilire se la sua ex sia o non sia border. Mi sembra di capire che sia una persona con una grande difficoltà a fidarsi (che dipende a mio avviso non tanto dalle sue passate esperienze sentimentali ma esperienze infantili). Alcune persone, e penso possa essere il caso della sua ex, hanno avuto poco amore nell’infanzia e crescono con un immagine negativa di sè e delle relazioni.
      E’ possibile che lei stia provando una sorta di “contagio psichico” ovvero che il contatto con le parti sofferenti della psiche della sua ex abbiano risvegliato alcune sue fragilità che erano latenti prima.
      Le coniglio però qualche colloquio con uno psicologo per superare questo empasse

  45. sonny 28 Maggio 2016 at 12:26 - Reply

    Salve dottoressa,mi sono documentato molto sul questo problema dei borderline guardando sia video che altri blog.
    Sono appena uscito da una relazione nella quale la mia lei ho pensato sia una border,farò il resoconto della storia nella maniera più dettagliata possibile perché son molto preoccupato sia per che per la mia ex,mi sento molto confuso anche su me stesso e vado a spiegare.
    Lavoro nel settore dell intrattenimento notturno e dopo 7 mesi di vita da single con poche ma belle amicizie è arrivata lei,eravamo sul mio posto di lavoro,lei mi guardava io pure e diciamo che ci siamo cercati a vicenda o forse è lei che mi ha trovato bo non saprei più cosa pensare,dopo un breve periodo di conoscenza decidiamo di fare più seriamente e inziamo a frequentarci più assiduamente e dalla seconda settimana mi porta a casa sua dove vive per conto suo ma comunque di fianco ai genitori,dopo circa 3 settimane un pomeriggio decide di coinvolgermi con i suo parenti,fratello e sorella e rispettivi,io premetto di essere una persona molto timida però tra me e me ho pensato tanto se stiamo facendo seriamente prima o poi dovrà accadere quindi se li conosco ora mi sentirò meno in imbarazzo quando conoscero i genitori,difatti conosciuti dopo circa due mesi.Durante il nostro periodo di conoscenza e frequentazione ci siamo raccontati un po in nostro passato,io raccontai del mio problema lavorativo,ero commerciante,delle mie relazioni precedenti e dell ultima dove fui tradito,parlai dei miei genitori separati dopo 30 anni di matrimonio e lei parlo di sé,mi disse che i suoi stavano ancora insieme ma che erano andati vicino alla separazione pure loro,che aveva sempre visto scenate in casa specialmente da parte del padre e che per non continuare ad assistere a queste cose i genitori decisero quando aveva circa 11 anni di mandare sia lei che il fratello in un convitto molto lontano e in alta Italia,lei da questo si sentì abbandonata specialmente dalla madre e diceva di non capire il motivo,mi racconto ma in modo molto sfuggente che aveva un professore che le stava molto dietro e che era infastidita dal fatto che il resto della classe dicesse che lei era la fidanzata del prof,mi raccontò anche che ogni volta che tornava a casa e discuteva con la mamma lei cercava di farle dispetti distruggendo le cose alla quale la mamma teneva di più come le foto di quando era piccola,sentivo comunque molta sofferenza nel raccontare queste cose e allo stesso tempo pareva non volesse nemmeno dirlo.
    Negli anni crescendo non completo gli studi secondari e decise di partire per far le stagioni,lei mi diceva sempre che non riusciva a stare vicino e che doveva sempre andare e infatti appena aveva una discussione prendeva e partiva su due piedi,una volta stava con un ragazzo del.son stesso paese e dopo una litigata fece lo stesso e poi suo padre con il ragazzo andarono a recuperarla.Detto ciò ora parlo di me,sono un uomo di 38 anni,lei 33 dimenticavo,figlio unico,cresciuto in casa e andato a lavorare da subito,durante gli studi già dall età di 12 anni,son praticamente sempre stato.autonomo economicamente anche se ho sempre vissuto con i miei e ora solo con mia madre,ho avuto storie molto serie anche lunghe Che poi son finite alcune per mia scelta altre per scelte loro,per qualcuna ho sofferto ma ero giovane si esce ci si diverte e tutto passa,ho sofferto il periodo preseparazione dei miei perché nel periodo di permanenza mio padre teneva comportamenti aggressivi e ostili e offensivi nei confronti di mia madre e ovviamente me ne preoccupavo,grazie a dio ognuno di loro ora ha i suoi equilibri,poi il mio lavoro,sono commerciante come già detto e 4 anni fa ho aperto un’attività che non stava andando bene e mi.si stavano accumulando tanti problemi finanziari finché non ho.deciso di darla via,il problema è che non sono mai stato pagato e ora sono.in causa con la speranza di recuperare i capitali,capitali che mi sarebbero serviti per l avvio di un altra attività,cosa mai avvenuta perché in pratica son rimasto a zero con i soldi.
    Ora torno alla storia sentimentale…
    I primi tre mesi per me noi son stati stupendi,io comunque lavoricchiavo stagionalemente e non avevo problemi ad organizzare una gita fuori porta il week end o roba simile,sono stati 3 mesi stupendi ma che poi ripensandoci mi pare che lei fingere che tutto le piacesse,vedevo risate forzate che non erano le sue solite (mia sensazione),comunque nel frattempo termino il contratto di lavoro e mi metto a cercare altro che non trovo,e avevo buone speranze di riprendermi la mia attività,io a Lei la tenevo informata di tutto,le cose poi non sono andate molto bene mi son ritrovato a dover tirare la cinghia per risparmiare ma sempre senza trascurare lei,continuavo con la mia costanza nel andare verso lei, so che lei aveva parlato.di me coi genitori dicendo di me che io ero un imprenditore che avevo progetti in corso alla quale stavo lavorando,sapevo anche che specialmente col padre aveva avuto degli scontri sul fatto che in casa ne erano già entrati 4 di fidanzati e che poi lei puntualmente a suo dire gli ha sempre lasciati e che se li cercava sempre senza lavoro. Comunque nel frattempo io non riesco ne a trovare più lavoro ne a recuperarmi la mia attività,e li iniziano i dubbi suoi verso me.
    Mi ricordo che durante varie discussioni molto tranquille e serene da parte mia lei ogni tanto mi lanciava qualche battuta molto velenosa o offensiva,sarò esplicito nei limiti ma queste furono le sue parole “certo che i miei genitori si preoccupano per me se trovo uno che non ha nemmeno mutande nel sedere come te” io ci rimasi molto male e in tono molto seccato e ammareggiato ma non arrabbiato le risposi che se pensava ciò allora bastava me lo.dicesse e che si poteva rimanere amici e ognuno per se,a quel punto mi disse testuali parole “scusa sono io la sbagliata forse tu meriti di più non te ne fai nulla.di una come.me sai quanto vorrei sparire dalla faccia della terra” ,a quelle parole rimasi stordito tanto è che non riuscii più a parlare e iniziai semplicemente a consolarla ed accarezzarla.La cosa venne dimenticata subito da parte mia e a parte lei l unico mio impegno era cercare.costantemente lavoro il prima possibile,lei si lavorava ma non era soddisfatta di ciò, lavorava in un bar di periferia frequentato da gente un po così così!Passò poco tempo che un giorno proprio per il fatto.di aver fatto presente che avevo pochi soldi lei mi disse “tu mi hai detto che ti saresti ripreso la.tua attività solo per farti lo splendido ai miei occhi” e anche li mi sentì ferito perché io ho sempre detto tutto a lei nella verità più assoluta e sempre in buona fede senza pensare che magari qualcosa potesse realmente andare storto(le vie legali si sa.come funzionano),a quel punto pensai che lei mi volesse solo per determinate cose,e infatti forse perché mi traspariva dagli occhi mi rispose “guarda che io non ti voglio per le cose che ha la tua famiglia o per i tuoi soldi”,la mia risposta fu che io il lavoro lo stavo cercando per me stesso a prescindere in modo da poter portare avanti i miei sogni e progetti e lei controbatte dicendo “tu sogni troppo io invece non mi aspetto più nulla dalla vita e vorrei sparire dalla faccia della terra,ti meriti di meglio tu”… a questo prosegue un altro periodo tranquillo ma poi avevo notato che ciò che le avevo raccontato del mio passato e situazioni venivano usate per ferirmi e riporto le frasi “tu hai venduto la tua attività per far fare la bella vita a quella t…. che avevi che ti metteva le corna” “tu eri cornuto e felice” (cosa non vera perché al momento che scoprii i tradimenti mi girai senza mai più tornare indietro) oppure questa cosa che è capitata tre volte in diverse situazioni e tentava di farmi passare per quello che non sono agli occhi dei parenti come ad esempio davanti al fratello e la cognata prima farmi notare una tipa vestita in abbigliamento abbastanza ristretto e appariscente per poi dire rivolta al fratello “spostati un po che lui deve guardare il sedere a quella t….” stessa cosa con l altro fratello in un altra occasione,io insisto nel dire che i miei occhi erano solo per lei e che per me era una bellissima donna e non avevo bisogno di guardarmi intorno a cercare di meglio,una volta è successa una cosa simile ma eravamo soli a cena e mi disse “dai ti concedo di guardare le gambe e il c… di questa qui” detto anche in un certo modo arrogante e ad alta voce,io non sapevo come comportarmi tanto è che ho cercato di cambiare argomento.Il primo litigio serio è avvenuto subito dopo natale quando io su facebook avevo messo una nostra foto fatta a fine estate,una foto alla quale ero molto legato e che mi piaceva tanto,io avevo molti contatti su facebook,nella mia zona sono molto conosciuto,e per varie e piccole discussioni con lei avevo cancellato molte persone,donne,con la quale tra l altro nemmeno avevo mai avuto nessun tipo di rapporto se non quello di avere il contatto proprio su face,era molto contro i socialnetwork ma io l ho sempre e solo usato per pubblicizzare il mio lavoro e nient altro,tornando alla foto di quel giorno la litigata partì dal fatto che una ragazza (una bella ragazza ma che non ho mai considerato se non nell ambito lavorativo) commentò dicendo che era una bellissima foto,lei andò a guardare il profilo di questa qui che giuro a mio avviso non ha nulla di volgare o provocante nei modi di apparire e mi disse via messaggi “ti sei cancellato le t…. ma le migliori te le sei lasciate,tieniti le tue z……,mi vergogno di averti portato in casa,vorrei sparire dalla faccia della terra per la vergogna,non farti più vedere non passare al bar non chiamarmi” al che io mi sono allarmato perché non capivo questa reazione esagerata e comunque al bar da lei sono andato comunque come avevo sempre fatto perché quando faceva la chiusura serale non ero tanto tranquillo per lei e volevo che potesse chiudere in tranquillità senza gente ubriaca a romperla a una certa ora anche perché per rientrare lei si faceva una mezz ora Buona di macchina,arrivo li al bar e come entro c era un tizio che beveva la sua birra al bancone e come sono entrato lei ha iniziato ad urlare “guarda vuoi uno che ti presenta t…. esci con lui che ne ha tante su facebook”(nel frattempo lei aveva chiesto l amicizia a tanti ragazzi che non conosceva nemmeno ma che conoscevo io) rivolta verso il cliente,io mi son sentito avvilito come a volermi far passare per chissà chi davanti a quello che nemmeno sapeva chi ero,ero senza parole mi son seduto nel tavolino e quel tipo ha preso ed è andato via tanto è che poi lei ha abbassato le serrande,il giorno poi mi ha trattato malissimo usando sempre parole pesanti che alla fine me ne sono andato via in preda alla disperazione senza capire cosa avevo sbagliato,a quella litigata mi aveva bloccato su wattsapp non rispondeva alle chiamate e gli ultimi messaggi su facebook erano pieni di parolacce verso me,non ci siamo visti fin a capodanno,dovevamo festeggiare insieme e invece mi ha lasciato a casa e io dopo la mezzanotte ho preso la macchina e l ho aspettata sotto casa sua perché ci tenevo a vederla,ma anche se poi è rimasta un po con me in macchina mi ha fatto andare via nuovamente.Dopo un paio di giorni siamo tornati insieme dicendomi che “sono i miei che mi hanno convinto a tornare con te” io anche se quelle parole mi avevano fatto male ero comunque felice di essere con lei e ho lasciato correre…. AltrI litigi si son susseguiti e le modalità erano sempre le stesse,blocco messaggi blocco chiamate,lei si cancellava da facebook.
    L’ultima volta si è cancellata per non tornarci più e pretendeva che io facessi lo stesso denigrandomi e dicendomi che quella era la mia vita che io dipendeva troppo da facebook,cosa assolutamente non vera,siamo arrivati a litigare anche per il mio cane,lei sosteneva che io portasse il cane a passeggio solo per rimorchiare donne, e infatti una sua battuta fu “le cagnetta mi raccomando lasciala al tuo cane” e qui specifico che io uscivo sempre a una certa ora col cane proprio perché non trovavo nessuno e potevo sguinzagliarlo.
    In altre occasioni capitava che mi chiedesse di cercare lavoro all estero per entrambi e quando lo stavo facendo dopo che qualche proposta ebbe anche una risposta lei si tiro indietro dicendomi “parti tu poi lo cerchi anche per me è ti raggiungo” questo perché in casa sua non volevano che partisse.
    Mi aveva chiesto anche di cercare dei finanziamenti per aprire un attività insieme e quando avevo tutti i documenti pronti per inoltrare la domanda mi disse di lasciar perdere,da li una discussione accesa dove io le dicevo che mi sentivo preso in giro e manovrato a suo piacimento e li nuovamente a bloccarmi le comunicazioni senza volermi vedere e dicendomi “sono io la sbagliata vorrei sparire dalla faccia della terra” queste parole iniziavano seriamente ad urtare il mio sistema nervoso tanto è che l avevo presa a urla per telefono dicendole che era un egoista che non pensava che certe parole ferivano e che non pensava a chi le voleva bene e mi rispose “per me l unica cosa d importante che c è in questo mondo sono i miei nipotini” li mi son sentito crollare il mondo,mi chiedevo come mi considerasse e ogni volta che le ho chiesto se lei mi amava lei rispondeva molto vagamente senza una risposta secca,ci girava intorno dicendomi “se sono qui un motivo ci sarà” o “se ho scelto di stare con te vedi tu” ma mai quella parola. Altre volte capitava che dubitasse di me anche solo guardando la tv,esempio io a casa guardando la tv (sono uno che ama guardare film e nient’altro oltre ai tg) lei sosteneva che io stessi invece guardando i sederi delle tipe su ciao darwin e giuro che non l ho mai fatto,una volta mentre guardavamo un film a casa sua e in questo film c era una scena di sesso molto molto soft lei mi guarda e mi dice “a te piacciono solo queste cose” con aria di sfottimento e disprezzo allo stesso tempo (ironia della sorte il film era l amore bugiardo),al che li per li io le dissi stufo di sentirmi sempre essere messo in dubbio “tu non hai ne stima ne rispetto per me è questo rapporto lo stai rovinando con le tue insicurezze” ma in modo molto tranquillo e dispiaciuto.Un altra volta è successo che m’insultasse solo per non averla risposta al telefono perché in quel momento ero fuori in guardino,in quel frangente aveva telefonato anche a mia madre ma nessuno aveva sentito,dopo un quarto d ora la chiamai e chiudeva il telefono,poi una serie di messaggi di insulti dove io le chiedevo perché mi stesse parlando così, il giorno dopo lei a mia madre faccia a faccia le dice “scusami se ti ho importato chiamandoti”.
    Arrivo ora all ultimo giorno che siamo stati insieme,era una domenica,dovevamo andare a pranzo a casa da mia madre e poi farci un giro in zona mare io e lei,la settimana io non l avevo passata molto bene,avevo preso un brutto virus intestinale e praticamente ero ritornato in me proprio quella domenica,solitamente ci alzavano tardi ma quella mattina lei alle otto era già in piedi,andata in bagno a prepararsi rientra in camera dove io ero ancora nel letto molto rilassato finalmente e lei con aria molto ostile mi disse “sei come un c…. morto,per colpa dei tuoi lamenti stanotte non ho dormito un c….,dai muoviti che andiamo a fare colazione”, c ero rimasto malissimo ma molto male che avevo lo sguardo fisso a terra e non riuscivo a darmi una risposta di perché mi stesse parlando così, in macchina durante il tragitto per andare al bar di un paese vicino continuavo a pensarci finché non ho raccolto le forze per dirle che ci ero rimasto male e perché mi stava parlando così visto che era domenica e non riuscivo a capire tutta quella fretta,lei mi rispose che “sarai per caso stanco o ti fa male la schiena dal lavoro duro di questa settimana,è vero sei troppo rilassato e sei come un c…. morto”… arrivati al punto per far colazione mi disse che non voleva più quindi proseguì per andare verso la zona del mio paese pensando che magari dopo le sarebbe venuta la voglia…. strada facendo e praticamente quasi arrivati mi disse che voleva tornare a casa,io però non tornai indietro perché mia madre ci aspettava aveva preparato parecchia roba e mi dispiaceva,quindi mi imposizione dicendole di no e che prima avremmo pranzato poi avremmo deciso il da farsi,da li il disastro,ha avuto questo scatto d ira iniziando a prendermi a colpi la macchina,io ho iniziato ad urlare dicendole di smetterla che stava impazzendo,nemmeno finito di dire quello si toglie la cintura e apre lo sportello con la macchina in corsa,io ero in panico,ho visto lei con le gambe praticamente fuori e istintivamente l ho afferrata per i capelli,lei si è rimessa composta e nel frattempo lo sportello si è richiuso,sembrava tutto ok ma a un certo punto ha preso l ombrello che avevo nella tasca dello sportello lato passeggero,io mi ero già fermato sul lato strada,e con questo ombrello ha iniziato a prendersi a colpi a mo di pugnale sullo stomaco,al terzo movimento son riuscito a toglierlo e buttarlo dietro urlandole ma che c…. stai facendo scema!!! Tempo 5 secondi è scesa dalla macchina scappando verso la campagna,io dopo circa dieci minuti dopo essermi ripreso da quel che avevo appena visto son andato a cercarla e l ho trovata seduta sotto un albero,ho cercato di tranquillizzarla e infatti poi si è alzata e mi ha seguito alla macchina,altra scenata,solite parole “voglio sparire dalla faccia della terra” li non ci ho visto piu e le ho dato tre papine ma a tono di rimprovero (so che non dovevo,tornassi indietro!!!), Dopo nessuno dei due parlava,una volta arrivati a casa mia,lei è scesa dalla macchina es è andata via a piedi lasciando tutte le sue cose in macchina,io rimanevo incredulo a tutto ciò ma non avevo più le forze di starle dietro e ho pensato che sarebbe tornata,dopp di che passato un quarto d ora non vedendola tornare sono andato a cercarla ma nulla,ho chiamato I genitori spiegando molto velocemente cosa era successo,anche loro son venuti nella mia zona a cercarla ma nessuno l ha trovata,dopo circa un ora apprendiamo che era già a casa e come ci fosse arrivata non lo so,ho cercato poi di mettermi in contatto con lei ma come al solito (si era procurata un’altro telefono annullando la sim che aveva lasciato in quella in macchina) mi aveva bloccato tutto,anche i parenti non mi davano modo di parlarle…Due giorni dopo mi sono presentato al bar ma invano,mi ha mandato via di malo modo senza parlare di nulla,la sera stesso provo a chiamarla,mi risponde prendendomi a urla dicendomene di tutte,40 secondi chiuso il telefono in faccia,il giorno dopo vengo chiamato dalla questura perché lei nei miei confronti aveva fatto un esposto perché a suo dire io le stavo mandando messaggi sentimentali,e li ho appreso che lei ha chiuso la storia. In tutto ciò preciso che ogni volta che abbiamo discusso io ho sempre dovuto cercare qualche parente per poterla sentire al telefono o andare davanti a casa sua per poterla parlare di persona perché lei puntualmente mi chiudeva le comunicazioni,quando mi diceva che voleva sparire dalla faccia della terra le ultime volte io le dicevo le stesse cose ma solo per farle capire che non era bello ciò ma ho visto che tutto ciò è stato invano,dopo tre settimane mi son presentato al bar seduto a tavolino,volevo far colazione e semplicemente vederla ma lei mi ha preso a urla davanti ai clienti dicendo che “hai già una denuncia (cosa non vera perché un esposto) cosa devo fare,vattene via non ti servo proprio nulla” dentro di me mi son sentito ferire ancora e con tutta la mia poca dignità rimasta ho preso i piedi e sono andato via e sicuro che non mi rifarò vedere mai più,ho saputo poi che in giro a qualcuno che conosciamo entrambi è andata a dire che io le ho messo le mani al collo e la stavo strangolando,addirittura a mia madre stesso ha detto che io l ho presa per il collo e schiaffeggiata e ciò penso l abbia raccontato anche in casa sua…. a me tutto questo ha fatto veramente male perché io la vedevo non solo come la mia futura sposa ma anche come la mia bambina da proteggere…. per una settimana ho dovuto prendere anche delle gocce per attacchi di panico perché mi vedevo sempre la scena di lei che si buttava dalla macchina e la scena dell ombrello,ora sto molto meglio ma penso sempre a lei al perché di tutto questo e come si possa sentire lei… leggendo molti articoli su questa sindrome ho pensato potesse essere questo,ma dico la verità ho pensato di esserne soggetto pure io,diciamo che in questo momento sono molto confuso e spaventato… io è vero che davanti a certe scenate ho alzato la voce e lei più di una volta prendeva qualsiasi fosse il posto dove stavamo e se ne andava lasciandomi mi ma questo è capitato anche parlando tranquillamente e seriamente,poi comunque lei parlava sempre poco e dovevo tirarle fuori le parole io…intimamente da parte sua non c erano chissa quali smancerie,e anche sessualmente cosa che a me non è mai capitata era una cosa molto casta,quasi avevo paura a toccarla perché spesso lamentava dolori alle parti intime e nessuna fantasia nel farlo che alla fine inibiva pure me…..ho sempre un senso di vuoto credo lei abbia il problema del border ma anche io non riesco a farmene una ragione e se così fosse vorrei poterla aiutare cercando di spiegarle che per il suo bene sarebbe meglio un consulto con uno specialista ma per come sta la situazione ora ho paura che mi faccia qualcosa di peggiore dell esposto e quindi non ho il coraggio di fare altri passi…. vorrei sapere se sulla base di queste cose io posso fare qualcosa per me stesso e se lei ha lineamenti di questo disturbo… grazie

    • Anna Zanon 29 Maggio 2016 at 10:49 - Reply

      Gentile Sonny, lasciamo stare le diagnosi cliniche che non vanno fatte via internet e non sono molto importanti. Quello che mi sembra invece molto importante è che nel rapporto con questa ragazza si siano create delle dinamiche molto distruttive che nessuno dei due riusciva a gestire e che le facevano male al punto di farle poi venire degli attacchi di panico.
      Quello che anche mi preoccupa è che c’è un escalation in negativo e che questi episodi si siano verificati nel giro di brevissimo tempo e penso che se voi foste state insieme ancora il rapporto sarebbe solo peggiorato.
      Lei non può aiutare la sua ragazza che non sembra aver alcuna motivazione al cambiamento, invece può aiutare se stesso.
      Credo che qualche colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarla a elaborare meglio l’accaduto e anche a capire come lei desideri tornare da una donna che la trattava male, lo umiliava, non aveva voglia di fare l’amore e l’ha diffamata raccontando cose infamanti di lei.

  46. David 10 Giugno 2016 at 19:24 - Reply

    Dico solo che l’ ultima relazione che ho avuto con una sicura Border mi ha talmente destabilizzato da farmi scrivere un libro di 300 pagine in 2 mesi .. A volte mi chiedo se ne uscirò mai!

    • Anna Zanon 13 Giugno 2016 at 09:05 - Reply

      buongiorno, se la sente di condividere con noi la sua esperienza? Parlarne è la prima forma di elaborazione

  47. Franz 11 Giugno 2016 at 09:53 - Reply

    Credo di aver avuto a che fare da poco con una personalità borderline, perché corrisponde ad ogni descrizione dell’articolo, non nascondo che all’inizio il desiderio di aiutarla era presente in me, ma lei nn è consapevole di questo suo tratto.
    Comunque è una esperienza che mi ha fatto capire meglio alcune dinamiche anche della mia sfera sentimentale.

  48. Antonio 13 Giugno 2016 at 08:44 - Reply

    Gent.ma Dott.ssa
    Ho (o ahimè ho avuto) un rapporto di 9 anni con una ragazza che, leggendo l’articolo, sembra avere le caratteristiche di persona border: mi stava sempre vicino, pendeva dalle mie labbra, e mi ha mostrato un affetto smisurato. 2 mesi fa dopo un litigio la lascio e per i 10 giorni successivi, ci siamo visti pochissime volte semplicemente salutandoci. Dopo tale periodo mi rendo conto dell’errore commesso e cerco un dialogo: lei non riesce a perdonarmi e dice di non voler stare con me.
    Siamo 2 studenti fuori sede che hanno preso casa insieme da circa 2 anni, il che rende la cosa per me molto difficile. Durante il mese di aprile comunque ci sono stati degli avvicinamenti ma lei cmq non è sicura di voler ritornare con me. Quando insisto per fare delle cose insieme (come uscire per fare una passeggiata o prendere un caffè) lei con qualche dubbio sembra accettare, ma netti miglioramenti non ne vedo. Fino a quando un giorno lei si avvicina, mi dice che le manco, mi abbraccia…. e io vedo uno spiraglio di luce. La sera stessa, dopo il lavoro, la passo a prendere per uscire, ma dopo una discussione con la madre (con la quale ha un rapporto strettissimo) siamo di nuovo al punto di partenza. Vedo una persona che non sa quello che vuole e che prende le distanze. Il giorno dopo abbiamo una discussione per questo motivo e io le dico che non può fare cosi non può tenermi in questo limbo (e ahimè forse li ho sbagliato, dovevo essere più calmo). Nella prima settimana di Maggio altro riavvicinamento che però non continua, lei dice di essere confusa e di volere del tempo. E allora decido di prendere le distanze le lascio i suoi spazi e suoi tempi nei limiti del possibile. Fino a quando abbiamo un ulteriore discussione il 16 (nata per un idiozia) e in cui io cmq cerco semplicemente di farle capire i miei sentimenti.
    Durante queste discussioni che abbiamo avuto i motivi della separazione che emergono sono: che io l’ho trascurata per un periodo, oppure un po di monotonia, vecchi litigi che riemergono (anche di molti anni fa), e la paura di soffrire se ritorna con me.
    Dopo il 16 è lei a prendere le distanze. Cerco di essere presente ma viene messo un muro, e quindi decido di ritornare in quella casa solo lo stretto necessario. Il 30 torno a Roma perché le avevo promesso di andare a vedere un suo esame ma lei non ne vuole sapere, mi chiede di non andarci. Al termine chiedo l’ennesimo confronto, ma lei dice che non è cambiato niente, ha visto che da sola sta bene, non vuole tornare con me. Addirittura il giorno successivo è lei a chiamarmi per dire che se non torna con me è perché ha visto che i suoi sentimenti sono cambiati, che lei è cambiata (di fatto è fredda, distaccata, quasi infastidita dalla mia presenza). Le motivazioni del suo allentamento sono cambiate di giorno in giorno. Dal 31 a Oggi 13 Giugno, non l’ho sentita né vista. Ho pensato che la distanza totale le avrebbe fatto ripensare a noi. Ma sembra proprio il contrario visto che ha cominciato a cancellare anche delle foto da Facebook (non che sia rilevante).
    Leggendo il suo articolo solo oggi, mi accorgo di aver sbagliato. Però io sono innamorato di lei. Secondo lei c’è qualcosa che posso fare per poter provare a cambiare questo suo atteggiamento nei miei confronti? Domani è probabile che ci incontreremo ma l’idea stare con lei nella totale indifferenza mi fa stare male.

    La ringrazio per il Suo tempo
    Cordialmente

    • Anna Zanon 13 Giugno 2016 at 09:01 - Reply

      Gentile Antonio, quello che mi racconta NON ha niente a che fare con il disturbo borderline di personalità che ricordo è un disturbo grave. Qui siamo nella normalità di un rapporto che dopo tanti anni si è logorato e con la difficoltà che non è solo della sua ragazza di separarsi dopo nove anni. Infatti lasciarsi dopo tanto tempo non è semplice e ci sta che ci sia un pò di tira e molla. Lei dice che la sua fidanzata non ha le idee chiare, però anche lei ( mi perdoni se glielo faccio notare) l’ha lasciata dopo un litigio per poi ritornare. Evidentemente anche lei è un pò ambivalente nei confronti di questo rapporto ( il che non significa essere borderline!)

      • Antonio 13 Giugno 2016 at 09:28 - Reply

        Mi scusi mi spiego meglio. Non conosco il disturbo in effetti e mi sono basato su alcune caratteristiche: “il tuo partner borderline pendeva dalle tue labbra ascoltando ogni tua parola, l’adorazione con cui ti guardava e l’intensità con cui ti voleva, in altre parole, la completa devozione che ti dimostrava all’inizio ti hanno fatto sentire unico, importante, speciale.
        L’idealizzazione verso il partner che i borderline dimostrano nelle prime fasi di una relazione può essere una droga potente per una persona con una bassa autostima che non si è mai sentita importante per qualcuno.” o ancora “e persone borderline sono dei sognatori instabili e mutevoli, che sovrastimano le loro emozioni come dei bambini, spesso senza rendersi conto delle implicazioni a lungo termine.e persone borderline sono dei sognatori instabili e mutevoli, che sovrastimano le loro emozioni come dei bambini, spesso senza rendersi conto delle implicazioni a lungo termine.” e quando “Il tuo partner ha scelto di allontanarsi da te perchè provava nei tuoi confronti degli intensi sentimenti di rabbia, disprezzo, dolore e frustrazione che le hanno fatto cambiare totalmente comportamento. Ad esempio “scatenando nel tuo ex sentimenti estremamente spiacevoli che non riesce a gestire e che possono portarlo a comportamenti impulsivi ” (tipo spingermi durante delle discussioni)”. Cioè vedo una rabbia e un rancore quando provo a parlare con lei che non so spiegarmi.
        Per questo pensavo potesse rientrare con questo tipo mi disturbo. Pardon.
        Per quanto riguarda me lei ha perfettamente ragione: ma credo di essere stato accecato dalla rabbia e dall’orgoglio e di fatto mi pento di quello che ho fatto.

        La ringrazio di nuovo
        Cordialmente

        • Anna Zanon 14 Giugno 2016 at 08:49 - Reply

          Buongiorno, non deve scusarsi: ha semplicemente fatto una domanda più che lecita. A breve scriverò un articolo che spiega che cosa è il disturbo borderline di personalità. Aggiungo due parole per i lettori di questo forum : è normale che in una relazione logorata da incomprensioni possano esserci delle discussioni accese, delle rotture seguite da delle riconciliazioni e ci sia dell’ambivalenza. Con un disturbo borderline i problemi nascono dopo pochi mesi di relazione e sorgono all’improvviso quando le cose stanno andando bene. Da un giorno all’ altro, il border che prima si mostrava innamoratissimo dice di non provare più niente o attacca il partner, accusandolo delle peggio cose.

  49. tantodolore 13 Giugno 2016 at 12:59 - Reply

    salve dottoressa.non so da dove iniziare e’ gia’ 2 anni quasi che conosco un uomo credo abbia personalita borderline.lo conobbi su face circa 2 anni fa inizio’ a corteggiarmi nei commenti..(premetto che lo conoscevo gia’ da prima perche’ stava con una mia ex amica,sapevo da lei che gliene fece di tutti i colori.)cmq dopo 1 mese ci siamo scambiati i numeri tele.chattavamo su whats.tutto era bello sino a che nn capitava una piccola litigata quasi sempre dopo ogni sua battuta fuori luogo mi sminuiva.oppure battute su altre donne.mi provocava di continuo..(io convivo ho un bimbo, a lui ho detto che le cose nn andavano bene tra me e il mio convivente ma lui nn ebbe problemi)dopo ogni litigio lui mi lasciava mi diceva che nn volrva cpntinuare,lo chiamavo mi diceva nnn aveva nula da chiarire di lasciarlo in pace,a volte lo pregavo piangendo di smetterla e lui insisteva con la sua cattiveria.non ho parole per dire come cambiava personalita da angelo a demonio…non potevo permettergli di dirgli di considerarmi di piu’ di essere gelosa si arrabbiva e mi diceva di lasciarlo in pace che voleva star solo,mentre ilgg prima mi riempiva di ti amo..insisteva che voleva un futuro da me io tentennavo nn lo volevo ,poi mi soffocava troppo..con i ti amo..con questo futuro che voleva,mi ha lasciato in quasi 2 anni ogni mese..ci siamo visti solo 5 volte perche lui mi manda sempre a quel paese..poi io lo sempre ricercato e tornava dopo che lo elemosinavo per bene..in ultimo un mese fa mi ha ridetto che voleva futuro gli ho detto come fai a chiedermi futuro se mi lasci ogni mese per delle fesserie e non mi cerchi piu’,da li l inferno mi ha nuovamente lasciata..io nn me la sono sentita di elemosinarlo..gli ho parlato male cose offensive di tutto di piu’..gli ho detto di bloccarmi con parolacce. lui lo ha fatto dopo 10 gg mi ha sbloccata io lo ricercato voleva ritornare con me.,poi ha dato di matto mi ha detto di nn cercarlo che vuole star solo che devo avere pazienza ma sta male con se stesso vuole morire.cose che mi fa da quasi 2 anni..lo chiamavo per capirlo mi ha chiuso tel in faccia 15 volte.che sono io che lo rendo nervoso agressivo..cosa voglio da lui..che nn vuole piu nulla…aiuto nn capisco con chi sono stata sto malissimo nn dormo da 10 gg.solo 3 ore..ho un peso..vorrei ricercarlo ma so che rischio molto..mi aiuti sto male

  50. tantodolore 13 Giugno 2016 at 13:04 - Reply

    aggiungo che stava con me in chat tutto il gg,mi dedicava tanto tempo..quando era tranquillo era adorabile..ma bastava poco che sembrava un altro..non mi faceva mai storie per il mio compagno solo quando litigavamo subito mi diceva mi lasciava per quello e per la distanza..sino al gg prima diceva che avrebbe affrontato tutto con me che mi amava,mi tiene sull altalena..non riesco a darmi una ragione..non so che fare..so che devo dimenticarlo..ma non ci sto riuscendo proprio perche mi lascia cosi in modo brusco..molte volte ha voluto che lo elemosinassi..mi dia un consiglio..sono sicura che ho molta confusione..mi ha anche accusata di non riuscire a capirlo e quindi di lasciarlo in pace che lui vuole morire

    • Anna Zanon 14 Giugno 2016 at 07:33 - Reply

      Cara Tanto Dolore, il problema non è mai l’ altro. Il problema non è cercare di capire che cosa vuole lui da lei, se l’ama, ecc. Quello che conta è capire come mai una donna che convive ” felicemente?” e ha un figlio, senta il bisogno di una relazione così poco soddisfacente con un uomo che vede pochissimo e che la lascia quasi tutti i mesi..
      solo cercando di capire a quali bisogni lei cerca di trovare risposta con questa relazione malata potrà cominciare a vedere una vita di uscita da questo tunnel di dolore .
      Un colloquio con uno psicologo potrà aiutarla a guardarsi dentro..

  51. Francesco 18 Giugno 2016 at 06:32 - Reply

    Buon Giorno Dottoressa,
    credo di avere la Soluzione.Nel senso che una volta compreso che la persona che frequenti è una Personalità Borderline continuare la propria vita frequentando ampiamente chi può interessarci e proseguire consci che si è in relazione con una siffatta Persona.Quindi non fare nessun affidamento sulla stessa rivolgendo le proprie attenzioni affettive a più stabili frequentazioni. Ci godiamo cosi il buono se ci fosse nella frequentazione sempre consapevoli ovvio del tutto.Per fortuna siamo miliardi e trovare gente più stabile si può e soprattutto con vissuti esistenziali pregressi e presenti capaci di instaurare relazioni quanto meno possibili nella realtà.Ho trovato molto interessante ed utile quanto Lei esprime e spero che tutti affidino il proprio cuore innanzi tutto a se stessi prima di donarlo a chi magari tanto pronto a riceverlo non è. Buona Vita a tutti e occhio a chi si frequenta nei sentimenti e nella Vita. Francesco Alessandro

    • Anna Zanon 20 Giugno 2016 at 08:49 - Reply

      Buongiorno, grazie per il suo contributo. In una relazione, a mio parere, non si può prendere solo il buono ma si prende tutto: il buono, il cattivo e il così così.
      Purtroppo in una relazione con un border con disturbo conclamato e che non è in cura, il ” cattivo” è talmente forte e pregnante da rovinare gli aspetti positivi della relazione. Non è possibile avere un rapporto con un border e non uscirne con una buona quantità di ferite, quando non del tutto laceri e devastati..

  52. Carlo 19 Giugno 2016 at 20:15 - Reply

    Ho una storia con una border da più di un anno, io fidanzato modello,come sono sicuro quasi tutti voi…., sempre presente e informato sapendo il suo disturbo fin dall’inizio…..non mi dilungherò molto nei dettagli che ho passato che sono i soliti (amore/odio), ma dalla mia esperienza e dalle domande che tutti cerchiamo qui:
    -Potrò avere una vita felice con una persona affetta da questo disturbo? Potrò aiutarla a guarire? Sarà fedele nel tempo? Ecc ecc…..Non sono un professore ne un luminare, ma mi sento proprio di rispondere NO!….a meno che non si scenda a compromessi e umiliazioni, e a volte non basta a placare il tutto!La mia è da anni in cura….

    • Stella 25 Giugno 2016 at 19:55 - Reply

      a volte mi vengono i sensi di colpa per come è’ finita ma poi penso anche io come te …ma perché ci sarebbe stato comunque un modo per interrompere questi meccanismi ?? NO !!! e quindi cerco di mettermi l’anima in pace …ciao e buona fortuna

  53. Pasana 29 Giugno 2016 at 16:46 - Reply

    Salve a tutti..
    Sarò grato a chiunque potrà concedere qualcheo minuto del proprio tempo per dare il proprio putno i di vista alla mia situazione..

    Cerco di fare punto della situazione situazione :ho lasciato fidanzata storica dopo circa dieci anni per una amica.. Con la quale era nata una simpatia e affetto a distanza.. Mentre ero fidanzato. La nostre conversazioni erano molto piccanti e si era creato un forte desiderio reciproco. Rientrato nel mio paese.. Inaspettatamente, ho mollato ragazza (in realtà ha scoperto storia clandestina con amica) e ho deciso di proseguire strada nuova. Se nn fosse che l amica, presa dalla vergogna e dalla confusione, aveva iniziato a frequentare un altro ragazzo.. E ci era stato anche a letto.. Io mi ero distaccato per ovvi motivi. Ma la loro storia nn è decollata quindi in qualche maniera ci siamo ravvicinati ed è iniziata la nostra storia. Da lì i problemi e le difficoltà.. Lei aveva perso tutta la passione e la carica sessuale che mi avevano fatto Ronciglionire.. Ma cmq c’era del legame e siamo andati avanti.. Tra insofferenza e gelosie sue ma anche tanto bene e affetto. L’ultimo anno per problemi suoi intimi e insofferenz mia.. Il sesso è stato un incubo praticamente abbandonato. Io ho iniziato a nn farcela piu.. Sempre meno desiderio.. Lei sempre più gelosa ma anche sofferente per i dolori e l’incapacità di avere desiderio e piacere . lho lasciata chiuso in una morsa di insoddisfazione e insofferenza. Dopo un paio di mesi tento timidamente di riavvicinarmi dopo aver rifiutato le sue richieste.. Tra settembre e ottobre. Lei fredda.. Aveva iniziato a conoscere un altro ragazzo.. A distanza. Per farla breve.. Tentativi di riavvicinarmi inutili.. Lei come soggiogata da sto tipo.. Rifiuta ogni mio avvicinamento finché nn mollo e decido di frequentarr altra Ragazza. Appena visto e saputo ciò lei ha palesato gelosia e rabbia.. Confusione.. Insofferenza. Ha deciso perciò di riprovarci, dimostrarle che il tipo che frequentava la prendeva in giro.. Dato che gestiva oltre lei altre ragazze in varie parti d’Italia che ogni due tre settimane andava a trovare nei week end per scoparsele e illuderle. Tirata fuori sta roba.. Lei è entrata in tilt.. C’è rimasta male.. Facendomi ulteriormente restare male x nn essere stata in grado di realizzare il fatto che fosse ttt un illusione e nn disprezzare come avrebbe dovuto qst tipo qui. Ha razionalmente colto il mio legame e il mio sentimento.. Il mio lottare per lei.. Ma era palesemente afflitta e confusa. Ho iniziato a corteggiata cose se fosse la prima volta magari con tanta rabbia per le siete dichiarazioni sincere sul bel rapporto che aveva vissuto con qst tipo.. Emotivo e sessuale.. Insomma.. Un grande paraculo puttaniere questo qui.
    Lei nn mi vuole mollare.. Coglie bellezza che nn vedeva da tempo in me.. Ma nn mi desidera.. E confusa.. E afflitta.. E triste.. Apprezza come la faccio star bene ma nn sente dentro qualcosa che la smuove. Provo a sparire ma ossessivamente mi cerca.. Ho provato a baciarla ma nn sente nnt dentro. Nn vuole perdermi.. Piange.. Sa che capirà quando sarà troppo tardi e sarò andato via. A mio avviso lei ha estremi di personalità borderline.. Spesso insoddisfatta.. Annoiata.. Poco concentrata.. Spesso manipola situazione per proprio tornaconto.. Omette verità ecc.. Ma è sinceramente sofferente nel affrontare situazioni. Adesso ho deciso di chiudere e di andarr avanti.. Ma entrambi siamo affranti.. Dalla nostra situazione. Vorremo star assieme ma i casini vissuti ci fanno paura e a lei creano un blocco.. Anche se il legame è reciproco e forte..

    Aiutatemi..

    • Anna Zanon 30 Giugno 2016 at 09:31 - Reply

      Qui si parla di un amore sofferto ma non abbiamo gli elementi per poter dire che questa ragazza soffra di un disturbo serio come il disturbo di personalità borderline.
      Mi sembra invece che si sia creata una dinamica di coppia poco sana che stimola il peggio in entrambi. Certi legami si basano su un incastro di insicurezze reciproche piuttosto che sulla gioia e sul piacere di stare insieme e proprio perchè vanno a toccare degli aspetti profondi ed irrisolti della nostra personalità sono molto difficili da spezzare.
      Comprendo che ci sia tra voi un forte legame ma questo non significa che siate adatti a stare insieme..

  54. Enrico 28 Luglio 2016 at 09:24 - Reply

    Buongiorno,

    ho trovato questo articolo estremamente attuale per la mia situazione attuale.

    Ho vissuto una relazione per 3 anni con una persona borderline. Una persona consapevole di essere borderline sin dall’inizio spiegandomi come i suoi problemi legati ad un’infanzia travagliata in famiglia le abbia condizionato il suo modo di vivere e di relazionarsi con le persone.
    Con me ha dimostrato di essersi data una “regolata” trovando un equilibrio con se stessa e nella nostra relazione. Leggendo adesso il suo articolo capisco come questa fosse solo una “illusione” di star bene.
    Dopo 2 anni di relazione equilibrata, piena di amore, di promesse, di progetti, vivendo nella stessa città, ha iniziato un corso universitario in una città poco distante, abbastanza distante però da prendere una camera in affitto e tornare solo il weekend.
    Da quel momento, le cose tra di noi sono cambiate lentamente in una situazione dove lei soffriva di mancanze mie che io non riuscivo a capire e realizzare. Le cose sono peggiorate in serate dove lei non aveva il controllo sul bere fino ad essere totalmente senza controllo, aggressiva e offensiva.
    Gli ultimi 3 mesi sono stati un disastro. Le cose sono arrivate al punto però che è stata lei a distaccarsi da me senza ragioni per me valide e senza la maturità di capire che certe cose possono essere risolvibili se due persone si amano.
    Mi rendo conto, grazie all’aiuto di amici, famigliari e adesso leggendo questo articolo che, sebbene non sono un santo e perfetto (tutti umani commettiamo piccoli errori) che la colpa di questo distacco non è mio, ma suo. Ed è terribile vederla allontanarsi da me, senza che io possa effettivamente fare qualcosa. Dei suoi problemi, che lei sa di avere sin dall’inizio, ne ho parlato più volte con la sua famiglia che già in quei mesi di distacco nell’altra città le hanno imposto un percorso dallo psicologo, che lei non ha avuto la costanza di seguire. Infatti, lo stesso psicologo, le aveva detto che, visto il suo problema, non doveva neanche pensare di toccare alcolici. Cosa che poi non è successa.
    Adesso mi ritrovo in una situazione impotente. La fine del nostro rapporto ha convinto maggiormente la sua famiglia a prenderla per mano e adesso inizierà un SERIO percorso da una psicologa.
    Io dal lato mio, sono una persona tranquilla e razionale, ma tutto questo mi destabilizza.
    Il consiglio che ricevo da amici e parenti è quello che se io davvero voglio stare con questa persona, devo dare il tempo di essere io una persona più ferma e solida, non fragile come sono adesso.
    Lei deve trovare se stessa completamente, e solo quando avrà capito se stessa sarà in grado di stare con un altra persona.
    Quello che chiedo è questo: c’è una speranza che le cose si sistemino davvero? Ci sono casi di persone che capiscono se stesse e capiscono i loro errori?
    Dalle parole di questa persona, sono stato il ragazzo che era “casa” per lei, la relazione più importante e più lunga.
    Se una persona intraprende un percorso di questo genere di terapia, poi riconosce/ricorda quello che sono stato per lei in questi anni?

    Mi rendo conto che alcuni discorsi possono sembrare anche egoisti, ma la realtà è che prima di tutto vorrei che lei stesse bene, perché le voglio davvero bene (oltre ad esserne innamorato) e leggendo solo ora i sintomi di persone borderline, sono molto preoccupato per la sua salute.

    Grazie per chi avesse voglia di dedicare del tempo a leggere tutto questo.
    Enrico

    • Anna Zanon 17 Agosto 2016 at 09:07 - Reply

      Gentile Enrico, le relazioni a distanza non sono semplici ma per un borderline che non ha la costanza d’oggetto diventano veramente ardue perchè risvegliano le sue angosce di abbandono. La relazione ha retto fintanto che potevate vedervi regolarmente, quando la sua ragazza si è allontanata per motivi di studio ha cominciato a sentirsi sola e a sentirla lontano come se lei non esistesse più. Non sappiamo poi che cosa sia successo nella nuova città.
      Al momento però la sua ragazza mi sembra stare troppo male per avere una relazione sana con qualcuno.

  55. Stella 28 Luglio 2016 at 09:58 - Reply

    Salve vorrei chiedere un parere, se si può un consiglio…ma queste persone con queste patologie appena gli dai una possibilità per ricominciare di nuovo una storia sembra che ti trattino peggio, il consiglio che sento è’ quello di lasciar perdere ma mi sembra di capire che se li tratti con indifferenza o peggio gli fai sentire quello che più temono.. (l’abbandono ) spariscono ma involontariamente si sentono più attratti da chi gli sa tenere testa o meglio da chi si fa rispettare e non scende a conpromessi…della serie non te la darò vinta, non ti chiederò mai scusa però proprio perché non trovò un modo per tenerti legato a me proprio perché non caschi alle mie ricatture…io non riesco a dimenticarti…diventi il mio tormento…è’ così o sbaglio ??? È’ vero che tendono, se così si può dire ad ” amare ” chi perdono e non riescono più a riconquistare anziché chi cede di nuovo a farsi manipolare con questi continui tira e molla ???

    • Anna Zanon 17 Agosto 2016 at 09:00 - Reply

      Purtroppo questo tipo di personalità tende a scambiare l’amore con la debolezza. Se una persona è pronta ad accoglierli a braccia aperte, dopo che ne hanno combinato di ogni, loro perdono il rispetto e pensano di trovarsi davanti ad una donna senza personalità e senza forza di carattere.
      Il messaggio che percepiscono è ” puoi fare di me quello che vuoi, anche trattarmi malissimo..e io come uno zerbino sono pronta ad accettare tutto pur di non perderti”.
      Se un uomo, anche senza un disturbo di personalità, percepisce questo, tende a perdere interesse.

    • Banksy 3 Ottobre 2017 at 22:16 - Reply

      Se posso dire il mio parere…i border sono un po’ diversi tra loro, io dopo gli attacchi gravi del mio ex border lo bloccavo ovunque credendo che questa sarà ultima volta, ma lui non spariva, andava in panico e faceva gesti pazzeschi ( minacce di suicidio, bloccava la strada per non farmi uscire, permessi dal lavoro e giorni passati nei posti dove poteva incontrarmi ecc) che secondo lui mi dovevano dimostrare amore ma mi spaventavano e basta. Comunque poi tornavo da lui ma doveva fare fatica… La storia é andata male comunque. Ma se altre ex fidanzate li definiva usando proprio le parole della Dottoressa “deboli, senza carattere, senza personalità” io passo per “quella stronza diabolica” 😀

  56. Nancy 28 Luglio 2016 at 15:44 - Reply

    Salve dottoressa, ho letto il suo articolo quasi ipnotizzata…
    Sono stata fidanzata per circa due anni , all’epoca avevo 30 anni, con un ragazzo della mia stessa età, eravamo compagni di classe alle medie.
    Inizialmente il rapporto sembrava fantastico, si è subito creata una forte sintonia fra noi…carattere sicuro “nulla è un problema”, un idea su tutto e una forte intesa sessuale…nei primi mesi muore sua madre…io attendevo un comportamento in relazione al fatto ma nulla…come se non fosse successo niente.Dopo 6 mesi inizia a diventare strano, si sente solo, il padre lavora e lasorella sposata vive fuori città da anni…cerco di stargli vicino mi tuffo a capofitto nell aiutarlo…lui sembra stare meglio…poi un giorno sul suo pc scopro conversazioni strane con altre donne foto imbarazzanti…una doccia gelata…lo lascio…mi dice che era solo un gioco, tutta una farsa verbale..ancora oggi lo ripete ma io poco ci credo..dopo qualche settimana ritorniamo assieme, sembra motivatissimo…ma gli cambiano posto di lavoro, e lui, odia i cambiamenti…di nuovo depresso , stanco, nervoso, irascibile…mi decido che voglio lasciarlo..ma lui si presenta con un viaggio a Parigi, dove mi dice che sente che io sarei la madre ideale dei suoi figli…inutile dirlo io rimango incinta…lui dopo liti e discussioni perche voleva che io abortissi, mi lascia…scopro poi che nei mesi in cui stavamo assieme circa il 4/5 mese di gravidanza ha avuto una relazione con una sua collega…che poiché deve aver troncato quella relazione in malo modo, o illudendo tale persona decide di colpire me, dicendomi che loro avevano avuto una relazione pwr mesi….quasi morivo…la cosa triste è che al 5mese di gravidanza , dopo aver deciso di troncare , scopro perché aveva lasciato la sua collega,ne aveva trovata un altra, ancor piu crocerossina…che però non sapeva della mia esistenza ne del fatto che io fossi incinta….ci rivediamo al 7 mese di gravidanza, dove lui mi dice che non se la sentiva di fare il padre ma mi avrebbe aiutato, si sentiva schiacciato da un malessere e si sentiva di morire, pwr cui per lui peggio di cosi non poteva andare e continuava a fare cavolate su cavolate perché tanto aveva toccato il fondo, e le “altre” erano solo un modo per sentirsi più vivo, per dimenticare ,cancellare me e mia figlia…non si fa piu sentire, dopo quasi tre anni mi contatta per sapere come sto, se pensavo mai alla nostra storia e vileva vedere la bambina.Per legge ho dovuto farla riconoscere e gestire delle ore in cui farle vedere la figlia, inutile dire il disagio di mia figlia per i primi 5mesi, non lo voleva!inizia a farmi discorsi di pentimento, che voleva ritornare con me ,con la bimba, mi sarbbe stato vicino per darmi modo di ricredermi!Nulla…cercavo attenzioni affetto ma niente…sembrava quasi il puacere lo facevo io a lui, nessun corteggiamento per me, nessun riscatto morale, lo zero assoluto nemmeno un ti voglio bene!Che stupida…ho permesso in virtù di queste sue promesse che trascorre sse piu tempo con me e la bimba…ma nulla, fatti i suoi giorni con lei non la chiamava non le scriveva niente! Mia figlia ha tre anni, e mi ha detto cose del tipo “non è mio papà non dorme con me,non è innamorato della mamma,non mi chiama mai, dove dorme quando non lavora?lavora sempre?e quando dorme ha una casa sua?noi perché non ci andiamo ci ha cacciate???mamma ma lui ti picchia?”…tra noi le cose vanno malissimo e decidiamo di troncare,per il bene della bimba voglio creare un rapporto…ma nulla, gli dico delle sue perplessità e che deve fare qualcosa…trascorre anche 15 ore con noi ma non mette mai un discorso in mezzo con lei..”fai tu”..Quando passiamo tanto tempo assieme mi stuzzica, fa il geloso…mi manda in tilt sentimentalmente…da un mese decido basta lasciami in pace, prenditi le tue orecon la bambina, anzi te ne do il doppio ma lasciami in pace!…sono una persona orribile,indegna,tolgo un padre alla bimba,icreudele e il mio comportamento non resterà impunito…poi piange miseria, poi mi attacca,poi prova a capirmi…io sono realmente preoccupata per mr e mia figlia, sono 25 gg che non si va vedere,e io credo abbia ricontattato la sua ex crocerossina(persona che ha devastato sentimentalmente abbastanza credo)..in piu sono venuta a conoscenza che nulla è cambiato da quando ci siamo lasciati…È in una routine morbosa con il padre,che pieno di sensi di colpa,gli fa da schiavetto in casa, lui non partecipa in nulla nella vita di casa,ne economicamente,ne in modo utile con faccende o altro..fa fare tutto al padre o alle cugine,per poi dire “lo vogliono fare loro”….frase di effetto che più volte mi ha detto dopo che intervenivo ai suoi problemi e puntualmente una volta superati ” nessuno ti ha obbligato,lo hai voluto tu”….è una persona normale secondo lei?

    • Anna Zanon 17 Agosto 2016 at 08:51 - Reply

      Gentile Nancy, nel suo caso penso che le sarebbe utile un percorso psicologico sia per rafforzarsi e per gestire meglio questa complessa situazione anche in relazione alla bambina.

  57. Monica 1 Agosto 2016 at 14:46 - Reply

    Gentile Dott.ssa,
    Le scrivo perchè da un mese ho concluso la mia storia con un soggetto che, a mio avviso, è borderline.
    Specifico che non sono una professionista ma ho letto molti articoli in proposito e visto molti video sul tema.
    Preciso inoltre che è stato il soggetto borderline ha voler chiudere la storia con me in maniera quasi repentina e nonostante debba vivere la cosa come una liberazione, sto davver molto male.
    La nostra relazione era iniziata 1 anno e 8 mesi fa per l’esattezza.
    Quando ci siamo conosciuti, lui ha insistito subito per definire subito la nostra relazione e per ufficializzarla.
    Sin dalla prima settimana si diceva innamorato di me ‘sei la donna della mia vita’, ‘ti amo’, ‘voglio sposarti’, ‘ti presenterò la mia famiglia’.
    Ebbene, in ogni cosa dimostrava di amarmi alla follia, tuttavia ha da subito mostrato degli atteggiamenti strani/preoccupanti.
    Complice l’abuso di alool da parte sua, abbiamo iniziato a litigare per i motivi più assurdi e le liti erano infarcite di un linguaggio verbale, da arte sua, davvero molto colorito ed immotivato, voleva umiliarmi e svalutarmi ad ogni costo. Di lì a poco ha iniziato anche ad alzare le mani: schiaffi e strattonamenti.
    Al terminedi ogni litigio poi era solito comportarsi come se nulla fosse accaduto, mi abbracciava, mi sorrideva e mi ripeteva ch mi amava infinitamente. A volte è anche successo che perdesse i sensi, o che fingesse di perderli, per poi rinsavire e dire di non ricordarsi niente di quanto era accaduto fino a qualche minuto prima.
    anche quando non litigavamo, si arrabbiava per motivi futili. La sua ira era incontenibile e quasi puntualmente era solito lanciare oggetti e spaccare qualcosa (l’ultima cosa che ha rotto è stato il portone di vetro del palazzo in cui abitavo).
    Quando era a casa mia poi, in sostanza abbiamo convissuto per tutto il tempo, passava da momenti in cui era entusiasta per qualcosa, al dire ‘oddio mi sento ansioso, oddio che stress’. Era sempre molto depresso. Dormiva poco e sudava tanto. Mi chiedeva di abbracciarlo perchè avvertiva delle presenze sinistre in camera da letto. Aveva una paura folle dei rumori forti e quando sentiva sbattere una porta, si agitava oltremodo.
    Dal punto di vista strettamente affettivo o meglio sessuale, siamo passati dai primi mesi di complicità altissima a rapporti sessual sporadici: 1 volta al mese, poi ogni 2, poi ogni 4.
    Non aveva mai voglia. mi rassicurava dicendomi che anche con le sue ex aveva avuto periodi di astinenza sesusale prolungati e che non praticava, quando stavamo insieme, nemmeno l’autoerotismo.

    Motivi di disccussione più ‘seri’ erano le nostre divergenze ideologiche, ma mentre io sono sempre stata predisposta al dialogo, non sono mancate occasioni in cui non mi abbia minacciato di querelarmi per le mie idee, as uo dire, ‘strampalate’.

    In ogni caso, negli ultimi due mesei era sempre più strano e triste perchè aveva saputo di dover fare un intervento chirurgico di routine e non riusciva a calmarsi.
    Trascorreva sempre più tempo fuori casa a sbronzarsi con i suoi amici.
    Chiaramente le liti sono aumentate.
    Al termine dell’ultima lite miha lasciato perchè diceva che gli stavo troppo addosso e gli facevo venire ancora più ansia.
    Da allora il nulla.
    Mi ha cancellato con un colpo di spugna.
    Ha iniziato a spargere la voce tra i conoscenti in comune che l’avrei sicuramente stalkerizzato ma cosiì non è stato, non l’ho più cercato.

    qualche giorno fa mi ha scritto spiegandomi il motivo del suo gesto.

    Asserisce che la spinta propulsiva a lasciarmi sia derivata dalla mancanza di desiderio sessuale nei miei confronti e dal fatto che stia vivendo un periodo particolare.
    Mi ha detto che gli mancano tante cose di noi, ma è stato meglio così.

    Secondo lei siamo davvero in presenza di un soggetto borderline? Inoltre io sto soffrendo davvero molto e non me ne capacito.
    Non capisco come sia passato dalla mia idealizzazione alla svalutazione della sottoscritta. Ero la sua ‘salvezza’ e adesso non sono più nulla per lui. Mi ha cancellato e bloccato da ogni canale social, ma ripeto, non lho mai contattato.Si comporta come la parte lesa. come se l’aveessi lasciato io.

    Inoltre dott.ssa, perchè sto così male? Cosa mi suggerisce?
    La ringrazio anticipatamente.

    • Anna Zanon 16 Agosto 2016 at 18:23 - Reply

      Si, credo che possa veramente trattarsi di un borderline. Leggendo, non ho potuto fare a meno di chiedermi come mai lei abbia tollerato tutta questa serie di maltrattamenti e disattenzioni che descrive così bene. Penso che un breve percorso psicologico possa aiutarla a trovare la risposta a questa e ad altre domande e elaborare l’accaduto.
      Questi soggetti passano dall’idealizzazione alla svalutazione, è tipico della patologia.Lui non l’ha mai vista per quello che era, prima si è innamorato di una sua fantasia e poi ha odiato una sua fantasia.

  58. Mara 2 Agosto 2016 at 21:15 - Reply

    La mia storia è simile a quella di tanto dolore entrambi impegnati ci conosciamo su internet x un gioco iniziamo a sentirci al telefono viviamo distanti diventiamo amici confidenti si ride e ci si prende in giro..non ci conosciamo di persona e mi messaggia un ti amo, ci incontriamo rapporto idilliaco e passionale..dopo due mesi mi cancella voleva chiudere ….ci vediamo spesso..ma mi lascia una settimana si è una no…ritorna con pianti e disperazione..x poi trasformarsi nella persona più cattiva…ricominciano i deliri i pianti le minacce di suicidio…fino ad avvisarmi x telefono che si rarebbe suicidato….lo salvo praticamente io avvisando nell’mmediato un suo caro amico…mi chiama dall’ospedale x tranquillizzare mi messaggia che devo lasciarlo andare..al mio ok basta che tu sia sereno l indomani mi dice che voglio lasciarlo io che senza me non può vivere..ci ricado.. e così passano 4 anni 4 anni di ansia di silenzi alternati a momenti dolcissimi e poi essere allontanata di nuovo..io sempre presente pronta ad aiutarlo lui mi ha sempre voltato le spalle nei momenti di bisogno pffff scomparso. Dopo 4 anni di mi lascia senza amore…x messaggio..iniziano le cattiverie..bugie e omissioni si fa nuove amiche cambio la password di fb è mi da della poco di buono…mi blocca su wzapp x sbloccarmi il giorno del mio compleanno..iniziamo un dialogo e mi rivela che è bulimico mi fa gli auguri mi saluta e mi riblocca…inutile dire del mio dolore e la delusione….scompare e ricompare dopo mesi l anno scorso a settembre improvvisamente si ricorda del mio onomastico mi dice che conserva tutto di me che la moglie l ha messo fuori casa che sta bn così in quei giorni muore il mio papà…e lui se ne esce con un condoglianze… e il silenzio. Gli dico che mai mi sarei comportata come lui naturalmente la risposta è che non capisco come si sente..che mi vuoli bene che non mi vuole sentire xche non vuole farmi altro male .che sono una donna forte…e che se non fosse x i suoi figli so cosa farebbe nel frattempo mi richiede l amicizia su fb che non gli do naturalmente ,mi ha bloccata e sbloccato tante di quelle volte…non preoccuparti devi stare serena sono cambiato………
    .e scompare di nuovo..di nuovo regala indifferenza e silenzio accompagnato da cattiverie varie e gratuite. Ora xche mi chiedo non riesco a voltare pagina xche ci penso sempre xche mi manca dopo 4 anni che mi ha lasciata (x modo di dire l ultimo contatto risale a natale scorso) xche vede dottoressa io la domanda me la sono fatta xche una donna come me con una vita serena si è fatta intrappolare in un rapporto così massacrante….e mi sono data la risposta..mi ha fatto sentire unica adorata e amata cosa che mi mancava..ma xche non riesco a voltare le spalle come fa lui con me?sono stanca anche di pensare
    .

  59. Mara 2 Agosto 2016 at 21:26 - Reply

    Mi scuso dottoressa non l ho nemmeno salutata e ringraziata in anticipo ma quando ne parlo mi sale una rabbia..sarà anche malato ma provo oggi più pena x me che per lui

    • Anna Zanon 16 Agosto 2016 at 17:57 - Reply

      Gentile Mara, forse un breve percorso psicologico le potrebbe dare le risposte che sta cercando e aiutarla a lasciare andare questa storia

  60. Marco 4 Agosto 2016 at 15:04 - Reply

    Gent.ma Dott.ssa, in preda alla disperazione e girovagando su internet, ho trovato il suo articolo! Cosa dire … che nelle sue parole rivedo tutto quello che ho vissuto e sto vivendo in queste ultime settimane. Qualche mese fa conosco una ragazza (sposata con figli), con la quale inizialmente c’è un classico scambio di messaggi e telefonate. Con il passare delle settimane, oltre a manifestare il forte disagio che ha nei riguardi del marito, il rapporto tra di noi si intensifica notevolmente e prende una svolta radicale: entrambi ci innamoriamo perdutamente e iniziamo a parlare di futuro e lei decide di lasciarlo. Sembra un treno in corsa, ma dopo qualche settimana inizia a bloccarsi. Io non capisco cosa gli sia successo e iniziano gli scontri tra di noi … ma in realtà, NON E’ PIU’ LEI!!!!!!! Non è più quella ragazza innamorata alla follia, che stravedeva per me, e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per stare con me. Ho la netta sensazione che giorno dopo giorno tenti di sabotare tutto quello che si era creato …. io tutt’ora ho il desiderio di stare con lei, ma ogni cosa che faccio è come se sortisse l’effetto contrario, anzi peggiora la situazione. Il problema, è che razionalmente parlando sono ormai lucido e consapevole da oltre un mese che la storia va chiusa, ma emotivamente sono ancora coinvolto come il primo giorno, e sto vivendo un calvario senza fine! Non so farmene una ragione e spero di riuscire a metabolizzare la cosa prima possibile. Grazie per l’attenzione.

  61. Gio 7 Agosto 2016 at 19:40 - Reply

    Gentile dottoressa, ho incontrato questa ragazza 7 mesi fa’ prima sera già abbastanza promiscua.. Evito dettagli, io vivevo all’estero. Ci siamo rivisti dopo 2 mesi e da quel momento quasi ogni week end e durante la settimana. Stavo da lei o è’ addirittura volata da me a Londra per passare una notte insieme. Il mio lavoro era flessibile e mi permetteva di star via. Mi innamorai perdutamente, premetto che sono in mezzo ad un divorzio ed ho due figli ho 39 anni e lei 28 con una figlia avuta con il suo ex dopo essersi conosciuti x un mese, non per errore. Il sesso è stata la cosa più incredibile mai provata le emozioni l’amore. Dopo due mesi mi porta a conoscere la madre il fratello ed il compagno della madre. Nello stesso periodo mi fa’ conoscere la figlia. Abbiamo dormito tutti insieme noi tre più di una volta. Abbiamo viaggiato tanto insieme. Lei mi chiede addirittura se la volessi sposare e se volessi avere un figlio insieme ed io accecato dall amore sempre detto di sì. Ci credevo sul serio. Alche mi chiede di conoscere i miei figli, quindi lo faccio e passiamo dei bei giorni insieme. Finché venne a casa da me a Roma per festeggiare il mio compleanno, organizzo’ a sorpresa delle cose per me. Un idillio la avrei amata per sempre. Il giorno dopo riparte per la sua cittadina e dopo due giorni mi dice che qualcosa si è’ rotto e basta che voi uomini siete tutti egoisti e tutti uguali. Ora sono 2 mesi più o meno una volta a settimana mi manda un messaggio con delle nostre canzoni o dei googlepoint di località dove siamo stati, quando non risoondevo mi diceva allora è finita! L’ho rivista x farmi ridare i miei vestiti logicamente una mia scusa ed era un pezzo di ghiaccio. Rivista in altra volta dice che mi ama ancora ma ha troppi problemi e deve stare sola e risolverli. I tratti mi sembrano border line – eccessi di spese- e’ molto vanitosa- maniacale nella pulizia casalinga- estremamente promiscua. Una settimana fa’ mi scrive: tu mi prendi in giro non mi cercare più. È così ho fatto. Soffro moltissimo ma non vi è altra soluzione. Ogni consiglio aiuto x star meglio è’ ben accetto. Scordavo un tre settimane prima che troncasse tutto in macchina mi disse di esser bipolare ma sembrava detta così quando glie l’ho fatto presente, lei dice sai siamo tutti un po’ bipolari.. Quindi non penso ne sia cosciente. Grazie a tutti

  62. Fernando 14 Agosto 2016 at 19:44 - Reply

    Gentile dott.ssa,

    ho avuto a che fare con una bellissima tedesca che mi aveva invitato a bere assieme a quello che è (al momento attuale) il suo compagno: siamo usciti 4 volte da quella sera (sempre in tre); non appena lui è ripartito per il suo paese per la pasqua, lei mi ha invitato ad un festival.
    Da lì abbiamo avuto una fortissima intesa: mi bacia per prima, abbiamo rapporti intimi di un’intensità incredibile e decide, in maniera categorica, di non veder più il precedente compagno.
    Le cose vanno avanti per due mesi, lei mantiene i contatti con il suo ex in amicizia e non gli do affatto peso; conosco meglio lei e scopro che presta soldi agli amici (o li spende per i suoi 4 gatti) anche se rimane letteralmente senza soldi se non per cose essenziali come cibo, bollette etc; programma di andare assieme al matrimonio di una sua amica che avverrà mesi e mesi dopo; ufficializza dopo neanche 3 settimane la nostra relazione su Facebook (per la cronaca: ho 32 anni e lei 37)
    Sono stati due mesi molto belli, finiti poi con una mezza discussione su chi doveva accudire i suoi gatti durante un suo viaggio a Berlino: mi chiede indietro le chiavi di casa sua (sì, ce l’eravamo scambiate sotto sua iniziativa) perché preferisce darle ai vicini, credendo che non mi piaccia accudire i suoi gatti.
    Ne nasce una discussione dove lei diventa fredda, chiede una pausa e, il giorno prima di tornare dalla Germania, mi dice via sms che non è innamorata di me, che pensa ad un altro e che non mi vuol più vedere.
    Scopro qualche giorno dopo che è tornata con l’ex che frequentava prima che ci mettessimo assieme.

    Stranamente mi chiede se vogliamo discutere e parlare perché possa spiegarsi: prendo tempo, ci incontriamo due volte (di cui la seconda ci baciamo pure con passione) e sembra che il nostro rapporto si rinsaldi. Qualche giorno dopo torna il suo compagno e lei diventa nuovamente fredda e arriviamo persino a litigare: messaggio funesto arriva qualche giorno prima che io parta per problemi familiari (“Non ti voglio più vedere, non ti desidero come uomo, sei l’unica cosa che mi stressa e con lui sto benissimo”).

    Per un mese non le parlo; lei ha qualche lievissimo contatto su Facebook (niente di scritto, ma solo interazioni come “mi piace” e robe sciocche a cui non do peso); quando torno ad Oslo (abitiamo entrambi in Norvegia), la incontro accidentalmente al locale dove andavamo sempre ma assieme a lui: decido di salutare entrambi con cortesia, dando persino la mano a lui in maniera cortese.
    Lei, dopo aver visto da parte mia un saluto freddo, mi chiede se può abbracciarmi: lo fa in maniera languida, dolcissima e per quasi mezzo minuto chiedendomi come sto.
    Quella sera, pur spostandomi spesso da un tavolo all’altro per salutare amici e conoscenti, mi guardò per tutto il tempo che entrambi sono rimasti nel locale.

    Decisi di risentirla 10 giorni dopo (19 Luglio) e ci siamo rivisti altre 2 volte prima che lei mi facesse un bidone per Sabato 30 luglio: sposto l’appuntamento a Domenica, lei prima accondiscende (l’ho sempre incontrata quando il suo lui tornava al suo paese per avere più tempo e meno restrizioni per vederci) e poi annulla dopo averle chiesto a che ora.

    Furioso, le riporto le cose che aveva lasciato da me (sì, per 4 mesi non s’era mai venuta a riprendere le sue cose in casa mia): parto col pensiero che litigheremo e non la rivedrò mai più; invece mi invita ad entrare, parlare e bere qualcosa.

    Si parla di tutto, di come non voglia essere suo amico, del suo pensiero di volersi trasferire nell’isoletta in Svezia dove abita lui (a cui diventa stranamente incerta rispetto al passato), di cosa prova per me (“Mi piaci ancora tantissimo, c’è una forta alchimia fra noi e non c’è stata una cosa che facciamo o facevamo che non mi piacesse… ma non ti amo”) e di come abbia sbagliato a dirle così presto i miei sentimenti per lei (preso dal suo entusiasmo) e comincia a fare discorsi possibilisti…

    a volte mi dice che dovrei trovarmi una ragazza più bella, giovane o che. Le dico che non ho bisogno di nessuna, tantomeno di lei; ma che desidero comunque riconquistarla; ma che non desidero affatto rivederla finché sarà impegnata con quest’altro.

    Lei mi fa discorsi del tipo che le manca allenarsi con me, che ogni volta che stiamo assieme ridiamo delle stesse identiche cose e che vorrebbe cercarmi e avermi come amico (la mia risposta: “Mai.”); vedendomi non cedere su questo punto, mi dice che vorrebbe comunque farsi sentire per una gara che avrò fra una settimana (20 Agosto) ma comincia a farmi domande strane: “Se ti chiamo per chiedere com’è andata, cosa penserai? Cosa devo pensare? Cosa mi dirai?”. Rispondo, parafrasando lei qualche minuto prima, che “nessuno sa cosa può succedere in futuro”. Mi chiede anche cosa deve pensare se, nel caso, dovessimo uscire assieme nel caso tornasse single: “Non faremo niente che nessuno dei due non voglia.”

    Uscendo da casa sua, vedendo un episodio divertente di un suo gatto, le dico che questo sarà un bellissimo ricordo nel caso dovessimo tornare assieme; lei mi dice “non è una possibilità…”, le dico “Non oggi.” e lei risponde “non oggi”.

    Ora mi son tolto momentaneamente da Facebook per non leggere di lei e delle sue ferie nell’isoletta dove abita lui (motivo per cui non partecipa alla gara del 20, a cui saremmo dovuti andare assieme).

    Rientra tutto questo nel borderline o sono stato semplicemente gabbato?

  63. Fernando 14 Agosto 2016 at 19:47 - Reply

    PS: l’ultimo giorno che ci siamo visti mi ha chiaramente detto che di me le importa e che le sono mancato quel mese che non ci siam sentiti.

    • Anna Zanon 16 Agosto 2016 at 12:58 - Reply

      Dunque..la vedrei così ( sempre con la premessa che le situazioni vanno approfondite in altra sede). Donna dai tratti narcisistici in crisi con il compagno o forse solo un pò annoiata, si infatua di italiano e lo idealizza. Quando si rende conto che lui non è perfetto e aderente alla sua immagine di uomo ideale non adora i gatti e non è disponibile come pensava, lo svaluta e ritorna con il rassicurante compagno ma tenendosi una porta aperta con lui ( non si sa mai).
      Avere un ammiratore fa sempre piacere e poi nel caso le cose con il compagno dovessero andare male..

  64. Sonia 17 Agosto 2016 at 21:15 - Reply

    Buonasera….ho letto il suo articolo per caso e, come hanno scritto tante altre persone, mi ci sono riconosciuta in pieno, con l’unica differenza che alla fine sono stata io a prendere le distanze da un ragazzo con una personalità che solo per caso ho scoperto essere narcista-perverso.
    Dico per caso perché se non fosse stata per una pura casualità non sarei mai incappata in questa tematica e non mi sarei mai posta il problema che il ragazzo che frequentavo potesse avere un qualche genere di disturbo, anzi, ero convinta che se c’era una persona sbagliata quella ero io.
    Mi ci sono voluti mesi per capire e accettare quelli che la mia testa aveva ahimè capito già da tempo ma che il mio cuore si rifiutava di accettare, e cioè che l’unica via d’uscita era chiudere quel rapporto e cercare di tenere quella persona il più distante possibile da me.
    Prendere atto e mettere in pratica questa decisione mi è costato caro, soprattutto per il peso dei due anni di relazione che come una montagna instabile mi sono crollati addosso con il peso insostenibile di verità che nn ho mai voluto ascoltare o vedere.
    Non ho mai provato un dolore così intenso e straziante, nemmeno davanti a tradimento o cattiverie subite in questo periodo.
    Sono passati ormai due mesi e, sebbene sia consapevole che non è un tempo sufficiente per rimettermi in sesto, sento che non riesco a rimettermi in carreggiata.
    Il pensiero di lui, di ciò che ha detto, di ciò che ha fatto e si, anche di chi frequenta ora, mi tormenta. Mi ha tolto il sonno, ha riportato a galla un problema di alimentazione che credevo sotto controllo. È un pensiero costante che scandisce ogni secondo delle mie giornate, come un tarlo che rosicchia sempre nello stesso punto senza sosta.
    E se al momento di allontanarmi e nel periodo successivo ero ben consapevole che stavo facendo la cosa giusta, che non meritava più nulla da me e che non avrei mai potuto cambiarlo, ora mi sembra che queste convinzioni stiano svanendo sotto il peso di ricordi e pensieri che si ripropongono giorno dopo giorno, ora dopo ora e che mi stanno sfinendo.
    Ha presente un muro a cui viene lentamente ma senza sosta tolto un mattone dopo l’altro?
    Ecco, è così che mi sento io, e credo che siano rimasti ben pochi mattoni da togliere.
    Credevo che stare con lui fosse stato difficile, credevo che lasciarlo e allontanarmo fosse un’impresa sovraumana e sapevo che la separazione sarebbe stata estremante dolorosa, perché si sa, quando una storia finisce, superare l’abbandono è la parte più difficile.
    Ma non sapevo sarebbe stata così devastante. Credevo, passati i primi mesi, di aver superato il grosso e che il tempo avrebbe lentamente riportato tutto alla normalità.
    Ma mi sbagliavo.
    Nulla può essere paragonato a questo dolore corrosivo che va e viene come le onde del mare e che mi lascia sfinita. Letteralmente agonizzante, alla faccia della maschera che si è costretti a portare per esigenze sociali.
    So che lo sbaglio l’ho fatto io a permettergli di arrivare a ferirmi così profondamente.
    Sono arrivata a capire che se lui ha un problema di questo tipo e se ha legato con me è perché anche io, dal canto mio ho delle questioni irrisolte, delle problematiche che devo risolvere se non voglio incappare in un’altra relazione analoga.
    Ma anziché farmi forte di queste consapevolezze, dei progressi che ho fatto e della crescita emotiva che nel male questa relazione ha comportato, mi sento sempre al punto di partenza.
    Come se tutto quello che mi era sembrato di afferrare, di capire e di comprendere non fosse mai esistito, perché giorno dopo giorno perde di forza, schiacciato dal peso di ricordi e consapevolezze sempre nuove sulla cattiveria con cui ha agito.
    Come si affronta tutto questo?
    Come si combatte un nemico invisibile che ti lancia agguati quando meno te lo aspetti?
    Come si combatte contro la propria mente?
    E soprattuto come si resiste ad assalti che anziché affievolirsi diventano sempre più forti e violentissimo man mano che passa il tempo?

    • Anna Zanon 10 Settembre 2016 at 22:00 - Reply

      Credo che in questo caso dovrebbe farsi aiutare. Qualche colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarla a far rimarginare queste profondissime ferite

  65. N 16 Settembre 2016 at 11:41 - Reply

    Buongiorno, Per quanto possa essere logoroica la cosa mi trovo in una situazione simile. L’ex patner ha causato disturbi di anoressia nervosa con condotte bulimiche compensatorie. Lei ha iniziato ad accusarle per colpa mia dopo che ci siamo lasciati la prima volta nel 2014 dopo due anni perché per colpa di una mia ex io ero caduto a sentirla spesso senza dirgli nulla e lei ovviamente quando lo ha saputo ci è rimasta male e la inteso come un tradimento (non ha tutti i torti) e mi lasciato, si è messa subito con un altro ragazzo e poi un susseguirsi di altri per colmare me. Un anno fa 2015 siamo tornati insieme (io in un anno e mezzo circa un po per una cosa un po per un altra diciamo che ad ogni ragazza che si presentava cercavo un dettaglio negativo che non mi andava bene e così non ho avuto alcuna), lei mi ha cercato dopo che c’eravamo visti per caso, ci siamo sentiti e siamo tornati insieme. Io nell’anno trascorso un po per lavoro un po per vari impegni ero sempre distante e nei primi 6-8 mesi ci vedevamo poco proprio per lavoro. Poi capendo che non poteva continuare tutto questo smisi eliminai alcuni impegni e cambiai lavoro cercando di ritagliarmi un po di spazio, ora era lei l’impegnata. Ma tutto questo sono in qualche modo cavolate, abbiamo litigato per questo, ma in realtà c’era dietro la malattia che capì solo dopo 12 mesi quasi alla fine della nostra relazione. La pecca è stata che nei momenti di maggiore bisogno io non ci fossi perché non ero a conoscenza di questo problema o meglio aveva più volte provato a spiegarmelo ma forse per mia stupidità non avevo capito a pieno sino ad allora, ora si cura in un centro adatto a questo. Il problema è che al dillà del fatto non posso più aiutarla, questo fatto di essere lasciati e poi ripresi dopo la rottura avvenuta l’1 agosto 2016 e che effettivamente è stata il 14 settembre 2016 (praticamente due giorni fa). Questo tiro e molla, dal non sentirci per di due settimane (nel arco del quale ero una pezza, non mangiavo un gran ché dimagrendo tanto, e ora lo sono ancora una pezza, perché mi sono illuso pur sapendo nel mio inconscio che le cose non sarebbero andata avanti, però mi piaceva l’idea di illudermi e sperare), e il tornare a frequentarci prima da finti amici (che non possiamo ovviamente ad essere), poi da amanti?! Ora a niente. Ne ha parlato con la dottoressa del centro che gli ha consigliato di chiudere per ora i rapporti con me, perché se è vero amore tornerete insieme, perché pensa che forse sia solo abitudine. Negli ultimi messaggi che mi ha scritto, mi ama e che gli dispiace ma non riesce a fidarsi di me (ha comunque continuato sempre a pensare al passato e alla ex). Ora in parte per quello che mi dice vorrei sperarci e crederci, però è anche vero che per tornare devo prima ritrovare la mia serenità e il mio star bene, il problema e che non so nemmeno dove cominciare, con lei mi sono annullato. Come se non bastasse gli hobby e tanto altro abbiamo fatto in passato, e ogni volta che penso a fare questo, ci penso a lei con una malinconia incredibile. Altro tasto dolente, abbiamo amici in comune (prima miei amici), ma pare che ora lei a me per interesse però, perché essendo lei ora libera, vorrebbero fargli provare con un loro amico. E io sapendo tutta sta situazione mi scatta una gelosia impressionante. Anche se lei ripetutamente mi ha detto in primis per ora vuole essere libera e non dover dare conto a nessuno, mi ama, e questa persona che ci prova gli piace solo perché è simpatica. Mi aggiunge che dovrei uscire e fare come lei (mi consiglia), ma io mi sono così morbosamente attaccato alla nostra storia e a lei che non riesco a farlo, nella mia testa mi sento come se la tradissi e non ci riesco anche se per lei non è lo stesso. Mi dice vivi, esci, conosci altra gente, magari trovi qualcun’altra che ti fa battere il cuore (anche se muorirei di gelosia).

    Le nostre strade si devono dividere per un po’, devo smettere di guardare i social network cercando il suo nome perché mi sono accorto che più so’ e più ci sto male, anche se quando accendo il cellulare (come succende sempre in questi casi) spreri in un suo messaggio. Alla fine siamo rimasti così, ad un ciao a presto. Io non c’è la faccio per ora, vorrei tanto uscire con amici, ma molti li ho persi, e altri sono sempre impegnati giustamente. Lei continua ad essere il mio chiodo fisso. Sapendo che tra un mese si laurea e io non potrò esserci per questo evento o che copie gli anni, una data importante del decennio. È tutto il resto.. La amo tanto e non poterci essere, mi distrugge. Se fosse stato un addio è una chiusura totale forse sarebbe stata meglio, invece così mi sento come in un limbo. Per le due settimane che non ci siamo sentiti sono stato male, non ho mangiato è ho perso tanti chili. Lei mi ha visto dopo tutto questo tempo e mi ha cercato, a questo punto penso per pietà, perché gli facevo pena. Boh, non so che pensare, ne bene che fare.

    Allorché raccontata un po’ in sintesi la mia storia, cosa ne deduce? Grazie dell’attenzione

    • Anna Zanon 17 Settembre 2016 at 09:11 - Reply

      E’ difficile per me trovare le parole giuste. Penso che il vostro rapporto , anche se sicuramente positivo sotto molti aspetti, tiri fuori le vostre fragilità e non vi faccia bene. Piuttosto che concentrarsi sulla sua ragazza, cerchi di concentrarsi su se steso, di imparare a volersi più bene.
      Solo così sarà in grado di amare una persona con una problematica seria senza farsi trascinare nei suoi problemi

  66. Stefano 22 Settembre 2016 at 16:59 - Reply

    Gentile Dott.ssa Zanon,

    non voglio annoiarla né sottrarle tempo con il racconto di una mia storia avuta con un soggetto “borderline” (non amo etichettare le persone ma nella sostanza il probelma è quello). La ringrazio perché leggendo i suoi articoli ho fatto un salto sulla sedia identificando riga dopo riga l’inclinazione psichica della mia ex compagna con la figura prototipo di un/una borderline da lei descritta. Questo mi ha sollevato molto, quasi liberato, anche se il sollievo purtroppo è durato solo una settimana. Volevo chiederle: come mai alcuni borderline ogni tanto si rifanno vivi mentre altri fuggono dal partner non lasciando scampo, abrogandolo letteralmente, cancellandolo definitivamente dal loro orizzonte mentale? Io non dico stia meditando sulla possibilità di farmi sentire (alcuni indizi mi indicano chiaramente che la borderline che ho conosciuto appartiene al gruppo di quelli che ti lasciano senza possibilità di scampo), ma sto sempre peggio e in momenti particolarmente duri accarezzo questa idea, cioè quella di riallacciare un minimo contatto, modesto e senza pretese. Sarebbe un illusione pensare che la mia ex mi risponda? Altra domanda: esiste una terapia specifica ed efficace per gli individui abbandonati da un/una borderline o questa rientra nelle terapie che si occupano delle crisi da abbandono?

    Grazie, cordiali saluti.

    • Anna Zanon 23 Settembre 2016 at 09:13 - Reply

      Buongiorno, il fatto di condividere la stessa diagnosi non significa necessariamente comportarsi nello stesso modo di fronte alla stessa situazione. Ogni persona è diversa dall’altra. Mi preoccupa un pò la sua esigenza di cercare un contatto con la sua ex anche senza pretese. Il mio consiglio è quello di farsi aiutare a elaborare la separazione ( non è necessario che il terapeuta abbia una formazione particolare)

  67. C. 29 Settembre 2016 at 14:40 - Reply

    Sto vivendo questo incubo sulla mia pelle da un mese ormai e non ne posso più. La mia ex compagna è una border ed io non ho alcun modo per aiutarla. si è chiusa nel suo mondo e mi sta tenendo fuori senza alcuna valida ragione. Come se il mostro fossi io.

  68. Stefano 3 Ottobre 2016 at 10:48 - Reply

    Buongiorno Dottoressa. Non riesco a chiudere definitivamente con questa persona “border”. E viceversa. Mi ha rimpiazzato a letto con un’altra persona, ci sto male, ma se razionalmente mi ripeto che devo allontanarmi, poi basta un messaggio una parola e vengo risucchiato da lei. Sono in terapia da qualche mese. Ma non riesco a liberarmi. Può darmi qualche consiglio pratico o ci vuole solo Tempo e Volontà perché io guarisca e rompa questa catena? Grazie

    • Anna Zanon 11 Ottobre 2016 at 10:30 - Reply

      Gentile Stefano, i consigli pratici servono molto a poco purtroppo..L’unico consiglio che mi sento di darle è quello di rivolgersi ad un bravo terapeuta per elaborare il lutto per la fine di questa relazione

  69. Alex 10 Ottobre 2016 at 13:49 - Reply

    Credo di aver aver avuto una storia con una persona affetta da questo disturbo, la mia unica perplessità riguarda il fatto che questa donna è sposata ed ha un figlio. E’ possibile che una border abbia una storia una relazione extra coniugale mantenendo quel tipo di dinamiche comportamentali anche con il proprio amante?

  70. a. 14 Ottobre 2016 at 20:22 - Reply

    esperienza incredibimente simile, leggendo articoli e forum mi sono addentrata in questo argomento, sospettando e adesso avendo conferme, di essere stata con un border.
    leggevo una cosa che è stata sempre presente e forse non riuscivo mai a spiegare e spiegarmi:
    le conversazioni di queste persone appaiono in genere ricche di episodi, scene e personaggi, ma prive di un filo conduttore evidente. In altri casi, invece, sembra che stiano raccontando “tutto ed il contrario di tutto”: il loro punto di vista su sé stessi o sulle altre persone risulta contraddittorio.
    x il resto, questi articoli sembrano scritti per descrivere il ragazzo con cui sono stata per + di un anno.
    L’idillio, la favola iniziale, tutto però sempre con qualcosa di non tangibile, eppure i progetti, la sicurezza della ns relazione di essere due di parlare sempre di un noi, sempre e soprattutto da parte sua.
    le problematiche pesanti descritte ciclicamente ogni volta che ci vedevamo, su parenti genitori e situazioni, senza mai arrivare a capire veramente, eppure erano predominanti e ne parlava continuamente.
    infine l’abbandono chiusura con me immediata improvvisa senza un litigio serio senza niente che lo potesse far prevedere veramente, se non forse da parte mia qualche momento di silenzio e di allontanamento per la prima volta, e da lì il suo stravoglimento .l’estraneità nel modo di scrivermi, facendo a me una diagnosi piuttosto (dove sembra descrivere i suoi problemi in realtà! Facendomi quasi aprire gli occhi e di fatti da lì sono arrivata a sospettare il suo disturbo), e ogni cosa potessi dire, quando l’ho chiamato, veniva girata e passavo io per colpevole tutto a un tratto… mentre la prima motivazione per la chiusura era tutt’altra, non relativa a me…
    un’altra persona, tutto a un tratto!

  71. a. 14 Ottobre 2016 at 20:30 - Reply

    ovviamente c’erano anche bruschi repentini cambi d’umore, smusate come le chiamavo io, anche verso di me sopratt. negli ultimi tempi, io facevo sempre finta che queste cose non fossero importanti a me stessa, facevo la non permalosa, li sminuivo (e non è da me).. forse perché ormai credevo nella relazione e pensavo ancora agli idilli iniziali, ero stregata nonostante ultimamente facessi sempre + spesso presente a lui quando rimanevo male di alcune sue uscite strane di parole dette a me come le rivolgeva a me, cosa diceva, e un trattare gli altri come scemi o prendere ogni cosa come contestabile.. o come ‘è colpa mia ora mi darai la colpa tutto il giorno’… quindi anche travisando delle situazioni..

    forse ero assuefatta da qquesto rapporto, la sua presenza fissa giornaliera nei messaggi al telefono e il we… mai saltato un we per un anno, dalla prima uscita, e mai saltato un giorno il sentirsi giornaliero… per poi sparire del tutto.. si qualche messaggio dove si scusa per la telefonata (dove mi ha trattato malissimo senza che io gli abbia mai fatto qualcosa di negativo né mi fossi rivolta male a lui neppure dopo il suo messaggio dove chiudeva con me!),
    arriva un messaggio per me assurdo poiché salta tutto l’argomento e il disastro successo e mi consiglia dal niente di vedere una cosa in tv… ma capite bene che per un rapporto serio di 1 anno, e dopo come mi ha trattata.. è un comportamento che vedo come estremamente assurdo infantile non da uomo con cui potevo davvero costruire un futuro serio.. è questo un modo per ri approcciare? e cosa posso dire, io non posso farmelo bastare..

    e ciò mi logora, mi addolora come è finita e non avere ancora spiegazioni sufficienti, se non quelle che mi sono trovata da me…
    poi finirà che sarà già a trovarsi un’altra, è veramente deleterio pensare ciò ricordando come credevo fosse, quello così devoto e sicuro e attaccato a me.. e dopo pochi giorni questo cambiamento..

  72. Chiara 2 Novembre 2016 at 13:27 - Reply

    Gentile Dottoressa, Le chiedo gentilmente un parere su una frequentazione interrotta ora perché vi trovo in parte rispecchiati i tratti di questo tipo di personalità. Incontro casuale 4 mesi fa da favola, chiacchiere, invito a bere qualcosa, poi inviti a cena da me, attrazione fortissima e inizio di una frequentazione seppure a distanza. Lui una personalità strana, altalenante, un giorno molto disponibile ad aprirsi l’altro molto chiuso e sfuggente, sempre con la scusa dei troppi impegni lavorativi. Con il passare delle settimane e gli incontri inizio a sentire la stranezza dell’assenza di certi gesti: distacco sui saluti quando ci si vede, incapacità di rispondere direttamente a domande, interesse che si alterna a disinteresse. Non reggo la tensione e un giorno esplodo di rabbia, segue un incontro molto teso in cui lui mi confessa di essere bisessuale, rifiutando però di darmi spiegazioni al riguardo. Il rapporto continua con sue mezze sparizioni (neppure risponde agli sms) alternati a momenti di slancio suoi (mandarmi foto sue o di dove ci eravamo conosciuti) etc, ma con un rifiuto costante di portare la nostra relazione al di fuori delle 4 mura di casa e di voler spiegare (ho pensato, ma lui non ha mai confermato, che la sua storia precedente finita dolorosamente, detto da lui, fosse con un uomo e che l’idea di uscire con una donna di fronte a tutti ora lo bloccasse o per lo meno volesse essere più sicuro della cosa). Alla fine divento intollerante a questi atteggiamenti e messo con le spalle al muro riduce il nostro rapporto al niente, solo piacevole sesso, distorcendo la durata temporale e rivoltandosi contro di me con astio, accusandomi che la colpa del mio star male al momento fosse solo mia ma al tempo stesso non volendo chiarire le sue intenzioni e lasciando come una porta aperta. Nei giorni peggiori provo a risentirlo e ora scherza e sembra dare possibilità di riconciliazione ora si allontanano di nuovo con ira invitandomi a non cercare perché che a suo avviso non esistono. Infine mi blocca i contatti telefonici senza neppure un chiarimento di persona. Aggiungo che mi aveva parlato di una sua precedente relazione, dopo forse quella da me ipotizzata come omosessuale, durata due mesi e di come avesse ritenuto la ragazza in questione (in due mesi!) quella giusta, salvo poi rendersi conto del contrario dall’oggi al domani. Nel suo atteggiamento finale colgo una disaffezione totale nei miei confronti che mi sembra inspiegabile dopo 4 mesi e la condivisione di attimi forse non numerosissimi ma molto intensi tra cui anche profonde confidenze reciproche.. oltre ad atteggiamenti così ostili che mi feriscono moltissimo e mi fanno sentire usata e quasi colpevole di non so cosa pur avendo fin dal principio fatto di tutto per farlo sentire desiderato/accettato/stimato e averlo circondato di attenzioni. Pensa che possa in parte rientrare in questo tipo di personalità? O che sia una problematica comportamentale legata magari alla complessità del suo orientamento sessuale? Ritiene che una persona di questo tipo possa essere stabile almeno nella sua decisione di rottura o potrebbe tra dei mesi tornare sui suoi passi? Da una parte ora che sto soffrendo e mi sento legata a lui lo vorrei, dall’altra il pensiero mi angoscia, perché l’incontro con lui ha già sconvolto molto il mio equilibrio. La ringrazio molto, Chiara

    • Anna Zanon 15 Novembre 2016 at 15:06 - Reply

      La confusione sull’orientamento sessuale è una problematica tipica del disturbo borderline di personalità. Con questo non sto dicendo che tutte le persone che hanno una confusione sul proprio orientamento sessuale siano borderline! Semplicemente chi ha questo disturbo ha un identità fragile e incerta ( non sa chi è, cosa vuole dalla vita, ha opinioni e valori spesso contradittori).
      A causa dell’instabilità dell’Io diventa difficile fare delle scelte stabili in qualsiasi ambito.
      Ma a prescindere dalla diagnosi che non si può fare on line, i comportamenti che descrive sono gravi e provocano in lei un intenso malessere.. ragioni sufficienti per non proseguire una relazione

  73. Daniele 6 Novembre 2016 at 23:07 - Reply

    Salve dottoressa,
    Pensa che una ragazza borderline dopo un bel pò di relazioni andate male capisca che è lei il problema e magari proverà a mantenere un rapporto stabile? o i suoi rapporti avranno tutti lo stesso epilogo? Grazie

    • Anna Zanon 15 Novembre 2016 at 09:38 - Reply

      Purtroppo se ha veramente questo disturbo, non è capace di fare autocritica e tenderà a ripetere sempre lo stesso schema in tutte le relazioni che avrà

  74. Marcello 12 Novembre 2016 at 16:24 - Reply

    Buonasera,

    purtroppo io sono stato in una relazione malata senza mai riuscire a staccarmi, ho fatto scelte errate e subito dopo, il disturbo si è impadronito di me. Nel mentre sono cominciate le insicurezze, il giudizio agli altri, l’essere cattivo e uno stile di vita piano piano sempre più distruttivo. Nel mentre non sono riuscito a prendere oi benefici del distaccamento perchè mi sono legato ad una persona, probabilmente aggrappato, dimenticando tutto quello che facevo nella vita fino a trovarmi completamente solo, malato, senza futuro ne speranze. Attualmente io ho un disturbo borderline contro il quale avevo lavorato per anni ed ero riuscito a superare brillantemente. Inoltre ho rovinato tutte le amicizie e gli amori passati con i quali ero riuscito a mantenere un rapporto al di la dell’amicizia, ma di fiducia e scambio reciproco. Sono passato per esaurimento nervoso, crolli, crisi ecc…., senza mai riuscire veramente a staccarmi dalla personna alla quale mi sono aggrappato. Infine al momento la mia vita è un inferno perchè sono costretto a vivere con i iei mentre tutti gli altri stanno vivendo la loro vita, non ho un lavoro ed ho paura di uscire di casa.

    • Anna Zanon 15 Novembre 2016 at 09:00 - Reply

      Gentile Marcello, se lei è riuscito ad allontanarsi da questo rapporto distruttivo significa che ha delle risorse..altrimenti sarebbe ancora con quella persona. Detto questo deve farsi aiutare, visto che la sua crisi mi sembra piuttosto seria

  75. eva 20 Novembre 2016 at 14:50 - Reply

    Buongiorno dottoressa,

    Ho 32 anni, da quando avevo 18 anni mi mantengo da sola, ho fatto l’esperienza di vita tosta puntando sempre sulle proprie forze, ho compiuto gli studi all’estero, ho vissuto nei diversi paesi cavandomela alla grande. Ho una personalita’ aperta e allegra, ho saputo gioire ogni momento della mia vita con la grande passione e gioia. Penso di essere una bella donna e avendo una personalita’ positiva non mi sono mai lamentata per la mancanza delle attenzioni. Sono una persona molto selettiva nell’amore, ho vissuto precedentemente solo 1 volta la storia in cui sentivo di essere emotivamente coinvolta all’eta’ 20-23 anni.
    Poi magari per le circostanze di vita (i continui cambiamenti al livello logistico) o perche’ semplicemente non avevo incontrato quello che mi avesse colpito davvero, non ho avuto piu’ un rapporto solido.
    In circa 4 anni fa ho trovato la dimora fissa nel mio paese d’origine (Slovacchia) e qui la mia vita e’ cambiata completamente. Ho cominciato a progettare il mio futuro e mi sono quasi fissata con l’idea di trovare la mia seconda meta’.Ho conosciuto soltanto le persone interessate ad un rapporto superficale oppure quelle che non interessavano a me. Ho cominciato a lavorare presso una multinazione e li’ ho conosciuto un ragazzo calabrese 7 anni piu’ giovane. E’ successo tutto in fretta: dal momento in cui ci siamo visti non abbiamo piu’ potuto fermarsi..: baci immensi, gli sguardi infiniti, la voglia di correrere verso l’altro anche solo per vedersi per qualche minuto. Oltre questo c’era la stima reciproca, l’ammirazione ecc…A me non sembrava vero di poter vivere ancora le sensazioni cosi’ forti, cosi’ belle…di poter amare con tutta me stessa..Lui dall’inizio ha avuto paura di entrare in questa relazione, paura che porta la responsabilita’ di una relazione con una donna che comincia a fare “sul serio”. Ma alla fine dicesse:” ok, fidanziamoci, se finisce non darmi le colpe”..Non erano le parole di grande conforto e sicurezza, ma ho ci voluto credere che potesse funzionare. Da quel momento ogni giorno mi diceva quanto fossi importante per lui, voleva sempre vedermi, stare con me, era anche gelosissimo. Eravamo praticamente inseparabili. Litigavamo ognitanto, perche’ non gli bastavano le mie attenzioni o perche’ era geloso del mio passato, perche’ avrebbe voluto essere l’unico uomo della mia vita. Ha confessato le sue cose piu’ intime del passato, le paure e insicurezze. Ha perso la madre quando era bambino, diceva poi di non essere stato mai veramente felice, che la sua vita e’ un continuo di preoccupazioni. Ripeteva spesso che sono la cosa piu’ bella, piu’ vera che gli e’ capitata nella vita, che la mia serenita’ lo riempiva di gioia. Quando io dopo 6 mesi pero’ cominciai’ a parlare del futuro si bloccava, era terrorizzato per esempio all’idea della convivenza (anche se ho cercato di andare pianissimo e in realta’ non glie lo mai proposta) oppure solo di fare un viaggio lungo insieme. Quando litigavamo mi offendeva in modo pesante e mi trattava come un’estranea, il giorno dopo quasi si inginocchiava per chiedere il perdono dicendo che ha dei problemi emotivi e che spesso non riesce a controllarsi. Sottolineo che le offese erano veramente pesanti (io non utilizzerei quelle parole nemmeno verso un nemico) poi diventava come se fosse un’estraneo, mi diceva che intanto non ha bisogno di nessuno, che la sua vita intanto e’ di merda, e se voglio lasciarlo lo posso fare anche subito. Una volta per il mio compleanno si era ingelosito a distanza (che non ho risposto al messaggio subito) e mi ha scritto di tutti i colori dicendomi che meglio che ci lasciamo. Dopo qualche giorno ha scritto che con il suo comportamento di merda ha perso la cosa piu’preziosa che aveva. Ed e’ stato un continuo cosi’. Spesso si sfogava con me perche’ non riusciva a dormire tranquillo di notte, aveva dei giorni in cui era sempre triste o arrabbiato. Di notte voleva essere sempre abbracciato, coccolato, poi all’improvviso gli scatti di nervosismo e maltrattamento per via di qualche incubo e poi il giorno dopo di nuovo a chiedermi scusa con le lacrime…Mi sembrava spesso che provocasse le situazioni di litigio per avere la conferma del mio sentimento verso di lui..una volta si inervosi’ anche al letto dicendomi che secondo a lui non ero presente del tutto e magari pensavo all’altro. Quando uscivamo insieme mi voleva tenere sempre per mano e si ingelosiva anche del cammeriere che veniva a prendere l’ordine al ristorante. Io non credo di essermi comportata male o in modo che potesse fargli venire qualche dubbio, anche perche’ avevo gli occhi solo per lui. Cercavo di capirlo e di stargli vicino, percependo la sua inquietudine emotiva. Perche’ comunque mi faceva sentire speciale (nonostante tutte le offese e matrattamenti),mi nutrivo dei bei momenti, della sua adorazione. Per me e’ diventata una droga, ho cominciato avere la sensazione come se fossi scelta per migliorare la vita di questa persona, per fargli scoprire il bello, per fargli sorridere, per riempirla d’amore e di tranquilita’….Organizzavo i viaggetti, sorprese, cenette…Lui, da una parte diceva di stare da Dio con me ( e me lo ha fatto anche capire)..poi paradossalmente le mie attenzioni lo spaventavano, mi vedeva sempre piu’ presa e aveva il terrore che io volessi fare qualche passo avanti. In generale era una persona piena di paure: spesso di sera vedevo che si intimoriva di accompagnarmi a casa. Un giorno si arrabio’ di brutto perche’ gli ho chiesto di fare una passeggiata insieme di domenica, mi ha detto:” comprati un cane e fatti la passeggiata con lui”..Dopo, per 2 giorni non si e’ fatto sentire, dopodiche’ e’ venuto da me, abbiamo passato 2 giorni stupendi, tra far l’amore, le risate, discorsi seri…Lo stesso giorno mi disse che mia ama piu’ di qualsiasi altra cosa percio’ mi deve lasciare. Perche’ questa relazione diventa sempre piu’ importante e lui non se la sente in questo momento di gestirla. Aggiungo che Andrea non ha avuto altre esperienze serie con le donne, una volta dice di essere stato molto preso da una ragazza, ma alla fine dopo le prime difficolta’ l’ha lasciata all’improvviso, poi con un’altra sempre un rapporto di tira e molla, ha lasciato anche a lei. Ecco secondo me in generale aveva molta facilita’ ad abbandonare le persone che gli volevano bene. Anzi’ quando me lo raccontava se ne quasi vantava del fatto che abbia fatto stare male queste ragazze che erano cosi’ tanto innamorate di lui. A me diceva che sono l’unico amore della sua vita…Mi ha lasciata nel momento in cui avevo piu’ bisogno di lui: la malattia del mio padre, io stessa ho fatto le analisi perche’ c’era il sospetto di un tumore. Da un giorno’altro e’ diventato come se fosse un’estraneo, mi ha lasciata mentre dal dolore non potevo muovermi nel letto dicendomi: “che ci sono altri motivi per piangere nella vita e che dovrebbe a prendermi a schiaffi, che dovrei essere forte come lui, perche’ lui ha vissuto le cose peggiori”. Da quando mi ha lasciata sono passati oramai 8 mesi, ma io ancora non riesco a tornare in me. Per 4 mesi non ho mangiato ne dormito, ora di notte sempre gli incubi, ed e’ diventato il mio pensiero fisso. Purtroppo siamo praticamente i vicini di casa (anche se lui ora cambia il paese) e in tutti questi mesi ci sono stati gli incontri causali,ogni volta quando ci vedevamo diceva di amarmi ancora, voleva baciarmi ecc..Mi sento una persona distrutta, ci ho investito cosi’ tanto in questo rapporto. Ho perso praticamente la mia serenita’, la voglia di fare le cose, mi ritrovo in una crisi esistenziale. La cosa che mi distrugge e’ il pensiero che lui si fara’ una vita con un’altra persona, che magari lei riuscira’ a renderlo felice, mentre sono stata io ad investire tutta me stessa in questo rapporto. Mi sento cosi’ ingenua di aver creduto di avere questo grande valore per Andrea. Non so se riusciro’ ancora ad amare nella mia vita, non so da dove partire. Ho voglia incredibile di cambiare il paese e cominciare la vita di nuovo, qui ogni cosa mi ricorda di lui. Ma come e’ possibile che una donna ti tanti orrizonti si e’ resa cosi tanto dipendente di questa situazione? Come guarire, come realizzare che non era l’uomo per me? perche’ ancora lo sento cosi’ tanto mio? Come posso smettere di amarlo? Ogni parere sara’ molto prezioso per me. Grazie

    • Anna Zanon 21 Novembre 2016 at 12:27 - Reply

      Purtroppo quello che lei sta passando accomuna tutte le ” vittime” di un border. I border ti prendono l’anima solo per poi fartela a pezzi..non trovo altre parole per descriverlo. Lui l’abbandonata quando lei aveva più bisogno di lui perché lui avuto paura di perderla a causa di un tumore ed è scappato.L’ ha abbandonata prima che lei potesse abbandonarlo morendo.
      Nessuna donna però può rendere felice un border. Infatti chi ha questa problematica vive una condizione paradossale: se si sente amato, fugge oppure distrugge il rapporto. Se l’ altra si allontana si sente abbandonato e soffre.
      Io credo che qualche colloquio con uno psicologo può aiutarla a ricucire le dolorosissime ferite che questo abbandono le ha lasciato

  76. Edo 21 Novembre 2016 at 02:20 - Reply

    Gentile Dottoressa,vorrei chiederle consiglio sulla mia situazione soprattutto perchè attualmente sono molto confuso, la ringrazio già in anticipo per qualsiasi consiglio mi potrà dare. Io ho 21 anni e per più di un’anno ho frequentato una ragazza che sospetto soffra di personalità Border, ho questo sospetto non solo perchè quello che ho letto in questo articolo sembrava descrivere la nostra relazione ma per tanti altri aspetti, per esempio lei stessa mi disse che soffriva di questo problema ma ogni volta che ne parlavo con lei mi diceva che non dovevo dargli della pazza e s’infuriava con me,inoltre i suoi atteggiamenti sono stati spessissimo auto-distruttivi, si tagliava quasi tutti i giorni,prendeva medicine a caso, si riduceva a non mangiare oppure se mangiava poi vomitava il tutto. Io lo conosciuta il maggio del 2015 e subito ho desiderato aiutarla anche se lei è di Roma e io di Milano, la sentivo tutti i giorni e restavo sveglio fino alle 05:00 pur di assicurarmi che non si facesse del male… Piano piano mi sono innamorato di lei e ci siamo messi insieme, appena ci siamo visti abbiamo passati dei giorni fantastici insieme ma appena ci siamo allontanati di nuovo i problemi sono ricominciati, alla fine crebbero e a Luglio lei mi tradì con un’altro ragazzo, litigammo ma alla fine la perdonai e ci rimettemmo insieme, la cosa andò avanti tra alti e bassi fino ad Ottobre. Nel mese di Ottobre ero sotto molto stress tra Università e lavoro part-time (appena trovato solo per permettermi i viaggi da lei) lo stress aumentò moltissimo quando mi disse che aveva un problema di salute e voleva che andassi da lei, io dovevo lavorare e non potevo prendere e andarmene per 2 giorni, ma l’amavo più di qualsiasi altra cosa e mi licenziai per andare da lei, presi un treno il giorno stesso e quando arrivai scoprì che non c’era nessuna emergenza ma che voleva vedermi… Questa scelta mi provocò non pochi problemi con la mia famiglia ma decisi di perdonarla anche questa volta. Le cose vanno bene fino a Gennaio e sembravano stare andando davvero bene, quando mi tradì con un’altro ragazzo e questa volta litigammo pesantemente, la cosa più assurda fù che giro la colpa verso di me e io nonostante gli avvisi di tutti i miei amici mi sentivo più colpevole che mai, ma soprattutto smise di netto di parlarmi da un giorno all’altro, ignorando tutti i miei msg. Io ne fui distrutto arrivai a chiederle scusa ma niente, passò del tempo iniziammo a risentirci e si arriva al presente, ultimamente (negli ultimi 2 mesi) stava avendo un brutto periodo e io le sono sempre stato vicino, nonostante la distanza sia aumentata (attualmente sono a Londra per questioni scolastiche) le cose andavano bene quando all’improvviso a causa di una cazzata iniziammo a litigare e come la scorsa volta boom dimenticato mentre la colpa mi veniva gettata addosso.
    Per aiutare a capire il comportamento lei ha sempre pensato che tutto quello che le succede sia colpa degli altri ma mai sua, la cosa più difficile nella relazione è sempre stata che si auto-contraddiceva da sola e quando glielo facevo notare non mi rispondeva per ore o giorni, molte volte ci sono stati altri comportamenti auto-distruttivi e i genitori li ignorano, la mia domanda è cosa dovrei fare? Dovrei smettere di provare ad aiutarla?

    • Anna Zanon 21 Novembre 2016 at 12:15 - Reply

      Buongiorno, a me pare che i problemi della sua ragazza siano piuttosto gravi. Lei ha cercato di aiutarla ma non può riuscirci perché chi ha dei problemi come quello della sua fidanzata non è solo distruttivo con se stesso ma anche con le persone che gli sono vicine.

  77. Antonio 25 Novembre 2016 at 22:27 - Reply

    Salve Dottoressa
    Mi chiamo Daniele, da 1 mese la mia ragazza mi ha lasciato, navigando su internet ho trovato tanti riferimenti agli atteggiamenti di lei in disturbi come borderline, narcisismo, vittimismo patologico e simili ma non vorrei azzardare diagnosi a caso, mi farebbe un immenso piacere avere un suo parere da esperta a riguardo, sto malissimo e non so davvero come uscirne.. Sono sicuro che la sua visione dei fatti mi sarà di grande aiuto! Ci conoscemmo su Facebook, io 21 anni siciliano che studia a Genova e lei 19 anni di Como, messaggi su messaggi, entrambi subito presi l’uno dall’altro, addirittura lei non riusciva a dormire senza la mia buonanotte, dopo 1 mese decidemmo di incontrarci a metà strada a Milano, la portai al castello sforzesco e li’ ci siamo dati il primo bacio, insomma sembrava una storia da film, da li’ parti’ la nostra storia a distanza durata 1 anno e 6 mesi, mi presentò i suoi genitori dopo un mese da quell’incontro a Milano, (quando andavo da lei 1 settimana al mese stavo a casa loro) ha veramente una bella famiglia. I primi mesi veramente stupendi con lei che mi idealizzava e mi dava tutto l’amore possibile e io ricambiavo, mi diceva che ero la cosa più bella che le sia mai capitata, che ero bellissimo, che ero il ragazzo più intelligente mai conosciuto, l’unico ad averle fatto provare qualcosa con il bacio, l’unico che le ha fatto scoprire l’amore, quando tornavo a casa nella mia città trovavo dei bigliettini nella valigia lasciati da lei con frasi bellissime, mi diceva che quando partivo poi stava 3 giorni depressa, mi disse anche che non si sentiva alla mia altezza e che io fossi come un angelo che l’ha aiutata in un periodo difficile della sua vita (sua mamma aveva scoperto di avere la sclerosi multipla), mi diceva con te sto da dio, addirittura mi ringraziò dopo 6 mesi insieme dicendomi “grazie amore mio, i 6 mesi più belli della mia vita”; un’euforia assurda e un’ansia di vederci pazzesca, quando eravamo insieme non ci staccavamo mai, sempre abbracciati a baciarci a coccolarci e ridere, non immagina come stavamo bene insieme! Dopo quei 6-8 mesi insieme però.. qualcosa cambiò! Ci siamo come un pò spenti (forse perchè abbiamo dato tutto all’inizio partendo in sesta?), iniziarono i problemi di carattere, lei sembrava come una bimba impazzita che si lamentava di tutto e io ero orgoglioso, evito di scrivere tutti i litigi e le sue innumerevoli scenate ma voglio focalizzarmi sui comportamenti cruciali.

    – Iniziò a non andarle bene niente, a lamentarsi di tutto e ad essere gelosissima.

    – La gelosia fu il punto di partenza della sua serie infinita di insulti settimanali (per sms): “ah messaggi con le amichette dell’università morto di figa” (ragazzi e ragazze della mia classe che mi passavano le domande per gli esami), “sei un testa di cazzo”, “uno sfigato”, “un uomo senza palle”, “non fai un cazzo per me” “non sei un vero uomo” “sei un falso” e potrei continuare, si faceva tantissime paranoie assurde per qualsiasi cosa e una roba da niente la faceva diventare chissà che e potevo dire o fare quel che volevo ma lei non si toglieva dalla testa quella paranoia! Un giorno addirittura per aver fatto l’orgoglioso arrivò a dirmi “terrone di merda!”. Le dicevo di quanto fosse assurda questa cosa degli insulti (si difendeva dicendo che la portavo io ad insultarmi) e le facevo promettere di non rifarlo, ma tempo qualche giorno e tornava ad insultarmi e li’ perdevo lo staffe e rispondevo a tono anch’io.

    -Passarono altri 6-8 mesi cosi’ tra alti e bassi, quando sembrava che le questioni fossero state risolte ecco che si ripresentava il solito copione e spesso tornava ad insultarmi per cose già risolte in passato. Anche se nei messaggi a volte sembrava tutto tranquillo io settimana dopo settimana la vedevo fisicamente sempre più distante, come se avesse sempre meno voglia di fare qualcosa con me, non aveva più voglia di baciarmi come prima anzi spesso sembrava forzata la cosa, provavo ad abbracciarla e si toglieva, non mi idealizzava più anzi mi copriva di insulti, all’inizio diceva che voleva trasferirsi a Genova da me ma poi diceva il contrario “voglio vivere qui a Como” (già parlava al singolare) e tante piccole cose che io notavo ma che lei non ammetteva anzi diceva “ma no amore mio non è davvero come credi, io ti amo tantissimo, siamo cosi’ belli insieme perchè dobbiamo litigare sempre”

    -Invidiosa e credeva di essere invidiata dalle altre

    -Sempre nervosa e irritata spesso dalla mia presenza

    -Quando nei messaggi tirava fuori le sue paranoie assurde con unico epilogo la lite, se ne usciva con frasi come “e comunque quando non ti abbraccio o bacio è perchè non ne ho voglia” oppure “di te non m’importa un cazzo” oppure “ti uso solo per scopare”, quando tornava per fare pace le chiedevo il perchè di queste parole e lei rispondeva “nono non le penso, volevo solo ferirti” (per manipolarmi?).. Io penso che nella rabbia ci sia sempre un bel po’ di verità e queste cose forse le pensava davvero..

    -Mi diceva “voglio che torni quello di un tempo” (quello tutto carino che la riempiva sempre di complimenti, attenzioni e messaggini chilometrici) ma come potevo tornare quello di prima se diceva cose del genere? Me lo disse anche 3 settimane prima di lasciarmi

    -Quando mi insultava poi mi bloccava su whats app e dopo qualche ora, o un giorno, mi sbloccava e tornava a scrivermi per fare pace, inoltre ogni volta che faceva questo cambiava immagine profilo e ne metteva una tutta fighetta, le chiedevo il perchè di questa cosa e lei rispondeva “per farti vedere cosa ti perdi” e in aggiunta a stati come “quando l’orgoglio vince le persone si perdono”

    -Dopo l’ultima litigata appunto il mese scorso non ci siamo scritti per una settimana e quando la ricontatto lei mi risponde “è finita!” io le dico nonostante tutto io ti amo tantissimo, e lei risponde “io non ti amo più, sono stanca di tutte le litigate, quando si tira troppo la corda prima o poi di spezza, ho capito che per te non provo più niente, al mio fianco voglio un ragazzo che mi rispetti, che io rispetti con cui passare una vita felice e con te tutto questo non c’è mai stato”, le dico dammi la possibilità di dimostrarti quando ti sbagli e lei “no non hai la possibilità perchè non ti crederei più, non c’è più interesse e quando decido una cosa non la cambio!”.

    -Dopo la rottura ha avuto il suo gregge di pecore (sorelle, amiche) che le ripetevano hai fatto bene, era l’unica cosa da fare ecc in quanto mi ha descritto a queste persone come quello che non sono e lo faceva già da prima di lasciarmi.

    -A fine relazione ha scaricato tutto su di me (giocando sul senso di colpa?) dicendomi che non le piaceva il mio carattere e cose come, “sapevi solo insultarmi e dirmi parole” (io?) “ti senti troppo in alto” (solo perchè dopo tutti gli insulti che subivo non la cercavo e doveva venire lei per fare pace) “sei orgoglioso”, “mi rendevi tu psicopatica” (lei è psicopatica), “non piaceva neanche a me essere in quel modo e quindi ho deciso di cambiare strada” “non andavamo d’accordo e sono usciti fuori dei caratteri di merda”. Le rispondo che insieme e con l’amore si supera tutto e potremmo tornare anche più belli e forti di prima e lei risponde “non c’è più amore ormai, avresti dovuto dimostrarmelo prima” (ma come? se ad esempio 2 mesi prima fossi tornato quello carino e coccoloso dei primi tempi come dice lei a quest’ora mi amava? e siccome non l’ho fatto non mi ama più? ma che cagate sono?). Gliel’ho pure detta questa cosa, se tornavo zerbino mi amavi e siccome non l’ho fatto non mi ami più? La sua risposta é stata “perché mi sei caduto dal cuore”

    -Decido di scriverle una bellissima lettera e vado fino a Como a casa sua per portargliela personalmente ma lei proprio mi respinge confermando tutto quello che aveva scritto e mandandomi via dicendomi “grazie per la lettera, mi dispiace che stai male ti passerà presto vedrai, se ti va possiamo rimanere amici mi farebbe davvero molto piacere”. Ha detto mi dispiace che stai male perchè ahimè sono scoppiato a piangere davanti lei mentre dicevo quanto l’amassi e lei proprio impassibile, doveva vedere la rabbia, il rancore, il disprezzo e il menefreghismo nei suoi occhi, sembrava una persona completamente diversa da quella che ho conosciuto, zero empatia, come se avesse dimenticato la nostra storia e io non fossi mai esistito.

    -Sono tornato a casa e le ho scritto che non la dimenticherò mai, tutti i momenti insieme ecc e lei neanche ha risposto e dopo un altro messaggio se ne esce con “non mi avrai mai più” (chi si sentiva troppo in alto?)

    -Dopo un messaggio emozionante che le mandai rispose con “di certo non dimenticherò mai quello che c’è stato nei primi tempi perchè è stato bello davvero” (e cos’ero.. un giocattolo?) “mi dispiace tantissimo che sia finita cosi’”

    -Le chiesi se avesse conosciuto un altro e rispose “no ho conosciuto te che è diverso” (sono sempre stato lo stesso, ovviamente senza le parole belle e dolci di un tempo ma come potevo se mi trattava cosi’)

    -Mi disse inoltre “è da un pò di tempo che con te non sto più bene infatti l’ultima volta ero distaccata”.. ma cavolo parlamene di presenza no? invece di manifestare una finta felicità per poi esplodere quando sono distante! Non ha il coraggio di affrontare le situazioni infatti dopo la rottura non ha voluto neanche parlare al telefono con me, e quelle volte che rispondeva agli sms lo faceva per dirmi parole e di non insistere. Mi ha lasciato in un momento difficile della mia vita tra tanti problemi e dovevo anche fare un test universitario

    -quando le dissi dammi la possibilità di dimostrarti quanto ti sbagli a pensare questo di me.. mi disse “non devi dimostrarlo a me, con la prossima fidanzata starai più attento”

    -nell’ultimissimo messaggio che le mandai le cantai (nota audio) dolore e forza di biagio antonacci (il suo cantante preferito) dicendole alla fine buonanotte piccola e la sua ultima risposta fu “non mi chiamare piccola per favore..non stiamo insieme e facendo cosi’ ti stai facendo solo del male, ti ringrazio, mi hai fatta emozionare davvero con queste parole ma penso che tu debba cercare di dimenticarmi”.. e da li’ il silenzio.

    -Da allora nessun contatto, non si è degnata neanche di scrivermi uno ciao come stai, mi ha buttato via e abbandonato con un menefreghismo tale da pensare le peggiori cose.

    Ovviamente io non ho soltanto subito e non sono stato il ragazzo perfetto, avrò avuto anch’io delle mancanze di attenzioni nei suoi confronti, alcune mancanze di rispetto magari dando corda ad amiche che mi scrivevano o guardando qualche ragazza passare o rispondendo a tono ai suoi insulti ma nulla di grave come violenza fisica o tradimenti. Il mio sbaglio più grande è stato abbassarmi al suo livello rispondendo ai suoi insulti con altri insulti come bambina, psicopatica di merda, vai a far la troietta ecc ma mi faceva arrabbiare così tanto da esplodere.. Di questa cosa me ne vergogno perché capisco quanto possa far schifo dire cose del genere e in futuro non mi permetterei mai più di insultare una donna, a fine relazione ha usato questa cosa per farmi sentire in colpa, ha detto “sapevi solo insultarmi, darmi della troia, ma quale fidanzato da della troia alla propria ragazza? Ma non vedi che hai fatto schifo? Fai rideree” e poi la sera mi ha detto “scusa per parole”

    Insomma, le domande che adesso mi pongo sono: Forse non mi ha mai davvero amato? Se mi avesse amato davvero invece di mandare tutto all’aria non avrebbe cercato un punto d’incontro? Tutti gli insulti e la voglia di far leva sul senso di colpa erano una manipolazione? Perchè io continuo ad amarla e lei se ne frega come se io non esistessi e avesse dimenticato tutto? Cos’era una recita tutte quelle parole belle e promesse? Forse mi ha lasciato per un altro? Lei è cosi’ e non cambierà mai? Quando mi ha lasciato mi ha davvero fatto credere che la colpa fosse tutta la mia (Forse se l’avessi trattata sempre benissimo non sarebbe uscita la sua parte peggiore? forse ho commesso errori che l’hanno fatta disinnamorare? forse sono davvero io quello sbagliato?) Mi ammazzo di sensi di colpa.. A volte penso ai brutti momenti e alle parole che mi diceva e credo veramente che averla persa sia stato un bene.. ma delle volte penso al lei, alla sua bellezza fanciullesca, al modo in cui mi guardava e le brillavano gli occhi, ai suoi modi di fare genuini, al suo sentirsi bambina dentro per prendermi cura di lei per tutta la vita, alle belle parole che mi diceva, ai bellissimi momenti insieme.. e crollo!

    Dettagli aggiuntivi: -la nostra storia è durata 1 anno e 6 mesi, -dopo la rottura la vedevo online su whats app anche fino a mezzanotte l’una, -1 mese prima di lasciarmi ha messo instagram con le sue foto, -odia parlare al telefono infatti ci sentivamo praticamente sempre per sms, -ha perso la verginità con me, -lei è stata la mia storia più lunga e io sono stato la sua storia più lunga, -molto insicura di se e si vergognava a spogliarsi completamente davanti a me anche se il suo corpo mi piaceva, -dopo la rottura cambiava immagine del profilo whats app 3 o 4 volte al giorno (che problemi ha?) -prima di me di serio ha avuto solo tre storie di 4 mesi, 3 mesi e di 6 mesi ma mi disse che aveva baciato più di 20 ragazzi, le chiesi come mai poi dopo averli baciati non è mai nato nulla e lei rispose “perchè mi stancavo subito”, che si sia stancata anche di me? -Non ha tanti amici, anzi pochissimi, ha 2 amiche con cui si sente spesso e una la sfotteva continuamente anche davanti a me, -mi ha lasciato guardacaso nel periodo in cui si è diplomata e ora deve iniziare a lavorare, -ha ripetuto più volte che le farebbe davvero piacere rimanere mia amica e sentirci ogni tanto, -diceva che quando poi avrebbe avuto un lavoro e soldi si sarebbe rifatta il naso (lo ha un po’ a punta e lungo ma io neanche lo notavo, anzi mi piaceva) e anche i denti (ha dei dei bei denti ma lei voleva limarli e robe del genere), -mi parlava sempre male del suo ex, diceva che era un pazzo che la trattava male, la prendeva in giro, che un giorno le ha tirato un mazzo di chiavi in testa, alcune volte mi faceva leggere degli stati su Facebook del suo ex in cui scriveva “devi morire bambina” oppure “vattene a fanculo e non farti mai più vedere” e cose del genere, all’inizio pensavo anch’io fosse pazzo ma adesso mi rendo conto (forse?) che il pazzo non era lui, – mi ha lasciato per sms.

    MI AIUTI A CAPIRE

    • Anna Zanon 27 Novembre 2016 at 10:56 - Reply

      Caro Antonio, non è possibile fare delle diagnosi via internet su una persona che non ho mai visto, al massimo si possono fare delle ipotesi che devono essere verificate in altra sede. Ma questo non è il punto: quando una relazione ci fa soffrire e tira fuori il peggio di noi fino a farci ferire la persona che amiamo, significa che non è la relazione giusta e che non stiamo con la persona giusta. Le relazioni di odio amore possono essere molto intense ma sono relazioni distruttive. Innamoramento e amore sono cose diverse. L’innamoramento degli inizi quando ancora ci si conosce poco è basato sull’idealizzazione( si pensa di aver trovato una persona perfetta che risponderà a tutti i nostri bisogni e che ci renderà felici)ma questa fase così totalizzante non dura : si comincia a conoscere l’ altra persona con i suoi limiti e a quel punto bisogna imparare ad apprezzare l’ altra persona per quello che è veramente. Molte storie finiscono perché non si riesce a passare dall’ idealizzazione della fase dell’innamoramento all’ accettazione dell’ altro che è il fondamento dell’amore . Quando la fase dei fuochi d’artificio è finita, la sua ragazza ha cominciato a vedere solo i suoi difetti e a provare risentimento per lei perché non la faceva sentire più così speciale e ha reagito in modo distruttivo ed immaturo rendendola insicuro e attaccandola. Io credo che sarebbe difficile per chiunque, specie a 21 anni, stare in una relazione con una persona che ti critica, ti svaluta e ti attacca quando non aderisci alle sue aspettative. Un ruolo così può averlo solo uno psicologo con il suo paziente e solo per un ora alla settimana.
      Guardi avanti, un giorno capirà che è stato meglio che sia finita

  78. Isaac 19 Dicembre 2016 at 22:11 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,

    Sto uscendo di una relazione con una ragazza che penso (ma non posso essere sicuro) sia bordeline. Non penso abbia tendenze suicida o ‘self injury’ ma mi ritrovo negli altri sintome: una prima etapa di idealizzazione seguita di svalutazione, aggressivita’, rabbia per situazione banale, etc. Lei e’ una persona charming e in generale ben voluta ma anche se sembra essere sicura di se stessa, ha una low self-esteem ed all’inizio della nostra relazione sempre chiedeva se ero innamorarato di lei e perche’ lo ero.

    E’ stata una relazione a distanza e ogni volta che dovevamo separaci era molto doloroso per entrambi. Con il tempo, lei ha iniziato ad allontanarsi ed a denigrare la mia capacita’ per trovare una soluzione permanente per noi due. In un momento ho dovuto prendere una decisione importante con la che lei non era d’accordo. C’erano due opzione ed io ho presso quella che pensavo era la migliore per noi due (e anche per me) e non quella che era importante per lei. Al momento di prenderla mi ha minacciato con rompere la relazione se non accetavo la sua scelta ma io sono andato avanti comunque. E’ stata la fine di tutto. Qualche tempo dopo, mi scriveva dicendo che la relazione era finita.

    Ero devastato e ho fatto di tutto e di piu’ per farla cambiare idea ma era sempre peggio. Piu’ insistevo piu’ si allontanava lei. L’ultima comunicazzione e’ stata ‘non sono piu’ innamorata di te’, ‘devi guardare avanti’….. questa mail e’ stata seguita con il solito ‘BASTAAAAAA’, ‘LASCIAMI IN PACEEEEE”….

    Non ho intenzione di scriverle di nuovo ma comunque e’ molto molto doloroso. Le mie domande penso siano scontate per uno che e’ ancora innamorato. Quando lei dice ‘non sono piu’ innamorata di te’, lo pensa/sente realmente cosi’? Puo’ innamorarsi di me nuovamente o e’ impossibile assomendo sia vero quello che dice? E’ in grado di ricordare i nostri momenti speciali o ha bloccato tutto quello che abbiamo visuto? Io non riesco e mi vengono sempre in mente tutto quello che abbiamo visuto. Non ho idea se lei ricorda o no, se lei pensa o noi, se mi vede come qualcuno speciale con chi ha avuto una storia speciale o se non e’ capace.

    Mi sento in colpa e sento che non sono stato in grado di farla felice. So’ che non dovrei, ma lei mi ha fatto sentire cosi, sistematicamente caricando tutte le responsabilita’ sulle mie spalle.

    Anche se lei non torna con me, vorrei credere che la nostra storia e’ stata anche speciale per lei, che sono stato importante nella sua vita (due anni e mezzo). Vorrei pensare che il mondo che vive in me e’ simile a quello che vive in lei. Se non adesso, con il tempo sara’ cosi’?

    Grazie mille!

    • Anna Zanon 20 Dicembre 2016 at 09:02 - Reply

      Gentile Isaac, è difficile inquadrare una situazione complessa come quella che lei mi descrive in poche righe. Io non penserei ad una patologia, specie ad una patologia grave come quella borderline. Forse il vostro rapporto non ha funzionato per la distanza e per l’impossibilità di avere a breve un progetto condiviso e questo ha creato del rancore nella sua fidanzata. Questo con il tempo ha logorato il vostro rapporto e visto che lei come ogni innamorato insisteva, la sua ex, esasperata, le ha fatto capire che era finita in un modo brusco..

  79. Ale 26 Gennaio 2017 at 22:01 - Reply

    Buonasera dottoressa,
    Casualmente mi sono ritrovato su questo sito, solo perché la mia ormai ex da quattro mesi, ha accettato il mio riavvicinarsi a lei per poi dopo pochi giorni dirmi che nonostante si vede solo con me il funzionamento del suo cervello, parole testuali sue, non le permette di dimenticare il male che le ho fatto.
    Premetto che come molti dei commenti che ho letto, la mia ex ragazza con cui ho convissuto per quasi due anni, ha passato i primi sei mesi ad adorarmi, ero la sua ombra ed ero fiero e contento, man mano alcuni suoi atteggiamenti mi hanno allontanato, avevo problemi alimentari ed una situazione molto particolare a casa. Con il senno di poi forse ho sbagliato a non decifrare quello che mi dimostrava, mi voleva bene e forse mi chiedeva aiuto ma non avevo gli strumenti, purtroppo cercava il litigio spessissimo, fino a spingermi quasi ad evitare il contatto dentro casa.
    Da quando è andata via è stato tutto un incubo, anche argomenti su cui ridevamo insieme sono diventati, miei atti di svolgimento della sua persona, mi dice che le ho rovinato la vita, mi vede come l uomo più cattivo del mondo, e che non potrà mai dimenticarlo.
    Mi sono sentito veramente molto in colpa, sono stato molto male, ma ora quello che mi sta veramente distruggendo è non poterla aiutare. Ha deciso lei che voleva riprovarci e dopo due giorni ha capito che non si poteva perché sono sempre il solito uomo che le ha distrutto la vita.
    Dottoressa, dimostra nei miei confronti una cattiveria che io cerco di fermare, cerco di rispondere agli attacchi con parole gentili, ma lei si sente offesa insultata. Non so cosa fare e naturalmente appena le ricordo i problemi di equilibrio che lei mi ha sempre confessato ritorna a dirmi che sono io che la voglio far passare per pazza. Le ho proposto ogni tipo di terapia, anche di coppia, ma nulla, riesce a dirmi che si vede in futuro solo con me, ma nella stessa frase mi invita a farmi curare perché i problemi li ho io.
    Non so ha iniziato a farmi pensare davvero che sia io quello che delira.
    La ringrazio molto
    Purtroppo in queste storie anche le famiglie non sono di aiuto, la mia non riesce a capire come io faccio a sopportare di essere trattato così è a cercarla ancora, ma io la vedo come un a persona che ha bisogno di aiuto.
    Non so cosa altro fare, se le cose continuano così sarò io ad aver bisogno di un bel sostegno.
    Buona serata.

    • Anna Zanon 31 Gennaio 2017 at 10:18 - Reply

      Buongiorno, credo che nel vostro rapporto si siano create delle dinamiche complesse che vi abbiano portato a ferirvi profondamente e reciprocamente e la e la sua ex è molto arrabbiata e risentita con lei. A volte capita di lasciarsi male, soprattutto se si aveva investito molto nel rapporto senza per questo postulare una patologia psicologica.
      In poche righe non è possibile avere una visione obiettiva della situazione..ma perché lei è convinto che la sua ex abbia bisogno di aiuto?

  80. Francesca 11 Aprile 2017 at 09:31 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    leggendo il suo articolo mi sono un po’ ritrovata.
    Ho una relazione o meglio credo di avere una relazione con un uomo che ha comportamenti descritti nell’articolo, non se è Bordeline, però un giorno mi ama alla follia e poi mi detesta senza motivo, oppure prende scuse come allergie oppure problemi di famiglia per temermi lontana, a volte si confida i suoi problemi a volte mi dice che non vuole condividere con nulla perché io non sono in grado di aiutarlo a risolverli.
    Quando decide di non volermi vedere, si nasconde dietro alle allergie oppure ai suoi problemi e quindi mi dice di lasciarlo in pace. Io rimango spiazzata, non so come comportarmi, un giorno è dolce e un giorno è una iena.
    Volevo lasciarlo e glene parlai, ma lui non ha voluto assolutamente perché sosteneva che con stava bene, lo pregato di non tenermi lontana perché mi faceva del male, ma non è cambiato nulla, esempio, ci dovevamo incontrare un sabato, tutto accordato, e poi sparisce per tutto il giorno, io invio messaggi ma lui ne li legge ne risponde, verso sera mi invia un messaggio che non esce più perché sta male con l’allergia, ci si accorda per la domenica, anche lì, sparisce per tutto il giorno, finche non mi chiama e mi dice che rimane a casa perché sta male, ma poi scopro che esce in moto, io esplodo e gli invio una serie di messaggi dove gli dico che mi sento insicura di questa storia e che lui non mi aiuta, ma che ci tengo a lui, e che gli voglio bene. Morale della favola, lui si arrabbia perché aveva chiesto solo di essere lasciato in pace, e che quindi siccome io non ascolto non può funzionare. Finisce la storia dopo un anno e mezzo.. Io sto male, perché manca da morire, invece lui sembra essere felice e tranquillo.Dove ho sbagliato? forse dovevo pazientare di più?
    Grazie in anticipo.
    buona giornata.

    • Anna Zanon 17 Aprile 2017 at 21:05 - Reply

      Gentile Francesca, non è mai l’ altro il problema. Credo che sia più costruttivo chiedersi come mai sia andata ad innamorarsi di una persona così ambivalente verso un legame e così instabile. Di solito queste scelte non sono mai casuali. Ci innamoriamo di chi ci fa rivivere vecchi copioni per poterli riscrivere in modo diverso. Detto questo non credo che lei abbia sbagliato nulla, se ha deciso di interrompere la relazione pur provando un forte sentimento, è perché era logorata e non riusciva più ad andare avanti

      • Francesca 18 Aprile 2017 at 10:21 - Reply

        Gentile dott.ssa Zanon,
        grazie per la sua risposta, se rifletto sui vecchi copioni, e dopo aver riflettuto un pochino, devo dire di aver avuto una madre che mi amava ma allo stesso tempo mi odiava.
        Volevo che questa relazione funzionasse tutti i costi, ma non sempre le cose possono andare come vogliamo. Io sto ancora male, ma devo superare anche questa prova.
        Grazie di tutto.
        Francesca

  81. Francesca 21 Aprile 2017 at 08:37 - Reply

    gentile dott.ssa Zanon,
    ci sono ricascata, lui è tornato e io lo accolto a braccia aperte, adesso dopo una sola settimana mi dice che è giù che non vuole parlare e oggi mi ha detto passa una buona giornata.
    sono caduta di nuovo in depressione, pensavo avesse capito, invece quella che doveva capire ero solo io, lui è una persona disturbata e io mi devo allontanare altrimenti mi distruggo psicologicamente.
    Non so come fare, sono ancora troppo coinvolta emotivamente.
    Sono angosciata.
    Grazie di tutto.
    Francesca

    • Anna Zanon 1 Maggio 2017 at 18:08 - Reply

      Il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso terapeutico che l’aiuti a tirare fuori le sue risorse..solo così potrà dire basta a questa relazione malata

  82. Francesca 3 Maggio 2017 at 10:50 - Reply

    Gentile dott.sa Zanon,
    ho seguito l’istinto e sono andata da una psicologa, quindi grazie per avermelo suggerito, così so che ho fatto la scelta giusta nell’andare in consultorio.
    Ho iniziato la terapia ieri, e già dal primo incontro ho capito alcune cose, so che è ancora presto, ma spero di riuscire a uscirne e ricominciare a riprendere in mano la mia vita.
    Grazie di tutto.
    Francesca

  83. Lino 14 Maggio 2017 at 21:41 - Reply

    Salve dottoressa.
    Ho letto, e continuo a leggere periodicamente il suo articolo per farmi forza.
    Vengo da 5 anni di relazione con una ragazza che ogni anno mi lasciava per più o meno gli stessi motivi. Non le scriverò tutto ciò che ci è successo perché fortunatamente c’è già scritto tutto in questo articolo. Solo in questi ultimi tempi ho scoperto questo tipo di disturbo e, come ho scritto all’inizio, mi sta aiutando a capire la psicologia della mia ex. Non che non ne fossi già cosciente prima, ogni anno mi lasciava per motivi relativi alle sue debolezze caratteriali, viviamo distanti e questo è stato determinante, ma ora ho una chiave di lettura molto più efficace. Adesso però sono stato io ad allontanarmi, proprio perché ormai logorato da questi suoi continui atteggiamenti di donna abbandonata, vittima sempre pronta a vomitarmi addosso tutte le colpe, riesumare antiche vicende e rinnegare tutto l’amore che provo per lei. In realtà quindi anche se la parola fine l’ho messa io, è stata lei a lasciarmi. “Persino se sei stato tu a prendere la decisione di interrompere la relazione e sai, a livello razionale, che è l’unica cosa che puoi fare, non riesci a metterti il cuore in pace.” Ecco la situazione ora è questa, viviamo distanti per motivi lavorativi, lei è da qualche mese partita per realizzare un suo sogno, dove ho contribuito io in maniera determinante, ogni volta che ci lasciavamo appariva un terzo incomodo, anche adesso. Dopo un mese di no contact lo ammette per telefono ed è subito iniziata una sua rincorsa per parlare con me, ovvero scaricare i suoi sensi di colpa, arriviamo dopo alcuni giorni a parlarne con molta serenità, lei mi da ragione su tutto, e vorrebbe migliorare, ma vuole restare sola per sempre ed essere solo un ottima zia per i suoi nipoti. Dice che la notte sogna di fare l’amore con me, conferma che vorrebbe che i suoi figli avessero i miei occhi. Le chiedo se mi ama, non mi risponde. Mi chiede se può contattarmi ogni tanto, sa che non potremmo mai essere amici, glielo nego perché non voglio che faccia il doppio gioco con l’altro, che comunque non è mai una presenza importante ma solo una comparsa per un breve periodo, solo che stavolta lo vede tutti i giorni essendo colleghi. Questa telefonata mi lascia confuso perché personalmente l’ho già perdonata, l’acceto per quello che è, altrimenti non l’avrei mai fatta rientrare nella mia vita le volte precedenti (è sempre tornata lei) ma mi turba l’idea che grazie a quella telefonata lei sia libera di fare quello che vuole e contattarmi sapendo che c’è qualcuno qui che aspetta. Ne segue infatti nei giorni successivi una telefonata dove le chiedo di questa sua frequentazione, ne nasce una sfuriata indecorosa, offese impensabili, chiudiamo dove le dico di non contattarmi mai più.
    Vede dottoressa, lei sa benissimo che è difficile per una persona razionale, digerire tutto ciò, vedere una persona che vuole una famiglia con te, alienarsi totalmente, ne resta un senso di incredulità, una specie di lutto improvviso, anche se prevedibile. Io ho interrotto i contatti ormai da più di un mese. La cosa che mi lascia ancora più perplesso è che ha ancora come immagine del profilo di Facebook (l’ho eliminata dalle amicizie per tagliare tutti i ponti) una foto che le ho scattato io con tanto di una sua frase dove sottolinea il suo meraviglioso amore per me. Come lo spiega un atteggiamento simile? Dice di volersi dimenticare di me, che sono e sarò per sempre nel suo cuore, perché allora non cambia foto, perché dopo avermi gettato addosso di tutto, ha la mia foto in bella mostra su un social? Mi fa immaginare che sia effettivamente legata a me e di agire al contrario di quello che vorrebbe realmente. Questa cosa è devastante, pur sapendo che rientra tutto nei parametri del disturbo border, dimenticare la persona che ami e che ti ama, ti sgretola.

    • Anna Zanon 21 Maggio 2017 at 11:05 - Reply

      Caro Lino, purtroppo mi sembra che questa donna le dia un doppio messaggio ” voglio una famiglia con te ma non posso stare con te”, ” non voglio più sentirti ma tengo bene evidenti le prove del nostro amore su fb”. Il punto è che ricevere questi messaggi contradditori è veramente destabilizzante. Si può capire questa contraddizione soltanto tenendo presente che la sua ex desidera ardentemente stare con lei ma quando si avvicina le sue paure di essere dominata, soffocata, usata prevalgono e in quei momenti non sa distinguere tra le sue paure e la realtà.Purtroppo nel conflitto tra bisogno di vicinanza e lontananza è quest’ultimo a prevalere.
      Detto in altri termini, lei non può entrare nella mente della sua ex e capire il suo modo di pensare, quello che può fare è proteggersi, prendendo le distanze.

      • Lino 21 Maggio 2017 at 13:46 - Reply

        La ringrazio molto per il suo intervento.
        Proteggermi prendendo le distanze è ciò che sto facendo, sicuramente aiutato dal fatto che anche lei sia sparita. Anche se la sua sparizione può essere temporanea proprio in virtù del fatto che lei possa desiderare si di stare con me, ma anche di vivere attualmente in una bolla di finta serenità e stabilità destinata ad esplodere. Ma ecco questo suo desiderio di stare con me, come lei dottoressa afferma, mi destabilizza e non mi fa vivere sereno, legandomi in uno stato di paralisi. Secondo lei cosa posso fare per andare avanti? Dovrei cercare di convincermi che da parte sua non ci sia più amore? O più semplicemente dedurre che sto vivendo forse una dipendenza affettiva da cui disintossicarmi? Che percorso potrebbe suggerirmi?
        Grazie!

        • Anna Zanon 23 Maggio 2017 at 13:59 - Reply

          Quando non si riesce a rinunciare a qualcosa che ci fa stare male come un amore tossico si può parlare di dipendenza. Naturalmente non è possibile staccarsi da una relazione importante da un giorno all’altro, i distacchi sono sempre difficili e dolorosi e spesso necessitano di gradualità.
          Tuttavia se il tempo passa e si continua a star male come il primo giorno o non si riesce assolutamente a fare a meno di una persona che ci ferisce e ci tratta male allora bisogna farsi aiutare magari proprio con un percorso terapeutico

          • Lino 26 Giugno 2017 at 21:20

            E se le dico che ora ha cambiato immagine del profilo e forse sta con un altro? Forse questa voglia di stare con me le è passata in fretta…o forse…
            Mi ha solo ricontattato per dirmi che mi deve dei soldi e che spera stia bene…vorrei tanta chiarezza da lei e invece devo solo autoconvincermi e cercare di credere che io per lei non esisto più e ha voltato pagina.

        • Val 18 Giugno 2017 at 23:22 - Reply

          Buonasera dottoressa,
          anche io mi sono ritrovato nell’articolo che ha scritto. Sono stato un anno con una ragazza più grande di me di circa 3 anni che ha dei fortissimi tratti bdp. La sua infanzia è stata costellata da traumi familiari, divorzio dei genitori e un fratello autistico avuto dal secondo matrimonio della madre tanto per citare i più importanti, ma la lista sarebbe ancora più lunga.

          A dire il vero abbiamo avuto i primi contrasti da subito visto che mi rifiutavo di cedere alle sue richieste, davvero inopportune, di convivenza dopo appena 3 giorni dal primo bacio. Le sue sfuriate erano molto violente ma si placavano subito e spesso mi ricontattava già il giorno dopo dispiaciuta e in lacrime.

          I suoi sforzi per alimentare questa relazione mi sorpresero e pian piano mi lasciai andare con questa ragazza così interessata ma con questo tormento interiore che gridava aiuto. Devo ammettere che i momenti di pace e passione iniziale che ho vissuto sono stati veramente stupendi. Piano piano ci siamo presentati alle famiglie ma non appena arrivarono le prime conferme iniziarono i problemi veri. Ho provato sulla mia pelle cosa significa vivere l’altro lato della medaglia, quello opposto alla “luna di miele”. Feste e serate rovinate, momenti di relax intossicati. Le vacanze di natale saltate e distrutte per una semplice discussione di coppia. Discussioni e litigi che duravano anche per 3 giorni di fila. Minacce continue della fine del rapporto e in un paio di occasioni mi ha anche alzato le mani addosso. Provocava sempre, anche quando volevo stare sereno con lei. Mi infastidiva spesso l’ipocrisia con cui rinnegava le parole d’amore che aveva avuto per me neanche 24 ore prima. I litigi non finivano neanche quando in lacrime le chiedevo una pausa. Ne uscivo sempre con una sensazione orribile di dolore fisico accompagnato a una stanchezza mentale che mi impediva letteralmente di concentrarmi sulla mia vita. Poi tutto tornava come prima. Quasi come se questo caos non avesse mai avuto luogo.

          Non ero per niente a conoscenza di questi disturbi mentali. Sono riuscito ad arrivare alla soluzione solo grazie a degli indizi che osservavo in lei (durante le litigate proiettava sempre le sue colpe su di me. Spesso mi accusava di essere bipolare). Aveva una paura morbosa dell’abbandono. Mi raccontava storie d’amore passate e spesso con evidenti incongruenze (a volte parlava male di un suo ex che era quasi un mostro, un’altra volta ne parlava come una persona per bene). Ho scoperto, durante una sua crisi isterica, che prendeva degli psicofarmaci a base di serotonina per calmare i continui attacchi di panico. Questi farmaci le impedivano, tra le varie cose, di avere una normale vita sessuale. Vita sessuale che in un anno è sempre stata monotona e piatta e di cui, a momenti alterni accusava me di averla “bloccata” e altri momenti mi pregava di aiutarla a sbloccarsi perché mi amava. Naturalmente dopo quella sfuriata questi farmaci di cui mi aveva parlato erano diventate delle mentine per calmare il mal di gola e ormai argomento tabù. Non ha idea di quanto abbia leso la mia autostima questa storia.

          Sono arrivato a conoscenza di questo disturbo anche grazie all’aiuto di una mia amica e confidente psicologa che mi ha in qualche modo informato di un probabile disturbo mentale in base alle storie che le raccontavo. Ci tengo a precisare che lei, da amica, mi ha premesso che per dare una diagnosi certa ad un paziente non bastano quattro chiacchiere davanti a un caffè ma un percorso psicoterapeutico.

          È vero anche che niente ho potuto fare per aiutarla. Ogni mio tentativo era vano, stavamo bene un giorno, litigavamo e spariva per 10/15 giorni per poi riavvicinarsi con scuse assurde.

          Questa ragazza ha deciso di chiudere il rapporto con me da 4 mesi ormai ma ha continuato a farsi sentire costantemente 2/3 volte al mese fino alla settimana scorsa dove mi ha lasciato per l’ennesima volta nel modo più freddo possibile per poi richiamarmi la sera stessa dicendomi che mi voleva bene e che mi “amava ancora” solo quando ero buono e gentile con lei. Tre giorni dopo l’ho incontrata casualmente in un locale, mi ha accusato di averla ignorata e di fronte alla mia freddezza mi ha preso a schiaffi.

          Ho ormai capito, nonostante tutto l’amore che provo, da circa due mesi che non posso continuare questa relazione instabile per una questione di salute mentale mia. L’ultimo periodo infatti ho solo provato ad aiutarla, ad indirizzarla da una psicoterapeuta esperta in disturbi di personalità che avevo trovato tramite conoscenze ma è stato tutto inutile.

          Adesso vorrei capire cosa fare. È vero, il dolore che si prova è diverso da altre normali relazioni finite. Ma avverto anche una piacevole sensazione (a dire il vero l’ho provata ogni volta che ci siamo lasciati) di recupero psicofisico.

          Credo che la storia per lei non sia conclusa perché ha ancora tutte le nostre foto sui social e la cosa mi sembra particolarmente anomala. Soprattutto perché ho delle prove quasi evidenti che si sta frequentando con altri uomini in questo periodo. Sono quasi certo che ritornerà. Ho solo paura di ricadere nel baratro. Vorrei solo dimenticare e trovare una compagna che mi rispetti e mi trasmetta serenità sempre e non quando le pare a lei.

          Cosa può consigliare per quanto riguarda in primis il mio recupero psicologico e soprattutto cosa fare se dovesse ricomparire all’improvviso come negli ultimi mesi?

          Grazie in anticipo e buona serata

  84. Val 30 Giugno 2017 at 14:50 - Reply

    Buonasera dottoressa,
    purtroppo come sospettavo questa situazione non vuole finire. Sono stato costretto ad allontanarmi di casa per l’estate visto che questa ragazza ha ripreso a farsi vedere sotto casa mia, parcheggiando la macchina no paraggi. Le inoltro il vecchio messaggio che le ho mandato un paio di settimane fa a cui non ho ancora avuto risposta per farle capire la mia situazione e cercare aiuto nei suoi consigli. Grazie, a presto.

    Copia messaggio:

    “Buonasera dottoressa,
    anche io mi sono ritrovato nell’articolo che ha scritto. Sono stato un anno con una ragazza più grande di me di circa 3 anni che ha dei fortissimi tratti bdp. La sua infanzia è stata costellata da traumi familiari, divorzio dei genitori e un fratello autistico avuto dal secondo matrimonio della madre tanto per citare i più importanti, ma la lista sarebbe ancora più lunga.

    A dire il vero abbiamo avuto i primi contrasti da subito visto che mi rifiutavo di cedere alle sue richieste, davvero inopportune, di convivenza dopo appena 3 giorni dal primo bacio. Le sue sfuriate erano molto violente ma si placavano subito e spesso mi ricontattava già il giorno dopo dispiaciuta e in lacrime.

    I suoi sforzi per alimentare questa relazione mi sorpresero e pian piano mi lasciai andare con questa ragazza così interessata ma con questo tormento interiore che gridava aiuto. Devo ammettere che i momenti di pace e passione iniziale che ho vissuto sono stati veramente stupendi. Piano piano ci siamo presentati alle famiglie ma non appena arrivarono le prime conferme iniziarono i problemi veri. Ho provato sulla mia pelle cosa significa vivere l’altro lato della medaglia, quello opposto alla “luna di miele”. Feste e serate rovinate, momenti di relax intossicati. Le vacanze di natale saltate e distrutte per una semplice discussione di coppia. Discussioni e litigi che duravano anche per 3 giorni di fila. Minacce continue della fine del rapporto e in un paio di occasioni mi ha anche alzato le mani addosso. Provocava sempre, anche quando volevo stare sereno con lei. Mi infastidiva spesso l’ipocrisia con cui rinnegava le parole d’amore che aveva avuto per me neanche 24 ore prima. I litigi non finivano neanche quando in lacrime le chiedevo una pausa. Ne uscivo sempre con una sensazione orribile di dolore fisico accompagnato a una stanchezza mentale che mi impediva letteralmente di concentrarmi sulla mia vita. Poi tutto tornava come prima. Quasi come se questo caos non avesse mai avuto luogo.

    Non ero per niente a conoscenza di questi disturbi mentali. Sono riuscito ad arrivare alla soluzione solo grazie a degli indizi che osservavo in lei (durante le litigate proiettava sempre le sue colpe su di me. Spesso mi accusava di essere bipolare). Aveva una paura morbosa dell’abbandono. Mi raccontava storie d’amore passate e spesso con evidenti incongruenze (a volte parlava male di un suo ex che era quasi un mostro, un’altra volta ne parlava come una persona per bene). Ho scoperto, durante una sua crisi isterica, che prendeva degli psicofarmaci a base di serotonina per calmare i continui attacchi di panico. Questi farmaci le impedivano, tra le varie cose, di avere una normale vita sessuale. Vita sessuale che in un anno è sempre stata monotona e piatta e di cui, a momenti alterni accusava me di averla “bloccata” e altri momenti mi pregava di aiutarla a sbloccarsi perché mi amava. Naturalmente dopo quella sfuriata questi farmaci di cui mi aveva parlato erano diventate delle mentine per calmare il mal di gola e ormai argomento tabù. Non ha idea di quanto abbia leso la mia autostima questa storia.

    Sono arrivato a conoscenza di questo disturbo anche grazie all’aiuto di una mia amica e confidente psicologa che mi ha in qualche modo informato di un probabile disturbo mentale in base alle storie che le raccontavo. Ci tengo a precisare che lei, da amica, mi ha premesso che per dare una diagnosi certa ad un paziente non bastano quattro chiacchiere davanti a un caffè ma un percorso psicoterapeutico.

    È vero anche che niente ho potuto fare per aiutarla. Ogni mio tentativo era vano, stavamo bene un giorno, litigavamo e spariva per 10/15 giorni per poi riavvicinarsi con scuse assurde.

    Questa ragazza ha deciso di chiudere il rapporto con me da 4 mesi ormai ma ha continuato a farsi sentire costantemente 2/3 volte al mese fino alla settimana scorsa dove mi ha lasciato per l’ennesima volta nel modo più freddo possibile per poi richiamarmi la sera stessa dicendomi che mi voleva bene e che mi “amava ancora” solo quando ero buono e gentile con lei. Tre giorni dopo l’ho incontrata casualmente in un locale, mi ha accusato di averla ignorata e di fronte alla mia freddezza mi ha preso a schiaffi.

    Ho ormai capito, nonostante tutto l’amore che provo, da circa due mesi che non posso continuare questa relazione instabile per una questione di salute mentale mia. L’ultimo periodo infatti ho solo provato ad aiutarla, ad indirizzarla da una psicoterapeuta esperta in disturbi di personalità che avevo trovato tramite conoscenze ma è stato tutto inutile.

    Adesso vorrei capire cosa fare. È vero, il dolore che si prova è diverso da altre normali relazioni finite. Ma avverto anche una piacevole sensazione (a dire il vero l’ho provata ogni volta che ci siamo lasciati) di recupero psicofisico.

    Credo che la storia per lei non sia conclusa perché ha ancora tutte le nostre foto sui social e la cosa mi sembra particolarmente anomala. Soprattutto perché ho delle prove quasi evidenti che si sta frequentando con altri uomini in questo periodo. Sono quasi certo che ritornerà. Ho solo paura di ricadere nel baratro. Vorrei solo dimenticare e trovare una compagna che mi rispetti e mi trasmetta serenità sempre e non quando le pare a lei.

    Cosa può consigliare per quanto riguarda in primis il mio recupero psicologico e soprattutto cosa fare se dovesse ricomparire all’improvviso come negli ultimi mesi?

    Grazie in anticipo e buona serata”

    • Anna Zanon 1 Luglio 2017 at 09:07 - Reply

      Purtroppo per le persone con questo disturbo l’abbandono è un trauma che non riescono ad elaborare persino se sono loro stesse a provocarlo, creando delle dinamiche relazionali complesse del tipo ” non posso vivere né con te né senza di te”.
      Nel suo caso mi sembra che stia andando tutto bene, non ci sono stati tentativi di suicidio, telefonate disperate, ecc..le dia tempo di adattarsi alla situazione

  85. Antonio 1 Agosto 2017 at 16:33 - Reply

    È tutto cosi triste e vero.. mi sono imbattuto in questo sito cercando su internet se ci fossero altre persone nella mia stessa situazione. Ho 29 anni mi chiamo Antonio , ho conosciuto G , tramite amici in comune , è sempre stata per me la donna irraggiungibile , di una bellezza quasi innaturale. Vacanza insieme , usciamo , ci conosciamo e cominciamo a frequentarci .. non sapevo nulla del disturbo borderline , nulla di nulla , dopo 3 mesi che ci frequentavamo , litigo con una sua amica , io la andai a consolare .. in meno di 5 secondi mi mise le mani addosso e mi imploró di abbandonare la sua casa .. ” per il mio bene ” .. da quel giorno e ad oggi è un anno , è cambiato tutto. Ho trovato la forza di lasciarla solo questa settimana , e datemi retta SI SOFFRE DA MORIRE , ma fatelo anche voi .. ho sopportato un anno di insulti , di botte , di violenze , sono arrivato addirittura ad isolarmi da amici e colleghi , perche qualsiasi pretesto come la gelosia era buono per arrivare a litigare. Sono stato due mesi in ospedale per problemi di salute , mi ha rinfacciato l’essere stata da me tutti i giorni in ospedale .. abbiamo litigato e si è spenta una sigaretta sul braccio , uso spropositato di droghe e alcohol .. e la sua famiglia che fa? La protegge e crede che io mi inventi tutto per denigrarla. Quando ho avvertito la madre ( che prima della
    Convivenza con me ) credo conosca i problemi della figlia , e la sua risposta è stata : mi ha detto che non è vero.
    Sono un uomo distrutto , gli ho dato amore , passione , comprensione , ho mandato giu insulti , morsi , calci , pugni .. e il bello è che anche ora che ho trovato la forza di lasciarla , mi manca tutto di lei .. tutto .. trovate la forza , soffrite , e tornate a vivere..

  86. Ido 8 Settembre 2017 at 10:45 - Reply

    Salve dottoressa… anche io sono stato lasciato di recente. Grazie per aver creato questo sito che mi ha fatto capire cosa mi è successo perché non riuscivo a comprendere le motivazioni. Finalmente mi è tutto chiaro. Ma le sue descrizioni corrispondono perfettamente al tipo di persona con la quale avevo una relazione da 16 anni, i primi due instabili e poi fissa, e con cui ho avuto due figlie che oggi hanno 14 e 12 anni. Ora ci siamo separati da un mese e mezzo (mi ha già fatto scrivere dall’avvocato), mi ha lasciato in un giorno, lo stesso giorno in cui mi mandava sms in cui scriveva ti amo ed a distanza di dieci giorni in cui le chiedevo di migliorare il nostro modo di comunicare che era conflittuale. Per cortesia può dirmi che rischi corrono le mie figlie a vivere con una donna simile?

    • Anna Zanon 16 Settembre 2017 at 09:35 - Reply

      Buongiorno, la ringrazio per i complimenti. Lei mi pone tuttavia una domanda molto delicata a cui non posso rispondere tramite un blog senza avere più elementi sulla sua situazione.

  87. Massimo 12 Settembre 2017 at 14:32 - Reply

    Buongiorno a tutti, ho avuto una relazione che si è appena conclusa di 3 anni e mezzo con una ragazza a cui è stato diagnosticato un disturbo cognitivo comportamentale borderline.. mi ritrovo completamente devastato e vuoto come mai prima.. mi ha lasciato dopo mesi di agonia per un suo ex di diversi anni fa, idealizzato al massimo, che si trasferisce in Italia per provare a vedere se esiste ancora un sentimento fra loro, quando invece per più di 2 anni nella nostra storia mi ha esasperato con la sua patologica gelosia sulla mia precedente compagna.. nemmeno si è presa la responsabilità di dirmi le cose come stavano veramente; mi ha tenuto li dei mesi dicendomi “voglio che tu faccia parte della mia vita” “non puoi abbandonarmi” tutte le volte che mi allontanavo, fino al “ti lascio perché devo trovare la mia strada e ho bisogno di stare da sola” quando invece ricomincia con lui.. capisco che si tratta di persone che vedono fantasmi e soffrono ma farlo sulla pelle di chi QUOTIDIANAMENTE li sta vicino e condivide il loro inferno è devastante.. sono consapevole che l’ unica strada per loro è terapia a vita (ho insistito mesi e le ho lasciato pure una cospicua somma di denaro il giorno che abbiamo chiuso per farla ricominciare, ma sono certo che non lo farà mai nel breve periodo) o l abbandono.. scusate lo sfogo ma vorrei veramente confrontarmi con altre persone che hanno vissuto esperienze del genere. Vorrei solo togliermela dal cuore e dalla testa il prima possibile, ricominciare ad avere stimoli e tornare forte più di prima ( ho iniziato un percorso terapeutico e a scrivere la mia esperienza) grazie.

  88. Bruna 14 Settembre 2017 at 14:34 - Reply

    E con questo si chiude il cerchio. Grazie per questo articolo così ILLUMINANTE. Anche se devastata, sono felice di aver spezzato questa catena malsana e logorante. Sarà la vita a curarlo. Di certo non io. Nel frattempo curerò le ferite che mi ha lasciato. In bocca a lupo a tutte le persone che si sono trovati nella mia stessa situazione. Amatevi. Se non sapete amare voi non potrete amare nessun’altro. Con il cuore, buona vita.

    • Lory 28 Dicembre 2017 at 22:41 - Reply

      Spero di trovare la tua stessa forza .

  89. Matt 6 Novembre 2017 at 15:14 - Reply

    Salve Dott.ssa,
    mi sono lasciato da un mese con una ragazza dal passato turbolento…io mi rivedo in ciò che lei ha scritto in questo articolo, così come da qualche mese avevo dato più significato a frequentissimi distacchi e ritorni teatrali e esagerati della ragazza con cui stavo, pensando a un possibile disturbo di personalità. La ragazza in questione ha avuto un adolescenza (non ho mai saputo tutto nonostante lei dicesse di avermelo detto) complicata..si è avvicinata alle droghe tanto da divenirne dipendente e nel mentre era arrivata quasi a “svendere” il suo corpo a livello sessuale…ha avuto comunque una storia con un ragazzo che, a quanto ho capito, ha portato alla dipendenza da eroina. Ha poi passato 4 anni e mezzo in una comunità di recupero per tossicodipendenti e l’ultimo anno “dentro” le hanno diagnosticato un disturbo ossessivo-compulsivo per le troppe parafilie (e non so cos’altro avendo sempre evitato di entrare nei particolari), per cui è stata curata con psicofarmaci. Credo che la nostra storia corrisponda a quei tratti. E’ sempre stata aggressiva e ha sempre tentato di farmi ingelosire bombardandomi ogni giorno fin dall’inizio, ma all’inizio il trasporto emotivo era molto, come non mi era mai capitato, e io mi sono lasciato trasportare.
    Dopo un mese al massimo era già diventata fredda e distaccata e così è stato per un po’ di tempo finché dopo tanti sforzi fatti da me e alcuni passi in avanti fatti da lei (seguiti da altri fatti indietro) non si è dichiarata innamorata. Io pensavo che sarebbe migliorata tutta al situazione ma in realtà lei ha continuato ad avere quasi una volta a settimana crisi nervose in cui scoppiava inspiegabilmente e si sentiva “inadeguata” “inferiore” “giudicata” ecc…ogni settimana litigavamo perché non mi spiegavo come potesse passare da un attaccamento forte (col passare dei mesi sempre più morboso) a un distacco ancora maggiore (mi disse infatti una volta che a volte provava qualcosa mentre altre non provava niente per me). Dopo qualche mese scoprii che mi aveva mentito su tante persone che chiamava “amici”, scoprendo che erano suoi “ex” o comunque persone con cui aveva avuto rapporti sessuali e da lì ho iniziato a diventare molto geloso e sempre più insicuro…anche se le ho sempre creduto quando mi diceva che non mi aveva tradito.
    E’ sempre successo che nel momento di “passaggio” da un “carattere” all’altro (non so come altro spiegarmi) le usciva fuori una rabbia assurda che spesso sfociava in violenza non solo verbale ma anche fisica verso di me..un giorno dopo si attaccava a me come se fossi la persona migliore sulla terra per poi riprovare sensi di colpa e sentirsi da meno e ristaccarsi velocemente…ho dovuto spesso farle capire i suoi errori stando attento a ogni minima parola che le dicevo per evitare litigate furibonde (che comunque avvenivano con cadenza almeno settimanale) e a volte sembrava capisse davvero…
    Si è sempre sentita giudicata, inadeguata, oppressa e mi accusava di analizzarla di voler capire ogni suo gesto..a volte mi diceva che mi svalutava e a volte mi vedeva come un “nemico”…nei momenti di attaccamento “disperato” invece aveva la paranoia che io la lasciassi, era gelosa di ogni ragazza conoscessi e aveva bisogno di me come l’aria..ma non riuscivamo a stare così per più di tre-quattro giorni..anche nell’intimità quasi sempre si faceva delle parafilie, e dopo il raggiungimento dell’orgasmo si innervosiva (mi scuso per le parole usate ..così siamo arrivati a un mese fa, io ormai me ne fregavo dei suoi cambi repentini e non mi rendevano più insicuro, ma appena ci siamo lasciati ho avuto tantissime ricadute anche a livello nervoso..addirittura un’infiammazione alla cervicale, che dice (il medico curante) essere psicosomatica. Purtroppo ancora dopo un mese ci penso ogni giorno, e mi aspetto che si sia già buttata su un altro con lo stesso impeto che aveva avuto con me, anche se io sono la prima persona di cui si è innamorata (la cosa è confermata da amici in comune), per cui spero quasi di rimanere nei suoi pensieri.
    Nonostante razionalmente sappia che mi distruggerebbe a livello fisico e mentale, vorrei ancora a volte che tornasse, cambiata e consapevole, perché anche se io ho avuto diverse storie lunghe e sane…non avevo mai vissuto una storia così “intensa”, anche se indubbiamente malsana.
    Le chiedo, scusandomi dei forse troppi dettagli, se la ragazza in questione potrebbe davvero un disturbo borderline o qualcosa del genere, visto che lei ha sempre negato di avere ancora qualcosa, anche in riferimento al disturbo ossessivo-compulsivo di “tipo sessuale”, nonostante le venissero spesso pensieri, come dire, perversi…e io ne sono diventato talmente tanto “dipendente” da giustificare e perdonare tanti comportamenti assurdi e a vedere come normali le cose che faceva e mi diceva, tanto da aver pensato di essere anche io la causa della rottura o di alcuni problemi che ci facevano litigare..
    La ringrazio in anticipo e scusi per la lunghezza del commento

  90. Nick 15 Dicembre 2017 at 12:54 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,

    anche io penso di essere stato vittima di una personalità borderline, che purtroppo è pure sul posto di lavoro. Grazie a Dio leggere ed informarmi mi ha fatto capire che la colpa non era mia e che questa persona ha sicuramente dei tratti “ambigui”.

    La storia è andata così : ad una festa aziendale, durante una sigaretta, ho parlato con lei. Dal giorno dopo ha cominciato a scrivermi, sedurmi, fino ad andare a letto insieme. È stata una cosa incredibile, una intesa fisica pazzesca. Dal quel giorno lei ha iniziato a scrivermi, ad essere super presente, super interessata. Dopo poche settimane mi ha detto che voleva una relazione con me, che aveva avuto troppi falliti nel suo passato ( tra cui un matrimonio fallito con 2 figli ), e ha iniziato a “gridare al mondo” ( anche sul posto di lavoro ) la sua gioia e la nostra relazione,

    Nonostante io abbia, ahimè, parecchia esperienza con donne instabili ( figura materna bipolare su tutti ), mi sono subito fatto abbindolare. Una donna splendida, dolce, presente, che pianificava il futuro, viaggi, vacanze, farmi conoscere i suoi figli. Dopo 2 mesi mi dice di essere innamorata di me, ma improvvisamente diventa fisicamente fredda. Sempre dolce, premurosa, ma con zero libido ( passando da una sessualità a 1000 ). Dice che è colpa della pillola, che le era giá successo nel passato, e di non preoccuparsi, che lei era inamorata e che la situazione si sarebbe risolta.
    Dopo un paio di settimane senza interazione fisica, ma sempre con dolcezza e piani per il futuro, dal venerdì alla Domenica mi lascia, dicendo di non essere in grado di portare Avanti una relazione, di essere fatta per essere una madre single, e che aveva fatto troppi errori nel passato e che ora doveva concentrarsi sulla sua famiglia e figli.
    Tra questi errori nel passato, faccio notare, prima una vita sessuale molto promiscua, poi la convivenza ( dopo pochi mesi di relazione coinvolgendo i figli ovviamente ), con una persona con problemi economici e sulla sedia a rotelle ( fatto che ovviamente non è di per se negativo, ma credo che sia alquanto sintomatico ).
    Da dopo la nostra separazione, ha progressivamente alzato un muro tra di noi ( io ho cercato qualche volta di chiederle di poter parlare, almeno per risolvere la situazione sul lavoro ), fino ad arrivare a non salutarmi nemmeno piú, sguardo in “cagnesco” e far finta che io non esista.
    Grazie alla lettura dei suoi ( e vari articoli ), ho capito che ovviamente non era colpa mia, e i miei potenziali piccoli errori, non giustificano una reazione così spropositata.
    Certamente ci sono rimasto molto male, sopratutto vedere un angelo trasformarsi in un mostro pieno di odio e rabbia e rancore nei miei confronti.
    Quale è la sua opinione? Io credo di aver capito che voler provare a seppellire l’ascia di Guerra non ha senso e non porterebbe a nulla.

    • Anna Zanon 3 Gennaio 2018 at 12:46 - Reply

      Buongiorno, vorrei riprendere una frase del suo post in cui lei dichiara che nonostante lei abbia avuto una madre bipolare e parecchia esperienza con donne instabili si è andato ad innamorare proprio di una donna borderline.
      Purtroppo non è un caso : è proprio perché ha avuto una figura materna così che le donne instabili esercitano su di lei un attrazione quasi fatale.
      Che cosa si può fare in questi casi? Imparare a proteggersi, individuando i segnali di pericolo che le fanno capire di avere a che fare con una partner problematica ed imparare ad evitare questo tipo di donne.
      Potrebbe essere utile intraprendere un percorso terapeutico per fare i conti con il suo difficile passato familiare

  91. Davide 25 Gennaio 2018 at 16:08 - Reply

    Buongiorno,

    Ho scoperto di essere insieme a una persona affetta da disturbo borderline. L’ho scoperto grazie a un caro amico psicologo che mi ha indirizzato al problema. Infatti, ero disposto ad accettare tutti i comportamenti della mia ragazza come dovuti alla necessita’ di trovare fiducia in me, etc. Insomma, come tratti caratteriali.

    La ragazza vive lontano, e si sarebbe dovuta trasferire da me a breve. Per fortuna, ho capito un tempo e ho bloccato il trasloco (viviamo a 3000km di distanza). Lei ha accettato la pausa di riflessione e mi auguro, per il bene di entrambi, che abbia gia’ trovato il suo piano B. Pero’ ho ancora 4 valige sue a casa mia e stasera abbiamo programmato una telefonata, nella quale intendo dirle che non posso piu’ continuare la relazione, per motivi di salute (ho perso 7kg, non dormo piu’, ho ansia, non riesco a concentrarmi, etc). Sono pero’ terrorizzato dalle sue reazioni. Due amici saranno con me durante la telefonata per aiutarmi e sostenermi. Mi puo’ aiutare ad indentificare la migliore strategia per minimizzare il rischio di reazioni spropositate? Non menzionero’ la malattia, parlero’ solo di me come inadeguato e di problemi pratici. Fortunatamente, non e’ ancora dipendente da me, e credo che veda lei stessa nel trasloco piu’ un problema che un’opportunita’.

    La ringrazio.

    • Anna Zanon 25 Marzo 2018 at 20:53 - Reply

      Caro Davide, sono passati due mesi e immagino che la telefonata tu l’abbia fatta e spero si sia tutto risolto. Ho pubblicato il tuo post perché la tua strategia è la migliore per lasciare una border..

  92. Gianni 10 Febbraio 2018 at 10:08 - Reply

    Buonasera.Credo di avere intrapreso una relazione con una persona borderline.Cercherò di riassumere brevemente quello che mi è accaduto in sei mesi.Dopo avermi chiesto l’amicizia su di un social ci siamo incontrati e devo dire che ci siamo piaciuti sin da subito. Non è passato molto tempo e mi ha chiesto di essere introdotta in famiglia.Anzi,direi quasi da subito diceva di voler conoscere i miei figli, così in questo modo avremmo potuto passare più tempo insieme e allo stesso tempo sarebbe stata per lei una conferma del mio amore.Naturalmente trovavo assolutamente prematuro e singolare il fatto che lei me lo volesse quasi imporre.Mancavano pochi giorni alle vacanze quando ci siamo conosciuti e mi diceva più volte di volerle passare con me a tutti costi,ma io dovendo trascorrerle con i miei figli (siamo separati entrambi) le dicevo che non era possibile.A questo punto lei mi chiedeva conferme per le vacanze successive cioè quelle natalizie e quelle estive dell’anno dopo.Ogni qualvolta che incontrassimo persone della mia cerchia voleva essere presentata come la compagna seppur fossero passati pochissimi giorni dall’inizio della nostra frequentazione.Non avevamo molta condivisione ma l’intesa sessuale era alle stelle.In quei momenti lei mi diceva come potessimo essere unici ed indivisibili. Naturalmente la trovavo molto disinibita.
    Ho incontrato lei in un momento piuttosto statico che stavo passando in una storia con un’altra persona.Lei ne era al corrente ma diceva che il suo sentimento era capace di andare oltre…
    Premetto che sin da subito ha iniziato a controllarmi sui social andando a classificare tutti i miei contatti femminili e i loro commenti,sia per numero che per tipologia. Si adirava in modo esagerato quando non rispondevo immediatamente ai suoi messaggi o se non rispondessi subito al telefono.
    Una cosa curiosa era che spendesse per scarpe ed abbigliamento in modo continuo.
    Arrivando al dunque decido di troncare la relazione condizionato da più insicurezze.
    È da qui che si scatena un uragano di odio fatto di epiteti diretti,minacce e richieste di spiegazioni.L’espressione che mi colpisce di più è quella di dirmi che la storia finirà quando lo deciderà lei…
    Naturalmente il tutto condito da contatti con i miei amici piú cari sui social per andare a minare la mia reputazione,nonché poi i miei familiari e addirittura i miei figli.Entra naturalmente in competizione con la persona che frequentavo,e lo fa in modo deciso e addirittura ingiurioso e denigrante.
    Oggi vivo nell’indecisione che mi possa accadere qualcosa.Sento la sua presenza in relazione ai frequenti messaggi subliminali che lancia,alle telefonate mute e al pensiero costante di trovarmela sotto casa all’improvviso,come più volte é accaduto del resto,e a qualsiasi ora.L’altra sera ha minacciato di togliersi la vita e al contempo di uccidere me e la persona che frequento.Mi ha supplicato piangendo di raggiungerla a casa perché si sentiva mancare,ma al mio rifiuto ha cambiato repentinamente tono di voce e atteggiamento investendomi di insulti.
    L’aspetto piú assurdo e paradossale?
    Che con lei mi divertivo,era comunque amorevole e premurosa nei miei confronti e quindi tutto sommato ci sono molte parti di lei che mi mancano.Mi chiedo spesso quanto ho sbagliato e se ho fatto bene ad andarmene.Sono coscente che in ogni caso sarebbe stata una relazione che mi avrebbe distrutto.
    Grazie infinite per l’ascolto.

  93. Lucio 1 Aprile 2018 at 20:40 - Reply

    9 anni fa mi sono trasferito in una grande città e ho preso una stanza in affitto in una casa abitata da due sorelle. Dopo poco ho iniziato una relazione con una delle due, pero lei era fidanzata con un altro ragazzo (un bravo ragazzo come penso di essere anche io) Lei non lo lascia mai, ma la nostra relazione dura 5 anni, fino al giorno in cui termina il contratto di casa. Lei è gelosa di me, anche se io da quando ho iniziato a frequentarla non ho mai avuto altre relazioni. Io soffro moltissimo invece per il fatto che lei non lascia il fidanzato e spesso il week end dormono insieme nella stanza adiacente alla mia, un’esperienza per me estrema troppo forte che mi fa disperare veramente. Pero nn riesco mai a troncare e a cambiare casa perchè quando stiamo insieme mi fa innamorare è dolce delicata e soprattutto sempre molto triste e dice sempre di essere ua vittima di non poter lasciare il ragazzo per non farlo soffrire. Che io soffra moltissimo e le chieda mille volte in ginocchio di decidere passa sempre in secondo piano, tranne quando ci sono quei periodi in cui sembra che io voglia staccarmi ed andare a vivere altrove. ma nn ce la faccio mai, ho sempre paura a farlo perche lei mi dice sempre che senza di me non ce la fa ad andare a vanati. ed èforse anche vero, in certi periodi non mangia arrivando quasi a sfiorare i disturbi alimentari. e ogni volta io la faccio ridere e l’ho rimessa ins esto tantissime volte. Mi vergogno a dirlo ma mi rendo conto che probabbilmente oltre a me e al ragazzo frequenta o potrebbe frequentare altre persone (insomma non ne sono sicuro ma ha avuto una frequentazione con un poliziotto) Semre la solita storia dice che è lui che la perseguita e io la salvo (chissa). Ad un certo punto succede l’irreparabile, mi dice che ha comprato casa che da li a pochi mesi si sarebbe trasferita a viverci con la sorella che era troppo piccola per poter portare anche me. Chiaramente vado in crisi, sono quasi crollato . Credo di essere rimasto a vivere a roma solo perche lei mi ha tranquillizato ripendtendomi che non ci saremo separati mai. Il problema è che essere rimasti insieme dopo tanti alti e bassi aveva convinto anche me che lei fosse vittima della situazione con il ragazzo e la sorella (alleata del ragazzo e contro di me) Non ho detto che loro sono del sud e si conoscevano da sempre, mi ha fatto credere che realmente non ci saremmo lasciati piu’. Lei con me ha sempre puntato molto sulla lealtà ( a parole) e sul fatto che il nostro legame fosse indossolubile. Ci credevo al punto di aver troncato i rapporti con tutti i mieie amici che mi dicevano che lei mi avrebbe distrutto. E si vede va che crollavo anche nei mesi a casa lei vedeva che dopo gli episodi brutti o i veri o presunti tradimenti io mi chiudevo,bevevo (nn sono un ubriacone), andavo male a lavoro ecc. La sorella era decisamente contro di me e l’ultima sera in cui siamo rimasti a vivere insieme ha invitato il ragazzo di lei a casa per fare una cena (ci hanno rovinato l’ultima sera insieme che sarebbe stata anche l’ultima) Lui ad un certo punto mi dice a bruciapelo che andra a vivevere con loro due. Di fatto prendendo il mio posto. Crollo di nuovo, ma con grande dignita’ chiedo spiegazioni a lei che mi bacia fortissimo e mi rassicura sul fatto che questo non avverra mai . Invece avviene e me ne accorgo per caso un giorno (l’unico ) in cui vado a casa sua vedendo tutte le sue cose. A quel punto l’orgoglio mi salva e la lascio. Lei piange si dispera, ci vediamo ancora, mi dice di essere una vittima diella decisione di sua sorella che avrebbe invitato lui, che devo stare tranquillo che in poco avrebbe risolto o sarebbe venuta lei da me nella casa che avevo preso in affitto io. Niente di tutto cio, anche perche io nn ci credo, soffro troppo nel trovarmi da solo in una itta che nn conosco( avevo sempre vissuto in simbiosi con lei) e non sopporto l’idea di essere stato ingannato, che non era stata lei a dirmi che lui sarebbe andato da lei. Un giorno scoppio e mando un sms a lui dicendo che amavo lei (senza specificare troppo, senza parlare di sesso, perche anche io rispettavo lui e mi dispiace va e faceva pena) ma l’ho fatto perche lei mi diceva che non riusciva a resistere nella morsa tra lui e sua sorella che voleva (a suo dire) che lei stesse con lui. Niente questa volta non cedo, non torno da lei e vado via per l0estate. Fulmine a ciel sereno vengo a sapere da lei che avrebbe tentato il suicidio. Non resto indifferente a questa cosa, anzi, il tempo che mi ero preso era per liberarmi e per vedere se lei mi avesse cercato. Per paura che dipendesse anche da me il suo tentativo inizio a cercarla un po e a scriverle dei messaggi senza mai dirle di voler tornare come prima. Ad uno di questi messaggi segue una telefonata di un pazzo che minaccia pesantemente, dicendo di essere il suo ragazzo (un altro) Mi sento male nel vero senso della parola, mentre mi chiamava mi girava la testa insomma non ci capivo nulla. fatto sta che lei dopo poco mi dice di essere stata obbligata da lui a scrivermi a dargli il mio numero. Lui è del sud, mi sembra un matto mi minacci per diverso tempo inventando anche di essere un carabiniere o credo inventando l’intenzione di lei di denunciarmi per violenze ( cosa mai accaduta e assolutamente non da me che non alzo nemmeno la voce) Senza mai sentire lei. in pratica dal giorno in cui abbiamo cambiato casa io non l’ho mai piu vista, se non qualche messaggio sporadico. Non so se sia lei quella strana o io che dopo 3 anni da questa storia sono ancora ferito. La cosa che mi ha dato maggiormente fastidio è stato il fatto che nonostante avesse spesso dimostrato di volermi bene abbia gestito la fase finale della nostra vita insieme facendomi colpire sia dal ragazzo che da sto nuovo tipo in modo da farmi molto male, nonostante avrebbe potuto parlarmene e io avrei capito.
    Ancora oggi penso a lei ogni giorno e spesso piango.

    • Anna Zanon 5 Aprile 2018 at 21:49 - Reply

      Gentile Lucio, le relazioni con il border sono state spesso paragonate ad una droga. Chi sta con il border vive una storia tossica di cui però non riesce a fare a meno e che quando finisce lascia ferite profondissime. Il mio consiglio è quello di farsi aiutare per elaborare l’accaduto e per ricostruire la sua autostima ( credo che lei sia stato per cinque anni in una relazione in cui la sua partner stava con un altro perché si sentiva il suo salvatore e questo la gratificava)

  94. Lucio 1 Aprile 2018 at 20:41 - Reply

    p.s. ho 40 anni

  95. Raffaele 17 Maggio 2018 at 08:13 - Reply

    Salve e grazie in anticipo Dottoressa.
    Io sono un caso tragico. Con una borderline ( l’ho capito molto tardi che era questa la tipologia ) ci ho fatto ben due figli e sono stato con lei – in un’altalena di tira/molla e violenze psicologiche pesantissime – circa 13 anni . Ero innamorato follemente e non vedevo ciò che avrei capito dopo : mi ha sempre tradito e sempre ha flirtato con altri. Ma anche non rendendomi conto di questo la sofferenza era comunque enorme, non menzionerò che pensieri per anni hanno fatto capolino nella mia mente…anni di depressione pesantissima che mi hanno impedito di crearmi una rete sociale e non so come ho fatto a salvare il mio lavoro . Oggi – a distanza di circa 1 anno da quando ci siamo lasciati – dopo che mi sono sforzato di avere altre relazioni , dopo che mantengo con lei solo comunicazioni per i bambini, dopo che ho studiato a fondo l’argomento , mi rendo conto che ne sono ancora innamorato…o “innamorato”…non so. So che vi è una problematica di dipendenza affettiva da parte mia – sulla quale ho lavorato migliorando tantissimo tra l’altro – ma il punto è che ho capito che non riesco più a legarmi emotivamente a nessuna donna, non riesco più a provare sentimenti, mi sento totalmente svuotato, come posso intraprendere relazioni – o anche stare da solo! – quando quel senso di “completezza” lo trovavo solo con lei . So – oltre ogni ragionevole dubbio – che ha una profonda malattia ( che posso perfettamente comprendere anche conoscendo la sua infanzia ) ma quel senso di completezza lo trovavo solo con lei. Cosi oggi mi sento solo , e forse ancora di più quando sto in compagnia di qualcuno. Ma non se esce mai? Come è possibile? Cosa mi è successo?Come è possibile che non trovi più un senso in niente? Ho 41 anni. Grazie nuovamente per l’attenzione Dottoressa.

    • Anna Zanon 25 Maggio 2018 at 10:25 - Reply

      Rispondo volentieri a questo post sui border. La relazione con un borderline ti fa provare sensazioni estreme sia nel bene che nel male. Quando si sta male si sta all’inferno ma quando si sta bene è l’amore quello dei film e delle fiabe.
      Stando con un border ci si abitua a queste sensazioni forti che non si ritrovano in relazioni più normali in cui la persona è presente e affidabile ma non è capace dell’amore folle del border.
      Per questo al confronto le relazioni ” normali” sembrano noiose, insipide, piatte..
      E’ come quando una persona si abitua a mangiare piccantissimo e supercondito e non riesce più a gustare il cibo naturale..

  96. DAVIDE 29 Maggio 2018 at 08:27 - Reply

    Gentile Dottoressa
    ho letto attentamente più volte il post riconoscendomi in pieno. Dopo 21 anni di rapporto (13 di matrimonio e 8 di fidanzamento) iniziato alla tenera età di 20 anni, siamo giunti al capolinea. Nel 2015 mia moglie, malata di rettocolite ulcerosa, viene ricoverata 2 settimana in ospedale visto l’aggravarsi della malattia. Una volta uscita decide di inizare la psicoterapia che tuttora continua da oltre 3 anni. Inizia a scandagliare il passato, l’anaffettività della famiglia di provenienza, le occasioni mancate, l’incapacità di accudiemento di nostro figlio, in sintesi tutte le caratteristiche che la facevano sentire inadeguata e incapace di amare.
    Sin da giovane era un peperino irascibile, appassionata e coinvolgente, ma sempre molto triste e facile alla depressione. Non si piaceva mai, io da bravo crocerossino iper ottimista le tiravo su il morale, l’aiutavo a studiare a laurearsi, sacrificando la mia vita privata e i miei obbiettivi professionali. Grazie a un’occasione lavorativa in una città molto lontana mi trasferisco e da lì a pochi mesi mi sposo. Tutto idilliaco fino a quando nel 2012 le prime avvisaglie, controllava le chat, le mie frequentazioni, evitava sempre la socializzazione adducendo come pretesto che noi eravamo una famiglia e dovevamo fare vita da famiglia e così fino alla malattia autoimmune. Nel corso dell’ultimo anno il cambiamento più inaspettato, da giurarci amore eterno e a ribadire sempre che morto l’uno sarebbe morta anche l’altra. al desiderio di mollare tutto, marito e figlio piccolo. Dicendo che era giunta alla consapevolezza che la nostra era una storia finita e che lei non era tagliata per il matrimonio e per l’accudimento del bambino. Inizia a passare lunghe ore in chat su fb dove conosce ragazze affette dalla sua stessa patologia, si chiude in se stessa, si fissa con film di fellini otto e mezzo e con le immagini in bianco e nero, cerca sempre di apparire sui social in maniera più bella, alterna mutismo, rabbia, depressione, fughe da casa, ore fino a tarda notte a fare bracciali e scolpire argilla a casa dei suoi, e intanto io a occuparmi delle faccende domestiche, della cura del bambino, del lavoro etc…in una sorta di apnea ogni tanto alleggerita da brevi ripensamenti, riavvicinamenti anche per periodi più lunghi che lasciavano presagire il superamento del problema. Invece no. Chiedendo aiuto allo psicologo che l’ha in cura, vengo a sapere che mia moglie è affetta da un serio disturbo di personalità di tipo borderline con tratti narcisisti di difficile cura, indirizzata a uno psichiatra intraprende una blanda cura farmacologia per stabilizzare l’umore. Ad oggi mi dice di sentirsi un’altra persona rispetto a quella di anni prima, vuole stare sola, non ce la fa a occuparsi della famiglia, ma è tormentata dai sensi di colpa, intrappolata in un vortice mentale di negatività che influisce anche con peggioramenti sulla sua malattia che peraltro in questi anni nessun immunosoppressore è riuscito a guarire. Non si pone obbiettivi lavorativi, non si chiede come mantenersi economicamente (tra l’altro in questi anni tutti i lavori glieli avevo procurati io aiutandola anche a svogerli), messa di fronte a uno specchio, fugge, riesce a rapportarsi solo con persone affette dalla sua stessa malattia o dal suo disturbo, spesso a mia insaputa. Non so che fare, non capisco se ho a che fare con una malata che ha bisogno di supporto o di una donna consapevole delle sue scelte. ci legano tante cose, tante affinità, il lavoro insieme, le case, il figlio e continuare a salvaguardare l’azienda famiglia è compito arduo e doloroso in queste condizioni. Vorrei lasciarla andare a stare da sola per rischiararsi le idee, lo psicologo è contrario dicendo che non è quello che lei realmente vuole ma sono atti autolesionistici. Io so solo che da troppi mesi non so più che cos’è un sorriso, una carezza. Gli abbracci sono tutti unilaterali, sono solo utile come infermiere, datore di lavoro, e governante/babysitter. Sono molto confuso e sempre fiducioso nel recuperarsi della salute mentale di mia moglie. Un piccolo aiuto, la prego.

    • Anna Zanon 30 Maggio 2018 at 08:57 - Reply

      Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi questa difficile situazione.. Trattandosi di un argomento molto delicato, non mi sento di esprimere un parere. Si confronti con lo psicologo che ha in cura sua moglie e magari inizi lei un percorso psicologico per avere supporto in questo doloroso momento

  97. Luigi 19 Giugno 2018 at 13:00 - Reply

    Io sono stato più fortunato (si fa per dire), perché la mia storia è durata poco meno di un mese. Io 44 anni e alla mia prima esperienza (eh sì, sono ancora vergine), lei 50 e…decisamente più navigata di me. Dopo i primi quattro giorni di serena e cordiale frequentazione mi ha improvvisamente chiesto una pausa di riflessione che io le concedo, pur trovando la richiesta un po’ insolita. Mi scriveva che aveva bisogno di pensare, perché aveva il sospetto che io non fossi realmente interessato a lei. Dopo circa dieci giorni, dieci giorni di lacerante e insopportabile agonia, mi decido a rompere il silenzio inviandole due squilli e pubblicando su Facebook un status chiaramente riferito alla nostra “atipica situazione”. Mi chiama sul cell dicendosi profondamente dispiaciuta per la sua improvvisa sparizione e giustificandosi col fatto che si era sentita in qualche modo rifiutata poiché non percepiva da parte mia un reale interesse. Insomma, io la tranquillizzo e riprendiamo a frequentarci, anche se le sue giustificazioni non mi avevano pienamente convinto, e mi portavano a sospettare che la donna in questione fosse emotivamente instabile (sospetto rinforzato dalla lettura di decine di articoli reperiti nel frattempo su internet sul disturbo borderline). Seguono comunque due settimane di emozioni intense e di momenti indimenticabili alimentati dalla passione e dall’affetto incredibilmente smisurato che lei provava per me. Lo ammetto, era la prima volta che ricevevo tante attenzioni e regali da una donna (concerti, cene, serate in pizzeria ecc.). Non smetteva di ripetermi che ero l’uomo della sua vita, che mi adorava, che ero speciale. Gratificazioni continue, di persona e tramite messaggistica, fino a quella maledetta domenica di giugno. Ci rivediamo per un caffè, per trascorrere quella che pensavo dovesse essere una tranquilla e piacevolissima serata all’insegna dell’amore dispensato a piene mani. Seduti al tavolino di un bar, trascorriamo la prima mezzora discorrendo piacevolmente dei nostri prossimi incontri, tra baci infiniti e dolcissime carezze. Improvvisamente, da un momento all’altro, lei si stranisce, si incupisce. Comincia a parlarmi di una frase che io avrei pronunciato nel corso di una nostra conversazione telefonica, e sulla base di quella frase comincia ad imbastire un lungo e inconcludente discorso che l’avrebbe portata di lì a pochi minuti a realizzare che io non potevo essere l’uomo giusto per lei. Diceva di aver trovato quella frase profondamente offensiva (in realtà non lo era affatto), che se questo nostro rapporto iniziava con tali premesse chissà cosa sarei stato capace di dirle in seguito. Io rimanevo ad osservarla senza rispondere, spaventato e sorpreso da quel suo improvviso cambiamento d’umore. Era fuori di sé, giustificava le sue perplessità con le motivazioni più disparate, arrivando addirittura a farmi scenate di gelosia, poiché immaginava improbabili tresche con le mie amiche su Facebook. Incredibile, non l’avevo mai vista così. Quel comportamento assurdo e illogico mi confermava, purtroppo, quello che avevo già intuito da giorni. So bene che non è stata colpa mia es le cose sono andate come sono andate, credetemi, so di non aver fatto nulla di sbagliato e so anche che quelle parole le ha pronunciate in preda ad uno stato emotivo profondamente alterato. Ma mi sento comunque un fallito, una nullità. E non mi consola pensare ai miei successi professionali e alla stima sincera dei miei tanti amici. Sono deluso, amareggiato, soprattutto perché doveva essere la mia prima volta…e invece…E pensare che con lei ero riuscito finalmente a sciogliermi, ad aprirmi.

    • Anna Zanon 4 Luglio 2018 at 08:49 - Reply

      Caro Luigi, consideriamo l’aspetto positivo di questa relazione : finalmente questa donna è riuscita a farla ad aprire e ad introdurla nel mondo delle relazioni e della sessualità e per questo le ha fatto un dono grandissimo. Mi permetto di dirle che essendo arrivato vergine fino a 44 anni deve aver avuto qualche blocco un po’ impegnativo con le donne..che solo l’amore e la passionalità di questa donna sono riusciti a smuovere.
      Questa relazione a prescindere da come sia andata l’ha risvegliata all’amore.
      Detto questo, da quello che mi racconta non sono sicura che questa donna sia borderline, forse ci sono delle dinamiche nella vostra relazione che lei non ha compreso anche per la poca esperienza con le donne..

  98. Davi 1 Luglio 2018 at 18:53 - Reply

    Carissima dottoressa, mi presento. Davide, 31 anni della Toscana. Volevo farle i miei più sinceri complimenti per questo articolo! Le riassumo brevemente la mia relazione finita appena 2 settimane fà. La conosco nel 2015. Primi mesi bellissimi, simbiosi perfetta, lei si annunciava innamoratissima, voleva dei figli da me e mi ha pure trovato un bravo terapeuta, visto che soffro di ossessioni e dipendenza affettiva che mi creavano disagio nelle relazioni. Con lei mi sono buttato. Primi 10 mesi quasi una luna di miele…Sembravo il suo riferimento. Sesso bellissimo, alchimia e intesa alle stelle e periodo da sogno! Pian piano tutto inizia a mutare dopo circa 7 – 8 mesi…Iniziavano le litigate, lei mi dava addosso per cose anche inesistenti e nel giro di 2 anni ha provato almeno a lasciarmi tipo 30 – 40 volte con le accuse più strambe e mio malgrado cercavo sempre di trattenerla e di farla ragionare e lei dopo aver dato di matto, si calmava e faceva ripartire questa pazza montagna russa nel giro di breve tempo. “Ti amo – Ti Odio” a ripetizione…Dopo 1 anno il sesso bellissimo che avevamo, si era trasformato in una cosa saltuaria. Lei prese anche una strana cistite dove mi fa solo pensare che abbia avuto un rapporto clandestino, dal momento che ho fatto 3 esami medici che hanno dichiarato che non soffrivo di infezioni. Inoltre si è appassionata a tante altre cose (Ballo, serate con gli amici, volontariato e tanto altro) e dal 2017 a poco tempo fa ha cominciato a trascurarmi sempre di più…Alla fine dopo una fase di sganciamento iniziata qualche mese fa, lei mi lascia definitivamente dopo 2 anni e mezzo, dicendo di non amarmi più, di non provare più attrazione fisica e di non sentire più niente per me! Durante queste settimane è venuto fuori da molte voci che aveva una relazione clandestina e adesso con immenso coraggio le ho reso la sua roba dicendogli che deve essere lei a cercarmi se gli manco e non io a rincorrerla…Mi ha pure detto che potevo stalkerizzarla per vedere se c’era qualcuno e 2 giorni prima della rottura è stata in auto con un altro uomo negando però il rapporto sessuale. Adesso per quanto stia lottando con il mio terapeuta e per quanto il lavoro mi tenga impegnato, sono emotivamente a pezzi. Piango tutti i giorni, mi sento morto dentro…La amo da morire, mi manca tutto di lei, dai ricordi alla sua presenza terrena e non so se rassegnarmi o sperare in un suo ritorno, magari attuando comportamenti indifferenti…Lei ogni sera va a ballare e si diverte, posta le sue foto ovunque come se si fosse tolta un peso e anche come se ci fossimo lasciati da 10 anni. Sembro un perfetto sconosciuto, quando in realtà abbiamo condiviso quasi 3 anni insieme fino a quel triste 17 giugno…Vorrei un suo parere medico perché leggendo il suo articolo, lei mi sembra una professionista molto preparata sull’argomento (Il mio terapeuta ignora completamente l’accaduto facendo leva su altro)…La ringrazio di cuore sperando in una risposta! Grazie dottoressa!!

    • Anna Zanon 3 Luglio 2018 at 15:32 - Reply

      Caro Davi, la ringrazio per i complimenti. Le separazioni sono sempre difficili, soprattutto se avvengono con modalità come quelle che ha descritto. Il tempo può aiutare e può aiutare ancora di più parlare con altre persone che hanno condiviso la stessa esperienza. Secondo la mia esperienza i border creano una forte dipendenza nel partner e superare la fine di una relazione con loro può essere particolarmente doloroso e lacerante

  99. Luigi 4 Luglio 2018 at 14:59 - Reply

    Gentile dottoressa, la ringrazio per la risposta. Forse sulle dinamiche di questa relazione non mi è stato possibile dilungarmi più di tanto per “amore” della sintesi (giusto per rimanere in argomento). Mi creda, ho tentato in tutti i modi di convincermi che gli strani comportamenti di questa donna fossero dovuti semplicemente a una mia difficoltà a relazionarmi con l’altro sesso o a capire come ci si muove in questi contesti, ed è per questo che scelsi di darle una seconda possibilità. Ma alla fine mi sono dovuto arrendere alla drammatica e sconfortante evidenza: i repentini cambiamenti di umore, le sparizioni improvvise e ingiustificate, l’interpretazione negativa che dava di certe mie parole, le critiche e le offese rivoltemi nel corso del nostro ultimo appuntamento. Tutto questo interveniva a interrompere una relazione che, ripeto, procedeva nel migliore dei modi. Per non parlare poi dell’enfasi teatrale che metteva nei messaggi d’amore che mi scriveva, l’atteggiamento eccessivamente entusiastico che mi dimostrava (in certi casi mi sembrava un po’ fittizio). Non che non mi facesse piacere ricevere complimenti, per carità, ma passare dalla supervalutazione alla svalutazione di una persona in uno spazio di tempo di poche ore e per motivi incomprensibili non mi sembra molto normale. Sarò sicuramente inesperto, non discuto, ma sono certo di non averle mai mosso nessun tipo di offesa o critica, nulla che possa aver giustificato una rottura così radicale. So bene che non le è sempre possibile diagnosticare un disturbo semplicemente leggendo un commento, lo comprendo benissimo. Ma stiamo parlando di una relazione che io ho vissuto sulla mia pelle e le assicuro che non è nel mio stile dare giudizi affrettati sulle persone.
    Cordialmente

    • Anna Zanon 9 Luglio 2018 at 09:21 - Reply

      Gentile Luigi, personalmente non ho gli elementi per dire se questa donna sia o non sia borderline.
      E cmq a mio parere non lo trovo utile né costruttivo. Più utile per lei capire che cosa l’ ha attratta verso questa donna e che cosa le ha insegnato l’ esperienza.
      Forse proprio questo esprimere l’amore e l’ affettività in modo così travolgente e forse anche un po’ teatrale l’aiutata a risvegliare una sua parte affettiva controllata e trattenuta. Capisco la sua rabbia nell’ essersi concesso per la prima volta ad una donna che poi si è rivelata molto diversa da quello che si aspettava, però forse sono state proprio le caratteristiche di eccessività di questa donna a rendere possibile qualcosa che forse non sarebbe mai avvenuto.

  100. Elena 24 Agosto 2018 at 11:17 - Reply

    Buongiorno dottoressa. Ho letto con interesse il suo articolo e ho purtroppo constatato di vivere una relazione con u borderline. È sempre stato un ragazzo molto insicuro e alla ricerca di mille rassicurazioni, dovute anche a passate e negative relazioni. Spesso litigavamo, per motivi di solito legati alla gelosia o al fatto che io, secondo lui, in realtà non ci tengo abbastanza a lui. Un mese fa, la catastrofe: ha scoperto dei messaggi sul mio telefono con il mio ex che risalivano agli inizi della nostra relazione, quando io e il border eravamo solo uscenti. Si è sentito tradito e voleva finirla. Ho cercato di rassicurarlo, gli sono corsa dietro per un mese, dimostrandogli i miei sentimenti e la mia disponibilità e volontà di rimediare. Sembrava che le cose stessero andando un pochino meglio. Fino all’altra sera. Siamo usciti con amici a ballare, abbiamo ballato insieme poi lui di punto in bianco è sparito. L’ho sentito al telefono e mi ha detto che io ero lì a divertirmi mentre lui stava male per me. Che non me ne frega niente di lui, che le mie sono solo parole, che sono ipocrita e incoerente. Che gli faccio schifo. Razionalmente so che non è così e che dovrei chiuderla qui. Ma sono innamorata e vorrei recuperare il rapporto perché io ci tengo davvero. Ma non so più come dimostrarglielo. Sta giocando sul mio senso di colpa e il punto è che io mi sto convincendo di avere sbagliato. Cosa ne pensa? Grazie mille.

    • Anna Zanon 4 Settembre 2018 at 14:17 - Reply

      Gentile Elena, non elementi per poter dire che il suo ex sia un borderline ( una diagnosi piuttosto grave) e non soltanto una persona molto insicura e bisognosa di rassicurazioni. Le domande da farsi sono due: il suo ragazzo è così insicuro anche perchè la sente un po’ distaccata e non riceve le conferme di cui ha bisogno? Se la sente di stare con una persona insicura? Amare significa cercare di capire prima di giudicare..

  101. ckim 6 Novembre 2018 at 15:34 - Reply

    Finita anche per me dopo quasi un anno.

    Inizio idilliaco e intesa perfetta su tutto nei primi mesi: non mi sembrava vero di aver trovato l’anima gemella dopo aver passato i cinquant’anni io e vicina ai cinquanta lei. Tutto combaciava alla perfezione: entrambi mai stati sposati, senza figli, tanti interessi in comune e una complicità perfetta, anzi magica…!

    Finita la “luna di miele” i problemi sono arrivati con tutta la loro drammaticità e devastazione: gelosie inesistenti e continui ed ossessivi richiami a mie ex, svalutazioni alla mia persona, richieste di essere completamente parte nella sua vita (come se già non lo fossi!), sfuriate con abbandoni per poi sentirla dopo qualche ora/giorno con una tranquillità quasi disarmante, giudizi che cambiavano spesso e in maniera repentina, stati di depressione (lei stessa me lo diceva di averli). Guida spericolata e assunzione di cibo in maniera bulimica chiudevano il già difficile quadro d’insieme.

    Mi ero documentato a metà anno dei suoi problemi anche grazie a questi blog e avevo capito del disturbo cercando di indirizzarla da qualcuno, ma dopo un paio di incontri non ha più voluto andarci.

    Qualche settimana fa per un nonnulla mi urla al telefono che dovevo sparire dalla sua vita e che non dovevo mai più rifarmi vivo con lei: l’avevo presa in parola perché ormai la situazione era diventata troppo pesante per me sennonché dopo un paio di giorni si rifà viva, ma aveva capito che questa volta era stata quella che aveva segnato la definitiva rottura tra noi due.

    Non sono arrabbiato con lei poiché è una persona malata: l’avevo già accettato quando l’ho scoperto e avevo tentato di aiutarla in tutti i modi poiché la amo, ma se non si vuol far aiutare… Non si può fare nulla. Proprio nulla. E adesso mi sto riprendendo in mano la mia vita: un po’ alla volta.

    • Anna Zanon 5 Dicembre 2018 at 10:21 - Reply

      Grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza che farà riflettere le persone che sono in una relazione con un borderline non in terapia e che sperano di poterlo cambiare.

  102. Federico 20 Gennaio 2019 at 22:11 - Reply

    Buonasera Dottoressa,
    sono un compagno di una ragazza borderline , siamo insieme da oltre 9 anni, sono consapevole dei suoi problemi e anche lei lo è, segue una terapia psicolgoica , ha interrotto per qualche tempo ed ora ha ripreso da almeno un anno cambiando dottoressa.

    Il nostro rapporto negli ultimi 3 anni è sempre stato tra le alti e bassi per via del suo umore.
    Io nell’ultimo due anni ho preso casa e questo ha messo molto in difficoltà il nostro rapporto, perchè viene vissuta come una trappola, infatti non conviviamo solo qualche giorno a settiamna oppure passa pure un mese prima di vivere la casa assieme.

    Noi viviamo in un piccolo paese e lei vuole andare via perchè solo fuori pensa che si possa realizzare. Io ho preso anche casa per dargli l’opportunità di allontanarsi dall’ambiente familiare, come all’epoca mi fu consigliato dal suo ex psicologo che la seguiva.

    A natale abbiamo avuto discussioni e non ci siamo sentitti per qualche tempo. Oggi abbiamo parlato di noi , del nostro rapporto, emi dice che è in un periodo di forte confusione e non sa, che non riese a provare nulla , e completamente distaccata dalla parte emotiva , ma nelle ultime due settimana ho conosciuto una persona sui social che le ha dato modo di fargli capire che può provare qualcosa per qualcun’altro, ma è confuso e mi hai cheisto tempo. Quasi 10 anni non sono facili da cancellare per chiunque.

    Io ero consapevole dei suo problemi , e m iritrovo in pieno nell’articolo. Per me è una sofferenza perchè avevo la sprenza e la sicurezza che ci tenesse nel csotruire qualcosa insieme. So di dover soffrire dal punto di vista emotivo anche per il distacco , ma razionalmente le chiedo , in base alla sua espereinza sarà sempre così? basta veramente allontarsi qualche settimana per avere un’altra persona nella sua interesse? formare una famiglia è cosi impossibile?

    E’ stato un rapporto complicato , non facile, ma non riesco ad accettare emtoivamente che tanti sacrifici e l’affinitià che abbiamo mentale sia finità .

    Mi scusi per la confusione, ma ocme può comprendere per ora non è una cosa facile

    • Anna Zanon 22 Gennaio 2019 at 10:06 - Reply

      Buongiorno, non so risponderle senza conoscere la situazione in modo più approfondito. La diagnosi ha la sua importanza ma due persone con la stessa diagnosi possono essere molto diverse anche se hanno un funzionamento simile, poi un comportamento può anche non essere dovuto solo alla patologia ma ad altri elementi.Forse le potrebbe essere utile qualche colloquio con uno psicologo per cercare di elaborare l’accaduto.

  103. MONICA 19 Febbraio 2019 at 15:42 - Reply

    Ciao a tutti,
    penso di aver avuto a che fare con un soggetto borderline, mi piacerebbe avere i vostri pareri.
    E’ una storia finita tragicamente ma iniziata con tutta la passione e l’unicità di aver trovato LUI, l’uomo giusto… per non entrare nello specifico vi dico che in pochi mesi con la sua presenza costante e il suo fuoco abbiamo lasciato i rispettivi partner per iniziare la nostra vita insieme.
    Fin da subito mi ha fatto sentire una principessa, ricoprendomi di attenzioni, regali… ma la mia sensazione era sempre che “ci fosse qualcosa che non andava”. Il sesso era spettacolare, senza paletti, restrizioni, entrambi ci dicevamo che “non l’avevamo mai fatto così”, ma per il resto era come vivere su un filo sottile sopra ad un precipizio, a volte avevo “paura” a parlargli perchè non volevo litigare , dovevo stare attenta perchè per ogni cosa era geloso del mio ex(con il quale sono rimasta in ottimi rapporti) e di tutti gli altri uomini sulla faccia della terra, minacciando di andare a picchiarli, anche se io non avevo occhi che per lui. A volte quando litigavamo per delle cavolate improvvise (magari andava tutto bene poi da un momento all’altro si arrabbiava), lui diceva frasi del tipo “staresti meglio senza di me” o “io ti creo solo problemi”. Nel frattempo fisicamente era dimagrito e si teneva molto di più che con la precedente compagna. Io ho un carattere forte e non mi faccio mettere i piedi in testa quindi non avevo paura a litigare con lui, ma ero stanca di farlo, così spesso! Una volta l’ho lasciato e ha minacciato di uccidersi se perdeva me perchè ero la sua vita e da solo non poteva stare. Poi, come per tutte le altre volte riusciva a riconquistarmi con tutta la dolcezza, la pazienza e l’amore dell’uomo del quale mi ero innamorata mesi prima.
    Sono quasi certa che non mi abbia tradita ma di bugie o mezze verità ne ho sentite tante anche giurate e spergiurate su genitori e figlia.
    I rapporti con i famigliari erano pessimi , a me diceva che non poteva contare sulla sua famiglia , che io ero il suo mondo, la sua vita.
    Poi, la tragedia, dopo 1 anno si è tolto la vita, per problemi economici dei quali ero all’oscuro, all’improvviso, senza darmi nessun segnale, anzi, il rapporto in quei giorni era perfetto.
    Ora sento un vuoto nella mia vita che non so come colmare e sono senza energie che mi ha prosciugato lui prima di lasciarmi.

    • Anna Zanon 6 Marzo 2019 at 16:54 - Reply

      Buongiorno Monica, sono davvero tanto dispiaciuta per quello che ha vissuto. Sono così dispiaciuta che non trovo le parole! Innamorarsi di un border è come essere risucchiati da un uragano che prima ti fa volare in alto in posti mai visti che ti lasciano senza fiato per la loro bellezza e poi all’improvviso ti fa sfracellare su una roccia. Quasi tutte le persone che hanno avuto una relazione con un border hanno bisogno di terapia dopo per curare le ferite profonde che questa relazione ha inferto.
      Purtroppo poi c’è stato il suicidio e quando una persona cara si toglie la vita è facile entrare in un labirinto di sensi di colpa per non aver capito, per non essere stato in grado di aiutarla, ecc.. Lei ha tanto dolore dentro, per favore si faccia aiutare

  104. Francesca 17 Aprile 2019 at 15:44 - Reply

    Gentile dottoressa…sono legata da circa tre anni con una persona che solo oggi capisco soffrire di questo disturbo! Il problema è che il mio compagno fa uso di Alcool e cocaina e io attribuivo i suoi comportamenti alla sua tossicodipendenza…ora ho trovato di nuovo la forza di lasciarlo nonostante sono devastata ma ogni volta è un inferno!
    Gelosie ossessive…figuracce di ogni sorta con le persone che conosco …l ansia che bastava un niente per ritrovarmi di notte fuori casa spesso anche con pochi abiti in inverno…una frattura alla caviglia …una al naso….cicatrici alle sopracciglia…i suoi ricoveri in ospedale….insomma qualcosa di davvero disumano!!! Ma la cosa che più mi preoccupa ora è la mia mancanza di sentimenti…sono una donna di una bellezza superiore alla media e quindi ho tantissimi corteggiatori ….ma io non riesco ad instaurare con nessuno di loro un legame e più mi danno attenzioni più scappo ….io davvero non so cosa fare

    • Anna Zanon 28 Aprile 2019 at 09:18 - Reply

      Cara Francesca, certe storie lasciano delle profonde ferite ed è possibile che lei non riesca più a fidarsi e a credere nell’amore di un uomo. Per questa ragione un uomo troppo gentile e disponibile crea in lei una certa sospettosità, è come se lei si chiedesse dove è l’imbroglio.
      Io credo che lei dopo tanta delusione e sofferenza si meriti un po’ di felicità ma penso che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a ritrovare la fiducia in se stessa e nell’amore

  105. spy 26 Aprile 2019 at 19:31 - Reply

    salve è normale stare ancora molto male dopo l’ennesimo, immotivato e definitivo abbandono di un border? inutile far presenti le ormai conosciute dinamiche: all’inizio: non mi lasciare mai, ti amo per sempre, inutile…sei nella mia pelle ecc…intesa pazzesca (parlo di un uomo di una certa età con storie importanti alle spalle) poi intervelli di silenzi e sparizioni seguiti da ritorni (sempre agganciandosi a micro agganci da parte mia però perchè lui non osava…insicuro come un bebè) che riconfermavano il suo amore eterno. Poi… l’ultima sparizione seguita dall’affermazione fatta per interposta persona, che l’amore era finito. E questo dopo un incontro pieno d’amore e vicinanza emotiva che sembrava presagire una maggiore profondità di legame. Da lì un paio di messaggi superficiali ed inmutili in cui accennava ad altro e di fronte ai quali ho avuto reazioni alternate di freddezza, gentilezza. dopo mesi la mia richiesta di un chioarimento che non ha conseguito una volontà di ritorno da parte sua, ma solo un dire che senza bene sapere il perchè la storia era finita, che sapeva di avermi fatto male e che ai tempi la sua voglia di vedermi era tanta quanto quella di fuggire. Però non è mai stato aggressivo o svalutante nei miei riguardi, piuttosto a tratti indifferente e distante. Dopo avermi più volte confermato il suo amore e avermi fatto promettere di non lasciarlo mai. L’unica volta che è stato aggressivo nel fuggire fu in seguito ad una mia reazione rabbiosa e rifiutante per come mi ero sentita “non calcolata e rispettata”. In quell’occasione se ne sndò fuori di sè dicendo che lo avevo umiliato d che l’amore era finito. Ma un mese dopo ricominciò…in seguito ad un mio gancio leggerissimo. Insomma..ho provato nei confronti di questa persona un sentimento fortissimo come mai prima ed il tutto veniva ricambiato autenticamente di questo sono certa..Mi chiedo però se un border possa anche non umiliarti o svalutarti come nel mio caso ma semplicemente fuggire. E se è normale dopo 10 mesi dalla fine che io possa ancora percepire la mancanza e non farmene una ragione. Nonostante l’analisi intrapresa mesi fa e la comprensione di molte dinamiche. E infine..possibile che lui possa archiviare così???? Grazie per le eventuali risposte. Spy

    • Anna Zanon 28 Aprile 2019 at 09:07 - Reply

      Buongiorno, è sempre complicato addentrarsi nelle diagnosi. Alcune persone possono avere un funzionamento borderline senza esserlo pienamente. Nel caso del suo ex compagno si potrebbe pensare ad una persona che ha un attaccamento di tipo disorganizzato ( non lasciarmi mai/ vattene via, ti voglio/ non ti voglio) che è tipico dei border ma se tutti i border hanno un attaccamento di tipo disorganizzato, non tutte le persone che hanno questa forma di attaccamento sono border. Un tipico border ha molti problemi in tutte le aree della vita e non solo nelle relazioni amorose. Detto questo, chi sta con una persona con attaccamento disorganizzato passa dal vivere momenti di paradiso, unione perfetta ad abbandoni repentini e immotivati, ed è proprio questa alternanza di caldo/ freddo che diventa molto difficile da elaborare. Queste persone infatti ti fanno prima vivere un amore da favola per poi togliertelo, facendoti sentire le stesse cose che hanno sperimentato con le loro figure di accudimento. Incapaci di fidarsi, hanno imparato che l’amore è rifiuto e abbandono e ti abbandonano e ti rifiutano prima che tu possa farlo con loro.Non è che il suo ex l’abbia archiviata, è che quando cominciava a essere preso per davvero intervenivano in lui dei meccanismi di difesa che lo portavano a distanziarsi, per questa ragione il vostro rapporto non è mai cresciuto oltre un certo livello.
      Una relazione con una persona con attaccamento disorganizzato lascia sempre delle profonde ferite, se dopo 10 mesi lei non riesce a farsene una ragione, pur comprendendo molte dinamiche significa che ci sono nodi irrisolti che andrebbero affrontati magari con l’aiuto di un esperto.

  106. alberto 30 Aprile 2019 at 20:54 - Reply

    Buongiorno Dottoressa, io sono stato sei anni con una ragazza molto bella e molto più giovane di me. Ero già sposato e con un figlio adolescente, e sono sempre stato un tipo se non proprio posato almeno “regolare” con rapporti costruttivi, lunghi e seri, ma con lei è da subito esplosa ( proprio esplosa) una straordinaria passione, e lei mi dava talmente tanto amore che ad un certo punto ho lasciato mia moglie e siamo andati a vivere insieme. Questa ragazza quando era con me era la donna più amorevole del mondo e mi adorava, facevamo tanti viaggi, tante cose insieme, ci divertivamo un mondo, facevamo sesso continuamente, mi sentivo amato e desiderato ed ero felice come non ero mai stato in vita mia, ero pazzo di lei fino a che non arrivava una crisi d’improvviso: Di colpo lei si adirava per un nonnulla e mi sfondava le porte a calci, rompeva i piatti, mi strappava le camicie di dosso dicendomi che ero solo un porco e un maniaco, un uomo senza palle, un pedofilo, bestemmiava di continuo se ne andava di casa sbattendo la porta e girandosi diceva: “comunque sono felice di averti sempre tradito!”. Poi tornava chiedendo scusa e dicendo che mi amava e che non sapeva cosa le avesse preso. Spesso aveva crisi di pianto del tutto immotivate, oppure dei deliri paranoici su miei presunti (inesistenti) tradimenti con, diceva testuale “ qualunque essere di sesso femminile” . Lei beveva molto, e spesso quando litigavamo ( per il nulla, usava tutto come un pretesto) diceva “ho bisogno di bere” e lo diceva proprio come fosse un desiderio irrefrenabile. Quando non era con me ( di fatto abitava con sua madre anche se era spessissimo a dormire da me) non avevo idea di cosa facesse. Ho cominciato a sospettare e praticamente ho scoperto che tutte le sere si ubriacava pesantemente con sconosciuti in un bar sotto casa oltre a “spaccarsi di canne” come mi disse una sera con orgoglio. La sua migliore amica era una depressa alcolizzata che stava con uno spacciatore di cocaina. Da notare che sto parlando di due ragazze intelligenti, colte e di “buona famiglia”, anche se di famiglie chiaramente problematiche.
    Una notte mi è arrivato un messaggio di un suo amico con cui usciva sempre ( lui cercava di “proteggerla da se stessa”) in cui mi diceva, testuale “guarda che è malata (con riferimento al fatto che andasse a letto con chiunque), sei un pazzo se continui a stare con lei, adesso è con un altro”. Io non ci ho voluto credere ma poi era tutto vero. In realtà lei lo diceva spesso che mi tradiva “ con chiunque, con qualunque persona”, ma a me sembrava impossibile e pensavo fosse solo per farmi arrabbiare
    Io ho le ho detto tantissime volte “amore, ho una casa dove quasi viviamo, siamo indipendenti, io lavoro, tu studi, facciamo tante cose insieme che piacciono a tutti e due (ma forse in realtà lei mi stava solo “ricalcando”) non abbiamo nessun tipo di problema, costruiamo qualcosa, facciamo sul serio” e lei diceva “ si è quello che voglio anch’io” ma poi la sera andava a ubriacarsi fino allo sfinimento con sconosciuti e se mi vedeva mi trattava come un estraneo che le rompeva le uova nel paniere, più di una volta mi ha umiliato pubblicamente come se fossi io lo sconosciuto, salvo poi tornare pentita il giorno dopo pregandomi di perdonarla che non sarebbe successo più e che voleva passare la sua vita con me.
    Era come se per lei non esistessero né passato né futuro, la nostra vita era una semplice successione di accadimenti, ogni mattina resettava tutto e se la sera prima si era messa in situazioni a rischio e le chiedevo perché lo facesse, lei negava sempre l’evidenza, ribaltava la situazione, era sempre colpa mia. Però continuava a ricoprirmi di un amore sconfinato. Un anno fa, disgustato dalle bugie e dai continui tradimenti l’ho lasciata alla vigilia della sua laurea (ora sono pentito da morire) perché si laureava in psicologia con una tesi sull’alcolismo giovanile e due sere prima mi ha detto che era a cena con sua madre invece l’ho beccata sotto casa con uno per l’ennesima volta completamente ubriaca, e lei che diceva “ amore cosa dici, io non ho bevuto!” . Lei mi ha detto : “non capisco perché vieni a rompere i coglioni la sera quando di giorno tra noi va tutto bene”. Era un po’ come la storia del Re é nudo: tutti lo sanno ma bisogna fare finta di niente. Allora finalmente ho capito che il gioco a cui avrei dovuto sottostare era: “Io starò sempre con te e non ti lascerò mai, ti soddisferò sessualmente, andremo dove vorrai, sarò premurosa ti coccolerò, ti farò da mangiare, sarò la tua schiava ( anche se nessuno gliel’aveva mai chiesto, io volevo solo una storia “normale”) ma tu devi esserci sempre e fare finta di non sapere cosa succede quando io non sono con te perché io ho bisogno di questo, è nella mia natura.”
    E mi diceva cose tipo (purtroppo ne ho capito il senso solo dopo): “Al bar circondata da sconosciuti mi sento una regina, invece con te mi sento una merda”. E ancora: “con te non posso mai essere la vera me stessa, è chiaro che appena trovo qualcuno con cui esserlo sono felice come una pasqua!”, e ancora “Io ho bisogno di attenzioni continue altrimenti vado in ansia, e se non me le dai tu allora le cerco da qualcun altro, chiunque sia”
    Dopo che l’ho lasciata, sono stato benissimo, mi sembrava di volare alto, di respirare aria pura, di essere uscito dalla palude, dal gioco dell’oca, ma poi sono andato in crisi totale, mi mancava come se mi avessero amputato una gamba
    Allora dopo due mesi l’ho ricercata ma lei non ha mai più voluto vedermi, ha detto che io ci sarei dovuto essere sempre invece non c’ero stato quando lei aveva avuto più bisogno di me ( il padre era nel frattempo morto di cirrosi, e per me vedere che lei continuava ad ubriacarsi era come il fumo negli occhi). Tenga conto che io mi ero già accorto da anni che faceva pagare a me tutte le colpe del padre e proiettava continuamente su di me tutti i difetti del padre.
    Adesso è passato un anno dalla nostra separazione, l’anno peggiore della mia vita, un anno di un vuoto abissale, ho sofferto come non mai, nonostante abbia sempre gestito bene le altre separazioni, anche pesanti, ma qui c’è veramente qualcosa di diverso, è come se mi avessero sbudellato.
    Lei ormai da un bel po’ sta con un altro, sempre molto più grande di lei, e mi ha detto: “Io sono innamoratissima di quest’uomo, che è oltretutto l’uomo più bello che io abbia mai incontrato. Lui mi capisce, mi da fiducia, mi lascia i miei spazi e mi rispetta” (Il che in fondo è abbastanza semplice perché lui è sposato, non può fare altro!).
    Ma quello che mi ha ferito tantissimo è stato sentirmi dire ” Io lui non lo tradisco, tradivo te perché la nostra era una relazione malata ma io e lui ci amiamo veramente e io lo rispetto”.
    Ma sarà vero?
    Mi avrà mai amato veramente?
    Ho dei dubbi atroci, ho speso sei anni della mia vita con lei.
    Insomma, io, che ho un lavoro interessante, che sono apprezzato professionalmente, che viaggio tanto, che conosco tante persone, da fuori non si vede ma dentro sono un uomo distrutto emotivamente e psicologicamente, non riesco più ad innamorarmi, penso che dopo sei anni così non potrò mai più avere una relazione mi faccio mille domande e non trovo risposte. Cosa potevo fare, cosa avrei dovuto fare? Lei mi ha bloccato dappertutto e non vuole più parlarmi, ma chi mi può dare delle risposte sul fatto se mi amava o no se non lei?
    L’assurdo è che nonostante tutto il male che mi ha fatto sarei pronto e impegnare tutto per poter ritornare a vivere con lei i momenti straordinari che mi ha fatto vivere e sentirmi dire “amore ti amo” come me lo diceva lei.
    E’ una situazione terribile, piango di continuo, non penso di riuscire più a riprendermi.

    • Anna Zanon 15 Maggio 2019 at 20:03 - Reply

      Buonasera, innamorarsi di un borderline è come diventare dipendenti dall’ eroina. Quando una persona è ” fatta” prova un benessere impagabile, che non può essere paragonato a niente ma la droga danneggia e con il tempo porta un totale annullamento psicofisico. E dà dipendenza. Non creda che solo le persone deboli e insicure cadano vittima del fascino perverso della borderline, secondo la mia esperienza clinica cadono in questa rete uomini riusciti, professionisti affermati con tante risorse e una vita piena. Uomini che prima dell’incontro fatidico stavano bene e avevano relazioni normali con donne ” normali”. Questo è per me un grande mistero che non riesco a spiegarmi..
      Lei ora sta male, è diventato dipendente, sa bene che è un amore malato ma farebbe di tutto per tornare con lei. Temo che da solo non potrebbe più riuscire ad riprendersi, le consiglio perciò di farsi aiutare

  107. adri 2 Maggio 2019 at 14:43 - Reply

    salve dottoressa, provo a inserire nuovamente il testo della mia esperienza con una donna probabilmente borderline dopo che il primo intervento (per motivi che non mi sono spiegato) non ha superato il test del moderatore. Parto dal presupposto che non provavo emozioni con una donna da tantissimi anni. Pur avendo conosciuto molte donne ho conosciuto l’amore solo da adolescente con una storia meravigliosa durata 3 anni ma svanita per motivi di lontananza soprattutto (lei era a 450 km da me e non eravamo indipendenti, nè liberi di vederci perchè ostacolati dai nostri genitori). Ho conosciuto questa donna in una chat e poi abbiamo deciso di conoscerci dal vivo insieme ad altri amici. Al secondo incontro sempre insieme ad altre persone è scattata la scintilla anche per me (dopo che lei già al primo incontro mi aveva fatto una corte senza veli). Ho deciso così di invitarla ad uscire da soli ma da subito ho notato che c’era qualcosa che non andava. Simpatica, coinvolta e iperattiva nei primi 2 incontri, davanti alla mia presenza è cambiata totalmente, fredda, disinteressata, quasi assente. Alla fine le ho strappato un bacio ma sono tornato a casa con un senso di amarezza. Il giorno dopo l’ho invitata ad uscire nuovamente la sera ma lei mi ha risposto in maniera secca che non aveva nessuna voglia di uscire con me salvo poi aggiungere che scherzava ma che non sapeva se riusciva a liberarsi dal lavoro. Ho deciso di non richiamarla più perchè il mio istinto mi diceva così. Si è rifatta viva lei un paio di volte e allora ho deciso di rivederla dopo una quindicina di giorni. Qui è iniziata la storia più angosciante che abbia mai vissuto. Lei 44 anni con un bambino di 7, mai sposata con un padre del bambino (a sua detta) sciagurato ma sempre presente sul suo telefono e fisicamente nei giorni in cui spettava a lui tenere il figlio. Non so come spiegarlo ma questa donna non mi ha mai ispirato fiducia (pur non essendo io geloso o possessivo) ma alcuni suoi atteggiamenti di freddezza e superficialità non mi convincevano sin dall’inizio. Dopo 10 giorni arriva a dirmi cose incredibili: che mi ama alla follia, che sono l’uomo della sua vita e che l’ha capito addirittura dalla foto di whatsup la prima volta che abbiamo chattato. Rimango sconcertato, come si fa ad amare una persona dopo pochi giorni senza nemmeno che la si conosca? Dopo un mese di grande partecipazione e amore cominciano ad accadere cose strane: lei ha spesso scatti di ira immotivati, dice e scrive cose squilibrate salvo poi pentirsi e chiedermi scusa. 2 ore prima di coronare il sogno di passare un fine settimana insieme da soli tutto per noi e dormire nello stesso letto inizia ad accusarmi improvvisamente di essere uno che beve. Rimango ancora una volta sconvolto ma stavolta capisco che forse ha conosciuto qualcun altro e intende passare il fine settimana con lui piuttosto che con me. Seguono accuse furibonde e alla fine le dico che se non lo passa con me il we la storia è finita. La frase che mi sconcerta in questa occasione è questa: “ti dico che ti amo ed è troppo presto, ti dico che sono disinnamorata e allora non ti ho mai amato, fai tutto tu”. Con i giorni e con i fatti le dimostro che le sue insinuazioni su di me erano false e tuttavia in questa fase noto un distacco da parte sua sia fisico (ci vediamo pochissimo) sia affettivo (in chat continua a dirmi di amarmi, al telefono e dal vivo la vedo distaccata. Nel frattempo la mia fiducia verso di lei scende a 0: frasi tipo “faccio la brava solo quando dormo”, o “accontento, mio figlio, i miei genitori, te, a me chi mi accontenta?, ragionamenti totalmente sconnessi tra di loro, atteggiamenti contraddittori anche a distanza di pochi minuti, la sua superficialità davanti ai miei sentimenti, le presunte bugie, forse un tradimento programmato prima di vedermi, insomma mi trovo davanti una donna che è il contrario di quella premurosa, innamorata, appagata del primo mese. Nonostante ciò inizia a possedere i miei pensieri di continuo al punto di non riuscire nemmeno più a dormire e avvertire sintomi di sofferenza fisica. E’ la disillusione di aver atteso tanto tempo ma aver trovato il contrario di quello che mi aspettavo. Dopo avermi sbattuto il telefono in faccia per averle solo rinfacciato di non aver rispettato una piccola promessa che ero riuscito a strapparle ci siamo ignorati per una settimana. Poi ho ripreso io faticosamente a parlare ma solo sui social e qui ho ricevuto solo lezioni di vita, rimproveri sul mio carattere, sul mio passato (di cui non mi ha mai chiesto nulla peraltro), insomma quello fatto male ero solo io. Estenuato fisicamente e mentalmente da suoi metodi di manipolazione ho deciso di troncare in maniera netta scrivendole tutto quello che pensavo di lei. La sua risposta è stata tiepida e tardiva, quasi indifferente. Probabilmente si era già tuffata nelle nuove emozioni di cui, mi sembra di capire, queste persone si nutrono continuamente per liberarsi dei sensi di colpa. Vorrei avere conferma di aver avuto a che fare con una border. Grazie

    • Anna Zanon 15 Maggio 2019 at 18:14 - Reply

      Buongiorno, mi scusi rispondo personalmente ai commenti ma ho cancellato il suo inavvertitamente, premendo il tasto sbagliato. La sua esperienza mi ha molto colpito e le rispondo volentieri. Per quanto dolorosa possa essere stata questa esperienza ha avuto il pregio di strapparla da questa specie di letargo emotivo e di risvegliarla al mondo delle emozioni e dei sentimenti. Sembra quasi, a quanto racconta, che dopo la fine di questo amore giovanile, qualcosa in lei sia bloccato, infatti pur avendo incontrato molte donne non è più riuscito ad innamorarsi per molti anni.
      L’incontro con questa donna così problematica le ha però riaperto il cuore. L’ aspetto che trovo interessante, e sul quale sarebbe forse utile per lei fare luce, è che cosa le ha fatto scattare questo innamoramento.
      Questa donna sin dai primi incontri si è dimostrata un po’ strana, fredda, assente, scostante..il suo istinto le diceva che qualcosa non andava in lei e le suggeriva di non richiamarla. Lei però ha continuato a farlo malgrado l’ alternarsi di comportamenti di amore e di freddezza e di superficialità.
      Butto lì una provocazione : e se fosse stata proprio l’inafferabilità che lei percepiva nella sua partner ad attrarla? Se a stregarla fosse stato proprio questa alternanza di amore e disprezzo? Purtroppo quando ci sentiamo fatalmente attratti da una persona che ha una personalità poco sana è perchè questa va ad incastrarsi con delle nostre ferite e dei nodi irrisolti. Non è mai l’altro il problema..

  108. manuele 1 Giugno 2019 at 21:06 - Reply

    gentile dottoressa vengo da una storia con una collega borderline con forti tratti narcisistici (una conoscente in comune mi ha messo a conoscenza di questa sua problematica alla luce anche delle cose che in amicizia le raccontavo), le chiedevo di lasciarmi in pace non accettando i suoi modi contraddittori e le sue continue triangolazioni.. ha usato prima le dolci e poi le cattive pur di farmi tornare nel rapporto.. una volta riottenutomi, dopo poche settimane senza alcun motivo ha rotto lei il rapporto, mi ha praticamente dato quello che le avevo chiesto mesi prima ma decidendo lei di allontanare me, tutto un triste meccanismo psicologico.. lasciamo stare.. rideva all’ipotesi che potessi dispiacermi del suo comportamento, sembrava avesse un demone dentro di se per la fredda cattiveria usata, ed era lei ha mi ha stressato per mesi alla luce del sole davanti ai colleghi nella fase si luna si miele.. fatto sta che sono 6 mesi che non ci calcoliamo più e mi sento molto meglio, solo una cosa nessuno ha saputo mai rispondermi ed è il motivo che mi spinge a scriverle, io ho cancellato tutto di lei, regali, telefono, chat, se la vedo manco la calcolo.. lei che ha mostrato odio nell ultima fase cercando di procurarmi piu dolore posaibile (durante i quali comunque continuava a cercarmi con “affetto” e affanno, manco avesse doppia personalità) conserva ancora il mio numero di telefono.. perché una problematica di questo livello non riesce a cancellarmi del tutto? a che le serve avere un numero se ha voluto lei proprio chiudere il contatto “telefonico”? infatti quando ho provato a chiarire non mi ha risposto e in chat mi ha applicato il trattamento del silenzio.. cosa la spinge a conservare il numero?

    • Anna Zanon 12 Giugno 2019 at 09:07 - Reply

      Buongiorno, l’incapacità di restare in una relazione si accompagna all’incapacità di chiuderla. Il dramma di queste persone che passano la loro vita soffrendo e facendo soffrire è che non sanno stare né con l’altro né senza l’ altro. E quando parla di doppia personalità ha ragione, intendo aspetti del sé non integrati: chi ha queste problematiche ama ed odia allo stesso tempo, vuole l’ altro vicino un attimo e l’ attimo dopo si sente soffocare e lo allontana.

      • manuele 12 Giugno 2019 at 17:21 - Reply

        grazie infinite.. quindi dovrei attendermi “ritorni” anche se la situazione mi sembra in un corto circuito preconfezionato ad arte stesso da lei, da, fortunatamente, non consentirlo? nel senso che nel tentativo di dimostrarmi che (parole sue) io non sono nessuno per lei e che non soffre la mia lontananza nonostante il nostro rapporto di ex collega “amica” confidenziale non mi ha mai consentito di fare allusioni di questo tipo (per sua stessa ammissione), se io non ho mai detto che sono importante per lei da dove le esce questo bisogno di dimostrarmi una roba del genere? come stesse facendo un braccio di ferro senza avversario pensando pure di aver vinto, infatti al suo allontanamento coatto (con motivazione una discussione di mesi e mesi prima e abbondantemente superata) io ho risposto col silenzio, a specchio insomma, in più ho.cancellato il numero (e lei lo sa) per evitare di fare boiate

        • Anna Zanon 13 Giugno 2019 at 09:08 - Reply

          Se non soffrisse la sua lontananza non avrebbe bisogno di proclamarlo in modo così perentorio. Se una persona le è indifferente, lei perde il suo tempo a cercare di distruggerla o di umiliarla? Probabilmente avrebbe quella cortesia di facciata che si ha con gli estranei o non le risponderebbe affatto. Affermazioni così perentorie denotano rabbia e non indifferenza. Credo che proteggersi cancellando il numero sia la soluzione migliore

          • manuele 30 Settembre 2019 at 14:18

            gentile dottoressa è proprio vero! i narcisisti o borderline prima o poi tornano sempre… glielo scrivo più x condividere un’esperienza che per un interesse.. mi sento del tutto fuori dal rapporto, mi sono ripreso quasi del tutto la mia vita e la mia felicità.. comunque dopo avermi dimostrato che non sono nessuno per lei come le ho scritto bel precedente post a cui lei (dottoretta) mi ha risposto, ho resistito e non l’ho più cercata per nove mesi, lei ha cercato di interferire mettendo i like ai post dei colleghi in comune a cui io rispondevo (me lo hanno fatto notare i miei colleghi a dirla tutta..), ho tenuto contatto zero e cancellato il numero… in questo tempo ho festeggiato il compleanno e ovviamente lei non mi ha calcolato, ho fatto un incidente importante in moto e gli ex colleghi si sono tutti interessati eccetto lei, ho avuto una promozione e idem, lei l unica assente tutti gli ex colleghi in comune tutti presenti a congratularsi in qualche modo.. fino a qualche settimana… una collega (incredula anche lei) mi fa “ma sai mi ha fatto alcune domande su di te, come stavi, se mi trovavo bene nel nuovo ruolo post promozione, se ero felice..” , primo indizio… poi dopo un po’ di tempo ho trovato una telefonata senza numero, io rispondevo e dall altra parte silenzio.. circa tre minuti così… infine ho un genitore in ospedale e molti ex colleghi si sono fatti sentire per essermi vicino.. e come per magia dopo nove mesi di trattamento del silenzio mi sono ritrovato un suo messaggio facendomi capire che sapeva già tutto e tranquillizandomi che sarebbe andato tutto bene (con tanto di baci e sdolcinerie…) …

            Dico io, ma che senso ha dire a un cristiano di sparire, dirgli che non è nessuno per lei, che la sua felicità non passa.attraverso me (mai mi sono permesso di dire una roba del genere), essere assente nei momenti difficili e anche bello di questi 9 mesi e poi intervenire con un messaggio sdolcinato per manifestare vicinanza per ciò che sta succedendo al mio familiare? Dov’è il senso?

          • Anna Zanon 17 Ottobre 2019 at 10:01

            Buongiorno, io credo che questo messaggio sdolcinato fosse un esca o per riprendere il rapporto oppure per avere la conferma narcisistica che lei è ancora lì ad aspettare. Un po’ come una ruota di scorta che non si vuole usare ma tranquillizza sapere che in caso di bisogno c’è ( perdoni la metafora brutale).
            Il dramma di queste personalità patologiche è che pur avendo un grande bisogno degli altri, il loro amore nei confronti altrui è solo superficiale.

  109. manuele 1 Giugno 2019 at 21:13 - Reply

    *la conoscente in comune è una psicologa che conosce entrambi per motivi di lavoro

  110. Federico 1 Agosto 2019 at 15:26 - Reply

    Gentile Dottoressa, spero possa darmi un suo prezioso contributo. Ho conosciuto una collega border (il padre, conosciuto con sua forte insistenza nella fase iniziale, mi confessò che in passato la ragazza è stata in terapia ma che è durato poco), talmente il bombardamento e le attenzioni iniziali mi sono sentito finalmente uomo nel vedere di riuscire a gestire una donna così problematica (in genere le mie donne sono sempre state persone mature ed equilibrate), le ho detto tutto. Siamo entrambi fidanzati, lei c ha provato di.brutto anche se coi doppi sensi, quando si trattava di metterci la faccia scompariva nel nulla o peggio negava tutto ciò che faceva con me, dal canto mio ho sempre agito in modo da tutelare un’amicizia futura, per cui ho sempre cercato di gestirla rispettando lei, il marito e la mia donna. Poi svalutazione, prendi e lascia continui, triangolazioni da parte sua finché ho deciso di troncare. Non l avessi mai fatto, ha fatto.di tutto x farmi tornare, una volta ottenuto mi ha mollato, ovvero ha deciso di rispondermi ma di non scrivermi più lei di sua volontà e alla mia domanda, così se lo faccio pure io ci perdiamo di.vista lei mi risponde “pazienza” ma si incazzava se pure io iniziassi a non scriverle più… Fortuna mi hanno spostato di ufficio, non ci vediamo più, lei continua a non scrivermi, io ho fatto un solo tentativo (onestamente ho paura che possa farmi passare pure come stalker alla fine) per rappacificarci, avendo almeno un’amicizia tranquilla e rispettosa come con altri colleghi/ghe in comune ma ha respinto questa possibilità addirittura dicendomi che io fossi andato al funerale di una nostra ex collega per vedere lei… Pur non essendo vero, infatti mi limitai a una stretta di mano in quella occasione, mi sono sentito talmente mortificato nei confronti della buonanima che decisi di cancellare tutto di lei, numero regali conversazioni, purtroppo non posso cancellare colleghi in comune perché ci vogliamo un mondo di bene (nemmeno lo troverei giusto) infatti lei continua a scrivere dove posto io, continua a mettere like dove li metto io etc.. Vabbè ormai sn trascorsi mesi e non ci siamo più sentiti. A pensarla mi capita perché spesso i miei colleghi parlano di lei.. ma la domanda che le volevo fare è, può il solo trasferimento averle dato l’occasione e la forza di chiudere un rapporto e trattarmi come morto, quando poi in teoria avrei potuto fare domanda si trasferimento e tornare all’ufficio di prima se solo lei me l avesse chiesto? Cioè fino all ultimo giorno ha continuato a trattarmi con attenzioni alternate a dispetti (senza motivo) dal giorno in cui ho cambiato ufficio (di 20km) è volatilizzata, la cosa che mi spiace di più (sebbene io sappia che è meglio.perderle che trovarle queste persone) è vedere come con lei con cui s era creata una bella amicizia in cui lei non faceva altro che pendere dalla mia bocca sia nella fase di bombing che di svalutazione (appena mi vedeva mollava tutto e tutti e correva da me) sia svanita nel nulla mentre con gli altri colleghi ci sia tutt ora una bella amicizia, ci sentiamo frequentemente e ci vediamo anche a cena. Era tanto difficile ottenere questo anche da una border?

    • Anna Zanon 25 Agosto 2019 at 18:03 - Reply

      Buonasera, i rapporti con gli ex sono sempre un po’ difficili da gestire anche se si è delle persone equilibrate e mature. Tanto più se si ha avuto a che fare una border!

  111. Federico 4 Agosto 2019 at 07:27 - Reply

    come non detto, proprio ieri mi hanno invitato a una cena di ex colleghi e c’era anche lei..
    ero gia seduto al tavolo appena mi ha visto si è avvicinata per salutarmi con un tono di voce come se fossimo conoscenti qualsiasi che non si vedevano da tempo.. io non mi sono nemmeno voltato, ho risposto ciao e ho continuato a parlare con gli altri.. allora lei si è presa la briga di venirmi a baciare sulla guancia dalle mie spalle.. l ho lasciata fare pur non alzandomi da dove ero.. poi per non mettere in risalto tutta queste attenzioni ha baciato anche la mia collega nonché amica (che sa tutto) che era accanto a me.. prima prpva a ferirmi con dei dispetti da adolescente, con parole di una cattiveria assoluta, dopo tre anni di conoscenza intensa smette di “conoscermi” solo perché momentaneamente trasferito e mi vieni a baciare pur sapendo che molti colleghi sapessero le tappe della nostra vicenda, mi son detto ma hai un demone dentro? ho pensato alla mia serata, ai miei amici, ma spesso trovavo lei che mi fissava mentre faceva vedere di divertirti ma in realtà era stata volutamente messa in disparte da tutti i presenti, era da sola lontano assieme a una collega, finché non esco a fumare una sigaretta.. appena mi alzo , da lontano mi chiede dove andassi e senza nemmeno attendere la risposta, lascia la collega parlare da sola, si alza di scatto e mi viene dietro.. una volta fuori mentre fumavo mi sn messo a rispondere a un amico per una partita di tennis, alla fine ero uscito per quello, mentre hli scrivo mi fa “ma non mi dici niente? come ti trovi nel nuovo ufficio?” con un sorriso maligno quasi godurioso, rispondo bene, ho trovato anche delle buone amicizie, poi mi racconta di aver comprato la macchina ma a un certo punto come se volesse far vedere di fregarsene, si alza e se ne va.. penso, beh è proprio matta.. io continuo con la sigaretta e poi rientro.. poi una volta dentro continua ad attirate le attenzioni di tutti su di se con un finto buonismo, il cui fine era solo portare i commensali a pensare “che brava ragazza che è”..
    ecco, questi sono i motivi per cui mi fa rabbia vedere il rapporto in queste condizioni, sento il calore e la stima di tutti, ma lei sta compromettendo persino i miei rapporti futuri con loro.. mai possibile che devo tagliare i ponti con loro, molti dei quali sono amici, pur di non vedermi più applicare queste porcherie da parte sua? se la perdono e faccio finta di nulla del passato penserà che le sto riaprendo le porte e trarrà giovamento da ciò continuandomi a maltrattamenti pensando che sia debole con lei… a volte mi viene la voglia di parlare al marito per rivelargli cosa va facendo con alcini colleghi di ufficio.. a mostrargli chat e fargli ascoltare cosa dicesse al telefono.. per non parlare di quando accompagnava qualche collega in discoteca , mimetizzando il tutto dietro una cena tra colleghi… lasciando marito e figlia piccolina a casa..
    un conto è innamorarsi, perdere la testa per qualcuno, puo capitare a chiunque, siamo umani ed errabili, un conto è ripetere serialmente lo stesso schema, le stesse attenzioni, le stesse frasi ammalianti ad effetto, gli stessi regali con diverse persone, non con tutti ma con almeno 3 persone in tre anni di conoscenza.. qui c’è un disturbo in atto. Ma se ti dicevo, tienimi lontano da queste tue situazioni, se vuoi trattami come normale collega che rispetti,.stimi e con cui ti trovi bene a parlare, ma di cui ad esempio non ti importa nulla se ti risponde su una chat di gruppo oppure no, la “risposta” è stata negativa.. fino al trasferimento.

    • Anna Zanon 25 Agosto 2019 at 18:01 - Reply

      Gentile Federico, il borderline non può stare con il suo partner ma neppure senza il suo partner. Quando sente che il partner che magari è stato lasciato nel più crudele dei modi invece di essere distrutto dall’abbandono subito e di strisciare ai suoi piedi, riesce a stare decentemente senza di lui e va avanti con la sua vita, questa consapevolezza scatena nel border una rabbia profonda. Ci sono tanti modi in cui il border che non tollera la separazione e che vuole che l’ altro rimanga sempre a sua disposizione, agisce la sua rabbia per vendicarsi: può flirtare con colleghi, amici e parenti dell’ ex partner con l’ unico scopo di umiliarlo pubblicamente, cercherà di rovinare l’immagine pubblica dell’ex o farà cose peggiori.
      Lo scopo è punire l’ ex per avergli dimostrato che può vivere senza di lui/ lei

  112. Lorenza 15 Settembre 2019 at 08:53 - Reply

    Tutto vero!! Grazie Dottoressa!! Per fortuna a distanza di un anno posso dire di essermi svegliata dall’incubo! Mai vista così tanta cattiveria gratuita in una persona che mi aveva idolatrata pubblicamente fino a poche settimane prima!! E lo stesso avrà fatto quando mi ha scartata… immagino le bugie che è andato dicendo a colleghi in comune! Me ne accorgo da come mi guarda qualcuno di loro, dal loro cambiamento di pari passo al suo… Mi sono accorta di aver fatto piazza pulita di tutte le mie passioni, aver messo da parte tutte le mie amiche solo perché presa prima dal suo corteggiamento nonostante avesse moglie e figlio, poi dalle sue inspiegabili cattiverie.. confermate da lui stesso dicendomi sono dispetti perché la devi pagare (alternati sempre a estemporaneo corteggiamento). Dal periodo del love bombing mi ha iniziato a togliere mese dopo mese sempre più qualcosa, sempre celando il tutto agli occhi di tutti (per i quali lui è un buono….). Fino ad abbandonarmi del tutto quando ho perso mio fratello e ho dovuto soffrire due volte, lì lui ne ha approfittato per abbandonarmi del tutto! Per fortuna un paio di colleghi mi habno fatto da bastone standomi vicino, tutt’ora siamo grandi amici! Adesso mi sono ripresa le mie amiche, ho un ragazzo che mi corteggia, ho ripreso le mie passioni, lettura, cinema, yoga.. avevo messo tutto da parte perché ero totalmente risucchiata dalle sue inspiegabili malvagità! Adesso va chiedendo ai miei colleghi amici se sto bene se sono felice e cose del genere, se commento i loro instagram puntualmente commenta anche lui… ma non cederò!!

    A tal proposito volevo chiederle Dottoressa, tra un paio di settimane ho una cena tra colleghi, non lo vedo e non lo sento (per suo abbandono ma mi sento fortunata) da oltre un anno. Alla cena voglio andare perché non voglio condizionare la mia vita per colpa sua! Sono persona libera e voglio esserci perché il mio collega ci tiene e me l ha detto. Come devo comportarmi con lui? So che detesta l indifferenza, se mi parla devo rispondergli? Se mi viene a salutare, corrispondo? Non voglio sembrare né astiosa ne azzardare piacere, voglio che si nutra delle attenzioni di altre non più delle mie! Come mi devo comportare? Avevo pensato di rispondere solo a lui in monosillabe (se ne accorgerà che con gli altri sarò felice e sorridente) o di dargli solo la mano (con gli altri ci abbracciamo sempre in genere)! Va bene così? Grazie di cuore

    • Anna Zanon 17 Settembre 2019 at 15:33 - Reply

      Lo tratti come un normale collega senza calore ma senza evitarlo. I narcisisti impazziscono di fronte all’indifferenza.

  113. Laura Dettori 20 Settembre 2019 at 13:45 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,
    sono appena stata brutalmente lasciata, al telefono, da un soggetto borderline che dichiara di essere in terapia. La relazione è durata circa 8 mesi ma è stata molto intensa, soprattutto nei primi 5 mesi, dove tutto sembrava una favola meravigliosa. Poi, ciclicamente, sono apparsi i primi segnali del suo malessere, periodi di silenzio, di distacco, sempre più frequenti e dove però non vi era alcun epilogo negativo. Tutto tornava come prima nel giro di pochi giorni. Lui ha intensificato, peraltro, la nostra frequentazione, chiedendomi sempre più spesso di “invadere” i suoi spazi, cosa che poi ha usato come alibi sostenendo che più entrava in intimità con me, più questo lo faceva sentire male, vuoto, in colpa con se stesso. Mi ha lasciata al telefono sostenendo che la sua malattia lo ha portato a non provare più sentimenti nei miei confronti e che avrebbe dovuto intensificare il suo percorso terapeutico per riuscire a trovare pace e gestire le relazioni. Diceva di marmi, che con me si sentiva al sicuro, protetto, che aveva paura di perdermi e poi, all’improvviso, mi lascia al telefono, con estrema freddezza. Sono seguiti alcuni messaggi molto crudeli nei miei confronti, dove lui si dichiara vittima in quanto io sarei la colpevole del suo male… Io non so come superare questa fine violenta, non riesco a capacitarmi e mi sento usata, devastata, tradita. Come si fa a superare la rottura di un rapporto con questo tipo di persona, che tanto ti da e tanto ti toglie con indifferenza?
    Grazie
    Laura

    • Anna Zanon 26 Settembre 2019 at 09:14 - Reply

      Gentile Laura, io le consiglierei qualche colloquio con uno psicologo che la supporti in questa delicata fase. Questi abbandoni anche perchè avvengono con modalità repentine, drastiche e brutali creano dentro ferite e lacerazioni che richiedono tempo per poter essere guarite

  114. Lavinia 2 Gennaio 2020 at 20:18 - Reply

    Prima di scrivere ho letto molti post e le risposte della psicologa. Sono consapevole di essere stata vittima di un borderline che ha tutte le caratteristiche citate e in quanto vittima provo ancora una forte dipendenza da lui. Al punto che se blocco qualsiasi contatto con lui sento poi la necessità di riavvicinarmi, di dire o scrivere qualcosa che possa riportarlo a me. Ma la mia storia che dura da un anno e mezzo è stata caratterizzata da un crescendo di situazioni dolorose e di alternarsi di amore appasionato e svalutazione, silenzi, assenze. Si può dire che progressivamente la situazione sia peggiorata, i periodi di gioia e amore diventano sempre più brevi e sono intervallati da liti. Ha provato a distruggere anche il rapporto con le mie figlie e lì non ci ho visto più. Avevamo deciso, data la sua instabilità e l’atteggiamento freddo delle mie figlie, che non lo accettavano perchè mi vedevano soffrire, conservando tuttavia rapporti formalmente corretti con lui, di vederci fuori dalla famiglia. A Natale avevamo provato a riaccoglierlo, ma lui si era rifiutato dicendo che si sentiva poco gradito. Trascorriamo insieme il 26 dicembre, fine anno, e a Capodanno non penso proprio di invitarlo perchè so che le mie figlie non avrebbero gradito e per tenere fede alla nostra decisione, ma dopo avermi augurato buon pranzo sparisce. Lo avviso che nel pomeriggio lo avrei raggiunto, ma non risponde ai messaggi e alle telefonate. Vado a casa sua e mi accorgo che ha spostato l’auto dal parcheggio e sta rientrando, lo aveva fatto già un’altra volta dopo una lite furibonda, gli chiedo spiegazioni e mi strattona dicendo che lo avevo lasciato solo. Ho provato a calmarlo dicendo che era quella la decisione presa di comune accordo, ma ha ingiuriato me e le mie figlie e sono andata via rabbiosa e gli ho scritto messaggi di rabbia dicendogli che era solo una maschera la sua e che doveva farsi curare. Sto lottando per non ricaderci, per non farmi prendere dalla compassione pensando che come ha fatto altre volte sia in preda al consumo di alcol (lo ha fatto sempre quando gli ho detto che non ce la facevo più). Ma sto male e ho paura di non farcela a stargli lonatno. Sento che mi manca la sua dolcezza dei momenti positivi, la condivisione di molte esperienze, guardo le sue foto e scoppio in lacrime. Razionalmente so che mi sono fatta molto male e che sono dimagrita e che pur non avendo mai sofferto di depressione ci sono state giornate in cui a causa sua mi sentivo molto triste. Ho scoperto che ha ferito altre donne, forse perchè come lui sostiene ha avuto una madre anaffettiva, e ho scoperto che ha usato le stesse mosdalità, le stesse strategie. Quando mi parlava delle sue ex le definiva pazze e diceva che una gli aveva sfreggiato l’auto, cosa che poi si è rivelata non vera. So bene che devo farmene una ragione, lui ha il profilo fa bloccato al giorno della nostra lite e ha ancora le mie foto e io per questo mi illudo che lui tenga più a me, ma lo so è una trappola. Deve distruggermi e io devo scappare, spero di farcela.

    • Anna Zanon 3 Gennaio 2020 at 09:59 - Reply

      Cara Lavinia, lei ha descritto molto bene l’andamento della relazione con il border: nel giro di breve tempo i silenzi, le assenze, le svalutazioni aumentano sempre di più e si riducono invece i momenti di dolcezza e unione. che fare? Lei mi sembra molto consapevole delle problematiche di questa persona e della vostra relazione- saggia è poi la sua decisione di proteggere le sue figlie vivendo il vostro rapporto in privato- ma se non riesce a staccarsene, perchè non farsi aiutare? Il mio consiglio è quello di intraprendere una terapia per uscire da questa dipendenza tossica.

  115. Lucia 11 Gennaio 2020 at 20:21 - Reply

    Articolo veritiero e molto interessante. Ho avuto una “luna di miele” di un mese con il mio border che poi mi ha portato a lasciarlo perché dopo questo breve lasso di tempo pretendeva di provare qualcosa, che neanche io provavo perché ovviamente quel tempo è troppo poco per amare. Nei quattro mesi successivi ci sono stati cinque ritorni, ma ogni separazione è sempre più distruttiva. Ora è cattivo con me, colpisce nei miei punti deboli che ha imparato a conoscere.
    Ho pensato di essere io sbagliata o di non piacergli, ma non è così. Lui non è pronto e costante per avere non dico un fidanzamento, ma anche una semplice storia. Teme la stabilità e i sentimenti che può provare e secondo me ogni volta “gode” a farsi abbandonare. Io le chiamo fasi up (nelle quali è in sé ed è molto attento) e fasi down (nelle quali è un mostro senza ricordi né morale). Il problema della fase down è che tornerà la up e quindi cercherà nuovamente un contatto.
    Io vorrei davvero cancellare questa persona dalla mia vita per poterla dimenticare, ma non so perché vuole comunque avere dei contatti quali il saluto e l’avvicinarsi per chiedere come stai.
    Per carattere non sono così buonista, anzi fosse per me ci metterei una croce. Se pratico il no contact e il blocco ovunque mette in mezzo i miei amici e fa parlare le persone.
    Cosa devo fare? Vorrei chiudere definitivamente ma non me lo permette.

    • Anna Zanon 20 Gennaio 2020 at 11:12 - Reply

      Le butto lì una provocazione..ma è proprio sicura di voler chiudere? A volte ci vuole tempo per separarsi anche se si è compreso che si tratta di un amore difficile. Provi ad allontanarsi gradualmente..
      Il pensare di essere sbagliata è tipico e spesso fa sì che si rimanga in relazioni insoddisfacenti in cui si giustifica il disamore o la cattiveria dell’ altro pensando di essercela in qualche modo meritata e raddoppiando gli sforzi per fare andare bene la relazione

  116. Bloom 5 Febbraio 2020 at 18:16 - Reply

    Sono letteralmente distrutto e trovo nell’articolo innumerevoli riscontri.

    Procedo con ordine.

    Io, architetto, 50 anni, separato con un figlio di quasi diciotto anni.
    Appena reduce da una dolorosa separazione da me richiesta e dopo alcune relazioni, incontro una ragazza che mi avvicina mentre leggevo un giornale, facciamo conoscenza al tavolino del bar parlando entusiasti e rapiti per due ore, ci alziamo e decidiamo di pranzare assieme.. lei mi dice che è sposata con una figlia di 12 anni, ma che però è separata in casa da sei anni ma che non era riuscita, nonostante le violenze, a separarsi legalmente. La sera eravamo una coppia.

    La relazione è all’inizio “strana” per quanto straordinaria poiché sulla sua vita, sul suo reale lavoro, sull’età del marito o della figlia, su dove abitasse, regnava il mistero più assoluto. Io non ritengo la cosa più di tanto importante all’inizio ma poi, frequentando casa mia, avendo lei accesso a tutto (PC, Tablet, telefono) vedevo che era compulsivamente impegnata a rintracciare messaggi o mail riguardanti mie passate relazioni e redarguendomi malamente anche per mail di 12 anni prima e questo mi portò ad impormi e pretendere trasparenza reciproca, segnalando però, che non è sano immergersi nei ricordi altrui oltre che inutile.

    La relazione è piena di iniziative, artistiche, naturalistiche, imprevedibili e coinvolgenti (devo dire che è esattamente tutto nelle mie corde), senonché la gelosia di questa ragazza di 34 anni è morbosa e si manifesta anche per la commessa di 70 anni alla quale sto pagando qualcosa, come a qualunque essere femminile che mi saluti (scenate anche con mie clienti). Questo aspetto ovviamente mi ha fatto soffrire non poco perchè era come se lei pensasse che io fossi un poco di buono e che l’avrei sicuramente tradita e abbandonata alla prima occasione.

    La ragazza, venezuelana, ha avuto un’infanzia e adolescenza in cui il padre, prima di separarsi, aveva tradito la madre in molteplici occasioni, fino a presentarsi come se nulla fosse, con un fratello appena nato da una relazione con una colf di casa. Oltre a ciò, la ragazza era pare trattata dal padre come “pecora nera” ribelle e buona a nulla della casa.
    All’età di 17 anni, conosce il marito che di anni ne aveva 35 (!) in vacanza in Venezuela, rimane incinta e passa da un padre ad un nuovo “padre”. Mi dice di essersi sposata senza amore su spinta delle rispettive famiglie (in vista della nascita della bambina) e che, con qualche raro momento bello legato appunto alla nascita, è sempre stato un matrimonio in cui non c’era amore, lei non veniva capita e valorizzata e da anni ormai senza sesso e con violenza.

    Andando avanti il rapporto (lei era ancora sotto il tetto coniugale per qualche mese) le continue chiamate di aiuto durante i litigi col marito erano inquietanti e drammatiche quanto insensate le richieste di mio intervento.

    Dopo 5 mesi, lei (ancora non sapevo che era già stata in cura per disturbo borderline e bipolare, già ricoverata e con un tentato suicidio all’attivo), lei sparisce dicendomi che era su un treno per milano e che, data l’impossibilità di risolvere la situazione col marito (temeva evidentemente che straniera e borderline non potesse aspirare ad avere con se la figlia usata dal marito come ricatto), l’unica soluzione fosse il suicidio.

    Io, allarmato, mi trovo costretto a chiamare il marito qualificandomi come caro amico della moglie (al quale lei aveva probabilmente già confessato di frequentarmi) e avvisarlo del cupo disegno della consorte. Ci incontriamo e parliamo: mi trovo di fronte un marito che parla a stento un italiano accettabile, fortemente provato e risentito verso la donna fino a dirmi apertamente che “non gliene importava niente” e si sarebbe separato da li a un mese.

    La sera invece, la ragazza mi contatta ed io, per correttezza e giustificando il mio contatto col marito per la sola preoccupazione della situazione, le dico che appunto ho parlato con lui. Lei va su tutte le furie, mette giù per richiamarmi che dovevo andarla a prendere perchè il marito stava chiamando carabinieri e ambulanza per un TSO, poi silenzio e poi mi chiede di raggiungerla per parlare.
    Vado e mi trovo davanti una furia: mi assale rompendomi gli occhiali con pugni e schiaffi, divelle un paletto di un parcheggio e comincia a colpire auto e cassonetti: la questione peggiore che sembrava attanagliare la sua mente sembrava essere che io mi fossi coalizzato col marito. Le faccio vedere i pochi messaggi (che lei fotografa minuziosamente) per tranquillizzarla, ma nulla, ero davanti a pura follia.

    La lascio e la blocco sui contatti.

    Nelle settimane seguenti, la trovo sotto casa, a citofonare per 6 ore di fila (tanto da dover disinserire il citofono), a citofonare alla mia ex moglie per molestare lei e mio figlio, finchè, una sera, aspettandomi sotto casa e pretendendo di salire, decido di girare per il centro con lei dietro ad imprecare con l’intento o che si stancasse o che venissimo visti dalla polizia. Nulla. Sono stato costretto a fermare una volante alla quale si ribella e scappa prima di essere identificata (ed essersi temporaneamente denudata davanti a loro) per ritrovarmela piangente di nuovo sotto casa pochi minuti dopo.
    La cosa assurda era che in quel momento chiamava il marito ripetutamente lamentandosi di quanto io fossi stato “bastardo” a lasciarla e addirittura a fermare la polizia. Ovviamente il marito riattaccava.

    Passano ancora alcune settimane e, nonostante questi drammatici eventi, io sentivo una profonda compassione e amore, una preoccupazione per la sua sorte e la voglia di “salvarla”.

    Ci risentiamo in punta di piedi e lei mi dice di essersi messa nelle mani della salute mentale della ASL, che voleva curarsi seriamente e stava assumendo benzodiazepine e altri stabilizzatori (scoprii poi quanto a singhiozzo e quanti mix con alcol e droghe leggere facesse).
    Ero conscio del fatto che un simile disturbo della personalità non fosse curabile velocemente e forse nemmeno definitivamente, ma ero convinto che, al disturbo, fosse stato sovrapposto un carico da novanta dovuto alla frustrazione in famiglia, alla frustrazione per aver lasciato studi e ambizioni creative ecc. per cui, forse, eliminate quelle sovra cause, avremmo potuto affrontare insieme la malattia.

    Quindi cedo e ri-inizia la relazione.
    Lei dopo un mese si separa (ma firma rinunciando a figlia, casa, alimenti) e rimane senza tetto, senza figlia, senza lavoro stabile e senza soldi. Rimane ancora un mese e mezzo alla ex-casa (perchè non voleva staccarsi dalla figlia che peraltro aveva coinvolto già con una mia frequentazione) e poi si trasferisce da me, col patto che avrebbe però dovuto trovare un lavoro e un monolocale dove crescere quantomeno un rapporto con la figlia.

    Dal ricevimento del ricorso giudiziale, il marito aveva preso a trattarla malissimo davanti alla figlia per poi passare a vere e proprie minacce di morte a lei a me, a mio figlio e verso anche la propria figlia qualora mi avesse incontrato.
    La ragazza era distrutta e non sapeva ne sottrarsi, ne reagire alle minacce.
    Mi ha chiesto più volte di accompagnarla alla polizia, da un avvocato, ma nulla, non voleva sporgere denuncia.
    Sottolineo che la ragazza andava (nei quattro anni precedenti al nostro incontro) ad un centro anti-violenza proprio per le violenze del marito.

    Il marito dunque a fine maggio 19 passa dalle minacce ai fatti e dopo avermi accostato minacciando di spararmi, tenta di investirmi colpendo invece la mia auto per miracolo. Chiamo la polizia che interviene mentre la ragazza era in casa a raccogliere le sue cose ma, quando la ragazza esce nel trambusto dell’intervento della polizia, vedo che tenta di difendere il marito, mettendo in dubbio invece il mio racconto. Prende comunque le sue cose, le carica nella mia auto e andiamo via.
    Dal giorno dopo, pur andando avanti la nostra relazione, mi supplica di non sporgere denuncia contro il marito (che però continua a minacciare lei e indirettamente me (non mi telefona più quanto meno). Io mi faccio convincere e non denuncio.

    Dopo tre mesi, vengo seguito dal marito, che improvvisamente una notte mi piomba alle spalle colpendomi con un punteruolo, sfregiandomi e tagliandomi la cartilagine dell’orecchio: ero col mio cane che, vista l’aggressione, reagisce sbranandogli le braccia e parte del busto.
    Sopraggiunge la ragazza, che vedendo entrambi conciati male, quasi non si avvicina a me e si preoccupa per lui.
    Parte la denuncia della polizia per lesioni aggravate a piede libero e io mi reco a complementare il tutto con una mia denuncia.
    Appena varato il nuovo “codice rosso” ed appena appreso che il marito era ora nei guai la ragazza sporge una falsa denuncia di violenza e maltrattamenti nei miei confronti continuando a vivere con me senza problemi fino a che la polizia venti giorni dopo non si è presentata alla porta.
    Lei sparisce e io mi trovo con delle misure cautelari in attesa di dimostrare la mia innocenza.

    Nel frattempo lei mi chiama di notte piangendo dicendomi che mi ama, che le manco, mi avvicina, mi fa scenate di gelosia se mi vede in giro (si tenga presente che io adesso ho il divieto di avvicinamento) tanto da costringermi a querelarla per molestie e minacce almeno per tutelarmi un minimo visto che in qualunque di questi episodi, potrebbe improvvisamente chiamare la polizia e farmi arrestare all’istante per violazione del divieto.

    In tutto questo io sono dilaniato, non riesco a capire come possa avermi fatto tanto male e continuare a cercarmi per dirmi che mi ama. Trascuro il lavoro, non riesco quasi più a mangiare o a dormire, sono letteralmente distrutto.
    A tutto ciò devo aggiungere il fatto che non ho mai avuto a che fare con la giustizia, ma con questo codice rosso, basta un dito puntato e sei trattato immediatamente da colpevole buttando disperazione sulla disperazione.
    Devo riuscire a razionalizzare e capire che è come una persona totalmente folle ma con la quale sono stato aggrappandomi ai suoi brandelli di lucidità e di amore, che quella persona non c’è più pur essendo io in un tritacarne che me la ricorda e me la farà rivedere.

    • Anna Zanon 7 Febbraio 2020 at 09:17 - Reply

      Mi dispiace per questa esperienza traumatica ( non uso il termine a caso) che ha vissuto. Queste situazioni lasciano dei lividi nel cuore e nella psiche che purtroppo a volte non guariscono con il tempo. Forse un colloquio con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla ad elaborare l’accaduto.

  117. Carmine 27 Febbraio 2020 at 10:21 - Reply

    Buon giorno Dottoressa prima di scrivere ho letto i vostri post,e pur troppo sono nella stessa situazione .Sono convinta che la mia ex soffra di Bord e bipolarismo, dopo ventisei anni di matrimonio,una vita passata insieme e con due figlie meravigliose una maggiorenne e una di dieci anni ,dopo una bella serata ,mi dice che mi voleva un mondo di bene ,ma non mi amava più.
    Mi crollo il mondo addosso ,pensai che forse si poteva essere innamorata di un altro,provai a parlarci e chiederle se potevamo salvare il nostro matrimonio ma non volse saperne .Unica cosa che mi disse con freddezza che non importava che me ne andassi pur che non mettessi parola nella sua vita privata,per me fu una decisione sofferente ma non ce la facevo a stare in una casa con una donna che non mi amava più.Parlai con le ragazze cercai di farle capire che può succedere che due persone anno bisogno di pensare ,e stare un po da soli.Dopo che me ne andai inizio ad uscire e andare a ballare con le sue amiche ,avendo un atteggiamento adolescenziale ,non riconoscevo più quella donna che avevo sposato.Ogni giorno chiamavo le nostre figlie per fargli sentire la mia presenza il più possibile ma vedevo in loro una grande tristezza .Quando parlavo con loro mi dicevano che non riconoscevano più la loro madre,e ogni volta che ne provavo a parlane con lei ,dicevano che erano solo seghe mentali nostre.Dopo il primo anno di separazione la figlia più piccola mi chiese se poteva venire a vivere con me ,mi sono sentito un padre più felice del mondo ,però immaginavo che la madre non avrebbe presa bene,e cosi fu .Iniziò a darmi tutte le colpe del mondo ,ma mia figlia continua a vivere con me ,e anche se non è facile crescere da solo una figlia adolescente abbiamo un bellissimo rapporto.La figlia più grande mi accorsi che rimase con sua madre per cercarla di aiutarla ,ma erano sempre litigi fra di loro e per me era una sofferenza.Adesso mia figlia più grande vive vicino a me con il suo compagno ,e questo mi rende felice ma la tristezza è vedere che la loro madre non riesce avere un rapporto con le figlie ,trova colpe in loro e in me.Cosa possiamo fare per aiutarla o convincerla andare da uno specialista ,io gli sto dando una mano economicamente facciamo tanto per lei,ma lei non riesce a fare nulla per se stessa e uscire dal tunnel (non sappiamo più che fare e questo ci porta ad essere noi sempre stressati)

    • Anna Zanon 15 Marzo 2020 at 18:48 - Reply

      Gentile Carmine, non è possibile fare una diagnosi on line su una persona che non ho mai visto. Premesso questo, se i comportamenti sono quelli che mi ha raccontato non bastano certo a fare una diagnosi psichiatrica. Una borderline infatti non riesce a stare 26 anni con la stessa persona. Credo invece che sua moglie ad un certo punto del vostro matrimonio sia scoppiata e che (forse) adesso stia attraversando un periodo di profonda crisi. Non è infrequente che una donna che sente di aver sacrificato troppo per marito e figlie voglia riprendersi le occasioni di vita perdute e riprenda ad uscire e magari abbia anche qualche flirt. Le separazioni non sono facili ed è possibile che sua moglie abbia del risentimento nei suoi confronti e le imputi la colpa del fallimento del vostro matrimonio.

  118. Fabio 4 Aprile 2020 at 08:28 - Reply

    Buongiorno dottoressa, innanzitutto la voglio ringraziare per il contributo che riesce a dare a noi vittime di questi “soggetti”.
    Io ho vissuto una relazione con una borderline per ben 6 anni senza conoscere assolutamente questo tipo di disturbo. La persona che frequentavo aveva tutti i disturbi riconducibili a questo profilo ma ahime non me ne sono mai reso conto perchè ella usciva da un lutto familiare importante che le concedeva l’alibi su alcuni atteggiamenti riconducibili al berderline. Sta di fatto che sono stato “addescato” proprio nel mio peggior momento di vita matrimoniale pertanto può immaginare come mi sono sentito quando questa persona tra l’altro bella e affascinante ha cominciato la sua manipolazione. Fatto sta che sono arrivato alla separazione con mia moglie, di questo non mi sento di darle troppa responsabiità perchè le cose comunque non andavano, e dopo un pò di tempo l’ho fatta entrare nella mia vita a 360°. Non avevo mai conosciuto “l’amore vero” quello che sembrava darmi in modo naturale questa persona. Negli anni tanti litigi che non riuscivo a spiegarmi, facevo tanto per lei ma sembrava non bastare mai, mi sono privato di tante cose solo per farle piacere. Non sono mai riuscito ad entrare nel suo mondo, mi ha sempre tenuto lontano dai suoi parenti, amici non ne ha perchè ha problemi a relazionarsi.Dopo tantissimi segnali e tante ritorni di fiamma dopo averla lasciata “definitivamente” vado a cercare informazioni sul perchè di certi atteggiamenti ed ho scoperto l’esistenza di questi soggetti. Nel frattempo lei contattava tutti i miei amici per cercare un riavvicinamento.Dopo un mese e mezzo avendo capito con chi avessi a che fare ho deciso di rimettermi in gioco cercando di prendermi cura di lei aiutandola in tutti i modi anche con terapie etc…
    Ricominciammo al meglio ma dopo circa un mese e mezzo mi sono accorto che c’era qualcosa che non andava, sembrava volesse nascondere qualcosa, me ne accorsi perchè sapendo con chi avevo a che fare stavo attento a tutti i dettagli.Dopo un altro mese ne venni a capo, aveva una relazione parallela con un altro uomo, persona con 21 anni più lei, Al momento della scoperta/confessione ho mantenuto la calma dicendole che sapevo poteva succedere, quasi a giustificare questo gesto. Tuttavia per me un tradimento vale tanto quanto pesa anche se in quel momento avrei voluto perdonarla per quanto mi ero legato a questa persona che tanto mi aveva dato, A PAROLE E MAI A FATTI DICO OGGI. Il giorno dopo la confessione ha provato a ritrattare tutto bugie su bugie, come suo solito ha inventato di tutto ma a me veniva solo da ridere…per non piangere. Alla fine del discorso lei ha cancellato anni con me come se non li avesse mai vissuti, ha cambiato pagina dando se stessa… in tutti i sensi… a questo uomo in pochi minuti e questa per me è stata la cosa più difficile da comprendere. INDISPENSABILE FINO AL GIORNO PRIMA OGGI INUTILE.
    Sono riuscito dopo qualche giorno ad evitare qualsiasi tipo di contatto con lei e sono fermo e deciso nel farlo, penso che non possa esserci altra soluzione anche se nel profondo non nego che avrei voluto ancora starle vicino, so che non è possibile per questo motivo cerco di ricostruire pian piano quanto mi è stato tolto.
    La ringrazio

    • Anna Zanon 6 Aprile 2020 at 16:47 - Reply

      Buonasera, sono contenta che i miei articoli le possano essere stati utili e le possano aver dato una chiave di lettura della sua situazione.

  119. Michele 9 Aprile 2020 at 10:01 - Reply

    Salve, la mia storia è molto simile alla precedente. Per rendermi conto della gravità della situazione ho dovuto farmi del male quando invece avevo già scelto di lasciar perdere. Una donna che mi aveva dato tutto sul piano emotivo….con le parole e con il corpo ma non ha mai fatto un gesto importante per farmi sentire il suo uomo, tanto che le ripetevo continuamente che non mi sentivo suo compagno nonostante anni di frequentazione e lei tra l’altro non l’ha mai detto. Mi rendo conto solo ora di quanto ho dato e di quanto non ho ricevuto in sostanza, ma la cosa che voglio chiederle è questa: come può una persona eliminare completamente dalla sua testa oltre 3 anni di frequentazione fatta anche di vacanze e condivisione? Da un giorno a l’altro poi? Presumo abbia già per le mani un altro uomo perché era già successo di allontanarsi ma è sempre tornata per non vivere un senso di abbandono, stavolta ha voltato decisamente. Grazie mille.

    • Anna Zanon 14 Aprile 2020 at 13:39 - Reply

      Caro Michele credo che il modo in cui una coppia si separa possa, essere indicativo della qualità e della profondità del legame. A volte, anche se non c’è una patologia, i legami si logorano poco a poco fino ad arrivare ad un interruzione che può sembrare improvvisa ma è stata maturata nel tempo. Nel caso della patologia borderline invece manca la costanza d’oggetto che comporta la capacità di sentire l’altro dentro di sé quando non è fisicamente presente. Di conseguenza i legami anche se intensi sono sempre fragili, la presenza e l’amore del partner non vengono mai interiorizzati, basta un niente per distruggerli. In realtà non si può parlare di un amore finito ma di un amore che non è mai veramente cominciato

  120. Milena 16 Aprile 2020 at 13:42 - Reply

    Dottoressa la ringrazio per questo articolo. Ha praticamente raccontato la mia storia senza avermi mai conosciuta. TUTTA dalla prima parola all’ultima. Già questo mi è di profondo aiuto. Me lo rileggerò tutte le volte ke ne sentirò il bisogno per ricordare a me stessa che non è colpa mia e metterci una pietra sopra. Grazie ancora

  121. Leo 16 Aprile 2020 at 15:52 - Reply

    Salve dottoressa, questo articolo è bellissimo, come la discussione che si è generata sotto.
    Ho appena chiuso una storia di 4 anni, in cui il mio ex ha fatto tutto quello che è descritto nel post. Dalla luna di miele durata due-tre mesi, in cui si è piazzato direttamente in casa mia e gliel’ho lasciato fare visto che la situazione era idilliaca, alla prima rottura improvvisa in cui mi ha insultato e umiliato senza motivo alcuno, per poi scusarsi, per poi ripetere questi momenti di aggressione sempre più di frequente: prima una volta al mese, poi una volta a settimana, negli ultimi periodi a giorni alterni.

    Dopo due anni, al mio ritorno da un viaggio di una settimana mi dice che ci ha pensato bene e non mi ama più. Io distrutto, neanche cerco di recuperare viste le sue intenzioni apparentemente solide. Visto che convivevamo gli do il tempo di trovarsi un’altra casa, ma dopo neanche tre giorni inizia a scopare in giro senza sosta, al che lo butto fuori. Dopo due mesi torna da me strisciando, e io, deficiente al massimo, lo lascio tornare. Mi fa mille promesse, io detto le condizioni: sembriamo d’accordo. Ma poco tempo e si ricomincia come prima.

    In quel periodo ho sofferto di una grossa crisi depressiva che mi ha costretto a prendere farmaci per tornare a vivere e seguire una terapia. Beh, il suo sostegno è stato dirmi che vedermi depresso gli faceva schifo, e che visti gli effetti collaterali del Cipralex (libido azzerata e difficoltà di arrivare all’orgasmo) gli sembrava di “scopare con una barbie”, testualmente. Ho abbandonato il mio vecchio lavoro d’ufficio (che secondo lui mi rendeva un insopportabile, quadrato e grigio schiavetto) e ho iniziato un’attività artigianale (che secondo lui mi rende una persona inaffidabile e incapace di gestire il mio tempo e i miei soldi). In quattro anni l’ho beccato su app e siti di incontri almeno 5-6 volte, tutte giustificate col fatto che era colpa mia se andava cercando altri. L’ultima volta è stata quella che ha fatto traboccare il vaso. Me ne sono andato.

    Si è buttato su un mio ex in questo momento, ovvero la persona con cui sono stato prima di lui. Al di fuori di tutti gli episodi aggressivi, una persona adorabile, brillante, intensa, intima. Un carattere che non pensavo di poter mai incontrare neanche nei miei sogni. Al prezzo però di uno schifo a dir poco disumano. Mi sento distrutto e sporcato da tutto questo.
    Tra l’altro l’ho lasciato un paio di giorni prima dell’inizio della quarantena, un inferno. Mai come ora non riesco a stare solo con me stesso, mi sto odiando per cosa gli ho permesso di fare, per quanto mi sono permesso di stare male e per quanto mi sono lasciato illudere da un sogno, senza voler mettere in conto anche tutto lo schifo che c’era.

    Sto a pezzi, e la strada sembra ancora lunga….. molto, mooooolto lunga…

    Grazie mille.

  122. Luce 16 Maggio 2020 at 13:40 - Reply

    Buongiorno, articolo interessantissimo e sconcertante. Sto vivendo la separazione da un uomo borderline dopo 23 anni, 11 di fidanzamento e 12 di matrimonio. Ci siamo conosciuti che io ero molto piccola, avevo 16 anni, lui 21, da subito mi ha ricoperto di attenzioni, ogni giorno una lettera… regali, dichiarazioni d’amore spropositate e io così piccola mi sentivo gratificata da questo ragazzo bello, forte e più grande di me. Dopo qualche mese però ha iniziato ad essere irascibile, instabile, geloso e aggressivo… era eccessivo in tutto, i suoi gesti non erano mai diretti a me ma all’apparenza, se doveva farmi un regalo, mi regalava un mazzo di fiori enorme e me lo dava davanti alle altre persone per poi magari il giorno dopo urlarmi contro che non ero riconoscente, spingermi, sbattermi la testa contro il portaoggetti della macchina.. lanciare un motorino… la sua gelosia mi ha tagliato fuori da tutto, mi ha privato della mia adolescenza, non potevo andare a mangiare una pizza con gli amici, si presentava fuori da scuola e io ero terrorizzata dalle sue scenate di gelosia quindi evitavo di farlo… la mia vita era completamente condizionata da lui. ho provato a lasciarlo più volte ma ogni volta erano tragedie, minacce di suicidio, pianti disperati sotto casa… pedinamenti in cui mi supplicava di tornare con lui che non poteva vivere senza di me. Ad un certo punto però ho trovato il coraggio di lasciarlo e lui dopo un’iniziale rabbia e disperazione ne è uscito, ha iniziato a frequentare altre persone e a staccarsi da me… e io non so perché a quel punto, forse per una mia forma di narcisismo l’ho ripreso con me… abbiamo ricominciato con la “luna di miele”, ci siamo sposati e da li le cose sono peggiorate sempre più. Sbagliavo sempre qualcosa, c’era sempre un motivo per accusarmi, ricordo ancora una volta che ero incinta di nostro figlio, lui arrabbiatissimo non so per quale motivo guidava a 200 all’ora perché fuori di se … io piangevo disperata e a lui non importava, andava vicino alle altre macchine frenava di colpo… poi passata la rabbia mi chiedeva scusa e io ero sempre li a giustificarlo e a perdonarlo… è nato il nostro secondo figlio, lui distrutto per la morte di sua madre è diventato sempre più rabbioso e sfogava tutta la sua rabbia su di me, di notte correvo in camera terrorizzata che i bambini potessero svegliarlo perché lui di notte in particolare diventava furioso come in preda al delirio … mi accusava, mi aggrediva… una sera mentre allattavo nostro figlio al ritorno da una serata in cui aveva bevuto un po’ troppo mi ha tirato uno schiaffo per una banale discussione. Ho preso coraggio e all’ennesima aggressione l’ho lasciato anche se ero terrorizzata, lui per anni mi ha detto che la mia fine sarebbe stata in un sacco nero, mi ha ripetuto queste parole talmente tante volte che mi ha convinto di questa cosa… inizialmente era rabbioso e vendicativo poi è tornato ad essere adorabile a promettermi che avrebbe fatto una terapia, gli ho creduto ma dopo poco tempo le cose sono tornate come prima… io sempre più umiliata e privata delle mie libertà ho iniziato a costruirmi 2 identità una rassegnata, in casa con lui in cui però mi impegnavo per essere una buona moglie, cercavo di nascondere il risentimento che avevo per lui… per il bene della famiglia e una esterna, al lavoro con le amiche, la mia famiglia. Ero comunque una persona sempre allegra sempre col sorriso ma il rancore che provavo dentro mi stava spegnendo piano piano. Ho provato a reggere così per il bene dei bambini, per il suo, perché convinta che non potesse vivere senza di me e forse anche per il mio che avevo paura di lasciare quella vita… per un po’ questa estraniazione questa mediazione nella mia vita ha funzionato ma poi l’incubo in casa è diventato sempre più asfissiante, lui si è reso conto che non ero felice con lui e quindi invece di fare qualcosa per migliorarsi, per diventare meno aggressivo dava la colpa a me del fatto che il matrimonio non funzionasse, era ossessionato dal fatto che io stessi con lui solo per i bambini, che io fossi felice con gli altri e non con lui e lo dimostrava con aggressioni, fisiche e verbali, con musi che creavano imbarazzo con gli amici e la mia famiglia, con continui sbalzi di umore che mi hanno fatto vivere in una costante condizione di ansia.. ogni sera il dilemma di come sarebbe stato al rientro dal lavoro, qualsiasi cosa poteva scatenare la sua ira, qualsiasi cosa era un pretesto per accusarmi.. all’ennesimo schiaffo, all’ennesima minaccia, all’ennesimo gesto estremo (è salito sul cornicione della finestra minacciando di suicidarsi) ho deciso di uscirne, mi sono rivolta a una psicologa, inizialmente abbiamo fatto terapia di coppia e poi individuale, lei mi ha detto che è un soggetto borderline, che aveva bisogno di aiuto, che il mio meccanismo di continuo perdono non era risolutivo anzi distruttivo per entrambi… ho chiesto la separazione, ora sono 5 mesi che non viviamo insieme…naturalmente i litigi continuano e lui continua ad essere presente nella mia vita a cercare di manipolarmi, un giorno restiamo amici, il giorno dopo ti odio e devi pagare… scusa scusa scusa … è la parola che ho sentito più volte in 23 anni. Ora lui sta facendo terapia, la psicologa ha deciso di seguire lui e io per ora sto provando a farcela da sola anche se sono abbastanza a pezzi, mi sento arrabbiata, con lui e con me stessa. Con lui che mi ha promesso tante volte di cambiare e non l’ha mai fatto, che non mi ha dato la possibilità di salvare la nostra famiglia che ancora adesso che il matrimonio è finito non dimostra di volermi bene ma solo di volermi fare a pezzi, con me che ho permesso ad un uomo di rovinarmi la vita, che non ho messo dei limiti, che sono passata sopra a cose inaccettabili, che sono rimasta e l’ho ripreso sempre, che non mi sono voluta bene… come è possibile che abbia resistito 23 anni così? Com’è possibile che ancora mi preoccupi per lui come fosse un bambino???? Ho anche io qualche disturbo psicologico???

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 17:58 - Reply

      Bella domanda! Mi sento di consigliarle di riprendere la terapia per elaborare tutto quello che è successo. Ha bisogno di capirsi e di perdonarsi. La terapia potrà darle alcune risposte alle domande che si sta facendo. Intanto deve essere fiera di sé per il coraggio che ha avuto nel separarsi da questo amore tossico

  123. Abcd1234 24 Maggio 2020 at 09:09 - Reply

    Buongiorno, vorrei raccontare la mia storia di un anno con una persona suppongo sia borderline, tuttora a distanza di mesi dalla chiusura definitiva sento strascichi pesanti nella mia vita e ferite che non sembrano rimarginarsi.
    Tutto inizia come una favola, lei incredibilmente presa da me e pende dalle mie labbra in maniera assoluta, mi cerca continuamente e pretende che tutto sia come in un film d’amore, il primo bacio al posto giusto nel momento giusto, tutto deve seguire un copione ideale. Premetto di essere stato alla mia prima esperienza relazionale, dunque molto insicuro di me e dell’altro sesso. All’inizio ero ben disposto ad accettare queste sue idealizzazioni del rapporto, ma dopo circa due mesi dal niente comincia a dirmi che non era più interessata e mi lascia di punto in bianco trattandomi male come se fosse colpa mia del suo disinnamoramento, io ho manifestato subito grossi sensi di colpa perché non credevo fosse possibile che una così bella storia d’amore e così attesa da parte mia potesse finire per colpa del mio scarso interesse (a detta sua).
    Ho tentato di riconquistarla con un mese di pressing e ci sono riuscito ma ha soltanto colmato la sua voglia di farmi male, darmi dello zerbino di fronte ad altri, umiliarmi di fronte alle sue amiche, mentre mi stava presentando ad un suo amico come il “suo ragazzo” un secondo dopo mi ha detto di non illudermi, ha tentato approcci con miei amici in modo ambiguo, un continuo “ti amo non ti amo”.
    Una sera non ho più retto e all’ennesima umiliazione, specie sul tasto che sapeva dolermi della mia inesperienza sessuale (continuava a dirmi che se l’avessimo fatto ci sarei rimasto male), ho sbottato e l’ho lasciata. Da qui è partito un forte percorso di dolore, dopo una iniziale liberazione da un fardello insostenibile.
    Dopo circa un altro mese lei torna, sembra innamorata, le cose sembrano andare, ma sento che comunque ogni volta che ci vediamo deve sempre andare via dopo poco, come se avesse paura della mia presenza per un tempo prolungato.
    Inizia l’estate non ci vediamo per un po’, all’inizio tutto amore e gioia al telefono, poco prima del mio ritorno si incrina tutto, non si fa più sentire se non per farmi sentire in colpa che ancora non sono tornato dalle vacanze con i miei.
    Al mio ritorno mi chiede di lasciarla perché “sente che sono l’uomo della sua vita ogni giorno, ma sempre ogni giorno sente che vuole lasciarmi perché questa relazione la opprime”, mi lascia lei sostanzialmente, dopo pochi giorni mi scrive di nuovo sempre confusa su di noi cercando di sentire che io c’ero ancora per lei, al che capisco che non nutre niente per me.
    Nei successivi 6 mesi ho cercato di resistere alle sue tentazioni, ha cercato in ogni modo di riprendermi a suo modo, dicendo cose dolci e poi ritrattando dopo poco trattandomi male verbalmente, alla fine ha tentato il gesto eclatante di venirmi sotto casa e dirmi di nuovo che ero l’uomo della sua vita, ma avendola vista con un altro qualche giorno prima ho resistito e vedendo che ho resistito alle sue tentazioni sono passato da “uomo della sua vita” a nullità assoluta, è sparita completamente. Adesso sta con quest’altro con cui l’avevo vista e non fa bene vedere lei apparentemente felice pensando che la sua instabilità non potesse permettergli una relazione sana. Il dolore è stato ed è tuttora tanto, sembra non uscire dalla mia testa, ma credo di aver resistito abbastanza da potermi sentire in salvo. Le chiedo se lei rivede tratti di personalità borderline, per quanto possibile dal racconto, in questa persona e se ritiene che le ferite così forti che sento possano essere dovute alla relazione che ho vissuto e non tanto alla persona persa?
    Fa bene sentire persone che hanno vissuto situazioni simile alla mia, non mi sento più solo.

    • Stefy 5 Giugno 2021 at 21:34 - Reply

      Salve dottoressa leggendo questo articolo pur nn sapendo cosa esattamente succedesse, sentivo che c’era qualcosa che nn quadrava nella nostra relazione. Sin dai primi passi notavo comportamenti ” stravaganti “anche se è un eufemismo. Conosciute su Internet uscivamo da relazioni finite male. Lei del Nord io del Sud. Già da una sua foto notai da i suoi occhi come un che di vuoto ma non ci badai. Nelle nostre lunghe conversazione c’erano battute, giramenti di frittata e il suo lavoro tormentato in quanto OSS in una casa di cura x anziani. Luoghi e lavoro a me sconosciuti, ho imparato che è uno dei lavori più logoranti. In più ha avuto un incidente da giovanissima con la moto dove la sua prima fidanzata nn sopravvisse. Poi un matrimonio x sbaglio con un uomo poco perbene e una figlia piccolissima nel bel mezzo di un divorzio. Sapendo x tempo quello che ho imparato di recente, nn avrei fatto il passo di lasciare la mia città, mia figlia con la vana speranza di poterla avere con me. Da qui una settimana di disagi che malgrado 4anni di terapia nn mi sono bastati x difendermi da accuse atteggiamenti ostili e violenze verbali con qualche piccola dove mi ritrovavo presa x un polso e in alcuni casi in cui avvertito un malessere dopo forti sfuriate, lei era un’altra persona a me sconosciuta e inquietante. Ma la vita ti porta ovunque e con chi meno te lo aspetti. Da allora sono passati 7 anni nei quali si sono costantemente e periodicamente intervallati momenti belli, pieni si tanto affetto , delicatezze un unione di anime e poi bastava un problema, una cavolata, x scatenare anche delle liti furiose e tutte iniziate x futili motivi. Un continuo di nn si fa così, mia madre mi ha insegnato così, lascia faccio io e poi nn mi sono mai sentita a casa mia e libera di fare delle scelte o prendere iniziative e decisioni. Dopo le prime tre rotture decise ovviamente da lei ho cominciato ad avvertire un senso di oppressione , di mancanza di libertà di esistere. Di nausea anche xché la terza rottura è stata devastante, il silenzio le ripicche infantili alternate a frasi profonde, a tentativi di fare pace, di nn so stare senza te e ad ansiolitici xché mi si stava friggendo il cervello. E poi ancora ma tu se nn fossi aggressiva e poi tutto ciò che era fatto o pensato da lei diceva essere fatto da me. Dopo 4 mesi di tira e molla e di agonia x nn riuscire ne a capirci ne ottenere un bel niente., parto vado via un mese x lavoro ma sempre in contatto e in modo velato cercando una riconciliazione. In tutto questo sempre e cmq. dopo una forte pressione lavorativa… Nn è mai riuscita a tenerlo fuori dalla porta! Il mio ritorno perfetto lei dolce ( anche se da buona veneta è capace di arrabbiarsi senza darlo a vedere, tranne a me) tutto bello ma dentro risiedeva la paura è quindi parole pesate, comportamenti oculati secondo suo piacimento . In pratica il suo fantoccio con amore. La nostra mezza età nn ha reso vita facile. Dopo tre anni quindi un Covid x lei e dopo 4 mesi a casa nn voleva più tornare a lavoro dopo ogni crisi una grossa stupidaggine anche prima di conoscerci. C’è ne sarebbe da raccontare ma ora che mi ha di nuovo lasciata sino tornata in Puglia con il cuore morto, attacchi di panico, astenia mentre lei si diverte a farmela pagare, credo nn volesse che tornassi più ma piuttosto da separate, uomini un lavoro quindi a portata di mano. Da che si riteneva fortuna ad avermi ora sono pericolosa e ho saputo avere desidero di soffocarmi nel sonno. Chi è questa donna è xché accade tutto questo, mi sento in colpa x essere andata via, rinunciando ad abitudini, modi di vivere insieme e nn , riadattarmi a questa età con il male nel cuore e nellk’anima e in casa di mio fratello che x quanto parente siamo distanti sia x modi che x sesso. Sono appena arrivata e sento ancora di nn essere al mio posto x altro è affetto da fibrosi cistica, con lei che mi ha mandato ultimatum x nn aver portato via tutto da casa è nn averla avvisata… Che senso ha avuto passare tanto insieme a chi è cosa è servito? Mi manca, tengo ancora a lei a le nostre gatte, il bel giardinetto con le piante scelte da noi. Rinfacciandomi di aver speso troppo peró…. Nn so cosa potrà accadere ma spero che passi presto quello che potrei definire uno dei peggiori incubi. Grazie soprattutto tutti x avermi aiutata a sentirmi meno sola.

  124. Abcd1234 24 Maggio 2020 at 09:35 - Reply

    Aggiungo che in tutto ciò liberarsi di questa persona, anche a fronte di evidenti atteggiamenti assurdi e umilianti, sia stato difficile. Specie perché sono un soggetto con scarsa autostima per quanto riguarda le relazioni amorose e che non ne aveva mai vissute. Durante tutto il nostro rapporto questo mio aspetto è stato sempre fatto presente da parte sua e spesso in maniera cattiva, umiliandomi e arrabbiandosi per la mia inesperienza sessuale.
    Spesso ha fatto leva su di me, raccontando suoi problemi di infelicità generale e problemi gravi che sosteneva di avere, forse in un delirio di sincerità ha affermato in una maniera che mi ha fatto paura di essere “matta”, ai miei occhi è stato sempre un motivo per insistere nel cercare di aiutarla. Tutto ciò, rafforzato dal fatto che, anche quando mi stava lasciando diceva che sia stata l’unica cosa buona che le fosse capitata e l’unico che l’avesse aiutata nel suo dolore.
    Concludo dicendo che a riguardo delle sue “amiche”, una volta le elogia enormemente, la volta dopo le critica aspramente, una volta fa comunella con una contro l’altra, la volta dopo cambia bandiera.

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 17:20 - Reply

      Grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza che sarà d’aiuto a molte persone.

  125. Luca 4 Ottobre 2020 at 20:00 - Reply

    Buona sera dottoressa… . Ho 29 anni e “ho o ho avuto” una relazione con una ragazza che gli e stato diangniosticato il borderline… Ci siamo frequentati per 3 mesi… Sono stati i 3 mesi piu belli della mia vita, con sensazioni che nn ho mai provato in vita mia. Tutto era veramente idilliaco, perfetto, mi sentivo completo in ogni aspetto… All improvviso come il giorno e la notte a causa di un accumulo di pressioni e tensioni nella sua vita… Ha avuto una crisi e si e allontanata da me… Mettendo in dubbio ogni cosa ogni momento trascorso, e non sapendo piu cosa vuole. apatica e apparentemente nn curante di cio che lei e per me! Inutile dirlo ma mi sono completamente innamorato… E mi ha dato prova di essesi innamorata anche lei nei mesi scorsi…. Ce un contatto ci scriviamo in modo staccato, e ci siamo anche rivisti parlando di cio! Dice che ha bisogno di tempo per capire cio che vuole., dei suoi spazi .. Che vuole fare un po di passi indietro, perche e confusa, che nn vuole “affezionarsi” perche sa che me ne andrei. Io ho cercato di rassicurarla che nn vado da nessuna parte senza di lei e dicendo cio che provo, ma, nn ho ricevuto risposte… Anche se so che si e legata emotivamente a me! …. Nelle mie storie precedenti nn sono mai stato cosi male, mi sento confuso, perso, solo anche in mezzo alla gente.. Volendo solo rivedere il suo sorriso…. E nn riuscendo ad apprezzare nulla, tormentato dai bei ricordi che ho di noi! Nn so come comportarmi cosa fare, e se aspettarmi un suo ritorno magari con le idee un po piu chiare.. Nn posso credere che tutte le belle cose che ci siamo detti e abbiamo fatto all improvviso siano “cadute! ” sono a terra! E non So cosa aspettarmi!

    • Anna Zanon 9 Ottobre 2020 at 10:19 - Reply

      Buongiorno, purtroppo se la diagnosi è corretta, deve aspettarsi molti alti e bassi nella relazione. Le persone con questa patologia riescono a stare in un rapporto soltanto entrando ed uscendo continuamente dalla relazione ed esponendo il partner ad un estenuante tiramolla.

  126. federico mar 27 Ottobre 2020 at 11:40 - Reply

    Grazie per questo articolo….mi ha salvato per adesso in questo cupo momento….ogni parola piu’ che giusta….mi chiedo solo il perche’ di tutto questo…

    • Anna Zanon 4 Dicembre 2020 at 14:54 - Reply

      C’è sempre un perchè ma spesso lo si capisce solo a distanza di molto tempo. Io credo che sia più utile concentrarsi sul “cosa”: ovvero che cosa ho imparato da questa esperienza così dolorosa?

  127. Mario 17 Gennaio 2021 at 09:29 - Reply

    Buongiorno dottoressa. Ho avuto una redazione con una border (questo è quello che in qualche modo ho capito di lei dall’inizio e che da lei mi è stato confermato) a suo dire recuperata. Abbiamo passato i primi mesi idilliaci e mi sono innamorato follemente di lei al punto di pensare di sposarci tra un paio d’anni. Quasi da subito ho notato delle stranezze da parte sua tipo il cellulare sempre rovesciato etc. che in qualche maniera mi hanno fatto addrizzare le antenne e dopo qualche mese, preso il coraggio a 4 mani, ho avuto conferma che si era vista con una persona, che lei definiva amico e che qualche tempo prima ci aveva provato con lei (è una ragazza oggettivamente bella e corteggiata) e ho scoperto anche di un’altro suo contatto del quale mi aveva rivelato mezze verità. Le ho dato modo i qualche maniera di dirmi queste cose ma senza risultati: non mi ha mai detto che si era vista con quest’uomo con il quale non ho certezze che mi abbia tradito. Mi sono sentito umiliato ferito e deluso al punto che una notte mentre lei dormiva me ne sono andato da casa sua. Mi ha chiamato nel cuore della notte in preda ad una crisi di panico ed io, conscio del suo problema, sono tornato da lei. Mi ha detto che non mi aveva detto nulla di quanto accaduto solo per proteggermi perché sapeva che se lei mi avesse detto di questo incontro ne avrei sofferto e per l’altra situazione mi ha detto che in nessun modo avrebbe fatto nulla con l’altro uomo ma stava solo flirtando, in maniera decisamente esplicita, per ottenere esclusivamente dei vantaggi lavorativi. Sono tornato nella mia città e la sera stessa è venuta da me, ci siamo visti, pregandomi di perdonarla perché mi amava ed io ero l’unico amore della sua vita e, pur essendo stato ferito dal suo modo di fare tenendo nascoste queste cose, l’ho perdonata ma da lì a qualche giorno è diventata lei quella che non si poteva più fidare di me e da lì il rapporto è andato in discesa nonostante le mie continue dichiarazioni di amore e totale fedeltà nei suoi confronti (non l’ho mai tradita né ho mai pensato di farlo tanto l’amavo e l’amo ancora). Mi disse che era entrata nella fase di elaborazione del lutto appunto perché non voleva più stare con me e piano piano si è allontanata sempre di più fino al lascito definitivo. Ora quelle poche volte che ci scriviamo è piena di rabbia nei miei confronti e mi accusa di averle causato dei danni incalcolabili. l’amo da morire e mi manca e non so se ho perso l’amore della mia vita o se in qualche modo questa persona stava realmente recuperando dal suo disturbo dopo anni e anni di terapia. Mi aiuti a capire per favore.

    • Anna Zanon 28 Marzo 2021 at 19:13 - Reply

      Buonasera, non so se la sua ex fosse effettivamente borderline anche se mi descrive alcuni comportamenti manipolatori. Purtroppo una caratteristica di questo disturbo è la tendenza a distruggere le relazioni importanti, demonizzando e svalutando il partner. Non credo che fosse l’amore della sua vita: l’amore è “facile”, è trovarsi profondamente a casa con una persona, senza troppi drammi nè forzature. Le montagne russe, le complicazioni, i tira molla appartengono più agli amori patologici che non riescono mai a stabilizzarsi e a crescere.

  128. Keiry 24 Gennaio 2021 at 18:34 - Reply

    Buonasera Dottoressa,
    Ho trovato il suo articolo molto interessante. Ho messo fine da poco a una relazione con un compagno borderline, esasperata dalle continue discussioni, liti, recriminazioni e denigrazioni nate spesso e volentieri per futili motivi e alternate da momenti di silenzio da lui inflitti come una sorta di “punizione”. Spesso ho avuto l’impressione di vivere una relazione col dottor Jekyll e Mr. Hyde non sapendo ogni giorno chi dei due personaggi mi sarei ritrovata di fronte. Ho preso una decisione difficile. Dopo 4 anni di relazione infatti, ho chiesto le dimissioni, ho fatto le valigie e mi sono ritrasferita dalla Svizzera in Italia. Adesso mi sento svuotata e a livello razionale mi sembra di aver fatto la scelta sbagliata perché avevo tutto quello che potevo desiderare (un buon lavoro, una bella casa, un bellissimo Paese che adoro) e avrei anche semplicemente potuto cercare un altro appartamento. Ma alla fine ho provato un profondo senso di solitudine che ha prevalso e sono tornata vicino alla mia famiglia, l’unico nucleo ad oggi capace di trasmettermi un affetto sincero. Il mio ex compagno adesso ha deciso di intraprendere una terapia, in seguito a varie sollecitazioni da parte mia da più di un anno (tra l’altro, ha subito un licenziamento e burn out ed è in cura farmacologica). Mi ha detto che il suo amore per me è molto forte e crede che una volta risolti i suoi problemi, si potrebbe provare a tornare insieme. Ho creduto anche io in questa possibilità per un periodo, è per questo che gli consigliavo di fare un lavoro su di sé. Ma oggi ho qualche dubbio. Vorrei chiederle: queste persone possono guarire con un percorso terapeutico mirato o possono soltanto migliorare e smussare alcuni aspetti ma fondamentalmente i loro problemi restano? Mi rendo conto che sono molto legata (malgrado tutto) a questa persona ma penso che ho già dato molto e che dovrei cominciare a dedicarmi a me stessa e a ricostruire un po’ la mia vita.
    La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta.
    Cordiali saluti,
    Keiry

    • Anna Zanon 28 Febbraio 2021 at 20:04 - Reply

      Buonasera, è impossibile rispondere alla sua domanda senza conoscere il suo compagno e inquadrare il livello di gravità del disturbo, le risorse che possiede, età, trattamenti effettuati ecc.. Nella sua lettera non racconta molto. Diciamo che se è un borderline conclamato la terapia può mitigare l’impulsività e alcuni tratti ma la struttura della personalità rimane la stessa. Detto in altri termini nella relazione con il borderline sorgeranno sempre delle tempeste, la terapia può renderle più brevi e gestibili

  129. Luca 15 Aprile 2021 at 16:17 - Reply

    Buonasera dottoressa,
    qual è il modo migliore per chiudere il rapporto con una ragazza borderline? La amo ancora e non voglio ferirla, lei da piccola è stata abbandonata dalla madre: non voglio riaprirle una ferita e non voglio farle del male, nonostante lei ne abbia fatto (seppur involontariamente) tantissimo a me. Mi sembra maleducato e fuori luogo allontanarla bloccando di netto ogni contatto, inoltre lei continua a scrivermi che le manco da morire e cose del genere.

    Inoltre desidererei chiederle se sia il caso che io mi rivolga ad un esperto: mi sento terribilmente in colpa perchè avrei voluto aiutarla sinceramente e continuo a ripensarla, anche a 2 settimane di distanza dalla chiusura. Lei si era allontanata non rispondendomi, io allo stesso modo l’ho ignorata perchè mi sono sentito preso in giro; mentre lei era impegnata a mettere le foto su instagram dei suoi bei vestiti, io stavo soffrendo come un cane perchè mi sono sentito completamente messo in disparte. Nonostante io abbia sopportato tutti i suoi precedenti attacchi ed abbia ugualmente sofferto molto, ritengo che lei infondo sia una brava persona e non vorrei mai farla soffrire. Mi sento in colpa.

    • Anna Zanon 18 Aprile 2021 at 18:09 - Reply

      Gentile Luca, mi permetta una domanda ma è sicuro che la sua ex sia effettivamente borderline? Come fa ad affermarlo? Ha ricevuto una diagnosi? Essendo una questione delicata e un rapporto con un borderline può lasciare molte ferite, le consiglierei di rivolgersi ad un esperto.

  130. Claudio 14 Maggio 2021 at 13:26 - Reply

    Gentilissima Dottoressa,
    vorrei raccontarle anche la mia storia, perché sono giorni questi in cui ho perso totalmente la serenità, in cui sento un dolore dentro di me che fa fatica ad affievolirsi. Lei se ne è andata. O meglio, mi ha messo fuori dalla sua vita. Sebbene ritenga che non sia incazzata con me, tuttavia si sente talmente distaccata ormai (dopo poco più di un mese dal giorno in cui mi ha lasciato, lo scorso 4 aprile, dopo 4 mesi di breve e intensa relazione), dove non ha intenzione di tornare insieme.
    Dovrei raccontare per filo e per segno tutto chi che è successo e so che è impossibile… ma a grandi linee la nostra storia è stata questa.
    Ci siamo conosciuti sul posto di lavoro. Lei 38 anni compiuti lo scorso 7 maggio, io 43. Bellissima lei, più bella di tutte le altre colleghe… Mi colpì perché aveva un qualcosa in più. Non saprei dire cosa esattamente, ma era come avvolta da un alone, che le dava fascino e carisma. Intelligentissima, sveglia, padrona della situazione… mi faceva pensare che fosse una con le palle e non la solita ragazza superficiale che non sapeva cosa voleva dalla vita.
    Avevo saputo che è una giovane mamma, con una figlia di 19 anni. Se l’è cresciuta da sola. Perché il padre è un poco di buono, che la minacciava anche di morte e tutt’ora non perde occasione per dimostrare tutto il suo odio e il suo disprezzo nei suoi confronti.
    Mi piaceva. Tantissimo. L’unica donna capace di farmi sorridere in questi ultimi 10 anni. E quando la vedevo mi veniva spontaneo sorriderle. Stavo bene quando la vedevo, quando l’avevo accanto, anche se ancora non ci parlavamo. Quando parlavo con gli altri colleghi dicevo che tra tutte le tipe lei era l’unica con la quale mi sarebbe piaciuto uscire. Perché avrebbe avuto qualcosa da raccontare e io sarei stato ore ad ascoltarla. Ero totalmente affascinato. Provai a farglielo capire ma fallì miseramente, perché io non sono un seduttore. Anzi, con le donne non ci so proprio fare. Mi disse successivamente che le risultai “invadente, che volevo fare troppo il simpatico”. Così rinunciai a lei.
    Ma mi era sufficiente vederla a lavoro, sorriderle, vederla sorridere. Averla accanto… E mi accontentavo.
    Poi a dicembre successe quello che per me fu un autentico miracolo, la cosa che più mi riempì di gioia, l’evento tanto aspettato e desiderato da una vita, dopo la fine della mia storia più importante durata 9 anni, dopo la quale non ero più riuscito a “rinascere”. Finalmente quell’evento che mi fece tornare il sorriso dentro e battere forte il cuore dall’emozione: una sera, durante il turno di notte, lei mi si avvicinò per lavorare accanto a me alla mia postazione. Mi chiese sorridendo, col suo bellissimo sorriso un po’ beffardo, sexy e divertente al tempo stesso, con i suoi bellissimi occhietti color cioccolato sprizzanti, se mi disturbava… Io la guardai estasiato, non mi sembrava vero… l’accolsi dicendole con una metafora che esprimeva il fatto che era la cosa più bella che potessi desiderare in quel momento.
    Rimase colpita, e iniziammo a chiacchierare parlando di tutto, anche di noi. Quando seppe che avevo una laurea in psicologia la cosa la entusiasmò ancora di più, tanto che commento a battuta “allora posso chiedere a te”. Le dissi però una cosa, con il sorriso ma che nascondeva una autentica verità, che per me era fondamentale: le dissi “Non voglio essere il tuo psicologo, ti prego!”. Perché prima di lei avevo incontrato solo donne che si erano appoggiate a me per risolvere i loro problemi, creandone a me di altri, per poi gettarmi via. Quindi con lei volevo che fosse una storia diversa, fatta da due individui che si piacevano e stavano bene insieme, perché si scambiavano qualcosa.
    Per farla breve… iniziammo a frequentarci, nel pieno entusiasmo del nostro incontro. Una bellissima energia ci avvolgeva quando stavamo insieme, sia a lavoro che fuori. Lo riconoscevamo entrambi. Stavamo talmente bene insieme, vicini, che era bellissimo. Nel raccontarci di noi, le nostre vite, le nostre sofferenze, eravamo felici di esserci incontrati. Dicevamo “Ringrazio l’universo per averti mandato nella mia vita! Sei il regalo più bello! Il sogno di tutta una vita!”. Lo diceva lei… e quando glielo sentivo dire io non credevo alle mie orecchie. La gioia che avevo sempre voluto vivere, le parole che avevo sempre desiderato che una donna mi dicesse… Ed era proprio lei che le diceva… La collega che avevo visto e per la quale avevo avuto un colpo di fulmine… Lei che mi dice ciò! Mi sentivo l’uomo più felice dell’universo! Davvero una sensazione mia provata con le altre. Diceva che l’aveva colpita la mia intelligenza, la mia profondità, la mia dolcezza, la mia sensibilità, il mio essere premuroso con lei, come la guardavo, come la toccavo, la sensazione che aveva quando l’abbracciavo, come la toccavo… Diceva che ero ciò che aveva sempre sognato, che davvero ringraziava l’universo per avermi mandato nella sua vita. Mi diceva di non avere paura di lei, di fidarmi di lei… perché lei è dolce, piena di amore, non è come la vedevo a lavoro, perché a lavoro vedevo solo una maschera che lei per anni ha dovuto portare per nascondere la sua sofferenza… Mi diceva che avrebbe avuto cura di me, e voleva che io mi prendessi cura di lei. E io non volevo fare altro! Pieno di amore e di entusiasmo l’ho accolta a braccia aperte. Accettandola per ciò che è… Pronto a difenderla da ogni insidia, dalla più piccola alla più grande. Avrei dato la vita per lei. Fiero di esserle a fianco, fiero di averla a fianco! Ero felicissimo! Come rinato a nuova vita! Però da subito i problemi, proprio dai primissimi giorni:
    – si offese in modo piuttosto rigido per una foto che le feci mentre eravamo in pausa caffè a lavoro, dalla quale realizzai a sorpresa un suo ritratto che le regalai. Disse che ero uno stalker, un ladro di immagini, che se lo rifacevo non mi avrebbe più rivisto perché la cosa le dava fastidio, visto che era stata perseguitata in passato. Fortemente dispiaciuto per la sua reazione, le promisi che non mi sarei mai più permesso di fare una cosa del genere;
    – Si offese terribilmente quando in un secondo momento le confessai che non vivevo solo ma con i miei genitori anziani, di cui mi sto prendendo cura non potendo permettermi badanti e quant’altro. Provai a spiegarle che a 43 anni vivere con i genitori non mi rende fiero, e che fino adesso nessuna donna ha apprezzato questo aspetto della mia vita. Quindi omisi di dirglielo non per mancanza di rispetto ma perché non sapevo chi avevo davanti, avevo bisogno di fidarmi prima. Ma ogni tentativo di spiegazione è stato vano. Per lei è rimasto che io le ho mentito, le ho detto una cazzata. E questa cosa qui me l’ha rinfacciata anche alla fine, come una delle tante cose a sostegno della sua decisione di lasciarmi;
    – Era convinta che io in realtà avessi un’altra donna, addirittura che fossi sposato e con figli, e che non glielo dicevo perché volevo approfittarmi di lei;
    – Era convinta che in realtà io fossi innamorato di una nostra collega, proprio quella sua amica a cui avevo chiesto notizie di lei per sapere se era single o no ma che alla quale avevo detto esplicitamente che K mi piaceva e che avevo una cotta per lei. Diceva “Tanto lo scoprirò se mi stai raccontando una serie di cazzate”, e lo diceva con toni sprezzanti, rigidi, duri;
    – Andò su tutte le furie quando seppe che io ero psicologo e che in passato ho esercitato in uno studio in condivisone con altri colleghi. Lo seppe da una amica in comune (la stessa amica che quando seppe che lei si era messa con me espresse tutta la sua felicità aggiungendo “Mi raccomando con lui! Non fare la solita testa di cazzo che rovini tutto!”). Non fu sufficiente farle notare che la cosa non era un segreto, visto che io per primo, giorni addietro, le avevo fatto vedere la mia iscrizione all’albo, e le avevo anche raccontato di cosa è successo nella mia vita e perché ho deciso di occuparmi di altro. Disse che io la volevo manipolare usando ciò che avevo studiato per approfittarmi di lei. Come altri in passato avevano provato a fare. Le risposi che mi dispiaceva questa sua reazione, che mi lasciava molto perplesso, facendola riflettere su come le fosse potuto venire in mente una cosa del genere dopo quello che le avevo raccontato di me. Aggiunsi che se non c’era fiducia, se la situazione era questa, era meglio non proseguire. Mi chiese scusa, riconoscendo che il suo passato la condizionava molto negativamente. Capendo la cosa, l’abbracciai e le dissi che il passato è il passato, e che io ero fiero di lei e di starle accanto. Le dissi che l’amavo, e mi importava solo questo;
    – A letto lei non conosceva la dolcezza, non conosceva l’amore. Era talmente aggressiva e scatenata che mi capitava di avere problemi di erezione, soprattutto da sdraiato. E lei reagiva con disprezzo. Diceva che “Non è bello sentire il propio uomo che gli si ammoscia il c@@@o mentre te lo scopi”. Diventava volgare e questa volgarità mi mortificava ancora di più. Si lamentava che io venivo spesso, lei invece mai. Che era capace di venire solo se stava sopra e se “la scopavo forte”. Infatti per lei il sesso è meccanico, non esiste né dolcezza né altro. E mi faceva sentire uno schifo, incapace di soddisfarla. Tanto che mi rivolsi anche a un andrologo per capire se di mezzo c’erano dei problemi da parte mia, nonostante nelle precedenti relazioni nessuna delle mie partner si sia mai lamentata delle mie performance (nei limiti della normalità, ovviamente). Avrei voluto che ci rivolgessimo a un terapeuta ma 1) non ha voluto e 2) non c’è stato tempo perché alla fine mi ha lasciato;
    – Sua figlia S, 19 anni compiuti ad aprile, che ha un rapporto conflittuale con sua mamma, è una piccola manipolatrice. Disprezza sua mamma, la usa solo come fonte per soddisfare bisogni materiali in primis. Quando non riesce ad ottenere ciò che vuole dalla mamma si rivolge al padre, accettando il ricatto affettivo che lui mette in atto, del tipo “Ti concedo questo a patto che tu riconosca che tua mamma è una zoccola”. E lei ovviamente, pur di avere ciò che vuole, cede. Salvo poi rimanere ferita lei stessa dai comportamenti del padre, lamentandosi poi con la mamma che lui l’ha trattata male. Così si rivolge alla mamma per soddisfare il suo bisogno di attenzione e di affetto, che emerge soprattutto quando si trova in momenti di particolare stress emotivo (tipo che vuole essere abbracciata perché “Sono una bambina che ha bisogno della mamma!”, oppure che pretende di dormire nel letto con la mamma). Me la presentò dopo neanche un mesetto e io accettai di conoscerla con entusiasmo, anche se con qualche incertezza e imbarazzo. Da subito la ragazza iniziò a detestarmi, soprattutto quando realizzò che io ero innamorato di sua madre, che ridevamo insieme. Soprattutto odiava vedere sua mamma ridere con me. Non lo tollerava. Diceva che non le davo le dovute attenzioni e considerazione, nonostante la mia disponibilità ad aiutarla con i compiti per la scuola, nonostante la aiutassi anche con la scuola guida… Non le piacevo, non mi voleva tra i piedi. Così una sera di fine gennaio piantò una scenata isterica per la quale io fui messo al bando da casa loro, senza che abbia mai avuto più l’opportunità di costruire un rapporto con quella ragazza;
    – Da questo momento, dai primi di febbraio quindi, K iniziò a perdere entusiasmo. L’ascoltavo quando mi parlava dei suoi problemi con S, le fornivo un parere esterno, l’aiutavo a cercare di capire ciò che succedeva. Le offrivo sostegno. L’aiutavo nei rapporti con sua figlia, indicandole una terapeuta presso la quale rivolgersi, che mi fu suggerita da una persona di fiducia. Iniziarono le prime sedute ma ovviamente erano destinate al fallimento: da un primo momento K rispose favorevolmente alle indicazioni datele della psicologa per ripristinare i ruoli nella relazione con sua figlia, visto che si erano invertiti. Ma ha comunque permesso che la figlia dettasse le regole fino ad arrivare a boicottare la terapia.
    – Per quanto riguarda il suo rapporto con me: tutti i giorni ne trovava una. Sembrava che facesse di tutto per trovare un qualcosa che non andava. Continuava ad essere sospettosa su di me, sui miei comportamenti. Sul come mai sentissi l’esigenza di dirle così tante volte “Ti Amo!” durante la giornata, passando a momenti in cui era convinta che le nascondessi qualcosa. Io le rispondevo nel modo più tranquillo possibile, anche se qualche volta, alla lunga, mi irritavo. Cercavo di farle capire che certi suoi timori non avevano ragione di esistere, e che tanto non avrebbe trovato niente di ciò che temeva. Avevo la coscienza a posto, anche se mi dispiaceva che il nostro rapporto e la magia che avevamo trovato tra di noi fosse inquinata da queste “follie”. Quindi mi chiedeva scusa, mi diceva che dovevo trovarla davvero pesante, e che se l’avessi mandata a fanculo l’avrebbe capito. Ma io non volevo lasciarla, anzi! Volevo starle ancora più vicino. Io l’amavo proprio tanto (e se sono qui a scrivere di lei è perché l’amo ancora tanto). Quello che mi mandava fuori di testa era il suo rapido cambio di atteggiamento nei miei confronti: Nel giro di poche ore passava da momenti in cui mi amava, dove aveva davvero gli occhi a cuore quando mi vedeva, a momenti in cui era totalmente assente e distante. Le chiesi una volta come mai la sentivo distante. Se c’era qualcosa che non andava. Reagì stizzita, come se avessi dovuto capire tutto senza chiederglielo. Da quel momento, nei giorni a seguire, iniziò a giudicarmi come infantile, insicuro, immaturo. Diceva che aveva paura che io non fossi maturo abbastanza per lei, che fossi infantile, dove lei voleva avere un Uomo con la U maiuscola accanto, perché non voleva fare la fidanzata mamma… Poi iniziò a dire che mi vedeva nervoso, polemico, che sul lavoro mi lamentavo… Inutile dire che spesso questi suoi giudizi erano stilettate gratuite, mentre le volte in cui effettivamente potevo essere nervoso per alcune vicende di vita quotidiana, mi feriva molto di più il fatto non sentire il suo appoggio o comprensione. La sua più totale mancanza di empatia mi feriva, ogni giorno sempre di più. Ci rimanevo male: perché io mi percepivo come presente nella sua vita, disponibile a capire e ad ascoltare tutto ciò che la riguardasse, nelle sue difficoltà. Facevo mille passi verso di lei. Ma lei non c’era, la cosa non era reciproca. Ma siccome mi rendevo conto che la sua vita è incasinata allora cercavo di evitare di essere un peso per lei. E glielo esprimevo. Evitavo di farle richieste. Senza mai rinunciare a farle sentire quanto l’amassi e quanto fossi entusiasta di lei e di noi, volenteroso di costruire e coccolare quel rapporto, farlo crescere. Averne cura! E lo facevo con le parole e cercavo soprattutto di farlo con i fatti. Ad esempio lasciandole i suoi spazi, visto che si lamentava che non aveva mai tempo per sé. Così, se aveva qualche ora libera nel pomeriggio, anche se avrei voluto essere con lei facevo in modo che lei potesse organizzarsi per fare ciò che poteva farla stare bene. Si lamentava invece che io la trascuravo: che mentre dicevo che non vedevo l’ora di stare con lei poi alla fine non facevo niente di concreto per stare con lei. E non capiva che mi sentivo sempre di più in una empasse costante con lei… il non saper cosa fare. Perché se mi ponevo per vederla risultavo opprimente, insicuro, che non le lasciava respiro, se rispettavo il suo spazio risultavo poco preso… Insomma. Un incubo.
    – L’inizio della fine fu il giorno di primavera. Era fredda con me da giorni. Le dicevo che l’amavo, che non vedevo l’ora di stare con lei. E mi rispondeva sempre in modo freddo, distaccato. E io ne soffrivo, perché sentivo svanita quella magia, mi chiedevo cosa impedisse di recuperare quel benessere, quella dimensione in cui stavamo bene quando eravamo insieme, dove ci cercavamo, dove il tempo passato insieme non era mai abbastanza, dove non eravamo mai stanchi dell’altro. Diceva sempre però che voleva conoscermi, che dovevamo conoscerci. Che due mesi erano troppo pochi per parlare di amore. Che se un giorno sarebbe finita l’importante era parlarne sinceramente. Perché convinta che niente avviene per caso, che tutto avviene per un disegno e noi non dobbiamo fare nulla. Le cose non vanno forzate. O vanno in un certo modo o pazienza. E questo alone che forse le cose tra noi due non erano destinate a durare mi creava ansia, perché vedevo che lei non faceva nulla per costruire il rapporto. Anzi, era più preoccupata di farlo finire. Parlava con me della sua necessità di sentirsi libera di andarsene, dove avrebbe voluto, nel caso, che io non ne soffrissi. Perché il suo precedente fidanzato (con il quale ci è stata 6 anni nonostante lei non fosse innamorata col cuore come invece sentiva di esserlo con me) soffrì tantissimo. E lei si sentiva responsabile. Anzi: non voleva sentirsi responsabile del benessere e del malessere di qualcun altro. Io ci rimanevo basito. Le chiedevo come mai non fosse in grado di godersi invece la nostra storia serenamente. La invitavo a considerare chi aveva accanto, cosa avevamo scoperto e trovato tra noi due: la possibilità di esprimersi liberamente, parlare delle proprie paure, l’ascolto, l’amore… Nulla. Lei era preoccupata di come sarebbe finita.
    – Mi diceva “Devi avere più fiducia di te, devi essere più sicuro di te stesso. Io voglio avere un Uomo accanto”. E io l’ascoltavo. Cercavo di capire cosa intendesse, e lavoravo su di me per gestire le mie insicurezze. Volevo (e tutt’ora voglio) diventare più sicuro di me, un individuo migliore. Pertanto la ringraziavo. E le dicevo che speravo un giorno di poter essere a pieno quell’Uomo che lei desiderava, nel senso che speravo riconoscesse in me quelle caratteristiche che lei diceva di desiderare e che per certi aspetti già avevo, ma non capì cosa intendevo. Anzi, disse che aveva capito che io non ero quello che lei desiderava proprio perché le avevo detto “spero di poter essere io quell’uomo”.
    – Pertanto mi respingeva dicendo che aveva dei dubbi su di me, che tante cose non le andavano a genio, che lei voleva sentirsi libera di andarsene, che una volta addirittura avevo osato offendere sua figlia con un commento sprezzante mentre eravamo al telefono, e questa cosa lei non la tollerava (nonostante abbia tenuto accanto a sé per un anno un uomo di più di 50 anni, con figli, che lei aveva contattato “per scopare”, rivelandosi poi un maniaco del sesso, che la usava per soddisfare le sue fantasie, che aveva scoperto avere un profilo Instagram falso col quale spiava l’account della di lei figlia quando era ancora minorenne, con l’intento di approcciarla per le sue finalità erotiche… A lui ha mandato anche gli auguri di Natale, a me oggi non mi considera neanche per sapere come sta mio padre). Insomma, aveva dubbi su di me. Diceva che lei si era allontanata e ci era rimasta male nel vedere che anch’io mi ero distaccato. Le risposi che il mio non era distacco bensì rispetto dei suoi spazi, visto il forte periodo di stress che stava passando anche a causa dei rappporti con sua figlia, visto che la cosa per lei era prioritaria. Quindi le spiegai che semplicemente mi ero messo in po’ da parte aspettando tempi più sereni, ma che non vedevo l’ora che lei mi esprimesse gioia. Diceva che io pretendevo di frequentare casa sua, che sentiva l’assillo… quando in realtà, anche sulla base di quello che le suggeriva la psicologa, mi domandavo come mai non faceva mai in modo di invitarmi di nuovo a casa sua. La psicologa le aveva suggerito di fare in modo di favorire delle occasioni per costruire un rapporto con sua figlia, se lei era innamorata di me così tanto. Ma non ci sono mai state. Il weekend lo passavamo negli alberghi finché era possibile, a spese mie perché lei si lamentava che aveva troppe spese. Oppure ai giardini a portare in cane di lei a spasso. Sua figlia invece aveva sempre amiche in casa, tutti i giorni. Così iniziai a risponderle in modo ferito. Sentì l’esigenza di prendersi una pausa. Che io le concessi, anche se con sofferenza;
    – Dopo qualche giorno in cui non ci sentimmo, la contattai perché avevo bisogno di togliermi un dubbio, una ipotesi che mi ero formulato. Le chiesi se per caso non ci fosse di mezzo un altro uomo. Mi disse di no, che nel caso me lo avrebbe detto. Le credetti, ma lei rincarò la dose dicendo che non ero uomo abbastanza, che ero immaturo… perché lei era una donna e madre, io invece no perché ho sempre vissuto da ragazzo. Quindi non mi vedeva sul suo stesso piano, mi vedeva un ragazzino. Iniziò a giudicare me in modo squalificante, ferendomi. Così persi la pazienza e al telefono le dissi in tono molto sofferto che non doveva permettersi di giudicarmi, che da lei avevo sopportato anche troppo. Le dissi che non sapeva riconoscere le persone che aveva accanto. Ero davvero arrabbiato quel giorno. Ferito. Appena riattaccato il telefono, mentre ero in pausa a lavoro, incrociai la nostra amica in comune (quella che tifava per me). Avevo appunto appena chiuso il telefono e le dissi “Quando la vedi dille che è una testa di cazzo, che non sa riconoscere chi ha accanto!”. Così questa amica, parlando con lei, rincarò la dose dicendole “Sei sempre la solita! Stai buttando via una persona d’oro, perché uno come lui non lo ritroverai mai più!”;
    – Mi propose di rivederci, per spiegarmi col cuore in mano cosa stava attraversando. L’accolsi nuovamente a braccia aperte, chiedendole scusa per essermi arrabbiato quel giorno. Provai a spiegarle cosa aveva suscitato in me quella reazione. Ma per lei non ci sono state spiegazioni che tenevano. Per lei avevo reagito eccessivamente e basta. Non ha mai provato a mettersi nei miei panni mentre io sì, e vedendo le cose dal suo punto di vista ero ancora più addolorato e dispiaciuto, perché mi sentivo stupido per non averla capita, per aver reagito in modo rabbioso. Diceva che era innamorata, che voleva quindi provare ad andare avanti. E andammo avanti un’altra settimana. Le poche occasioni in cui siamo riusciti a stare soli sono state splendide: pic nic sui prati fatti di abbracci e coccole, ma a lavoro era fredda. E continuava a dire che qualcosa in lei si era guastato. Mi trattava con disprezzo, dicendo che ero polemico, che ero pesante, sempre con quell’aria da professorino… insomma, io continuavo a essere innamorato di lei ma lei non perdeva occasione per dirmi quanto di me non le piacesse più niente;
    – Ci organizzammo per passare la sera di Pasqua insieme, in modo da stare insieme a pasquetta a casa sua, approfittando dell’assenza della figlia. Sentivo tensioni, mi sentivo un po’ a disagio perché percepivo la sua freddezza. La notte a letto l’ennesimo disastro. Lei scatenata che voleva essere “scopata”, io che cercavo di fare del mio meglio… ma si lamentò che io ero arrivato all’orgasmo e lei no. Mi trattò malissimo. Mi fece sentire per l’ennesima volta una nullità. Rimase tuttavia abbraciata a me durante il resto della notte, ma io mi sentivo male. Ma tanto male. Avevo dentro un disagio talmente profondo, per il quale mi sentivo affranto e molto depresso. La mattina facciamo colazione. Lei relativamente tranquilla. Io ero disponibile a parlare di quanto successo, per affrontare insieme questo nostro problema. Ma lei fu più precoce: mentre facevamo colazione, parlando della bella giornata piena di sole, all’improvviso mi disse che lei non era più intenzionata a portare avanti la nostra storia. Non se la sentiva più. Ci aveva provato ma aveva capito che non aveva intenzione di portarla avanti, che non si sentiva più “trascinata”. Per me fu un colpo al cuore. Disse che il sesso non c’entra nulla, perché quello era una sciocchezza che avremmo potuto risolvere insieme. Il problema era che per lei non eravamo compatibili. Perché quando lei si era distaccata mi ero distaccato anch’io, dove invece avrebbe voluto che io le facessi sentire la mia presenza… perché ho avuto quella reazione rabbiosa, coinvolgendo la nostra amica sul posto di lavoro, perché era una cosa tra ma e lei e invece l’ho esposta pubblicamente… perché avrei dovuto essere più amorevole con lei in quel momento e non aggredirla. In sostanza ho fatto tutto il contrario per riavvicinarla, accusandomi del fatto “Forse in realtà volevi allontanarmi, perché anziché farmi riavvicinare a te mi hai allontanata ancora di più”.
    – Quindi non mi rimase altro che andare via. Lei si mostrò dispiaciuta, e si augurò che sarei stato presto bene. Non aggiunse altro. Sperava che non l’avessi presa male più di tanto, voleva che fossi sereno. Ma non perché tenesse a me. La mia impressione è che mi dicesse ciò solo perché voleva stare in pace con la coscienza. Perché appunto lei non voleva sentirsi responsabile del malessere altrui.
    – I giorni successivi furono per me pesanti. Molto. Sentivo la sua mancanza. Non riuscivo a capacitarmi di come fosse potuto andare tutto a rotoli così, senza la possibilità di recuperare nulla. Lei diceva alla nostra amica “Mi dispiace, spero gli passi presto”. Questa amica cercava di farla ragionare dicendole “Sei sempre la solita! Non ti sta bene nessuno! Avevi trovato un ragazzo meraviglioso, oro colato… e lo butti via così?”. Ma lei rimaneva fredda e impassibile. Cosicché ruppi il silenzio e le mandai un messaggio in cui le espressi tutto il mio dolore. Le dissi che non mi faceva male il fatto che mi avesse lasciato, visto che in 4 mesi non parlava d’altro. Le dissi che mi faceva male il modo, i tempi e il luogo: a casa sua, la mattina di Pasquetta, mentre facevamo colazione, dopo la prima notte passata insieme dopo tantissimo tempo, dopo che mi ha abbracciato durante la notte nonostante si fosse incazzata perché non sono riuscito a farla godere sessualmente… Le dissi che la storia è finita non perché non siamo compatibili, ma per colpa della merda che ha dentro (sì, ho usato queste parole in quel momento e mi dispiace tantissimo averlo fatto), che lei non è empatica per niente, e non sa cosa vuol dire amare e farsi amare, visto il tipo di uomini e storie che ha raccattato in tutta la sua esistenza, ovvero individui che si sono approcciati a lei solo per scoparsela ma senza provare nessun amore per lei. Le dissi che era abituata a questo e che quindi non era capace di avere una storia d’amore seria. Perché incapace di vivere e provare amore. Conclusi che il suo sperare che a me passasse presto mi faceva schifo perché era piena espressione di tutto il suo marcio egoismo, e che non avrei voluto rivederla mai più.
    – Rispose solo dopo qualche giorno, dicendomi che le mie parole le avevano fatto capire quanto ci sia di sbagliato in lei, quanto in lei ci siano dei problemi profondi da risolvere, che in tutti questi anni tutti gli psichiatri e psicologi che ha visto e conosciuto non sono mai stati capaci di risolvere. Disse che parlando con le sue amiche si è resa conto che deve risolvere i suoi problemi, perché non è possibile che gli altri non possano sbagliare! Che si rendeva conto di essere dura, rigida… Che ero un essere meraviglioso, che potevo camminare a testa alta quando la vedevo. Aggiungendo che aveva preso contatti con un nuovo psicoterapeuta per iniziare un nuovo percorso, sperando che questo sia più duro di lei, che sia capace di tirarle fuori tutto il suo marciume. Le dissi che mi dispiace essere stato duro con lei, che sono molto addolorato per la fine del nostro rapporto, perché consapevole di aver perso una persona speciale (ed è quello che penso tutt’ora mentre sto scrivendo). Nell’augurarci a vicenda di poter risolvere presto le nostre reciproche difficoltà, le dissi che speravo di poterci rincontrare e lei rispose che se due persone sono destinate ad amarsi sicuramente si rincontreranno;
    – La sera dopo mi ringraziò ancora una volta, felice di aver parlato con me, di aver in qualche modo aver trovato in me calore e non una chiusura. Le risposi semplicemente che l’amavo. E lei si limitò a dirmi “Grazie”.
    – Lasciai scorrere la settimana successiva cercando di essere il più tranquillo possibile. Non la cercai. Non mi feci vivo. Se la vedevo a lavoro la salutavo. Un giorno le dissi che mi mancava. Lei mi chiamò per ribadire che era dispiaciuta che con me le cose fossero andate così ma che non se la sentiva più di andare avanti, escludendo del tutto la possibilità di un ripensamento. Ma non usò toni tranquilli, anzi fu un crescendo di rabbia e stizza da parte sua. Iniziò a rinfacciarmi che non le stava bene che io mi confidassi con la sua amica (a questa le dissi “Mi raccomando, abbi cura di K! Stalle dietro tu, non permetterle di buttarsi via! Stalle vicino!), che lo trovava patetico perché tanto volevo ottenere una sola cosa: che questa la trattasse male. Rinfacciò il mio essermi arrabbiato la prima volta, il mio aver reagito male e aver fatto tutto quello che potevo per allontanarla, L’offesa a sua figlia… insomma, mi disse che era meglio se prendevamo strade diverse, perché di lei non ho capito nulla. Che anziché darle amore l’ho voluta punire attraverso il confidarmi con l’amica… All’improvviso non ero più degno di camminare a testa alta.
    – Rimanendoci ancora più distrutto, vidi nuovamente le cose dal suo punto di vista. E vidi i miei comportamenti, quelli sbagliati perché dettati dall’ansia dell’abbandono, dalla sofferenza. Provai un senso di schifo nei miei confronti. Arrivai ad odiarmi per non averla capita. Era vero: dicevo di amarla e di volerla proteggere ma nei fatti non ci sono riuscito. L’ho persa perché non ho saputo starle accanto. Le chiesi scusa in lacrime. Accettò le mie scuse. Mi disse che avevamo sbagliato in due. Mi disse che il suo problema è di non saper avere un storia d’amore nonostante la desideri da tutta una vita. Disse che appena aveva sentito un mio attaccamento nei suoi confronti aveva sentito il bisogno di staccarsi, perché si sentiva oppressa. Come un animaletto traumatizzato che ringhia e aggradisce chi gli si avvicina anche se con amore. Riconosce che è un suo problema. Vuole trovare il suo equilibrio. Ma non ha più voluto saperne di me. Neanche quando tre settimane dopo, i primi di maggio, la chiamai per dirle che mio papà era stato ricoverato in ospedale per un ictus. Glielo dissi perché avevo bisogno di dirglielo. Avevo bisogno di sentire la sua voce. Ma si è mostrata fredda e distaccata. Come se fossi il peggiore degli uomini che poteva incontrare nella sua vita. E questa sua freddezza e distacco mi feriscono. Le ho mandato 38 rose rosse per il suo compleanno. Per dirle quanto comunque lei sia importante per me. Mi sono chiesto come avrebbe reagito, forse le avrebbe dato anche fastidio. Ma non potevo ignorare il suo compleanno, e ho voluto celebrarlo a modo mio, in un modo importante perché lei per me è importante. Ma da quel giorno non l’ho più sentita. In questi giorni ha la sua seconda seduta con questo nuovo terapeuta. Dice alla sua amica “Vorrei tanto incontrare un uomo che mi capisca”. Dice che le ho fatto capire che ha un grosso problema, che ci siamo aiutati a vicenda a capire cosa migliorare di noi. Di me non ne vuole più sapere, dice che nella prossima storia d’amore che avrà si comporterà diversamente, cercando di vivere più il presente e non farsi condizionare dal passato e dalle sue paure. Sentirla parlare così, escludendo me del tutto, mi butta davvero giù. Perché penso di essere stato l’unico in tutti questi anni che l’abbia amata per ciò che è, sicuramente l’unico che l’ha accettata con tutti i suoi casini, disposto a starle accanto e a sostenerla. Non l’avrò capita subito ma sono in grado di capirla. Oggi con ancora più efficacia. Oggi sarei in grado molto di più di non farmi prendere dallo sconforto. Ma il fatto che lei mi tenga fuori dalla sua vita mi fa male. Amiche e amici mi dicono che mi sono tolto un problema grosso dai piedi, che dovrei esserne felice. Ma non sono d’accordo. L’idea di non essere più nessuno per lei mi abbatte. Vorrei che si riavvicinasse, per poterle comunque stare accanto. L’idea che possa già avere un altro col quale frequentarsi, anche solo per “scopare”, mi manda fuori di testa. Perché vorrei che per una volta facesse qualcosa di diverso nella sua vita, che imparasse la lezione, che capisse il mio valore. Vorrei tornasse a desiderare di avermi ancora nella sua vita. Ma non so come fare, non so se posso fare qualcosa per riavvicinarla. Ho paura che se mi faccio vivo l’allontano ancora di più, mentre se sparisco le darei motivo di pensare che in realtà non mi importa niente di lei. Sono davvero sperduto in un abisso di tristezza. Mi manca e vorrei tanto averla ancora con me.
    Dottoressa, che posso fare? La ringrazio in anticipo per la sua preziosa attenzione, scusandomi per questo lunghissimo intervento. Ma sono davvero a pezzi.

    • Anna Zanon 19 Maggio 2021 at 09:26 - Reply

      Buongiorno, mi dispiace tantissimo per quanto è accaduto anche perchè da ogni riga della sua lettera si percepisce quanto amasse e quanto ancora ama K. Io credo però che lei non abbia sbagliato nulla nel rapporto con questa ragazza. Anzi! Dicendole quelle cose e parlandole della ” merda” che ha dentro ( ovvero del groviglio di rabbia, paura e sfiducia che “imbrattano” tutte le sue relazioni) le abbia dato una chiave di lettura importantissima per capirsi. Forse è stato l’unico ad avere il coraggio di dirle questo. Non ha niente da rimproversarsi. Per certe persone lasciarsi amare è quasi impossibile per quanto lo desiderino: se il partner è vicino si sentono soffocare, se il partner si allontana si sentono abbandonate.Il partner è messo nella condizione di sentirsi sempre sbagliato qualunque cosa faccia e credo che questo sia capitato a lei nella relazione con K. Come lei sa, la capacità di fidarsi è il requisito dell’amore altrimenti si finisce per leggere in chiave negativa persino i comportamenti più amorevoli e rispettosi del partner. Le persone come K. fanno fatica a credere di poter essere amate e per questo tendono a diventare sospettose quando un uomo le ama veramente oppure hanno bisogno di svalutarlo ( credendo inconsciamente che se un uomo le ama ha qualcosa che non va) invece accettano persone che le usano perchè lo almeno sfruttamento è esplicito. Io le consiglierei qualche colloquio con uno psicologo per elaborare l’accaduto.

  131. Claudio 19 Maggio 2021 at 17:46 - Reply

    La ringrazio per la sua risposta. Mi sono infatti rivolto a una terapeuta per superare questa “perdita” e le mie difficoltà nel modo di gestire a mia volta le mie ansie e paure in materia di relazioni affettive. Quello che ancora oggi mi preme è far capire a K. che può fidarsi. Ci provo rompendo ogni tanto questo muro di silenzio, nel modo più delicato possibile e senza aspettative, esprimendole che comunque per me lei è importante. Vorrei aggiungere qualcosa del tipo “Su di me puoi contare”, “Ci sarò se avrai bisogno”. Ma ho il timore di risultare patetico. Vorrei ci arrivasse da sé a capirla. Mi chiedo se lo psicologo a cui si è rivolta se sarà in grado di aiutarla a realizzare anche questo. Purtroppo K. continua a ripetere la stessa cosa “Mi dispiace per la situazione dura è difficile, ma non ci posso fare niente. Bisogna accettare ciò che succede nella vita e migliorarsi”. Senza affrontare mai la questione dei sentimenti. Per lei il punto è ciò che è successo tra noi, non i sentimenti in ballo che possono aver determinato anche alcune reazioni. La sua freddezza e totale distacco è ciò che capirei se avessi commesso chissà quale tipo di delitto nei suoi confronti ma anche in quel caso sentirei del dolore, delle emozioni… invece sembra di aver a che fare con una macchina e forse fa ancora più male, perché sento di non aver chance per recuperare niente e poter comunque essere parte della sua vita. Non vorrei infatti “abbandonarla”. Le vorrei dire “Chiediti come sia possibile per te distaccarti facilmente e in così poco tempo da chi dici che hai amato e che ti ama, piuttosto che lamentarti di non riuscire a trovare un Uomo che ti capisca”. Ma non lo faccio per non ferirla ulteriormente. Esiste un modo per riavvicinarsi?

  132. Gianni 6 Luglio 2021 at 13:39 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    sto frequentando un ragazzo con evidenti tratti di personalità borderline. Sono passati ora mai 8 mesi con i soliti alti e bassi. Lui va da una psicoterapeuta e prende anche degli psicofarmaci e tempo fa mi accennò che alcuni psicologi gli avevano detto di avere tratti di personalità borderline. Ha cambiato diversi psicologi ma la dottoressa attuale dice che le piace. In ogni caso sono consapevole di quello che succede e di come si comporta e mi sono anche documentato parecchio sulla questione. Mi accennò anche di avere problemi riguardo ansia sociale, depressione e altro che ora non ricordo, ma credo siano comunque di contorno al vero problema. Nei momenti in cui ci vediamo è molto affettuoso e riversa su di me le sue attenzioni e il suo tempo. Quando arriva il crollo mi ignora completamente dicendomi che non è colpa mia ma è colpa della “sua testa”. Mi ha detto che non riesce a fidanzarsi da 3/4 anni perchè non riesce a legarsi alle persone. I primi tempi mi disse di avere dei problemi e mi mise in guardia. Mi disse anche espressamente che sono la persona perfetta per lui, che rispetto tutte le caratteristiche che vede in me un potenziale partner e che vorrebbe fidanzarsi con me. dopo un paio di mesi è iniziato il distacco (quello attuale) dicendomi che al momento sta meglio da solo e anche in passato ha avuto comportamenti contradditori in diverse situazioni. Ha sempre detto “la mia testa non mi accompagna”. Quindi sono abbastanza sicuro che è consapevole di quello che fa ma che forse non è ancora pronto a cambiare volontariamente. Gli ho lasciato dei messaggi spiegando che non si deve preoccupare anche facendogli notare determinati pensieri legati al disturbo senza dirgli espressamente che ha quel disturbo ma ovviamente nessuna risposta. Quando non mi faccio sentire io avverto una vicinanza da parte sua ma non di messaggi, semplice visualizzazione di storie che posto che, appunto, a volte vede e a volte no. Una cosa particolare che è successa ultimamente è che ha trascorso una giornata identica a quella che gli avevo fatto passare io con la sua migliore amica, stessi luoghi e stesse dinamiche. Ovviamente è libero di fare ciò che vuole ma mi ha lasciato una certa amarezza e stranezza, come se avesse approfittato della cosa per farmi sapere che stava facendo quelle determinate cose, poi non so, potrei sbagliarmi. Comunque questa è l’ennesima volta che si allontana, non ha mai mostrato segni di rabbia improvvisi, credo sia molto bravo a nascondere ciò che sente o comunque essendo in terapia da 3/4 anni forse qualche miglioramento l’ha avuto. Scrivo questo commento perchè vorrei consigli su come comportarmi. Loro sono persone che sono in grado di amare o no? Dovrei comunque continuare a farmi sentire una volta ogni tanto per fargli capire che gli sono vicino o no? ( mi riferisco al fatto che vogliono mettere alla prova il partner, che sia inconscio o conscio non lo so). Essendo lui gia in psicoterapia potrebbe cambiare qualcosa nel breve tempo? Al momento non mi vengono altre domande, ma insomma in linea di massima vorrei consigli per comprendere sempre più a fondo la questione.
    Grazie

    P.S. Inutile dire che sono completamente prosciugato dalle mie energie e stanco, però sto anche lavorando su me stesso. Vorrei arrivare ad un equilibrio se è possibile riuscirci.

    • Anna Zanon 16 Luglio 2021 at 09:19 - Reply

      Buongiorno, i borderline sono in grado di amare? Dipende dal significato che si da alla parola amore. Se lei intende un amore sicuro, una persona che possa essere al suo fianco quando lei ne avrà bisogno, qualcuno con cui progettare ( non dico una famiglia ma anche semplicemente una vacanza) e pensare di invecchiare insieme, sicuramente non può aspettarselo ad un borderline. Con un borderline può aspettarsi una relazione appassionata ed estrema in cui momenti di grande amore e sintonia si alternano improvvisamente allontanamenti, sparizioni, o lui/lei cambia improvvisamente diventando freddo o aggressivo verbalmente o/e fisicamente sino a rasentare , nei casi più gravi, la crudeltà. I border devono distruggere e ricostruire in continuazione senza che il rapporto possa mai raggiungere la stabilità anche dopo anni di frequentazione (questa patologia è molto autodistruttiva)
      Questo vuol dire ( giusto per fare un esempio)che magari sta vivendo un idillio e state progettando di fare le vacanze estive, e lui potrebbe tirarsi indietro all’ultimo dicendo che si è reso conto di non amarlo quando aveva detto il contrario fino a poco prima oppure potrebbe abbandonarlo nel corso delle vacanze, accusandola di cose assurde. Questi esempi non sono causuali ma tratti dalle storie di alcuni miei pazienti.
      E’ disposto a vivere una relazione con una persona che un giorno l’ama alla follia e il giorno dopo, senza un motivo perchè gli scatta qualcosa nella sua testa, potrebbe allontanarsi o trattarla male? Io credo che la sua risposta l’abbia già data, dicendo che si sente stanco e prosciugato

  133. Gianni 4 Agosto 2021 at 14:50 - Reply

    Salve, sono Gianni, 28 anni. Esattamente un anno fa ho intrapreso una relazione con Elena, una ragazza border della mia età. Ci siamo conosciuti all’università, ma per diversi mesi non abbiamo mai approfondito la nostra conoscenza, anche perché lei dichiarava di avere un fidanzato (all’estero) e si intratteneva in gran segreto con un nostro collega. Sin dall’inizio dei nostri contatti ho sempre puntato la torcia su questi rapporti, ma lei ha smentito di avere ancora una relazione in piedi e ha ripetutamente negato qualsiasi coinvolgimento con il collega. Dopo un mese di reciproca ossessione e giornate intere passate a chattare/telefonarsi, decise di andare a vivere un mese a casa del ragazzo, ovviamente facendomi credere di essere in vacanza con degli amici. Un pomeriggio crolla, mi telefona e mi confessa di avere 4 disturbi della personalità, tra cui il borderline. Passa gli ultimi giorni lì e torna a casa, ci vediamo e ci baciamo per la prima volta.

    Pochi giorni dopo sono io a partire, con l’obiettivo di tornare nella città universitaria dove entrambi studiamo. Lei mi promette di organizzarsi per raggiungermi e prendere una camera in affitto, ma ciò non è mai caduto e siamo rimasti ancorati al telefono ignorando tutto ciò che avevamo intorno.
    I mesi passano, le parole diventano sempre più pesanti e le telefonate sempre più lunghe.

    A gennaio torno a casa e la relazione sboccia. Dice di amarmi, di adorarmi, che riesco a tappare ogni buco dentro di lei. Tutto va alla grande, ma noto che ha diverse resistenze, come venire a dormire da me, allontanarsi troppe ore da casa o staccarsi dal maledetto smartphone. Parla sempre con Michele, questo suo amico storico che sa tutto di lei e con cui è abituata a parlare da sempre senza alcuna sosta. Lascio correre, cerco di godermi le giornate passate insieme.

    Arriva marzo e casualmente mi ritrovo a parlare con il collega con il quale ebbe una storia. Egli non solo mi conferma la cosa, ma mi informa del fatto che Michele corrisponde al suo ex ragazzo mai passato di moda. Mi crolla il mondo addosso, lei mente e mi conferma la sua versione. Alla fine contatto questo ragazzo che resta vaghissimo sui fatti e lei, avvertendo la minaccia di un doppio distacco, ha un crollo nervoso e resta a fissare il soffitto per giorni.

    Non riesco ad allontanarmi da lei. Le resto vicino e lei mi promette di dirmi tutta la verità perché la merito, ma le serve un po’ di tempo perché è un qualcosa che le fa male nel profondo. Passa qualche settimana e il massimo che ottengo è la descrizione di un rapporto di amicizia di totale dipendenza e privo di contatti fisici. Inoltre, lei mi rassicura sul fatto che sia stato reciprocamente chiuso perché non aveva più senso di esistere.

    I mesi passano, tutto è sempre più bello. Qualche resistenza cade, altre restano esattamente come erano. Sono finalmente felice e pronto a programmare il post laurea con lei.

    Arriviamo a luglio e lei si laurea (in anticipo). Da quel giorno inizio a notare comportamenti strani, come sparire per ore perché impegnata a fare la babysitter (totalmente all’improvviso), andare a dormire alle 22 (lei che soffre di insonnia cronica e non crolla mai prima delle 3) o strane scuse per non vedermi. È sempre in linea sui social, chatta da mattina a sera con qualcuno. Capisco che Michele è tornato in Italia, nello stesso paese dove lei vive. Mi si rompe il cuore ed inizio ad affrontarla.
    Lei nega tutto, mi dice di non sentirlo più, poi di averlo sentito solo il giorno della laurea, poi che devo darle tempo per farmi dire tutto e abbandonarci totalmente a questa nostra relazione. I giorni passano, non reggo più e la mollo. Lei ha protestato un po’ e si è congedata con un “poi parleremo, quantomeno per salvare il ricordo di quello che è stato” e nel frattempo si vede con lui. Io sono un uomo distrutto, piango ogni momento della giornata e non riesco più a proiettarmi nel futuro.

    • Anna Zanon 17 Agosto 2021 at 10:00 - Reply

      Buonagiorno..come fa ad essere sicuro che Elena abbia addirittura 4 disturbi della personalità? Ha ricevuto una diagnosi clinica o se li è autodiagnosticati da sola? E’ seguita? Prende dei farmaci? Con 4 disturbi della personalità tra cui quello borderline, dovrebbe avere serie difficoltà in tutti gli ambiti se non fare dentro e fuori dai reparti di psichiatria.
      Capisco però che lei stia soffrendo moltissimo e le consiglierei di fare qualche colloquio con uno psicologo per poter elaborare l’accaduto e superare il lutto.

  134. Dani 12 Ottobre 2021 at 10:46 - Reply

    Buongiorno Dott.ssa,
    sono stato lasciato tre mesi fa da una ragazza che ha avuto dei comportamenti molto strani nei miei confronti. Premetto che è nato tutto da una bella amicizia, lei separata con figlio. Improvvisamente ha iniziato a cambiare umore nel giro di 5 minuti, dalla felicità alla tristezza e pianti, crisi di rabbia, mi accusava di tutto e recriminava su cose passate. Improvvisamente non ero piu’ buono a nulla. Ha iniziato a farsi leggere le carte dalla chiromante, ha iniziato una dieta drastica (50 Chili in 6 mesi), è andata via di casa dalla sera alla mattina senza salutare nessuno. Mi tiene bloccato su Facebook e nei suoi post accusa gli ex. Le frasi ricorrenti erano: te mi abbandoni, te non mi proteggi. Ero grassa e non mi amavi…Mi ha lasciato veramente di stucco, ma penso che ha veramente problemi da superare. E’ stata capace di dire bugie per negare l’evidenza dei fatti…Ora mi sto riprendendo, ma è stata veramente dura. Non so di cosa si possa trattare, ma non credo stia bene. Saluti e grazie se vorrà rispondere.

  135. Dani 13 Ottobre 2021 at 14:53 - Reply

    Gent.ma Dott.ssa,
    mi riallaccio alla mia precedente mail sapendo che dal suo articolo, i comportamenti della mia ex sembrano riconducibili al disturbo, ma non essendo un medico non posso trarre delle conclusioni. So di aver vissuto comunque le sue crisi e all’inizio non riuscivo a capire. Mi sento in colpa perchè non posso aiutarla, ho provato verso la fase del distaccamento a tenerla con me dicendole di provare a consultare un terapeuta e puo’ immaginare la risposta. Ho casa piena dei suoi regali, mi resta difficile credere che le cose siano andate cosi’. Comprendo pero’ perchè proiettasse su di me i suoi errori e tanta cattiveria, umiliazioni e tentativi di sminuirmi. A volte vorrei parlare con gli amici in comune dicendo di provare a convincerla a chiedere un aiuto, ma non credo sia coscente del suo problema, anche se un giorno mi disse di avere una vita talmente complicata che forse doveva stare da sola. Spero un giorno possa farsi aiutare, ma la situazione di impotenza che provo non mi fa star bene. Saluti

  136. Andrea 31 Ottobre 2021 at 01:55 - Reply

    Purtroppo l’articolo è fin troppo esauriente. Sono ancora in una relazione di questo tipo e, nonostante la conoscenza di entrambi del problema (lei sta studiando psicologia), questo non cambia la sostanza emotiva. La persona affetta da BPD effettivamente non può fare a meno, per esistere, di spazzare via o comunque sabotare la relazione. Se si soddisfa una richiesta, subito dopo verranno altre prove sempre più impossibili da superare. Non soddisfarla porta a gesti estremi. Spesso si ha la sensazione di tornare sempre al punto di partenza. La nostra è stata credo una relazione atipica in ogni caso, anch’io come nell’articolo viene detto, ho forti problematiche personali e, fortunatamente per me, SOLO alcuni tratti di personalità borderline. Questo, il mio terrore della solitudine e dell’abbandono, non fa che rinsaldare un sodalizio “tossico” ed alimentare in continuo circolo di paure tra me e lei. Anche con le migliori intenzioni ed i migliori propositi, anche con cure farmacologiche e psicologiche, la soluzione sembra in ogni caso lentamente degenerare. Consiglio a tutti di accettare la realtà dei fatti e pensare che il nostro partner è rimasto vittima di un incidente mortale. Accettare la fatalità di questa condizione forse è l’unico modo di elaborare quello che è un vero e proprio lutto. Pensare che questi atteggiamenti siano malevoli, o correggibili, non fa altro che alimentare il circolo, oltre ad essere profondamente ingiusto nei loro confronti. Spero di aver offerto in buono spaccato di questa realtà. E, per inciso, io ancora non riesco ad abbandonare questa relazione, dopo due anni di lento logorio (4 era durato fino ad allora il rapporto “idilliaco”), psicoterapia individuale per entrambi e mille peripezie. Buona fortuna.

  137. Andrea 20 Dicembre 2021 at 22:12 - Reply

    La relazione con la mia ex ragazza è durata quasi 3 anni.
    All’inizio della storia c’è stato da parte di entrambi un innamoramento travolgente. Lei, portando nel suo intimo parecchie fragilità, ha visto in me una sorta di ancora di salvezza, idealizzandomi come suo “salvatore”.

    (fragilità riconducibili ad un disturbo borderline: tentativi di autolesionismo, rapporto conflittuale con i genitori e con l’ex ragazzo, percezione di sè altamente instabile, paura dell’abbandono con attacchi di panico, emotività esplosiva ed incontrollabile, ecc.).

    Con l’arrivo del Covid, ho vissuto un momento abbastanza delicato a livello personale (esperienza lavorativa a contatto con pazienti Covid), arrivando a chiudermi parzialmente nei suoi confronti per non renderla partecipe, per proteggerla dal mio carico emotivo; in quel frangente lei ha trasformato quella sua idealizzazione della mia figura in una netta svalutazione, vedendomi non in grado di soddisfare le sue necessità di attenzioni sempre maggiori.

    Nello stesso periodo lei ha incominciato a frequentare il mio gruppo di amici, e proprio in loro ha trovato le persone in grado di riempirla di attenzioni (gruppo ristretto di soli amici maschi).

    In seguito a qualche mese travagliato in cui abbiamo cercato di salvare il rapporto ed in cui lei spesso mi trattava come un “fastidio” mi ha dapprima chiesto una pausa di riflessione (di un paio di settimane, inutile), poi mi ha lasciato dicendomi di amarmi ma che non sapeva più dove sbattere la testa, elencandomi una sequela di problemi che erano in realtà tutte quelle sue fragilità presenti da tempo ma proiettate su di me.

    Io soffro, non mi do pace, ma nel mentre lei riesce a manipolare gli amici dicendo a tutti di voler fare un passo indietro rispetto al gruppo per rispetto nei miei confronti, salvo poi contattarli di continuo lamentando la loro mancanza; attirando di volta in volta le loro attenzioni, screditandomi in maniera silenziosa e subdola. Mi sono ritrovato quindi a soffrire per la mancata possibilità di elaborare il “lutto” della separazione da lei e, vista la situazione, totalmente senza il supporto che tanto avrei voluto dei miei amici, con i quali (amici di una vita) sono arrivato al punto di interrompere i rapporti per smettere di partecipare a questa farsa.

    Mi ritrovo dunque tremendamente solo, vuoto, senza la persona con cui avrei voluto condividere gran parte del mio futuro e senza i miei amici, che ho sempre dato per scontati ma che tanto amici non si sono rivelati.

  138. Piero 21 Marzo 2022 at 22:50 - Reply

    Grazie per la risposta dottoressa ,è in cura da un psichiatra ma non fa quasi mai psicoterapia(e in cura x depressione e manie) dice che prima deve terminare gli studi poi andrà a farsi visitare posticipando così le visite, il fatto di tagliarsi è molto sporadico quando è in fase molto anedonica.Ha avuto perdita materna da bambina,lei pensa che sia depressione maggiore?però non le è stato diagnosticato il disturbo border(Lei dice di esserlo).Non so se abbia fatto così per vedere se ci tenevo alla relazione,non so se tagliare definitivamente i contatti. È in cura da neanche un anno,però mi diceva che aveva già dei sintomi da molto prima però il genitore rimasto non crede molto alle malattie piscogiche/psichiatriche .In più ripensandoci aveva comportamenti da border come una guida spericolata e anche riguardo la sessualità

    • Anna Zanon 25 Marzo 2022 at 17:16 - Reply

      Caro Piero, le diagnosi possono aiutare e dare un indicazione ma sono sempre riduttive rispetto alla complessità della condizione umana. Mi sembra che lei stia descrivendo una situazione complessa con una persona molto sofferente con cui è difficile avere una relazione ( sia lei border o no)

  139. ENRICO S. 3 Aprile 2022 at 18:22 - Reply

    Buongiorno Dottoressa, ho letto diverse risposte di persone che si trovano o si sono trovate nella mia stessa situazione.
    Cercherò di descrivere quanto accaduto. Dopo 3 anni di fidanzamento e bel 28 anni di matrimonio con due figlie di 23 e 28 anni mi trovo così devastato che credo di non aver mai sofferto così intensamente nemmeno per il lutto di mio padre( 2006).
    Sono un imprenditore di 58 anni (mia moglie ne ha 53) che si è fatto tutto da solo e mia Moglie devo dire che mi ha aiutato molto a tenere la contabilità e riconosco che era molto brava. Lo stress di dovere portare aventi la “baracca” e la convivenza anche sul lavoro ha fatto sì che vi siano stati numerosi contrasti fra di noi e ciò è accaduto fondamentale a causa di dei suoi atteggiamenti aggressivi ed autoritari. Io sono un uomo che ha dato l’intera vita per la propria famiglia ed ho sempre AMATO con tutto il mio cuore mia moglie. In 31 anni non ho sfiorato alcuna donna, poichè il giorno che ho deciso di sposarmi ho scelto di essere un marito di quelli veri!. Ho visto evolvere la nostra situazione coniugale sempre al peggio. Lei inizialmente mi trattava come se fossi un Dio dell’Olimpo poi dopo la nascita della mia prima figlia che Lei ha voluto subito dopo il matrimonio- ha incominciato a trattarmi con meno attenzione. Di seguito fra alti e bassi ho fatto l’impossibile per trovare il modo di farle capire che anche le tonnellate di regali “costosissimi” che le ho fatto erano un modo per dimostrarle che li facevo solo ed esclusivamente per AMORE, quello vero e PURO. Chi mi leggerà penserà, ma Lei voleva non cose materiali ma più vicinanza affettiva. Non è proprio così, tenga presente che fare il mio lavoro, comporta un milione di sacrifici e pensieri. Del resto lavorando con me Lei mi era comunque sempre vicina e credo che avrebbe comunque dovuto capire quante problematiche “specialmente ad oggi” si sia stati costretti a sopportare. NON LE HA MAI VERAMENTE CAPITE. Riprendendo da qualche capoverso precedente, Lei ha avuto un rapporto conflittuale con i suoi genitori al punto che li ha cancellati malgrado essi siano fortemente malati. Ha chiamato gli avvocati per garantirsi una impunità anche dal punto di vista legale per evitare che un domani le si potesse attribuire responsabilità di carattere giuridico. Ha poi prese di mira mia madre e malgrado anch’essa abbia fatto i suoi errori, ha cominciato ad odiarla e per 30 anni ha rimuginato sistematicamente tutti gli episodi caratterizzati dal fatto che io inizialmente cercavo di farle comprendere che comunque si trattava pur sempre di mia madre. Lei capirà che non si tratta di un uomo “mammone” ma semplicemente di un uomo che dopo numerosi abusi , insulti gratuiti nei miei confronti e della mia famiglia di origine, credo che sia del tutto normale che possa aver reagito a volte in modo piuttosto chiaro ed energico. Ho subìto una valanga di ricatti morali, psicologici, insulti e disprezzo. In pratica lei dice che io sono un essere schifoso. Lei poi ha cominciato a prendersela con mio fratello che lavorava con me e devo riconoscere che di fare l’imprenditore non ne aveva la fibra e si era molto adagiato su di me , in quanto fratello maggiore. Ebbene gli ha scatenato una guerra senza pari, fino a quando l’ha messo in condizioni di andarsene via dalla Ditta.
    Ogni rapporto con tutti gli interlocutori con cui è andata in contatto si è risolto nella totale umiliazione e condanna incontrastata di chicchessia. Adesso arrivo al punto, Lei penserà che io sia un semi -idiota e che abbia permesso tutto ciò. Un uomo senza i cosiddetti. No si sbaglia ho sempre avuto un carattere deciso e chi mi conosce mi ha sempre detto che sono una persona buona e che sa perdonare. Oggi mi trovo che mia moglie è da circa due mesi che risiede in una casa all’estero che le ho intestato io, dalla quale mi ha buttato fuori durante le feste Natalizie. Lei ha preso il COVID in Egitto e malgrado avessimo fatto i biglietti del ritorno per 8 Gennaio 2022 io mi sono fermato per starle vicino una decina di giorni. Intorno al 20 Gennaio
    visto che stava meglio ed io personalmente avevo parlato con il Medico, le ho detto, amore io però adesso devo assolutamente tornare a lavorare perché ci sono un sacco di cose che da qui non posso fare Mi ha risposto va bene amore vai pure io magari resto qui ancora una settimana e poi ti raggiungo. Ebbene ero in fase di decollo per ritornare a Milano e lei mi manda un messaggio – sei appena partito e già mi manchi. Rientrato a casa il giorno dopo scopro che il tampone NEGATIVO fatto in Egitto era una falso e che in realtà io ero positivo al COVID. Sintesi 10 giorni in casa senza poter far nulla di concreto e Lei che mi invia 100 messaggi appena sei negativizzato vieni da me mi manchi… poi altre decina di messaggi con cuori … amore come sono felice che vieni trovarmi ecc. Insomma Parto per raggiungerla perdo la coincidenza al Cairo, mi mandano in un Hotel dove dormo dalle 4,40 a.m. alle 6,00 senza la valigia ed infine dopo un’odissea arrivo la mattina del giorno dopo. Ero stanco ero pieno di pensieri perché non avevo potuto fare nulla sul lavoro e mi sono innervosito perché Lei non aveva la minima percezione della mia situazione fisica e anche psicologica dovuta alla stanchezza, appunto. Dopo che lei mi ha snobbato, come se non esistessi e a pranzo per 40 minuti ne lei ne la sua AMICA …. una conosciuta 10 giorni prima, divorziata e con un compagno a distanza che vede ogni 40 giorni, non avendomi nemmeno rivolto una parola, io mi sono per dignità alzato e sono andato in camera. Quando con molto comodo è arrivata ero davvero arrabbiato, perché? Ma come?Prima mi mandi 100 messaggi d’amore e poi non mi consideri? Ho perso le staffe e mentre lei mi diceva le seguenti parole: tu mi fai vivere un rapporto tossico, ha me il covid mi ha salvato la vita io e te non possiamo più stare insieme… Tu sei un narcisista diabolico ecc. ecc. Lei capisce che ho perso ogni controllo e l’ho insultata pesantemente. Ma come, io sono un narcisista ?
    MI ha scaricato e non ho dormito per 72 ore in un Hotel vicino, fumando 60 sigarette di media, ero sconvolto!!! Ho poi dovuto rientrare a Milano. lei mi ha cancellato da non poter più parlarle, “bannato da ogni social”, l’unico modo per contattarla era trami e-mail. Sintesi ogni mia lettera accorata è caduta nel vuoto, allora riscrivo ancora, ancora nulla. Infine mi manda la lettera di un avvocato per chiedere la separazione. Sono entrato in crisi, fino al pensiero di farla finita. 31 anni buttati alle ortiche da una settimana all’altra sono stato cancellato senza alcuna pietà. Le invio una lettera, giusto il giorno prima di recarmi dai miei avvocati e faccio leva sul senso della famiglia, sull’assurdità di quello che sta facendo della impossibilità da parte mia di comprendere una scelta così repentina. Mi risponde che io non sono mai stato capace di amarla e che io sono solo ossessionato da lei ma non la amo. Mi sono messo a zerbino per farle capire che tutto ciò è assolutamente NON VERO.
    Ma insomma uno che è innamorato è possibile che debba essere considerato così male? Vado allora da una psicologa e ho già fatto molte sedute, le spiego che sono perfino ritornata a pregare con il cuore ( sono uno crede in Dio) e chiedo a Dio non permettere che ciò distrugga questa famiglia!! Io cercherò di rimettere a posto alcune mie problematiche con la psicologa ma Tu Dio puoi e ti prego di fare il resto. Nulla…. Dio non è un bancomat! nell’ultima lettera mi scrive Non scrivere più IL NO CONTACT è necessario ti ho già detto quello che è il mio sentire se non capisci vai dalla psicologa che te lo spiega lei. Leggendo NO Contact ho cercato sul web e ho trovato il modus operandi di come attuarlo. In pratica essendo Lei convinta che io sia un Narcisista per liberarsi da questo “legame tossico” si deve eliminare il partner con la scelta di evitare ogni forma di contatto. Parole quali, Carnefice, Io sono la verità, TU sei OSSESSIONATO MA NON MI AMI e molte altre molto specifiche da Lei utilizzate, ho capito che non erano farina del suo sacco ma è consigliata da persone che probabilmente hanno avuto storie disastrose con uomini sbagliati. Infine trovo un articolo bellissimo di Sibilla Ulivi _ LA DONNA NARCISISTA IN AMORE- Fatto salvo la grande importanza che da al Suo aspetto, seno rifatto, punturine, blefaroplastica ecc. quello che mi sconvolge è che questo Articolo rappresenta la FOTOGRAFIA esatta della mia situazione. Purtroppo è talmente vero che descrive anche le mie problematiche risalenti all’infanzia. Quindi essendo uno che si fa autocritica ho capito che io sono la vittima e Lei la carnefice. Ha scritto che per la moglie e la madre che è stata nessuno l’ha stimata e amata come avrebbe dovuto essere e che anche le figlie non la meritano. Adesso a 53 anni e mezzo ha deciso di circondarsi di persone le vogliano bene e che la sappiano apprezzare per come si merita. Ha un ego esageratissimo e una totale mancanza di empatia. Io però malgrado tutto l’ho sempre amata così com’è perché l’amore non è CAMBIARE la persona ma accettarla con i pro ed i contro. Concludo dicendole che la mia Psicologa mi ha ripetutamente detto che io NON SONO PER NIENTE UN NARCISISTA ma che ne sono vittima. Adesso però la mia parte razionale ha capito, ma il mio cuore è distrutto e dopo 31 anni francamente non riesco a vedere una mia vita priva di stabilità con l’unica donna che ho amato e che amo tuttora. Dato che ho cercato di descriverLe al meglio la mia situazione la prego di volermi dare un suo consiglio e se e come potrei far sì che mia moglie potesse essere curata. In questo momento è completamente fuori di testa e non sono io a dirlo ma altri che ci conoscono. Mi ha eliminato con la massima indifferenza come si può accendere e spegnere una luce. Mi creda sono davvero distrutto e non riesco a trovare la forza di rimettermi in sesto. Se potessi riavvicinarmi a Lei, ma dato che ci stiamo separando è dura, credo che come marito nel bene e nel male avrei il dovere morale di aiutarla ma non vedo alcuna luce in fondo al tunnel. Se può mi risponda è per me molto importante e nei limiti urgente. Le sono fin d’ora grato Enrico

    • Anna Zanon 5 Giugno 2022 at 09:20 - Reply

      Buongiorno, mi dispiace per la situazione in cui si trova. Non esistono soluzioni magiche ma la prima cosa da fare è quella di cercare di ritrovare un pò di equilibrio, malgrado la tempesta che sta passando. Se sua moglie è veramente una narcisista ha bisogno di ritrovare quelle parti di sè che sono state sacrificate per cercare di far funzionare la vostra relazione. Da quello che mi dice, nel vostro matrimonio si sono create delle dinamiche a volte poco sane per cui un pò di separazione potrà servire ad entrambi. Penso che ogni tentativo di far cambiare idea a sua moglie cercando di convincerla, supplicandola e magari finendo per litigarci non possa che peggiorare la situazione.
      In amore vince chi fugge soprattutto quando si tratta di una personalità narcisista. L’ assenza è il modo migliore per far sentire la sua mancanza, per dare un segnale di forza e di indipendenza e per dare modo a sua moglie di riflettere.

  140. Tommaso 19 Aprile 2022 at 21:04 - Reply

    Nel mio caso é la seconda volta che succede la stessa cosa: Tutto apparentemente bene, le cose tra noi vanno d’amore e daccordo (e quando é cosi siamo una coppia incredibile, massima sintonia su tutto) poi lei ha un litigio coi suoi parenti (odia il patrigno, non parla con la madre da due anni, non sopporta la sorella) e subito dopo entra in crisi e la prima cosa che dice é “devo trovare me stessa”, “ho bisogno di rimanere da sola”, “non mi piaccio” e mi butta fuori dalla sua vita. Passiamo dal chattare tutto il giorno a non sentirci piu’, se le scrivo risponde a malapena e ovviamente sembra non fregarli piu nulla di me e della mia vita.
    All’inizio pensavo fossi io a sbagliare qualcosa, ma due volte lo stesso film mi sembra molto strano, sopratutto perché é davvero repentino.
    Premesso che lei ha 41 anni, dorme ancora abbracciata ad un orsacchiotto e da piccola il padre (che ora venera e che, cascasse il mondo, vede ogni settimana) ha abbandonato la famiglia di punto in bianco. Ha ammesso di soffrire di “depressione” (senza aver mai fatto nulla) e di notte trema sempre come una foglia a causa dei suoi sogni, spesso legati alla famiglia.
    Puo’ essere un caso borderline?

    • Anna Zanon 3 Giugno 2022 at 14:51 - Reply

      Gentile Tommaso, non sarebbe professionale da parte mia fare una diagnosi per interposta persona. Mi sembra però che la sua ragazza abbia delle problematiche irrisolte con la sua famiglia di cui non è consapevole e che pertanto si riflettono sul vostro rapporto di coppia. E’ possibile, poi, quando lei ritorna parlare di questi episodi e del suo bisogno improvviso di chiudere la vostra relazione quando va in crisi con la famiglia? Temo che senza un supporto psicologico le problematiche della sua partner possano finire per compromettere la vostra relazione.

  141. Carla 20 Aprile 2022 at 10:07 - Reply

    Buongiorno Dott.ssa, vorrei condividere con Lei la mia storia appena conclusa per cercare di comprendere se si trattava di una relazione tossica con un compagno con tratti di personalità borderline oppure solo di un amore finito dato che questo dubbio mi fa sentire come se fossi pazza o volessi sfuggire dalla realtà.
    La storia comincia 3 anni fa ( con lui avevo già avuto un flirt molti anni prima, molto intenso ma giovanile) lui stava con la sua compagna e suo figlio di 5 anni, ci riavviciniamo sui social, ci scrivevamo tutto il tempo, mi raccontava della sua infelicita con lei da anni e che stavano insieme solo per il figlio. Dopo mesi ci siamo visti e dopo un paio di mesi ha lasciato non senza sofferenza (sempre paura e senso di colpa per il figlio) la compagna (che descriveva come anaffettiva e depressa anche con il figlio).
    Cominciamo a stare insieme in privato, senza ostentare la relazione, ma tutto era perfetto, lui presente, innamorato ma sempre con estrema preoccupazione per il suo bambino verso il quale da sempre si è elevato a genitore principale e di esempio. Tutto comunque procede bene, cresciamo insieme, cominciamo ad uscire, a fare cose, vedere amici ma di fondo sempre presente l’insonnia, l’ansia, il senso di colpa per stare bene con me quando non era con suo figlio (che lui immaginava stare male quando era con la madre), ogni circa 15 giorni si prendeva una giornata per bere tutto il giorno e inizialmente in quei momenti era come se riuscisse ad aprirsi ai sentimenti verso di me, ad essere premuroso…per poi il giorno dopo voler fare disintossicazione dall’alcol per un periodo. Tornava così ad essere più distante, ti amo ma non riesco a fare smancerie e via dicendo. Poi con il covid non potevamo vederci, la sua ex viveva ancora nella casa accanto e il suo malessere è aumentato: incubi sul figlio, insonnia, ansia, tic nervosi, giornata di alcol e disintossicazione, sensazione di mancanza di futuro. È lì mi ha lasciato per la prima volta, tanto lei viveva ancora lì, non se ne sarebbe andata e quindi era impossibile per noi andare avanti, ero comunque la sua anima gemella, l’unica che lui volesse, che avesse mai amato ma non voleva portarmi dentro il suo vortice di sofferenza e di malessere e rovinare tutto ciò che saremmo potuti essere. Ci siamo rivisti casualmente in seguito, tra noi praticamente niente era cambiato a livello di sentimenti e la ex di lì a poco ha cambiato casa quindi siamo tornati insieme (dopo qualche mese dalla rottura). Mi ha sempre ringraziato per non ingoiare mai i bocconi amari che provava a farmi buttare giù, per aver sempre creduto in noi e in lui..tutto andava bene, piano piano mi ha fatto conoscere i suoi genitori, suo fratello, ma questi sentimenti di depressione, incapacità di abbandono, insonnia sono rimasti sempre una costante, anche una certa freddezza ciclica di fondo verso di me: io assecondavo i suoi bisogni e stavo all’interno dei paletti che aveva messo non perché ero succube, perché ero consapevole del suo malessere, avevo anche accettato l’idea di non fare un figlio perché lui non voleva fare un torto a quello che aveva già. Poi ha cominciato con gli scoppi di rabbia: se io facevo un pranzo con colleghi la settimana successiva era di punizione, rabbia, sfiducia, gelosia nonostante io non gli avessi mai dato modo di dubitare del mio amore. Il più eclatante in vacanza, i primi due giorni bellissimi, lui amorevole, innamorato, felice, poi la notte alle 4 mi tira giù dal letto arrabbiatissimo, aveva cominciato a farmi le valige per tornare a casa perché aveva letto i msg nel mio telefono è ne aveva trovato uno di 4 anni prima che mi aveva mandato un’amica dove parlava di un ragazzo che lui ha interpretato come mio ex (non reale) e mi accusava di non essere stata onesta e discolparsi per cose che bon si sono fatte diventa complicato, se ribattevo mi dava ancora più colpe, se stavo zitta gli davo ragione. Questo è successo anche per cene fuori con amici ecc. qualche giorno dopo, non assecondando io più la lite allora tornava premuroso. Quando lui sentiva di avvicinarsi a me faceva così, si arrabbiava…quel giorno che beveva diventava arrabbiato, paranoico, mi diceva di tutto ed ero costretta a tornare a casa mia per non incentivare la sua rabbia. Poi il giorno dopo senso di colpa ma mai ammissione piena di quello che era successo,preparava la mia cena preferita e passavamo del tempo insieme. Così fino a circa un mese fa, quando ha conciato ad accentuare tutto il suo malessere, a non dormire mai, a non mangiare, ad essere sempre stanco, a dire che sentiva il gelo dentro verso tutto:lavoro, musica, me. Appiattito. Attacchi di panico, ansia e palpitazioni. Diceva di stare bene solo con il figlio. Ho cominciato a proporgli di nuovo di cominciare la psicoterapia (molte altre volte lo avevo fatto senza successo) ma lui rispondeva dicendo che sapeva già perché stava male (figlio) e che non aveva bisogno di pagare qualcuno che gli dicesse che aveva il diritto di farsi una vita ed essere felice tanto lui non c’è la faceva. Così alla fine in una telefonata di 5 minuti mi dice che non si può più stare insieme, fa passare 3 giorni e ci vediamo, lui parla e mi dice che non sente più niente in generale, per la promozione tanto voluta, per la sua musica tanto amata e per me. L’unica cosa della sua vita su cui può agire sono io. Parla della sua impossibilità ad aprirsi, a lasciarsi andare, non sa più chi è, che è terrorizzato all’idea di farmi conoscere suo figlio, non riesce ad immaginarsi di dirgli: questa è la fidanzata di papà. Chissà che penserà poi, come starà, non vuole essere lui a creagli disagi. Più volte ha provato a dirglielo ma no ci riesce, ha paura. Non perché io sia inadatta secondo lui, anzi. Crede che ad un certo punto vorrei un figlio e lo lascerei. In tutto questo gli ho tirato fuori che c’è un’altra, lui mi ha parlato di pensiero ma su questo non gli credo, credo che già da subito abbia cominciato a frequentarla, anche se si è prodigato per farmi capire che la causa non è quella. Io mi dico ok, non mi ama più ed ha un’altra che preferisce a me. Tutto giusto. Ma non posso fare a meno di pensare che la paura dell’abbandono lo possa aver fatto scappare verso una relazione più semplice (per il momento). Quando è stato davvero il suo momento di dare non lo ha fatto.
    Questi pensieri mi fanno sentire come se fossi pazza. Tutto e il contrario di tutto.
    Grazie per avermi letta con pazienza e mi scuso per queste parole buttate giù di getto.
    È un mese che mi ha lasciata e adesso c’è solo silenzio da parte di entrambi.
    Ps. Lui in adolescenza si tagliava.

    • Anna Zanon 3 Giugno 2022 at 15:14 - Reply

      Buongiorno, per poter avere una relazione sana bisogna stare con una persona non dico ” sana” ( credo fermamente che visto da vicino nessuno è ” normale” e abbiamo tutti qualcosa di ferito e irrisolto) ma senza problematiche troppo grosse. Lei accenna ad una dipendenza da alcool e questo è un problema molto serio. E’ vero che il ricorso all’alcool è la risposta ad un disagio interiore che non si riesce ad affrontare in altro modo ma allo stesso tempo peggiora la disregolazione emotiva accentuando l’ ansia, gli sbalzi d’umore e le crisi di rabbia. Il quadro che lei mi descrive è compatibile con il disturbo borderline di personalità ma ovviamente non si può fare una diagnosi per interposta persona.

  142. Chiara 7 Maggio 2022 at 12:45 - Reply

    Appena ho letto questo articolo ho ritrovato tutto quello che ho passato e sto passando in questo momento. Sono stata mollata dopo 4 anni e mezzo per il giorno del mio 40esimo compleanno. Nonostante questo lui ha continuato dopo a scrivermi, cercarmi, chiamarmi in ogni modo, ma senza riprendere più la storia… fintanto che, dopo 5 mesi, io avevo ceduto di nuovo e avevo accettato di tornarci insieme, di riprovare, perché lui aveva accettato di farsi seguire da uno psicologo. Ma la storia non ha mai ripreso, e mi ha rilasciato dopo due settimane per scoprire da sola che nel frattempo stava già con un’altra. Mi ha punita, perché io ho fatto il mio percorso psicologico, mi sono molto fortificata, ed ho smascherato tutti i suoi comportamenti, non li ho più accettati. E questa ne è la conseguenza. Mi ha punita. Dalla sua spiegazione ho capito che non tornerà più e che quel rapporto così bello a cui ci si aggrappa non tornerà mai più. Ho capito il perchè la sofferenza da parte di chi subisce questo tipo di relazione sia così forte. A questo punto la mia domanda: come si supera questo momento? Se neanche la consapevolezza di tutti i meccanismi serve per sgretolare quella speranza che davvero sia ancora innamorato, che sia lì a soffrire come te, che tornerà da te in nome di quell’amore che professava… allora come si distruggono questi pensieri che ti fanno rimanere attaccati a loro? Come si volta davvero definitivamente pagina? Me lo insegni, la prego, perché dopo 5 anni ho davvero bisogno di sganciarmi da questi pensieri ossessivi.
    Grazie.

    • Anna Zanon 3 Giugno 2022 at 13:30 - Reply

      Cara Chiara, mi permetta una domanda un pò provocatoria. Ma lei desidera veramente voltare pagina oppure una parte di lei vuole ancora aggrapparsi a questo amore per tante ragioni? Forse perchè non riesce ad accettare di aver investito cinque anni sperando e aspettando un futuro felice insieme a lui che non è mai arrivato, anzi è stata abbandonata di punto in bianco. Forse non si perdona di aver commesso un errore puntando sulla persona sbagliata ma forse senza questa speranza di felicità la sua vita le sembrerebbe vuota e incolore?
      Esistono delle ragioni per cui lei non riesce a dimenticarlo e non riesce ad interrompere questa relazione on / off e bisogna partire da queste.

    • Anna Zanon 5 Giugno 2022 at 09:03 - Reply

      Buongiorno, le separazioni sono sempre difficili, dolorose e richiedono tempo per poter essere superate. Se però si sente sempre bloccata allo stesso punto con pensieri ossessivi che la tormentano potrebbe essere utile farsi aiutare.

  143. Stefano 11 Maggio 2022 at 16:20 - Reply

    Buongiorno Dott.ssa

    a distanza di sei anni dall’ultima relazione, con una donna dalla personalità borderline, e che mi lasciò all’improvviso, sono stato di nuovo lasciato da un giorno all’altro da una nuova compagna, che stava con me da due anni e con la quale sembrava essersi avviato un solidissimo ed entusiastico rapporto d’amore. Non amo gli inquadramenti diagnostici, ma anche in quest’ultima storia ravvedo in lei elementi associabili a una personalità borderline.
    Siccome ho anche un’amica borderline Le chiedo: potrei essere io ad avere peculiarità caratteriali e di personalità tali da attrarre individui con questo disturbo?
    C’è una tipologia particolare di persone che possono essere più facilmente di altre oggetto di attenzione da parte di personalità borderline?

    Grazie, Stefano

    • Anna Zanon 3 Giugno 2022 at 13:21 - Reply

      Buongiorno, la domanda è interessante e sicuramente ci sono delle ragioni per cui è attratto da una donna con questo tipo di personalità. Non esiste un profilo univoco di personalità dei soggetti attratti da questa tipologia di donne, anche se statisticamente i border scelgono molto frequentemente o narcisisti o persone con tratti borderline.
      Molto anche dipende dalla propria storia familiare ( ad esempio aver avuto un parente stretto con questo disturbo).
      Al di là di tutto potrebbe essere utile chiedersi che cosa l’ha attratta. L’amore totalizzante che sembrano promettere nelle prime fasi della relazione? L’intensità emotiva? Il pizzico di follia? L’idealizzazione iniziale del partner? La loro inafferrabilità? L’ambivalenza? La sessualità disinibita?

  144. Stefano 16 Luglio 2022 at 13:28 - Reply

    Più di un elemento mi ha coinvolto. Il suo porgersi con una devozione e una disponibilità all’aiuto anche pratico estremamente spiccate. La sua ironia. Il suo accentuato istinto materno che in lei conviveva curiosamente con una fragilità da bambina per cui non di rado all’interno della stessa giornata, a distanza di breve tempo,si alternavano queste due polarità: la donna che ti protegge con forza e determinazione e poi la bambina che si presenta davanti a te fragile e sguarnita di difese.

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