La differenza tra un borderline e un narcisista in amore

By | 2019-04-08T20:40:48+00:00 6 Ottobre 2018|Amore e disamore, Narcisismo, Borderline|

Innamorarsi di una persona con tratti borderline o narcisisti significa vivere una relazione molto coinvolgente, capace di regalare grandi emozioni ma ancora di più.. grandi sofferenze.
Magnetici, seduttivi, passionali (almeno nelle fasi iniziali del rapporto) i border e i narcisisti sanno bene come suscitare nel partner un attrazione irresistibile, peccato che le loro caratteristiche di personalità rendano le loro relazioni tormentate e instabili.
Malgrado i due disturbi siano molti simili sotto certi aspetti (al punto da essere facilmente confusi dai non addetti ai lavori) hanno importanti differenze che fanno si che stare con un border sia un esperienza molto diversa dallo stare con un narcisista. (altro…)

Libro: Se la coppia è in crisi… impara a superare frustrazioni e risentimenti per ricostruire una relazione consapevole

By | 2014-03-01T12:00:16+00:00 1 Marzo 2014|Libri di Psicologia, Affettività e sessualità|

Ci sono solo due tipologie di coppie al mondo: quelle che litigano e quelle che non conosci molto bene” , Russ  Harris

La lettura di questo libro è stata per me una piccola rivelazione. Ho letto molti libri sul rapporto di coppia e da tutti ho tratto dei benefici spunti di riflessione, ma questo testo affronta le problematiche della vita a due da una prospettiva innovativa.
Per questa ragione lo consiglio caldamente a tutte le persone in crisi con il proprio partner che stanno affrontando il difficile dilemma se andarsene o restare. (altro…)

Attaccamento e amore

By | 2016-06-17T11:46:54+00:00 2 Maggio 2013|Amore e disamore|

Che cos’è l’amore?
” Amore” è forse una delle parole piu’ usate ma esiste poca concordanza sul vero significato di questo termine.  Ciascuno, infatti, ha un suo concetto personale dell’amore e della coppia e un modo particolare per esprimere questo sentimento. Alcune persone vivono l’amore in un modo travolgente e passionale, colmando la persona amata di attenzioni e sorprese, altri vivono l’affettività in modo piu’ riservato e distaccato.
Anche se ogni individuo differisce dall’altro nel modo di amare, gli psicologi hanno individuato quattro principali modalità di vivere l’ affettività.
Questi diversi stili affettivi dipendono da quello che gli psicologi chiamano ” i modelli di attaccamento”. 

Amiamo come siamo stati amati
Il nostro modo di vivere i rapporti con gli altri di qualsiasi natura siano ( di coppia, amicali, con i figli) dipende in modo rilevante dalla relazione che abbiano interiorizzato con la nostra figura di accudimento principale.
In sintesi, amiamo come siamo stati amati. (altro…)

Coppia: come far durare l’amore nel tempo

By | 2013-03-07T13:20:29+00:00 7 Marzo 2013|Amore e disamore|

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  Anatomia di una separazione
Le relazioni amorose sono sempre piu’ fragili: la durata media di un matrimonio viene stimata sui quindici anni e sempre meno persone scelgono di sposarsi, convivere o dar vita ad una coppia stabile.
 Sembra proprio che una volta finita la fase della luna di miele, la passione e l’entusiasmo degli inizi diventino un pallido ricordo.
Le richerche condotte da J. Gottman sull’argomento hanno evidenziato come poche coppie divorzino perchè non vanno d’accordo o per una reale incompatibilità di carattere. 
Secondo lo studioso, la maggior parte dei divorzi dipende da un progressivo affievolirsi dei sentimenti d’amore, rispetto e ammirazione verso il partner. 

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La tua coppia è solida oppure scricchiola? (Nuovo n.31)

By | 2012-09-16T13:59:27+00:00 31 Agosto 2012|Articoli pubblicati su riviste|

Altro che amore per sempre! Oggi il matrimonio dura meno di 15 anni. Nemmeno il tempo di finire di pagare le rate del mutuo. L’instabilità coniugale  in Italia è ormai un dato di fatto e una carica di ex innamorati, con l’esercito di bambini che si porta dietro, avanza inesorabilmente.
Se nel 1995 si sono registrati 158 separazioni e 80 divorzi ogni mille matrimoni, nel 2010 siamo saliti a quota 307   e 182.
Numeri più che raddoppiati in meno di 20 anni.
“Il problema è che le coppie sono sempre meno preparate alla vita coniugale, ci spiega l’avvocato Elena Menon, presidente dell’associazione milanese dell’Ami, associazione  nazionale dei giuristi matrimonialisti. (altro…)

Il litigio costruttivo aiuta la coppia

By | 2019-05-05T16:02:34+00:00 27 Gennaio 2012|Amore e disamore, Articoli pubblicati su riviste|

La famiglia e la coppia stanno passando un momento di crisi senza precedenti: le
statistiche dicono che quasi un matrimonio su tre finisce con un divorzio e la
percentuale è in costante aumento.
L’incapacità di gestire i conflitti che si presentano nella gestione della vita
a due è una delle principali motivazioni che possono condurre una coppia alla
separazione.
Una famosa ricerca condotta negli anni 90 da J. Gottman sulle differenze tra le coppie che duravano e quelle che invece divorziavano giunse alla sorprendente conclusione che le coppie felici hanno gli stessi problemi delle coppie in crisi. Anche le coppie più riuscite litigano e hanno dei disaccordi importanti
ma quello che cambia, rispetto alle coppie che scoppiano, è il modo in cui il conflitto viene gestito ed è questo fattore che ci permette di predire se un rapporto durerà o meno.
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Libro: i cinque linguaggi dell’amore

By | 2019-05-05T15:55:54+00:00 20 Dicembre 2011|Libri di Psicologia, Affettività e sessualità|

Un rapporto  felice è un rapporto in tutti e due i partner si sentono speciali, apprezzati e amati dall’ altro.
Purtroppo, una volta svanito l’innamoramento, in molti rapporti si crea una crescente distanza emotiva: uno o entrambi i partner si sentono trascurati, dati per scontati, non accettati..in altre parole non amati.
La ragione per cui molti rapporti entrano in crisi, dopo l’idillio iniziale, è la mancanza di comprensione delle esigenze emotive del partner: ciascuno dei due tende a concentrarsi sulle proprie aspettative deluse, dimenticando di chiedersi che cosa può rendere felice l’ altro.
Le ricerche sulla terapia di coppia hanno evidenziato come nelle coppie in crisi entrambi  membri della coppia sono convinti di dare tantissimo e di ricevere in cambio poco o niente.
Il problema che spesso si dà senza tenere conto dei veri bisogni dell’ altro, perciò i propri gesti non vengono riconosciuti e apprezzati.
Per fare un esempio banale , un marito che lavora sodo per garantire un sereno avvvenire alla sua famiglia e non capisce che la moglie preferirebbe un tenore di vita più modesto ma un marito più presente e più affettuoso, oppure una moglie che tiene la casa alla perfezione ma che la sera  è troppo stanca per fare l’amore con il proprio coniuge.
Secondo l’autore  ( un noto terapeuta di coppia) ogni persona ha un modo particolare di esprimere il proprio amore e dei bisogni particolari che devono essere soddisfatti per sentirsi amata.
L’autore sostiene infatti che esistono cinque modi per dire ” ti amo”, cinque “linguaggi dell’amore ” ovvero cinque modalità  comportamentali diverse per esprimere il proprio amore.
Il problema è che molti rapporti falliscono perchè i due partners parlano lingue diverse!
I linguaggi sarebbero:
1) Le parole di apprezzamento. Quando questo è il linguaggio principale, la persona per sentirsi amata ha bisogno di sentirselo dire esplicitamente. Chi ha questo bisogno principale necessita di molte lodi, di rassicurazioni verbali, complimenti, sms carini, telefonate dolci e tanto dialogo. Le critiche, i silenzi, il sarcasmo sono particolarmente penosi se questo è il linguaggio speciale dell’amore.
2) Momenti speciali. Quando questo è il linguaggio principale, la persona per sentirsi amata ha bisogno di condividere delle attività interessanti con il partner, ha bisogno di condividere con il partner i propri hobby, di fare delle cose speciali insieme. Un partner pantofolaio o che non vuole condividere gli interessi risulta particolarmente ostico per chi ha questo linguaggio dell’amore.
3) I doni. Per sentirsi amato chi ha questo bisogno affettivo principale ha bisogno di un segno tangibile d’amore, un pensierino, un regalino, un fiore, un cioccolatino.  Per chi ha questo bisogno affettivo principale è particolarmente doloroso avere un partner che scorda compleanni e anniversari, che non fa mai un pensierino, che non sorprende,regalando un fiore.
4) Il contatto fisico.  Quando questo è il linguaggio d’amore principale, la persona per sentirsi amata ha bisogno di coccole, contatto fisico e frequenti rapporti sessuali. Un partner poco affettuoso,o a cui il sesso interessa poco può creare profonde crisi nella coppia.
5) I gesti di servizio. Quando questo è il linguaggio d’amore principale, la persona ha bisogno che l’ altro gli dimostri il suo amore facendo dei gesti concreti ( esempio preparando la cena), condividendo i doveri, essendo disposto a dare una mano quando c’è bisogno. Piccoli gesti di servizio, piccole gentilezze possono significare più di cento rose rosse per chi ha questo linguaggio dell’amore!
E quando come spesso capita, i due partners hanno linguaggi dell’amore diversi ( ovvero bisogni emotivi diversi?). La soluzione, secondo l’autore è semplice: basta imparare a parlare la lingua del partner ovvero a capire quali sono le esigenze di base del partner e soddisfarle e imparare a comunicare al partner i propri bisogni.
Cosi facendo è possibile ritrovare l’armonia e l’intesa perduta.

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Libro : come salvare il vostro matrimonio senza parlarne

By | 2011-12-29T15:41:46+00:00 18 Dicembre 2011|Libri di Psicologia, Affettività e sessualità|

La maggior parte delle separazioni vengono chieste dalle donne.
In genere la decisione di separarsi è preceduta da un lungo periodo in cui la donna esprime al marito la sua insoddisfazione e cerca di fare il possibile per salvare il rapporto ma i suoi tentativi raramente vanno a buon fine. Il marito lungi dall’ ascoltarla diventa sempre più distante oppure l’ accusa di non essere mai contenta  e/o di pretendere troppo.
Solo quando la moglie lo lascia, il marito sembra ” svegliarsi” ed è disposto a fare di tutto per salvare il matrimonio..purtroppo nella maggioranza dei casi è troppo tardi: la moglie, dopo aver sofferto per anni, non è più disponibile a dare al marito una seconda possibilità.
Ed è un peccato: la tesi degli autori ( terapeuti di coppia) è che molti divorzi potrebbero essere evitati se i coniugi imparassero a  capirsi e a comunicare meglio.
Molti problemi di coppia affermano gli autori dipendono da una cattiva comunicazione che origina da una mancanza di comprensione delle differenze psicologiche tra uomo e donne.
L’esperienza dei terapeuti è che molti mariti amano sinceramente la loro compagna e vorrebbero renderla felice ma non sono capaci di sintonizzarsi sui bisogni di lei e quando lei glieli esprime lo fa spesso in una modalità emotiva oppure critica che li fa sentire inadeguati. E un uomo che si sente inadeguato tende a dare sempre di meno e a reagire in modo difensivo, diventando sempre più distaccato.
Più lui si chiude, più lei diventa  insoddisfatta del rapporto e si crea cosi una pericolosa dinamica di coppia che può condurre al divorzio.
Il libro fornisce degli strumenti personalizzati per lei e per lui per comprendere meglio il punto di vista del partner e per comunicare meglio e affrontare le divergenze di opinioni. Il testo contiene molti consigli, frutto dell’ esperienza professionale degli autori, per salvare un matrimonio in crisi.

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La differenza di eta' nel rapporto di coppia: quando lui e' piu' giovane

By | 2011-11-14T21:39:12+00:00 12 Novembre 2011|Amore e disamore|

 Sono in aumento  le coppie in cui  la donna è più grande dell’uomo di 10 e più anni.
Un tempo inaccettabili dal punto di vista culturale al punto tale di essere impensabili, ora si stanno tranquillamente diffondendo : sempre di più di frequente ragazzi scelgono partner più adulte non per l’avventura di una sera ma per una storia importante o addirittura  per la  convivenza o matrimonio.
  Quali sono i fattori psicologici che spingono una donna ad innamorarsi di un uomo tanto più giovane e un ragazzo a preferire una fidanzata più grande rispetto ad una coetanea?
Ma soprattutto queste coppie possono durare ? (altro…)

Libro : L'amore bianco. Perche' gli uomini non lo fanno piu' (e cosa ci puoi fare)

By | 2011-10-14T23:16:39+00:00 11 Ottobre 2011|Libri di Psicologia, Affettività e sessualità|

Un tempo il mal di testa era un appannaggio del sesso femminile, ultimamente ad avere il mal di testa sempre più spesso è lui.
Il calo del desiderio sessuale maschile è un problema  di gravità crescente di cui si parla ancora troppo poco e che riguarda anche uomini giovani, sani e sposati da poco.
Si tratta di uomini premurosi e innamorati, che però non desiderano più la loro compagna e che preferiscono abbracci e coccole ad una notte di sesso.
Gli uomini intervistati dagli autori ammettono di aver perso il desiderio sessuale in una fase molto precoce del rapporto : dopo pochi mesi di fidanzamento o in luna di miele  e con il tempo la situazione è peggiorata e i rapporti sessuali si sono diradati fino a scomparire quasi del tutto.
Di solito quando una donna si sente poco desiderata dal compagno finisce per colpevolizzarsi e per sentirsi poco femminile e poco attraente ma le cause del calo di desiderio maschile hanno poco a che fare con l’avvenenza della partner.
Il libro analizza le principali cause della mancanza di desiderio maschile: da problemi fisici quali il diabete e l’obesità a problemi sessuali come l’ eiaculazione ritardata ( un problema comune a molti uomini ma di cui si parla poco) a profondi conflitti con l’intimità.

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