Stai con la persona sbagliata? Come capire se siete incompatibili

Gli amori difficili sono caratterizzati da una grande intensità emotiva che manca di solito nelle relazioni più normali.
Per questa ragione, anche se il rapporto procura più sofferenza che gioia, chi ne è coinvolto non riesce ( e spesso non vuole) rinunciare a quello che considera un grande amore.
Come capire allora se le difficoltà che si sta vivendo con il proprio partner fanno parte delle inevitabili  problematiche di coppia (che non risparmiano neppure le coppie più affiatate)oppure sono il segnale che stiamo vivendo un rapporto dannoso per il nostro benessere psicologico?
La risposta è che gli amori patologici hanno delle caratteristiche ben precise che li differenziano dagli amori più “sani”.
Le caratteristiche dei rapporti patologici

Il rapporto fa soffrire
La sofferenza che si prova nella relazione è il primo indice che qualcosa non va come dovrebbe andare
Nessun rapporto è esente da momenti di crisi, incomprensioni e conflitti ma l’ amore quello sano ha una funzione riparativa e terapeutica: chi vive un rapporto di coppia appagante si sente più sereno e sicuro di sè, ha più energia, lavora meglio.
Al contrario un rapporto patologico influisce pesantemente sul benessere psicologico e sull’autostima: chi vive un amore malato sta male,  diventa insicuro e depresso e spesso si concentra ossessivamente sul rapporto a scapito del lavoro e della vita quotidiana.
Ma sebbene il rapporto provochi un elevato grado di sofferenza e di umiliazioni , chi ne è coinvolto non riesce a porre fine alla relazione.

Più mi umili, più ti amo
La caratteristica peculiare degli amori patologici è che il maltrattamento fisico e psicologico del partner   (anche la freddezza può essere una forma molto sottile di maltrattamento) sembra far innamorare di più l’altro partner.Anzi, più il partner che ” ama di meno”si dimostra distaccato e insensibile, più l’ altro sembra coinvolgersi sentimentalmente e aggrapparsi alla relazione.
I rapporti patologici hanno una componente ossessiva: anche se il partner fa soffrire,  lo si vuole ad ogni costo.

Si vive sperando che lui/ lei cambi
Un altra caratteristica del rapporto patologico è che è un rapporto vissuto più nella fantasia che nella realtà.
In altre parole, la relazione non è valutata per quello che dà effettivamente ma per quello che potrebbe dare se si verificassero certe condizioni ( per esempio se lui lasciasse la moglie, superasse la fobia dell’impegno, ecc).
I momenti felici sono pochi, si vive nell’attesa che qualcosa succeda e che il partner cambi: spesso chi è coinvolto in una relazione patologica è più attratto dal potenziale del partner che della persona reale che ha davanti.
Raramente il partner viene visto per quello che è, a volte viene messo su un piedestallo e idealizzato, più spesso si sta con lui/lei  sperando di cambiarlo grazie all’ amore incondizionato.

Rapporti di amore/ odio
Un’altra componente dei rapporti patologici è l’ambivalenza affettiva.
L’ambivalenza ( ovvero la coesistenza di sentimenti positivi e negativi verso la stessa persona) è una caratteristica di tutte le relazioni umane ma negli amori malati l’ambivalenza è particolarmente accentuata.
Con il partner si crea spesso una complicata relazione d’amore e odio,, attrazione e repulsione, che rende ancora più difficile valutare con serenità il rapporto e prendere delle decisioni.
E’  comune dipendere affettivamente dal partner e allo stesso tempo non avere un opinione positiva di lui, non stimarlo, non fidarsi di lui.

Le dinamiche di coppia sono rigide
Un’altra caratteristica dei rapporti patologici è la rigidità dei ruoli e delle dinamiche di coppia.
Nei rapporti” sani” i partner rivestono diversi ruoli a seconda della situazione:   amici, complici, amanti e capaci di prendersi cura dell’altro nei momenti di crisi e di difficoltà.
Nei rapporti felici i componenti della coppia sanno scambiarsi i ruoli : entrambi danno e prendono a seconda delle circostanze.
Nelle relazioni patologiche ,invece, i ruoli sono pochi e rigidamente stabiliti: per esempio, la coppia è bloccata in una dinamica genitore/ figlio: la moglie fa la bambina, il marito ricopre un ruolo genitoriale e nel matrimonio manca la sessualità.
Oppure se ci sono figli, i coniugi si relazionano tra loro solo come una  mamma e un  papà e non come una coppia di persone che si amano.
Ma soprattutto, l’incapacità di scambiarsi i ruoli è indice di una grave difficoltà nella coppia :  per esempio, lui evita l’intimità e si comporta in modo sfuggente e  lei insegue e chiede vicinanza e impegno.
Oppure uno dei due  che impone le regole e l’ altro che subisce, uno che dà e l’ altro che prende, uno che tradisce e l’ altro che, pur soffrendo, accetta i tradimenti.

Si litiga sempre per le stesse cose
L’amore è creativo :nei rapporti sani le persone riescono a mediare tra le esigenze reciproche, a trovare delle soluzioni ai conflitti ( o a tollerare il disaccordo)  mentre nei rapporti patologici avviene l’esatto contrario.
Si litiga sempre per le stesse cose: nel rapporto manca la comunicazione, l’ ascolto e la comprensione reciproca che faciliterebbero la soluzione dei conflitti.
Nella coppia si verificano sempre le stesse dinamiche disfunzionali :per esempio, la moglie  chiede più intimità e  il marito, sentendosi soffocare, scappa.
Ma più lui è sfuggente, più lei si sente abbandonata e chiede rassicurazioni, più lei chiede rassicurazioni, più lui si sente oppresso e scappa e cosi via.. in un circolo vizioso da cui diventa  veramente difficile uscire.

Il rapporto non cresce.

I rapporti sani comportano una crescita sia individuale che del rapporto che permette ai partner di creare un legame sempre più profondo.
I rapporti patologici, invece, stagnano oppure involvono.
Dopo tanti anni, il rapporto malato non cresce ma rimane bloccato nello stesso punto ( per esempio non si riesce a decidere di stare insieme seriamente ) oppure il rapporto si logora lentamente fino a morire di morte naturale.

Come riconoscere l’incompatibilità di coppia
Molte persone, coinvolte in un amore che li fa soffrire, fanno tutto il possibile per migliorare il rapporto senza riuscirci: l’impegno e la volontà non sortiscono nessun effetto e l’amato/a continua a comportarsi sempre nello stesso modo.
Anzi, nega che ci sia un problema di relazione, rifiuta di prendersi la sua responsabilità per le difficoltà di coppia e non è disposto a fare nulla per salvare il rapporto.
Questa dinamica è molto comune nelle coppie in cui uno dei due  partner ha gravi difficoltà relazionali e di intimità ( se non una patologia vera e propria).
I rapporti appaganti richiedono che entrambi i partner abbiano raggiunto un certo grado di equilibrio e di maturità psicologica.
La capacità di amare è subordinata all’acquisizione di una sufficiente maturità psicologica.
In sintesi, se  uno dei due partner ha dei problemi psicologici e relazionali, il rapporto non potrà che diventare difficile e problematico.
Non si può avere una relazione serena ed equilibrata con una persona che non è in grado di amare e di stabilire delle relazioni positive  con gli altri.
Poche persone sanno che la capacità di amare è uno dei requisiti che gli psicologi utilizzano per valutare il grado di salute psicologica e che esistono delle patologie ( come il narcisismo) in cui  la capacità di stabilire delle relazioni affettive gratificanti   è gravemente compromessa.
Non sempre il partner di una persona problematica, è altrettanto problematico: spesso le persone coinvolte in un amore che fa soffrire hanno avuto in precedenza relazioni ” normali”, ma la relazione in cui sono coinvolte sembra avere il potere di attivare delle loro problematiche irrisolte rimaste latenti fino a quel momento.
Altre volte è l’interazione tra i componenti della coppia che tira fuori il peggio in entrambi: entrambi “funzionano” peggio insieme di quanto non farebbero separatamente.
Succede così quando si incontrano due persone con due nevrosi opposte e complementari ( es: sadico e masochista).
In questo caso il rapporto rischia di essere indissolubile in quanto gli aspetti disfunzionali dell’uno alimentano gli aspetti disfunzionali dell’ altro.

Tre passi per liberarsi da un amore che fa soffrire

1) Capire che è una relazione malata
Il primo passo (che non è per nulla semplice) è ammettere con se stessi che in quel rapporto si sta male.
Spesso la persona coinvolta in una  relazione distruttiva attiva dei meccanismi di difesa per soffrire meno, quindi tende a minimizzare o a giustificare le mancanze di rispetto del partner ( lui mi tradisce ma in fondo so che mi ama, sparisce per giorni ma so che ritorna, ecc).
E’ importante è iniziare a guardare la situazione in n modo obiettivo e in questo può aiutare il confrontarsi con coppie che hanno dei modelli di relazione più appaganti.
2) Rinunciare all’illusione di cambiare l’ altro/a
Il secondo passo è quello di rinunciare all’illusione di cambiare l’altro/a.
L’illusione di poter cambiare l’ altro nasce dalla convinzione inconscia di poter avere un controllo sul comportamento del partner ( per  cui se lui non mi ama è perchè riesco a farlo innamorare, se lui mi tradisce è perchè non sono abbastanza femminile, e via dicendo).
Pertanto, bisogna prendere consapevolezza che il modo in cui il partner ci tratta non dipende da quello che noi siamo, ma da dipende da quello che lui/ lei  è.
Il problema non è che il partner non ci ama ma non ci ama perchè non è in grado di amare.
Quando si comprende che il comportamento del partner dipende da problematiche sue sulle quali non possiamo avere nessun controllo, diventa più facile disinvestire in una relazione che provoca solo sofferenza.
.3) Ricostruire l’autostima
Il terzo punto per liberarsi da un amore patologico è cominciare a ricostruire la propria autostima, cercando altre aree di soddisfazione oltre al rapporto.
Bisogna lavorare per ridurre gradualmente la propria dipendenza dal partner da tutti i punti di vista: economico,materiale, affettivo, investendo sulla propria crescita personale e coltivando amicizie, interessi, il lavoro e la spiritualità.Se non si riesce ad uscire da soli un amore patologico, bisogna farsi aiutare.In questi casi può essere indicata una terapia psicologica che aiuti a comprendere quei meccanismi psicologici che ci tengono legati a una situazione distruttiva.

Il presente articolo ha una valenza di carattere informativo.

Purtroppo, a causa dell'elevato numero di commenti e di lettere che ricevo tutti i giorni, non riesco a rispondere a tutti (come vorrei) e a farlo in tempi brevi. Inoltre le risposte ai commenti sono molto sintetiche, considerata anche la natura pubblica del sito web.

Se desideri avere un aiuto urgente e mirato riguardo le tematiche affrontate ti consiglio di richiedere una Consulenza Psicologica.
Per maggiori informazioni clicca qui.

Copyright © 2014. All Rights Reserved.

By | 2014-01-22T20:06:28+00:00 16 Gennaio 2014|Amore e disamore|469 Comments

469 Comments

  1. ivan 13 Febbraio 2014 at 23:15 - Reply

    salve dottoressa, zanon nella ricerca per trovare risposte alla mia depressione, mi sono imbattuto in queste pagine, ho problemi a capire perché mi infilo in storie complicate con tanta fiducia nelle persone, credo che ho affrontato un rapporto patologico con molta razionalità o lasciato la mia ragazza che tanto amavo, ma questo non mi basta per venirne fuori, stando a quello che descrive lei mi rispecchio in alcune cose il rapporto non cresceva, era fredda, al massimo di quello poco che le piaceva di me, il nostro rapporto era basato solo sul sesso e niente progetti o dialoghi se non ero io a parlarne lei si limitava a darmi poca attenzione, lei una ragazza separata con 2 bambini, si era circondata di amici su fb è quando sono arrivato io nella sua vita quotidiana non mi dava spazzi, inutile le mie lamentele e discorsi in cui spiegavo e chiedevo risposte, non solo per me ma anche per lei stessa, lei negava il problema sembrava stufarsi e per non ferirmi fingeva di ascoltarmi per poi dimenticare tutto quando tornava a casa ho chi sa cosa gli rimaneva nella sua mente di cio che parlavamo, spero di ricevere un suo consiglio al più presto, cordiali saluti ivan

    • Anna Zanon 15 Febbraio 2014 at 09:59 - Reply

      Buongiorno, senza conoscere la sua storia personale è difficile sapere perchè lei si sente attratto da storie complicate. Forse sbaglia nella valutazione della partner? Come lei giustamente ha intuito, con la sua ex non c’erano i presupposti per un rapporto duraturo. L’attrazione fisica è sicuramente un elemento molto importante ma un rapporto non può crescere senza obiettivi comuni. Forse la sua ex, avendo molto sofferto per il fallimento del suo matrimonio, ha avuto paura di innamorarsi e ha mantenuto il rapporto a livello più superficiale…

      • stefania 14 Marzo 2015 at 13:27 - Reply

        buongiorno sto con un ragazzo separato con due figli….adesso siamo andati a convivere e ogni 15 giorni lui ha i bambini a me questa cosa inizia a pesare mi da fastidio il fatto che lui ha fatto due figli con un altra donna che voglia cosi tanto bene ai suoi figli e che nn rinuncia a loro x me….sono disperata mi dispiace lasciarlo xke quando non ci sono i bambini io sto da dio poi pero casca tutto cosa devo fare grazie mille

        • Anna Zanon 15 Marzo 2015 at 18:55 - Reply

          Cara Stefania, non è certo facile stare in una famiglia allargata. Tuttavia, lei sapeva sin dall’inizio che lui aveva dei figli e quando ci sono dei bambini da un precedente matrimonio è giusto che abbiano la priorità sul partner.
          Lui non può ( e non deve) rinunciare ai suoi figli per lei. Mi lasci dire che un uomo che rinuncia ai suoi figli per la sua nuova compagna non è un uomo degno di stima. Che cosa dovrebbe fare? Non vederli più o vederli solo raramente? Lei, se lo amasse veramente, non gli chiederebbe una cosa del genere ma ci terrebbe invece che lui mantenesse un buon rapporto con i suoi figli.
          Se lei non riesce ad accettare questa situazione, è meglio che si cerca un uomo libero

          • s. 17 Settembre 2016 at 23:14

            Buona sera, ho tanto bisogno del parere di una esperta. Sto insieme con il mio ragazzo da quasi due mesi e ho paura che la relazione non sia davvero felice. Quando abbiamo iniziato a frequentarci mi sono innamorata di lui,lentamente. Ci siamo fidanzati dopo un mese e mezzo. Poi qualcosa é cambiato perché sono iniziate le litigate per cose stupide e soprattutto perché lui è moltooo permaloso. Molte volte ho pianto perché non mi sentivo felice e quando volevo lasciarlo, ci siamo promessi di cambiare. Ma non è proprio così, a me sembra di non provare per lui le emozioni che avevo appena fidanzati. Mi ha detto più di una volta che è pronto per fare l’amore ma io l’ho ‘rifiutato’ dicendo che non sono pronta, ho paura di essere lasciata etc. Quello che mi blocca sono i sentimenti che provo per lui, non sono sicura di amarlo come all’inizio, perché lui é meno dolce e tenero con ma soprattutto mi sembra che lui stia con me solo perché non vuole essere single. Sono davvero confusa, spero che mi possa aiutare

          • Anna Zanon 19 Settembre 2016 at 08:50

            Prenda tempo per conoscerlo meglio e capire bene. Due mesi sono veramente pochi per parlare di innamoramento finito

        • franz 8 Aprile 2015 at 08:49 - Reply

          Questa cosa non è normale proprio per niente. Cosa dovrebbe fare, abbandonare i figli? Tu lo faresti? E’ inumano. Permettimi di dire che la tua possessività ti dovrebbe spingere a riflettere

          • Elena 11 Agosto 2021 at 14:59

            Do pienamente ragione a Stefania, un uomo con figli ogni 15 giorni da solo fastidi. Si tengano la ex moglie, io ho fatto come la ragazza e chiesto di rinunciare ai figli, visto che per me non c’era modo di fare nulla di interessante, economicamente tutto per la figlia… quando lui non ha voluto rinunciare l’ho lasciato e ora da anni vivo con uno libero. Mai finire in famiglie allargate se non si hanno figli. Una donna ha solo da perderci con uomini così. Buona giornata a tutte

        • Antonio 29 Aprile 2016 at 19:19 - Reply

          Buonasera anch’io convivo con una ragazza da quasi 6 anni e sono padre di2 bambini avuti con la mia ex, sinceramente non ho di qst problemi fortunatamente, i bambini li vedo tt i giorni ed hanno un ottimo rapporto con la mia compagna, nonostante sia una giovane di25 anni, si è buttata a capofitto in qst storia piena di problemi. Stare con un uomo separato nn e’ X tutte, perché ci sarà sempre qualcosa in mezzo alla coppia a cui nn si può rinunciare. Comunque il mio problema è un altro, giustamente la mia compagna sta pensando ad avere un figlio che sarebbe frutto del ns amore, ma nn è semplice come sembra, in quanto io nn ho un lavoro fisso, sono disoocuppato e di conseguenza nn posso fare qst passo importante. Qst cosa sta portando malumori nella coppia, tant’è che da quasi un mese ci siamo presi una pausa ch’e’ servita a chiarire un po’ le idee a tutti. Per dimostrargli che ci tengo a lei gli ho fatto una sorpresa regalandogli un bel solitario con la richiesta di essere la madre di mio figlio. Fin qui tt bene, bella sorpresa e tutto quanto, ma il bello deve ancora venire, perché al primo rapporto lei mi chiede di fare qst passo, allorché gli dico , guarda fammi iniziare almeno a lavorare e poi possiamo tentare di fare qst passo importante. Da premettere che siamo seguiti da una psicoterapeuta che comunque ci sta aiutando molto, ma QND tutto sembra andare X il verso giusto, si ripresenta il problema al secondo rapporto, qui si va fuori binario, e dico ma scusami che discorsi fai???? Fino a poco tempo fa sei stata tu a dirmi che senza lavoro nn si può e adesso solo per un solitario vuoi fare qst passo senza una base economica solida? Sono stato offeso, mi dice di trovarsi un altro che gli fa fare subito un figlio e che nn vuole avere più da me un bel niente. Cara dott.ssa secondo lei cosa dovrei fare? Cosa mi consiglia in merito? Io nn ho negato qst gioia ma senza lavoro come si fa? Ho provato a spiegargli ma ormai ha preso la tangente, spero possa essere di aiuto in qst caso, buona serata.

          • Anna Zanon 30 Aprile 2016 at 09:04

            Buongiorno, la situazione è complessa e delicata..visto che siete seguiti da una psicoterapeuta, è più opportuno che ne discutiate insieme con lei

        • Bahya 24 Giugno 2021 at 23:51 - Reply

          Buona sera dottoressa, sono una ragazza ventenne alle prese con la sua prima relazione. Sto da quasi un anno con un ragazzo, i primi mesi sono stati i più belli mai avuti con nessuno eppure dopo qualche mese sono iniziati i problemi ed è sempre stato difficile uscirne fuori, in realtà non ne siamo ancora usciti. Sempre questioni riguardanti altri ragazzi, niente tradimenti o mancamenti di rispetto, ma ad ogni discussione io non riesco a rispondere o se lo faccio lo faccio in modo distaccato o stando sulle difensive pur sapendo di aver sbagliato io. Sono sempre stata una ragazza molto tranquilla e pacifica, al contrario suo che è fuoco (siamo gli opposti in molte cose. Lui sta male, ha sofferto per mesi per questi miei sbagli (ad esempio dire ad uno di non dire nulla di una discussione che si era avuta al mio ragazzo perché ci rimarrebbe male) e per mesi non ha saputo se mi amava ancora o aveva messo, se mi voleva ancora. Ogni volta si vive qualcosa, è diventata una relazione quasi patologica.. non vorrei che lo fosse ma molte caratteristiche citate sopra da lei le viviamo ogni giorno senza volerne uscire accettandoci e volendo continuare. Non dico che sia un amore malato, una relazione malata ma non si riesce mai ad uscire dalla situazione in cui stiamo, litigio e pace ogni giorno, amore e odio e a volte si pensa di allontanarsi pur di provare a stare bene. Entrambi a volte ci allontaniamo dopo le discussioni, ci impegniamo a fare cose pur di non starci male e non pensare, aspettare che il pensiero o il male passi.. ma fin quando.. la relazione era perfetta, non si riescono a dimenticare i primi errori fatti da me dopo alcuni mesi che ci siamo fidanzati, ad ogni nuova discussione vengono tirati fuori e non riesco più ad accogliere le mie colpe senza ridire. Sono anche cosciente e d’accordo con lui, ma non so perché reagisco cosi.
          La prego gentilmente vorrei avere una sua risposta.

          • Anna Zanon 5 Luglio 2021 at 08:02

            Buongiorno, per poterle dare una risposta dovrei avere una visione più apporfondita della vostra dinamica di coppia, cosa che non è sempre possibile fare in questa sede. Dovremmo parlarne meglio. Mi sembra di capire che abbiate delle difficoltà nella gestione del conflitto e della comuncazione. Per quali argomenti litigate?

        • Elena 11 Agosto 2021 at 14:53 - Reply

          Io ho lasciato un uomo con una bambina…. Era divorziato e con una figlia…. Meglio cercarsi uno libero. Un divorziato con figli con cui stare insieme e da priorità solo ai suoi bambini merita solo di rimanere in solitudine. Prima l’ho tradito , infine l’ho lasciato. Odiavo entrambi ormai. Per cui ho chiuso la convivenza

  2. F 7 Luglio 2014 at 09:57 - Reply

    Gentile Dottoressa,

    il suo articolo rispecchia quella che è stata la mia esperienza personale in un rapporto recentemente finito per mia volontà.
    Mi rispecchio al 100% nella parte in cui dice “Molte persone, coinvolte in un amore che li fa soffrire, fanno tutto il possibile per migliorare il rapporto senza riuscirci: l’impegno e la volontà non sortiscono nessun effetto e l’amato/a continua a comportarsi sempre nello stesso modo.
    Anzi, nega che ci sia un problema di relazione, rifiuta di prendersi la sua responsabilità per le difficoltà di coppia e non è disposto a fare nulla per salvare il rapporto.”
    Il fatto di avere dato amore incondizionato, di avere profuso sforzi emotivi, fisici e anche economici per una persona che, per problemi suoi e legati ad esperienze traumatiche in famiglia, è rimasta segnata nel proprio carattere senza tuttavia volersi guardare dentro per capirsi, alla lunga ha finito con lo svuotarmi.
    Altro errore da me commesso è stato quello di SPERARE che le cose potessero cambiare, che anche tramite un aiuto psicologico lei riuscisse a cambiare. Speranza naufragata sulla sua non volontà di affrontare seriamente un percorso di analisi (iniziato per compiacere me e non per una reale motivazione sua).

    Confermo anche l’effetto che l’amore patologico ha avuto su di me: la stima e fiducia lentamente sono calate, così come le energie. Probabilmente ho anche vissuto alcune settimane (verso la fine della relazione) in cui ero depresso. L’autostima e la fiducia in me calavano anche in funzione della capacità che la mia compagna aveva di raccontare una versione delle cose e poi di rigirarla a seconda della propria convenienza, soprattutto in situazioni in cui, messa al muro davanti ai problemi suoi e della nostra coppia, manifestava paura/non volontà nell’affrontarli.

    Alla fine di tutto, purtroppo, mi sento anche dispiaciuto verso me stesso: accorgermi di avere avuto al mio fianco una “persona malata” senza essere riuscito a finire la relazione molto tempo prima del dovuto mi fa sentire deluso, frustrato.
    E questo si aggiunge al senso di compassione per la mia ex-compagna, che senza alcuna volontà di risolvere i propri problemi, credo vivrà una vita non pienamente felice.

    • Anna Zanon 8 Luglio 2014 at 20:50 - Reply

      Guardi l’ aspetto positivo: ha tentato in tutti i modi di far funzionare un rapporto a cui teneva molto e questo è lodevole.
      Non ha niente da rimproverarsi perchè ha fatto tutto il possibile..sarebbe molto peggio se avesse dei rimpianti

      • Dome 15 Gennaio 2015 at 00:33 - Reply

        Buonasera Dottoressa, personalmente fino ad oggi ho vissuto un anno e due mesi di storia con una ragazza di 20 anni e per non raccontarle tutto questa storia rispecchia al 99% l’amore Patologico.
        Quando io sto con lei vedo che va tutto male e che è impossibile andare avanti (delle volte mi guardo anche attorno) trovando mille difetti e non trovando mai un pregio, creandomi molta confusione nonostante tengo a lei e non sopporterei vederla con un altro!
        Ogni volta cerco di farmi forza e le dico di lasciarci, appena ciò accade mi crolla il mondo addosso e comincio a vivere di rimorsi di coscienza, a non pensare più le cose negative ma SOLO quelle positive e che ha ragione lei su quello che dice (cosa che durante le nostre discussioni le dó completamente torto.
        Che devo fare?
        Sto sotto un treno non so se per L ennesima riprovarci.
        Grazie mille

        • Anna Zanon 20 Gennaio 2015 at 12:53 - Reply

          Caro Domenico, non è possibile vista la brevità del tuo post inquadrare la situazione che richiederebbe invece di parlarne in modo più approfondito

  3. sara 5 Agosto 2014 at 12:55 - Reply

    Buongiorno dottoressa, se sono capitata sul suo articolo è perché mi domando se la mia sia una storia sbagliata o se è sbagliato il mio modo di amare. Ho 30 anni e da 7 mesi ho una storia con un uomo di 38..o meglio avevo non vuole più saperne di me convinto perché convinto che in questi mesi io lo abbia solo preso in giro, trascurato e che io non mi sia impegnata abbastanza nella nostra storia. Per questi motivi mi ha lasciato molte altre volte, ma poi rincorrendolo e cercando di farlo ragionare è sempre tornato. E ora che mi ha lasciato mi chiedo se è una storia sbagliata o se sono io. Premetto che viviamo a 40 km di distanza ma ogni weekend dal venerdì alla domenica sto da lui e in settimana ci vediamo 1 o 2 volte. Ho organizzato per lui vacanze e weekend fuori, cene, regali. Ma per lui non è abbastanza e così se una sera voglio uscire con un’amica si arrabbia o anche quando vado in palestra. Qualunque altra cosa faccia senza di lui si sente trascurato e si arrabbia dicendomi le cose più brutte del mondo. Sinceramente penso di aver dato tutta me stessa in questa storia limitando amicizie e hobby al minimo…cercando di renderlo felice…ma per lui non è mai abbastanza…non ha fiducia in me, non crede in me e alle mie parole…pensa sempre che gli nascondo qualcosa, dice che lui mi mette al primo posto nella sua vita mentre io no…e ogni volta sto male nel sentirmi dire che lo prendo in giro e cose simili ci sto male. Il problema è che poi quando si calma stiamo bene insieme, bene davvero e ogni volta spero che lui capisca che i miei sentimenti sono sinceri e si tranquillizzi. Secondo lei è una relazione sbagliata? Faccio male a rincorrerlo ogni volta?

    • Anna Zanon 5 Agosto 2014 at 16:30 - Reply

      Buongiorno, penso che poche storie siano giuste o ” sbagliate” a priori: due persone sono sempre due mondi diversi e più delle affinità conta la capacità di venirsi incontro.
      Mi sembra che per delle fragilità il suo fidanzato voglia avere un rapporto simbiotico con lei ma questo tipo di rapporto non è sano e sul lungo termine rischia di diventare arido e noioso.
      Il suo fidanzato probabilmente ha un attaccamento insicuro: qualsiasi cosa lei faccia continua a sentirsi poco amato.
      Continui pure a rassicurarlo ma mantenga i suoi spazi

    • si 27 Gennaio 2015 at 10:39 - Reply

      buongiorno Sara
      leggendo la tua storia, sto leggendo esattamente la mia storia. Come é andata dopo la rottura?..io sto pensando a questo, anche se lo amo ancora. ti senti meglio? o siente tornati inseme?

      • valeria 27 Marzo 2015 at 00:43 - Reply

        È esattamente quello che è successo anche a me. Lo amavo ancora ma ho troncato. Lui mi è rimasto vicino e dopo 3 mesi ci siamo riavvicinati. Viviamo a 350 km di distanza ma adesso è come se la vita fosse più bella e a settembre ci sposiamo. dalla paura di avermi persa lui ha trovato sicurezza e fiducia

      • Ciro 10 Marzo 2021 at 22:24 - Reply

        Salve dottoressa sono un ragazzo di 25 anni e ho una ragazza di 23 anni lei ci tiene veramente tanto a me però sa io quando sto con lei sto bene però poi quando torno a casa sembra che non ho voglia di sentirla mi irrita se mi chiama mi irrita se dice qualcosa di sbagliato però gli voglio molto bene ma forse non sarà amore

        • Anna Zanon 28 Marzo 2021 at 17:00 - Reply

          Caro Ciro, difficile capirlo basandosi sulle due righe di una mail! Se per lei è importante capire meglio, le consiglierei di approfondire, facendo una chiacchierata con uno psicologo.

  4. Pietro 31 Agosto 2014 at 15:55 - Reply

    Buona sera da ormai 7 mesi sto avendo un rapporto con una ragazza bellissima di cui sono completamente preso in precedenza ho vissuto altre storie dalle quali mi sono divincolato io perché non mi sentivo soddisfatto della persona che avevo con me ora invece per un periodo sono stato felice ma ora lei sta affrontando dei problemi psicologici che non riesco a comprendere perché non ha voglia di parlarne con me sto insieme a le andando da una dottoressa per chiedere aiuto ma la mia consorte è sempre pronta a farmi pesare e vergognare per qualsiasi cosa io faccia o dica…la passione e la sessualità si sono quasi completamente spente da parte sua e sono diventato la causa del suo problema anzi sono io il pazzo la terapeuta continua a dirle che si deve amare di più ma nel amare se stessa lei dimentica completamente me mi sento in colpa anche ad avere la tosse perché la disturba mentre dorme il mio livello di autostima è bassissimo e pensare che sono stato quasi sempre un pallone gonfiato le mi ha ridimensionato ma fin troppo i miei amici mi credono pazzo perché giustifico ogni comportamento ed ho rinunciato quasi del tutto al tempo che dedicavo a me stesso il lavoro è diventato una catastrofe perché non riesco più a concentrarmi non riesco pero a terminare il rapporto perché so che infondo lei è una persona buna cosa posso fare ?

    • Anna Zanon 1 Settembre 2014 at 10:13 - Reply

      La situazione mi sembra complessa e sulle poche righe di una mail non riesco ad inquadrarla bene.
      Mi sembra di capire che ,forse per la prima volta in vita sua, si sia innamorato ma dopo un periodo felice, questa ragazza ha cominciato a diventare critica e ostile?
      Credo che potrebbe esserle d’aiuto qualche colloquio con uno psicologo per cercare sia di capire meglio le dinamiche della sua relazione di coppia sia per rinforzarsi un pò di più.

  5. Nana 10 Settembre 2014 at 21:43 - Reply

    Salve!ho chiuso una relazione insana ad ottobre 2013!Siamo stati due insieme..in un periodo in cui il mio bagaglio di insicurezze era abbastanza pesante..ero in terapia quando l’ho conosciuto..ed é iniziata la tempesta tutta emotiva!da entrambi le parti…insieme abbiamo aperto ognuno il proprio vaso di pandora!lui era svalutante,mi giudicava,mi aggrediva,non si fidava,mi controllava…ho fatto il mio possibile per rassicurarlo ma avevo grande difficoltà ad uscire fuori per cio che ero veramente.mi sentivo bloccata.così l’ho lasciato e gli ho consigliato in percorso terapeutico che ha iniziato a marzo 2013!nell’agosto 2013 torna per voler riprovare..e per non avere rimpianti..ho accettato ma le dinamiche del rapporto era sempre lá..così ci richiudiamo.passa quasi un anno da allora..e bam si fa presente di nuovo nella mia vita..così qualche settimana mi chiede una riappacificazione..un chiarimento di cio che é star il nostro rapporto..mi dice che aveva concluso una storia dieci giorni prima di cercarmi e che aveva chiuso perché si stavano innescando gli stessi comportamento di gelosia e controllo solo in maniera più soft con questa ragazza..più passiva definita da lui meno coinvolto secondo me.comunque mi chiede di essergli amica..si vuole l’amicizia..non é innamorato ma mi vuole un gran bene..a me sono risaliti tutti i ricordi..sto male perché in quel rapporto stavo male..sto male perché lui non ha fatto nessun passo in avanti per comprendersi..sto male perché fra tante ex che ha avuto perché vuole l’amicizia proprio da me?perché questa amicizia?..penso che voglia il mio aiuto per capire cosa non va nelle sue relazioni amorose..lui su di me ha ancora un certo effetto..lo guardo e mi piace..lo guardo e sono attratta fisicamente..lo guardo e mi chiedo perché non fa niente per guardarsi dentro..lo guardo e spero..
    Cosa posso fare per me stessa?cosa posso fare per spegnere quel po di sentimento che ho per lui?cosa posso fare???
    Non so dirgli di no!vorrei che crescesse..ha 40anni e butta l’amore nel cesso..
    Vorrei essere forte e sapergli dire No.perché voglio un amore sano..un amore che merito e aspetto di vivere da tempo.mi aiuti a capire..grazie

    • Anna Zanon 11 Settembre 2014 at 20:34 - Reply

      Cara Nana, non credo che lui “butti l’amore nel cesso”, penso che a causa della sua radicata insicurezza non riesca a fare a meno di controllare e aggredire.
      Fa così perchè non riesce a gestire l’insicurezza che le relazioni amorose gli creano e non riesce a fare altrimenti ma questi comportamenti sono caratteristici di una personalità molto disturbata.
      Purtroppo la terapia in questi casi dura anni e gli obiettivi terapeutici sono molto limitati.
      L’amicizia credo che sia perchè vuole mantenere un legame con lei ma mi chiedo se questa frequentazione amichevole possa farle bene o riapra invece vecchie ferite e umiliazioni.
      Se mi posso permettere, di darle un consiglio..perchè non si fa aiutare a trovare le risposte che cerca?

  6. Nana 12 Settembre 2014 at 05:54 - Reply

    Gentilissima Dott.ssa
    La ringrazio per avermi dato una visione più chiara e per il consiglio!
    Non posso dare la mia amicizia a questa persona,perché mi sono vista in questi giorni e i ricordi e la sua presenza per me diventano invalidanti nella vita quotidiana..ho lavorato tanto sulla mia autostima e sulla fiducia in me stessa e ci tengo ad andare avanti..sicuramente per non sapergli dire di no ogni volta che si presenta nella mia vita ho qualcosa che mi lega a lui..come la speranza che lui possa prendere consapevolezza dei suoi comportamenti e agire diversamente..mi farò aiutare!
    Spezzare questo legame é una priorità per il mio benessere!
    Grazie mille

  7. Elsa 16 Settembre 2014 at 14:20 - Reply

    Buongiorno,
    sto da tredici anni con un ragazzo che quest’inverno mi ha tradita, mi ha abbandonata, proprio metre stavamo finendo la nostra casa per poter vivere assieme. Dopo 3 mesi di “pausa di riflessione” lui è tornato da me dicendosi deciso, raccontandomi i suoi gravi errori, premetto che è un ragazzo molto bello ma fortemente insicuro e indecisa con una madre decisamente opprimente. A febbraia andiamo a vivere insieme, ma scopro che lui ancora pensa all’amante e si sfoga con me perchè ha paura che lei lo odi e che non lo pensi piu.
    Lo sto aiutando perchè credo nel nostro amore ma l’umiliazione è forte, mi dice che pensa ancora a lei ma che non ci vuole tornare, e che forse sarebbe meglio risolvesse i suoi problemi dallo psicologo ma senza di me che non merito tutto questo dolore ma felicità, che in questo momento non mi sa dare. Non so che fare, lo amo e lasciarlo andare sarebbe la fine di tutto sono sicura che lui tornerà ma a quel punto non lo rivorrei mai più, sto soffrendo molto ma faccio un po finta di niente per aiutarlo a lasciare questo fantasma che lo ha soggiogato quest’inverno in un momento in cui lui aveva grossi problemi.
    Grazie.

    • Anna Zanon 17 Settembre 2014 at 06:49 - Reply

      E’ una situazione complessa e sinceramente non so che cosa consigliarle. Dovrei sapere molte più cose della vostra storia per poterle dare un consiglio mirato. Qualche lettore/ lettrice del forum ha vissuto un esperienza simile?

  8. Ma' 23 Settembre 2014 at 10:26 - Reply

    Per Elena!
    Perché senti il bisogno di aiutarlo/salvarlo?
    “credo nel nostro amore ma l’umiliazione é forte”
    Se ti senti umiliata dai suoi comportamenti come fai a ricostruire un rapporto con lui?come fai a non provare rabbia verso chi ti parla di un’altra donna?
    Quando si é instabile emotivamente e con un percorso terapeutico a mio parere é meglio stare da soli!
    Anche se soffri..saper lasciar andare un persona a volte é la cosa migliore..
    Scegli per il tuo benessere,per il rispetto che hai verso te stessa..
    Quando l’amore é vero si ritorna insieme.
    In bocca al lupo

  9. Alex 6 Ottobre 2014 at 16:55 - Reply

    Gentile Dott.ssa

    Lei ha pienamente descritto ció che mi è capitato. Sono appena uscito da una relazione complicata. Io ho 25 anni, lei 21. Ci siamo messi insieme a luglio dell’ anno scorso ed è durata fino a metà gennaio, 6 mesi e mezzo. Io non avevo mai provato emozioni cosi forti per una persona e la relazione andava bene. Io ho sempre pensato di essere un po piu preso di lei pero la cosa non mi pesava. Forse avevamo affrettato i tempi fidanzandoci a casa, pero nel breve tempo abbiamo condiviso e fatto molte cose. Passavamo quasi tutti i giorni insieme, pero io come lei non rinunciavo ai miei spazi come palestra, amicizie, hobby… C’ erano le litigate come in tutti i rapporti dovute maggiormente al suo essere un po capricciosa. Unico vero problema a mio avviso era uno. Lei è una bellissima ragazza, con un rapporto di odio amore verso la madre dalla quale è dipendente a livello emotivo e che condiziona le sue scelte. Questo l’ ha portata a mio avviso a turbamenti psicologici. Andava in crisi perche si sentiva brutta, capitava giorni che mangiava poco e niente per dimagrire e la media di 4 volte a settimana rimetteva. Il tutto all’insaputa della mamma che anzi la appoggiava se voleva perdere qualche chilo anche essendo magra. Io ho provato a stargli vicino in tutti i modi ho anche cercato di convicerla ad andare dallo psicologo senza riuscirci. Un giorno dal nulla mi ha lasciato e dopo una settimana è tornata col suo ex. Lei aveva sofferto per questo ragazzo e non accettava l idea di essere stata lasciata. Dopo un po di mesi lei capisce che quel ragazzo l aveva solo idealizzato e non era cio che voleva e lascia anche lui. Io in quei 5 mesi senza di lei sono stato malissimo, lei era il mio unico pensiero. Continuavo a fare la mia vita e le mie cose ma il pensiero era sempre rivolto verso lei. In questo lasso di tempo ho stretto amicizia con una ragazza che mi ha fatto tornare il sorriso e che è diventata la mia migliore amica con la quale mi confidavo e sfogavo in continuazione. Io mi stavo riprendendo un po, finchè io e la mia ex ci siamo rincontrati a giugno. Io mi sono fatto avanti di nuovo e lei in un primo momento mi ha rifiutato chiedendomi amicizia, io ho rifiutato la sua proposta e ho provato a frequentare altre persone, lei appena ha visto che stavo provando a rifarmi una vita é tornata da me. Ci siamo rimessi insieme ed è durata 3 mesi e mezzo. Lei personalmente sembrava che stava meglio con se stessa, i problemi suoi sembravano piu o meno risolti ma verso di me era diversa. Io non gli ho mai fatto pesare il fatto che sono stato lasciato e non gli ho detto quanto sono stato male, che ho toccato il fondo proprio per non spaventarla o fargli vivere male la situazione. Lei verso di me avvolte era assente, in un primo momento voleva tenere la relazione nascosta per paura dei pregiudizi dato che aveva concluso l altra relazione da meno di un mese e per me era umiliante ma cercavo di comprendere. Ogni litigata per lei era difficile da superare e in piu non accettava il rapporto di amicizia che avevo istaurato con quella ragazza, verso la quale non aveva simpatia gia da prima della nostra relazione e ci sono stati anche un paio di litigi diretti con lei. Io anche sicuramente ho sbagliato perche comunque la relazione mi faceva soffrire e non era stabile e io non riuscivo a staccarmi a livello emotivo da questa amicizia che spesso bilanciava le mancanze che avevo dalla mia ragazza, come le poche attenzioni che ricevevo, e il fatto questa amica mi tirava su il morale. In questi 3 mesi e mezzo mi ha anche rilasciato e poi è tornata. Io le ho tentate tutte, gli sono stato molto vicino e avvolte verso di lei agivo piu come un genitore essendo molto apprensivo e presente sotto tutti i profili. Lei era poco riconoscente e facendo della mia amica un problema io nell ultimo mese e mezzo ho anche preso la totale distanza da questa persona, sia per lei ma anche per me per fare alcune veriche mie personali e della relazione. Le cose non sono cambiate, lei continuava ad essere assente e era presa totalmente da se stessa e dai concorsi di bellezza che faceva, spinta anche dalla madre che tralaltro non appoggiava la nostra relazione e che la metteva in guardia da me, dicendogli che non gli ispiravo fiducia e che a suo avviso volevo incastrarla. Io ho cominciato a stare peggio, ero insicuro, avevo paura che da un giorno all altro mi mollava, ero frustrato per i suoi atteggiamenti, anche per gli atteggiamenti della mamma che è vero non dovevano interessarmi poi cosi tanto, ma essendo una persona importante anche nelle scelte e nell umore della mia ex mi faceva stare male. Non riuscivo piu a fare niente, poco rendimento a lavoro, palestra, i miei amici ormai mi trattavano come un malato, e io che di base avevo un autostima forte ero diventato insicuro di me stesso. Nell ultimo periodo anche i momenti di intimità erano rari e lei si arrabbiava perche io glielo facevo presente dandomi a me la colpa perche ero troppo pressante. Dopo tutto cio abbiamo litigato e abbiamo deciso di chiudere il rapporto per l ennesima volta , ma questa volta di comune accordo e lei mi ha dato tante colpe e in piu addirittura mi ha detto che io mi facevo andare bene tutto, e i parte era vero perche effettivamente per paura di perderla io cercavo di tenere i cocci uniti cercando di comprendere, mettendomi anche in dubbio, a volte avevo paura di risultare pesante e poi ero anche stufo di litigare. Spesso avevo l impressione che mi faceva le cose per dispetto e io facevo finta di niente perche a volte pensavo di farmi paranoie inutili. Lei è rimasta meravigliata quando ci siamo lasciati perche non si aspettava che gli dicessi che anche io mi fossi stufato della situazione e ci siamo lasciati rimanendo in buoni rapporti anche per decisione mia, ed ora ci sentiamo ogni tanto anche se la situazione è ambigua. Ho vissito una situazione assurda, ma ancora non canto vittoria perche non so se ne sono uscito o comunque se ho preso la giusta strada per farlo.

    • Anna Zanon 8 Ottobre 2014 at 20:14 - Reply

      Lo sa che conosco una ragazza che risponde molto bene alla descrizione che mi ha fatto della sua ex? Purtroppo da quello che mi ha detto, mi sembra che questa ragazza abbia dei problemi abbastanza seri e che non possa trovare aiuto nel suo ambiente familiare che è la causa dei problemi o contribuisce a peggiorarli di molto.
      Immagino che i genitori siano separati e che il padre si sia occupato poco di lei e che lei abbia visto la madre soffrire per delle storie sbagliate, diventando così una ragazza senza stima degli uomini e senza fiducia nelle relazioni .
      Purtroppo da quello che mi dice credo che lei possa fare ben poco per aiutarla..

  10. Alex 9 Ottobre 2014 at 09:54 - Reply

    No i genitori non sono separati. Peró é una famiglia un po singolare, dove la mamma decide e tra virgolette porta i pantaloni. Il papá non é una figura forte e presente, anzi molto giovanile che dedica molto tempo ai suoi hobby sportivi. Il problema é che io la amo. Avrei fatto di tutto per aiutarla. Da ingenuo pensavo che l’ amore potesse generare amore, come puó non amarmi se io la amo cosi tanto. Pensavo che l’ amore era un sentimento universale, se amo il mio cane, mia sorella, il mio amico… Loro naturalmente ricambiano. Pensavo fosse cosi anche per lei. Ieri una persona mi ha detto… “Non si ama mai al 100%” e comincio a pensare che forse é vero. Quel che avrei fatto per lei l avrei fatto per poche persone nella mia vita, mia madre, mia sorella. Io sono una persona sicurá di me, risolutiva, coraggiosa, mi butto in tutto e ho sempre avuto il pieno controllo della mia vita. Questa persona mi ha infettato con la sua fragilitá. La mia apprensione mi ha fatto aprire a lei e mi ha reso vulnerabile.

    • Anna Zanon 10 Ottobre 2014 at 08:08 - Reply

      Purtroppo l’amore non basta. Non tutte le persone sono capaci di amare, ci sono persone che non sono in grado di farlo a causa di profonde ferite emotive. Questo credo possa essere il caso della sua ex. Non è colpa di nessuno ma lei non può farci niente.

  11. Anna 9 Ottobre 2014 at 14:40 - Reply

    Salve,in questo periodo, sto vivendo una situazione difficile e vorrei avere una vostra opinione.Sono fidanzata con un Ragazzo da 3 anni e mezzo, lui fa l’istruttore in una scuola della Marina e per questo abitiamo lontani.Ci vediamo il fine settimana e in alcuni periodi di ferie che gli vengono concessi durante l’anno.In questi anni abbiamo litigato spesso per la colpa del suo lavoro,perché lui lo vive in maniera intensa pur sapendo sin dall’inizio che questo periodo da istruttore avrebbe avuto una fine fissata per questo anno. Anche quando non è a lavoro,ci pensa sempre.Tutte le sue energie fisiche e mentali sono sempre state rivolte solo al lavoro.Non ha interesse per altro tipo:attualità,sport,o quant’altro.Io ho sempre vissuto male tutto questo,in quanto mi sono sentita messa da parte, come se il lavoro fosse la sola cosa importante e il nostro rapporto veniva in secondo piano.Io ho sempre dato tutta me stessa in questa storia,è sempre stata la mia priorità su tutto:lavoro, Amici,famiglia e rimproveravo lui di nn fare altrettanto.Questo suo lavoro e tutto ciò che lo circondava(colleghi,oggetti)era per me un rivale da cui difendermi.Mi parlava sempre di tutto questo suo mondo ed io lo ascoltavo per un po, ma poi gli dicevo basta perché mi parlava solo di quello.Gia da Gennaio ,ha cominciato a soffrire sempre di più per il fatto che il suo mandato da istruttore sarebbe giunto a termine a fine anno(sembrava quasi che il giorno in cui finiva coincideva con la sua morte!!!) e il nostro rapporto ne ha risentito sempre di più.Lo sentivo distante,irritato sempre più spesso.Fino ad arrivare ad adesso che è intrattabile.A fine mese andra a svolgere un altro incarico ma questo non lo stimola a stare meglio.Mi dice che vuole essere lasciato in pace, è distante da me, mi parla poco, continua a lavorare anche di più del solito, nn ha voglia di passare del tempo insieme, mi dice che soffre per questa fine perché il personaggio che è stato in questo periodo facendo l’istruttore non lo potrà più essere e che non ci sta capendo niente in questo momento, che non sa quello che accadrà il giorno dopo che non sarà più la.Io dal canto mio, mi sento ferita e impotente.Vorrei poterlo aiutare ma mi tiene a distanza. Mi dice di avere pazienza, ma io non ce la faccio più, sono stremata da tutti questi anni in cui abbiamo litigato per il suo modo di essere a lavoro e per tutte le volte che mi ha promesso di cambiare. Mi diceva di resistere perché a breve sarebbe finito il suo incarico li. Pensavo che questo periodo sarebbe stato il più sereno appunto perché è quasi finita e invece è un inferno.Sto mettendo in discussione tutto il nostro rapporto, l’Amore che prova per me e la voglia di continuare questa storia. Ho paura a chiedere cosa prova per me. Leggendo su questo sito,mi è sembrato che il suo comportamento corrispondesse alla organizzazione di personalità di tipo depressivo. Io sto male,la notte non riesco a dormire, non riesco a mangiare e tutto il giorno vivo con un senso di angoscia e di ansia. Non vedo il mio futuro senza di lui. Vi chiedo qualche consiglio su come agire nei suoi confronti. Può essere che Lui sia depresso? Aspetto una vostra risposta con grande interesse.  Saluti

    • Anna Zanon 10 Ottobre 2014 at 08:03 - Reply

      Cara Anna, no il tuo fidanzato non è depresso ( se lo fosse non riuscirebbe a lavorare a ritmo sostenuto), è possibile invece che abbia una personalità di tipo ossessivo compulsivo. Le persone con questa tipologia di personalità sono dei grandi lavoratori e possono sviluppare una dipendenza da lavoro vera e propria. Il fatto che lui lavori così tanto non significa che non ti ami. E’ solo che la sua autostima deriva da i successi esterni e dal lavorare duro e le emozioni sono un lusso che può concedersi solo dopo aver svolto i mille compiti della giornata.
      Il mio consiglio è quello di cambiare atteggiamento: non insistere perchè passi più tempo con te ma comincia a farti più la tua vita.
      Esci con le amiche o per conto tuo, organizzati senza aspettare che lui si liberi , non fare più di lui la tua priorità.
      Se ti ama, si renderà conto del tuo cambiamento e si attiverà.
      Se invece ha dei sentimenti tiepidi oppure è un lavoro dipendente, non noterai nessuna conseguenza. Anzi, sarà quasi sollevato perchè avrà più tempo da dedicare al lavoro..

  12. laura 25 Ottobre 2014 at 14:17 - Reply

    Grazie per aver pubblicato questo articolo che mi ha dato un consistente sollievo dal percorso di ricostruzione personale che sto facendo.
    Ho vissuto per 5 lunghi anni un rapporto che questo articolo descrive alla perfezione, fatto di minacce, liti plateali ingiustificate, percosse ed eccessivo controllo dei miei orari e delle mie compagnie. Mi è stata negata persino la libertà di uscire da sola, di vestirmi come volevo, di coltivare le mie passioni. Ho lottato a lungo per mediare, per trovare dei compromessi, che non sono mai stati rispettati, nella vana speranza di un futuro che migliore, l’altra persona, continuava a ripetermi che sarebbe arrivato.
    Ho preso il coraggio di andare avanti nella mia vita da sola e ricostruire la mia serenità psicologica che è stata fortemente danneggiata fin dai primi giorni di questa relazione, ed anche se la strada è ancora lunga e i momenti di sconforto sono frequenti, riconoscermi a pieno in questo articolo mi solleva dal terribile senso di colpa che il fallimento di questa relazione mi provoca.
    Grazie.

  13. Martina 8 Novembre 2014 at 22:49 - Reply

    Buonasera dotteressa, sono una ragazza di 20 anni. Sto da due anni e mezzo con un ragazzo con cui ho fatto la scuola insieme, quello è stato il periodo più soddisfacente per entrambi, avevamo un gran feeling e il suo carattere mi andava molto bene. Inoltre, avevamo molti amici in comune, quindi trascorrevamo molte serate insieme. Ma purtroppo finita la scuola abbiamo intrapreso due strade differenti e lui a marzo è partito per l’Australia per sei mesi. Inutile dire quanto ho sofferto, ma da quando è tornato mi sono accorta che lui non mi va più bene per i suoi comportamenti, che dà molto spazio ai suoi amici, che ci sentiamo poco, che vorrebbe coinvolgere nelle sue uscite due sue amiche che non ho mai visto,ecc… erano tutte cose che prima accettavo, ma ora non più soprattutto nel momento in cui le mie amiche si sono fidanzate. Mi sento sola e piango spesso ma spero che lui un giorno decida di mettermi al primo posto, di trascorrere le sue serate con me, di prendere le decisioni con me e di invitarmi alle sue uscite con gli amici. Ho bisogno di una relazione più matura e quella vecchia da “ragazzini” non mi sta più bene. Lei pensa che io mi stia illudendo? La ringrazio in anticipo.

    • Anna Zanon 11 Novembre 2014 at 11:45 - Reply

      Cara Martina, un rapporto di coppia non può restare uguale a se stesso ma deve evolvere. La sfida della coppia è evolvere insieme, spesso uno dei due vuole cambiare mentre l’ altro è ancora in una fase precedente. Il tuo fidanzato al momento non è pronto per far fare al vostro rapporto un ulteriore step.. Puoi dargli altro tempo senza fargli delle pressioni ( che sarebbero controproducenti)…se però nulla cambia bisogna accettare che volete cose diverse e avete bisogni diversi

  14. ANTO 11 Novembre 2014 at 11:52 - Reply

    salve,
    capito per caso su questo blog…cercando di interpretare capire ma molto probabilmente cerco di salarmi da una situazione per me ora inaccettabile…
    vivo da 6 anni un rapporto un po turbolento con un uomo che amo, ma che allo stesso tempo mi fa stare molto male…
    due anni fa dopo un periodo di convivenza mi ha lasciata portandomi come giustificazione il fatto che non si sentisse pronto per un percorso di vita insieme.
    così ho preso le mie cose e sono andata a vivere altrove cercando di riprendermi.
    dopo un mese l’ho ritrovato sotto casa che mi implorava di tornare con lui…inizialmente ho provato a rifrequentarlo, ma le sensazioni e la rabbia che provavo non mi consentivano si stare serenamente con lui.
    Così ho deciso di allontanarlo per provare a guarire e a capire se veramente ero innamorata di lui.
    passato un anno ho capito che quello che volevo era lui e la rabbia che mi portavo dentro era comunque scomparsa.
    Così l’ho voluto rivedere e dopo un pomeriggio di chiacchiere lui mi ha detto che mi amamva ancora e che avrebbe rivoluto ricominciare in quanto tutto ciò che desiderava era avere una vita con me.
    così a maggio scorso siamo ritornati a rivivere insieme con a promessa di non cadere in queste paure.
    a ottobre …mi ha lasciata…di nuovo…questa volta mi ha detto che lui teme di non essere fatto per un progetta di vita insieme nonostante l’amore…
    io ancora sono a casa sua perchè devo trovare un’altra sistemazione…ho notato alcuni sbalzi d’umore da parte sua..e così un giorno ho trovato degli antidepressivi a casa e, con mia sorpresa, ho appurato che ne fa uso da un mese circa…con lui non ho ancora affrontato l’argomento…ma sono seriamente preoccupata…comunque il mio amore per lui non è finito, ma mi rendo conto che una persona così non mi da sicurezze…cose di cui ho bisogno…non so che fare…mi sento addosso un peso assurdo.

    • Anna Zanon 12 Novembre 2014 at 20:56 - Reply

      Cara Antonella, mi sembra che un problema importante del vostro rapporto sia proprio la mancanza di comunicazione che impedisce una vera conoscenza dell’ altro.
      Dovrebbe cercare di capire, ho infatti la sensazione che lui non le dica molte cose perchè si vergogna, perchè ha paura di ferirla.
      Il comportamento di lui mi fa pensare ad una fragilità psicologica, forse ad una patologia che influisce sulla vostra relazione

  15. clara 25 Novembre 2014 at 17:28 - Reply

    buonasera dottoressa, ho letto il suo articolo con molta attenzione e profondo interesse e ho quasi avuto la senzazione che avesse spiato i miei dieci anni di relazione che a fatica sto interrompendo. non mi dilungo in cose che lei conosce alla perfezione e che ha descritto in maniera più che esaustiva, sulle dinamiche e sugli atteggiamenti che per assurdo vengono accettati e anche inflitti. vorrei capire perchè, nonostante nel tempo io abbia iniziato a distaccarmi emotivamente per le “cattiverie” sopportate, nonostante abbia preso coscienza di certe crude realtà e nonostante abbia preso una strada per migliorare la mia vita (visto che é una sola), io abbia continue cadute di malinconia, quasi a raccontarmi bugie, quasi a dirmi che sto esagerando nonostante il cuore faccia tanto male quasi a sentirne il rumore!!!!!!!! uscirne richiede tanta volontà come dice lei quasi credo come una tossicodipendenza. io credo di essere caduta nella ragnatela di un narcisista e credo a mia volta di averlo scelto x continuare a soffrire. ma non conosco il perché.
    grazie

    • Anna Zanon 27 Novembre 2014 at 21:07 - Reply

      Bella domanda! Secondo la psicologia le nostre scelte sono largamente influenzate da fattori inconsci. Forse qualche seduta con uno psicologo potrebbe aiutarla a trovare il perchè

    • claro 25 Dicembre 2014 at 21:02 - Reply

      i narcisisti sono quelli che capiti gli sbagli amano e danno molto di più, te lo dico per esperienza.
      non so bene la tua situazione, ma se è un grande amore, e se avrà fatto di tutto per riaverti, mettilo alla prova, mia moglie ha fatto cosi, oggi siamo più felici che mai
      hai detto bene, la vita è una sola, e passarla con la persona giusta è la più grande fortuna che si può avere

      • Anna Zanon 26 Dicembre 2014 at 09:21 - Reply

        Se una persona capisce i suoi errori e si corregge non è un narcisista. Il narcisista patologico è incapace sia di mettersi in discussione sia di tener conto dei bisogni di un altra persona. Può fare il carino per un pò per riconquistare ma poi ricadrà nella sua consueta disattenzione verso l’ altro.
        Detto questo, bisogna capire se si sta veramente con un narcisista patologico oppure ad una persona che, a causa di modelli familiari sbagliati, non ha mai imparato a stare in coppia.

  16. fede 27 Novembre 2014 at 11:51 - Reply

    cara dottoressa
    negli ultimi anni ho vissuto una storia con un ragazzo di 31 anni come me che viveva nella mia stessa a casa all estero, inizialmente eravamo molto amici poi lui si e’ avvicinato pur avendo una ragazza da tempo che pero vive in italia , lui l ha tradisce e si era anche innamorato di un
    altra che pero aveva gia un ragazzo e non l ha lasciato per lui. la nostra storia poi e’ andata avanti e lui ha sempre detto che dovevo migliorare fisicamente.. cosa che esprimevo anche da sola perche negli ultimi anni ero aumentata di peso.. poi siamo sempre insieme e lui inizia a parlare di un possibile futuro anche se dice di non volere lasciare la fidanzata a meno che io non mi mettessi fisicamente in forma cosa fondamentale x lui. io miglioro e andiamo in vacanza insieme … lui era anche pronto a venire al pranzo di natale coi miei parenti…. lei scopre della vacanza… minaccia il suicidio e lui dice di non lasciarla ma di continuare anche con me… poi lei si fa sempre piu presente e io cado in una depressione .. nn miglioro fisicamente e nn riesco a vederlo… per quasi un anno… lui mi kiama…dice di aspettarmi e che con la fidanzata tutto e’ normale… ha detto anche che ha un altra ragazza con cui esce e sta bene pur nn essendo innamorato…
    oltre a questo ha anche avventure quando la ragazza non c e…. mi dica lei che problemi ha quest uomo e io che dovrei fare

    • Anna Zanon 27 Novembre 2014 at 20:32 - Reply

      Cara Fede, questo ragazzo è un narcisista da manuale e non mi stupirei se non fosse vero che la sua ex abbia minacciato il suicidio. Per me potrebbe benissimo essere una bugia per uscire pulito da una situazione imbarazzante ( per gestire più storie è anche un bugiardo).
      Quello che mi preoccupa invece è il tuo atteggiamento. Sembra quasi che tu debba guadagnarti l’amore di un uomo e sembra quasi che tu creda che avendo qualche kg in più ( sarà vero?) non possa essere amata!

  17. Nicola 27 Novembre 2014 at 12:43 - Reply

    Buongiorno Dottoressa
    la mia storia è questa.Sono Nicola.Ho 30 anni e negli ultimi 4 ho frequentato una ragazza di 2 anni piu piccola.Premetto che l’unico amore che ho avuto fin qui è stato il classico amore dei 18 anni,sono stato con una ragazza bellissima (iconica per me,nel senso che racchiudeva fisicamente quello che avevo sempre sognato) e con un carattere bello deciso.la storia poi finì male (lei mi lasciò in malo modo). Da allora in poi non sono piu riuscito a provare quel sentimento profondo con nessuno e gli ultimi 10 anni sono passati a dire ‘no’ a tutte le possibilità femminili che mi sono capitate (alcune anche molto belle). ‘no’ perchè non mi sentivo coinvolto. non mi sentivo preso da loro. 4 anni fa come dicevo incontro questa ragazza.Bellissima e molto solare..ci frequentiamo per un mese dopodichè lei fa un passo in piu e io mi irrigidisco di nuovo.’no’.A differenza delle altre però lei non demorde e continua a cercarmi.ci rifrequentiamo e io mi irrigidisco ancora.niente c’è qualcosa che non va.La prima cosa che mi frena è fisica.ha un viso d’angelo ma fisicamente mi trasmette poco sex appeal.non la vivo sereno sento ‘di non amarla’..lei fugge ma di di fatto non demorde e trova sempre un modo per cercarmi e stare con me (abbiamo tantissimi amici in comune quindi è facile vedersi)..piano piano inizio a scoprire dettagli meravigliosi della sua persona..è iperattiva,ha mille interessi, mille amicizie,ha gusti praticamente identici ai miei,ha uno stile di vita che si plasmerebbe perfettamente col mio, ha una famiglia stupenda insomma,gli obiettivi sul futuro sono gli stessi…io inizio a capirci poco.il rapporto che si è creato è bello.c è feeling.Me la godo in compagnia..Inizio a vederla e sentirla perfetta per me e qui iniziano i problemi.Cambio approccio cerco di stringermela forte ma dentro qualcosa continua a non andare.mi sveglio di notte,ho un peso.Non riesco a vivere leggero.a sentirmi sereno…un weekend via non riesco a farlo, l’ansia mi ottura la mente.L’unica cosa che riesco a dirmi è ‘è perfetta Nik perchè non ti piace?’…ma cosi è.Il mio pensiero al mattino è ‘non illuderla, non la ami’..con lei sono sempre stato sincero.lei sa tutto…in questi 4 anni di ‘no’ l’ho vista andare con altri ragazzi pur sapendo che la persona che ama sono io.Decidiamo di separarci e stare lontani tante volte ma dopo poco lei mi cerca e tutto ricomincia.Ora non la sento da un paio di mesi.Il tormento che quasi mi impediva di lavorare è scemato…rimangono il dubbio di aver lasciato andare una persona tanto speciale con cui avrei voluto veramente condividere tutto.rimane il vuoto e la certezza che una ‘giusta’ come lei non la ritroverò.le ho provate tutte ma è inutile.Certe volte l’amore è un’ostacolo.La mia vita sarebbe stata tutta in discesa..
    Grazie per l’attenzione
    Nicola

    • Anna Zanon 27 Novembre 2014 at 20:22 - Reply

      Lancio una provocazione:..ma non è che lei si sentiva inadeguato nell’ essere il fidanzato di una ragazza così speciale? Forse inconsciamente lei aveva paura che prima o poi una ragazza tanto straordinaria si sarebbe stancato di lei e l’avrebbe lasciato come l’ altra..magari per mettersi con un altro ragazzo.
      Credo che siano state queste paure inconsapevoli ad impedirle di innamorarsi ..

  18. alessio 5 Dicembre 2014 at 13:34 - Reply

    Cinquantenni entrambi, stiamo insieme da 12 anni e l’intimità è terminata dopo circa tre/quattro anni (ero diventato troppo ‘domestico’ e prevedibile secondo lui). Qualcuno mi ha detto che il mio karma evidentemente è la sindrome di Pigmalione… nel senso che l’altro cresce con me e mi mette da parte ma in gran considerazione, ma da parte, perché ormai forte e capace di gestirsi proprio perché sono ‘nel cassetto’. Quante umiliazioni anche nel fare un regalo che non era poi quello desiderato e rinfacciato fra discussioni e rimproveri. Vorrei amare serenamente, ma non riesco a lasciare tutto… credo comunque di avere sempre io ‘le spalle più forti’. So che mento a me stesso. ma che lui si devasti una volta andato, questo lo so per certo. Non so che fare e lasciare un altro passato irrisolto dietro di me sarebbe troppo.
    grazie per avermi letto fin qui
    alessio massimo

    • Anna Zanon 11 Dicembre 2014 at 10:12 - Reply

      Forse potrebbe aiutarla un colloquio con uno psicologo per cercare di far luce sulle complesse dinamiche di questa relazione e imparare a gestirle in un un altro modo

  19. Apple 5 Dicembre 2014 at 15:00 - Reply

    Buongiorno dott.ssa, già lo sapevo, ma ora mi ha chiarito che vivo un amore malato. Ho 29 anni da 5 sto con un ragazzo che si era presentato benissimo, anche se ai miei non è MAI andato. Eravamo pieni di progetti, felici, lui aveva un bel lavoro, si è sempre comprato tutto ciò che desiderava, mi faceva regaloni…peccato che andando avanti abbia scoperto che anche se lavora da quasi 15 anni, non ha un soldo, ha problemi con equitalia, hiede soldi a tutti e poi sparisce, ha preso un bar e rubava i soldi al suo socio. Oltretutto, è gelosissimo di me, non posso uscire con le amiche, ma lui lo può fare, non posso andare in giro, ma lui sì, i miei lo odiano e non viviamo più bene la nostra quotidianità. In realtà io non lo amo più, ma non riesco a lasciarlo. L ho fatto e mi diceva di volersi suicidare, sono ritornata ed è peggio di prima, è un insicuro pieno di problemi, è diventato 150 kg non si ama ma pretende che lo faccia io. Il suo unico pensiero è il cibo, io vado in paestra e a nuoto e mi tengo im forma e mi dice che non penso ad altro che ad essere bella. Mi dice che l ho lasciato perché penso solo ai soldi e ad avere un fidanzato figo. Provo a a lasciarlo e si vuole suicidare, blocco le telefonate e whatsapp e diventa pazzo, ritorno xke si vuole suicidare e mi controlla la mia mail, controlla quando sto su whatsapp, gira in cerca della mia auto per sapere dove sono…. dovrei cambiare città. Ma vorrei essere libera di poterlo lasciare senza paura che si suicidi e senza paura poi di dover vivere pedinata…cosa mi consiglia? Lui ormai sa che non lo amo ma ho paura che davvero possa fare qualcosa che non va….oltretutto lui è uno che racconta un sacco di balle, vorrei non credere che s fa del male, ma ho paura che lo faccia. Grazie mille

    • Anna Zanon 11 Dicembre 2014 at 10:09 - Reply

      Cara Apple, temo che il tuo fidanzato abbia una seria patologia. La sua minaccia di suicidio se tu lo lasci, credo che sia un modo di manipolarti. Sa benissimo che se gioca questa carta, tu resterai con lui.
      Ma qui c’è una persona che sta morendo lentamente e si sta suicidando poco a poco, restando in una relazione con un uomo che non ama, non stima, di cui ha paura e che non le piace nemmeno fisicamente.
      Sta facendo a te stessa una terribile violenza. Il mio consiglio, oltre a quello di recarti in un centro per la violenza sulle donne ( un tipo così potrebbe forse diventare pericoloso) è quello di rompere poco a poco: diluisci gli incontri, negati sessualmente, mostrati lagnosa, noiosa e poco empatica..

      • Apple 11 Dicembre 2014 at 17:03 - Reply

        Grazie dottoressa! Martedì sera lo ho lasciato, ho avuto paura, ma lo hi fatto, mi ha detto che sono una delusione e che adesso vado io a dirlo ai suoi genitori che lo ho lasciato e perché. Non lo farò sicuramente anche perché i suoi gli danno sempre ragione. Ora ha detto che andrò con le (appellativo pesante e poco simpatico) delle mie amiche. Ora sto bene! Non blocco telefono e whatsapp perché so che tanto sua cuginq sicuro glielo farà vedere dal suo cel, lui con una scusa glielo chiederá, al solito, e, al solito lui non lo avrà detto a nessuno che non siamo insieme. Non me ne frega.
        Grazie mille

        • Anna Zanon 12 Dicembre 2014 at 19:06 - Reply

          Mi raccomando..tieni duro, non lasciarti spaventare e vedrai che tutto si risolverà per il meglio

          • Apple 13 Dicembre 2014 at 08:09

            Grazie al suo post e alle repliche di tutte le altre persone mi sono messa forza!
            Grazie!

  20. Mario 9 Dicembre 2014 at 08:12 - Reply

    Gentile dottoressa
    Mi trovo da ormai anni incastrato in una relazione assurda. Io ormai ho quasi 30 anni e lei 25, ci siamo conosciuti 5 anni fa in una classica vacanza estiva in una località turistica solo che lei era di Milano e io di Padova. Finita l’estate abbiamo tenuto i rapporti ma, vista la distanza, siamo stati un po discreto. Ci sentivamo in chat e ogni tanto ci vedevamo ma non c’era nulla di concreto, non stavamo insieme ma cmq rimaneva attrazione. Quindi in questi mesi in pratica ognuno faceva la sua vita. Dopo alcuni mesi abbiamo cominciato a frequentarci più seriamente e abbiamo deciso di metterci ufficialmente insieme. Ci vedevamo tutti i fine settimana dal veberdi alla domenica prendendo il treno una volta io per Milano è una volta lei per padova. D’estate abbiamo fatto un periodo lungo di vacanze insieme, è stato un periodo bellissimo, ci divertivamo, uscivamo con gli amici e ci amavamo tanto. Col passare dei mesi però lei richiedeva sempre qualcosa di più e, dato che io mi ero laureato e avevo finito gli studi, pretendeva che mi trasferissi io a Milano, in quanto lei studiava medicina la. Mi sono trasferito e abbiamo iniziato a convivere è da qui in poi pian piano è stato il delirio. In primo viene a scoprire (colpa dei socual network) che nel periodo in cui ci sentivamo solo in chat e ci vedevamo di rado io ho avuto una mezza storiella con una delle amiche della mia compagnia. In realtà era niente di che, solo un paio di giorni per dire, ma lei si è incazzata tantissimo come se l’avessi tradita e in più quando mi chiese ovviamente negai minimizzando la cosa è quindi si arrabbiò anxhe perché le avevo mentito. Non era veramente successo niente di che, al Max un bacio, e in più non eravamo insieme, eravamo single, io a Padova e lei a Milano.
    Fatto sta che da qui è iniziata una tragedia. Ha iniziato a trattarmi male e obbligarmi a fare cose sgradevoli. Lei diceva di amarmi ancora ma che doveva fidarsi e quindi ha iniziato obbligandomi e non vedere più i miei amici perché colpeboli di averle “nascosto” la cosa. Poi ha iniziato ad avercela col mio sport preferito, la pallavolo, diceva che stavo fuori che non si fidava etc.. E via la pallavolo. Poi ha iniziato a fare una crociata anche contro la mia città e i miei parenti. Ora non vuole che vada più a trovarli. Dice che si impicciano e che a lei stanno antipatici e quindi lei non vile accompagnarmi. Ma se non mi accompagna ha paura che io torni a casa e veda i vecchi amici o questa famigerata tizia di cui ho perso i contatti ormai 3 anni fa, come purtroppo i vecchi amici. È sempre insicura, se andiamo in un negozio e c’è una cassiera giovane mi fa uscire senza comprare niente perché dice che “flirto” in giro. Se andiamo al ristorante dice che guardo solo le cameriere e fa una scenata. Io l’ho forse amata troppo e forse nonostante tutto continuo ad amarla ma ora non ho praticamente più amici, sono costretto a lavorare da casa e se c’è qualcje commissione esterna mi fa la vita impossibile immaginando che vada chissà dove. Ma ora con i parenti proprio non so trovare una via d’uscita. Sono mesi che mi impedisce di tornare a casa e addirittura non vuole che li chiami perché si impicciano. Mi mandano messaggi chiedendo dove sono e io non so che rispondere. Cerco a ogni costo di trovare un compromesso almeno per questo ma lei dice che “do sempre ragione a loro” che non penso mai a lei a come si sente quando loro si impicciano e che entrano nella nostra vita a disturbabrci e a ficcare il naso ( sono mesi che non li vedo e lei non li vede o ci parla da quasi un anno ma nonostante tutto dice che esistono e le rovinano la vita).
    Non so come ma riesce anche a farmi sentire in colpa perché non la ascolto e non capisco i suoi sentimenti.
    Mi rendo conto di essere un idiota, sono intrappolato in questa relazione da anni ormai e ora sto perdendo oltre agli amici, alle passioni anche tutta la mia famiglia eppure non riesco a lasciarla e non capisco il perché. Prima di conoscere lei sono sempre stato bene o male single, ho sempre avuto una gran autostima e sono sempre stato presente per tutti, amici parenti conoscenti. Se c’era un favore da fare ero pronto, adesso sono sparito e quelle volte che mi faccio vedere, se sono con lei, mi sento sempre a disagio perché si comporta male, guarda male tutti e se non le sto ossessivamente vicino in queste situazioni dice che la abbandono in mezzo alla gente e litiga dicendo che
    Non ho mai cura di lei.
    Che depressione, ero così forte e ora sono così debole.
    Ho scritto di getto un papiro in un momento in cui abbiamo nuovamente litigato per i soliti motivi e ho voluto sfogarmi In un momento di sconforto.
    Non capisco perché ormai sono anni e non riesco a uscirne.
    Auguri se avrà voglia di leggere.

    Mario

    • Anna Zanon 9 Dicembre 2014 at 19:06 - Reply

      Caro Mario, purtroppo lei è intrappolato in una relazione patologica che le sta risucchiando l’ energia vitale. Le consiglierei di iniziare un percorso terapeutico che l’aiuti a vedere tutte le manipolazioni di cui è vittima e darle la forza di uscire da questa relazione . Coraggio, se vuole aggiornarmi sull’andamento della sua situazione, mi fa piacere

  21. laura 18 Dicembre 2014 at 14:31 - Reply

    gentile dottoressa, ho 56 anni e dovrei aver capito tutto della vita e invece no. Io sono separata, ho cresciuto i miei due figli da sola, adesso hanno 28 e 23 anni, sono diventata nonna di una bellissima nipotina, sono soddisfatta della mia vita del rapporto con i miei figli, con i miei genitori, le mie amiche, colleghi e colleghe insomma tutto bene se non fosse per la situazione sentimentale. Ho una relazione da 8 anni e mezzo con un uomo sposato. Mi sono buttata in questo amore perchè pensavo che lui fosse in procinto di separarsi ma invece non era così e questo l’ho capito subito ma dato che c’era e c’è tutt’ora una grande attrazione fisica e un’intesa sessuale molto forte non ho avuto il coraggio di chiudere immediatamente. Lui ha 62 anni, seri problemi di salute, non ha un lavoro e ha perso un figlio, ovviamente il grande dolore per questa perdita non lo abbandona mai. Con la moglie non c’è più nessun rapporto solo una questione economica li tiene sotto lo stesso tetto, io non capisco perchè continuo questa relazione, non mi sta bene fare l’amante a vita, tenga presente che io mi vergogno di avere una relazione con un uomo sposato e faccio il possibile per nasconderlo ai miei figli, ci vediamo al mattino prima che io vada in ufficio, vado da lui perchè non ha la macchina (la usa la moglie per andare a lavorare) noi abitiamo in due paesi limitrofi e usare il mezzo pubblico è fuori discussione. L’ho detto a lui che non posso pensare di continuare così cosa faccio a 60, 70 anni continuuo a partire al mattino con l’auto per andare a trovarlo? La moglie prima o poi smettterà di lavorare e allora? Lui risponde “mai dire mai” che tutto può succedere e che sta lavorando per cambiare le cose, che può riuscirci ma potrebbe anche non riuscirci e che comunque non dobbiamo rinunciare a questo amore e viverci ogni momento che possiamo stare insieme. Certo, va bene, ma il fatto è che io mi sento sempre “l’altra” quella che “ha rubato il marito”, anche se lui ribadisce che il suo matrimonio era già finito prima di incontrare me, io mi sento in difetto, mi sento quella che si deve vergognare! Il fatto è che ho provato a chiudere perchè ci sono anche aspetti del suo carattere che mi mandano in bestia, lui ha dei modi nei miei confronti quando litighiamo che mi feriscono ma nonostante tutto non riesco a tenere duro. Ogni volta che dico basta lui mi chiama in continuazione, mi manda sms, io mi sento in colpa perchè lui mi fa pesare il fatto che io ho tutto (figli, lavoro, salute, una vita felice) e lui invece ha solo me e se io lo lascio neanche più quello e lui non si merita neanche un po’ di felicità? Però poi anche l’idea di non vederlo più mi fa stare male e non so più cosa voglio davvero. Insomma dottoressa mi sento una stupida e le confesso che vorrei che lui si innamorasse di un’altra e mi lasciasse stare, così lo saprei felice, so che non sarebbe da solo e io non mi sentirei in colpa per non avere avuto il coraggio di difendere e di continuare questo amore. So di non essere stata abbastanza chiara ma ci vorrebbe troppo tempo per raccontare tutto, spero di avere fatto un quadro generico della situazione e aspetto se possibile un piccolo consiglio che mi aiuti a capire meglio me stessa. Grazie mille. Cordiali saluti.

    • Anna Zanon 18 Dicembre 2014 at 16:40 - Reply

      Cara Laura, la cosa che mi piace meno di questa situazione è che quest’uomo è un manipolatore che cerca di far leva suoi suoi sensi di colpa per farle restare in una relazione malata. Non è colpa sua se lei ha tutto al contrario di questo signore. Le cose non le sono piovute dal cielo ma le ha costruite, al contrario di quest’ uomo che sta con la moglie per farsi mantenere e la tradisce da 8 anni e mezzo.
      E già questo le fa pensare che tipo di persona sia.
      Lui le fa promesse vane ( ci stiamo lavorando), e quando lei si allontana le fa credere di essere cambiato, diventando dolce, gentile e premuroso.
      Capisco che lei quando lo lascia, le manchi e ci stia male. Dopo 8 anni e mezzo si è creato un forte legame, lei sente la solitudine e forse è anche un pò spaventata all’idea di ricominciare da capo ad un età non proprio giovanissima ma deve tenere duro. Più aspetta, più sarà difficile.
      Il fatto che lui le manchi non significa che sia l’uomo giusto per lei.
      Pensi invece a lungo termine, a quello che vuole per la sua vita: se lui non ha lasciato la moglie in otto anni e mezzo, non lo farà mai. L’intesa sessuale va bene ma temo che se il vostro rapporto si ufficializzasse, lei non avrebbe un compagno con cui condividere le responsabilità della vita ma qualcuno da mantenere e curare che in più la tratta anche male!

  22. gio 23 Dicembre 2014 at 16:54 - Reply

    Il solo fatto di trovarmi qui a leggere, mi fa pensare che forse qualcosa non va. Esco oramai da sei mesi con una ragazza e confesso di aver perso la testa. Proma d’ora mai mi era capitato di innamorami così. I primi mesi tutto è filato liscio anche perché io ero il distaccato di sempre e lei molto simile a me. Poi però i miei sentimenti sono cambiati. Lei è una donna davvero intelligente e mi ha preso molto di testa oltre che fisicamente. Ma dopo l’estate il sup modo di fare è cambiato. Ha problemi a lasciarsi andare e questo è evidente, quando stiamo insieme è tutto rose e fiori pur vedendoci solo 2 volte a sertimana. Ma durante il giorno è molto assente. Un messaggino la mattina di buon giorno e poi una massimo due telefonate in tutta la giornata. Mi accorgo che tende molto ad impormi le sue regole e il fatto che io le accetti mi preoccupa perché proprio non è da me. La sento distante e quando glielo faccio presente lei si scoccia evidentemente. Non credo di chiedere tanto in fondo chiedo solo di sentirla più presente. Poco tempo fa l’ho lasciata prorpio per questo e dopo una settimana abbiamo parlato e lei ha voluto “riprovarci” ma ora mi sto accorgendo che la situazione non cambia. E mi accorgo che la mia speranza invece è proprio questa. Cosa devo fare?
    Grazie

    • Anna Zanon 27 Dicembre 2014 at 13:06 - Reply

      Ma la prima cosa che viene in mente è che abbiate modi diversi di vivere l’ affettività. Due telefonate al giorno non mi sembrano poche…Non sempre la riservatezza è una prova di disamore

  23. chiara 24 Dicembre 2014 at 15:47 - Reply

    Gentile dottoressa, sono capitata per caso su questo sito e non ho potuto trattenermi dal raccontarle la mia situazione. Sono una ragazza giovane, di 22 anni, e da quasi un anno sto frequentando un ragazzo, forse meglio dire uomo, di 14 anni più grande. Fin da subito c’è stata una grande attrazione fisica e nonostante la differenza d’età abbiamo iniziato a vederci. Devo ammettere che questa persona si è sempre comportata con sincerità con me, non mi ha mai promesso nulla e mi ha sempre detto che a causa di una sua storia precedente molto sofferta non aveva intenzione di costruire qualcosa di serio con me o con altre. Quindi so che inizialmente oltre che con me è uscito anche con altre ragazze e tutto sommato ho sempre accettato questa cosa, proprio perchè non me lo ha mai nascosto. Inoltre ho sempre pensato, durante i primi mesi della conoscenza, che sarebbe stata una cosa passeggera e che quindi non avrei avuto problemi a liberarmi di lui. In realtà, però, le cose non sono andate proprio cosi. Abbiamo iniziato ad affezionarci e lui stesso ha iniziato a dirmi cose che non mi sarei mai aspettata: sta comprando casa e mi ha chiesto di trasferirmi da lui per qualche giorno ogni tanto, vuole lasciarsi andare e vivere il rapporto con me senza freni e come andrà andrà. E fin qui tutto farebbe presumere ad una storia a lieto fine. Io invece non la vivo cosi. Nonostante ciò a sentire lui noi ancora non siamo fidanzati, le nostre famiglie non ci conoscono e si possono fare progetti per il futuro(a breve termine chiaramente) solo quando piace a lui e quando questa cosa non lo spaventa troppo. Io cerco di capire tante cose, ma a volte proprio non ce la faccio. A me piacerebbe “stare” con una persona che abbia considerazione per me e che mi rispetti, una persona a cui io piaccia. Invece mi trovo sempre di fronte qualcuno che ha sempre una parola di disprezzo per me, per sottolineare i miei difetti, e che passa ore a lodare la bellezza e la perfezione di tutte le sue altre amiche. Potrà sembrare una cosa stupida, ma anche parlandone con lui la risposta è stata che non vuole sbilanciarsi troppo con me perche poi rischia di innamorarsi, come se due complimenti in più cambiassero qualcosa!! Allora la mia domanda è: cosa vuole da me? Perchè pretende che io gli stia vicino, gli dia affetto, lo supporti quando lui per me ha sempre cosi poca considerazione, mai che si preoccupi di quello che faccio(studi, amicizie..), mai che mi faccia un complimento. Mi dice che mi vuole bene, ma io devo accettare atteggiamenti di superiorità solo in virtù del fatto che ha 14 anni più di me. E non esiste proprio! Ultimamente questa situazione sta iniziando a pesarmi molto, tanto che anche il sesso, che fino ad ora è sempre stata l’unica cosa su cui siamo sempre andati d’accordo, non mi piace più. Lui se ne è accorto e quindi continuiamo a litigare per piccolezze senza voler accettare davvero quali siano i problemi. Ripeto io posso capire che lui abbia paura, anche io sono terrorizzata dall’idea di innamorarmi di lui, e lui lo sa, ma anche se sono consapevole che questa situazione non mi sta bene continuo a volergli dare la possibilità di dimostrarmi che mi vuole. Ma mi vuole davvero? Non lo so più nemmeno io, però non ho il coraggio di lasciarlo perché quando stiamo bene lo stiamo davvero e non so cosa fare…
    Mi scuso per la lunghezza del commento, spero che non si stanchi prima della fine.
    Buonasera

    • Anna Zanon 26 Dicembre 2014 at 10:03 - Reply

      Cara Chiara, temo che lei abbia conosciuto un narcisista. Le dico chiaramente che il vostro rapporto non ha futuro, lui non vuole innamorarsi ma avere una persona da frequentare senza impegno nei tempi e nei modi decisi da lui ( e sentendosi libero all’occorrenza di uscire con altre).
      Per carità, si liberi di un rapporto che non le dà più gioia e che sta intaccando la sua autostima.

  24. Anna 24 Dicembre 2014 at 18:45 - Reply

    Leggendo mi rendo conto che il mio è stato, per 3 anni, un amore sano e felice e nell’ultimo anno un amore davvero malato…lui l’anno scorso è andato a lavorare fuori, tornava una volta al mese e col tempo è diventato più egoista e i suoi sentimenti si sono affievoliti…ha iniziato a trascurarmi (ma non dal punto di vista sessuale), davo soltanto io…e ricevevo poco in cambio..e mi accontentavo..davo ancora di più..perchè non volevo perderlo…poi mi lascia perchè non sa ciò che vuole, ma dopo un mese torna dicendo che non può amare nessuno come ama me!Vuole sposarmi, portarmi nella sua città, avere un figlio..I primi mesi ricomincia a dare anche lui,come una volta, poi vedendoci sempre una volta al mese, si allontana di nuovo..alterna giorni di dolcezza a giorni di freddezza..ed io penso sia per lo stress dovuto al lavoro e alla nostra distanza (che non è poca!)..però quando ci vedevamo era dolce e passionale come sempre, fino all’ultimo giorno! dopo 8 mesi, colpo di grazia! Ha conosciuto una che vedeva tutti i giorni al bar e che l’ha colpito..vuole stare con lei..quindi mi lascia e sparisce…davvero stavolta..pubblica in continuazione foto con lei, in cui sembra felicissimo..sono quasi 2 mesi che non ci vediamo e sentiamo più… E’ vero che ormai era un amore malato ma è iniziato tutto da questa distanza..non c’è soluzione per noi? per tornare felici come una volta? Capirà mai che di lei si è solo infatuato perchè noi stavamo sempre lontani e quindi lei era la strada più facile? mentre l’amore è quello che ha costruito con me in questi 4 anni?

    • Anna Zanon 26 Dicembre 2014 at 09:49 - Reply

      Capita che l’innamoramento degli inizi non si tramuti in un vero amore. La distanza è sempre una dura prova per un rapporto perchè fa capire se un sentimento è profondo o meno. Ne vostro caso la distanza imponeva delle scelte importanti e definitive ( matrimonio, ecc) che lui si è reso conto di non essere pronto ad affrontare.
      Il futuro non lo conosce nessuno ma il mio consiglio è quello di non restare ad aspettare un ritorno di fiamma che potrebbe non avvenire mai e andare avanti con la sua vita.

  25. Arianna 26 Dicembre 2014 at 01:43 - Reply

    Dottoressa ho un problema di dipendenza affettiva verso il padre di mio figlio che farà i 2 anni a breve, quando lo conosciuto lui mi amava e mi faceva sentire viva mi ha protetto come una bimba , perché Kun po lo sono non ho avuto l amore dei miei genitori ma al contrario un infanzia terribile, in questo uomo ho investito tutto lo amato annullando me stessa .lui a 25 anni più di me è rumeno ha avuto una vita difficile ed a un carattere molto problematico ed ogni tanto litigato , ma me ne andavo a casa mia , con vivevo con lui ma quando c’erano le liti stavo sola a casa mia nonostante tutto a modo suo mi amava ed eravamo molto uniti condividevano tutto mangiavano nello stesso piatto eravamo indissolubile. Dopo è arrivato un bimbo , ed lui è partito in Romania promettendo di tornare con un po di soldi per fare una vita insieme , doveva vendere dei valori che aveva …lui era sposato con tre figli grandi ma con sua moglie era finita da molti anni , infatti è rimasto 9 anni in Italia senza mai andare a trovare i suoi figli , però lavorava e mandava soldi per loro., quando è partito non è stato sincero mi ha detto che andava da sua madre la cui conservava i suoi valori, e non andava a vedere i suoi bimbi,cosa che io ho creduto , ma io stessa dicevo vai a trovare i tuoi figli,poi andrai a vendere le tue cose , io ti aspetto, scopri dopo dopo tanta fiducia che sua madre non conservava nessun valore , i valori li conservava sua moglie .subì un trauma in lui credevo. Per 2 giorni non lo senti , poi mi telefono dicendomi che sua moglie aveva venduto tutto ed non aveva più niente , per torno da me senza un soldo e io lo accetta i a braccia aperte aspettavo un bimbo.partimmo poi per la Romania perché con i soldi che c’erano facevamo la fame ed in Romania la vita costa poco,prendemmo una casa in affitto lui mi stette molto vicino e mi dava più amore di prima. Mi disse che mi ha mentito per la sua sicurezza , non si fidava di me.comunque nonostante tutto ero felice di averlo vicino,anche se mi ha fatto soffrire , durante l anno in Italia, il 13 di febbraio nacque il piccolo,io dopo il parto non sentivo l amore materno come le altre mamme , non lo so cosa mi è successo, arrivati a casa dal ospedale lui vedeva solo il bimbo e prendeva cura di lui.io ero debole ero a letto persi molto sangue .lui mi mise in disparte per il bimbo , io non esisteva più solo mio figlio era la sua vita , comincio ad picchiare ed ad trattarsi male , non mi aiutava .io ero come se non esistesse , nutrito per mio figlio gelosia consideravo mio figlio un rivale , che mi aveva tolto l amore ,andai in depressione non volevo mio figlio e nemmeno lui volevo solo morire , amavo Pedro e non mi rassegne vedi non essere io più la sua bambina, perché purtroppo lo sono,i traumi del infanzia li vivi per sempre , tutto andò degenerato lui a volte mi guardava , ma a me mancava k
    La libertà che avevamo per noi , ed in più non sono stata una madre e mi sento in colpa non so cosa mi sia successo dopo il parto .io questo bimbo lo voluto contro tutti..adesso io amo mio figlio ma purtroppo bara me è lui le v
    Cose vanno malissimo lui mi picchia è diventato un uomo cattivo,Ion più comanda su mio figlio e non mi permette di fare con giacomino la mamma .io no questo uomo lo amo ancora ma non più come prima se il bimbo non c’era l avrei lasciato da tanto tempo.ma vivendo assieme io non riesco ad prendere mio figlio ed lasciare questo uomo , mi sento morire senza di lui.sono in esaurimento da quando è nato giacomo , non posso immaginare una vita senza il suo sorriso la sua dolcezza e il suo amore che un tempo , spero che cambi.mi ha distrutto ma lo voglio ancora mio figlio è vasta caro a suo pare e non voglio vederlo soffrire. Dottoressa mi dia un consiglio cosa devo fare mi sento sola al mondo mi sento al inferno soprattutto vivendo qui ,.dott cosa devo fare mi aiuti sono a terra ….non riesco a lasciarlo penso sempre ai ricordi di quando mi amava ,,, grazie atten
    Do una sua risposta ..arianna

    • Anna Zanon 29 Dicembre 2014 at 19:44 - Reply

      Cara Arianna, quando una donna diventa madre vive un periodo di particolare fragilità psicologica. E’ difficile diventare mamme quando dentro di noi c’è ancora una bambina fragile e ferita che richiede attenzioni.
      Non so quanti anni lei abbia, immagino che sia molto giovane. Il bambino ha cambiato la sua vita e ha destabilizzato il suo rapporto di coppia: non è più lei la bambina da accudire ma una donna adulta che deve occuparsi di un piccolo esserino, agli occhi del suo compagno non è più lei la piccola da coccolare ma il nuovo nato.
      E’ difficile accettare questo cambiamento se si ha ancora troppo bisognose d’amore perchè si è ricevuto troppo poco affetto nella vita.
      Ma lei ha bisogno di farsi aiutare, di sentire che altre persone si possono occupare di lei solo così potrà occuparsi di suo figlio. Si rivolga ad un consultorio familiare e inizi un percorso li.
      Come vede non le ho detto niente sulla dipendenza affettiva dal suo compagno. Lei è infatti troppo sola e vede in lui l’unica fonte d’amore.
      Cerchi di riprendersi la sua vita, si rafforzi, cerchi un lavoro, si riprenda il ruolo di madre..solo così avrà la forza di lasciarlo

  26. Roman 26 Dicembre 2014 at 09:57 - Reply

    Buongiorno
    Da un’anno ho una storia con una ragazza molto bella che non smettera’ mai di piacermi in quanto , quando siamo assieme siamo come due bambini che giocano e non si preoccupano del tempo.
    Io ho 45 anni lei 40 ognuno con il suo passato amoroso vissuto intensamente,
    Un’ anno vissuto assieme dove a lei gli e’ morto lo zio poi il papa’ (5 mesi fa’).
    L’ ho consolata in ogni occasione con mille attenzioni .
    Poi ho avuto un problema io. grave- e lei mi ha risposto che i suoi sono molto piu’ importanti .
    Il primo Dicembre io ho perso il lavoro ..lo ho riferito a lei e mi ha risposto che ha un problema da risolvere e che mi chiama domani .
    Ridevo scherzavo prima di conoscerla ora mi alzo dal letto con difficolta’ .
    Ho bisogno io di troppe attenzioni io ?
    Un vero uomo deve avere solo attenzioni per la donna e non averne,?
    Mi dia un consiglio ,,io non so piu ‘cosa e’ giusto .
    Grazie mille

    • Anna Zanon 27 Dicembre 2014 at 12:58 - Reply

      Buongiorno, il rapporto si basa sulla reciprocità. Forse lei è incappato in una narcisista che chiede attenzioni ma non sa darne.

  27. Marta 27 Dicembre 2014 at 14:22 - Reply

    Buonasera,
    Mi sento male ho bisogno di conforto e soprattutto di poter parlare di questo che sto per dire. Non ho nessun con cui potermi confrontare, perché non ho uno straccio di amicizia ne’ qualcuno da chiamare. Vivo con i miei con i quali non ho dialogo e non voglio capiscano nulla di quello che mi accade. Prima a pranzo mi veniva da piangere e ho dovuto trattenere le lacrime.
    Il mio problema è che sto da un anno e mezzo con un ragazzo che abusa di droga. Riesce a stare tranquillo anche qualche settimana ma alla prima disponibilità economica ci si sperpera tutto arrivando all’indigenza (è costretto a digiunare). Allora mi scrocca i soldi. Prima mi chiedeva prestiti ora ha capito che non glieli do più e fa in un altro modo: me li chiede col contagocce, tipo la ricarica del cell, la benzina i soldi per il cibo, mettendomi con le spalle al muro perché se non glieli do non mangia. Non facciamo mai niente, non usciamo perché tutto costa e lui non ha una lira e dovrei pagare tutto io. Che lo farei pure ma non per uno che una volta ha sperperato in coca 1000 euro in 10 giorni.
    Gliel’ho detyo un sacco di volte che io così non ci posso stare e che era meglio lasciarsi. Ma lui si mette a piangere fa il bambino, dice che senza di me non ce la fa, mi ubriaca di sensi di colpa dicendomi che se io gli stesso più accanto snifferebbe di meno. Il problema è che ho un sacco di problemi familiari per i quali non posso stare troppo tempo con lui (e con nessun altro, infatti non ho amici e non esco mai). Lui capisce i miei blocchi ma non capisce che se mi desse un po’ più di certezze sarei motivata a cambiare, così invece non riesco.
    Ieri ci siamo visto ed era dopo il suo ennesimo sperpero. Non ho retto e gliel’ho rinfacciato. Me ne sono tornata a casa intenzionata a non cedere più.
    Mi sento uno schifo. L’ho lasciato con zero euro in tasca, vive solo i suoi familiari sono partiti e così tutte le persone a cui potrebbe chiedere una mano. In questi giorni aveva solo me e l’ho mollato forse in uno dei periodi più tosti dell’anno.
    Mi sento in colpa. Ho paura che gli succeda qualcosa. Vorrei andare a casa sua a lasciargli dei soldi per tirare avanti finché non torna qualcuno. Ma ho paura a lasciargli del denaro perché ci si comprerebbe la coca.
    Non so che fare mi sento bloccata e indegna.
    Mi scuso se ci sono errori ma ho scritto tutto di getto.
    Grazie a chi leggerà e vorrà commentare.

    • Anna Zanon 29 Dicembre 2014 at 19:30 - Reply

      Cara Marta,
      purtroppo stando con lui e dandogli dei soldi, lei diventa involontariamente complice nel suo uso di droga. Purtroppo solo quando si troverà con le spalle al muro e si renderà conto di averla persa, troverà la motivazione per farsi aiutare. Lei stando con lui, non solo non l’aiuta ma si rovina la vita.
      Se lui non si fa aiutare, lei dovrebbe lasciarlo. Ma nel frattempo perchè si fa aiutare un pò anche lei?

    • lorenzo 20 Aprile 2015 at 08:27 - Reply

      Marta lascia perdere finche nn esce dalla droga tu nn potrai mai aiutarlo. Capisco i tuoi sensi di colpa.. ma cm dice la d.ssa fai peggio. nn lasciarli soldi fagli una spesa di cibo ma falla.tu altrimenti i tuoi soldi se li infila nel naso.
      parlo x esperienza personale la mia ex compagna
      stessa cosa

  28. Erik 29 Dicembre 2014 at 06:04 - Reply

    Cara dottoressa
    Ho 34 anni e ho conosciuto 6 anni fa in vacanza , una fantastica donna di 2 anni piu grande di me ,e ci siamo innamorati. Avevamo problemi logistici grandi. Lei viveva in Brasile io in Italia . Lei è divorziata ed ha un bambino . Dopo poco la storia era iniziata lei voleva trasferirsi qui a Roma. Io ero molto preoccupato, non avedo mai vissuto con un bambino. Così lei per il momento riesce a trasferirsi in svizzera ed essere più vicina.per 3 anni ci siamo incontrati solo viaggiando. Andavamo bei posti più belli e ci divertiamo tantissimo.
    Dopo 3 anni di viaggio, stanchi di tutti questi aerei decidiamo di andare a vivere a Roma insieme. Io ho sempre tante indecisioni ma decido di saltare. Lei è sicurissima lascia un lavoro ottimo per stare con me. Iniziamo questa convivenza, è premetto che è stata il più grande amore abbia mai provato, ok un amore passionale ,per i primi anni abbiamo solo viaggiato e pensato a divertirsi. Vedo che abbiamo tutti gli ingredienti per essere felici. Siamo entrambi affermati, intelligenti e con una super voglia di vivere la vita.
    Così la convivenza va bene io mi dedico completamente a questo bambino e riesco ad amarlo come mio. Con lei va benissimo anche se un po di gelosia è li che ci disturba.dopo 3 anni a distanza è normale.
    dentro di me però ho sempre tante resistenza. Come se non mi fidassi completamente di questa persona, come pure occuparsi di un figlio che non è tuo è un esperienza fantastica ma può essere molto conflittuale.ero felice avevamo tutto una bellissima casa , entrambi avevamo soldi c’era un attrazione incredibile, ma queste resistenze o fantasmi come preferiamo chiamarli stavano lì.
    Problemi reali forse una concezione diversa della famiglia e una religione diversa. Lei non era religiosa e io pur non essendo per niente praticante ero molto attaccato culturalmente alla mia appartenenza all ebraismo.
    Dopo 1 anno di convivenza lei si vuole sposare e fare figli.
    io pure vorrei ma vorrei risolvere il problema religioso e più che mai mettere a tacere questi fantasmi che mi dicono che non è lei la donna della mia vita.ho pensato, non posso sposarmi se la mia pancia non è d’accordo ho bisogno di tutto me stesso per sposarmi. Allora iniziano i nostri problemi. Lei è tristissima che non mi voglio sposare , si sente come rifiutata. Io gli dico che per me fa lo stesso e voglio vivere con lei , che in fondo matrimonio e convivenza sono le stesse cose. Conviviamo per altri 2 anni. E sono anni difficili per noi. Lei si sente rifiutata .io mi sento che se non mi muovo perderò la donna dei miei sogni. Però dico a me stesso che non mi sposero’ con queste resistenze.
    Lei si arrabbia sempre di più e io mi chiudo sempre di più.
    Ora dopo 6 anni insieme ci siamo lasciati per questo.
    mi chiedo se ho fatto bene a sentire le mie voci interiori . Oppure se ho perso per sempre un amore fantastico per qualche paura che magari avrei potuto superare.
    sono stato anche da uno psicologo per più di 1 anno . Però i mieri dubbi sono ancora vivi.
    Ho rimorsi che non mi lasciano in pace.
    grazie

    • Anna Zanon 29 Dicembre 2014 at 17:59 - Reply

      Gentile Erik, il legarsi a qualcuno in un modo definitivo fa sempre paura: è fare un salto nel buio, è un affidarsi a qualcuno che potrebbe abbandonarci, tradirci o semplicemente deluderci.
      Da quello che mi racconta mi sembra che la sua incapacità a fidarsi della sua fidanzata non dipenda da insormontabili difficoltà nella relazione o da incompatibilità ( anzi mi sembra che steste molto bene insieme) , quanto da un sua difficoltà a fidarsi profondamente di qualcuno.
      Ovviamente in tutti i matrimoni ci sono delle difficoltà e delle differenze che possono creare attriti ma queste differenze possono anche essere fonte di crescita.
      Penso che questa sfiducia possa dipendere da sue esperienze del passato e che la psicoterapia possa aiutarla a capire meglio le sue paure.

  29. alex 29 Dicembre 2014 at 10:40 - Reply

    Buongiorno Dottoressa…

    ringraziandola fin da ora per la sua risposta cercherò di essere il più sintetico possibile pur essendo la mia una situazione particolare… nella sua particolarità…

    facciamo uno… anzi… molti passi indietro…

    dopo molti anni di vita (ne ho 57…) tra casa lavoro problemi fisici che ho dalla nascita e delusioni sentimentali mi ero convinto (a torto o a ragione…) che solo con una compagna che aveva passato esperienze simili alle mie (e cioè una disabile) avrei potuto esaudire il mio desiderio di amare ed essere amato…

    ripeto: a torto o a ragione…

    e fu così che mettendo in secondo piano l’aspetto puramente fisico e puntando quasi esclusivamente su un fattore di reciproca comprensione e collaborazione… 10 anni fa conobbi Stella… ambedue (allora) over 40…

    generalmente in una coppia… all’inizio è tutto rose e fiori… poi cominciano le incomprensioni…

    tra me e Stella invece successe il contrario… dopo un primo periodo un po’ ostico passato “a studiarci” (spesso le facevo notare che era un po’ succube della famiglia… di cui io un po’ diffidavo… e i fatti come vedremo in seguito m’avrebbero dato ragione…) man mano che passava il tempo capivamo che i nostri due caratteri si stavano ben amalgamando ed avviando ad un’ottima intesa… al punto che dopo 9 anni di convivenza a casa mia decisi di esaudire un suo desiderio (che alla fine era diventato anche il mio…) e di sposarci…

    durante i preparativi avviene il fattaccio… lei ha un’emorragia cerebrale ed entra in coma… comincia a riprendersi ma non è più lei… sembra tornata com’era era all’inizio della nostra storia 10anni fa… anzi peggio: irascibile ostile con tutti in particolare con me…

    istigata – a mio avviso – dalla famiglia (in particolare una sorella – ma col tacito consenso delle altre – che col pretesto di accudirla durante la convalescenza l’ha di fatto sequestrata…) vengo letteralmente allontanato e accusato di non volerla più sposare… quasi come se in quel momento la priorità non fosse la sua salute ma il matrimonio… il pezzo di carta…

    a parte che tempo dopo dimostrerò (con un documento scritto) che l’accusa era infondata mi pongo una domanda: allora io andavo bene solo per quello? qualcosa mi dice che se ero un pezzente il problema non si poneva…

    pur non negando certi miei timori su come avrei potuto affrontare da solo e con le mie scarse forze una situazione già fragile precedentemente e che si stava facendo difficilissima (in due… unendo le nostre forze ce la cavavamo… ma così era dura…) non avevo mai pensato di abbandonarla… tant’è che durante la riabilitazione l’avevo seguita anche al paese suo (e l’avrei seguita pure in alaska…) e quanto al matrimonio mi chiedo: è un reato attendere che la situazione clinica si stabilizzi a beneficio della ripresa del nostro feeling che stavamo costruendo?

    niente da fare… l’apice si raggiunge quando lei (ancora in evidente stato confusionale) torna a casa mia – aiutata da loro e quindi complici nella sua (sua?) scelta – ma solo per prendersi la roba e andarsene…

    piombato nello sconforto più totale… vedendomi crollato un obiettivo… un ideale che avevo perseguito per parecchi anni mi rassegnai e decisi di continuare a vivere da solo… aiutato da una cooperativa per le normali faccende domestiche…

    “se ne pentiranno” ogni tanto pensavo… “si renderanno conto di chi hanno fatto perdere a Stella… se lei si riprenderà bene e capirà… i casi sono due… o farà buon viso a cattivo gioco o li odierà per tutta la vita…”

    e così avvenne qualche tempo dopo…

    superata la fase critica (anche se ancora fragile… più emotivamente che psicologicamente…) si rifà viva… non mi dice “ho fatto una stupidaggine” un po’ perchè è (com’è sempre stata) molto orgogliosa… e poi (di questo ne sono convinto) la stupidaggine non l’ha fatta lei… ma l’hanno portata a farla… purtroppo è gente di cui lei… volenti o nolenti ha bisogno… pur scendendo a molti compromessi…

    ci siamo visti… non abbiamo resistito a qualche bel momento come ai vecchi tempi (evidentemente ne avevamo bisogno entrambi…) ma volutamente non abbiamo oltrepassato certi limiti…

    tornando con i piedi per terra… le ho detto chiaramente che non intendo condividere la mia vita con persone che (anche se indirettamente) volevano condizionarmela e rovinarmela separandoci di fatto… e considerato che lei è (per sentimento o per necessità) troppo legata a loro… non mi sento di prendermi la responsabilità di imporle (come dovrei) “o me… o loro…” anche perchè se è vero che mi hanno trattato male e massacrato la coppia… lei gli deve essere comunque riconoscente visto che sono stati determinanti per la sua salvezza…

    La sua reazione non è stata delle più felici… l’avevo messo in conto… e nonostante le avessi proposto un compromesso che da una parte avrebbe consentito di frequentarci più agevolmente vedendo in seguito come andava ma che d’altra parte m’avrebbe comunque tenuto lontano da loro (con cui non voglio averci più nulla a che fare…) non mi pare ancora pronta a darmi garanzie in tal senso… almeno per il momento…

    ed è questa la maggiore difficoltà

    La sto affrontando… apparentemente con molta freddezza… ma mi creda… sotto sotto temo di essere di fronte al classico amore impossibile… impossibile per cause indipendenti dalla nostra volontà…

    • Anna Zanon 29 Dicembre 2014 at 17:45 - Reply

      Gentile Alex, il vostro mi sembra il classico caso da terapia di coppia. Quello che lei mi racconta non mi fa pensare ad un incompatibilità: al contrario, il lungo percorso fatto insieme aiutandovi a vicenda e condividendo molte difficoltà, il crescente feeling tra di voi sono elementi che depongono a favore di una felice vita insieme.
      Il mio consiglio è quello di non buttare via tutto ( considerata anche la sua età ) e di ricorrere alla terapia di coppia per trovare un compromesso che possa essere soddisfacente per entrambi e che salvaguardi la vostra vita a due.

      • alex 30 Dicembre 2014 at 12:29 - Reply

        La ringrazio della risposta e Le auguro un Buon 2015

        Alex

  30. roberto 30 Dicembre 2014 at 18:31 - Reply

    buonasera dottoressa ho letto il suo articolo ed ha ragione su quello che ha detto. Ho finito

  31. andrea 5 Gennaio 2015 at 10:02 - Reply

    buon giorno dottoressa, ho 30 anni padre di 3 splendidi bambini di 8-6-4 anni sono da quasi 10 anni in convivenza con la mia attuale compagna madre dei miei figli ma a parte i primi anni il nostro rapporto e stato quasi sempre di litigi ,inizialmente per il fatto che lei lavora nel locale di famiglia e non percepisce lo stipendio ma prende solo quello che serve tipo latte ecc…. e su questo argomento abbiamo ampiamente littigato ,quindi di conseguenza per non far mancare nulla in casa ho sbagliato e fatto alcune truffe per raccimolare un po di soldi ,sono finito in carcere pochi mesi e tra un po ho altri mesi da scontare,ci tengo a precisare che la mia compagna cq mi e stata vicino ogni venerdì per 4 mesi veniva a trovarmi con i bambini ma cq tornato a casa nulla e cambiato anzi lei da la colpa delle mie azioni alla mia famiglia che sta a 500 km di distanza insultando ogni minuto mia madre dicendomi che sono un figlio di…….io cerco di stare calmo ma dopo ripetuti insulti a volte come penso tutti farebbero mi arrabbio e littighiamo davanti ai figli pultroppo!
    dice che i soldi non sono un problema ma mancano e non fa nulla per trovarli nemmeno pretendere uno stipendio cosi pultroppo io continuo a fare cazzate rischiando di tornare dentro per mandare avanti tutto….piscina per i bambini,palestra dei bimbi buoni pasto,vestiti,bollette,spesa ecc….tutto pr i figli mi trovo da anni in un circolo vizioso dove il cane si continua a mordere la coda ,ora per uscire dagli arresti domiciliari l avvocato con l madre della mia compagna hanno fatto un contratto di 6 mesi di assunzione presso il loro locale di 4 ora al giorno ma gia la madre di mia figlia ha detto che non mi paghera’ perché a dire suo non ci sono i soldi!
    quindi rieccoci che dovro’ fare cavolate per campare! e veramente sto male perché a casa questa mi insulta ,dice che non faccio nulla quando invece cucino sempre io e nel limite del possibile pulisco casa bado a 6 gatti faccio la lavaatrice ecc….insomma non sto fermo ma quando lei torna a casa invece di vedere il lavoro che ho fatto …guarda magari i vetri sporhi e icomincia cosi a insultarmi….panzone stai seduto tutto il giorno, non fai un ca…. fai schifo ecc….. e ‘ giusto che io debba per amore dei figli subire tutte queste umiliazioni?
    amo i miei figli ma questa relazione mi sta piano piano distruggendo a volte penso pure di togliermi la vita per non dare più intralcio la prego di potermi dare un esaudiente risposta
    distinti saluti

    • Anna Zanon 5 Gennaio 2015 at 13:00 - Reply

      Caro Andrea è evidente che lei e la sua compagna abbiate bisogno di farvi aiutare, perchè non vi rivolgete ad un consultorio familiare per la terapia di coppia? Dovrebbe essere gratuito o quasi.
      Non ho capito se lei lavora o meno ma se non ha un lavoro regolare dovrebbe dirigere i suoi sforzi in questa direzione.

  32. fabio 5 Gennaio 2015 at 15:13 - Reply

    gent, dott. ho una domando. se gia avendo capito che il rapporto col partner e malato, ma si ha difficolta’ a lasciarlo che emotivamente sei quotidianamente a contatto xche ci lavoti insieme, e desideri lasciarlo ma non lo fai xche ti fa star male vederlo, come si fa?

    • Anna Zanon 8 Gennaio 2015 at 10:59 - Reply

      Si potrebbe iniziare una terapia per rinforzarsi un pochino..

  33. Simona 7 Gennaio 2015 at 17:46 - Reply

    Buona sera dott.essa Zanon, il suo articolo mi ha colpita e vorrei esporle il mio problema, ho 26 anni il mio compagno 24, siamo insieme da 6 anni durante i quali é nata una bimba che adesso ha quasi 5 anni. La nostra storia é da subito partita con il piede sbagliato per colpa della mia paura di parlare delle relazioni avute prima di incontrarlo, ma con il passare del tempo tutto quello che c’era da dire é stato detto anche se ormai la sua fiducia nei miei confronti non c’é quasi più stata. Ora lui continua ad insistere a dire che rimango attaccata al passato perché non riprendo vecchi discorsi riguardanti le mie vecchie relazioni, ogni scusa é buona per litigare, io non ho un carattere molto semplice credo anche di aver passato un periodo di stress dopo la gravidanza che si é proteso fino a metà dell’ anno scorso ma adesso mi sto riprendendo piano piano ma ogni volta che discutiamo mi butta giù. Io voglio cambiare il mio carattere ma non so proprio più che fare, cerco sempre di fare il possibile per fare pace, ma per lui non é mai abbastanza. Cosa posso fare? Grazie

    • Anna Zanon 11 Gennaio 2015 at 11:25 - Reply

      Credo che nel suo caso le potrebbe essere d’aiuto un percorso terapeutico.

  34. carmelacct 7 Gennaio 2015 at 18:18 - Reply

    cara dott.ssa zanon,
    per caso ho trovato il suo articolo e sto riflettendo molto sul mio rapporto di coppia.sono sposata da 4 anni ,purtroppo il primo anno ho avuto aborto spontaneo una profonda crisi depressiva subito due interventi e diverse cure ma i medici dicono che siamo una coppia normale.lo scorso siamo stati vittima di un’anziana squilibrata che ci ha rotto auto e minacciato di morte ,ci siamo trasferiti di casa purtroppo mio marito è libero professionista e deve pagarsi un sacco di tasse e pochi soldi al mese aveva vinto due concorsi pubblici dovevamo anadare su e invece tutto bloccato ,da li molto malumore suo . il mio desiderio di maternità cresce sempre di più ma lui è più innamorato el suo lavoro in più a causa sua mi ritrovo senza un soldo non mi fa vedere i miei familiari e quando ogni volta conto i giorni fertili per avere rapporti lui mi trascura e mi fa saltare ogni mese l’opportunità di diventare madre premesso che mi sento come “sequestrata in casa “non posso uscire per fare la spesa ci deve essere lui e pagare sempre lui se incontriamo persone che lui conosce mi scansa come se non fossimo insieme ora mi ha fatto avere un’opportunità di lavoro che vuole smetta subito è un tipo egocentrico mracconta sempre tutte le nostre cose a sua madre e purtroppo viviamo sotto dai suoi familiari che mi hanno sempre odiata in quanto cattolica praticante mentre loro amano la magia m a parte questo gli episodi più tristi che faccio a fatica a dimenticare che dopo l’aborto quandoo sono dovuta tornare a casa dall’ospedale e riposare lui non solo non mi dava alcun aiuto ma soprattutto mi ha menata due volte dicendomi che era un bene aver perso il figlionon c’erano soldi per mantenerlo e che mi dovevo levare questi tarli dalla testa.poi quando più volte ho provato a scappare per lasciarlo lui piangeva e diceva che non poteva vivere senza di me che sarebbe cambiato e avremmo avuto dei figli .poi dop l’episodio di stolking su sua pressione sono andata da una psichiatra perchè secondo lui dovevo fingere di essere deficente/scema per avere una pensione d’invalidità ma dopo tre sedute la dott.ssa mi a ha trovato serena e lui invece era dispiaciuto anzi la dott.sa lo ha rimproverato di stressarmi col lavoro e di lasciarmi tranquilla.ora dopo tre mesi che ci siamo separati per aver subito un aggressione daparte di sua sorella e di suo cognato per motivi ereditari siamo da circa un mese nella nuova casa insieme.questa purtroppo è la mia storia complessa a volte ho paura di stare con questa persona perchè non so proprio dove andare ,mi sento una fallita a causa sua ho rinunciato ai miei studi la mia famigla mi telefona a stento e non si cura della situazione iin cui mi trovo in quanto i meiei genitori dopo chemi hanno fatto sposare si sono lavati le mani una bocca in meno da sfamare.io purtopoo lìho minacciato che se non avessimo avuto rapporti avrei preferito suicidarmi davvero tanto la mia vita fa già schifo dover perdere anche l’ultima speranza e l’ultima cosa che le darebbe un senso avendo raggiunto 35 anni d’età è come se avessi un peso. se può midi aun consiglio sono troppo depressa e stanca secondo lei è meglio lasciarlo ? trovare una persona più giovane lui ha 42 anni forse mi impedisce di avere figli e altro e non ho i requisiti per denunciarlo di maltrattamenti la mia parola contro la sua la prego se può mi dia un consiglio.la ringrazio

    • Anna Zanon 10 Gennaio 2015 at 13:24 - Reply

      Cara Carmela, la prima cosa da fare nella sua situazione è cercare un appoggio psicologico ( anche in consultorio), è importante che lei si rafforzi e lavori sulla sua autostima.
      Inoltre è di fondamentale importanza che lei si cerchi un lavoro, va bene un lavoro qualsiasi anche umile ma che le consenta di avere un reddito suo.
      In questo modo non sarà più ricattabile economicamente da suo marito che usa il denaro per controllarla ( questa è una forma di violenza psicologica) e avere un lavoro l’aiuterà a sentirsi più sicura di sè e a non isolarsi in casa.
      Credo infatti che non potendo contare sull’ appoggio della sua famiglia, lei debba imparare a reggersi sulle sue gambe per poter trovare la forza di lasciare suo marito.
      Minacci suo marito di denunciarlo se dovesse ancora picchiarla ( esistono anche dei centri gratuiti per le donne che stanno con uomini violenti).
      Sono d’accordo con suo marito solo su una cosa: avere un bambino in una situazione come questa sarebbe un grave errore per tutti.
      E non solo non risolverebbe i suoi problemi matrimoniali ma li peggiorerebbe.

  35. alessia 8 Gennaio 2015 at 19:28 - Reply

    Ciao dottoressa,sono alessia e ho 18 anni,ho bisogno di un consiglio. Da tre mesi convivo con il mio ragazzo, all’inizio ero tranquilla perche pensavo che lui mi amasse davvero. Ecco, abitiamo al momento dai suoi zii, lui ha due cugine molto carine, e lui le guarda sempre. Io sono tanto gelosa,e litighiamo spesso per questo.cosa mi consigli? Grazie.

    • Anna Zanon 9 Gennaio 2015 at 07:52 - Reply

      Cara Alessia non farne una tragedia, capisco che sia fastidioso, ma è un comportamento normale. Al limite comincia anche tu a guardare i bei ragazzi così magari il tuo ragazzo capisce e si corregge. Piuttosto non siete troppo giovani per convivere?

  36. Simona 10 Gennaio 2015 at 10:34 - Reply

    Gentile dottoressa,
    sono una ragazza di 20 anni e sono con il mio ragazzo da 7. Essendoci fidanzati da ragazzini, la nostra storia è cresciuta insieme a noi. Purtroppo, da qualche anno, la situazione è peggiorata fino a raggiungere i livelli descritti nel suo articolo. Il problema è che la causa di questo amore malato sono io, sono io la persona possessiva e gelosa, sono la persona che non gli consente di vivere in modo tranquillo. Non ho mai fatto nulla per cattiveria, desideravo solo che lui fosse con me al 100% e che mi desse tutto se stesso.
    Da qualche mese, lui si è accorto di questa situazione e mi ha fatto presente che (giustamente) non sarebbe stato più disposto a sopportarla. Dopo questo suo sfogo, anche io ho preso consapevolezza dei miei errori, e abbiamo deciso di parlarne. Consapevoli di non poter stare insieme, e di non volere le stesse cose ci siamo lasciati. Però, io continuo ad amare lui, e credo che lui continui ad amare me, quindi ho capito che se vogliamo stare insieme, io devo correggere i miei atteggiamenti. L’ho contattato per poter parlare e stasera dobbiamo incontrarci. Sono consapevole del mio carattere morboso, sono consapevole dei miei errori ma ho paura di non essere in grado di cambiare. Spero che lui possa avere pazienza, ed essermi accanto in questo percorso, ma ho paura di non riuscirci. Conoscendo questo brutto lato di me, sono terrorizzata all’idea che lui possa incontrare un’altra ragazza migliore di me e lasciarmi. Sono molto insicura e faccio fatica a fidarmi, ma vorrei essere felice con lui e anche renderlo felice. Non vorrei però che se io fossi in grado di migliorarmi, lasciandogli la libertà di cui ha bisogno, lui poi non tenesse più conto di me, e si sentisse libero di comportarsi come se non ci fosse nessuno accanto a lui.
    Mi scusi se questo discorso è pieno di contraddizioni, ma questo è il mio stato d’animo al momento.
    Sono determinata a migliorare ma allo stesso tempo ho paura che un mio miglioramento possa portarlo ad allontanarsi da me (come se fino ad ora fosse stato il mio atteggiamento iper-possessivo a far si che non mi tradisse).
    Spero in un suo consiglio, e intanto la ringrazio anticipatamente.

    • Anna Zanon 11 Gennaio 2015 at 11:05 - Reply

      Cara Simona, credo che potrebbe esserle utile qualche colloquio con uno psicologo per lavorare sulle sue insicurezze.

  37. Simone 10 Gennaio 2015 at 16:38 - Reply

    Buongiorno dottoressa! Le vorrei spiegare brevemente la mia storia, sono stato 1 anno e mezzo con una ragazza di cui ero innamoratissimo e lei diceva altrettanto, purtroppo però dopo un primo periodo felice sono iniziati a venire a galla dei problemi, per esempio lei non aveva più tempo per me, lavorava 10 ore al giorno, i week end passavamo poche ore assieme e non facevamo mai nulla di soddisfacente e di divertente assieme perché lei si riteneva stanca e stressata per i suoi motivi, erano diventati pochi i momento in cui parlavamo, ci telefonavamo, non facevamo più progetti almeno lei, purtroppo tutti i miei tentativi di dialogo e di spiegare il problema non sono serviti perché lei non accettava il problema, diventava sempre più fredda e distaccata e io in ogni modo cercavo sempre di più di poterla rendere felice e di essere gentile ma ogni volta mi sentivo sempre di più frustrato perché vedevo che davo 120 e ricevevo 30. Erano diversi mesi che avevo intenzione di lasciarla ma credendo sempre che avrei potuto riuscire a cambiarla e renderla una persona più amorevole e più interessata al partner mi avevano il illuso, il fatto è che anche ogni mio tentativo di lamentela risultava vano perché ero io quello che veniva accusato di essere troppo infantile e pretendere delle attenzioni che lei non poteva darmi, che lei amava in quel modo e che quello che poteva fare lei lo faceva ma non poteva di più. Ero diventato l’ultima cosa più importante dopo tutto il resto. Questo mi aveva portato a diventare infelice e depresso e ad accumulare una rabbia interiore che poi alla fine ho dovuto esternare dicendo chiaramente a lei con decisione e anche un po’ di cattiveria tutto quello che pensavo e ora nonostante ci siamo lasciati e questo reputo sia la cosa più giusta, mi fa soffrire ancora perché sono innamorato di lei. Lei cosa ne pensa?

    • Anna Zanon 10 Gennaio 2015 at 21:28 - Reply

      Buonasera, penso che la sua ex ragazza avesse paura dell’intimità o fosse addirittura una narcisista, incapace di tener conto delle sue esigenze. Una volta concretizzatosi il rapporto, ha impedito alla storia di crescere, sovraccaricandosi di impegni che le permettevano di mantenere una distanza di sicurezza da lei.
      Ha fatto bene a lasciarla, se era cosi dopo appena un anno e mezzo ( quindi in una fase ancora iniziale della relazione), come l’ avrebbe trattata tra 5 o 10 anni?

  38. Ferdi 10 Gennaio 2015 at 17:05 - Reply

    Buonasera, volevo dare il mio contributo in merito all’articolo. Ho da poco lasciato una ragazza peruviana, conosciuta prima su Facebook e con la quale si era instaurato un rapporto molto dolce e intimo, aiutandoci nei momenti delicati (eravamo appena usciti da altre storie andate male, e la mia era di convivenza). A poco a poco è nato un sentimento molto speciale. Quest’anno lei è venuta in Europa a lavorare e c’eravamo promessi che ci saremmo visti per la prima volta dal vivo, dopo tanti anni. Appena giunta abbiamo aumentato il numero dei contatti telefonici ed abbiamo cominciato ad avere i primi problemi, dovuti principalmente al suo progressivo aumento di alti e soprattutto bassi, che sfociavano nel mutismo telefonico,nel silenzio,nell’iniziare una conversazione anche scritta. I miei perchè rimbalzavano nei suoi “non so” o “nulla” e non spiegava mai cosa la portasse tanto in basso. Scoprii a poco a poco della sua crescita senza genitori, dei suoi fantasmi del passato. Ho provato ad aspettarla mesi, dispiaciuto e sofferente del suo silenzio che durava una notte o un giorno, o tre , nei quali vedevo che comunque si sforzava di farsi notare presente. Ho perso tante forze, tanta energia psico-fisica, tendevo a dirmi che dovevo aiutarla,dicevo a lei che l’avrei aspettata anche in maniera molto romantica.Lei “guariva” e poi ripiombava in questo stato, a volte anche più volte alla settimana. Anche dopo che ci siamo visti, non è cambiato molto questo aspetto, alternandolo con un crescente amore nei miei confronti a parole. Giustificavo il suo background sfortunato familiare e non, mi dicevo che sarebbe stato un grande amore. La verità è che mi stavo ,scusi il termine,spersonalizzando, dando senza mai ricevere davvero serenità in cambio.Parlavamo di futuro ma poi lei diceva che voleva tornare in Perù ed aveva paura che tutto potesse finire. Poi mia madre è stata male e sono crollato, ed ho capito che era una storia malata, che non avrei potuto gestire tale doppio sforzo. So di averla fatta soffrire nel lasciarla, anche in modo che non mi aspettavo, ma stavo davvero male, perchè lei non voleva finire, nonostante sapesse il mio bisogno di serenità. Ho 36 anni e lei 26, credo nell’amore ,non solo quello a parole, ma quello dimostrato con i fatti, da ambo le parti. Cordiali saluti,ferdinando.

    • Anna Zanon 11 Gennaio 2015 at 11:01 - Reply

      Caro Ferdi, credo che la spiegazione sia molto semplice. Voi vi siete innamorati virtualmente ma gli amori virtuali rischiano di non reggere l’impatto con la realtà che si dimostra diversa dalle aspettative e dalle fantasie. Inoltre nel caso della sua ex, c’era anche la difficoltà di vivere in un paese straniero, lontana dagli amici e dagli affetti, facendo magari un lavoro poco gratificante.
      Forse poi la sua ex si aspettava una proposta di matrimonio o qualche proposta più concreta da parte sua..

  39. alice 10 Gennaio 2015 at 22:53 - Reply

    Salve Dottoressa. Volevo contribuire al dibattito con la mia recentissima esperienza.
    Sono uscita di recente da una storia di due anni che è iniziata come la più sana delle relazioni ed è finita nel modo peggiore: il tradimento.
    Quando io e lui ci siamo innamorati è accaduto tutto molto naturalmente. Siamo stati amici, prima di “trovarci”. L’amore cristallino che lui mi ha dimostrato durante i primi mesi è stato così luminoso da spaventarmi, da farmi temere di non essere all’altezza di un sentimento così pulito. Io soffrivo di crisi di panico da parecchi anni, tendevo per questo ad oscillare tra totale apatia ed euforia esplosiva, ero instabile e soprattutto, particolarmente misantropa. Rendermi conto di ricambiare il suo sentimento mi ha gettato in una crisi profonda: avevo paura di soffrire, avevo paura di essere giudicata per colpa delle mie crisi e, soprattutto, temevo di far soffrire lui con la mia instabilità. Mano a mano, però, le mie paure hanno ceduto davanti alla sua forza incrollabile. Mi sono aperta, mi sono fidata, mi sono lasciata aiutare e ho ricambiato il suo amore con la stessa purezza. Eravamo entrambi sostegno e gioia l’uno dell’altra. L’unico neo era una certa ritrosia, da parte sua, a parlare delle sue, di paure e debolezze. Sapevo soltanto che la madre aveva abbandonato la sua famiglia quando lui aveva circa 16 anni. Inizialmente ho attribuito la cosa alla sua naturale riservatezza; diceva che non era necessario parlarne, perché i suoi “mostri” li aveva già affrontati. Col tempo, però, si sono accesi dei campanelli d’allarme. Ha cominciato ad essere scostante, apatico, frustrato… e io ho inizialmente attribuito questo suo cambiamento alla cosa più ovvia: non mi ama più come prima ma non vuole ammetterlo. L’ho lasciato dicendogli che non potevo stare con lui, se non ricambiava più il mio amore. Dopo pochi giorni, però, lui è ritornato: “Non è vero! Io ti amo! Sei la persona che mi rende migliore, che mi solleva da tutto quello che mi butta giù. Sono stato scostante, è vero, ma ti chiedo perdono e ti prometto di tornare ad avere cura di te”. Che dire? Mi sono gettata tra le sue braccia più felice che mai ma gli lancio un avvertimento: “sii sincero con te stesso, prima che con me. Altrimenti soffriremo di nuovo. E io non voglio!”. La relazione però non migliora. Io cerco le cure che mi aveva promesso e non le trovo, mi dice che ha problemi al lavoro e attribuisce a questo il suo continuo distacco. Mando giù il dolore e mi faccio forza per stargli vicino: “E’ stressato, è stanco, devo essere paziente e sostenerlo”. I problemi al lavoro si risolvono e lui non migliora. Lo vedo sempre più infelice, sempre più frustrato. Smette di suonare, di uscire, non fa altro che dormire e giocare ai videogiochi, a malapena trova la voglia di stare insieme a me. Io decido di mettere da parte la dolcezza e provare a scuoterlo: “Reagisci! Risollevati! Facciamo questo, ti porto a vedere quest’altro! Parlami, sfogati! Se stai male dentro, perdio, butta fuori! Io sto qui e ti chiedo solo di farti aiutare!”. Niente. Un muro di piombo che mi vomita addosso: “Sei paranoica! Io non ho niente! Non c’è nessun problema, non devo parlare di niente! Più fai così più mi metti ansia! Poi è evidente che non riesco più a stare sereno con te!”. Ci arrabbiamo, ci parliamo, facciamo pace e ci diciamo di darci una calmata: lui deve dire cosa ha dentro, io devo farmi meno paranoie. E poi mi tradisce. Con una ragazza con la quale ci eravamo concessi un menage a trois. Non essendo una persona cattiva si auto convince che, dato ciò che era accaduto tra noi tre, se andava con lei quando io non c’ero, non era tradimento. Me lo dice come se niente fosse, complice l’alcol. La mia reazione fa crollare il suo castello di carte, si rende conto della gravità del suo errore. Ma è tardi. Lui dice di amarmi alla follia, di aver fatto una stronzata. Lo lascio. E i motivi sono due: 1) La sua depressione lo ha portato a tradire la persona che ama (ci credo, che mi ama) perché lo pressava per guardarsi dentro quando lui si rifiuta. 2) Mi ha tradita.
    Che cosa è successo alla nostra relazione? Potrà mai ripulirsi per tornare ad essere sana e bella come all’inizio, se lui affronterà i suoi mostri?
    Sento di dover andare avanti… ma sarebbe giusto per me dargli una seconda possibilità, se lui tornasse da me dopo aver affrontato una terapia da uno psicoterapeuta, come ha intenzione di fare?
    Grazie per la pazienza 🙂

    • Anna Zanon 11 Gennaio 2015 at 10:52 - Reply

      Grazie per il complimento..La mia risposta, però, potrebbe essere diversa da quella che si aspetta e le chiedo anticipatamente scusa se qualcosa dovesse irritarla.
      Che cosa vuol dire che vi siete concessi un menage a trois? Desiderato da chi? Da lei, dal suo ragazzo, da entrambi? Fare l’amore è il contatto più intimo che si possa avere con una persona.
      Quando una relazione contempla in una cosa così importante come la sessualità la presenza di un altra persona non è già più ,per contratto, una relazione esclusiva: vuol dire mettere una terza persona di mezzo con tutte le conseguenze del caso.
      Inconsciamente lei si è messa nelle condizioni di farsi tradire dal momento che ha accettato di condividere la vostra intimità con un altra donna.
      C’è anche da chiedersi come mai una coppia innamorata e che sta insieme da alcuni mesi senta il bisogno di avere certi diversivi: per esorcizzare la paura del tradimento? paura dell’intimità?

  40. MANU 11 Gennaio 2015 at 17:28 - Reply

    La ringrazio e la saluto.

  41. MANU 12 Gennaio 2015 at 10:45 - Reply

    Buon giorno Dottoressa, le volevo raccontare la mia esperienza perchè in questo momento sto soffrendo molto, e visto che il mio lavoro è simile al suo avrei bisogno di qualche suggerimento.
    Ho chiuso a quanto pare una relazione con ragazzo un po piu’ che trentenne come me.
    Io prima di lui convivevo, ed il mio rapporto è finito quando mi sono accorta che il mio convivente era ancora immaturo per creare una vera e propria famiglia.
    Quando ho conosciuto il mio attuale compagno ero molto fragile, perchè non mi fidavo più di nessuno e non volevo innamorami nuovamente della persona sbagliata.
    Ma lui che usciva da una storia travagliata, è stato comprensivo ..mi ha ascoltata..coccolata ,,e nei primi venti giorni è stato tutto una favola..
    Sino a quando non è venuta a trovarlo un’amica che si era lasciata anche lei, ed in precedenza, lo aveva aiutato a superare il dolore per la rottura con la sua ex.
    Quindi lui le stava vicino, questa ragazza è venuta per soli tre giorni…lui me l’ha solo presentata stavano sempre da soli, lui con me era freddo e dava attenzioni solo a lei che, nel frattempo era venuta a trovarlo con la speranza che tra loro potesse nascere qualcosa.
    Questa amicizia così particolare…mi ha fatto allontanare perchè il suo comportamento l’ho trovato poco chiaro e scorretto..lui mi ha spiegato che non voleva fargli ulteriormente male..e che il fatto che me l’aveva presentata voleva dimostrare che era solo un’amica…
    Provo a fidarmi…perchè decidiamo di stare insieme ufficialmente. Lui prima di conoscere me, aveva programmato un viaggio in Spagna perchè è un motociclista..con una seconda amica..con la quale non è andato perchè stava con me. In Spagna è andato da solo e inizialmente, che doveva andare con una seconda amica, me lo ha detto solo al suo ritorno, perchè non voleva che io mi preoccupassi per una cosa che non ha fatto.
    Ci sono rimasta male, perchè anche questa volta mi ha messo ha fatto compiuto…della serie ti devi fidare…ho fatto questo e tu ti devi fidare.
    Ma io penso che la fiducia si debba conquistare e non dare per scontata, ma visto che portavo delle cicatrici ho provato a dargli fiducia.
    Sono andata a casa sua, perchè lui non vive dove vivo io, era capitato nel mio paese per un corso, voleva cambiare la sua vita, perchè anche lui soffre molto, si ritiene una persona egoista che forse non sa mare o non ha mai amato…ma quel corso lo ha portato a conoscere me.
    Mi ha presentato i suoi genitori e siamo finalmente usciti con la sua amica (la tipa che era venuto al trovarlo nel mio paese) che però non ha fatto niente per venirmi incontro, si comportava come una donna poco matura , le stava molto addosso e le dava anche pacche nel sedere di fronte a me.
    La loro amicizia mi ha reso insicura ed il comportamento di lei mi ha irritata molto, perchè l’ho trovato poco maturo e stupido.
    Lui mi ha chiesto di sopportarla perchè stava passando un brutto periodo era confusa.
    Ritorniamo al mio paese insieme aveva altri due mesi di corso e ci ritroviamo a viverli insieme nella mia casa..tutto è andato bene ..c’era amore rispetto ..collaborazione.
    Al momento della partenza eravamo devastati..ma contenti di esserci trovati..abbiamo deciso di aspettare il suo trasferimento e ovunque lui andava io l’avrei raggiunto.
    Il primo mese tutto ok, l’ho raggiunto, 4 giorni fantastici e mentre ero da lui scopro che aveva altri 13 giorni liberi…mi dice che lo aveva deciso all’ultimo perchè dove è originario lui (lui non lavora dove è nato ma in un’altra città che dista dal posto dove lavora solo tre ore) c’era un nuovo corso che voleva provare.
    Ci son rimasta male perchè, come al solito, non mi aveva detto niente, mi aveva messo a fatto compiuto come sempre e soprattutto potevamo stare più insieme.
    Da li ripartono le mie paranoie, paure che gli faccio notare e pesare…lui mi risponde che sono lontana io e la sua famiglia…che come al solito è un egoista e che non fa contenta ne me e la sua famiglia.
    In quei giorni è sempre uscito tutte le sere e stava spesso con la sua amica…il corso era solo di due giorni.
    Dentro di me qualcosa è cambiato, sono diventata ancora più insicura e paranoica.
    Ci vediamo per Natale su 8 giorni con me ne passa solo 4…belli intensi.
    Abbiamo parlato e visto che lui ha più di un’amica gli ho chiesto se era possibile uscire con quelle più strette…e di evitare con tutte di andare a cena fuori da solo…insomma non gli ho detto di non vederle ma di limitarsi un pò…gli ho chiesto di stare più giorni con me quando era possibile..perchè ci siamo conoscendo e siamo adulti e non più ragazzini.
    Mi risponde di si..e mi dice che si sente in colpa perchè lui non si comporta così per male..che vuole tutto..me, le amiche, gli amici…perchè riconosce di essere egoista e di aver perso molte donne per questo.
    Mi dice anche che non è ancora innamorato o che non lo sa, ma che sta bene con me ..e sta bene anche quando siamo lontani anche se gli manco.
    Questa sua confusione mi ha fatto sentire ancora più triste fragile ed insicura.
    Riparte ..con le lacrime agli occhi un abbraccio forte tanto che non riuscivamo staccarci….Io mi incontro con un mio amico esco con lui e altre persone…il telefono si rompe e lui che non sa che fine ho…. fatto s’innervosisce..l’indomani cerco di spiegarglielo…mi tratta con insufficienza…mi risponde ai msg a malapena…Allora mi adiro e gli chiedo che ha…e lui mi risponde che era in giro con una sua amica e non aveva sentito il telefono e se volevo lo potevo chiamare…
    Mi sono sentita ferire…per l’ennesima volta messa a fatto compiuto…ho gridato contro di lui con pianto …ho detto cose veramente pesanti.
    Lui si è spaventato per come mi ha fatto stare e per come mi rende fragile e visto che si sente insicuro vuole stare solo.
    Dice che lui è una persona egoista e si merita di stare solo come un cane..deve capire ciò che vuole.
    Io sto male perchè ho esagerato, ora non sò proprio che pensare…
    Cordiali saluti.

    • Anna Zanon 12 Gennaio 2015 at 21:37 - Reply

      Provo a buttare li un ipotesi ma la prenda con il beneficio del dubbio: lui è un pò narcisista e un legame esclusivo lo spaventa. Deve avere sempre una via di fuga: non è che tradisca ma deve avere la conferma di poter avere delle alternative nel caso il rapporto diventasse troppo noioso o soffocante.
      Le sue amicizie femminili sono erotizzate : non c’è sesso ma lui si comporta in modo seduttivo e flirta con le sue amiche. Lui non le illude esplicitamente ma lascia loro credere che ci potrebbe essere qualcosa.
      Lei ha intuito che non si tratta di amicizie pure e semplici ma di amicizie erotizzate e giustamente questo l’ha tesa insicura.
      Lui vorrebbe avere tutto il legame ma anche la libertà, un rapporto esclusivo ma nessun obbligo o responsabilità.
      Temo che messo nelle condizioni di scegliere sceglierebbe la libertà

  42. MANU 13 Gennaio 2015 at 13:06 - Reply

    Io la ringrazio molto…e credo che mi farò aiutare, perché non volevo ritrovarmi così, mi stavo rialzando prima di conoscere lui. Ed ora sono nuovamente a terra, il mio lavoro mi porta ed essere empatica e ad avere pazienza, ma forse quando si tratta delle mie relazioni, dovrei imparare a stare con gente più stabile e sicura .
    Ancora Grazie.

  43. Stella 15 Gennaio 2015 at 20:21 - Reply

    Salve dottoressa,
    sono una ragazzina di 15 anni e da come si può capire, sono ancora piccolina per saper il significato della parola “amore”.
    Conosco un ragazzo.. mi ha colpito molto e anche io le sono piaciuta subito, allora abbiamo deciso di incominciare a sentirci.. bene, ci sentiamo da 4 mesi e mezzo, ci vediamo spesso, ci diamo qualche bacetto.. ma che aspetta a chiedermelo? Io a lui mi ci sono affezionata tantissimo, lui dice di amarmi e anche io quando stiamo insieme sento di amarlo, mi fa stare troppo bene! I suoi amici mi hanno detto che ha vergogna a chiedermelo perché non ha mai avuto una ‘relazione’ stabile prima d’ora r che ha paura di un mio rifiuto. Se mi ci sento da più di 4 mesi è ovvio che la mia risposta sia si, altrimenti sarebbe già finita! Io glielo fatto capire in mille modi che vorrei stare con lui, perche esplicitamente non voglio dirglielo, non vorrei si sentisse costretto dopo avergliene parlato.. Litighiamo spesso,quasi sempre per le solite cose.. soprstrutto per la gelosia.. a volte mi parla di altro dicend che sono carine, a me da fastidio, lui dice che l’ho fa apposta per farmi ingelosire e che se mi da fastidio non lo fa più.. ma a volte continua
    Ah poi con lui è impossibile parlare dei nostri problemi in faccia, cerca sempre di evitare cambiando discorso.. non so il motivo. Io i problemi non voglio risolverli per messaggio..
    Grazie mille se perderai un po’ del suo prezioso tempo per rispondermi, se lo farà gliene sarò davvero grata! Buona serata 🙂

  44. Arianna 16 Gennaio 2015 at 17:41 - Reply

    perchè ci mette così tanto il mio commento ad essere pubblicato?

    • Anna Zanon 18 Gennaio 2015 at 11:43 - Reply

      Vediamo di chiarire qualche cosetta cosi rispondo anche a Kira e anche ad altri . Se lei si prende il disturbo di leggere, ai piedi di ogni articolo c’è scritto chiaramente che la risposta non è assicurata. Perchè? Non perchè sono brutta e cattiva ma perchè ricevo così tanti commenti che non riesco umanamente a leggerli tutti.
      Infatti trattandosi di un servizio gratuito, come potrà immaginare, faccio altro per vivere e si suppone che io abbia anche una vita privata.
      Il punto è che trattandosi di un servizio gratuito, in cui non vengo pagata, non c’è alcun obbligo da parte mia nel risponde..specie in tempi brevi.
      Questo suo atteggiamento di pretesa ( tutto subito!) è proprio fuori luogo e mi fermo qui!

  45. ludo 17 Gennaio 2015 at 19:09 - Reply

    buongiorno.
    Scrivo perchè mi sento molto triste e confusa.ed ho bisogno di capire per superare.la mia storia inizia circa un anno e mezzo fa. meravigliosa all’inizio. meravigliosa perchè molto intensa ma forse, col senno di poi, già fin dai primordi segnata da una vena patologica destinata ad acuirsi col tempo, superata la fase dell’innamoramento, degenerando poi di fronte a tutte le problematiche della “vita reale”.
    Spero di riuscire ad essere sufficientemente riassuntiva ed esaustiva anche se vorrei riuscire a dare un quadro il più completo possibile così da poter ottenere valutazioni il più oggettive possibile ( io è da tempo che spreco energie in valutazioni ed analisi ma non so se giuste o travisate, sicuramente soggettive dato il mio attuale coinvolgimento).
    Ecco. Primo periodo intenso, idilliaco. lui diceva di aver perso la testa. mi faceva star male di tanto in tanto con le sue bizze ma le giustificava con il troppo amore. era geloso di tutto, mi voleva tutta per se, faticava persino a condividermi qualche sera a settimana con i miei amici. mi tacciava di freddezza, di chiusura, non si fidava di me e diceva che non parlavo, non raccontavo di quel che facevo etc. etc. a me sembrava così evidente la mia presenza che non riuscivo proprio a capire da dove provenissero tutte queste ansie e lamentele. io dal canto mio ho cercato sempre di tranquillizzarlo. è strano il mio sentimento perchè da un lato soffrivo molto per le sue scenate, per la sua capacità di rovinare tutto, dall’altro però irrazionalmente nella mia testa stupida infantile e malata era come se queste scenate confermassero l’intensità del suo amore, come lui stesso asseriva; mi disturbavano ma allo stesso tempo mi lusingavano. era ossessionato dalla paura di perdermi, mi sognava tutte le sere con altri uomini; così le ho sempre giustificate. non riuscivamo a stare lontani. lui diceva di stare male fisicamente quando era lontano da me. persino quando mi assentavo per andare in bagno. io non lo dicevo ma per me era lo stesso. tutto questo comprometteva anche il mio lavoro. sempre meno presente, sempre meno volenterosa. da un lato ero spaventata anche da me stessa, dall’altro era bellissimo, era come essere tornata una quindicenne. era bellissimo baciarsi continuamente, non riuscire a staccarsi un secondo, ma dall’altro non la vivevo bene. avevo la mia vita. un po’ folle. con alti e bassi. momenti di depressione. ma mia. ero autonoma. riuscivo più o meno a contare solo su me stessa. ero destabilizzata. mi odiavo. avrei voluto scappare. ma non riuscivo a fare a meno di lui e del nostro amore. gliel’ho fatto anche presente e siamo stati una notte intera a parlarne. poco dopo risolviamo queste difficoltà con la convivenza e quasi contemporaneamente lui lascia il lavoro. dice che vuole stare con me, non ce la fa a stare lontano da me. che stupida. non glielo avrei dovuto permettere. ma ero offuscata da quello che nel bene e nel male si fregiava dell’intensità di un amore folle, un idillio. fatto sta che anch’io che inizialmente riuscivo a mostrarmi più razionale (ma fingevo) inizio ad allentare i ritmi lavorativi, mi balena l’idea di poter lavorare con lui, di potergli dare una mano a tirare su una società in difficoltà sfruttando la mia esperienza nel commerciale. Arrivo a mollare anch’io il lavoro. dopo un mio momento di crisi depressiva, iniziamo a ristrutturare casa (idea sua) e cerco di iniziare a lavorare per lui. ma non arrivano grandi risultati e demordo subito. poco forte, poco determinata. me lo rinfaccia. ci è rimasto male. ed ha ragione. ma lui certo non ci ha mai messo del suo per cercare di darmi una spinta. sempre pessimista. più volte gli ho chiesto di accompagnarmi, a titolo di sostegno. ma lui è venuto una volta sola, perchè lui non è commerciale, sennò faceva tutto da solo, è antisociale, è un topo da biblioteca. pure pessimista.e forse aveva ragione. a ognuno le sue mansioni. non potevo sperare di trovare quella forza e determinazione che mi mancavano in lui. così mi sono buttata a capofitto sulla ristrutturazione.mi sono ritrovata a ristrutturare tutta la casa da sola, perchè lui aveva mal di schiena, perchè io ero troppo maniacale e non gli davo sufficientemente spazio quando prendeva un’iniziativa.sulla mia maniacalità gli do ragione ( ho un’indole tendenzialmente depressa e compulsiva), il mal di schiena è stato scientificamente provato, ma il resto? boh. ma la nostra unione era ancora forte. al di sopra di tutto. mi vengono delle idee per nuovi progetti che lui appoggia e sostiene. li porto avanti. ma tutte le volte che entro in difficoltà e mi butto giù sento che lui non riesce a prendere la situazione in mano e starmi vicino, mi sento un peso, mi sento sola. è vero. io tendo alla depressione all’abbattimento, non ho un carattere particolarmente forte, credo, non sono una persona facile, ma è un reato cercare comprensione e vicinanza dal tuo compagno senza doverti sentire una deboluccia di merda. lui dice di farlo ma che io non mi accorgo di niente. anche lui ha molti momenti no ed io cerco di stargli vicino a modo mio: un biglietto carino la mattina, un regalo, una coccola. ma lui dice che io non faccio niente di diverso da quello che fa lui. sarà vero? bah non ci capisco più nulla. lui trova un lavoro estivo. ha bisogno di una macchina. potrebbe bastare un motorino. visto che una macchina c’è già. ma lui la vuole e gli presto i soldi per comprarla. fondamentalmente gliela compro. nel frattempo i debiti aumentano ed io, grazie alla mia famiglia, lo mantengo. la sua famiglia inesistente. non importa. la famiglia è importante e lui nonostante si renda conto di tutto continua a perdonare, anche su mio consiglio. parlando con lui cerco sempre di portarlo al perdono e alla volontà di non cancellare le proprie radici, di provare a salvare e migliorare i rapporti difficili. io dal canto mio, mi comporto sempre con grande cortesia e cordialità. anche se in cuor mio penso che i suoi genitori siano dei grandissimi stronzi ed anche poco dignitosi, dato che lasciano, facendo finta assolutamente di nulla, possibilmente andandosene in vacanza o comprando un nuovo motorino,che il figlio venga mantenuto da altra famiglia, dando un contributo veramente infinitesimo.mi chiedo. non si vergognano? comunque mi sono sempre guardata bene dal dirlo a lui anche quando era lui stesso a dirlo.mi sono sempre tenuta tutto dentro ed ho spinto perchè lui non maturasse astio o tagliasse i rapporti.ora mi sono sfogata! il problema però non è questo. lui inizia a lavorare con la paura che la sua assenza mi allontani da lui. mi chiama per sapere dove sono, cosa faccio. ma non è così. io mi trovo dal canto mio in grande crisi perchè non so che fare della mia vita, come reinventarmi, improvvisamente senza di lui. lui è sempre stanco, torna dal lavoro e dorme. non vuole rotture di scatole. e la mia depressione è una rottura di scatole. decido allora di darmi da fare per uscire da questo stato e avvio un’attività. lui non c’è. è stanco, stressato dai debiti. quando smette di lavorare è leggermente più presente. mi sostiene ma non come vorrei io. vorrei che fosse più presente anche fisicamente. nel frattempo io ho allentato moltissimo i rapporti con tutte le amicizie. quando esco, lo faccio senza di lui, perchè lui non vuole venire.odia i miei amici ( più che amici, diciamo compagni di uscite), dice che mi prendono per il culo e che preferisce stare da solo che frequentare persone di m…. Esce solo il venerdì, tutti i venerdì con un suo amico di vecchia data per l’usuale partita alla playstation. cosa che a me non va molto giù così come non mi va giù dover sempre uscire da sola e dovermi sentir porre la domanda: “ma davide dov’é?”.nel frattempo continuano i nostri alti e bassi, di umore e all’interno della coppia. a questo giro sono diventata io la morbosa rompiballe bisognosa di conferme. lui sbrocca continuamente perchè ha i suoi problemi e vuole stare in pace ed io invece di farlo stare in pace gli rompo le scatole continuamente. sono infantile e non vedo le cose. sarà?. se non mi dice parole dolci, non mi fa mai un complimento è colpa mia, prima perchè ero fredda, ora che non sono più fredda, perchè storco la bocca quando mi dice le cose ( certo su richiesta e come se stesse leggendo la lista della spesa). mi prende in giro anche in maniera pesante. il nostro è sempre stato un rapporto giocoso. anch’io l’ho sempre preso in giro. io stessa, quando sono in vena, sono una persona a cui piace prendersi in giro e scherzare su di se, ma c’è modo e modo. soprattutto momento e momento. credo. nel frattempo continuo a finanziare spese, cene, teatri e vacanze. un fine settimana andiamo via qualche giorno ma io mi sento in colpa perchè sto spendendo soldi. litighiamo perchè io chiedo conferme e rompo i co…….poi l’ultima sera quando stiamo per tornare a casa dopo un lauto aperitivo, lui dice di non aver voglia di tornare a casa e andiamo a cena fuori. ma io mi sento in colpa. lo so razionalmente una cena non cambia il bilancio della vacanza. ma mi sento in colpa. lui vuole mangiare primo, secondo e terzo. io lo invito, molto subliminalmente, per non ferirlo nell’orgoglio a consumare una portata a testa. non l’avessi mai fatto: una scenata isterica, sono una merda, vile, schifosa che lo porta a cena e poi non lo fa mangiare. che glielo dovevo dire subito con sincerità. esce tanta di quella cattiveria dalla sua bocca e anche una patta. è fuori di se. il giorno dopo se ne va. lui mi minaccia sempre di andarsene oppure se ne va. coglie la mia ansia d’abbandono e fa perno su quella. tanto io lo richiamo sempre. quando poi cerco un dialogo per cercare di illusstrare i miei problemi, le mie lacune, le sue, la sua risposta è la seguente: io sono così se ti va bene sennò lasciamoci e trovati un’altro. questo significa mettersi in discussione, costruire un dialogo, una comprensione, ed evolversi all’interno della coppia? non credo. ma forse non lo faccio nemmeno io o non lo faccio abbastanza. e vorrei capire se magari il problemaa non sono davvero io, senza rendermene conto. d’altronde io sento che questa persona mi sta facendo del male ogni giorno di più, forse ci stiamo facendo del male, ma non riesco a staccarmene o a lasciar correre, lasciarlo andare. perchè? a volte mi auguro persino di innamorarmi di qualcun’altro per potermi staccare da lui. ma ciò non avviene. io non contemplo altri uomini perchè il mio cuore è ancora suo. beh giungiamo dunque alla tranche finale. dovevo essere riassuntiva…invece…pardon…non ce l’ho fatta. il venerdì usciamo separatamente. lui con il suo amico ed io con i miei. ricevo anche delle avances, mi diverto, ma non me ne può fregare di meno. ci troviamo la sera a casa. dopo qualche chiacchiera, lui dice di essere tornato prima del solito perchè l’amico aveva dei problemi ed io gli rispondo che quando io chiedo a lui di tornare prima, lui non fa mai uno sforzo. non l’avessi mai detto. si alza e se ne va. perchè sono una rompib. è vero la sono. ma che faccio di male se mi aspetto ogni tanto che lui decida di sua sponte di non andare o di tornare un po’ prima e se rompo un po’ quando non lo fa? è vero non esce mai, è giusto che esca ed è giusto che mantenga questa amicizia, visto che non ha amici, nonostante quel suo amico non mi vada proprio giù. è morboso. anch’io un pò lo sono forse diventata. indi posso stare zitta. ma sono la fidanzata, non un’amica. è proprio necessario timbrare il cartellino tutti i venerdì? forse esagero. ogni tanto mi ravvedo, ogni tanto mi arrabbio. fatto sta che lui l’ha sempre vinta e la sua risposta a tutto ciò è la seguente:” ho quarant’anni e faccio quello che mi pare. nessuno mi da ordini”. ma che razza di risposta è? venire incontro ad un’esigenza dell’altro, pur se bizzarra, stupida o infantile è prendere ordini?poi penso che se non lo fa è perchè non ha voglia di farlo e non mi va di “rovinare un suo momento”, come dice lui, e farei bene a stare zitta: mi sento in colpa. vorrei essere una donna diversa. il sabato torno dal lavoro e facendo finta di niente gli dico che ci hanno invitato ad una cena ma che se ha voglia possiamo andarcene da qualche parte insieme. ma lui è depresso, ha i debiti, si vuole suicidare, cosa che ripete già da qualche tempo. non ha più voglia di niente. e io dico. ma allora noi non contiamo niente? e lui risponde: ma che c’entra! si mette a dormire. io vado alla cena con un dolore pazzesco nel cuore, ma so che, rimanendo a casa peggiorerei le cose. così faccio violenza su me stessa, vado alla cena, torno presto nella speranza di poter tornare e ricucire tutto. anch’io sono molto depressa. ma io non ne ho alcun motivo, come dice lui. lui ha problemi seri e in parte è vero. ma io più di così non riesco a fare. forse non ho le spalle abbastanza forti. ce la metto tutta per regalargli la solarità di cui ha bisogno. ma poi crollo anch’io. e lo deprimo di più. torno, mi siedo sul divano con un sorriso e aspetto un suo cenno. glielo dico anche che sto aspettando. lui fa il sostenuto, prende e va in camera a letto. dovevo lasciarlo fare ma non ce l’ho fatta. lo seguo con ancora la speranza di trovare uno spiraglio per sistemare tutto. invece dopo un momento di suo sfogo e apertura degenera. .dice delle cose che mi fanno arrabbiare, che purtroppo ora non ricordo. sono arrivata persino a picchiarlo ma non perchè avessi perso la testa… ero lucida. volevo che capisse tutto il male che mi stava facendo. e forse io a lui. gli ho detto che gli auguravo tutto il peggio del peggio perchè non si meritava niente. poi lui se ne è andato pronunciando delle parole che risuonano come pugnalate. bagascia troia crepa . dopo non più di cinque minuti ero già fuori di me. ero preoccupata. avevo paura che facesse un gesto inconsulto. lo chiamo. non risponde. prendo la macchina lo vado a cercare. gli dico persino che ho fatto un incidente per cercare di distrarlo da ipotetici pensieri suicidi. mi chiama. ci ritroviamo. ci riappacifichiamo. mi dice che non devo andare in giro con la nebbia o farlo spaventare. lui stava solo andando a fare una passseggiataa in montagna. figuriamoci. certo dopo che uno ti ripete per giorni che si vuole suicidare che niente ha più senso che ha già pensato al luogo e al modo. povera cretina che non sono altro. ma non è finita qua. ogni tanto mi fanno male le gambe e quando la sera guardiamo un film, allungo i piedi sulla sua poltrona. mi chiede se posso evitare di mettergli i piedi in faccia che tra l’altro puzzano. cosa assolutamente non vera. glielo faccio presente e gli faccio presente che invece di dire: ” si tesoro allunga pure le gambe se mi fanno male” o al limite ” prima vatti a lavare i piedi!”lui si rivolge così, senza contare che in una convivenza, ovviamente nel rispetto dell’igiene reciproco, può capitare, che a me è capitato spesso, ma senza grandi fastidi o cattiverie. mi offende. gli dico che è un verme. vomita cattiverie con un odio pauroso.cattiverie a ferirmi. cattiverie sul mio aspetto fisico. gli faccio schifo anche come donna. gli dico che potrei prenderlo a male parole anch’io ma non lo faccio perchè non ne ho bisogno. ripeto verme. quello si. non sono riuscita a trattenermi.sono sempre stata una bella ragazza, anche piacente, e lui lo sa. perchè mi ferisce continuamente anche sotto questo profilo. mi chiedo’ forse gli faccio schifo veramente? una volta mi vedeva bellissima e ora gli do il vomito? com’è possibile?perchè?lui se ne va a letto. guardo un po’ di televisione e lo raggiungo. l’indomani se ne va senza proferire parola. io vado al lavoro. poi lo chiamo. mi dice che è dai suoi, che ha da fare e che tornerà in serata.vado fuori di testa. penso che sia con un altra. vorrei trovare le prove. le cerco. non riesco più a fidarmi di questa persona, di quello che è. perchè? davvero vorrei che le mie congetture si rivelassero realtà. forse per mettere fine a questo martirio. ma purtroppo anch’io in cuor mio so che non è così. lui non mi tradisce. glielo faccio presente quando rientra. ecco la solita rompi…e anche cretina. io so benissimo che non è questo il problema. già lui non capisce, non si rende conto di niente. così facendo gli do l’ennesimo pretesto per farmi passare per la rompi che lo stressa per cavolate in un momento difficile. soliti discorsi. basta. facciamola finita. me ne vado. se ti vado bene, sennò ciccia. sei fredda, sei depressa, tu che non ne hai nessun motivo e mi deprimi, mi irriti o mi rompi in un momento in cui ho bisogno di stare tranquillo. mi sento veramente una rompi, una donna di m.poi ci riappacifichiamo. dobbiamo andare ad una cena. ah già è venerdì e per farlo presenziare l’ho fatto chiamare personalmente dal mio amico. non è andato dal suo amico. è già qualcosa. andiamo alla cena. lui è timido. ma si scioglie un pò. è un po’ ubriaco. fa diverse battute su di me e su di noi alla raimondo vianello con i miei amici. ma come?! quelli che non sopportavi, che mi prendevano in giro??!!!come ho già detto prima, io sono una che scherza, prende in giro, si prende in giro e si fa prendere in giro, gioca con amici e fidanzati, sempre ovviamente entro i limiti del bonario e del rispetto reciproco.ma non so. ho avuto delle brutte sensazioni. come se lui cercasse di superare i suoi comprovati blocchi nello stare in mezzo alla gente a mio discapito, non appoggiandosi a me, e accogliendo la mia mano solidale e sempre tesa, ma contro di me, rispettandomi poco e facendosi beffa di me. forse ho esagerato. ho sbagliato ma ho sentito questo. l’ho sentito come un conoscente. salutiamo elui, tirando la porta, forse pensando che io fossi avanti e non sentissi o forse no, chiude la serata con questa battuta: “ora vado nella casa accanto…!!!”. ovviamente sottinteso pur di non sorbirmela. gli dico che è stato pesante. e lui: ” si scherza si gioca anche tu lo fai”. io gli dico che non mi sembra che le altre coppie abbiano le stesse nostre dinamiche e lui: “Eh ma anche giacomo dice che vanessa è pesante” e io gli dico che infatti ne ha sempre detto peste e corna di giacomo ed anche per questo, ora gli è pure solidale. poi penso ma non dico. ma che razza di uomo sei che ha bisogno di far branco, e per di più a mie beffe, con persone che dici di non sopportare ne stimare, pur di avere un ruolo all’interno di una cena e superare i tuoi blocchi e la tua timidezza e misantropia patologica??? forse dovevo acconsentire, far finta di niente, mangiare la foglia. in fondo erano solo stupide battute. in fondo forse l’aveva fatto per me di presenziare. boh. forse ho esagerato. ma mi sono sentita ferita. mi sono sentita tradita. delusa da una distanza che non sapeva più nemmeno lontanamente di noi. non l’avessi mai detto inizia a urlare in macchina in preda ad un attacco isterico, dicendo che a me non va bene nulla, se esce, se non esce, che lo critico qualsiasi cosa faccia, cosa per me non vera, che ho dei problemi a stare in mezzo alla gente…veramente sei tu il sociofobico, io ho sempre lavorato nel commerciale, ma giuro che mi viene anche questo dubbio..ancora in preda alla crisi di nervi urla che gli ho rovinato un’anno della sua vita, che sono una troia, una bestia di donna, una stronza gli faccio schifo. batte le mani istericamente sul volante. io gli dico che si il problema è mio. anche per farlo calmare. poi sto zitta. lui continua per tutto il viaggio. poi esce come una furia. prende la sua macchina (anzi la mia!:-) e se ne va. ad oggi non l’ho ancora sentito. sempre la solita solfa. dopo un po’ io richiamo e lui fa un pò il sostenuto poi torna. ma non è giusto andare avanti così. solo che è come se non riuscissi a fare a meno di lui e non capisco perchè.da un lato razionalmente so che è la cosa giusta dall’altro sto morendo dentro molto più di quanto lo facessi prima della sua assenza. e mi chiedo se davvero quello che lui dice è vero.se sono io che non sono in grado di stare accanto a quest’uomo, se davvero come dice lui sono cieca, non vedo più il suo amore, troppo ripiegata su me stessa, infantile, incapace di reagire nelle situazioni di bisogno. sono io che non riesco a mettermi in discussione oppure il problema è che quest’uomo non è in grado di prendersi alcuna responsabilità se non a parole, di mettersi in discussione, e di guardare oltre il suo egoismo e la sua necessità di stare tranquillo…o forse entrambi facciamo lo stesso errore e non riusciamo più a comunicare, dialogare. io ci provo. ma lui vuole stare tranquillo. non capisco. non ci capisco più niente. non capisco dove sta il problema. se c’è un problema. e se c’è se è risolvibile e come risolverlo. ho bisogno di aiuto, di consigli, valutazioni.
    soffro moltissimo
    scusate la lungaggine e grazie!…nel caso in cui siate riusciti ad arrivare fino in fondo a questa logorrea…ed anche se non ci siete riusciti!!!!più che comprensibile!:-)
    saluti
    ludovica

    • Anna Zanon 19 Gennaio 2015 at 20:16 - Reply

      Cara Ludovica, è sempre un grosso campanello d’allarme quando un uomo non lavora e si fa mantenere dalla sua compagna. L’identità maschile infatti si basa sul lavoro e sulla capacità di provvedere economicamente alla partner e ai figli. Nel caso del suo compagno tutto quello che lei mi racconta mi fa pensare che lui abbia un disturbo di personalità ( le consiglio oltre a leggere tutti gli articoli del mio blog sul narcisismo di leggere anche il libro ” Il manipolatore affettivo e le sue maschere”).
      Un altro campanello d’allarme è la gelosia morbosa degli inizi e questo amore folle e simbiotico che tradisce una personalità poco equilibrata.
      Con un uomo così non è possibile avere una vita affettiva soddisfacente.
      Purtroppo lei non riesce a staccarsi da lui perchè questa relazione fa leva sulle sue insicurezze e sulle parti non sane della sua personalità. E’ un incastro patologico, per questo le consiglierei di farsi aiutare per uscire da questo amore malato.
      Lei infatti ha bisogno di rinforzarsi e di imparare a dare valore a se stessa e alle sue amicizie.

  46. Simone 20 Gennaio 2015 at 10:10 - Reply

    Non so cosa mi stia accadendo.
    ho 30 anni, lei 27………..
    stiamo insieme da una vita, praticamente 8 anni. Conviviamo da 3 anni, ma è come se convivessimo da di più perchè anche prima dormivamo/mangiavamo ecc ecc sempre insieme. L’ho conosciuta in un periodo della mia vita nel quale mi sentivo solo e senza stimoli, non sapevo bene che fare della mia vita e sopratutto pensando al futuro ero soffocato dall’ansia.
    E’ stato subito amore, abbiamo vissuto tutto il tempo insieme come una favola, affiatati, sessualmente attivi e pieni di dolcezza e accortezze. il problema sorge da un pò di tempo ormai…. non so bene da quando, ma la mia vita ora sembra non essere più così scontata come prima. Non sono sicuro che sia quella giusta, dovuto magari al fatto che molte volte è troppo ansiosa/gelosa/esagerata in generale.. e mi sento ancare l’aria in certi momenti. Il problema è che tutta la mia vita è basata su di lei…. le nostre amicizie sono le stesse, facciamo sempre TUTTO insieme e ho paura che qualcosa sel nostro rapporto non funzioni. Molte volte sono nervoso, infelice e triste…quando dovrei essere il ragazzo più felice del mondo per chi mi guarda da fuori…..
    I nostri amici (usciamo sempre con due coppie di nostri amici) hanno entrambi le ragazze incinta, e questo fatto ci ha allontanato invece di avvicinarci. Ho sempre voluto una famiglia da lei, perchè mi ha sempre comunicato tranquillità, dolcezza e se avevo un problema lo risolvevamo sempre insieme nei migliori dei modi…..
    Ma da qualche tempo a questa parte i problemi ce li creiamo da soli, senza poterli rsolvere……
    Non riesco a capire bene se quello che ci lega è amore, amore malato o semplice e triste abitudine. Sono arrivato ad un punto nel quale la consapevolezza è la soluzione… O la va o la spacca. Sono sempre stato sicuro al 100% di lei….ma ora non più. Dopo tante discussioni, a volte siamo anche arrivati alle mani e un paio di volte sono andato via di casa. Dopo un paio di giorni sono sempre tornato perchè mi mancava come l’aria… Stiamo insieme da così tanto tempo… ne abbiamo passate così tante insieme!!! E’ parte di me, ma il mio cervello purtroppo non porta paro per niente! ora la guardo e a volte non mi piace, nè fisicamente nè mentalmente…. ma non ne sono sicuro. Penso che capiti dopo molto tempo con una persona….. sono insicuro, e ho paura di fare lo sbaglio più grosso della mia vita abbandonandola. ho il cuore che tira da una parte, la testa da un’altra e in questo periodo mi sento depresso. Non so cosa fare a vorre iparlarne con qualcuno, ma ho paura ad espormi con i miei amici o con i miei genitori…. Sono in alto mare, a volte la soluzione mi sembra ovvia e scontata, mentre altre volte la soluzione proprio non la vedo. Sto male, questo è certo. Male per questa situazione, male per come può sentirsi lei, male per come posso sentirmi io… Cosa diavolo posso fare??? Questo non sarebbe il periodo migliore per lasciarci….. Ma non sono sicuro più di nulla..

    • Anna Zanon 20 Gennaio 2015 at 12:46 - Reply

      Caro Simone, credo che ti stia succedendo quello che succede a tutte le persone che si sono messe insieme quando erano molto giovani. Ad un certo punto non si sa se si sta insieme per abitudine o per amore, si guarda il mondo esterno e si vedono le occasioni perdute, si ha voglia di conoscere gente nuova e di avere altri stimoli.
      Tutti i rapporti per durare devono evolversi e credo che questo riguardi anche lei: l’amore non è finito ma dovete trovare un altro modo di stare insieme.
      Ho l’impressione che il momento di crisi che state vivendo sia dovuto al fatto che nel vostro rapporto c’è troppa simbiosi: fate tutto insieme e questo se da un lato frena la vostra crescita personale, dall’ altro fa si che vi diate un pò per scontati.
      Il mio consiglio è quello di ritagliarvi degli spazi individuali, degli interessi che esulino dalla coppia, preservando però il vostro rapporto che mi sembra molto valido

      • Simone 21 Gennaio 2015 at 08:51 - Reply

        La ringrazio Dottoressa,
        la Sua risposta è esattamente come la immaginavo….. Avevo bisogno di sentire queste parole, poi da una persona qualificata come Lei acquista un significato colmo di piacere. Ieri pomeriggio abbiamo parlato a lungo e le ho comunicato la mia depressione senza freni sulla lingua, ed è stata la cosa migliore che potevo fare. Siamo giunti alla stessa conclusione esposta da Lei. Quindi può immaginare quanto mi sento felice questa mattina, aprire il sito e leggere le Sue parole…giuste!
        Mi sono emozionato, anche perchè finalmente vedo un pò di luce in un periodo grigio!
        Spero di non perdere mai questa ragazza perchè mi rendo conto di quanto sia importante per me, e quanto io lo sia per lei…
        Grazie Dottoressa per lo stimolo di andare avanti senza guardarsi indietro…
        A presto! Sono in debito con Lei

  47. Gianluca 20 Gennaio 2015 at 17:56 - Reply

    Salve, capito per caso su questo articolo perché cercavo consigli sulla mia storia. Conosco la mia compagna 10 mesi fa. siamo di due città diverse e lei si trova disoccupata e con una recente lunga storia fallita alle spalle. Ci piaciamo quasi subito e sembra nato un idillio, rapporto molto fisico ma anche di testa, abbiamo ideali comuni e visioni simili. Nel giro di poco iniziamo a fantasticare sul futuro e ci si lascia secondo me andare troppo presto con visioni fantastiche della nostra vita insieme, anche da parte mia. Passiamo le prime ferie insieme ed inizio a vedere una personalità problematica, con abitudini radicate ed a volte ridicole (situazioni quasi comiche se non fossero vere). Faccio presente alcuni dubbi e la vacanza procede abbastanza bene, dovendo mediare a volte per non avere discussioni. Finite le ferie le propongo di cercare lavoro da me e di trasferirsi, lei accetta ma anche qui inizia un periodo in cui pareva dovessi io trovarle un lavoro, nel senso le cercavo annunci li filtravo e glieli segnalavo, lei raggiungeva il posto del colloquio e via. Premetto che io lavoravo e nonostante i miei tentativi di stimolarla non ho visto grossi progressi. Altro argomento i lavori di casa, lei era da me ed io lavoravo, tornavo a casa e la trovavo gia’ a casa da tempo, pc acceso sul tavolo e lei su internet a guardare vestiti ed aste on line, neanche un’iniziativa di fare qualcosa in casa, certo non cercsvo la badante ma almeno l’iniziativa! Niente solo un’interesse a cucinare pero’ anche quello improvvisando piatti elaborati, cose poco pratiche ma almeno vedevo lì un po d’iniziativa. Andiamo avanti riesco a farle fare un colloquio per una grande azienda dove lavora un amico, la assumono in prova, neanche il tempo d festeggiare che parte la discussione di dove vivere. Premetto che io vivo ancora dai genitori e non era possibile mettere su casa in quattro e quattr’otto, anche se nel giro di qualche mese sono intenzionato ad andare a vivere per conto mio. Ovviamente discussione accesa, lei voleva vivere con me da subito addirittura quando non lavorava ancora e ci si conosceva appena da 4 mesi. Altro argomento i figli, lei che faceva battute, ne voglio tre diceva facendomi capire che per lei era importante realizzarsi completamente entro i 30 anni (ne ha 28). Io all’inizio l’ho assecondata pensando in modo positivo, d’altronde una famiglia la voglio anche io ma in tempi e modi giusti, senza improvvisare na poi ho iniziato a provare fastidio e pressione su questo argomento. Cerchiamo un piccolo appartamento per lei io iniziò a frequentare casa sua con dei periodi di convivenza, ma a partire dall’entrata nell’alloggio ci sono state grandi discussioni: non sapeva gestire le sue cose come le spese di affitto, sbadata, poco o nullo interesse per pulire casa (per passare uno straccio bagnato a terra ci ha messo due settimane, e si tratta di un monolocale di 20 metri quadri) poi discussioni su ogni cavolata con io che passo sempre per il rompiscatole di turno, le propongo come fare ma non accetta nulla e si inalbera, si chiude in bagno e mi manda a quel paese. Al lavoro almeno sembra rendere, ma dice che è sempre stanca perché dorme poco, cioè per lei poco è meno di 8 ore a notte, ad esempio 6 ore la fanno sentire stanca, ed il lavoro è un quasi part time da 30 ore a settimana. Io ho iniziato ad avere sempre più dubbi su questa persona, sulla sua affidabilità, una persona che per me ha vissuto il rapporto in modo infantile puntando a chiedere molto e a dare, secondo lei altrettanto, secondo me invece molto meno. Abituata a dare molto valore all’intesa intima con rapporti giornalieri, in cerca di rassicurazioni costanti anche in presenza di altri, possessiva, abituata ad alzare la voce x discutere, andare a dormire fare l’amore e domani è tutto a posto. L’ho lasciata poi ci siamo riavvicinati e le ho detto tutto ciò che non mi va, da parte sua mi ha chiesto di essere più permissivo e paziente. Ci ho provato ma la verità è che alternavo momenti positivi ad altri pieni di dubbi fino a quando ho troncato dicendole che non la sopporto e non riesco ad immaginare un futuro insieme. Io l’ho amata davvero ma la mia testa dice che non è la donna per me, non è una persona su cui contare e purtroppo mi spaventa una vita insieme. So di essere un razionale ma stavolta il cuore era coinvolto davvero, la testa ha prevalso e mi chiedo se ho fatto bene, forse avrei dovuto accettarla così perché non si può avere tutto e convincermi che “come ama lei non mi amerà nessuno e me ne accorgero'”. E pensare che cerco solo un po di linearità in una persona, non la perfezione. Ho 29 anni, mi dia un suo parere grazie.

    • Anna Zanon 22 Gennaio 2015 at 20:53 - Reply

      Buonasera, l’impressione che mi dà la sua ragazza è quella di una persona che è stata poco amata, che ha quindi delle carenze affettive e si aspetta che il rapporto di coppia possa risarcirla dell’amore che non ha avuto. Ho l’impressione che abbia una personalità dipendente e un pò infantile ( si aspetta che qualcuno si prenda cura di lei), tuttavia non mi sembra una situazione irrimediabile. Tutto dipende da quanto lei ci tiene ed è disposto ad investire ma credo che con il tempo, pazienza ed esplicitando in modo chiaro le sue aspettative, il vostro rapporto possa rifiorire.

  48. Claudio 20 Gennaio 2015 at 18:35 - Reply

    Salve Dottoressa,
    mi scusi ma avrei bisogno di un suo parere visto che io la storia la vedo da tutta un’altra angolazione.
    Allora, premetto che la ragazza in questione era fino a qualche giorno fa una mia collega, quando sono arrivato al lavoro e l’ho vista e’ stato subito un colpo di fulmine. Piano piano sono riuscito a conoscerla e acquisire un minimo di confidenza. Per suoi problemi di salute si e’ allontanata circa 4 mesi dal lavoro e basta, per il momento la cosa sembrava chiusa li.. Ad ottobre e’ ritornata e con una scusa e l’altra abbiamo ripreso la confidenza trasformandola in una sorta di “amicizia”. Scopro che lei e’ fidanzata e allora io faccio un passo indietro e a malincuore mi comporto da amico, anche se durante una sera in cui mangiamo una pizza mi dice che e’ un po’ in crisi col suo ragazzo. Continuiamo a sentirci praticamente ogni giorno dopo il lavoro con quantita’ industriali di messaggi e vederci ogni tanto sempre in amicizia.
    Dopo qualche settimana la vedo un pò giu e parlando mi dice che e’ finita col suo ragazzo e. per come ne parlava lei, sembrava che fosse finita in maniera definitiva e quindi colgo l’occasione dopo un po’ per farmi avanti, perchè non riuscivo più a nasconderle che cmq stava affiorando qualcosa dentro di me per lei. All’inizio la risposta è negativa, dopo un pò invece scopro che la sua risposta negativa era solo una sorta di scudo per ignorare che anche in lei nel frattempo era nato qualcosa e me lo ammette. Viviamo per breve tempo questa situazione, fino a quando dopo circa 10 giorni mi dice che è intenzionata a tornare col suo ex. Ci torna, ma ugualmente non riusciamo a staccarci più. Dopo diverse discussioni scegliamo di chiudere perchè non è giusto tutto questo, ma dopo neanche 2 giorni nuovamente si riattiva la calamita. Tutto questo è successo circa 4 volte, fin quando alla fine non mi rivela qual’è il reale problema. Lei è stata 5 anni con questo ragazzo e, causa suoi problemi in famiglia, l’ha sempre visto come una figura importante nella sua vita, solo che ad ottobre ha cominciato a vederlo più distante e nel frattempo, visto che io caratterialmente sono una persona alla quale piace parlare e mi interesso molto della persona che ho accanto, si è avvicinata a me. Il problema è che nonostante ammetta che i suoi sentimenti verso lui sono cambiati e che verso me sono nati, non riesce a staccarsi da lui, perchè non riesce a pensare di aver solo rovinato questi 5 anni e quindi come si suol dire, preferisce mettere la testa sotto la sabbia e non ammettere a se stessa quello che prova per me, tanto da riuscire a chiudere definitivamente con lui per cominciare questa nostra storia in modo ufficiale.
    Dopo una brusca discussione, decido che non possiamo più continuare così e la chiudiamo. Il giorno dopo al lavoro la ignoro totalmente (come era gia’ successo il mese prima) e lei proprio quasi a fine serata lavorativa, da le dimissioni. Non ci vediamo o sentiamo per 3 giorni, quando decido di mandarle un messaggio per sapere come stava. Mi spiega che ha dato le dimissioni perchè non riusciva a sopportare il fatto che, seduti accanto, non poteva nemmeno dirmi “Ciao”. La discussione via messaggi si anima a causa sempre del fatto che lei si è impuntata che nonostante tutto, non vuole prendere la decisione di lasciarlo. Idem il giorno dopo e pure quello dopo ancora. Ce ne siamo dette di tutti i colori. Ieri è venuta al lavoro per firmare la busta paga e si è seduta accanto a me.. Sono scoppiati dei sorrisi tra noi assurdi. Sembrava che non fosse mai successo niente, nonostante la rabbia eravamo contenti di vederci. Ieri sera, ci siamo visti perchè con la scusa che dovevo darle una cosa, volevo comunicarle una mia decisione:
    Non siamo mai stati più di 3 giorni senza sentirci e a dire di entrambi già 3 giorni erano sembrati un’eternità. Le ho proposto di non sentirci e vederci almeno 10 giorni per vedere se riesce a concentrarsi su lui al punto da non sentire la mia mancanza o se la mia assenza è tale da suscitare in lei una reazione talmente forte da prendere il coraggio di chiuderla con lui.
    Cosa ne pensa lei Dottoressa? Sia della mia decisione che della storia in generale?
    La ringrazio in anticipo per la risposta.

    • Anna Zanon 22 Gennaio 2015 at 21:08 - Reply

      Penso che dovrebbe farsi forza e non frequentarla più fin tanto che non avrà lasciato il suo ragazzo altrimenti rischia di trovarsi coinvolto per molto tempo in un triangolo.

  49. Tiziana 21 Gennaio 2015 at 11:58 - Reply

    Sono 7 anni che ho una semi convivenza con un uomo più grande di me. Lui è di roma ma è venuto a vivere nella mia città perchè è in pensione. All’inizio il rapporto era bello, anche se , a volte, diceva delle cose strane nei miei confronti del tipo offese riguardo la mia persona fisica e facecva anche apprezzamenti negativi sulla mia vita e la mia famiglia.il rapporto è andato avanti tra alti e bassi lui mi lasciava ed io puntualmente lo tormentavo finché non tornavamo insieme.
    Nell’ultimo periodo era diventato particolarmente offensivo nei miei riguardi dicendo cose molto pesanti anche davanti ad altre persone, del tipo sei una cretina…ecc.
    Da qualche mese è venuta una coppia di amici ad abitare nella nostra città e lui dopo qualche mese mi ha lasciata in modo molto aggressivo. ora sta sempre con loro è come se mi avesse sostituita con questa coppia. Io non l’ho più cercato, ora sono passati 3 mesi, ne al telefono ne via mail e lui ovviamente è sparito! ho saputo che dice a tutti che il nostro rapporto è finito perché non c’era un progetto per il futuro. Preciso a questo punto che lui ha 73 anni ed io 60.
    Grazie anticipatamente della risposta

    • Anna Zanon 22 Gennaio 2015 at 21:03 - Reply

      Buonasera, è possibile che il suo partner fosse un narcisista. Su questo sito e in rete ci sono vari articoli sul narcisismo..Li legga forse troverà la risposta a molte sue domande

  50. Riccardo 22 Gennaio 2015 at 15:30 - Reply

    Buongiorno,
    Scrivo perché ho appena litigato con la mia partner,siamo in una relazione a distanza e stiamo insieme da sette mesi,lei ha un atteggiamento molto scontroso,e spesso si litiga perché lei prende in modo sbagliato una mia battuta oppure semplicemente cambia umore da un momento all’altro, io spero sempre che cambi,ho pianto molto per lei ma pare che non glie ne importi, non so come fare,sono quasi disperato,vorrei solo vivere bene con lei,non la voglio lasciare, mi rovina intere giornate,ma continuo a stare al gioco,non so davvero come fare,lei cosa mi può consigliare?…

    • Anna Zanon 22 Gennaio 2015 at 21:00 - Reply

      Caro Riccardo, mi sembra che tra lei e la sua partner ci sia un problema di comunicazione: avete sensibilità diverse che vi rendono difficile essere sulla stessa lunghezza d’onda, non riuscite ad entrare in sintonia.
      Quando un rapporto è così tormentato sin dall’inizio, quando ci sono sempre alti e bassi e litigi ed incomprensioni è quasi sempre sintomo di una profonda incompatibilità caratteriale.

  51. Ilaria 23 Gennaio 2015 at 12:32 - Reply

    Salve dottoressa, sono Ilaria,
    Le scrivo per raccontarle la mia situazione. Da circa 5 mesi frequento un ragazzo, subito sembrava un pò freddo ma ritenevo normale la cosa visto che nn ci conoscevamo molto. Mi racconta che ha avuto una storia di 8 anni dove è stato mollato e che per 5 anni è rimasto solo perché nn trovava la persona con cui stava bene. Con me dice che finalmente si sente tranquillo e cominciamo a vederci tre volte alla settimana. Cosa succede però? Inizia a farmi delle critiche del tipo non mi piacciono i tuoi occhiali, tagliati i capelli, alle volte nn sono attratto perché ti metti la felpa, ecc ecc…io gli parlo,gli dico che una persona se ti piace ti piace anche in tuta da lavoro e che se nn gli vado bene possiamo troncare. Mi dice che lui è difficile, che trova sempre mille difetti a tutti e che per lui queste cose nn sono importanti. Ok, io scema, visto che il mio istinto mi dice di scappare provo a continuare. Sotto le feste di natale parte per un viaggio con i suoi amici della durata di 20 giorni e quasi una volta al giorno riusciamo a sentirci. Bene dico, guarda come si interessa. Torna, lo vedo freddo, ai miei ti voglio bene non risponde, e iniziano le critiche del tipo che io gli do troppe attenzioni e che in determinati momenti intimi (dopo che ha raggiunto il piacere) vuole essere lasciato in pace, nn vuole abbracci e nn vuole baci. Io esplodo, ma con molta calma gli parlo e gli dico se nn è il caso di prendere strade diverse perché evidentemente lui non sta bene con me. Gli dico che non vedo attenzioni, che lo trovo orso e che se mi risponde ai messaggi lo fa con sufficienza. Qui la super bomba che mi distrugge. Mi dice che lui nn vede un futuro con me, che ha altre priorità, il lavoro, andare a vivere da solo ecc ecc….che lui non cambia, è così e ci rimane. Però sta bene con me, nn vuole pensieri e vuole viverla così come viene. Premesso che io nn ho avanzato nessuna richiesta nei suoi confronti, lascio libertà, lascio tutto, mi sembra una mancanza di rispetto gratuita, non credo di meritarmela. Sono una ragazza con molti interessi, ho anche diversi corteggiatori, solare, spigliata e non riesco a capacitarmi di questa situazione. Faccio fatica a chiudere la cosa senza provare un pugno allo stomaco. Perché secondo lei, come dovrei comportarmi?
    La ringrazio e le auguro una buona giornata.
    A presto!
    I.

    • Anna Zanon 23 Gennaio 2015 at 21:11 - Reply

      Cara Ilaria credo che lei si sia imbattuta in un narcisista. Provi a leggere l’articolo pubblicato su questo sito : ” Psicologia dell’uomo che ha paura di impegnarsi” che spiega il comportamento del suo ragazzo. Il mio consiglio è quello di chiudere una storia che non può che darle dei dispiaceri e crearle delle insicurezze.

  52. Martina 28 Gennaio 2015 at 16:51 - Reply

    Salve Dottoressa, sono Martina.
    Purtroppo mi sono ritrovata in tutti i punti da lei scritti nell’articolo sopra. le spiego in breve. Sono stata con questo ragazzo per 5 anni, tra alti e bassi, da quando avevamo 14 anni ad adesso. Ci siamo mollati 10 volte, sempre per causa sua perchè diceva che il rapporto lo opprimeva, che non mi ama più, o che ero troppo gelosa e cose così. La verità è che a parte il primo anno, gli altri anni sono stati un inferno per me. Lui mi trattava male, non mi dava attenzioni, sminuiva il mio affetto, non aveva mai voglia di vedermi e mi rispondeva male e un sacco di altre cose. Io per lui ho fatto la crocerossina, ci sono stata per tutto. Dal chiamarlo alle 2 di notte per sentirmi ripetere una materia della scuola, al fargli i compiti, passare i san valentino a casa da sola perchè lui doveva studiare e altre cose. Sono sempre stata messa dopo tutto e tutti, e lui tornava da me quando si accorgeva che era solo e che gli mancavano le mie attenzioni. Negli anni ha sempre fatto il “galletto” con altre ragazze nonostante stesse con me. So che non mi ha tradito ma comunqu erano questi i motivi per cui ero gelosa. C’è da dire che sono molto insicura in quanto mi ha sempre detto che sono grassa e dovrei dimagrire, cosa che non sono assolutamente, ma non sono il suo ideale di donna con culo sodo, quarta di tette e pancia piatta. Nonostante questo io gli sono sempre stata vicina, e il mio sbaglio è stato farmi trovare lì ad aspettarlo ogni volta che tornava. E gli amici e la sua famiglia mi hanno sempre detto di mandarlo a quel paese ma io ero e forse sono ancora troppo innamorata di lui. E’ successa la stessa cosa una settimana fa, lui è tornato io da stupida ci sono cascata, ma proprio l’altro giorno mi ha detto che non crede di poter tornare insieme perchè dice che litighiamo spesso e che non funzionerebbe. E io in parte sono d’accordo, ma mi fa incavolare il fatto che bastasse che lui mi volesse davvero, per riuscire a stare insieme. Poi c’è da dire che mi ha detto che si sente con una ma che non sa se gli piace, e stanno a parlare fino alle 2 di notte e mi sento veramente presa in giro. Oggi ho deciso di chiuderci perchè non voglio essere sempre la terza scelta per lui e venire dopo tutto, gli ho scritto una lettera e penso la leggerà a breve, ma h paura di non riuscire davvero a chiudere questo rapporto malato. Sono anni che ci provo, anni che piango quasi ogni giorno per cose che mi diceva e faceva lui, e non voglio tornare ad essere così. Il suo articolo mi è stato molto utile perchè mi ha fatto capire che questo problema può diventare serio se non mi do una mossa a risolverlo, ma la paura che ora lui torni perchè capisce che mi sta perdendo, è veramente troppa. Come dovrei comportarmi secondo lei?
    La ringrazio se risponderà,
    Martina

  53. Alessia 28 Gennaio 2015 at 18:52 - Reply

    Salve dottoressa
    Mi chiamo Alessia,ho 21 anni e sono fidanzata da 2 anni con un ragazzo della mia età.. All’inizio della storia tutto andava molto bene ed eravamo molto felici.. Col tempo però il nostro rapporto è cambiato in quanto le cose peggiorano sempre di più.. Io lo amo tantissimo e lo stesso anche lui.. Il problema penso sia causato dalle mie insicurezze e non solo..ora le spiego più o meno tutto: come persona mi affeziono subito.. Il mio fidanzato dice che sono troppo pesante,che non lo faccio respirare,non è libero e che sta sempre con l’ansia addosso per colpa mia.. È vero che magari sono così però penso sia causato dal fatto che: per esempio se gli arriva un messaggio si gira dicendo che devo fare i fatti miei,che ha bisogno di privacy e di spazio. Su facebook ha ancora tante ragazze per cui magari provava interesse prima di mettersi insieme a me. Questi giorni stiamo litigando di brutto e non ne posso più.. Ieri sera mentre litigavamo mi ha detto che non mi sopporta più,che non gli interessa più la nostra relazione ecc. Può datsi che abbia detto ciò per la rabbia però sono cose che fanno male.. Siccome dovrei partire per pochi giorni(ho avuto dei problemi col biglietto,nin si sa se parto ancora i no) . In questo caso si è arrabbiato dicendo che rimarrò per controlarlo,e che ha bisogno di questo distacco.. Tutto ciò penso sia perché nel weekend verrà suo fratello e vuole uscire con lui. La cosa che mi da fastidio è che insieme a me no sta scendendo più: o è stanco,o deve studiare.. Io sinceramente sto male e non so cosa fare.. Avrei bisogno di un suo consiglio.. Le ringrazio davvero.. Buona serata

    • Anna Zanon 29 Gennaio 2015 at 09:03 - Reply

      Cara Alessia, penso semplicemente che nel vostro rapporto si sia creato un circolo vizioso : tu hai bisogno di conferme e diventi possessiva, e più tu gli stai addosso, più lui si sente soffocare e diventa freddo e distaccato, alimentando ulteriormente le tue insicurezze.
      Per recuperare la situazione, devi invertire il circolo vizioso, dandogli spazio..e perchè no? Fatti desiderare un pò, rispetta la sua privacy e lascia che sia lui a cercarti.

  54. Giacomo 29 Gennaio 2015 at 10:32 - Reply

    Buongiorno….
    Dopo paranoie, ansie e tanti pensieri negativi sono inciampato in questa pagina……..
    Ho una storia bellissima alle spalle, 8 anni passati con la consapevolezza di stare con la persona giusta.
    Abbiamo rischiato di lasciarci diverse volte, ma siamo sempre rimasti insieme. Ora stiamo valutando l’idea di avere un bambino, sposarci, ecc ecc. Condividiamo tutto, dall’auto alla casa.. dalle amicizie alle parentele. Il mio problema è semplice: ho seri dubbi sul nostro futuro ora come ora. Spiego meglio…
    Sono un maschio, e ho sempre guardato porno trasformando questa mia perversione in energia positiva per la coppia…
    Premetto che siamo sempre entrambi stati contrari a facebook.. Sempre. Qualche anno fa (3 per la precisione) ho iniziato (per lavoro) ad utilizzarlo.. Lei l’ha sempre saputo!
    Ho così iniziato ad apprezzare foto, corpi e situazioni che solo in web possono avere la giusta importanza (e questo lei non lo ha mai saputo)… All’inizio era tutto strettamente lavorativo… ma poi ho cercato vecchie fiamme, vecchie amicizie e nuove conoscenze basando tutto puramente sull’estetica. Mentre lo facevo già sapevo di sbagliare. Mi sento un’immaturo ad esporre queste cose, ma ho bisogno di sfogarmi.
    Dopo qualche tempo ho creato un profilo falso, sia su facebook sia su badoo, per ampliare queste mie conoscenze. Nel frattempo, cambiando lavoro, ho iniziato a provare piacere nel navigare in siti di webchat (omegle, chatroulette) con il solo scopo perverso di masturbarmi con qualche ragazza davanti a me. Questa mia perversione è diventata parte di me… nel frattempo ho contattato su fb una ragazza che molto tempo fa mi piaceva, e ci siamo trovati (virtualmente). Non ho “consumato” con quest’ultima ragazza.. All’inizio facevo tutto il misterioso, ma poi trovandoci per forza di cose mi sono sbottonato l’anima… E’ stato tutto platonico e appunto virtuale all’ennesima potenza. Lei dopo 2/3 mesi ha capito chi sono, e giustamente ne ha parlato con la migliore amica.. Ora siamo rimasti d’accordo che questa cosa non esce da questo triangolo. Questa cosa non mi è mai piaciuta (mi vergogno di quello che ho fatto) e sono stato costretto a razionalizzare il tutto. mi sono affezzionato anche a qualche altra ragazza, e non sono riuscito a smettere per diverso tempo. Ho ingannato le mie prede, facendo la vittima, la parte di quello tradito e ferito. Questa scusa la usavo come spiegazione più plausibile per giustificarmi… Il tempo passava, e io pensavo (sbagliando) che magari questo mio comportamento era dovuto a un qualche tipo di nervosismo nei confronti della mia compagna.. Ora sto cercando di ripulirmi.. E’ dall’anno nuovo che non entro più in nessuno dei siti elencati sopra. Ho cancellato profili e sto cercando di dimenticare questa brutta fase della mia vita. Non voglio assolutamente dire alla mia compagnia quello che ho fatto.. mi sento una merda, e ho parecchio senso di colpa ora come ora. sono caduto improvvisamente sulla terra. Faccio pensieri strani, la mattina penso a sposarla e a metterla incinta… il pomeriggio magari sono depresso… e la sera torna tutto rosa e sereno.. Da qualche giorno non ho più voglia di fare l’amore, e la routine quotidiana mi sta soffocando. Ho paura che il lupo perde il pelo ma non il vizio, nonostante ora come ora non voglio avere più nulla a che fare con il mondo virtuale. Credo di aver avuto una brutta dipendenza da cyber sesso, da facebook, da internet…. Ora credo di avere una qualche patologia… Sto male, mi mancano quelle sensazioni di fascino, divertimento, spensieratezza. penso diverse volte che la cosa migliore sia lasciarci, ma poi mi pento di quello che ho fatto e mi rendo conto che una ragazza come lei non si trova tutti i giorni. Non so se lasciarla andare, farla divertire…farla allontanare.. In questo momento se penso al futuro mi rendo conto del tempo passato e ho paura… paura di stancarmi, paura di fare una famiglia con la persona sbagliata per me. Il tutto mi sta accandendo appunto da quando ho deciso di non dare più sfogo a questa mia perversione. Sto pensando di andare a parlare con uno psicologo… non è possibile avere questi pensieri secodo me. Oltretutto non voglio fuggire dai problemi, anzi, voglio risolverli. Se penso a lasciarci so già quello che perdo… e non voglio. Ma se penso che tornerei a divertirmi e magari farei un viaggio da solo questo mi crea molti dubbi. mi consiglia di troncare? considerando che non voglio dire quello che ho fatto.. considerando il senso di colpa che mi affligge da qualche tempo… considerando che per molto tempo questa mia perversione è stata lì senza che mi sia fermato un’attimo a riflettere su quello che stavo facendo. Lei non mi tradirebbe mai (almeno dice) e io sento di potermi fidare di lei. Sono un pervertito, un maschio ed evidentemente nn sono riuscito a bloccare la mia natura animalesca. Oltretutto, non ho mai incontrato realmente nessuno conosciuto in chat, perchè arrivato a quel punto mi rendevo conto di essere in errore, mi rendevo conto di far soffrire chi non se lo merita. Oltretutto non ho voglia di buttarmi in un’altra storia. Ho più una voglia (repressa) di fare tipo qualche serata e conoscere gente nuova… Ho voglia di fare il mio reale profilo facebook.. Ho voglia di fare conquiste per sentirmi più apprezzato e utile. Non riesco più ora come ora ad apprezzare i piaceri di stare con la mia compagna, e questo mi fa paura. sono terrorizzato. Piango quasi ogni giorno e sul serio, non so cosa fare. A volte mi piace e a volte mi immagino con una persona magari più bella vicino… Sono infatuato delle altre ragazze praticamente.. Quando vedo una bella ragazza la guardo, immagino di portarmela a letto. Oddio che schifo di uomo che sono. Mi faccio ribrezzo. E’ possibile avere una consulenza telefonica? Non voglio prendere la decisione sbagliata… A questo punto cosa mi consiglia? di troncare? Non troverò mai più una ragazza come lei, ne sono certo. Ha molti pregi, ed adoro i suoi piccoli difetti… oltretutto è poco che ho chiuso la mia vita parallela… magari sto soffrendone l’astinenza. magari ora mi appare tutto così ma tra un mese mi sento meglio. NON VOGLIO perderla, ma a questo punto non sono più sicuro di amarla, dato quello che le ho fatto alle spalle. Di sicuro le persone come me stanno bene e si sentono male…. per poi trovare una sensazione di benessere sentendosi comunque male. Non voglio lasciare andare la persona più importante della mia vita, voglio renderla felice e creare una famiglia con lei.. le persone sbagliano, sbagliando si impara. Io ho sbagliato all’ennesima potenza. oltretutto sono un ragazzo sensibile, mi sento in colpa continuamente. Non vorrei che l’amore che abbiamo provato sempre uno per l’altra si sia trasformato in affetto..nulla più. Se sbattendo la testa in uno spigolo potrei dimenticare tutto lo farei subito. Non posso dirgli quello che ho fatto, mi lascerebbe e se non mi lascerebbe comunque la storia non sarebbe più la stessa… Cosa devo fare? Sono indeciso, insicuro, pieno di ansie e se potessi mi ucciderei. Lei crede che se ci lasciamo e stiamo da soli questa situazione mi aiuterebbe a capire molte cose? Ho paura che rimanendo con lei le mie perversioni e le mie voglie prendano il sopravvento a lungo termine. Ho quasi 30 anni, evidentemente sono un’immaturo cronico. Oltretutto ho paura che il lupo perda il pelo ma non il vizio. premetto che quando vedo in giro la ragazza che sa chi sono mi sento svenire, sono divorato dai sensi di colpa. non so se riuscirò mai più ad essere felice. Quando vedo una bella ragazza vorrei provarci, per il piacere di sapere che sono ancora affascinante. La mia compagna è una moglie d’oro, mentre se vado a fare il coglione in giro chissà che tipa mi rimedio visto il mio passato perverso. Ora la guardo e non mi piace.. momenti mi eccita momenti mi fa cadere le braccia. Non so più se sono innamorato di lei. Sto malissimo.. Mi sento sporco dentro, e ho paura di ricadere in tentazione. Ho l’ansia, e delle volte vorrei andarmene di casa per fare passare del tempo tra di noi, in modo da chiarirmi… Incredibile come io (antifacebook e anti tradimenti) per eccellenza abbia trovato rifugio in una dipendenza così virtuale e così finta. Se penso che lei possa fare i miei stessi errori non mi viene rabbia, anzi, quasi ne sarei felice in modo da poter dire di essere nella stessa situazione. Non voglio rovinare il rapporto bellissimo che abbiamo sempre avuto… ma ho paura che questo mio “STARE BENE CON LEI” sia dovuto a questa dipendenza che ho avuto dal virtuale. ora sono come un tossico che smette di drogarsi, esattamente uguale. non voglio farmi scappare una ragazza d’oro, ma nello stesso tempo voglio divertirmi… è un controsenso, ma sento questo. E’ come se l’avvicinarsi dei miei 30 anni mi abbia fatto scattare qualcosa dentro, una voce che mi dice “ti stai invecchiando, sei sicuro di non voler provare nuove esperienze prima di buttarti in una vita coniugale?”. Devo trovare una soluzione, già so che se ci separiamo entrambi in un modo o nell’altro ci allontaneremo per forza di cose. Però potrebbe farmi del bene, perchè come ogni uomo, allontanarsi dalla persona amata fa capire i propri errori e porta a non farli più. Se penso a lasciarci, so cosa perdo. Sono consapevole di una porta che si chiude, ma è come se mi si apra un cancello. Non è corretto fare questi ragionamenti, e non è corretto fare quello che ho fatto per diverso tempo. Forse la soluzione più logica sarebbe lasciarci, evidentemente non la amo più? Mi sento il fiato sul collo.

    • Giacomo 29 Gennaio 2015 at 12:25 - Reply

      Mi sento una bestia…. ora devo tornare da lei a casa ma ho l’ansia di andarci…… Sono davvero depresso, ho bisogno di aiuto per salvarmi da me stesso.

    • Anna Zanon 29 Gennaio 2015 at 16:33 - Reply

      Buonasera, non credo che il problema sia che lei non ama la sua ragazza ma ci sono sicuramente nel suo cuore delle paure che le impediscono di lasciarsi andare completamente e che credo si attiverebbero in qualsiasi relazione , una volta superata l’infatuazione iniziale.
      Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo per mettere ordine nel groviglio di pensieri e di emozioni che si agitano dentro di lei.

      p.s: questo coraggioso post può servire come monito alle persone che cercano l’amore in rete

  55. Mariangela 29 Gennaio 2015 at 17:55 - Reply

    Buonasera Dottoressa,

    stavo leggendo questo articolo quando non potevo pensare che la mia relazione con il mio attuale ragazzo era patologica.
    Per farla breve io e lui inizialmente eravamo amici, trascorso del tempo avevamo iniziato a frequentarci ma io non riuscivo a impegnarmi e a legarmi a lui, probabilmente per i miei rapporti passati un po’ deludenti.
    Non avevamo rotto il legame e io poi me ne sono innamorata, sfortunatamente per me, perchè lui continuava a dirmi che non era sicuro e io innamorata non ho ascoltato facendomi del male da sola e ricevendone da lui, dato che stava frequentando anche un altra ragazza. Questa sua indecisione e la mia cecità ha fatto si che il rapporto si sfasciasse per degli eventi spiacevoli per entrambi, anzi per tutti e tre…
    Il tempo passò e io e lui non ci rivedemmo se non mesi dopo, perchè io sarei partita all’estero per intraprendere un progetto e obiettivo che mi ero preposta.
    Avevamo ripreso a vederci. Partii e la nostra relazione andò avanti. Putroppo per varie vicissitudini dovetti rimpatriare e da lì in poi mi ritrovai in una situazione non semplice. La ricerca di un lavoro che non era vicino neanche un miglio, la mia voglia di vederlo spesso, probabilmente perchè mi ero fissata con lui e avevo poco svago. Il rapporto si stava incrinando, me ne ero accorta perchè avevamo preso a litigare spesso e lui mi diceva che non lo capivo, in più lui voleva stare per conto suo e io volevo cercare di capire che cosa ci fosse che non andava. Questo rapporto malato ha fatto si (a parer mio) che lui mandasse rose rosse alla sua ex perchè lei si trovava in un momento difficile (lui dice che lo ha fatto perchè voleva farle un gesto carino, a mio avviso esagerato e fuori luogo ed in aggiunta anche a delle parole che erano fin troppo per una ex). Penso che la colpa sia di entrambi…purtroppo e per fortuna non possiamo leggere nei pensieri della gente.
    Attualmente stiamo insieme, siamo una coppia ufficiale.
    Abbiamo percorso un tragitto in salita e mi chiedo alle volte come sia possibile dopo a quello che è successo che io e lui stiamo insieme. Il suo comportamento adesso è quello di una persona che realmente tiene a me, che conosce la mia importanza e i miei valori. Forse perchè si è visto davanti agli occhi sfumare tutto per degli errori più suoi che miei?

    • Anna Zanon 30 Gennaio 2015 at 09:23 - Reply

      Ma anche se le cose si sono sistemate, lei fa un pò fatica a fidarsi pienamente di lui…
      Attenzione perchè chi si aspetta il peggio, prima o poi lo ottiene..

      • Mariangela 30 Gennaio 2015 at 12:36 - Reply

        Ha proprio ragione il pensiero negativo porta solo ad ottenere quello che non si vuole.
        Sicuramente se voglio intraprendere un cammino con lui devo abbandonare tutto alla mie spalle, dopotutto non si può amare veramente una persona se non ci si fida a pieno. Grazie!

  56. Luca 6 Febbraio 2015 at 05:15 - Reply

    Salve dottoressa, sto con una ragazza che da tre mesi si è trasferita da me .. All inizio era tutta dolce presa da me .. Appena ho visto in lei che si comportava diversamente ho iniziato ad essere possessivo geloso addirittura il cellulare gli ho controllato .. Ora si è trasferita nella sua nuova casa .. Lei dice che Nn mi ama e che è stata sincera .. Ma vuole rimanere amica e mi dice che lei ha bisogno di me … Ma niente baci sempre freddezza .. A volte quando ritorna in se stessa si apre un po’ … Ma credo a volte che mi sono sentito sfruttato è usato .. O forse nn posso accettare questa sua decisione perché il mio sentimento è più forte del suo

    • Anna Zanon 8 Febbraio 2015 at 20:12 - Reply

      Penso un misto di entrambe le cose, purtroppo non mi sembra che ci siano dei presupposti per un felice futuro insieme tanto più che lei dice di non amarti ( perchè andare a convivere allora? Mah?). Questa ragazza mi sembra che abbia le idee un pò confuse e non può che farti soffrire ulteriormente

  57. Ilaria 7 Febbraio 2015 at 23:17 - Reply

    Gentile dott.ssa ho letto con molto interesse il suo articolo, e purtroppo con grande amarezza devo dire che rispecchia esattamente la relazione che sto vivendo. Vorrei chiederle un suo parere, cosa può portare un uomo (43 anni lui, io 28) a scappare? Intendo proprio fisicamente dalla casa. Alle volte anche per discussioni “banali” ma durante le quali magari dico delle cose di lui che lo feriscono (perchè sà che sono aspetti di lui veri che non accetta) lui scappa letteralmente di casa invece di chiarirsi. Magari poi rimane a dormire chiuso in auto fino a notte inoltrata, quando poi me ne torno a casa mia..ed i giorni dopo non si fa sentire.

    grazie mille

    • Anna Zanon 8 Febbraio 2015 at 19:51 - Reply

      Forse non sopporta l’aggressività o il confronto diretto ( magari ha assistito a scene di forte conflittualità tra i suoi genitori ed è rimasto traumatizzato?)
      Senza sapere nulla sulla sua storia è difficile poter dare una risposta più completa.

  58. cristina 10 Febbraio 2015 at 23:45 - Reply

    Gentile dottoressa anch’io vorrei un parere sulla situazione che sto attraversando. Convivo col mio ragazzo da più di due anni. Lui è sempre stato molto affettuoso con me ;parlo fuorI dal letto. È per questo che m sono innamorata di lui, per il modo in cui mi corteggiava e mi trattava senza alcun secondo fine , sempre pieno di attenzioni.Ma ultimamente lo sento molto distante, mai un bacio , una carezza oppure una frase, una parola dolce. Non mi riferisco Al sesso ma proprio a queste attenzioni quotidiane basilari. gli ho parlato chiaramente esprimendo le mie lamentele, elemosinando, facendo ció che vorrei lui facesse a me, parlandogli per trovaare un punto d’incontro. Aspetto sempre un suo gesto e rimango puntualmente delusa. Ieri sera a seguito di questa discussione mi ha persino detto che è fatto così. Io sono stata tutto il tempo sulle mie e s ‘è avvicinato come per un contentino, quando so che domani tutto sarà come prima.
    Dico anche che lui è molto premuroso se ho bisogno di qualcosa e spesso fa dei gesti gentili nei miei confroni come preparare la cena e tanto altro ma per me non posso o essere sostituti delle attenzioni che cerco. Adesso la situazione per me è insostenibile. Lui cambia per qualche gg s sforza ma poi torna sempre uguale. Non so se c’è un modo per fargli rendere conto che m sta perdendo. O per fargli capire come siano importanti queste cose. O per rendermi meno scontata. non so più cosa fare se essere paziente o farmi desiderare. Spero in una sua gentile risposta.

    • Anna Zanon 12 Febbraio 2015 at 09:37 - Reply

      Difficile darle un consiglio, dovrei conoscere meglio la sua situazione. E’ molto frequente purtroppo che con la convivenza il rapporto cambi e che una volta finita la fase dell’innamoramento si perdano un pò gli slanci e gli entusiasmi. Quello che mi viene da dire è di non rimproverare il suo compagno per la distanza che si è creata ma di ritagliarsi degli spazi suoi per fare delle cose che le piacciono ( esca con le amiche, frequenti qualche corso, ecc) ..e stia a vedere come si comporta lui: se si riavvicina sentendola meno esigente e dipendente, va bene. In caso contrario potrebbero esserci altri problemi

  59. Daniele 11 Febbraio 2015 at 14:18 - Reply

    Salve dottoressa, ho 40 anni e da maggio 2014 ho conosciuto una coetanea con la quale all’inizio ho instaurato un bel rapporto di amicizia, fatto di messaggi ec telefonate. Premetto 2 cose:la prima, io sono una persona molto inibita dal punto di vista sessuale, mai avuto una seria relazione con nessuna a causa di una mia introversione estrema. Alla mia età mi son limitato a tenermi fuori da qualsiasi relazione per paura di soffrire ex ante. Ho un carattere molto mite e fragile, trovo difficoltà a oppormi o farmi forza delle mie ragioni.Lei vive a 40 km da casa mia, ha una figlia di 18 anni e numerosi problemi alle spalle; un matrimonio fallito, un compagno che l’ha plagiata, ansia, attacchi di panico e una dipendenza affettiva fortissima.All’inizio le cose andavano meravigliosamente, lei si fidava di me,aveva stima e rispetto, prima volta tra l’altro che ciò mi accade. Mi son sentito fiducioso e coraggioso, ma tutto ciò finché restavano a distanza. Lei mi chieda va di uscire o lo facevo io e trovavamo il modo di farlo. Quasi sempre. In ottobre ho provato a buttare il cuore oltre l’ostacolo; mi sono dichiarato a lei con uno slancio eccessivo. Lei sulle prime rimane perplessa ma dopo poco felice accetta la cosa. E a questo punto sono iniziati i problemi. Io ero disperato, ansioso, triste, mangiavo poco e dormivo meno. Per paura mi facevo sentire di rado e il mio tono di voce era molto distaccato e per nulla entusiasta. Abituato a una vita intera da single avevo il timore di averle promesso troppo e troppo in fretta. Lei comincia a chiedere il perché di questo cambiamento così repentino e io a quel punto le dissi che mi ero confuso e che non provavo amore per lei ma che volevo essere solo un amico, premetto che a parte i baci non c’ è stato nesun rapporto.Abbiamo sofferto entrambi.Dopo poco torna a cercarmi chiedendomi di essere qualcosa per lei, i miei primi tentativi di riavvicinamento sono stati freddi e distaccati, i sensi di colpa per averla ferita e delusa mi soffocavano. Poi col tempo, siamo riusciti a parlare con più serenità e ripartire da ciò che eravamo, amici, pur se come lei mi ha detto,L’averla annientata come persona l’ha lasciata a pezzi. Dopo circa un mese e in particolare la fine di gennaio e febbraio le mie telefonate e i miei messaggi si son fatti più insistenti, forse perché ho cominciato ad avvertire una certa distanza fra me e lei. Lei risponde dicendo che mi vuole bene, che ci tiene a me e non vuole perdermi; è tuttavia si chiede perché ho ricominciato a cercarla. Io le ho risposto che non sono più così sicuro che lei non sia nulla per me e che vorrei rivederla. Da parte mia ciò è in parte vero anche se il mio IO razionale teme un riavvicinamento, per timore di fuggire nuovamente.Lei si nega, non al telefono, ma non accetta nessun incontro neanche di pomeriggio. Però al telefono dice che mi vuole bene e che le manco. Mi chiedo cosa le possa mancare di me, l’amore che non sono riuscito a darle no di certo, neanche il sesso è allora cosa? Anche lei sicuramente se lo domandera’ del perché la cerco. Quando poi penso ad un eventuale incontro e dialogo tra noi due, immagino nella mia mente la situazione, di solito con triste epilogo annesso e l’ansia aumenta. Ho timore a chiederle di provare a essere qualcosa, se non l’amore con la A maiuscola ma almeno una coppia di persone che stanno insieme, ma su che bassi? Lei mi appesantisce con i suoi problemi del presente ai quali non so dare soluzioni. Mi sento davvero inquieto e confuso non capisco come una donna interessante e fisicamente attraente mi intimorisca a tal punto. Forse è anche per questo motivo che lei è single nonostante l’avvenenza che lei non vuole sfruttare per sedurre gli uomini con i quali entra in contatto quotidiano. Non so che dirle ne che fare. Illuderla mai, ma anche lei non è molto chiara nei miei confronti. Caratterialmente poi dato che ci siamo frequentati poco non so nemmeno se c’è davvero compatibilità. Alcune cose le vediamo allo stesso modo altre no o non saprei. Oggi non l’ho nemmeno chiamata e lei ha fatto altrettanto. Che cosa può suggerirmi? Grazie.

    • Anna Zanon 12 Febbraio 2015 at 09:27 - Reply

      Caro Daniele, credo che forse potrebbe esserle utile una terapia per cercare di rafforzare la sua autostima che la fa sentire inadeguato nei confronti delle donne e che l’aiuti a superare la sua introversione.

  60. Giulia 12 Febbraio 2015 at 21:51 - Reply

    Buonasera Anna,
    ho 44 anni, lui 43 e stiamo insieme da 5 anni e mezzo. La nostra è una relazione a distanza, abitiamo a 200 km l’uno dall’altra e fino a qualche mese fa ci siamo frequentati ogni altro weekend e durante le ferie estive di un mese circa. Dopo qualche anno di frequentazione ho maturato il progetto di una convivenza. Gli ho chiesto di trasferirsi da me (ho un figlio ora diciottenne). Mi ha detto sì ma a tutt’oggi siamo ancora ognuno a casa propria. Lui vive con la madre che lo tratta come se fosse un bambino.
    Alle mie ripetute richieste di spiegazione per il procrastinare il tempo di mettere in pratica la sua scelta, mi ha risposto dicendo che ho ragione, si sente responsabile della mia delusione, ma sinora io non vedo un passo da parte sua…
    Sento che la nostra non è una relazione sana, bensì un rapporto a progetto zero. In questi 5 anni e mezzo è venuto da me una volta sola, io da lui sempre.
    Oggi mi sono allontanata da lui, gli ho detto che deve darsi da fare per ciò che desidera visto che dice di amarmi, io invece sento che si è incrinato qualcosa dentro di me…
    Adesso lui mi dice che vuole venire a trovarmi questo weekend, mi sembra che pensi di risolvere le cose muovendosi per una volta lui.
    Sono molto confusa, sa? Non vorrei gettare alle ortiche 5 anni e mezzo per questa profonda insofferenza che provo nei confronti di lui e del nostro rapporto. Sento che non sono più disposta ad aspettare un desiderio che pare essere solo mio ma al contempo sento una tristezza profonda e ho paura di non essere obiettiva…
    La ringrazio per l’ascolto.

    • Anna Zanon 13 Febbraio 2015 at 07:56 - Reply

      Cara Giulia, i rapporti o evolvono o involvono e una delle cose che li fa involvere è proprio la mancanza di progettualità.
      Per far durare una relazione bisogna avere gli stessi obiettivi di vita:nel suo caso lei sente che vostro rapporto non cresce malgrado gli anni passati insieme.
      Il mio consiglio è quello di tirarsi indietro: forse il suo fidanzato, davanti alla prospettiva di perderla, riuscirà a superare le sue paure e a fare il grande passo.
      Quello che mi sento di dirle è che se lui non si decide in cinque anni e mezzo, è difficile che si muova in un futuro

      • Giulia 13 Febbraio 2015 at 14:06 - Reply

        Grazie Anna per la gentile risposta. Ciò che più mi lascia letteralmente interdetta sono le sue non-risposte, il suo non-dire…Parole testuali sue ” vuoi per un motivo o per un altro, non mi do una mossa” e alla mi richiesta di dare un nome a – vuoi per un motivo o per un altro – niente, il silenzio…
        A me non sta bene fare l’eterna fidanzata, provo rispetto e amore per me stessa, il mio sentire, il mio essere donna…
        Mi scuso per lo sfogo.

  61. Natalia 14 Febbraio 2015 at 01:06 - Reply

    Salve Dott.ssa forse sarò tra le più piccoline a scriverle ma vorrei un suo parere, molte informazioni del suo articolo rispecchiano qella che è stata la mia situazione amorosa durata tre anni. aimè spesso commetto errori ricercando quella persona, premetto di avere 20 anni il ragazzo è più piccolo di un anno, apparte la differenza sostanziale dell’età in cui molti mi han detto che deve crescere, io, nella mia lettera di Addio gli chiedevo scusa perchè il mio amore era ossessivo, ricordo ai miei genitori di aver detto che non lo volevo lasciare nonostante spiacevole esperienza in quanto stavo male con lui e senza di lui, a mio padre turbò molto questa frase e ora la leggo riportata nel suo articolo e questo è un sollievo in quanto mi convince a non tornare da questa persona (sono fidanzata ora con un ragazzo più grande) . Il problema penso di noi tutti che scriviamo in questo sito, o almeno il mio è confondere l’amore io mi chiedo: Ho tanto amore ancora da dargli penso sempre a lui insegui il cuore e questo spesso mi riporta da lui.. Ma non è cosi Grazie.

  62. fabrizio farese 16 Febbraio 2015 at 16:15 - Reply

    salve dottoressa,ho scritto il 12 e se riesce a farsi un’idea le sarei grato…grazie ancora

    • Anna Zanon 16 Febbraio 2015 at 22:32 - Reply

      Salve, giusto per farsi un idea : ho 351 lettere oltre alla sua a cui rispondere e visto che si tratta di un servizio gratuito che faccio nei ritagli di tempo, i tempi di risposta possono essere lunghissimi oppure come, spesso capita, non ho neppure il tempo di leggere tutti i commenti che ricevo.
      E’ meglio se vuole essere sicuro di ricevere una risposta, acquistare una consulenza on line.

  63. roberto 17 Febbraio 2015 at 18:00 - Reply

    salve, mi chiamo Roberto e sono un ragazzo di 24 anni.
    Sto attraversano un periodo per me molto confuso della mia vita.
    Ho appena preso un mutuo per l’acquisto della prima casa che sarà pronta tra qualche mese.
    Da oltre 4 anni sto con una ragazza di nome Chiara che fin da i primi mesi ho tradito con la mia ex che si chiama Giulia, nonché la sua migliore amica che mi vedevo circa tre/quattro volte al mese.
    Da circa 4 mesi Chiara ha scoperto la relazione mettendomi obbligandomi scegliere con chi stare delle due.
    Immediatamente ho scelto di stare con Chiara che mi ha subito perdonato a patto di troncare il rapporto con “l’amante”.
    Il mio problema è che non sono mai stato in grado di scegliere con chi stare perchè sono due persone completamente opposte.
    Chiara è una bravissima ragazza, molto aperta anche con gli altri, ma a starci troppo insieme mi irrita perchè è logorroica, inoltre con lei è svanita da molto la passione e i rapporti sessuali capitano raramente.
    Allo stesso tempo non voglio ferirla perchè lei ha fatto troppo per me, mi ha sempre dato sostegno, ho convissuto 4 anni da lei a casa con i suoi genitori.
    Anche con Giulia sto bene, lei è esattamente l’opposto, timidissima, si relaziona poco con altri, mi piace un po’ meno come fisionomia del viso, ma con lei riesco a dialogare un po di più e in itimità siamo molto passionali, cosa che con chiara non riesco a esserlo minimamente.
    Devo scegliere una volta per tutte con chi stare e con chi condivere il mio futuro, ma sia per paura di sbagliare scelta e per paura di ferire una delle due ora mi trovo ad aver preso una pausa di riflessione da più di un mese, e tuttora non sono riuscito a trovare soluzione.
    Ho paura che con chiara sia più abitudine mentre con giulia attrazione fisica, in poche parole non so più che vuol dire amare e vorrei riscoprire questo sentimento.

    grazi per la disponibilità,
    Roberto

    • Anna Zanon 19 Febbraio 2015 at 10:57 - Reply

      Caro Roberto, di getto mi verrebbe da dire che non sei ancora pronto per una scelta impegnativa come quella di dividere la tua vita con qualcuno. Sei troppo confuso su quello che provi, quello che vuoi e persino su quali caratteristiche deve avere la donna della tua vita.
      Penso che un periodo da solo non potrebbe che farti bene, considerato anche che sei giovanissimo.
      Mi sento di dirti che Chiara potrebbe non essere la donna giusta per te, non sei innamorato di lei e l’hai sempre tradita sin dai primi mesi di relazione.
      Su queste basi non si può pensare ad un futuro insieme: è vero è un punto di riferimento e le vuoi bene come forse si vuole bene ad una sorella ma questi elementi non bastano per un futuro insieme e se l’hai tradita prima.. figuriamoci dopo!
      Il tuo problema non è capire con quale delle due devi stare ma imparare a stare da solo e a conoscerti meglio.. solo così avrai la maturità psicologica per fare delle scelte affettive migliori

  64. Maria Basile 19 Febbraio 2015 at 16:43 - Reply

    Salve dottoressa ,
    Da un anno ho un rapporto con un ragazzo di qualche anno più grande di me , i primi tempi erano davvero rosei in quanto mi sembrava di aver trovato quel rifugio e quella protezione di cui sentivo il bisogno
    Da quest estate qualcosa si è rotto ,lui ha mostrato la sua vera natura un po fredda e ciò ha scaturito in me una insicurezza oserei dire cronica( tendo a pensare sempre che lui possa prendermi in giro, avere un altra essere poco innamorato) … Ho di sovente questi dubbi che tendo ad esternargli , finendo da 5 mesi a questa parte per dirgliene di tutti i colori e litigare
    Anche a San Valentino siccome si é dovuto allontanare per lavoro e non ê riuscito a tornare ho iniziato a divenire nervosa intollerante e arrabbiata … Mentre i primi tempi alle mie esternazioni di malessere reagiva confortandomi ormai ad oggi mi dice che finiró per perderlo
    Cosa posso fare io per migliorarmi cosa posso fare io per migliorare il salvabile ma soprattuto per allontanare questa ossessione che mi porta ogni secondo a pensare che con lui non ci sto bene ad essere sempre negativa nei suoi confronti?

    • Anna Zanon 20 Febbraio 2015 at 08:01 - Reply

      Cara Maria Basile, capita che quando la fase dell’innamoramento finisca, gli uomini diventino più pacati e questo può sembrare ad una persona insicura freddezza.
      Il mio consiglio è quello di lavorare sulle tue insicurezze, cercando di non assillarlo con la richiesta di conferme che così non puoi ottenere, anzi l’allontani sempre di più.
      Se non ci riesci, qualche colloquio con uno psicologo forse potrebbe aiutarti a capire la radice di certe tue insicurezze che la relazione con lui ti risveglia

  65. lety 23 Febbraio 2015 at 10:30 - Reply

    Buongiorno a tutti,io ho timore, che gli uomini futuri si scandalizzino per la mia storia durata anni con un uomo più grande di me (sì della serie “potrebbe essere tuo padre” ). Non riesco a fidarmi di chi incontro, ho aura di scandalizzare e di sentirmi dire che quell’uomo era un “vecchio marpione” che mi ha circuita, essere derisa o schifata! Quando in realtà le cose non sono affatto così!io ho amato follemente e ora siamo in ottimi rapporti, c’è un profondo affetto! se non fossero insorti alcuni problemi.. sarebbe stato l’uomo della mia vita, una persona meravigliosa!ho davvero paura di raccontarlo alla persona sbagliata, che si prenda gioco di me e faccia diventare il mio segreto un pettegolezzo. Ho paura non mi possano più volere per via di questa storia impegnativa e particolare… qualche uomo che dica la sua? lo accetterebbe o meno? si scandalizzerebbe??qualche altra donna? sta diventando un abisso per me questo problema…
    ho lasciato quell’uomo perché l’età e le esigenze diverse sono iniziate a pesare, perchè non è mai stato accettato dalla mia famiglia… la relazione è stata vissuta per anni in modo nascosto, solo pochi intimi lo sapevano. questo perchè i primi mesi di relazione, quando la cosa è diventata “pubblica”, siamo stati attaccati in modo accanito, con vere e proprie violenze. avevamo/abbiamo 28 anni di differenza, sono tantissimi, lo so bene, ma volevamo viverla lo stesso, giorno per giorno, non pensando al futuro con ansia e paura. Forse è raccontare di questa storia , con questa grande differenza d’età che mi fa paura.. io non l’ho raccontata mai ad amici ed amiche, anche se qualcuno aveva intuito e conoscevano la nostra relazione come un bel rapporto di affetto e amicizia. Raccontarlo in futuro ad un uomo, parlargli della differenza d’età e della segretezza di questa storia. non lo scandalizzerà? non penserà di me che sono una bugiarda?
    forse riflettendo noto che in me è stata da sempre presente la paura del giudizio altrui. Studentessa modello, a detta di tutti bella e sensibile,intellettualmente stimolante… ma per me no, non mi sono mai considerata tale e mi sono sempre sentita troppo sensibile, troppo fuori dal contesto. A parte la persona molto più grande di me con cui sono stata, una mi cara amica e le mie nonne non ho nessuno di cui mi fido ciecamente. ho il timore costante di essere tradita e non rispettata. e questa paura si rispecchia anche nella possibilità di incontrare un uomo che mi giudicherà in malomodo rispetto a questa precedente relazione. si scandalizzerà? non verrà accettata?che la vada a raccontare ad amici, o che si faccia pregiudizi su di me. o che se mi accetti non sopporti il mio passato, mi faccia tagliare i buoni rapporti con questo mio ex, che io invece ritengo essere il mio più caro amico. perchè questa perdita totale di fiducia verso il mondo che mi circonda?

    • Anna Zanon 25 Febbraio 2015 at 21:36 - Reply

      Cara Lety, stare in coppia non significa necessariamente dirsi tutto specie se si tratta di episodi avvenuti quando non ci si conosceva ancora. Lei non deve sentirsi in obbligo di raccontare cose che la fanno sentire a disagio ne tanto meno deve giustificarsi per le sue esperienze passate che appartengono solo a lei.
      In una coppia l’intimità si costruisce con il tempo, per questo è bene aspettare che il rapporto abbia raggiunto un certo grado di affiatamento e di conoscenza reciproca prima di parlare di argomenti delicati: sentirà lei quando e se verrà il momento giusto per aprirsi.
      Detto questo, non vedo quale sia il crimine di essersi innamorate di un uomo tanto più vecchio di lei. Probabilmente cercava una figura paterna sostitutiva.
      Ma non è lei la prima che si giudica e non si accetta per questo?

      • lety 27 Febbraio 2015 at 08:07 - Reply

        Gentile dottoressa,
        Grazie per la sua risposta. io non accetto che gli altri non comprendano questa storia, mi fa soffrire pensare che venga guardata con pregiudizio e sdegno… Tutta colpa di categorie mentali che ci vengono imposte, è così diventa la storia del “maturo marpione” (cosa che assolutamente non è ) e della giovane ingenua (ma anche no!). Quando abbiamo cercato di renderla pubblica è successo un putiferio, soprattutto da parte di alcuni amici, sdegno ma soprattutto (e ciò mi ha molto colpito) una sorta di gelosia da parte di alcune amiche. Tutte queste persone dopo avermi “violentata psicologicamente”in mille modi, minacce, accuse.. sono state escluse dalla mia vita. ma la paura mi ha segnata e la nostra storia è stata vissuta in semi clandestinità, solo poche rare persone fidate, grandi amici, la conoscevano e ci sono stati vicini.Per altri è un bel rapporto di amicizia e affetto (quel rapporto molto forte che io non voglio perdere neanche ora che è finita).
        Non cercavo una figura sostituiva di quella paterna, a mio parere, mio padre è sempre stato presente, mi ha sempre adorata e se devo ammetterlo notavo in famiglia più che altro l’astio di mia mamma, a tratti, per il nostro rapporto di complici.Cultura, gusti, interessi, amore per l’arte, passione civile li ho sviluppati sicuramente grazie a mio padre. L’uomo molto più grande di me si p sempre interrogato sulla nostra storia, più volte ci siamo allontanati e ripresi per la sua paura di farci e farmi “male”, ma l’amore profondo ha sempre vinto. non è il marpione senza scrupoli, è di una grande sensibilità ed intelligenza.
        Ora la mia paura sta proprio nel fatto di non riuscire a trovare una persona tanto sensibile da comprendere la mia storia, una persona che non giudichi nè me nè lui, e che accetti che comunque quest’uomo farà sempre parte della mia vita (come quei fidanzati o ex mariti che diventano cari amici, persone a cui sei legata da stima e affetto forte) . mi chiedo, esisterà? La mia paura è che non sia capace di ascoltare il mio racconto è che questo diventi un aneddoto da bar per i suoi amici, un motivo per allontanarsi da me, un modo per scatenare pettegolezzi.. ci manca solo che la voce arrivi proprio a certa gente che ho eliminato nel passato o a gente becera e ignorante.. Forse il mio pensiero è esagerato, è che non sopporto questo mondo estremamente “social”, dove tutto è condiviso, dove tutti san tutto di tutti…
        Io amo e guardo all’amore senza pregiudizi e costrizioni, ho solo tanta voglia di amare ed essere amata…

        • Anna Zanon 27 Febbraio 2015 at 10:16 - Reply

          Cara Let, il mio è solo un consiglio : meno si parla degli ex, soprattutto nelle prime fai di una relazione, meglio è. L’intimità emotiva, come quella fisica, richiede gradualità ! A lei non darebbe fastidio uscire con un uomo la cui ex è sempre presente nei suoi discorsi e nella sua vita (sia pure come come cara amica?).
          Un uomo vuole avere l’esclusiva e lei rischia di sembrare troppo legata al passato e al suo ex per dare ad un potenziale fidanzato lo spazio che merita.

          • Lety 14 Marzo 2015 at 11:34

            Gentile dottoressa, Le rispondo dopo diverse settimane, volevo scriverLe con tutta calma. Certo, un nuovo fidanzato merita un nuovo spazio ma la mia paura è quando sarebbe il momento giusto per raccontare questa mia relazione? Temo di legarmi alla nuova relazione, poi raccontare di quella precedente (parte forte del mio passato sentimentale) e venire abbandonata perchè non si accetta la mia relazione passata con un uomo ben più grande di me. Un altra cosa di cui soffrirei molto sarebbe se il mio nuovo compagno ne parlasse con amici o conoscenti, e la mia storia diventasse una brutta “voce di corridoio” (Ricordo che la mia relazione con l’uomo più grande e stata vissuta in semiclandestinità proprio per via di brutte reazioni iniziali di alcune persone alla nostra storia).
            O ancora non sopporterei di essere etichettata nei soliti clichè “la giovane e l’uomo maturo”… ogni relazione ha le sue sfumature e i suoi percorsi, sono una persona estremamente sensibile grazie al mio trascorso sentimentale ho compreso di quanto l’amore abbia mille declinazioni, età, provenienza sociale, religione, culture diverse sono tutti confini che possono essere abbattuti quando nasce un sentimento forte e sincero.. Io vorrei solo venisse accettato il mio passato senza che susciti alcuno scalpore o brutta reazione. Forse sono sfiduciata molto dagli uomini incontrati, o dal fatto che oggi, nel mondo sempre più social, si tende a denigrare e commentare senza freni…ci si presenta come aperti e libertini e poi si spara zero su chiunque e tutto diventa pubblico, visibile a tutti. che dice?
            Cari saluti. Lety

          • Anna Zanon 15 Marzo 2015 at 18:57

            Cara Lety, ma perchè per lei è così importante raccontare al suo nuovo partner del suo passato sentimentale?? Forse perchè non è ancora pronta a staccarsene e si sente definita da questo?

          • Lety 16 Marzo 2015 at 14:03

            Sì, forse non sono ancora completamente distaccata dal mio passato sentimentale. Ma più che questo il mio timore deriva dal vedere magari troncata una bella relazione per via di del mio trascorso sentimentale. Il mio timore è che un uomo giovane o un altro uomo non possa comprendere quello che è il mio passato e lo possa vedere come qualcosa di non comprensibile. Forse perché finora mi è sembrato di incontrare solo uomini vanesi e immaturi? non saprei…
            Grazie per la sua gentilezza
            Lety

          • Anna Zanon 19 Marzo 2015 at 19:56

            Cara Lety, le rispondo per la terza volta (e ultima volta!) che in una coppia non è necessario dirsi tutto, soprattutto se sono cose che l’ altro potrebbe non capire e che lo ferirebbero in qualche modo. Una di queste cose è il proprio passato sessuale..Oggi ho ricevuto una mail di una persona che ha tradito in passato il suo ex e tutte le volte che litiga con il suo attuale compagno lui le rinfaccia quell’episodio anche se non lo riguarda in alcun modo. Ha così tanta importanza che un suo fidanzato sappia quanti anni aveva il suo ex fidanzato? Si chieda perchè..
            Naturalmente il mio è solo un consiglio, poi faccia come crede..

  66. Giulia 23 Febbraio 2015 at 14:16 - Reply

    Gentile Dott.ssa, Le scrivo dopo aver letto tutto d’un fiato il Suo articolo.
    Ho 26 anni e sto da quasi 8 anni con il mio ragazzo che ne ha 27. Dall’età di 15 anni soffro di crisi depressive, curate con farmaci e psicoterapia e dal 2011 non ho più avuto alcun episodio depressivo ma continuo con la psicoterapia perchè ancora molte cose devono essere sistemate.
    Scrivo a Lei perchè ormai da anni, ma possiamo dire da sempre, mi ritrovo in uno stato di NON ACCETTAZIONE del mio fidanzato. Siamo due persone completamente diverse, io la classica studentessa casa e chiesa con la faccia pulita, lui invece il ragazzo ribelle tatuato e senza regole.
    Innumerevoli sono stati i tentativi di distacco tra noi, soprattutto nei momenti in cui io soffrivo di depressione e non volevo saperne di lui, ma poi bene o male siamo sempre tornati assieme alternando momenti di grande felicità a momenti di tristezza e malessere.
    Sono figlia di genitori separati in casa, di un padre assente malato di parkinson da circa 20 anni e di una madre molto apprensiva e “inquadrata” che mi ha sempre trattata come un modello e che ha sempre giocato sul senso di colpa e del sacrificio. Mio padre invece è assolutamente il contrario, e assomiglia davvero tanto al mio ragazzo!
    Da 3 mesi abbiamo deciso di convivere, lui viveva già da solo e mi ha chiesto di raggiungerlo. Abbiamo davvero moltissime cose in comune, l’amore per i bambini, gli animali, abbiamo grandi progetti per il nostro futuro insieme ma io prontamente arrivo a rovinare e devastare tutto. Come? Lo critico, lo giudico, lo voglio far sentire inadatto e cerco in tutti i modi di fargli fare quello che voglio io. Mi comporto un po’ come ha sempre fatto mia madre con mio padre. Fin dall’inizio ho sempre avuto da ridire sul suo orientamento poltico, sul suo lavoro poco “regolare” e poi tutto è passato all’aspetto fisico. ho continuato pero’ a stare con lui, perchè da lui ero attratta!!!
    Il mio ragazzo mi ama molto, e spero provi ancora qualcosa per me, io invece posso dire di non sapere nemmeno se l’ho mai amato o se mi sia mai piaciuto, perchè di me so gran poco e vivo continuamente in uno stato di insicurezza, paura, fastidio e rabbia che scateno su di lui.
    Mi sono fissata che non mi va bene il suo aspetto fisico e ne sto facendo una malattia, che ormai va avanti da mesi e mesi. Io mi fermo e lo guardo, e dentro me sto male, sento un fastidio e spesso ho come bisogno di dirgli che non mi piace o ch dovrebbe cambiare. puo’ immaginare le conseguenze! mi sento davvero una brutta persona perchè al mio fianco ho un gioiello, e nella mia testa ho un mostro che mi fa rovinare tutto. La psicologa che mi segue dice che tutto parte da dentro me e che ho molta rabbia da esternare, dovuta alla mancanza di attenzione da parte di mio padre, e il troppo controllo da parte di mia madre. Io non so che pesci pigliare perchè il mio compagno è davvero la persona con cui vorrei dei figli perchè in lui trovo caratteristiche che in altri non ci sono… ma lo sto facendo soffrire troppo e lui si sta allontanando.
    Forse sono ancora immatura dal punto di vista sentimentale perchè credo che amare significhi vedere sempre bello il proprio uomo e sentirsi sempre felici. a casa nostra ora la situazione è davvero triste e io non so cosa fare. sono consapevole del mio problema e lo voglio risolvere… solo non riesco davvero a capire cosa voglio davvero.
    cosa dovrei fare per avere pià chiarezza in testa? crede che la nostra sia una storia destinata a finire?

    Grazie mille.

    Giulia

    • Anna Zanon 25 Febbraio 2015 at 21:25 - Reply

      Credo che nel vostro rapporto ci sia veramente del buono ma credo anche che se lei persevera nel criticarlo e nel trovargli difetti, rischia di allontanarlo e di rovinare quella che mi sembra essere una promettente storia d’amore.
      Credo che la sua psicologa abbia ragione e che forse lei sta buttando addosso al suo ragazzo che assomiglia a suo padre la rabbia che prova verso il suo genitore, e in più si sta comportando come sua madre ( imitiamo i modelli familiari perchè sono gli unici che conosciamo!)
      Fortunatamente la terapia le sta facendo prendere consapevolezza di questi meccanismi e vedrà che con il tempo riuscirà anche a controllarli o almeno a non agirli.

  67. Franz 27 Febbraio 2015 at 17:01 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    sono un ragazzo di 32 anni che circa un mese fa ha interrotto una relazione di 6 anni dopo che lei mi ha lasciato.
    Confesso che sono stato male, dato che 2 anni fa mi ero trasferito nel suo paese, per imparare una nuova lingua, pur di stare con lei. Il punto è che da qualche mese prima, ho avuto uno stato di apatia/depressione che ha praticamente sconvolto il mio stile di vita. L’apatia non mi ha permesso di prendere coscienza della situazione, in cui oltre alla mancanza di voglia di cercare un lavoro, ero senza hobby, passioni, interessi. La mia ragazza mi aveva fatto notare lo scorso anno che stava perdendo interesse nei miei confronti, ma io ero incapace di reagire, anzi negavo la realtà. Lo scorso mese dopo l’ennesima discussione mi ha detto di non amarmi più e mi ha cacciato di casa. Mi son ritrovato senza lavoro, senza la donna che amavo e che amo ancora. Ho provato a spiegarle che la situazione era dovuta ad una mio stato di apatia/depressione e che sto già effettuando un percorso di psicanalisi per guarire e riprendere la mia vita. La cosa triste è che per questo fattore, la mia storia ha avuto questo triste epilogo. Sebbene abbia detto di non amarmi e di non cercarla, se io mi rimetto in sesto (cosa prioritaria), nonostante non viviamo più nella stessa città, secondo lei ci potrebbe essere una remota possibilità?

    • Anna Zanon 2 Marzo 2015 at 19:44 - Reply

      Buonasera, non voglio scoraggiarla ma quando una donna interrompe una lunga relazione, difficilmente torna sui suoi passi. Credo che il vostro rapporto si fosse logorato fino ad arrivare al punto di rottura. Forse la sua partner l’ha percepito come troppo dipendente da lei e ha sentito che il vostro rapporto era diventato più un peso che qualcosa che le dava gioia, di conseguenza ha perso sia la stima nei suoi confronti che la motivazione per riprovarci.
      Il mio consiglio è quello di concentrarsi sulla propria crescita personale( ma non per riconquistare la sua ex ) , vedrà che gli si apriranno nuovi e più interessanti orizzonti.

  68. Sara 4 Marzo 2015 at 12:55 - Reply

    Buongiorno Dott.ssa Zanon
    ho 32 anni, fidanzata da 14 anni (di cui 3 anni di convivenza) con un ragazzo Alessio della mia stessa età. Sento che l’amore per la persona con cui sono cresciuta è andato via via scemando negli anni facendo nascere dentro di me la curiosità di avere nuove esperienze. Presa dalla depressione, dallo sconforto e dal poco entusiasmo per la nostra relazione, decido di lasciare la casa in cui abitavamo, casa che con tanti sacrifici abbiamo costruito insieme stipulando un mutuo ventennale cointestato. Entrambi stiamo male ed entrambi non riusciamo a staccarci uno dall’altro, seppur consapevoli dei problemi caratteriali che abbiamo.
    Nel frattempo nell’ultimo anno conosco via chat un ragazzo Francesco 36 anni, anche lui uscito da una convivenza di 5 anni. Ci scriviamo tantissimo e decidiamo di vederci per uscire insieme. Ci esco clandestinamente e ogni volta che vedo Francesco sento le farfalle nello stomaco, insieme funzioniamo bene e il risultato è che ci piacciamo da impazzire. Purtroppo o per fortuna, abitiamo distanti 360 km e una relazione a distanza, con il mio carattere morboso ma anche insicuro sarebbe difficilissimo da gestire. Morale della favola, sto facendo un percorso terapeutico, da alcuni mesi, presso un consultorio, senza aver ottenuto risultati, mi sento infelice e triste senza sapere cosa fare della mia vita.
    Sto soffrendo tantissimo, ho tanti sensi di colpa nei confronti di Alessio e mi sento intrappolata in una ragnatela da cui non riesco a liberarmi. Ho paura a chiudere definitivamente la storia con il mio primo grande e unico amore Alessio, paura di ritrovarmi a rimpiangerla per sempre. Ho paura di buttarmi in una storia con Francesco, che a causa della distanza, partirebbe già con le premesse sbagliate.
    Alessio non mi ha mai trattato male, gli rimprovero però alcune mancanze in attenzioni e dialogo con me (cose fondamentali per mantenere vivo un rapporto di coppia) sento la passione con lui essere sparita. Sento di avergli dato sempre molto e ricevuto meno, l’ho aspettato mentre terminava gli studi universitari, ho sempre lavorato nella vita, cosa che mi ha permesso di non essere mai per lui un peso economico, ho gestito una casa praticamente da sola e ho sempre cercato di dargli la pacca sulla spalla quando stava giù, anche quando ero io che avevo bisogno di quella pacca sulla spalla.
    Se ripenso a lui sento la relazione come un peso noioso. Ho sempre sperato lui cambiasse colmando le sue mancanze, facendomi sentire più amata, facendomi delle sorprese per farmi sentire ancora speciale come i primi anni di fidanzamento… da qui ecco che (cercando in Internet) trovo il suo articolo sulla persona sbagliata.
    Quando penso all’amore penso ai baci passionali e coinvolgenti che ho sentito con Francesco e mi chiedo come fare a dimenticarli, penso alle cose che ci accomunano, alla sua forte maturità, all’allegria contagiosa e alla positività che sa infondermi. Sono consapevole che l’innamoramento poi passa ecco perché non so davvero cosa fare e come devo comportarmi.
    Non so come chiudere con Alessio ma soprattutto non riesco a capire se è quello che voglio veramente, perché questa porta non sono ancora stata in grado di chiuderla.
    So che non è facile darmi una risposta, per una situazione raccontata in poche righe e nella quale risulto superficiale e insensibile, essendo in realtà tutto il contrario, ma secondo lei devo provare a tornare con Alessio accontentandomi di una vita mediocre, spesso noiosa ma pur sempre tranquilla e rassicurante oppure perdere tutto quello che ho provato a costruire in questi dieci anni di vita per lasciarmi coinvolgere da Francesco, dalla passione illogica che ti prende quando conosci una persona che ti fa vedere tutto il mondo colorato di rosa?
    La prego mi aiuti. La ringrazio anticipatamente per una sua risposta, spero illuminante in questo cammino buio, in cui tutto appare grigio e spento e la voglia di vivere viene a mancare ogni giorno di più.

    • Anna Zanon 5 Marzo 2015 at 09:35 - Reply

      Buongiorno,
      i cambiamenti di vita non sono mai facili e non sono mai esenti da dubbi. Alessio è stato il suo unico grande amore, siete cresciuti insieme e lui è un punto di riferimento importante per lei per questo non è facile dirgli addio. Io credo che la sua sia solo paura dell’incertezza, di dire addio ad una sicurezza e ad una parte della sua vita.
      Quando mi parla di lui, lei mi descrive un rapporto ormai logoro anzi un peso noioso. Capita spesso nei rapporti che si iniziano quando si è molto giovani che ciascuno cambi in modo diverso e non ci si trovi più. La persona che è giusta a 18 anni non è detto che sia quella giusta da adulti.
      Non si preoccupi per i sensi di colpa, inevitabili, poi passano !!

  69. Aldo Vantaggiato 8 Marzo 2015 at 11:45 - Reply

    Preg.ma Dr.ssa, sono nato nel gennaio del 42, ho 73 anni, coniugato con una donna nata nel sett. del 54, ho due figlie: ottobre 1981, marzo 1987; da giugno 1987 mia moglie ha sempre rifiutato di avere rapporti coniugali rifiutando di dormire a fianco nel letto minacciandomi di denunciarmi per stupro nel caso mi avvicinassi a lei. Io, non le ho fatto mancare niente, lavorando come un matto in banca dove ho trascorso ben 37 anni, le ho pagato la preparazione per il concorso magistrale che lei per la grande intelligenza che ha avuto è riuscita a vincere qualificandosi al settimo posto in provincia di Lecce. Ora la vita mi sembra mi stia abbandonando anche perché con lei c’è una differenza di età di ben 13 anni, sono sempre solo mai una volta che stiamo assieme e che mi parla durante il giorno. Vivo nella piu’ completa solitudine, lei mi parla solo quando ha bisogno di denaro. Ero fuori a Livorno per una disgrazia avvenuta a mio fratello morto cadendo con un aereo militare all’età di 21 anni e disperso mi chiamò al telefono piangendo dicendomi che il bancomat non le dava piu’ contante ed allora io ho chiamato al telefono il collega che aveva lavorato con me al quale gli ho detto di prelevare dal mio conto duemila euro e versare sul suo conto corrente sì da permetterle di prelevare col bancomat. Io non dissi niente come mai era sprovvista visto che lei percepiva un lauto stipendio come insengnante. Ora mi può suggerire che cosa potrei fare per non soffrire a lungo?

    • Anna Zanon 9 Marzo 2015 at 21:19 - Reply

      Caro Aldo, purtroppo lei mi sta descrivendo un matrimonio che non è un matrimonio: è una coabitazione senza rispetto, senza intimità, senza solidarietà reciproca. Capisco che alla sua età, quando vorrebbe avere un pò di tenerezza dalla donna che ha sposato, sia davvero difficile cambiare vita. Tuttavia per darle un consiglio sul da farsi, dovrei conoscere meglio la sua situazione.
      Lei ha fatto il possibile per la sua famiglia, ma è possibile che sua moglie si sia sentita in qualche modo trascurata ( magari perchè lei non poteva dedicarle abbastanza tempo?)

  70. antonietta 11 Marzo 2015 at 16:05 - Reply

    oggi non sto bene per l’ennesima volta se ne va e non mi dice ne perchè ne se tornerà, è un uomo stupendo quando siamo insime ma non so nulla di lui e il bello è che nonostante sia una donna matura, che ha affrontato da sola una separazione e un periodo lungo di solitudine per paura di infrangere non so cosa, non chiedo e soffro molto, sono arrivata a pesare 50kg e non riesco a venirne fuori, dice che è presto dare tempo al tempo è solo sei mesi che stiamo insieme, ma non saper nulla di lui e quel che so metto in dubbio che sia vero, non mi riconosco più e vorrei uscirne ma da sola non ce la faccio, scusi lo sfogo ma continuo a logorarmi e ne va della mia salute mentale e del mio lavoro ho una figlia da matenere e non mi posso permettere di crollare, meglio quando ero sola maledico il giorno che mi sono voluta rimettere in gioco ma così è impossibile vivere
    la ringrazio anche solo se leggerà questa mia

    • Anna Zanon 12 Marzo 2015 at 13:31 - Reply

      Cara Antonietta, non so leggo ma le dico che ha bisogno d’aiuto: perchè non farsi aiutare a trovare la forza di uscire da questa dolorosissima situazione che sta minacciando il suo benessere psicologico e indirettamente quello di sua figlia?

  71. stefy 15 Marzo 2015 at 21:20 - Reply

    Cara dottoressa sono una ragazza di 25 anni lavoro e studio. Sono fidanzata con un ragazzo da 9 anni, lui è stato prima nell’esercito poi adesso fa il carabiniere a Milano mentre io sono a Roma.
    Abbiamo avuto sempre momenti di crisi perchè non riesco a fidarmi perchè a volte dice bugie. Lui tende a essere molto superbo e quando si litiga ci va pesante, mentre io sono piu tranquilla e cedo. Ultimamente esce con colleghi spesso non mi chiama o se lo fa non mentre esce. Insomma io non mi sento amata da lui e più provo a dialogare più lui si sente sotto pressione. Mi dice che sono ansiosa e non mi fido. Va così da un mese. Ci sono stati già momenti del genere ma tutto sommato si avvicinava poi. Ho provato a dirli di stare solo e chiarirsi e vedere cosa vuole. Lui non vuole rompere con me. Ma io non mi sento amata e allora cerco di controllarlo e cercarlo facendo forse pressione su di lui. Voglio trovare la tranquillità che non ho da un pò. Inoltre dice sempre che sono molto insicura.

    • Anna Zanon 19 Marzo 2015 at 20:06 - Reply

      Cara Stefy, in casi come questi bisogna allentare la presa..faccia lei un passo indietro e cominci a chiedersi se è veramente lui l’uomo che vuole dalla sua vita, specialmente se non la fa sentire amata e non c’è una progettualità. Non è detto che l’amore dei 16 anni sia quello che si porta all’altare..

  72. francesca 17 Marzo 2015 at 16:06 - Reply

    mi presento sono una donna di 49 anni sposata da 20 anni, dopo un fidanzamento durato 10 ani, con un “uomo” di 50 e due figli 11 e 9 anni. Quest’uomo non è mai piaciuto ai miei ne tanto meno alle mie amicizie. Mi sono sempre fidata ciecamente di lui. Non è mai stato molto espansivo ed affettuoso con me, mentre io sono sempre stata molto, forse troppo, affettuosa e disponibile.
    Con la nascita dei figli la situazione è degenerata. Subito dopo la nascita del primogenito ha iniziato a dirmi: – tu non sei niente per me, lui è il mio sangue! ma tu non sei niente affermazione alla quale rispondevo: – cosa dici lui è l’unione del nostro sangue, a te non sono niente, ma la nostra unione è LUI! Ti rendi conto che parli come una mamma isterica?
    Una mamma normale non riuscirebbe a dire una cosa del genere al proprio compagno, solo una femmina isterica poteva parlare così. Quando ero in attesa della secondogenita non voleva neanche vedere la pancia perchè secondo lui non avrebbe potuto provare un sentimento grande come quello che provava per il figlio per un’altra persona…..
    Ha cominciato a tornare a casa molto tardi e ad accusare stanchezza da lavoro ….
    Più di 3 anni fa’ ho scoperto che mi ha sempre tradita anche con amiche di famiglia, mamme di amichetti dei nostri figli, segretarie clienti e chi più ne ha più ne metta…..
    Ha iniziato a frequentare facebook e altri social network di scambi di coppia che frequentava con una sua cliente, amica compagna non saprei identificarla che abita ad 2 km. da casa nostra ed ha 10 anni meno di lui con la quale adescava compagne per avere rapporti a 3/4/5/1000 boh!!!!.
    Ovviamente lui nega tutto e sostiene che è colpa mia perchè ero troppo presa dal lavoro (lavoro a 60 km. da casa lui a 1 km.) ma si è sempre rifiutato di accompagnare i figli a scuola, di fare spesa, di cucinare, di lavare i panni, di pulire casa e di fare una qualsiasi altra cosa oltre al lavoro, perciò sono stata sempre io a occuparmi di tutto compreso lo scadenzario delle bollette e delle assicurazioni….
    Insomma ho avuto in casa un inquilino al quale pagavo anche l’affitto…ora me ne voglio liberare e lui si rifiuta di andarsene e mi minaccia di togliermi i bimbi qualora me ne vada io…..pensi sia il caso che mi rivolga ad un legale?

    • Anna Zanon 18 Marzo 2015 at 10:34 - Reply

      Le risponderò solo in due parole: assolutamente sì.
      Per i lettori, vorrei specificare che è sempre un campanello d’allarme quando la persona che si frequenta non piace ai parenti ma soprattutto agli amici.

  73. fabrizio farese 19 Marzo 2015 at 13:43 - Reply

    buongiorno dottoressa,da 4 anni ho una relazione con una collega sposata,con una figlia e anche io sposato con figli.all’inizio lei si e’ dichiarata dicendomi cose belle e adulandomi confermando che ero l’amore della sua vita,io non ero cosi convinto ma stavo cmq al gioco…dopo alcuni mesi di relazione pero’ ha tirato fuori il suo vero carattere,gelosa di mia moglie e cmq sindacava le mie uscite e tutto cio’ che una famiglia fa,ma nel frattempo lei faceva tutto con il marito giustificando che lo faceva per la figlia….un giorno mi amava e il giorno dopo mi lasciava…alla fine tornava con sms pieni di insulti poi rifacevamo pace ma max 2 mesi ricominciava,e non parliamo della gelosi,un mio cambio turno veniva visto come un modo per stare con un altra collega o il semplice versamento di un caffe….egoismo anche a livello di tenerezze rimarcando eventuali miei piccoli dimenticanze e ingrandendole in modo smisurato con esplosioni di rabbia.nel frattempo io mi sono innamorato e per lei sono circa 4 mesi che sono fuori di casa,in quanto mia moglie stufa di questo rapporto ha giustamente chiesto di separarci,,,,morale della favola io ho fatto questo passo dopo che lei per anni mi ha detto che non avevo le palle,che invece lei era decisa ad andare via…..indovini un po’.lei sta a casa,non mi vuole piu’ perche’ non e’ piu’ sicura e cmq lo fa per la figlia…..mi dica lei grazie

  74. Mike 20 Marzo 2015 at 02:53 - Reply

    Brava Dottoressa Zambon! ha esposto chiaramente problema e soluzione, quando l’amore tra un uomo e una donna arriva ad un punto di non ritorno per colpa di uno dei due patner. Una considerazione sulle donne e gli uomini che si martirizzano in nome di qualcosa che è ormai morto. Quando ami veramente una persona, sei disposto a provare tutto per la persona amata, pure “ad andare all’inferno”, o “a farti crocefiggere”, quindi non la abbandoni alla prima difficoltà. Però appunto bisogna cercare sempre di vigilare, osservare la realtà delle cose, capire quando l’altra/o in sostanza non ti ama più e non ti rispetta più, quando l’amore reciproco è irrecuperabile, e tu puoi dare quanto ti pare, ma ormai non serve più a niente, diventa un portare l’acqua al mare. Perché autodistruggersi o crocefiggersi? L’importante è potersi dire: ho fatto tutto quello che umanamente potevo, poi basta, meglio soli che male accompagnati, o no?

  75. Miriam 26 Marzo 2015 at 01:56 - Reply

    Salve dottoressa,
    ho letto il suo articolo e trovo che rispecchia molto la mia ex storia durata quasi quattro anni. Sono stata io a lasciarlo perchè non ne potevo più, ero sempre di malo umore, nervosa e arrabbiata. Appena lo vedevo solamente avevo voglia di urlare e la conversazione o l’intera giornata partiva con il piede storto. Magari questo era dovuto al fatto che in passato lui mi ha ferita molto con i suoi atteggiamente, il suo essere morbosamente attaccato a me e non lasciarmi i miei spazi tanto da farmi perdere gli amici poichè uscire per lui era un tabù.
    Appena mi sono lasciata ho conosciuto un ragazzo con cui all’inizio mi trovavo più che bene, e ho subito pensato fosse l’amore della mia vita; è gentile, romantico, tutto quello che una donna vorrebbe. Ma io invece ci sono giorni in cui davvero mi pesa stare con lui perchè giustamente vuole attenzioni che merita quali: parlare, scherzare, stare insieme…e a me capita spesso ultimamente che non mi va proprio giù anche solo di parlargli.
    Cosa crede possa significare? Io ero sicura di amarlo ma all’improvviso mi capita questo, di nuovo. Continuo a scocciarmi del mio partner. Al mio ex ho attribuito i suoi cattivi comportamenti ma al mio partner attuale non ho nulla da rimproverare. Cosa mi consiglia di fare?
    Distinti saluti, Miriam.

    • Anna Zanon 26 Marzo 2015 at 07:59 - Reply

      Buongiorno, io le consiglierei di guardare dentro di sè per cercare di capire che cosa le fa scattare questi momenti di chiusura e di malumore. Forse si difende da un intimità che sente come eccessiva? E’ possibile che lei abbia uno stile di attaccamento di tipo evitante ( nel mio sito ho scritto qualche articolo su questo argomento).

  76. Peppe 27 Marzo 2015 at 17:21 - Reply

    Salve d.ssa,
    da tre mesi purtroppo sono stato lasciato a ridosso di una data di matrimonio fissata e proprio all’inizio dei preparativi,dopo quasi otto anni di relazione.Premetto subito che gli ultimi due anni hanno visto il rapporto divenire quasi il prototipo di quello che lei definisce come PATOLOGICO,liti continue per giorni e giorni e soprattutto per motivi del tutto patetici e insignificanti,grida,ripicche infantili ecc ecc,ma nonostante cio’ l’intimita’,la passione non sembravano esserne intaccate.Una prima volta mi lascio’ nel 2012,dicendomi che non lo faceva per carenza di sentimenti(che anzi continuavano ad essere forti)ma perchè l’incompatibilita’ stava raggiungendo proporzioni elevate,salvo poi ritornare dopo neanche un mese.Da li’ fu un escalation di insicurezze da parte mia,che mi portavano spesso ad essere irascibile e non solo con lei.Nell’estate 2013 avviene una seconda rottura,sempre da parte sua e come la prima volta notavo che a cercarla ero solamente io e come nel medesimo,dopo un mesetto è tornata da sola,piangendo e dicendomi di continuare ad amarmi come sempre,ma che il nostro problema era solamente di incompatibilita’.Anche in questo caso,dopo un primo tempo di entusiasmo,dove la passione era addirittura aumentata esponenzialmente(in otto anni mai avuti periodi di flessione in intimita’),dopo qualche mese di tensioni,liti banali ma esageratissime nei contenuti e nelle modalita’,dove sono arrivato spessissimo ad offenderla molto pesantemente sia a lei che alla famiglia,si giunge ad una terza rottura voluta come sempre da lei,nella quale adduce sempre le stesse motivazioni,ovvero che nonostante tutto il trambusto non mi sta lasciando per carenza sentimentale ma per i soliti e arcinoti problemi che ormai ci affliggono.Io ormai in preda allo sconforto e soprattutto alla rabbia,che sta raggiungendo picchi troppo elevati per la mia personalita’,torno a farmi sentire con una ragazza con cui ho avuto un piccolo flirt nel 2008,all’inizio della storia incriminata e faccio l’errore per farla ingelosire di dirglielo magari nel tentativo di farla tornare.Dopo un po’,circa un paio di mesi,ritorna per la terza volta e decide addirittura di parlare con la ragazza terzo incomodo nel tentativo di capire cosa realmente ci sia stato e soprattutto per farle capire che tra me e lei la situazione si stava appianando e doveva in qualche modo farsi da parte……Ovvio che scoprire dopo 6 anni questi retroscena ha fatto in modo che perdesse fiducia nei miei riguardi,ma io conscio di aver sbagliato le dico apertamente che in base al mio comportamento era lecito da parte sua se se ne volesse andare per sempre,ma lei di contro decide di restare e provare a voltare pagina. Inizialmente la tensione era molto palpabile,bastava un minimo e si tornava a parlare dell’episodio incriminato,scatenando guerre per giorni,finchè a fatica riesco a rassicurarla che lei fosse l’unica persona con cui volessi stare per tutta la vita,anche in virtu’ del fatto che erano ormai + di 7 anni che stavamo insieme e che avrei voluto programmare qualcosa di serio.Forte di questi propositi le regalo un anello,non tanto nella speranza che lei si calmasse,ma proprio per darle un segnale molto forte e da li’ a qualche mese,quando la situazione sembrava normalizzandosi,in estate programmiamo le nozze e in questo è stata principalmente lei a premere.Inutile dire che l’entusiasmo iniziale è stato fortissimo,entrambi vedevamo la cosa come finalmente un punto di svolta a una situazione che,negli ultimi 2anni,aveva rischiato seriamente di deragliare su binari infelici.Si continuava cmq a litigare,ma senza quel livore e quell’astio che aveva caratterizzato gli ultimi tempi,si parlava continuamente dei progetti insieme e io stesso,dopo tempo,vedevo che stava tornandomi la vecchia sicurezza che questa storia sembrava aver fatto svanire;insomma,per molti versi iniziavo ad essere felice….Fin quando a novembre,per un rifiuto al non voler andare ad una scampagnata organizzata dai suoi fratelli,peraltro miei cari amici,inizia un’escalation immotivata di liti continue e pesanti,dove riescono i discorsi legati al mio errore del 2008 e un continuo attaccarmi da parte sua su questa vicenda;le chiedo piu’ volte se dietro questo voler sempre litigare,ci fosse la scusa di non volersi + sposare,ma la risposta è sempre la medesima,che non è questa la motivazione ma che quella vecchia storia non è riuscita mai del tutto a dimenticarla.Torna un periodo di esasperazioni continue,dove sono purtroppo giunto,a fronte di accuse inventate e insensate,ad avere reazioni in preda alla rabbia molto acuite e addirittura a doverle dare due schiaffi in un paio di occasioni;da li’ avviene la rottura ad oggi definitiva…..Dice di voler interrompere,stavolta per sempre,nonostante cio’ che provasse,era divenuta una situazione insostenibile,ma dove comunque l’intimita’ affettiva e sessuale non erano mai state intaccate,anzi in certi momenti erano addirittura su picchi elevati entrambe.
    I tentativi da parte mia di farla desistere si sono rivelati vanissimi,A un mese dalla rottura disdice la chiesa e il trattenimento e inizia una nuova vita.Io continuo a cercarla nei primi mesi,ma ogni volta la risposta è la stessa,ovvero che per il bene di entrambi e nonostante l’amore che dice esserci ancora è sacrosanto chiudere questa storia,che non ci farebbe stare felici in un futuro insieme sotto lo stesso tetto.E’ cambiata nel look,esce spesso e va in palestra,tutte cose che quando stava con me non ha mai fatto.Ormai è decisissima a gettarsi tutto alle spalle ed è cio’ che mi sta dando maggiore sconforto,constatare con quanta facilita’ stia riuscendo a scordare otto anni,seppur gli ultimi tra alti e bassi.Vista l’enorme sofferenza che tutta sta storia mi ha causato,da qualche mese ho deciso di farmi seguire da una specialista,che per buona parte sta riuscendo a farmi attenuare la rabbia,che l’evolversi di questa storia ha acuito in me,ma nonostante cio’,sono ancora molto lontano dallo stare bene…..peraltro durante una delle varie rotture,lei ha addirittura pensato fossi affetto da una qualche patologia di disturbo della personalita’,cosa adesso del tutto negata dai test a cui mi sono sottoposto. Mi perdoni se mi sono dilungato fin troppo,è la prima volta che scrivo qualcosa a riguardo e spero di avere una risposta da parte Sua…distinti saluti

  77. Peppe 27 Marzo 2015 at 17:36 - Reply

    ora io non so se dietro la solita motivazione della non mancanza di sentimento ma di un’enorme differenza caratteriale ci possa essere altro,altrimenti non vedo come questa differenza abbia inciso solo in prospettiva di un futuro insieme e non prima,considerato che vi sono stati altri periodi di contrazione del rapporto.Sono tanti i dubbi che a distanza di mesi mi tormentano,cosi’ come la consapevolezza di aver buttato tutti questi anni in una storia che si sarebbe potuta chiudere prima….

    • Anna Zanon 27 Marzo 2015 at 19:53 - Reply

      Caro Peppe, aggiungerei che per fortuna non vi siete sposati. Il matrimonio non è il rimedio per una coppia in crisi, il cui rapporto rischia di deragliare su binari infelici. Al contrario, sposarvi avrebbe solo acuito la tensione e i conflitti tra di voi.
      Che dire? Il termine incompatibilità vuol dire tutto e vuol dire niente..su che cosa eravate incompatibili?
      Quello che emerge dalla lettura della lettera è l’incapacità di mediare, di trovare una soluzione costruttiva ai conflitti come se si fosse creata all’interno della coppia una dinamica distruttiva in cui ciascuno feriva l’altro e veniva ferito a sua volta.
      Questa dinamica ha generato molta amarezza e rancore che hanno portato alla distruzione della relazione.
      Il mio consiglio non è quello di amareggiarsi per l’accaduto ma essere sollevato per non essersi sposato e cercare di capire gli errori per non commetterli più ( se lei lo farà non saranno anni buttati ma tempo di crescita)

      • Peppe 28 Marzo 2015 at 15:35 - Reply

        Intanto la ringrazio per la risposta immediata e per certi versi ha colto nel segno…..
        Non posso dire ad oggi,a distanza di 3 mesi se sia stata una liberazione o meno,anche se alcune cose che sto notando a mente lucida dopo questo periodo mi hanno fatto rivalutare in termini negativi la persona con cui sono stato,ma questo credo sia solo un meccanismo di autodifesa. Come lei ha ben capito,era proprio la “capacita’ di mediare” in certe situazioni che ha inciso tantissimo,ma la cosa di cui ancora ad oggi non riesco a farmi convinto è perchè,fino alla fine,nonostante le enormi tensioni continue,l’intimita’ e anche diciamo l’amore non sembravano scalfite,anzi….e come puo’ in cosi’ poco tempo dare la palese impressione che si sia lasciata tutto alle spalle,come se vivesse un distacco del tutto liberatorio verso la mia persona e soprattutto verso tutta la situazione in generale.
        Tornando cmq all’incompatibilita’,devo dire che sorgeva per quelle che ad un occhio normale potrebbero apparire come delle sciocchezze immani,cioè giudizi su cose o persone,reazioni a determinate situazioni,ma forse come lei ben dice si era creata una spirale bellica dove ognuno doveva prevalere sull’altro e questo ha finito per distruggere la relazione.Una cosa comunque è certa,tra i due,oltre perchè essere stato lasciato,sono quello a cui tutta la situazione sta pesando di piu’,non riesco ad oggi a doverla vedere come una fine liberatoria per la mia persona….

        • Peppe 28 Marzo 2015 at 15:43 - Reply

          ma le diatribe che davvero scatenavano guerre,con urla,insulti e quant’altro,sono avvenute dopo la scoperta del fattaccio di cui ho accennato,che in lei hanno fatto perdere la fiducia,nonostante le mie rassicurazioni e soprattutto la SUA volonta’ nel voler continuare ancora.Gelosie al limite della paranoia,in un momento delicato come quello hanno scatenato il meccanismo di distruzione,che portava spesso a scannarsi in modo del tutto struggente…

          • Anna Zanon 29 Marzo 2015 at 20:59

            Non è certo facile concludere una storia durata tanti anni e che si pensava dovesse essere per sempre. Capisco che lei si senta ancora legato alla sua ex e forse anche un pò ferito nell’orgoglio ma certe volte l’amore e l’attrazione fisica non bastano a tenere unita la coppia.
            Si può amarsi alla follia e non essere adatti per stare insieme..

  78. aurora 31 Marzo 2015 at 18:33 - Reply

    Cara dottoressa, sono una ragazza di 28 anni, molto confusa. Ho capito le mia insicurezza principale: la simbiosi. L ho vissuta con mia madre che a sua volta la vive con mio padre.. e tutti questi confini personali che non esistono mi terrorizzano. Tuttavia, il calore della simbiosi mi è piaciuto con il mio compagno. Ho ripetuto vecchi modelli. Mi sono ritrovata risucchiata completamente, a lavorare insieme a lui con lui capitano della nave e me inadatta a quel lavoro e non capita, frustrata e anche umiliata da lui che non si capacitava di come non riuscissi a farlo.
    Ora ho capito, me ne sono tirata fuori, sto cercando di ritrovare me stessa ancora.. La mia domanda è: è possibile per una coppia uscire dalla simbiosi e creare un rapporto proficuo da individui adulti consapevoli? Tra di noi ci sono sempre stati problemi, siamo quello che piu’ di diverso possa esistere! Tra l altro lui manipolatorio… non prende le responsabilità, nè si mette minimanete in gioco in una discussione. Dice che se le cose non vanno bene e non cè armonia, lui si chiude, è piu’ forte di lui. A me sembra un bel ricattone. ‘Se fai la brava, ti do’ un po’ di amore, ma se le cose non vanno come voglio io, allora mi chiudo e divento l’uomo di ghiaccio’. E’ terrorizzato a prendersi le colpe… e allora me le butta addosso. Non riesce a concepire di essere quello che sbaglia.. E’ narcisista secondo lei? E’ freddo, arrivista sul lavoro, egoista….. poi tenero come un bimbo. Per me è un’enigma. Ho provato a lasciarlo ma mentre gliene parlavo, non ci credevo nemmeno io, sapevo che era la rabbia furiosa a parlare.. che era il mio orgoglio infuriato. un po’ per essermi fatta risucchiare e un po’ per essere stata umiliata sul lavoro.
    Continua a chiedermi attenzioni, ho la sensazione che se non sono il suo satellite roteante lui non accetta il nostro amore. Anche nei rapporti intimi è freddo se le cose non vanno super bene.. Mi dico che è perchè è ancora legato alla famiglia di origine.. Ma non lo so nemmeno io. Ora ho preso una netta posizione e sono tornata a casa mia. Secondo lei perchè è così egoista? Ha bisogno di una mamma? potrà crescere?

    • Anna Zanon 31 Marzo 2015 at 19:53 - Reply

      Ma perchè non provate a fare un pò di terapia di coppia per poter capire come gestire queste dinamiche di coppia?
      A me sembra che l’amore ci sia, bisogna capire se potete stare insieme senza farvi male

      • aurora 1 Aprile 2015 at 15:56 - Reply

        Grazie per la risposta! mi sembra tanto insicuro ha dei meccanismi di protezioni forti.. ma io sono anche molto energica e incazzosa.. sono così di natura. Dovrei avere tanta pazienza ma alla fine è il momento che penso a me.. alla mia carriera. Ho mollato tutto per lui, x capirlo, x lottare, credendo che fosse la mia persona. E se non riuscissi a coltivare me xkè lui mi chiede di coltivare lui? si, potrei trovare un equilibrio… è tutto davvero complicato. Una terapia di coppia potrebbe essere una soluzione. Anche se è molto dispendiosa.. ma ne varrà la pena? Ho paura di perdere altro tempo prezioso per la mia vita.

  79. Ale 5 Aprile 2015 at 17:07 - Reply

    Buongiorno Dott.ssa Zanon, leggendo il suo articolo purtroppo ho riscontrato diversi punti in comune con il rapporto con il mio compagno.
    Conviviamo da 6 anni e ci frequentiamo da 7, credevo fosse la persona giusta: sincero, maturo, divertente e il nostro rapporto era dotato di una forte comunicazione, complicità.
    Poi con il tempo lui ha iniziato a pretendere molto da me, sia per situazioni banali che per quelle più importanti, io lo assecondavo, ho modificato il mio modo comportamento per il bene del rapporto, non chiedevo mai nulla in cambio,capisco, giustifico, sopporto, ma senza essere frustrata.
    Arrivava spesso a casa nervoso, infastidito dal lavoro e bastava un piatto ancora vuoto al rientro per la cena per accendere discussioni pesanti in cui iniziava a tirare fuori problemi che alla discussione precedente credevo fossero stati chiariti ( uno dei tanti la mia perdita di lavoro per la crisi, rinfacciandomi che ero un’incompetente e per quello ai colloqui mi scartavano), poi la discussione si sedava, ci si chiariva, mi chiedeva scusa e la volta successiva stessa dinamica, e ogni volta si nascondeva dietro la scusa che era stanco, il lavoro era stressante, e mi chiedeva di comprenderlo, di capirlo e io poco per volta sono diventata accondiscendente e tolleravo e scusavo sempre più.
    Poi l’anno scorso rimango incinta e le cose peggiorano, se prima almeno dei momenti felici c’erano, ora con l’arrivo di nostra figlia lui diventa insofferente, totalmente assente, ci si parla poco: alle visite sempre da sola, qualsiasi mio tentativo di aprire una conversazione che riguardasse nostra figlia avevo un muro di fronte, rispondeva a monosillabi e poi si irritava, non potevo nemmeno parlare per decidere insieme il nome! Per poi giustificarsi con “c’è tempo”, “sono stanco ora”, ecc. Sempre durante la gravidanza, , con il pancione di 8 mesi, fare le faccende di casa mi stancava molto e a fine giornata commentavo che ero stanca, ogni volta mi maledicevo per aver aperto bocca!iniziava a portarmi l’esempio di donne incinte che fino all’ultimo giorno hanno fatto lavori pesanti e usuranti, che sapevo solo lamentarmi, premetto che sono una persona dinamica e non ho mai chiesto aiuto nè a lui, nè a mia mamma che invece avrebbe voluto aiutarmi per sollevarmi di qualche fatica.
    Con la nascita della bambina le cose sono andate a peggiorare, non ci si parla, se domando qualcosa lui non mi risponde, preferisce conversare via chat con gli amici, seguire il calcio, ecc,nei miei confronti ogni litigata (molto frequenti) sono il pretesto per svalutarmi, sminuirmi continuamente come madre, donna, amante, compagna, non esiste campo in cui lui non mi consideri incapace, mi incolpa di sue frustrazioni, io sono la sua valvola di sfogo! nei confronti della bambina, che non ha nemmeno un anno, è un genitore assente, non partecipa a nessuna decisione che la riguardi, non è curioso di sapere, conoscere, informarsi su ciò che riguarda la figlia, le poche volte in cui la accudisce non ha pazienza, si infastidisce perchè la bambina vuole farsi portare in giro per casa o piange perchè stanca.
    Sinceramente, dopo aver fatto tanto per salvare il rapporto, acconsentire a ogni cambiamento caratteriale e comportamentale che mi chiedeva, ora mi sento prostrata da questa situazione familiare, se di famiglia si può parlare, soprattutto da come si è comportato dalla gravidanza in poi, mi sembra di vivere con un estraneo pronto a fare la guerra e da cui difendersi e non far venire a galla le proprie debolezze, vorrei tanto andarmene per riacquistare una serenità perduta, ma mi ferma la mia dipendenza economica e il rimorso, verso la mia bambina, di negarle una famiglia e la paura che la separazione si possa ripercuotere sul suo equilibrio psichico, affettivo, sulla sua crescita.
    La ringrazio, non so con chi sfogarmi e non vedo via d’uscita.

    • Anna Zanon 6 Aprile 2015 at 20:44 - Reply

      Cara Ale, mi dispiace per la sua difficile situazione. L’impressione che ho leggendo la sua lettera è che tra lei e il suo compagno sia mancata (prima di andare a convivere )una discussione approfondita e onesta sulle reciproche aspettative nei confronti della convivenza e di come immaginavate il vostro futuro insieme.
      Non sempre la convivenza comporta la scelta ben precisa di formare una famiglia e di stare insieme per sempre, a volte viene vissuta come una scelta temporanea o come una scelta di prova ( per ora stiamo insieme, nel futuro si vedrà).
      Mi chiedo anche se la bambina sia stata veramente desiderata dal suo compagno, il cui comportamento fa pensare che in qualche modo si sia sentito trascinato in una situazione per cui non si sentiva pronto e che per tale motivo sia risentito nei suoi confronti.
      La mia sensazione è che tra voi manchi il dialogo. Il mio consiglio è quello di tentare una terapia di coppia che vi possa aiutare a confrontarvi sulle reciproche aspettative deluse.

  80. Roberto 11 Aprile 2015 at 10:02 - Reply

    Gentile Dottoressa Zanon,
    Sono un uomo di 36 anni e sto vivendo un dramma interiore che non riesce a trovare una via di uscita.
    Sono sposato dal 2009 con una donna di 35 anni, con la quale ho iniziato il rapporto all’età di 23anni. Storia che mi ha dato molto sia in termini affettivi che di realizzazione personale. Da quando ci siamo sposati sono iniziati i problemi perché lei per motivi lavorativi si è dovuta trasferire a 200km d distanza e viveva la da sola. Il rapporto è iniziato a degenerare, non sentiva più l’esigenza di me né della progettazione della famiglia. Pensava solo alla sua carriera. Io volevo un figlio ma lei mi diceva non è il momento prima devo realizzarmi dopo una vita di sacrifici sui libri. Io pensavo che le cose si potessero fare contemporaneamente, invece vedevo un senso di indifferenza al rapporto che mi faceva molto preoccupare. Infatti dopo un anno di lontananza( ci vedevamo solo 2gg ogni 8-10gg) lei mi dice che forse non mi ama più.. Al che io mi rendo conto che ci sono delle ” forti distrazioni ” che l’hanno allontanata da me: un altro uomo. Pur non di meno lei continua la sua doppia vita e io resto ad aspettare gli eventi, anzi inizio pure io a guardarmi intorno in sua assenza e instauro rapporti con un altre donne ma di nessun conto, per rabbia sostanzialmente. Con una donna sposata inizo un rapporto platonico che mi porta a trovare una certa indifferenza a ciò che mia moglie faceva per conto suo. Finché dopo 2anni e mezzo nel 2012 la trasferiscono vicino casa e torna da me. A quel punto io non ero più sicuro di amarla come prima perché avevo paura ma ciò nonostante ho fatto finta di nulla e siamo andati avanti basando il nostro rapporto su interessi materiali come la casa i mobili ecc. Nessun trasporto dal punto di vista sessuale mai un bacio ne durante ne nella vita quotidiana sembrava quasi un dovere da parte sua.. Io avevo chiuso tutto al suo ritorno. Ma non eravamo più quelli di prima si vedeva, lo vedevo lo vedeva lei lo vedevano gli amici. Nessuno faceva niente per cambiare. Poi lei mi dice che visto che aveva un contratto di un anno potevamo provare ad avere un figlio, ma niente non veniva l’impegno non era fisso ma intermittente sia da parte sue che mia(forse non eravamo convinti? O non eravamo più presi?) fatto sta che a novembre 20014 io preso da una totale piattezza cedo al forte interesse che avevo per una donna di 40 anni single conosciuta da lì a poco e inizio una storia clandestina che mi da davvero molto e in un mese perdo la testa e vado via da casa lasciando mia moglie. Vivo con questa donna con la quale trovo un intesa pazzesca, facevamo l’amore ogni giorno anche più volte al giorno mi sentivo rinato. Lei si innamora di me follemente e anche io mi lascio andare dicendole che sono innamorato. Ma già al secondo mese un tarlo si fa strada dentro di me: mia moglie .
    Non so perché, forse perché la vedo soffrire, forse perché mi manca la mia casa con lei, forse perché ho passato una vita con lei, forse perché in fondo è lei che voglio accanto, giuro non lo so forse tutto insieme. Fatto sta che fisso un incontro per vederla a casa e 3 gg fa la vedo. Piango mi distruggo, le dico che forse voglio riprovare ma ho in piedi un’altra storia. Lei mi dice che dvo chiarirmi le idee devo chiudere stare solo e solo quando sarò convinto potrò provare a Ricostruire con lei. L’ho ascoltata ho detto all’altra che voglio stare solo, Lei non l’ha presa ovviamente bene perché mi ama alla follia e non mi vile perdere perché in questi 4 mesi insieme siamo stati bene, anche se io avevo sempre quel tarlo in testa che mi perseguitava. Ora mi ritrovo solo a pensare che devo fare.. E mi creda non lo so davvero. Se tornare con colei con la quale avevo deciso di fare una famiglia dove l’amore è tutto da rifondare o stare con la nuova che mi da davvero tutta se stessa anche se la vedo diversa da me oltre che 4 anni più grande. Voglio bene ad entrambe, sono due persone meravigliose ognuno a modo loro. Sono un insicuro nella vita lo so, per questo chiedo un consiglio a Lei.
    Grazie
    Spero mi risponderà a breve perché ne ho davvero bisogno.
    Cordialmente
    Roberto

    • Anna Zanon 13 Aprile 2015 at 08:46 - Reply

      Le rispondo brevemente. Io credo che bisognerebbe chiudere una storia prima di cominciarne una nuova. Lei e sua moglie non avete mai fatto uno sforzo serio e costruttivo per affrontare i vostri problemi di coppia, magari facendovi aiutare da un esperto, per questo lei ha avuto questo tarlo che le ha impedito di lasciarsi andare con la sua nuova compagna.
      Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un terapeuta di coppia per capire se esistono le possibilità di ricostruire con sua moglie.
      L’ altra persona soffrirà ma è un rapporto che dura da pochi mesi in cui ancora non c’è una profonda conoscenza dell’ altro..

  81. Giuly 11 Aprile 2015 at 22:42 - Reply

    salve, io ho un grave problema di amore patologico. Da qualche mese frequento un uomo più grande di me. Lui ha 37 anni e io 25, ma per le esperienze che ha avuto lui nella vita (famiglia mai vicina, si mantiene da solo da quando ha 14 anni), potrebbe benissimo avere 30 anni più di me invece che 12. Credevo di essermi innamorata di lui e ho cercato di stargli vicino il più possibile, vivendo quasi a casa sua e aiutandolo in alcuni lavori di cui si sta occupando. Il problema è: ha un problema con l’alcol, alcune volte mi fa violenza psicologica e mi spaventa. Ha dei problemi molto gravi perché rischia di perdere la casa per via di multe non pagate e non ha molti soldi per andare avanti. Per lui ho ribaltato la mia vita, fino all’altro giorno ero una ragazzina che viveva con la mamma e il fratello e ora mi ritrovo a fare da schiavetta a quest’uomo Perfettino e autoritario. Pignolo su ogni cosa, anche su come tengo la forchetta a tavola. Mi fa sentire inadeguata e quando gli spiego le mie ragioni mi fa sempre sentire inferiore. Quando si arrabbia urla e mi bestemmia contro. Ha problemi di ansia ma dice che sono io che gli passo la mia. Ho avuto attacchi di panico e parlandogliene la sua sentenza è stata che non ho motivi seri per farmeli venire e che lui invece sì che dovrebbe averne. Sono anche stata da una psicanalista per mesi ma dopo ho sospeso perché quest’uomo mi ha indotto a pensare che non valeva la pena spendere quei soldi. Anche nelle piccole cose noto il suo disinteresse, che comunque all’inizio era al 100%, probabilmente per conquistarmi. La cosa più grave è che quest’uomo ha un complesso di Edipo irrisolto: ama la madre alla follia e farebbe qualsiasi cosa per lei e io odio sua madre
    Perché mi ha detto delle brutte cose che non ho riportato a lui per paura che non avrebbe mai preso le mie difese. Mentre lei lo sfrutta solo per ricevere dei favori e non lo aiuta col problema dell’alcol. Io ultimamente mi sono allontanata un po’: sono tornata a casa mia e mi sono ripresa un po’ dei miei spazi. E nonostante stia rinascendo provo pena per lui e sento di volergli bene. So che soffrirò sempre con lui ma lui dice di amarmi e so che è sincero. Non so come fare

    • Anna Zanon 13 Aprile 2015 at 08:21 - Reply

      Per carità, scappi subito da questa relazione distruttiva. Da quello che racconta il suo compagno è una persona molto disturbata, è sincero nel suo amore ma il suo è un amore malato che fa male a tutti e due.
      Infatti questa storia non fa il bene di nessuno: non fa il bene suo ma non fa neppure il bene per il suo compagno che continua a distruggersi con l’alcool.
      Se proprio vuole continuare a fare la crocerossina, ponga la condizione che lui smetta di bere e cominci a frequentare gli alcoolisti anonimi.
      Temo però che da sola non riuscirà a farlo. Il mio consiglio è quello di frequentare o un centro di aiuto per donne maltrattate ( perchè qui c’è una violenza psicologica ) oppure frequenti i gruppi di auto aiuto per familiari di alcoolisti anonimi.

  82. Giacomo 14 Aprile 2015 at 14:49 - Reply

    Gentile Dott.ssa Zanon,

    Difficile descrivere quanto sta accadendo nella mia vita. Premetto che 7 mesi fa ho conosciuto una ragazza che mi ha subito colpito. Io 38 lei 43 anni. Sfortunatamante vivevamo in due citta’ diverse, motivo per cui abbiamo iniziato a viaggiare ogni week end per vederci. In questi mesi io ho notato e scoperto delle dinamiche a me nuove di un rapporto, quali ad esempio un carattere da parte sua possessivo e talvolta capriccioso. Per farle un esempio lei mi chiedeva talvolta di stare in un posto del mio ufficio dove ci fosse segnale in quanto se non riusciva a rintracciarmi si innervosiva e puntualmente si arrivava al punto di litigare in quanto per me era assurda una richiesta del genere. Quando si verificavano certe cose lei mi accusava di essere esagerato nelle mie reazioni e che semplicemente avrei dovuto lasciar correre. Con la premessa che accadimenti del genere ne succedevano almeno uno a settimana, sempre per simili motivi o comunque altrettanto futili. Spinti dal desiderio di stare insieme e al contempo pensando che tali atteggiamenti potessero affievolirsi col tempo, io decisi insieme a lei che era molto entusiasta all’idea, di chiedere il trasferimento nella sua citta’ dove fortunatamente la mia azienda ha una filiale. La mia richiesta e’ andata a buon fine e finalmente io ho ottenuto 3 settimane fa il trasferimento.
    Arrivato in casa sua abbiamo fatto l’amore una sola volta e poi nulla per le rimanenti quasi 2 settimane. Ogni sera nonostante io la cercassi le mi faceva capire di non averne voglia e di smorzare il tutto. Io sera dopo sera non sapevo cosa fare fino al punto di parlarle della cosa la settimana scorsa e chiedendole la motivazione di questo calo del desiderio proprio in un momento che per la coppia doveva essere il momento piu’ felice, gioioso e spensierato. La sua risposta e’ stata (sono stanca e poi onestamente un po’ bloccata nei tuoi confronti, non mi sento apprrezzata e amata da te). Davanti ad una risposta del genere io rimasi incredulo in quanto ho chiesto a me stesso come potesse fare una donna a sentirsi poco apprezzata fino al punto di non desiderarmi per il semplice fatto che io la rimproverassi dei suoi comportamenti capricciosi e di non considerare invece il fatto che io avessi lasciato la citta’ , dove io vivevo da 10 anni e che adoravo, per lei.
    Penso che un gesto d’amore piu’ grande non potevo farlo.
    Ad ogni modo ferito dalle sue motivazioni io ho deciso di andar via da casa sua dopo solo quasi 3 settimane di convivenza in quanto mi son sentito umiliato.
    Entrambi oggi siamo distrutti ma io vorrei capire se una persona cosi’, per quanto possa essere una bravissima ragazza, sia la persona giusta per me.
    Non so’ cosa devo fare, anche perche’ ho il timore di non riuscire ad instaurare con lei un buon rapporto potendo essere me stesso altrimenti lei per forza di cose si infastidisce
    La ringrazio

    • Anna Zanon 16 Aprile 2015 at 09:11 - Reply

      Caro Giacomo, ho l’impressione che a causa della distanza, abbiate bruciato le tappe della conoscenza, arrivando a convivere senza conoscervi bene prima e senza discutere le vostre reciproche aspettative sulla vita di coppia.
      Io credo che la soluzione sia quella di fare un passo indietro, smettendo di convivere e frequentandovi da fidanzati e lasciando che il rapporto si consolidi e cresca ad un ritmo più naturale..

  83. ROSA 15 Aprile 2015 at 13:04 - Reply

    Buongiorno ho 50 single e non riesco a capire una situazione che sto vivendo.. ho conosciuto un uomo impegnato da 5 anni ma ognuno a casa propria.. si vedono solo il venerdi’ e il sabato e la domenica fino al pomeriggio.. Lui mi ha detto che non devo innamorarmi e cosi’ sto facendo .. ma la cosa che che non capisco e’ il fatto che lui tutti i giorni mi riempie di messaggi molto carini.. vuole vedermi una volta o due alla settimana e ogni incontro e’ sempre diverso per via della nostra forte attrazione fisica e della mia spiccata sensualita’– ogni rapporto sessuale si fa sempre piu’ intenso.. ho il timore che da parte sia ci sia qualcosa di piu’ profondo che non vuole ammettere.. cosa mi dice ?

    • Anna Zanon 16 Aprile 2015 at 08:02 - Reply

      Cara Rosa, che cosa significa amare? L’amore è la capacità di esserci per l’altro, di essere una persona su cui si può contare, altrimenti è solo passione, attrazione, emozione, sesso fatto bene. L’uomo che frequenta non è nemmeno sposato, è solo impegnato. Se fosse veramente coinvolto da lei, niente gli impedirebbe di lasciare la sua fidanzata e di mettersi con lei in modo serio.
      Non si lasci incantare dai bei messaggi che lui le manda, si chieda se su quest’uomo può veramente contarci e come si comporterebbe se lei avesse bisogno di qualcosa.
      Se non c’è un interesse vero per l’ altro al di fuori della camera da letto, non è amore ma solo attrazione fisica.

  84. Fulvia 22 Aprile 2015 at 13:54 - Reply

    Gent.ma Dott.ssa Zanon
    Le avevo già scritto qualche tempo fa, non ho avuto risposta ma continuo a seguirla con stima e mi auguro davvero he stavolta lei possa darmi un suo parere in merito ad uno schema all’interno della mia relazione che mi sta facendo molto soffrire.
    Ho 35 anni, Da più di sette sono in una relazione a distanza con un ragazzo di 38, originario e residente in un piccolo comune montano di tipo turistico invernale, settore nel quale anche egli lavora e che lo ha sempre molto tenuto impegnato nei week end invernali.
    La nostra storia ha superato molti momenti di crisi, dovuti anche a mie vicissitudini personali e familiari, accadute proprio ein questi anni: lui ha tentato di starmi vicino come il lavoro e la distanza glielo permettevano ma snon sempre in modo a me del tutto sufficiente.
    Alla scomparsa di mio padre, qualche anno fa, in modo abbastanza doloroso e tragico, non ho sentito forte in lui la vicinanza e la reale comprensione di cui avrei avuto bisogno, nodo che tuttora dentro me non riesco a perdonargli.

    Premetto che anche lui è orfano di padre, scomparso in seguito ad incidente legato alla sua dipendenza cronica dall’alcool, quando lui aveva solo 20 anni.
    Anche io sono figlia unica, come lo è lui, molto amata dalla mamma, come lo è lui, che però vive in una città del Nord diversa dalla mia a vedo più o meno una volta al mese, mi sono spostata più volte per lavoro e l’ultimo trasferimento è stato in ottobre, quando ho lasciato un impiego che mi piaceva ( aggravato da altri problemi aziendali )
    per trasferirmi in una nuova città, più vicina a lui, dove continuo a vivere da sola ma riusciamo a vederci molto più spesso.
    Già al momento del trasloco nella mia nuova abitazione cittadina, nel quale sono stata comunque aiutata ma mai spinta da lui, ho avuto avvisaglie di una sua paura paralizzante e di segnali non di fuga ma di chiusura nella relazione, dinanzi a nuove responsabilità, quali la maggiore vicinanza.
    Questo atteggiamento l ho riscontrato diverse volte nella nostra relazione, dinanzi a dei lutti e malattie, alle mie lamentele magari per lavori sbagliati o difficoltà di adattamento nelle nuove città, ai traslochi, ed infine, dinanzi al mio insistere nei confronti di un’apertura di tipo progettuale quale il matrimonio.
    A questo vorrei aggiungere che, proprio da Ottobre, ad una maggiore vicinanza e frequenza di visite e più tempo speso insieme, ha fatto progressivamente seguito la comparsa di litigi a volte furiosi per ragioni che lui definisce “incompatibilità caratteriali”.
    Nello specifico, lui da tempo sostiene che io abbia un carattere di tipo impositivo, che non lo lascia esprimere o lo attacca quando ha opinioni diverse dalle mie su argomenti di vario genere ( praticamente sempre), e ad un suo “subire ” per qualche mese, sono seguiti a gennaio ed in aprile già due episodi in cui siamo andati vicini alla
    rottura.
    Probabilmente se io lo avessi lasciato andare, e avessi avuto il coraggio di rinunciare al nostro prossimo sogno di vivere insieme su in montagna da lui e costruire una famiglia con questo uomo che amo moltissimo, o almeno credo!
    lui per orgoglio e carattere duro e severo, in primis con sè stesso, non s venuto a cercarmi.
    ma io ho sempre tentato di ricucire, proponendogli anche una terapia di coppia, che lui inizialmente ha accettato per poi ritrattare, dicendo che non vi crede come metodo e mandandomi su tutte le furie.
    Da qualche settimana la crisi sembrava rientrata, nonostante l’assenza di una terapia in comune, ho ritrovato un uomo più attento, presente ed affettuoso con cui tornare a dialogare a divertirmi come un tempo.
    Fino al gran tasto dolente: il matrimonio, che per ragioni di lontananza dalla religione un pò da parte di entrambi, sarebbe in ogni caso da me preso in considerazione in Comune.
    Mentre si è sempre mostrato disponibile a figlie famiglia e a restare fedele alla sua donna negli anni, dinanzi al matrimonio il mio ragazzo non vuole affatto cedere, come dichiarato agli inizi della relazione. Ed ora si è di nuovo allontanato e chiuso in sè stesso, sapendo che è un parametro di vita per me importante, magari non fondamentale, ma che non vorrei a priori escludere.
    Insomma, cara Dottoressa, la mia sensazione è quella di avere accanto un uomo che mi ama moltissimo ma solo se rispetto i suoi paletti e le sue condizioni: vivere a casa sua sui monti, no matrimonio e via dicendo.
    I miei sono anni decisivi per ogni donna e dopo alcuni anni una relazione ha bisogno naturale di evolvere perciò Le chiedo , a suo parere, se sono nel giusto continuando ad investire risorse, tempo, cuore ed energie in questa storia oppure farei meglio a guardare altrove.
    Cosa che in ogni caso non sento affatto di poter fare.
    Grazie per l’attenzione che in ogni caso mi dedicherà
    Saluti

    • Anna Zanon 25 Aprile 2015 at 19:12 - Reply

      Cara Fulvia, si tratta davvero di una decisione molto personale..ma le darò la mia opinione. Penso che nella vita non sia giusto accontentarsi e quando si sceglie il compagno di vita e il padre dei propri figli non bisogna guardare solo il breve termine ma proiettarsi negli anni a venire.
      Il paletto del matrimonio non è solo un mero dettaglio burocratico ma è un termometro che rivela il grado di impegno nella relazione.
      Un uomo che ama la sua donna ed è sicuro di stare con la persona giusta, la sposa anche se non lo ritiene necessario. Se un uomo invece esclude categoricamente il matrimonio significa che ha delle riserve mentali sulla relazione e riesce a stare con lei soltanto sentendo di potersene andare quando vuole. A parte il discorso del matrimonio, trovo che non sia un buon segno che con la vicinanza aumentino litigi e tensioni. Adesso vivete una storia a distanza ma con la convivenza i vostri aspetti di incompatibilità si faranno sentire con più forza. Se lei già adesso, che vivete ciascuno a casa sua, è soddisfatta a metà..figuriamoci negli anni con la convivenza! Specie se lui è una persona molto rigida e poco disposta a venirle incontro. C’è poi un terzo aspetto, a mio parere il più preoccupante, la scarsa capacità di lui a starle vicino nei momenti di crisi. Le crisi fanno parte della vita, persino avere un bambino comporta uno stress per la coppia..è sicura di voler avere un compagno su cui non può contare fino in fondo?

      • Fulvia 28 Aprile 2015 at 08:38 - Reply

        Gent.le Dottoressa Zanon, La ringrazio di cuore per la sua risposta.
        Lei ha ragione, si tratta di considerazioni e decisioni molto personali, e non le nego che nutro e ripongo ancora grandi speranze in questa relazione ed in un ammorbidirsi progressivo dei paletti che bloccano il mio fidanzato nel darsi alcune concessioni che mi renderebbero più completa e felice.
        Poiché io sono certa che un sentimento molto forte e duraturo ci leghi, e non ho forza nè reale volontà ora di chiudere questa lunga relazione, senza prima aver almeno tentato, a mio “rischio e pericolo” la convivenza, lei ritiene che una terapia di coppia potrebbe aiutarlo a sbloccarsi? Cosa mi dice a proposito del suo blocco nei confronti delle difficoltà? Glielo chiedo perchè so che lui non è affatto una persona egoista o “cattiva”, ma è come se scattasse qualcosa più a fondo.
        io nel contempo ho iniziato da pochissimo una mia psicoterapia individuale, per capire le ragioni di certe mie “dipendenze Affettive” e trovare magari gli strumenti giusti. Ancora grazie,

        • Anna Zanon 28 Aprile 2015 at 10:46 - Reply

          Credo che una terapia di coppia potrebbe aiutarvi molto. A mio parere ( ripeto è solo il mio punto di vista) è bene chiarire quello che vi aspettate dal vostro rapporto prima di convivere e non sperare che vivendo insieme i paletti si ammorbidiscano.

  85. veronica 24 Aprile 2015 at 16:17 - Reply

    Nel 2003 mia figlia ha conosciuto Luca a 16 anni entrambi.
    (luca e’ alto bello con capelli biondi lunghi a volte legati in una coda di cavallo)
    Lei e’ stracotta…lui e’ sportivo ed aitante.
    Timido ma arrogante e maleducato.E’ orfano di padre morto quando lui aveva 10 anni e a detta di lui l’unica persona che gli voleva veramente bene e che lo ha ..lasciato-E’ morto a 43 anni lasciando la moglie anche lei operata di tumore
    Luca ha due sorelle che hanno 9 e 8 anni di differenza, e, delle quali dice che gli prendevano i giocattoli perche’lui combinava le marachelle(secondo lui e’ normale che il piu piccolo venga incolpato delle marachelle dei piu grandi).Loro se ne sono andate da casa e lui vive con la madre che a detta di lui non ama particolermente al punto che quando litigano gli augura di morire o, le dice che avrebbe voluto che fosse stata lei a morire, non il padre.Sono oberati dai debiti e per pagarsi gli studi lui lavora d’estate e va in gita coi soldi della scuola.Dorme con la televisione accesa.
    Llui sta con mia figlia quasi tutto il giorno
    …a parte quando alle 17 se ne va perche’ deve andare con i suoi amici..
    In concomitanza con l’arrivo dell’estate lui la lascia.
    Mia figlia soffre ..lui la tiene sempre sul filo….si bacia con altre…mia figlia impazzisce di gelosia…ma la sua logica e’ ineccepibile…_ti ho lasciato,quindi non ti ho tradito.
    Si riprendono dopo il passaggio dell’estate cosi’ per due anni….
    Io gli ho insegnato a giudare l’auto visto che sua madre non era in grado e cosi’ ha potuto prendere
    la patente da privatista.Per la sua attivita’ sportiva gli serve l’auto ed io gliela presto.
    Escono sempre insieme tra alti e bassi e liti furiose e non.
    Nel 2007 lui va a lavorare all’estero ,si augurano eterno amore…piangono trasfigurati per la separazione promettendosi eterno amore.
    Lui le telefona da 3000 km di distanza per due giorni dopo il suo arrivo….poi il terzo giorno..piangendo tronca malamente la telefonata …ti lascio e’ finita..sei libera!! Per mia figlia e’ una tragedia…anche se lui durante la permanenza all’estero le invia sempre ms per legarla a se.
    Al suo ritorno dopo tre mesi lui confessa che ha trovato interesse per un’altra…che raggiunge in vacanza sull’isola dove ha lavorato in un villaggio turistico, addirittura dopo pochi giorni dal rientro in patria.Luca ritorna dalla settimana di vacanza e confessa a mia figlia che c’e stato un bacio….apriti cielo …di nuovo una tragedia
    Mia figlia parte per l’universita,ma dopo 4mesi a seguito insistenza di Luca sono di nuovo insieme
    Nel 2008 durante una trasferta sportiva Luca si schianta in auto contro il muro dell’autostrada ..l’auto e’ distrutta..ma fortunatamente lui e l’amico sono illesi…io non faccio scenate…gli vogliamo tutti bene e siamo convinti visto che non e’uno scapestrato che visto il diluvio che scendeva dal cielo ,l’incidente sia dovuto al destino.
    …lui si vergogna e si sente in colpa e …non viene piu’ a casa nostra…..
    Nel 2012 mia figlia ha un crollo nervoso e psicologico…giunge a sfiorare l’anoressia(e’ alta 1,69 e arriva a pesare 38 kg)Luca si spaventa si allontanano…lei tronca tra lacrime e la disperazione dicendo che se,lui, quando non sono assieme, ride e scherza e’ lei che non va bene per lui! Veronica lo lascia..
    Su Facebook in foto efotine Luca appare scherzoso e sorridente,mentre con mia figlia e’ spesso cupo sonnolento ed indolente incapace di frequentare altri che i suoi amici…
    Lui va con un’altra..senza pero’ smettere di scriverle (dalle foto anche lui appare disperato e molto spesso e’ ritratto ubriaco ..e dai linementi trasformati…al punto che ha problemi di salute, al punto da dover assumere un farmaco che possa regolarizzare gli scompensi che si sono creati cornicamente nel suo organismo.
    ..i contatti non si interrompono..gli ms di lui ogni tanto si manifestano.
    Lui si ripresenta quando lei si e’ messa il cuore in pace…e…l’infeno ricomincia.
    Si rimettono insieme con la solita routine…mia figlia e’ marginalmente nella sua vita.
    Nel 2014 mia figlia dopo la laurea trova lavoro e a 26 anni va a vivere da sola..Lui vive con sua madre…e fa scenate perche’ si sente pressato e obbligato verso una convivenza con mia figlia (anche se lei non ha insistito piu di tanto)
    Urla e scene da parte di lui..finche’ una sera, dopo che mia figlia non aveva piu proferito il desiderio di vivere con lui…Luca si presenta e le citofona…ci ha pensato e ha deciso di dare una svolta alla relazione(mia figlia e’ al settimo cielo….e’ strafelice)
    Lui porta da lei le sue cose….ma l’idilio e’ di breve durata..Luca e’ straviziato…non sa fare nulla e si lamenta di ogni minima cosa;della pulizia dei supellettili delle scale e di ogni cosa che gli salta in mente
    Esasperata mia figlia lo caccia dopo una lite molto atipica dove lui urla oltremodo e anzi a seguito
    delle parole aggressive di mia figlia esaperata..Luca la schiaccia contro il materasso con una mano
    Lei si spaventa…(perche lui e’ alto 1,86… e aveva gli occhi di fuori)
    Lo manda via…..dicendogli che ha bisogno di uno psicologo…..Dopo 15 gg lui ritorna piangendo e lei lo riprende ….cambiano casa…perche’ la mansarda e’ un po invivibile anche perche’ lui ha voluto una gattina e un cagnolino.
    La nuova casa ha un grande terrazzo dove gli animali potranno vivere meglio.
    Ma ben presto anche li ecco nuove liti e incontentezze per qualsiasi cosa.
    Il terrazzo e’ un problema per lui perche’ ,da’ su un fiume con appigli facilmente scavalcabili essendo al primo piano e Luca ha il terrore dei ladri.Il terrazzo e’ in mezzo a palazzi quindi privasi zero
    Vanno avanti per tre mesi finche’ lui ha la bella idea di sminuirla durante una uscita con gli amici di lui…(visto che con quelli di lei ed il di lei fratello coetaneo non vuole avere raporti ..sempre accampando scuse varie)…lei da li non sopporta piu…incomincia a trattarlo con indifferenza e scontrosamente.
    II tutto e’ aggravato dal fatto che Luca a seguito dell’assunzione dei farmaci ha problemi di erezione
    quindi anche i rapporti intimi si lacerano.Veronica spesso si sente inadeguata e anche se tutti dicono che
    e’ stupenda (e’ alta 1,69 e pesa 45 Kg)anche perche’ lui ha sempre a che ridire sul suo stile di vita alimentare e le rinfaccia il fatto che avesse sfiorato in passato l’anoressia, incapace di capire che era stato indotto da suoi comportamenti.
    Luca e’ maleducato(si esprime a parolacce e maleparole) e’ arrogantemente scostante. Tratta male la madre ,i rapporti con le due sorelle non sono idilliaci,Quando si riuniscono comunque tra di loro (lui, le sorelle e la madre) sono liti discussioni per futili motivi e assurde gelosie nonostante la differenza di eta’( anno i 34 e 35 anni).Ogni volta che si siedono alla tavola lui ha a che ridire per ogni cosa che la madre ha cucinato.La madre rivolta a mia figlia ogni volta le dice di non farsi trattare male come fa con lei…e le sorelle ironizzando dicono a lui di smetterla di fare l’indisponente perche’ se no poi la Veronica(mia figlia) si stufa e lo manda via….
    A fronte dell’ennesima discussione acerrima Luca l’ha spinta in malo modo con forza e con quella luce demonica negli occhi, fuori di casa dicendole di andarse
    Lei radunato le sue cose nelle borse della spesa…Lui il giorno stesso le ha chiesto scusa
    Luca che oggi ha 28 anni come Veronica, in un mese e’ dimagrito si e’ trasfigurato.
    Ogni sera, o quasi, quando nn ha impegni sportivi ( visto che e’ tornato a dormire da sua madre) passa a vedere i “Cicci”(sarebbero il cagnolino e la gattina ) …si siede sul divano e non parla…o se parla cerca la lite…o come l’altra sera si dispera e farnetica…poi se ne va,
    Luca alterna momenti in cui cerca di dare ragione a Veronica.,a momenti in lui la accusa di essere visionaria e di pretendere cose assurde da lui come la frequentazione della nostra famiglia (io e mio marito nonostante i suoi atteggiamenti scostanti e maleducati ed arroganti gli volevamo veramente bene ) lui in questi 11 anni si e’ comportato come una persona normale.
    Si e’ rimangiato ..la promessa che avrebbe consultato uno psicologo( che visto che anche sul lavoro aveva atteggiamenti assurdi nei confronti dei colleghi, di rabbia o paranoie, sul fatto che alcuni non lavorassero in maniera adeguata, arrivando ad evitare riunioni dove ci fossero momenti conviviali tra colleghi)…per poter risolvere o mitigare i suoi atteggiamenti antisociali….e di manifestazioni di rabbia nei confronti di Veronica
    Veronica dal canto suo…lo ha sempre ideializzato e quando vedeva Luca arrivava a piangere dalla gioia e commozione per poter fare in qualche modo parte della sua vita accettando il coinvolgimento anche solo “dalle 9 a lle 17… orario continuato…..cercando di rattoppare alla meglio il suo animo che in tutti
    questi 11 anni e’ stato ferito e maltrattato….ma bastava che Luca le scrivesse :- ciao come stati!?…e lei era di nuovo sua…
    ma l’ultimo tradimento quello del 2012 era sempre costantemente presente nel suo cuore distrutto di Veronica
    e durante le liti e le discussioni (anche laltro ieri) ecco …che lei lo rinfacciava…
    Ora ieri, ha trovato un miniappartamento …se ne va….
    non so (io sua madre) e non sa lei come sara’ il futuro…
    sara’ duro anche perche ieri Luca le ha detto:- domenica torno a casa lascio quella di mia madre….sei solo tu che hai bisogno dello psicologo sei pazza a pretendere quello che vuoi da me…io non tratto male ne mia madre ..ne le mie sorelle…nessuno sei TU LA PAZZAA!!!
    …….Lo so che Luca non si puo aiutare……
    ma noi… io gli ho voluto bene nonostante sia stata testimone del disgregamento psicologico di mia figlia…alla qualedevo chiedere perdono perche’ non ho saputo capire prima che Luca …aveva bisogno Lui di aiuto…e la stava annientando….spero che Veronica possa risorgere.

    • Anna Zanon 25 Aprile 2015 at 18:23 - Reply

      Cara signora, ma quante volte mi ha scritto la sua storia? Mi sembra chiaro dalla sua insistenza che non riesca a gestire la preoccupazione per sua figlia e il senso di colpa per non averla aiutata abbastanza. Il mio consiglio è quello di farsi aiutare, infatti la sua eccessiva preoccupazione per sua figlia non le permette di starle vicino con la serenità di cui Veronica ha bisogno.

  86. Genoveffa 28 Aprile 2015 at 20:27 - Reply

    Salve dottoressa!
    Vorrei raccontare la mia storia, abbiamo entrambi più di 45 anni, entrambi single, mai sposati, stiamo insieme da 4 mesi, tra di noi c’è stato subito feeling. Lui da subito mi diceva che mi amava follemente, che gli piaccio molto, mi diceva un sacco di cose importanti, che mi voleva sposare, avere dei figli, fare una casa nostra, io all’inzio andavo con i piedi di piombo, ci sono tanti uomini che dicono tutte queste fesserie per un solo scopo: “sesso” e poi si dileguano, allora facevo in modo da non concedermi subito. Mi voleva vedere tutti i giorni dove lui lavora, ma il problema che non mi ha mai telefonata, malgrado avesse i miei numeri di telefono, solo sms da cabine telefoniche mai dal suo cellulare, quelle rare volte che mi ha chiamata lo faceva da un numero privato o dal suo posto di lavoro, potevo pensare di tutto, che fosse sposato, che avesse un’altra, che non volesse fare sapere che usciva con me e via dicendo, invece poi frequentandolo ho visto che non era vero questo perchè mi presentava agli altri come “la mia fidanzata”, poi mi ha fatto vedere i suoi parenti su facebook e pare che mi ha detto la verità. Il problema che non mi chiama mi fa tanto soffrire, la vedo una relazione monca, chi ama vuole sentire solo anche la sua voce, se non ci vediamo non mi chiama, ne ho parlato diverse volte con lui, lui mi dice sempre ti chiamo domani, ma non lo fa, mi sono scocciata anche di chiederglielo perchè tanto so che non lo farà. Pretende che io sono al suo appuntamento anche se non mi chiama, non mi avverte se fa ritando, viene anche dopo 2 ore e se lo chiamo mi rifiuta la telefonata giustificandosi dopo che era con il suo capo e non può rispondere, io sono stufa di tutto questo, sono stata sotto la pioggia, al vento, al freddo per strada per aspettare, ma chi ama si preoccupa della sua amata che sta al freddo e al vento. Mi fa fare degli stress incredibili, abita a 20km da me, ma per ritirarsi a casa deve prendere un treno e l’ultima corsa è alle 20,00, nessuno dei 2 ha la macchina, io sono stufa di queste corse, non c’è la faccio più, non vuole trovare altra soluzione per vederci, mi vuole vedere solo sul luogo di lavoro, quando va a casa si è chiuso il libro. Non vuole prendere altri mezzi pubblici perchè non vuole pagare il biglietto nemmeno per amore e mi fa fare strade a piedi sotto vento e pioggia, non vuole spendere nemmeno una telefonata, malgrado lavora. Non possiamo fare sesso perchè non abbiamo un posto dove farlo, ma tanto lui non spenderebbe mai i soldi per una stanza, mi sono scocciata perchè non ci sarebbero altre soluzioni, è venuto a casa mia per conoscere i miei, io l’ho fatto appunto per non stare per strada, con la speranza che venisse poi a casa mia, ma non vuole farlo. Cosa mi consiglia?

    • Anna Zanon 30 Aprile 2015 at 18:48 - Reply

      Cara Genoveffa, il tuo lui potrebbe benissimo essere un narcisista doc ( nel sito ci sono diversi articoli che parlano di questa problematica).
      Il mio consiglio, se proprio vuoi tenertelo, è quello di cominciare a mettergli dei paletti, smettendo di tollerare le sue mancanze di rispetto. Tutte le volte che tu accetti ritardi di due ore, strade a piedi con vento e pioggia, ecc..stimoli in lui solo ulteriori e più gravi mancanze di rispetto.
      Lui arriva con due ore di ritardo? E tu non lo aspettare, non accettare appuntamenti all’ultimo, ecc..
      Se posso permettermi di dirti una cosa provocatoria ” nessuno può farti diventare una vittima, senza il tuo permesso”

      • Genoveffa 1 Maggio 2015 at 00:18 - Reply

        Grazie per avermi risposto dottoressa, infatti ho sbagliato dall’inizio, non dovevo aspettarlo quando ritardava e non mi avvertiva, pensavo che poi le cose si aggiustassero. Oggi gli ho parlato chiaro, gli ho parlato del mio disagio quando mi fa aspettare e non mi telefona, gli ho fatto notare che non posso fare più tutte queste corse. Gli ho fatto notare che lui non se ne importa che sto ad aspettarlo per ore. Adesso vediamo che se ha paura di perdermi e mi ama farà di tutto per contattarmi, se non lo farà, allora non gliene frega niente di me.

        • Genoveffa 1 Maggio 2015 at 19:43 - Reply

          Lo so che ho sbagliato dall’inizio, ma lui mi diceva cose importanti sin da subito, che mi amava così tanto, che mi voleva sposare e avere dei figli, io non volevo essere presa in giro perchè molti uomini se alle prime uscite dicono questo e vanno di fretta, nella maggior parte dei casi hanno un secondo fine, cercano solo sesso. Io lo aspettavo perchè pensavo alle cose importanti che mi diceva, e non volevo essere presa in giro, poi ho capito che nemmeno sesso vuole, visto che è proprio lui alla fine a non volerlo fare, mi parla spesso di queste sue ex, mi dice spesso che le incontra per strada, io non so che pensare, ma io gli dico sempre: “perchè le pensi? Allora io che sono?”.

        • Anna Zanon 3 Maggio 2015 at 17:34 - Reply

          Ha fatto bene, però è possibile che lui la ricontatti a breve facendo finta di niente o comportandosi in modo leggermente diverso per qualche giorno fino a portarla a cedere di nuovo.
          Mi raccomando ..fermezza!

  87. Anna 13 Maggio 2015 at 17:06 - Reply

    Cara dottoressa, mi rivolgo a lei perché veramente non so più che fare, sono disperata nel vero senso della parola , tanto che qualche giorno fa stavo commettendo una cretinata. Le racconto la mia storia: 12 anni fa ho conosciuto un uomo e subito è stato amore, eravamo sposati entrambi ma dopo poco io ho lasciato mio marito, dopo poco anche lui mi dice di aver lasciato sua moglie, premetto che viviamo a 200 km di distanza e lui lavora in un posto con orari poco flessibili e che lo porta spesso a stare fuori. Ci siamo visti con frequenza, lui veniva a casa mia, dormiva da me. Tutto sembrava regolare… Un maledetto giorno di 2 anni fa vengo a conoscenza tramite una telefonata della moglie che stavano ancora insieme che nn c’era stata nessuna separazione , le lascio immaginare cosa questo abbia causato in me, dolore rabbia, continui attacchi di panico. Dopo qualche giorno ci vediamo per un chiarimento e lui mi dice di amarmi e che se ha fatto questo e solo per il bene dei figli, li vedeva troppo piccoli e quindi ha pensato di temporeggiare fino a che la situazione gli è sfuggita di mano, mi ha chiesto di dargli tempo, che mi amava, aveva solo bisogno di altro tempo . Tra una discussione e l’altra passa un altro anno e proprio l’anno scorso decide di fare il grande passo , parla con la moglie e viene a vivere da me, la convivenza dura pochissimo perché essendo lui molto legato ai figli comincia ad avere sensi di colpa aggravati chiaramente dalla moglie. Lui ritorna a casa, continua a dirmi di amarmi che vuole stare con me ma che ha bisogno di tempo ancora , passano i mesi, dietro le mie insistenze mi dice che si trasferirà di nuovo da me, ma ogni volta mi presentava un nuovo problema legato alla suo famiglia. Due mesi fa esasperata gli dico che voglio chiudere, che ho sopportato abbastanza e nn voglio più proseguire, discutiamo, mi chiede ancora tempo, io gli dico di scegliere una buona volta , lui a questo punto mi dice che nn può fare altro che accettare la mia decisione visto che nn si sente ancora pronto. Così chiudiamo, premetto che questa e la prima volta che riesco a prendere una posizione,non passa nemmeno mezza giornata senza sentirci che lui mi richiama e mi chiede di ritornare sui miei passi, che nn può immaginare la sua vita senza di me è quindi parlerà con la moglie comunicandole la sua decisione . Ma aime ci risiamo… Ogni giorno una nuova scusa, mi dice di aver parlato con lei, ma che purtroppo impegni lavorativi fanno si che lui nn faccia il grande passo. Quattro giorni fa nasce l’ennesima discussione perché io a questo punto pretendo che lui venga da me, durante questa lite scopro che non era vero niente , non aveva comunicato niente a lei, e mi dice che non si sente pronto, ha un blocco, che per la moglie nn prova niente. Vado su tutte le furie, i miei nervi sono a pezzi, mi dice che devo aspettare che lui si sblocchi da solo, mi sono sentit tradita ingannata, presa dalla disperazione stavo per compiere il più brutto dei gesti… Ero al tlf con lui mi sono fermata su un cavalcavia e volevo buttarmi di sotto. Volevo dare fine alle mie sofferenze, lo amo troppo e nn penso di poter vivere senza di lui. Lui mi ha fermata, mi ha detto che sarebbe venuto da me, non poteva permettere che io stessi così male. Ha parlato con la moglie e le ha detto che veniva da me perché stavo troppo male e nn se la sentiva di abbandonarmi. Lui è venuto ma ha sempre il blocco per quanto riguarda i suoi figli, ha paura di non potei gestire uscendo da quella casa. Sono disperata , so che da un momento all’altro potrebbe ritornare a casa sua, questa cosa mi distrugge non so che fare, la prego di aiutarmi, sono disperata. Grazie

    • Anna Zanon 14 Maggio 2015 at 09:16 - Reply

      Cara Anna, purtroppo ho sentito storie come la tua centinaia di volte e sempre con lo stesso epilogo: lui dice di non amare più la moglie ma non riesce a lasciarla per il bene dei figli, chiede all’altra di avere pazienza, le promette che sistemerà le cose ma sopraggiungono sempre nuovi problemi che costringono a rimandare.
      Purtroppo lei deve prendere atto di una cosa: lui non riesce a separarsi e se non l’ha fatto in questi anni è molto improvabile che lo farà in futuro.
      Ma non è lui che mi preoccupa, quanto lei cara Anna: è sempre pericoloso fare di un uomo, anche se è libero come l’aria, la propria ragione di vita ed è un atteggiamento che non conduce ad un rapporto gioioso e gratificante ma che mette sull’altro una pressione enorme.
      Si ama troppo l’ altro quando si ama troppo poco se stesse e si pensa di avere un valore solo se ci specchiamo negli occhi innamorati di un altro.
      Le consiglio di farsi aiutare intraprendendo un percorso terapeutico per imparare a volersi più bene

  88. marco 21 Maggio 2015 at 16:45 - Reply

    Salve dottoressa, cercherò di sintetizzare la mia storia. Fidanzato da quasi 3 anni e mezzo.Ho avuto problemi da parte sua di gelosia sin dai primi giorni.Da premettere che lei è venuta a convivere dopo i primi mesi che stavamo insieme.Venivo aggredito verbalmente per qualsiasi cosa di strano, anche il solo uscire fuori casa ci portava dei problemi,al passaggio di qualche bella ragazza si finiva a litigare.Venivo accusato di cose mai fatte.Inizialmente ho sopportato tutto,poi col tempo ho iniziato ad accusare il colpo e sono riuscito a convincerla ad andare da uno psicologo per una terapia in coppia. Siamo stati diversi mesi ma ogni incontro diventava un match con scambi di accuse e stesso lo psicologo faceva fatica a darci una mano. In privato poi lo psicologo mi ha consigliato di lasciarla per evitare problematiche in futuro. Ho deciso di allontanarla e di avere un po di distacco da parte sua, ma ogni giorno mi tormentava telefonicamente , tra pianti e scenate varie.Dopo qualche settimana decisi di darle un altra prova, ma mentre si notavano dei miglioramenti per il problema della gelosia, venivano fuori le problematiche dovute al suo carattere aggressivo.Da premettere che ci litigo almeno una volta a settimana….ho sopportato tantissimo e ogni volta che ci litigavo e volevo lasciarla lei faceva delle scenate di pianto legate ad offese verbali e poi si sentiva male ed io cercavo di non farla stare male con la promessa che lei sarebbe migliorata.Ma dopo 4 anni direi che sono talmente stanco che inizio ad avere un esaurimento nervoso.Ora sono deciso piu che mai a lasciarla ma lei non vuole lasciare la casa che io ho in affitto. Ho parlato con i genitori ma non sanno come aiutarmi dato che anche con loro non ha un buon rapporto. Non mi va di chiamare le forze dell’ordine. Non le rivolgo piu la parola , i nostri giorni di riposo io me ne esco da solo tutto il giorno ma lei non si smuove da casa. Glielho spiegato con le buone maniere ma mentre ci discuto e sembra che capisce, dopo cerca di abbracciarmi o a dimenticare tutto quello che ci siamo detti ma stavolta io non voglio cedere.Solo che mi rendo conto di non aver piu le forze, la cosa mi pesa enormemente e non so piu da chi farmi aiutare. Lei cosa ne dice?

    • Anna Zanon 22 Maggio 2015 at 08:32 - Reply

      Buongiorno,
      purtroppo credo che la sua fidanzata possa avere un disturbo della personalità ( legga il mio articolo ” Ti amo e ti odio: amore borderline). Il miglioramento è improvabile eper giunta questo tipo di personalità è particolarmente sensibile agli abbandoni.
      La soluzione più semplice sarebbe che lei disdisse il contratto di affitto e si cercasse un altra casa.

  89. Clara 22 Maggio 2015 at 06:43 - Reply

    Buongiorno dottoressa
    da 6 mesi vivo insieme al mio ragazzo, per me è la prima esperienza di convivenza e mi rendo conto di avere delle difficoltà nell’accettare le attività del tempo libero di lui. Gli impegni settimanali fanno sì che ci si veda solamente la sera a cena (io lavoro, lui solo saltuariamente). Uno dei giorni del fine settimana lui lo dedica ai suoi hobby che lo portano via tutta la giornata. Per questo quando capita che esca a cena con gli amici o abbia un impegno durante l’unico giorno in cui potremmo stare insieme, mi sento abbandonata e trascurata.
    Il tempo che trascorriamo insieme è in genere di qualità, facciamo molto sport, usciamo a cena e lui è affettuoso e attento.
    Il fatto è che un giorno in settimana per me non è sufficiente e finiamo a litigare perché io mi sento trascurata e lui si sente in colpa nonostante dica di fare del suo meglio.
    Non so come uscire da questo circolo….

    Grazie per un suo commento e buon lavoro

    • Anna Zanon 22 Maggio 2015 at 08:23 - Reply

      Cara Chiara, credo che tu abbia fatto il primo passo, comprendendo che si tratta di un problema tuo ( ti senti trascurata”)piuttosto che da una verità incontrovertibile ( lui ti trascura). E’ molto importante, soprattutto quando si convive, che ciascuno si prenda i suoi spazi altrimenti il rapporto diventa con il tempo monotono.
      Il mio consiglio è quello di rispettare gli spazi del tuo ragazzo e magari cercare tu di utilizzare il tempo libero per fare delle cose che ti piacciono.
      Se lui non si sente in obbligo di passare tutto il suo tempo con te, è provabile che con il tempo si leghi di più a te e diminuisca le uscite con gli amici.

  90. Antonio 15 Giugno 2015 at 12:19 - Reply

    Io ho sposato la donna sbagliata…io mi sono accorto di non essere il suo grande amore, il suo uomo è stato colui che mi ha preceduto e che, essendo sposato, dopo 10 anni l’ha lasciata! Dopo un paio di mesi ha iniziato la relazione con me e per i primi 6 mesi non ha fatto altro che rovesciarmi addosso tutta la sua disperazione per l’altro! Il massimo l’ha raggiunto quando mi raccontò della sua grande intesa sessuale con lui, mi descrisse nei dettagli le loro esperienze fisiche…le dissi che non aveva senso continuare così…lei non mi parlò più di lui e ci sposammo…ma tutto ciò ha prodotto un blocco dei miei sentimenti, da anni non la desidero più sessualmente…da quando siamo sposati (3 anni e mezzo) ho fatto l’amore con lei meno di una decina di volte e senza arrivare al piacere…non la amo, neppure lei per me è il grande amore…ha distrutto tutto…non so fin quando tutto questo potrà durare se consideriamo che l’ho tradita tantissimo e che da un anno vivo una storia extraconiugale stabile!

  91. Candida 24 Giugno 2015 at 15:31 - Reply

    Salve Dottoressa. Il mio rapporto di coppia è cominciato più di un anno e mezzo fa,io ventenne lui quarantenne. Io dapprima non ne volevo saperne,avevo ed ho i miei studi, i miei interessi , i miei progetti.
    Però lui sin da subito si è dimostrato molto dolce,paziente,affettuoso e così ho deciso di lasciarmi andare. Da subito il piacere di stare insieme superava qualsiasi ostacolo(che apparentemente poteva essere quello dell’età-lui è 18 anni più grande-). Mi batteva il cuore ed anche lui era molto emozionato,anche se io non lasciavo trasparire limpidamente di esserne molto trasportata. All’inizio per me sembrava una favola, non pensavo si potesse provare qualcosa di così forte per una persona che conosci così poco. Lui appariva sempre molto preso:messaggi,chiamate,attenzioni,premuroso. In sintesi la storia è nata nel migliore dei modi per entrambi. La mia insicurezza,il mio non star bene,e le mie paure, i miei crolli insomma sono cominciati da quando lui ha deciso di farmi vedere casa sua(vive solo). Mi ha fatto vedere un po’ casa, abbiamo guardato la tv,parlato sul divano. Ad un certo punto mi accorgo però che sulla sua scrivania aveva ancora le foto di lui e della sua ex. Io da subito non gli ho detto nulla perchè non volevo apparire precipitosa,e nemmeno invadente visto che rispetto la privacy altrui. Ma vedere che quelle foto lui se le teneva ancora lì per me è stato un colpo al cuore perchè ho cominciato a pensare che lui pensa ancora alla sua ex,che magari si sentono,che lui la vuole ancora,che l’interesse non si è del tutto spento. Da questo episodio(del quale io gliene ho parlato molto molto tardi e addirittura litigando) ho cominciato a nutrire dubbi,ad avere pensieri ossessivi e cosa più dolorosa credo per chiunque,non mi sono sentita esclusiva. Puo’ sembrare un episodio banale questo,però lui già dall’inizio mi aveva detto che con la sua ultima storia aveva chiuso da due anni più o meno,e se aveva veramente chiuso da così tanto tempo,perché non levare le foto??. Addirittura, più tardi vado a guardare le sue foto sul suo profilo facebook e vedo che ha ancora tutte le foto con lei. Per me la seconda pugnalata. Io da subito,dall’inizio mi sono preoccupata di farlo sentire l’unico durante la nostra relazione,come effettivamente è stato perché io sono seria e in sintesi non mi prendo mai gioco delle persone. Però lui non ha fatto lo stesso, e qui per me sono cominciati i tormenti. Purtroppo non sono stati solo questi due episodi che hanno creato un vuoto in me, un senso di sfiducia nei suoi confronti e soprattutto delusione. Altre volte è capitato che guidando ha addirittura frenato di botta per guardare (oserei dire fissare) una donna che da lontano somigliava alla sua ex(e lo dico perché la conosco di vista). Altre volte mi ha fatto domande che si ricollegavano palesemente a lei e una volta mi ha detto esplicitamente che le dava fastidio quando si baciavano e le si avvicinava il suo cane. Da subito ho “sopportato” queste cose, convincendomi che lui ama me e basta e che ero io quella “fissata” e dalle idee strane,anche perché era dolcissimo e dimostrava totale interesse. Però la favola è durata poco perché io sono diventata scontrosa, aggressiva a parole, ho anche perso l’ interesse quando frequentandolo ho scoperto in lui un vizio che mi strazia,e cioè fissa il posteriore di molte ragazze, e non solo il posteriore.Spesso ho notato che cerca gli sguardi delle altre ragazze,e loro spesso ricambiano. Beh io a tutto questo ho reagito male nel senso che non sono mai stata capace di fare un discorso tranquillo,sono sempre finita a litigare e dalla ragione sempre,sempre e sempre sono passata al torto a causa del mio carattere irruento. Abbiamo passato settimane a non parlarci,perchè ovviamente litigavamo,e poi una volta io e una volta lui ritornavamo sempre. Purtroppo dopo tutto questo io gli voglio bene,però ho perso la mia serenità,la mia sicurezza,e per un anno purtroppo non sono riuscita nemmeno a studiare. Adesso ho ripreso alla grande, e vivo questa relazione con distacco. Ogni volta che ci penso però mi vengono in mente mille domande,e fra queste anche il perché lui ,per educazione anche perché ci siamo trovati ad essere faccia a faccia,non mi abbia presentato i suoi. Lui della mia famiglia conosce tutti. La cosa che mi tiene molto legata a lui è, a parte un’attrazione sessuale molto forte, anche la sua dolcezza, la sua gentilezza, spesso si dimostra volenteroso a fare progetti per il futuro. Io mi dimostro un po’ più reticente perché non lo stimo molto, perché fissando le altre con me accanto mi ha mancata troppe volte di rispetto, e perché mi pesa il fatto di aver visto quelle foto e mi ha indotto a pensare che io non fossi l’unico suo interesse. Purtroppo io cado negli insulti quando non mi quadra qualcosa, un po’ perchè voglio apparire forte ma infondo sono molto sensibile. Dei suoi vizi ne abbiamo parlato, devo dire che ha fatto progressi pero’ per me è diventato un incubo uscire con lui perché mi ritornano spesso immagini disgustose di lui che sembra estasiato guardando altre. Spesso penso e ripenso anche che lui sia ancora interessato alla sua ex. Mi ha detto di no , mi ha detto che le foto erano dimenticanze e che sono fissata io. Ma quando facciamo discorsi particolari il modo in cui lui parla mi fa pensare che abbia rimpianti per averla persa(la sua ex). Io una relazione così non la voglio. E’ un uomo che pur essendo cortese,garbato e gentile dopo tutto questo non mi da sicurezza. Spesso penso che il problema sono io perché lui mi dimostra amore, mi abbraccia, mi bacia, quella più fredda sono io. Però sono gelosa di un passato che lui ha,in cui lui è stato felice e di cui lui mi ha detto “ho vissuto un passato idilliaco”. Bene,io nella mia breve esperienza ho vissuto un passato più idilliaco del suo, ho vissuto una bella avventura che mi sembrava amore ma che poi non lo è stato. Io di questo non me ne sono mai vantata con lui. Aggiungo che io so di aver sbagliato molte volte ad essere sgarbata, ad esser scontrosa magari quando non ce ne ‘era bisogno ma con lui non ce la faccio ad essere diversamente. Mi ha fatto male,molto male. Oggi un’altra litigata ma per quanto mi riguarda per me è l’ultima. Mi manca la sua tenerezza ma non voglio stare con lui,a volte mi sembra che sia la persona giusta a volte quella sbagliata. Sono confusa . Ammetto che il problema molto probabilmente sono io, ma dal suo punto di vista di donna, è giusto quello che ha fatto lui?(lasciato foto,vizi,ecc???).
    Il fatto è che quando siamo insieme ed in sintonia stiamo da dio.
    Scrivo anche che adesso io non ho intenzione di rinunciare(o meglio modificare) i miei progetti per lui,quando magari fino a qualche mese fa cercavo nella ,mia mente di coniugare i miei studi con l’ idea di crearci una famiglia.
    Vorrei sentire lei cosa pensa. Se le sembra un rapporto eccessivamente malato oppure è un problema di incompatibilità di carattere…Grazie

  92. Cecilia 27 Agosto 2015 at 07:08 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,
    Da sempre cerco di capire le dinamiche familiari e le mie relazionali e da quando mia madre non c’è più i pensieri corrono veloci…Il mio più grosso problema è capire se una personalità narcisistica può cambiare. Mi ritrovo nelle sue parole relative alla gestione dei rapporti con gli altri ed al rifiuto di approfondire i legami, ciò che Lei molto saggiamente e schiettamente definisce incapacità di amare. Ecco io mi chiedo se esiste la possibilità di un cambiamento. Trovare qualcuno da amare o su cui riversare le nostre attenzioni (come un figlio ad esempio) non sono proprio sicura che sia la strategia adatta. Io lo avrei fatto per mia madre ma ora mi rendo conto che non ho la stessa premura nei confronti di mio padre o mio fratello. Ho paura di essere davvero incapace di amare, sono troppi gli elementi di fobia sociale che completano ogni giorno il quadro della mia vita.
    La ringrazio,
    Cecilia

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 15:26 - Reply

      Cara Cecilia..una fobia sociale non è la stessa cosa di essere anaffettive.
      La mia sensazione è che lei invece abbia semplicemente paura di avvicinarsi agli altri per timore di essere respinta.

  93. Ly 31 Agosto 2015 at 07:44 - Reply

    Salve dottoressa, ho 21 anni e sono fidanzata con un ragazzo di 24 da due anni e poco più. Io sono una studentessa, lui lavora e abitiamo nella stessa città, a pochi metri di distanza. il problema è che lui, delle volte, sembra disinteressato a me e sembro di troppo: adora i suoi amici e per lui vengono al primo posto, io sono quella con cui uscire se gli amici a loro volta decidono di uscire con le loro fidanzate o se hanno altro da fare, una “ruota di scorta”. In un mese di vacanza è uscito con me soltanto quattro volte, segnandosele sul calendario, visto che me le ha rinfacciate migliaia di volte. Ho provato più volte a parlarci, ma ottenendo il risultato sperato solo per le due sere successive alla discussione. Quando siamo con i suoi amici (raramente, perché il tempo da dedicare agli amici è esclusivamente per loro) lui cambia atteggiamento, non mi considera e mi fa sentire a disagio, delle volte anche offendendomi (ad esempio prendendomi in giro per il mio essere “in carne”). Ieri è capitato che eravamo insieme ad un’altra coppia di amici ed io ho notato che si avvicinava a me soltanto quando il suo amico si avvicinava alla ragazza, altrimenti era come se io fossi quasi trasparente. Addirittura mi è capitato di stare con loro e di vederlo in silenzio sia con me che con loro, come se volesse dirmi “sto aspettando che te ne vai per fare i miei discorsi con gli amici”. Sento che con loro si diverte e con me si annoia, per questo non vuole uscire, anche se non me l’ha mai detto, ma non trovando una spiegazione logica io mi sono risposta così. Mi rivedo in molti punti da lei sopra descritti: Più mi umilia più lo amo, spero che lui cambi e che i miei sentimenti di amore/odio possano stabilizzarsi. Io non sono nemmeno di facile carattere, mi sono ritrovata in quel suo articolo “Mi arrabbio e ti offendo: la sofferenza nascosta dietro la rabbia”, passando a volte dalla parte del torto. Io soffro tanto per questa situazione, perché faccio il confronto con le altre coppie, anche con una mia relazione precedente, e non vedo nessuno nella mia stessa situazione. Come potrei risolvere questi problemi senza ricorrere alla chiusura del rapporto? La ringrazio, buona giornata.

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 15:05 - Reply

      Cara Ly..lei mi chiede un consiglio per stare bene in una relazione che la fa stare male. Purtroppo non vedo come potrebbe essere felice con un ragazzo che spesso si comporta come se fosse trasparente e la fa sentire poco importante e che si annoia stando con lei..
      L’unico consiglio che posso darle, lei non vuole sentirlo..

  94. Morgana 8 Settembre 2015 at 14:48 - Reply

    Buonasera e grazie in anticipo. Vado subito al dunque. Da gennaio 2015 ho iniziato a frequentare un ragazzo che mi ha corteggiata x oltre un anno senza che io accettassi mai di uscire con lui xkè avevo paura di quello che potessi provare per lui. Alla fine, come sempre, al cuor non si comanda e così ho iniziato a frequentarlo. Lui dolcissimo, tenero e sempre presente inizialmente. Il problema?? E’ che lui mi ripeteva spesso che aveva paura di legarsi, che quando chiedeva a se stesso se fosse innamorato di me la risposta era ancora no, ma che stava bene con me ed era da molto che non provava questi sentimenti ma che crede di essere incapace di amare perché ha paura di vedere la sua debolezza e la sua fragilità di fronte a tale sentimento. Io ho 30 anni e lui 40!!
    A marzo se ne è andato dicendo che lui non è capace di provare sentimenti. Che stava bene con me ma aveva paura di farmi male, mentre se fosse stato solo poteva far male solo a se stesso, ma continuava a chiamarmi tutti i giorni…così dopo un mese torniamo insieme ….e da allora sembrava andare tutto bene, mi ha fatto conoscere anche alcuni membri della sua famiglia, fino a che non siamo partiti per le nostre vacanze…di lì è iniziato il mio incubo….l’ho sentito parlare da solo…più che parlare, urlare contro qlcuno, ma era solo nella stanza…urlava come se stesse facendo ancora il suo vecchio lavoro (lavoro per il quale, a causa di un suo personale errore, è stato licenziato 8 anni fa)…. un’esperienza terribile ho vissuto perché alla fine vedendo la mia reazione di Spavento e terrore ha finto di smettere, dico “ha fatto finta” dato che comunque io lo vedevo parlucchiare sottovoce o molto piano, o mentalmente quando si accorgeva che io lo sorprendevo…..addirittura lo vedevo gesticolare o fare le espressioni tipiche del dialogo!
    Alla mia richiesta di farsi aiutare da uno psichiatra, mi ha risposto che lui non ne ha bisogno, che sta bene e da un dottore non ci torna neanche morto, che ol suo malessere è come quando uno nasce malato di una malattia incurabile.
    In tutto questo scopr4o anche che mi ha mentito sul suo lavoro, che un lavoro non ce l’ha e nonostante gli abbia chiesto di dirmi la verità, lui ha continuato a mentire…così lo l’ho lasciato seduta stante, spiegandogli che il rispetto e la fiducia sono alla base di ogni tipo di rapporto tra due persone e che, inoltre, per potermi dare amore è necessario che lui trovi il suo equilibrio….lui, di tutto questo discorso, ha capito solo che io mi son scocciata e son due settimane che non mi ha più cercata e fa di tutto per evitarmi (dato che abbiamo la stessa comitiva, lui non esce più nel nostro gruppo).
    Dottoressa mi dica lei, quello che ho fatto è stata la scelta giusta per non affossarmi anch’io nel suo malessere di vita dal quale, presumo, non voglia più uscirne? E inoltre, potrebbe trattarsi di schizofrenia la sua, o disturbo di personalità?

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 12:56 - Reply

      Cara Morgana, non ho abbastanza elementi per dirlo. Gli episodi che lei mi racconta farebbero effettivamente pensare a delle allucinazioni, ad un disturbo psicotico. Lei però è stata molto brava ad ascoltare le sue sensazioni di terrore senza negarle oppure senza cadere nella trappola del ” io ti salverò” come . purtroppo fanno in molte.
      Lui poi non ha alcuna motivazione a farsi aiutare..

  95. Franco 9 Settembre 2015 at 19:21 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    in relazione alle problematiche da lei esposte vorrei sottoporle brevemente il mio caso. Frequento da circa sei anni una donna coetanea (cinquantenne) Lei ha da sempre fatto della sua libertà una bandiera del nostro rapporto, ossia della serie quando lei ha voglia di fare cose extra relazione tutto ok ma se le faccio io casca il mondo. Il bello è che lei di questo sembra non rendersene conto affatto. Recentemente il nostro rapporto è andato in crisi lei mi ha detto esplicitamente di non amarmi più come prima, in questo trambusto emozionale, l’altro ieri mi ha comunicato di voler fare una vacanza di 15 giorni in un’isola (all’estero) da sola. A questa sua trovata ho reagito davvero male, di fatto ho chiuso la nostra relazione, ma ora sto molto male e la tentazione di ricercarla per accondiscendere a questa sua scelta è molto forte. Mi faccio assai pena non riesco a prendere una decisione definitiva perche sento di amarla tantissimo. Cosa posso fare per uscire da questo tunnel? Grazie

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 13:06 - Reply

      Caro Franco, la mia sensazione leggendo la sua lettera è che non siate riusciti a diventare una vera coppia ma che per, volontà della sua compagna, siate due single che vivono in coppia. Mi pare che manchino delle regole condivise : è la sua compagna che decide senza consultarla ma si limita a metterla al corrente delle sue decisioni.
      A lei non rimane che la scelta di adeguarsi, o così o altrimenti arrivederci.
      A mio parere uno degli elementi costitutivi di una coppia è la capacità di venire incontro all’altro, di trovare dei compromessi soddisfacenti e magari di rinunciare a qualcosa per rendere felice l’ altro.
      La mia impressione è che abbiate un idea diversa di coppia e vogliate dal vostro rapporto cose diverse..
      Con questi presupposti vedo difficile un rapporto di coppia felice e armonioso

  96. daniele 20 Settembre 2015 at 23:04 - Reply

    ho 40 anni e sono seperato da cinque e ho un figlio di 9 anni.Da 2 anni mi frequento con una ragazza di cui ho una grande attrazione fisica.Lei di 35 anni non ha mai avuto relazioni lunghe ma molte storie brevi.I primi due mesi che ci vedevamo senza impegno è stato stupendo.poi ci messi assieme seriamente e da li sono nati i problemi.per dirla breve lei non mi cerca mai con baci o carezze e tanto meno a letto.tutto quello che faccio ,dal fare il letto,a far da mangiare e da come educo mio figlio per lei è sbagliato e dà la colpa del suo malessere al fatto che sono separato con un figlio,dice che non gestisco bene la cosa mentre lei continua a lamentarsi anche del suo lavoro e di altre cose esterne alla coppia e tende sempre ad alzare la voce. non conviviamo ancora per mia scelta,in quanto penso di avere un certo equilibrio che questa persona mi sta togliendo ma non riesco a lasciarla anche se il pensiero razionale mi dice di farlo.grazie

    • Anna Zanon 22 Settembre 2015 at 08:03 - Reply

      Caro Daniele, credo che sia saggio rimandare la decisione di convivere. Decisione che, a mio parere, deve essere presa in modo molto ponderato e quando si ha la seria intenzione di condividere un progetto di vita.
      Può essere che la sua fidanzata faccia un pò fatica ad accettare che lei sia separato con un figlio e che magari possa sentirsi insicura e messa in secondo piano rispetto alle esigenze del bambino.
      Secondo me, può essere utile che voi vi confrontiate su questo argomento ( che cosa si aspetta la sua fidanzata dal vostro rapporto? come vive il fatto che lei abbia un figlio? si sente messa in secondo piano? che rapporto ha con il bambino?)magari facendovi anche aiutare da un professionista.

  97. martina catena 13 Ottobre 2015 at 07:14 - Reply

    Ci conosciamo da 8 anni.. uno degli amori adolescenziali.. non ci siamo mai persi di vista nel corso del tempo.. da amici…. come.stai messaggini tutto ok… erano 4 anni che nn ci vedevamo nennemo per un caffe.. é un anno che stiamo insieme seriamente…finalmente…. l ho trovato quasi disoccupato… che vive con la famiglia nelle case popolari. dal primo giorno mi diceva non potremmo stare insieme perché non posso offrirti una storia normale…. e abbiamo vissuto con un po di difficoltà che le cose che fanno le coppie normali… cinema pub.. io ho un lavoro fisso e vivo da sola… c è una differenza strutturale. è scoppiato un mese fa dopocena promessa di un lavoro che non ha avuto…e una denuncia notificata a casa per minacce per aver difeso la famiglia… mi ha lasciato dicendo che non è in grado di pensare a me per tutti qsti pensieri negativi… che non vede un domani per.se stesso e figuriamoci per noi..sono la.donna della sua vita la compagna perfetta sceglierebbe me sempre e comunque.. mi ha portato a casa dai suoi..siamo anche partiti diverse volte con i suoi… mma dice di vergognarsi di sé stesso di essere un fallito si sorprende se lo chiamo uomo.. é rassegnato nel cercare lavoro..manda cv ogni giorno. ha una crisi esistenziale..abbiamo 30 anni. … dice di nn potermi dare garanzie.. lui ha molti limiti psicologici… delle fisse per il Cibo la palestra..prima.era Obeso…. la macchina…. dei paletti nella vita… con me si è lasciato andare… non pensavo fosse così dolce.premuroso… io ho conosciuto una persona diversa rispetto 8 anni fa… dopo 10 gg mi ha ricercato x una scusa.. stiamo provando a rimanere insieme..ma.. lui vuole stare solo perché i problemi li deve risolvere da solo lui é fatto così non è capace a condividere nella coppia. io sono la sua prima storia seria e matura… non vuole.essere aiutato da me ne dalla famiglia. deve capire le cose da solo..E sbattersi la testa.. o bianco o nero.. è cmq distante e freddo rispetto a prima.. cmq c sentiamo ogni giorno come.stai che fai bacetto etc.. senza soffocamento… idem nel vedersi… siamo tornati indietro a un anno fa…. io soffro perché avevo investito tutto pensavo fosse l uomo della mia vita..avevamo parlato del futuro nonostante lui mi dicesse non faccio programmi da qui a 10 minuti perché non posso permettermi nulla… io non so quanto aspettare che la situazione lavoro denuncia casa si sistemi…. non posso rinunciare a cosa è come siamo stati nonostante un anno di difficoltà esterne… perché non siamo incompatibili questo é. .. io mi fisso su questo nn posso rinunciare a una coppia che sTa bene nonostante tutti i problemi sociali.. ma lui è frustato l ..non si vive di solo amore… l amore non ti fa mangiare. .. senza di te manco la spesa al supermercato.. un uomo che non vuole appoggiarsi a me e essere mantenuto…
    io non capisco che è una amore malato il mio… io spero che la.SITUAZIONE cambi… non lui.. xke tanto so che è negativo e ha i suoi paletti
    .come lo sapevo 8 anni fa..Non è una sorpresa..
    come faccio a capire che è l uomo per me è concedergli il MIO tempo… per fargli risolvere le sue cose…

    • Anna Zanon 13 Ottobre 2015 at 08:18 - Reply

      Gentile Martina, perchè una storia d’amore funzioni non occorre solo che tra due persone ci sia una buona affinità reciproca ma anche bisogna che le persone siano pronte ad avere una relazione. Il lavoro è un aspetto fondamentale per l’identità maschile come la relazione lo è per quella femminile. Detto in altri termini, la maggior parte degli uomini senza un minimo di stabilità lavorativa non riesce a pensare di far sul serio con una donna.
      C’è da chiedersi, mi perdoni, se le sue difficoltà lavorative siano solo il frutto della crisi o sia il riflesso di una sua fragilità interna che lo rende poco adatto ad essere un compagno ( la denuncia, i problemi di peso, le fisse con il cibo, la grave mancanza di autostima).
      Mi creda un rapporto equilibrato, come giustamente le ha fatto notare lui, richiede che due persone sappiano reggersi sulle proprie gambe e non che uno si appoggi all’altro.

  98. Gabriella 9 Novembre 2015 at 17:59 - Reply

    Gentile dottoressa,

    ho cercato tra tutte le domande che le sono state rivolte ma non sono riuscita a trovare un caso come il mio, pertanto le scrivo e spero che lei mi possa aiutare..
    Sono una donna di 39 anni, frequento un uomo di 53. La sua situazione è molto impegnativa: una figlia grande con la quale ha un rapporto più distaccato “errore di gioventù”, e due altri figli avuti da un’altra donna successivamente, ai quali è invece molto legato.
    La nostra relazione dura da oltre un anno, ma tuttora, nonostante lui mi abbia fatto conoscere tutta la sua famiglia ( alla quale è legatissimo, ha anche molti fratelli) ancora viviamo ognuno a casa propria, penso per via dei figli che lui non intende sottoporre ad alcuna imposizione.
    Con i figli ha un bel rapporto fatto di complicità e spesso invidio sia loro che la loro madre per aver avuto la possibilità che lui invece a me nega. Sì, perché io vorrei tanto un figlio, una famiglia, anche se non canonica, ma la vorrei con lui, e invece lui non se la sente.
    Pur comprendendo le sue ragioni e lui le mie, la situazione è in mano sua e lì resta, e così il nostro rapporto risente di questo mio stato d’animo e di questa mia forte frustrazione, al punto che solo sentire nominare il periodo dell’infanzia dei suoi figli e a volte i suoi figli stessi mi provoca un dolore insopportabile.
    Ho provato varie volte a lasciarlo ma poi lui mi ricerca ponendo come argomento di convincimento il fatto che ci amiamo, e che non ha senso rovinare tutto per qualcosa che non c’è e perdersi avendo trovato tanta felicità insieme. ” non pensare troppo” mi dice, ma a me risuona come frase di puro egoismo. E io?

    Lui è una persona che sento combaciare perfettamente con me, appaga il mio desiderio di avventura e nello stesso tempo di tenerezza, abbiamo una grande complicità, una bella intesa psico-fisica, ma resta fermo tra noi un grande scoglio che è quello della progettualità. Lui non vuole altri figli, dice di non poterselo più permettere, che deve già pensare ai suoi, e io intanto vivo la sua vita e non la mia, rinunciando alla maternità, e dovendo sopportare i suoi momenti di euforia familiare dalla quale io mi sento esclusa in quanto “amica di papà” senza speranza di costruire niente di più.
    Lui dice che possiamo costruire qualcosa insieme, ma non specifica cosa, mentre mi parla di destino (accetta il tuo destino, dice) cercando di comprare la mia arrendevolezza.
    Sento la mia vita ferma a causa di questa relazione, e senza prospettive di poter costruire niente di nostro.
    Lui parla della SUA casa, della SUA famiglia, di tutto ciò che è suo e io della mia, ma non intravedo una dimensione nostra e soffro di questa impossibilità.
    So che dovrei lasciarlo, ma è veramente difficile perché sento che se non ci fosse questo scoglio la nostra intesa viaggerebbe con il vento in poppa senza difficoltà, in quanto andiamo molto d’accordo sotto ogni punto di vista.

    Che posso fare?

    • Anna Zanon 10 Novembre 2015 at 10:16 - Reply

      Buongiorno, effettivamente la sua non è una situazione facile. Tutte le relazioni sono un bilancio di aspetti positivi e negativi. Questa relazione mi sembra che le chieda una rinuncia molto dolorosa : quella alla maternità e ad una progettualità. Ci sono donne per cui questi aspetti, pur essendo importanti, non sono fondamentali ma non sento che sia il suo caso. Adesso siete insieme da anno e siete ancora nella fase dell’innamoramento ma è sicura che tra una decina di anni questa rinuncia non le sembrerà intollerabile e non proverà rancore e risentimento verso il suo partner che le ha “negato”, anche se per ragioni comprensibili la gioia di avere una famiglia?
      La saluto, citandole un detto banale ma credo vero” amare non è guardarsi l’un’altro ma guardare nella stessa direzione”

  99. fairy 15 Novembre 2015 at 11:04 - Reply

    Buongiorno dottoressa, volevo chiederle aiuto…sto con un ragazzo da circa 9 mesi..lui 4 mesi circa prima di conoscermi ha concluso il suo matrimonio(ha un figlio e io anche) ma mi ha sempre detto che non prova più alcun sentimento per la sua ex…il punto è che io sono innamorata di lui…mentre lui dice di volermi bene più che ad un amica…che sta bene con me..sia che facciamo sesso(l’intesa è favolosa) oppure no…ma non è innamorato di me..tutto qui…ha detto che non sa se è bloccato ancora dopo un anno per la batosta che ha ricevuto dopo 10 anni di relazione e non riesce a lasciarsi andare o cosa..ho provato a chiedere se io andassi con un altro uomo se lui sarebbe geloso..la risposta è stata…se è più gentile di me..se ti dovesse trattare meglio..tra le risposte un pò di silenzio..poi mi risponde non lo so…mi dice che sono importante per lui..io non capisco dove mi trovo..ho persino chiesto se preferiva un rapporto di solo sesso in totale onestà sin dall’inizio e dopo un pò di silenzio mi ha risposto di no…inoltre ultimamente vuole star da solo..pensare a cose sue e io mi sento trascurata..ho chiesto se per lui le cose fra di noi vanno bene o è cambiato qualcosa e lui mi risponde che va tutto bene..la mia vita sentimentale non è stata facile fin’ora nè felice.Lui comunque è una persona che non dice le cose ne tantomeno ciò che prova…quindi non capendo mi fisso sulle cose e vivo tutto male…Vorrei solo poter avere una relazione sana e soddisfacente..ovviamente con alti e bassi..ma non dolorosa.

    • Anna Zanon 21 Novembre 2015 at 08:50 - Reply

      Purtroppo quando un matrimonio finisce, a maggior ragione con un figlio, la persona lasciata attraversa un fisiologico periodo di lutto che dura uno o due anni. Infatti la fine di un matrimonio non comporta solo la rottura di una relazione significativa ma anche il fallimento di un progetto di vita. Lui aveva pensato di invecchiare con la donna che aveva sposato, ci ha fatto un figlio..
      La vostra relazione è cominciata troppo presto, dopo appena 4 mesi dalla separazione. Il suo uomo non è pronto ad aprire il cuore di nuovo..
      In questo momento non può e non vuole innamorarsi nè avere un rapporto troppo imepgnativo

  100. aurora 18 Novembre 2015 at 20:04 - Reply

    gentilissima dott.ssa, non so se potrà risponedere…. le chiedo scusa…riposto nuovamente la mia storia e spero non la veda come una mancanza di rispetto… come dicevo so che è impegnatissima, e la ringrazio comunque per i suoi articoli….
    io continuerò a leggere ogni giorno i commenti in attesa di un suo parere, perchè davvero non ho idea di come uscire da questa situazione….
    mi scusi,…

    spero potrà avere pazienza se il mio racconto sarà un po’ lungo… ho bisogno d’aiuto.
    dopo una brutta esperienza avuta da ragazzina, incontro lui, il mio attuale ragazzo. ad appena 17 anni iniziamo una storia, siamo insieme da allora. oggi abbiamo 25 anni.
    tutto sembra andare bene, molte le esperienze, si cresce… ai 22 anni io mi laureo, oggi sto per conseguire la seconda laurea e cerco disperatamente lavoro. lui procede davvero con molta lentezza negli studi e ad oggi non ha niente in mano… si arriva ai 23 anni e nonostante le innumerevoli volte in cui lui mi ripete che pensare al matrimonio è troppo presto, credo di poter dire che avevamo progetti comuni e nonostante le incongruenze e la nostra radicale diversità, stiamo bene…. arrivano i 24 anni, lui non si è ancora laureato e sostiene al massimo 2 esami all’anno… il padre perde il lavoro, la situazione familiare che vive è disastrosa: una sorella con problemi seri di cui prendersi cura, il padre assente e la madre tanto dipendente dal figlio tanto da trattarlo come suo marito…. inizio a sentirmi l’amante del mio ragazzo, ma lo accetto perchè la situazione che hanno a casa è pessima…. lui è molto scontroso, nervoso…provo a stargli vicino ma sa solo zittirmi dicendo che non so cosa voglia dire avere problemi (e nella mia testa penso a quante volte a 15 anni avrei voluto suicidarmi per quella brutta esperienza di violenza psicologica subita a causa di un pedofilo).lui mi lascia sola per quasi tre mesi dicendomi che non ha la testa per pensare anche a quello che voglio quando gli chiedo di vederci per un caffè il giorno del nostro anniversario. torna, lo perdono…..almeno credo di perdonarlo. in quei tre mesi io esco con gli amici, conosco gente più simile a me e forse per la mia fragilità estrema, uno di questi amici mi affascina molto. ma gli equilibri che avevamo in coppia mi mancano, e ripetendomi che un amore ha bisogno di impegno per superare le difficoltà, torniamo insieme e tutto riprende come prima. 25 anni, lui senza lavoro, situazione difficile economicamente e non solo, senza una laurea e senza toccare libro, è sempre più nervoso…io penso a quel mio amico credendo di meritare una persona che s’impegni di più per realizzare la sua vita e pensando di volere una perona più simile a me rispetto al mio lui. si litiga ogni 10 giorni, lo lascio due volte, lui disperato bussa alla mia finestra all’una di notte…lo perdono, credo di amarlo, ma poi…. di nuovo liti, incongruenze… lui mi dice che non ha niente in mano, ma io vorrei iniziare a pensare al futuro, al nostro futuro: lui mi risponde che la situazione che ha a casa è pessima, e oggi può solo pensare all’oggi. gli consiglio modi per trovare lavoro, gli dico di decidere cosa fare della sua vita, gli dico che amerei sposarmi tra 3-4 anni e che non può continuare così dato che da un anno non fa assolutamente nulla per se stesso e per noi… insomma gli do consigli non richiesti, ma sono consigli volti a spronarlo…che hanno come effetto quello di farmi passare per una donna che punta solo a sposarsi e a fare la mantenuta… mi offendo, mi arrabbio, lo lincio, lo lascio. lui mi ama, torna sempre da me, si sfoga solo con me. siamo stati solo noi due per tutti questi anni, siamo dipendenti l’uno dall’altro, e lui vive una situazione difficile a casa e io vorrei salvarlo ma credo che stia finendo per trascinarmi a fondo.
    lui è dolce, premuroso, mi ama, sensibile ed è la persona più buona che io conosca, è un ragazzo semplice e umile.
    ma è anche molto nervoso e depresso negli ultimi tempi, non fa che ripetermi che vorrà sposarmi ma non fa nulla per migliorare la sua vita. la sua famiglia non mi accetta del tutto e mi fa sentire un incomodo. lui ha vizi che vanno contro il mio modo di pensare e oggi mi chiedo perchè li ho sempre tollerati… ha passioni come il calcio per il quale ha spesso messo da parte me… non ha mai preferito in una sola occasione me alla famiglia… meglio litigare con me che con sua madre, perchè la madre a suo dire è una vittima del padre….
    oggi sono confusa….. lo amo? non so..come si può amare una persona che non si stima? ma si, lo amo perchè lui ha molte difficoltà e solo per questo non fa niente nella vita… fa da padre ai fratelli, da marito alla madre, e non ha tempo per pensare a se stesso…. e a noi?
    non si stupisca se le mie domande appaiono confuse, è la mia testa che non ha più ordine.
    io penso che se solo se la sua famiglia nonm avesse avuto queste difficoltà…. se solo lui avesse potuto pensare di più a se stesso, oggi staremmo bene…… ma questi se non verranno mai, perchè la situazione familiare è troppo tragica e non si risolverà mai…. e mi chiedo, quando sarò io ad essere al primo posto? sarò mai al primo posto?
    allora voglio lasciarlo…. ma poi penso, lo sto abbandonando….in questo oceano in cui lui annega e io gli tendo la mano ma lui non nuota e sta trascinando anche me e io sto per mollare la presa… ma se io lascio la presa lui annegherà…io provo a salvarlo ma non ci riesco…… è giusto abbandonare una persona che si ama? è giusto affondare con essa?
    cosa fare, mi chiedo, cosa fare….. io ho avuto solo lui, ho avuto il noi da sempre…. e mi macherebbe lo so, nessuno potrebbe amarmi come mi ama lui incondizionatamente… non mi ha mai chiesto di cambiare, sono io che spesso ho chiesto a lui di non fare alcune cose… ed entrambi abbozzando abbiamo mitigato i nostri modi per far riuscire il rapporto…. lui è così solo, ha solo me. io sto provando a farmi una vita, lui ha solo guai e ha solo me, non ha una vita sua perchè troppe cose gli hanno impedito di crescere…, e io soffro per lui…ma soffro anche per me, perchè nonostante io stia da sempre accettando, capendo e pazientando e aspettando che arrivi il mio momento, lui con estrema difficoltà si rende conto di quanto io stia rimandando i miei piani per lui, e di quanta comprensioone sto dimostrando, infatti non fa altro che dire che io non capisco…. e che voglio solo un marito. in realtà io avrei voluto sposare lui, avrei voluto che il nostro rapporto crescesse in prospettiva di un futuro… e invece aspetto, e gli tengo la meno ma non la stringo più perchè lui annegherebbe, ma non voglio annegare con lui……

    sia cortese, risponda a tutte queste lacrime che sto versando, cosa crede che dovrei fare?
    lui mi ha confessato che negli nultimi tempi ha pensato al suicidio più volte…. è molto depresso…e io non vorrei abbandonarlo ma sono depressa perchè per troppi fattori esterni ed interni data la nostra diversità, il nostro rapporto sta cedendo….e ho finito col pensare di scappare, andare via lontano, perchè non lo dimenticherò mai, però vorrei un uomo più simile a me….
    mi aiuti,
    grazie di cuore.

    • Anna Zanon 21 Novembre 2015 at 08:30 - Reply

      Gentile Aurora, da come parla di lui mi sembra chiaro che lei lo ama ma non lo stima. Lo vede giustamente come un uomo debole e irrisolto, che non ha progetti per la sua vita, che non lavora, ancora dipendente dalla sua famiglia. Senza la stima non ci può essere un amore pieno, anche se siete cresciuti insieme e avete condiviso momenti indimenticabili.
      Però il rapporto di coppia deve evolvere: a 17 anni si può tranquillamente stare insieme senza un progetto e certi aspetti come la capacità lavorativa del partner a quell’età non contano. Giustamente lei è cresciuta, ha bisogno di altre cose, quello che le bastava a 17 anni non le basta più.
      Dal punto di vista psicologico l’atteggiamento del suo ragazzo verso il lavoro è un aspetto preoccupante perchè rivela una fortissima fragilità psicologica..un uomo così non può essere un compagno. Non si senta in colpa se ha deciso di interrompere questa relazione: lei non poteva aiutarlo ( quanto ci ha provato?)ma lui poteva solo trascinarla a fondo.

  101. ivan 2 Dicembre 2015 at 13:40 - Reply

    Salve , vorrei porre questa problematica che mi ha colpito ultimamente e della quale non riesco a trovare in senso razionale una giustificazione o un motivo per la quale esista.
    14 mesi fa ho conosciuto una ragazza , uscivo da una storia di 5 anni e una bambina di 2, 5 anni pesanti con cui ne sono uscito con le ossa rotte, sia economicamente che personalmante , non emotivamente perche ‘ non c’era piu’ sentimento…quindi dopo 16 mesi incontro questa ragazza distante da me 100km…Non so il perche’ merito anche suo riesco ad aprirmi totalmente , gli racconto tutto , mi spoglio di qualunque cosa , tutti i miei difetti li metto subito nel piatto , sono trasparente al 100 % ….Gia ‘ dall’inizio pero’ si denotano comportamenti io dico di gelosia ma forse non e’ cosi’ esattamente. Lei usciva da una storia di 3 anni n cui il suo ex ragazzo l’avevaa tradita o almeno pensava lei dopo una mail letta sul suo pc, poi 4 anni single e ci troviamo…
    Mi ricordero’ sempre la prima volta che mi telefono’ non risposi subito perche’ non ricordo bene non sentii il telefono o cosa simile e lei mi sottolineo’ come mi aveva telefonato ma non avevo risposto, e quindi non l’avrebbe piu0 fatto se non volevo essere disturbato..ecco mi rimase in mente nella mia razionalità non capivo il perche’ di un simile atteggiamento per una telefonata non risposta che poi richiamai subito dopo circa 20 minuti.
    Un altro fatto il telefonino che emetteva sonorita’ per messaggi o altro..io lavoro in pubblico settore sport e anche alla sera capita spesso che arrivino messaggi di richieste ecc…mi ricordo una sera che suono mi alzi era una notifica facebook di qualche gruppo mi chiese cos’era per trasparenza (e’ un punto di cui vado molto orgoglioso, trasparenza e fedelta’) gli mostrai il cellulare e mi disse , ma mi prendi in giro questa e’ una notifica di 7 minuti fa….allora guardai meglio in effetti ce n’era un altra ma non diedi peso subito a se erano 1 o 2 …nella mia mente non c’era nulla di male che arrivo’ sul telefonino.
    Quindi cominciai a farmi venire pensieri sul modo di diffidare di questa persona. Eventi simili erano all’ordine del giorno qualunque piccola cosa era vista con sospetto, guardo’ anche le mail a mia insaputa, controllava cellulare e comunque ogni mia presa di posizione o dichiarazione era vista come un sospetto che nascondessi qualcosa…Lei mi ripete che tutto questo e’ perche’ la prima volta che mi chiese qualcosa per esempi sulla mia ex reagii un po’ male , cioe’ risposi che non ero assorto nei pensieri per lei ma ero solo cosi un po’ perso, sono molto riflessivo a volte ho dei momenti come in macchina mentre guido in cui mi affondo nei pensieri di qualunque cosa tipo lavoro…Una sera presso il mio centro sportivo cena dei genitori della scuola calcio andai 2 volte in cucina a controllare e mi disse che andavo perche’ c’era una donna, e questo perche’ non si sentiva considerata in quella sera…una volta la accompagnai al treno e poi gli mandai un messagigo con un bacio dicendo vado a prendere un caffe’ che non eravamo riusciti a prendere perche ‘ c’era poco tempo …mi rispose si si vai a offrire il caffe’ a quella col cappotto bianco che hai squadrato !! Ma giuro manco sapevo se c’era una col cappotto bianco. A capodanno a cena con gli amici mi arrivarono messaggi di auguri, lei su uno mi disse chi e’ io gli mostrai cosi con leggerezza il messaggio forse velocemnte non so e poi andai fuori a chiamare mia figlia per gli auguri, bene il fatto che non mi soffermai troppo sulla presentazione di quel messaggio e poi andai fuori nascondevo qualcosa di furbesco….Poi con la mia ex …si invadente …era sempre un litigio con lei, voleva che prendessi posizioni dure, io per mio carattere e per la gestione della bambina cercavo di sorvolare su certe cose, dicevo e ripetevo ma lascia stare non farne un problema , lascia che parli cosa vuoi discutere con una persona del genere non servirebbe a niente sarebbe peggio gli daremmo motivo di insistere ancora di piu nel nostro rapporto se vede che ci innervosiamo….In estate la porta i al lavoro con me in piscina , apriti cielo, una ragazza di 20 anni (io ne ho 40 lei 37) si atteggiava anche in modo non nascosto, ma neanche una parola con me,….si impose dicendo che ero io che le davo filo da torcere che con lo sguardo non gli facevo capire che non mi interesava e cose cosi..ifinite discussioni e lei che diceva io ero li vedo tutto ecc….Ho dovuto allontanarmi da quel posto…
    Tolto questo problema ci lasciamo e ci riprendiamo dopo 20 giorni e un viaggio a Roma..al ritorno ecco di nuovo al centro dei problemi la mia ex…, conviviamo nel frattempo per opportunita legate al lavoro…dopo 13 mesi di insinuazioni sul mio conto (un giorno che ero con mia figlia e non risposi al tel mi disse che potevo essere ovuque gli mandai anche una foto con mia figlia ed era una foto per lei vecchia, la cjhiamai e non rispose per orgoglio o non so…la volta dopo stessa cosa gli mandai un messaggio e il problema era perche’ non l ‘ho chiamata….Comunque queste serie di eventi in cui la mia onesta’ veniva messa in dubbio scatenavano in me reazioni di urla e sclero totale, non accettavo proprio queste cose, mi sentivo male, mi chiudevo , magari non gli parlavo per ore proprio perche’ qualunque cosa dicevo era sempre non vero per nsacondere chissa quale tresca !!!
    L’ultima volta telefonata della mia ex…dice di voler chiedergli scusa di vederla per aprire un rapporto (ma credo sia stato solo un modo di poter entrare in contatto e rovinare ancora di piu’ il rapporto) ma comuqnue aveva ammesso le sue scuse anche se non le pensava veramente …e nel discorso disse di alla tua compagna di stare tranquiilla e non essere gelosa …apriti cielo…come fa a sapere che sono gelosa ? chi gliel’ha detto ?? Io risposi con calma dicendo guarda che avra’ fatto un suo ragionamento normale come farebbero tutti…no tu mi nascondi qualcosaa , lhai detto tu , l hai detto a qualcuno che l’ha riportato mi dici di essere trasparente e poi …allora scattai per l’ennesima volta era piu’ forte di me non reggevo piu’ …uscii di casa il giorno dopo per portare la bambina all’asilo con la mamma per un problema che aveva paura ..rientrai e lei era partita e andata via…Anche li non dovevo andare all asilo perche era stata programmata dalla mia ex era una scusa…e mi scrisse che lei era andata via mentre io facevo la bella famigliola…che mi mando’ un messaggio dicendomi mi hai fatto male (gli avevo risposto uscendo dopo un giorno che non parlavamo e mentre uscivo comincio’ a farlo forse sperando che non andassi fai quello che vuioi io non faccio niente di male e male a nessuno) ..dopo messaggi in cui mi incolpa di aver fatto entrare la mia ex nella vita, che solo non ci dormo ma se mi chiama per esempi per la figlia corro a prenderla, che ha sbagliato che doveva impormi di andare dall’avvocato per avere giorni fissi ecc..Non so piu’ cosa pensare…per me rimane la donnna della mia vita ma forse ho idealizzato troppo perche nei fatti ho sempre vissuto nell’ansia di parlare con qualcuno, guardare in una direzione ecc pensando che lei vedesse qualche comportamento strano…

    • Anna Zanon 4 Dicembre 2015 at 08:30 - Reply

      Buongiorno, credo che la sua compagna non accetti che lei non gli appartenga totalmente. Nel vostro rapporto però si sono innescate delle dinamiche distruttive che temo difficilmente potrete risolvere da soli. Il mio consiglio è quello di provare con la terapia di coppia

  102. Tatiana 3 Dicembre 2015 at 20:39 - Reply

    Gentilissima dottoressa,
    Vorrei raccontarli in breve la mia storia. Ho conosciuto 6 mesi fa un ragazzo di cui io mi sono innamorata perdutamentefin da subito. Col tempo Abbiamo scoperto di avere tantissime cose in comune e quando lui pensa io lo dico oppure al contrario. Insomma, lui mi dice Tutti giorni di amarmi, che è felice per avermi conosciuto, però alcune volte non riesco a capire i suoi comportamenti. Spesso ci capita di discutere sul fatto che io lo vorrei più presente quando non è con me, che mi chiamasse di più oppure quando gli scrivo di rispondermi. Al inizio mi diceva dove andava, cosa faceva con chi era. Ora da ben 2-3 mesi non più. Gli scrivo e non mi risponde se non passa mezz’ora oppure un ora. Non fa altro che parlare di se stesso e dei suoi problemi oppure dei suoi amici. Quando io ho un problema si dimentica di chiedermi come è andata. Quando finisce dal lavoro mi chiama per 2 min e la sera mi dice che è sempre stanco. A volte gli chiedo di farmi sapere anche a me dove va e lui mi risponde che non vuol essere controllato, che non si sente libero e comincia a strillarmi al telefono. Penso che sia una cosa normale in un rapporto di coppia far sapere uno a l’altro se esce, se va in palestra oppure con gli amici. Io lo sempre fatto con lui. Non sono mai cambiata su questo. Ciò che non capisco è il suo comportamento. Non gli sto tutto il giorno addosso anche perché viviamo a 600 km di distanza anche se ci vediamo tutto fine settimana. Secondo lei, dottoressa, sbaglio io? Grazie e buona serata

    • Anna Zanon 4 Dicembre 2015 at 08:20 - Reply

      Cara Tatiana..ma non è che si sentirà un pò troppo controllato e ” obbligato” a rendere conto di dove va, che cosa fa, con chi esce? In amore ci vuole anche un pizzico di mistero..

  103. Orazio 22 Dicembre 2015 at 19:48 - Reply

    Salve questa e la prima volta che scrivo a uno psicologo online, credo veramente di aver bosogno di qualche aiuto per capire cosa mi è capitato durante questi anni della mia vita, sto insieme a una ragazza da 6 anni e la mia prima ragazza in assoluto, io 28 e lei 25, all’inizio il rapporto non era frustate e possessivo abbiamo e continuiamo sempre a litigare sempre per le stesse cose o anche per cose veramente assurde.
    Mi sento intrappolato in una spirale di amore e odio e mi tengo tutto dentro per paura di sbagliare, soffro di un’ansia continua e questa ansia cresce soprattutto quando litigo con lei, o addirittura quando sto andando a prenderla per uscire, ma nei momenti di serenità apparente non sento tutta questa ansia continua ma sembra che io stia bene.
    Io con lei litigo di continuo perché lei non riesce a perdonarmi per gli sbagli fatti in passato anche se io mi sia scusato 100 volte, anche lei me la detto, di aver raccontato i miei problemi con gli amici, di essere stati insieme dopo 3 anni per colpa mia, e questo a fatto crescere questo odio verso di me specialmente dopo avergli raccontato certe cose su di me.
    Abbiamo litigato perché mettevo il fumo al primo posto ( secondo lei ) dopo 3 anni e mezzo lo tolto il vizio credendo che era questo il problema, e premetto che fumavo una sigaretta a settimana davanti a lei perché lei ha voluto così, ma non gli è bastato, adesso lei non vuole che esco di pomeriggio neanche per prendere un caffè con un amico sennò mi lascia, a cercato 100 volte di lasciarmi dicendomi che non mi ama ma io a piangere davanti a lei di continuo, poi cerco di lasciarla io almeno 3 volte e nonostante tutto mi ha detto che non mi ama e non gli importa niente di me, la lascio io e mi cerca dicendomi che gli batte il cuore la perdono e dopo unanno mi ritrovo in questa spirale e lei mi aveva detto che avrebbe cambiato e di darle un’altra possibilità, adesso sta rifacendo tutto quello che ha fatto prima di nuovo, scusi per aver scritto male ma spero che possa darmi qualche consiglio su cosa fare.

    • Anna Zanon 23 Dicembre 2015 at 07:56 - Reply

      Caro Orazio, da quello che mi racconti nel tuo rapporto si sono create delle dinamiche distruttive che fanno soffrire entrambi. Entrambi avete tentato di mettere fine a quello che sentite essere un rapporto poco sano ma non ci siete riusciti..forse a questo punto dovresti farti aiutare per rinforzarti un pò e trovare la forza di fare delle scelte più sane e felici

  104. Nadia 28 Dicembre 2015 at 12:45 - Reply

    Buongiorno dottoressa ho trovato veramente utili i suoi consigli e ho deciso anche io di chiederli un consiglio per quanto riguarda la mia storia…
    Ho conosciuto un ragazzo un mese e mezzo fa, e stato un colpo di fulmine ci siamo innamorati in pochissimo tempo e abbiamo passato dei momenti veramente intensi, al inizio andava tutto benissimo, mi diceva che mi ama alla follia,che non aveva mai incontrato una ragazza come me che per lui sono la ragazza giusta e che non vede più la sua vita senza di me a suo fianco ecc….. poi al improvviso si è ammalato di coliche renali ora sono già 2 settimane che sta male, i primi giorni anche se stava male comunque mi chiamava e mi scriveva sms, poi dopo qualche giorno aveva smesso di cercarmi , lo cercavo sempre io… al che li ho chiesto come mai questo comportamento e lui mi aveva risposto che quando sta male non ha voglia di parlare , abbiamo discusso un po’ ma poi ci siamo chiariti, a quel punto li avevo detto che se voleva sentirmi doveva cercarmi lui…quando li andava mi chiamava ma non sempre…non mi vuole coinvolgere in questa situazione che sta passando e non capisco perché???… se come ci tengo molto a lui non ce la faccio a non cercarlo… ora cerco di scriverli di meno e lo chiamo solo una volta al giorno per non essere troppo pressante… ma non funziona….. da qualche giorno ha un comportamento strano non mi cerca per niente e se lo cerco io non mi risponde ne ai messaggi ne alle chiamate non so più come mi devo comportare , e cosa devo fare sono veramente giù e non faccio altro che pensare a lui sono 2 notti che non dormo…..la ringrazio anticipatamente .

    • Anna Zanon 1 Gennaio 2016 at 16:33 - Reply

      Buongiorno, il comportamento del suo ragazzo può dipendere da varie cause. Molti uomini attraversano un periodo di incertezza prima di legarsi ad una donna , altri invece provano verso il legame delle paure profonde che li spingono a scappare prima che la situazione diventi troppo impegnativa.
      Il mio consiglio è quello di rispettare questo suo momento di allontanamento, e di non cercarlo ..e di vedere come si comporta lui.
      Cercandolo o chiedendogli spiegazioni lei rischia di peggiorare la situazione.

  105. Francesco 30 Dicembre 2015 at 23:21 - Reply

    Salve dottoressa piacere mi chiamo Francesco ho 27 anni e da circa una settimana mi ha lasciato la mia Ex”: vorrei precisare che un mese fa mi aveva lasciato e dopo tre settimane mi ha ricontattato dicendomi di volere me nella sua vita e di aver sbagliato nell lasciarmi comunque il nostro rapporto è stato sempre pieno di litigi discussioni animate purtroppo da parte sua cioè reagiva con le mani spintoni,schiaffi pugni ecc rottura di cellulari.aggiungo e forse credo di aver capito che forse la mia ragazza soffra di qualche problema dovuto alla sua famiglia: la madre in passato ha tradito il padre andandotene di casa, lo fa ancora la madre ,i genitori raramente parlano a tavola .. La madre ultimamente si sente con un uomo. Lo zio cioè il fratello della madre morto suicida sparandosi era un carabiniere”due anni fa ..ultimamente lei dice di voler andare via di casa perché nn riesce più a stare in famiglia ..lei infermiera io purtroppo nn sto lavorando e più di una volta mi ha fatto pesare questo mio momento dicendo che sono un fallito e in 27 anni nn ho mai fatto nulla ..sa dirmi qualcosa a riguardo o un consiglio perché ci siamo logorati e sto malissimo

    • Anna Zanon 1 Gennaio 2016 at 15:59 - Reply

      Buongiorno, la vostra situazione mi sembra molto complessa, posso solo dirle che nel vostro rapporto si sono create delle dinamiche distruttive che fanno male ad entrambi.
      Si chieda perchè vuole tornare ad una relazione caratterizzata da litigi violenti, incomprensioni e rotture?

  106. Datt 8 Gennaio 2016 at 06:22 - Reply

    Buongiorno, ottimo articolo. Io vivo sicuramente un amore “difficle” ed ovviamente sto malissimo. Ma davvero tanto male. Mi vedo praticamente in tutte le caratteristiche da lei chiaramente descritte. Riconosco questa dolorosa situazione ma: 1) Con due figli si pensa mille volte prima di fare qualche passo… (almeno nel mio caso) 2) Mia moglie è cresciuta in un ambiente familiare complicato (madre con problemi psicologici importanti ed altro…). Ha in passato per questo sofferto di depressione. A lasciarla mi sentirei un verme (in pratica mi fa pena, nel senso buono del termine ….). Premesso questo sto male, litighiamo spesso (entrambi molto sucettibili). I primi anni di matrimonio sono stati un incubo, mi ha sempre trattato male ed io di conseguenza. Inoltre ho sempre vissuto male la sessualità. Sarò patetico e banale come uomo ma lei non mi cerca, non mi sento desiderato sessualmente e questo mi fa sentire non amato in tutti i sensi (Una cosa che mi distrugge, e qui qualcuno mi giudicherà superficiale, lei non ha mai provato orgasmi con me). L’ultima volta alla mia triste considerazione “ti devo cercare sempre io” la risposta è stata “fa niente se devi cercarmi sempre te, non importa”. Mi ha ferito molto più la frase che il fatto in se stesso. Chiaramente la mia autostima tende ormai allo zero, sento la mia vita conclusa a 43 anni, riassumendo sto malissimo. Non mi dilungo, è tutto scritto nel suo articolo. Grazie. Scrivere questo commento pubblico mi fa stare un po meglio, spero che qualcuno lo legga, si ritrovi nella mia situazione e capendo di non essere il solo diminuisca un po il dolore….
    Grazie, un saluto

    • Anna Zanon 11 Gennaio 2016 at 09:18 - Reply

      Buongiorno, concordo con lei che si debba fare il possibile per salvaguardare un matrimonio con due figli. Tutti i rapporti comportano delle fatiche, ci sono degli angoli da smussare e delle criticità..Se avete deciso di fare due figli insieme, qualcosa di positivo ci sarà..
      Avete mai pensato di fare una terapia di coppia? Credo infatti che la cosa peggiore che si possa fare per la propria vita è quella di rassegnarsi ad un rapporto insoddisfacente senza fare il possibile per migliorarlo. Coraggio! Vi consiglio anche la lettura del libro : “Quando l’amore è in crisi” di Harris

  107. sabrina 15 Gennaio 2016 at 12:47 - Reply

    cara dottoressa,
    vivo un rapporto a distanza da più di un anno. inizialemnte era tutto perfetto, poi sono cominciate ad uscire le sue insicurezze. Avendo io commesso un errore all inizio della relazione ha pensato di vendicarsi flirtando con altre ( o forse tradendomi ). una volta scoperto ciò diventa una bestia, rompe una porta di vetro , mi spinge ha paura che me ne vada. ripete il suo flirtare più e più volte fin quando non l lascio. poi lo perdono. una sera uscita con le mie amiche perchè non rispondevo al cellulare ha a vuto un altro attacco di ira. violenza verbale e fisica ( non nei miei confronti ma di ciò che mi circonda ) ho avuto paura! lui è una persona meraviglios a tratti. ha sempre bisogno di sentirsi amato e apprezzato. è insicuro. voglio lasciarlo ma ho paura avendo anche precedentemente ( prima d stare con me ) minacciato il suicidio. la prego, mi aiuti

    • Anna Zanon 17 Gennaio 2016 at 20:05 - Reply

      Purtroppo i comportamenti del suo ragazzo non fanno presagire niente di buono e potrebbero essere il sintomo di un disturbo di personalità.
      Più aspetta a rompere, peggio sarà. Per fortuna c’è la distanza che le permette di rompere gradualmente, diluendo poco a poco gli incontri e facendo sì che la vostra relazione si raffreddi

  108. Riccardo Buccino 17 Gennaio 2016 at 07:29 - Reply

    Buongiorno dottoressa,

    Vorrei Suo consiglio: mia moglie dice che io non sono capace di fare l’amore. Io e mia moglie siamo insieme da 10 anni, il nostro rapporto è stato cambiato da 4 anni fa da quando mia moglie si è convertita al cristiano battista evangelico tipo tradizione russa. Lei è moldava mentre io italiano sordomuto. La sua Chiesa proibisce il rapporto orale, usare le mani per stimolare le parti intime e molti restrizioni. Inoltre il suo peso corporeo è 140kg. Siamo arrivati all’unico posizione d’amore. Lei si lamenta perché io non riesco a farla arrivare al suo organismo, e si sente umiliata perchè io sono raggiunto all’organismo mentre lei no. Dice che sta per venire ma non viene in breve tempo, io, in quel momento, ho due possibilità: mi fermo istante per evitare il mio punto non ritorno coprendola cio baci e carezze ma lei non ci sta e si sente come una lampada che “si accende” e “si spegne”; altra possibilità è quella che devo resistere anche con estrema forza ma spesso fallisco in due modi: mi scappa l’eiaculazione involontariamente oppure la seccatura nelle nostre parti intime ci provoca dei dolori. Ho tentato di parlare tutto ciò a mia moglie e mi ribadisce che io nonsono capace. Ultimamente lei si è stufata, mentre io sono ancora innamorato di lei. Mi sento tradito e pieno di dolori…devastanti
    Aspetto la sua risposta.
    Grazie in anticipo.

    • Anna Zanon 17 Gennaio 2016 at 19:55 - Reply

      Situazione difficile..è veramente dura far arrivare una donna all’orgasmo con tutte queste restrizioni. Sua moglie sarebbe disponibile a venire con lei da un sessuologo?

      • Riccardo Buccino 18 Gennaio 2016 at 10:08 - Reply

        Rifiuta di venire con me da un sessuologo e/o consultatore perché lei è convinta che io non sono capace e punto. Lei si confida soltanto i pastori (i responsabili) della sua Chiesa, che sono già venuti a casa nostra. Purtroppo loro non conoscono la lingua italiana, parlano con la lingua russa. Ho appena scritto una lettera a uno di loro con la traduzione automaticamente da Google…ma non so come capirà perché questa traduzione non è perfetta. Ho 2 sospetti su lei: mia moglie traduce ai pastori le mie 5 parole in 50 parole; e poi ha tentato a strapparmi i miei testicoli nell’ultimo nostro rapporto finito male per lei ( e non è la prima volta). Lei ha giustificato l’ultimo gesto: è gelosa di me e vuole star con me senza che io la desiderassi.
        PS: grazie infinite per la tua risposta cosi tempestiva. 🙂
        Riccardo

        • Anna Zanon 22 Gennaio 2016 at 09:15 - Reply

          Tentato di strapparle i testicoli..?? Se questo è vero, sua moglie soffre di una patologia molto seria e non credo ci siano dei presupposti per continuare a restare sposati. La violenza fisica sulla donna fa giustamente notizia ma esistono anche degli uomini maltrattati..

      • Riccardo Buccino 18 Gennaio 2016 at 10:13 - Reply

        Ah! ho dimenticato. durante il colloquio coi pastori da casa mia, dopo le traduzioni di mia moglie incomprensibile per me, i pastori mi dicono che devo impegnarmi a farla soddisfare e pregare tanto tanto per l’aiuto dal cielo. Praticamente ciò mi è nullo.

  109. Elisa 28 Gennaio 2016 at 21:02 - Reply

    Gentile dottoressa,
    Le scrivo perché penso di aver bisogno di un punto di riferimento o semplicemente di una rassicurazione.
    Non capisco più quale sia il limite tra una relazione sana e che rientra nel range della “normalità ” ed un rapporto non positivo.
    Da quasi un anno frequento un ragazzo di poco più grande di me, con il quale condivido molto in termini di passioni e progetti. È bello perché sembra di guardare nella stessa direzione facendo squadra. Tuttavia ogni tanto discutiamo anche in modo acceso. Ho imparato ad esser attenta alle parole da usare, perché capisco che alle volte piccole incomprensioni possono diventare motivo di grosse discussioni solo perché non si è attenti a come si parla all’altro, perché magari ci si mette in una posizione di presunzione invece che di ascolto. Non è facile, alle volte crollo pure io e al termine del litigio rifletto molto sulle parole usate, i comportamenti avuti e cerchiamo di parlarne assieme in momenti di calma.
    Insomma sarà perché non esiste una ricetta , nessuno

  110. Elisa 28 Gennaio 2016 at 21:44 - Reply

    Gentile dottoressa,
    Le scrivo perché penso di aver bisogno di un punto di riferimento o semplicemente di una rassicurazione.
    Non capisco più quale sia il limite tra una relazione sana e che rientra nel range della “normalità ” ed un rapporto non positivo. Non capisco se sia io a dover rinforzare la fiducia nelle mie opinioni, lasciandomi andare alla vita che fondamentalmente non offre le risposte facili o se abbia qualche parte di me da dover approfondire e rinforzare.
    Da quasi un anno frequento un ragazzo di poco più grande di me, con il quale condivido molto in termini di passioni e progetti. È bello perché sembra di guardare nella stessa direzione facendo squadra. Tuttavia ogni tanto discutiamo anche in modo acceso. In quei monenti perdo un po’ la bussola. Nel.corso del tempo abbiamo variato il modo di discutere, da più “energico” a più moderato. Io ho imparato ad esser più tranquilla (su questo lui mi ha rassicurata, dicendomi che anche quando si allontana o si raffredda causa litigio mi vuole comunque bene; è più attento a farmi sentire amata e voluta in modo costante). Io da parte mia sto più attenta alle parole da usare durante una discussione, perché capisco che alle volte è più la forma che la sostanza che ferisce. Cerco di mettermi in una posizione di ascolto delle sue esigenze e cerco di valutare la sua prospettiva, senza però tradire il rispetto per me stessa . Non è facile, alle volte crolliamo e ci accusiamo (per esempio lui lamenta il mio non comprendere i suoi momenti di distanza quando è stanco e pieno di lavoro, perché tanto ho ‘le spalle coperte’, io lamento il suo non comunicarmi ciò, che spesso confondo con raffreddamento geneRico nei miei confronti) . Al termine del litigio io rifletto molto sulle parole usate ed i comportamenti avuti. Cerchiamo di parlarne assieme in momenti di calma facendo valere le nostre ragioni e chiedendo scusa. La frequenza delle nostre discussioni è circa una al mese (piccoli battibecchi quasi quotidiani, ma quelli alla fine son anche simpatici).
    Insomma sarà perché non esiste una ricetta, sarà perché c’è molto psicologia di coppia in giro e molte coppie separate che buttano su noi giovani consigli e battute ciniche sull’amore, sarà perché ho amiche che dicono di non litigare mai ed altre invece che si rimpallano teorie femministe , ma alle volte non capisco se sia io a illudermi o sbagliare la visione delle.cose oppure se sia semplicemente “normale”. Ma alle volte avrei voglia di qualcuno che mi fermi, mi ascolti senza trovare per forza l’accusa di anormalità (tipo le amiche che dicono ‘gli uomini son tutti così’ sei tipo ‘sindrome crocerossina’ etc ) e mi faccia sfogare perché fondamentalmente lo so che le mie insicurezze son dovute alla.paura di star male ma son umana e dirlo è liberatorio!
    La.ringrazio molto per l’attenzione

    • Anna Zanon 29 Gennaio 2016 at 09:21 - Reply

      Un rapporto è sempre un bilancio tra aspetti positivi e aspetti negativi: questa storia, pur con i suoi limiti, la rende felice? Arricchisce la sua vita? E’ innamorata? Come va il sesso? Sono queste le cose che deve chiedersi se vuole trovare una risposta.
      Da parte mia ho notato che lei non accenna minimamente a questi aspetti e questo mi fa un pò pensare..

  111. ang 11 Febbraio 2016 at 15:58 - Reply

    Salve dottoressa, anche io mi rispecchio molto nel suo articolo, sono fidanzato da 11 anni e tra circa sei mesi dovrei sposarmi, io 39 lei 29. Premesso che siamo una coppia di litiganti, lei mi accusava di non amarla perché non mi sentivo pronto ad affrontare il matrimonio, a causa della sua immaturità nell’affrontare i problemi (abituata a scappare davanti alle difficolta), alla fine ho ceduto ed abbiamo incominciato ad organizzarci. Tutto questo l’inverno 2015, l’estate dello stesso anno mi lascia per la millionesima volta, ed io mi sono impuntato e non ci volevo tornare, o almeno volevo far passare l’estate per capire se l volevo veramente oppute no. Durante l’estate abbiamo entrambi avuto una storia che non abbiamo ritenuto importante, tanto da ritornare insieme. Ora conviviamo da tre mesi e i litigi ci spno stati da subito.
    Oggi, a cinque mesi dal matrimonio, mi sento molto deluso da lei, che a qualunque rifiuto di spese (tra cameriera e trattamento ai brufoli della schiena) mi riempie di insulti e brutte parole chiamandomi pezzente. (In dieci anni ogni anno vacanze fuori a mie spese, le ho sempre pagato tutto dalle cene alle sigarette addirittura le ho dato i soldi x farsi tre giorni fuori con le amiche. Lei è figlia di separati dove il padre non solo è inesiatente ma addirittura odia la figlia perché ritiene complice della mamma, comunque possibilità economiche molto difficili. La casa in cui viviamo e tutta a carico mio.
    io la amo tantissimo e sono anni che mi batto x noi, è vero che abbiamo entrambi un brutto carattere ma la cosa piu brutta e la paura di divorziare.
    Comunque anche io dovevo sempre fare la prima mossa x il sesso, altrimenti non se ne faceva nulla.
    la prego mi dia un aiuto sono esaurito e non riesco neanche a lavorare tanto che mi coppia la testa.
    grazie

    • Anna Zanon 12 Febbraio 2016 at 08:47 - Reply

      La vostra mi sembra una di quelle coppie che arrivano al matrimonio già stanche e destinate al divorzio a breve. Non potete sposarvi con questi presupposti! Se proprio volete farlo, vi suggerisco di fare prima una terapia di coppia per risolvere le tante problematiche del vostro rapporto. Capisco che non sia facile lasciarsi dopo 11 anni o rimandare un matrimonio ma un divorzio vi costerebbe molto di più. Il matrimonio non aggiusta nulla ed evidenzierebbe solo le tensioni che ci sono tra di voi

  112. Maria 12 Febbraio 2016 at 16:22 - Reply

    Buona sera dottoressa,
    quasi mi vergogno a scriverle ma ho mille pensieri, mille dubbi e mille paure….
    sono sposata da 4 anni ed ho una splendida bimba di quasi 3.
    Ho problemi con mio marito. Lui non lavora da ormai 2 anni e non riesce a trovare un lavoro, almeno non quello che dice lui.
    Io ho trovato un lavoro che ci permette di vivere degnamente.non possiamo fare grandi cose ma ci sono persone che se la passano di certo peggio.
    Il problema principale è questo. Lui si è adagiato del fatto che io lavori e cerca su internet n impiego che gli piace, io sono dell’idea che per amore potrebbe accontentarsi.Io sarei andata a fare anche il piu’ umile lavoro per un minimo di salario, lui no, cerca e cerca, manda curriculum ma nessuno chiama, inoltre mi fa sentire in colpa che io guadagno, che io porto i soldi a casa, che io ho un lavoro…..e non è giusto, io x noi lascio mia figlia tutto il giorno con i miei, mi privo dei suoi progressi e questo mi fa star male, ma non posso dirglielo perchè altrimenti lo faccio sentire in colpa. La sera stanca dal lavoro torno a casa e la casa è sporca e disordinata, npon mi aiuta nonostante io glielo abbia chiesto esplicitamente, quindi torno, recupero mia figlia, sistemo(le dico la verità non in modo accurato), cucino, ceniamo, pulisco e mi metto sul divano con la mia piccola che è stanca e resta poco con la sua mamma.
    Lui a volte gioca con lei altre sta rinchiuso in una camera dove abbiamo il computer e non vedendoci per tutta la sera…
    io gli ho parlato ad ogni episodio, gli ho detto che non puo’ farmi sentire in colpa per la situazione, che siamo fortunati che almeno uno di noi ha uno stipendio, gli ho detto di accettare qualsiasi lavoro per iniziare mentre continua a cercare, gli ho detto che a nostra piccola non capisce quando lui vuole o meno giocare con lei e se non vuole nn capisce il perchè, che deve prestarle attenzioni, gli ho spiegato che non puo’ essere depresso a vita e che deve darsi una mossa. mi dice che ho ragione…..ma poi nn cambia…io sto iniziando anche a farmene una ragione ma poi mi chiedo perchè……
    non capisco se è un momento, se passerà…..io provo ancora amore per lui, ma non so cosa fare.
    sono un po’ stanca di avere il peso di tutto e non le nego che mentre scrivo o le lacrime a gli occhi e mi si stringe la gola. forse sono solo stressata.
    Puo’ darmi un consiglio?posso ancora sperare in un matrimonio sano?

    • Anna Zanon 14 Febbraio 2016 at 10:29 - Reply

      Cara Maria, temo che lei abbia sposato un narcisista che non accetta di abbassarsi a fare un lavoro che non è all’ altezza delle sue aspettative e nel frattempo si fa servire e riverire ( tutto gli è dovuto). Come fare? Io le consiglierei di mettere dei paletti almeno per quanto riguarda la gestione della casa, smetta di fare le cose al suo posto, di cucinare per lui.. esca qualche volta anche lei..

  113. Marcy 15 Febbraio 2016 at 10:46 - Reply

    Ciao dottoressa,

    Io (brasiliana) e mio marito (italiano) siamo insieme da 5 anni e già dall’inizio abbiamo avuto problemi per le nostre differenze. Io molto sensibile ed introversa, lui molto estroverso e insensibile. Litighiamo parecchio perche nn riusciamo a discutere nemmeno le semplice cose con tranquilità (tutti i due abbiamo un bel caratterino). Ci amiamo tantissimo ma lui spesso si lamenta di come sono fatta (introversione), che gli manca il suo stile di vita da single, non sopporta la mia gelosia (che nn è esagerata, una gelosia normale) ma lui nn la capisce e nn la accetta.
    Lui vorebbe un matrimonio diverso da quello che spero io. Vuole uscire con gli amici quando vuole, fare serata, viaggiare da single e con amici single, quando viaggia per lavoro con le colleghe non mi vuole sentire dire che sono gelosa, vuole tutta la libertà di essere single essendo sposato. Io non posso accettare il suo modo di vivere in matrimonio.
    Io invece ci credo in un matrimonio dove tutti i due debbano essere liberi fino ad un certo punto. Uscire con gli amici si, ma a prendersi una birra, mangiare fuori, guardare una partita da calcio. Non andare a ballare il sabato sera. Coltivare i hobby, le passioni si ma non sperare di fare quello che si faceva quando era single.
    Ho tanti dubbi sul nostro rapporto. Non so piu se è un rapporto salutare. Io ci soffro tantissimo. Abbiamo tanti bei momenti ma essendo molto sensibile mi sento in colpa per tante cose.
    Secondo lei, questo rapporto ha salvezza?

    • Anna Zanon 16 Febbraio 2016 at 08:07 - Reply

      In tutti i matrimoni ci sono delle problematiche come le vostre, probabilmente la vostra diversità vi ha attratto perchè ognuno ha quello che manca all’ altro.
      Insieme potete crescere e imparare dall’ altro ma per farlo occorre imparare a venirsi incontro e a mediare. Il problema del vostro rapporto, mi sembra che sia che ciascuno pensa che la sua visione delle cose sia quella più giusta e attribuisce poco valore a quella del partner.
      Bisogna imparare a venirsi incontro a metà strada! Se da soli non riuscite, dovete farvi aiutare..

  114. Mattia 4 Marzo 2016 at 21:27 - Reply

    Salve dottoressa,
    Le scrivo per un forte senso di sconforto che provo in questo momento.
    Sono stato fidanzato per 2 anni e mezzo circa fino ad oggi e dopo molti problemi sorti nel rapporto tra me e la mia fidanzata , siamo giunti a questo momento in cui abbiamo scelto di prenderci una pausa , per riflettere meglio sul nostro rapporto da soli , senza ferirci l’ un l’ altro come invece è successo precedentemente nel tempo. Mi spiegherò meglio .
    Nelle nostre precedenti discussioni su ciò che non andava nel nostro rapporto , abbiamo tratto nessun risultato, ma solo sofferenza . Dunque io non considerando entrambi maturi come coppia , ho scelto, insieme alla mia fidanzata, di separarci per un breve periodo e di capire ciò che voglio fare . Io sento una forte senso di affetto nei confronti di questa ragazza , ma sono consapevole che standole accanto soffrirei . Non riesco a prendere una decisione , o meglio , io istintivamente sto provando in questo periodo di pausa di fare nuovi incontri , come se ci fossimo lasciati e il mio sconforto deriva da questo , perchè non mi sento ne libero di e ne liberato da questo rapporto. Quando penso a me e alla mia fidanzata insieme sento dolore/sofferenza , ricordo tutti gli esaurimenti nervosi che ho avuto per lei. Provo invece un forte senso di pace nel pensare di essere svincolato dal rapporto con lei, nonostante ciò, non ho il coraggio di lasciarla per la sofferenza che le darei.
    Aiuto…..

    • Anna Zanon 6 Marzo 2016 at 22:06 - Reply

      La paura di far soffrire la sua fidanzata non può essere la ragione principale per continuare una relazione che non rende felice nessuno dei due.E’ significativo che lei provi un senso di sollievo immaginandosi separato e che senta dolore e sofferenza immaginandosi con la sua fidanzata.
      Credo che che stando male insieme e facendosi del male a vicenda sia un alternativa migliore? Certo se la lascia, soffrirete tutte e due per il distacco ma poi potrete trovare una persona più affine.

  115. lisa 6 Marzo 2016 at 20:39 - Reply

    buonasera ho una dilemma…sono sposata d 6 mesi e fidanzata da 4 anni con 2 bimbi piccoli avrei bisogno di un suo parere. .io e mio marito ci siamo conosciuti e dopo 3/4 mesi sono rimasta incinta, io e lui abbiamo due caratteri opposti inizialmente quando ci siamo conosciuti mi disse (bugia) che lavorava invece nn era vero ma siccome si vergognava voleva evitare di farmj sapere la verità cmq da quel giorno che poi mi disse la verità i miei genitori hanno storto un po il naso verso i suoi confronti e da quel momento sono iniziate le incomprensioni e i litigi tra noi…abbiamo sempre avuto un rapporto di amore e odio. ..è nata la bimba e anche li un susseguirsi di incomprensioni. ..e lui mi ha sempre dato la colpa a me e ai miei che si intromettevano in tutto poteva essere cosi come no…ma come tutti i genitori ..un consiglio un parere ecc lo si dice… (poi magari ci sono modi e modi…) indipendentemente da qst lui ha scatenato un odio versi i miei che nessuno puo immaginare. ..ci siamo allontanati da dove abitavamo e ci siamo avvicinati ai suoi (detto da lui..nn invadenti) cmq i ns litigi sono continuati siamo arrivati al punto di lasciarci… ma poi io accecata sono tornata indietro (forse piu x amore di ns figlia) dopo 3 mesi abbiamo deciso la data del matrimonoo ci siamo sposati e passati quei bei gg il nero su di me una critica continua verso i miei e qst cosa mi ha fatto soffrire parecchio…dimenticavo ci siamo sposati che io ero incinta di 6 mesi…nasce il bimbo e pure dopo 10 gg dalla nascita alza le mani..(qst nn è stato il primo episodio) nn pesanti ma neppure leggere. ..tt qst x colpa che lui l’ha con i miei…ora le chiedo…ma io posso vivere con una persona che mi fa pensare la sua rabbia verso tt la mia famiglia??? mi dia un consiglio lei grazie lisa

    • Anna Zanon 6 Marzo 2016 at 21:46 - Reply

      Gentile Lisa, credo che nel vostro caso potrebbe essere indicata una terapia di coppia per cercare di capire che cosa fare del vostro matrimonio.

  116. Gigi 15 Marzo 2016 at 14:05 - Reply

    Salve dottoressa

    per circa 13-14 anni sono stato legato ad una ragazza conosciuta sui banchi di scuola, un rapporto molto sereno e tranquillo, a parte me che ogni tanto mi invaghivo per altre ragazze pur non essendo ricambiato. Più o meno lo scorso anno di questi tempi ho incominciato a interessarmi una collega. Ci siamo molto avvicinati, fino a che nell’agosto dell’anno scorso saimo andati a letto insieme. Dopodichè a settembre decido di chiudere con la mia ragazza storica. Tuttavia, probabilmente per la poca chiarezza con me stesso, ho attraversato un periodo molto difficile in cui mi lasciavo con una e andavo subito dalla mia collega e viceversa. Questo fino ad oggi in cui ho deciso di prendermi un po di tempo, in cui mi sento distaccato dalla mia ragazza storica (non sento la necessità di sentirla, ne di vederla), mentre viceversa mi sento più appagato nel sentire la mia collega.
    Sono in terapia circa da fine novembre, ma non so se mi sta aiutando, non lo capisco.
    Ho difficoltà a rinunciare definitivamente sia all’una che all’altra. Hanno vari aspetti decisamente contrastanti, tra cui nn secondari il fatto che una ha la casa di proprietà e abbiamo un’auto in comune, ma non lavora, l’altra invece ha un posto di lavoro, ma sta ancora in affito e condivide l’appartamento. Io sono tornato a vivere nella mia vecchia casa da studente, dopo un periodo di convivenza sia con l’una che con l’altra (ovviamente in condizioni totalmente differenti). Ma al di là di questi aspetti materiali, non so proprio cosa sia meglio per me in questo momento.

    • Anna Zanon 18 Marzo 2016 at 14:10 - Reply

      Una provocazione..stare da solo per un pò? Da come racconta la sua storia, ho l’impressione che lei non sia innamorato di nessuna delle due altrimenti non farebbe delle considerazioni così materialistiche oppure questi aspetti non avrebbero tutta questa importanza. Decidere con quale persona stare non è come andare al supermercato e valutare i pro e i contro del prodotto che si vuole comprare. La mia impressione ( che potrebbe essere sbagliata) è che stia con la sua fidanzata storica per un bisogno di sicurezza ( se la lascio e poi va male con l’ altra?), lasciarsi dopo tanti anni è difficile e disorientante perchè anche se non c’è più l’amore, l’altro/a è un punto di riferimento insostituibile. Ma anche l’ altra, secondo me, non l’ama…infatti non riesce a sceglierla.
      Penso invece che per lei sarebbe molto importante imparare a stare un pò da solo, sperimentarsi, superare questo forte bisogno di sicurezza che le impedisce di scegliere..

  117. coco 2 Aprile 2016 at 14:08 - Reply

    Gentilissima dottoressa, ho 22 anni e sono fidanzata da circa due anni con un mio ex compagno di scuola (è il mio primo ragazzo). Il nostro rapporto è stato sin dall’inizio difficile, con continui litigi, ma lui mi diceva che dovevamo imparare a conoscerci. Dopo alcuni mesi abbiamo conosciuto le rispettive famiglie,quindi è diventato un fidanzamento in casa. Dopo quasi due anni,i litigi continuano e io inizio a volere una certa serenità, dato che spesso a causa di una discussione non ci vediamo anche per un intero mese; e in questo mese di “pausa” mi manca ma mi rendo conto che mi sento più rilassata, non so perchè…
    i miei (soprattutto mia madre) non approvano più questa relazione, sono indifferenti, e dato che litigavamo spesso hanno preferito non farlo più venire a casa(neppure per gli auguri di Pasqua, Natale ecc), mentre io continuo a frequentare i suoi. Per farla breve il suo nome non viene pronunciato in casa mia da quasi un anno. Ma questo mi pesa fino ad un certo punto perchè finchè stavo bene con lui riuscivo a superare il resto, ora invece è diverso.
    Parla spessissimo dell’università e questo mi mette ansia (frequantiamo la stessa) e anche quando non lo fa è come se ne parlasse lo stesso. Non lo vedo come un sostegno (infatti non gli ho mai chiesto un consiglio e neppure lui) non mi dà tante attenzioni, mette il calcio ( è un super tifoso) prima di me. Vedo che nel nostro rapporto la complicità, il più delle volte manca quel romanticismo, quelle frasi dolci che mi facevano venire la pelle d’oca. Sembra che non curi più il nostro amore, è come se lo desse per scontato perchè sa che io alla fine torno sempre da lui… in realtà non so neppure io perchè torno sempre.
    Abitudine … amore? non ne ho idea .. se non sto con lui mi manca, se sto con lui non sto bene come dovrei … ho paura di lasciarlo, perchè non mi vedo con nessun altro ragazzo.
    Mi aiuti lei, per favore io voglio serenità ma non so come trovarla. Cordiali saluti

    • Anna Zanon 7 Aprile 2016 at 10:55 - Reply

      Cara Coco, non sarà che hai paura di stare da sola e ti fai piacere un ragazzo con litighi spesso, che non ti da sostegno, con cui non c’è dialogo e romanticismo?
      Mi descrivi infatti una relazione insoddisfacente dove per fare la pace dopo un litigio ci mettete quasi un mese e quando non lo senti ti senti più rilassata (!)
      Mi sembra evidente che questa relazione non ti rende felice, capisco che tu sia legata a lui perchè è stato il tuo primo ragazzo ma ho l’impressione che non ci sia molto amore da parte di nessuno dei due.

  118. Roberto 8 Aprile 2016 at 17:29 - Reply

    Buonasera Dottoressa.
    Rivedo me e la mia ex nella situazione da lei descritta.
    Le spiego in “breve” la mia situazione.
    Ho avuto diverse storie tutte di qualche mese, tranne l’ ultima, anche essa di circa nove mesi ma ci ho “rimesso” tanto.
    Mi sono innamorato penso ci sia stato il famoso colpo di fulmine da parte mia per una ragazza molto particolare. Premetto che non ho mai avuto un autostima buonissima, ma questa relazione ha peggiorato il tutto. La mia ex ragazza è sempre stata assente, fredda e non è mai stata in grado di dirmi cose belle. Praticamente lei a seguito della separazione dei suoi genitori ha iniziato ad essere fredda con tutti e a vedersela da sola. Io ho vissuto questa storia sempre con il timore di perderla, non percepivo amore da parte sua.
    Passavamo tre giorni isieme a settimana perche’ lei per motivi di studio è fuori. Non abbiamo avuto rapporti sessuali perche’ lei fa’ un percorso di fede particolare pur essendo cattolica. Questa storia non ha fatto altro che peggiorar l’ immagine che avevo di me, non mi sentivo alla sua altezza, mi sentivo brutto e insignificante. Lei qualche mese fa mi ha lasciato e subito dopo ho perso anche il lavoro, quindi le lascio immaginare come sto emotivamente. Adesso non riesco a guardarmi neanche allo specchio quasi, per non parlare di tutte le cose che mi turbano del tipo: trovero’ un altra persona che riuscira’ a farmi perdere la testa ?? Ecc.
    Vorrei andare da un professionista, anche perche’ credo di essere in depressione, ma purtroppo non posso per motivi economici.
    Nel ringraziarla le auguro una buona serata.
    Complimenti per l’ articolo e sopratutto per l’ aiuto.

    • Anna Zanon 13 Aprile 2016 at 09:42 - Reply

      Lei sta male perchè attribuisce il rifiuto della sua ragazza a delle sue carenze personali. Pensa di essere stato rifiutato perchè non all’altezza, brutto e insignificante. Mi sembra invece che la sua ex ragazza sia anaffettiva.
      Il colpo di fulmine non è sempre una cosa buona: spesso si verifica quando incontriamo delle persone che ci ricordano alcuni aspetti dei nostri genitori ( il nostro inconscio è attratto da ciò che è familiare) e se i nostri genitori sono stati freddi e poco presenti rischiamo di innamorarci di partner sfuggenti e che ci danno poco

  119. Tamara 10 Aprile 2016 at 13:49 - Reply

    Salve,
    sono fidanzata da 4 anni con un ragazzo che ha un anno in più di me . Io ho 27 anni , sono una studentessa di ingegneria e lavoratrice . Da un bel po’ di tempo non sento più la mia vita appagante , sono sempre triste , piango spesso e sono irritabile. Io credo che la colpa sia del mio fidanzato, abbiamo vite opposte e quando siamo insieme , ho sempre la sensazione che lui preferirebbe essere con i cugini-amici. Sono onnipresenti, qualsiasi cosa facciamo ci sono anche loro e la finiscono per parlare di cose personali dalla quale io mi sento esclusa; quando siamo soli per me vige la tristezza più assoluta o quasi perchè penso sempre cose negative . Quando io sono libera , lui non c’è perché è a lavoro. La mattina esce alle 6 cosicché alle 22 sta andando a letto , in sostanza quando ci vediamo ,per lui a mezzanotte è ora di andare a letto. Lui sostiene che sono io incontentabile , che non sono mai felice, che una vita di coppia è cosi . Amo viaggiare , amo fare cose romantiche e lui mi dice sempre che non è questo genere di persona , mi dice spesso che sono viziata e anche se litighiamo spesso alla fine sono sempre io che lo perdono e lo ricerco. la ringrazio per una gentile risposta dottoressa .

    • Anna Zanon 11 Aprile 2016 at 07:47 - Reply

      Gentile Tamara, la qualità delle nostre relazioni con gli altri incide sul nostro livello di felicità. Mi sembra che lei stia con una persona che mantiene la distanza nella relazione e che ha paura dell’intimità e che è molto poco attento ai suoi bisogni. A lui probabilmente va bene così ma mi sembra che i suoi bisogni di affetto, sesso, vicinanza non siano soddisfatti.
      Avete due bisogni affettivi diversi : a lui basta un quantitivo minimo di affetto, una relazione di facciata ..lei vuole una relazione vera.
      Mi sembra che non ci siano molti presupposti per una relazione felice.

  120. Carolina 17 Aprile 2016 at 16:47 - Reply

    Salve,
    Vorrei chiederle cosa consiglierebbe alla persona “cattiva” della coppia (nel senso che emerge dal suo articolo).
    Se questa persona fosse così, non tanto per esserlo e fare del male e vorrebbe cambiare, perchè nonostante tutto ama l’altra persona, cosa consiglierebbe?

    • Anna Zanon 18 Aprile 2016 at 09:47 - Reply

      Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di modificare certi atteggiamenti disfunzionali..

  121. Sharon 18 Aprile 2016 at 17:10 - Reply

    Salve, sono fidanzata da 6 anni, ogni tanto con la mia ragazza ci sono stati momenti bui anche perché eravamo piccoline. Da qualche anno a questa parte lei dice che ha sempre bisogno di qualcosa che io non riesco a capire cosa. Ma ogni volta cambia. Un giorno vuole x un giorno y un giorno z. Tralasciando questo ci sono momenti che mi tratta male per esempio: per me la mela è gialla invece per lei è rossa e si litiga. Questo è un esempio, gli argomenti ovviamente sono altri, ma più che litigare io sento dell’astio e non capisco perché. Ultimamente invece ho un brutto presentimento, oltre a battibeccare la sento distaccata. Non so che fare perché ci sono momenti in cui sto da dio e altri che dico ma chi è? Perché si comporta cosi? Perché non vede che ho qualcosa che non va

    • Anna Zanon 21 Aprile 2016 at 10:21 - Reply

      A volte si litiga per delle banalità perchè non si riesce ad affrontare delle questioni più profonde che sono alla base del rapporto e si sposta il problema su delle piccolezze. Ho la sensazione che questo potrebbe essere il problema della sua ragazza..forse si sente delusa per qualcosa? Il mio consiglio è quello di chiederle apertamente quello che non va

  122. Davide 20 Aprile 2016 at 08:53 - Reply

    Dottoressa so che é sicuramente impegnata in altro , il post iniziale è ormai datato e forse non controllerà neanche più se qualcuno scrive, so tutte queste cose e so che probabilmente questo mio (forse ultimo) grido d’aiuto non troverà risposta.

    Non so perche le sto scrivendo , rispondere ad un post su una pagina internet è una cosa che non ho mai fatto in vita mia ma se sono finito su questa pagina è perché , dentro di me, nel mio profondo, inizio ad ammettere a me stesso che ho un problema, mi rendo conto che la storia che sto vivendo da ormai 8 anni è naufragata in quello che è da lei descritto come un rapporto patologico.

    Vede dottoressa, sono sempre stato io quello più ‘debole’ tra i due, in ogni discussione, ad esempio, alla fine ero sempre io quello che faceva il primo passo per rimettere le cose a posto e chiedevo scusa nonostante magari fossi dalla parte della ragione, non ho mai tollerato il fatto di rimanere ‘offesi’, di vivere “i silenzi” e, quindi, nonostante potessi anche avere ragione, mettevo da parte l’orgoglio e facevo sempre io il primo passo nel tentativo di superare il momento.

    Ho sempre represso la stragrande maggioranza di ciò che non mi andava, di ciò che non volevo, di ciò che mi feriva, ho sempre represso tutto questo per una sorta di distorta idea di “quieto vivere” , purtroppo questa idea mi ha portato in una spirale di autodistruzione e autocommiserazione. “lascia perdere” mi dicevo …“tanto non serve a niente” proseguivo e volta dopo volta incassavo, passivamente, i colpi facendo buon viso a cattivo gioco.

    Le dinamiche del rapporto di coppia ormai sono costantemente basate su questo rapporto di forza che lei esercita su di me ma, nonostante questo, la cosa che mi indebolisce ancora di più è che davanti al resto del mondo indosso una maschera di finta normalità, la maschera del “tutto bene grazie e tu?” la maschera del sorriso, forse la maschera più pesante da indossare e da portare per tutto il giorno, per tutti i giorni, per tutta la vita.
    A volte qualcuno intravede qualcosa dietro la maschera e quello è, forse, il momento peggiore per me, il momento in cui mi trovo anche a difenderla agli occhi di qualcun altro, rendendomi poi tristemente conto che in realtà sto cercando di difenderla e di giustificarla, soprattutto, davanti ai miei di occhi.

    Il vero problema di tutto questo è che da ormai un anno io questa persona abbiamo una figlia e, se già prima di questa meraviglia che è la mia piccola Irene, ero io “l’anello debole” adesso è , se possibile, ancora peggio.
    Sono sempre stato io quello più legato , quello più “innamorato” e, fondamentalmente, ho sempre riconosciuto dentro di me questo limite, se prima avevo paura di rimanere da solo senza quella che pensavo essere la parte più importante della mia vita, adesso anche solo l’idea di perdere anche mia figlia, di non poterla vedere ogni giorno e , ogni giorno, stringerla a me, mi uccide dentro.

    Non so più cosa fare, le energie stanno finendo, la maschera pesa sempre di più, i pensieri nella mia testa sono sempre più tristi e oscuri.

    Avrei solo voglia di scappare da tutto questo, di scappare ma senza rendermene conto, di addormentarmi magari e non dovermi più svegliare in tutto questo.

    Dottoressa mi scusi se ho tediato anche lei con tutto questo

    Buona giornata

    • Anna Zanon 21 Aprile 2016 at 10:09 - Reply

      Buongiorno..vede che le rispondo;)? Penso che purtroppo nel vostro rapporto si sia creata una dinamica distruttiva ma si può cambiare. La vita di coppia è come una danza: quando uno cambia i suoi passi anche l’ altro è costretto a farne di diversi oppure ad andarsene. Purtroppo più lei si dimostra arrendevole, disposto a chiedere scusa più alimenta la prepotenza della sua compagna. Impari invece a mettere dei limiti e se non ci riesce, può provare a farsi aiutare

      • Davide 22 Aprile 2016 at 06:17 - Reply

        Grazie mille Dottoressa…
        che dire… cercherò, facendo tutti gli sforzi possibili, di seguire il suo consiglio.
        Grazie ancora per il tempo che mi ha dedicato.
        Buona giornata

  123. Marco 23 Giugno 2016 at 10:17 - Reply

    Salve dottoressa
    Io sono fidanzato con una ragazza con la quale ho 9 anni di differenza , lei quasi 22 io 31.
    Siamo insieme da 7 mesi , inizialmente eravamo talmente presi che sembrava una favola , poi dopo 3 mesi purtroppo è con dispiacere ha perso il padre di punto in bianco e in un mese è’ passato a miglior vita.
    Io gli sono stato accanto , l ho protetta e presa sempre in considerazione su tutto . Ultimamente era ossessionata che potessi nascondergli qualcosa , molto possessiva e quasi gli mancava fiducia
    altri atteggiamenti che ci facevano essere freddi erano testardaggine , prepotenza , mancanza di rispetto, ma so che muore x me . Io pensando in una incompatibilità tra di noi decido dopo una lunga litigata di troncare il rapporto lasciarla e li lei si sente crollare . Tanto è vero che mi cercava ovunque e io so come stava in quelle settimane da voci estranee e amici in comune . Insomma restiamo 3 settimane separati , difficilmente ci sentivamo , in un occasione ci vedemmo per una commissione da fare insieme con freddezza ma non successe niente , il giorno dopo lei esce con un suo amico con cui aveva avuto un rapporto solo sessuale prima ancora di conoscere me e decidono di andare in albergo. Io sapevo tutto e lì mi arrabbiai tantissimo mandando un messaggio dicendo , spero ti stia divertendo con il tuo amico , alla fine sei andata in un porto sicuro in pochissimo tempo etc etc
    Lei dice che in quell albergo era andata x l intenzione di dimenticarmi , sono entrati in camera , lui ha iniziato a baciarla a coricarsi sul letto senza mai spogliarsi e dopo poco lei scoppia a piangere dicendo che non riusciva a fare altro dicendo all amico che il suo corpo era lì ma la sua mente ancora da me . Insomma io non ne volevo sapere più nnt, ma lei stando malissimo poiché avevo saputo di questa serata , cerca in tutti i modi di spiegarmi che non era successo nnt, e che ero io l unica persona al mondo che voleva… Abbiamo parlato dopo tanti tentativi di contatto e ci siamo rivisti , lei mi ha spiegato tutto e giurato sull anima del padre morto 5 mesi fa che più di un bacio in quella camera non c’è stato , piangendo e guardandomi negli occhi mi diceva credimi . Io la vedevo che stava malissimo e una parte di me gli ha creduto , siamo insieme adesso ci stiamo riprovando . La cosa che voglio chiedere a Lei dottoressa è ‘ ………. 1-Devo crederla ? Quell altra parte di me fa un po fatica a credere che ci si organizza di andare in albergo e anche se si sta male di non esserci stato niente più di un bacio …. 2-Se lei muore per e stava malissimo etc etc , cone ha potuto organizzare di vedersi con questo e organizzarsi per andare in albergo ? Ovviamente lei dice per ripicca … Ma io chiedo a lei dottoressa , è’ una ragazza debole ? Facilotta? Xche io annebbiato dall amore forse che provo per lei non la vedo in questo modo . Grazie in anticipo per le risposte

    • Anna Zanon 26 Giugno 2016 at 19:59 - Reply

      Gentile Marco..non sono io a poterle dare le risposta che cerca. E’ solo lei che può sapere se riesce a fidarsi ancora della sua ragazza e a vivere con il dubbio che ci sia stato altro oltre al bacio.
      Per come la vedo io, l’amore sa capire e perdonare..

  124. Andrea 29 Giugno 2016 at 04:53 - Reply

    Gentile dott.ssa Anna,
    il suo articolo è illuminante, ritrovo il 90% delle mia storia sentimentale nelle descrizione che ha fatto degli amori sbagliati.
    Da un anno sto vivendo una relazione che è tuttora congelata non per mia volontà. Ho 36 anni, Claudia 34. La conoscevo già di vista, ma ad aprile dell’anno scorso capita una cena in cui ci troviamo seduti vicini e parliamo del più e del meno. Fa sapere ad un amico comune che mi aveva trovato una persona piacevole, in qualche modo iniziamo a scriverci su whatsapp, dapprima qualche messaggio poi più intensamente. Lei sta cercando di chiudere una storia “a distanza” di 12 anni (di cui l’ultimo anno o due di semi – convivenza), con un ragazzo (Riccardo), suo coetaneo, che vive a 150 Km da lei. Mi dice che lo sente l’uomo della sua vita, che si capiscono senza parlare, che gli vuole un bene immenso, ma che sa anche che vuole andare avanti nella sua vita e che tra loro non andrebbe bene. Il problema nella loro coppia sembrerebbe risiedere nel fatto che lui vuole vivere alla giornata, con un lavoro stagionale senza troppo impegno, non ha macchina, né patente. I mesi estivi infatti torna nel paese di mare in cui è nato per poter guadagnare un po’ di soldi, mentre nella restante parte dell’anno si vedono in maniera non costante e durante il periodo di convivenza nei week end lui torna praticamente sempre a casa propria. Cerca di farlo integrare dalle nostre parti, di trovargli lavoro, ma lui non è molto entusiasta. La loro è una storia particolare, in tanti anni pochi li hanno visti insieme, lei è spesso da sola.
    Io invece quando l’ho conosciuta, ero fidanzato da circa un anno con una donna (Giulia) con cui stavo abbastanza bene, che stimavo molto, ma per la quale non provavo una forte attrazione sessuale.
    Mi innamoro di Claudia, entrambi andiamo nel pallone e non sappiamo cosa fare, poi a giugno lascio Giulia per vivermi quello che sento. Lei dice a Riccardo che se fosse andato a lavorare lontano per l’ennesima estate, non lo avrebbe accettato, nonostante tutto lui va ugualmente.
    Io e lei iniziamo a vivere una relazione segreta, fatta di nottate passate in macchina a far l’amore, passeggiate, lacrime e abbracci. Io mi sento sempre più legato e spingo perché la situazione diventi chiara, ma lei mi dice che ha bisogno di tempo, che nelle sue scelte è lentissima, che si sente ancora emotivamente legata a lui. Arriva settembre e improvvisamente diventa più distaccata, dice che quello è il periodo in cui lui torna e che quindi sta male, vuole prendere tempo. Io sto malissimo, come già avevo iniziato a patire durante l’estate, continuo a dimagrire perdendo quasi 15 kg, carico di ansia e di paure.
    Lei non sa cosa fare, a lui (che come ogni anno vuole tornare) non dice di noi, ma gli dice che stavolta se vuole tornare dovrà trovarsi qualcosa qui, convinta intanto che come ogni anno lui non faccia nessun passo, sorprendentemente invece si iscrive ad un corso nella nostra città, corso che sta attualmente ancora frequentando.
    Io e lei viviamo quei mesi oscillando nell’incertezza, io con la paura che scelga lui e con il dubbio che non sia realmente innamorata di me, ma ancora dell’altro.
    Così, percependola distaccata, mi faccio prendere da un ansia fortissima, non riesco quasi a dormire e a mangiare e ripenso con forte nostalgia a Giulia, rimpiango i momenti in cui mi sentivo accolto e voluto.
    Verso novembre, sbagliando, riallaccio i rapporti con Giulia, le dico che tengo a lei, che ho capito tanti errori. Inaspettatamente decide di darmi un’altra possibilità e parte in quarta, come se non ci fossimo mai lasciati.
    Io vado nel panico, cerco di prendere tempo, le dico che non sono ancora completamente uscito da una relazione estiva (a Giulia non avevo detto di averla lasciata per Claudia) e giustamente Giulia si sente disorientata, mi pressa e chiede spiegazioni.
    Dall’altro lato mi pressa anche Claudia, dice che ora che finalmente eravamo più vicini io mi voglio togliere dalla nostra relazione, ogni giorno sottolinea il fatto che dovrei avere il coraggio delle mie scelte, di vivere in modo autentico ecc. Vado nel pallone più completo, con Giulia tento di riprendere la relazione mantenendo però un distacco fisico, ho proprio un blocco che non mi permette di spingermi oltre. Tutto questo caos perdura per circa un mese, i primi giorni di gennaio incalzato da Giulia crollo e le dico che non ho ancora chiuso con l’altra.
    Ci resta ovviamente molto male e si allontana, mi fa capire che da me vorrebbe dei gesti nei suoi confronti ma non sono in grado perché ancora innamorato di Claudia, per cui la perdo (ora non mi parla più).
    La “relazione segreta” con Claudia riprende, ma in breve tempo torna tutto come a prima del mio riavvicinamento a Giulia. Non sa come comportarsi, mi chiede tempo, dice che ho troppa fretta, che non è riuscita a distaccarsi emotivamente da Riccardo. Quest’ultimo intanto viene a sapere che lei mi sta frequentando, inizialmente ci resta male, poi le consiglia comunque di viversi questa storia con me perché intanto lui non ha le idee chiare su cosa fare e inizia a frequentare (solo sessualmente mi dice Claudia), una ragazza conosciuta al corso.
    E siamo arrivati ad ora, ci vediamo circa 1 / 2 volte a settimana (non di più per volontà di Claudia), lei dice che vuole vivermi come un’isola felice, che ci vede diversi ma che a piccoli passi ci sta provando, solo che emotivamente non si sente libera.
    Dice di sentirsi in colpa nei confronti di Riccardo, che sta cercando di vederlo sotto un’ottica amichevole ma che non è per nulla facile. Circa due settimane fa abbiamo trascorso un bel week end insieme in cui mi ha detto di amarmi, ma rientrati, il giorno dopo è andata a trovare Riccardo (perché influenzato dice lei) imponendomi la sua decisione in modo anche arrogante “se non ti fa piacere è un problema tuo, non ti sto certo chiedendo il permesso”.
    Le parlo di organizzare le vacanze insieme ma mi dice che le sembra un discorso troppo impegnativo e resto umiliato per l’ennesima volta.
    Se analizzo tutto il nostro percorso posso dire che dall’anno scorso ad ora non ci sono stati grossi cambiamenti nelle nostra relazione.
    Mi sento frustrato, incompreso, non ascoltato in quelli che sono i miei bisogni. Eppure resto, con la speranza che le cose cambino perché intravedo il potenziale della storia, ma il rapporto stagna. (proprio come dice nel suo articolo).
    Mi sento sospeso in un limbo, se mi organizzo con gli amici mi critica dicendo che non la considero, mentre lei può fare ciò che vuole, perché dice di essere una persona libera, di non voler mai sentire nessuna costrizione. Mi sento una seconda scelta.
    Da quello che so pur mantenendo un rapporto quasi quotidiano con lui, lo tiene distante dal punto di vista fisico. Mi dice che non torna con lui perché “sta vivendo questa cosa con me” e perché comunque lui non sa cosa vuole.
    Sono nella confusione totale, ho paura togliendomi di spingerla a tornare con lui, ma ho anche paura di perdere tempo e di illudermi, lottando contro i mulini a vento, perché temo che questo rapporto non evolverà mai.
    Chi mi è vicino e conosce la storia mi ripete di chiudere, che non è innamorata, che mi strumentalizza e che comunque caratterialmente non siamo compatibili, ma io resto. Le volte che ho provato ad allontanarmi ha saputo riagganciarmi, per poi tornare come sempre. Se razionalizzo penso che in fin dei conti lei aspetta solo di vedere cosa fa lui, mentre se ascolto le sue parole sono portato a crederle e mi rendo conto che crederle è un atto di fede.
    Ne abbiamo parlato tanto volte sotto mia pressione, ma non si trova una soluzione. Il tutto termina di solito con lei che mi dice che con me non si può parlare, che non la capisco, che la dipingo come una persona terribile. Ma io mi ritrovo disorientato da una donna che dice di vivere per i rapporti autentici ma che poi gestisce le relazioni dal mio punto di vista in modo pessimo, privandole della bellezza, mi sembra una situazione assurda.
    Lo so che non può dirmi cosa dovrei fare, ma mi piacerebbe avere un’opinione distaccata di una professionista. Ha senso aspettare? Per la sua esperienza è davvero possibile che le cose cambino in meglio? Perché non riesco a staccarmi? I modi di innamorarsi sono universali o davvero ci sono persone che si innamorano riuscendo a mantenere un tale distacco?
    Vedo in lei difetti che con il mio modo di essere dovrebbero essere inconciliabili, nonostante tutto continuo a sentirmi legato e dopo tutto questo tempo sento di non avere nulla e di aver fatto male ad una persona che non lo meritava e che mi voleva bene, Giulia.
    La ringrazio del suo tempo.

    • Anna Zanon 29 Giugno 2016 at 08:04 - Reply

      Buongiorno, purtroppo mi sembra abbastanza chiaro che questa donna non sia innamorata di lei altrimenti non avrebbe problemi a chiudere un rapporto senza prospettive e con molte problematiche. Da come descrive questo Riccardo sembra invece che nutra per lui un forte sentimento.
      Molte persone si sentono più a loro agio in relazioni che consentano di mantenere una distanza fisica ed emotiva all’interno del rapporto, forse è proprio il caso di Claudia.
      Mi consenta una provocazione: non è che lei scegliendo una donna come Claudia che è indecisa e non riesce a darle una relazione piena e preferendola a Giulia non abbia un pò la stessa problematica di Claudia?
      Lei mi dirà che è un caso sfortunato che si sia innamorato di Claudia invece che di Giulia ..ma non è un caso se ci innamoriamo di una persona piuttosto che un altra:)

      • Andrea 30 Giugno 2016 at 05:26 - Reply

        Mi sono posto la stessa domanda ma non è così. Giulia ha 39 anni, un figlio 20enne problematico (disturbo schizofrenico). Anche se ho cercato di entrare nella sua famiglia, mi spaventava l’idea che forse non avremmo avuto modo di averne anche una nostra, in quanto lei è l’unica a badare al figlio.
        C’era poi l’aspetto della comunicabilità (più ampio con Claudia) e soprattutto una bassa attrazione sessuale nei suoi confronti.
        Claudia mi ha attratto fin da subito e abbiamo passato ore a parlare e scherzare. Quando l’ho conosciuta mi ha detto che avrebbe voluto “andare avanti”, che era stanca di vivere una relazione in quel modo, ma poi non è stata in grado di farlo. Egoisticamente ho pensato che forse era arrivata la mia occasione, entrambi teoricamente liberi, autonomi, con tutte le possibilità per costruire qualcosa, invece sono passato da una relazione in cui giustamente la priorità era il figlio, ad un’altra in cui la priorità è l’”ex”.

  125. Davide 27 Luglio 2016 at 13:33 - Reply

    Salve Dott.ssa.

    Cercando su internet sono finito su questa pagina e le faccio i miei complimenti perche di tanti blog e pagine visitate questa è la prima volta in cui mi sento davvero rispecchiato dalla sua descrizione.
    Il mio rapporto rispecchia tutti ma proprio tutti i punti da lei indicati.
    Le spiego velocemente la dinamica sperando trovi il tempo per darmi un suo parere.
    Ho conosciuto la mia ragazza 4 anni fà , io avevo appena interrotto la mia prima storia d’amore durate 6 anni , di cui 3 a distanza , in cui mi comportati molto male , la tracuravo , davo per scontanto la sua presenza , la tradivo e mi nascondevo dietro ” se la lascio si ammazza ” perche lei molto innamorata di me continua impeterrito a darmi molto amore quando invece ho capito col tempo che ero un semplice codardo che per tenermi comoda una ragazza che mi voleva bene stavo in questa situazione di egoismo.
    conobbi in seguito La persona oggetto dell’ argomento , mi innamorai della sua ingenuità , venni a spaere che era stata lasciata dopo 4 anni dal suo ragazzo che aveva aiutato a curare un tumore , e lui una volta guarito l’avevo lasciata ,
    pensai che potevo recuperare il male che avevo fatto in precedenza prendendomi cura di lei e dandole quello che si meritava ,
    in verità lei era ancora follemente innamorata di questo ragazzo e per un anno mi usava come un appiglio , c’era una forte chimica tra noi ma nulla di piu , oltretutto si alternavamo momenti bellissimi di passione a momenti in cui io deiventavo nevotico perche non riuscivo ad ottenere le sue attenzioni ,
    morale della favola lui si ri fa sentire lei mi molla e ci torna ,
    passano due anni , si rilasciano , e lei rinizia a girarmi intorno , io cado nella trappola , la cerco e ci torno ,
    lei all’ inizio mi diceva che mi pensava sempre , anche quando stava con lui , che come fa l amore con me non lo fa con nessuno e mille altre cose , preciso che chiaramente lei era in un momento di forte confusione mentale data dalla delusione e dalla sofferenza.
    Dopo circa un mese che stavamo uscendo , mi rendo conto che lei mi trascurava , non voleva mai vedermi , sempre in ritardo , poche attenzioni ,prendo gli attributi in mano e per quanto mi piacesse decido di lasciarla ,
    lei non oppone reisistenza ma mi provaca su facebook o appostandosi sotto casa mia in continuazione , ma senza mai ccercarmi direttamente ,
    una mattina non riesco a contenere il desiderio di vederla , cedo , e la chiamo , da li parte in me una consapevolezzai nconscia di debolezza che mi porta nei successivi mesi ad abbassarmi ad accettare tuttel e sue condizioni ,
    benchem i facessero stare male tante cose , stavo zitto anzi continuavo a darla sempre di piu ,
    preso dall insicurezza e dalla ocnfusione mentale perdo piano piano amici lavoro , abbandono le miei passioni ,
    Dopo alcuni mesi di tira e molla dove lei giustifacava sempre dicendo ” la colpa e’ la mia ” tu sei perfetto , mi dai tutto , sono io che non riesco ad avere un rapporto , bla bla bla , ma cmq mi stava appesa perche in un periodo di vuoto tatale , trova un lavoro che le piace , in cui conosce un sacco di gente e si crea nu gruppo di amici con cui esce e si diverte ,
    da li inizia a sparire , a trattarmi sempre con piu distacco , e io convinto che potesse cambiare e che l’amore incidozionato potesse guarire il suo modo di respigere l’amore dato ( secondo me ) dalla delusione precedente continuavo a fare sempre di piu ,
    questo modo di vivere piano piano mi ha portato ad annullarmi completamente come persona , ad essere insicuro , negativo e nervoso ,
    una sera , scopro che il mio migliore amico mi aveva rubato dei soldi , rompo con lui , e per quanto lei a suo modo mi cercasse di consolare le dco chiaro e tondo che sentivo che il suo era un affetto forte ma non un amore e che arrivati a questo punto dovevo avere i coglioni di mollare il colpo e prendere il possesso della mia vita eliminando le cose che non adavano bene per quanto mi facesse male perche anche se il cuore mi portavaa a lei il cervello mi deceva chiaramente che non mi amava e che stavo facedo una cazzata a continuare a forzare un rapporto che non cresceva mai.
    Dopo un mese preso dalla debolezza la ricerco , le chiedo se visto che mi aveva detto che io su di lei potevo cmq sempre contare se poteva fare una chiaccherata perche ero molto depresso ,
    ci vediamo e lei mi dice che non mi amava , che si era resa conto stando sola che sta molto meglio senza di me , che stava chiudendo ogni rapporto con me proprio per non illudermi perche sarebbe stato peggio ,
    insomma per la prima volta molto chiara , io piango lei mi abbraccia e io andando via le dico ,
    se davvero e’ questo quello che vuoi , non mi ami , e io ho sbagliato a pensare che la colpa fosse mia e che quindi insistendo potessi piano piano cabiare le cose perche tu in realta mi volessi allora sparisco per sempre , ai miei cazzi ci penso io e tu fai bene a non aiutarmi ,
    e cosi ho fatto sono sparito.
    la mia domanda e’…
    essendomi io comportato davvero bene ,
    attenzioni , regali , presenza , aiuti sia a lavoro che nella vita , mai un tradimento , mai una situazione dove potessi creare gelosie ,
    lei un giorno maturando , si renderà conto che tutto quello che ora la incuiosisce del mondo esterno ,
    divertimento , uomini fighi , e vita mondana non conta nulla in confornto a trovare una persona che davvero le vuole bene o sono cmq un illluso a pensare che il modo in cui lei si e’ comportata sia frutto della sua immaturita ma lei infondo sia una brava persona ?
    ma soprauttto ,perche sto trovando cosi tanta difficolta a voltare pagina e a provare volgio e desiderio di uscire con altre ragazze?

    • Anna Zanon 17 Agosto 2016 at 09:19 - Reply

      Buongiorno, lei si è innamorato e ha investito tantissime energie e impegno per far funzionare questa relazione ma non c’è stato niente da fare: questa ragazza non solo non si è innamorata di lei ma si strugge per un tipo che la rifiuta e che si è comportato male.
      Una situazione del genere per lei è stata una grossa delusione e una ferita all’autostima, viene da chiedersi come mai si sia innamorata dell’ altro e non di lei.
      Premesso che alcune persone riescono ad amare solo chi le rifiuta, non esiste una ragione per cui ci si innamora di qualcuno.
      Non ci si può innamorare a comando di qualcuno solo perchè è bravo, premuroso e disponibile ( altrimenti lei si sarebbe innamorato della sua ex fidanzata)

  126. Fabio 28 Luglio 2016 at 07:11 - Reply

    Cara Dottoressa,
    Sono felice di aver letto il suo articolo, mi ha aiutato a fare più luce. Vivo una relazione da un anno ed otto mesi con una persona con la quale abbiamo fatto dei passi importanti fin da subito, anche se fin da subito sottolineava la mancanza di comunicazione da parte mia! Abbiamo deciso nonostante tutto di andare a convivere perchè comunque l’amore era immenso ma da quel momento io subisco continuamente pressioni da parte sua. Non vado bene come persona, non sono un comunicativo, non sono un valore aggiunto, non vivo come lui vorrebbe, non mangio come lui vorrebbe, non riesco a tirar fuori da lui passione ma allo stesso tempo sono quello che vuole, se non fossi così come sono non starebbe con me…io sono in piena crisi non riesco più a stare con lui non so a chi credere! Da una parte ho una persona violenta verbalmente, continuamente pronta al rimprovero e che sottolinea continuamente una serie di problemi, ma dieci minuti dopo ho la persona che mi ama e chiede “a volte” scusa per aver esagerato. Io di fronte ad atteggiamenti del genere mi chiudo e non riesco ad esprimermi anche per evitare continuamente discussioni e tutto questo mi genera una grande sofferenza. Da un mese ho perso il lavoro, ed è stato il primo a dirmi che avrei dovuto riposarmi, staccare un attimo e pensare a me e invece mi ritrovo lui giornalmente li pronto a ridire su tutto! Due giorni fa all’ennesima discussione in cui lui ribadiva una seri di problemi quando 24h ore prima sembrava l’amore idilliaco, ho deciso di allontanarmi un attimo e andare via al mare scrivendogli che “non voglio più stare con te” da li oramai da tre giorni vige il silenzio assoluto!

  127. Francesco 30 Luglio 2016 at 23:30 - Reply

    Grazie per il suo impegno e per tutto quello che ha,mi sta aiutando molto questo articolo
    Cordiali saluti a buone cose!!!

  128. Patrizia 31 Luglio 2016 at 20:07 - Reply

    Buongiorno Dottoressa, ho conosciuto un uomo sul treno che mi piace e lui ha un interesse per me lo ha fatto capire in tutti i modi,adesso c’è un problema che lui cerca un contatto e mi guarda negli occhi ed io li abbasso perché sono timida e poi perché ho avuto una forte delusione da un altro uomo, è che ho notato che quando mi guarda negli occhi ed io li abbasso lui rimane deluso, come faccio a fargli capire che mi piace e per non perderlo,grazie mille attendo una sua risposta al più presto

  129. Stella 1 Agosto 2016 at 11:55 - Reply

    Gentile Dottoressa, spero che lei risponda ancora su questo articolo anche se sono passati due anni. Eventualmente potremmo parlarne anche privatamente tramite Skype? Sono diverse le domande che mi affliggono ma una su tutte, può una persona fredda e distaccata, incapace di provare amore con me, sebbene di Amore vero ne abbia attinto a piene mani da me, poi innamorarsi di un’altra realmente ed essere un buon partner? Io credo che il senso di sconforto e di inadeguatezza dipenda proprio dal fatto che poi magari arriva un’altra alla quale riescono a dare di più, un’altra più brava, che magari li sappia prendere meglio. Io non credo che sia il caso del mio uomo, una serie di esperienze sbagliate, un matrimonio fallito e senza figli, e un nugolo di ex sempre ronzanti intorno. Dopo un anno e mezzo in cui me ne ha combinate di tutti i colori, prima fase di innamoramento folle, poi brusco arresto, continui ritorni mentre diceva di non volermi più, ora dice di voler stare da solo. Io razionalmente ho accettato tutto questo e l’ho lasciato andare, anche perché non ce la faccio più fisicamente a capire i suoi percorsi mentali. Ho messo da parte il mio bellissimo lavoro, ho sacrificato me stessa, perché purtroppo quando si finisce in questi tipi di storie si sta tutto il giorno a pensare a cosa si può fare per far star bene l’altro che prima chiede la Luna, tu gliela porti e si arrabbia perché in quel momento voleva il Sole. Io ho ricominciato la mia vita, iniziato a frequentare altre persone, in una settimana ero uscita dal suo giogo mentale e lui mi ha chiamato facendo il vago, dicendo che voleva solo sentirmi. A quel punto mi sono arrabbiata moltissimo, dicendo che se io devo dimenticarlo lui non deve chiamarmi, come al solito ha sminuito tutto, dicendo che sono sempre io che fraintendo le cose, etc. Mi ha richiamata e mi ha detto che lui vuole stare da solo ma che ogni tanto vuole sentirmi. Non è un modo per lasciare una porta aperta? Per avere il controllo sulla mia vita? Non ho rapporti con nessuno dei miei ex e non ho nessuna nostalgia. Per quieto vivere, pur di non discutere più perché sono stanca, gli ho detto che può chiamarmi. Ma io non lo chiamo, non lo cerco, io non ho bisogno di lui in questo senso, io volevo costruire, volevo una relazione sana, che me ne faccio di una telefonata ogni 3-4 giorni? come può non capire che è lui che ne ha bisogno? è lui che sente il bisogno di raccontarmi le sue cose. Vivo ancora in questo limbo quando fa così, io lo amo anche se ad oggi mi rendo conto di stare bene con altre persone. Penso che forse se mi cerca è perché mi vuole, perché lui stesso non riesce a capire cosa lo fa stare bene. Io lo vorrei ma sono anche stanca di rincorrerlo, qualsiasi cosa io faccia è sempre sbagliata, svalutando e criticando sempre tutto. Anche se sto male per lui la colpa è mia che la telefonata non è andata bene. E poi ho paura che trovi qualcuna a cui lui possa dare di più. Anche se razionalmente so che se anche accadrà sarà per un periodo limitato. Quando si allontana da me io sto bene. Già dopo due giorni sono sorridente e allegra. Non voglio bloccarlo, vorrei solo essere serena andando avanti nella mia vita. Vivere altre storie, conoscere altri uomini, senza che lui rovini tutto ed essere per lui quell’amica che sente ogni tanto. Ma tanto sono sicura che tra poco non gli starà bene neanche questo. 🙁

    • Anna Zanon 17 Agosto 2016 at 08:17 - Reply

      Se le posso dare un consiglio, eviti di mantenere un contatto (quindi un legame con il suo ex). Lui non vuole che lei lo dimentichi e si faccia altre storie per questo si fa vivo regolarmente ma non pensi che sia per amore o perchè vuole ritornare con lei. Queste persone non sanno stare in una relazione ma non sanno neanche separarsi. Lo faccia lei per tutti e due.

  130. Alessio 1 Agosto 2016 at 17:04 - Reply

    Gentilissima Dottoressa, a distanza di tanto tempo leggo oggi questo articolo….
    Ho un rapporto piùttosto instabile con la mia ragazza, parliamo di sposarci ecc e poi a volte crolla tutto molto facilmente litigando e discutendo per il nulla…….
    Stiamo da più di 3 anni insieme…all’inizio era tutto perfetto, poi ho visto che è diventata sempre più possessiva, gelosa, di tutto….dei miei amici…di qualsiasi cosa..finchè un giorno mi ha sorpreso a guardare un profilo su Fb in cui avevo cliccato per banale curiosità, senza secondi fini ,in cui come foto profilo c’era una ragazza in costume. Lei da quel momento si è sentita completamente tradita….C’è stata una specie di rottura,cioè non ci siamo lasciati, ma lei che già in partenza mi stava dimostrando di avere sempre di più poca fiducia è finita col perderla totalmente……..Da lì ho iniziato a cercare di guadagnarla di farle capire che comunque quello che provo per lei è unico e che non mi importa nulla del mondo o di altre ragazze…si infastidisce persino se guardo la tv se ci sono ragazze in film…..se giro la testa in spiaggia per sgranchirmi lei pensa che sto guardando le altre e mi arriva un ceffone e mi tiene il broncio…..(questi sono pochi e brevi esempi per farle capire la mia situazione) io pur di farle capire quanto per me è unica e l’unica cosa che conta mi sono allontanato persino dai miei amici, ragazzi simpatici che mi hanno dato affetto per molti anni…sempre perchè comunque lei era gelosa delle fidanzate, delle amiche delle fidanzate ecc…..(su questo all’inizio ho sofferto un pò…ma adesso ho superato anche questa mia pesante scelta perchè l’ho fatto per un valido motivo, per quello che provo per lei….) Adesso io però vedo comunque ancora tutti questi atteggiamenti e capisco guardando indietro nel tempo che mi sono pure colpevolizzato troppo, e fatto anche troppo…….il punto è che io la amo davvero perchè altrimenti dottoressa tutta questa possessività non l’avrei mai sopportata…..ho capito che è lei che è profondamente insicura…..che non ha fiducia in me e per nulla poi ..vorrei capire se c’è una chiave…se c’è un modo per sbloccare cambiare o anche solo MIGLIORARE le cose, io ho limitato praticamente la mia vita, mi rendo conto che è una gelosia una insicurezza assurda la sua, ho analizzato tutto e detto a me stesso che lei avrà sofferto in passato…è successo qualcosa…non so…riflettendo mi sono reso conto che lei potrebbe quindi essere cosi punto e basta…….ma io vorrei solo capire se esiste un modo per migliorare questo rapporto…dottoressa se lei ha dei suggerimenti….gliene sarei veramente grato…..

  131. Paolo 2 Agosto 2016 at 08:46 - Reply

    Gentile dott.ssa Anna, la contatto perchè sono alla prese con un rapporto con una ragazza che forse dovrei chiudere, ma non vorrei farlo. Io 28 anni, lei 22, ci frequentiamo da circa 4 mesi, lei fin dall’inizio mi è piaciuta molto esteticamente e credo che la cosa valga anche per lei. All’inizio non pensavo a qualcosa di “serio”, tanto che anche dopo le prime volte in cui facevamo l’amore o facevamo le nostre uscite, a volte in me c’era l’idea di lasciarla.
    Con il tempo però mi sono affezionato a lei e dopo due mesi di conoscenza gli ho chiesto se voleva diventare la mia ragazza, lei ha risposto con un non lo so, perchè da una parte provava qualcosa per me, ma dall’altra parte ad ottobre dovrà trasferirsi in un’altra città per impegni universitari e non sa se sia il caso di iniziare una relazione seria ora, perchè crede poco nei rapporti a distanza e le nostre frequentazioni sarebbero solo nel weekend e in più, in questi weekend un pò di tempo lo dovrebbe dedicare anche alla famiglia e allo studio.
    Gli ho chiesto di pensarci ma poi non ne abbiamo più parlato.
    La frequentazione è proseguita appunto per altri 2 mesi, anche se questa sorte di limbo in cui mi trovo non mi piace per niente, perchè dopo tutti questi mesi vorrei iniziare ad avere qualcosa di più serio con lei ed inoltre sono piuttosto geloso verso altri uomini che la contattano, lei non mi ha mai tradito, ne sono sicuro, ma comunque si mostra a mio parere, ma anche di miei amici, troppo disponibile a conversazioni con altri uomini e in un certo senso dà a volte l’impressione di “flirtare” a parole.
    Lei magari non prende questi inviti maschili sul serio, però in un certo senso manca di rispetto a me, che non essendo il suo ragazzo “ufficiale” può intervenire fino a un certo punto e dà idee diciamo malsane a questi corteggiatori.
    Questi punti vorrei chiarirli con lei, vorrei capire se qualcosa è cambiato in questi due mesi, che sono stati comunque belli e se quindi vuole iniziare qualcosa di più stabile con me. Se però non fosse cambiato niente, diciamo che stò seriamente valutando di lasciare perdere e prendere un’altra strada. Anche perchè alla fine non sono un ragazzino.
    Chiedo in base alla Sua esperienza cosa ne pensa della situazione che le ho presentato e quale è la Sua impressione.

    • Anna Zanon 16 Agosto 2016 at 18:03 - Reply

      Forse la sua ragazza non è ancora pronta ad una storia più seria, forse non è abbastanza innamorata. Penso che in casi come questi allontanarsi possa essere la scelta più giusta. A volte si capisce quanto è importante una persona con il tempo e la distanza

  132. Stefina 2 Agosto 2016 at 20:00 - Reply

    Cara dottoressa dopo aver letto il suo articolo e svariati commenti mi sento di raccontarle la mia storia brevemente poiché non ho trovato una simile alla mia. Nel gennaio 2014 conosco questo ragazzo. Premesso che stavo da sola da circa un anno e mezzo dopo essere uscita da una storia tormentata di tre anni. Io avevo 26 anni lui 38 12 anni più di me all’inizio non mi colpisce subito mi chiede di uscire E da lì lui è stato in grado di abbattere tutti i muri che io mi ero creata con l’universo maschile dopo la mia precedente storia. Lui esce da una relazione di 13 anni con due figli rispettivamente di 12 anni e 10 anni. Pian piano grazie al suo essere premuroso e grazie a tutte le sue attenzioni verso di me riesco ad aprirmi finalmente. Lui mi accusava sempre di non essere una persona espansiva e di non parlare tanto dei miei sentimenti ma io ero appunto bloccato da questa precedente relazione e da quanto male ero stata. Più vanno avanti mesi e più la relazione diventa importante dal momento in cui io comincio ad aprirmi con lui e ad esprimere i miei sentimenti lui comincia a distaccarsi piano piano e di conseguenza io comincio a diventare bisognosa di lui. Comincio a chiedere attenzioni comincio a chiedere perché mancano tante cose comincio a chiedere più tempo per noi dato che quando lui passa il tempo con i figli non lo passa con me. Ha sempre avuto la volontà di volermi presentare i figli per farsi che le nostre due vite separate e potessero incontrarsi e potessimo così passare più tempo insieme e condividere insieme molte più cose. È stato sempre tutto un chiedere e ricevere pochissimo. Era come se preferissi stare male nella situazione piuttosto che stare male e non averlo vicino a me. il 1 maggio di quest’anno mi dice che è completamente esaurito della situazione e che la storia è finita. Non so più cosa prova e ho bisogno di stare da solo. Da quel momento inizia la mia tragedia e non riesco assolutamente a lasciarlo in pace e ad immaginare la mia vita domani senza di lui. Continuo a cercarlo e più di una volta in questi tre mesi trascorsi riusciamo a vederci usciamo a cena andiamo a fare aperitivi e puntualmente finiamo a casa sua dove facciamo l’amore e il più delle volte mi fermo a dormire da lui. È come se lui non dessi importanza tutto questo perché puntualmente il giorno dopo al telefono mi dice che lui non mi deve dare spiegazioni né di dov’è ne con chi ne di che cosa fa.. Dice che in questi mesi ho semplicemente peggiorato la situazione che avrei dovuto lasciarlo in pace e che lui vuole vedermi quando ne sia voglia senza prendere l’impegno di ricominciare a frequentarmi. Oltretutto mi tratta malissimo mi mette giù il telefono non mi risponde per giorni mi tratta con sufficienza e se solo provo a toccare argomenti che a lui non vanno si litiga anche in maniera pesante. Se gli chiedo cosa prova per me non risponde se arrabbia però ogni volta che capita che mi dice di vederci e non riesco a farne a meno e corro subito da lui. Questa situazione mi sta rovinando psicologicamente non riesco a stare bene durante la giornata a lavorare a pensare ad altro. Il mio unico pensiero fisso durante il giorno e lui è come se avessi un attaccamento morboso. La cosa che ogni tanto mi fa stare meglio e pensare che lasciando in pace mi possa capire cosa prova per me e un giorno tornare indietro. Ma quando mi crolla questa convenzione vado nel panico inizia chiamarlo avendo la presunzione che lui mi debba rispondere al telefono. Ma se lui non prova più niente per me perché ogni tanto continuiamo a vederci? e perché quando facciamo l’amore mi sembra come se non fosse cambiato nulla tra di noi? Questa sera mi ha detto che io l’ho fatto diventare cattivo e ho catturato fuori il lato peggiore di lui. Vedo che lui va avanti nella sua vita tranquillamente disinteressandosi completamente di come sto io dice che è egoista non gli interessa come sto io questo momento… Io nonostante siano mesi che lui mi tratti come se non fossi mai stato nessuno nella sua vita non riesco a lasciarlo andare. Faccio presente che ad oggi io non ho mai conosciuto i suoi figli e non ho mai condiviso le cose importanti con lui e non ci sono mai stata compleanni cresime e comunioni anche se la maggior parte dei suoi amici mi conoscevano perché praticamente vivevamo insieme a parte quando lui aveva i bambini. Cosa dovrei fare per stare meglio?

    • Anna Zanon 16 Agosto 2016 at 18:00 - Reply

      Cara Stefina, bisogna accettare che la storia sia finita e lasciarla andare e smettere di cercarlo. Forse un supporto psicologico potrebbe aiutarla in questo difficile momento.

  133. Riccardo 3 Agosto 2016 at 12:58 - Reply

    Buongiorno dottoressa, mi sono imbattuto nel suo articolo e devo dirle che per me è stato illuminante su molti aspetti, soprattutto rilevo che certi comportamente che in maniera semplicistica attribuivo al carattere difficile in realtà hanno a che fare con una vera e propria patologia.
    Nel 2006 mi sono separato da mia moglie, tredici anni bellissimi (6 fidanzameno e sette matrimonio) in cui mi sentivo vermanente felice, in un anno, alla mia richiesta di un figlio ci siamo allontanati, lei donna in carriere sembrava spaventata. Un uomo la corteggia lei ne resta invaghita e me lo confessa e la storia fiisce. Dopo alcuni mesi attenuata l’idealizzazioneiniziale dell’altro lei si riavvicina ma io sebbene ancora innamorato di lei non riesco a perdonare il tradimento affettivo, forse quello solo fisico sì, ma quello affettivo proprio nò e cmq la relazione non sarebbe stata più la stessa.
    Si fa avanti una ragazza che conoscevo sin da quando ero piccolo sebbene abitasse al nord e io a Roma. Lei usciva da diverse relazioni ed un’ultima convivenza di 5 anni. All’epoca aveva 33 anni ed io 34. Andiamo in vacanza dopo qualche mese e al ritorno la lascio poichè mentre stavamo in vacanza avevo notato in lei delle rigidità per me inspiegabili. Eravamo all’estero e mia madre era in una condizione clinica grave e chi badava a lei era mia sorella che con me aveva sempre condiviso tutte le scelte cliniche. Dico a mia sorella che se fosse andata nuovamente in coma o avesse avuto qualche problema mi doveva subito chiamare. In vacanza porto con me il cellulare e sebbene non lo avessi mai usato ma solo guardato ogni tanto se c’era qualche chiamata o sms, la mia nuova fidanzata recriminò il fatto che mi ero portato il cellulare perchè lei voleva isolarsi dal mondo, vani sono stati i miei tentativi di spiegare che avevo portato il cellulare solo per dare una mano a mia sorella in caso di bisogno. Per lei era inaccettabile ciò e questa cosa mi fece molto riflettere. Poi notai un eccessiva rigidità nei comportamenti schematici e nella pulizia meticolosa delle cose quasi ingiustificabile.
    Al ritorno dalla vacanza la lascio. Dopo un mese lei si rifà avanti con una scusa e purtroppo io dò ascolto all’attrazione fisica che avevo verso di lei più che alla ragione e decido di riprovarci.
    Grave errore ma ancora ero pieno di speranze e resta incinta. Nasce un bellissimo bambino.
    Dopo poco tempo mi rendo conto che il rapporto con lei è assurdo. Ossessione per l’ordine e la pulizia, schemi, il suo pensiero era solo quello che contava, o mi allineavo oppure ero un suo nemico, sembrava non riuscire a capire le mie intenzioni, io facevo una cosa e lei pensava che la stessi facendo per qualche altro motivo, non mi delegava nulla, aveva soldi investiti che non metteva in casa e quindi tutto gravava su di me. Sembrava non comprendere nessuna esigenza, gelosa di mia sorella che ogni tanti mi chiamava, sembrava volesse controllare tutto, non mi chiedeva mai scusa ed era sempre invalidante anche nelle cose più scontate (Mi trasferisco da Roma a Milano e lei “cosa avrai fatto tanto di eccezionale?” insomma qualunque cosa facevi sembrava non essere nè capita nello sforzo e ne apprezzata.
    La problematica comincia a venir fuori ancora più pesantemente con l’ntrata in gioco del fratello, un uomo di 45 anni schizzofrenico ed invalido al 100 per cento con accompagnamento. Gli comincia ad affidare mio figlio piccolo di anni 3, io mi opponevo poichè il fratello sotto effetto di psicofarmaci e gravemente compromesso nelle capacità di autoderminazione se non indirizzato dai famigliarti entra in panico per una qualunque cosa e assolutamente non in grado di sorvegliare un bambino. Quasi tutti i suoi cigini da parte di padre soffrono di schizzofrenia. Insomma lei non voleva sentire ragioni, mio fratello viene sempre prima di te. Ok le rispondevo ma non deve venire prima di nostro figlio e aggiungevo che io non avrei rischiato l’incolumità di mio figlio per il suo solo desiderio di far sentire il fratello “normale”. Se metteva qualcosa in bocca il fratello non solo non l’avrebbe prevenuto ma non avrebbe potuto fare nulla se non entrare in panico. Per comprendere è come trovarsi di fronte a delle capacità cognitive molto ma molto limitate probabilmente dagli psicofarmaci ad elevate dosi. Prima andava in giro per il paese ad urlare e si autolesionava con gli psicofarmaci è tranquillo ma come dire annullato mentalmente. Spiegai che io non stavo insistendo sul colore della parete ma su un qualcosa su cui non potevo soprassedere poichè riguardava mio figlio.
    Salvai mio figlio da annegamento quando lei lo lascio senza vigilanza e senza dirmelo convinto che stesse con lei, in una piscinetta eravamo ad una festa e mentre cercavo mio figlio lo notai che annaspava con la testa nell’acqua e lo tirai furoi visibilmente cianotico. Ho cercato di mantenere la calma ma è stata dura., Dopo quell’episodio di cui realizzo solo dopo la conseguenza della sua negligenza, lei è diventata super attenta su tutto. Tranne per l’affidamento al fratello e per porre fine a questa cosa ho dovuto minacciarla di andare dallo psichiatra che aveva in cura il fratello e dirgli ciò che stava accadendo e se lui mi avesse detto che non era prudente ciò avrei intrapreso un’azione legale per togliergli il figlio ed io andare via con lui. Pose fine all’affidamento di mio figlio. Ovviamente i presupposti su cui fondare l’amore erano ormai compromessi, da una parte l’amore morboso ed insano per il fratello una cosa assurda, sembrava il figlio malato di cui prendersi cura e quasi sembrava dargli più importanza del figlio. La madre morì quandoi lkei aveva 18 anni e posso immaginare promesse fatte alla madfre in punto di morte , senzo del dovere ed altro ma sembrava una cosa fuori da ogni logica. Il fratello seppur vive da solo costantemente seguito dalle due sorelle vive in una sorta di bambagia, fuma, si rilassa, guarda le sua tv ascolta la radio e si riposa, loro gli fanno tutto anche togliergli le buste pesanti dalle mani. Non fanno alcun lavoro cognitivo comportamentale non lo rendono minimamente autotomo per quello che dovrebbe le normali cose quotidiane che è in grado di svolgere.
    Freddezza, mancanza di sessualità, anaffettività egoismo e fobie per la pulizia e mancanza di empatia sono i suo tratti caratteristici. Va d’accordo solo con le persone con cui non entra in condivisione di qualcosa e litiga con tutti quelli con cui condivide qualcosa. Ha litigato con quasi tutto il condominio. Grave incapacità di relazionarsi con gli altri.
    Leggendo un pò di cose ho riscontratto la corrispondenza di tutti le caratteristiche del disturbo ossessivo compulsivo della personalità, dico tutti in più alla limitata capacità di empatizzazione aggiungo che sembra che questa non sia limitata ma assolutamente assente. Mi disse un giorno, io non do abbracci perchè non ne ho ricevuti. Colpevolizza il padre di tante cose senza sentore ragioni. O bianco o nero il grigio non esiste, la via di mezzo è inaccettabile, se lo fa serba rancore e rabbia.
    Ho vissutto sette anni sempre fuori dal cerchio non ero la sua famiglia, non riuscivo ad andare via per la mia incapacità di vivere quella cosa come un abbandono di mio figlio ancora piccolo. Le mie energie erano tutte rivolte a far andare bene il rapporto nella speranza che…lei non lavorava aveva perso il lavoro e lavoravo e tutto ciò che guadagnavo lo mettevo a casa. Anni che non mi cambiavo il guardaroba. Sacrifici mai riconosciuti, la presenza a casa la sera a cena per 15 gg al mese del fratello che minava ual minimo di intimità nelle tre ore che stavo con mio figlio. (Esco alle 7 e ritorno a casa alle 20). dinamiche strane che si instauravano. Lei comanda e lui come un robot eseguiva e non contraddiceva. Il fratello prima di tutti. Un rapporto morboso, a mio avviso non sano e dannoso per lei, per noi e per il fratello, Molte volte ho chiesto di salvaguardare anche l’intimità famigliare ma lei diceva “viene mangia e se ne va”. Non capiva la mia esigenza di intimità famigliare. Al matrimonio di mia sorella sono andato da solo, alla comunione di mio nipote da solo, io non ero nessuno solo quello che serviva a pagare le cose e che le dava sicurezza materiale e morale poichè mi riconosce dei valori, meno male almeno quello, ma il rapporto è di carattere competitivo sembra che i complimenti che a volte qualcuno mi fa le danno più fastidio che essere un motivo di orgoglio. Ha cercato di delegittimarmi dal punto di vista culturale, linguistico, ma non riuscendoci a cominciato ad attaccarmi su cose astratte, hai l’accento pugliese, le mie umili origini rispetto alle sue insomma tutta una serie di svalutazione gratuite.
    Un rapporto patologico come dice lei dottoressa, assolutamente patologico. Mentre mio figlio diventava più grande ed io senza delegittimarla facevo comprendere a mio figlio che se cade una goccia di pipì per terra non è una cosa gravissima che può succedere e che non sono arrabbiato poichè sò che non lo hai fatto apposta e stai anche pulendo senza che qualcuno te lo dica. E in lui comincia ad essere chiaro che a tavola è importante stare composti ma non mangiare con le mani appoggiate sul tavolo almeno a sei anni, che camminare con i piedi scalzi a casa non è un reato e che le imprnte e che non lascia impronte. Insomma gli faccio vivere un pò di libertà e spero che nella libertà controllata e non nella coercizione mio figlio possa sviluppare la sua personalità in modo sereno senza compulsioni per la pulizia o l’estrema attenzione anche ai particolare più insignificanti che non fanno altro che interrompere il raggiungimento del risultato finale.
    Acquisita la consapevolezza che mio figlio è empatico ora riluttante a certe prescrizioni che la madre le impone poichè per valutazione propria le reputa eccessive, ho capito che così non può andare e che il mio compito a casa è finito. Farò il genitore ma non con lei. E ho cominciato da tempo a farle i conti su tutte le sue stranezze e lei è giunta alla conclusione che devo andare via di casa e ci siamo separati. Mancano pochi giorni a quando andrò via di casa e mentre mi preparo lei solo per egoismo e poichè le servo come spalla fa la gentile, la premurosa, sebbene dice che sono da 5 anni che non mi ama, io dico che sono sette su sette,
    Le ho chiesto più e più volte di andare da uno psicologo anche insieme. Lei: quando avrò bisogno dello psicologo ci andrò. Io: se non lo vuoi fare perchè non pensi di avere problemi ci stà magari ce li ho io, ma visto che dobiamo crescere un bambino andare male non ci fa almeno lo facciamo per lui altrimenti gli trasmetteremo le nostre eventuali problematice. Nulla è servito non è mai voluta venire.
    Mi sono reso conto dopo anni che come dice lei mi sono fidato che sarei riuscito a farle capire che c’erano delle cose che andavano cambiate ma ho fallito misermente. Se avessi letto il suo articolo prima mi sarei svegliato da questa illusione molto prima. Ma le cose vanno così. Lei ora pensa, nonostrante le sue molte relazioni naufragate, che ritroveràl’amore con qualcun’altro e io gliel’ho augurato sottolineando che però la serenità va ricercata in se stessi non negli altri e che qualunque relazione sarà per lei non appagante e che forse solo allora capirà, ma ho i miei dubbi poichè troverà come giustificare anche questo a se stessa, che forse valeva la pena sentire quel suo vecchio compagno e che avremmo risparmiato a nostro figlio la fine del suo mondo anche se ci saremo sempre come genitori ma lei sa meglio di me che per i bambini è comunque difficile vedere il papà e la mamma che si lasciano.
    La ringrazio le devo molto.

    • Anna Zanon 16 Agosto 2016 at 17:45 - Reply

      Grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza che potrà aiutare molte persone in situazioni simili

    • Anna Zanon 11 Settembre 2016 at 10:12 - Reply

      Grazie a lei per aver condiviso con noi questa dolorosa esperienza che sono certa potrà essere d’aiuto a molti

  134. Maurizio 9 Agosto 2016 at 10:43 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,
    vorrei un suo parere, se possibile. Da quattro anni vivo una relazione con una ragazza della mia stessa età, non siamo sposati e non abbiamo figli. Lei è molto attaccata alla sua famiglia (avendola anche fuori regione anche se io non le ho mai privato di andarli a trovare) e continuamente, come conseguenza di questo suo amore morborso verso quest’ultimi e viceversa, cerca di ritornare nel suo paese natale, sperando anche (forse) di trovare un lavoro che ancora dopo tanto tempo non è riuscita a trovare. Ne fa qualcosa per mettere in condizione me di trovarlo li da lei, anche se fortunatamente io lavoro.
    Questo suo comportamento fa si che lei non prenda seriamente gli incarichi lavorativi qui da me, e quando lo fa sta (dopo essermi impegnato personalmente per trovarlo) sta dimostrando per vari motivi di essere molto scostante al punto da chiedere le dimissioni e poi richiedere il lavoro ecc.
    Lei sembra che mi voglia bene, ma purtroppo il rapporto cosi facendo non si evolve, tante volte ho pensato non sia la persona giusta, anche se è una brava ragazza.
    Le premetto di essere un ragazzo timido e con poche relazioni sociali, ho paura di troncare questa relazione e rimanere solo. Ci ho già sofferto tanto in passato.
    Come potrei procedere? Mi potrebbe dare qualche suggerimento ed evitare che faccia passi falsi durante un periodo di sconforto o di depressione?
    Grazie mille.

    • Anna Zanon 13 Agosto 2016 at 15:35 - Reply

      Gentile Maurizio, io credo che l’amore debba avere una progettualità e che debba crescere. Non so quanti anni hai ma quattro anni sono lunghi. Il mio consiglio è quello di affrontare molto serenamente con la tua ragazza il discorso del vostro futuro insieme, cercando di capire come e dove lei lo vede, se desidera le tue stesse cose, quali sono le sue paure e di decidere di conseguenza.
      Un rapporto può funzionare solo se ci sono degli obiettivi comuni.

  135. Karin 13 Settembre 2016 at 15:15 - Reply

    Gentile Dottoressa,

    sono sposata da 3 anni con un uomo molto più grande di me (io 26, lui 50). La differenza d’età non costituisce nessun tipo di problema in quanto mi sono sempre piaciuti molto più grandi. Abbiamo un bimbo di 2 anni. Io però sono profondamente infelice. Per lui ho lasciato tutto, ho cambiato il paese, ho lasciato parenti e amici e mi sono trovata sola. Lui è un po’ chiuso, non è simpatico a tutti. Io ho sbagliato adattandomi alle sue amicizie (un movimento cattolico in cui mi trovo molto male). Non abbiamo gli amici, non usciamo. Ma il problema più grosso è il fatto che io sono sempre stata molto affettuosa, lui fa fatica a darmi l’affetto che desidero e quindi mi sono sempre sentita respinta, sola. Ora quando dopo 3 anni di fallimenti nel dialogo gli ho detto di voler la separazione ha iniziato a cambiare i suoi atteggiamenti. Ma io sento molto fortemente di non amarlo più. Soffro quando si avvicina, mi viene da piangere. Se mi tocca chiudo gli occhi, scappo, trovo una scusa, Anche un semplice bacio mi fa rabbrividire. Non vedo la soluzione. Ci ho pensato per tanto tempo, ho cercato di recuperare le cose, di riinnamorarmi di lui, Ma non sono in grado. Mi dispiace per il nostro figlio perché da una parte se ci trasferiamo non vede il padre ogni giorno. Dall’altra vede la mamma che piange, che sta male..i genitori che non si vogliono bene. Mio marito mi ama, soffre di questo, non vuole perdermi. Io sono confusa, non voglio ferirlo ma ogni volta che entro in casa mi manca l’aria, mi viene il panico, sto veramente male.

    • Anna Zanon 19 Settembre 2016 at 09:13 - Reply

      Cara Karin, io non ho risposte. Penso solo che lei abbia giustamente riposto grandi speranze in questo rapporto. Per lui ha messo in gioco tutto quello che aveva, ha cambiato paese e si è trovata sola, lontano dalla famiglia e dagli amici, in un paese straniero a vivere una vita completamente diversa da quello che aveva immaginato. In più in un momento delicato in cui è diventata mamma per la prima volta. La delusione è stata forse troppa e ha ” mangiato” tutto l’amore.
      Se vuole, può provare a fare della terapia di coppia per salvare il matrimonio.
      Io sono un pò perplessa sui matrimoni in cui c’è una così grande differenza di età, è sbagliato generalizzare ma in molti casi si tratta di uomini immaturi che vogliono la moglie giovane, carina, docile e ” bambolina” e non sono interessati ad una vera relazione

  136. eli 19 Settembre 2016 at 15:05 - Reply

    Gentile dottoressa,
    io è da più di un mese che frequento un ragazzo…inizialmente come amico, in quanto esteticamente non rappresenta il mio tipo ideale di uomo, solo che dopo qualche uscita ho cominciato a provare qualcosa per lui, mi ha fatta sentire importante, unica, bella, e attraente…da allora ci frequentiamo come una coppia, perchè sto bene in sua compagnia, sorrido come non facevo ormai da diversi anni, però in alcuni momenti mi chiedo se magari mi sto accontentando, visto che esteticamente non è il mio ideale, e poi a volte mi fa innervosire perchè dice che devo cercare di non ingrassare, che lui si sente il numero uno al mondo e che se lo mollo ci vado a perdere perchè un altro come lui non esiste…..ci sono momenti in cui vorrei davvero mollarlo, abbiamo discussioni, però poi non riesco a fare a meno dei suoi baci e abbracci. Inoltre ho anche voglia di fare l’amore con lui. Che mi succede? E’ un rapporto sano o no?…io ho la sensazione che prima o poi finirà, e che comunque non lo vedo al mio fianco come l’uomo della mia vita.Perché??

    • Anna Zanon 23 Settembre 2016 at 10:05 - Reply

      Ci vuole tempo per conoscere una persona e per capire.. Si dia tempo..

  137. Valentina 19 Settembre 2016 at 15:07 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    ho elaborato dentro di me, ma soprattutto ho accettato, di non amare più mio marito. L’ho conosciuto a 22 anni e a 25 sono diventata sua moglie. Quando l’ho conosciuto ammetto di non aver provato un folle amore per lui, ma in quel momento avevo bisogno di qualcuno che mi amasse, che mi volesse bene, che mi facesse star bene.. dopo tre anni di fidanzamento decidiamo di sposarci. A 28 anni divento mamma. In questi anni ho fatto di tutto per creare la famiglia perfetta.. la famiglia in cui si respira serenità, tranquillità, sorrisi, amore.. mai un litigio.. mai e sottolineo mai.La sessualità è poco appagante, a dire il vero e lui non è un uomo che dimostra i propri sentimenti, non riesce a farmi sentire amata, non riesce a farmi sentire desiderata, non riesce a farmi sentire donna.. ma so che mi vuole bene ed ho sempre pensato “vabbè dai non fa nulla.. so che mi ama”… . Negli anni ho sempre acconsentito a tutto, mi sono adattata al suo carattere e nella coppia sono sempre stata io ad avvicinarsi per una carezza, un bacio, cucinare il suo piatto preferito, accontentarlo anche sul programma televisivo da guardare insieme.. solo che pian pianino dentro di me qualcosa si è spento.. adesso mi da fastidio anche la sola presenza ..non riesco neanche a fare l’amore con lui (ormai da 7 mesi)..e nonostante gli abbia detto che qualcosa in me è cambiato (purtroppo non sono riuscita a dirgli “non ti amo più”), che mi sento diversa .. che sto male .. lui continua a far finta di nulla comportandosi come se io non gli avessi mai detto nulla. Oggi sono consapevole di non amarlo più..razionalmente sono già fuori casa, ma in realtà mi manca il coraggio di farlo; penso alla sofferenza di mia figlia (8 anni e una spiccata sensibilità) che tra l’altro non ha mai assistito ad un litigio (anche perchè non abbiamo mai litigato!!!!!!!)..penso alla sofferenza che darei a tutta la famiglia (la mia e la sua).. penso che ho paura della solitudine.. ho paura che mia figlia possa odiarmi.. ho paura che nessuno possa capire le mie ragioni.. ho paura di un pentimento.. ho paura di fare questo passo e mi chiedo “e se poi faccio una cavolata??” Economicamente sono indipendente (negli ultimi due anni ho campato la famiglia a dir la verità ma non perchè lui sia un parassita..purtroppo il lavoro suo non va)..in ogni caso un mutuo insieme.. una finanziaria .. certo è anche vero che pago un mutuo di una casa intestata a lui.. ma ripeto lui non è una cattiva persona, è buono .. è generoso.. ma io non lo amo e non riesco a fare questo passo.. sto malissimo.. malissimo..
    Le chiedo scusa se mi sono dilungata.. ma non so come riuscire a liberarmi da questa situazione.. non ce la faccio più. voglio essere FELICE !!!

    • Anna Zanon 23 Settembre 2016 at 10:03 - Reply

      Gentile Valentina, le coppie che divorziano di più non sono quelle che litigano spesso ma quelle che non litigano mai. Non è possibile avere una relazione impegnata e non avere mai discussioni o motivi di conflitto. Temo che lei si sia adattata troppo a lui, perdendo di vista se stessa, i suoi bisogni e desideri..ma così anche se si è comportata da moglie esemplare , non è stata se stessa nel rapporto Non si è fatta conoscere per quella che era, e non ha dato a suo marito la possibilità di comprenderla e di correggere certi suoi atteggiamenti.
      Così facendo però ha accumulato molta rabbia, molto risentimento per le sue aspettative deluse, per questi anni dove ha dato tutto e ricevuto poco e questa rabbia non espressa l’ha allontanata sempre di più da suo marito.
      Il mio consiglio è di provare con la terapia di coppia: avete bisogno di confrontarvi sinceramente e di dirvi tutto quello che non vi siete detti in questi anni

  138. jude 19 Settembre 2016 at 16:53 - Reply

    Salve dottoressa,

    Sono una ragazza di 25 anni. I miei genitori sono separati, mia madre dopo tanti rapporti andati male in seguito a mio padre ha deciso di rimanere sola, mio padre invece appena dopo la relazione con mia madre si è rifatto quasi completamente una vita con un’altra donna, e non è mai stato molto presente. A causa di un rapporto ambivalente con mia madre ho deciso di trasferirmi in un altro stato con il mio attuale ragazzo per starle più lontano e migliorare il rapporto con lei (e con il mio ragazzo). In qualche modo però, ho la sensazione che il suo modo di vedere gli uomini, l’amore e i rapporti mi abbiano condizionato in maniera molto profonda. Mia madre mi ha sempre insegnato ad essere una donna indipendente, è che è una vergogna appoggiarsi a un uomo, e che in egenrale bisogna fare tante esperienze nella vita per non rimpiangere niente da vecchi (che è quello che è successo a lei dopo mio padre, immagino). Io, forse per contrasto, ho sempre avuto relazioni lunghe e stabili da quando ho 16 anni, e dopo una lunghissima di 7 anni con il mio ex e un breve periodo di pausa, ora sono con il mio attuale ragazzo da quasi 4 anni.
    Lo amo molto, e lui è molto innamorato di me e incarna l’opposto di quello che mia madre ha sempre descritto essere gli uominni.
    L”unico problema che mi porto dietro da praticamente sempre è l’ansia: ho l’ansia che questo rapporto duri a lungo, ho l’ansia del matrimonio, di fare dei figli, nonostante io non ci vedo nulla di male, ma ogni volta che provo a pensare a tutto quanto non fa che venirmi in mente mia madre e tutta la sua infelicità dei rapporti. Ho il terrore di fare dei bambini e poi magari se un giorno andranno male le cose dovrò divorziare e ricreerò nei miei figli le stesse ansie, paure e paranoie che i miei genitori hanno crearto in me. Io non voglio perdere il mio compagno, ma delle volte ho la sensazione di crearmi da sola dei problemi che non esistono (tipo che sono stata con soli 3 uomini nella mia vita) e mi metto da sola l’ansia che in futuro queste cose potrebbero crearmi problemi e infelicità e sarò costretta a interrompere il rapporto per questo motivo. Io e il mio ragazzo attuale siamo molto diversi culturalmente ma non mi ha mai pesato come cosa perchè una persona che mi fa stare bene. A mia madre lui piace molto come ragazzo e lei è anche cambiata molto nella vecchiaia e il nostro rapporto (mio e di lei) e cambiato, ma non riesco comunque a togliermi di dosso tutte le ansie e le preoccupazioni verso i rapporti e gli uomini e la sensazione di non essere abbastanza indipendente che ho da quando sono piccola, nonstante a 25 anni ho già un bel lavoro, una casa e sono in grado di mantenermi da sola. Ho paura che sto vivendo lunghi rapporti perchè da sola non varrei nulla, ma allo stesso tempo so che questa mia convinzione non è razionale e che se un rapporto è sano non ti leva nulla ma ti aggiunge. Solo che sono sempre stata portata a vedere i rapporti come una cosa che ti limita, non che ti arricchisce. Sono andata dalla psicologa per un po’ di tempo ma non ha saputo aiutarmi molto.
    Delle volte ho paura che questa mia tendenza non mi farà mai vivere felicemente un rapporto che ha tutti i requisiti per essere un bel rapporto, e felice.

    • Anna Zanon 23 Settembre 2016 at 09:52 - Reply

      Gentile Jude, lei è una ragazza molto consapevole che sa distinguere tra le sue paure e la realtà di un rapporto felice.
      Come ha acutamente osservato, queste paure sono frutto della sua storia e anche frutto dell’ ansia di sua madre che ha interiorizzato. Come combattere la paura? Bisogna accettarla, sapendo che le paure ci sono ma sono solo pensieri e non la realtà.
      Quanti uomini crede debba avere una donna prima di essere pronta ad una relazione stabile ? Cinque, dieci, venti, cinquanta? A volte il primo ragazzo che si incontra può essere quello giusto.

  139. Patrizia 21 Settembre 2016 at 23:33 - Reply

    Gentile Dottoressa, sono una donna di 35 anni e sono fidanzata da 10 con un ragazzo bravissimo, nel senso che mi adora e mi sta sempre vicino in ogni momento ed è disponibile a dare aiuto a tutti perché molo sensibile (anzi direi timido). Da 5 anni conviviamo ma io non desidero nè sposarmi nè avere figli. Lui desidera almeno un figlio e spera che io cambi idea ma sono ferma sulla mia decisione perché non avverto senso di maternità in primis ed in secundis sono io la forza lavoro della coppia da sempre e tutto ciò che abbiamo é frutto della mia fatica e delle mie rinunce e non voglio e non posso modificare i miei estremi ritmi lavorativi per crescere un figlio perché se mi fermo io finisce ogni cosa. É da tempo che nemmeno più ci sfioramo ma sembrerebbe che l’argomento non interessi a nessuno dei due…non ho più stimoli e lui non ha mi ha mai saputo stimolare , però nonostante ciò si prosegue ugualmente perché su tutto il resto siamo complici. Mi chiedevo se il desiderio di maternità ci sia a prescindere dal sentimento verso il proprio compagno o se istinto materno e amore viaggiano necessariamente sullo stesso binario. Mi trovo in una fase di stallo dove ogni giorno é uguale all’altro senza avere obiettivi e senza capire il vero scopo della vita e del mio rapporto in particolare. Grazie.

    • Anna Zanon 23 Settembre 2016 at 09:41 - Reply

      Cara Patrizia l’amore è creativo : non solo perchè si dà la possibilità di avere dei figli ( atto creativo per eccellenza) ma deve comprendere una crescita, dei progetti. Il vostro mi sembra un rapporto stagnante. L’assenza della sessualità in una coppia giovane è un grosso segnale che qualcosa non va, che è un rapporto devitalizzato, non vitale.
      Forse lei non lo sente abbastanza uomo e compagno? Credo che 35 anni siano troppo pochi per accontentarsi di un rapporto da pensionati

      • Patrizia 23 Settembre 2016 at 23:54 - Reply

        Gentile dottoressa grazie per la sua repentina risposta. Il problema é che non so realmente cosa provo per lui. Forse abitudine e perderla mi fa paura..non saprei…A dire il vero tutte le relazioni che ho avuto anche in passato finivo per chiuderle perché in realtà non ero mai stata innamorata a quel punto da desiderare solo e soltanto quella persona. Ho sempre scelto uomini tranquilli ai quali mostrare le mie capacità e tutti si sono spesso adagiati su questo facendomi perdere un pó della mia femminilità interiore anche perché spesso mi trovo a fare cose di pertinenza perlopiù maschile..come riparare una presa elettrica o riparare lo scarico del lavabo e tanto altro e così facendo perdo anche quell’impulso sessuale nei confronti del partner quasi come se non meritasse o non fosse all’altezza di saper coinvolgermi in quel senso. Premetto che sono sempre stata amata tanto dagli uomini con cui sono stata e ancora oggi a lavoro si propongono uomini facendomi complimenti per la mia dolcezza e capacità ma…nessuno che mi dia stimoli..vorrei provare amore vero e non so se è ancora possibile sentire quel tuffo al cuore che sentivo da adolescente quando mi interessava qualcuno. Mi sento vecchia e penso di non avere più reali opportunità. Le mie amiche quasi tutte sposate e con figli ed a me non fanno alcun effetto..mi dispiace anche per loro alle volte come se avessero messo un limite alla loro vita e odio pensarlo ma le trovo ridicole quando incentrano quasi tutti i discorsi su figli e mariti o su altre donne o mariti di altre donne mentRe a me piace parlare di cose più tecniche o di storia o politica …perché non riesco ad immergemi nel loro mondo? Eppure sono donna come loro! Le dico solo quest’ultima cosa…anni fa ebbi il coraggio di lasciare il mio attuale compagno e dopo un pó intrapresi una relazione con un altro uomo..non sapevo fosse sposato e lui lasció moglie e figli per me perché ,come tanti altri,diceva di amarmi..mi ha amato follemente ma io non ebbi il coraggio di distruggere una famiglia..vivevo dei rapporti intensi con lui e, per la prima volta avevo assunto ruolo di donna perché lui sapeva fare tutto ciò che di solito faccio io e senza che glielo chiedessi..era istintivo per lui…beh..anche se era perfetto e mi ha fatto sentire donna ,forse grazie alla passione iniziale, non ero sicura di amarlo presa anche dai forti sensi di colpa e dal fatto che avrei condotto una vita terribile per le lotte continue con moglie e Figli e non ho voluto rovinare l’opportunità di avere un uomo solo mio. Inizió, in contemporanea al nuovo rapporto che volgeva comunque verso la fine ,a mancarmi tutto ciò che facevo con il mio attuale compagno ,la spensieratezza di una coppia libera e decisi di andare a convivere per capire realmente cosa volevo ..e così mi sto trascinando. Dopo anni ancora penso a quell’uomo che ho lasciato ma credo che sia più per il fatto di non aver potuto condividere tutto con lui.. l’aver dovuto rinunciare a qualcosa di bello e brutto allo stesso tempo..di aver perso una sfida ma niente di più…io che Sono dolce e affettuosa non riesco ad amare con sincerità e non riesco quindi a vivere neppure con piacere il sesso…provare piacere sessuale in un rapporto é impossibile per me ….cosa mi sta capitando! Qual é il mio reale problema ??lo so che é difficile aiutare con queste poche informazioni scambiate qui nei commenti perché c’è tanto da raccontare ma non riesco a capire da dove sorgono tutti questi problemi…sono io il problema o chi mi sta vicino? perché non riesco ad amaRe realmente? Grazie e mi scusi ancora.

        • Anna Zanon 25 Settembre 2016 at 14:35 - Reply

          Buongiorno, le rispondo in modo un pò generico, le consiglierei comunque di fare qualche colloquio con uno psicologo per capire un pò meglio le sue esigenze e bisogni.
          Mi sembra di capire che il suo problema sia che nella coppia si sente l’uomo, quindi la sua parte femminile è sacrificata e non riesce a provare desiderio per un uomo che non sente abbastanza solido e “maschio”, cosa che invece il suo precedente compagno era.
          Da parte sua mi sembra di intuire che ci sia in lei un conflitto sulla sua femminilità ovvero la voglia di essere donna e mamma e la paura di farsi intrappolare in una vita soffocante e limitata come quella delle sue amiche.
          Cosa significa per lei un uomo che da stimoli?

          • Patrizia 25 Settembre 2016 at 23:56

            Buonasera dottoressa,grazie ancora per la risposta. Un uomo che da stimoli dovrebbe essere colui che mi sa sorprendere con delle sue proposte,iniziative, con la voglia di migliorarsi, sapermi sostituire nel momento in cui io non posso occuparmi di qualcosa..ma non solo nelle cose materiali ma nelle relazioni con gli altri. Uomini cosi nè ho anche incontrati ma ho sempre creduto non potessero amarmi e che io non fossi alla loro altezza. Ho quindi scelto sempre uomini più facili da conquistare …dai quali ottenere affetto dimostrando tutte le mie capacità,come se questo fosse l’unico sistema per essere amate..far notare la propria ntelligenza ..ecco perché Di solito sono sempre io quella che si occupa anche di chiedere il conto al ristorante o informazioni agli uffici, occuparsi di tutte le problematiche che magari non riguardano me ma il mio compagno. Forse è colpa mia che l’ho fatto adagiare,non do al mio compagno la possibilità di provare a fare qualcosa da solo perché ora penso che magari possa non farlo nella mia stessa maniera. Si é creata così una relazione perfetta per lui che ,sollevato da molti compiti, tende a ricambiare con un affetto indescrivibile e felice anche del fatto che si litiga poco perché tutto sembra, grazie alle mie fatiche , apparentemente perfetto. L’uomo con cui sto è timido ma molto affettuoso e simpatico, la mia famiglia lo adora ,tutte le mie amiche me lo invidiano per la sua bontà ,dolcezza e altruismo eppure io sento un vuoto.Di certo dovrei risolvere anche il problema del sesso inesistente come le ho già detto …io fuggo perché sento che lui non mi sa prendere come vorrei..lui cerca di capire da me cosa voglio e di provarci in altri modi ma so che é una forzatura per lui..dovrebbe essere tutto naturale e non su indicazione e quindi quelle rare volte che stiamo insieme vivo il momento senza piacere e sempre nel ricordo della perfetta sintonia sessuale senza spiegazioni che invece avevo con l’altro. L’altro dava stimoli…aveva idee,progetti..era lavorativamente realizzato e .mi sentivo donna…ma ero arrivata troppo tardi ed ho dovuto rinunciare e non capisco poi perché ad un certo punto mi mancava il mio attuale compagno. Vorrei amarlo perché non è il cosiddetto” str….”ma un uomo meritevole di amore..e magari di una famiglia come desidera da me ..ma io continuo a guardarmi sempre intorno…come se ancora non fosse arrivato quello giusto ma poi tremo all’idea di perderlo…so bene che è un atto egoistico il mio costringendo a portare avanti una relazione con questi presupposti ma sono troppo confusa e spaventata dall’età che avanza, dalla indecisione e dalla paura della solitudine. Ho paura dj lasciare il mio compagno e magari poi scoprire di aver sbagliato e non poter più rimediare. Dottoressa é troppo complesso,avrei tanto da raccontare. Io sono una donna che pensa solo al lavoro,che vive nella rassegnazione delle relazioni e che pensa troppo..motivo anche di continua ansia e panico. Dovrò di sicuro fare consulenza psicologica ma per lavoro non ho mai tempo e poi le mie problematiche toccano ogni sfera e non so se ci sia bisogno di uno psicologo che abbia un’ esperienza specifica perché non trovo la fonte del problema. Magari su questa ultima cosa può darmi un suo suggerimento.Grazie ancora.

          • Anna Zanon 27 Settembre 2016 at 10:37

            La ringrazio per il suo ulteriore chiarimento. Lei è alla ricerca di un rapporto alla pari come quello che aveva con il suo ex, con cui c’era sintonia sessuale perchè lui era uomo e lei poteva permettersi di fare la donna. Qui, temo invece che lei faccia la mamma: il suo compagno è dolce, coccoloso ma le lascia tutte le responsabilità come fanno i bambini con la mamma. Ma quando una donna si sente troppo mamma non riesce a sentirsi “femmina”, con i ragazzini non si fa sesso.
            La radice di tutto questo? Forse la mancanza di autostima che le fa pensare di non riuscire a tenersi un uomo vero, e che la fa pensare che bisogna guadagnarsi l’amore diventando indispensabili per l’ altro. Forse lei inconsciamente tende a scegliere uomini più deboli, che riesce a gestire ma si trova poi a essere l’unica a ” tirare la carretta”. So che la mancanza di tempo può essere un problema ma si conceda di ricevere qualcosa e di pensare anche alle sue esigenze

  140. Barbie 23 Settembre 2016 at 18:16 - Reply

    Cara Dottoressa buona sera,
    Sono una giovane ragazza di 21 anni, e sto con un ragazzo di 25 da poco più di 4 anni. Io e il mio partner abbiamo una relazione in grado di passare dalle stelle alle stalle, le spiego: quando siamo spensierati e senza problemi siamo molto felici insieme, parliamo del nostro futuro, di lavoro, di famiglia, abbiamo parecchi interessi comuni. Ma nei momenti difficili invece, basta anche un nonnulla per farlo diventare una persona paranoica, manipolatrice, ossessiva, possessiva ed eccessivamente f gelosa. Il problema è che io non riesco a capire perché nonostante questo ho alcuni dubbi che mi tormentano e non mi fanno dormire la notte. Non c’è più fiducia tra noi a causa di alcuni suoi errori passati, ma che io ho “perdonato” per così dire, ma non riesco a dimenticare. Da allora il nostro rapporto è cambiato ed io insieme a lui. Non ho più una vita sociale a causa della sua gelosia, ogni cosa che faccio la faccio in funzione a lui annullando me stessa, pensando sempre e soltanto a ciò che potrebbe pensare lui di me. Mi controlla il telefono, i messaggi, i tabulati.. Prima ogni giorno ora di meno, ma sempre e comunque è una cosa che deve fare altrimenti non si sente sicuro di me. Pensa che io vada con altre persone quando non è così! Non vuole che mi iscrivo sui social sempre per la sua dannata gelosia, io non lo faccio perché non ho necessità, ma il fatto che lui voglia comandarmi su quasi tutto mi rende inutile, mi sento come un prigione. Lui dice sempre che cambierà, che con il tempo e crescendo la nostra relazione migliorerà che poi un giorno non sarà più così geloso e avremo una vita felice insieme. Io mi trovo ad un bivio, perché non riesco a capire quale sia la cosa giusta da fare, se lasciarlo nonostante so che starei malissimo, dopo questi anni e i momenti belli passati insieme, o se continuare a sperare in suo miglioramento, visto che quando non abbiamo problemi andiamo molto d’accordo. Io ho già parecchi dubbi sul mio futuro lavorativo, ho perso la fiducia in me stessa, l’autostima, mi sento incompresa, inutile, insoddisfatta di tutto. Spero di ricevere presto una sua risposta, grazie infinitamente.

    • Anna Zanon 25 Settembre 2016 at 14:38 - Reply

      Cara Barbie, non può esserci amore sano se non c’è fiducia. La gelosia del suo ragazzo mi sembra eccessiva e lei poco alla volta sta cominciando a rinunciare ad avere una sua vita.
      L’amore non è tutto senza maturità psicologica rischia di diventare una prigione

  141. Nene 3 Ottobre 2016 at 15:55 - Reply

    Salve Dottoressa, sono una donna di 31 anni che dopo 11 anni di fidanzamento, dopo aver deciso di sposarsi, nel pieno dei preparativi ha deciso di mettere un punto. Il rapporto col mio ex ragazzo è iniziato un pò per scherzo da parte sua ma in modo molto serio da parte mia. Non aveva una gran voglia di legarsi ma alla fine ha ceduto. I primi anni sono stati di alti e bassissimi, una gelosia morbosa, litigi assurdi anche solo se mi guardavo intorno. Piano piano le cose sono cambiate, la gelosia è andata quasi sparendo ma il rapporto era strano. Complimenti quasi del tutto assenti, ogni decisione dovevo prenderla da sola, anche i regali andavo a comprarmeli io, condividevamo sole le uscite ed i suoi problemi per i quali ci sono sempre stata. I suoi innumerevoli vizi, sono stati molto spesso oggetto di discussione, ma mai nulla è cambiato nei suoi atteggiamenti. I rapporti intimi avevano degli alti e bassi, e non mi sono mai sentita completamente apprezzata ne fisicamente ne intellettualmente. Prima di me venivano sempre le sue necessità, i suoi hobby e il suo lavoro. Nonostante ciò, e nonostante la mia famiglia in continuazione mi facesse notare le sue innumerevoli mancanze, sono andata avanti facendo finta di non vedere e morendo dentro un pò per volta, sperando in un suo cambiamento e nella mia rinascita. Negli ultimi mesi, col matrimonio alle spalle, ho iniziato ad analizzare con maggior raziocino il nostro rapporto e ho preso la decisione di lasciarlo. Ripensando alle tante cose strane che si sono susseguite nel nostro lungo rapporto, ho anche scoperto che mi ha tradito, lui giura una sola volta ma la mia sensazione, nutrita anche dall’inviolabilità del suo cellulare e dei suoi contatti sui social, è che fosse sistematico e lo facesse appena ne aveva l’opportunità. In ogni caso, da quando ci siamo lasciati lui fa leva sulla mia forse smisurata sensibilità, mi dice che sta male, mi giura che è cambiato (è passato appena un mese), che ama me più di ogni altra cosa al mondo e che vuole solo rendermi felice. Vorrebbe un’altra possibilità. Io sono fortemente combattuta, ho mollato perchè ero infelice, ma nello stesso tempo lo amo e non posso cancellare 11 anni all’improvviso. Ero arrivata al punto di non riconoscermi più, di guardarmi allo specchio e piangere, la mia autostima era ai minimi storici e lui quasi non si accorgeva di me e del mio malessere nonostante gliene parlassi. Non so che fare, se mi lascio convincere e riprovarci temo di distruggermi

    • Anna Zanon 11 Ottobre 2016 at 10:29 - Reply

      gentile Nene, credo che invece lei sappia bene che cosa fare e che abbia maturato una decisione solo che è difficile lasciarsi alle spalle 11 anni di rapporto e la prospettiva di un matrimonio. Forse nel suo lungo fidanzamento lei ha sperato tanto che lui cambiasse e adesso che dice di essere cambiato, le sembra un peccato non dargli una possibilità.
      Che dire? Undici anni sono un tempo molto lungo, soprattutto se si vive un rapporto che crea malessere e che manda l’autostima ai minimi storici.
      Lui può avere sicuramente il desiderio di cambiare, bisogna verificare se ne ha la capacità e se ha la capacità di mantenere il cambiamento nel tempo.
      Se desidera riprovarci,il mio consiglio è quello di farvi seguire da un terapeuta di coppia prima di affrontare un passo così importante come il matrimonio

  142. Marica 4 Ottobre 2016 at 12:05 - Reply

    Salve, ho una relazione con il mio ragazzo da 1 anno e 5 mesi. Siamo sempre stati una coppia molto affiatata, poi qualche mese fa ci siamo lasciati per circa 2 settimane e siamo restati da soli perchè era un continuo litigio in quel periodo, passato quel periodo le cose andavano bene, non abbiamo più litigato e abbiamo parlato per evitare ricapiti una situazione del genere. Sono stata veramente tanto male quando mi ha lasciata, sia perchè lo amavo tantissimo, sia perchè non me lo sarei mai aspettata da lui, infatti c’è stato per un periodo abbastanza lungo una serie di preoccupazioni mie che gli ho spiegato, avevo paura che potesse capitare di nuovo, che mi rilasciasse e che poi io stavo così male di nuovo..una sorta di angoscia perenne,ansia e comunque pensavo anche a proteggermi, a non soffrire così tanto nel caso sarebbe successo di nuovo.
    Ma nonostante questo come le dicevo le cose stavano andando bene fino qualche giorno fa in un io dal pomeriggio alla sera (quindi nell’arco di pochissimo) io ho sentito come se i miei sentimenti verso di lui non erano più gli stessi, come se fossero svaniti all’improvviso senza una causa, senza alcun motivo. Io ci sto male perchè so che ci tengo ma vorrei che tornasse tutto come prima, che consigli può darmi? Può essere stata questa paura di perderlo e di conseguenza la paura di soffrire di nuovo a farmi allontanare così da lui senza accorgermene?

    • Anna Zanon 11 Ottobre 2016 at 10:32 - Reply

      Gentile Marika, si è possibile. Ho la sensazione che nel vostro rapporto nonostante ci sia discussione, ci sia forse poca comunicazione.
      Forse fate fatica a condividere con l’ altro in modo pacato i vostri desideri, a dire ciò che vi ha ferito.
      La mancanza di comunicazione porta a volte a creare un muro di rancore e di distacco verso l’ altro

  143. Mari 9 Ottobre 2016 at 22:02 - Reply

    Gentile Dottoressa, buonasera

    le scrivo perchè come molti altri, mi sono rivista nel suo articolo.Sono una ragazza di 26 anni e conosco il mio compagno da 11 anni, anche se ci siamo fidanzati nel 2008.Lui ha 3 anni poù di me.La nostra relazione non è mai stata facile.Non nego che la colpa spesso e volentieri fosse mia.Deve sapere che non ho mai conosciuto mio padre.Certo, so come si chiama, dove vive e cosa fa nella vita.A dirle il vero potrei tranquillamente scrivergli per cercare di costruire un rapporto, ma non lo faccio perchè ci ho già provato quando avevo 18 anni e da parte sua non avevo riscontrato l’entusiasmo che mi aspettavo.Ho avuto un padre adottivo col quale ho chiuso i rapporti tre anni fa in seguito ad un litigio.Lui mi ha definita un fallimento e per me questo ha chiuso qualsiasi rapporto.Ora lui e mia madre non stanno più insieme.Venendo al mio compagno, la sua famiglia è più solida da questo punto di vista.I suoi sono molto affiatati e ho capito guardando loro come dovrebbe essere un matrimonio sereno.Ho sempre visto in lui la persona su cui fare più affidamento in assoluto,ma allo stesso tempo, non mi sentivo mai abbastanza, quasi come se mi desse per scontata pur sapendo quanto ci tenesse.Ho fatto delle scenate di gelosia assurde.Gli controllavo il cellulare e le mail.Non disdegnavo però la corte dei ragazzi che mi circondavano.Sia chiaro, non l’ho mai tradito, ma nelle molteplici volte in cui ci siamo lasciati, ho frequentato altre persone.Ne ho sempre parlato con lui.Per un periodo abbiamo anche vissuto insieme durante l’università e abbiamo avuto un brutto incidente in cui ci siamo salvati per miracolo.Poi io ho cambiato città per via dell’università e le occasioni per vederci erano o a casa dei miei o a casa dei suoi, cosa che ci fece fare un passo indietro nella relazione.Lui non ha mai mostrato interesse per nessuna.Questa cosa da una parte mi rassicurava, mentre dall’altra mi faceva sentire in colpa perchè pensavo che se anche lui avesse conosciuto qualcuno, sarei stata meno colpevole.L’anno scorso ha fatto un viaggio all’estero.Dopo poco tempo ci siamo lasciati per l’ennesima volta.Io sono tornata sui miei passi poco dopo ma lui aveva conosciuto un’altra.Ho avuto un attacco di panico e credevo che il mondo mi crollasse addosso.Non l’ho più sentito finchè ho saputo che era tornato in Italia.Ci siamo visti e lui continuava a rifiutare qualsiasi mio avvicinamento.Non capivo perchè si comportasse così, io avevo deciso di mettere da parte l’orgoglio e di ricominciare ma lui mi disse chiaro e tondo che non voleva più avere a che fare con me.Mi allontanai e dopo qualche tempo conobbi un ragazzo nella città dove studio.Non era per niente paragonabile a “lui”, ma mi dava quello di cui avevo bisogno: rassicurazioni e mi faceva sentire più femminile,tanto da farmi scoprire il mondo delle gonne.In ogni caso durò molto poco perchè non riuscivo proprio a vedere un futuro con lui e il caso volle che il mio “lui” mi scrivesse per farmi gli auguri di compleanno.Tornammo a sentirci e le cose andavano bene ma senza che diventassero mai “ufficiali” tra noi.Ci vedevamo davvero poco perchè lui era tornato all’estero.Quest’estate abbiamo potuto passare più tempo insieme ma io non riuscivo a smettere di pensare alla ragazza con cui era stato quando era via.Ogni cosa me la ricordava, mi sentivo in competizione.Lui non ha mai fatto niente per farmela ricordare o cose così, ero proprio io che la vedevo come una presenza costante.In un secondo momento ho saputo che quel giorno mi aveva rifiutata perchè stava ancora con lei, ma che non me l’aveva detto perchè io gli avevo detto “non dirmi niente di lei”.Questa cosa mi ha fatta star ancora peggio perchè se avessi saputo che stava con lei, non gli avrei mai chiesto di vederci e sopratutto è stato un ulteriore rifiuto!Ne abbiamo parlato un sacco e piano, piano ho smesso di pensarci.Fino alla settimana scorsa, quando un’amica mi ha chiesto come andassero le cose tra noi e lì è risbucato il fantasma della sua ex.Abbiamo litigato perchè sento che lui non dice mai niente che mi possa far sentire “meglio di lei”.Lo so è egoistico, infantile e sono tutte mie insicurezze…ma vorrei che lui fosse più rassicurante.Oggi abbiamo litigato di nuovo perchè lui (da quando ha scoperto la tecnologia non ne può più far a meno, mentre quando l’ho conosciuto a malapena sapeva di avere un cellulare) ha uno scambio di like e cuoricini con una ragazza su facebook.Gli ho detto che è una mancanza di rispetto nei miei confronti e che non pensa mai a cosa mi potrebbe far star male (piango spesso per queste cose).Lui mi ripete che è giunto al limite, non ha più pazienza e che si rende conto di non metterci l’impegno che dovrebbe.Stasera gli ho proposto di iniziare una terapia di coppia perchè ridendo e scherzando, sono un sacco di anni quelli che ci portiamo dietro.Lui non ne è convinto e prima di andare, vuole che ne parliamo faccia a faccia.Ma non c’è nient’altro da dire.. o io accetto che lui ha avuto un passato con questa ragazza e che non mi farà mai i complimenti o la vivrò sempre male.Lui invece o accetta la mia gelosia o inizia a darmi le rassicurazioni che gli chiedo.Facile a dirsi,no?Mi rendo conto che dovremmo solo lasciarci e voltare pagina.Ma io vorrei chiedere l’aiuto di uno specialista.Credo che ci farebbe bene in ogni caso, non solo come coppia. In questo momento io sto concludendo gli studi nella città in cui mi sono trasferita e vorrei costruire qualcosa insieme a lui, che invece ha deciso di iscriversi nuovamente all’università intanto che aspetta di trovare un lavoro non stagionale.Questa cosa mi ha dato un’ulteriore mazzata perchè io sarei disposta a cercare insieme anche all’estero qualcosa,lavoro, fortuna.. ma se lui ricomincia a studiare proprio ora che io finisco, è come se non facessimo mai il passo verso il mondo degli adulti!Io tornerò dai miei e lui starà ancora dai suoi.Ho scritto davvero un sacco ma spero di averle dato un quadro abbastanza esaustivo della situazione!Grazie della sua disponibilità, spero davvero che mi possa aiutare.

    • Anna Zanon 11 Ottobre 2016 at 08:52 - Reply

      Cara Mari, purtroppo essendo stata abbandonata da suo padre e dal suo patrigno porta nella relazione con l’ altro un bagaglio di insicurezze pesanti, la paura di non essere abbastanza amabile e amata, di poter essere abbandonata. Da questa ferita così profonda nasce il suo grande bisogno di conferme affettive senza però avere la capacità di darle all’ altro in ugual misura. Essendole mancata la figura paterna, si porta dietro la fame di un amore incondizionato che è quello di un padre verso la figlia, bisogna accettare di vivere con questo buco. Purtroppo lei ha delle aspettative sulla relazione che sono poco realistiche: nessun uomo può rassicurarla in continuazione. In fondo il suo ragazzo ha scelto lei e questa è già una rassicurazione.
      Credo che un percorso personale con uno psicologo potrà aiutarla ad avere più sicurezza in sè e a guarire queste ferite sanguinanti

  144. sara 14 Ottobre 2016 at 15:24 - Reply

    Sono una giovane ragazza di 22 anni e mi sono rivista in esattamente tutti questi punti. Ho conosciuto il mio ormai ex-ragazzo a 15 anni e sono stata fidanzata per bene 7 anni quando quest’inverno ho preso coraggio e ho deciso di chiuderla definitivamente dopo moltissimi tentativi e sofferenze, dato che il suo era un continuo lasciarmi e riprendermi, dirmi grandi parole ma a fatti dimostrare l’esatto opposto. Nonostante siano passati 10 mesi e io stia uscendo con un altro ragazzo non riesco ancora a sentirmi a posto.. ad essere felice. Inconsciamente ho sempre il pensiero fisso su di lui, probabilmente dovuto al fatto che continua a mandarmi indirettamente messaggi dove spera in un mio ritorno ed esprime l’amore verso di me.. Diciamo che mi ha dimostrato in questi mesi tutto quello che non mi ha mai saputo dare. Quindi io ora mi chiedo.. è normale non riuscire a dimenticarlo ed essere ancora infelice dopo questi mesi? Io con questo ragazzo con cui mi sto frequentando sto davvero bene insieme..è tutto l’ opposto del mio ex caratterialmente.. quello che io so di volere per me. Però non riesco a spiegarmi perchè penso ancora così tanto al mio ex…… Ho pensato tante volte di riprovarci l’ ennesima volta ma questa volta sono stata frenata dai passi in avanti che ero riuscita a fare e dal fatto di aver capito che quello che mi serve non è quello che mi dava lui. Ho paura di non riuscire a poter essere felice senza il mio ex, anche se è stata la causa di tanta infelicità per anni.. non so darmi una spiegazione.

    • Anna Zanon 17 Ottobre 2016 at 08:44 - Reply

      Gentile Sara non è che lei per qualche motivo si sente in colpa nei confronti del suo ex ragazzo? Forse si sente in colpa perchè l’ha lasciato e lo vede soffrire?Io credo che la sua sensazione nasca da una difficoltà a separarsi dopo tanti anni, è stato il suo primo amore, avete condiviso tante cose e siete cresciuti insieme.

  145. Nanny 16 Ottobre 2016 at 23:22 - Reply

    Buonasera, mi verrebbe da dire che sono capitata per caso su questa pagina poiche non ho una buona capacità di realizzare che il mio rapporto non va e invece è proprio così o meglio sono io che non sto più bene. Ho 19 anni e sono fidanzata con un ragazzo della mia stessa età da un anno e 5 mesi. Non sono una ragazza che di solito fa un account per scrivere un commento su una pagina , ho deciso di farlo qui perché ciò che ho letto mi rispecchia in tutto e per tutto! Io vivo un rapporto patologico , malato che non avrei mai immaginato di vivere. Diciamo che la persona che vive male il rapporto sono io , sono io molto ossessiva, possessiva e qualsiasi altra cosa che si attribuisce in un rapporto patologico. diciamk che la mia relazione è iniziata molto prima dell anno e 5 mesi che abbiamo passato insieme. Ci siamo conosciuti che lui aveva un amicizia con una ragazza che lì per lì sembrava essere una normale amicizia , in quel periodo non mi ci faceva capire niente mi lasciava perché doveva sistemare delle situazione poi mi riprendeva perché le aveva sistemate tant’è che un giorno ho preso una posizione e ho lasciato stare tutto sopratutto lui. Ho scoperto più in là che si era messo con la sua amica storia durata 4 mesi. Poi lui è tornato da me lasciandola per una serie di motivi , mi ha scritto per quasi 3 mesi e non si stancava mai nonostante i miei ripetuti NO, decido di scrivergli una lettera non pretendendo una risposta . Al tempo andavo a scuola e un giorno sì è presentato con rose e lettera dove mi diceva di ricominciare. Da lì è ricominciato tutto è come ho già detto sono un anno e 5 mesi che stiamo insieme in questo anno lui mi ha fatto vedere che non era la persona che in quel periodo avevo conosciuto, facendomi partecipe di ogni cosa , privandosi di tutto pur di farmi stare tranquilla, standomi ogni giorno vicino , insomma mi amava. Io dopo qualche mese ho cominciato a farmi paranoie ho cominciato a fare le prime litigate ho cominciato ad ammutolirmi per ogni cosa insomma r iniziato il rapporto malato. I primi mesi era comprensivo quando è cominciato il rapporto così malato nei suoi confronti però Lui mi ha sempre messo al corrente che prima o poi si sarebbe rotto qualcosa se continuavo ad incazzarmi se lui voleva stare con gli amici o altre cose che un ragazzo di 19 anni vorrebbe fare ovviamente sempre con il dovuto rispetto verso di me. Beh questa cosa credo si sia rotta ora io mi sento non ascoltata non capita perché ora ogni volta che mi incazzo mi dice che rompo pesantemente e che lui non vuole più ascoltarmi perché sono sempre le stesse cose e ogni volta che mi incazzo si incazza più lui e soprattutto sento che non mi dà le attenzioni , ho paranoie che a lui non frega niente di me, che lui preferisce i suoi amici a me e quindi di conseguenza mi innervosisco se vuole uscire una sera con loro. Quando sto con lui sto al settimo cielo perché mi coccola ma sembra che non mi basti perché io nonostante tutto ho delle mancanze. Lui mi ha sempre detto che per L eta che abbiamo avere un rapporto troppo morboso poi va a rovinare il rapporto , che non possiamo essere solo io e lui lui e me r quindi stare ogni giorno ogni ora insieme , invece io la penso diversamente io ho sempre bisogno di lui vorrei vederlo ogni giorno mi manca ogni secondo e quindi mi viene la paranoia che magari a lui non importi niente e che quello non è amore perché io la vivo totalmente differente . Sono io che sono matta o veramente c’è qualche problema ?

    • Anna Zanon 17 Ottobre 2016 at 07:32 - Reply

      Cara Nanny, credo che ci sia in lei una grande fame d’amore. E’ come se avesse un buco dentro e l’amore che riceve non le basta mai. Purtroppo gli uomini,soprattutto se molto giovani si stancano di dare conferme in continuazione e di sentirsi nella posizione di doversi giustificare se fanno cose normali come vedere gli amici. Un rapporto sano non è un rapporto simbiotico dove si sta sempre insieme e tutto il resto del mondo fuori. Se continua così temo che finirà per perderlo.
      Cominci invece ad occuparsi di se stessa, lui non può essere la sola cosa bella della sua vita!

  146. Memo 19 Ottobre 2016 at 20:59 - Reply

    Cara dottoressa,
    Sono una ragazza di 25 anni, molto sensibile. Anche se vivo fin da piccola una situazione familiare angosciante, ho sempre cercato di darmi forza e di essere positiva. Ma a volte a seguito di scontri con mia madre, pensavo di mettere fine alla mia vita. Un ragazzo straordinario mi ha come salvato da questo inferno e fatto conoscere la felicitá. Un amore da favola..io 18 e lui 22 ai tempi. Dopo due anni splendidi , a parte le gelosie, inizia il calvario. Io mi trasferisco per studio nella sua stessa cittá. Prima il problema è che stavamo lontani, ora il problema è l’opposto. Lui si sente stressato da me perchè io chiedo di vederci, e lui deve studiare. Attraversa una crisi e depressione per il suo ritardo accademico…io cerco di aiutarlo standogli vicino, ma lui mi allontana perchè mi vede di intralcio. Allontana tutti. La prima volta che mi lascia, io me la passo nera. Dopo 6 mesi comincio a riprendere in mano la mia vita, conosco un ragazzo per il quale nutro una profonda simpatia, ed è proprio in quel momento che Lui ritorna. Io non sapevo più se lo rivolevo…ero troppo delusa. Gli dico che avrebbe dovuto dimostrarmi di tenerci a me. In realtá non mi dimostra…ma ritorniamo insieme ugualmente. Lo ritrovo molto cambiato, solo dopo mi rendo conto che stava ancora male. Inoltre ritrovo in lui un attaccamento morboso a sorella e mamma ( sua sorella tempo prima aveva subito dei seri problemi psicologici e quindi successivamente, anche se guarita, lui le stava molto dietro). Comincia a darmi fastidio questa situazione. Io mi sentivo sempre al secondo posto rispetto a sua sorella. Mi sentivo spesso sola. Ogni volta che lui veniva a trovarmi, puntualmente dovevamo andare anche a salutare sua sorella. Cominciano ad uscire fuori una serie di problemi…di gelosie..da entrambe le parti. Lui mi lascia ancora e diverse volte. Io ogni volta con un comportamento ossessivo metto la dignitá sotto i piedi e gli corro dietro. Diventano episodi ciclichi… Le ultime volte che torniamo insieme sono io a non sentirmi più soddisfatta. Comincio ad avere l’ansia se penso di vederlo… A un certo punto decido di metterci io un punto a giugno di quest’anno. Ma quest’ansia passa per un pò, ma poi diventa peggio di prima. Mi manca troppo, così, come sempre, torno io ad elemosinare (nonostante l.abbia lasciato io questa volta). E lui come sempre dice Basta. Ci vediamo..ricadiamo in tentazione. Ma poi lui non vuole ricominciare. Mi dice solo che devo finire i miei studi e che lui anche deve finire…Che siamo diversi..ecc.
    Io sto male, male. Provo un amore-odio. Non sono contenta ma, allo stesso tempo non riesco a vivere senza la sua presenza. Sono in confusione totale..non sò cosa voglio. Comincio ad avere un.ansia che mi.porta senso di vomito, mancanza di respiro…ecc ecc in agosto. Così ne parlo con i miei… Ora, è da settimane che non lo chiamo più. Ma ci penso sempre..e la speranza di un suo ritorno, o la paura che trovi un.altra, mi uccide. La cosa che più mi spaventa sono i MIEI PENSIERI negativi Non mi sveglio più col senso di vomito.. Ma penso a cose strane..che la vita non ha un senso…che mi sento sola e che forse, non ha senso continuare. Ho tanta paura di non riuscire a gestire le mie azioni. I miei genitori poi..vederli in lotta mi fa stare malissimo. È raro vederli ridere insieme o semplicemente parlare. Quando succede sono felice e mi stupisco. Mia madre ha una depressione cronica..si focalizza solo su mio padre e le diatribe con i suoi parenti. Sembra che si dimentica che ha dei figli…che dovrebbe pensare a noi. Invece se qualcuno di noi ha un problema, diventa sempre lei la protagonista (con i suoi soliti problemi). Siamo tutti provati a modo proprio. Mio fratello più piccolo ci tratta male a tutti, e crea le situazioni per ferire verbalmente. Mio padre non si arrende e cerca di tirare avanti (nonostatnte mia madre non gli da tregua). L’intento ora è quello di riprendere gli studi in qualke modo. È da due mesi che sto qui senza fare nulla. A momenti sto meglio, poi sto peggio di prima. Ma ho paura di ritornare in cittá, forse mi accompagna mia sorella.. E intraprendo una terapia. Ho paura di stare da sola con questi brutti pensieri.
    Grazie dottoressa

    • Anna Zanon 20 Ottobre 2016 at 08:20 - Reply

      Cara Memo, non devi stare da sola con questi brutti pensieri, con questa solitudine opprimente, devi farti aiutare e andare in terapia il prima possibile.

  147. Sofi 3 Novembre 2016 at 11:12 - Reply

    Buongiorno dottoressa,
    sono capitata per caso su questa pagina perchè evidentemente mi sto chiedendo se l’amore che ho vissuto (o perlomeno, così credevo che fosse) sia, appunto, un amore malato. Scrivo al passato perchè non sto più sentendo e vedendo questa persona.
    Era una relazione in cui c’era sofferenza da parte di entrambi e caratterizzata da continui e violenti litigi, più o meno sempre per le stesse cose (apparentemente) di poco conto.
    Sui valori come impegno nel lavoro, famiglia, lealtà, sincerità credo fossimo in sintonia ma non si riusciva a vivere la quotidianità. I nostri bisogni erano quasi sempre diversi e non si riusciva mai a trovare un equilibrio. Ogni cosa che uno faceva per l’altro veniva puntualmente recriminata e fatta pesare.
    A me mancava una presenza vicina, una persona che mi capisse e che condividesse con me i miei dolori e le mie gioie. A lui mancava l’aria perchè non riusciva a rinunciare alla sua libertà, diceva che voleva a fianco una persona felice e serena. Io ho un vissuto a prima vista più difficile del suo e quando provavo a parlargli di un mio problema mi rispondeva che lui non poteva farci niente e quasi mi rimproverava perchè non ero felice.
    Ha provato a fare delle rinunce per stare con me dopo che è trascorso un pò di tempo dall’inizio della relazione ma io, ormai convinta che lui fosse più felice a non farle, mi sentivo sempre scomoda e in colpa e andavo contro me stessa lasciandolo libero. Non ero mai serena. Sono comparsi anche problemi di salute a entrambi e ogni litigio non finiva mai veramente, si trascinava sempre in un vortice di rabbia e risentimento.
    Non c’è mai stata nemmeno la fase “delle farfalle nello stomaco” perchè sin da subito eravamo in disaccordo, sin da subito si parlava di chiudere la relazione. Io ho sviluppato nei suoi confronti rabbia e aggressività che poi riversavo su me stessa.
    Adesso non so neanche più chi sono, mi sento completamente allo sbaraglio ed è come se avessi perso le mie sicurezze.
    L’ho conosciuto in un momento difficile perchè ero in terapia per cercare di capire chi sono e cosa voglio dalla vita. Quindi non capisco se possa essere stato a causa delle mie insicurezze e debolezze che tutto sia finito in fumo o se si sia trattato di una coincidenza, se io e lui siamo effettivamente incompatibili perchè non vogliamo le stesse cose o semplicemente perchè non è amore. Mi sento sbagliata anche a causa di ciò che mi diceva e cioè che le mie richieste di vicinanza e affetto erano eccessive.
    Sto soffrendo molto perchè è una persona d’oro, con tutti i suoi limiti e debolezze. Però non ero felice: mi ricordo che guardavo le altre coppie e mi chiedevo se mai io avrei potuto essere felice come lo erano loro. Mi mancava sempre qualcosa. Che fossi io a pretendere troppo?
    Quanto una persona è sbagliata in sè e per sè per ciascuno di noi e quanto invece il nostro modo di essere, il nostro vissuto influenza la relazione?
    Grazie per le risposte che vorrà darmi.
    Sofie

    • Anna Zanon 15 Novembre 2016 at 13:24 - Reply

      Gentile Sofi, difficile dirlo ma mi sembra che il vostro rapporto sia nato con il piede sbagliato. Quando i reciproci bisogni non collimano e per stare con una persona bisogna rinunciare a delle parti importanti di sé significa che si sta con una persona poco compatibile. L’amore non deve essere un lavoro, specie sin dall’inizio

  148. Catry 12 Novembre 2016 at 21:54 - Reply

    Chi ha scritto questo articolo e una persona veramente intelligente…capire i meccanismi che scattano nella nostra mente e veramente complicato e complesso…ancora di più quanto di mezzo ce un sentimento che sovrasta le nostre emozioni e quindi a sua volta condiziona a mio parere i modi di reagire,i pensieri le azioni entrando in un circolo vizioso nei confronti del partner…ho riflettuto molto leggendo questo articolo… Grazie!

  149. max 13 Novembre 2016 at 21:48 - Reply

    Sono tre giorni che ho chiuso ogni contatto.sono a pezzi.dopo mille casini dopo mille o ci prendiamo una pausa o ci lasciamo o andiamo avanti come dico io ,dopo ogni discussione dal nulla,erano giorni che cominciavo ad esser davvero stanco e dopo due giorni in cui ci siamo sentiti meno del solito a causa della stanchezza e della mia logorazione si é presentata a casa mia dicendomi che voleva cominciare un bel week end.invece come é arrivata era già arrabbiata e ha cominciato un monologo di un ora su quello che non andava bene di me sul mio comportamento,sul fatto che non combatto,che me ne frego che sto prendendomi gioco di lei che voglio farle pagare ogni cosa brutta che lei ha fatto a me…….ero a pezzi..ero a pezzi prima e sempre di piu e dopo questa ulteriore batosta e aver sentito un ora di queste cose e sentirmi dire sono uno stronzo e uno che se ne frega etc…non sapevo piu che dire…non avevo piu la forza per dire nulla..per incrociare il suo sguardo arrabbiato..non sapevo che fare..e in piu mi sentivo ancora piu carico di peso nel fatto di sentirmi dire he avevo un comportamento brutto e che mi stavo prendendo gioco di lei che non mi comportavo bene in nessun caso…ero a pezzi.non sapevo che dire…..ne ho sentite tante in quest anno e mezzo…oggi e il nostro giorno tra l altro ma ho paura a sentirla..perché in ogni caso dopo aver scalato montagne enormi nella relazione ora sono stanco non ho costruito niente e in piu sono uno stronzo e questo aggrava la mia condizione.anche se un mese fa come altre volte quando voleva prender pause o lasciarci era perché comunque diceva che lei mi trattava troppo male ed io troppo bene e non era giusto stare cosi.poi il giorno dopo ha voluto ricominicare in pompa magna come al solito ma dopo due giorni solita crisi…e dopo una settimana ancora..e l altro giorno un altra scarica di negatività.sto cambiando anche io sto esaurendo ogni forza ogni sanità mentale.mentre lei credo viva la cosa senza nessun peso anzi.é incredibile..ci si ammala e si é soli. ti entra dentro..tutte le piccole e continue denigrazioni o muri fino alle grandi ti fanno sentire inappropriato sempre,gia in partenza….lei ha un pubblico e una rete di relazioni la quale puo esser una fonte primaria di soddisfazione e specchio della sua falsa bontà perfetta.ci si sente imbarazzati a provare sensazioni perché sai gia in un rifiuto o in un commento negativo o indifferenza.sono in questa situazione é non é facile chiudere cosi.senza contatti.non so perché l ho fatto.so che qualcuno dall altra parte era gia arrabbiata prima di questo e credo lo sarà anche ora,ho paura in ogni caso di quello che potrebbe pensare o fare l ha ammesso anche lei che é una relazione malata,e visto che ne ha gia vissuta una io non penso di volerlo ne di riuscire ad andare avanti.ho paura di essermi ammalato e so che non é mai stato facile,non lo é ora e credo lo sarà qualsiasi sia il futuro.mi dice che sono uno che se ne frega,che non combatto che voglio prendermi gioco,che sono onnipotente,che devo cambiare(sempre)che devo essere come sono,ma che devo cambiare come ero prima,che senò lei se non ci rifletto e non faccio tutto non sa se può ancora andare avanti con me.sono sempre minacce ,o piccole o grandi lo sono.lei é bella e appariscente e ama avere il pubblico piu vasto e lo va a cercare.é come se ho vissuto con una persona quasi dolce,brava nelle faccende di casa nel suo lavoro,ma per l 80% l ho vista sempre arrabbiata con me o poco spensierata o confusa.ho sempre cercato di esser gentile e di trattarla come la principessa che voleva( ed é riuscita a dirmi che l ho fatto anche mentre lei mi trattava male)ma ora non riesco piu e difficile da spiegare,perche non solo sai che si arrabbierà ma anche che sarai visto male da lei e da tutta la piazza che ha cercato e sta cercando di tirare a se.é come se non so quanto sono stato aggirato.non sai piû come fare perche cmq ti ritrovi sempre piu a pezzi debole e con sempre inpiu un prezzo da pagare.é una brutta sensazione.

  150. Anna Geroldi 15 Novembre 2016 at 18:34 - Reply

    Buonasera,

    Con lui siamo insieme da marzo 2015, circa 1 anno e mezzo, anche se eravamo amici da diversi anni prima. Insomma, succede l’anno scorso, dopo 2 mesi che lui si lascia con una persona per lui molto importante (3 anni di storia) viene a letto con me (io ero felicemente single da 5 anni); all’inizio non cercavamo nessuno dei due una relazione, ma dopo circa 6 mesi inizio a provare qualcosa di diverso e profondo, lui mi aveva fatto capire che ci teneva a me, e che gli ero sempre piaciuta. Nei mesi lui si avvicina sempre più, con cautela certo, ma la storia con la sua ex “va avanti” senza che io ne venga veramente a conoscenza. Un po perche lui non voleva che soffrissi, sapendo che per me le “ex” sono sempre stato un tasto dolente. Si vedevano quando lui tornava in Italia (abitiamo all’estero), le è stato vicino perchè a quanto apre lei aveva una malattia (non so di preciso), hanno passato diversi giorni a capodanno insieme quando io gli avevo chiesto di stare con me e i miei amici, lui la accompagnava a fare shopping, le scriveva a mezzanotte messaggi tipo “sei sveglia?”, oppure lei a lui “andiamo a fare spese domani?”.. E io ero la broccola all’oscuro di tutto. Quando mi parlava di questa ex storia – perchè io gli facevo delle domande – negava o restava molto sul vago, ma si vedeva che stava male per lei. Insomma, per farla breve, io ho sempre sofferto molto questa cosa, ho un mio vissuto e le “ex” mi hanno sempre spaventata, mea culpa so essere un problema mio, ma qui penso si sconfini nell’irrispettosità. Si sentono ancora, lei gli ha anche scritto “buonanotte fiorellino” quest’estate, e a me sinceramente fa male, lui la cerca (facebook, linkedin.. lo so perchè lui ha lasciato le pagine aperte sul mio computer) anche se non le scrive nulla di ambiguo, cose tipo “che fine hai fatto?”, ma è un continuo cercarsi, penso addirittura programmino di vedersi quando riescono (lei adesso vive dall’altra parte del mondo), si scrivono ogni mese almeno una volta ogni 1 o 2 settimane, in termini tranquilli credo, ma chiamandosi anche “pesciolino”, “fiorellino” a volte, e quando ad esempio io gli chiedo “ti è squillato il telefono, chi è?” e lui mi risponde “niente, mi inviano foto di una festa”.. bah.. ho paura che sia lei. Lei è tra i preferiti tra i contatti, si sentono “spesso” – per essere ex, lui ha foto con lei sul pc e in casa, ricordi suoi, e di me poco o niente.. ma viene tutte le notti a casa mia, vuole stare sempre con me, dice di amarmi e di sentirsi finalmente in una vera storia, è molto dolce con me.. perchè non chiarire una volta per tutte? quando gli dico “io mi intristisco perché so che senti ancora la tua ex e non sei chiaro con me” si arrabbia molto. Dice che mi invento le cose, che non si sentono (ma non è vero accidenti! non sono mica scema, le ho viste le email, e solo le email.. no WhatsApp o altro) che è colpa mia se rovino il rapporto, che io “sono ancora a quel punto”, lui non vuole problemi, la negatività è la mia caratteristica, cerco sempre di litigare. E come reazione io non so nemmeno più chi ha detto cosa. Dice che per lui lei è speciale, ma a volte ne parla male. Non so se mi sto inventando io una realtà che non esiste o se invece è davvero lui che tiene il piede in due scarpe. A questo punto vorrei che lui si fosse dato del tempo per riflettere, invece che saltare da un letto a un altro. Poi parlare con lui è complesso, è psicologicamente “violento” per me, nel senso che è sempre tutto causa mia, io sono pesante, io sono negativa, non vuole discussioni, deve stare tranquillo, e mi tratta male. E ne abbiamo già parlato allo sfinimento, gli ho già detto che mi fa male che si sentano cosi spesso, che non capisco perché.. ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Abbiamo dinamiche che non funzionano. Non posso impedire che si sentano, certo.. e la sua risposta è sempre il silenzio, o l’attacco, sono io che “tengo viva questa cosa”. Questo è vero. Perchè non capisco, ed entrambi abbiamo sempre lo stesso meccanismo di azione/reazione. A volte dice “lei è una bambina egoista, non potrei stare con lei”. E allora perché la cerca? È snervante quando per un qualunque motivo esce fuori la questione, lui si arrabbia di fronte al mio dolore. Devo smetterla di concentrarmi su di lui, e pensare a me. Come è possibile basare una relazione sulla fiducia se non si cerca di comprendere l’altro, anche il suo passato, da entrambe le parti? Non credo stiamo lavorando per attraversare questa difficoltà e uscirne finalmente risolti. Mi viene da pensare che è bene guardare i fatti, le parole a poco servono. Lo dico soprattutto a me, per me. Un abbraccio

    • max 17 Novembre 2016 at 16:57 - Reply

      Ciao,sono max quello che ha scritto prima di te,anche io sto cercando una risposta o un parere o comprensione dalla dottoressa perché é davvero una sofferenza. é una cosa malata e quindi siamo costantemente in un limbo di sofferenza e confusione.non sono un dottore ma posso capire come ti senti riguardo agli ex.io ho scritto alla dottoressa riguardo alle pause e al fatto di arrivare sempre a lasciarci per poi vederla tornare il giorno dopo e dopo due giorni esser riempito di critiche trattato male e con la minaccia di cambiare o altre cose ,sembra sempre per tenere un livello sul filo del rasoio per creare quel ansia quella sensazione di stress.non ho fatto riferimento ai suoi ex o il suo ex,ma anche quello é un tasto dolente non poco!ti capisco…davvero.anche io sto da un anno e mezzo ,e anche io ho dovuto da sempre dover convivere con l argomento suo ex o con i suoi ex.é dura.a me é stato rinfacciato o criticato che ho avuto avventure dieci anni prima quando nemmeno la conoscevo ed ero single,mentre lei difende e chiama poverino o non riesce a dir di no o ad allontanare o a chiudere del tutto con il suo ex o con i suoi ex.é incredibile.dice che é una cosa sepolta e poi ho dovuto trovarmi bigliettini sparsi ovunque per casa ,suoi miei vestiti ovunque,vestiti di lui per casa dopo 3 anni,biglietti riferiti a lui o a chi ancora non so.ho dovuto sentirmi dire che l ha annullata maltrattata,un altro l ha chiamata tr..,l ha maltrattata anche lui,e a loro appena mi giro o appena puo corre a salutarli a dargli bacini a dar loro cio che vogliono,pur sapendo che mi potrebbe dar fastidio, pur facendolo davanti a me dopo che per un ora ha detto di non voler incrociarli,dopo aver detto che vuole evitarli,mentre io che come dice l ho tratta bene vengo trattato come un oggetto,da avere li e criticare sminuire.un altro esempio,sapendo che ha avuto una relazione precedente malata,ho sempre cercato di prender questa cosa con estrema pazienza e dolcezza,facendole capire e dimostrandole che le volevo bene e lasciandola libera e non in catene come si sentiva.ma lo spettro del suo ex é sempre stato li anche se negava davanti all evidenza.quindi ho detto la mia con estrema calma solo quando necessario.poco tempo fa ancora mi ha detto di smetterla di dire che aveva un problema col suo passato perché era falso,anche se ogni cosa che dico o faccio é perche lui era cosi o perche lui di qua o lui di la,cmq mi dice che non é vero.mi dice di non parlarne con nessuno dei nostri problemi che non devo.poi lei va in giro a dire non so cosa a tutti anche a gente che nemmeno conosce ,che conosco a malapena io,e questi mi vengono a dire che lei ha raccontato loro tutti i nostri problemi e che ha problemi con il suo passato(ex)….cioé dice una cosa e poi fa tutto il contrario…ha un lavoro suo e l ho sempre elogiata e se potevo andavo a trovarla per portarle un pensierino,mentre il suo ex non solo non le lasciava fare nulla ma le aveva pure detto che non poteva piu fare il suo lavoro perché era geloso se lei aveva a che fare con uomini…un malato..uno che dice cosi ad una donna che ha un suo lavoro…bé lui dopo diverso tempo e dopo che io e lei ci simao messi assieme l ha contatta perche aveva bisogno di lei di andare da lei per un lavoro e …indovina?gli ha fatto subito un appuntamento senza batter ciglio,dopo tutto quello che le ha fatto e detto.non solo dopo esser stato da lei in negozio solo con lei,le ha rimproverato cose giusto per romper le balle ancora,e lei prima l ha negato a me poi ha dovuto dirmelo,e conclusione?ora ogni mese lui ha un appuntamento con lei.io penso solo che un uomo che dice alla sua donna che non puo fare il suo lavor perche é geloso e la annulla che non dovrebbe avere cosi facilmente la possibilità di ora andare da lei dopo quello che le ha detto..dopo che la critica e insulta su fb pubblicamente,dopo che si e spostao poco tempo fa e ancora nonostante scrive solo e solamente critiche su di lei..lei lo difende sempre,mentre a me solo rabbia.é un anno e mezzo che ogni mese o ogni due settimane o dobbiamo prender pause o lasciarci o pretende ogni cosa ,o é sempre arrabbiata, o dal nulla tira fuori un casino.mi sento annullato,stanco,un mese mi ha chiesto che voleva prender una pausa per vedere se ci mancavamo,una delle tante,ha aspettato una risposta,poi mi ha detto senô ci lasciamo.cosi quella volta ho deciso di lasciarci e ho cercato di farlo nel modo piu cortese.il giorno dopo é venuta all attacco,chiedendomi se ero andato con un altra,tirando fuori ogni critica,il giorno dopo e venuta perche voleva far l amore ed era tutta un altra persona.cosi siamo tornati assieme,dopo due giorni un casino per niente,caos ancora,ancora sospensioni…ero a pezzi..siamo andati avanti ancora due giorni,l ho invitata al mercato a far colazione,ha dormito da me, fatto l amore,dopo due giorni si presenta da me e per un ora mi ha detto di tutto,che io mi comporto mae,che io faccio il figo,che me la tiro,che voglio fargliela pagare ,che devo riflettere perche senò lei non va piu avanti e che é gia tornata una volta e non mi rincorre sempre…….come scritto appunto nel mio commento prima di te,mi sono sentito morire,distrutto,e ho dovuto prender una pausa io ora,oggi é una settimana che ho chiuso i contatti perche davvero sono logoro,é come se piu hai fatto bene e trattata bene piu ho dovuto soffrire e sentire il peggio.so che se torno cn lei sarebbero dolori sempre e so che sta tramando qsa,difatti la sua amica mi ha scritto ieri e io deduco da certe cose sia stata spinta da lei scrivermi per sapere info.e tra tutte le cose ha finito per dirmi che non e giusto come mi stavo comportando….si rasenta la malattia. scusa se mi sono intromesso..sicuramente la dottoressa puo aver piu risposte adeguate e specifiche al tuo caso. cmq ti capisco stare con qualcuno che ha un piede in due o piu scarpe é dura..davvero.

  151. Sempronio 21 Dicembre 2016 at 16:43 - Reply

    Gentile dottoressa, grazie per il suo articolo, le illustro brevemente la mia situazione:
    3 anni insieme, lasciati e ripresi svariate volte. Io separato con un figlio grandicello, una separazione complicata e distruttiva. Ricostruirmi ha richiesto molto tempo. Lei qualche anno più piccola di me, nessun matrimonio e nessun figlio alle spalle. La mia situazione economica è al limite, cioè dopo aver pagato il mantenimento mi resta il minimo indispensabile per vivere in tasca, fortunatamente dove vivo non pago l’affitto altrimenti sarei in grosse difficoltà, inoltre il mio lavoro è a tempo determinato. Lei ha un lavoro che sembra stabile, un passato burrascoso con un padre padrone e una madre complice del padre. Lei ha rapporti molto limitati con mio figlio (per sua scelta). Il problema è questo: lei vuole che viviamo insieme e vuole un figlio. Io le ripeto che ho bisogno di stabilizzarmi economicamente e che devo risolvere la mia separazione prima. Lei è una lamentela continua e non passa più di un giorno perchè lei torni a lamentarsi di tutto, della qualità del nostro rapporto, mi accusa di non volere realmente un futuro con lei eccetera. A volte si mette a paragone con mia figlia, piange molto spesso e non mi ascolta quasi mai. Sul lato sessuale va male perchè io non mi sento desiderato e i rapporti si riducono a 1-2 al mese, lei dice che si sente bloccata da mille preoccupazioni ma la cosa va avanti da molti anni, aggiungo che lei mi ripete sempre di sentirsi insicura del suo corpo, non si piace e dice di vergognarsi (poi ogni tanto riprende una dieta che abbandona regolarmente e non intende fare sport) nonostante io le ripeta costantemente che a me piace moltissimo e che la ritengo bella. A dirla tutta ogni tanto mi scappa una battutina sul suo corpo ma davvero non lo faccio con cattiveria. Spesso vuole che stiamo insieme solo io e lei senza frequentare altre persone perchè dice che passiamo pochissimo tempo insieme (i nostri lavori ci occupano tutta la giornata e difficilmente riusciamo a conciliarli), io cerco di accontentarla in questo ma a lei il tempo non basta mai e quando c’è mio figlio con me lei non vuole esserci nonostante i miei mille inviti. Ogni volta che litighiamo partono insulti pesante e io non sopporto che lei, alla prima discussione, denigri il nostro rapporto. Le chiedo di trovare la nostra serenità prima di affrontare il discorso figli e il discorso casa nostra e lei dice che non sarà serena fino a quando non vivremo insieme e non avremo dei figli. L’esperienza mi porta a pensare che sia un discorso sbagliato il suo e che la serenità vada necessariamente trovata prima di fare certe scelte, gliel’ho ripetuto molte volte ma ogni 2-3 giorni al massimo riparte con lo stesso discorso, e via di lamentele, di accuse, di denigrare il nostro rapporto eccetera. Di certo non sono un santo e perdo la pazienza anch’io, ultimamente anche molto spesso, e mi viene da alzare la voce. Non discuto che il mio comportamento sia assolutamente sbagliato ma dopo anni che si ripete la stessa situazione non riesco più a mantenere la calma. Sempre le stesse parole, sempre la stessa storia che si ripete. Mi chiedo persino se vuole me o se vuole solo un figlio da me. La amo tanto ma questa storia mi sta distruggendo, senza di lei sto male e mi sento solo, con lei sto bene raramente e arrabbiato il resto delle volte. Ho bisogno di un consiglio…

    • Anna Zanon 23 Dicembre 2016 at 08:47 - Reply

      Buongiorno, per stare insieme a qualcuno nel tempo bisogna volere le stesse cose e avere gli stessi obiettivi di vita. Purtroppo non è questo il vostro caso in cui le vostre tempistiche differiscono profondamente. Non è questione di stabilire chi ha ragione o chi ha torto, le vostre rispettive esigenze sono legittime ma poco conciliabili. Lei giustamente esce da un matrimonio e vuole stabilizzarsi prima di fare un altra famiglia, la sua compagna che magari non è giovanissima vede passare gli anni e sfumare le sue possibilità di formarsi una famiglia.Tre anni non sono pochi.
      Avere a che fare con una famiglia allargata non è facile perché richiede di avere in un certo senso un ruolo di ” secondo piano” rispetto alla prima famiglia, ci sono dei vincoli che non ci sarebbero con una persona libera.
      Purtroppo a me sembra che il rancore dovuto a queste incomprensioni e esigenze inconciliabili stia rovinando il rapporto..Perchè non provare a fare un colloquio con un terapeuta di coppia che potrebbe aiutarvi a riflettere sul da farsi?

  152. anna 25 Gennaio 2017 at 16:00 - Reply

    Buonasera Dott.ssa, se volesse commentare la mia storia ne sarei grata.
    Conosco un uomo di 41 anni, io ne ho 39 all’epoca.
    Ci conosciamo online quindi prendiamo un appuntamento per vederci di persona.
    Qualcosa scatta in me, in quella serata fatta di risate e di serenità’.
    dopo qualche giorno lo contatto per ringraziarlo e lui mi risponde con altrettanto ringraziamento ma nessuna iniziativa o richiesta di vederci. Passano i giorni e mi decido a chiedergli io se e’ interessato a conoscerci meglio. Lui mi risponde che si può fare, che possiamo vederci ancora ma non e’ interessato a una relazione ma mi può dare solo amicizia. io sinceramente sono sempre più confusa. Per me se ti piaccio, ti piaccio… se non ti piaccio non ti piaccio e se non ti piaccio non vuoi passare altre serate insieme come dice lui.
    Mai successa una cosa cosi. Alla fine dopo due mesi io mi sono ritrovata innamorata cotta. Io andavo da lui una volta a settimana circa. Sono passati 15 mesi QUINDICI.. e per lui sono ancora un’ “amica”, lui non dice ne che mi ama ne che siamo una coppia. Dice che finora si e’ accoppiato solo con me.. ma dicendo così mi fa capire che se gli capita una che gli piace ci va visto che e’ single. D’altrettanto LUI mi ha detto che ci sono tanti che mettono l’etichetta ma poi tradiscono …. in effetti ha ragione ma a me piacerebbe vivere con lui… ma lui non vuole vivere insieme perché ha bisogno dei suoi spazi..parole sue. a 41 tra due mesi mi trovo con un uomo di 43 anni con il quale ci troviamo perfettamente in sintonia quando siamo insieme… ma che mi da briciole della sua compagnia. Terrificante anche perché sto così bene con lui che a volte queste briciole di tempo significano comunque molto. Ma posso accontentarmi di non vivere mai con lui? e inoltre siccome sono confusa e mi trovo in una situazione per me inusuale, vivo nella paura che possa trovare un’altra più in grado di me di farlo impegnare ufficialmente. Cio mi fa venir voglia di scappare prima che succeda… e poi penso.. e se non succedesse..?
    mi sento veramente in trappola.. dove tutto sta a me… anche perché lui non fa niente… se la gode e basta

    • Anna Zanon 31 Gennaio 2017 at 10:24 - Reply

      Il mio consiglio è quello di smettere di fare, smetta di cercarlo, riprenda ad uscire..Non deve essere così scontato che vi vediate. Lui deve avere paura di perderla altrimenti rischia di vivere una vita accontentandosi di briciole

  153. Laurètta 15 Marzo 2017 at 01:30 - Reply

    Buonasera gentile Dott.ssa Zanon,
    Ho 25 anni e da 7 anni e mezzo sono fidanzata con colui che ho sempre creduto fosse l’amore della vita… il Primo Vero Amore come si suol dire… Da circa un anno a questa parte la nostra vita di coppia è stata molto frastagliata.
    Ho lasciato il mio ragazzo nel dicembre 2015 perché mi sono resa conto del fatto che il nostro rapporto, da circa un anno, dipendeva dall’uso di sostanze (cannabis), e non aveva nessun altro scopo.
    Dopo circa 4 mesi dalla separazione abbiamo deciso di riprovare a costruire un nuovo rapporto Sano basato sugli interessi e le esigenze di ognuno.
    Dopo 6 mesi il mio ragazzo ha cominciato nuovamente ed assiduamente a fare uso di tali sostanze, fino a quando non ho scoperto che ha iniziato ad usufruire di altre sostanze peggiori e più pericolose (cocaina).
    Sono rimasta scioccata per un lungo periodo tanto che credevo fosse impossibile che il mio ragazzo, quello che mi ha sempre detto la verità e che credeva nella verità nonostante fosse brutta ed inimmaginabile, avesse fatto una cosa del genere, senza che IO, quella che è sempre stata al suo fianco, sapesse nulla di tutto ciò.
    Dopo circa 3 mesi da quest’ evento (scaturito da un amico in comune) il mio fidanzato reputa questo episodio un fatto passato, non così pesante e serio come d’altro canto lo reputank il resto degli amici e Me.
    Mi sento tradita da questa cosa e non so come affrontarla, credo di conoscere almeno in parte i motivi per cui lo ha fatto ma non capisco il perché non lo abbia detto a me, unica persona con la quale riusciva a confidare i suoi problemi.
    In questo momento sto cercando di stargli vicino, consapevole del mio malessere, ma lui sembra trattare con semplicità questa situazione, in poche parole, fa finta di niente. I suoi genitori non sanno niente di tutto ciò e come ripeto, non ho alcuna idea di come comportarmi.
    Non sono sua madre e non posso imporgli cosa fare e cosa non fare (cosa che in ogni caso non fa). Quasi un anno fa ci siamo ripromessi di avere una famiglia insieme ma mi pare ovvio che in questa situazione non ci sono proprio i presupposti neanche per pensare una cosa del genere.
    Mi chiedo se tutto questo sia una situazione patologica o meno.
    Quale è il suo parere in tutto ciò, sperando di essere stata il più chiaro possibile?
    La ringrazio anticipatamente
    Buona notte
    Laura

    • Anna Zanon 17 Aprile 2017 at 22:25 - Reply

      Gentile Lara, non ho capito se la cocaina è stato un unico episodio o se lei abbia il dubbio che il suo ragazzo continui ad assumerla. Avete poi smesso di consumare cannabis? Io ho l’impressione che lei abbia vissuto questo evento come un tradimento che non l’ha fatta più sentire così speciale ai suoi occhi come pensava di essere e che abbia incrinato la sua fiducia nei suoi confronti. Forse ha visto un lato di lui che non pensava potesse esistere e non si fida che questo fatto non possa ripetersi

  154. Alessandro 20 Marzo 2017 at 18:39 - Reply

    mBuonasera dottoressa, mi chiamo Alessandro e ho anni, le scrivo in merito ad una relazione di quasi 7 mesi terminata da 1 settimana….io italiano, lei spagnola, ci siamo conosciuti a Ibiza e se devo dire la verità, un amore a priva vista da parte di entrambi.. non riuscivamo a stare lontani, se non per il fatto che lei era li in tirocinio e quindi doveva lavorare.. dal primo giorno siamo stati sempre assieme, a ballare , a cena e quando potevamo.. appena tornato a casa ho fatto un nuovo biglietto biglietto e sono tornato da lei. cosi in questi mesi ci siamo alternati per vederci almeno una volta al mese, lei studentessa e io militare…
    fino a che arriva febbraio, tutto il mese a litigare, sinceramente, forse ho esagerato.. mai le ho detto, non andare a ballare… mai, perche anche io amo andare a ballare..
    ma mi sentivo geloso dei suoi amici, lei con loro usciva spesso e invece quando eravamo assieme a casa sua, stavamo sempre in casa, a giornate intere e questo mi fa sentire soffotoco.. piu volte gliene ho parlato, ma lei sempre a dirmi che preferisce vivermi in casa, essere sempre con me e quando ci sono io non andare a ballare per stare piu tempo assieme…
    alcune volte quando lei era stanca e si addormentava, con il suo benestare uscivo con i suoi amici a tomar algo , bere qualcosa… insomma , litigavamo per qualsiasi cosa, lei che magari quando discutevamo attaccava subito la chiamata, facendomi arrabbiare ancora di piu… io che le dicevo che odiavo dover aspettare 8 ore per una risposta ad un messaggio, lei che spariva per ore intere e io che appena mi rispondeva mi arrabbiavo.. fino a quando l ultimo litigio e anche il piu grande dopo avermi chiuso la telefonata in faccia, perche mi ero arrabbiato , mi ha chiesto una pausa per riflettere e la mia rispostaè stata: per andare con un altro? e lei.. ok allora basta non ce la faccio piu.
    a questo punto io dovrei andare da lei tra 9 giorni ma non so che fare… ci sentiamo, litighiamo, sappiamo che non stiamo assieme ma ogni volta ci diciamo di amarci…
    io le chiedo , vuoi che venga? lei non lo so, non penso sia una buona idea perche sto male, questa distanza mi fa male… insomma cosa dovrei fare? rispettare la sua decisione o andare la, prendere un albergo e aspettarla? con la possibilita che non venga da me???

    • Anna Zanon 17 Aprile 2017 at 22:03 - Reply

      Buonasera, le relazioni a distanza sono complicate e possono durare solo se c’è una forte base di fiducia reciproca. Io credo che dobbiate per prima cosa andare alla causa di questi litigi continui, cercando di chiarire le vostre reciproche aspettative sulla relazione.

  155. Giovanni 22 Marzo 2017 at 00:55 - Reply

    Buongiorno dottoressa, le parlo in breve della mia storia “complicata”…Ho conosciuto la mia ex ragazza in chat, dopo gli approcci iniziali e dopo un mesetto di uscite , abbiamo deciso di metterci insieme… Ahimè i problemi sono arrivati dopo, non so per quale strano motivo, la mia ex ha iniziato a parlarmi di un suo ex, che la picchiava, che fumava le canne e che spinse anche lei a fare altrettanto, può immaginare la mia reazione ad una cosa del genere…una sera poi, improvvisamente mi disse che questo ex non solo le alzava le mani ma quando lei decide di lasciarlo, lui si presentò sotto casa di lei ed insieme ad altri due suoi amici, la picchiò fino a mandarla in cima, successivamente, svegliatasi dal coma dopo un mese, decise di denunciare tutto alla polizia e di mandare sto ragazzo a processo, conclusosi con una sentenza di reclusione a dieci anni del ragazzo…Una storia che tutt’oggi mi fa rabbrividire…Col tempo poi, ogni tanto lei mi diceva che sentiva ancora dei dolori dovuti ai traumi della caduta…E lo faceva senza preavviso o senza che avessimo preso il discorso, oltre a questa fantastica storia, mi parlava sempre in negativo della famiglia, oddio, come se già non me ne accorgessi…Ma nel tempo mi diceva cose che mi facevano odiare i genitori, tipo che gli stessi, le dicevano che col mio stipendio, noi due non saremmo andati mai da nessuna parte… Oltre a tutto ciò, non mi ascoltava, se decideva di mettere un pantaloncino molto corto, lo faceva nonostante sapesse che a me dava fastidio…Senza portarla per le lunghe, nel periodo in cui ci stavamo lasciando, mi sentii telefonicamente con una sua amica e casualmente, questa mi disse che non aveva mai avuto esperienze con un ex che la picchiava, che non è mai finita in coma e che con l’ex ragazzo, aveva fatto quasi tutto, anche perdere la verginità, altra cosa che negò con me, dato che inizialmente mi disse di essere vergine… Successivamente a quella telefonata, ho deciso di mettere una parola fine a questa storia che mi ha profondamente segnato…Non mi aspettavo di vivere situazioni così brutte, purtroppo già vivo una situazione familiare non facile, con mia madre che da diversi anni si è ammalata di Parkinson… Avrei tanto voluto non vivere una relazione di menzogne ma una relazione costruttiva…Ora comunque lei mi cerca ancora, anche in modo ossessivo, io l’ho bloccata su WhatsApp, su Facebook…Lei continua a farsi sentire e mi provoca non pochi dolori, vorrei sapere secondo lei cosa può aver spinto questa ragazza a dirmi così tante bugie e come dovrei comportarmi io… Premetto che nonostante tutto ciò che ho passato, adesso mi sento anche male per lei perché nonostante tutto, la sento triste e cerco di mettermi anche nei suoi panni…Ma so anche che devo pensare pure alla mia salute…La ringrazio anticipatamente…

    • Anna Zanon 17 Aprile 2017 at 21:59 - Reply

      Mi dispiace moltissimo per la brutta situazione che ha dovuto vivere. Da quanto mi racconta sembra che la sua ex ragazza abbia un grave disturbo di personalità e si sia presentata come una vittima vergine per ottenere le sue simpatie.. Non pensi di poterla aiutare e cerchi di salvarsi.

  156. Gabri 4 Aprile 2017 at 18:48 - Reply

    Ho proprio bisogno di un consiglio… a cui i miei amici e mio fratello risponderebbero senz’altro nel solito modo: lasciatevi. Ho 22 anni, io e la mia ragazza ci siamo messi insieme in maniera molto carica di passione e sentimento. Io non avevo mai avuto una relazione seria e non mi ero mai innamorato prima d’ora. Dopo un po’ di tempo le cose sono iniziate ad andare male: ci vedevamo spesso, sentivo invasi i miei spazi e le poche volte che glielo facevo notare più o meno implicitamente lei si arrabbiava contro di me. Ho messo da parte amici interessi e tempo per lei molto tempo ed energie, ci vedevamo tutti i giorni e in pratica a tutte le ore e ho sempre avuto paura di fare la cosa sbagliata di dire o fare cosa lei non volesse che io facessi o dicessi. Lei a quanto pare dice lo stesso dal suo punto di vista. Ultimamente ho ripreso la mia vita ma vedo che lei tiene semrpe al centro me, e trascura se e la sua vita. Io davvero non le dico mai niente quando non passa del tempo con me anzi, quasi quasi mi sento sollevato, così ho tempo per pensare a me. Abbiamo litigato spesso e spesso molto pesantemente, fatto figuracce davanti alle persone di cui tra l’altro io ho molta vergogna (da piccolo e tutt’ora ho un certo grado di ansia sociale). In questi ultimi tempi in cui mi sono preso i miei spazi sono passato da sentirmi passivo a vedere la sua enorme passività, non solo difronte a me ma nella vita. Mi sta molto stretto il modo in cui la vedo attaccata a me e gliel’ho detto, son diventato più aggressivo nei suoi confronti come se adesso volessi vomitare addosso quello che lei ha dato a me. So che è sbagliato. Ultimamente mi sono molto invaghito di una ragazza all’università, anxhe lei fidanzata e non ci conosciamo bene anzi direi per niente. Però mi ha colpita ho un sentimento di cura nei suoi confronti che non so spiegare, è come se ci tenessi anche se non la conoscessi poi così tanto. So che è sbagliato e penso che sia uno spostamento delle proiezioni dalla mia ragazza a lei in quanto con la mia ragazza sento tutto assolutamente irrealizzabile. STi amo insieme da un anno e mezza ho molta paura a lasciarla malgrado l’abbia minacciata più volte, non per me ma per lei,ho paura che rimanga sola. Lei ha molti problemi di ipocondria e sintomi di conversione. Soddisfa la diagnosi del disturbo borderline del DSM tranne che per 2 punti. Vedo che a volte attua dei veri e propri meccanismi di identificazione proiettiva da manuale. Non che io non abbia le mie cose, sono una persona abbastanza rigida, mi sono scoperto con lei piu che altro e mqlgrado la mia passività ho ben chiaro quelo che volgio e quello che non volgio, non litigo mai con nessuno mentre con lei da quando stiamo inseme è già tanto se non litighiamo 3 volte alla settimana con tnaot di urla pianti etc.. oggi volta che lo facciamo mi mette addosso la sua aggressività e ammetto che a volte ho paura di metterle le mani addosso (cosa che non è assolutamente in me).
    Mi sto rendendo conto adesso, rispetto alle altre volte in cui litiga amo e ci riprendeva che non riesco a riparare le cose dentro di me. È come se l’amore fosse uscito verso quest’altra ragazza ed io non riuscissi più a stare bene con la mia. Ho molto poco appetito, ma molte, forse troppe energie. Ascolto molta musica e fantastico come facevo prima di stare con lei ho anche ripreso a scrivere. Dentro di me mi sento molto pieno ma rispetto a lei ho molti timori. Ma lei con me prova ad essere molo dolce e vedo che prova a passare sopra a tantè cose che prima l’avrebbero fatta infuriare. Non le ho detto nulla d tutro questo se non che sono titubante su come stanno andando le nostre cose e ge l’ultimo litigio mi ha fatto molto male. Cosa sta succedendo? Come dovrei comportarmi?

  157. Patrizia 4 Aprile 2017 at 21:32 - Reply

    Buonasera,io capisco che lei riceve moltissimi commenti,però li deve leggere tutti,il mio le ho scritto al 26 dicembre 2016,per una tale data doveva darmi una risposta,poi le ho scritto un altro commento al 7 gennaio 2017,perché avevo cambiato data,comunque che sia le date che avevo scritto erano 19 gennaio e 26 gennaio,ma è passato gennaio,febbraio,marzo,in quale anno si degna di rispondere,magari nel 3000,non si offenda,come le ripeto capisco che lei riceve moltissimi commenti,però dia una sguardata anche al mio,grazie buonasera

    • Anna Zanon 17 Aprile 2017 at 21:19 - Reply

      Gentile Patrizia, le chiedo perdono se lei ha acquistato la consulenza . Sono stata malata per un paio di mesi e in quel periodo mi è sfuggita molta corrispondenza. Se per caso lei ha comprato un servizio di consulenza, la prego di inviarmi di nuovo la sua mail a info@ilmiopsicologo.it
      Se invece si tratta di un commento fatto su questo forum, colgo l’occasione per chiarire che LA RISPOSTA AD UN COMMENTO NON E’ASSICURATA, questo non per cattiveria ma perché non ho il tempo materiale di leggere tutti i commenti e di rispondere

  158. […] con la persona sbagliata. Digitando su Google la ricerca “fidanzata sbagliata”, questo è il primo risultato, dedicato soprattutto a coloro i quali, ancora insicuri sul futuro della […]

  159. Maria pia 18 Aprile 2017 at 07:22 - Reply

    Convivo da due anni, con un uomo separato con due figli, stanno con la madre. Mi trovo malissimo con lui, non mi fa sentire sua, c’è poco dialogo. Quando adiamo dai suoi parenti e suoceri, mi fa sentire nessuno, perchè lui si allontana per parlare con qualche zia, e io non so come comportarmi. Sono molto di mentalità siciliana di ignoranza. Fino a sentire da mia suocera che lei è contraria al matrimonio, ecc… Parlare così davanti a me, mi ha fatto diventare una merda. Perchè io non ho avuto disgrazie su un matrimonio e di conseguenza ci credo a un rapporto sul serio. Ho anche abortito per cause naturali perdendo così il lavoro. Mi ritrovo sempre economicamente non indipendente. Voglio lasciarlo e non so come fare , non avendo un lavoro. Mi servirebbe qualcuno che conosce qualche lavoro. Qui non lo trovo anche perchè una decina che ne trovavo li perdevo per colpa sua e soprattutto in nero mal pagati al mese, 300€. Aiutatemi, ho una qualifica di O.S.S. se avete agganci in qualsiasi struttura a turni e poter prendere tutto e ricominciare. Troppa sofferenza ho. Se ne frega, gli auguro un male immenso per come mi sta facendo sentire. Ho bisogno di aiuto. I miei genitori sono sempre stati estranei a tutto, essendo adottiva pure. Devo cavarmela e prendere in mano la mia vita la mia dignità. Io voglio crearmi una famiglia e non perdere anni amari che non mi merito.

    • Anna Zanon 18 Aprile 2017 at 08:18 - Reply

      Gentile Annamaria, trovo molto positiva la sua voglia di cambiare ma come intuisce giustamente ha bisogno di rafforzarsi psicologicamente per poter effettuare questo cambiamento. Perché non si rivolge ad un consultorio familiare per farsi seguire? Le sedute sono gratuite

  160. Salvo 19 Aprile 2017 at 08:03 - Reply

    Buongiorno dottoressa. Sto con una ragazza da circa 6 mesi, è una persona che conosco da una decina d’anni.. all’inizio la storia andava benissimo, mi sentivo innamorato e sereno.. abbiamo fatto un viaggio, un week-end a Firenze, dal ritorno mi sento un po’ distante da lei. Lei è sempre la stessa persona di sempre, adorabile, disponibile e via dicendo.. io mi sento un po’ più apatico e lei se ne è resa conto. Prima le dicevo in continuazione di amarla, adesso non lo faccio quasi più se non quando me lo dice lei. Nonostante ciò non ho mai pensato di lasciarla, mi mette ansia pensare di farlo e magari un giorno di saperla con un altro.. Di cosa potrebbe trattarsi? È una situazione passeggera?

  161. Clara 22 Aprile 2017 at 08:44 - Reply

    Salve, le scrivo per avere dei consigli sulla mia situazione attuale. A dicembre mi sono messa insieme al ragazzo che consideravo l’amore della mia vita, tra l’altro per stare con lui ho lasciato il mio ex che comunque per vari motivi non amavo più. Abbiamo iniziato la nostra storia nel migliore dei modi possibili, lui sempre dolce e attento, diceva che ero la. Donna della sua vita, che anche se aveva avuto una storia lunga alle spalle sentiva di non aver mai amato prima di me. Io ero molto presa.. L’unico problema era la distanza, ma comunque una volta al mese ci vedevamo ed era tutto perfetto. I problemi iniziano ad esserci quando lui dopo 3 mesi mi dice che mi ama ma dall’esterno non sembra che sia così, a causa dei suoi atteggiamenti freddi e distaccati, ma comunque io vado da lui e sembra andar tutto bene. Passano 10 giorni e io attraverso un forte periodo di stress dovuto a esami e problemi di salute, e mi accorgo di vedere in lui un’ancora di salvezza su cui scaricare i miei problemi. Cerco di ridimensionare il mio comportamento ma lui mi fa presente che sono troppo ansiosa e devo stare più tranquilla. Io gli chiedo da parte sua di essere più comprensivo e più affettuoso nei miei confronti, perché io sono fatta così, ho bisogno di sentire l’altro. Passa una settimana e mi dice che non mi ama più, che tra di noi la cosa non può funzionare e che c’é incompatibilità di carattere. Io gli chiedo di provare ancora ma lui dice che non è più portato ad andare avanti, che i sentimenti sono cambiati una volta che ci siamo conosciuti meglio. Io mi sento in colpa perché penso di avere un brutto carattere, ma anche il suo è difficile come carattere. Mi butto giù e la mia autostima è sotto terra perché non mi sento apprezzata per quella che sono, anche con i miei difetti che cerco comunque di attenuare. Io non posso credere che sia finito tutto così, dopo che 10 giorni prima di lasciarmi mi diceva che voleva stare con me e che mi amava e dopo che abbiamo vissuto insieme qualcosa di veramente forte anche a distanza. Non so cosa fare e vorrei che lui ci ripensasse, magari con più impegno da parte di entrambi per recuperare la storia e venirsu incontro. La mia sensazione è stato quella che lui abbia fatto tutto da solo senza parlarmi veramente dei mostri problemi e a me è caduto il mondo addosso. Cosa. Dovrei fare? C’é la possibilità che si ricreda? L’amore può finire dopo 10 giorni?
    Grazie in anticipo.

    • Anna Zanon 1 Maggio 2017 at 17:18 - Reply

      L’amore non può finire dopo 10 giorni, può finire l’ euforia e l’idealizzazione degli inizi che non è ancora amore ma innamoramento.
      Forse semplicemente lui si è spaventato vedendola triste e preoccupata e ha avuto paura di dover essere la sua ancora di salvezza su cui venivano scaricati i problemi. Ruolo che pochi uomini, specialmente quanto quelli più fragili e immaturi, hanno voglia di assumersi soprattutto nelle prime fasi di una relazione. Se c’era qualcosa di autentico ritornerà.

  162. Ric 26 Aprile 2017 at 16:27 - Reply

    Dottoressa buonasera
    Avrei bisogno di un consiglio professionale sulla mia incasinatissima storia interrotta 2 mesetti fa, ma ancora mi turba. Iniziata a giugno 2013. Lei ora 44enne divorziata con figlio 17enne. Nata non voluta dai genitori, divorziati durante la sua infanzia, ha vissuto con la madre ( e il nuovo compagno+fratellastro) fino alla maggiore età, da oltre una dozzina d’ anni non ha contatti coi genitori. Io 49enne, all’ inizio della relazione ero rientrato da 6 mesi a vivere da mamma, per problemi economici dopo 6 anni da single. Partenza a razzo da parte sua innamorata attendeva da 10 anni un compagno.. io più tiepido forse razionale vedendo diversi problemi, economici in primis, lavora purtroppo saltuariamente e pochissimo, viviamo a 30km di distanza, il figlio adolescente, casa piccola e altro, ma litigando cedo a quasi tutto il suo volere, tranne la convivenza. Ma iniziano subito gelosie, controllo, sfiducia ad ogni mio contatto sociale reale, o virtuale esterno alla coppia, non riesco a farle capire che ho un passato di amici/amiche, vedendoci 4/5 giorni la settimana, non credo di dover abbandonare tutti. La lascio la prima volta ad aprile 2014, torno dopo l’ insistenza sua e sensi di colpa dopo 2 settimane. Ripartiamo ma le modalità sono identiche. La rilascio a inizio estate 2015 ma ritorno 3 settimane dopo. Altra crisi profonda a fine ottobre 2015, la rilascio, nel frattempo riprendo ad allenare calcio giovanile (la mia isola felice da cui mi ero preso un periodo sabbatico) Ma mi manca, la ricontatto dopo natale, le spiego che ho bisogno dei miei spazi/amici/hobby, non ne è entusiasta ma ripartiamo ma lotta continua, lei dice che vuole essere la priorità, non vuole le briciole etc etc. La rilascio a novembre 2016, ma ancora ritorno per fine anno. Al 20 febbraio 2017 dopo 10 giorni di litigi continui me ne vado. Ora ho ansia, rancore, tristezza un mix di stati d’ animo sfiancanti. Ora sono 2 mesi di mio silenzio, salvo la risposta a due/tre suoi sms svalutanti. Che fare?

    • Anna Zanon 1 Maggio 2017 at 17:02 - Reply

      Credo che la risposta sia nella sua frase ” cedo a quasi tutto il suo volere”, frase che sembrerebbe indicare un rapporto sbilanciato dove lei si sente sottomesso e cerca di accontentarla..ma quando non ce la fa più, sbotta e la lascia.
      La soluzione è un confronto adulto dove chiarite reciprocamente le vostre aspettative, quello che siete disposti a dare e quello che per voi non è negoziabile

  163. Nadia 28 Aprile 2017 at 19:44 - Reply

    Salve, ho letto il suo articolo e devo dire che mi è piaciuto tanto!
    Io volevo porre 2′ di domande:
    1) come si comporta un uomo traditore?
    2) come faccio a capire se davvero è innamorato di me?

    Le chiedo questo perché, nonostante mi scriva sempre, noto che il mio ragazzo sia un po’ freddo. All’inizio era molto presente, quando litigavamo mi “inseguiva” per chiarire,.mi coccolava, mentre ora sembra darmi un pelo per scontata. Premetto che gli ho detto che non serve inseguirmi
    Ed ovviamente ha mantenuto la parola. Se leggo su Internet, come si comporta un uomo infedele inizio ad diventare paranoica e poi razionalizzando sembra impossibile si comporti così. Purtroppo mi faccio influenzare troppo dalle opinioni altrui. Se accenno l’argomento tradimento, lui sorride/ride e dice che sono cavolate. Perché non gli interessa e il lavoro gli occupa tanti pensieri. (Stiamo insieme da 9 mesi). Volevo sapere anche come posso fare per rendermi più desiderabile e come posso fargli capire il mio disagio, visto che parlare non serve tanto.
    Grazie

    • Anna Zanon 1 Maggio 2017 at 18:23 - Reply

      Gentile Nadia, mi sembra di capire che lei tenga molto a questo ragazzo ma sia certe volte ” divorata” dall’ansia di perderlo che si esprime nella paura che lui la tradisca o non l ‘ami abbastanza. Da quanto racconta, sembra che quest’ansia derivi da una sua insicurezza personale piuttosto che da un reale problema di coppia ed esserne consapevoli è il primo passo per affrontarla. Il secondo passo è cercare un po’ di contenere quest’ansia senza che le rovini la vita e il suo rapporto di coppia. Come ? Smetta di cercare conferme e rassicurazioni esterne. La gelosia è una pianta malsana che non va alimentata ( no ricerca di conferme con il suo ragazzo o cercare su internet)

  164. Alba 2 Maggio 2017 at 06:55 - Reply

    Gentile Dottoressa,
    nonostante il Suo articolo esaustivo, c’è un passaggio che fatico a comprendere; quando scrive:
    “Il problema non è che il partner non ci ama ma non ci ama perchè non è in grado di amare.”
    Ebbene nella mia esperienza i miei ex hanno dato il meglio di sè nelle relazioni successive, ed infatti hanno delle relazioni appaganti in cui hanno creato famiglia e figli, nonostante non volessero impegnarsi con me.
    Dunque nel mio caso la frase completa è: “Non è in grado di amare me”, e quindi si ritorna nel caso che Lei acutamente definisce “controllo”, cioè “non sono in grado di farmi amare”…
    Inoltre anche Lei sottolinea l’importanza di essere in equilibrio con sè stessi per realizzare una relazione appagante: mi confronto da 20 anni con questo problema (ne ho quasi 50), visto che attorno a me vedo donne e amiche molto “meno” di me (meno consapevoli, meno impegnate nel sociale e nella coppia) che però vengono amate sconfinatamente dai loro devoti mariti, nonostante non li sostengano nella famiglia, nel lavoro, nella salute, e in qualche caso li adornino anche con qualche cornino…
    Insomma, vivo la frustrazione di essermi molto impegnata in 3 relazioni decennali, con uomini che si dicevano non pronti per me, ma prontissimi ad amare altre.
    Quindi sono io che non funziono?

    • Anna Zanon 21 Maggio 2017 at 12:43 - Reply

      Cara Alba, io non credo che il problema sia quello che lei non funziona o che non riesce a farsi amare dall’uomo prescelto. Io credo che suo problema potrebbe essere quello di non accettare il rifiuto. Tutti veniamo rifiutati e credo che non ci sia persona a cui non sia mai successo di innamorarsi senza essere ricambiata. La maggioranza delle persone quando vede che il suo affetto non è corrisposto, lascia perdere ..invece io ho la sensazione che lei si aggrappi a questi uomini che la rifiutano e che cerchi di dare di più, sempre di più nel tentativo di farsi amare da loro e di compensare il loro disimpegno.
      Ma questo non funziona, anzi è controproducente perché viene letto come mancanza di carattere, bisognosità e non induce gli uomini ad impegnarsi, anzi..

  165. STEFANO ANATRA 14 Luglio 2017 at 04:40 - Reply

    fACCIO I MIEI COMPLICATI PIU SPICCATI PER L’IPOCRISIA, NON MOLTO TEMPO FA FORSE UN PAIO DI MESI SCRIVO QUALCOSA QUI, E DOPO IL RILASCIO DI CONFERMA POST SCRPTUM, SI ELIMINANO I MESG O COMMENTI SCRITTI?

    STRANEZZE VOSTRE..

    NON HO PROBLEMI IN AMORE, NARCISTI SI PUO CAMBIARE CON L’AIUTO DELLE AMICIZIE QUANDO SON VERE E SINCERE, AVEVO UN AMICA DI NOME MARTINA ANNI FA HO PERSO DI VISTA, MARTINA USAI, HO CONOSCIUTO UN PAIO DI SCEME CHE OSTENTAVANO CON TUTTI IL LORO ASPETTO POSITIVO MA DISTURBATE NON POCO, MEGLIO SOLI IN QUEL CASO, SI, SONO D’ACCORDO CON IL VOSTRO ARTICOLO INIZIALE DEL LINK E,O DEL SITO, ESISTONO SADICI ISTERICI, E,O , IRONICI INSICURI…

    COMUNQUE SENZA INTESA NON SI VA DA NESSUNA PARTE, NON IL DEFICIT BANCARIO, MA NEMMENO L’ESTROSIONE DI CERTE FURBETTE, IL PRETESTO DEL SESSO PER AVERE LA MEGLIO SULLA TUA VITA……GENTE COSI, MUORIATE SOTTO A UNA STRADA O UN PASSO A MEZZA VIA…

  166. Carola 23 Luglio 2017 at 11:09 - Reply

    Buongiorno dottoressa,
    Ho un problema che mi tormenta da mesi. Ho 22 anni, a novembre 2016 ho conosciuto un ragazzo col quale ho instaurato un rapporto con un ragazzo di 7 anni più grande di me. Rapporto molto intenso, eravamo molto complici anche se badavo poco al suo asprtto fisico. Fisicamente mi piaciucchiava e basta, ma intellettualmente lo ammiravo. Abbiamo iniziato una sorta di relazione nella quale io mi sono sempre trovata in qualche modo incatenata, anche se, di fatti, non lo ero. Motivo per cui l’ho lasciato dopo qualche mese. L’ho vissuta malissimo, molto male, peggio il triplo di quanto mi aspettassi. Lo pensavo continuamente, come se fosse una sorta di dipendenza e pensiero intrusivo, non riuscivo a parlare con nessun altro ragazzo, avevo la paura costante che lui mi dimenticasse… mi mancava e non riuscivo a frequentare i suoi stessi posti. Una volta l’ho visto con una tipa e sono stata male, ho pianto a dirotto senza fermarmi e volevo solo morire. Quando poi ho saputo che lui era già coinvolto in un’altra relazione mi è caduto il mondo addosso e volevo soltanto fuggire per sempre. Per fortuna poi lui mi ha rivelato di essere ancora innamorato di me e ha lasciato la ragazza in questione. Abbiamo ripreso il vecchio rapporto ma tutte le volte che io cercavo di impegnarmi soffrivo, avevo attacchi di panico, blocchi respiratori, ho perso anche 6 chili. A lui non ho mqi voluto dire nulla di questi miei stati d’animo perché non volevo litigare o mettere in discussione il nostro rapporto, quindi ho continuato a fingere che tutto andasse bene. Ho iniziato a trovare soddisfazione quando mentivo. Quando uscivo per esempio senza di lui e non glielo dicevo. Nascondere le cose (di poco conto, non tradimenti) mi fa sentire viva e mi sento evadere da questa relazione da cui non riesco più a fuggire. Il pensiero di poterlo perdere mi fa stare male. Anzi, a dire il vero io non so più immaginare una vita senza di lui. Ma questa cosa non mi provoca benessere, ma al contrario mi fa sentire incatenata. In questo momento vorrei solo fuggire e ricominciare da capo. Cosa fare? Grazie per la sua risposta

    • Anna Zanon 17 Agosto 2017 at 12:20 - Reply

      Cara Carola, credo che il problema sia che stai cominciando a sentirti troppo dipendente da lui e questo ti spaventa. Senti di non poter stare senza di lui ma allo stesso tempo ti senti imprigionata in questa relazione. E’ per questa ragione che provi sollievo quando gli menti, perché nascondendogli delle cose, recuperi uno spazio privato che è solo tuo. La soluzione non è fuggire o cambiare ragazzo, cosa che peraltro hai provato a fare senza riuscirci.
      La soluzione è provare ad affrontare la tua paura della dipendenza, di avere troppo bisogno di lui..magari anche con l’aiuto di un terapeuta

  167. Simone 8 Agosto 2017 at 12:57 - Reply

    Buongiorno dottoressa
    Trovo davvero interessante il suo articolo. Vorrei esporre la mia storia brevemente per avere un feedback.
    Stavo insieme ad un ragazzo da due anni. Io 33 anni e lui 35. Un ragazzo solare ma allo stesso tempo turbato dalla sua omosessualità nascosta ai genitori, amante della solitudine, un po’ egoista e molto poco incline al compromesso (anche con gli amici). Spesso discutevamo sulla convivenza e l’idea di stare insieme in modo più serio. Due mesi mi ha lasciato dicendo che ha capito che la vita di coppia non fa per lui, stava esaurendo, vuole stare solo a vita, ha l’ansia del pensiero di comprare una casa, e vuole fuggire da ogni impegno relazionale. Mi continua a dire che mi ha lasciato solo perché ha capito di non essere adatto alla vita da fidanzato, non è disposto a sacrificarsi per gli altri. È una persona in effetti che cerca poco anche gli amici (ne ha pochissimi) e ama passare le serate a guardare un film da solo. I primi tempi che stavamo insieme mi cercava molto, poi quando il rapporto si è stabilizzato è uscita la sua natura. Negli ultimi mesi l’ho visto davvero spegnersi, apatico, rabbioso, sempre col mal di schiena e agitato. Mi ha detto che avere un legame sentimentale serio l’ha portato così. Ora mi domando può esistere davvero una persona che si definisce inadatto a stare con qualcuno in modo stabile? So per certo che non è un problema che non stava bene con me. Anzi me l’ha ripetuto mille volte. Mi sta aiutando col trasloco e spesso ci vediamo. Sono confuso. Non riesco a capire la sua psicologia. Io sono l’opposto: amo la vita in due,l’idea della famiglia e del condividere il tempo insieme. Faccio fatica quindi a capirlo. Grazie!

    • Anna Zanon 17 Agosto 2017 at 11:06 - Reply

      Purtroppo sì. Esistono persone che hanno una struttura di personalità autocentrata e che vivono la coppia con i suoi compromessi come una perdita e non come un guadagno. Sono persone capaci di innamoramento ma non di amore.
      Capisco che per lei sia molto doloroso ma la vera personalità del suo fidanzato non è quella dell’inizio ma quella che è emersa frequentandovi con il tempo. Vuole veramente passare tutta la sua vita con un uomo rabbioso, apatico, agitato, incapace di compromesso?

      • Simone 29 Agosto 2017 at 20:04 - Reply

        Grazie della risposta dottoressa. Ceratamente no, non voglio passare la mia vita con una persona così. Però questi lati del suo carattere sono emersi dopo. Frequentarlo come “amico” non emergono questi lari negativi. Evidentemente sono una riposta alla sua difficoltà di amare? Ho anche pensato di aver sbagliato io. forse ho cercato troppo l’idea di coppia stabile e convivenza futura… un caro saluto. Simone.

  168. Dana 15 Settembre 2017 at 12:18 - Reply

    Salve dottoressa, sono una ragazza di 18 anni sono molto giovane, ma ho bisogno di parlarne con qualcuno di competente perché ultimamente sono sempre più convinta che c’è qualcosa che non va in me. Sono stata con due ragazzi nelle mia vita: il primo, con cui sono stata per un anno e che mi ha completamente destabilizzata, era un amore morboso e mi ha tradita diverse volte, dove sono sempre stata disposta a perdonarlo, ma alla fine ha lasciato lui me. Poi c’è stato questo secondo ragazzo con cui sto ancora tuttora che è sempre stato buono con me forse anche troppo, comprensivo al massimo. L’ho lasciato diverse volte ma mi ha sempre perdonato tranne l’ultima volta perché mi vide con il mio ex ( il primo ragazzo in questione) quando realizzai davvero cosa stavo facendo e chi stavo perdendo stetti malissimo e feci di tutto per poter stare di nuovo con questo ragazzo unico, davvero introvabile al giorno d’oggi! Ora sono passati 8 mesi e mi sembrava finalmente di aver raggiunto la pace ma è da qualche settimana che sento di nuovo le stesse sensazioni che provavo all’inizio della relazione quando ero incerta del mio sentimento. Ho paura perché non so che fare sono terrorizzata dall’idea di lasciarlo e non poter davvero tornarci più oppure starci solo per paura di questo! Ho mille pensieri in testa perché mi affeziono solo a chi mi fa male? Perché non appena questo secondo ragazzo ha riiniziato ad essere come prima (dato che ho fatto sforzi per riconquistare la sua fiducia) inizio a provare certe cose? La prego mi dica qualcosa, non riesco a dormire e ho l’ansia durante il giorno!

    • Anna Zanon 16 Settembre 2017 at 09:43 - Reply

      Cara Dana, hai fatto una domanda molto importante ” perché mi affeziono solo a chi mi fa male?”. Questa domanda può essere il punto di partenza per un percorso psicologico che ti aiuti a scegliere persone e situazioni buone per te.
      Sul web e senza conoscerti e conoscere la tua storia, non posso darti risposte

  169. Lalla 13 Novembre 2017 at 21:57 - Reply

    Gentile dottoressa, ho interrotto una storia di poco più di un anno con una persona alla quale volevo molto bene, con la convinzione/certezza che non mi amasse in quanto soggetto non in grado di amare realmente. Quando è iniziata io 34 anni e reduce dalla fine di una lunghissima storia per me importante, avevo perso l’amore più grande che avessi mai provato per qualcuno. Per 10 lunghi anni mi sono sentita amata, stimata, rispettata ecc. e ho ricambiato allo stesso modo tutto questo. Lui 36, da qualche mese fuori da una storia di qualche anno a detta sua tormentata. Fatta dei soliti lascia e piglia e litigi vari. Lui non ha mai avuto una storia seria lunga anni, il massimo che è riuscito a portare avanti, una volta “per colpa sua”, una volta “per colpa della ragazza di turno”, è un rapporto non più lungo di un paio d’anni.
    Sono una persona molto affettuosa, lui stesso mi ha definito molto tenera, infatti reputo essenziale il contatto fisico fatto di abbracci, carezze, piccoli gesti costanti che fanno sentire al partner la mia vicinanza. Ovviamente senza esagerare e diventare inopportuni quando si è in compagnia di persone. Lui invece più distaccato e freddo, quando lo abbracciavo non sentivo mai ricambiato il mio abbraccio con la stessa intensità, spesso, anche in intimità, gli prendevo le braccia e le mettevo attorno al mio corpo. Lo scambio di coccole avveniva soprattutto perché io le cercavo, ciò nonostante lui si considera una persona coccolosa, ed infatti non rifiutava mai queste mie attenzioni, anzi ne era felice. Voleva le coccole, ma sembrava bloccato nell’esternare in modo sciolto il suo lato tenero. A questa affettività più fredda mi stavo abituando, fin quando non ho iniziato a notare che tra le coppie con cui uscivamo, e che stanno insieme da un po’, c’è uno scambio più rilassato di tenerezze.
    Allora ho iniziato a osservare meglio il suo comportamento con il sospetto che no coccole=no amore. Ho iniziato a notare che di tanto in tanto diceva cose un pochino offensive, o che non esprimeva stima nei miei confronti, nonostante dicesse di provarne. Ha definito la mia laurea magistrale in lingue “scienze delle merendine”, lui si definisce un’intelligenza sopra la media, mentre di me ha detto che sono abbastanza intelligente. Ha sempre trovato spiegazioni plausibili a queste parole, ma comunque mi sentivo un po’ offesa. Faccio un esempio: la madre gli diede dei soldi per fare shopping, lo accompagnai un paio di volte, non comprò vestiti, perché non trovò nulla, ma usò quei soldi per mangiare qualcosina insieme la sera…io mangio poco, per le sigarette sue, la birra sua, ecc. Una volta mi offrii di accompagnarlo per fare spese, lui si rifiutò, non ricordo tutto quello che disse, penso che la madre non gli volesse dare dei soldi. Mi è rimasta impressa la frase: “evidentemente mamma ha capito che con te non si può fare niente”, un modo per dire che la madre aveva capito che quando usciva con me per shopping, LUI non era in grado di gestire il denaro ricevuto. Ho ritenuto la frase comunque offensiva perché mi sono sentita colpevolizzata per una sua cattiva gestione del denaro, alla tenerà età di 36 anni.
    I nostri litigi sono stati spesso dovuti al denaro, in parte sulla base di incomprensioni, in parte sulla base che entrambi, non avendo entrate fisse, non possiamo permetterci uscite frequenti, io forse più di lui. Alla ristrettezza economica si unisce una visione diversa della gestione dei soldi, lui si è sempre mostrato propenso e ben felice di spendere quel poco che ha per uscite con gli amici, in cui ero inclusa anche io, mentre è sempre stato riluttante a spendere la stessa cifra per fare qualcosa per noi da soli. Spesso mi faceva notare che per venire da me ci volevano i soldi della benzina, più l’uscita in sé. Insomma la sua filosofia era: “se dobbiamo spendere 30 euro per andare a mangiare fuori con la comitiva, ben venga…se questi trenta euro li dobbiamo spendere per fare qualcosa insieme, non vale la pena”. Io sono invece per una divisione equa, quello che possiamo spendere va diviso in parti uguali, tra coppia e vita sociale. Non bisogna isolarsi né dagli amici, né dalla vita di coppia in sé. Ci eravamo ridotti a vivere in funzione dei suoi amici, per non farlo sentire escluso da loro ho partecipato a serate in cui ho speso più di quanto potessi permettermi, destinando i soldi per le frivolezze, non per fare qualcosa per noi come coppia o per me stessa, ma per farlo stare con i suoi amici a cui lui tanto tiene, ma dai quali si sente spesso escluso. Ci vedevamo una sola volta a settimana e questo nostro incontro coincideva spesso con l’uscita di gruppo. Un po’ di intimità/affettività era riservata solo a fine serata, circa alle 2 di notte, poi alla settimana prossima. Ho sempre avuto l’impressione che per lui, fare qualcosa solo con me, anche di tanto in tanto, gli portasse via la possibilità di uscire con gli amici, come se per lui fare qualcosa insieme equivalesse a isolarlo. Poi quando gli amici non organizzavano uscite e non erano presenti per cose loro, era tranquillissimo e ci vedevamo da soli, andando al cinema ad esempio. Però ogni volta che proponevo una gita, cose più particolari ma a basso costo, visitare un luogo, ecc. lui tendeva sempre a coinvolgere gli altri. A me piace stare in compagnia, ma il fatto di non riuscire a ritagliarsi dei momenti solo nostri, mi faceva molto dispiacere. Gli ho detto più volte: se non passiamo del tempo insieme, io e te, come possiamo creare un rapporto sano e solido? Basta organizzarsi! Alla fine lui, per quando a parole potesse concordare, non ha fatto mai nulla per mettere in pratica la mia richiesta. Io non chiedevo di scegliere tra me e gli amici, ma solo un po’ più di tempo per noi. Ovviamente, ridottami a spendere più di quanto potessi permettermi, e non per cose che mi piacevano o mi rendevano felice, non vedendo accontenta la mia semplice richiesta di tempo insieme, anche stando fermi in macchina, ho iniziato a tirarmi indietro assentandomi o spesso e volentieri non consumando nulla durante le uscite. Il rapporto ha iniziato a sgretolarsi perché io mi vedevo sempre trascurata per gli altri e lui ha iniziato ad allontanarsi perché (probabilmente) non vedeva in me una valida candidata per potersi integrare tra i suoi amici. Quando l’ho lasciato mi ha esposto tutto il suo malcontento che durava già da un po’ (espresso anche in precedenza) è che a detta sua l’ha portato ad allontanarsi sentimentalmente. Ha detto che per lui do l’immagine della perfetta casalinga che bada a casa e figli e che la mia massima aspirazione può essere un lavoro par-time e a lui questa cosa non piace tanto. Quindi non essendo realizzata professionalmente/economicamente, come con me non può progettare nulla. Preciso che anche lui non lavora, nonostante la laurea in ingegneria, perché il periodo è poco propizio. Però io mi sono data un obiettivo lavorativo, ovvero l’insegnamento che purtroppo è fatto di precarietà, lui non sa che pesci prendere e cosa fare di preciso. Altro motivo del suo malcontento è il fatto di non essermi integrata tra i suoi famosi amici, nel senso di non aver instaurato un rapporto uno a uno con i componenti. Per es. frequentare le ragazze al di fuori di lui, diventare loro amica insomma, persone dai gusti diversi dai miei e dalle possibilità economiche diverse. Inoltre mi ha detto che il fatto che io, in certi casi, ma non spessissimo, non volessi partecipare per motivi economici a certe uscite lo costringeva a non vederli o andare da solo e inventare scuse sulla mia assenza. Gli ho fatto notare che le sue lamentele e il suo distacco sono basati su cose che non riguardano il mio rapportarmi con lui ma con gli altri, e non lo trovo giusto, anche perché sono una persona socievole, solare, allegra. Se trovo persone a me affini ho molto piacere a legarci. Il fatto che mi fa arrabbiare è che lui in questa comitiva non si sente perfettamente incluso nei rapporti uno a uno, nel senso che spesso se lui non si fa sentire in privato difficilmente lo contattano. Si è lamentato con me che tra di loro basano i rapporti anche sulla convenienza e su quanto ognuno può offrire in termini di piaceri, siccome lui non ha nulla di pratico da offrire (es. essere architetto e aiutare ad arredare casa) gli altri tendono, in genere, a non coinvolgerlo se non nelle uscite collettive, ma se due o tre di loro vanno a prendere una birra infrasettimanale non lo chiamano sempre. Spesso con tono triste mi ha chiesto: “ma secondo te i miei amici mi vogliono bene?”. Ho notato un uomo più dedito a conquistare l’affetto di persone che sente che non lo considerano come vorrebbe, anziché preservare il mio di amore che era lì, tangibile. Ho capito che il nostro rapporto non era sano, non era basato sugli stessi presupposti, che lui non aveva reale stima di me e delle mie capacità (la casalinga), stesso io ultimamente mi ero allontanata e stufata di sentirmi insoddisfatta e ho deciso di troncare.
    Crede che abbia ragione sul fatto che lui abbia difficoltà a instaurare un rapporto sano con il partner, o semplicemente era incompatibilità? Ovviamente anche io ho la mia parte di responsabilità e non le nego. Perdoni il lunghissimo messaggio.

    • Anna Zanon 23 Novembre 2017 at 11:35 - Reply

      Gentile Lalla, il modo in cui una persona gestisce il lavoro e i soldi dice molte cose sulla sua personalità. In particolare l’ atteggiamento verso il lavoro rivela molto della maturità di una persona. Senza una maturità personale non ci può essere un rapporto di coppia serio e duraturo. L’importanza data gli amici a scapito della relazione sembra un atteggiamento adolescenziale, le critiche sulla sua situazione lavorativa sembrano in realtà critiche rivolte a lui stesso ( si rispecchia in lei nella mancanza di realizzazione professionale)

  170. Armando 5 Dicembre 2017 at 11:41 - Reply

    Buongiorno Dottoressa, spero vivamente che lei riesca ad aiutarmi.
    Sono fidanzato da 4 anni con una ragazza, ho sempre intuito che forse lei non era la ragazze che desideravo, però sono andato avanti con la convinzione di poterla cambiare. Ma oggi a distanza di anni mi sono arreso. Mi rendo conto di essere completamente diverso da lei, io sono un ragazzo solare, socievole, attivo sempre disponibile con tutti e mi piace distribuire sorrisi, lei completamente l’opposto ; odia tutti incondizionalmente, preferisce stare sola con me piuttosto di uscire con altri, pensa sempre che una persona sia cattiva, prima di conoscerla e anche dopo averla conosciuta, è molto gelosa e possessiva ha di fatto condizionato pesantemente i miei rapporti di amicizia che avevo prima di conoscerla, è molto presente nelle mie giornate e se provo a chiederle di volere passare una sera da solo con amici o semplicemente di voler stare da solo a casa, lei per una settimana diventa nervosa ; Io mi sono accorto che non la amo più, perche so che un amore dovrebbe farti vivere meglio non il contrario, e questo gliel’ho fatto presente più volte ma lei fa finta di niente. Ho provato a lasciarla con parole con sms con qualsiasi metodo ma lei alla fine riesce sempre a farmi cambiare idea facendo leva sul fatto che comunque io per lei provo del bene. Il fatto è che mi sento piu suo fratello che il suo fidanzato non abbiamo nessun tipo di cosa in comune anzi le cose che a me piacciono a lei quasi infastidiscono, lei non ha amiche strette non esce con altre persone che non siano me, quindi lei esce di casa solo ed esclusivamente con me. Non so cosa fare dottoressa la prego di fornirmi delle soluzioni perchè altrimenti davvero non so cosa dovrei fare. Io scapperei anche di casa ma ho un bel lavoro stabile la mia famiglia mi vuole bene e ho anche una casa di proprietà non posso lasciare tutto per lei che non accetta di fare un passo indietro.

    • Anna Zanon 8 Dicembre 2017 at 10:47 - Reply

      Gentile Armando, non è mai una buona cosa quando si sta con qualcuno nella speranza di cambiarlo. Lei mi sta descrivendo una relazione sbilanciata e disfunzionale che le crea molta sofferenza ma da cui non riesce a separarsi o ad affrontare in modo più sano mettendo dei limiti alla sua fidanzata.
      L’unica soluzione che riesce a vedere è quella di scappare di casa! Il mio consiglio è quello di intraprendere una psicoterapia per rinforzarsi e imparare a tenere più conto dei suoi bisogni

  171. Raffaele 15 Dicembre 2017 at 15:38 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,
    da ormai oltre un anno ho una relazione con una ragazza, io ho 31 anni e lei 24. Per lei è la prima vera relazione, per me invece, non è così. La relazione è iniziata “male” perché lei non sentiva quello slancio che l’infatuazione dà, ma, queste sono parole sue, sono tutto ciò che lei abbia mai desiderato e per quello era completamente stregata. Dopo i primi mesi parecchio difficili, sembrava si fosse messo tutto nel verso giusto e fino a settembre abbiamo vissuto una bellissima relazione, sana e piena di complicità e amore reciproco. Poi lei è partita per un corso fuori dall’Italia ( che durerà fino a metà gennaio) e nello stesso istante è iniziato per me un periodo terribile dal punto di vista lavorativo, che mi caricava di ansie e a volte ha anche interferito con la mia lucidità. Lei in questo periodo è stata il mio punto di forza ed è riuscita a sollevarmi dal fango; ora la brutta fase è finalmente finita, e lei è potuta tornare qualche giorno a casa.
    Ora pero mi ha confessato che ha avuto dei momenti di crisi, si è sentita lontana da me, che il suo problema era che “vorrebbe amarmi quanto io amo lei, perché sono la persona che vorrebbe avere affianco per tutta la vita, ma non è cosi”. Allo stesso modo, dice che le è bastato vedermi per capire che vuole stare con me e non capisce perché ha avuto dubbi ma che sa, che la nostra relazione è sbilanciata verso di lei. E’ una ragazza molto sincera ma con estremi disagi a parlare dei suoi sentimenti e nel fare complimenti, dire che vuole bene a qualcuno o che gli manchi qualcuno. Questo sua mancanza porta me a esagerare nella ricerca di ciò, riempiendola di complimenti e e attenzioni, cosa che, ho paura le facciano credere che quello che prova lei non è abbastanza o comunque che la facciano chiudere per mancanza di quel bisogno iniziale in una storia, di dover desiderare l’altro.
    Io non so come comportarmi, da un lato la mia mente mi dice di fuggire perché stiamo solo procrastinando un grosso problema, la sua mancanza d’amore, dall’altro invece spero che questo gap sentimentale possa sparire. Ora il fatto che lei andrà nuovamente fuori per un mese circa, ho paura risvegli tutti i suoi dubbi. La ringrazio vivamente del tempo dedicatomi.

    • Anna Zanon 3 Gennaio 2018 at 12:51 - Reply

      Gentile Antonio, a me sembra che lei e la sua ragazza abbiate stili affettivi diversi che rendono sbilanciato il vostro rapporto. Lei è un po’ più ansioso e quando non si sente ricambiato, richiede conferme affettive oppure presta alla sua partner più attenzioni nel tentativo di colmare il vuoto.
      Questi comportamenti sembrano essere controproducenti sulla sua ragazza che si sente invece soffocata e messa sotto pressione.
      Il mio consiglio è quello di provare ad invertire questa dinamica: non chieda conferme, faccia un passo indietro, si comporti in modo più indipendente. Si comporti come se fosse più sicuro di sé.
      Se lei cambia il suo comportamento, vedrà che anche le dinamiche della vostra relazione cambieranno

  172. caterina 24 Dicembre 2017 at 14:40 - Reply

    salve dottoressa Anna ho bisogno di aiuto davvero…spero possa aiutarmi…mi chiamo caterina ho 35 anni e fidanzta da 13 con un ragazzo della mia stessa età…ne abbiamo passate tante insieme andiamo d accordo lui mi ama è sempre presente,abbiamo risolto molti problemi r ecc..,(ma dopo quello che sto per scrivere mi viene da pensare che è stato fatto tutto ciò per tenermi a se e farmi sentire poca corretta se decidessi di mmollarlo )sono 5 anni che chiedo a lui una svolta di sposarci stare insieme anche se il suo lavoro ed il mio economicamente non da molto ma insieme portermmo farcela se c e amore e voglia di stare insieme ,ma lui mi dice che vuole sposarmi ma non ci sono basi economiche sufficienti per farlo,ha avuto possibilita di arruolarsi ha rifiutato,ha avuto chiamate da altre regioni se pur per pochi mesi ,(per me sufficienti per iniziare qualcosa insieme e continuare creare qualcosa ,disposta a seguirlo lasciando il mio lavoro) non ha accettato..insieme abbiamo un baget messo con tanti sacrifici da parte ma non viene preso in considerazione per iniziare la vita insieme,mi dice che potrebbero servire se non dovessimo lavorare piu e trovarci in difficolta economiche,l ho lasciato per qualche giorno per capire in realta che ruolo io devo avere in realtà nella sua vita,e mi dice sempre che essendo un libero professionista (geometra) in crisi gli bastava un secondo lavoro anche di 800 euro per partire . ovviamente curriculum mandati ovunque in tutto il mondo ma se non è un contratto a tempo indeterminato non accetta!! l ho mollato per un periodo dicendo di chiamarmi solo se avesse soluzioni positive e sentite …è ritornato con un secondo lavoro con paga buona ma di fissare data e di iniziare qualcosa non si parla…come se nulla fosse successo fin ora …morale della mia vita che mi sento amata ma non capita o forse lui capisce ma non si sposta dalla sua posizione presa cioè se non si sente sicuro non fara nulla io l eterna fidanzata non mi va di farla,dare dispiacere ai miei dopo 13 anni ho fatto di tutto con lui..sono andata ovunque è stato accettato ed è voluto bene è una brava persona..i miei genitori non conoscono i suoi e non vuole farli incontrare io da mesi non vado da loro..lui parla poco con i suoi non mi dice che a casa litiga ma io lo so ..e non decide di scappare con me e vivere felici evitiamo i parenti io e lui perchè non so che rispondere quando mi dicono quando vi sposate …anzi lui sa cosa dire..ha sempre detto nel 2016/2017/ ieri ennesima risposta nel 2018 …senza una data? lui risponde oggi le persone non sono come un tempo si sposano cioè subito …oggi funziona molto lentamente….voglio morire..mi sento presa in giro e molto …..

    • Anna Zanon 3 Gennaio 2018 at 11:56 - Reply

      Mi viene in mente un proverbio spagnolo che dice : ” Chi vuole fare una cosa trova il modo, chi non vuole farla trova la scusa”.
      Mi sembra che il suo fidanzato faccia molta fatica ad assumersi le responsabilità della vita adulta ( l’ atteggiamento verso il lavoro è anche indice della maturità personale) e capisco anche che lei voglia una famiglia.
      Che dire? O aspetta .. e potrebbe aspettare all’infinito che lui maturi oppure trovi il coraggio di guardare altrove.
      Chissà se di fronte alla prospettiva di perderla per sempre, il suo fidanzato non riesca a superare le sue paure

  173. Chiara13 31 Marzo 2018 at 09:44 - Reply

    E se sono io la tossica?
    Non voglio esserlo, ma lo sono.
    Lui non si sente amato, valorizzato e importante.
    Io gli voglio tanto bene, stiamo insieme da 8 anni ma ho sempre avuto un “piede fuori” dalla relazione. Sempre a domandarmi se sono veramente innamorata o potrei trovare di meglio. Lui e’ perfetto, mi ama, mi accetta per come sono, e’ carino e intelligente. Ne abbiamo passate tante insieme e siamo una squadra invincibile. Ma non ho mai perso la testa per lui. Lui si e’ sempre lamentato del fatto che non lo faccio sentire desiderato, io gli ho spiegato che trovo difficile lasciarmi andare, sesso compreso, il che e’ vero. Lui e’ stato pazientissimo. Un anno fa ho incontrato un ex e ho perso la testa. Ho provato sensazioni che avevo dimenticato. Solo un bacio, ma che non scordero’ mai. Ho lasciato il mio ragazzo, ma lui mi ha convinta a tornare, dicendo che un’infatuazione non dura. Vero, lo so. Il nostro rapporto si basa su amicizia e fiducia, abbiamo gli stessi valori e obiettivi. L’idea di costruirmi la vita con lui mi piace. So che possiamo fare cose meravigliose. Ma io ho questa vocina dentro che non mi lascia stare. Qualcosa non va. Penso di aver paura dell’intimita’. Gli uomini che mi attraggono sono sempre sposati o non interessati. Il mio ragazzo mi ama e io lo snobbo. Lui da e io prendo. Mi sento uno schifo. Ho paura di perdere la mia liberta’? Non lo amo? Sono narcisista, ma non voglio esserlo. Ma quando devo scegliere tra me e lui, scelgo sempre me. Come faccio a cambiare? Devo forse solo trovare un uomo per il quale voglia cambiare? p.s. ho 37 anni a mi sento un’ adolescente. Lui ne ha 52. Quando l’ho incontrato era un uomo felice, ora e’ depresso, dice per colpa mia. Devo lasciarlo libero dalla mia tossicita’? Perche’ non riesco ad amarlo come vorrei?

    • Anna Zanon 5 Aprile 2018 at 21:54 - Reply

      Bella domanda..forse un percorso terapeutico può aiutare a trovare la risposta. L’ attrazione per uomini irraggiungibili mentre si snobbano quelli disponibili non è caratteristica solo del narcisismo, ma anche delle persone che non si amano abbastanza e perciò respingono l’amore perché non si sentono di meritarlo.

  174. Manuel 16 Maggio 2018 at 13:17 - Reply

    Buongiorno, sono capitato in questo blog cercando indicazioni sulla mia situazione, e ho letto con interesse molte storie di persone che, come me, amano una persona che, invece, sembra incapace di ricambiare, nonostante provi sincero affetto per me.
    Devo dire con onestà che la mia situazione è complicata di suo, in quanto abbiamo diciotto anni di differenza, io 57 anni, e vedovo, senza figli, lei 39, separata con due figli. Usciti tutti e due da queste esperienze dolorose, ci siamo trovati ad aiutarci l’un l’altro, vivendo bei momenti, trovando affinità di pensiero e interessi comuni. L’amicizia poi si è trasformata in affetto, e poi abbiamo sperimentato anche l’intimità, con baci appassionati e notti d’amore bellissime. Io me ne sono innamorato… Lei, pur dimostrando passione nei nostri incontri, mi ha subito fatto capire che non avrebbe voluto costruire una storia con me, principalmente per la differenza di età. Nonostante questo, il suo affetto nei miei confronti, e i nostri incontri d’amore, mi dimostravano che in lei c’era un sentimento, almeno lo pensavo io, e quindi ho proseguito con i miei tentativi di costruire un rapporto. Ma, ogni volta che forzavo i tempi, lei si allontanava da me, chiedendomi di restare amici. Puntualmente, quando mi allontanavo, lei tornava da me, più passionale di prima, e i nostri incontri d’amore ricominciavano.
    Ora, dopo quasi due anni di frequentazione, mi sento frustrato, per questa sua indecisione a legarsi a me, e sto risentendo molto nella mia autostima, e soprattutto al lavoro, dove non sono più concentrato e mi rendo conto di non essere come prima, appassionato della mia attività, laddove ora sembra non mi interessi più niente. Il mio pensiero fisso è lei, e non mi capacito come, nonostante la passione, questo rapporto non potrà mai decollare. A questo punto, sarei intenzionato a lasciar perdere, ma la stima e la riconoscenza che nutro nei suoi riguardi mi impediscono di chiudere definitivamente. Lei insiste che rimaniamo amici, come ai primi tempi, e che soffrirebbe molto se la lasciassi, perché tiene tanto a me. Ma non so se, nei nostri incontri, riuscirò a rinunciare ai suoi baci, e ai suoi abbracci, mi sembra tutto troppo difficile da sopportare, e falso, perchè dovrei mentire al mio cuore. Sono ingabbiato, non riesco a decidere cosa è bene per me.
    Grazie della sua attenzione

    • Anna Zanon 30 Maggio 2018 at 09:12 - Reply

      Buongiorno, le separazioni non sono mai facili soprattutto quando c’è stato un grande amore..ma rimanere amici mi sembra essere una situazione molto dolorosa per lei, uno stillicidio. Se questa situazione la fa stare male ma non riesce a distaccarsene ha mai pensato di farsi supportare da uno psicologo?

  175. Giorgio 19 Giugno 2018 at 15:13 - Reply

    Salve, e grazie della risposta. In effetti, ho consultato uno psicoterapeuta, per iniziare un percorso di presa di coscienza della situazione, per riportarmi alla realtà e farmi vedere con occhi nuovi la persona oggetto del mio struggimento. Ultimamente ho diradato i contatti, e sto cercando di uscire, cambiare frequentazioni, per sperimentare nuove strade per mettermi alle spalle questa esperienza, pur bellissima, ma dalla quale non penso vi sia possibilità di ritorno.

    Grazie ancora per la sua disponibilità ad accogliere il mio sfogo.

  176. Laura 10 Luglio 2018 at 22:04 - Reply

    Salve dottoressa anche io mi sento come lei ha descritto. Sono fidanzata da 3 anni e dopo un periodo di continue discussioni stiamo ancora insieme, ma non riusciamo ad andare avanti (soprattutto lui), ormai litighiamo per le stesse cose, io continuo a piangere e a spiegargli i motivi per cui sto male, ma lui con totale indifferenza mi evita e fa finta di nulla, io cerco di andare avanti, gli do tutte le attenzioni che si possono dare, ma lui è sempre fermo, vorrei qualche consiglio se possibile. La ringrazio anticipatamente.

    • Anna Zanon 18 Luglio 2018 at 14:17 - Reply

      Gentile Laura, difficile darle un consiglio senza conoscere la sua situazione in modo più approfondito. Sarebbe utile sapere per quali motivi litigate e che cosa vi tiene insieme, ecc..

  177. MUHAMMED TAHA 30 Luglio 2018 at 13:34 - Reply

    salve dottoressa ,
    ho conosciuto una ragazza da due anni e sono andato a convivere con lei da quasi un anno .. prima che noi diventassimo fidanzati ho notato tanti comportamenti infantili da parte sua che non rispecchiano altro che insicurezza , mi ricordo che dopo quasi una settimana volevo chiudere la storia con lei ma lei mi ha bloccato sulla porta e non voleva che io me ne andasse via..
    mi ha fatto conoscere i suoi dopo solo 3 mesi di frequentazione che tra l’altro avevano una mentalità poca flessibile , io stavo passando un brutto periodo e non volevo assolutamente andare con lei perché sapevo che non mi sarei sentito al mio aggio e non volevo far notare che io sto passando un brutto periodo , però dopo la sua insistenza come ha fatto sempre con me ho accettato e siamo rimasti a casa sua per 15 giorni ! io dopo 5 giorni non ce la facevo più per quanto dovevo rispettare certe abitudini loro di cui non ero abituato , un giorno non mi sono presentato al pranzo e stavo in stanza perché è uscita la graduatoria definitiva di una borsa di studio e non risultavo idoneo, lei è venuta in camera a chiamarmi di almeno sedere con loro , si vedeva che avevo una faccia cambiata però sua mamma pensava che io non volesse stare di più ” che tra l’altro era vera ma non era il motivo per cui non mi sono presentato al tavolo con loro ” e sono uscito fuori per calmarmi , il mio ritorno trovo che sua mamma ha fatto la mia valigia ,sono rimasto sorpreso dal suo gesto e aspettavo che almeno mi chiedesse perché non mi fossi presentato con loro al pranzo , la conclusione di questa storia che né lei ha rispettato la mia scelta di non andare con lei al natale a casa sua e mi ha fatto stare ben 15 giorni contro la mia volontà ne sua mamma era comprensiva .. questo sicuramente fa capire che lei non ha costruito un rapporto concreto con sua mamma in modo che riuscisse a presentare un suo fidanzato a casa dei suoi.

    ammetto che per una seria di problemi gravi che ho dovuto affrontare in italia , mi hanno reso nervoso e poco felice ..non riuscivo a stare bene da solo per poter stare con una persona e ogni volta che le dicevo questa cosa mi diceva che io sono la sua grand delusione che io solo fa male alle persone , dopo tanti litigi quasi quotidiani anche per le sciocchezze ci siamo entrambi spenti e mi pesava il fatto che io dovessi stare con una persona che non ho nei suoi confronti dei sentimenti costanti e ben precisi.
    lei è un tipo molto monotono e schematico e di questa cosa abbiamo parlato mille volte che lei si deve far i minimi sforzi per farmi invogliare di lei , non pratica nessun sport e va a lavorare dalle 8.30 e torna che sono quasi le 19.30/20.00 questo sicuramente ha influito sul nostro rapporto , però anche lei quando torna a casa si precipita in cucina per lavare qualche piatto o sistemare le cose si fa trovare sempre con i pigiamini poco guardabile e alle 11 sbadiglia e si addormenta sul divano.

    non trovo nella sua compagna nessun piacere adesso e alcune volte capita che io non sopporto di dormire con lei , l’unica camicia di notte gliel’ho comprata io e i trucchi per lei sono optional ! si giustifica sempre che lei ha tanta responsabilità e deve affrontare tante spese tra affitto e spese della macchina ma io non l’ho mai trovata una scusa perché chi vuol fare una cosa la farà a prescindere anche con poco.
    un secondo episodio a casa sua l’estate scorsa quando decidemmo di stare li per poter vedere ogni giorno un posto nuovo in puglia , non riuscivo a dormire per una settimana perché la stanza era piccola e piena di robe e con il caldo di agosto nessun ventilatore poteva migliorare la situazione, non mi ha ascoltato mai e non voleva che andassimo da casa , e per la seconda volta mi ha fatto stare li per 21 giorni !!! con sua mamma la situazione si peggiorava perché mi faceva capire che io non sono il ben venuto, sua mamma voleva che partissimo il lunedì anizchè la domenica però ho detto a mia ragazza il sabato sera che dovevamo partire la domenica mattina ,lei come il solito ha fatto finta di niente , mi sono svegliato la domenica presto e le ho chiesto se fosse pronta ..ha detto di noi e che dobbiamo rimandare mi sono infuriato e sua mamma è entrata nella stanza in cui discutevamo scagliandosi contro di me e dicendomi che io ho un carattere di mer*** e se voglio andare devo andare da solo , e per colpa dalla sua incapacità di gestire la situazione ha fatto scoppiare un litigio a casa sua.

    c’è veramente tanto da raccontare , da due mesi che sto pensando di lasciarla definitamente e lei non lo accetta mai e continua a chiamarmi una delusione !

    • Anna Zanon 16 Agosto 2018 at 16:10 - Reply

      Il problema non è mai l’altro o il suo comportamento ma il fatto che noi non siamo capaci di gestirlo. Nel suo caso mi sembra che lei subisca questa relazione in modo un pò passivo, facendosi convincere a fare cose che non vuole salvo poi ritrovarsi in situazioni che non le piacciono e serbare rancore.
      Mi sembra evidente che non sia innamorato di questa ragazza di cui vede solo i difetti e se mi posso permettere di darle un consiglio dovrebbe lasciarla senza aspettarsi che lei accetti subito la situazione o sia d’accordo.
      Potrebbe esserle utile chiedersi se la convivenza è andata male solo per colpa della sua ex compagna, lei ha dato il massimo in questa relazione? Ha dato aiuto economico e in casa? Queste domande possono aiutarla per il futuro

  178. barbara 18 Agosto 2018 at 13:58 - Reply

    Gentile dottoressa,
    Sono molto stanca. Chiedo il suo parere perché da svariati anni porto avanti un rapporto squilibrato con una persona che ha una sorta di ansia al legame. Un uomo più giovane di me di qualche anno. Sono stanca perché c’è un limite a tutto e credo che il limite sia dato dalla buona volontà dell’altro. All’inizio era appena uscito da storia di 1 anno che lo aveva fatto rimanere male. E così ho lasciato molta aria, diciamo. Poi si è sciolto ed allora ha iniziato con i balletti di vicinanza lontananza, negando di provare i miei sentimenti. Ho chiuso, mi rivoleva con decisione. Sono tornata, ma vedersi 2 giorni a settimana/ogni 2 settimane senza mai sentirsi era troppo oppressivo… Allora ha ristaccato, chiamando lui quando ben disposto, magari facendo passare 1 mese… Sempre lamentandosi dei suoi personali malesseri ed insoddisfazioni (io ne avevo di maggiori, di problemi, ma a detta sua sono solo più forte e più brava). Ho evitato ogni minima pressione, ma ciò che vedo è che i paletti che mette aumentano anziché diminuire. Ho chiuso in un momento di malessere e quando ci siamo sentiti mi ha appunto detto di essere sparito perché stava male. Ora, la mia richiesta di parere è solo conferma di ciò che penso: ho appena perso la persona più importante della mia vita. L’unica rimasta. Non ho figli, né fratelli. Ho solo pochi buoni amici che mi sono stati vicino… Lui allora mi ha detto di non potermi vedere in quello stato e che come minimo mi avrebbe portato in vacanza. Siamo al 19 agosto e sono a casa mia, a sistemare ricordi. Lui penso sia da solo in Corsica. Penso perché l’ultima volta che l’ho sentito l’ho mandato al diavolo perché mi chiamava dal mare, dopo avermi detto di essere oberato dal lavoro e che mi avrebbe fatto sapere. Io credo, al di là dell’episodio, che questa impermeabilità al mio malessere di questi giorni sia la prova definitiva che non esiste speranza che lui voglia superare questo blocco di cui parla. Non vuole andare a parlare con psicologi. siamo al punto che non mi bacia anche se gli piace per non mostrarsi troppo romantico. Dopo anni non ho ancora mai visto i suoi amici. Ed ora non vuole neanche che mi vedano i vicini di casa perché sennò gli fanno domande. Cioè, dopo anni, é peggiorato. Si limita a dire che prova sentimenti. Che se chiuderò lui resterà da solo. Che non si piace perché non riesce a dare. E ogni volta “sei sicura che non ti faccio male?” Scaricando su di me scelta e responsabilità di un riavvicinamento. Finora ho fatto il mio umanamente possibile, ma questa assenza in un momento di mio profondo bisogno mi ha dato uno schiaffo sonoro, che mi porta a pensare che no, lui non ha alcuna volontà di venirmi incontro. E che non mi rimane altro che togliermelo dal cuore a forza, anche se so che è l’uomo che amo. Anche così, irrisolto ed immaturo. Ma questa totale e scientifica freddezza a me fa un male che probabilmente neanche capisco appieno, tanto ci sono abituata. Di sicuro ora devo pensare a me, per tenermi in piedi ed andare avanti. Lui temo a questo punto che non ce la farà mai a liberarsi, se non è riuscito neanche di fronte al mio stato di choc. Non è cosa possibile.

    • Anna Zanon 20 Agosto 2018 at 16:51 - Reply

      Gentile Barbara, tutte le cose hanno un tempo. Pensi per esempio alla gravidanza se si superano i nove mesi il bambino muore nella pancia della mamma. Lei ha fatto benissimo a provarci ma gli ha concesso molto tempo e quando dopo anni di frequentazione le cose non cambiano ma semmai peggiorano è il chiaro segnale di un rapporto che purtroppo non potrà mai crescere.
      Queste persone purtroppo sono terrorizzate dai loro bisogni emotivi e di conseguenza anche da quelli degli altri. Quando ha sentito che lei per la prima volta aveva bisogno di lui, quindi “dipendeva” da lui è fuggito.

  179. Alex 14 Gennaio 2019 at 18:07 - Reply

    Gentile dottoressa,
    ho letto l’articolo e vorrei sapere la sua opinione. Sono stato due anni con una ragazza e da quando ci siamo lasciati non riesco a superare i sensi di colpa. Ci siamo messi insieme conoscendoci da più di dieci anni con un rapporto strettissimo. All’inizio io ero dubbioso perché sapevo molte cose di lei che mi spaventavano (sempre infedele con tutti i fidanzati passando da storia in storia e giustificandosi dicendo che la trattavano male..) però dopo mille cose dette da lei e una attenzione spasmodica verso di me decido che in realtà non era quella che pensavo e che se era stata infedele con i suoi fidanzati era perché si erano davvero comportati male con lei. Ci mettiamo insieme ma fin da subito iniziano comportamenti inaccettabili da parte sua. Accuse di tutti tipi dall’infedeltà, al pensare che lei era brutta, al non potere uscire con i miei amici fino a tentativi di isolarmi dalla mia famigli. Praticamente una isteria incontrollabile continua con accuse di trattarla male, di metterla al secondo posto etc. In realtà, sia io che lei stavamo studiando per dei concorsi molto importanti e difficili e nel momento in cui è iniziata la relazione io ero libero perché quell’anno non uscì il bando e lei invece doveva studiare. Si trasferisce a casa mia ma, nonostante per più di mesi le cucinassi mattina e sera, mi intessi nomignoli, la sostenessi tutti i giorni sopportando le sue isterie su quanto fosse sbagliata e sul fatto che non avrebbe mai vinto questo concorso, vengo costantemente accusato di qualcosa e mi sento come se quello che facevo (boh magari era poco) non era mai abbastanza per farle capire che le volevo bene neanche che almeno non le volevo male. Lei a parole diceva che ero l’uomo della sua e che ero il massimo ma nella pratica le frequenti accuse (soprattutto di infedeltà quando lei sapeva benissimo che io non ho mai fatto queste cose e neanche da single ero uno che andava a donne) iniziano a farmi sentire non visto per chi ero e mai riconosciuto per quello che stavo facendo. Sostanzialmente tentavo, probabilmente con i miei limiti, di soddisfare le sue pretese per tentare di trovare un equilibrio nella relazione ma non era mai abbastanza. Mi trovo anche a gestire frequenti isterie incontrollabili spropositate per questioni di basso rilievo (ad esempio un letto non fatto) a non avere libertà e ad essere accusato di trascurarla perché dovevo studiare. Tutto sembrava praticamente metterla in secondo piano. Davanti a questo mi arrabbiavo raramente ma tentavo di parlare e spiegare che secondo me era bella, che non andavo con altre donne, che stare insieme non significava che io dovessi chiudere la mia vita. Mi rendo conto conto che stare con una persona che ha un impegno di studio come il mio è pesante perché è peggio di un lavoro però anche se finivo di studiare molto tardi invece di andare a letto andavo a casa sua per stare con lei ma soprattutto non capivo perché con lo studio o con altro lei dovesse creare sempre problemi e accusarmi quando nelle stesse identiche situazioni io non facevo nessun problema o pressione ma la sostenevo rinunciando a fare cose anche importanti che avrei voluto fare senza neanche che lei se ne accorgesse (o faceva finta?). Ad esempio, si era deciso di stare un anno a casa dei suoi e un anno a casa dei miei per capodanno. Il primo anno andai io, il secondo anno lei non voleva venire perché voleva stare nella sua città e io dovevo andare con lei perché altrimenti le sue esigenze come sempre venivano i secondo piano. Praticamente io dovevo essere sempre disponibile e affrontare ogni accusa, anche mortificanti, senza lamentarmi. A un certo punto inizio a stufarmi e a fare notare un pò di disappunto, non rispondendo più come voleva lei alle sue manipolazioni fino a stancarmi, ad essere arrabbiato ma a zittirmi totalmente per quieto vivere anche perché dall’inizio della relazione si parlava sempre dei stessi problemi che erano analizzati fino all’ultimo ma dopo poco tempo venivano riproposti come se non ne avessimo mai parlato. Ero molto deluso per la mancanza di fiducia dopo anni e anni di amicizia, per la scarsissima comprensione di quello che stavo facendo, per le costanti richieste di dirle se ci sposavamo o no (senza soldi e senza lavoro??) e sostanzialmente avevo paura delle sue reazioni incontrollabili con urla e vestiti tirati da una parte all’altra della camera per qualunque cosa, il più delle volte sciocchezze tali che mi vergogno a raccontare. Inoltre sembrava che tutto quello che facessi fosse giustificato dalle peggiori intenzioni. La invitati a crearsi delle amicizie avendo più di 30 anni e fui accusato di volermi sbarazzare di lei ( mi sarei aspettato che apprezzasse il fatto di darle sempre massima fiducia e incoraggiarla in tutto, anche in questo, ma niente), dopo il primo anno se dicevo qualcosa di carino mi accusava di dirlo solo perché le facevo pena e tante altre cose. Io però la giustificavo spesso e speravo che capisse o che cambiasse e tentavo sempre di spiegarle che erano atteggiamenti sbagliati o immaturi o comunque non giustificati anche perché alcune accuse avvenivano sulla base di fatti mai successi e quindi non capivo se ero pazzo io o era pazza lei, cioè alcune volte non sapevo come controbattere perché il fatto di cui mi accusava non era avvenuto. Le poche volte in cui mi sono ribellato ci furono lacrimosi, scuse e regali a cui però non seguivano fatti concreti. Insomma, si arriva all’anno e mezzo in cui io progressivamente nutrivo sempre più dubbi ma speravo cambiasse. Succedono due te fatti ravvicinato che mi fanno perdere la speranza, mi allontano e mi raffreddo non calcolandola più di tanto. Invece di suscitare una messa in discussione, questo mio atteggiamento porta alla fine della relazione in cui lei mi accusa di essermene sempre fregato e di essere un mostro, che lei ha 30 anni e vuole fare cose (nel frattempo aveva abbandonato il concorso suo, aveva iniziato a lavorare e a conoscere nuove amiche). A queste accuse io metto in chiaro che anche io volevo fare cose ma avevo rinunciato a farle quando lei era impegnata con lo studio, mi ero messo da parte per sostenerla e niente era mai sufficiente ma anzi ero accusato di tutto dovevo subire isterie ingiustificabili e che comunque avevamo fatto errori ma se ne poteva parlare mettendosi entrambi in discussione e salvare una storia importante basata su rapporto lungo di amicizia. Ovviamente mi accusa di darle solo colpe, di essere il male e ci rimango molto male perché pensavo di meritare tutto sommato una seconda possibilità (anche perché io gliene ho date migliaia). Non so cosa pensare. è un anno che mi uccido nei sensi di colpa anche se tento di essere lucido ma non so sera io il pazzo narcisista o lei..lei si lamentava sempre di essere trattata male da tutti compreso madre e fratello ma in realtà lei con loro si comportava esattamente come si comportava con me. Pretendeva unilateralmente finché qualcuno si arrabbiava e lei invece di sostenere la discussione puntava i piedi, si metteva a piangere e alla fine dovevano pure consolarla e chiederle scusa (pur avendo tutta la ragione del mondo). Sono stato accusato di non prendermi la responsabilità dei miei comportamenti ma onestamente non si può credere di non avere fiducia, di accusare sempre, di fare la pazza senza che questo non abbia delle conseguenze nel lungo periodo sull’altro. Qualche giorno fa peraltro ho saputo che sta con un ragazzo da qualche mese che vive in una città del centro Europa e mi chiedo: ma come fai a dare fiducia tutto sommato a uno che hai appena conosciuto e che sta dall’altra parte d ‘Europa mentre io, che avevo date mille prove di essere una persona seria già durante l’amicizia, non ne meritavo? che colpa avevo?
    Grazie

    • Anna Zanon 22 Gennaio 2019 at 10:36 - Reply

      Buongiorno, per un breve periodo ho lavorato in un carcere. Nessuno dei detenuti da me incontrati si sentiva responsabile di quello che aveva fatto ma era colpa della vittima che in qualche modo se l’era meritato. Chi spaccia sostiene di fornire servizi perchè lui non costringe nessuno a drogarsi e che se non e comprassero da lui comprerebbero da qualcun altro. I violentatori sostengono di aver agito così perchè provocati e i pedofili ritengono di non aver fatto nulla di male ma di essersi limitati ad insegnare l’amore ai bambini. Sono esempi estremi ma la sua lettera mi ha fatto pensare a questo. L’ essenza della manipolazione è quella di fare del male all’altro convincendolo che si sono meritati quanto è accaduto. La sua ragazza ha sempre tradito tutti i suoi fidanzati per questo viveva nel terrore di essere tradita perchè attribuiva a lei la sua tendenza a tradire. Mi spiego meglio: se io sono ladro, vedrò il mondo pieno di ladri perchè mi aspetterò che tutti si comportino come me e che alla prima occasione favorevole mi rubino il portafoglio perchè io farei così per primo. Penso che qualche colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarla ad elaborare l ‘accaduto.

      • Alex 22 Gennaio 2019 at 12:58 - Reply

        Gentile Dottoressa,

        La ringrazio per la risposta. Credo seguirò il suo consiglio. Ho però una domanda. Le ha detto “Nessuno dei detenuti da me incontrati si sentiva responsabile di quello che aveva fatto ma era colpa della vittima che in qualche modo se l’era meritato”..il fatto che alla fine della relazione io abbia risposto alle sue accuse dicendo che avevo fatto mille cose e che, anche se mi scusavo del mio allontanamento, questo era dovuto ai suoi atteggiamenti (accuse, mancanza di reciprocità etc etc etc), rappresenta un atteggiamento manipolatorio da parte mia (come a dire te lo sei meritato) o una dovuta reazione al suo tentativo di scaricare la colpa su di me con accuse anche non vere? questo è un punto che non riesco a risolvere perché l’aver reagito, secondo la mia ex, rappresentava addossarle tutte le colpe..secondo me invece significava mettere in chiaro i fatti e ristabilire un pò di verità perché se negli ultimi mesi avevo cambiato atteggiamento era sostanzialmente perché avevo finito la pazienza e mi ero scoraggiato perché alle mille scuse poi non seguivano mai i fatti.
        cosa ne pensa?

        • Anna Zanon 26 Gennaio 2019 at 11:40 - Reply

          Da quanto racconta,mi sembra che la sua ex abbia avuto dei comportamenti eccessivi e poco costruttivi che sono di solito indice di una personalità con delle problematiche. Il fatto che abbia tradito TUTTI i suoi fidanzati, se ho capito bene, mi fa pensare ad una persona che ha molte difficoltà in campo affettivo. Per favori non sia masochista e non si addossi colpe che non ha

          • Alex 27 Gennaio 2019 at 20:51

            Dottoressa La ringrazio. Mi sono sempre chiesto se fosse così per colpa mia e se nel giro di un anno possa essere cambiata ma, mi sbaglierò, guardando al suo passato, ai suoi atteggiamenti e alle nostre ultime conversazioni ritengo sia molto difficile..
            Grazie

  180. Ste 23 Gennaio 2019 at 23:35 - Reply

    Salve dottoressa, vorrei tanto capire perché a mia moglie da fastidio qualsiasi cosa faccia che a lei non piace ( palestra – andare in moto – uscire con gli amici una tantum – decidere cosa voglio o non voglio mangiare ) e tutto ciò quando lei non c’è tra l’altro! Io sono una persona attiva e mi piace circondarmi sempre di amici invece lei sta bene a casa da sola, ho provato anche a fare delle uscite di coppia con altri amici ma lei non lega perche non le interessa.! Non abbiamo davvero niente in comune.! Lei dice che non è così, che lei non mi crea nessun problema, ma il fatto è che lei fondamentalmente non dice niente ma in seguito con i suoi gesti e i suoi modi fa tutto il contrario.! Andiamo avanti così da anni e io sinceramente sto perdendo le forze per sopportare tutto ciò! Abbiamo anche seguito un percorso con una psicoterapeuta ma dopo un paio di mesi è tornato tutto come prima.!
    Sto pensando a dove possa aver sbagliato
    La ringrazio

    • Anna Zanon 26 Gennaio 2019 at 11:36 - Reply

      Buongiorno, è sempre difficile esprimere un parere su una situazione delicata che le consiglierei di approfondire con una consulenza psicologica. Mi sembra di capire che sua moglie abbia un bisogno di controllo su di lei e sulla vostra relazione. Da dove nasce il bisogno di controllo? Dall’insicurezza, per cui tutto deve essere come voglio io, gli imprevisti mi creano un ansia che non so gestire. Forse sua moglie non riesce a relazionarsi bene con i suoi amici e si sente tranquilla e sicura quando è a casa. Io le consiglierei, se non ci ha già provato, di cercare di capire quali siano le reali paure di sua moglie che la spingono a chiudersi.

  181. ales 4 Febbraio 2019 at 09:46 - Reply

    Gentile dottoressa,
    ho letto il suo articolo e credo che un po’ rispecchi la mia situazione, anche se credo di essere io la parte meno tollerante della coppia… Le spiego: sto con il mio ragazzo da più di tre anni, e lui è un ragazzo che amo e che stimo per certe sue idee e comportamenti (non ha pregiudizi ed è un uomo molto colto) solamente che per certi altri suoi comportamenti io non lo sopporto. Lui ama molto esporsi ed esporre le sue idee (fa teatro satirico) e alcune di queste mi feriscono. E’ sicuramente un tipo un po’ particolare e questa cosa mi far star male, perchè ho paura del giudizio della gente, anche perchè certe cose che dice le ritengo anche io stessa “sbagliate”, e in cui lo fa (facendo dei video potenzialmente visibili a tutti) mi infastidisce molto.
    Con lui ne ho parlato e lui ha smesso di esporsi più di tanto (anche se ogni tanto lo fa ancora, ma senza invitarmi a vederlo, perchè sa che la pensiamo diversamente e che io poi mi arrabbio), perchè mi ama veramente e dice di essere disposto a “limitare” certe sue cose che fa per non vedermi soffrire.
    Io non lo voglio lasciare, perchè so che al mondo non riuscirei a trovare una persona che mi ami allo stesso modo e perchè, per certe sue idee, io lo stimo (e ritengo che altri uomini non sarebbero mai alla sua altezza), ma delle volte mi chiedo chi io sia per limitarlo nelle sue azioni. Vorrei cambiare certi suoi aspetti, per farlo diventare una persona più “normale” e mi chiedo perciò se siamo incompatibili o se sono troppo dura con lui…

    • Anna Zanon 8 Febbraio 2019 at 18:29 - Reply

      Dipende cara Giorgia..io le consiglierei un colloquio con uno psicoterapeuta per approfondire questa situazione e parlarne meglio. Ovviamente sulle poche righe della sua mail ( in cui lei non entra nei contenuti di questi video che la infastidiscono e non ne spiega il motivo) non riesco a darle un opinione

  182. Marco 6 Marzo 2019 at 10:56 - Reply

    Buongiorno, ho letto tutto con molto interesse, trovandomi esattamente in ciò che ha scritto.
    Fidanzati dall’eta Di 17 anni, sposato X 12 (oggi 43 anni e 2 figli), ho provato a smuovere per anni la sfera emotiva della mia compagna in ogni modo, senza riuscirci. Nessuna sperimentazione nel sesso che viveva come un optional non cercandomi mai, ma neanche desiderio di abbracci, baci, coccole, o appoggiare la testa sul mio petto piuttosto che rannicchiarsi accanto a me. Tralascio molto poiché mi dilungherei molto. Oggi mi trovo ad aver compreso che non siamo affini e che ormai anche il mio amore e’ scemato, non provo più emozioni ne coinvolgimento, con lei non sto bene, non mi trasmette più nulla. Da diversi mesi oltretutto abitiamo in case separate, abbiamo tentato un riavvicinamento (da parte mia anche X non sentirmi in colpa di non aver tentato) ma non provo più amore. Eppure non riesco ad andare avanti, a fare il passo successivo e separarmi definitivamente, perché? Grazie

    • Anna Zanon 6 Marzo 2019 at 16:19 - Reply

      Gentile Marco, le separazioni non sono mai semplici, soprattutto quando si tratta di separarsi da una persona con cui si è condiviso buona parte della propria vita sin dall’ adolescenza. Non si tratta solo di separarsi da sua moglie ma da un pezzo del proprio passato, da un progetto di vita, dalla sicurezza anche sociale che il matrimonio rappresenta ma soprattutto da tutto quello che lei ha investito in questo rapporto.
      Un matrimonio è fatto da tante cose che vanno oltre al rapporto d’amore e per questo motivo una separazione può spaventare perchè è un cambiamento radicale della propria vita. Possono esserci poi delle specifiche ragioni risalenti alla sua storia personale che possono rendere la separazione più faticosa ma che non possono essere esplorate qui e richiederebbero un colloquio in un altra sede. p.s: avete valutato l’ipotesi di una terapia di coppia?

  183. Marco 7 Marzo 2019 at 08:35 - Reply

    Grazie della risposta; mi ritrovo in tante cose del suo articolo tanto da poter definire la relazione patologica: si discute sempre per le stesse cose, ci si relaziona solo per i figli, vissuto sempre dando molto e molto di più nella speranza lei cambiasse, un rapporto mai cresciuto, privo di complicità, una relazione in cui senza mai sbraitare chiedevo attenzioni, passione, vicinanza e la risposta, chiudendo ad ogni possibilità di dialogo era “io sono fatta così”. Ritengo che il vero bene il vero amore sia il volersi dare, spendere, per un bisogno egoistico di dare all’altro rendendolo felice. Ma si deve essere in due. Aperto gli occhi, uscito dalla gabbia emotiva in cui mi ero rifugiato, oggi vivo male, so di non essere più innamorato e so che potrei tornare nella confort zone familiare ma spento dentro. Ecco io credo mi spaventi il salto nel buio, ma come si può vivere senza emozioni ed entusiasmo?

  184. Massimiliano 17 Maggio 2019 at 08:41 - Reply

    Buon giorno dottoressa, sono una persona non vedente di 52 anni e sto vivendo una situazione di inferno. Mi sono sposato 15 anni fa con mia moglie, mia coetanea, della quale ero e sono a tutt’oggi innamorato, o almeno provo per lei quell’attaccamento e quell’affetto, misto ad attrazione, che ritengo sia l’amore. Lei ha fin dall’inizio manifestato un fortissimo desiderio di maternità che io ho assecondato, tant’è che, fallita la possibilità dell’adozione, abbiamo fatto ricorso alla fecondazione assistita eterologa. Questa ha dato origine a due gemelle, che adesso hanno 8 anni e alle quali, che ci si creda o no, sono quanto mai legato e affezionato. Il problema è che a partire dalla loro nascita, i problemi fra me e mia moglie sono aumentati a dismisura, fino a portarci al punto in cui ci troviamo attualmente, ovvero sull’orlo della separazione. Lei mostra di sopportare sempre meno ogni aspetto del mio carattere e sembra considerarmi una presenza di troppo, perché ha deciso di devolvere ogni sua energia alle bimbe. Il risultato è una educazione incredibilmente permissiva che fa sì che loro non ci rispettino e facciano ciò che vogliono. E quando loro non ci sono o sono a letto lei vuole essere lasciata in pace, non dico dal fare all’amore ma anche solo dallo scambiare due parole. E quando io le faccio presente che nella coppia ci sono anch’io, lei mi rinfaccia il fatto che per le bambine deve darsi da fare molto più di me, perché stante la mia condizione molte cose non le posso fare (come ad esempio, accompagnarle alle feste di compleanno o altro). Inoltre, a furia di spendere per non negare alle bambine la sia pur minima cosa, le nostre risorse e i nostri risparmi sono completamente finiti enoi ci troviamo senza un minimo di tutela contro gli imprevisti e abbiamo anche contratto dei debiti. Quando faccio presenti a mia moglie queste mie preoccupazioni, lei mi risponde di rimboccarmi le maniche e di trovarmi un secondo lavoro, o anche un terzo se serve. Si lamenta di non essere aiutata da nessuno, ma quando i miei bgenitori, che sono gli unici su cui possiamo contare, si offrono, lei li rifiuta perché con loro non si trova. Stare così diventa per me impossibile, ma anche separarmi è un’ipotesi che mi terrorizza, perché nonostante tutto a lei mi sento ancora legato e perché son convinto che i miei, e i nostri problemi, non diminuirebbero ma anzi aumenterebbero. Se lo immagina vivere in due case separate entrambi nell’indigenza, dovendo io provvedere magari al mantenimento di me stesso e e al loro, dovendomi pure far carico dei debiti contratti? E la sensazione di fallimento della mia vita, a un’età non veneranda ma nemmeno giovanissima? Io le ho proposto di rivolgerci a un consultorio familiare per farci aiutare a comprenderci meglio, ma lei mi risponde che non ha tempo. Sono disperato, sento la mia vita finita!?

    • Anna Zanon 31 Maggio 2019 at 08:22 - Reply

      Purtroppo la nascita di un figlio si rivela spesso un momento di crisi per la coppia come ben sanno i terapeuti familiari. Quando nasce un bambino le dinamiche familiari cambiano completamente ed è purtroppo comune che le donne si lascino assorbire dal ruolo di neomamme e i mariti si sentano messi in secondo piano. Quando i bambini nascono con la procreazione assistita, questa problematica può presentarsi in modo ancora più evidente perchè sono bambini particolarmente desiderati e cercati. Nel vostro caso poi sono due gemelle che richiedono un impegno ed una cura superiore ad un figlio unico.
      Premesso questo, condivido le sue preoccupazioni. L’unico consiglio che posso darle è quello di proporre a sua moglie una terapia di coppia…

  185. Emanuela Merli 8 Luglio 2019 at 20:17 - Reply

    Buongiorno…mi trovo in una situazione che mi sta togliendo l aria e in cui mi sento bloccata generando in me grande stress sto da 5 anni con una persona piu giovane di me io ho 45 anni lui 30 fino ad un anno fa tutto andava abbastanza bene a parte alti e bassi e una crisi superata credo per eua immaturita in cui mi aveva lasciata andandosene di casa dove convive con me..per 8 mesi siamo rimasti cosi poi é tornato dicendosi pentito e che mi amava ancora e siamo ritornati una coppia se non che purtroppo fopo pochi mesi di idillio ho scoperto che si scriveva con un altra donna l ho perdonato e li lo sbaglio perche poi non mi sono piu fidata poi in seguito a problemi economici e debiti ..ha deciso visto che solo lui stava male di allontanarsi emotivamente perche doveva capire pur continuando a convivere con me..sbagliando nuovamente ho ingoiato tutto questo sbagliando lo ammetto perche in coppia si affronta insieme..dopo qualche mese abbiamo superato questa crisi..apparentemente..perche nel mentre lui doveva..capire..dormiva in un altra stanza..superata la crisi per cercare di recuperare purtroppo continua a dormire nell altra stanza..quindi avverto che non si da appieno e questa situazione é fonte di frustrazione per me per motivi economici continuiamo a convivere..dice che prima deve essere sicuro..ma se non si mette in gioco cm puo capire?ho bisogno forse di una scossa da lei..sono sempre stata forte nn capisco cosa mi blocchi..la ringrazio!!!

    • Anna Zanon 11 Luglio 2019 at 09:36 - Reply

      Buongiorno, la consulenza on line non è adatta per affrontare delle situazioni complesse che andrebbero approfondite in altra sede. Mi sembra di capire che lei sia profondamente stanca di questo tiramolla con il suo compagno che sta incrinando molto la sua fiducia ma che non riesca a prendere posizione e aspetti invece le decisioni del suo partner che non vengono.
      Che dire? Io le consiglierei una consulenza con uno psicologo per cercare di leggere meglio non lo le dinamiche relazionali della sua coppia ma anche le aspettative e speranze che lei ha messo in questa relazione e che non le consentono di mettere dei paletti ben precisi.

  186. Fabiana 1 Agosto 2019 at 09:59 - Reply

    Buongiorno. Mi sono imbattuta iin questo articolo in quanto sto attraversando da alcuni mesi una situazione difficile con il mio ragazzo. Stiamo insieme da quasi 2 anni e sin dall’inizio tra i due era lui molto più preso .Premetto che avavo una storia finita male alle spalle, con un periodo successivo di depressione in cui ho avuto bisogno di un supporto psicllogico. Ultimamente, prima che partissi per l’estero per motivi di lavoro, ho scoperto che lui aveva messo deii ike a delle ragazze della nostra città durante la mia assenza, in un periodo di varie discussioni tra noi ed aveva alcune chat di whatsapp con delle sue amiche dove si evinceva un feeling che con me non ha. Io ho sempre lasciato la libertà a lui e altre ex, ma i recenti accadimenti ihanno portato a non fidarmi più di lui e a chiedere maggiore trasparenza nel rapporto. Io gli ho sempre comunicato qualsiasi cosa sia positiva che negativa e attualmente mi sento ferita e tradita perchè non sono stata ripagata con la stessa moneta. Gli chiiedo da tempo maggiori attenzioni, sorpese e di capirmi di più, visto che la maggior partte dei miei problemi in generale con gli uomini derrivano da vicende familiari subite da bambina.C’è l0intenzioe di fare un viaggio, rittagliarci del tempo per noi e capire se lui dimostrando le cose che chiedo riesce a sanare queste mancanze che sento da parte sua. Al momento gli ho chiesto di togliere un social e nonosttante lui lo abbia fatto , io continuuo a credere che lo abbia, che mi mente, che mi ferisca di nascosto. Inotre a seguito di quanto accaduto, non voglio che vada in discoteca da solo con amici, pur sapendo dentro dii me che lui non ha mai fatto leggerezze in passato iin tale luogo. Pultroppo ora mi trovp in uno stato di depressione conttinua, pipango tutti i gironi per ore e nonostante abbiamo dei litigi , lui mi chiama e anche se litighiamo lui c’è.. Vorrei che con pochi gesti,, tornassimo ad essere le pesone serene di un tempo, perchè tra noi c’è davvero un rapporto profondo, lui c’è sempre staato in ogni momento imporrtante della mia vita in questi 2 anni.Ha provato ad alleviare quel doloree che mi porto dentro da 25 anni, e spesso per le sue mancanze lo ferisco paragonandolo a mio padre per quel senso di abbandono che mi ha lasciato. Ora siamo ad un bivio come coppia. Io gli ho chiesto di non farmi più mancanze di rispetto e inizare a colmare delle mancanze, cose banali, come scivereun biglietto di amore fare sorprese cariine e allo stesso tempo glii sto chiedendo chhe fino a quando le acque non si calmino, di lasciar perdere l’uscita in discoteca con gli amici o al massimo andare tutti insieme, ma lui vede questo come forma di controllo da parte mia. Ma in realtà io creedo che a lui dia fastidio la mia presenza con i suoi amici che non perdono occasione di farmi complimenti davanti a lui. Io davevro, non so che cosa fare, vorrei risolvere tutto e tornare a sorridere perchè lui come persona ha dei bei valori che oggi non tutti hanno.

    • Anna Zanon 25 Agosto 2019 at 18:16 - Reply

      Gentile Fabiana, mi scuso se la mia risposta potrà essere diversa da quella che lei si aspetta. Quando si ha vissuto un infanzia infelice e ci si porta dietro molto dolore, si corre il rischio di chiedere al proprio partner di lenire quel dolore, di risarcirci di quel senso di abbandono provato. Il suo ragazzo deve essere diverso da suo padre e deve rassicurarla con un amore e devozione costanti. Purtroppo, anche se è una reazione naturale, può rivelarsi controproducente per una relazione, appesantendola con troppe richieste. Ho l’impressione che il suo ragazzo debba continuamente dimostrarle delle cose, dimostrarle che l’ama, la rispetta, la mette al primo posto e non la tradisce..in altre parole deve continuamente dimostrare di essere diverso da suo padre. Altrimenti lei sta male, va in depressione e piange..ma accanto a sè ha un ragazzo che la ama! Cerchi di capire che non deve essere facile neanche per il suo ragazzo doverle dare prove continue del suo affetto e devozione ed essere sempre sotto esame.
      Se mi posso permetterle di darle un consiglio, so che sono stata molto dura con lei ma volevo scuoterla, le consiglierei di fare un lavoro su di sé per fare la pace con il suo passato. Non è compito del suo ragazzo chiudere i buchi che si porta dentro e il primo passo è capirlo e accettarlo

      • Salvo 9 Settembre 2019 at 07:49 - Reply

        Grazie mille per il suo articolo.
        Mi ha dato un ulteriore aiuto e chiarezza sulla mia relazione.

        Grazie

  187. Anonima 15 Settembre 2019 at 01:16 - Reply

    buonasera
    E la prima volta che scrivo un commento ….
    Scrivi un commento xche e la prima volta in tutta la mia vita che nn so che decisione prendere..
    Circa 2 anni fa incontrai un ragazzo che mi piaceva tanto e iniziai a uscire con lui e siamo stati insieme 1 mese io lavoravo lui lavorava ma x via dell’età lo lasciai io avevo 18 anni e lui 33anni ..
    dopo due anni il caso della vita ci a fatto rincontrare sempre nell’ambito lavorativo
    Quando lo rincontrai ero felicissima
    X lui lasciai il mio ex ragazzo
    E ci siamo fidanzati ufficialmente lui troppo geloso mi a fatto lasciare il lavoro dicendomi che la settimana me la dava lui e così a fatto
    Forse è li che avevo sbagliato lasciando il lavoro …..
    lui iniziò a essere super geloso dovevo stare chiusa in casa senza uscire
    Dovevo uscire solo x far compagnia a mia madre tipo a fare la spesa ste cose qui
    All’inizio mi stava bene …
    ma quando uscivamo litigavamo spesso x via che a me da fastidio alcune cose Faccio un esempio se a lui cade un mazzo di chiavi a terra se la prende con tutti, se sbaglia strada o altre cose persino le più ridicole inizia a prendersela con Gesù ste minchiate cose ….
    E gli feci togliere sto vizio …
    ma col passare del tempo nn se la prendeva più con Gesù se la prendeva con me
    Prima mi riempiva di parole poi si metteva a piangere e mi chiedeva scusa
    Poi nelle liti troppo forti lui diceva tipo che si voleva uccidere ste cose qui la prima volta che me lo disse beh mi preoccupai un po’ nel senso che lo chiamai x sapere se era vivo oppure no … ed era vivo poi col passare del tempo la detto altre due volte
    Ma faceva solo le finte ..
    Mi fa mille regali mi da qualsiasi cosa che voglio … ma nn è che io sto insieme a lui x quello xche x come sono fatta io i soldi beh mi fanno schifo …
    io ho sempre cercato la felicità
    Certo che di carattere nn è che sono una santa …anche io sbaglio mille volte
    Ma all’inizio nn gli o mai detto nessuna parola mia nnt
    Forse è un po’ a qui che lo sto trattando male avvolte penso tutte quelle cose che mi diceva le parole le offese
    Lui mi dice che è cambiato ma in ogni discussione beh esce sempre un po’ del suo carattere fuori … ho tentato di lasciarlo anche se dentro stavo male lui mi disse che se lo lasciavo raccontava alcuni sbagli miei del passato ai miei genitori
    E io quel giorno parlai con i miei genitori e ciò raccontato io i miei sbagli del passato
    La seconda volta che provai a lasciarlo lui si mise a piangere e mi fece commuovere dicendo che solo io lo fatto innamorare veramente e che lui a solo me ….
    avvolte penso che anche io o sbagliato x come lo trattato ma x la maggior parte delle persone intorno a me dicono che lui sta insieme a me solo xche nessuno se lo prende ….
    anche se avvolte questo lo pensò pury perché chi ama offende?????
    In continuazione ?????

    • Anna Zanon 17 Settembre 2019 at 15:47 - Reply

      Cara anonima, chi ama rispetta. Il suo ragazzo purtroppo ha un comportamento manipolatorio ( minaccia di uccidersi, minaccia di rivelare i suoi errori passati ai suoi genitori, da la colpa agli altri dei suoi errori). Questi comportamenti non vanno sottovalutati perchè sono indice di una personalità piuttosto problematica. Un altro aspetto poco sano è la sua gelosia eccessiva che se non ho capito male la spinta a lasciare il lavoro (!) e a chiudersi in casa senza frequentare nessuno (!). Questo comportamento è un grosso segnale d’allarme. Purtroppo le persone come il suo ragazzo tendono a peggiorare con il tempo e possono anche diventare violenti se vengono lasciati. Non sarà il caso del suo ragazzo ma il vostro mi sembra decisamente un rapporto poco sano. Il mio consiglio è quello di riprendersi pian pianino la sua vita e i suoi spazi. Le consiglierei anche di leggere qualche libro di Cinzia Mammoliti sulla manipolazione affettiva

  188. Anonima 18 Settembre 2019 at 00:21 - Reply

    La ringrazio x avermi risposto
    Anche se avvolte penso che di sbagli ne ho fatti pure io ad raccontagli troppe cose mie del passato … e come se raccontargli del mio passato lo fatto diventare insicuro su di me … (ma la mie intenzione nn era farlo diventare insicuro,ma fargli capire che nn gli avrei mai nascosto nulla e che si poteva fidare ciecamente ) .
    La decisione migliore che potessi prendere e di lasciarlo sia x me che x lui!
    Almeno lui vivrà più sereno .. e con il tempo si dimenticherà di me
    E per me che almeno nn vengo più offesa ! (La parte più bella che nn lo mai tradito !! )
    Una cosa è certa nn mi farò mai più offendere da nessun ragazzo lui è stato il primo e ultimo ragazzo che mi a offesa !!
    Solo l’ultima frase che mi a detto mi ha fatto rimanere un po’ male.. io l’ho augurato il meglio x la sua vita io ho detto spero che un giorno incontrerai una ragazza che ti faccia innamorare e ti Renda felice …
    lui mi ha risposto che lui spera che io troverò un ragazzo che mi faccia soffrire x come a sofferto lui ..
    io giuro che mi dispiace xche l’ultima cosa che volevo era farlo soffrire …il tempo guarirà le sue ferite
    Io purtroppo di carattere quando prendo un decisione anche se mi far star male nn torno indietro anche se per lui l’avrei fatto …
    Ho provato a cambiarlo ma lui nn cambia mai! Era il mio sempre e x sempre …
    lasciarlo e la decisione migliore che potessi prendere xche nn stavo più bene psicologicamente
    Spero solo che incontrerà una ragazza come dice lui ….

  189. Oreste 6 Novembre 2019 at 23:11 - Reply

    Salve dottoressa,
    cercavo online qualche articolo che parlasse un po’ della mia situazione e ho trovato il suo esauriente articolo. Ho paura di avere uno dei dubbi che lei elenca quando parla di disamore, verso la mia compagna. Stiamo insieme da poco, una decina di mesi, e in questi dieci mesi sono spesso stato all’estero, la nostra effettiva frequentazione si può contare nell’ordine di alcune settimane. Eravamo compagni di scuola (non di classe) una ventina di anni fa , ed è capitato che ci riincontrassimo adesso. Lei ha una figlia di 5 anni da una precedente relazione, che vive con lei e non ha la possibilità di vivere col padre, che comunque è presente . Io vivevo all’estero e, per dare una possibilità a questa relazione , ho deciso di tornare in Italia almeno per alcuni mesi inizialmente. Il piano è cambiato quando, subito dopo il mio arrivo in Italia, non ero ancora nemmeno arrivato da lei, mi chiamano per una supplenza in una scuola , lavoro che ho accettato e iniziato pochissimi giorni dopo. Lei non l’ha presa benissimo inizialmente. Mi rendo conto che lei cerca una relazione che le possa dare una certa stabilità e progettualità, direi anche giustamente. Io credevo di volere lo stesso, ma adesso ne sono meno sicuro. Credo mi dia anche un senso di inadeguatezza anche la presenza della bambina, elemento che ho sempre minimizzato con lei (per non farle associare la bambina ad un problema), ma che io vedo come una responsabilità che non so o forse non voglio prendermi. Dopo il mio slancio iniziale ho avuto un rallentamento, che si è tradotto anche in un certo distacco quando parliamo a distanza (non quando ci vediamo, che sono solo pochi giorni in cui l’intesa è molto bella). A distanza vivo con disagio anche le parole dolci, faccio fatica a dirle . Sono sicuro di volerla bene, ma non sono sicuro della progettualità in comune. Cerco di parlarne con lei, ma non riesco, lei è molto categorica, dice che se la amo non dovrei avere dubbi o paure. Sono sicuro di volerla bene, ma forse non è amore, non lo so. Forse è solo una mia immaturità invece, che dovrei superare. O forse non è la relazione giusta. Come posso capirlo? Grazie in anticipo se potrà rispondermi !

    • Anna Zanon 14 Novembre 2019 at 07:59 - Reply

      Gentile Oreste, non è facile rispondere alla sua domanda senza conoscere niente della sua storia e del suo percorso di vita. Per esempio, lei ha figli? Si è mai sposato? Ha avuto relazioni lunghe e stabili? La mia sensazione leggendo il suo post è che veniate forse da percorsi di vita diversi. Io non vedo i suoi dubbi come una prova di disamore ma come un chiedersi responsabilmente ( magari forse in un modo un po’ ansioso) se è all’ altezza delle responsabilità che la situazione comporta. I bambini sono stupendi ma una famiglia allargata ha delle dinamiche complesse e non sempre facili soprattutto se non si hanno figli propri. Io trovo invece che farsi certe domande la cui risposta non è scontata sia il presupposto migliore per fare delle scelte consapevoli e responsabili. Forse lei ha bisogno ancora un po’ di tempo per pensare ad un futuro e dopo 10 mesi potrebbe ancora starci..

  190. Cristian 12 Novembre 2019 at 04:25 - Reply

    Buona sera. Complimenti per l’interessante articolo carissima dottoressa. Mi trovo qui perché ho bisogno di aiuto. Sono fidanzato con la mia compagna dall’età di 18 anni,vita del rapporto 9 anni circa e conviviamo da 2 anni. Ultimamente mi trovo in una specie di crisi o depressione penso, lei è un carattere un po’ possessivo e durante questi anni in seguito ai disaccordi/litigi a volte per una sigaretta o un drink in più da parte mia, praticamente io ho sviluppato un meccanismo di difesa accettando le sue condizioni che non sono poi così sbagliatissime. Ed ultimamente mi stanno capitando delle dipendenze in più, qualche scommessa sportiva, fumare di più.. Bere qualche birra di troppo ed tutto questo di nascosto a lei non lo dico più mi nascondo e questo mi fa preoccupare, in pratica non sono più me stesso ed siccome lei guarda anche al futuro vorrebbe dei figli io non so cosa fare, dovrei mettere punto al rapporto? Ho provato a cambiare per tutto questo tempo ma in fondo mi rendo conto che mi sta buttando giù nasconderli delle cose. Penso che meglio mettere punto adesso e non più tardi. Ma dopo starò malissimo. 4 anni fa siamo stati separati 6 mesi circa abbiamo provato già gettate la spugna ma siamo tornati insieme.Adesso non so cosa fare. Grazie mille anticipatamente se mi aiuterà con qualche dritta.

    • Anna Zanon 15 Novembre 2019 at 10:52 - Reply

      Gentile Cristian, non sarebbe professionale da parte mia darle un consiglio così importante come interrompere una relazione che dura da 9 anni o continuarla basandomi sulle poche righe di un post.
      Detto questo credo che sarebbe utile capire che cosa intende quando dice che le sue dipendenze sono aumentate. Mi sembra di capire che la birra o la sigaretta in più siano la risposta ad un disagio che lei sta avvertendo in questo momento della sua vita e di cui forse non sa ancora capire le ragioni. Un altra cosa che mi sembra di intuire è che lei faccia un po’ fatica ad affrontare le discussioni con la sua compagna ma per evitare litigi preferisca fare le cose di nascosto. Come dice giustamente il prezzo da pagare è quello di non essere se stessi. Non so se questo le capita solo con la sigaretta o i drink o anche con altri aspetti della vita, però questa è una modalità che non permette una relazione sana, qualsiasi rapporto di coppia lei si ritroverà ad avere.

  191. Britanna 18 Novembre 2019 at 14:43 - Reply

    Gentile Dottoressa, mi rispecchio pienamente nell’articolo, ma non so dove trovare la forza per spezzare questo ciclo, dove sto bene sempre meno e soffro sempre piu’ frequentemente. Non dubito la natura dei suoi sentimenti, ma cio’ che lui sa dare non basta, sicuramente anche io ho bisogno d’aiuto, ma a 50 anni, mi chiedo, non e’ forse meglio imparare ad accettare quel poco che ricevo e imparare a farmelo bastare? Ho una vita altrimenti ricchissima di affetti e attivita’, ma il vuoto che sentirei abbandonandolo, mi pare spaventoso e per me la vita ha poco senso se non ho nessuno a cui donare amore e me stessa, con cui sentire che si e’ in due a fronteggiare il mondo, che qualunque cosa accada, l’altro c’e’ sempre per noi, e noi ci siamo per lui…

    • Anna Zanon 27 Novembre 2019 at 10:34 - Reply

      Buongiorno, mi sembra di capire che lei sia bloccata in un conflitto: da un lato non è contenta della sua situazione attuale ma ha paura del vuoto e della solitudine che proverebbe se lo lasciasse e teme, avendo già 50 anni, di non poter trovare un partner più compatibile.
      In situazioni come le sue, in cui cioè c’è un conflitto che paralizza e dove ogni soluzione sembra inaccettabile, può essere utile qualche colloquio con uno psicologo per cercare di scoprire le sue risorse e capire che cosa è meglio fare per lei.

  192. Hannah 2 Dicembre 2019 at 09:19 - Reply

    Gentile dottoressa,
    vorrei poter riceve dei suoi consigli riguardo la mia relazione. Io e il mio ragazzo abbiamo entrambi 21 anni e stiamo insieme da 6 mesi e mezzo. Già dagli inizi di ottobre si sta comportando in un modo sempre più diverso dal solito da quando ha cominciato il suo lavoro con il network marketing. Prima stavamo sempre insieme, era sempre sorridente e tenero nei miei confronti ma adesso non riusciamo più a vederci, i messaggi e le chiamate scarseggiano, ci sono i giorni in cui neanche ci sentiamo e se ci dovessimo sentire finiamo spesso in discussioni banali. Mi ha sempre detto che al momento si dedica al 100% con il lavoro che sta svolgendo per potersi mantenere qui a Milano essendosi trasferito da poco, ma il suo lavoro è diventata una vera e propria ossessione al punto di mettermi da parte e trascurarmi. Abbiamo chiarito un po’ di volte ma la situazione non sembra migliorare, quando cerco di concentrarmi di più su me stessa per lui è come se fossi cambiata in qualche modo e non mi pone più fiducia nonostante io non gli abbia mai dato ragioni per non fidarsi. Comincia ad avere tonalità e atteggiamenti alquanto negativi nei miei confronti. Non so più cosa fare, la nostra relazione mi sta portando più tristezza che felicità, il suo modo di pensare è sempre opposto al mio, spesso mi sento di cedere ed è come se preferissi mollare perchè il dolore diventa sempre più intenso e non ce la faccio più a provare sentimenti negativi. Il problema è che mi fa anche male lasciarlo perchè provo comunque dei sentimenti per lui ma la sofferenza non voglio sentirla per sempre. Spero di essere stata un po’ chiara con la nostra situazione.
    Attendo gentilmente una sua eventuale risposta.
    Grazie mille

    • Anna Zanon 3 Dicembre 2019 at 19:38 - Reply

      Cara Hannah, non è sempre facile dare un consiglio su una situazione basandomi sulle poche righe di una mail. Mi viene da pensare che non sempre l’innamoramento degli inizi si trasforma in amore, a volte l’entusiasmo scema e ci si accorge di volere cose diverse. Mi sembra di capire che lei voglia una relazione più intensa ed esclusiva mentre lui è più concentrato su obiettivi diversi dalla coppia e questo non la rende felice. Credo che in questo caso dovrebbe accettare che lui, una volta superato l’entusiasmo della novità, non è pronto a darle quel genere di relazione che lei desidera e chiedersi se le va bene così. Un modo di pensare opposto non è un buon presupposto per una relazione duratura che si basa invece su una comunanza di intenti e di valori.

  193. Samuela 30 Marzo 2020 at 20:55 - Reply

    Salve, ho 25 anni e ho lasciato il mio ragazzo (29 anni) dopo 6 anni di relazione e 10 mesi di convivenza.
    Da circa 2 settimane ho deciso di andarmene di casa (anche altre volte sono andata via ma poi ritornata) perché non mi sentivo più bene con lui. Nell’ultimo anno ho subito un’operazione importante e prima di questa ero molto insicura, mi ero anche ingrassata e pensavo di non piacere più al mio ragazzo. Non ricevevo più molte attenzioni, nonostante le mie lamentele. Il mio ragazzo passò la maggior parte dell’estate a giocare a beach, tralasciandomi. Mi lamentavo anche di questo ma niente. Continuavo comunque a rimanere con lui, anzi pensavo che fosse l’uomo della mia vita e che avrei voluto sposarlo. Ad agosto mi sono operata a Milano, sono rimasta lì per una settimana e lui non mi è venuto a trovare ( in quel momento l’ho giustificato dicendo che probabilmente non voleva rivivere la stessa situazione che aveva vissuto da adolescente con sua mamma. Gli chiesi il perché non fosse venuto e lui mi rispose che non lo sapeva). Per questa cosa ci sono rimasta molto male. Tornata a casa sono stata molto male per l’operazione e in quel caso mi è stato molto vicino. Passato questo periodo mi sento molto più sicura di me: forse perché ho risolto il problema della mia malattia ed inoltre ho perso 10 kg. Nel frattempo con il mio ragazzo andava così così. A dicembre però, si fa avanti un nostro amico dicendomi di essere innamorato di me. Inizialmente questa cosa non mi ha fatto effetto ma verso gennaio iniziai a mettere in dubbio la mia relazione stanca dei comportamenti del mio ragazzo. In tutto questo sapevo che quest’altro ragazzo sarebbe stato molto più presente. Passammo dicembre e gennaio a litigare spesso, senza miglioramenti. Decisi anche di non sentire più quest’altro ragazzo ma tutte le volte, o io o lui, interrompevamo questa decisione. A febbraio decisi di andarmene di casa e di tornare dai miei ma dopo 2 settimane decisi di ritornare perché sentivo che mi mancava qualcosa (casa, la mia autonomia, il mio ragazzo? Non lo so). Continuammo così fino ai primi di marzo. Con la quarantena per il Covid 19 pensai che migliorassero le cose tra di noi dato che avevamo tutto il tempo per stare insieme. Ma non eravamo più noi, ci sentivamo costretti a stare lì, costretti a fare delle cose. Però mi sentivo bene, le giornate mi passavano bene. Il 18 marzo però decisi di tornare a casa dei miei perché il mio ragazzo mi disse che non mi avvicinavo mai a lui e che non gli davo le giuste attenzioni. Ed era vero.
    Ora (30 marzo) sono ancora dai miei, qualche volta mi sento con questo ragazzo ma non lo faccio con spensieratezza perché mi sento in colpa e perché ripenso al mio ex. È solo in casa e sicuramente questa situazione non aiuta. Da quando sono tornata dai miei piango spesso e non sono felice, non sono più sicura di quello che sto facendo. Perché penso ancora al mio ex? E perché non sono felice di sentirmi con questo nuovo ragazzo? Cosa dovrei fare?

    • Anna Zanon 6 Aprile 2020 at 16:58 - Reply

      Cara Samuela, percepisco dalla sua lettera molta confusione, come se lei facesse fatica a capire i suoi sentimenti. Ad un certo punto lei scrive che le mancava qualcosa ( la sua casa, la sua autonomia, il suo ragazzo)ma non sapeva che cosa. Sono cose molto diverse tra loro. Io credo che per essere veramente in contatto con qualcuno, bisogna prima imparare ad essere in contatto con noi stessi. Altrimenti se non sappiamo cosa proviamo e cosa vogliamo, come facciamo a fare delle scelte valide, soprattutto se si pensa ad una scelta importante come la convivenza? La scelta non è tra un ragazzo e l’ altro ma tra quello che lei vuole veramente da una relazione. Io le consiglierei di fare qualche colloquio con uno psicoterapeuta per imparare a capirsi un po’ di più.

  194. Ligeia_blu 27 Aprile 2020 at 23:50 - Reply

    Cara dott.ssa Zanon, ho 33 anni e lui ne ha 37. Stiamo insieme da circa due anni e mezzo e a settembre ci sposeremo. Lui accusa, da circa un anno, diversi mali: sostiene di avere qualcosa di grave e i suoi cambiamenti di umore e il suo nervosimo e tensione influenzano molto le nostre giornate e l’andamento del rapporto. Ho cercato spesso di aiutarlo a risollevarsi da quella che reputavo essere una forma di ipocondria, ma con scarsi risultati. Ho più volte cercato di spiegargli che sarebbe stato meglio andare dal medico di base e fare accertamenti, perchè io non sono assolutamente in grado di aiutarlo. M’impegno molto per il rapporto o almeno credo: m’interesso a lui e a quello che fa, sono premurosa e sono sempre stata tra i due quella che cerca di fare ironia o di smorzare la tensione. Lui perde frequentemente la pazienza ed ha difficoltà ad ascoltarmi. Ha paura di andare dal medico e ha rimandato tante volte la cosa. Purtroppo il suo malumore e le sue paranoie e gli sbalzi frequenti hanno più volte influenzato il nostro rapporto. Ricordo che all’inizio della nostra storia, per un messaggio che avevo trovato poco gradevole da parte mia, avevo reagito dicendomi che sarebbe stato meglio chiudere la cosa lì. E’ una persona che accetta poco il confronto e la diversità di opinione e che si butta giù facilmente. Una persona negativa. Con la quarantena i litigi sono aumentati. In generale, i litigi seguono sempre la stessa dinamica: “allora se dici così, meglio rompere”. Si passa da un piccolo problema alla paventata rottura del rapporto, senza che questa si concretizzi davvero. Poi si fa pace e dopo un poì di tempo ci si ritrova a vivere la stessa dinamica. Io a volte mi sono sentita inadeguata e a disagio con la sua famiglia. Sono una donna indipendente e che è uscita di casa all’età di 18 anni. Lui invece è molto attaccato alla sua famiglia, che sente tutti i giorni, anche se loro abitano a due chilometri da casa nostra. A volte i suoi sono stati invadenti e io non ho tollerato le loro ingerenze. La cosa ha generato qualche discussione e lui ha cercato di supportarmi. Io recentemente riconduco la sua ipocondria al nostro rapporto, perchè dice di avere cominciato ad avere questi sintomi praticamente da quando siamo andati a convivere. Prima aveva comunque delle reazioni smisurate a piccole cose. Non so se sia il caso di andare avanti. Temo un po’ la solitudine, temo di sbagliare, temo di deludere tutti quelli che si aspettano che ci sposiamo o che io mi sposi (in primis i miei genitori). Ho paura. Grazie dell’ascolto!

    • Anna Zanon 30 Aprile 2020 at 12:47 - Reply

      Buongiorno, è vero occorre del coraggio a rimandare un matrimonio oppure a rompere una relazione pochi mesi prima delle nozze. Le paure possono essere tante, soprattutto quella di deludere le aspettative degli altri che questo matrimonio se lo aspettano. Però provi a pensarci : la cerimonia del matrimonio dura un giorno ma con il suo uomo deve starci tutta la vita e se dovesse separarsi non crede che i suoi genitori sarebbero ancora più delusi? Un eventuale rottura dopo sarebbe molto peggio, soprattutto nel caso in cui ci fossero dei figli. In che cosa pensa che deluderebbe i suoi genitori? Pensa che i suoi genitori preferirebbero saperla infelice pur di non rompere un fidanzamento con molte problematiche che oltretutto non dura da tantissimo?
      Mi perdoni la provocazione ma mi sembra che nel vostro rapporto si sia creato un disagio reciproco che andrebbe affrontato magari con delle sedute di terapia di coppia in moda da capire meglio.

  195. Liguria.blu 1 Maggio 2020 at 22:11 - Reply

    Grazie infinite per il suo interesse e per la sua attenzione. Lui continua a essere irascibile e io mi censuro perché temo le sue reazioni nervose. Vorrei aspettare la fine della quarantena e sperare di notare in lui un ritorno all’equilibrio. Purtroppo, questo suo lato è comunque molto presente da quando siamo andati a convivere. Io penso sia giusto rimandare il matrimonio a data da destinarsi e cercare di vedere come va tra di noi, magari trovando una strategia per evitare scontri frequenti per una parola in più o per piccolezze.

  196. sic.2 24 Maggio 2020 at 02:04 - Reply

    Cara Dott.ssa Zanon.
    Sono un ragazzo di 30 anni e ho una relazione da due anni con una persona che ha avuto molti problemi in famiglia. I suoi genitori hanno reso la sua vita impossibile da sempre. Non sono mai stati genitori presenti, non l’hanno mai ascoltata e hanno distrutto ogni briciola di autostima. Per questo non è riuscita mai a costruire o a mantenere amicizie, affetti o relazioni. Quando la nostra storia è iniziata, mi ha fatto capire che io potessi essere un barlume di speranze, ma man mano che passa il tempo mi rendo conto che si sente a suo agio quando è sola, anche se ci sono momenti in cui la sua depressione l’abbatte così tanto da ammettere che senza di me non saprebbe come fare. Non sopporta minimamente la mia famiglia, i miei amici o i miei affetti e più volte abbiamo litigato a riguardo. Ci sono momenti in cui ha un’alta considerazione di me e momenti in cui offende la mia persona ed elenca molti aspetti che non sopporta di me. Dopo il culmine di una discussione poi torna sui suoi passi e mi chiede scusa ritenendosi una persona orribile senza possibilità di rimedio, ma per l’amore che provo per lei continuo a starle accanto e sembra tornare tutto sereno. Le discussioni però tornano perché i motivi che la fanno arrabbiare di me, della mia famiglia o della mia vita in generale non sono mai cambiati (fermo restando che nessuno della mia sfera personale le ha mai fatto del male o fatto mancare nulla).
    Facciamo “pace” dopo ogni litigio, tuttavia è palese che se ritorna a galla il non considerarmi alla sua altezza da parte sua, questa “pace” è finta.
    Non la comprendo. Lei stessa dice che avrebbe bisogno di aiuto psicologico, ma poi non fa nulla per averlo e si auto-convince che è il mondo ad essere sbagliato, non lei. Chiunque non la pensi così sembra che lei lo veda come un nemico, io compreso.
    Non è sempre così, ha anche dei momenti di serenità spontanei e tira fuori una gran vitalità e forse mi sto illudendo che quella parte positiva di lei possa un giorno sostituire quella negativa (non so se mi spiego).
    Non so più dove sbattere la testa e intanto mi sento come in una gabbia che mi allontana dai miei affetti, dalle mie passioni e da me stesso.

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 17:30 - Reply

      Buonasera, mi preoccupa un po’ quello che sta dicendo. L’amore quello sano ci rende più vitali e non dovrebbe mai essere una gabbia che allontana dagli affetti, dalle passioni e da se stesso. Purtroppo le persone che non sono mai state amate da piccole, se non fanno un lavoro su se stesse, entrano nella relazione con un pesante bagaglio di bisogni, paure e rabbia che rischia di distruggere la relazione più promettente.
      Io credo che la sua ragazza ce l’abbia tanto con il suo entourage familiare e amicale perchè è gelosa e possessiva. Lei non ha amicizie e affetti, la relazione è tutto per lei ma pretende anche che lei sia il suo tutto e vede qualunque interesse o affetto al di fuori della vostra coppia come una minaccia. Cosa fare? Eviti di cadere nella trappola di allontanarsi dagli altri e di rinunciare a qualsiasi interesse per vivere in funzione della sua fidanzata. Questa è una simbiosi poco sana che potrebbe renderla infelice. Anche se lei rinunciasse a tutto per stare con la sua ragazza, anche allora non sarebbe contenta ma vorrebbe sempre di più.

  197. linda 27 Maggio 2020 at 13:30 - Reply

    Salve Dottoressa,
    leggendo il post mi spaventa quasi dirlo ma ho paura di essere anche io all’interno della situazione. Mi spiego meglio; sto vivendo una relazione durata 3 anni e mezzo, il nostro grande problema, o meglio il mio era la mancanza di attenzioni che lui mi ha più o meno sempre dato. Mi ha “forse” lasciato perché dopo una brutta discussione è sparito per una settimana poi sono riuscita a tirargli fuori qualche parola di bocca del tipo “non so più se ti voglio al mio fianco, se ti amo”. Così dopo una breve sofferenza, ho ricominciato a vivere, ho trovato un altro ragazzo (la quale purtroppo per colpa mia non è andata) e lui un’altra ragazza. Solo che, dopo poco più di un mese lui è tornato e la maniera era abbastanza insistente, io non sono mai riuscita a mandarlo via, ma solo ad accoglierlo nella mia vita, nonostante eravamo comunque rimasti in buoni rapporti. Quindi ci vedevamo di nascosto. Lui ha lasciato lei ad una certa, e da lì abbiamo riniziato a frequentarci di nuovo, ma con la consapevolezza che io stavo comunque bene da sola. Cosicché ho deciso almeno un paio di volte di chiudere la relazione perché non vedevo riscontri di miglioramenti nei suoi atteggiamenti ma sempre il solito degli anni precedenti. Gli ho detto tranquillamente che tra noi doveva finire, e che doveva imparare a stare da solo ed a schiarirsi le idee, se un giorno gli sarebbe passato nella mente di tornare. Perciò tempo 3 settimane forse, è tornato a testa alta reputandosi convinto e di aver riflettuto su tutto. Io ovviamente l’ho respinto dicendogli che non lo volevo più, ma lui imperterrito voleva dimostrarmi che lo era, che voleva stare con me effettivamente, voleva condividere momenti con me ecc.. e per altre 3 settimane circa non ha mai mollato la presa, fino a che ho deciso di dargli un’ultima possibilità. Adesso è da inizio febbraio che stiamo insieme definitivamente, e tutto sembrava andare bene, ma durante il Covid-19, ha avuto (fortuntatamente) un picco di lavoro esorbitante ed anche vari problemi in casa, io con qualche lamentela, gli sono stata accanto ed ho provato a dire meno cose possibili. Adesso però c’è un problema da non sottovalutare, lui nella vita quotidiana non mi da considerazione, il sentirsi tanto tanto perché capisco il lavoro, ma ci vediamo davvero poco, ho provato a parlargli e mi ha ovviamente compreso, ma mi ha detto che noi attualmente non abbiamo un rapporto di fidanzamento, che avrei mentito a me stessa a raccontarmi questa cosa, che non ci vediamo sempre che non abbiamo dei progretti insieme ma ci vediamo una volta ogni tanto e che lui attualmente non può darmi più di così, e probabilmente sarà anche peggio (senza accenno di discorsi tipo “è solo un momento, passerà io voglio che tu mi stia accanto o roba varia) e che se lo avessi lasciato mi avrebbe capito. Ma a lui per adesso va bene così. Adesso è concentrato sulla sua attività lavorativa, la sua famiglia e appena ha un po’ di tempo libero giustamente vuole dedicarlo a sé negli hobby che ha, tipo il tennis, poi dice che cerca di far ovviamente entrare anche me.Nonostante questo, io premetto che lavoro sempre dalle 19 fino alle 22 circa, ma nei suoi impegni noto che riesce sempre a ritagliare momenti per cenare con i suoi amici.
    Io non ho attualmente la forza di chiudere la relazione, perché tra di noi fondamentalmente non sento che manca niente, però forse c’è una grossa divergenza nel volere due cose diverse dalla relazione. Sono molto confusa, a volte sento di accontentarmi pur di stare con lui. Non so più che fare.

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 17:10 - Reply

      Gentile Linda, credo che sia importante essere consapevole sia di quello che vuole sia dei limiti della relazione. E’ chiaro che un uomo innamorato non farebbe questi discorsi e che per lui non c’è una progettualità e un desiderio di investire nel vostro rapporto ma solo un frequentarsi senza impegno. Lui è stato molto chiaro e credo che sarebbe un bene per lei riflettere su quello che desidera veramente. Mi colpisce la frase ” sento che non mi manca niente”, forse tutto sommato questa frequentazione va bene anche a lei per il momento?

  198. Antonella 8 Giugno 2020 at 13:39 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,
    chiamo la Sua attenzione per chiederle un consiglio relativo ad una situazione che mi sta molto a cuore.
    Sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo molto paziente e sensibile. Io sono una ragazza cresciuta in un contesto familiare molto complesso e purtroppo, in questa relazione e non, ho sempre cercato dei pretesti per confrontarmi ma soprattutto discutere con lui in quanto vederlo soffrire mi faceva capire che ci teneva a me. Sono arrivata al punto di distruggere la nostra coppia più volte in quanto non mi sentivo abbastanza apprezzata o ascoltata quando in realtà era solo una mia percezione sbagliata. Purtroppo, a causa della mia impulsività, tendo a scappare ogni volta che abbiamo un problema (spesso creato da me) e il mio compagno fatica sempre di più a sostenere questi miei atteggiamenti. Sembrerà strano ma credo di utilizzare questi comportamenti per sentirmi “importante” e per avere tutto sotto controllo, data la mia enorme insicurezza. Le chiedo un consiglio a cuore aperto… Non ho la possibilità di rivolgermi ad uno specialista in quanto vivo all’estero però vorrei provare a lavorare individualmente sull’autostima. Come potrei muovermi per creare una base sana con me stessa? Non ho problemi solo con il mio compagno bensì con molti aspetti della mia vita dove sono presenti i rapporti interpersonali. La ringrazio in anticipo per la disponibilità e l’attenzione posta a chi scrive i commenti. Buona serata

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 16:40 - Reply

      Gentile Antonella, io credo che la psicoterapia potrebbe aiutarla tantissimo nel migliorare le sue relazioni interpersonali e ormai con l’emergenza covid molti terapeuti lavorano on line a prezzi contenuti. A prescindere da questo, è molto positivo che lei abbia capito le cause profonde di certi suoi atteggiamenti impulsivi. Che fare ? Dovrebbe sforzarsi di non fare, di non agire quando si sente arrabbiata o turbata e di riprendere il discorso quando si sente calma chiedendo le rassicurazioni di cui ha bisogno o esprimendo le sue paure ma in modo pacato e rispettoso.

  199. Alice 27 Luglio 2020 at 17:17 - Reply

    Salve dottoressa ! Volevo cortesemente richiedere un consiglio sulla mia relazione ! Sono fidanzata da due anni con un ragazzo che occasionalmente con i suoi amici fuma cannabis. Io al contrario non ho mai fumato neanche una sigaretta. Lui dice che lo fa x rilassarsi in compagnia e per non pensare
    all’Università, ai problemi di famiglia poiché i genitori sono divorziati ecc. Io quando sono con lui e lo vedo di fumare con i suoi amici sento un sensazione orrenda allo stomaco poiché vedo lui così e penso che si sta consapevolmente rovinando i polmoni e anche i neuroni. Ne ho parlato con lui e all’inizio ha smesso di fumare cannabis . Adesso ha ricominciato e mi ha rinfacciato che lui non faceva più le cose che amava per causa mia e a volte non mi vuole invitare quando esce con i suoi amici così io non lo vedo di fumare. Sono molto amareggiata da questo comportamento e non so cosa fare. Per di più secondo me soffre di dipendenza da questa sostanza perché a volte quando si arrabbia ha scatti di ira molto forti, ma magari lei può dirmi se la dipendenza da cannabis fa effettivamente questo . Grazie!

    • Anna Zanon 13 Agosto 2020 at 11:47 - Reply

      Premetto che non sono favorevole al consumo di cannabis, i cui effetti nocivi di un uso massiccio per un tempo prolungato sono documentati dagli studi : difficoltà di concentrazione, aumento di ansia, sbalzi di umore, ecc
      Detto questo, credo che tutto dipenda dalla frequenza del consumo, se rimane un consumo occasionale e in situazioni sociali non è una situazione preoccupante. Conosco parecchie persone che da ragazzi si facevano la canna del sabato sera con gli amici e adesso sono degli adulti normalissimi. Se però lui fuma tutti i giorni, il discorso cambia. Ma come in tutte le dipendenze, il passo più difficile è ammettere di avere un problema

    • Zai 9 Maggio 2021 at 19:30 - Reply

      Salve,
      Disperata cercando nel web ho trovato questa pagina e mi sono ritrovata nelle sue parole .. aiuto !!!!! Vi spiego la mia situazione dove il mio partner è geloso al punto di inventare le cose, il tutto innescato o direi, aggravato perché ha controllato il mio cellulare e ha trovato conversazioni con dei colleghi, ormai ex colleghi di un anno fa, quando lavoravo tra tanti autisti in aeroporto, e per forza era quella la via di comunicazione, conversazioni di lavoro ma anche qualcuno che faceva auguri o un “come stai,” magari qualche battuta ma le mie risposte sempre a modo e senza possibilità di una confidenza al di là di quella razionale tra colleghi…..e poi per una telefonata ad un mio ex perché sono venuta a sapere la madre stava grave, tutte cose che li ho riportato. Poi si è procurato il mio tabulato telefonico(lui è poliziotto) e ha visto delle telefonate in uscita, sempre x lavoro, ma mai e poi mai io ne col pensiero l’ho tradito. Mo vuole che per forza confesso un tradimento o tentativi di tale, (mai accaduto) e non ci da pace….dopo che mi ha fatto andare via di casa sua brutalmente , per questa causa, dopo una brevissima convivenza di tipo 1 mese o 2. Poi ci siamo ripresi, sempre a distanza, ma tira fuori sempre ste cose, diventando aggressivo e mi lascia con le più cattive parole e maniere, per poi riprendermi chiedendomi scuse. Tutta questa situazione mi ha portata alla depressione, ho perso dei kili, e la motivazione di tutto, perché ormai si ha inventato delle storie pazzesche, e cose che mai ho detto o scritto che secondo lui ha letto e sentito del mio cellulare….
      La cosa rara anche è che dall’inizio del rapporto, più dopo il lockdown che ci siamo fatti separati, io spingevo per convivere, e lui ritardava sempre sta possibilità, mentre prima e pure dopo usciva le sere con l’amico , chiedeva sempre il suo spazio e rivendicava il suo diritto ad una ipotetica vacanza insieme all’amico. Davanti alle mie richieste di impegno serio, matrimonio oppure un figlio, lui metteva il freno, (io 33 anni, lui 41). Sapendo anche che ho perso il lavoro causa covid, e da un’anno che pur lavorichiando non riesco veramente a sostenermi, ne pagare l’affito praticamente, mi aiuta ma minimamente, ovvero mi compra dei vestiti e non mi fa mancare nulla quando sono da lui, ma poi ritorno a casa mia ed come se fosse sola con le mie problematica, non solo economiche, ma di tutti tipo, ecc. Premetto che avevo pure trovato un lavoro nel suo paese, (siamo a 200 km), e lui mi ha fatto perderlo mandandomi via.
      Oltretutto…dopo tutto questo….e le crisi che li prendono in continuazione cosi del nulla, per lo stesso motivo da dicembre 2020…..non riesce ad stare senza sentirmi, e stare senza me più di una settimana o qualche giorno, e mi assicura che mi vuole bene, che mi ama, e non smette di pensare a me……ma non lo so…..amore, cattiveria, cos’è…..perché è geloso, dal primo giorno mi scrive 2000 messaggi al giorno d altrettante telefonate , cose che a me fa piacere, ma mi vuole a distanza, secondo la vedo, come se volesse stare sicuro che ne valgo la pena (ormai ai suoi occhi sono una poco di buono)…..o forse in realtà non ha intenzione di impegnarsi e ha trovato la scusa perfetta, che è la cosa che mi dicono tutti……
      Io sto soffrendo tanto.. è un anno e mezzo che sto assieme, e veramente alla mia età non penso a una storiella….volevo costruire qualcosa…..ma non so più come fare, sono innamorata, ma forse non veramente corrisposta? Premetto che prima di questi episodi, era pure geloso dei mi piace su Facebook di amici , nessuno che frequento e appena sentivo senno tramite un mi piace o un commento pubblico . A lui non ho fatto mai mancare niente, attenzioni, carezze, amore, desiderio sessuale sempre, affetto a lui e la sua famiglia, inventavo in cucina, improvvisando dolci, ero solo per lui….coccolato al massimo e sempre disponibile, non ho amiche praticamente con cui uscire, vivendo in nazioni e comuni diversi, stiamo sempre su WhatsApp, cioè una vita sociale scarsissima io. Abito con una coinquilina. Reduce di un matrimonio abusivo e di maltrattamenti, non ho parenti ne figli. Tutte cose a lui note!!!!! Nonostante sempre sono andata avanti, forte, ma con un gran desiderio di ricostruire la mia vita e avere una stabilità, un posto a cui chiamare casa. Con lui ci speravo visto che dall’inizio io questo ho espresso e in una notte di passione dopo 3 mesi insieme, mi ha chiesto di far un figlio e poi…..non ha voluto più farlo, anche la convivenza…..e cosi via altre promesse mai mantenute.
      L’ultima litigata a febbraio, dove mi ha lasciata x enesima volta ho deciso, esaurita e depressa di dire basta e mi sono andata al mio paese di origine per 1 mese, per cercare di riprendermi, ma senza preavvisarlo, visto che per me questa volta era davvero finita. Invece lui mi ha ricontattato prima di andare via, disperato promettendomi che se non partivo, sarebbe venuto a prendermi, x convivere insieme e che potevo riprendere il lavoro, che mi amava….alla fine sono partita, ci siamo sentiti in quel mese dove li ho fatto capire che sarei tornata solo e soltanto se tornavo a casa sua, invece lui ci aveva ripensato…e non vuole più cosi subito. Diceva ritorna e trovi un lavoro a casa tua, poi vediamo come va e poi conviviamo. Io non ho tempo per quello e nemmeno condizioni, per me non ha senso essere da sola nella mia città quando potrei costruire un futuro vicino a lui. Che senso avrebbe trovare un lavoro nella mia città se alla fine , in caso di andare avanti con lui lo dovrei lasciare.? Nulla, non entra in ragione. Sono tornata in italia a sorpresa, ed evidentemente, lui non l’ha presa molto bene. È venuto subito a trovarmi portandomi la spessa e una tv che mi aveva promesso da quando ci siamo messi insieme un anno prima., cose che ok mi hanno resa contenta ma allo stesso tempo non più di tanto perché per me ormai, erano cose che secondo me da un anno poteva fare, e a questo punto ci voleva un’altro passo secondo me…Dopo 15 giorni ritorna ancora con la spesa, e tutto, ma io non sono contenta e li faccio presente che non ho più una vita nella mia città e che voglio iniziare a fare qualcosa insieme da subito, in somma che vorrei stare con lui. Lo metto alle strette, o cosi o niente più. Risultato, si è arrabbiato, mi ha urlato, sgridato, (come al solito quando si arrabbia da dicembre o forse prima, in poi), che li ho rotto con sto figlio, matrimonio e convivenza, che non vuole adesso, e non sa se lo vorrà , che visto io non sono mai soddisfatta, meglio finire perché lui non mi darà ciò che io voglio, almeno non ora, e io ho fretta, secondo lui, e lui non si la sente. Che io sminuisco ogni suo gesto verso me, o pensiero, che lo critico e mi l amento(cosi chiama alle mie spiegazione o richieste, con pazienza e AMORE, di comportarsi diversamente) Mi ha chiesto sgarbatamente di non chiamarlo piu ne scriverli, chiudendomi il telefono in faccia mentre io ero disperata in lacrime. Dopo un giorno, cioè oggi li ho mandato un messaggio per il giorno della mamma (che lui non c’ha più), dicendole che li mandavo cmq un abbraccio in questo giorno……ma mi ha ignorata completamente. Io sto malissimo!!!!!! Le mie amiche mi dicono è un’opportunità per ricominciare, che chiuda io completamente, che lui non mi ama, e non mi rispetta, ma non ci riesco, e passo la giornata a guardare sui social se è collegato o meno. Dentro di me lo so che questo deve finire, ma come sempre spero che tra qualche giorno ritorna, mi abbindola con 2 paroline e la verità è che non vedo l’ora di stare insieme a lui…..siamo molto attratti sessualmente, e sempre che succede questo alla fine lui si sente legato, ma ormai credo sia solo un fattore fisico da parte sua….
      Sento che mi sono persa, non riesco ad provare niente negativo verso lui, dopo tutto come mi maltratta verbalmente, che non sono più nessuna senza di lui, e non ho motivazione x niente. Ho tante mete da raggiungere, ma li ho messe d’apparte per adeguarmi a lui e a una ipotetica vita assieme, ma che lui, non concepisce x il momento.
      Ps, sono di origine cubana…..per lui, in fondo..siamo tutte…un po…..p…….ne ha conosciuto un po qui e a cuba…..non lo so che esperienze ne avrà avuto, ma la verità è che sembra non si è mai fidato di me, e io non li ho dato nessun motivo per pensare il contrario. Sono di carattere e natura allegra, solare, simpatica, sono anche una donna laureata, in Giurisprudenza che ho fatto il pubblico ministero nel mio paese. Qui lavoravo da sempre, in tutto, e dopo che ho perso il lavoro in aeroporto per causa ovvia, covid, non ho esitato ad andare a lavare i piatti e call center, e tutto quanto capitasse. Mi ritengo una persona onesta, con l’unico sbaglio di essermi innamorata troppo di un uomo che non mi valuta per niente. Nonostante tutto, mi sento che sono malata, perché voglio tornare sempre con lui e idealizzo un suo cambiamento,che lui mi lascia intravedere quando stiamo insieme. Lui è molto affettuoso, ma quando va tutto bene…..a litigare, quando si va fuori controllo, mi tratta come la sua peggiore nemica….e li che mi fa crollare. Non so più che pensare. Vivo col magone nello stomaco se non lo sento, piango e non ho voglia di niente. Poi senza un lavoro ….(avendo uno che mi aspetta nel paese di lui, che ironia). Mi sento pure in colpa io per essergli stata addosso. Non so piu che pensare. Sono disperata.

      • Anna Zanon 19 Maggio 2021 at 10:29 - Reply

        Gentile Zai, credo che purtroppo lei abbia sviluppato una dipendenza affettiva da una relazione poco sana. Il problema non mi sembra tanto che lui non la corrisponda abbastanza ma che abbia delle modalità relazionali poco equilibrate ed instabili e che dovrebbero farla pensare. Se lei ha intenzione di fare una famiglia con uomo, deve essere una persona equilibrata e stabile di cui potersi fidare, altrimenti poi sono problemi seri soprattutto se c’è un figlio di mezzo. Mi sembra però che lei stia troppo male e temo che se non si rivolge ad uno psicologo non riesca ad uscire da questa dipendenza. Un ultima parola sulla gelosia eccessiva : a volte il geloso è il primo a tradire

  200. Ioana Zavoianu 5 Agosto 2020 at 10:40 - Reply

    Guardi sto così male che non so se il problema sono io o lui penso! Poi si usa molta la psicologia inversa che sento su di me la manipolazione mentale gli occhi addosso !!! Peso che mi ammazzo vorrei cambiare vita ma mi sente la mia insicurezza o non so che cosa succede ma sono veramente male !

    • Anna Zanon 13 Agosto 2020 at 11:36 - Reply

      Gentile Ioana, quando una relazione che ci fa stare così male sa farci pensare al suicidio, bisogna chiedere aiuto. Significa che il nostro malessere ha raggiunto un livello preoccupante e che da soli non ce la possiamo fare a gestirlo, infatti lei non riesce ( per il momento) a capire qual’è il problema!

  201. Ligeia.blu 14 Agosto 2020 at 10:09 - Reply

    Gentile dottoressa,
    Le scrissi mesi fa, a maggio credo, in merito alle mie difficoltà di coppia. Dopo la quarantena, che aveva portato a un’amplicazione dell’irascibilità del mio compagna e quasi risucchiato completamente le mie energie mentali nella ricerca di non farlo alterare, ho deciso di annullare il matrimonio e proposto di fare vacanze separate per ricaricarmi. Prima di partire per la mia vacanza, si era verificato nuovamente un litigio del tipo: “se dici così, allora vattene, ti voglio fuori di casa” (conviviamo nella casa che appartiene a lui, dividendo tutte le spese e facendo 50 e 50 su tutto, com’è giusto che sia), con a seguire il mio pianto e il suo dispiacersi subito dopo per le parole esagerate che aveva pronunciato. Nei giorni di vacanza ho sentito inizialmente la sua mancanza, nei giorni successivi invece ho ripreso a pensare più distaccatamente al rapporto e a tutta la sofferenza causata dai litigi come quello menzionato in precedenza. Inoltre, ho capito che molte delle mie insicurezze e paure rispetto al discorso del matrimonio sono legate al fatto che il periodo dei preparativi è stato segnato da un’eccessiva ingerenza della madre, da frasi di lui quali: “se non badi ai cartellini degli abiti di sposa, poi te la vedi con mia madre” (la suocera si era messa avanti per pagare l’abito). Queste e molte altre uscite sue e dei suoi anche nei confronti della mia famiglia hanno causato un forte senso di sfiducia nel mio modo di vivere il rapporto. Quando ho cercato di chiarire con lui, lui si ha avuto reazioni svariate: a volte ha detto “mi spiace”, a volte era infastidito dal fatto che io non avessi superato la delusione legata a quelle brutte esperienze. Prima di rientrare dalla vacanza trascorsa con la mia famiglia d’origine e lontano da lui, ho accennato a un mio dubbio: “è il caso di rientrare o di prolungare la vacanza?” A quel dubbio lui ha reagito malissimo, perchè lui non vedeva l’ora di vedermi e aveva letto la cosa come un affronto personale. Ha ricominciato con i “se fai così, allora…” E ha preteso che tornassi a casa con lui, pur sapendo sin dall’inizio che mi ero allontanata per rigenerarmi dopo la quarantena. Sono tornata con il dilemma: “è meglio lasciarlo e cominciare a cercare subito casa oppure è meglio cercare di venirsi incontro e chiarire di nuovo che non può cercare di controllare le mie scelte”. Lui, al mio rientro, ha ammesso di avere esagerato e che non avrei dovuto rientrare se fosse stato solo per quello che mi aveva detto (perchè, a detta sua, poi sarei rimasta controvoglia a casa con lui e gli avrei rinfacciato il fatto di essere stata “obbligata” da lui a rientrare a casa). Stiamo trascorrendo ora delle giornate nella norma, ieri ho deciso di riprendere il mio percorso di psicoterapia dovuto a un episodio di forte stress causato dal mio lavoro lo scorso dicembre. Ho deciso di parlare con lui del fatto di avere preso appuntamento di nuovo con la mia psicoterapeuta e lui si è mostrato inizialmente comprensivo. Poi ho cercato di chiare il significato di alcune frasi che mi aveva detto il giorno prima, premettendo che sicuramente ero io ad avere percepito male le sue uscite. Il discorso riguardava l’eventualità che io dovessi spostarmi per qualche viaggio all’estero (per brevissimi periodi: 5 giorni ogni 3 mesi), visto che ho da poco ottenuto un incarico di ricerca in un’università straniera (incarico inaspettato e quindi fonte di grande soddisfazione per me). Lui mi aveva più volte ripetuto “se sicura di voler fare tutte queste cose?” e quella domanda aveva generato da subito in me grande insicurezza. Quando gli ho spiegato quello che avevo provato nel sentire la sua domanda, lui si è arrabbiato tantissimo dicendomi che non sapeva più come parlarmi, che fosse sempre colpa sua (urlando per strada). Io mi sono molto agitata e l’ho invitato ad abbassare i toni. Ho cercato di rispiegare che era una mia percezione, che mi riferivo a uno mio stato d’animo e che volevo solo sapere da lui il significato delle sue domande proprio per rassicurarmi e capire che mi ero sbagliata. Una volta tornati a casa, abbiamo poi parlato a cuore aperto, cioè io ho cercato di fare un po’ di chiarezza. Lui purtroppo non parla molto di sè, dice che non ha nulla da dire, dice che vorrebbe che mi interessassi di più alle sue cose e io l’ho sempre invitato a esprimersi di più sui suoi interessi e a farmeli conoscere e poi ha concluso dicendo che in realtà lui non ha degli interessi. Non so, è tutto molto complicato e io, per via delle sue reazioni, ho timore a parlargli. QUando ci provo, reagisce male subito, ogni volta. Anche quando stiamo guardando un film e noto che si sta addormentando e dico “andiamo a letto”, lui si innervosice e mi risponde male perchè, dicendo quella frase, gli “ho fatto notare che stava dormendo”. Queste sue reazioni nervose frequenti, mi impediscono di essere serena e di sentirmi “libera di esprimermi”. Non so cosa fare. Anche sul matrimonio sono altalenante ormai. Passo delle giornate a fantasticarci su e delle giornate a pensare: “rischio di intrappolarmi con una persona scattosa e difficile”. Lui invece non ha dubbi e aspetta che io mi senta pronta a fare figli, comprare casa nuova e altro (lui ha un lavoro a tempo idneterminato, nella sua città natale; io invece ho da poco ripreso il mio dottorato e ho un altro lavoro temporaneo, e molti progetti artistici che voglio realizzare; inoltre, ho sempre vissuto in città diverse e, negli anni, è emerso in me il desiderio di tornare nella mia regione d’origine).

    • Anna Zanon 31 Agosto 2020 at 15:52 - Reply

      Buongiorno, credo che la psicoterapia che ha intrapreso potrà aiutarla a trovare una risposta. Il suo ragazzo diventa scattoso e difficile quando si sente insicuro, quando la sente troppo indipendente o quando lei non gli da le conferme che lui desidera. Si sente di vivere con questo aspetto del suo carattere? Solo lei può saperlo. Lui la sostiene nei suoi progetti professionali? C’è un accordo sui vostri progetti per il futuro ? Che cosa la spaventa dell’unione con lui?

  202. Ligeia.blu 14 Agosto 2020 at 10:25 - Reply

    Chiedo scusa per la lunghezza del mio messaggio e per diversi errori di battitura. Spero sia tutto comunque chiaro e comprensibilie. Volevo aggiungere che sono autonoma finanziariamente, perchè ho sempre studiato e lavorato da quando facevo l’università e che non avrei problemi ad andare a vivere da sola. Sono diventata indipendente all’età di 20 anni e ho vissuto fuori casa dei miei a partire dai 19 anni. In questi 2 anni e mezzo con lui le mie insicurezze personali sono aumentate e ho avuto problemi sul lavoro causati da ansia e stress. Non vorrei che il dover far fronte ai suoi numerosi scatti e ai suoi problemi di gestione delle emozioni mi abbia appesantita a tal punto da non riuscire a svolgere serenamente i miei lavori (lavori intellettuali, che richiedono tante energie mentali). Gli ho spiegato anche che io voglio fare le mie cose e che non posso rinunciarvi per fare dei figli, qundi che non escludo di volere un figlio, ma che questo non potrà avvenire a breve. Lui ha reagito bene a questo e ha detto che lui non è sicuro di volere tutte queste cose e che forse pensa di volere fare ciò che vede fare ai suoi amici o ciò che la sua famiglia ha fatto (per assuefazione all’idea che sia quello l’iter normale di un individuo). Io penso che se stessi con una persona che mi capisse di più e mi facesse sentire meno sola e mi trattasse meglio senza vivere nel timore di infastidirla, avrei voglia di fare tutto il resto senza dubbi (matrimonio, famiglia) e avrei energie per fare sia quello che le mie cose. I continui litigi e la difficoltà a dialogare oltrechè l’assenza totale di un suo punto di vista su tutto mi causano insicurezza e paura: non so che padre sarebbe, non so se saremmo una squadra unita e cooperante per un bambino, non so se avrei i suoi sempre tra i piedi a sostituire la sua funzione di padre. Non so.

    • Anna Zanon 31 Agosto 2020 at 15:42 - Reply

      Mi sembrano dubbi importanti ma allo stesso tempo percepisco una sorta di confusione come se lei non riuscisse a comprendere bene il suo compagno e sapere chi è, e cosa pensa. Il mio consiglio è quello di confrontarsi molto magari anche con l’aiuto di una terza persona.

  203. Andrea M. 4 Ottobre 2020 at 22:59 - Reply

    Buongiorno Dott. Zanon, il mio rapporto con la mia ragazza dura oramai da 5 anni io 40 lei 36. Non riusciamo andare a vivere assieme per 2 motivi : 1) la famiglia , 2) lavoro . La prima io non vado assolutamente d’accordo per una mancanza di rispetto reciproca e indistricabile (irrisolvibile per via di mentalità completamente opposte) , mentre lei non trova lavoro anche perchè non ha un titolo di studio adeguato alla società attuale. Litighiamo spesso io e lei per il fatto dei genitori, che almeno per lei si potrebbero “prodigare” ad aiutare finanziariamente anche per alcune esigenze della sua vita. Secondo lei non può farci nulla e si rende conto di avere dei genitori “duri” di comprendonio. Leggendo la pagina qui sopra mi ritrovo con le stesse problematiche descritte nel 30% dei casi, ovvero “”” rapporto procura più sofferenza che gioia, chi ne è coinvolto non riesce ( e spesso non vuole) rinunciare a quello che considera un grande amore (LEI) – Nella coppia si verificano sempre le stesse dinamiche disfunzionali , ovvero litigate per lo stesso problema ( IO ) “”””. Volevo capire i miei dubbi in merito…. Potrebbe essere un amore con una persona sbagliata ?

    • Anna Zanon 9 Ottobre 2020 at 10:22 - Reply

      Buongiorno, non riesco a darle un opinione basandomi sulle poche righe di una mail. Sicuramente mi sembrano delle problematiche importanti che andrebbero approfondite e risolte prima di pensare ad una convivenza. Avete mai pensato ad una terapia di coppia? Forse potreste trovare una mediazione tra le vostre diversità, io credo che potrebbe valerne la pena di provarla perchè mi sembra che nonostante tutto siate molto legati

  204. Michele 27 Ottobre 2020 at 15:41 - Reply

    Buongiorno, sono un uomo separato da circa 4 anni a seguito di un tradimento da parte della mia ex moglie.
    Sono circa 3 anni e mezzo che ho una relazione con una persona anche lei separata con figli con una storia difficile legata alla sua separazione. Il tutto iniziò nel bel mezzo della sua crisi, io attratto da lei mi avvicinai è così la nostra storia inizio. I primi 2 anni la quasi totalità delle argomentazioni erano legate ai suoi problemi, io lo supportata di vero cuore (lo rifarei altre 1000 volte). Circa 2 anni fa È capitato un avvenimento legato ad alcuni suoi amici con cui è uscita per un paio di giorni in montagna che non dovevano sapere che lei fosse impegnata tanto meno io potessi andare. La cosa mi ha infastidito tantissimo, le ho chiesto è richiesto di chiarire con i suoi amici ma lei trovava sempre scuse. Detta così sembrerebbe che una relazione extra sia la risposta ma conoscendo lei non credo.
    La problematica ricorrente è legata ad una chiarezza che le chiedo da tempo, Dopo 3 anni e mezzo non sono mai rimasto a dormire da lei, lei non vuole restare da me. Le continue sue problematiche che le girano intorno scavallano sempre la nostra storia, io sono quasi convinto che così non ci sia un futuro, ho il cuore a pezzi ma credo che la cosa migliore sia finirla, come scritto nell’articolo sono in attesa che cambi qualcosa, ma molto probabilmente non cambierà mai nulla.

    • Anna Zanon 12 Gennaio 2021 at 14:39 - Reply

      Buongiorno, purtroppo mi sembra che questa donna voglia mantenere una barriera nella vostra relazione senza farla entrare nella sua vita e nel suo mondo in modo più completo. Questo significa ad esempio non dormire insieme, non presentarla ai suoi amici come il suo compagno. Purtroppo significa che non riesce a lasciarsi andare a livello sentimentale e a fidarsi completamente ma che sente il bisogno di mantenere una distanza di sicurezza. Se sono passati già 3 anni e mezzo, credo che purtroppo la situazione non abbia tante possibilità di evoluzione.

  205. Cri 13 Novembre 2020 at 17:50 - Reply

    Buonasera dottoressa, a volte credo di impazzire. Ho 45 anni e sto con il mio compagno da marzo 2016. Lui ha 51 anni. Io vengo da relazioni brevi che per un motivo o per un altro non hanno mai funzionato. Lui ha avuto una convivenza di 7 anni e mezzo finita perché erano diventati fratello e sorella. E lo stesso è successo con me anche se direi che siamo più coninquilini. Lui non ha mai avuto istinti sessuali, sin dall’inizio il 95% delle volte succedeva perché ero io a prendere l’iniziativa. Era un pezzo di ghiaccio, non mi dava nemmeno baci passionali ma bacetti. Eppure diceva di amarmi alla follia. Per me era come una missione riuscire a farlo sciogliere e un po’ ci sono riuscita. Ma a lungo andare mi sono stancata di dovergli sempre chiedere un bacio o un abbraccio oppure di inviare link per spiegare come una relazione sana va vissuta. Nemmeno li leggeva. Eppure continua a dirmi di amarmi moltissimo. Io credo che non abbia idea di cosa sia l’amore, ho pianto così tante volte per le sue mancanze che se ora ci ripenso mi sento male. Però Almeno prima una volta alla settimana ( il sabato perché era libero dal lavoro) almeno lo si faceva, ora se ci pensi credo che la media sia una volta ogni 2/3 mesi. È assurdo, io che son sempre stata una donna super passionale con lui son diventata un pezzo di legno. Gli ho parlato mille volte di farci aiutare ma non ne vuole sapere e ora c’è così tanta poca confidenza tra noi che non riesco più a parlargliene. Ho perso ogni speranza e tutta la fantasia. Per di più non facciamo che litigare, lui è una persona molto seria e buona ma in certi momenti perde la testa e mi risponde molto male ad alcune domande generiche che gli faccio quando magari racconta qualcosa. Cosa che fa raramente per cui voglio capire meglio ma se la domanda non è di suo gradimento impazzisce. Niente mani per carità ma questo suo alzare i toni e non avere dolcezza nei miei confronti mi fa uscire di testa. Ormai sono allo stremo ma non riesco ad andarmene. Sono troppo fragile. Non ho più i genitori ne’ altri familiari. Sono praticamente sola e con il covid non lavoro dall’anno scorso perché il mio settore è il turismo. Ho una dipendenza affettiva ne sono certa e stare senza lavoro non mi aiuta a staccare il cervello. Io che ho sempre viaggiato passo il tempo a fare la desperate housewife perché lui non mi aiuta in nulla in casa anche se torna a casa a pranzo e lavora solo 6 h al giorno fino a venerdì a pranzo perché è un libero professionista. Cosa mi consiglia? Mi sento di aver fallito, credevo fosse lui l’uomo della mia vita ma per ora mi ha fatto in maggioranza piangere e non credo di meritarmelo. Nessuno se lo merita. E quando glielo faccio notare mi dice che sono io troppo permalosa, incredibile!!!!

    • Anna Zanon 4 Dicembre 2020 at 14:42 - Reply

      Buongiorno, che situazione delicata! Alcuni uomini hanno degli aspetti nevrotici che li portano a scindere il sesso dai sentimenti. Vivono la sessualità con donne che non stimano e quando si innamorano di una donna la idealizzano e non riescono a provare per lei un desiderio sessuale. Possono anche esserci altre motivazioni ma senza conoscere il suo compagno non posso entrare in merito. Purtroppo mi sembra che il suo compagno non voglia far nulla per affrontare questa problematica ,anzi come spesso accade ( è troppo umiliante per lui riconoscerlo) nega che ci sia un problema. A mio parere la situazione è poco modificabile proprio perchè mi sembra che siano degli aspetti ormai radicati. Lei potrebbe rimanere in questa situazione ma mi sembra che stia provando una crescente insoddisfazione che sta anche minando la sua autostima. Le consiglierei di ripartire da se stessa, lavorando per ridurre la sua dipendenza da lui in primis psicologica e successivamente anche materiale.

  206. polina 25 Dicembre 2020 at 02:59 - Reply

    Salve Dottoressa.
    sono una ragazza di 20 anni che convive con un ragazzo di 25 da due anni.
    Siamo andati a convivere a “casa sua”, che sarebbe davanti ai suoi genitori, la problematica è la seguente:
    Lui ha una società con il padre, da un anno a questa parte mi sono quasi pentita di essere andata a convivere davanti ai miei suoceri, il mio compagno prima di convivere con me non ha mai vissuto da solo nella “nostra” casa ma sempre con i suoi genitori.
    In ogni modo le stavo dicendo che da un anno a questa parte ho rivalutato il fatto di vivere davanti ai suoi genitori, sua madre penso che sia l’unica in famiglia che non chieda mai niente a nessuno, il padre invece è un continuo chiedere favori, chiamare sempre (che sia per lavoro o altro) comunque mi viene da pensare che lui non sia del tutto consapevole del fatto che sia andato a convivere con un’altra persona e che la sua famiglia per quanto possa essere attaccato diciamo che a mio parere dovrebbe metterla in secondo piano, come ho fatto io con la mia.
    mi sono sentita tirata in causa se così si può dire per la frase che ha scritto “ Molte persone, coinvolte in un amore che li fa soffrire, fanno tutto il possibile per migliorare il rapporto senza riuscirci: l’impegno e la volontà non sortiscono nessun effetto e l’amato/a continua a comportarsi sempre nello stesso modo.
    Anzi, nega che ci sia un problema di relazione, rifiuta di prendersi la sua responsabilità per le difficoltà di coppia e non è disposto a fare nulla per salvare il rapporto”.
    lui a parere mio a un rapporto morboso con il padre non so se sia solo per il fatto che abbiano una società o se sia che anche se non fossero in società sarebbe la stessa cosa, a tutte le persone a cui racconto il mio disagio mi dicono “finché sei lì davanti le cose non cambieranno anzi forse saranno peggio”, il problema è che lui sembra che in qualche modo abiti ancora insieme ai suoi genitori tanto che anche in vacanza andiamo tutti insieme al suo paese al Sud, quello che ho notato è che questo rapporto di morbosità lo ha solo con lui (il mio compagno) perché suo padre ha altri 5 figli tra cui 3 hanno già famiglia etc.
    al mio compagno gliene ho parlato diverse volte di questo mio disagio ma per lui non è una cosa di cui farne un dramma, che va bene ci sono problemi molto più seri però io penso già al futuro non penso a vivere la giornata e poi domani si vedrà, quindi pensando al futuro io non voglio andare via da davanti a loro e avere sempre le stesse rotture, il mio compagno le cose non le vuole cambiare perché sono sempre state così e per lui è una cosa normale invece per me non lo è perché a 25 anni dovresti pensare a crearti un futuro con la persona che hai a fianco non a pensare ai tuoi genitori perché non essendo l’unico figlio non è giusto che ci pensi solo lui.
    lui secondo me non lo vede come un vero e proprio distacco, per il semplice fatto che essendo che i miei suoceri sono davanti a noi per lui non è cambiato molto solo che non riesco a capire perché lui non cerca di mettersi nei miei panni e capire come mi sento, per me è una cosa frustrante a cui penso 24h su 24 perché non riesco a darmi pace e non riesco nemmeno a capire come suo padre non ci arrivi al fatto che dato che il figlio è “andato via di casa” non lo lasci un po’ in pace e a viversi la sua vita in serenità, qualsiasi cosa faccia lo chiama, e per me sta diventando pesante e insopportabile, mi creda che non ce la faccio più, le sto scrivendo tutto questo con le lacrime agli occhi perché mi sento proprio frustrata da questa situazione, ma molti mi dicono che “è inutile cercare di cambiare una persona che non vuole cambiare”…. detto questo la ringrazio in anticipo e spero in una sua gentile risposta, arrivederci

    • Anna Zanon 12 Gennaio 2021 at 13:48 - Reply

      Buongiorno, uno dei presupposti per avere una relazione sana è quello di aver raggiunto un indipendenza emotiva dai propri genitori. Voi siete andati a convivere giovanissimi ed è possibile che questo distacco emotivo dalla famiglia non sia avvenuto. Mi sembra di capire che qualche volta lei si senta un pò messa in secondo piano dal suo ragazzo rispetto ai suoi genitori. Probabilmente è vero ma forse una parte del problema potrebbe essere quella che lei ha puntato tutto su questa relazione forse a scapito della sua crescita personale?

  207. Ligeia.blu 27 Dicembre 2020 at 20:26 - Reply

    Salve dottoressa,
    sono sempre ligeia.blu, la “ragazza” dei commenti precedenti.
    Rispondo alle sue domande sul mio compagno: dice di reagire in maniera aggressiva e ascottosa perchè si sente insicuro o inadeguato o ha delle sue fisime e non riesce a gestire contemporaneamente il comportarsi bene con me e questi suoi stati d’animo. Dice anche che ho avuto tanta pazienza con lui e che non sa come rimediare agli scatti d’ira e alle uscite infelici che ha avuto sepsso con me. Io mi sento molto a disagio con i suoi e gli ho spiegato più volte che non ho piacere a vederli con frequenza perchè hanno avuto comportamenti poco rispettosi intorno a gennaio 2020. Per amor suo ho cercato comunque di andare a cene e a pranzi con loro, ma ogni volta c’era qualcosa che mi dava fastidio del loro modo di pensare o di fare. Non ho mai veramente recuperato la fiducia nei loro confronti e ogni sua richiesta di vederli (perché loro insistono molto sul volermi incontrare) genera in me forte ansia. Ho spiegato di nuovo a lui che i suoi non volendo mi mettono pressione; lui ha risposto che ha capito e che ha cercato di diminuire le uscite con loro, ma che loro chiedono spesso di me e il padre (persona dalla bocca larga e molto giudicante) continua a chiedersi dove ha sbagliato con me nella discussione di gennaio 2020.
    Mi rendo conto che è impossibile tornare indietro dopo 3 anni di convivenza e cercare di allentare i rapporti con i suoi genitori e che se voglio davvero sposarlo e stare con lui, devo accettare anche loro con i loro difetti. Tuttavia, per me è stressante, non mi fido di loro, li trovo falsi e ostentatamente gentili. Sono persone che nascondono la polvere sotto il tappeto. Evito di dire quello che penso davvero dei suoi a lui per non causargli dispiaceri o stress (sono comunque i suoi genitori).
    Non mi sento a mio agio con loro e temo sempre di dover dire le cose “che si aspettano”, non condivido le loro visioni delle cose. Contemporaneamente cerco di chiedere cosa pensa lui, quando siamo da soli, dei medesimo argomenti (figli, matrimonio, educaizone), ma lui non manifesta idee chiare o una posizione nè tantomeno un’opinione sua su nessuno di questi argomenti.
    Lui è sicuro di volermi sposare, io passo ancora dall’ansia negativa alla paura di sbagliare. Nello stesso tempo non sono sicura di volerlo lasciare perché ho paura che molte difficoltà dipendano dalla mia ansia e dal fatto che ho esaurito le energie e la fiducia e non so se mai le recupererò. A volte vorrei pensare meno a tutto, ma se penso meno, le emozioni che provo non sono comunque migliori. Non so cosa fare.

    • Anna Zanon 12 Gennaio 2021 at 13:34 - Reply

      Buongiorno, visto che state pensando al matrimonio, avete mai preso in considerazione qualche seduta con un terapeuta di coppia? Vi aiuterà a confrontarvi su questi argomenti importanti.

  208. Paul 27 Gennaio 2021 at 15:05 - Reply

    Buongiorno Dottoressa, ho letto con piacere il suo articolo e ho deciso di scriverle nella speranza di ricevere una risposta.
    Sto con la mia compagna da 11 anni, 4 anni fa abbiamo avuto un bimbo. Quando lei era incinta ho avuto seri problemi di salute,
    lei mi è stata vicino. Adesso pur essendo malato posso fare una vita quasi normale. I nostri problemi iniziano dopo la nascita del bambino e a pochi mesi di distanza dall’intervento che ho subito in seguito al mio stato di malattia. Mi sono allontanato, non volevo neanche che mi toccasse. Ha compreso e mi ha dato tempo. Ho lavorato per migliorare e pian piano mi sono riavvicinato. Abbiamo ricominciato ad avere rapporti sessuali, seppur sporadici. Ho ripreso anche a lavorare. Purtroppo però, a un certo punto, lei ha raccolto tutto quello che aveva sofferto e me l’ha buttato in faccia, dandomi la colpa delle sue sofferenze.
    Ho cercato di spiegargli che avevamo un problema e che potevamo solo risolverlo (o almeno provarci) insieme, ma lei continua a pensare che il problema sono io e io devo cambiare. Vuole che torni come ero prima che nascesse il bambino, affettuoso e amorevole, ma io, seppur mi sono riavvicinato a lei, resto piuttosto freddo, l’esperienza della malattia mi ha segnato.
    Così mi attacca quasi ogni giorno, mi rimprovera, mi tratta come un buono a nulla, anche davanti al bambino.
    E io ci soffro, e le dico di non tormentarmi, che le cose andranno meglio col tempo. Invece lei insiste, e più insiste nell’attaccarmi più mi allontano, ormai è un circolo vizioso. Siamo entrambi feriti, non andiamo d’accordo su nulla, in casa si respira tensione e il bambino se ne accorge, tanto che a volte chiede di andare dalla nonna. Non so che fare. Vorrei che tutto si risolvesse ma mi rendo conto che è difficile, che il rapporto è rotto ed è difficile ricucirlo. Forse dovremmo lasciarci? Sarebbe meglio per il bambino? Grazie se vorrà rispondermi

    • Anna Zanon 28 Marzo 2021 at 18:59 - Reply

      Buonasera, quando c’è un bambino piccolo è sempre meglio cercare di ricucire il rapporto, considerato che state insieme da 11 anni e avete deciso di avere un figlio. Sicuramente ci sono stati tanti aspetti positivi che vi hanno portato a scegliervi per tutti questi anni e che possono essere riscoperti. Io ho l’impressione che vi siate sentiti soli e non compresi : la sua compagna forse sola nella maternità e lei preso dalla paura e della problematica di una malattia, che forse la sua compagna, sana e presa dal suo nuovo ruolo materno non ha capito. Ho l’impressione che si sia accumulato rancore reciproco, ciascuno dei due sente di essere quello che ha sofferto senza il supporto emotivo dell’altro.
      Forse una terapia di coppia può aiutarvi a comprendervi di nuovo e a colmare il divario che c’è tra di voi.

  209. Gale 16 Febbraio 2021 at 14:59 - Reply

    Salve Dottoressa,
    ho 26 anni e sto con un ragazzo di 36 da 4 anni,
    premetto che abbiamo un passato completamente diverso (lui famiglia benestante e opprimente, io famiglia umile e assente), entrambi usciti con tante insicurezze dall’infanzia… lui mi lasciò due anni fa dicendomi che non mi amava e che iniziava a soffrire la mia mancanza di interessi e di dialogo (premetto che lavoravo e andavo a scuola serale, uscivo di casa alle 6.00 e rientravo alle 22.30) io ci sono stata malissimo perchè era la prima volta in cui veramente credevo in un rapporto con tutta me stessa… dopo due mesi torna e mi dice che se sono disposta a perdonarlo lui ci vuole riprovare perchè gli sono mancata tantissimo e per la prima volta mi dice che mi ama… quest’anno di lockdown l’abbiamo passato assieme a casa sua, quindi sempre assieme, tanto che ad un certo punto ho tirato fuori il discorso della convivenza e lui mi ha detto prendiamo questo periodo come prova e vediamo come va… io, eterna insicura, ad un certo punto decido di tornare a casa mia perche mi sento messa alla “prova” molto spesso da lui e perchè spero che così facendo lui mi fermi dicendomi: DOVE VAI? mi chiede perche vado via gli rispondo la prima cosa che mi viene in mente e lui non chiede più nulla accontentandosi della mia risposta pur sapendo che era una cavolata… resto a casa mia per tre settimane sempre sperando in una sua reazione ma niente… al che ci vediamo per parlare e io gli dico di essere stufa di essere messa alla prova dopo 4 anni e lui dice che mi ama e che capisce perfettamente ma che sente sempre di più che ci sono silenzi tra noi, ha molti dubbi sul nostro rapporto (cose che io vedo un po’ esagerata) e dice di voler ancora tempo per capire se dare più peso al sentimento o alla mancanza di dialogo (dopo 4 anni uno avrà avuto il tempo di pensarci abbastanza?)… premetto anche che stiamo facendo entrambi un percorso dalla psicologa da un anno e che lui ne aveva già fatti in passato… penso viva troppo secondo schemi ed è sempre molto critico ma anche autocritico (sta diventanto sempre più come sua madre, carattere che lui odia profondamente) il punto è che lui si rende perfettamente conto di mettere a disagio/prova perenne le persone ma non lo fa volutamente… non so più cosa fare perchè questo mi mette sempre più insicurezze, Lei cosa ne pensa? può essere risolvibile? premetto che io sono in una sorta di “depressione” e faccio molta fatica ad appassionarmi di qualcosa anche se in questi 4 anni con lui ho fatto un sacco di piccoli progressi… diciamo che in quest’anno ho visto solo lui e non ho sentito bisogno di altro (ovviamente anche per colpa della situazione)… tendo anche molto ad essere condizionata da lui e alcune volte faccio le cose per accontentarlo e per paura che lui mi lasci perchè oltre a questo aspetto è quello che ho sempre desiderato, molto premuroso attento fedele sincero e aperto al dialogo… la ringrazio in anticipo
    A.D.

    • Anna Zanon 28 Marzo 2021 at 18:40 - Reply

      Domanda difficile! Le consiglierei di parlarne con la psicologa che vi segue. Anzitutto le consiglierei, malgrado le mille limitazioni del periodo che stiamo vivendo, di centrarsi un pò più su stessa, coltivando anche le amicizie. Il lato negativo di essere troppo accomodanti per paura di perdere l’altro è che nel rapporto non si è mai se stesse e il rapporto ne risente.Se lei si annulla per l’altro, non può sentirsi amata perchè raramente si fa vedere per quella che è, anche nei suoi lati peggiori. Chissà se la ” depressione” che prova non sia un segnale che sta sacrificando delle parti di sè importanti?
      Un altro aspetto, più che chiedersi se l’altro può cambiare, è chiedersi se noi siamo in grado di stare con i limiti del nostro partner o se ci fanno soffrire troppo.

  210. Anonimo 21 Febbraio 2021 at 23:23 - Reply

    G.le Dott.ssa,
    per la prima volta, mi trovo a raccontare a qualcuno di “estraneo” un disagio che ormai da due anni accompagna il mio rapporto di coppie. Riconosco l’utilità del ricorso ad uno psicoterapeuta se si hanno dei problemi di coppia o problematiche di altro genere, ma non ho mai pensato di farvi veramente ricorso. Non perchè mi ritenessi forte al punto di non averne bisogno, ma perchè speravo sempre di potermi risollevare da sola. In ogni caso, quello che sto per raccontare non pretende una soluzione al problema, perchè sono abbastanza convinta di sapere riconoscere cosa sia giusto da ciò che non lo sia e soprattutto ho una discreta autostima che mi permette di non risolvere la mia vita attorno a quella del mio partner, per cui se sarò costretta a lasciarmi (nuovamente) lo farò. Il motivo per cui le scrivo è per avere un consiglio/giudizio, totalmente esterno, quindi senza vedere quanto sto per raccontare esclusivamente dal mio punto di vista o da quello di persone a me vicine. Ho conosciuto il mio attuale compagno(ex?) all’università quando avevo 25 anni.. adesso ne ho 32 e lui ne ha 4 più di me. Sono tanti gli anni passati assieme, alti e bassi ma siamo stati sempre una coppia molto affiatata, litigi ce ne sono sempre stati ma svolgiamo la stessa professione e quindi abbiamo sempre condiviso i medesimi interessi. Come molto spesso accade, dopo il primo anno passato da lui che era in affitto con un amico, siamo andati a convivere in una casa di mia proprietà. L’ho ristrutturata ed abbiamo continuato a convivere. Siamo liberi professionisti, ma lui più di me ha perseguito questa strada, mentre io nei miei primi 5 anni dalla laurea ho sempre lavorato full time presso lo stesso studio. A 29 anni mi sentivo lavorativamente insoddisfatta e mi sono iscritta ad un corso di specializzazione a Milano, che è durato due anni ed ha significato passare più tempo là che nella mia città di origine. Avevamo già cominciato ad avere alcuni problemi, legati molto alla sua scelta di perseguire questa libera professione, che non riusciva a decollare e dopo averlo “minacciato” che lo avrei lasciato se non avesse trovato un lavoro stabile, il lavoro fisso è piovuto dal cielo. Ma è stato un lavoro che lo ha completamente assorbito e forse incattivito, visto il datore di lavoro. Questo ha fatto si che i due anni sono volati, tra i miei impegni ed il suo stress lavorativo. Per alcune coppie, la distanza sarebbe stata un problema, ma lui è una persona accomodante e si è gestito, riorganizzando la sua vita, circondandosi maggiormente degli amici, vista la mia obbligata assenza. Una volta conclusa la specializzazione, la nostra convivenza avrebbe potuto riprendere normalmente, ma lui ha continuato a fare la medesima vita condotta durante la mia assenza, arrivando a tornare quasi tutte le sere a casa, tra le 4 e le 5 di mattina. Non è tipo da tradimenti, non la farebbe e non lo farà mai, semplicemente amava uscire, godersi la vita e stare con gli amici. Odiava stare dentro casa ed era iperattivo, credo soffrisse di una sindrome di peter pan (e comunque è messicano per lato materno, può aiutare?!) Questa situazione stava però diventando insostenibile, niente di violento o drammi particolarmente gravi, semplicemente una situazione da “questa casa non è un albergo” e “se preferisci passare così tanto tempo con i tuoi amici, forse non è più così piacevole stare assieme a me, dovremmo farci qualche domanda”. Non essendo tipo da cercare lo scontro, passava il tempo a sminuire i problemi che io gli esponevo, portandomi a pensare che fossi matta, adducendo come scusa, che ero sempre io a tirarli fuori, esasperando le situazioni e manifestando insoddisfazione. Fatto sta, ad un certo punto l’ho lasciato. Le mie motivazioni erano che non si sarebbe potuto costruire nulla su basi così instabili, considerato il fatto che si era dichiarato non pronto a pensare ad un eventuale famiglia e non vedeva assolutamente il problema nel fatto di uscire e tornare alle 5 di mattina. Tra tira e molla, ci siamo presi e lasciati costantemente, poi è arrivata la pandemia (2020) ed io poco prima, pur avendo avuto un ripensamento durante l’estate che ci aveva portato a riavvicinarci, lo avevo nuovamente lasciato alle porte del mio compleanno…non avevo visto in lui alcun cambiamento…in realtà, i cambiamenti c’erano, ma duravano un mese al massimo (il lupo perde il pelo ma non il vizio) e tra un prendersi e lasciarsi costante, siamo arrivati ai giorni odierni, in cui ci siamo riavvicinati nuovamente, dopo un periodo di lunghi mesi, il cui sembrava che il nostro rapporto si fosse definitivamente concluso ed io mi stavo già frequentando con un’altra persona. Credo che il nostro sia il rapporto odi et amo, sopra descritto. Nel lungo periodo passato assieme, sono probabilmente io quella che è cambiata maggiormente, in quanto donna ho maturato molto più velocemente di lui, che ritengo sia rimasto tale e quale a quando ci siamo conosciuti all’università. Abbiamo sicuramente preso treni diversi ad un certo punto, nella speranza che si incontrassero in so quale stazione, durante il percorso. Lui è un “viveur”, mentre io ho obiettivi abbastanza delineati sul mio orizzonte (cosa che devo al mio background familiare) ma sono di segno pesci e quindi vivo la costante sensazione di volermi lasciar andare ad una vita di frivolezza assieme a lui e il dover adempiere agli obblighi impostimi da questa società e dalla mia famiglia. Dopo mesi di insoddisfazione, a settembre aveva finalmente lasciato il lavoro che tanto odiava ma finora non ha trovato nient’altro (2/3 mesi senza lavoro). Vive dai genitori perchè mi sono opposta ad un ritorno alla convivenza e pur privo di entrate economiche fisse (36 anni….) mi ha proposto di prendere casa assieme…chi la mantiene e con quali soldi? proprio poco fa, mi ha rinfacciato di essere troppo attaccata al concetto della proprietà privata…”mia la casa, mia la macchina” e che fino a che non imparerò cosa voglia dire la parola “noi” (prestargli la mia macchina per girarci lui, e lasciar dormire dentro casa amici suoi a me non graditi) non potremo frequentarci….si è inoltre offeso perchè senza troppo pensare, gli ho risposto che mi parevano richieste da scroccone le sue, visto che non contribuiva in alcun modo alle spese che riguardavano i beni di cui sopra. L’offesa, a suo dire, è stata tale, da prendere ed andarsene via. Come interpreterebbe Lei l’intera situazione? E’ questa secondo lei una relazione ormai condannata? Se e dove, in caso ho/abbiamo sbagliato? Ho davvero l’impressione che ormai da tempo stiamo parlando due lingue diverse. Io non sono tipo da amore eterno ed assoluto, vedo tutto in base un concetto di “do ut des”…potrebbe essere un affermazione cinica, ma non riesco a vedere il limite di tale presa di posizione sinceramente. Ci tengo molto a lui, gli voglio davvero bene, ma non sono disposta a cambiare la mia visione delle cose, soprattutto perchè non la ritengo sbagliata e credo anzi che piegarmi alle sue ragioni potrebbe condurre entrambi all’infelicità eterna…..Sperando in suo gentile consiglio, la ringrazio per la disponibilità che potrà dedicare ad un’eventuale risposta. Arrivederci.

    • Anna Zanon 28 Marzo 2021 at 18:33 - Reply

      Non è facile riassumere in poche righe una situazione complessa che forse potrebbe valer la pena di approfondire in altra sede.Purtroppo il volersi bene e l’attrazione non bastano se non ci sono obiettivi comuni e se non si vogliono le stesse cose. Io credo che alcuni aspetti caratteriali del suo fidanzato le andassero bene all’università, un periodo più spensierato della vita, ma crescendo lei abbia bisogno di ” struttura” e di qualcuno con cui poter condividere le responsabilità della vita, cosa che il suo fidanzato sembra fare con difficoltà.
      Mi sembra di intuire che sia attratta dalla personalità esuberante e giocosa del suo ragazzo, forse anche lei vorrebbe avere un approccio alla vita più rilassato e gaudente, però è infastidita alla sua mancanza di ambizione, concretezza e responsabilità.
      L’approccio al lavoro del suo ragazzo ( e forse l’approccio all’esistenza) mi sembra fortemente immaturo per l’età ( 36 anni)e forse potrebbe essere segno di una problematica più profonda.

  211. Domenico 16 Aprile 2021 at 07:20 - Reply

    Salve dottoressa ho bisogno di un suo consiglio. Sono un’uomo di 39 con una bimba di 5 anni. Sono vedovo da 3 anni, mia moglie e morta di leucemia fulminante. Da quasi 2 anni frequento una donna di 46 anni separata con un bimbo di 9 anni. Lei in passato ha avuto relazioni extraconiugali oltre a essere l’amante di un’ uomo sposato fino a detta sua di conoscere me. Lei afferma di amarmi e sta facendo di tutto per avere un figlio con me, anche io lo voglio perche la amo tantissimo ma sono convinto che lei si senta ancora con questo uomo sposato, e questa cosa mi fa stare molto male. Cosa dovrei fare per vivermi questa storia in modo sereno? Voglio solo tranquillità dopo quello che ho passato

    • Anna Zanon 18 Aprile 2021 at 18:06 - Reply

      Gentile Domenico, non ci può essere tranquillità senza fiducia e mi sembra di capire che lei di questa donna non si fidi. Questi non mi sembrano buoni presupposti per prendere una decisione importante come quella di fare un figlio. Consideri anche come i vostri rispettivi figli vivrebbero un nuovo fratellino o sorellina.

  212. francesco 30 Aprile 2021 at 09:31 - Reply

    buongiorno dottoressa.sono un uomo di 42 anni che ha dedicato 11 anni alla sua famiglia, mia moglie e’ sempre stata tanto innamorata di me, ed io di lei..abbiamo avuto tantissimi problemi famigliari non diretti, ma delle nostre famiglie genitoriali, io ho sempre dato una mano a tutti e risolto da uomo problemi che non mi appartenevano della famiglia di mia moglie, per lei ero perfetto davvero in tutto, pero’ questi mille problemi mi caricavano di nervosismo che spesso scaricavo su mia moglie, intendiamoci,nn sono mai stato aggressivo, ma alcune volte sono esploso per sciocchezze..tipo lei si addormentava ed io mi offendevo perche’ non avevamo potuto fare l amore. altre volte cli facevo battutine sull abbigliamneto, piccole cose che ci facevano litigare ma fare pace dopo un giorno max due, devo anche ammettere che a me piaceva sta cosa perche’ lei mi cercava e fare pace era bellisssimo, io pero’ pretendevo da lei piu’ intimita’ ed ogni volta lei ci restava male..di colpo dopo un litigio stupido a mio avviso, lei mi dic e che non riesce piu’ a starmi vicino e vuol ritrovare se stessa …provo a baciarla ma lei mi respinge, sono 4 mesi che nn abbiamo intimita’ ed ogni volta che mi avvicino lei si allontana, mi ha chiesto di lasciarla stare per un po perche’ vuole capire se riuscira’ a sbloccarsi, ma rifiuta anche l aiuto di uno specialita per una terapia di colpo,,lei dice che mi ama ancora come il primo giorno, ma io nn posso credere che una persona che ama davvero riesca a stare lontano dal suo patner per cosi tanto tempo.gli ho anche promesso che cambiero’ che ho capito i miei errori e che mai piu’ potrei sbagliare, ma siamo sempre allo stesso punto..lei mi abbraccia, mi sorride avvolte mi tiene la mano, ma non si va oltre e sta pensando di lasciarmi..mi aiuti perche’ non so piu’ cosa pensare. grazie

    • Anna Zanon 3 Maggio 2021 at 09:42 - Reply

      Mi dispiace! Che brutta situazione..L’unico consiglio che mi sento di darle è cercare di capire meglio quale sia il problema sottostante. Un altra persona? Qualcosa che sua moglie le riprovera? Potrebbe non essere un qualcosa di specifico ma una serie di piccole aspettative disattese che hanno creato nel tempo un muro di risentimento inespresso e di rancore.

  213. Anna 31 Agosto 2021 at 09:05 - Reply

    Buongiorno dottoressa.. Scrivo perché non so più cosa fare. Mio marito non è italiano, è in Italia con me dal 2017, anno in cui ci siamo sposati, e abbiamo una bellissima ed energica bimba di quasi 2 anni. Ora le cose non vanno più, e io sono distrutta, ma lui forse di più. Ci rivedo totalmente nella descrizione di amore patologico, eppure viene da farmi una domanda: se uno dei 2 partner ha evidentemente più problematiche a relazionarsi.. Perché prima ci riusciva? Cioè, allora non è vero che non è capace di amare, è capace ma piuttosto ci sono altre problematiche che non ha risolto e che sovrastano e dunque modificano altamente quella sua capacità. Io so che mio marito è un’ottima persona, buona.. Lo sanno ma tutti, ma tutti sanno e conoscono anche l’altro lato della medaglia: che fa fatica a reagire. Si tiene tutto dentro, non risolve, non si prende le responsabilità se non accusando kmq le persone intorno a lui che non capisce ma che non prova minimamente a capire al tempo stesso. Io credo che il non trovarsi qui, l’autoisolarsi scusandosi anche col fatto che tanto non capisce e che le persone intorno a lui sono chiuse, l’aver abbandonato volontariamente la sua famiglia per un posto che non gli piace ma che vuole sforzarsi di farsi piacere, e il non fidarsi in fondo sotto sotto di me, come di nessun altro, l’abbiano portato a questa situazione, e a far sì che alcol e ossessione dei soldi abbiano preso il controllo su di lui. Ma lui è buono. Lo sappiamo tutti. Cioè è così brutto. Qui non ha nessuno e ora io so che non posso fare niente per lui perchè sono il diavolo in terra per lui, ora. Ma cosa faccio? Lo abbandono? Qui non c’è nessuno che conosce. Vorrei che ci fosse almeno qualcuno che ci provasse al posto mio, dato che io non posso. Ora sono tornata dai miei, ma non si può andare avanti così. Alcune persone toccano il fondo, poi si rialzano. Ma alcune no. Io preferisco che mi odi per sempre (anche se preferirei di no, dato che abbiamo una figlia) e poi si rialzi ma per davvero, riprendendo in mano la sua vita, piuttosto che non rialzarsi più.
    Vorrei tanto poter far qualcosa, ma so che se faccio o non faccio è uguale. Vorrei che sappia che lo amo e lo penso, ma non ci crederebbe perché nel suo mondo è troppo arrabbiato. E tutto questo mi distrugge.
    Grazie.

    • Anna Zanon 3 Settembre 2021 at 13:56 - Reply

      Cara Anna, una situazione non facile. Lei non specifica di quale nazionalità è suo marito. Le differenze culturali giocano un ruolo molto importante nella relazione, soprattutto quando si proviene da paesi con modelli familiari e stili di vita molto diversi dal nostro. Il trasferirsi in un altro paese, la ” migrazione”, può essere un piccolo trauma e non tutti riescono ad integrarsi. Se è possibile fatevi aiutare come coppia e frequentate associazioni per coppie miste. Potrebbe esserle anche utile conoscere in modo il più possibile approfondito la cultura di suo marito, altrimenti lei rischia di leggere certi suoi comportamenti con il nostro metro di giudizio, magari classificandoli in modo negativo senza comprendere il significato che hanno nella loro cultura d’origine.

  214. Luca 3 Dicembre 2021 at 08:39 - Reply

    Salve dottoressa, vorrei cercare di capire cosa sta succedendo nella mia vita sentimentale;
    Sono sposato da 25 anni, stiamo insieme da quando eravamo ragazzini, abbiamo una figlia bellissima, fino al 2017 andava tutto bene, con i soliti alti e bassi che contraddistinguono tutte le coppie; a giugno di quell’anno per caso trovo una chatta in cui mia moglie parlava di sesso con un suo conoscente, mi arrabbio tantissimo, le chiedo spiegazioni e lei mi dice che si è trattato di un grosso errore e che nulla si sarebbe materializzato lasciando alla chatt le fantasie erotiche, le credo, cerco di ripartire da zero mi arrampico sugli specchi pur di tornare ad essere quelli di prima.
    Fra alti e bassi passano 4 anni, a seguito di una discussione alla mia domanda se ci fosse qualche altra persona, lei mi risponde che nutre una forte simpatia per un suo collega litighiamo, cerco di capire dove ho sbagliato, mi dice che non è amore quello che prova per l’altro e mi chiede di andare a fare un viaggio con una sua amica per distrarsi….se sia andata con la sua amica oppure non questo non mi è dato sapere con certezza, resta il fatto che lei non è più la sessa, non mi dice più ti amo, sembra sempre assente ma mi dice che tra me e lei non è cambiato nulla, non so cosa pensare, non riesco a vivere serenamente come un tempo, mi sforzo di immaginare una vita senza di lei ma la paura di rimanere da solo mi terrorizza, cosa devo fare, cosa posso fare?
    Ps. abbiamo entrambi 50 anni.
    Grazie dottoressa

    • Anna Zanon 9 Dicembre 2021 at 17:18 - Reply

      Difficile darle un consiglio senza avere una conoscenza più approfondita della situazione. Se sua moglie accetta le consiglierei qualche seduta con un terapeuta di coppia..

Leave A Comment Annulla risposta