Lo lascio o non lascio? Il “doc da relazione”

   Non riesco a capire se è la persona giusta
State insieme ormai da tempo e tu non riesci  ancora a capire che cosa provi veramente per il tuo partner.  A volte ti sembra di amarlo, altre volte non ti piace neppure. Spesso ti chiedi se è la persona giusta e non riesci a trovare una risposta a questa domanda: il tuo partner è fantastico per certe cose ma carente sotto altri aspetti..che fare?
Nei casi peggiori , anche se  hai la sensazione di non  essere innamorato di lui/ lei, non riesci a lasciarlo.  E se lo lasci e poi te ne penti? E se poi scopri che ti manca? E se poi non trovi nessun altro? E se invece stai con lui/ lei e ti lasci sfuggire il vero amore della tua vita? E invece se? E se, se..
Insomma il tempo passa,  i dubbi restano e tu sei sempre piu’ incapace di prendere una posizione ben precisa verso il tuo partner: non riesci a lasciarlo ma nemmeno ad impegnarti con lui/lei.
Questa condizione è talmente spiacevole che alcune persone non riuscendo a sentirsi abbastanza   sicure dei sentimenti che provano verso il loro partner possono giungere alla decisione di rompere la relazione.
Ma anche la decisione di  finire la relazione non  sortisce l’ effetto liberatorio desiderato: con il passare dei mesi il dubbio di aver fatto la scelta giusta, rinunciando ad un rapporto tutto sommato soddisfacente, diventa sempre piu’ forte.

Se ho dei dubbi significa che c’è qualcosa che non va nella relazione?
Anche le relazioni piu’ felici possono attraversare dei momenti di incertezza: anche le coppie piu’ affiatate possono chiedersi talvolta se stare insieme sia la scelta giusta. Quello che differenzia un dubbio legittimo da un dubbio dettato dall’ansia è la frequenza e l’intensità del dubbio. Le persone con problematiche di “ansia da relazione “possono trascorrere ore ad analizzare minuziosamente i pro e i contro del loro rapporto per cercare di rispondere alla domanda: ” Sto con la persona giusta?”.
Il dubbio di poter stare con la persona sbagliata si accompagna alla necessità impellente e angosciante di ottenere una risposta immediata, assoluta e incontrovertibile a questa domanda.
Purtroppo piu’ la persona con “ansia da relazione” si arrovella per trovare una risposta a questa domanda meno  ci riesce ( e l’ansia sale! ). Non esistono infatti dei criteri razionali univoci e incontrovertibili per decidere se una relazione è proprio quella giusta.
La  famosa lista di “pro e contro del rapporto ” che tutte le persone con “ansia da relazione ” fanno mentalmente, ha poco valore in sè,  siamo noi a decidere che valore attribuire agli aspetti positivi e negativi della relazione.       

Disturbo ossessivo e compulsivo da relazione?
Il popolo di internet ha denominato disturbo ossessivo e compulsivo da relazione ( detto doc da relazione) questo dubitare continuo di aver scelto la persona giusta.
Il cosidetto “doc da relazione” consiste nel dubbio persistente sui sentimenti che si provano verso il proprio partner ( lo amo/ non lo amo?) e sul bisogno di trovare una risposta a questo dubbio, verificando la validità della relazione.
Per giustificare a se stessi che la relazione che si sta vivendo è proprio quella giusta, si esaminano scrupolosamente i pro e i contro del rapporto con una particolare attenzione agli aspetti negativi che vengono amplificati.
Aspetti del tutto normali in una vita di coppia ( come differenze di personalità,disaccordi e differenze di opinioni ) vengono considerati come la prova di una possibile incompatibilità reciproca.
Piccoli difetti del partner o problemi superabili che in qualunque altra storia potrebbero essere considerati come ostacoli non gravi diventano punti critici che causano liti.
La persona con “ansia da relazione “mette in discussione il rapporto per ragioni come:
_ ” Non ha il senso dell’umorismo, non può essere la persona giusta per me
_ “ Lui non va d’accordo con i miei amici. Vuol dire che non è l’uomo giusto per me”
_ “ Sono attratto anche da altre donne, il che significa che non la amo abbastanza”  
Tuttavia, sebbene il “disturbo ossessivo compulsivo da relazione” sia molto popolare su internet, non si tratta di un disturbo riconosciuto  dagli addetti ai  lavori  come entità nosografica a se stante.
Nei casi piu’ gravi, il cosiddetto ” doc da relazione” viene considerato come la variante di  un disturbo ossessivo compulsivo ( in questi casi l’ossessività sarà generalizzata  anche agli altri ambiti dell’esistenza  e/o si passa da un doc all’ altro).
Nei casi piu’ lievi può essere considerata una difesa di tipo ossessivo contro la paura di innamorarsi della persona sbagliata e soffrire.
In ogni caso è bene evitare le autodiagnosi  che peggiorerebbero solo il problema  e rivolgersi ad uno specialista.

Ma io non sento niente per lui/lei!
Paradossalmente le persone con il cosidetto “doc da relazione” hanno spesso delle relazioni molto buone o comunque  delle relazioni senza grossi problemi, l’unico problema è che non si sentono abbastanza innamorate del loro partner.
Ossessionati dall’idea di avere una relazione perfetta, i ” doccati da relazione” non riescono a godersi l’ intimità con la loro dolce metà ma analizzano, scrutano, verificano ogni piu’ piccola emozione e sentimento paragonandola a quello che, secondo loro, dovrebbero sentire oppure a quello che hanno sentito in altre relazioni.
Il problema è tutta questa intellettualizzazione uccide il sentimento che invece ha bisogno di spontaneità:poche cose inibiscono l’amore quanto la pretesa di sentirsi sempre innamorati.
Poi, quando la persona con il ” doc da relazione” parla con qualcuno  dellla sua indecisione verso il partner , si sente spesso dire  ” se hai dei dubbi, vuol dire che non è la persona giusta per te”.
E invece vero il contrario: non è vero che non si ama perchè si hanno dei dubbi ma è il troppo pensare che inibisce la capacità di sentire amore. 
L’ansia  è un’emozione che soverchia le altre, perchè predisposta all’autoconservazione, quindi quando si è in preda alla paura non si può sentire passione.
I pensieri e le emozioni sono strettamente collegati tra di loro: se mi concentro su pensieri tristi ed ansiosi, il mio umore ne risentirà e io mi sentirò apatico e depresso.
Allo stesso modo se coltivo i miei dubbi, amplifico il mio stato d’ansia che mi spinge a dibitare ancora di piu’.
Quando siamo in preda all’ansia di avere una risposta urgente e  incontrovertibile se continuare la relazione, non abbiamo la lucidità e la serenità necessaria per poter valutare il rapporto con obiettività.
Le persone con “ansia da relazione ” spesso vivono il rapporto piu’ nella loro testa che nella realtà: anche quando sono con il partner sono presi piu’ dalle loro paure e dai loro pensieri  sulla relazione  che dall’interazione con il compagno/a in carne e ossa.
Solo uscendo dal dilemma ” lascio/ non lascio” e  vivendo pienamente la relazione si possono acquisire gli strumenti per prendere una decisione ponderata e consapevole.

Il ” doc da relazione” e distorsioni cognitive
Le persone con il ” doc da relazione” sono capaci di rimugginare per ore su quello che non va nel loro rapporto, spinte dalla paura di stare con la persona sbagliata.
La funzione dell’ansia è quello di avvertirci di un potenziale pericolo e le persone con questa problematica  tendono a esaminare ogni dettaglio della relazione per prevenire una delusione futura: vogliono essere certi di non innamorarsi di qualcuno che non è compatibile con loro e che possa farli soffrire.
Il problema  è che la possibilità di trovare una persona perfetta la cui personalità sia compatibile in tutto e per tutto con la propria è impossibile. Tuttavia, questo è l’obiettivo che  i “doccati   da relazione” si pongono  e che porta a ripetute relazioni fallite o a rotture ripetute all’interno della stessa relazione. Le relazioni sane implicano la scelta di impegnarsi, la cooperazione, il lavoro, e non sono mai perfette. Questo fatto sfugge alla logica della persona con il cosidetto ” doc da relazione.
In preda all’ansia, la persona con il “doc da relazione” pensa spesso in modo rigido e assolutistico : se la relazione non è perfetta significa che lui/ lei non è quello giusto/a ( non si riesce ad accettare che qualche volta il partner a cui si vuole bene possa deludere o annoiare) e  tende a generalizzare e ad amplificare i problemi di coppia  giungendo alla conclusione di non amare e di  dover  interrompere la relazione.
Interrompere la relazione viene vista come l’unica
soluzione  possibile per uscire dallo stato d’incertezza e di confusione in cui si trova.

 Ansia da relazione ed errori di pensiero
Quando si prova ansia si diventa incapaci di pensare in modo lucido ed obiettivo. Le persone ansiose tendono a focalizzarsi sui possibili pericoli presenti e futuri. Tutte le esperienze vengono selezionate da un filtro mentale negativo che conferma le peggiori paure dell’ansioso. Nel caso di “ansia da relazione”, la tendenza ad ingantire gli aspetti negativi del rapporto può portare a delle conclusioni infondate e arbitrarie.
Nella fattispecie generalizzare e catastrofizzare sono errori molto comuni.
Per esempio,un ragazzo non ama il nuovo taglio di capelli della fidanzata e pensa:” Caspita, con questo taglio di capelli è proprio brutta”.
Pensiero successivo: ” Se la trovo brutta, significa che non sono attratto fisicamente da lei” ( notate la generalizzazione del pensiero? Se lei non gli piace in quel momento non  significa che lui non sia attratto fisicamente da lei)
Conclusione: ” Non posso stare con una donna che non mi piace fisicamente, quindi devo lasciarla” .
Una persona con “ansia  da relazione” ritiene che il solo fatto di avere questi pensieri rappresenti un’incrinatura che da sola è in grado di provare che non si è innamorati del proprio partner o non si prova attrazione per lui.
Un errore cognitivo altrettanto comune è la tendenza a proiettare sul futuro le proprie angosce, cioè concentrarsi sulle cose peggiori che potrebbero capitare, arrivando a delle conclusioni eccessive e infondate.
Per esempio: lui fa un commento negativo su come lei spende i soldi. Lei pensa : ” Oh mamma, è proprio avaro. Se ci sposeremo avremo sicuramente delle liti su come gestire i soldi. Non posso sposare qualcuno con cui sono in disaccordo su una questione cosi importante: che futuro potremmo avere insieme?  Ma se non posso avere un futuro con lui , meglio lasciarsi”

Ansia da relazione o disamore?

Spesso chi ha l’ansia da relazione si chiede se alla base di tutto questo dubitare non ci sia un insufficiente attaccamento verso il partner.
Di solito è vero il contrario: chi si è davvero  stancato di una relazione finisce per  lasciare anche  se, razionalmente,ci sarebbero molti motivi per continuare.
Il fatto che ci sia il dubbio significa che la relazione ha ancora delle cose da dare, degli aspetti positivi che per il momento compensano quelli negativi.

Come superare l’  “ansia da relazione”?
Il primo passo è quello di rendersi conto che il disagio che si prova verso il partner può essere amplificato da una problematica di tipo ansioso e che solo riducendo il livello d’ansia si ha la lucidità necessaria per valutare serenamente il rapporto.
Per raggiungere questo obiettivo può essere imparare ad accettare i pensieri negativi che talvolta si hanno verso il partner  ( e che sono una componente normale anche delle relazioni piu’ sane) senza opporsi e senza controllarne  la veridicità.
Infatti l’ansia è come una piantina malsana: arrovellarsi sui propri pensieri negativi significa alimentarli e far crescere  a dismisura la piantina dell’ansia.
E’ importante non “agire” l’ansia che si prova in quel momento, per esempio parlando al partner dei propri dubbi, flirtando con altre persone per vedere se attirano di piu’, paragonandosi ad altre coppie per vedere se è vero che la propria non funziona, facendo una lista mentale dei difetti del proprio compagno/a, ecc.
Questi comportamenti non fanno altro che alimentare  ancora di piu’ l’ansia e i dubbi.
Un altro aspetto di fondamentale importanza è identificare le convinzioni di pensiero disfunzionali sull’amore e sulle relazioni e imparare a metterle in discussione.
Con il tempo si acquisiranno delle convinzioni piu’ flessibili e realistiche che porteranno a vivere la coppia con maggiore serenità.
E se anche si dovesse scoprire che il rapporto che si sta vivendo non adatto a noi, la decisione di interrompere la relazione sarà una decisione ponderata e meditata e non frutto di un impulso dovuto all’ansia.

Il presente articolo ha una valenza di carattere informativo.

Purtroppo, a causa dell'elevato numero di commenti e di lettere che ricevo tutti i giorni, non riesco a rispondere a tutti (come vorrei) e a farlo in tempi brevi. Inoltre le risposte ai commenti sono molto sintetiche, considerata anche la natura pubblica del sito web.

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By | 2019-12-09T19:59:44+00:00 29 Marzo 2013|Amore e disamore|301 Comments

301 Comments

  1. mary 20 Settembre 2014 at 21:16 - Reply

    Salve dottoressa,
    Ho 31 anni e convivo da 2 anni.
    Premetto che prima di prendere questa decisione ho vissuto a Firenze per più di 10 anni per studio, ma dopo la laurea..mi sono trasferita al paese di lui e iniziato a convivere!
    Scelta naturale e per niente sofferta.È andato tutto bene fino a 2 mesi fa’.. Quando conobbi un ragazzo che mi lusingava e il quale mi ha attratto mentalmente, tanto da destabilizzarmi..ma nonostante questo ho interrotto ogni rapporto ( solo per SMS) perché non potevo svegliarmi accanto al mio ragazzo con questo senso di colpa..non era giusto e lui non lo meritava!
    Ora da quel giorno mi sale un’ansia insormontabile..e crisi di pianto.. Che mi fanno venire dubbi sul mio rapporto di coppia tanto da pensare che forse non l’ho mai amato o meglio forse non sono in grado di amarlo come lui mi ama!
    Purtroppo sono stata amata poco da bambina..il mio e’ un sentimento distaccato fatto di “fatti” più che di parole..lui è esattamente il contrario! Cosa mi succede? Non mi sono mai sentita cosi..più ci penso e più l’ansia sale… Grazie per la risposta!

    • Anna Zanon 25 Settembre 2014 at 09:20 - Reply

      Cara Mary, bisognerebbe cercare di capire meglio che cosa è successo veramente. Cosa ti ha attratto di quel ragazzo? Ha degli aspetti caratteriali che mancano al tuo fidanzato? Il rapporto con il tuo ragazzo ti soddisfa o ti chiede dei compromessi che a volte ti sembrano troppo faticosi ? Il tuo ragazzo ti sta chiedendo un impegno maggiore nella relazione che non ti senti pronta ad assumere?
      Quello che è successo non deve mandarti in crisi ( comunque se non fossi stata innamorata avresti reagito diversamente) ma deve diventare un occasione per conoscerti meglio

    • Norma 4 Luglio 2017 at 23:21 - Reply

      Salve dottoressa.
      Vorrei sapere il suo pensiero sulla mia storia che sto per descriverle perché da ormai 2/3 mesi ho dubbi sulla relazione e su cosa, soprattutto, io mi aspetto da lui e poi rimango delusa.
      Premetto che siamo entrambi giovani, stiamo insieme da quasi 4 anni e fino al compimento dei tre anni, oltre a piccoli problemi, è andato tutto liscio. Da un po’ di mesi però ho dei dubbi che mi destabilizzano quasi ogni sera. Quando stiamo insieme questo dubbi scompaiono QUASI del tutto, si perché quando discutiamo, anche su cose evidentemente banali, inizio a farmi complessi sul perché le nostre idee non quadrano, non combaciano .. E su quanto le nostre idee possano essere così diverse. Negli ultimi mesi per discussioni futili, o risolvibili in ben poco siamo quasi arrivati a chiudere il rapporto. Non ci siamo mai riusciti credo perché è evidente che siamo legati, ma è come se ho la sensazione che questo legame non sia come dovrebbe essere. Mi aspetto altro, mi sarei aspettata altri, non che lui non mi abbia mai dato quello che cerco ANZI, è perfetto quando stiamo bene, nelle discussioni e nelle litigate però nascono dubbi quasi insormontabili che mi buttano giù in un modo inimmaginabile facendomi dubitare sulla coppia. A volte torno a casa e non so come reagire perché dopo una serata vorrei essere felice e serena ed invece sono pensierosa,la cosa mi disturba, tanto. Ho pensato di prendermi un momento per pensare con me stessa sulla faccenda, perché in realtà non so se per lui ci sono gli stessi pensieri, ma non ho mai avuto il conteggio di dirglielo. Non vorrei mai che finisse la relazione. O meglio non saprei come reagire a tutto di nuovo senza di lui. Eppure i dubbi sulla relazione ci sono : non siamo due persone che si incastrano perfettamente, lui tiene a tante cose che e per me potrebbero essere secondarie e discutiamo molte volte anche sulle stesse cose. Vorrei avere un consiglio, un’analisi da una persona esterna perché davvero sono molto confusa e la cosa mi sta straziando. La ringrazio in anticipo e spero possa rispondere ai miei dubbi, almeno in parte.

      • Anna Zanon 7 Luglio 2017 at 08:15 - Reply

        Gentile Norma, l’incastro perfetto è un mito che causa la fine di molte relazioni dopo il periodo dell’innamoramento. Le relazioni umane di qualsiasi tipo siano e quindi anche di coppia sono sempre imperfette. Se non si accetta questo non si riesce ad apprezzare quanto di buono c’è perché si confronta il proprio rapporto con un ideale irraggiungibile di amore.
        Detto questo, penso che un colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarla a mettere a fuoco l’origine della sua insoddisfazione, capire cioè se sono delle aspettative irrealistiche o se invece c’è qualche motivo più profondo che lei non riesce ancora a comprendere

  2. carolina 8 Novembre 2014 at 12:43 - Reply

    Scusi la lunghezza…..salve sono una ragazza di 23 anni. Volevo chiederle un parere su ciò che mi assilla e soprattutto, mi sono riferita a lei per capire se realmente soffro di questo disturbo.Sono fidanzata con un ragazzo da quasi cinque anni esattamente.Inizialmente con lui avevo trovato il giusto equilibrio, quando lo guardavo sembrava mi guardassi allo specchio ,insomma era tutto perfetto.Ma tutto cominciò quattro anni fa, quando un mio amico si lasciò con la sua ex ragazza.Per me. maccheronicamente parlando questo ragazzo è sempre stato un pallino, ma quasi non ci pensavo più. Era in classe mia e quando seppi che si lasciò con lei.. devo ammettere che mi fece un pò piacere. Non vorrei fosse mai arrivato quel giorno!Per farla breve, cominciai ad ossessionarmi di domande….”perchè mi ha fatto piacere?…come sarebbe una vita con lui?….allora perchè stando con il mio ragazzo non ci pensavo più?…pero ha un bel sorriso ….ha dei begli occhi …e una persona splendida ….questa situazione cominciò ad ssessionarmi le giornate….non so se mi sono convinta di amarlo ….ma so solo che al mattino nn avevo piu voglia di andare a scuola, volevo farmi bocciare, perché la mia ossessione mi portava paura e panico nel vederlo…per paura di provare qualcosa e poter perdere il mio attuale ragazzo…e cominciai tipo con una depressione.Infatti quell anno sono stata anche bocciata.Ma tornando a noi, per cercare in tutti i modi per non far finire la storia col mio ragazzo ,in quanto allora era la cosa in cui credevo maggiormente,mi cervaco di mettere alla prova con una serie di rituali mentali…fino ad ossessionarmi anche in presenza del mio ragazzo (con le domande elencate e non solo),e quindi una sorta di paragoni…fino a far diventare questi pensieri istintivi …fino ad oggi che e una routine e mi sento apatica….e fino a farmi notare solo il marcio in me e nella storia,nei miei comportamenti.e nelle mie sensazioni..non so spiegare e non può capire il dolore e i sensi di colpa che non mi facevano dormire la notte e vivere serenamente ,ma soprattutto comportamenti e pensieri che mi hanno portato a perdere il mio ragazzo piu volte…per poi andare a riprendermelo…e non puo immagginare i pianti che mi sono fatta!!Pero mezza cosa l ho capita ,che io penso continuamente all altro …facendomi addirittura venire attacchi di panico e forte ansia…avendo fatto varie nottate …avendo cominciato a fumare….e quasi nn riuscendo a respirare…per i sensi di colpa…per nn voler accettare il mio comportamento e pensieri ….inizialmente razionali(per poi far nascere dentro di me un qualcosa)…comunque sono stata davvero male (ma non nego che l altro mi piaccia) ma forse ho esagerato un po.Il problema che io ho cominciato ad avere strano comportamenti tipo dal nervosismo facevo strani movimenti facciali,perche questi pensieri erano fastidiosi,di conseguenza a cio ….tutti i miei cattivi pensieri …il problema che dai pensieri si sono trasformati in sensazioni……nei confronti del mio ragazzo…che purtroppo ho fatto soffrire per colpa dei miei comportamenti.ovvero….Io”amore voglio una pausa ….devo vedere se vedendo la l altro sono gelosa …come mi sento” e magari …un po per emozione e un po per paura (perche come ripeto andavo appositamente ,per darmi delle conferme e vedere cosa mi poteva fare) stavo ancora peggio di prima….perche mi apllicavo su ogni minimo comportamento….perche ogni “prova ” che mi davo non andava mai come io desideravo….e vedendo l altro …provavo forti e mozioni e gelosia …..cosi forti …che non le ho mai provate con nessuno manco con questo ragazzo stesso o.O Ma la conseguenza di ciò e stato ad avere la mia stima sottoterra …non fidarmi piu di me stessa….e ultimamente mi sento cosi distaccata dal mio ragazzo senza avere troppa ansia …..ma a paragonarlo con altri o con l altro (con l altro perche e il mio ideale di persona…e perche sono ossessionata dal fatto che potrei star bene anche con un altro o meglio addirittura….che non riesco a vivere la mia relazione in santa pace…..in quanto mi e venuta un altra ossessione …ovvero di stare con lui per colmare un vuoto …cioe per ripiego perche l altro non mi vuole….),e solo in rare frazioni di tempo sento di amarlo ancora!Ma comunque c e quella vocina che mi dice…di essere un illusa e di stare li ad essere poco corretta nei suoi confronti.Mi alzo al mattino angosciata,xche penso di amre u n altro o nessuno o di essere una persona inutile …e siccome mi sono convinta di non amarlo e adesso infatti ne sono convinta (anche se quando ci siamo lasciati i problemi nella mia testa non sono andati via…ma comunque lo cercavo spesso ,e a volte piangevo…ed una volta lui mi stava lasciando e fece la pazza)…ma comunque è come se la mia mente avesse creato un velo,intonro al pensiero di lui rendendolo sempre piu evanescente,e mi sento come se fossi stremata da tutta questa lotta contro me stessa da non farmi capire piu niente,nemmeno su quello che voglio dalla vita in generale…..l ultima volta che ci lasciammo ero abbastanza convinta…e stavo male perche non volevo fosse cosi……comunque per una settimana non sono stata male per lui …anzi all improvviso per l altro…..dopo questa settimana …mi sveglio e comincio a piangere per lui …..piangevo e dicevo ” a me non me ne frega piu nienteeeee” e continuavo a piangere come una demente…poi un giorno lui mi chiama e mi dice che se lo fermo …vuol dire ch elo amo ……altrimenti partiva e nn si sapeva quando tornasse…..io al momento ero cofusa…poi piu parlavo del fatto che dovesse partire con in miei parenti e piu piangevo come una stupidina >.< ma tornati insieme ….dinuovo apatia totale….."ma io voglio l altro" …poi "ma cosa dico?" forse entrambi?" forse nessuno" perche ti ossessioni?" se pensi questo stai sbagliando e sei una t….che lo prende in giro per non restare sola" fino a diventare questi pensieri….."sensazioni vere e proprie"ricordo che all inizio di tutto questo E come se ci stava una forza che mi diceva " tu ci devi pensare seno sei falsa … tu devi vedere ….devi vedere il profilo facebook degli altri …peche devi vedere sei sei gelosa di altri …. potresti provare a tradirlo per vedere se ci stai o se ti tiri indietro..dovrebbe succedere qualcosa di brutto al tuo ragazzo per capire se realmente gli staresti vicino e lo ami).E un inquietudine causato da una mia percezione d amore ovvero : ma a l altro lo amerei di piu perche e il mio ideale…..ma non c e piu novita nella nostra storia , tutto scontato perche ci conosciamo a fondo in tutto e per tutto ….quindi tendo a vedere tutto il marcio e tutto nero….e quindi mi chiedo continuamente: cosa si deve provare adesso….pero se faccio questo dovrei provare questo ….se faccio quello dovrei provare questo…..come se mi mettessi paradossalmente in mano ad un metro invisibile,che misura tutto cio che faccio …e lo paragono a se lo facessi con l altro, e purtroppo l ha sempre vinta…..Per quanto mi riguarda…un altro fattore e un idea che ho dell amore e che mi suscita guardando le altre coppie (dove tempesto le persone di domande per vedere se si comportano come me ….se amano poco ….perche io mi sono convinta cosi ) che mi fa vedere che tutto deve essere perfetto e senza un minimo dubbio altrimenti non lo amo!!!!!!!!e che mi comporterei con l altro come si comportano gli altri in coppia….Non riesco a vedere piu niente di positivo anche se c è ……a volte penso che vorrei che morisse …anche se so che ci starei male…….ho avuto attacchi di ansia fortissimi ho iniziato a dubitare di tutto …mi sento un egoista….ho una famiglia di merda (scusi il termine)….e per non finire …mi applico su minime cazzate addirittura arrivai a pensare…"ma sicuro che una persona svampita fa per me??"vorrei che mi amasse di meno perche vorrei si trovasse sul mio stesso piano ….ho messo in discussione la mia gelosia pensando che mi piacerebbe essere tradita….ma x mettermi alla prova ….gli ho anche detto di farmi ingelosire appositamente per vedere la mia reazione………e devo dire che a volte e riuscito a farmi ingelosire…..mi faccio 1000 domande al giorno e a volte sogno le persone e i fatti che ho pensato ….perche stare con lui ???non lo merito?? perche non mi manca come prima ??? perche con un altro sarebbe piu bello?? la novita? perche mi sembra di essere poco corretta nei suoi confronti?? perche per altri ho provato emozioni piu forti?e quello giusto? mi piace il contatto fisico con quella persona o mi infastidisce?e a volte mi infastidisce inoltre ho sbagliato a parlare e a confidarmi con troppe persone….perche gia essendo una persona di mio molto insicura ho ascoltato il parere di troppa gente….e mi sono fatta condizionare….ci sono stata male….anzi malissimo ….1000000000000000 domande ……ma tante tante …..adesso ne ho elencate poche si puo dire…..a un altra cosa …a volte vorresi che io stessi ma le…anche se fosse una brutta malattia ma poi mi prende la paura…..a volte mi sono anche fissata col mio ex…che inoltre in passato mi ha trattata non bene…e la cosa piu grave e che quanto sono a rapporto col mio ragazzo…..mi vengono in mente quest altri e mi passa la voglia del mio partner…quindi ho un altro blocco…..che …in questo periodo invece tutto quello che avevo pensato di fare col mio ragazzo ….non sento di volerlo piu …cioe un figlio che lo sognavo uguale a lui stesso naso stessi occhi ….stesse lentiggini …ma invece quando penso di farlo con l altro ….mi viene la pelle d oca….e sembra volerlo davvero…..(ma se questi pensieri non li avevo mai fatti prima con lui …anche quando ero single?? e potevo davvero fare cio che volevo??? ma se non ci sono mai stata insieme??? forse perche adoro quel lato del suo carattere che mi fa star da dio??? e allora e lui l uomo giusto per me? ) provo un senso di inadeguatexxa anche quando sono con i genitori del mio ragazzo perche penso di prendere in giro tutti ….e pensate ….mi sento uno schifo…..molti mi hanno detto che ho delle ossessioni o me l hanno chiamato doc….in quanto sono molto ansiosa…poi mi hanno detto testuali parole:" pensi che un'altra ragazza si osserverebbe come fai tu, oppure è una cosa che avviene inconsciamente?Mentre scrivi, analizzi te stessa e hai paura di perdere il controllo.Prima cosa: non ti innamori controllando in continuazione. Al massimo aumenta la confusione perché aumenta la paura e la suggestione"…in poche parole e come se io fossi spettatrice della mia vita …..cioe analizzo e studio ogni mia sensazione…comportamento e quel che sia…….un fatto di coraggio non lo e …perche al mio ragazzo l ho lasciato piu volte…quindi non e che non ho il coraggio…una volta parlai con uno psicologo del mio disagio…e mi sentivo falsa perche forse ho capito di amare un altro e non voglio ammetterlo perche non mi vuole….e lui mi disse…..se era cosi non sarei andata da lui….e poi mi disse"sei una grande giocatrice

    di scacchi …prevedi le mosse prima che capitino…..e mi fascio la testa prima di rompermela…."ma comunque la mia situazione attuale e questa : una confusione pazzesca….o forse lo so e non voglio ammetterlo …non riesco ad essere tranquilla.con me stessa….e quando non stai bene con te stessa e la.cosa piu brutta…….non trovi pace….purtroppo mi sembra di essere arrivata al punto o mi sono plaggiata da sola dopo tre anni e mezzo di pensieri e sensazioni…davvero non so che cavolo fare……il mio ragazzo improvvisamente mi sembra un estraneo come se non mi interessasse niente piu di lui … sotto tutti i punti di vista …ma non sono pensieri ormai….sono stanca …sono vere e proprie sensazioni…improvvisamente mi sento superapatica ..non riesco piu a capirmi ….mi chiama e mi infastidisce ……ho gli occhii spenti le mie giornate sono tutte uguai e non ho la forza di reagire e di far niente ..perche penso che lo fare solo con l altro……..non ho una vita piena…Sento la certezza di amare un altro …sto male perche penso di amarlo …..e mi sto prendendo in giro perche lui sara l uomo della mia vita altrimenti meglio farsi suora o.O e ne sono gelosa e vorrei condividere tutto con lui…ma la cosa piu strana e che vorrei fare tutto cio che ho fatto con il mio ragazzo….mi spiego meglio…quando penso in un ipotetico futuro insieme penso stesse ambientazioni…canzoni emozioni …posti e giornate che ho trascorso col mio ragazzo …insomma tutto cio che ho fatto con lui come se volessi riviverlo…ma ho un blocco verso il mio ragazzo……quando voglio fare un gesto verso di lui mi blocco perche penso di illuderlo e che con l altro sarebbe piu bello e allora non mi vivo un cavolo……succede che ho voglia di portare il caffe e le sigarette al mio ragazzo a lavoro perche mi piace farlo perche e stanco……e per fargli piacere …ne son ogelosa…poi non lo sono …poi vorrei dormisse da me due secondi dopo vorrei non dormisse piu da me…e poi se lui mi dice non voglio restare da te a dormire mi incazzo…..mha…..poi appunto mi viene in.mente l altro e dico che con lui sarebbe tutto piu bello perche solo a vederlo mi genera sensazioni ed emozioni bellissime e penso sia il piu bello.in tutto nel mondo e lo amerei cm nessuno mai..poi penso e lascio il mio ragazzo x lui? E dico ok lo faccio ne vale la pena …poi mi manca il coraggio…..po sto male perche se ho pensato questo….ecc ecc poi un nodo in gola…vampate di calore…..apatia….non vivo piu comunque ..ho anche degli istinti omicidi…come se provassi piacere nella sua morte cosi me lo toglierei davanti…mi sento uno schifo giuro…solo a volte che si sentiva male tremavo come una foglia…bho ma che cavolo ho?..non sono manco piu gelosa….un amika ha detto…sai e digo il tuo ragazzo e io indifferente….poi disse ke era figo l altro e io ne fui gelosa… la mia situazione e questa: nn ho ansia non ho stimoli con lui ormai sn arrivata al punto che sembra un amico ….non ho piu paura di perderlo ….sara che dopo quattro anni di tutto cio sono superstanca…bho …comunque ci sarebbe molto altro da dire…anche se mi sono prolungata abbastanza…io spero in una sua risposta al piu presto….e la ringrazio in anticipo…..buona giornata 🙂

    • Anna Zanon 11 Novembre 2014 at 12:00 - Reply

      Cara Carolina, effettivamente la relazione con il suo ragazzo non è la causa di questo groviglio di pensieri ed emozioni che le tolgono la serenità. Penso invece che lei possa avere una forma mentis di tipo ossessivo e che potrebbe aiutarla un colloquio con un terapeuta per cercare di fare ordine nelle sue emozioni.
      Quello che infatti mi ha colpito nella sua lettera è che i suoi dubbi non sembrano motivati da comportamenti concreti del suo ragazzo che la feriscono ma nascono dai suoi pensieri, dalle sue fantasie negative sul suo ragazzo e positive sull’ altro. Ma tutto nasce dalla sua testa.
      E’ chiaro che quando ci leghiamo a qualcuno, è una cosa che genera ansia perchè significa scegliere per sempre una persona, rinunciando ad altre persone che potrebbero essere più adatte a noi ed è chiaro che questa scelta possa spaventare soprattutto quando si è molto giovani.
      Io credo che sia questo il significato dei suoi dubbi e delle sue fantasie sull’ altro ragazzo.

  3. carolina 11 Novembre 2014 at 23:07 - Reply

    Mi hanno detto di avere ossessioni o il doc da relazione…uno psicologo mi disse che avevo un disturbo ossessivo compulsivo….quindi lei dice che siano ossessioni?

    • Anna Zanon 12 Novembre 2014 at 20:49 - Reply

      E’ sempre meglio evitare di fare diagnosi via internet perchè non sarebbe professionale. Le posso solo dire che i suoi dubbi non dipendono dalla relazione con il suo ragazzo ma nascono da un suo stato d’ansia..Meglio fissare un appuntamento con uno psicologo e parlarne di persona

  4. carolina 13 Novembre 2014 at 11:31 - Reply

    Pero dubito perche da come le ho spiegato nn sono solo pensieri ma vere e proprie sensazioni cose provate insomma …e da considerarsi uguale? Grazie mille comunque e stata gentilissima 🙂

    • Anna Zanon 13 Novembre 2014 at 17:05 - Reply

      Pensieri ed emozioni sono strettamente legati .. e direi che non c’è differenza. Quello che mi ha colpito della sua lettera è che lei non parlava di fatti, di episodi specifici, di comportamenti del suo ragazzo che la fanno soffrire ma solo dei suoi dubbi, delle sue emozioni, fantasie e paure.
      La sua incertezza non dipende da un problema di coppia ma dipende da altro

  5. Miriam 13 Novembre 2014 at 18:31 - Reply

    Gentile dottoressa, che consiglio può dare a una ragazza (cioè me) che si riconosce appieno nei comportamenti indicati nell’interessante articolo? Poiché sono conscia del problema, può essere utile intraprendere un percorso di sostegno psicologico o psicoterapeutico? Crede che in linea generale possa essere efficace?
    La ringrazio molto.

    • Anna Zanon 14 Novembre 2014 at 10:14 - Reply

      Penso proprio di sì. La psicoterapia può aiutarla a diventare consapevole delle sue paure e insicurezze che la sua situazione di coppia stimola, dandole degli strumenti per poterle gestire meglio

      • Miriam 14 Novembre 2014 at 11:22 - Reply

        La ringrazio per la sua risposta tempestiva. È mia intenzione contattare uno specialista quanto prima. Mi faccia gli auguri 🙂
        Ancora grazie.

  6. carolina 13 Novembre 2014 at 23:11 - Reply

    Quindi da un ossessione ?

    • Anna Zanon 14 Novembre 2014 at 07:57 - Reply

      Su non faccia l’ossessiva con me! Le ho già detto che secondo me i suoi dubbi non dipendono da un problema di coppia ma da un problema d’ansia.
      Non amo fare diagnosi via internet..se ha il dubbio di avere un disturbo ossessivo compulsivo e vuole capire meglio perchè si sente in un certo modo vada da uno specialista dal vivo

    • Nana 16 Dicembre 2019 at 09:13 - Reply

      Salve dottoressa sono una ragazza di 27 anni , sono fidanzata da 12 anni e l’anno prossimo ci sposiamo . Da circa un anno credo di avere il problema descritto nell articolo ! 2 anni fa lui mi chiede di sposarlo e io fino a quel momento non ho maiii avuto dubbi (tranne quanto eravamo fidanzati da pochissimi mesi che volevo lasciarlo perché si trascurava fisicamente, ma ci siamo rimessi subito insieme e siamo stati sempre felicissimi insieme ) su di lui , accetto la proposta ero stra felice mi brillavano gli occhi , abbiamo scelto data e locale e tutto era perfetto. Quando un giorno all’improvviso mi sveglio e iniziò a pensare che lui non mi piaccia fisicamente, non mi piacciono le sue labbra e il suo viso rotondo, non mi piace assolutamente come viene in foto tanto che non pubblico foto quasi mia sui social perché penso che anche gli altri possano vederlo come lo vedo io e me ne vergogno perché vorrei al mio fianco un ragazzo bellissimo . Questi pensieri mi fanno stare malissimo tanto che sono arrivata anche a lasciarlo per qualche giorno ma stavo malissimooo perché mi mancava tanto e perché so che la nostra storia è perfetta (anche in intimità) allora decido di rivederci e appena lui mi baci e come se il mio cuore si fosse riempito d amore e mi fossi accorta di amarlo alla follia ! Il problema è che appena ci rimettiamo insieme dopo poco mi ritorna in mente lo z
      Stesso pensiero che lui non mi piace fisicamente! Vedo gli altri pubblicare foto felici e penso che non sia normale provare vergogna del proprio ragazzo . Secondo lei è normale avere questi pensieri? Si può essere felici anche se lui non ti piace tanto (non lo vedo bruttissimo anzi a volte lo trovò anche carino) solo che la mia paura è quella che questi dubbi non sono altro che la dimostrazione di non amarlo abbastanza, perché se fosse vero amore dovrei vederlo bellissimo anche se lui fosse un rospo ! O sbaglio ? La ringrazio in anticipo

  7. Sara 30 Novembre 2014 at 18:39 - Reply

    Buona sera dottoressa.
    Le scrivo perchè leggendo il suo articolo, mi ci sono rispecchiata mio malgrado.
    Sto da pochi mesi con un ragazzo nonostante lo conosca da più di 4 anni.
    I primi mesi tutto bene, tantochè, prima di mettermici assieme, pensavo a come sarebbe stata la vita con lui. Ero felice.
    I primi mesi di coppia, tutto bene, ero così felice anche se ci poteva vedere di raro causa la lontananza ma ci si sentiva tutti i giorni per sapere come si stava. Soltanto dopo un mese ho iniziato a provare “fastidio” verso di lui.
    Lui è un ragazzo molto buono, semplice e mi accetta esattamente così come sono anche se io non mi accetto e mi vorrei in maniera diversa. Da un mese, l’amore che provavo per lui sembra essere sparito e non capisco il perchè. Inizialmente pensavo che fosse il ciclo a sballare il mio umore ma questa dannata sensazione non è andata via, anzi, sembra essere cresciuta tanto che vorrei lasciarlo. Non se lo meriterebbe perchè come ho detto, è molto buono, ma non sento più questa alchimia per lui nonostante io sappia che gli voglio bene. Mi tira su di morale, è sempre dalla mia parte e mi rincuora per tutte le delusioni che ho.
    Allora perchè sento questa dannata ansia dentro? Perchè sono così “Bisognosa” di lasciarlo?
    Perchè nel pensare a quell’atto sento come un senso di “liberazione”?
    Non sono mai stata da uno piscologo ma mi capitano spesso questi pensieri ultimanente.
    Solo stasera ho scoperto di questo disturbo, altrimenti, avrei pensato che fosse solo un mio difetto.
    Non ho avuto molte relazioni, anzi, le precedenti posso dichiarare, finivano dopo il terzo mese perchè sentivo che mi avevano come “scocciato”…
    Per lei, soffro di questo disturbo?
    Non posso chiedere ai miei una seduta con uno psicologo, non penso che capirebbero e lo attribuirebbero come “è una cosa della tua testa, è un tuo problema psicologico” esattamente come lo pensavo io poc’anzi…
    Grazie per aver letto e spero di avere una risposta anche solo per riuscire a capire.
    Non ho molte persone con cui parlarne e questo mi aiuterebbe almeno a dissipare i miei dubbi.

    • Anna Zanon 30 Novembre 2014 at 21:29 - Reply

      Cara Sara, dai pochi elementi della tua lettera non è possibile rispondere alla tua domanda.
      Mi chiedo se questo fidanzato tanto buono ti piaccia veramente oppure se l’hai scelto principalmente perchè ti fa sentire amata e ti dà sicurezza..

  8. Sara 1 Dicembre 2014 at 11:53 - Reply

    Questo ragazzo mi é piaciuto per parecchi anni e quando finalmente ci siamo messi assieme sono stata felice davvero e come ho detto, solo di recente sento questo fastidio nei suoi confronti assieme a questi dubbi. Non voglio lasciarlo perché ci tengo veramente a lui e so che tutto questo proviene esclusivamente da me. La ringrazio per aver risposto velocemente dottoressa.

    • Anna Zanon 2 Dicembre 2014 at 16:46 - Reply

      Cara Sara, bisogna allora cercare di comprendere meglio la natura delle sue paure nei confronti di questa relazione ..solo cosi ,individuandole e comprendendole, potrà gestirle meglio

    • Luca 29 Novembre 2019 at 15:49 - Reply

      Buona sera dottoressa, sono fidanzato da 12 anni con una ragazza di 29 io ne ho 31,ci siamo fidanzati a scuola come può immaginare, vi scrivo per cercare di capire cosa posso fare, all’età di 25 anni nel fiore della relazione molto armoniosa avevo deciso o afferrato l’idea di volermi sposare, all’inizio ero convintissimo della mia decisione, da lì a poche settimane una sera mi capita di avere tutte le paure possibili e inimmaginabili sulla vita matrimoniale, sulle rispettive responsabilità e da lì il panico, depressione e farmaci… Da allora non ho più preferito parlare di quell’argomento e cerco sempre di evitarlo, e ho iniziato anche ad avere altri approcci, ora sono passati anni e dunque è arrivato il momento di prendere una decisione, sono entrato nuovamente in uno stato depressivo, ma stavolta a differenza degli anni precedenti non riesco più a sorvolare l’argomento, ho paura a farmi una vita indipendente, l’idea di cercare casa magari sistemarla andare a vivere x conto proprio mi tormenta, e come se non bastasse nelle ultime 2 settimane sono sorti tutti i dubbi possibili e immaginabili sulla nostra relazione “da parte mia” non riesco a starci assieme serenamente, penso agli anni passati quando mi capitava spesso di stare x conto mio (periodo dopo argomento matrimonio di 5 anni fa) e metto in dubbio tutto… Per finire penso addirittura di separarmouda lei, ma al solo pensiero vado in panico, ad immaginare una vita senza di lei… Non vedo via d’uscita… Hel

      • Anna Zanon 3 Dicembre 2019 at 19:44 - Reply

        Buonasera Luca, mi sembra di capire che lei si senta bloccato in un conflitto: non riesce ad immaginare la sua fidanzata che conosce praticamente da sempre ma non riesce nemmeno a pensare di sposarla. Si sente schiacciato tra queste due alternative che sono entrambe inaccettabili e ha reagito cercando di prendere tempo ma adesso la situazione non lo consente più e deve prendere una decisione. Che fare? L’unico consiglio che mi sento di darle è fare qualche colloquio con uno psicologo per cercare di affrontare le sue paure e risolvere questo conflitto

  9. carolina 1 Dicembre 2014 at 22:34 - Reply

    Dottoressa scusi l insistenza…ma volevo kiederle una cosa… allora sono mesi che io Povo belle.emozioni.per l altro e indifferenza e fastidio per il.mio fidanzato….non ho.ansia …non ho mai avuto un attacco di panico…..e come se si sia capovolto tutto…prima provavo disagio ecc…adesso provo proprio forti emozioni e grande predisposizione verso l altro…..secondo lei e tutta una conseguenza di questi quattro lunghi anni che le ho descritto? Mi hanno detto che e autoconvinzione…ma l autoconvinzione e mentale credo nn che si provino bellisdime emozioni x l altro credo…o e tutta una conseguenza?

    • Anna Zanon 2 Dicembre 2014 at 16:35 - Reply

      Se ha questo dubbio così persistente e crede di essersi innamorata di un altro, perchè non prova a prendersi una pausa di separazione dal suo fidanzato?
      Non è detto che il suo fidanzato sia la persona giusta per lei solo perchè siete insieme da tanto tempo..

  10. carolina 2 Dicembre 2014 at 23:07 - Reply

    Lei aveva detto che ero ossessiva….mi ero affidata alle sue parole molte cose che ci sono scritte nell articolo le ho provate sulla pelle …pero da come parla non sembra allora un disturbo d ansia

    • Anna Zanon 2 Dicembre 2014 at 23:51 - Reply

      Le ho già spiegato che non si possono fare diagnosi on line, e che sarebbe consigliabile rivolgersi ad un terapeuta dal vivo per avere un quadro più completo della sua situazione. E’ molto provabile che lei sia ossessiva, infatti ripete sempre le stesse domande nonostante le abbia chiaramente risposto, ma probabilmente c’è anche qualcosa di irrisolto relativo a questa storia.

  11. selly 31 Gennaio 2015 at 10:48 - Reply

    Cara dottoressa che belli questi articoli! Nn conoscevo il sito e devo dire che tratta molto bene e chiaramente queste tematiche.
    Le scrivo perché sono in mezzo ad una relazione stagnante e
    nella fase decisionale ossessiva dei pro e contro.
    La relazione vive da ca 2 anni, prima siamo stati amici per circa un anno. Io venivo da un periodo di 5 anni sola post relazione epica fallimentare in cui chiaramente vittima di dipendenza.
    Nei 5 anni mi sono letteralmente ricostruita e riappropriata di me raggiungendo un benessere insperato pur stan do da sola. Al quinto anno in un momento di rivoluzione della mia vita ho sentito il desiderio di tornare ad amare e accanto a me c era lui, che prima appunto vedevo c ome amico e poi ho cominciato a considerarlo come compagno. Non ero innamorata proprio proprio.. xo vedevo in lui un affetto solido e costante verso di me e vedevo in lui cosi bravo la possibilità di tornare ad avere una relazione sana come vorrei. In realta stando con lui sono venuti fuori anche le sue caratteristiche e sono iniziati da subito i problemi: impossibilita di un dialogo intimo, sessualita scostante e insoddisfacente (nn mi desidera spesso, fatica a farlo e a raggiungere il piacere) impossibilita a fare alcun progetto causa sua mancanza di lavoro.
    Lui è dipendente da me: pende dalle mie labbra e dai miei desideri, poco proattivo tende a delegare o cmq stagnare, non ha amici e tende a vivere in un mondo suo.
    Sono cose terribili lo so.. mi ritrovo pero a pensarle!
    Non ho gran stima di lui pur volendogli bene.
    Cerco di nn farglielo pesare ma a volte mi viene proprio l impulso a mollare tutto xche nn capisco cosa mi faccia restare: non siamo piccoli.. e io vedevo in lui così preso da me e tranquillo la possibilità di fare passi che è ora che io faccia. . Invece nulla è andato come pensavo, e nn c è mai stato un perio do d oro! Sento per questo pure un livore crescente.. è senza lavoro sì, ma sotto sotto penso che nn sia in grado di trovarlo!
    Cosa ne pensa?

    • Anna Zanon 31 Gennaio 2015 at 11:29 - Reply

      Cara Selly, le cose che lei mi elenca non sono dettagli insignificanti ma aspetti fondamentali. Non basta che un uomo sia bravo e innamorato perchè il rapporto funzioni.
      Un rapporto equilibrato si basa sullo scambio: lei non sente di avere un compagno con cui poter avere una relazione alla pari, un uomo in grado qualche volta di proteggerla e di sostenerla, sente invece di stare con una persona debole , passiva, che pende dalle sue labbra ma che non da alcun contributo alla relazione.
      Lei non riesce a stimarlo perchè lo vede debole, dipendente, ” sfigato” e senza stima non ci può essere amore.
      La dipendenza del suo partner può essere stata rassicurante all’inizio ma con il tempo rischia di diventare una zavorra e il livore che sente ne è una prova.

    • silvia 9 Marzo 2016 at 02:54 - Reply

      Ciao Sally, è possibile contattarti in un altra sede? Avrei piacere di parlare della situazione che vivi..molto simile alla mia…grazie

  12. Mila 5 Febbraio 2015 at 15:15 - Reply

    Gentile dottoressa, rileggendo mi vedo io ed il mio problema attuale. Ho 33 anni ed ho sempre avuto relazioni difficili e mai durate oltre 3 anni, perchè mi sentivo che non volevo piu continuare dopo una certa soglia. Ora sono sposata da 2 anni con un ragazzo che mi ama profodamente e mi rispetta (cosa che altri in passato non avevano fatto). Ci siamo sposati velocemente, dopo 6-8 mesi di conoscenza. Se , effettivamente ci avessi pensato su magari non la’vrei fatto . Sono stata spontanea erchè pensavo fosse l’uomo perfetto per me, razionalmente parlando. Ora non so piu se lo amo o meno. Mi distruggo nei pensieri da 6 mesi o piu. Ho avuto una gravidanza andata a male, e metre ero incinta non volevo il bimbo e mi sentivo di rifiutare mio marito. D’allora sono molto confusa e non riesco a passare un buon weekend con lui tranwuillo, perchè vengo assalita da queste ossessioni di doverlo lasciare per essere piu tranquilla e non avere tutti questi pensieri. Sono seguita da un terapeuta e prendo psicofarmaci a basse dosi. La mia attrazione sessuale è molto bassa, ma penso influiscano i medicinali. Lui vorrebbe un figlio ora, ed io sono combattuta nel fare un figlio con lui ( e se poi me ne pento?) o nel lasciarlo perchè non lo amo e ricominciare daccapo. Da un lato vorrei dall’altro mi fa paura, perchè onestamente io non sto male con lui, anzi. gli voglio molto bene, ma è abbastanza questo ? non ho neanche mai pensato di tradirlo. è solo che questi pensieri di stare o lasciare mi travolgono ogni giorno. Poi ci sono dei momenti che sono sicurissima e voglio avere un figlio, ma altri che proprio scapperei. è ossessione da relazione o sono io che sono troppo insicura? dovrei lasciarlo ? mi dia un consiglio per favore. da notare che siamo lontani dalle famiglie e non abbiamo molti amici qui. quindi siamo spesso solo noi due. grazie. Mila

    • Anna Zanon 8 Febbraio 2015 at 20:20 - Reply

      Cara Mila, è normale che l’innamoramento dei primi tempi si plachi e si trasformi in un profondo affetto.
      Non è questa una valida ragione per rinunciare ad un matrimonio in cui c’è affetto, rispetto e comprensione. I sentimenti vanno e vengono e non possibile sentirsi sempre estaticamente attratti dal partner come agli inizi, anzi è normale provare anche delle sensazioni negative nei suoi confronti.
      Chi vuole sentire sempre delle forte emozioni, deve passare da un partner all’altro come fanno molti.
      Ma credo che ci sia in lei la paura di legarsi troppo e troppo profondamente a qualcuno, di essere intrappolata in un rapporto e credo che siano queste paure che la facciano stare male e le impediscano di sentire amore. In terapia può avere modo di esplorare le sue paure e così gestirle meglio

  13. roberta 6 Febbraio 2015 at 12:03 - Reply

    Salve sono roberta
    volevo un suo parere è da quasi 2 anni che ho una relazione mi sono innamorata di lui per la sua dolcezza per il modo in cui mi guardava e per come mi faceva sentire. Poi tutto ad un tratto si stacca da me dicendomi che ero troppo pesante che dovevo lasciargli i suoi spazi che non era possibile vedersi ogni giorno, e io stavo ogni giorno più male per questa sua lontananza. Io per i suoi comportamenti strani ho sempre avuto il dubbio che mi tradisse, una sera ho fatto una chiamata priva facendo parlare una amica ed è uscito fuori che lui si vedeva con un altra poi quando ho preso il telefono e gli ho detto di averlo scoperto lui se ne uscito che sapeva benissimo che ero io. Dopo qualche settimana ecco l’ansia palpitazioni la vocina interiore che inizia a pigliare il sopravvento tutto è partito con lo amo o non lo amo e li mi venivano attacchi di panico piangevo non uscivo più di casa uscivo solo per vedere lui, e mi sentivo così in colpa per quello che stavo pensando ma io nn volevo assolutamente lasciarlo. Poi un giorno mi sveglio e la mia voce interna mi dice no tu non lo ami più lo vedi come un amico ma io penso che non è assolutamente vero. Nei pochi momenti in cui non ho l’ansia so che la mia vita senza di lui sarebbe inutile so nel profondo del cuore di amarlo, so che lui è importante per me. Ma avere l’ansia di continuo, depressione, attacchi di panico, tremori solo se penso a tutto c’ho è cosi devastante che quando sono con lui non provo niente ogni tanto e io sono lui a pensare oddio se nn provi niente allora e vero non lo ami, se non ti chiama e tu non corri subito per vedere chi è allora e perchè non me ne frega, se non gli dico ti amo tutti i giorni e perchè è vero. Io non c’ è la facccio più perchè questo pensiero nasce appena apro gli occhi e finisce quando la notte mi addormento soffro pure di insonnia.Il pensiero di non amarlo mi strazia perchè in fonto so che non e cosi.Quando sono serena sono felice con lui sto bene sento che lo amo ma se il mio umore cambia ecco i pensieri ossessivi che non vanno via.
    Aspetto con ansia una sua risposta

    • Anna Zanon 8 Febbraio 2015 at 20:07 - Reply

      Cara Roberta, non penso che il tuo problema sia se lo ami oppure non lo ami. Credo che il problema di fondo sia che non sai se puoi fidarti di lui o meno.
      Quest’ansia deriva dal fatto che vorresti assolutamente mantenere il rapporto con lui, un rapporto che ti ha dato tantissimo all’inizio, ma adesso non ti fidi più e vorresti lasciarlo per non soffrire (forse è uscito con un altra!). C’è un conflitto tra una parte di te che vorrebbe stare con lui a tutti i costi e un altra parte che è stata scottata e che vorrebbe lasciarlo.
      Il mio consiglio è quello di capire se ti puoi fidare di lui o meno, capendo se le tue insicurezze dipendono da te oppure è lui che non ti dà sicurezza.
      Ti consiglierei di farti aiutare perchè penso che in questo momento tu non abbia la lucidità per capirlo

  14. mac 9 Febbraio 2015 at 23:00 - Reply

    gent. dott.sa, scrivo qui perché sono molto demoralizzata. E’ da 6 mesi che sono dentro questa specie di ” bolla ipnotica” che mi sta rovinando un periodo che potenzialmente potrebbe essere bellissimo. sto con il mio attuale ragazzo, io 20 lui 28, da quasi 2 anni e mezzo.. o meglio, lo conosco da quasi due anni e mezzo. per un periodo molto lungo lui non voleva una relazione ufficiale con me, per via dell’età secondo lui sconveniente, e io ne ho sofferto molto. all’inizio di questa estate lui ha incominciato ad affezionarsi a me in modo più profondo e abbiamo incominciato a costruire le basi per una storia.( qui forse è meglio che io dica che ho perso il papà all’età di 5 anni per un incidente d’auto..)nel corso di questa nuova esperienza per me di amore reciproco, di una ritrovata serenità nell’amare e sentirsi amati da un Uomo, ho riscoperto un emotività che credevo inesistente in me.. nel ritrovarmi non algida ero felice. purtroppo però, questo stato idilliaco non è durato a lungo: mi vergogno anche a dirlo dall’infantilità dell’atta, ma credo sia importante: un giorno il mio fidanzato mi manda una foto sua e penso ” come è venuto male in questa foto!” e di conseguenza ” se penso che è venuto male, è perché non mi piace più?” e lascio immaginare a lei seguito di tali pensieri. per settimane consecuitive arrivavo a pensare per ore sugli stessi pensieri ossessivi, facendomi prove, paragoni, sensi di colpa se pensavo guardando un bell’uomo per strada “perché l’ho notato?” e via dicendo… pensavo che era inutile pensare essendo l’amore puramente emotivo..ma non funzionava mai. sono arrivata a dedurre che il problema fosse l’essersi attaccata ad uomo ( v. figura paterna) e di aver avuto una regressione all’infanzia, e perciò la mia mente associava la figura maschile a quella del padre perso, e quindi nel farmi ogni tipo di paranoia fino alla più improbabile, escludevo inconsciamente ogni possibile motivo di rottura. ho pensato anche che è fisiologico passare dall’innamoramento all’amore, e non avendo mai avuto storie particolarmente durature, non ero abituata al tipico ” calare ” dell’agitazione tipica dei primi tempi di una storia. forte di queste motivazioni ho intrapreso un percorso di psicoterapia nel quale ho scoperto attraverso delle sedute molto intense emotivamente che la paura che provavo nella perdita non era “mia”: non era la paura della bambina me di perdere la figura maschile, ma quella che io da piccola ho visto in mia madre perdendo il marito..come se la avessi assorbita,e adesso da adulta non sapessi gestirla perché non è una paura mia, ma era di mia madre. assimilato questo concetto, non soltanto razionalmente ma soprattutto emotivamente sono riuscita a stare bene finalmente, finchè una sera ho letto dei messaggi sul telefono del mio ragazzo che faceva lo scemo con una, ma non seriamente ( rispondeva ogni tanto a delle battute).. l’ho perdonato, ma mi sono tornate delle ossessioni su questa ragazza, ma essendo razionali erano più gestibii….dopo ciò sono stata ancora meglio, finché un giorno sempre una cavolata mi ha fatto tornare in mente tutto ( un amico del mio fidanzato per un attimo mi è parso più brillante del mio ragazzo e tac..partite le paranoie)… da quel giorno sono molto demoralizzata, da 15 giorni ho avuto questa ricaduta, dovrò riprendere la psicoterapia sperando di riuscirne!!!!!! il problema che ho ora è che ho un blocco psicologico nella sfera sessuale..non so perché, ma è come se non mi sentissi abbastanza erotica per fare l’amore, non abbastanza donna..come se mi sentissi bambina..nel rapporto che ho on lui in quest’ultimo periodo di affetto reciproco e di storia a tutti gli effetti e di mie insicurezze ho cercato soprattutto affetto e coccole, protezione, mi sento piccola e protetta..prima invece era a differenza di ora più solo sesso..è possibile che sia per questo motivo che ho un blocco nel fare l’amore con lui? può essere che abbia calo del desiderio perché reduce di un forte stress emotivo? o magari perché anche mai durante il sesso mi sono sentita sciolta e ho paura di sentire male come alcune altre volte? capirà bene che l’ansia nel fare l’amore con lui è terreno fertile per le mie paranoie mentali e vorrei tanto una rassicurazione !!! l’altra domanda è se sono normali le ricadute durante il percorso terapeutico! grazie infinte di questo spazio di sfogo!cordiali saluti

    • Anna Zanon 12 Febbraio 2015 at 09:48 - Reply

      Cara Francesca, le ricadute nel percorso terapeutico fanno parte del normale processo di guarigione, quindi non si preoccupi.
      Per quanto riguarda il calo del desiderio sessuale, posso fare un ipotesi ma la prego di non prenderla come una verità assoluta visto che non la conosco.
      Forse con il tempo lei ha cominciato a sentire questo ragazzo un pò come una figura paterna e rassicurante da cui farsi coccolare più che come un compagno.
      E’ anche molto giovane, e se da una parte questo rapporto le ha fatto scoprire delle cose molto belle e degli aspetti di sè che non conosceva, forse c’è una parte di lei che vorrebbe anche conoscere altre persone, fare altre esperienze, non essere così legata.
      Ma non conoscendola, non mi sento di esprimere altri pareri

  15. Rosa 11 Febbraio 2015 at 15:55 - Reply

    Salve dottoressa, la rigrazio davvero per questo articolo, è incredibile trovare in rete qualcosa che descriva così bene quello che sento da circa dieci giorni! Non lo credevo possibile, e a dirla tuta mentre facevo ricervhe in rete cercando soluzioni all’ansia al massimo mi sentivo dire, proprio come dice lei, che non amavo abbastanza il mio ragazzo e che dovevo rivedere la mia relazione.

    Le spiego la mia piccola storia.
    sono una ragazza di 23 anni e convivente da 1 anno con un ragazzo che chiamerò M. Io e il mio ragazzo abbiamo una relazione splendida, condividiamo molti interessi e ne facciamo scoprire sempre di nuovi all’altro, ci supportiamo a vicenda nella vita come nel lavoro e personalmente non ho mai dubitato dell’amore che provo per lui, nemmeno una volta.
    Certo dopo un annetto di convivenza abbiamo cominciato entrambi a cedere un pochino alla quotidianità della cosa, trascorrendo meno tempo facendo l’amore e piuttosto stando solo seduti uno vicino all’altro, giocando alla play station o guardando un film, ma godendo entrambi della vicinanza dell’altro e della serenità che ci dà. Nell’ultimo mese M è stato male a causa di una piccola infezione che ci ha proibito di avere rapporti per un po’ di tempo, ed entrambi abbiamo sofferto della cosa essendo il nostro un rapporto molto passionale. Coincidenza vuole che nello stesso periodo un mio amico di vecchia data J. un ragazzo per il quale non ho mai provano niente se non amicizia, mi confessa il suo amore. Io rispondo garbatamente che non ci sarà niente da fare, perché sono innamorata e fedele al mio ragazzo. Lui non demorde e comincia a scrivermi che mi ama anche se io non lo incoraggio. Il mio problema sorge quando mi rendo conto che queste sue parole mi lusingano parecchio, anche se so benissimo che questo ragazzo è un tipo molto leggero, che ci prova con tutte da molti anni e che spesso ho criticato io stessa per molte qualità negative che personalmente non trovo per niente attraenti. Credo di essermi lasciata andare a pensieri lusinghieri per via della lontananza dal letto col mio ragazzo che mi faceva sentire insicura (sono di natura abbastanza ansiosa) e dal fatto che questa persona, malgrado ne conoscessi il ben poco spessore e non provassi nulla per lui, sapesse cosa dire per stuzzicare la mia vanità.
    Mi sento molto in colpa per aver anche solo per qualche secondo “ceduto” mentalmente alle lusinghe di questa persona, ne ho parlato anche con il mio fidanzato ma lui ha minimizzato la cosa, dicendomi che come sempre ho ampliato una cosa da niente facendone un grande problema, mi capita spesso.
    Il problema è che nonostante tutto, specialmente la sera o al mattino presto, se sono stanca l’ansia torna e mi fa pensare il peggio su me stessa.
    Ho anche fatto una visita da una psicoterapeuta che mi ha rassicurata, dicendomi che il mio era un disturbo ossessivo che non aveva fondamento in problemi reali, e che la mia relazione da come ne parlavo non solo sembrava sana, ma anche solidissima.
    Solo che anche se ho sentito il suo parere obbiettivo, il parere della mia migliore amica (una persona decisamente molto schietta) e quello dei miei familiari… anche così la mia paura a volte torna, e mi fa dubitare di me, di noi.
    Cosa mi consiglia di fare a questo punto?

    • Anna Zanon 12 Febbraio 2015 at 09:21 - Reply

      Cara Rosa, da quello che mi racconta la relazione con il suo ragazzo è un rapporto molto bello e solido e credo che il problema non sia che stia con la persona sbagliata o che non ami il proprio ragazzo. E’ normale anche che lei sia stata lusingata dalla corte di un altro, questo non è per disamore verso il suo fidanzato, è semplicemente che le fa piacere sentirsi desiderata e apprezzata ( soprattutto se come dice è una persona un pò insicura). La corte di un altro è stata una gratificazione per la sua autostima, tutto qui.
      La sua ansia nasce dal fatto che una parte di lei, pur essendo molto innamorata, si sente forse troppo giovane per legarsi definitivamente a qualcuno ( anche quando amiamo profondamente, un legame stabile e definitivo può fare un pò paura).
      Questo non significa che lei debba lasciare il suo ragazzo ma semplicemente accettare i suoi pensieri ” negativi”, i momenti di stanchezza che ci sono anche i rapporti migliori e vedrà che accettando anche questa parte di sè che fa un pò più fatica ad impegnarsi, l’ansia le passerà.

      • Rosa 13 Febbraio 2015 at 21:31 - Reply

        Quindi lei dice che la mia ansia deriva dal fatto che ho paura di non essere adatta alla convivenza? Eppure la cosa è stata improvvisa, è accaduto tutto così dal nulla dopo che ho troncato di netto ogni contatto con la persona che mi lusingava in quel modo.
        E’ davver strano perchè alterno momenti in cui sto benissimo a momenti in cui ho questo nodo in gola che mi fa star male, e mi fa domandare cose che normalmente reputo assurde, tipo appunto se amo ancora davvero il mio ragazzo, se sarò sempre felice con lui… non mi capisco più e temo che mi trascinerò questa sensazione a vita se semplicemente continuo a cercare di non pensarci e basta…

        • Anna Zanon 16 Febbraio 2015 at 22:38 - Reply

          Cara Rosa, anche nelle relazioni più felici del mondo c’è sempre un pò di ambivalenza ( cioè al 90% si sta bene insieme ma c’è un 10% che vorrebbe la propria libertà, per esempio). Questo non è un problema, basta accettare i momenti di insofferenza che ci sono in tutti i rapporti senza curarsene troppo e senza pensare che siano il sintomo di un problema più serio

  16. carolina 11 Febbraio 2015 at 22:08 - Reply

    Dottoressa devo parlarle….se e possibile anche in privato…vorrei prendere un appuntamento con lei e vorrei sapere tutte le info…sarei disposta a recarmi anche da napoli a milano per parlare proprio con lei…..

    • Anna Zanon 12 Febbraio 2015 at 09:10 - Reply

      Buongiorno, considerata la distanza, cosa ne dice di fare un colloquio via skype? Mi scriva ad info@ilmiopsicologo.it e le spiego un pò meglio come funziona

  17. BIANCA 13 Febbraio 2015 at 21:58 - Reply

    Buongiorno,
    ho 40 anni e da oiù di un anno sto con un uomo che ritengo speciale perchè serio, affidabile, rispettoso, affettuoso. Ci siamo conosciuti tramite internet e poi incontrati dopo molte mail. Ci piacciamo, ma spesso ultimamente mi vengono crisi di nausea, vomito, in sua presenza. E’ come un rifiuto nei suoi confronti che attribuisco al poco stimolo intellettivo che ricevo da lui. Non voglio lasciarlo ma soffriamo entrambi per queste mie crisi. Non capisco se non sia la persona giusta, se l’ho scelto più che altro per l’affidabilità, o se posso fare veramente qualcosa per sentire di meno il bisogno di questo stimolo. Tengo molto a lui.
    Grazie

    • Anna Zanon 16 Febbraio 2015 at 22:35 - Reply

      Queste crisi di nausea, vomito sembrano essere dei segnali che c’è qualcosa in questa relazione che la mette a disagio. Il corpo non mente..può essere una persona con tantissime qualità ma forse non è l’uomo adatto a lei

  18. BIANCA 22 Febbraio 2015 at 11:30 - Reply

    Grazie mille dottoressa per la sua risposta.
    Vorrei però anche aggiungere che soffro da anni di depressione e spesso sono caduta in “trappole” di dipendenza affettiva, scegliendo la persona sbagliata. Ora mi sembrava di aver fatto un bel percorso psicoterapico/farmacologico e di aver capito tante cose. Per questo ho scelto un uomo speciale ed affettuoso e sono riuscita a capire che la noia che a volte si prova è dovuta alla mancanza di adrenalina da “donna che ama troppo”. Volevo sconfiggere queste crisi di nausea proprio perchè possono forse essere attribuite a qualche difficoltà affettiva che ancora mi porto dietro. Secondo lei è possibile?

    • Anna Zanon 25 Febbraio 2015 at 21:41 - Reply

      Sono convinta di sì..forse sono le vecchie paure che si fanno sentire con la nausea. Quando lei le avrà riconosciute, accettate, espresse perderanno la loro carica ansiogena e la nausea se ne andrà

  19. Mila 12 Marzo 2015 at 11:02 - Reply

    Buongiorno mi riaggancio al mio primo messaggio. sono sposata da 2 anni, ho 35 anni. molto indecisa, prima di fare una scelta ci penso tantissimo e mi torturo.. ma mi sono sposata velocemente e senza pensarci troppo.

    Le spiego un po da dove viene il mio pensiero . Ho capito che sostanzialmente ho paura di legarmi definitivamente. Capisco di averlo già fatto con matrimonio,( ma so anche che questo si rimedia col divorzio) ma ho paura a farlo ancora con un bimbo o comprando una casa.
    Ho sempre avuto questa paura anche con i miei ex , pero’ l’ho sempre giustificata che loro non erano le persone giuste e quando avrei trovato la persona giusta non avrei avuto piu paura. Ora mi ritrovo sposata con le stesse paure. Io so per certo che amo mio marito e che sto bene con lui, ma la paura di legarmi ancora di piu’ con un figlio mi fa pensare che forse lui non sia la persona giusta e che un giorno ci lasceremo. Questo mi fa paura, logicamente, perchè sono molto attaccata a lui. Ma non sono tanta attccata da volere avere un figlio con lui ? Da dove viene questa mia paura ? Forse è solo una paura normale che fa parte delle relazioni , d’altronde , non esiste la fiaba, tutte le relazioni hanno dubbi e non si puo’ essere certi al 100% del futuro. Io sto bene dove sono, con le mie sicurezze di oggi, ma se devo investire in un futuro non sono piu sicura.

    La mia mente trova pace quando non metto in dubbio il mio rapporto e sto dove sono senza fare passi avanti o indietro. Ma questo equilibrio cade quando penso di impegnarmi di piu con un figlio o casa.

    Mi sento egoista perche forse ci sto insieme perchè ci sono abituata e perchè gli voglio bene, ma forse non lo amo abbastanza? sto male in questo limbo, potrebbe darmi la sua opinione da esperta ?
    grazie molte

    • Anna Zanon 15 Marzo 2015 at 19:16 - Reply

      La mia sensazione è che lei sia molto legata..Però diventare madri è un passo che può spaventare a prescindere dall’uomo che si a fianco.
      Si può amare un uomo alla follia, ma aver paura di mettere al mondo un figlio ( qui centra il rapporto con la propria madre, se ci sente adulte o si ha ancora voglia di sperimentare).
      Nel volere o nel non volere un figlio centrano molti aspetti e non solo quelli relativi al rapporto di coppia. Anzi, ci sono donne il cui desiderio di maternità è cosi forte che decidono di avere un figlio da sole.
      Forse lei ha paura di mettere radici, ma secondo me la sua paura ha radici antiche e non dipende dal suo matrimonio.

  20. mimmi 12 Marzo 2015 at 12:36 - Reply

    Gentile dottoressa,
    sono una ragazza di 24 anni e circa tre anni fa ho conosciuto via chat un ragazzo, lui era molto preso da me ma io no ero straconvinta di non volerlo, dopo pochi mesi lui decise di venire nella mia città cosi da poterci incontrare e uscendo assieme e stando vicini non mi era del tutto indifferente tanto che alla fine prima che se ne andasse lo baciai, da lì iniziò tutto, abbiamo provato a stare insieme ma i miei dubbi erano sempre continui, giorni in cui sentivo qualcosa che non era certo amicizia per lui e giorni in cui c’era il vuoto dentro di me. Lui era a conoscenza sin da subito della mia “indecisione” e la accettava e cercava di aiutarmi ma dopo 6 mesi lo lasciai perchè i dubbi e i sensi di colpa nei suoi confronti continuavano pensavo insomma di non essere innamorata.Continuavamo a sentirci ma sporadicamente. Oggi dopo quasi 3 anni mi ritrovo ancora con questi dubbi, pur non sentendolo spesso e non vedendolo mi ritrovo a pensarlo, a vederlo in quasi tutti i ragazzi ma soprattutto sono gelosissima se so che sente qualche altra ragazza, immagino la mia vita futura con lui e sono felice al solo pensiero a volte; fino a due settimane fa credevo di essere innamorata di lui, sentivo sensazioni forti anche sentendo una canzone pensavo a lui ma dopo qualche giorno tutto scompare, soprattutto quelle sensazioni forti che io provo scompaiono quando lui si fa sentire di più ; e mi chiedo da tre anni a questa parte se lo voglio veramente o no e quindi sono problemi sentimentali o soffro anche io di questo disturbo perchè credo che se non lo volessi veramente non dovrei provare nulla di tutto quello di cui le ho parlato sopra, mi dovrebbe essere indifferente e invece molte volte mi ritrovo a pensarlo, a volerlo vicino. Sono una ragazza molto ansiosa, che razionalizza tutto e sono cresciuta con un idea d amore favolistica, credo.

    • Anna Zanon 15 Marzo 2015 at 19:10 - Reply

      Cara MIMI, chissà se sei mai stata innamorata di questo ragazzo o se invece sei innamorata dell’idea di avere un ragazzo? La mia impressione è che molto semplicemente tu te lo sia fatto piacere ma di base lui non ti piaceva abbastanza. Quando stavate insieme eri piena di dubbi, adesso che non c’è più l’hai idealizzato e fatto diventare l’amore della tua vita.
      Se lui tornasse, però, dopo sei mesi saresti di nuovo indecisa.
      La mia sensazione è che tu non ne sia mai stata innamorata..accettalo e cerca qualcuno che ti piaccia veramente

  21. Marta 15 Marzo 2015 at 14:49 - Reply

    Salve dottoressa, sono una ragazza di 21 anni e ho una storia con un ragazzo da 1 anno e poco più. L’inizio con lui è stato travagliato,mi ha mollata ben due volte e quando oramai mi ero rassegnata all’amicizia,si è proposto. È stato un rapporto bello,lui è un bel ragazzo,è dolce e gentile,ma purtroppo è un pó immaturo e adesso questo comincia a pesare. Ne ho passate tante nel l’adolescenza e forse per questo sono più matura .. Lui non riesce a prendere mai una decisione è insicuro su tutto,dipende da me in tutto e per tutto,ha smesso di andare a scuola,non lavora..a volte mi pare di fargli da mamma.. Anche per quanto riguarda l’intimità manca la passione,è bloccato e imbarazzato su molte cose e nonostante le volte in cui ne abbiamo parlato, non riesce a cambiare.. Io sento queste mancanze..mi immaginavo un rapporto più coinvolgente e passionale e invece sembra una storiella adolescenziale. Da qualche mese ho incontrato un ragazzo, è l’opposto di lui.. Socievole,estroverso,esuberante…provo un ‘attrazione per lui,fisica,al punto che quando sono con lui faccio fatica a mantenere il controllo.. C’è stato un bacio tra di noi e adesso io non so cosa fare .. Una parte di me ama ancora il mio ragazzo.. L’altra vorrebbe provare altro.. Non so davvero cosa fare.. Lui è innamoratissimo di me ed è difficile mollare tutto per andare verso qualcosa di non sicuro e magari impossibile..

  22. Io... 8 Aprile 2015 at 22:31 - Reply

    Da più di un mese ho un messaggio in attesa di moderazione.. Spero possa presto ricevere risposta.. Capisco i suoi impegni… La ringrazio ..

    • Anna Zanon 9 Aprile 2015 at 14:59 - Reply

      Cara Carla, al momento ho 500 messaggi a cui rispondere e come immaginerà, trattandosi di un attività gratuita che faccio nei ritagli di tempo, (ho una vita professionale e personale piuttosto piena) la risposta non è garantita.
      Quindi scrivere post di sollecito è perfettamente inutile e non mi fa certo venire voglia di risponderle !

    • Carla 23 Giugno 2016 at 00:40 - Reply

      Cara dottoressa… Io spero sempre di cuore in qualche sua riga… La mia vita senza lui prosegue.. Forse a volte sono ossessionata come se fosse una ombra che portò dentro… Non mi sono sentita di tornar con lui ma sento tutt’oggi di non superarlo.. Non so…

  23. Marianna 11 Aprile 2015 at 14:36 - Reply

    A volte mi capita di essere con lui ed essere guardata e corteggiata da altri a cui faccio anche un pensierino ciò nn sono fedele mentalmente . e mi dici che forse mi vengono qst i pensieri perché nn era il mio ideale estetico di raga con tutto che poi mi piace sebbene c’è ne siano altri che mi piacciono di più . Ma infatti con lui pa frequentazione e iniziata perché mi piaceva il suo modo di pensare anche se a volte ha l e sue ossessioni tipo l astrologia. .e mi piaceva il suo modo di fare il fatto che ha sempre voglia di fare cose nuove rende la relazione viva

    • Anna Zanon 13 Aprile 2015 at 08:26 - Reply

      Cara Marianna, questi pensieri sono normali. Stare in coppia significa scegliere una persona, rinunciando alle altre e se si è giovani, questa è una scelta che a volte può far pensare. Anche se si ama il proprio ragazzo e non lo si tradirebbe mai, è normale essere attratti ogni tanto da qualcun ‘ altro..Diverso se la cosa diventa un dubbio persistente e ossessivo..allora è indice di qualcosa che non va nella relazione

  24. Emilia 15 Maggio 2015 at 11:42 - Reply

    Gentile dottoressa ho letto che è molto indaffarata, quando può per favore mi risponda, mi aiuti non so più cosa fare per aiutarmi.
    mi chiamo emilia, ho 21 anni, sono fidanzata da 2 anni e mezzo, vorrei raccontarle tutto ciò che è accaduto per poi arrivare a questo problema che non mi fa più vivere.
    Con il mio fidanzato ho sempre avuto un rapporto meraviglioso rispetto, fiducia e sincerità, un’amore amicizia, un’ amore molto forte… qualsiasi problema è sempre stato affrontato insieme io ci sono sempre stata per lui e lui c’è sempre stato per me e tutt’ora. Sono sempre stata innamoratissima e ho sempre saputo di amarlo e tutt’ora mi sento di dirle che io lo amo, gli voglio molto bene.
    Tutto è iniziato a dicembre, improvvisamente una notte ho avuto un attacco di panico ed è arrivata la tachicardia. non so bene come si arrivata forse ero molto stressata per via di varie situazioni e dispiacieri, tipo litigare con delle amiche strette farmi del male e restarci male, un’esame che ho studiato molto e che non sono riuscita a superare e poi la ricomparsa di un tumore a mia nonna, a volte anche il nonno stava male, una volta la nonna una volto il nonno.. che ogni volta che squillava il telefono a casa avevo cosi paura che fosse successo qualcosa, stessa cosa con il mio fidanzato se non mi avvisava e lo stesso con i miei genitori.
    con i miei nonni ho un legame molto forte, gli voglio molto bene, come voglio bene ai miei genitori, i miei nonni sono il punto di riferimento della famiglia.
    Ritornando a me la tachicardia mi faceva stare male avevo paura mi angosciava molto, non riuscivo a dormire,,,cmq il mio fidanzato mi comprò delle gocce alle erbe per riposare meglio e mi suggerì di scrivermi in palestra, dopo 15 giorni la tachicardia era andata via ed io ero ritornata a stare bene .
    un sabato ebbi una piccola discussione con il mio fidanzato, un qualcosa di molto stupido e se potessi tornare indietro cancellerei questa serata ( perchè è stato l’inizio del mio star male), stavamo in un locale essendoci un suo amico mi diede poche attenzioni, ma no perchè non voleva darmele semplicemente perchè del gruppo di amici lui non conosceva nessuno e non voleva lasciarlo solo, di certo a me faceva piacere che non lasciava il suo amico da solo ma mi ingelosii perchè vidi i suoi amici dare attenzioni alle ragazze e siccome precedente ero stata male volevo che mi stesse vicino tutto qui, una discussione molto stupida che si poteva evitare …. ma ero cosi arrabbiata che gli dissi queste parole se non la smetti io ti lascio, ma quando ritornai in me subito mi resi conto che ciò che avevo detto non era vero sembrava quasi che lo volevo minacciare non so …. lui rimase male anche io e alla fine ne parlammo e facemmo pace, si risolse. il giorno dopo un pò ci pensai su sta a cosa a xk avevo detto ciò ma andò via questo pensiero, il sabato dopo andammo a teatro di nuovo questo amico con noi… io volevo passare una serata con il mio fidanzato ma di certo non potevamo cacciarlo. e in questi giorni … improvvisamente l’altro mio nonno stava male ed io cmq ero un pò giù. la domenica sera mio nonno purtroppo muore.il mio fidanzato in tutto ciò mi è sempre stato accanto. il giorno dopo il funerale stavo da sola a casa era inizio febbraio mi venne una sorta di panico scatenato dal pensiero del perchè aver detto ti lascio… mi sentivo male avevo i conati di vomito chiamai una mia amica gli raccontai tutto quello che era successo del nonno, di quel sabato maledetto e di quel ti lascio … ero cosi spaventata piangevo e dicevo perchè ho detto questo non voglio più bene al mio fidanzato. la sera chiamai lui gli spiegai e tra le lacrime gli dissi che non volevo perderlo che era la mia vita e che lo amavo. Da li è iniziato un periodo nero… ansia per tutto anche di guardare il telefono, la televisione i conati di vomito, la tachicardia, il sudore e la paura di non amarlo… non mangiavo non dormivo …. avevo paura di restare da sola a casa … quel pensiero era fisso nella mia testa non mi lasciava andare, tipo un’ossessione …. da li nacque altre fissazioni quando vedevo il detersivo la testa non so mi diceva che io potevo berlo anche se non lo facevo ma nasceva il dubbio di averlo fatto o nn fatto tanto che volevo essere controllata. questa prima settimana andò via così ero terrorizzata avevo paura di scendere, di stare da sola in bagno … avevo paura di stare con lui. la notte mi svegliavo e mi prendevano questi pensieri anche sul detersivi, o che potessi avvelenare qualcuno e a 21 anni avevo così paura che o andavo nel letto di mia mamma o lei da me … capitava certe sere… non chiudevo occhio. la settimana dopo questi pensieri erano solo pensieri automatici che cercavo di scacciare e non prendevano tutta la giornata ma appena arrivavano …. tipo non amo più il mio fidanzato vomitavo …. lo devo lasciare stessa cosa… non riuscivo a mangiare e avevo sempre l’ansia…. tutto questo l’ho sempre detto al mio fidanzato in quanto nel nostro rapporto abbiamo sempre parlato e cercato di risolvere insieme… quando gli dicevo queste cose mi sentivo meglio per 5 minuti poi prendeva lo sconforto di perderlo e quando mi liberavo da tutti sti pensieri capitava non so di sentire quel calore del cuore ( che ho sempre sentito) non so spiegarglielo bene, quella forza che viene dal cuore. avevo bisogno di parlare e di rassicurazioni e quello era un modo per rassicurarmi … ma tutte le volte che facevo questo a mano a mano quella forza scompariva. decisi di andare da uno psicologo sono andata per 4 sedute ma non ho risolto niente…. anzi quando gli raccontavo queste cose sul detersivo mi diceva che sarei diventata pazza… e mi diceva che sono una persona profonda e che non mi amo abbastanza penso agli altri e non a me su qualcosa ero d’accordo su altro no. a mano a mano questi pensieri sono diventate ossessioni fissazioni mi prendono tutta la giornata. e nascevano paure su paure ,fisse su fisse…. avevo paura di prendere il treno avevo paura di andare all’università xk non so la paura più profonda era quella di innamorarmi di qualcun’altro… mi prendeva il panico e cercavo di tenermi alla larga da tutti i ragazzi ( non mi è mai capitato anzi prima stavo in mezzo a mille ma questo pensiero non mi hai mai sforiato e se capitava che qualcuno mi facesse complimenti lo raccontavo al mio fidanzato e ne ridevamo insieme). quando sentivo che qualcuno si stava lasciando mi saliva l’ansia.. avevo paura. verso fine marzo le cose vanno un pochino meglio riesco a liberarmi da questi pensieri ei di stare bene anche con il mio fidanzato ma durava troppo poco… tipo un giorno. inoltre maledico il 1 aprile in quanto andai a una festa di laurea sempre con il mio fidanzato … non so lo vidi strano qualcosa che non mi piaceva e da li è nata la fissazione di vederlo strano …. ma non potevo crederci e non so come feci andò via… in seguito ad un taglio troppo corto la fissazione ritornò ma più forte …. la mandai di nuovo via e infatti ci sono stati giorni in cui ero molto serena anche lui mi vedeva più tranquilla ero felice queste fissazioni stavano scomparendo…. (fissazioni che avevo anche quando stavo al telefono, in macchina con lui . in un centro commerciale le avevo sempre e non riuscivo a toglierle … vivevo io e la mia mente tanto da non riuscire a coltivare il rapporto). ricordo un weekend da soli siamo stati benissimo, 2 giorni senza fissazioni ero tranquilla serana e ci stavamo di nuovoo godendo il nostro rapporto… nei giorni dopo le fissazionin ritornano ma riusci a non farle tornare quando stavo con lui infatti stavamo bene… appena ci vedevamo queste fissazioni nn c’erano ed io stavo bene…. fino a sabato scorso mi sentivo tranquilla senza ansia, appena lo vidi amore come sei bello stasera, senza fissazioni ci godemmo una serata a casa tranquilli come sempre vicini e io ero strafelice ed anche lui. domenica sera sono ritornate tanto da stare io e la mia mente e cadere per strada sto avendo di nuovo una ricaduta anche la fissazione di vederlo strano è ritornata più forte…. ma la differenza è che queste fissazioni è come se fossero diventate convinzioni e di ritrovrarmi a dire non è vero nn è cosi oppure verificarle … o altre come faccio a riamare ecc.
    dottoressa questo è tutto quello che mi sta succedendo da tutto questo sono una ragazza infelice… maledico quei giorni che mi hanno portata a tutto questo, mi sento spenta ho perso 6 kili, non ho molta voglia di mangiare, di uscire .. comprare vestiti ecc mi sento molto spenta… non riesco a studiare non ho più desideri sogni…. mi rendo conto che sono solo pensieri ma ci credo e non mi lasciano più vivere ci ricasco sempre…. e ho sempre l’ansia non se ne va mai. la prego mi aiuti come devo fare per mandarle via per sempre a ritornare a stare bene con il mio fidanzato questo è tutto ciò che desidero, a volte immagino di voler sbattere la testa così magari mi dimentico di tutte ste fissazioni e posso riprendere la mia vita da dove l’ho lasciata sono 3 mesi che va avanti così e non so più che fare.

    • Anna Zanon 15 Maggio 2015 at 17:40 - Reply

      Cara Emilia, credo che in situazioni di forti crisi come la tua dovresti andare con URGENZA da uno psicologo. Da sola non puoi uscire dallo stato di ansia e depressione in cui ti trovi. La terapia però non è una pillola e non bastano poche sedute per stare meglio, bisogna perseverare.
      La terapia ti aiuterà a capire e ad accettare le tue emozioni che stanno alla base delle tue fissazioni. Io posso ipotizzare che con la morte del nonno, qualcosa del tuo mondo emotivo si sia sgretolato. Forse hai paura di poter perdere un giorno il tuo fidanzato come hai perso il nonno e per questa ragione stai cercando di convincerti di non amarlo ( questo potrebbe essere lo scopo delle tue fissazioni)

      • Emilia 16 Maggio 2015 at 07:54 - Reply

        Grazie infinite dottoressa per avermi risposto, c’è qualche terapia specifica per me?
        Inoltre mi è sfuggito questo dettaglio quando sono con i miei nonni, e i miei genitori e anche il mio fidanzato le fissazioni temporaneamente scompaiono … Come se mi ricaricassi di sicurezza e ho la forza di mandarle vie e non crederci.

        • Anna Zanon 19 Maggio 2015 at 19:53 - Reply

          Credo che vada bene qualsiasi terapia psicologia con qualsiasi approccio

        • Fiorella 24 Maggio 2016 at 08:53 - Reply

          Ciao, io ho una situazione molto simile alla tua.Ho subito due lutti: prima quello di mia nonna e dopo poco quello di mio nonno. Ora è un mese che da quando ho finito gli esami all’ uni e quel periodo lí ho cominciato ad avere brutti pensieri sul mio fidanzato che mi provocano ansia, mi riducono la fame, panico e a volte non riesco a stare sola. Diciamo che tutto è cominciato da una litigata, lui doveva andare ad una festa di laurea senza di me ed io volevo che lui non andasse per stare insieme visto che in quel periodo a causa di esami ci eravamo visti poco. Quella mattina a causa della litigata lo lasciai ma me ne pentiti subito, non avrei mai voluto farlo. Inoltre un periodo ho avuto anche una fissazzione, guardando due omossessuali in un film che si baciavano di esserlo, di li panico e paura pero questa fissazione poi mi è passata.Poi cominciarono i dubbi di cui il più ossessivo che tutt’oggi mi provoca ansia è : non sono piu gelosa di lui ( prima lo sono sempre stata, stiamo insieme da 7 anni e ui però non mi ha mai dato modo di dubitare di lui) e quindi penso che non me ne importi più niente e ciò mi porta a pensare che non lo amo piu. Tutto ciò mi fa stare molto male, vorrei che tutto ciò non fosse mai accaduto, non riesco nemmeno più a studiare, a volte non mi va di uscire, fare shopping. Ci eravamo presi anche un oeriodo di pausa, ma lii mi mancava, non stavo neglio senza di lui , anzi l unica cosa che pensavo era che volevo che tutto tornasse come prima e non riuscivo a spiegarmi il perché di tutto cio. Sono preoccupata, non vorrei mai accorgermi di essermi disinnamorata di lui che mi è stato sempre accanto ed è un ragazzo speciale. Un’ altra cosa simile alla tua è che quando mi ritrovo a stare con la mia famiglia e c’è anche lui è come se mi tranquillizzassi.inoltre io sono sempre alla ricerca di rassicurazion presso genitori, amici , a volte piango mi sfogo e sto meglio temporaneamente. Questi pensieri ci sono quando sono lontana da lui e a volte quando sto con ui però basta un suo abbraccio che tutto torna. Sono stata da una psicologa, che non ha mai sentito parlare di questo disturbo e subito è arrivata alla conclusione che non lo ammassi più e per quello che mi ha detto sono stata male. Grazie mille in anticipo se mi risponderai. Vorrei sapere se tu hai risolto e come hai fatto.

  25. Andrea 26 Maggio 2015 at 05:47 - Reply

    Salve dott.sa,

    Sto con mia moglie da quando avevo 17 anni. Dopo 13 anni di fidanzamento ci sposiamo. C è da dire che trascorrere 13 anni insieme significa condividere tanto dalle cose belle a quelle meno belle. Dopo la morte di mia madre ebbi uno sbandamento che mi portò a tradirla. In realtà qualche altra volta era successo anche in passato. Insomma due anni fa le faccio capire che preferirei stare libero state con gli amici,viaggiare etc. Da premettere che lei esce da una impostazione familiare che non le dico (dico solo che durante i 13 anni di fidanzamento non ci siamo mai allontanati a più di 30 km dalla città e che tutt oggi mia mogli interpella la madre per qualunque cosa). Fatto sta che mia moglie non accetta ciò che le dicevo ed inizia ad assumere un atteggiamenro tale da portarmi a dirle sposiamoci. Per vederla non soffrire più che altro. Pattuiamo chr per il primo anno non facciamo figli. Alla scadenza al pari del migliore orologio svizzero iniziano le richieste ed anche se non convintissimo al 100 per cento proviamo. Risultato? Due aborti in un anno. Un anno gettato al vento. Dico a mia moglie che non voglio più figli. Si immagini la reazione. Ancora oggi mi mancano le serate con gli amici e le dico guardo mia mohlie con poco interesse. Tuttavia ancora oggi non ho il coraggio di mollarla. Potrebbe darmi un consiglio?

    • Anna Zanon 26 Maggio 2015 at 11:51 - Reply

      Buongiorno, mi scusi se la sgrido un pochino. A me sembra che il suo problema di base non sia se lasciare o meno sua moglie ma la difficoltà ad essere assertivo, a mettere dei limiti e dei confini agli altri, ad assumere una posizione ben precisa e a prendersi le responsabilità delle sue scelte.
      Questo fa sì che lei, almeno in ambito sentimentale, si lasci trascinare e viva le situazioni passivamente, imputando però agli altri le ragioni della sua insoddisfazione.
      Credo che sua moglie non le abbia puntato la pistola alla testa per costringerla a sposarla. E non è rimasta incinta per caso.
      Se lei non risolve il suo problema di mancanza di assertività, rischierà di avere lo stesso problema anche in altre relazioni.
      Quindi il mio consiglio è quello di lavorare sugli aspetti che le dicevo, magari facendosi supportare da uno psicologo

  26. Davide 27 Maggio 2015 at 06:51 - Reply

    Buonasera, vorrei avere delle risposte a dei dubbi che mi tormentano da un mese ormai.
    Da tre anni e mezzo sto con una ragazza di 23 anni, io ne ho 25; e sin dall’inizio della relazione si è messo in chiaro di cercare di costruire una relazione solida e duratura affrontando tutti i problemi che si sarebbero mostrati. Già nei primi mesi lei mi riferisce che, da piccola, ha subito dei trattamenti molto particolari. Quando è nata viveva in Liguria ma poco dopo i genitori hanno divorziato e lei con la madre sono tornati in un paesino di 1000 abitanti in Ogliastra (Sardegna). I traumi che lei ha subito, perché secondo me sono traumi, sono stati che veniva derisa a scuola per la provenienza e non era ben vista perché figlia di divorziati ma, soprattutto, mi riferì di un episodio di denudamento da parte di un compagnetto davanti a tutta la classe alle scuole elementari. Il fatto non fu denunciato per paura che venisse tolto l’affidamento e mi ricordo chiaramente che quando lei mi parlò di tutto ciò mi chiese di non riaprire mia più l’argomento perché era fonte di dolore. Decisi di darle ascolto e la questione finì lì. Ma sin dai primi mesi della relazione ho notato in lei una paura di restare sola, paura di non farcela, il terrore che le succedesse qualcosa a lei se era sola o a me se uscivo solo e potevo, ad esempio, conoscere altre ragazze. Queste sue paure ci hanno condotto sin dal secondo mese a vivere assieme in una casa per studenti universitari in affitto e la relazione si è stabilizzata nonostante sia lei che io abbiamo dovuto rinunciare a parte degli amici e amiche perché a lei non piacevano e non voleva proprio che li vedevamo. Preciso che la ragazza soffre di reflusso ed è una ragazza che, appena ha un minimo dolore, prende subito un medicinale. Ai sei mesi, sotto pressione verbale e psicologica della madre di lei, decidiamo di fare le presentazioni alle famiglie e tutto sembra andare bene. Ovviamente problemi e litigi ne sono nati diversi ma sono sempre stati affrontati in maniera soddisfacente. Lo scorso anno, però, mi ammalo e mi trovo costretto a fare un’operazione chirurgica di 4 ore e lei, due mesi dopo, mi disse che in quel periodo aveva pensato di scappare perché non ce la faceva. Un mese dopo l’operazione morì suo zio materno, l’unico che aveva, a causa di un tumore che si trascinava da 8 anni. Lei, pur essendo lontana da casa 150 km e sapendo che la situazione era critica, decide di rientrare dalla sua famiglia insieme a me solo quando ci viene comunicato che non sarebbe vissuto sino alla mattina. Dopo la morte dello zio lei ricorse a dei traquillanti naturali a base di fiori di bach e le permisero di riaffrontare la vita tranquillamente. Tuttavia, a marzo c.a., viene operato mio padre alla schiena e lei decide di stare con la mia famiglia. Sembra tutto ok ma un mese dopo la mia ragazza inizia ad avvertire delle vertigini, sempre meno stabilità posturale e decidiamo di ricorrere al pronto soccorso in piena notte. Al pronto soccorso non viene riscontrato niente, a livello neurologico non era presente niente e viene sottoposta a TAC e RM con mezzo di contrasto per escludere qualsiasi patologia. Dimessa dall’ospedale decidiamo di consultare un otorino laringoiatra che le riscontra lo spostamento degli otoliti, sembrava dipendessero da lì le sue vertigini; inizia una terapia ma non fa effetto, anzi peggiora perché le sopraggiunge la nausea. Una settimana dopo le viene una crisi d’ansia con le mani che allungava sulle gambe in maniera agitata, gambe molli e le solite vertigini e instabilità posturale (il giorno della crisi c’era la messa dell’anno dello zio ma lei non poteva esserci perché stava male) e la guardia medica le somministra del lexotan che le calmano il tremore alle gambe ma non il resto. Decidiamo di vederci chiaro ancora di più, fa analisi ormonali e si scopre che un anticorpo sta attaccando la tiroide ma la tiroide è perfetta e quindi escludiamo patologie tiroidee, sopraggiunge un’ansia sempre più forte, un nervosismo molto alto e la tendenza a non sopportare nessuno affianco. Si fanno dei consulti cardiologici ma è tutto apposto, altra visita otorino ma è tutto perfettamente a posto. Io ovviamente inizio a preoccuparmi e ripenso ai traumi da lei subiti, provo a fare degli studi e scopro che potrebbe avere bisogno di uno psicologo per un disturbo d’ansia generalizzato perché leggendo i sintomi, ritrovo tutti quelli di cui soffre lei. Il tempo passa ma lei, di punto in bianco, mi dice che non sa più cosa prova per me e ha bisogno di tempo e di non vedermi per un pò. Passano due settimane dove alcuni giorni sembra riavvicinarsi, mi dice che saremo usciti da questa situazione e che dipendeva da come stava male; mentre altri giorni la sento completamente rassegnata all’idea che ci lasciamo. Io, sin dall’inizio, le ho detto di non prendere decisioni affrettate e di aspettare a decidere su tutto ciò che riguarda la relazione dopo che sarebbe stata meglio. Lei si mostra d’accordo, ci sentiamo telefonicamente dopo una settimana e lei mi riferisce di essere molto agitata, due giorni dopo mi richiama e poi mi riferisce di essere restata tranquilla. Tuttavia il giorno dopo mi dice che lei aveva capito che non provava più niente per me, che i problemi che ci potevano essere tra noi non ammettevano soluzione (il problema principale riguardava la fretta di presentare le famiglie) e che era praticamente finita. Io, anche nei giorni prima, sono riuscito a farle capire che aveva bisogno di un aiuto psicologico e che bisognava tenere duro e che, probabilmente, tutto poteva dipendere dai suoi traumi infantili. Lei mi dice che anche lei ci aveva pensato e che, per salvare la relazione, avrebbe fatto di tutto, anche lo psicologo. Ovviamente sono ben contento che decida consapevolmente di affrontare lo psicologo ma 3 giorni dopo mi ritrovo ad essere lasciato con la motivazione che lei ora mi vuole bene, che magari lei ci impegna dei mesi a guarire e che la relazione non reggeva il periodo ma soprattutto che ultimamente non eravamo felici. A questo punto cerco di farle capire che, naturalmente, può capitare un periodo infelice dove lei si è ammalata, mio padre operato ecc ecc e che si trattava solamente di un periodo ma che sarebbe passato. Nonostante tutto mi ha lasciato e mi ha detto che è quasi sicura di pentirsene della scelta e che sarebbe disposta a fare un passo indietro eventualmente. Io, personalmente, penso che tutti questi problemi, a cui nel tempo sono sopraggiunti caduta copiosa di capelli, dolore al petto, calo della libido e irregolarità mestruali (arrivate 10 giorni in ritardo), siano dovuti dal suo stato d’ansia che non le permette di vedere il bene che c’è stato nella relazione e vede solo la sua sofferenza e la constatazione che sta sempre peggio. Volevo capire se, innanzitutto, la mia analisi potrebbe essere corretta nel pensare che tutto possa partire dai traumi infantili e se, questo suo comportamento e l’avermi lasciato, possa essere una conseguenza della sua ansia che le fa mettere in discussione tutto e non riesce ad analizzare le cose lucidamente e consapevolmente e, di conseguenza, prende delle decisioni che, sino a qualche giorno fa, erano impensabili da parte sua.
    Inoltre volevo capire se lei decide di andare da uno psicologo è possibile che lei riesca a capire e ricredersi su una decisione simile assunta nei confronti della relazione?
    La ringrazio per l’attenzione che, spero, mi dedicherà.
    Rimango in attesa di una risposta.
    Cordialmente,
    Davide.

    • Anna Zanon 7 Giugno 2015 at 20:57 - Reply

      Caro Davide, chi può dirlo? Mi sembra che l’ansia sia il sintomo di una fragilità psicologica della tua ragazza causata come dici tu da un infanzia difficile.
      Questo non esclude che la tua ragazza possa essersi disinnamorata o possa desiderare un rapporto diverso.
      Quando una persona non sta bene con se stessa è difficile che possa stare veramente bene con un altro.
      Mi permetto di darti un consiglio: fintanto che non accetti la possibilità che la tua ragazza potrebbe essersi disinnamorata ( o forse non esserlo mai stata veramente ma aver cercato più che altro un supporto) e continuerai a pensare che ti ha lasciato per l’ansia, non avrai nessuna possibilità di riconquistarla.

  27. alice 28 Maggio 2015 at 22:11 - Reply

    Ciao. sono fidanzata da un anno e mezzo e fin dall inizio della mia frequentazioni ho iniziato a fissarmi su alcune cose su di lui. tipo che non era abbastanza interessante, o che non era abbastanza colto..pero allo stesso tempo c era qualcosa di inspiegabile che mi attraeva a lui e che mi ha fatto legare a lui sempre di più. Con lui provo una felicita mai sentita prima, pero i pensieri delle sue”mancanze” mi tormentano. Col passare del tempo é diventato sempre più forte l opposizione lo amo infinitamente a prescindere/ si pero lui non é cosi…e da qui le compulsioni allora non lo amo..ecc..sensi di colpa e cose che sappiamo già.
    Aggiungo che x me é la mia prima relazione e che lui é completamente diverso da tutti gli altri ragazzi con cui m sono frequentata, ovvero Non mi domina mentalmente. Il mio psicologo mi dice che é questo il mio problema, non la mancanza di cultura in sé, quanto il fatto che lui non si sia mai posto come una persona dominante, mentre io in 27 anni mi sono sempre invaghita di gente che mi trattava male o si poneva in un determinato modo, cosi che io pendessi dalle loro labbra e mi sentissi innamorata. Ma non riesco a convincermi di questo, a volte penso solo che non lo voglio e che é un pensiero reale il fatto che mi dia fastidio che lui non sia colto e mi faccio le paranoie anche se devo consigliargli un film xke penso “vabbe tanto sicuro non sa di cosa sto parlando”. Mi sento terribilmente in colpa a pensare queste cose che n dovrei pensare se lo amassi davvero, ma nn riesco a lasciarlo. Pensate chle dovrei seguire la strada dello psicologo e andare contro l evidenza di quelli che sono stati i miei “gusti” finora o accettare la realtà dei fatti e chiudere la relazione?

    • Anna Zanon 7 Giugno 2015 at 20:15 - Reply

      Cara Alice..a volte essere amati ed essere felici fa veramente paura, soprattutto se non ti sei mai sentita così prima.
      Trovare nel tuo lui dei difetti, in altre parole svalutarlo, è un modo per diminuire la sua importanza per te, per non sentiti troppo dipendente da lui.
      Perchè dovresti rinunciare ad una relazione che ti fa provare una felicità mai sentita prima?

  28. Mary 4 Giugno 2015 at 00:11 - Reply

    Gentile dott.ssa,
    spero vivamente lei possa aiutarmi a chiarire i miei dubbi perché non so proprio con chi confrontarmi… Tra l’altro non vivo neanche in Italia, quindi per ora preferisco non rivolgermi a nessuno specialista.
    Comunque, sono una ragazza di quasi 27 anni e da 4 mesi convivo con il mio fidanzato con cui sto da 10 anni ormai… Sono andata a vivere con lui dopo 1 anno separati in seguito alla mia decisione di lasciarlo a giugno scorso. Decisi di lasciarlo perché tutti quegli anni insieme cominciavano a pesarmi, non mi sentivo libera come volevo, desideravo ritrovare me stessa e tornare single, volevo fare altre esperienze, godermi un po’ la vita. E’ stata una decisione sofferta e dolorosa, ma necessaria ed ero apparentemente felice così, dopo un paio di mesi ero riuscita a trovare il mio equilibrio. Poi succede che a dicembre, dopo mesi, ci rivediamo nella nostra città per le feste e lì scatta qualcosa. Rivederlo mi fa agitare, sento mille emozioni, idem per lui, cominciamo a chiacchierare e decidiamo di vederci. Fu un appuntamento emozionante, ero stata davvero bene a parlare con lui del più e del meno, mi riscopro gelosa delle storie che ha avuto in questi mesi (io non ho fatto assolutamente niente con nessuno) e tutte le mie certezze vacillano. Ci vediamo ogni sera delle feste natalizie, di nascosto dagli altri, senza dover dare troppe spiegazioni. Ogni giorno non vedevo l’ora di rivederlo, ero felice al pensiero che quella sera ci saremmo visti. Sembrava tutto magico, inaspettato. Poi arriva il giorno in cui lui deve ripartire, mi chiede di tornare insieme, di riprovarci, io, col cuore in gola, gli dico di no, di non sentirmi pronta per questo passo e lo respingo. Lui ci resta male, il giorno dopo mi invia diversi mazzi di fiori con un significato particolare e lì comincia il mio crollo emotivo. Le mie amiche cercano di dissuadermi, ma io sono convinta di amarlo ancora, voglio raggiungerlo nella città dove lavora e cominciare una nuova vita con lui, sperimentare, accettare il suo invito a tornare insieme. Così dopo un mese dal nostro ultimo incontro, decido di raggiungerlo dove vive e cominciamo la convivenza. Apparentemente tutto sembrava filare liscio, mi sentivo felice, appagata, lui perfetto, non mi fa mancare nulla, si prende cura di me, mi vizia, non potevo chiedere di meglio. Poi comincio a lavorare anch’io, nuovo ambiente di lavoro, nuovi colleghi, persone interessanti ed ecco che il mio spirito libero che ho di nuovo rinchiuso comincia a dimenarsi e volere uscire. I dubbi che avevo avuto 1 anno prima riaffiorano di nuovo insieme alle incertezze. La mia testa è altrove, mi ritrovo a fantasticare sui colleghi che mi piacciono, a fare la civettuola con loro (senza mai spingermi oltre né a parole né a fatti sia ben chiaro), sento la voglia di lanciarmi in avventure, storie senza amore, solo divertimento, ma mi sento bloccata, c’è lui che mi aspetta a casa, non gli farò mai niente del genere. Quando poi torno a casa, tutto sembra sparire, mi dico che sono stata stupida, che senza di lui non posso stare, che me ne pentirò, che non sopporterei il fatto che lui possa avere altre storie, che non troverei mai nessuno che mi ami come lui e che finirei per soffrire la solitudine. Così accetto la situazione (che io ho voluto e cercato tra l’altro) e sto zitta. Però questi dubbi sono costanti, dott.ssa, non faccio che guardare con rimpianto ai mesi passati da single, a fare quello che volevo, a non dar conto a nessuno, finalmente IO e non IO E… Poi però immagino le conseguenze della rottura con lui, la convivenza, il contratto della casa, la paura di sbagliare, le nostre abitudini, la paura di farlo soffrire mi attanaglia, lui non immagina minimamente che abbia dubbi simili. Sa che sono instabile ma questo non lo immagina, si fida di me e io mi sento una merda nel fargli questo. Io con lui sono me stessa, sono normale, agisco come se niente fosse, non so se per abitudine o altro, ma con lui sto bene in fin dei conti, c’è complicità, c’è dialogo, attrazione fisica… Il problema sono io che non sono mai contenta di niente. Mi sento sola e mi viene da piangere. Sento che nessuno può capirmi e aiutarmi a uscire da questa impasse.
    Mi scuso per come ho scritto, ma sto seguendo i miei pensieri senza badare alla forma.
    Spero vivamente lei mi possa aiutare, almeno a farmi fare un minimo di chiarezza dentro di me perché non so più cosa voglio e sto giocando con i sentimenti di una persona che mi ama e mi rispetta…

    Le auguro una buona serata…

    Mary

    • Anna Zanon 7 Giugno 2015 at 10:14 - Reply

      Cara Mary, temo che non esista una soluzione facile al tuo dilemma. Mi sembra di capire che tu ti sia messa insieme a questo ragazzo quando eri molto giovane e che tu abbia sempre vissuto in coppia, non potendo fare certe esperienze di cui ora senti giustamente la mancanza.
      Vuoi vedere come sarebbe la tua vita da persona singola e non come parte di una coppia.
      Io credo che il tuo problema sia questo e che per il resto tu abbia con questo ragazzo un rapporto molto valido.
      Tra parentesi , a volte si trova l’amore della vita a 17 anni e forse se lo lasciassi, non è detto che troveresti automaticamente un ‘altra relazione così buona.
      In tutte le persone c’è un conflitto tra un bisogno di libertà, autonomia e sperimentazione e bisogno di stabilità e di appartenenza,bisogna vedere quello che prevale.
      Il mio consiglio, se è possibile, è quello di ritagliarti dei maggiori spazi di autonomia all’interno della relazione, coltivando anche degli interessi separati, uscite con le amiche, ecc..

  29. Piero 11 Giugno 2015 at 12:39 - Reply

    Cara dottoressa ho un serio prolblema che forse percaso che mia moglie soffra di questo DOC.
    Dopo 35 anni di matrimonio una sera mi ha detto che il suo sentimento nei miei confronti era finito e che quindi la ns. storia finiva li per incomiciare una nuova vita. Tenendo conto che 2 gg. prima avevamo avuto rapporti. Mi ha vomitato tutti fatti vecchi da vent’anni a questa parte. Inoltre mi diceva che la colpa è stata il mio carattere. E posso dire forse solo quello in quanto mi sono dedicato solo al lavoro ed alla famiglia. Abbiamo costruito insieme un castello che in 2 minuti ha distrutto. Anche i ragazzi che hanno 20 anni si sono meravigliati dicendole che farneticava ricordando fatti ormai vecchi ed assorbiti.
    Ma lei, nulla, anzi mi disse di non toccarla o sfiorarla. Poi aggiunse che questa decisione la maturava da diverso tempo. Posso assicurarle che fino a quel momento eravamo una famiglia felice invidiata dagli amici dei miei figli che ci definiva la “Famiglia del mulino bianco”.
    Le aggiungo che da 6 mesi frequenta la palestra tutti i giorni perchè dice che la scarica.
    Da 2 anni ha anche problemi nella sua azienda.
    Può aiutarmi dr.ssa, in quanto io le voglio ancora bene e sinceramente sto male nel vedere una famiglia distrutta. I ragazzi sbandati e che ormai non vogliono studiare piu. Hanno chiesto alla mamma di darmi un’altra possibilità, ma lei decisa ha detto no io non ci torno piu.
    Non so cosa fare, separarmi? Spero sia un caso di DOC per poterla aiutare, infatti gli ho chiesto prima di arrivare a decisioni drastiche rivolgiamoci a qualche psicologo per una terapia di coppia. Risposta: Tu hai bisogno dello psicologo io no.
    Se può mi consigli Grazie Piero

    • Anna Zanon 12 Giugno 2015 at 08:38 - Reply

      Caro Piero, credo che in questa situazione il DOC da relazione non centri niente. La mia impressione è che nel vostro matrimonio ci sia un serio problema di comunicazione. Penso che quello che le è sembrato un exploit improvviso da parte di sua moglie, sia invece maturato negli anni..anni durante i quali sua moglie si è sentita infelice con lei. Il problema è che sua moglie non è stata in grado di comunicarle con chiarezza le sue esigenze e la sua infelicità, facendole pensare che tutto andasse bene, allo stesso modo lei non si è accorto dell’insoddisfazione di sua moglie e ha continuato a pensare alla vostra come la famiglia del mulino bianco quando la sua sposa stava maturando la decisione di lasciarlo.
      Credo anch’io che non bisognerebbe mandare all’aria un matrimonio che dura da 35 anni e da cui sono nati dei figli senza prima aver tentato di tutto.
      Ma lei deve capire una cosa importante: sua moglie non ha un problema, è il vostro matrimonio ad avere dei problemi e i problemi di coppia sono responsabilità di entrambi. Se lei non capisce la sua parte di responsabilità nei suoi problemi matrimoniali e non cerca di capire perchè sua moglie è che così infelice da pensare al divorzio, quali aspetti del vostro rapporto non la soddisfano, che cosa ha sbagliato come marito, il vostro matrimonio non potrà salvarsi.
      Io sono convinta che lei in buona fede abbia fatto di tutto per essere un buon marito ma molto probabilmente non è riuscito a capire di che cosa aveva bisogno di sua moglie..

      • Piero 12 Giugno 2015 at 11:30 - Reply

        Grazie dr.ssa ma cosa dovrei fare per salvare il ns. matrimonio se lei dice di aver deciso che è finita, io ogni notte ripenso alla mia vita e cerco di capire cosa e dove ho sbagliato. Secondo lei mia moglie lo fa? Perchè tenersi tutto dentro e non espormi i problemi al momento giusto anche litigando? Distruggere una famiglia dove tutti stanno male, dai figli ai familiari senza poter discutere insieme di cosa non va e cercare di ricominciare. Ha chiuso la porta senza neanche uno spiraglio. Pensa che dobbiamo pensare ad una separazione? Lei mi ha chiesto la libertà mandandomi una lettera da un avvocato, ma vuole che rimanga a casa per la famiglia.
        Non so che fare, veramente sto uscendo di cervello tanto da pensare che abbia un’altra persona
        io che non ho mai dubitato di lei.
        Dr.ssa mi scusi se abuso della sua gentilezza e la ringrazio per il cosiglio che mi darà.

        • Anna Zanon 13 Giugno 2015 at 11:13 - Reply

          Caro Piero, io non sto dando ragione a sua moglie: penso che un matrimonio sia un bene prezioso, tranne in alcune situazioni, è che vada salvaguardato ove sia possibile farlo. Ma è lei che si rivolge a me e non sua moglie ed è questo motivo che mi soffermo sulla sua parte di responsabilità. Da quello che mi sembra di capire, tra voi c’era poco dialogo e lei non è stato per tanto tempo connesso a sua moglie, al punto di non accorgersi della sua infelicità e del suo dolore.
          Sicuramente sua moglie ha qualche difficoltà con l’assertività ma forse non l’ha percepita ( magari a torto) come una persona pronta ad ascoltarla. Forse ha cercato di farle capire certe cose ( in modo sicuramente inefficace) e magari lei ha banalizzato, non rendendosi conto che certe cose erano importanti per sua moglie?
          Se lei vuole giustamente provare a salvare il suo matrimonio, deve provare a capire quello che non ha funzionato e farle comprendere che l’ama, che è pronto a fare i cambiamenti necessari e a ricostruire, magari anche con l’aiuto di una terapia di coppia.

  30. andrea 25 Giugno 2015 at 17:53 - Reply

    Buonasera dottoressa, ho 30 anni, la mia ragazza ne ha 25 stò con lei da 7 anni ed è un periodo che non sò più se voglio continuare la storia con lei. Ci siamo lasciati già due volte ma dopo tre settimane eravamo già tornati insieme, il problema è sempre stato da parte mia, cioè non mi sento più attratto da lei come lo ero una volta, ma le voglio un bene infinito e faccio fatica a lasciarla, per paura di farla stare male , ma anche per paura di non trovare una persona seria come lei.
    Lei pensa che dovrei lasciarla?

    grazie

    • Anna Zanon 26 Giugno 2015 at 11:18 - Reply

      Difficile consigliarla in base alle poche righe di un post..

  31. Altea 7 Luglio 2015 at 13:27 - Reply

    gentilissima dott.ssa, ho letto a fondo il suo articolo e non so se riconoscermi o no in esso. premetto che nella vita non sono mai stata una persona decisa: a causa di brutte esperienze avute da piccola, ho finito con l’avere poca autostima e tanta timidezza. sto con una persona da ben 8 anni, ne ho 25( siamo cresciuti insieme): le esperienze fatte insieme sono state tantissime, tante le liti ma anche la gioia.. insomma, un rapporto sereno, fino a qualche tempo fa. il padre di lui perde il lavoro ad ottobre, lui stressato da una famiglia sempre più ossessiva e piena di problemi, mi lascia e non si fa vivo per quasi tre mesi. torna, io nonostante la sofferenza vissuta, lo riaccetto. oggi sono passati quasi 4 mesi dalla riconciliazione, ma io credo che qualcosa si sia spezzato. so che gli voglio molto bene, ma non riesco a capire se lo amo ancora. lui ha sempre avuto molti vizi e un’impostazione di vita del tutto diversa dalla mia: io puntuale, lui no. lui spensierato, io no. e abbiamo sempre e solo discusso per questo, perchè lui mitiga i suoi atteggiamenti davanti a me e io fingo di accettare con tranquillità ciò che fa. ciò che non ho ancora detto è che a gennaio quando mi ha lasciata da sola (si parlava di progetti a lungo termine da realizzare un domani e non nell’immediato, di vita insieme e boom di colpo è sparito) ho conosciuto un’altra persona con cui ho scambiato 4 chiacchiere e ho riso moltissimo..ma non l’ho mai tradito. questa persona mi piace moltissimo, non so se è tutto ora quello che luccica perchè la conoscenza è superficiale, ma mi ha fatto capire che può esistere un uomo che non ha determinati vizi ecc, che ha impostazioni di vita più simili alle mie, e cosa non di poco conto, durante l’ennesimo stop con il mio ragazzo (circa una settimana fa abbiamo litigato di nuovo e l’ho lasciato dicendogli di volere una pausa di riflessione) mi ha chiesto di vederci per un caffè e non ho accettato solo perchè non so cosa fare con il mio ragazzo.. oggi mi sto ossessionando perchè credo di non amarlo più ma piango a dirotto quando penso di stare senza di lui: tuttavia, se penso a noi tra qualche anno che litighiamo per le stesse cose sempre e alla vita che farei un po’ lonatna da quello che credo di essere, ho paura e voglio lasciarlo definitivamente anche se mi ha sempre fatta sentire una regina quando non si litigava per le solite cose e so che mi ama davvero molto. sono su una altalena che ondeggia vertiginosamente. passo il tempo in preda all’ansia di stare con lui e all’ansia di perderlo. non so davvero essere obierttiva. potrebbe darmi un parere anche solo valutando questi pochi elementi? credo di essere profondamente ossessionata da tutto. la prego, risponda……….. grazie.

    • Anna Zanon 8 Luglio 2015 at 11:07 - Reply

      Buongiorno, ho l’impressione che questa rottura di tre mesi abbia incrinato il rapporto con il suo ragazzo : da un lato lei non si fida più di lui, dall’altro ha visto che può esistere qualcuno di più affine. Non è facile rompere una relazione che dura da tanti anni e che l’ ha traghettata dall’ adolescenza all’ età adulta: è naturale avere dei dubbi e ripensamenti e delle paure perchè ha condiviso una parte importante di vita con il suo ragazzo, non ha altri termini di paragone e lui rappresenta un punto di riferimento, questo però non è un presupposto sufficiente per pensare ad una vita insieme a lui.
      Negli anni le persone cambiano e forse lei è molto diversa da quando aveva 18 anni e ha bisogno di una relazione diversa.

  32. Melisa 29 Agosto 2015 at 19:11 - Reply

    Gentile dottoressa ,
    Grazie per questo articolo a dir poco illuminante che ho letto almeno 3 volte .
    Mi ritrovo parzialmente in quello che ha scritto ed è per questo che non so se il mio problema è tutto nella mia testa o esiste effettivamente.
    Ho 22 anni e una relazione a distanza (circa 500 km )da più di un anno e mezzo. Io e il mio ragazzo ci conoscevamo da molto prima ma solo nel mese precedente all’inizio della nostra storia abbiamo iniziato a sentirci più frequentemente. Quello che mi piaceva era la sua aura di mistero ( rispondeva ai messaggi dopo qualche ora è non dava mai dettagli troppo privati ) , ma anche la sua curiosità . Con lui parlavo di scoperte scientifiche ,viaggi e curiosità varie , cosa che non avevo mai fatto prima. Quello che mi aveva più convinto era però la sua voglia di una relazione seria , di avere figli ecc.
    Il tempo passa , ci vediamo una o due volte al mese per qualche giorno . Nei momenti in cui stavamo insieme facevamo tanti viaggi , lui mi faceva tante sorprese.
    Durante questo anno e mezzo mi è sempre stato vicino anche se fisicamente lontano.
    Inizialmente mi sembrava molto determinato nelle cose che faceva ma da qui viene la prima delusione.
    Siamo entrambi studenti universitari e mentre io non mi sentivo mai pronta per gli esami e puntualmente passavo tutto lui al contrario era sempre convinto e raramente passava uno ( colpa del professore , chiesto cose mai chieste ecc.) .Da qui inzio a sospettare che potrebbe essere un po superficiale ma non ne do troppo peso fin quando non iniziamo a fare dei piani per abitare più vicini . Abbiamo deciso di proseguire gli studi nella stessa città( e possibilmente convivere) , io valuto tutte le opzioni ( e solo ora mi rendo conto che solo io ho fatto tutte le proposte ) , a lui andava bene tutto. Ma rimane indietro con gli esami , io mi rendo conto che non ce la può fare , perciò gli propongo di lavorare e pagarsi un master invece di una specialistica. Accetta subito .
    Arrivati a questo punto sono stati tanti i dubbi acumulati : se non è un po superficiale nelle cose che fa , se non è troppo debole dato che tutte le decisioni le ho prese io e a lui andava bene tutto , oltre a questo mi sono resa conto che lui è un po troppo sottomesso a sua madre ( non l’affronta mai anche quando gli da gli ordini più assurdi , e non a caso ho usato la parola ordine).Oltre a questi si sono aggiunti altri come il fatto che non sento che mi attrae più fisicamente, sento che non mi manca più , non so se lui riuscirà a starmi dietro dato che io sto inseguendo una carriera che sicuramente mi porterà a viaggiare tanto .
    Dato che non ero più sicura della nostra storia e lui non aveva ancora trovato un lavoro abbiano deciso di non andare ad abitare insieme anche se magari si finirà a stare nella stessa città .Qui ho avuto parte del episodio più deludente .Quando gli ho comunicato questa decisione dando colpa alla poca stabilità finanziaria che abbiamo lui mi ha chiesto cosa doveva fare , come se aspettasse veramente che io gli indicassi la strada da seguire . Non voglio una persona che dipenda da me .
    Premetto che purtroppo mio padre è stato poco presente e in adolescenza ha fatto soffrire molto mia madre e me per il suo disinteresse verso di noi,magari per questo nel mio attuale ragazzo mi ha attratto la sua mancanza di paura nel impegnarsi. Ma ora mi rendo conto che magari anche questo suo “coraggio” sia dovuto al fatto che non riescè a rendersi conto del effettivo impegno che questo comporta , un po come se vedesse sempre il bicchiere mezzo pieno mentre io lo vedo sempre mezzo vuoto. È un po cambiato durante la nostra storia , ha inziato anche lui a mettere la carriera al primo posto , ma mi da l’impressione che sia solo diventato più simile a me , che parla come parlo io , fa quello che gli dico io e ha in parte preso anche le mie abitudini . È vero che ha preso il meglio ( s’impegna di più , fa attività fisica ecc) ma questo non mi toglie l’immagine che ormai ho di lui : troppo debole , e io non sono una “dominatrice “, vorrei un persona più sicura.
    Quello che non riesco a capire è se dovrei lasciare il mio ragazzo ( a cui non ho mai parlato e no saprei neanche cosa dire ) o se tutti questi problemi sono superabili e magari troppo esagerati nella mia mente a causa delle aspettative che avevo inizialmente.Non so se lo amo , ma come ha detto lei magari non ho la mente abbastanza “lucida” da valutare la cosa oggettivamente …Un suo parere penso che mi potrebbe aiutare molto.Grazie

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 15:23 - Reply

      Gentile Melisa,
      ho l’impressione che il suo ragazzo riproduca con lei lo stesso rapporto che ha con sua madre. Sua madre gli dà degli ordini e lui esegue. Questo modello si è riprodotto nel rapporto con lei: lei prende le decisioni e lui l’accontenta, lasciandola sempre nel dubbio che sia veramente convinto.
      Mi sembra che nel vostro rapporto si sia creato uno squilibrio : lei è la figura dominante e lui l’ asseconda.
      Questo fatto giustamente la rende insoddisfatta e ha fatto sì che lei perdesse la stima nei suoi confronti: lo vede debole, dipendente, poco uomo.
      Credo che sia molto positiva la decisione di non convivere e di prendersi del tempo per riflettere sul vostro rapporto, provando anche a cambiare le dinamiche ( non proponga e lasci proporre a lui e poi veda cosa succede)

  33. Maddalena 30 Agosto 2015 at 13:51 - Reply

    Gentilissima Dottoressa,
    sono una ragazza di 23 anni che è alla ricerca di una fine a questo malessere.
    Ho fatto terapia per alcuni anni, ma per problemi economici non ho potuto finire il mio percorso. Le cose vanno meglio rispetto ad anni fa, ma da tre giorni ho avuto un’ansia potente e attacchi di panico che quasi li avevo dimenticati. Ho letto il suo articolo e non so se identificarmi in questo o in altro. In gran parte mi riconosco in ciò, ma devo aggiungere qualcosa. Ogni mia relazione che andasse bene arrivava sempre il momento in cui entrassi in “panico”, solo una relazione non è stata smontata dai miei pensieri poiché era un rapporto poco sano, che andava avanti di grandi emozioni perché causati da grandi drammi, rotture ogni mese e grossi problemi che il partner mi dava. Adesso mi ritrovo in una relazione bellissima, non posso lamentarmi di nulla. E’ un rapporto fatto di complicità, ascolto, comprensione, anche amicizia e tanto amore. Ma come appunto mi succede entro in uno stato mentale di confusione, di negatività. Vedo la mia vita in declino e quando subentra l’attacco di panico è perché mi attacco ad un pensiero brutto e ne faccio una tragedia. E’ come se ricercassi un problema e se non c’è me lo creo e non solo nella mia testa, è come se facessi in modo che accada e quando accade mi sento in colpa e sentendomi in colpa penso che posso perdere questa relazione e piango. Non ho il minimo controllo di me stessa, mi dispero, come se qualcosa o qualcuno avesse già deciso per me la fine di questa relazione. Lì inizio a sentire i miei sentimenti ma dato che i miei sbagli sono evidenti nella mia testa è come se mi portasse a ritenere che è meglio rompere questa relazione per non stare male ma allo stesso tempo rompere la relazione significherebbe per me perdere la persona e soffrire. Vorrei un parere a riguardo…grazie mille.

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 15:09 - Reply

      Cara Maddalena, mi sembra che la sua problematica dipenda da una sua insicurezza sul fatto di poter essere amata. Per questo ragazzo sente dei sentimenti forti e questa intensità emotiva la spaventa: inconsciamente teme che se la relazione diventasse troppo importante, lei non potrebbe sopravvivere nel caso un giorno la storia finisse.
      Le consiglierei la lettura dello splendido libro ” Il mondo interiore del trauma”

  34. Soleya 3 Settembre 2015 at 17:26 - Reply

    Buongiorno!
    Oggi alla ricerca di aiuto su internet ho trovato il suo articolo che mi ha colpito molto…
    Sei anni fa ho conosciuto il mio fidanzato.
    Un ragazzo splendido!
    Dolce, affettuoso e pieno di talenti.
    Prima di lui ho avuto molti relazioni pieni di passione, spesso con uomini più grande di me, ma mai una relazione seria!
    Ho sempre voluto una persona al mio fianco che potevo definire il mio partner, ma fine ad ora non ho mai trovato il coraggio o la persona giusta.
    Lui ha 4 anni meno di me è al inizio questo mi frenava ad volere una relazione pubblica.
    Ma i miei dubbi sono durati poco e presto ci siamo messi insieme.
    Dopo circa 6 mesi di relazione mi sono trasferita per il lavoro a quattro ore di distanza ma non è stante tutto siamo rimasti insieme.
    Ogni momento libero passavamo insieme.
    È stato un periodo molto deficile per la nostra relazione e ad un certo punto ho deciso di voler stare più vicino a lui.
    Dopo tre anni di relazione a distanza abbiamo deciso di andare a vivere insieme.
    Ora conviviamo da tre anni e la convivenza in se funziona molto bene.
    Ci dividiamo i compiti in casa, lui e cuoco appassionato fantastico e svegliarsi uno afianco al altro e ancora bellissimo.
    Siamo ancora affetuosi e dolci uno col altro, ma…
    Io credo di metterlo speso sotto pressione.
    Lui prima di me ha fatto delle esperienze con una solo ragazza.
    Io sono vicina ai trenta vorrei sposarmi avere dei figli ma so che lui non è ancora pronto.
    Questo spesso mi mette delle anzia.
    Mi chiede se è quello giusto, se posso aspettare, se voglio aspettare, se posso accettare i suoi vizi.
    Ho sempre avuto dei problemi a staccarmi delle persone, sono praticamente con tutti i miei ex in buoni rapporti.
    Mi chiedo spesso cosa sarebbe successo se…
    Flirto molto e volentieri come se avessi bisogno di sentirmi attraente .
    Ma poi voglio essere solo amata.
    E mi prende l’anzi che lui non mi ama, anche se so che mi ama!
    Lo riempio di discorsi profondi finché lui non ne può più perché voglio le risposte giuste da lui!
    Ma quale sono le risposte giuste?
    Ora il suo megliore amico si è lasciato con la fidanzata.
    Lavorano insieme e ora che è single finalmente riescono a vedersi anche fuori del lavoro spesso.
    Lo conosco bene e lo voglio bene.
    Solo che la sua libertà e voglia di conoscere nuove ragazze mi provoca altri pensieri.
    Ne ho parlato con il mio fidanzato e ha confermato che verder lui che è libero di fare ciò che si sente con chi è quando vuole lo ha fatto pensare un po’ come sarebbe se fossero libero anche lui.
    Ma mi ha detto che poi pensa a me è a tutto cioè che abbiamo e che è felice così.
    Io comunque non riesco bene a focalizzare cioè che voglio io sono piena di dubbi e paure !
    So che vorrei una famiglia, vorrei sposarmi non per forza subito.
    Io credo che il mio problema più grande è che devo analizzare sempre tutto al infinito.
    Forse sono troppo razionale?!
    So cosa sento ma poi la mia testa mi confonde del tutto!
    Come posso essere più tranquilla nella relazione?
    Come faccio a lasciare succedere le cose come devono andare?
    Come faccio a non interpretare sempre tutto?
    Devo spegnere un po’ di più il cervello?
    Ho bisogno di aiuto se no mi esplode la testa!
    La ringrazio colmo tutto il cuore!
    Soleya

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 13:50 - Reply

      Forse la convivenza non le basta più, ha bisogno dopo tre anni che la vostra relazione evolva verso un maggiore grado di impegno.
      Vuole ( giustamente) il matrimonio, una famiglia e dei figli ma il suo fidanzato, più giovane, si sente ancora in una fase diversa della vita e temporeggia , facendola dubitare della reale profondità del suo amore.
      Mentre lei ha avuto altre esperienze, lui ha avuto solo una storia importante ( lei) e forse sente di essersi perso qualcosa ..
      Lei percepisce questo, proprio mentre è in una fase in cui il suo orologio biologico si fa sentire, e questo la fa sentire insicura

  35. michela 6 Settembre 2015 at 21:23 - Reply

    G.le dottoressa mi sono riconsciuta in pieno nell’articolo sopra.
    Ho 33 anni e da tre convivo con un ragazzo che conosco da 5. La nostra storia è iniziata 5 anni fa, lui stava con una rgazza da 8 anni e poi sono arrivata io…ci siamo innamorati perdutamente follemente..io mi sentivo al settimo cielo con lui, facevamo cose bellissime, e anche un po’ folli…un’ intesa sessuale perfetta..un amore fatto di sguardi, di capirsi al volo..ma c’era ancora lei che lui faticava a lasciare. ..per farla breve per un periodo lungo lui ha tenuto in piedi due relazioni…senza dare la sicurezza di una relazione ne a me ne a lei..ma prendendosi solo il buono da entrambe.
    Una volta scoperti gli altarini io mi sono fatta da parte e ho chiuso i ponti con lui…ma poi non riuscivo a togliermelo dalla testa…e ci abbiamo riprovato sta volta seriamente lui ha voluto che andassimo a convivere subito..io ho accettato e per i primi anni tutto bene..poi prima poche volte e sporadicamente ora sempre più ravvicinante e ora sono in piena crisi d’ansia…mi riconosco in pieno nel suo articolo.
    le mie storie precedenti non sono mai durate più di tre anni…principalmente ho sempre lasciato io..tranne una volta che convivevo e sono stata laciata dall’oggi al domani con pochissime spiegazioni…inutile dire che ho passato un periodo orribile..sono ricorsa ad antidepressivi ma ne sono uscita molto bene interrompendoli e riprendendo in mano la mia vita che consideravo persa.
    arrivamdo al punto…da un paio di mesi..non sopporto più il mio lui…e l’ansia mi attanaglia che non piaccia ai miei amici, ai miei genitori a mio fratello…lo vedo incapace nei rapporti sociali..senza spirito dell’umorismo, sempre silenzioso…come se non avesse niente da dire..e questo suo lato sta diventando gigante ai miei occhi..cancellando tutto quello che di positovo c’è in lui…quando siamo in mezzo ai miei amoco o ai miei genitori sono in ansia totale, quando siamo in mezzo ai suoi sono molto più serena…questo suo modo di fare mi crea imbarazzo…inoltre spesso è poco umile e un po’ saccente…ma questi non sono i suoi unici lati del suo carattere…è che io mi concentro ossessivamente su queati…ma poi altre volte penso che in realtà per quanto abbia tante cose che io amo…su questa non riesco a passare sopra…che mimbarazza…ne abbiamo parlato…lui lo riconosce…ma chiaramente fa parte del suo carattere…io ogni tanto la metto sul ridere e lo prendo in giro…ma poi contonuo a pensare di aver sbagliato uomo…e faccio continui confronti. Mi sembra di impazzire avolte..forse dovrei chiudere…forse inveve sono cose normali in una relazione…non lo so…crisi nera
    Il fatto che lui sia poco simpatico mi manda in crisi totale

    • Anna Zanon 8 Settembre 2015 at 11:29 - Reply

      Gentile Michela, sento che mi mancano degli elementi per comprendere meglio la sua situazione. La mia impressione è che questo vedere all’improvviso dei difetti in un uomo con cui sta da cinque anni sia dovuta ad un tradimento della sua fiducia o a delle aspettative disattese. Lui l’ha delusa in qualcosa ? Sente che il vostro rapporto è abbastanza solido, che c’è una crescita? Il rapporto che vivete è come quello che si aspettava di vivere? Forse si aspettava che con il tempo lui le avrebbe chiesto di sposarla e/o di avere un bambino?

  36. Giada 7 Settembre 2015 at 02:54 - Reply

    Buonasera Dottoressa.
    Sono una ragazza di Vent anni e convivo da due anni circa. È stata subito una relazione molto importante e attaccati più che mai. Da sei mesi è successo un fatto personale del mio compagno che l ha scosso profondamente. Gli sono stata vicino in ogni singolo momento, accorgendomi che non riusciva a darmi più le stesse attenzioni di prima. Penso di non averla mai superata del tutto ma per amor suo sono andata avanti annullandomi. Ora sta aprendo un attività che gli porta via molto tempo ma sopratutto è molto stressato e agitato. Sento ormai che non riesco più a sopportare il fatto che io sia un sostegno importante per lui ma che per me non c”è nemmeno per un mio stupido dubbio o pensiero. Mi sento sola e triste. Il sentimento che provo per lui non è cambiato ma sento che sono demotivata e che aspetto solo il momento in cui finirà.. Perché sono sicura che così non si possa andare avanti. Secondo lei dovrei cercare di sopportare questo suo stress e stargli più accanto possibile in questo suo passo o decidere di ritrovare me stessa dopo essermi annullata?
    La ringrazio

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 13:18 - Reply

      Non è mai una buona idea annullarsi per amore..specie se si hanno 20 anni e se si convive già da due.

  37. Nadia 10 Settembre 2015 at 19:45 - Reply

    Salve. Ho trovato molto interessante il suo articolo e ancora di più alcune testimonianze, in cui in parte mi sono ritrovata. Ho da pochissime settimane lasciato un ragazzo con cui avevo intrapreso una relazione da quasi 6 anni. All’epoca avevo io 21 anni e lui 22. la nostra relazione non ha mai avuto grosse crisi fino a due anni fa quando “beccai” sul suo facebook messaggi con la sua ultima ex molto amichevoli e affettuosi, cosa che mi sconvolse perchè non avevo idea che si sentissero. Soffrii davvero molto per molti mesi, ero troppo presa e lasciai correre, ma con lunghi strascichi purtroppo. La mia fiducia è calata quasi totalmente, ma il dolore che mi aveva provocato mi ha risvegliata da una specie di torpore e addirittura credo che mi abbia fatto riinnamorare di nuovo di lui. Le cose poi sono migliorate, finché a sorpresa mi diede la notizia di un colloquio di lavoro in una città molto lontana. Io restai sorpresa, mi arrabbiai, ebbi molta paura, e alla fine le mie paure si concretizzarono passò i colloqui e si trasferì, mi sentii eslusa. Nel primo periodo di lontananza per almeno 2 mesi non riuscii ad accettare la cosa. Andai a trovarlo una volta al mese per due mesi, poi scese lui per le vacanze. Questa lontananza mi metteva ansia, dovevo riuscire a vederlo più che potevo per salvare il nostro rapporto pensavo, ho speso tanti soldi, non riuscivo a pensare a impegni duraturi lavorativi perchè mi impedivano di poterlo vedere quando volevo, mi sono annullata, sforzando di trovare a tutti i costi il modo di raggiungerlo. Da parte sua non ho visto lo stesso… per questioni economiche passarono quasi tre mesi senza vederci e io cominciai a comprendere che per andare avanti fantasticavo, immaginavo, e poi ho cominciato a invidiare ad essere insoddisfatta e poi ancora mi sono abituata alla solitudine e a godermi la mia libertà, quasi a fare finta che non esistesse. A un certo punto un ragazzo che mi veniva dietro di cui non mi era mai importato nulla prima, mi rivela i suoi sentimenti in modo quasi infantile, totalmente disarmato e indifeso, convinto di non avere alcuna speranza che io infatti non gli desi. Ma da quel giorno cominciò ad assalirmi piano piano un’ossessione per lui, mi chiedevo se poteva darmi quello che non avevo, se il mio fidanzato era davvero in grado di rendermi felice o se mi stavo accontentando. Scoprii che avevo vere mancanze affettive nel mio rapporto, non mi sentivo ben protetta, non mi sentivo abbastanza apprezzata, sentivo di non ricevere tutto l’affetto che era in grado di dare e non ero sicura di capire fino in fondo la persona che mi ero scelta. L’ossessione gli ultimi mesi era martellante, non riuscivo a evitare di flirtare con l’altro, piangevo perchè mi snetivo confusa, ero eccitata per le nuove emozioni provocate da questo ragazzo nuovo perso per me che prometteva tutto quello che mi mancava, non capivo cosa volevo, non volevo rivedere più il mio ragazzo, ma tornò e mi desi tutto il tempo della sua permanenza per capire… Capivo solo di essere confusa e che non potevo continuare così perchè mi sentivo in colpa verso di lui tanto che alla fine ci lasciammo. A distanza di settimane io penso di essere stata guidata dalla rabbia dell’insoddisfazione, perchè anche dopo la notizia del suo nuovo trasferimento qui vicino a dove vivo, sentivo di non poter continuare più a “mentirgli” non doveva cambiare lavoro per me, doveva essere libero di decidere per se stesso, quello che non avevo fatto io per oltre un anno, per cui ci lasciamo poco prima che prendesse la decisione. Adesso mi sento perennemente ansiosa, temo che non sarà mai soddisfatta con nessuno, perchè in passato tutte le relazioni che ho avuto le ho terminate io. Certo ero molto giovane, ma questa credevo fosse quella definitiva, ma al pensiero del matrimonio non mi sentivo più tanto pronta, ho visto cose in lui che mi hanno messo mille dubbi, avevo paura non fosse in grado a sostenermi e che avrei rischiato di sentirmi sola a volte, perchè comunque il suo è un buon carattere ma troppo chiuso e non sempre ben disposto… i miei dubbi ora sono se ci siamo lasciati perchè davvero non andava per me o perchè mi sono ossessionata e sono destinata a finire tutti i rapporti così??? Ho paura di continuare ad amarlo e soffrire sia con lui che senza.

    • Anna Zanon 11 Settembre 2015 at 13:16 - Reply

      Cara Nadia, credo che lei si sia sentita molto delusa dal comportamento del suo ragazzo e questa delusione abbia fatto incrinare il suo sentimento.
      Forse lei ha molto sofferto per la sua decisione di trasferirsi lontano ( decisione presa autonomamente e non con lei) e ancora di più per la lontananza che ha messo in luca una disparità tra il suo coinvolgimento sentimentale e quello del suo fidanzato.
      Adesso che lui si è trasferito vicino per lei non è più la stessa cosa, ha sofferto troppo, ha del rancore verso di lui e non si fida più.
      Questo periodo di lontananza l’ha cambiata: lei ha potuto vedere dei limiti del suo fidanzato, ha constatato che il vostro amore reciproco non era così forte come credeva e si è accorta che poteva avere delle possibilità con altri uomini.
      Ovvio che adesso si senta confusa e abbia dei dubbi ( legittimi).

  38. Clara 12 Settembre 2015 at 09:07 - Reply

    Grazie per questo post che si è rivelato particolarmente utile in questo momento della mia storia. Sto col mio ragazzo da un anno e mezzo e sin
    dall’inizio della relazione lui ha sempre esternato dubbi per me assurdi sulla nostra storia fino a confessarmi l’estate scorsa di essersi autodiagnosticato il Doc. Io studio medicina e nonostante tutto ogni volta (circa una volta al mese) che lui ha un pensiero con ansia che non riesce a gestire me lo tira fuori come un macigno e io non riesco a gestire la cosa in modo razionale e entro nel baratro del Suo Doc permettendo che questo crei una crisi nella nostra storia. Sono episodi che durano poco ma io dopo la giornata di oggi passata a piangere e a discutere sul fatto che lui stia male senza motivo voglio esser d’aiuto e non più d’ostacolo. Ogni volta mi sto come se la colpa fosse mia, come se davvero non mi amasse e se ci fosse qualcosa in lui che non va ma mi dimentico che il suo sia solo un normalissimo pensiero che magari ho avuto anche io ma a cui io non do peso. Che consigli puoi dare al partner di un Docker?

    • Anna Zanon 19 Settembre 2015 at 08:25 - Reply

      Gentile Clara, tutto dipende dalla qualità affettiva del vostro rapporto: se lo sente innamorato cerchi di non dare troppo peso a degli episodi di dubbio che cmq si verificano raramente.
      Diverso se lei lo sente ambivalente e non coinvolto fino in fondo..allora questi dubbi potrebbero significare un disagio nella vostra relazione o una difficoltà del suo ragazzo nell’entrare in una relazione profonda.

  39. Domenico 28 Settembre 2015 at 18:09 - Reply

    Salve dottoressa, mi chiamo Domenico ed ho 25 anni. Le anticipo che il suo articolo è stato l’unico a farmi recuperare un attimo di lucidità, dato che ho scoperto di avere avuto questo doc da relazione! Purtroppo la mia storia è un po’ diversa. Ormai credo di aver perso questa persona, sembra che lei abbia deciso di voltare pagina. Provo a raccontarle la mia storia.
    Ci siamo messi insieme 3 anni fa. Quando la conobbi, stava con un altro che diceva di non amare più, e dopo mesi di tentennamenti lo lasciò per me. Il primo anno fu caratterizzato da alti e bassi, ma ci amavamo alla follia. Già dopo pochi mesi cominciarono i miei dubbi, ma allora non mi domandavo se l’amassi o meno ( perchè ero perso di lei) ma più che altro se era la persona giusta per me. Qualche bugia e diverse incongruenze su delle cose che le chiedevo mi portavano sempre a dubitare di lei. L’unica certezza era l’amore che provavamo l’uno per l’altra, delle volte sembrava un amore morboso, ma solo alcune volte. Anche il secondo anno ci furono alti e bassi, ma ci amavamo ancora tanto. La discesa vera è iniziata l’anno scorso, dopo l’estate praticamente. Lei era rimasta delusa dal fatto che nel mese di Agosto non ero andato a stare per un po’ a casa sua e me lo rinfacciò per tanti mesi. Io, in realtà mi giustificavo col fatto di aver passato 3 giorni di vacanza con lei i primi di Agosto e comunque altri 3-4 giorni è stata lei a venire da me in quel mese; ma continuava a dirsi delusa del fatto che io nn andai da lei. E’ bene anche sottolineare che, studiando entrambi nello stesso Ateneo e abitando anche nello stesso Residence, Agosto è l’unico mese che trascorriamo con le nostre famiglie. Per il resto dell’anno eravamo insieme, quindi. Comunque da qui in poi è stata una continua salita. Sono caduto in un lungo periodo di apatìa, la causa principale era il fatto di essere indietro con lo studio. Da gennaio mi sono messo a preparare un esame molto duro. In quel periodo non pensavo ad altro, non mi interessava di nulla, nemmeno di lei. Preferivo guardare dei talk show politici da solo, piuttosto che averla vicino. Ogni scusa era buona per non stare con lei; era diventata un peso ormai. Non avevo nemmeno voglia di fare l’amore e trovavo sempre delle scuse per non farlo. Inoltre mi dava fastidio qualsiasi cosa lei facesse, anche il modo di apparecchiare la tavola. Quelle poche volte in cui eravamo insieme, era un continuo litigare. Scaricavo le mie frustrazioni su di lei. Lei per sei mesi ha cercato di farmi notare tutte queste cose giustamente, ma non mi importava niente. L’ha fatto in tutti i modi, ma io ero assente. Le sue continue ( e sacrosante) lamentele mi facevano infuriare e mi allontanavano sempre di più. Ero stato inghiottito dai problemi con lo studio e da quelli che avevo a casa, non avevo spazio per le sue lamentele. Così, a metà Giugno, ha deciso di lasciarmi! La prima settimana sono stato un po’ male, ma poi mi sentivo molto più leggero, molto più tranquillo. Ci siamo visti altre 2-3 volte fino alla fine di Luglio; l’ultima volta siamo stati anche insieme. Lei in realtà, fino ai primi giorni di Agosto ci sperava ancora, mi ha fatto capire che voleva spronarmi, che voleva ritrovare quella persona che nei primi 2 anni di storia l’ha resa molto felice. Io le dicevo che mi mancava, che l’amavo ancora. Tuttavia non trovavo la voglia di andare nella sua città a riprendermela! Le scrissi poi verso la metà di Agosto, le scrissi ancora che mi mancava. Lei mi fece capire che stava cercando di voltare pagina, che aveva capito che non la volevo più. Inoltre mi disse che stava iniziando a guardarsi intorno, che stava iniziando ad avere occhi per altre persone. Quella cosa mi fece arrabbiare e cominciai a rinfacciarle che io, nonostante mi sono comportato da egoista, non ho avuto occhi per altre ragazze. Da quel giorno non ci siamo più sentiti. Io, nonostante capii che c’era il rischio di perderla sul serio, rimanevo comunque tranquillo. Ero in un paese dove non c’era niente da fare, ma nonostante questo, ero comunque tranquillo. Infatti spesso domandavo a me stesso come mai non la pensassi più di tanto, come mai non mi veniva voglia di andare a prenderla. Dopo 3 settimane sono rientrato all’università e l’ho vista 2 volte. Ci siamo salutati da lontano, e ancora una volta mi sono sentito abbastanza tranquillo. La svolta c’è stata 10 giorni fa. Io stavo uscendo dal residence e lei rientrava; però stavolta non era da sola, bensì con un ragazzo che la stava abbracciando. In quel momento ho sentito una fitta al cuore, al punto che stavo uscendo per prendere una pizzetta e sono tornato a casa con un pacco di sigarette! Per 10-15 minuti non ho capito nulla. Dopo due giorni l’ho contattata dicendole che non mi aspettavo che mi sostituisse così velocemente. Lei mi ha risposto dicendo che quel ragazzo non è un sostituto e che dopo un anno in cui non l’ho calcolata ha deciso di avere più rispetto per se stessa. Mi disse anche che fu lei a chiedergli di uscire e che si frequentano da un mese! Mi ha detto che non tornerà più indietro, che la mia è solo una questione di orgoglio e di possesso. Io, da quel giorno, sono praticamente a pezzi. Piango in continuazione e penso a lei 24 ore su 24. Non riesco a fare nulla. Addirittura ieri sera ho dimenticato di non aver cenato, e da uno che ha un debole particolare per il cibo è veramente preoccupante. Quello che mi fa stare peggio è la consapevolezza che lei non tornerà mai più, perchè la conosco! Io comunque sto cercando di capire se il mio è davvero amore o se si tratta solo di possesso come sostiene lei. Solo che mi risulta difficile. Penso in continuazione ai nostri momenti più belli, a quanto sono stato stupido. Mi ostino a cercare di capire se l’amavo veramente ma non trovo una soluzione… So che facendo così peggioro le cose, ma continuo a cercare risposte. Non riesco a rimanere lucido. Mi sento terribilmente in colpa, infatti non sono arrabbiato per averla vista con un altro bensì per non averla ascoltata, per non averla amata come meritava. E lei ha fatto tanto per farmelo capire, ma io mi sono arreso alle mie insicurezze. Ho meritato tutto questo, è tutta colpa mia. Non mi perdonerò mai di averla persa. Le ho chiesto un incontro per parlare di persona stavolta, e fra qualche giorno dovremmo vederci. Ho anche scritto una lettera per lei. Mi sento vuoto in questo momento. Ho tirato fuori il peggio di me con l’unica persona che amo. Perchè per me lei è stata la prima e l’unica! Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa, dottoressa. Saluti e grazie in anticipo.

  40. sara 11 Ottobre 2015 at 20:32 - Reply

    salve dottoressa cerco disperatamente certezze, sono stata malissimo in queste due settimane e non riesco a capire il perchè, adesso mi sento lucida come se fossi ritornata me stessa, il mio disagio mi porta a lasciare il mio ragazzo dopo una lunga storia d’amore, fatta di bellissimi momenti, complicità insomma qualcosa che non accade sempre nella vita ovvero di trovare qualcuno con cui sentirsi nudi anche vestiti, soprattutto dopo la morte di mio padre mi è stato vicino come amico e fidanzato ma improvvisamente, qualcosa si accumulava dentro di me e temevo fosse il mio sentimento che stava cambiando e che non volevo accettare, avevo la nausea, febbre, depressione, ho passato giornate vuote ho perso 4 chili, e pensavo sempre di non amarlo più, avvolte ho pensato che forse non ho mai provato amore, ma non è così, questo è successo anche tre anni fa, con tutti questi dubbi sono arrivata a pensare che la scelta giusta fosse stata quella di lasciarsi, non capisco perchè faccio così, lui non è cattivo, sono stata istintiva, il mio ragazzo mi è venuto in contro in tutti i modi ma io niente cercavo consigli disperatamente, non ascoltavo nessuno avevo i paraocchi e l’unico mio pensiero era quello di lasciarlo, come si può fare del male a una persona che si ama, facendo così ferisco lui, me e tutta la mia famiglia, non capisco cosa mi succede, non siamo neanche sposati quindi non ci lega niente ma qualcosa mi fa stare, i primi giorni in cui ci siamo lasciati sono stata davvero male non ricordavo questo dolore dalla morte di mio padre, adesso sono piu ragionevole e non capisco perchè sto ancora male ma meno ansiosa, se dovessi trovarmi in mezzo alla gente soprattutto uomini mi viene il panico, ho sempre paura di avere una malattia, che sia tutto collegato? Purtroppo avrei tante cose da dirle per capire un po di più, ma il mio problema non va via se dovessimo ritornare insieme con il mio ragazzo cosa molto difficile, essendo instabile, credo che potrei sentirmi nuovamente così ho forse il pensiero di sentirmi così già mi stare male ma perchè dottoressa cosa mi succede, vorrei ritornare come prima almeno serena vorrei capire se tutto nasce dai miei sentimenti mutati o fisse che mi creo, una persona che non ama non si comporta così…la ringrazio profondamente

    • Anna Zanon 13 Ottobre 2015 at 10:36 - Reply

      Gentile Sara, a volte si scappa proprio dall’amore..per tante ragioni (perchè si ha troppa paura di legarsi a qualcuno che un giorno potrebbe lasciarci o non esserci più,si teme di non essere all’ altezza oppure si pensa di non potersi meritare la felicità).
      Il suo comportamento tradisce una profonda ferita interiore. Io credo che sarebbe molto utile per lei iniziare un percorso per cercare di capire meglio le profonde paure che la condizionano e che l’hanno spinta a rinunciare ad un legame molto positivo.

  41. Samanta 12 Ottobre 2015 at 17:46 - Reply

    Salve dottoressa
    Le scrivo perché da circa 7 mesi sto con un ragazzo, ma a volte non riesco a capire quello che provo per lui.
    Partendo dal presupposto che questa è la mia prima relazione seria, le precedenti non andavano oltre il mese.
    Io ho conosciuto questo ragazzo 7 mesi fa, anche se conoscevo già precedentemente abbastanza bene la sorella e la sua vita un po’ problematica, all’inizio come è normale c’è stata la reciproca conoscenza, ma fatto sta che lui dopo neanche 2 settimane mi ha detto “ti amo” io non me lo aspettavo perché do molta importanza a queste parole, quindi mi hanno spiazzato, ma sono andata oltre dopo più di un mese mi sona sentita anche io di dirgli ti amo, ma tutt’ora non capisco bene se è davvero così, lui è un ragazzo dolcissimo, premuroso e tutti dicono che si vede che lui è preso da me, ma io mi continuo sempre a fare mille dubbi e paranoie, ed esso disoccupata ne ho di tempo per farmele, molto spesso mi capita di pensare che lui mi stia insieme solo per il sesso anche perché ogni volta che ci vediamo è quello che lui mi chiede, io gli faccio notare che questa cosa mi da fastidio, sul momento mi chiede scusa ma se non proprio il giorno dopo, dopo 2 giorni siamo punto a capo. Un altra cosa che mi da fastidio di lui è il fatto che non voglia mai uscire di casa, lui è un pantofolai nato e quando usciamo si nota che lo fa mal volentieri e solo per me e questa cosa mi da molto fastidio perché io sono totalmente l’opposto ho sempre voglia di uscire a divertirmi……… ecco anche questo è uno dei miei dubbi le diversità che ci sono tra di noi. Poi svariate volte è capitato che parlando lui mi faceva capire che se non ci saremmo visti per un tanto tempo e lui stesse a contatto con una ragazza che ci provi con lui, avrebbe paura che cederebbe alle sue tentazioni, cosa che io odio e per cui litighiamo spesso. Un altra cosa che non sopporto è che quando siamo al telefono non riusciamo ad andare oltre ai 15 minuti di conversazione sensata, o diciamo battute oscene o c’è un silenzio imbarazzante.
    Io non capisco se lui è il ragazzo giusto per me anche perché quando sono con lui le più tante volte sto davvero bene, mi sento amata e protetta, ma allo stesso tempo mi faccio mille dubbi, poi a volte penso addirittura di stargli insieme solo per pena, in quanto non ha per niente avuto una bella vita ed ha sofferto tanto e non vorrei essere per lui causa di altre sofferenze, ma non posso stare con un ragazzo con cui o così tanti dubbi……..
    Che devo fare dottoressa me lo dica lei la prego…………

    • Anna Zanon 13 Ottobre 2015 at 10:24 - Reply

      Gentile Samantha, mi sembra di capire che lei stia bene con questo ragazzo ma allo stesso tempo ci sono degli aspetti del suo carattere che non la convincono.
      Come passate il tempo quando vi vedete? Passate quasi tutto il tempo chiusi in casa a fare l’amore? Il poco dialogo c’è solo al telefono o anche di persona? Credo che in tutti i rapporti soprattutto all’inizio ci siano degli aggiustamenti da fare…e penso che sarebbe utile per lei cercare di mettere meglio a fuoco le ragioni della sua insoddisfazione solo così potrà capire meglio che cosa fare

  42. Miriam 12 Ottobre 2015 at 18:04 - Reply

    Buonasera dottoressa. Le spiego il mio problema e il mio dubbio.
    Ho 22 anni e da un pò di tempo mi sento con un uomo di 35 anni. L’ho conosciuto su internet, quindi siamo un pò distanti, anche se per me questo non significa nulla. A mio avviso l’amore non guarda ne l’eta’, ne la distanza. Ha deciso di comprarmi il biglietto per andare da lui, chiaramente e’ stata anche una mia idea.
    Adesso.. il problema e’ il seguente..
    Non mi attrae fisicamente, ma mi attrae carratterialmente. Il suo carattere e’ splendido. E’ un vero e proprio gentleman, e comprende anche abbastanza bene e con attenzione se ci sono delle problematiche o quant’altro. Ma la mia domanda e’ la seguente..
    Puo’ una relazione davvero funzionare ove non c’e’ attrazione fisica? Non mi attrae per niente fisicamente, come ho gia espresso qui sopra. Sono confusa e ho paura di fare delle scelte sbagliate, anche perchè il biglietto per andare da lui e’ proprio questa settimana. Cosa devo fare? Mi sto soltanto distruggendo il cervello a furia di pensare.

    Grazie in anticipo.

    • Anna Zanon 13 Ottobre 2015 at 09:47 - Reply

      Gentile Miriam,
      mi sembra che i suoi dubbi siano prematuri. Quest’uomo non l’ha mai incontrato neanche una volta. Non le sembra un pò eccessivo pensare a lui già come ad un possibile fidanzato? E’ vero che su internet c’è una forte intesa ma l’incontro dal vivo è un altra cosa e può darsi che incontrandovi di persona non vi piacciate neanche..Il mio consiglio è quello di non caricare di troppe aspettative ( e quindi anche di ansia) questo incontro e di viverlo in modo più rilassato. Lei sta per incontrare una persona interessante, se poi sarà solo un amico o diventerà l’amore della sua vita, si vedrà. Al momento non può saperlo..

  43. Dora 21 Ottobre 2015 at 00:35 - Reply

    Salve dottoressa,
    sono una ragazza di 23 anni in cerca di un’opinione su una situazione che a volte mi angoscia, con una persona a cui tengo molto…
    Sono stata un’adolescente obesa, e questo mi ha segnata molto psicologicamente, come può ben immaginare (i coetanei non sono molto comprensivi a quell’età con chi ha “problemi estetici” così evidenti, figurarsi i ragazzi, con i quali potevo sperare al massimo un’amicizia). Sono poi dimagrita tanto e raggiunto un peso normale, e da lì è cominciata la mia vita, cioè dai 18 anni. I primi approcci oltre l’amicizia con i ragazzi etc… Ma soprattutto, solo un anno dopo, a 19 anni, incontro il ragazzo con cui sto ancora oggi, 27 anni allora (ora 30), non ci siamo più lasciati, nonostante periodi di crisi, anche grandi, perchè lui per certe cose ha un carattere particolare, all’inizio aveva dei lati molto duri da smussare per avere una normale vita di coppia perchè era abituato a stare da solo, aveva avuto solo storie di pochi mesi o incontri occasionali, io sono la sua prima storia di questa importanza… E se da una parte apprezzo molto gli sforzi che obiettivamente fa e tutto ciò che ha fatto poi anche spontaneamente, evidentemente “di cuore”, a volte ho l’ansia che non sia la persona giusta. Insieme stiamo benissimo, abbiamo un rapporto a volte fin troppo d’attaccamento, entrambi, che non pensavo ci potesse essere con una persona così “rude” (per intenderci lui è un un po’ atipico rispetto ai suoi coetanei, perchè ha hobbies come lavorare in campagna e cose del genere, è cresciuto così, anche la sua famiglia è così ed è un tipo di educazione che lascia poco spazio alle “smancerie” o ad una vera educazione su come trattare una donna e queste cose, non so come spiegarmi bene). Comunque, ciò che più mi turba è il fatto che abbiamo interessi a volte molto diversi, a volte penso che mi “tarpi le ali” perchè magari lui pensa già ad una famiglia quando magari io vorrei realizzarmi all’università e nel lavoro, prima di lui sognavo anche di andare all’estero, chissà, a vivere o lavorare, ora che ho lui mi dispiacerebbe troppo andarmene, perchè lui non potrebbe/vorrebbe seguirmi (è molto legato al posto dove abitiamo e poi ha un lavoro fisso che al giorno d’oggi è oro!)… A volte queste cose non mi pesano affatto, penso e so che lui è tra le cose più importanti e belle che ho e ben vale dei sacrifici, altri mi prende un senso di soffocamento che non so spiegarmi. Questa cosa si è acuita ultimamente, cioè mi spiego meglio, sono diventata molto più intransigente se così si può dire nei suoi confronti, dall’ultima grande crisi che abbiamo avuto, che mi ha fatto soffrire tantissimo. Ora è tutto risolto, ma la ferita rimane aperta e ho paura che farà una fatica immane a richiudersi, sempre che ci riuscirà. Cercherò di spiegare in poche parole: abbiamo avuto un periodo in cui la nostra attività sessuale scarseggiava, e io già insicura del mio fisico causa passato da ex obesa pensavo di impazzire, alla fine gliene ho parlato, lui non sapeva rispondermi, diceva che era un periodo, io continuavo a volerne parlarne quasi ossessivamente, era diventato un incubo, una fissa per me, e lui alla fine mi disse, quasi forzato da me e con il dispiacere negli occhi, che a volte era un po’ frenato nei miei confronti per una serie di fattori, tra i quali il mio grande imbarazzo, evidente in quei momenti (sempre dovuto alla percezione di me stessa), e anche il fatto, mi confessò allo stremo, che il mio corpo a volte gli sembrava di una persona un po’ più grande di me, e questo glielo sottolineavo anche io in primis coi miei comportamenti di ritrosia (si riferisce a cose che seppur lievi ho dovute al grande dimagrimento: smagliature un po’ profonde sui fianchi, ad esempio, pelle un po’ poco tonica ad esempio sotto le braccia, cose che forse anzi quasi sicuramente potrei migliorare con della ginnastica, ma che già vedevo ingigantite, dopo averle sentite uscire dalla sua bocca sono diventate come la mia malezione). Lui poi mi ha spiegato che mi ama, che comunque avevo capito male se dalle sue parole avessi inteso che fisicamente non gli piaccio per nulla, c’erano solo queste cose e si è sentito di dirmele apertamente in quella fase di super litigate e stress da parte mia, che sa che posso migliorare comunque volendo e magari dirmelo mi avrebbe spronato, che voleva il meglio per me, si sentiva molto in colpa e mi ha parlato a lungo, quando ha visto che io l’avrei quasi lasciato per questo (stavo soffrendo troppo, poi per il troppo amore nei suoi confronti non ce l’ho fatta e ora anche grazie a lui abbiamo recuperato la normalità e la serenità in tutti i sensi, salvo questa ferita enorme ancora aperta in me). Questo episodio si spiega anche con una parte di lui che stona con tutto il resto del suo carattere, che comunque anche se duro e spigoloso è di fondo buono e semplice: da piccolo è stato anche lui grasso, elementari e medie, ed essendo orgoglioso a livelli quasi incredibili ci ha sofferto molto, perchè amici e famiglia comunque com’è quasi normale purtroppo, senza cattiveria ma comunque lo deridevano (gira una storia nella sua famiglia, ad esempio, di un video famoso che gli ha fatto una cugina ad una cena coi parenti in cui lui mangia di gusto, che è stato visto tante volte per ridere da tutti i parenti)… E quindi a volte ha una sorta di repulsione del grasso e tutto ciò che lo riguarda, lo noto anche a tavola, si controlla molto più di quanto un uomo come lui, per nulla “moderno” o attento alla “moda” o fissato con queste cose farebbe, ha proprio il terrore di ingrassare. In parte l’ho “perdonato” (oddio, forse non del tutto) proprio perchè sapevo queste cose… Però tra tutto sto dubitando sul fatto che possa essere quello giusto. La cosa mi fa soffrire tantissimo perchè lo amo da morire, e non credo sia solo perchè è stato il primo per tutto, come molte mie amiche mi dicono. Sento proprio che per com’è fatto, per la sua durezza che sono riuscita a sciogliere, per il fatto che sono la prima con cui ha fatto e per cui ha fatto certe cose abbiamo un rapporto speciale, bello profondo… Però come le ho detto ci sono questi spigoli, che a volte pungono più di quanto dovrebbero. So che più che una domanda sembra un racconto, ma terrei tantissimo ad avere una sua opinione.
    La ringrazio per l’attenzione e mi scuso per la lunghezza di questo commento!

    Dora, Latina

    • Anna Zanon 22 Ottobre 2015 at 09:59 - Reply

      Gentile Dora, mi sembra evidente che lei si sia sentita molto ferita dal disinteresse sessuale del suo ragazzo e da questi suoi commenti che l’hanno ferita proprio nel suo tallone d’achille. Questa ferita le impedisce di lasciarsi andare come prima e le hanno insinuato il dubbio di non piacere abbastanza al suo ragazzo.
      Forse inconsciamente si chiede se il suo ragazzo la ami veramente, dal momento che non riesce ad accettare delle sue imperfezioni fisiche.
      Io credo che dovreste affrontare insieme tutto questo.

  44. Simonetta 21 Ottobre 2015 at 21:49 - Reply

    Salve dottoressa, ho letto poco sopra che non può rispondere a tutti ma io ci tento.. ho 37 anni e il mio ex 45 anni, fidanzati da 2 anni una storia a distanza, mi ha lasciata a luglio dicendomi che non aveva progetti in comune con me e che la distanza era troppa (200 km), mi ha lasciata al telefono.. successivamente sono venuti fuori altri motivi come è da molto tempo che aveva dei dubbi sull’amore che prova per me, mi dice che non mi ama più poi che non lo sa e alla fine (a distanza di pochi giorni) non mi ama e che quindi non mi può dare ciò che voglio cioè una convivenza. Nella decisione di lasciarmi dice che ha influito un viaggio all’estero fatto ad aprile di quest’anno con una coppia di amici suoi, viaggio che purtroppo non è andato benissimo perchè io ero imbronciata per dei suoi comportamenti e lui freddo e distaccato per i miei comportamenti, io gli avevo anche chiesto di parlare per capire e risolvere ma lui non voleva parlare, al rientro di questo viaggio durato 3 giorni, mi voleva lasciare dicendo che avevamo troppe diversità, poi alla fine siamo rimasti assieme e da poco mi lascia. Ci sono delle cose che non mi convincono come il suo accorgersi che non mi ama perchè si sentiva oppresso e premetto che aveva molta libertà, chiedevo solo un minimo di presenza nei miei confronti, poi dice che fa l’amore con me ma non mi ama.. Ora è dal 1 ottobre che non lo sto più cercando, lui sta tenendo il silenzio, nonostante mi abbia detto che mi vuole bene e vorrebbe rimanere nella mia vita ma non stare assieme, solo che non lo sta facendo, ho provato anche a riconquistarlo ma ripete che non mi può dare ciò che voglio, non so se sia il caso che cita nell’articolo, spero in una sua risposta dottoressa, ultima cosa premetto che lui è separato, il giorno prima delle nozze ha manifestato i suoi dubbi nello sposarsi con la sua famiglia.. Grazie dottoressa per questo spazio

    • Anna Zanon 22 Ottobre 2015 at 09:51 - Reply

      Gentile Simonetta, la mia impressione è che quest’uomo abbia paura paura dell’impegno..Non si lasci agganciare dall’ambigua frase ” vorrei restare nella tua vita ma senza stare insieme” ( tradotto : non voglio stare con te ma siccome stare da solo mi fa paura, voglio sapere che tu ci sei nella mia vita come ruota di scorta)
      Se legge l’inglese le consiglierei la lettura del libro, acquistabile su Amazon ” Yes, No, Maybe” che affronta proprio queste tematiche.

  45. Angelica 28 Dicembre 2015 at 11:22 - Reply

    Salve,
    non so se riceverò mai una risposta a questo messaggio ma sento l’esigenza di chiedere il parere di uno specialista riguardo la mia situazione. Sono fidanzata da 7 anni e da mesi non so più se voglio impegnarmi ancora in questa relazione. Da un po’ di tempo le cose tra noi non sono più rosee, come se ad un certo punto non riuscissimo più a soddisfare le esigenze dell’altro. Per esempio, io non mi sento protetta a causa del suo atteggiamento catastrofico nei confronti dei problemi e della vita in generale (il che mi rende impossibile immaginare un futuro felice insieme), mentre lui mi accusa di non dargli le attenzioni che merita e di non riuscire a sostenerlo in un momento della sua vita in cui è meno sereno.
    Lui è molto innamorato e, essendosi reso conto che il rapporto si è incrinato, è diventato ossessivo e possessivo allontanandomi ancora di più. La situazione è logorante. Non sono felice ma non riesco a prendere una decisione perché ho paura che potrei esserlo ancora meno senza di lui.

    • Anna Zanon 1 Gennaio 2016 at 17:54 - Reply

      Prima o poi l’innamoramento finisce e si passa una fase in cui i difetti dell’ altro diventano visibili e a volte insopportabili. Ogni relazione ci costringe a fare i conti con i limiti, i nostri e quelli dell’ altro che non è mai come noi lo vorremmo.
      Solo lei può sapere, facendo un bilancio degli aspetti positivi e negativi del vostro rapporto, se ne vale la pena..

  46. Mara 29 Dicembre 2015 at 23:31 - Reply

    La ringrazio per questo articolo, il suo forum mi sta aiutando tantissimo a dare un senso a tutto ciò che sto vivendo ora, in modo da poter reagire consapevolmente. In particolare questo articolo mi ha fatto capire molte cose riguardo la situazione che sto vivendo con il mio ormai ex ragazzo. Le ho scritto un commento su un altro articolo (che trattava della paura di impegnarsi), dove racconto com’è andata la mia storia e chiedevo consigli su come agire. In breve, è stata una storia di 5 mesi che era iniziata bene e stava proseguendo ancora meglio. Sono stata lasciata dopo che lui ha ponderato per circa una settimana (nella quale non ha dormito, ne mangiato) per poi lasciarmi tra le lacrime e con la nausea tipica correlata all’ansia. I motivi erano che non era pronto per una storia seria, che non era sicuro dei suoi sentimenti e che una decisione presa alla sua età (28 anni) aveva un peso e non poteva prendermi in giro tenendomi in sospeso se non era sicuro, inoltre non ero il tipo di donna adatta a lui e lui non era l’uomo che poteva darmi ciò che richiedevo. Ora sono in momento di ‘silenzio stampa’ durante il quale non voglio cercarlo, voglio prima rimettermi in piedi perché mi ha provocato un forte dolore dal quale è difficile rialzarsi, per poi affrontare la situazione se reputerò che ne varrà ancora la pena. Lui ha sempre sofferto d’ansia e io penso che questa decisione sia stata data da paura, pensieri ansiosi e persistenti, auto convinzione e pareri imparziali di amici. Inoltre nell’ultimo periodo di relazione ero sottotono quindi incapace di essere la ragazza allegra e positiva di sempre. Non so se dopo solo 5 mesi si possa parlare di amore, io ho bisogno di tempo per sviluppare sentimenti profondi, però stavo cominciato a lasciarmi andare. Il punto è, se è vero che mi ha lasciato per paura, potrebbe tornare sui suoi passi e rendersi conto che le cose non andavano poi così male? Lui dice che le lacrime erano perché gli dispiaceva ferirmi e parla della relazione con dolcezza, come se fosse un ricordo prezioso del quale è grato. Posso in qualche modo fargli rendere conto della situazione? La ringrazio ancora per lo splendido forum che mi sta aiutando a capire molte dinamiche della mente umana.

    • Anna Zanon 1 Gennaio 2016 at 16:28 - Reply

      Buongiorno, grazie per i complimenti! Mi sembra di capire che il suo ragazzo abbia paura di un legame profondo..Tutto dipende da quanto è radicato il problema…

  47. Emma 8 Febbraio 2016 at 12:19 - Reply

    Salve Dottoressa, spero che troverà il tempo di leggere queste righe.
    Sono in un periodo di confusione con il mio ragazzo. Stiamo insieme da più di 7 anni, ci siamo conosciuti come amici prima che io prendessi la decisione di provare come una coppia. Lui è stato molto paziente con me, che non ho un carattere semplice…ha 3 anni in meno di me e forse questa differenza d’età ora ho iniziato a sentirla. Anche se so bene che l’età non conta, quanto la maturità di testa e sentimenti. E credo sia questo il punto: io mi vedo prendere direzioni diverse dalle sue. Il nostro problema più grande è l’incapacità di comunicare come vorrei. Siamo entrambi persone introverse e riservate e anche se ovviamente dopo gli anni passati c’è molta “complicità” nello stare insieme, dal mio punto di vista non c’è il dialogo che dovrebbe esserci in una coppia matura. Questa cosa gliel’ho fatta presente diverse volte, ma lui forse non capisce ciò che voglio dire, perchè per lui il problema non esiste! Io sento diverse mancanze, mi manca la sua “presenza”, uno sguardo di vera complicità che dopo tanti anni dovrebbe esserci, a volte lo sento così lontano…e questa cosa fa, di conseguenza, fa sì che mi allontani da lui e magari cerco, anche solo con lo sguardo qualcuno in grado di capirmi, di guardarmi dentro come lui non fa. Non voglio dare tutte le colpe a lui, perchè anzi so che è il suo carattere ad essere così, un pò distratto, che non lo fa apposta e che a me ci tiene, ma a me non basta più. Sicuramente il punto è anche che io nel tempo ho lasciato che la mia vita girasse solo intorno a lui, mi sono tagliata fuori dal mondo e così facendo non ho avuto altre cose su cui concentrarmi se non lui e il nostro rapporto. So che è una cosa insana per una coppia e ora sto cercando di riprendere in mano la mia vita (siamo in “pausa”….per scelta mia). Non so se avete qualche consiglio da darmi, ma non riesco a capire se l’amore che, naturalmente, provo ancora per lui, sia quell’amore forte in grado di andare avanti e cercare di aggiustare le cose. A volte penso che non ho voglia di impegnarmi per farle funzionare e non capisco se è per mia pigrizia personale o perchè sono semplicemente stanca di questa storia. Sono molto confusa e questa storia della pausa non so quanto riesco a reggerla. Grazie per l’attenzione.

    • Anna Zanon 8 Febbraio 2016 at 22:23 - Reply

      E’ sempre difficile dare un opinione basandosi sulle poche righe di una mail. Quello che traspare dalla sua lettera è che lei cerca di fare di questa relazione la sua unica fonte di felicità, aspettandosi una relazione perfetta. Un uomo non è un amica del suo cuore. Il mio consiglio è quello di non concentrarsi sulla relazione ma sulla sua vita, riprendendo in mano i suoi interessi e le sue amicizie, se lo farà riuscirà a godersi di più quanto c’è di buono con il suo lui

  48. Sara 16 Febbraio 2016 at 01:08 - Reply

    Grazie mille di cuore dottoressa. Più leggevo l’articolo e più piangevo, è stata utilissima. Da un anno ho chiuso una relazione con una persona della quale ero innamoratissima e questa persona mi ha fatta stare molto male. Adesso sto con un ragazzo meraviglioso, ma ogni tanto mi venivano i dubbi e mi saliva l’ansia perché non riuscivo a capire come mai non ero travolta dalla passione e dopo 7 mesi non riesco a dirgli che lo amo. Pensavo che forse non era quello giusto perche la nostra storia non era molto passionale, eppure sentivo che non l’avrei potuto lasciare perché per me lui è importantissimo e non potrei mai vederlo con un’altra. Ora capisco che io stessa stavo uccidendo la passione e i sentimenti pensando sempre a cosa avrei dovuto provare e paragonandolo ad altre storie. non c’è bisogno di paragoni o di pensare, io lo amo. È stupendo dirlo, IO LO AMO. Ora sì che sto meglio, all’improvviso mi è passata l’ansia e il dolore allo stomaco, mentre appena pensavo di lasciarlo stavo sempre peggio. La ringrazio dottoressa. Volevo renderla partecipe dell’aiuto che è riuscita a darmi. Buon lavoro.

  49. Rita 4 Marzo 2016 at 14:08 - Reply

    Buon pomeriggio Dott.ssa,
    “Vagando” su internet mi sono trovata a leggere il suo articolo e a identificarmici parecchio. Le voglio raccontare la mia storia che
    è iniziata a marzo del 2015. Ero madre da due anni e poco più e ho iniziato a sostenere a distanza un bambino del Benin. Le vicende e le storie raccontate su internet da questa fondazione hanno iniziato a essere un mio pensiero fisso, tanto che passavo la maggior parte del mio tempo a leggere storie tristissime di bambini malnutriti. Adottai a distanza il secondo bambino…ma la mia vita personale iniziava a “cadere a pezzi”…Mi ritrovavo a guardare la mia bambina e a non pensare a lei..ma a tutti gli altri bambini che non avrei potuto aiutare…ero ossessionata dal fatto di non riuscire e di non poter fare altro per loro. Piangevo…e basta. Questo senza mai pensare di avere altri problemi…nella mia vita personale. Sono riuscita a superare un pochino questo momento…continuando a sostenere i due bambini, ma eliminando qualsiasi contatto con la fondazione…Le cose sono andate decisamente meglio. Mi rendevo conto però che non ero più in grado di guardare un telegiornale, o di venire a conoscenza di un lutto che riguardasse bambini, per farlo diventare un lutto personale. Io soffrivo come se fosse mio figlio. E allora mi son detta…sono madre….quando si diventa madri lo si diventa di tutti i bambini del mondo…Ma ora il mio malessere si è spostato sul mio matrimonio, su mio marito, E tutto è partito da una divergenza di opinioni sulle adozioni omosessuali. Abbiamo opinioni diverse…e questo mi ha portato a pensare che forse non lo stimo come dovrei, che forse lui non è l’uomo che vorrei al mio fianco. Mi è stato detto che mi faccio problemi inesistenti. Ma ora mi chiedo se tutto quello che mi è successo in quest’ultimo anno non sia collegato…forse cambio solo oggetto della mia ossessione…e ne cerco uno nuovo. Marito e moglie devono avere la stessa identica visione del mondo, e di cosa sia giusto o sbagliato? O sono io che cerco una perfezione di coppia che non può esistere? La ringrazio per il suo tempo

    • Anna Zanon 6 Marzo 2016 at 21:58 - Reply

      Le rispondo volentieri. I dubbi che lei prova verso suo marito non mi sembrano la causa del suo attuale malessere che invece ha radici antiche. Ho l’impressione che lei sposti su suo marito il senso di solitudine ed essere poco amata che provava da piccola.
      Questo interesse così totalizzante per i bambini malnutriti mi fa pensare che in lei ci sia una piccola bambina che non ha ricevuto abbastanza amore..
      Credo che sia giunto il momento in cui lei si occupi finalmente di se stessa, di dare calore ed amore a quella sua parte bambina che si è sentita forse poco ” nutrita affettivamente” e poco capita.
      Persino nelle coppie migliori ci sono degli aspetti di incompatibilità e un rapporto basato su una comunione perfetta di cuori appartiene più all’ideale che alla realtà.

      • Rita 7 Marzo 2016 at 16:22 - Reply

        Gentilissima Dott.ssa, la ringrazio per la sua celere risposta. Non le nego che mi ha fatto piangere. Io sono figlia di una “madre triste” e di un padre inesistente dal punto di vista affettivo. Mia madre nonostante il suo disagio non mi ha fatto mancare mai l’affetto. Non ho avuto una bella infanzia e neppure una bella adolescenza, ma sono sempre stata forte. La maternità ha fatto riemergere tutto questo?
        La ringrazio ancora.
        Rita

  50. Anna 9 Marzo 2016 at 14:53 - Reply

    Gentile dottoressa,
    La ringrazio per questo articolo molto interessante in cui purtoppo mi sono in parte rispecchiata.
    Ho 26 anni e sono in un momento della mia vita in cui l’ansia gioca un ruolo molto importante, in tutti I campi, dal lavoro, alla famiglia e ora anche nel rapporto di coppia. Sto con il mio attuale ragazzo da poco piu’ di un anno. Devo ammettere di non averlo mai trovato attraente e di non aver mai apprezzato il suo modo di baciarmi, ma ho sempre considerato questi aspetti secondari e superficiali ed in effetti nei primi mesi la relazione nel complesso andava abbastanza bene. L’intesa sessuale non e’ mai stata delle migliori, in ogni caso all’inizio non c’erano particolari problemi. A dirla tutta inizialmente io sembravo molto piu’ coinvolta di lui che si comportava in maniera piu’ distaccata. Col passare dei mesi la situazione si e’ capovolta: lui si e’ dimostrato sempre piu’ coinvolto mentre da parte mia il sentimento non cresceva allo stesso modo. Onestamente credevo fosse un problema di tempistica: credevo semplicemente di aver bisogno di piu’ tempo di lui per maturare questo tipo di attaccamento. Nel mentre la situazione si e’ fatta piu’ seria: abbiamo conosciuto i rispettivi genitori, lui e’ venuto a vivere nel mio appartamento (lavoriamo all’estero e gli affitti sono molto cari, in un momento difficolta’ e mi ha chiesto di venire a vivere da me per qualche mese). In procinto di iniziare la convivenza i miei dubbi si sono ingigantiti in vista di un passo cosi’ importante non sufficientemente programmato, avevo molta paura dell’invasione dei miei spazi ma mi consolavo per il fatto che sarebbe stata una cosa temporanea. Lui e’ una persona molto bella, genitle, mi fa ridere, mi sostiene e mi supporta e mi aiuta in molte occasioni (ho sofferto di attacchi d’ansia e sono in terapia in questo momento). Tuttavia alcuni aspetti del rapporto vanno sempre peggio: in primo luogo la passione. Onestamente non avverto piu’ alcuna passione o attrazione fisica nei suoi confronti. Ogni volta sapere di dover avere un rapporto con lui e’ quasi una tortura e questo si riflette su altri aspetti della relazione. Credevo che questo fosse l’elemento chiave e che se fossimo riusciti a recuperare la passione saremmo riusciti a risolvere i nostril problemi, cosi’ gliene ho parlato e abbiamo cercato dei modi di migliorare questo aspetto, con scarsi risultati. Tutt’ora nonostante veda i suoi sforzi vivo il rapporto sessuale abbastanza male. Nel mentre ho notato altre cose: non riesco piu’ a dirgli che lo amo, sono stata via due settimane per lavoro e mi pesava enormemente sentirlo per telefono, inoltre durante questo periodo non ho mai pensato ne gli ho mai detto che mi mancava. Allo stesso tempo inizio ad essere intollerante verso alcuni lati del suo carattere. Ad esempio nonostante sia una persona molto intelligente a volte sembra che dipenda da me, nelle cose di tutti I gorni prende raramente l’iniziativa, gestisce molto male le sue finanze, si proprone degli obbiettivi (dimagrire o finire un progetto) e poi trova ogni volta mille scuse per non fare cio’ ceh si era proposto, a volte sembra che abbia paura di me e mi chiede scusa anche senza motivo. Ogni tanto mi sento un po’ sua madre, e considerando che ho perso la mia a 12 anni, credo di volere accanto una persona piu’ forte e decisa. Nonostante sia una persona ansiosa, in passato non ho mai avuto problemi di doc da relazione: ho avuto una relazione di 5 anni finita perche’ il sentimento era scemato da entrambe le parti (anche con questo ragazzo la sfera sessuale non andava affatto bene), un altro rapporto di un anno e mezzo, conclusosi perche’ il mio ragazzo non era Innamorato di me. In entrambi i casi ero molto sicura dei miei sentimenti e che la persona al mio fianco fosse quella giusta per me (almeno in quel momento). E’ un peridodo di grande crisi per me perche’ la maggior parte della mia vita e’ dominata dall’ansia, ma credevo almeno di avere le idee chiare almeno sui miei raporti interpersonali. Leggere questo articolo invece mi ha fatto dubitare che la mia ansia stia invadendo anche questo ambito facendomi vedere cose che non sono. La mia terapista non mi aveva mai accennato della doc da relazione (immagino stia valutando la situazione),da quello che le ho scritto crede di potermi dare un indicazione su cosa sta accadendo? Ha qualche consiglio da darmi?
    La ringrazio molto per il servizio che offre su internet.
    Le mando i miei cordiali saluti.
    Anna

    • Anna Zanon 11 Marzo 2016 at 10:48 - Reply

      Gentile Anna, sono un pò restia nel rispondere alla sua lettera perchè la sua mi sembra una situazione un pò delicata e che va approfondita. La mancanza di attrazione fisica sin dall’inizio di una relazione è un segnale importante..forse lei di questo ragazzo non si è mai innamorata, malgrado le sue tante qualità e la convivenza ha acuito la sua insofferenza.
      D’ altro canto mi chiedo se avendo perso la madre a 12 anni, lei non si sente a disagio tutte le volte che qualcuno le viene troppo vicino. Mantenere il distacco dal punto di vista fisico è un modo inconsapevole per creare la distanza in una relazione, per non innamorarsi e per non dipendere da qualcuno che un giorno potrebbe abbandonarla e non esserci più. Forse lei sceglie inconsapevolmente partner che non l’attirano troppo per scongiurare il rischio di innamoramento/ dipendenza

  51. Andy 2 Aprile 2016 at 22:07 - Reply

    Salve Dott.ssa,
    ho appena terminato di leggere l’articolo, ma non voglio raccontarle la mia storia, che è chiaramente quella di tutte le altre ragazze e donne che Le scrivono. Ho pensato spesso alla possibilità di essere affetta da dipendenza affettiva, riconoscendo che ho paura di stare sola e che spesso mi sono aggrappata consapevolmente a persone di cui non avevo stima solo per insicurezza. Stavolta però provo un profondo affetto per l’uomo che ho accanto. Ciononostante, ho paura anche così. Ci stiamo lasciando, io lo sto lasciando, per la sindrome dell’abbandono, perché ho paura che non stiamo facendo passi avanti, che la comunicazione sia stata inquinata dalla conoscenza delle debolezze dell’altro. Aggiungo per autocommiserazione che dopo anni di impegno lavorativo (mi piace molto e mi sfoga lavorare) sono disoccupata e la cosa certamente mi avrà confuso ulteriormente. Non capisco se quello che voglio è un nuovo inizio con lui o con me.

    Mi dica qualcosa che mi faccia capire almeno la direzione.
    Grazie mille.
    Andy

    • Anna Zanon 7 Aprile 2016 at 10:13 - Reply

      Gentile Andy, penso che ti potrebbe essere utile un colloquio con uno psicologo in modo da poter capire meglio. Questa è l’unica indicazione che mi sento di darle

  52. Alessia 3 Aprile 2016 at 11:07 - Reply

    Salve dottoressa, ho trovato questo sito per puro caso, navigando e cercando risposte. Mi scuso per la giovane età e per il tempo che le ruberò. Ho 16 anni e io e il mio ragazzo stiamo insieme da 2 anni. È un ragazzo meraviglioso, dolce e sensibile! Siamo due opposti, lui è un ragazzo calmo che ama la tranquillità e preferisce la solita serata film e cioccolata. Io sono sempre in movimento, amo divertirmi e sperimentare cose nuove. Le mie crisi sono iniziate all’alba del 14esimo mese(maggio), ma abbiamo deciso insieme di cercare di sistemare le cose. Successivamente di nuovo a Giugno, Agosto, Settembre e infine Ottobre nella quale (invaghendomi di un’altra persone) ho deciso di lasciarlo. Il 9 Gennaio lui decide di volermi parlare e dopo una lunga discussione decidiamo di riprovarci. Da quel giorno lui non è più lo stesso è un po’ più schivo per paura di rimanerci di nuovo male per una mia ricaduta. Ultimamente ha raggiunto il limite di sopportazione tanto che avevo davvero deciso di chiuderla per sempre, ma come sempre abbiamo deciso di riprovarci. Ieri mi ha regalato una collana e accanto ad essa un bigliettino con scritto “scusa per tutto, ti amo tantissimo” e mi sono resa conto che tutto quell’amore che in verità lui prova per me, forse non me lo merito e gli ho parlato dei miei dubbi facendolo piangere a dirotto. Prima di tornare a casa lui mi ha detto:”Allora lasciami” ma io come tutte le volte non ne ho avuto il coraggio.
    Mi sento sempre così confusa, non ce la faccio più, non so che fare. Se stando con lui mi perdo i giorni più belli dell mia adolescenza? O stando con lui mi assicuro una bella storia d’amore ma sempre ricca di dubbi? Lui vuole continuare, ma ha paura che io abbia una ricaduta. Mi aiuti, la prego.

    • Anna Zanon 7 Aprile 2016 at 10:10 - Reply

      Cara Alessia, più che doc da relazione, il tuo problema è che hai sedici anni e sei fidanzata da quando ne avevi 14. Credo che in te ci sia un conflitto: da un lato vuoi bene a questo ragazzo, dall’ altro avendo una storia seria in età così giovane senti di perderti molte esperienze e molte occasioni di incontro, per cui insorgono dubbi e crisi.

  53. Alex 16 Aprile 2016 at 09:18 - Reply

    Salve dottoressa, le scrivo perché ho un problema che mi affligge costantemente… Sono un ragazzo di 26 anni fidanzato da sei mesi con un altro ragazzo più piccolo, di 20 anni. Ora il nostro rapporto è giunto al capolinea e sembra ormai irrecuperabile poiché da parta sua c’è una totale sfiducia nei miei confronti e un blocco nel continuare la relazione. Per lui è stato un colpo di fulmine, sin dal primo momento ha dato anima e corpo per me, io, al contrario, uscivo da una storia d’amore sofferta e non riuscivo più a lasciarmi andare in amore. Tuttavia, il suo corteggiamento serrato e la sua dolcezza mi hanno conquistato e all’incirca dopo tre mesi ho deciso di ufficializzare anche io il rapporto.. fatto sta che tre mesi fa scopre una mia conversazione sul cellulare con un altro ragazzo e si infuria.. da lì capisco che tiene davvero a me così come comprendo io stesso di tenerci a lui..da quel momento il mio amore nei suoi confronti è cresciuto a dismisura mentre il suo sembrava in battuta d’arresto, per poi diminuire progressivamente.. lui sostiene di tenerci a me ma di non riuscire a superare quell’episodio pur non trattandosi di un tradimento vero e proprio ma solo di una conversazione.. io mi sono pentito di quello che ho fatto, di averlo ferito e ho fatto di tutto per rimettere a posto le cose.. ma lui non sembra più quello di un tempo.. cosa posso fare per recuperare il rapporto e non farlo terminare? è vero ciò che mi dice lui, ovvero “che non riesco a tenermi strette le persone e le rivoglio soltanto dopo averle perse”? Lei cosa ne pensa? Grazie per la sua disponibilità

    • Anna Zanon 18 Aprile 2016 at 09:52 - Reply

      Caro Alex..la situazione è un pò complessa e non posso sulla base di poche righe della sua mail capire come lei ” funziona” o se ci sono dei blocchi psicologici o inquadrare le dinamiche del vostro rapporto. Forse la chiave di lettura è un pò più semplice: non sempre l’innamoramento degli inizi si trasforma in amore.

      • Alex 20 Aprile 2016 at 09:25 - Reply

        La ringrazio davvero tanto.. è proprio quello che penso anche io! Il suo innamoramento è paragonabile a un fuoco di paglia, si è spento e non si è trasformato in amore.

  54. BIANCA 20 Aprile 2016 at 20:55 - Reply

    Buonasera dottoressa,
    le avevo scritto più di un anno fa (13 e 22 febbraio 2015) ed, alla fine, nonostante i miei dubbi, ho lasciato il mio fidanzato (dopo un anno e mezzo di relazione), non riuscendo più a gestire le crisi di nausea, vomito e depressione che mi venivano quando ero con lui.
    Ora sono uscita due volte con un ragazzo che mi piace parecchio, sempre conosciuto tramite internet, ma già sin da ora provo (per adesso in sua assenza) crisi di nausea e depressione e forte ansia legate al pensiero di questo nuovo legame.
    Ho la netta sensazione che si tratti di ansia da relazione e vorrei tanto un suo prezioso consiglio su, se anche lei la ritiene tale, come fronteggiarla (la sola psicoterapia non mi aiuta).
    Grazie molte

    • Anna Zanon 21 Aprile 2016 at 07:55 - Reply

      Se è già in psicoterapia, cerchi di restare nella relazione e veda un pò come evolva la sua ansia..in quali occasioni si attiva, quali pensieri la innescano, se diminuisce o aumenta..Se farà così potrà capire meglio la natura del suo problema..

  55. martina 27 Aprile 2016 at 07:59 - Reply

    Salve,
    ho lasciato la mia ragazza perche continuavo a pormi queste domande , poi ho conosciuto un’altra persona con cui le cose sembravano andare bene ma poi mi sono tornati dubbi verso la mia ex e adesso non so più cosa fare.. secondo lei il mio è un doc? ora come ora ho deciso di non sentire e vedere ne la mia ex ne l’altra persona.. ma non so come potrei arrivare a una decisione giusta e che mi faccia stare bene veramente

  56. concetta 4 Maggio 2016 at 11:55 - Reply

    Cara Dottoressa,

    il suo articolo capita al momento giusto. Vivo una relazione da due anni con un uomo piu’ grande di me con il quale vivo momenti di felicita’ e come in tutte le coppie, credo, momenti di grande contrasto.
    Premetto che sono una persona ansiosa da tutta la vita e sono consapevole purtroppo di affrontare tutte le grandi decisioni con quell pizzico di paura ed agitazione.
    Le scrivo perche’ nel corso di questi due anni (1 di fidanzamento ed 1 di convivenza) ho provato diverse volte la sensazione che il mio LUI non fosse quello giusto. Dopo ogni discussion, ogni litigio o incomprensione, il mio cervello ansioso sviluppava tutta una serie di dilemmi esistenziali, di domande e dubbi.
    Conoscendomi ho sempre evitato di farmi condizionare dalla mia ansia e forse paura di una relazione e non ho mai chiuso la storia, cercando di vedere sempre I lati positivi. Non ho mai avuto la certezza di amarlo.
    Adesso abbiamo progetti per il futuro, ma quel piccolo dubbio che ho sempre avuto nella mia testa mi impedisce di andare Avanti ed ho deciso di prendermi del tempo.
    Crede che la mia sia solo ansia da relazione o che la mia scelta sia stata ponderata?
    Sono molto confusa, la paura di perderlo e’ tanta, quella di aver preso una decisione sbagliata idem, ma anche il dubbio che io abbia trascinato questa relazione troppo a lungo nonstante le differenze ed I problemi.

    Se rifletto sul nostro rapport trovo diversi problemi, probabilmente normali in una coppia, o forse no, non ne ho idea, ma il dubbio persiste e non mi fa essere completamente serena. E non e’ giusto ne’ per me ne’ per lui.

    La ringrazio per il suo tempo.

    • Anna Zanon 4 Maggio 2016 at 21:08 - Reply

      Buonasera, non è sempre possibile inquadrare una situazione complessa basandosi su poche righe. Il mio consiglio è quello di mettere un pò meglio a fuoco il suo malessere attuale nella relazione parlandone con un professionista.

  57. Elena 20 Maggio 2016 at 01:05 - Reply

    Salve dotttoressa,
    ho 26 anni, il mio partner ne ha 37 e stiamo insieme da quasi 3 anni.
    Dopo sei mesi che si siamo conosciuti siamo partiti e siamo tutt’ora all’estero.
    Entrambi lavoriamo full time con orari molto diverssi, ma a breve inizieró un nuovo lavoro e finalmente potremmo passare del tempo insieme.
    Abbiamo giá in mente di iscriversi entrambi in palestra per condividere un pó di tempo insieme fuori di casa.
    Entrambi siamo molto stressati per il poco tempo passato insieme, ma sopratutto per la residenza di cui siamo in attesa; un processo molto lungo che non ci permette di progettare il nostro futuro edil nostro prossimo viaggio.
    Leggendo il suo articolo mi sono riscontrata piena di dubbi nei confronti della nostra relazione e a dir la veritá anche in relazioni passate. Sono sempre stata quellache ha lasciato perché avevo troppi dubbi.
    Sará la mancanza di casa, di amici e famigliari, lo stress legato ai nostri visti di lavoro ma da qualche mese a questa parte non sono piú convinta di volere essere coinvolta in una relazione. Ho perso interesse nei confronti del mio partner, nonostante riconosco che sia una persona adorabile e che mi faccia stare bene. Ultimamente penso troppo spesso al fatto di stare sola, per ritrovare il mio equilibrio e la mia serenita, per avere esperienze che non ho avuto in passato con altri ragazzi. Sono spesso stata impegnata in lunghe relazioni, e forse adesso che il mio partner é pronto a creare una famiglia e costruire un futuro con me, sono piena di dubbi ed ansie. So che sarebbe la persona giusta nel mio futuro, ma adesso sento il bisogno di andare.
    Ho paura a lasciare andare questa persona, che sono sicura di amare e che mi ama, con cui sto bene e con cui mi ci vedo in un futuro.
    Ma come dire..lui ha viaggiato, ha avuto le sue esperienze e adesso si sente pronto e sicuro a costruire il suo futuro.
    Io sento il bisogno di fare le mie esperienze prima di avere una famiglia e costruire il mio, ho bisogno di trovare il mio equilibrio in primis.
    Ha qualche consiglio da darmi?
    Grazie.
    Ele

  58. Piero 20 Maggio 2016 at 20:04 - Reply

    Buonasera,
    dato che mi rispecchio abbastanza pienamente nel profilo riportato, vorrei un consiglio.
    Sto con la mia ragazza da più di un anno, ma ultimamente la relazione ha preso una brutta piega. Ogni volta che lei mi dice qualcosa che non mi piace, o ogni volta che lei è triste per qualcosa, non riusciamo a venirne fuori dopo poco. E ogni singola volta la mia tristezza è alimentata principalmente dal pensiero “Se siamo tristi ora saremo tristi dopo. Non sappiamo reagire alle difficoltà e non ne saremo capaci neanche dopo. Il mio futuro felice con lei è impossibile.”
    Ci vogliono ore, se non giorni, perché possa tornare la serenità.
    Sono consapevole che la maggior parte dei nostri momenti tristi è alimentata dalle mie paranoie. Ma nonostante questo mi chiedo “Se non è in base ai litigi e alle difficoltà che affrontiamo, in base a che cosa dovrei capire se la nostra relazione funzionerà?” E ricado nello sconforto.

    Mi saprebbe dare un consiglio?
    Io vorrei tanto che questa relazione andasse avanti, ma sono consumato dai pensieri.
    Grazie

    • Anna Zanon 21 Maggio 2016 at 09:01 - Reply

      Buongiorno, credo che il suo problema dipenda anche da una visione un pò irrealistica delle relazioni in cui si va sempre d’accordo e se ci sono conflitti o incomprensioni vuol dire che non è la persona giusta. E’ come pretendere che ci sia sempre il sole e non piova mai. Le relazioni, anche le migliori, hanno degli alti e dei bassi. Se lei riuscisse ad accettare i momenti tristi senza pensare che la vostra relazione è destinata a finire, che non siete fatti l’uno per altro e che la situazione peggiorerà in un futuro, sono sicura che questi momenti diminuirebbero. La relazione funziona se è una cosa che fa crescere, se ti arricchisce come persona, se senti di poter contare sull’ altro..

      • Piero 23 Maggio 2016 at 16:35 - Reply

        Grazie mille, lo terrò a mente.
        Una cosa… Ha detto che questo problema dipende “anche”. Quali altri fattori potrebbero esserci?

        Grazie

        • Anna Zanon 24 Maggio 2016 at 11:11 - Reply

          Gentile Piero, il forum non è lo spazio adatto per trattare una questione in modo approfondito, se desidera approfondire la sua situazione bisogna parlarne in modo più esteso in altri ambiti

  59. Francesco 23 Maggio 2016 at 12:43 - Reply

    Salve Dottoressa,

    le scrivo perché da qualche settimana mi trovo in una posizione di cui non riesco a capire i risvolti in cui ha portato tutto questo in questa situazione e come devo comportarmi io e cosa devo fare.

    A luglio conosco una donna più grande di me di 2 anni, io ne ho 45, essa è una donna molto in vista nella mia città, ma prima voglio fare un quadro della persona di cui sto parlando;

    Essa ha avuto dei conflitti enormi con la madre sia in adolescenza che anche adesso, ed ha avuto un’infanzia non bellissima, in quanto ha una sorella più grande di lei di 2 anni e questa sua sorella purtroppo fin da ragazza ha avuto dei grossissimi problemi psicologici e la madre ha tentato tutto per salvarla e farla recuperare, fin al punto di portarla in tutta italia dai migliori dottori ma fin ad arrivare a fargli l’elettroshock, ma purtroppo questa ragazza è andata sempre peggiorando fin al punto che la madre sono 35 anni che le sta accanto e vivono con 2 badanti in casa per badare appunto alla figlia, in tutto questo la madre si è dedicata quasi ed esclusivamente alla figlia purtroppo malata, trascurando tantissimo la donna che io ho conosciuto, fin quasi ad odiare sia la sorella perché ha preso tutti gli spazi della madre ed odiare anche la madre perché si e sentita sola per tutti questi anni, fino al punto di portarla ad avere tante fobie, di essere fragile dal punto di vista emotivo e psicologico, tanto che da 6 anni va da una psicoterapeuta, il padre era quasi sempre latitante e faceva una vita a se come se non appartenesse alla famiglia anche se dava equilibrio economico.

    Riprendendo dal luglio del 2015 conosco questa donna, e viviamo un sogno stupendo, fatto di amore, condivisione fino ad aprile del 2016, stavamo sempre insieme, e quando non eravamo insieme stavamo attaccati al telefono morbosamente, il primo pensiero per lei ero io e per me lei era il primo pensiero, fino al punto che proposto da lei abbiamo cominciato a fare progetti di vita insieme, di trasferirci fuori dall’italia per sempre entrambi, progetti importanti e forti di vita, lei era colei che trascinava tutti questi progetti, sono stati messi favolosi e bellissimi, lei mi disse e mi accorsi io che aveva un grand bisogno d amore e d affetto e lei me lo chiedeva tutti i giorni e tutti gli istanti, mi diceva sempre, ACCOGLIMI IN TE..
    Tengo a sottolineare che da luglio 2015 fino ad aprile 2016 non c’era mai stato un calo passionale, né emozionale da entrambi le parti, eravamo felici, si qualche scaramuccia c’è stata ma sono le solite incomprensioni che si hanno quando non ci si consoce bene, ma sono stati mesi magici, ci adoravamo senza nessun calo di qualsiasi tipo, anzì, il rapporto si arricchiva sempre di più ed eravamo in una fase di crescita del rapporto, eravamo felici di stare insieme.

    Senonchè il 10 aprile viene a saper che suo padre aveva un cancro ai polmoni ed i dottori le avevano dato 2 settimane di vita, da quel momento è arrivato il buio in sé, sia per la disperazione della morte che doveva avvenire di suo padre, ma soprattutto perché tutto ad un tratto ha pensato che la sua vita era finita, in quanto, quell’uomo schivo e silenzioso riusciva a portare equilibrio nella famiglia con la moglie e la figlia che purtroppo stava male, e lei da quel momento che ha saputo del male di suo padre, la prima cosa che mi ha detto è stata, LA MIA VITA E’ FINITA, in quanto morendo il padre doveva essere lei a prendersi la responsabilità sia della sorella ed anche della madre, che ormai 77 anni non riesce sia fisicamente che economicamente a badare alla figlia ed anche lei molto stressata e frustrata per tutti questi anni di badaere alla figlia, quindi per lei è come se le sia finito il mondo addosso, a che faceva progetti con me per una futuro insieme e sognando una nostra vita piena di felicità e di cose belle, a che si è trovata piena di angoscia, tristezza, il pensare e badare a 2 persone che lei “ odia “ che le hanno portato cose negative nella sua vita, in quanto lei non è più indipendente in nulla e dice che la sua vita è destinata a badare a madre e sorella per tutta la vita.

    Così il 25 aprile muore il padre, e quindi tra rabbia e forse dolore di non poter più vivere la sua vita per come l aveva progetta morendo il padre mi dice, ascolta, io sono una donna finita, non ho piu ne presente e ne futuro, il mio futuro è pensare a mia madre e mia sorella, ma la cosa più agghiacciante è che mi sento vuota, non provo dolore per la morte di mio padre, e non sento più niente nei tuoi confronti, sono senza emozioni, senza dolori, senza sensazioni, mi sento morta dentro e fuori, quindi preferisco che non ci vediamo più almeno momentaneamente spero, fin quando io non mi riprendo, non ti posso promettere che ritornerò quello che sono stata fino a qualche giorno fa, perché io neanche so piu chi sono, non so cosa voglio, non so cosa ne sarà della mia vita, non so più niente, so solo che per me la vita è finita.

    Rammento che fino il 25 aprile tra di noi era tutto perfetto, addirittura quando abbiamo appreso della morte del padre eravamo insieme ed era tutto a posto, quando lei mi disse queste cose io onestamente sono andato nel panico, perché non riesco a spiegarmi ed a capire cosa sia successo dentro la sua testa e dentro la sua anima, così io il primo passo che feci, le dissi, tranquilla come abbiamo fatto in questi mesi dove abbiamo avuto qualche problema insieme e con l ‘aiuto uno dell’altro riusciremo a risolvere tutto e sarà meglio di prima, ma lei mi disse, forse non hai capito, io non provo più niente per te e voglio stare sola e senza di te, se non amo me stessa, come posso dare amore agli altri ed a te, devo stare sola, risolvere i problemi che ho interiori, devi ritrovarmi come donna e come persona, e dopo che ci sarò riuscita, e ci sarai tu, io ne sarei felice perché con te dei momenti che non dimenticherò per tutta la mia vita, non mi va di vedere nessuno non ho neanche voglio di fare niente, io insistetti ma più io ho cercato di starle accanto e più lei mi respingeva, io le parlavo col cuore in mano per aiutarla e decantarle il mio amore e lei mi guardava con lo sguardo nel vuoto e chiamandomi per nome, mi diceva, non sento niente, tu mi parli e non ho emozioni, sono vuota, cosi capii che la migliore cosa da fare era di fare silenzio e non vederla più e neanche aver nessun contato per 3 giorni, e siccome condividiamo un gioco online dove si interagisce con gli altri con dei messaggi privati, dopo 3 giorni mi collego in questo gioco e lei subito mi scrive, ma perche sei scomparso, ma perche non ti sei fatto piu vivo, come se mi rimproverasse del fatto che io non insistevo a cercarla. Comunque in tutto questo, sono 10 giorni che non ci vediamo, lei non mi vuole vedere, non ci sentiamo, lei non mi vuole sentire e non ci mandiamo messaggi, però dentro questo gioco online non appena mi vede online mi scrive, e come se non fosse accaduto nulla mi parla e vuole sapere con chi sono uscito, con chi non sono uscito, la sera a che ora mi sono ritirato e cosa ho fatto e con chi sono stato, ed il nostro mezzo di comunicazione è questo gioco e tutto il resto non esiste piiù, e continua a dirmi, che non capisce cosa le sia successo, che non prova più niente per me e per nessuno e che la sua vita non ha piu senso, è uscita 2 sere con amicizie nostre e mi hanno raccontato che lei era assente, e diceva che se ne voleva andare a casa.
    Morale della favola, io è quasi un mese che sto impazzendo, per diverse motivazioni, a parte che ho 45 anni e non sono più un ragazzino, ed avendo fatto dei progetti con una donna di cui si prova amore e una cosa bellissima, e poi tutto ad un tratto, svanisce tutto in questo modo da un momento all’altro .
    Ma le cose che io non riesco a capire, e per questo scrivo, capisco che lei non è una maga e capisco anche che se non si consocono tante cose della persona di cui io sto parlando, lei non può certo fare un quadro preciso della situazione , ma quello che vorrei sapere io è cosa le sia successo dentro di lei ( lei va dalla sua dottoressa psicoterapeuta 2 volte la settimana da 6 anni appunto per conflitti interiori, causati dalla sua adolescenza con il rapporto con sua madre e sua sorella, e la sua dottoressa le dice che in sostanza lei non ha attraversato la fase del dolore del lutto e quindi non riesce a piangere, non riesce a sentire dolore e reprime tutte le emozioni, e che soltanto quando avrà aperto la porta del dolore, dietro quella porta capirà cosa ce e cosa lei vuole veramente. E che anche ritroverà insieme a tutte le emozioni ed i sentimenti belli e brutti l’amore per me che c’era stato fino a 20 giorni fa o non troverà mai più per sempre l amore verso di me.
    In questi giorni sono stato tante ore a cercare in vari siti e fatto ricerche sul dolore bloccato del lutto, ho guardato il narcisismo in amore, i borderline, i bipolari, e conoscendo a lei solo da 10 mesi mi stanno venendo tanti dubbi, e se prima di me ha fatto con tutte le sue storie cosi? (Lei in questi mesi mi ha raccontato le sue storie passate e sono finite sempre per deterioramento del rapporto ma nel tempo ed essendo evidenziato da problemi importanti nella coppia.) Con narcisismo, siccome ha un grand bisogno d’amore mi ha fatto vittima del suo narcisismo?perché lei non vuole più contatti con me ma dal gioco online vuole sapere tutto di quello che faccio, ed in tutto questo mi chiedo e non non capisco se lei e consapevole che ha un problema momentaneo sulle emozioni e lei sa dentro di se che appena le finirà tutto questo ritornerà da me e sarà come prima o meglio di prima,
    Le mi domande sono:

    Perché le è successo tutto questo dentro di se e che nel giro di qualche giorno non ha provato più niente di me?
    Posso sperare in un suo ritorno vero e sincero come lo era fino a qualche giorno fa?
    Oppure non devo sperare perche molto probabilmente ha una personalità toccata, come bipolare, narcisista, borderline o chissà cosa?
    Come mi devo comportare? Devo scomparire? Dimenticandola? O la persona che ho conosciuto in questi mesi per il momento e in una fase di depressione personale e quindi non riesce più ad identificare dolori, emozioni?
    Secondo lei ce ne sono speranze che possa ritornare tutto come prima una volta che lei si riprende da questa depressione? Perche se ce ne fosse la possibilità io la posso aspettare in silenzio da lontano, non so quanto tempo riuscirei a farlo ma ci proverei, oppure scappare perche non ce nessuna possibilita?

    • Anna Zanon 24 Maggio 2016 at 11:18 - Reply

      Buongiorno, mi sembra di capire che la sua ex stia attraversando una fortissima depressione. Credo che il problema non sia il vostro rapporto ma questo tzunami emotivo che l’ ha investita lasciandola disorientata e confusa. Se se la sente, continui a starle vicino se non come fidanzato come amico

  60. francesco 21 Giugno 2016 at 19:28 - Reply

    Salve dottoressa, le scrivo per avere un suo consiglio perche il mio bisogno di lasciare la mia ragazza sta diventando ormai un’ossessione. Sono fidanzato da 7 anni e fin dal primo giorno non provavo un amore smisurato per questa ragazza, mi piaceva e ci stavo bene, ma col passare del tempo mi ero come dire abituato a questa condizione fino a quando non ho visto ho visto in lei dei cambiamenti che non mi piacciano assolutamente, sembra ormai che tutto le sia dovuto, ma la cosa peggiore é che non mi sostiene nelle scelte importanti della mia vita e anzi mi rema contro, ormai sta organizzando la nostra vita a suo piacimento, vuole vivere dove dice lei, il figlio é obbligatorio anche se a lavorare sono solo io e ovviamente devo fare il lavoro che dice lei, perche non ce piu tempo per insieguire i miei sogni. Io a questa ragazza le voglio bene veramente ma capisco che forse lei vuole una vita che io non voglio, Non so per quanto dureranno ancora questi miei pensieri, so solo che mi assillano da troppo tempo

    • Anna Zanon 26 Giugno 2016 at 20:01 - Reply

      Buonasera, le dirò che questi dubbi mi sembrano piuttosto fondati. L’amore infatti non basta per poter essere felici insieme sul lungo termine. Bisogna anche volere le stesse cose. Avete provato a confrontarvi in modo sincero e aperto su come intendete impostare la vostra vita?

  61. Elisabetta 25 Giugno 2016 at 07:56 - Reply

    Salve dottoressa! Mi chiamo Elisabetta e mi rispecchio moltissimo in questo articolo.. Sto con il mio ragazzo da 4 anni (anche se al momento gli ho chiesto una pausa proprio per questi continui dubbi) ero felicissima con lui! La mia storia con lui, tuttavia, aveva già inizio prima che ci fidanzassimo. In pratica lui era uscito da un annetto da una relazione, ma era ancora preso dalla sua ex, però ha iniziato a corteggiarmi e io ci sono stata anche se purtroppo ho sofferto molto, proprio perché è stata una relazione nascosta all’inizio dato che era ancora preso dalla ex. Dopo un po’ di tempo però ha iniziato a vedere in me una ragazza diversa da quella che pensava io fossi e infatti si è innamorato di me e mi chiese di fidanzarci. Io ero al settimo cielo, ed è stato così fino a un annetto fa, in cui io ho cominciato a diventare paranoica su tutto, qualsiasi cosa mi passasse nella testa cominciavo a pensare fosse vera solo per il fatto di averla pensata. E questo è successo anche nel rapporto, è iniziato tutto con la domanda “e se non lo amo più” , più cercavo di non pensarci più questa cosa mi angosciava, insomma è diventato un vero problema, perché da quel momento ho cominciato a chiudermi anche se ne ho parlato con lui e lui mi è stato sempre vicino. Lui è una persona fantastica e sto soffrendo molto a stargli lontana, però quel dubbio mi martellava il cervello e non riuscivo più a dargli l’amore che sapevo di potergli dare! Da premettere che nella mia famiglia i rapporti tra i miei genitori non sono molto amorevoli, sono più genitori che marito e moglie; mia madre non c’è mai perché non le piace stare in casa e io con lei vorrei parlare di più, ma ogni volta che ci provo ci litigo perché con lei si può parlare solo di università; 2 anni fa al mio papà hanno diagnosticato un tumore, ma grazie a Dio è guarito.. Solo che io da quel momento ho iniziato a diventare paranoica perché avevo paura di perdere papà in particolar modo dato che non avevo un bel rapporto con lui, invece adesso si! Insomma dalla malattia di papà ho iniziato ad avere paura di molte cose, ad assumermi responsabilità anche quando non erano le mie e a fare la figlia e anche il genitore dei miei genitori a volte! Ora sono scoppiata, anche perché ho sempre cercato di non deludere mia madre seguendo le sue aspettative, ma ora mi sono stancata di pensare agli interessi degli altri e non ai miei! Questo è il quadro completo della situazione, e in tutto ciò il mio ragazzo mi è stato sempre di grande aiuto, solo che a me mi sono venuti questi dubbi e ho cominciato ad arrovellarmi il cervello su perché sui ma e sui se, tanto che sono scappata da lui.. E questo non mi fa star meglio! Cosa posso fare?
    Grazie e scusi se le ho scritto un papiro.

    • Anna Zanon 26 Giugno 2016 at 19:39 - Reply

      Gentile Elisabetta, mi sembra che i dubbi siano cominciati con la malattia di suo padre. Forse il timore di perdere una persona cara ha influito nella sua relazione di coppia ( ” non mi lego così se un giorno dovessi perderlo, non soffrirei”) o forse si è concentrata sul ruolo di figlia amorevole sentendo che la relazione di coppia gli sottraeva energie al rapporto con suo padre( non posso lasciare mio padre per un altro uomo proprio adesso che lui sta male).
      Naturalmente sono solo ipotesi ma le consiglierei un colloquio con uno psicologo per capire e capirsi meglio.

  62. Dina 26 Giugno 2016 at 07:39 - Reply

    Buongiorno dottoressa.
    Mi permetto di scriverLe poichè vorrei capire qualcosa della situazione che sto vivendo. L’uomo che amo mi ha lasciata. Dice che ha dubbi sul rapporto. Fino a due settimane fa giurava di essere molto innamorato di me. Poi,nel corso di queste due settimane,a causa di eventi esterni,lui ha subito una delusione in una sfera esterna rispetto alla ns relazione. Abbiamo per cui deciso di cenare assieme per esorcizzare questa situazione. In quell’occasione io gli ho fatto un regalo,un po’ per consolarlo un po’ perchè mi andava. La reazione è stata molto fredda. Inutile dirLe che abbiamo passato il resto della cena molto ma molto meno allegri di come eravamo arrivati. Pochi giorni dopo,litighiamo. Volano le solite parole che volano nelle liti tra fidanzati,ma lui sostiene di essere ferito. Si chiude a riccio. Mi lascia. Riesco finalmentr a parlarci dopo qualche giorno e mi dice che i litigi (questo non era il primo) gli danno dubbi sulla relazione,che è esausto,che se la relazione ha una chance di sopravvivere,è quella per cui lui si allontana e si schiarisce le idee. Mi ha detto di non essere innamorato. Non so se credergli,mi ha detto che se si rende conto di amarmi tornerà,che ha difficoltà a chiudere le relazioni. Ma che io sono importante e non vuole trascinare la ns relazione se lui è in dubbio e magari iniziare a guardarsi intorno, e a farmi qualcosa alle spalle, cosa che in effett ha fatto in tutte e due le due precedenti relazioni. Non andavano bene e lui le ha trascinate a lungo,senza mai “ascoltarsi” davvero e cercare di capire cosa non funzionasse. Le ha trascinate e ha tradito ingannato e alfine lasciato le partner. Ha detto che sono importante e che se dovesse rebdersi conto di aver fatto un errore tornerà. Non so se credergli. Grazie mille

  63. Francesca 28 Luglio 2016 at 17:53 - Reply

    Salve dottoressa,
    Sto impazzendo e nn so cosa fare con il mio fidanzato. Siamo fidanzati da 9 anni e abbiamo sempre avuto alti e bassi. Lui è un tipo molto nervoso e alcune volte durante dei litigi è stato anche violento con me, diciamo che fa dei brutti gesti tipo mi tira i capelli ( nn fortissimo ovviamente ma sono gesti che mi danno ansia) poi a me nn è mai piaciuto il suo modo di essere, siamo opposti io studio e sono laureata lui fa l’OSS ma nn è mai andato a scuola. Ma nonostante questo ci siamo amati tanto in questi 9 anni. Devo dire che anche io l’ho tradito in questi 9 anni e me ne sono anche amaramente pentita di averlo fatto, tuttavia lui mi ha sempre perdonata e diciamo che è così innamorato che potrei fargli quasi di tutto che nn mi lascerebbe mai. Gli ho anche parlato più volte che nn sto più bene con lui e che nn mi piace come persona accanto a Me, lui dice che allora è meglio finirla ma alla fine finge che non gli abbia mai detto niente perché vuole stare con me, anche se soffre anche lui sapendo tutto.
    Nn so davvero cosa fare.

    • Anna Zanon 17 Agosto 2016 at 08:46 - Reply

      Gentile Francesca, mi racconta delle cose del suo fidanzato che sono un pò preoccupanti: lui diventa aggressivo durante i litigi, non le piace il suo modo di essere (!!), lo reputa culturalmente inferiore a lei e in più l’ha tradito e ultimamente non sta più bene con lui.
      Direi che in questo caso non si può proprio parlare di amore.
      Dopo nove anni lui è un punto di riferimento importante, una sicurezza, la fa sentire amata e magari c’è passione , l’amore però è un altra cosa.

  64. Silvia 10 Ottobre 2016 at 09:23 - Reply

    Salve gentile dottoressa!
    Mi chiamo Silvia e mi sono imbattuta in questo articolo per caso, mentre facevo ricerche in internet e l’ho trovato molto interessante. Volevo raccontarle la mia storia per cercare di fare un po’ di chiarezza dentro di me. Sto insieme ad un ragazzo da quasi quattro e l’ho amato tantissimo fin dal primo momento che ci siamo messi insieme. Ho dato anima e corpo a questa relazione, mi piace impegnarmi, prendermi cura di lui tuttavia fin dall’inizio lui non mi ha mai nascosto di soffrire di disturbi ossessivo compulsivi. Doveva fare tutto in modo perfetto altrimenti si arrabbiava a morte e cominciava a imprecare continuamente. Premetto che non è mai stato violento con me, non mi ha mai sbraitato in faccia, però rimanevo all’inizio piuttosto perplessa quando si incavolava per cose da niente (tipo il traffico la domenica pomeriggio. Il traffico non è mai piacevole ma tanto la domenica non hai in genere grossi impegni e in un’occasione eravamo rimasti imbottigliati nel traffico ma non avevamo nulla da fare di cosi impellente). Poi a volte era ombroso e quando io gli chiedevo di parlare, non voleva farlo oppure a volte mi diceva che non riusciva a capire perché mi ero innamorata di lui, lui non era niente, non era un granché come persona fino un giorno ad arrivare ad ammettere che vedeva i miei difetti fisici come un problema in quanto io ragazza non perfetta. Insomma io non mi sono fatta mai grossi problemi fisicamente (mi piaccio cosi anche se non sono assolutamente la classica ragazza perfetta da copertina sui giornali) e di quello che lui mi diceva in quei momenti me ne sono sempre stra fregata (anche se avevo cominciato a farmi la ceretta più frequentemente perché la donna perfetta non ha peli da nessuna parte, tuttavia vedevo la ceretta come un segno di rispetto nei confronti del mio uomo che mi desiderava. Comunque vado oltre). L’anno scorso è successo un evento molto spiacevole che mi ha mandato molto in crisi: non mi ha fatto alcun regalo di compleanno. Premetto che non mi interessava ricevere in regalo l’anello di fidanzamento ma il fatto che non si sia premurato di farmi trovare nè un biglietto di auguri, né un mazzo di fiori, né la benché minima sciocchezza che mi potesse piacere, mi ha fatto rimanere cosi male che ho pianto per giorni cercando di capire i motivi del suo comportamento. Sinceramente ero arrivata a pensare che di me non gliene fregasse nulla e che stesse con un’altra. Gli ho fatto capire quanto ero stata ferita e lui ha capito, mi ha chiesto scusa e ha cercato di rimediare ma ormai la frittata era stata fatta. Da quel momento le cose si sono susseguite in modo tranquillo, a volte ho slanci di tenerezza nei sui confronti, altre volte non ho voglia di vederlo e nemmeno di farci l’amore perché si comporta in modo distaccato e freddo. Ad esempio a febbraio lavorava molto e io un giorno non l’ho sentito per dieci ore di fila. Anche in quella circostanza mi sono arrabbiata ma lui ha pensato bene di dirmi che sono troppo appiccicosa, che lui doveva assolutamente lavorare e che non trovava il tempo di mandarmi nemmeno un messaggio. In quel caso gli dissi che se lui non riusciva a trovare nemmeno un secondo per mandarmi un messaggio era perché aveva altre priorità ovvero il lavoro e io non rientravo nelle sue priorità. Anche in quella circostanza si è ravveduto, ha ammesso che era dispiaciuto e che non l’avrebbe più fatto. In effetti ora se non lo sento per più di cinque ore mi manda un messaggio scusandosi ma sembra che lo faccia perché è una prescrizione medica. L’altro fattaccio è successo di nuovo quest’anno sempre il giorno del mio compleanno (mai che riesca a trascorrere un compleanno decente con lui): praticamente ho letto dei messaggi sul suo cellulare che aveva mandato al suo migliore amico nel quale si lamentava palesemente di me. Ero stata dieci giorni (10 giorni nemmeno mesi) a casa sua che lui non né poteva più della mia presenza perché aveva bisogno dei suoi spazi, io ero troppo opprimente, la mattina ci mettevo troppo a prepararmi ecc. ecc. Immagini anche lì come mi sia sentita. La sera del mio compleanno, lui voleva fare l’amore ma io avevo la testa da tutt’altra parte, lui mi ha chiesto cosa c’era che non andava e io gli ho confessato quello che avevo fatto. Non si è arrabbiato, anzi mi ha detto che era dispiaciuto ma aveva scritto quelle cose al suo migliore amico per sfogarsi, perché il lavoro non va bene e a volte le sue paturnie/ansie/seghe mentali (soprattutto immaginarie) le scarica su di me. Ora in questo preciso istante sento che non è più come prima perché ne ho subite troppe. Non ho mai pensato a lui come la persona giusta per me, ma ho pensato che se funzionano bene insieme, ci capiamo, ridiamo come matti, scherziamo, a letto fuoco e fiamme dovesse essere per forza la persona con cui volevo stare e volevo essere ricambiata. In amore vado molto ad istinto, non sto a farmi troppe seghe mentali, vivo l’amore e basta con spensieratezza ma per lui non è cosi, sempre a farsi tremila seghe mentali sul fatto che non sia la ragazza perfetta e a me questi suoi continui (perché alla fine ogni mese c’è sempre qualcosa) atteggiamenti mi hanno un po’ stufato. Vorrei una persona al mio fianco che fosse positiva, allegra, godesse della vita, spensierata anche se seria e rispettosa degli impegni. Vorrei solo un consiglio, se nella sua opinione, gentile dottoressa, pensa che si possa andare avanti cosi o meglio lasciar perdere. Grazie mille, un saluto!

    • Anna Zanon 11 Ottobre 2016 at 08:36 - Reply

      Buongiorno, mi sembra una questione complessa e delicata e le consiglierei di approfondirla magari con un colloquio con uno psicologo. Quello che le posso dire è che mi sembra una persona che vive la sua affettività in modo molto controllato e tiepido, senza slanci e credo che si sia creata una dinamica di coppia a “corrente alternata” in cui lui alterna momenti di calore a momenti di distacco. Credo che questo sia il suo modo di stare nel rapporto.. immagini come sarebbe una convivenza o un matrimonio

  65. Federica 19 Ottobre 2016 at 21:31 - Reply

    Salve Dottoressa.. sono una ragazza di 21 anni e avrei molto piacere di raccontarle la mia storia. sono fidanzata da quando avevo 13 anni e lui 17 anni abbiamo sin da subito conosciuto le nostre famiglie.. ed iniziato una relazione seria dal principio.. non ho mai fatto tutto quello che una ragazza di 13 anni dovrebbe fare alla sua età.. in ogni ricorrenza che c’era in famiglia eravamo insieme non siamo mai usciti per i fatti nostri ma sempre insieme dal principio. Lascio i miei amici per stare con lui. Dopo tre anni e mezzo di relazione lui decide di lasciarmi senza darmi una spiegazione.. evidentemente voleva godersi la sua vita e fare tutto ciò che non aveva mai fatto a causa della nostra relazione seria. Io non mi davo pace.. l’ho tartassato per 3 mesi senza avere nessuna risposta. Decido di voltare pagina mi faccio nuovi amici inizio ad uscire vado a ballare in piccole serate di scuola ..faccio cose che con lui non avevo mai fatto.. inizio a vivere la mia libertà senza avere intenzione di farmi fidanzata ma volevo fare tutto quello che una ragazza di 17 anni fa.. quando ad una serata incontro un ragazzo con la quale ci scambiamo i numeri. Questo ragazzo inizia a farmi sentire davvero importante mi dice cose che nessuno mi aveva mai detto ed io decido di mettermi insieme a lui dopo mesi di corteggiamento mi ero invaghita ci siamo scambiati anche le fedine ( una cosa che desideravo tantissimo di fare col mio ex ma che lui non aveva mai voluto fare) . Questo ragazzo era l’opposto del mio ex e questa cosa inizialmente mi piaceva tanto…Anche con lui subito fidanzamento ufficiale.. i primi mesi sono stati un sogno x me ma poi con l’andare del tempo la sua presenza iniziava a darmi fastidio mi stava sempre attaccato e questa cosa (che inizialmente mi faceva sentire importante perché col primo ragazzo non c’era mai stato un bacio in pubblico.. e non solo un bacio ma mai nulla in pubblico) iniziava a darmi molto fastidio e lo allontanavo.. è iniziato un periodo di crisi dove iniziavo a pensare di nuovo al mio ex. Ho deciso di prendere un periodo di riflessione , stavo veramente male non riuscivo a capire ciò che volevo veramente quando una sera decido di chiamare al mio ex e da li capisco che lui ancora mi amava e che ero stata lasciata perché il nostro era stato un rapporto che ci vietava di fare le cose che fanno tutti gli adolescenti a quella età.. ci siamo rimessi insieme (siamo stati lasciati per un anno). Sono già passati 4 anni da quando ci siamo rimessi insieme. Lui è cambiato tantissimo dal principio è molto più affettuoso nei miei confronti.. quando le chiedo qualcosa è sempre disponibile.. abbiamo dialogo ..se succede qualcosa ne parliamo.. mi confido con lui ..le chiedo consigli e non vedo l’ora di raccontargli qualcosa che ritengo importante x me ..ma nonostante tutto da un po’ di tempo ho dei dubbi.. dubbi che non riesco a capire.. penso alla mia vita ..penso che sono cresciuta molto velocemente.. non ho goduto nulla di quello che la vita riservi nell’ età adolescenziale.. sono sempre stata insieme a lui.. a volte penso di lasciarlo e godermi un po la mia vita penso di uscire con le mie amiche di andare a ballare di fare un viaggio.. di fare ciò che ancora non ho fatto.. ma non riesco a lasciarlo.. a volte metto in dubbio l’amore che provo per lui.. a volte non vedo l’ora di vederlo la sera.. prima volevo sposarmi con lui e vivere la mia vita insieme a lui.. adesso ci sono momenti che non voglio farlo.. e momenti che voglio sposarmi all’istante.. non riesco a capire perché cambio sempre idea.. perché ho questi dubbi ? So che lui sarà un marito eccezionale.. perché è un ragazzo eccezionale.. e nonostante questo continuo ad avere dubbi su di lui. La prego dottoressa di aiutarmi a capire cosa c’è che non và.. quale può essere il motivo di tutti questi dubbi che mi affliggono da un po’ di mesi? Spero mi risponderà al più presto. Cordiali Saluti.

    • Anna Zanon 20 Ottobre 2016 at 08:09 - Reply

      Cara Federica, questi sentimenti contrastanti sono normali. Tra te c’è un conflitto tra il bisogno di sicurezza e il bisogno di avere una relazione stretta e intima e il bisogno di sperimentare e vivere quelle esperienze un pò spensierate che ti sono mancate essendoti fidanzata così giovane.

  66. Emilia 14 Novembre 2016 at 19:11 - Reply

    Gentile dottoressa, sono una donna di 30 anni e sono sposata da un anno dopo 5 anni di fidanzamento. Io e mio marito veniamo da due città diverse e per amor suo, dopo due anni di storia ho lasciato la mia città natale e sono venuta a vivere con lui. Dopo altri due anni lui mi ha confessato i suoi dubbi e un suo tradimento. Era pentito e voleva stare con me io non volevo perderlo ma ho valutato se ero in grado di perdonare e ricominciare e alla fine ho deciso di si. Ci siamo buttati il passato alle spalle e dopo un anno e mezzo ci siamo sposati.
    Il problema per me é sorto poche settimane prima del matrimonio…all’inizio era panico e paura ma lo associavo al grande passo che stavo per fare in quanto sono anche molto credente e do un grande valore al matrimonio. Ma il malessere é continuato anche dopo…attacchi d’ansia forti e pensieri intrusivi che mi dicevano che forse avevi sbagliato tutto e che non lo amavo. Inoltre non trovavo lavoro…
    Dopo cinque mesi trovai un lavoro ed ero contenta e i pensieri e l’ansia diminuirono molto…ma poi dopo un lungo periodo di stress nel lavoro tornarono…accompagnati da veri e propri attacchi di panico…
    E più sono forti gli attacchi meno sento l’amore per mio.marito…
    Lui mi sta vicino… Mi sma da morire ed é una persona stupenda…mi aiuta come può…ma non mu sento di voler riversare su di lui tutto questo sempre. Parliamo tanto e lui sostiene che se voglio stare con lui posso farcela ma ho paura che la forza degli attacchi mi fanno diminuire pure la volontà. Peró non voglio perderlo…
    Non per ul valore che do al matrimonio…non voglio perdere lui e tutto ciò che abbiamo costruito insieme. Non lo voglio per davvero e sono pronta a giurarlo. Che posso fare?

    • Anna Zanon 15 Novembre 2016 at 08:56 - Reply

      Gentile Emilia, in un caso come il suo può essere utile un colloquio con un terapeuta per poter capire meglio il suo disagio

  67. Serena 24 Novembre 2016 at 07:16 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,
    Le scrivo perché mi ci rivedo molto in questo articolo.
    Le spiego in breve la mia situazione: sono una ragazza di 25 anni, predisposta all’ansia.. Già alle scuole superiori ho attraversato un periodo di attacchi di panico, superato poi.

    circa un annetto fa, ho ricominciato a soffire di ansia, com sintomi legati allo stomaco.. E inappetenza. Premetto che qualche mese prima di questi primi sintomi, mia madre è andata a lavoro fuori, quindi ci siamo ritrovati soli io e mio padre, e io mi sono ritrovata a gestire casa. Ho intrapreso un percorso di terapia, ma non avendo tanta disponibilità economica, vado solo una volta ogni 2 settimane. Dopo già un mesetto comimciavo a star meglio.. Solo che poi dopo un po’, le ansie sono ritornate sotto vari aspetti!
    In estate ho sofferto di nuovo di amsia, che mi faceva sentire inutile e inadeguata su tutto.. Adesso invece, da circa un paio di mesetti, ho paura di non amare più il mio ragazzo.
    Io e lui stiamo insieme da 13 anni.. E fino a qualche mese fa, sono sempre stata innamoratissima e non ho avuto mai dubbi su di lui. È vero, ci sono stati dei cambiamenti.. Lui da 4 anni lavora fuori, e ultimamente il suo lavoro è talmente stressante che ci sentiamo solp un paio di volte al giorno.. Però ci vediamo ogni week end.
    Questa paura di non amarlo più mi porta un pugno allp stomaco, ci penso e ripenso, ma ci sto male perché io voglio amarlo!
    Perché riconosco che con lui ci sto bene, infatti durante i week end stiamo bene, queste paure mi vengono soprattutto durante la settimana quando sono sola..
    Pensa che possa trattarsi di un doc?
    Grazie mille..

    • Anna Zanon 25 Novembre 2016 at 10:05 - Reply

      A volte succede dopo tanti anni che un rapporto entri in crisi, si vuole bene al proprio fidanzato ma non ci si si trova più e si comincia a chiedersi se si sta con la persona giusta ( forse dopo 13 anni di relazione vorrebbe una maggiore progettualità)..forse siete cresciuti e vi siete evoluti in due direzioni diverse.
      Ma questi dubbi spaventano perché si non si può immaginare di rompere una relazione con qualcuno che è diventato per lei un punto di riferimento insostituibile. La mia impressione è che lei cerchi di far tacere questi dubbi perché vuole per forza che la situazione funzioni e perchè ” lei vuole amarlo”. Se le posso dare un consiglio: smetta di considerare questi dubbi come nemici ma come indicatori che qualcosa deve cambiare nella vostra relazione

  68. Martina 20 Dicembre 2016 at 19:35 - Reply

    Salve dottoressa, sto da 2 anni con il mio ragazzo mi sono fidanzata con lui perché mi faceva stare bene tuttora mi fa stare bene non mi fa mancare mai niente il problema è che lui mi ha preso mentalmente e non fisicamente..All’inizio mi sono fatta prendere dal suo carattere che ha con me e intanto lui si è dato da fare per perdere peso, perché a me non è mai piaciuto fisicamente, e lui l’ha sempre saputo . Devo dire che all’inizio lui pesava abbastanza e grazie a me è riuscito a dimagrire un bel po’ ma non quello che vorrei io. Ha sempre fatto sacrifici per stare bene con me e ha fatto sempre di tutto per me perché mi ama e tuttora ci sta ancora lavorando. Con il passare del primo anno ho sempre avuto dei dubbi se continuare o meno la relazione ma poi siamo andati avanti e con il passare di un altro anno sempre tra alti e bassi abbiamo fatto 2 anni. Sono già 2 anni che stiamo insieme e sono stanca di aspettare lui poi ho dei dubbi non so se lo amo o non lo amo, a volte penso sia bello altre volte brutto. Io mi sono fidata di lui ma non pensavo ci volesse tutto questo tempo. Io mi vergogno di lui, le mie amiche non lo conosco e neanche i miei genitori. Mi sono sempre fidata e adesso dopo 2 anni mi trovo in confusione come sempre , non so cosa voglio, mi è passata la voglia, sono stanca di aspettare lui che dimagrisca una volta per tutte, anche perché non so ancora per quanto durerà questa attesa. Quando siamo insieme sto bene con lui, quando non siamo insieme lui mi manca e ci sto male per questa situazione ma ho tanti di quei dubbi che quindi vorrei un parere se continuare ad aspettarlo anche se non reggerò a lungo questa situazione o di troncare la relazione ?! Per adesso sono veramente arrivata al limite..Intanto grazie!

    • Martina 20 Dicembre 2016 at 19:51 - Reply

      Non è la prima volta che tento di lasciarlo ma lui mi ha chiesto sempre qualche mese in più dicendomi che poi i risultati si sarebbero visti e mi ha ferito questa cosa perché non era mai così e ancora sto aspettando.

      • Anna Zanon 23 Dicembre 2016 at 09:10 - Reply

        Cara Martina, la questione mi sembra un po’ complessa. Il suo ragazzo è effettivamente in sovrappeso o ha solo una forma fisica diversa da quello che lei vorrebbe? Come va la vostra vita sessuale? A me sembra che lei non sia innamorata di questo ragazzo da come lo descrive. Non si può stare con qualcuno sperando che quella persona cambi anche se il cambiamento è per il suo bene. La mancanza di attrazione fisica in una coppia giovane è un grosso ostacolo. A volte si sta con qualcuno per bisogno di avere accanto una persona che ci vuole bene piuttosto che per amore di quella persona in particolare

  69. Anna 14 Marzo 2017 at 23:21 - Reply

    Gentile dottoressa,
    mi sembra di ritrovarmi in parte nella situazione descritta nell’articolo. Ho paura che la relazione in cui mi trovo mi faccia soffrire e sto spendendo sempre più tempo ad analizzarla. La frequenza e l’intensità di queste mie preoccupazioni sono tali che spesso mi ritrovo confusa, mi sento male e per un po’ smetto di pensare. Il motivo che più mi da da pensare è la scarsa iniziativa del ragazzo che frequento da due mesi. Stiamo bene assieme, ma mi rendo conto che spesso è passivo o fa un passo indietro, fatica molto a proporre qualcosa da fare, si trattiene nel manifestare affetto e nel momento in cui io non contribuisco e semplicemente mi lascio andare in un suo abbraccio o bacio, lui smette. Più volte mi ha detto che ha paura di fare/proporre qualcosa che non mi piace. Altre volte ha scherzato dicendo che potrei approfittarmi di lui, tuttavia ha anche detto – seriamente – che non vede nessuna scorrettezza da parte mia. E infatti sono stata corretta e generosa nei suoi confronti, l’ho trattato nel modo migliore di cui sono capace. Sostiene di volere una relazione alla pari con me, tuttavia ho l’impressione che per lui prendere decisioni assieme significhi semplicemente essere sollevato dalla responsabilità di contribuire in modo attivo, che sente come una pressione. Io ho provato a rassicurarlo, gli ho anche detto che mi piace e che se non ha iniziativa sto male, se per favore può essere un po’ più attivo, anche cose semplici possono davvero farmi stare bene. Mi ha ascoltato e per alcuni giorni ha agito diversamente. In alcuni momenti mi lascia perdere improvvisamente e io mi sento sola come non mi sono mai sentita. Lui mi ha detto che si è accorto quando stavo male, ma non sapeva che fare e si sentiva senza nessun potere. Quando gli parlo della solitudine o della confusione che sento si mostra molto comprensivo e attento, riesce a sostenermi, mi sento accettata e rincuorata e queste sensazioni spariscono. Accetta queste mie emozioni anche se non ne capisce bene il perchè e io mi sento capita e accettata, la tensione sparisce. Tuttavia cresce di nuovo quando sono sola. Non capisco se sono io ad alimentare queste sensazioni negative per paura, oppure se è la relazione a causarle. Quando parliamo o lo incortro si placano, ma temo che il mio ragazzo abbia una scarsa capacità di dare attenzioni. Una sera in cui era meno stanco del solito mi ha lasciato rilassare, ha preso l’iniziativa per fare la cena e mi ha coccolato per un poco. Non so se parlandone o dando tempo che i suoi sentimenti crescano la storia possa diventare più gratificante. Nel frattempo sono molto preoccupata e fatico ad essere serena, fatico ad andare avanti e mi chiedo come mi sentirei se lo lasciassi ora.

    • Anna Zanon 17 Aprile 2017 at 22:33 - Reply

      Gentile Anna, mi fa un po’ sorridere la frase ” ho paura che la mia relazione mi faccia soffrire”. Lo sappiamo se una relazione ci fa soffrire oppure ci rende felici, senza bisogno di pensarci o di rimuginarci sopra. Credo invece che il problema sia diverso : la passività del suo ragazzo la spaventa e lei si chiede se è in grado di convivere con questo difetto. Se il suo ragazzo è insicuro e non propone per paura, basta incoraggiarlo..
      Nel caso fosse un po’ passivo per indole, le suggerirei di non tormentarsi per cercare di capire se è l’uomo giusto per lei, stia semplicemente nella sua relazione e veda come sta con lui. Si prenda tempo per conoscerlo, non deve decidere subito

  70. Antonio 17 Marzo 2017 at 16:02 - Reply

    Salve dottoressa, sono con una ragazza da più di 4 anni, ci siamo presi subito, si vedeva che avevamo tanto in comune e tutti ci dicono che siamo una coppia perfetta, speciale e sono convinto lo sia! Il problema è che è nata un pò male, perchè sia io che lei ci eravamo lasciati da poco e l’abbiamo presa un pò per gioco, solo dopo un bel pò abbiamo capito di valere tanto e di voler provare a impegnarci sul serio, però visto i comportamenti superficiali iniziali abbiamo avuto problemi a fidarci e a conoscerci davvero! ci siamo allontanati per un periodo e poi siamo tornati in sieme a suguito di un mio super corteggiamento. Lei dopo vari mesi si è sbloccata e ha capito davvero che poteva essere felice con me, l’utimo anno e mezzo è stato bellissimo e cmq il nostro rapporto sta sempre in salita! ma abbiamo un problema lei ha sempre avuto ongni tanto dubbi sul fatto che io possa essere quello giusto che mi ami veramente, e questo la frena motlo, ultimamente lasciandosi andare tanto capitano davvero di rado, ma capitano ancora! ovviamente anche i momenti bellissimi sono aumentati! Io anche avevo dei dubbi e dei modi di fare per via delle mie paure ma per paura di perderla in varie occasioni di disperazione assoluta sono riuscito a svegliarmi e a capire che volevo lei! E da un pò di tempo sono sereno e tranquillo so che lei è il top e voglio stare con lei. Lei anche è migliorata a sua volta anche vedendomi più sereno e vero, però continua ad avere dubbi, io sono sicuro che mi ami.. ma lei dice: perchè mi capita ancora di avere dubbi? perchè quando sento il mio ex sento ancora un trasporto? forse non ti amo? perchè non riesco sempre a sentirti davvero, anche in un abbraccio, ci sono giorni che mi sciolgo e giorni che mi piace ma non sento quel travolgimento, dice che pensa di avere un blocco sulle emozioni sulle sensazioni, che spesso quando beve o fuma una sigaretta si sente più aperta e sensibile! Ora vuole per forza una pausa per stare da sola e valutare.. ma io non sono molto convinto secondo me dovrebbe lasciarsi andare e capire con me che sono problemi da risolvere diversamente. lei che ne pensa?

    • Anna Zanon 17 Aprile 2017 at 22:16 - Reply

      A volte ci sono delle persone che non riescono mai a sentire un totale trasporto verso il loro partner per delle ferite risalenti all’infanzia. Sono persone che hanno un modo di amare che gli psicologi definiscono ” attaccamento insicuro”. Se si sta con qualcuno che ha un attaccamento insicuro bisogna avere molta pazienza e trasmettere loro molto affetto senza lasciarsi scoraggiare dai momenti di dubbio o di allontanamento che ogni tanto si verificano.
      Un altro consiglio con questo tipo di persone è quello di non mettere mai in discussione il legame

  71. Elena 26 Marzo 2017 at 22:27 - Reply

    Gentile dottotessa,
    2 anni fa ho avuto una relazione che poi ho troncato perché non amavo più questo ragazzo. Mi sono sentita sollevata e non mi sono affatto pentita di questa scelta. Mi ha fatto stare abbastanza male pero il fatto di averlo fatto soffrire molto.
    Qualche mese fa ho conosciuto un altro ragazzo, me ne sono innamorata e man mano che la storia diventava più seria i dubbi aumentavano e mi piaceva sempre meno però avendo un carattere d’oro non lo volevo lasciare e non riesco a capire se stavo mentendo a me stessa cercando di convincermi che era quello giusto solo perché era un bravo ragazzo e avevo bisogno di amore o se si tratta di un disturbo compulsivo dovuto all’ansia. Forse é anche importante il fatto che avevo quasi dall’inizio molta paura di doverlo lasciare perché lo avrei fatto soffrire, perché i suoi amici mi avrebbero disprezzato e perché la mia famiglia avrebbe pensato male di me. Adesso l ho lasciato e quel sollievo che avevo sentito lasciando il mio ragazzo precedente non l ho sentito affatto. Vorrei sapere se secondo Lei non sono più innamorata o se sono stata presa dall’ansia e ho preso la decisione sbagiata. La ringrazio in anticipo.

    • Anna Zanon 17 Aprile 2017 at 21:43 - Reply

      Gentile Elena, mi sento un po’ a disagio a darle una risposta solo sulle poche righe di un commento.
      Le comunico la mia impressione che potrebbe essere sbagliata, credo che l’ansia di non sbagliare di nuovo, di deludere la famiglia e gli amici e di far soffrire di nuovo qualcuno possano aver giocato un ruolo importante nella sua decisione di lasciare il ragazzo.
      Le consiglio però di approfondire la questione con una chiacchierata con uno psicologo per capire meglio

  72. Rina 22 Aprile 2017 at 11:03 - Reply

    Buongiorno dottoresaa.
    Convivo da 7 anni.
    La mia relazione è sempre stata molto bella e appagante.
    Circa 1 mese e mezzo fa conosco casualmente un ragazzo che mi corteggia e inizio a perdere la testa per lui.Tra noi ci sono stati diversi incontri dettati dal mio istinto con un bacio.
    Ora mi trovo in una situazione molto brutta perchè non comprendo più se i sentimenti con il mio patner,con cui sto convivendo da 7 anni una relazione stabile e felice siano sufficiente a darmi la felicita o se io debba provare a gettarmi in questa nuova relazione e chiudere l attuale.
    Ho valutato le carenze che potrei avere con il mio patner ma onestamente ne ho trovate molto poche. Cose di normale quotidianità. Credo di averw un ottimo rapporto con lui e che difficilmente trovero uma persona con cui andare cosi d accordo e condividere una vita intera.
    Pero ce un pero purtroppo questo nuovo ragazzo mi ha travolta in sentimenti che mi portano a pensare che io possa trovare ancor meglio in lui una relazione ancora piu appagante.
    Sono logorata dai pensieri.
    Entrambi sono in attesa delle mie scelte.
    Il mio patner sa che ho un debole con questa persona perche ho pensato fosse giusto dirglielo.
    Il nuovo ragazzo mi invita a riflettere attentamente sulle mie scelte ma rimane in attesa.

    • Anna Zanon 1 Maggio 2017 at 17:09 - Reply

      Gentile Rina, nel suo post lei non dice nulla di sé e della sua situazione personale. Per esempio, non ci dice quanti anni ha e se il suo attuale compagno è il suo primo fidanzato serio. A volte capita che ragazze serie e responsabili, fidanzate da sempre, si sentano attratte da un uomo molto diverso dal loro fidanzato attuale perchè hanno bisogno di un cambiamento o perchè questa persona ha degli aspetti del loro carattere che vorrebbero sviluppare.
      Perché non prova a riscrivere una mail più dettagliata? Avrò più elementi per aiutarla a comprendere la sua situazione

  73. Rina 6 Maggio 2017 at 12:22 - Reply

    Buongiorno dottoressa,
    Io ho 33 anni e convivo da quando ne ho 26.
    La mia e una situazione particolare perche ho vissuto un infanzia molto felice con genitori molto presenti.
    Purtroppo a 17 anni mia madre è mancata e mio padre ando a vivere in un altro stato con la nuova compagna.
    Ho dovuto fronteggiare la solitudine per diversi anni in una casa da sola.
    Ho avuto tantissimi compagni relazioni molto brevi che non superano 1 anno e mezzo.
    A 26 ho trovato il mio attuale compagno con cui nell immediato e iniziata una convivenza infatti conviviamo da 7 anni e siamo assieme da 7 anni.
    Devo ammettere che in questi anni la relazione e stata portata avanti sopratutto per la mia volontà nel senso che io sicuramente ero la persona tra i due piu convinta e innamorata.
    Il mio compagno era innamorato ma con poca progettualita.
    Con il tempo il mio compagno si e convinto sulla possibile progettualita della relazione e cosi abbiamo deciso id prendere una casa piu grande e ristrutturarla.
    Onestamente fino a due mesi fa ero feliccissima dei nostri proggetti, innamorata e convinvinta della realizzazione di questi progetti insieme.
    Quando ho conosciuto questo ragazzo casualmente in un uscita tra amiche (lui lavora nel ristorante dove abbiam cenato)
    Lui subito ha iniziato a corteggiarmi ma io ho subito chiarito con lui rispetto alla felicita della mia relazione e alle mie convinzioni.
    Sono uscita con lui per dei caffe ma semplicemente perche cercavo di capire perche mi suscitava interesse.
    Ho subito parlato con il mio ragazzo che ki ha capita.
    Purtroppo pero dopo diverse uscite il mio cuore ha iniziato a battere…
    Le uscite sono diventate tante e io mi sono ritrovata a pensare sempre di piu a questa nuova persona…
    Non abbiamo fatto sesso perche io non voglio tradire il mio ragazzo ma fare scelte nel rispetto di entrambi.
    Ho iniziato pero ad avere dubbi sulla mia relazione stilando adirittura una scheda per capire meglio cosa fare…visto che questa situazione mi ha portata a perdere 10kg e a stare molto male
    Gliela scrivo
    Cosa e importante per me in una relazione:
    Amore
    Famiglia
    Complicita
    Sesso
    Comprensione
    Passione
    Sincerita
    Condivisione
    Amicizia
    Rispetto
    Stabilita
    Desiderio

    Nella mia relazione ce amore,famiglia,comprensione,sincerita,amicizia,rispetto,stabilita.
    Con l altra persona ce:
    Comprensione,sincerita,amicizia,rispetto,passione,desiderio

    Quindi come vede nemmeno la lista mi ha aiutata…
    Sono veramente in balia degli eventi…
    Mi rendo conto che devo decidere perchè purtroppo a breve stipuleremo il mutuo per ristrutturare la nostra casa…
    Ho guardato dentro me stessa..ma niente non so proprio cosa fare..
    La mia relazione non va male…ma forse con questa nuova persona andrebbe ancor meglio…ma come rischiare 7 anni…in un periodo cosi delicato della mia vita…e una decisione che cambia il destino della mia vita…nel senso se andasse bene con il nuovo ok potrei avere proggetti ma se non andasse mi ritroverei di nuovo sola…e con un eta in cui magari la famiglia non potro piu averla…allo stesso tempo posso stare con dei dubbi a vita su questa persona godendo pero una famiglia…io la trovo una scelta assai complessa.

    • Anna Zanon 21 Maggio 2017 at 11:41 - Reply

      Perché non si fa aiutare con dei colloqui psicologici allo scopo di fare chiarezza dentro di lei? p.s: ho notato che nella lista di quello che cerca ha messo il sesso mentre non l’ha accluso nella lista delle caratteristiche della sua attuale relazione. Forse bisognerebbe riflettere su questo punto..

  74. Una persona confusa 10 Maggio 2017 at 11:44 - Reply

    Salve dottoressa! Vedo che ha molta pazienza nel leggere tutti i commenti e rispondere, credo che sia lodevole, e spero che dedichi un po’ di tempo anche nel leggere il mio. Sono una ragazza di 19 anni e vivo una relazione a distanza da un anno (ci vediamo in periodi festivi). Il problema è che non riesco a dormire serenamente a causa di sogni su altri ragazzi, di solito non realmente esistenti, a volte a sfondo velatamente sessuale, altre no. Credo di avere anch’io quest’ansia di cui parla nel suo articolo, e di essere una persona tendente all’ossessione, perché su tutti i punti della mia vita mi prefisso degli ideali di perfezione da raggiungere. Ed è così anche per l’amore, sicuramente. Questa è la mia prima effettiva relazione, e la situazione di dubbio nei confronti del mio partner mi fa sentire come se lo tradissi mentalmente (perché effettivamente lo faccio ahahahah), e ho molti sensi di colpa perché purtroppo ho una coscienza, e faccio i paragoni con altre relazioni, e gli trovo difetti. Io credo che quando si è innamorati di qualcuno non si dovrebbe avere dubbi o guardare gli altri. Ma questo che in realtà avviene nella mia testa, credo che sia causato comunque dalla realtà, in cui lui non riesce a coinvolgermi, perché è un ragazzo maturo per la sua età ma non abbastanza maturo per me, che sessualmente non ha quell’esperienza che io mi aspettavo, che caratterialmente non ha quella sensualità che vorrei. Sicuramente io sono ossessiva e cerco il pelo nell’uovo, ma è altrettanto vero che non mi sento innamorata (forse è per la distanza?), questa è una realtà, se dopo un anno non ci si sente presi e coinvolti, (innamorati forse è un parolone) non può essere una mia invenzione, o sbaglio? In ogni caso non ho intenzione di lasciarlo, perché farlo ora me ne farebbe pentire, essendo comunque una persona che mi piace e con cui vado d’accordo,
    che voglio bene, e mi attrae, anche se non come vorrei, (caratterialmente molto rare da trovare per me). E in ogni caso non c’è nessuno che mi piaccia di più di lui, per ora. E lui è molto preso da me, non gli farei una cosa del genere senza un motivo fondato. Ma mi chiedo se è giusto sentirsi così, senza forte coinvolgimento d’amore, senza una passione travolgente, senza sentirsi sedotti. Una relazione del genere è solo una mia fantasia?

    • Anna Zanon 21 Maggio 2017 at 11:25 - Reply

      Cara Confusa, a me sembra semplicemente che tu non sia convinta di questa relazione e per questo motivo ti chiedi come sarebbe con altri ragazzi. Il tuo inconscio parla per te facendoti fare dei sogni che ti turbano e ti fanno sentire in colpa.
      Forse consideri il tuo ragazzo un punto di riferimento, un amico verso cui provi molto affetto e che ti dà sicurezza e cerchi di accontentarti e di fartelo bastare ma non ti basta..Avessi 60 anni potrei capire ma a 19 anni mi sembra un po’ limitante

  75. Giorgia 26 Maggio 2017 at 10:06 - Reply

    Gentile Dottoressa, ho letto con interesse il Suo articolo nel quale in parte mi rispecchio ed in parte no. Ho 30 anni e sono nell’attuale relazione con un “uomo” di 36 da 2, di cui 1 di convivenza. La nostra situazione è tutt’altro che rosea, purtroppo faccio spesso confronti con stati d’animo provati nelle relazioni precedenti o con le relazioni di altri miei amici, ma dal Suo articolo ho capito che è un meccanismo errato. La principale problematica che riscontro è ovviamente legata al dubbio se continuare o meno questa storia, ma non so se nel mio caso si possa parlare di DOC da relazione, ovviamente sarei aperta ad accettare questo tipo di problematica, anche se riflettendo a fondo dentro di me credo non rispecchi al pieno la mia situazione. Non vedo nel mio compagno un uomo affidabile, presente, bello, meraviglioso ecc. è una persona buona, soprattutto con i suoi amici e la sua famiglia, ma con me diventa una persona irriconoscibile: mi dice letteralmente “sono saturo di te perché sei solo una grande rottura di c…o” “tu non capisci niente” “non ho voglia di essere affettuso con te” “mi fai vivere in una prigione” ecc ecc..tra noi manca totalmente dialogo, quando trascorre del tempo con me è apatico e scontroso mentre con gli altri è una persona molto piacevole. Nelle nostre discussioni mi ripete sempre che lui non si sente colpevole di nulla, che le colpe sono tutte e solo mie e che lui si comporta così perché deve difendersi da me. Io lo lascio sempre molto libero, trascorre molto tempo con i suoi amici ed io ogni tanto vado con lui anche se non sempre perché preferisco lasciargli i suoi spazi, ma lui non si presta a fare altrettanto. Da un lato vorrei trovare una soluzione per equilibrare questo rapporto, ma dall’altra ci sono alcuni suoi comportamenti/abitudini che credo non riuscirei mai ad accettare perché troppo diversi da me. Ci siamo lasciati e ripresi diverse volte, lui tiene sempre il punto è spesso viviamo interi giorni come separati in casa, ma ogni qualvolta, stanca di questi comportamenti, mi allontano da lui, allora torna di corsa e mi regala qualche giorno di puro amore e complicità. Mi sembra quasi un rapporto ad intermittenza, mediamente siamo sereni una decina di giorni per poi discutere ed allontanarci per due/tre settimane e poi riavvicinarci. Scusi se mi sono dilungata così tanto.

    • Anna Zanon 30 Maggio 2017 at 08:12 - Reply

      Cara Giorgia, credo che il suo dilemma abbia poco a che fare con il disturbo ossessivo e sia invece un conflitto tra il bisogno che ha di lui e di questa relazione e tutte le cose che non vanno. Da un lato non riesce ad immaginare di lasciarlo ma ci sono aspetti del suo carattere che non accetta e aspetti della relazione che non la soddisfano. Da quello che mi racconta mi sembra che nel vostro rapporto ci siano delle forti ragioni di insoddisfazione sia da parte sua che da parte del suo compagno. Io credo che bisogna proprio partire da questo, dalla mancanza totale di dialogo che in una coppia è un grave problema. Forse una terapia di coppia potrebbe aiutarvi a capirvi e a confrontarvi.

  76. Geltrude 9 Giugno 2017 at 15:30 - Reply

    Salve,sono una ragazza di 25 anni,e da 6 sto con un ragazzo..
    All’inizio tutto tranquillo,era un ragazzo sempre presente e attento,mi faceva sempre ridere e quando avevo problemi con i miei mi stava vicino.L’anno scorso dopo vari cambiamenti nel suo carattere,ci siamo lasciati.Era diventato un’altra persona,ci vedevamo molto meno perchè era sempre impegnato,quando arrivava era sempre arrabbiato o dormiva e non mi ascoltava mai.Però ho inziato a chiedermi se avrei trovato qualcun altro come lui,perchè alla fine oltre a queste mancanze non è mai stato cattivo,se volevo qualcosa lui me la comprava nonostante non avesse molte possibilità e si capiva che in fondo ci teneva.Alchè l’ ansia ha fatto colpo dentro me..ci siamo rimessi insieme,ma dato che nel periodo di pausa non ho “respinto”le avance di un mio amico,e a lui ha dato fastidio,ho iniziato a chiudermi con i miei amici,per paura di mancargli di rispetto.Adesso mi ritrovo da sola senza amici(con le femmine non sono mai andata d’accordo)e dopo un anno da quella pausa mi ritrovo con più o meno le stesse mancanze..noto che preferisce sempre tenersi impegnato con la palestra o con un suo confidente,e quando è con me nonostante io so che ci tiene non sembra poi cosi interessato.Io lo aspetto per cena,mangiamo stiamo un oretta davanti alla tv e poi se ne va.Sembra un rapporto vuoto.Mi sento una casalinga 50enne che aspetta il marito muratore a casa.Non è la vita che vorrei.Non capisco se lasciarlo oppure no.Sento di non essere felice in questo rapporto,ma non so nemmeno se senza di lui starei bene e troverei un altra persona cosi brava..inizio a pensare che se magari trova un altra ragazza io non riuscirei a sopportarlo..lui ha già parlato chiaro “non riesco a cambiare o ad annullare i miei impegni per te”..mi sento confusa e non so cosa fare..qualche giorno fa a lavoro ho anche conosciuto un ragazzo che non è che mi piace,ma avendoci fatto due chiacchiere,mi ha fatto tanto ridere quanto pensare..non capisco perchè mi è rimasto impresso questo ragazzo,nonostante non mi piaccia esteticamente ..eppure mi ha fatto ridere in un modo che non facevo da un po..niente di esagerato eh,ma comunque in modo differente..Sto male,ho sempre il vomito per l’ansia e non so cosa fare..il mio ragazzo mi ha dato un ultimatum perchè ha detto che vuole una risposta adesso e non tra qualche mese perchè se decido di restare con lui non vuole più parlare di queste mancanze perchè si è stancato

    • Anna Zanon 13 Giugno 2017 at 09:15 - Reply

      Gentile Geltrude, mi sembra che la risposta al suo problema vada oltre a questa relazione.
      Lei si è messa con questo ragazzo che era giovanissima, appena 19 anni e da quello che racconta sembra che lui sia la fonte principale della sua felicità. Non ha amici e vive in attesa che lui riempia le sue giornate e la renda felice. Ma questo la mette in una posizione passiva di attesa di qualcuno che non sempre è disponibile nei suoi confronti come vorrebbe. Non è questa la vita che vuole. Perché non cominciare a vivere a prescindere da lui? Riempia la sua vita di cose belle, di amicizie, si chieda che cosa vuole dalla vita oltre alla relazione. A questo punto succederanno delle cose: magari potrebbe capire di non avere più bisogno di un fidanzato distratto oppure lui potrebbe cominciare a guardarla con occhi diversi se lei si rapporta in un modo diverso.
      Deve cominciare a prendersi cura di lei, magari anche con una terapia per l’ansia

  77. pikkola 22 Giugno 2017 at 17:33 - Reply

    Buonasera dottoressa, volevo raccontarle la mia esperienza. Sono felicemente fidanzata da 5 anni, felicissima e non potrei chiedere di meglio, ma, a volte mi vengono momenti di tristezza, magari associati a disguidi con i miei amici, e da quel momento ho dubbi che il mio ragazzo possa non piacermi piu, o problemi del genere, ma dopo un po passano, ora esiste un qualcosa, che non mi faccia venire piu alcun problema? grazie 🙂

  78. Alessandra 27 Giugno 2017 at 08:45 - Reply

    Buongiorno dottoressa Zanon, seguo il suo sito ormai da tempo e mi sento di ringraziarla per il prezioso lavoro che svolge, dato che nei suoi articoli ho trovato spesso risposta a tanti dubbi.
    Questo argomento in particolare mi tocca molto da vicino: ho sempre avuto problemi a mantenere rapporti amorosi duraturi. Le spiego brevemente la mia storia: ho 29 anni e da sei mesi sono fidanzata con un ragazzo meraviglioso di 7 anni più grande di me. Lo definisco meraviglioso perchè è un uomo molto presente, affidabile, dolce e romantico, e mi ha regalato quella stabilità di cui avevo bisogno dopo anni di relazioni problematiche o discontinue, che duravano non più di un anno o un anno e mezzo. Lei si chiederà di cosa mai potrei lamentarmi con la fortuna che ho: ebbene, il problema è proprio questo. Ci sono dei momenti in cui non ho voglia di uscire con lui, di vederlo, o di sentirlo al telefono, e non perché desideri avere avventure con altri ragazzi, ma semplicemente perchè vorrei rimanere per conto mio. Questo succede soprattutto nei momenti in cui ho molto lavoro da fare ed allora mi sento così stressata e stanca che anche il solo fargli una telefonata mi sembra un ulteriore impegno da rispettare. Mi sento in dovere di comportarmi come la ragazza perfetta, di fare quelle cose che lui si aspetta da me (mandargli il messaggio del buongiorno o della buonanotte, chiamarlo nelle pause dal lavoro, uscire con lui il fine settimana) anche nei momenti in cui non avrei voglia di fare nulla di tutto ciò. Questi miei pensieri mi fanno una sentire terribilmente in colpa, mi fanno sentire in difetto nei suoi confronti, come se lo stessi ingannando. Mi fanno venire il dubbio che forse i miei sentimenti non siano così forti e profondi: in fondo stare con la persona che diciamo di amare dovrebbe essere un piacere, un momento di relax dalla fatica quotidiana. Essere fidanzati non dovrebbe essere percepito come un compito gravoso.
    Un altro tasto dolente è che spesso tutta questa stanchezza e ansia mi fanno perdere la voglia di fare l’amore con lui: in queste situazioni non mi sento nella forma fisica adatta, e quindi il sesso viene visto anch’esso come un impegno da portare a termine, dato che non ho il coraggio di confessargli che non vorrei fare l’amore. In sintesi, mi ritrovo spesso a fare cose che non vorrei fare ma che sento di dover fare per non deluderlo, e questa sensazione mi fa sentire frustrata. Ho provato a parlarne con lui, visto che tra noi c’è un buon dialogo, ma ad un certo punto mi blocco e non approfondisco l’argomento per paura di ferirlo e di essere fraintesa. Lui dice che tutto questo arrovellarmi il cervello dipende solo ed esclusivamente dal fatto che io sia un tipo ansioso, che nella mia testa tutto (amore, lavoro, me stessa) deve essere perfetto e che quando ciò non avviene io sia portata a rinunciare a quello che sto facendo piuttosto che a portarlo a termine.
    Non so se gli elementi che le ho fornito possano esserle utili, quantomeno per farsi un’idea di quale possa essere il mio problema. La ringrazio infinitamente.

    • Anna Zanon 1 Luglio 2017 at 10:34 - Reply

      Credo che il suo fidanzato abbia ragione. In una relazione due persone possono avere un differente bisogno di intimità e vicinanza ma il fatto di non sentire il bisogno di stare con il suo partner h 24 non significa non amare. Significa solo che lei è una persona più indipendente rispetto al suo fidanzato. Io credo che lei sentirebbe di più la voglia di stare con lui anche fisicamente se non si ponesse l’obiettivo di essere una fidanzata perfetta, obbligandosi a fare cose che non sente per adattarsi ad uno stereotipo irrealistico di amore e di coppia all’insegna della simbiosi e di batticuore

  79. Cristina 5 Luglio 2017 at 18:26 - Reply

    Salve dottoressa,
    è la prima volta che capito nel suo sito e che vengo a conoscenza di questa problematica in cui mi sono sorpresa nel riconoscermi. Le scrivo qui per capire se è consigliabile da parte sua un consulto con un terapeuta, le racconto la nostra storia: io ed il mio ragazzo ci portiamo 10 anni, ci conosciamo da più di 6 anni e stiamo insieme da 4 anni; siamo stati molto amici prima di metterci insieme, un giorno grazie ad una mia amica mi sono resa conto di provare qualcosa di più e dopo 6 mesi mi sono dichiarata e ci siamo messi insieme. Da li sono iniziati i primi dubbi e problemi: da parte sua per la differenza di età, da parte mia dal punto di vista fisico (è un bel ragazzo, ma non era il mio tipo esteticamente) e si univa a tutto ciò il fatto che, a causa della mia famiglia particolare, non potevo rendere pubblica la nostra storia. Naturalmente anche questo ha comportato molti problemi allora, ad oggi è segreta solo a mio padre… provo tantissimo affetto per il mio ragazzo, lo amo anche se ci sono momenti in cui questa sicurezza vacilla, soprattutto da un paio di mesi. Un anno fa ci siamo lasciati perché lui sentiva il bisogno di capire quanto fossi importante per lui nella sua vita ed ha iniziato un percorso spirituale per capire se la strada del sacerdozio fosse per lui. Non ci siamo sentiti per 4 mesi, no chiamate, no messaggi, nulla. 4 mesi in cui sono stata malissimo, in cui ho capito di amarlo, tanto che mi mancavano anche le cose che mi davano fastidio, ma grazie alle mie amiche mi ero quasi ripresa e stavo accettando la situazione, tanto che avevo provato a prendere un caffè con un ragazzo molto interessato a me. Dopo un po’ ci risentiamo e lui mi chiede di riprovare a stare insieme, io accetto, mettendo in chiaro però che ero cambiata e che avevo maturato altri obiettivi in quei 4 mesi di lontananza. Ad oggi lui è innamorato perso, io fino a 2 mesi fa ero convinta di esserlo, ma in questo periodo, pur provando un fortissimo affetto per lui e pur avendo rapporti soddisfacenti la maggior parte delle volte, non riesco a stare bene con lui, noto tutti i suoi difetti, anche quel kiletto di troppo che prima non mi importava, le nostre differenze, mi chiedo se è adatto a me e alla mia famiglia, non ho voglia di chiamarlo o di vederlo o di avere rapporti ( inizialmente sono sempre molto felice di vederlo, anche se è solo inizialmente perché poi ritornano le mille domande). Ieri ho raggiunto il punto di ansia maggiore: ho organizzato per il suo compleanno due giorni ad una spa, con percorso benessere di coppia e cena romantica. Durante tutto il tempo insieme continuavo a notare tutte le cose che non mi piacevano e mi sentivo tantissimo in colpa. La sera dopo cena nell’intimità non riuscivo ad essere partecipe sempre per tutti questi dubbi e pensieri, alla fine con una scusa si è concluso tutto li e siamo andati a dormire… a letto non riuscivo a dormire: i pensieri mi hanno attanagliato così tanto che mi è venuta la tachicardia, tanto da desiderare di tornare a casa (naturalmente sensi di colpa a mille..) volevo stare con lui ma non riuscivo perché più ci provavo più mi si riempiva la testa di domande più stavo male proprio a livello fisico.. cosa mi consiglia? Non voglio lasciarlo ma davvero non so più cosa fare per tornate a stare bene con lui.

    • Anna Zanon 7 Luglio 2017 at 06:41 - Reply

      Buongiorno, a volte la svalutazione dell’ altro ( cioè il notare solo i suoi difetti) è un meccanismo di difesa che ci protegge dall’ avere bisogno di lui. Forse quando lui l’ ha lasciata per capire se il sacerdozio era la sua strada, dopo anni di relazione con lei, ha talmente sofferto che non riesce più a fidarsi di lui. Una volta superata la gioia per essere tornata insieme, forse dentro di lei si è insinuato il dubbio a livello inconscio che lui potrebbe lasciarla e forse c’è anche un po’ di rancore inconsapevole.
      Forse un colloquio con un psicologo potrebbe esserle utile per capire meglio

  80. Neva 24 Luglio 2017 at 10:01 - Reply

    cara dottoressa,
    soffro di pensieri ansiosi sulla mia relazione da circa 2 anni. In questo periodo ho imparato a gestirli (tcc). Ho però avuto qualche mese fa la sensazione che ci fosse qualcosa che “spingesse” la mia mente a guardare dietro questo disturbo, che è insorto dopo che una coppia di amici si è lasciata: lui ha lasciato lei,io avevo il terrore che il mio fidanzato mi abbandonasse..il mio ragazzo è di quanto più bello mi si mai capitato, un amore totale, al contrario delle mie passate relazioni. Continuavo a pensare ” e se anche lui mi lasciasse? che farei? sarebbe una tragedia!”
    Da quel momento ho iniziato a stare male, perché mi sono quasi arrabbiata all’idea che potesse accadere! E’ come se avessi cercato di sminuirlo, di trovare qualcosa che non andava, e più lo facevo, più mi distruggevo. Ho sempre però sentito dentro di me che era tutta una costruzione mentale perché il mio amore era davvero forte e mai ho pensato di lasciarlo. Ho capito che il mio amore per lui ha superato dei grandi ostacoli, che sono le mie paure profonde..
    avevo paura che mi lasciasse, che mi tradisse (come i mei ex)
    avevo paura che trovasse un problema nel nostro rapporto (come il mio amico aveva fatto,lasciando la sua ragazza)
    …ma in realtà lui è sempre stato una persona onesta e non oscura.. eppure avevo paura,paura di perderlo

    pochi giorni prima di stare male avevo ricevuto una buona notizia: mio padre malato era guarito. Ero felice ma… in un certo senso la malattia di mio padre mi aveva tante volte fatto pensare che le persone “mi volessero più bene”.. è un po’ di tempo che ci penso.. c’è forse la possibilità che l’esplosione della mia ansia si colleghi a questo? come se riversare dubbi inutili sul mio rapporto volesse invece farmi notare altri aspetti della mia vita, come il fatto di credere che solo per “pena” le persone stanno vicino a me?
    Forse è un ragionamento contorto, ma è come se questo campanello mi si fosse acceso nella mente.. quanto può influire il pensare di meritare amore solo attraverso stati di “pietà” e “dolore” rispetto ad avere invece finalmente trovato una persona che mi ama davvero per quella che sono? perché mi spaventa tanto l’essere semplicemente felice, ora che ho tutto quello che mi rende serena?

    • Anna Zanon 17 Agosto 2017 at 12:10 - Reply

      La felicità può sembrare una cosa molto strana a chi non l’ha mai sperimentata. Lei ha delle paure profonde, le sembra che le sia capitata una cosa troppo bella per essere vera, ha paura di non meritarsela e paura che il suo ragazzo si stanchi di lei e l’abbandoni come il vostro amico. Anche un padre che sta male può scatenare l’ansia ( pensiero: tutte le volte che tengono a qualcuno vengo lasciata. La morte è una forma estrema di abbandono). Meglio allora non attaccarsi troppo e rimanere nella consueta infelicità che è uno stato noto e che sa gestire e che le permette di ricevere affetto e attenzione da parte degli altri.
      Per fortuna lei è una persona molto intelligente e introspettiva e può gestire queste paure, sapendo che appartengono a lei ma non alla sua relazione

  81. Michela 9 Settembre 2017 at 15:32 - Reply

    Buongiorno dottoressa. Vorrei raccontarle la mia storia. Sto con un ragazzo da un anno, abbiamo una storia spettacolare, unica, mi ha reso la donna più felice del mondo e abbiamo iniziato a cercare casa per andare a vivere insieme. Due settimane fa all’improvviso (PREMETTO che fosse un periodo di Stress lavorativo per me), da un momento all’altro mi sono fatta assalire da un dubbio assurdo sul fatto che volessi veramente stare con lui. Da lì é iniziato un calvario: solo al pensiero di stare senza di lui mi uccide. Ho passato notti insonni, hoperso sei chili in una settimana, ma questi dubbi continuano a tormentati senza motivi. Sono entrata in un vortice da cui non riesco ad uscire. Tutte le volte che ci vediamo al pensiero sto male, mi sale l’ansia poi quando stiamo insieme riesco a stare bene come sempre anche se ogni tanto mi prendono dei dubbi anche mentre sono con lui e la paura mi impedisce di vivere bene i momenti insieme. Non ho più voglia di uscire, mi spaventa anche L, IDEA DI fare una passeggiata ma non riesco z pensare ad una vita senza di lui. Come puo accadere una cosa così all’improvviso? La prego mi aiuti, grazie

    • Anna Zanon 16 Settembre 2017 at 09:29 - Reply

      Gentile Michela succede questo quando si pensa per assoluti. Mi perdoni ma lei mi ha dato una descrizione della sua storia da baci perugina. L’amore è fatto di alti e bassi, di sfumature e anche di dubbi ma quando io pretendo che una relazione sia sempre al massimo altrimenti non è amore, si rischia di cadere nel tunnel del pensiero ossessivo. Accetti invece che l’idea di convivere la renda felice ma allo stesso tempo, essendo un passo molto importante, le fa anche paura ( è tutto normale).

  82. Gabriella 28 Settembre 2017 at 16:02 - Reply

    Buonasera dottoressa, sono fidanzata con un ragazzo meraviglioso da un anno e un mese, e da quasi due mesi sono sommersa fino al capo di dubbi e paranoie di cui non riesco a liberarmi. Non dico che la nostra è una storia perfetta, litighiamo molto spesso, anche per scemenze, a volte capita tutti i giorni, ma da quando mi sento così disturbata lui è diventato apprensivo e più dolce, e anche se prima vedevo amore in ogni suo gesto, anche nel rispondermi male, perché sapevo che questo è il suo carattere, adesso lo guardo e non mi sembra abbastanza, stare con lui mi provoca seri dubbi, anche solo guardarlo mi fa pensare che io potrei non amarlo più, o che non mi piace più esteticamente, ma non vederlo o l’idea di non starci più insieme mi ammazza.
    E’ cominciato tutto quando un altro ragazzo, più maturo del mio, ha scaturito qualcosa dentro di me dicendomi che meritavo di meglio, e che gli interessavo, anche se poi si è corretto aggiungendo “come amica”, da quel momento sono cominciati i miei dubbi.
    Il fatto è che non mi è mai importato di quello, perché l’ho sempre amato per ciò che è, pregi, difetti, e anche se magari non è abbastanza maturo per delle cose, lo è per altre, e sono sempre stata tranquilla sul fatto che lo avrei aiutato io a capire tante cose, e che le avremmo capite soprattutto crescendo insieme.
    Non so che fare, non voglio più stare male, voglio soltanto tornare a stare bene con lui.
    Mi scuso per la lunghezza e spero in una sua risposta e quindi in un suo consiglio.
    Cordiali saluti, la ringrazio anticipatamente.

    • Anna Zanon 27 Ottobre 2017 at 11:16 - Reply

      Gentile Gabriella, nessuna relazione, una volta superata la fase dell’innamoramento, è esente da dubbi ( nel suo caso : devo stare con lui o posso trovarne uno meglio?). Accolga questi dubbi, stia con lui e veda quello che emerge senza forzarsi a sentire amore e ammirazione incondizionati ed andare nel panico se non li riceve.

  83. Luana 29 Settembre 2017 at 11:29 - Reply

    Salve dottoressa,
    Quasi un anno fa ho lasciato il mio ragazzo è stata una cosa molto sofferta. Credo di averlo lasciato non per un motivo particolare,sono stata mesi e mesi a cercare di capire perché da parte mia fosse cambiato qualcosa e non riuscivo a lasciarlo,ho provato di tutto,cercavo spiegazioni ,perché così di punto in bianco non sapevo più se provavo qualcosa. Ma
    abbiamo sempre continuato a sentirci come amici ci sentivamo molto spesso al telefono. Poi ci siamo distaccati un po per varie ripicche. Ora ho ancora dubbi come può essere da una parte vorrei tornare con lui da un’altra non so se sarebbe la cosa giusta perché penso:”forse è perché mi sento sola ” non so che fare non mi sento proprio di amarlo ma forse è perché sono affezionata

    • Anna Zanon 27 Ottobre 2017 at 11:13 - Reply

      Gentile Luana, le separazioni sono sempre un po’ dolorose. Adesso lei si ritrova da sola ed è tentata di tornare da un ragazzo verso cui prova affetto ma non amore. Eppure è proprio la capacità di stare bene anche da soli il presupposto per poter avere un incontro appagante in futuro.

  84. Francesca 4 Novembre 2017 at 01:50 - Reply

    Gentile Dottoressa, sono in crisi nera e spero lei possa aiutarmi..sto con il mio ragazzo da sei mesi, lui sin dall’inizio si é mostrato in un modo per poi rivelarsi diverso e ha sempre puntato tutto sul sesso. Io mi sono irrigidita, ho iniziato a dubitare ed ho smesso di provare cose per lui. Ci siamo lasciati perché non ero passionale e perché non gli ho detto di amarlo. Vorrei sapere se a 29 anni é un comportamento maturo il suo, a me non sembra. Mi sembra eccessivo in tutto e non riesco a contenere tutta quella dolcezza eccessiva..ad oggi posso dire di non amarlo, ma mi angoscia non averlo con me. Lui mi limita un sacco ed é ipergeloso di qualsiasi cosa, cercando di farmi terra bruciata attorno. Ho pensato che fosse l’ennesimo narcisista, ma non lo so se sbaglio valutazione. Quello che so é che non provo cose forti per lui da quando lui ha fatto pressing continuo e continuo sul sesso lamentandosi. Per favore mi rassicuri, a me tutte queste cose mi sembrano anormali..o sono io il problema?

    • Anna Zanon 5 Novembre 2017 at 11:11 - Reply

      Gentile Francesca, credo che prima di capire chi è l’ altro, dobbiamo cercare di capire noi stessi, quello che vogliamo e quali meccanismi ci tengono legati ad una relazione che ci fa soffrire.
      Nel suo caso mi ha colpito molto una frase ” non lo amo ma mi angoscia non averlo con me”. Credo che parta tutto da qui. Dal bisogno impellente, addirittura “angoscia” di stare con un ragazzo che non ama e da cui si sente soffocare ma di cui non può fare a meno.
      Io credo che lei debba lavorare su questo sulla sua ambivalenza “non ti amo ma sto male quando non ci sei” altrimenti rischia di avere delle relazioni sofferte e complicate

  85. S. 5 Novembre 2017 at 14:03 - Reply

    Buongiorno Dottoressa,
    È possibile mandarle una mail in privato? Grazie in anticipo.
    Saluti S.

    • Anna Zanon 5 Novembre 2017 at 17:37 - Reply

      Certo, però la consulenza privata non è gratuita

  86. Rosy 23 Novembre 2017 at 02:21 - Reply

    Salve, innanzitutto volevo farle i complimenti per l’articolo, per il sito e per la grande disponibilità che dimostra nel rispondere ai numerosi commenti che le arrivano.
    Spero avrà modo di dare una risposta anche a me.
    Ho 28 anni, sto col mio fidanzato da più di dieci e, da circa 4 mesi abbiamo iniziato a convivere.
    Lui è stata la mia prima e unica storia vera, è sempre stato un buon compagno, che ha sempre cercato di farmi contenta.
    Però, ci sono stati dei problemi prima della convivenza, che mi avevano portato a lasciarlo.
    Il motivo principale è stato uno strano “rapporto” instaurato da lui con una sua collega di lavoro che,inizialmente, lo ha aiutato ad ambientarsi e, poi, è proseguito.
    Tra loro non c’è mai stato nulla di fisico, lei è una signora quasi di mezza età, ma il tono di quei messaggi (tutte le mattine “buongiorno”, “gioia”, “tesoro”…) e la frequenza (tutti i giorni, tutto il giorno a chiacchierare, di lavoro e non) mi ha veramente demolita, e ha distrutto la mia, già scarsa, autostima.
    Siamo tornati insieme dopo che lui ha giurato di “normalizzare” questa situazione (adesso si sentono in modo molto più sporadico e lei, grazie al cielo, é stata trasferita in altra sede).
    Sembrava andare tutto bene, abbiamo preso casa insieme, ma le cose non funzionano. A casa non fa che dormire o guardare la tv, anche se vede che avrei bisogno d’aiuto non si smuove e non si crea alcuna remora (per come.sono fatta io, non sarei capace di stare con le mani in mano se potessi aiutarlo)
    Io sto attraversando un momento complicato, sto seguendo dei corsi e preparando un concorso importante e, in alcuni casi, ho chiesto il suo aiuto, che però lui mi ha quasi sempre negato, con la scusa di essere stanco dopo il lavoro (anche quando fa mezza giornata!). Questa cosa l’ho sofferta molto.
    Ultimamente credo di.non essere più innamorata di lui.
    Mi rendo conto che siamo persone molto diverse, ci piacciono cose diverse, anche quelle più stupide. Io amo leggere, viaggiare, adoro la musica classica,fare escursioni col mio cane, la natura, lui é l’opposto, telefilm, commedia all’italiana, i pooh e il calcio e, al massimo, la birra con gli amici il sabato sera.
    Io odio tutto ciò che piace a lui (tranne la birra 🙂 che ci sta!), lui detesta tutto ciò che piace a me.
    Ho cominciato a chiedermi se la mia infelicità derivi dalla nostra scarsa affinità, dal fatto che non me lo sono ritrovato nel momento del bisogno, dalla sfiducia che magari mi é rimasta, o dall’insieme di tutto questo.
    O se sono io che con i miei dubbi ho creato da sola questa condizione di insofferenza.
    Ho l’autostima sotto zero, mi chiedo sempre “come ho fatto ad essere stata così stupida, dopo quello che ha combinato con quella collega, a tornarci e a prendere casa con lui? Io non sono il tipo di donna che perdonerebbe un tradimento” (neanche “finto”).
    Comincio a credere di aver iniziato una convivenza con una persona che non amo. Però, poi penso che se sono tornata con lui, mi sono sentita felice, ho fatto questo passo importante, com’è possibile che non lo amassi ? Dopo oltre 10 anni? Lui sembra amarmi, almeno xosì dice. In effetti con quella ha allentato i rapporti, come promesso.
    Sono paranoie mie? Ovviamente tutto ciò, unitamente allo stress per il concorso, ha comportato un crollo della voglia di vederlo, figuriamoci della libido, e continue e furiose litigate. Non riesco a chiudere questa storia, non so se effettivamente dovrei farlo e non ci riesco, ma al contempo mi sento profondamente infelice.
    Mi chiedo sempre più spesso se non potrei stare meglio con una persona più simile a me, e comincio a notare colleghi, ragazzi, molto diversi da lui, e questo in alcuni momenti mi fa sentire in colpa, poi però penso che notare un ragazzo è nulla rispetto a quello che ha combinato lui.
    Mi sarebbe di grande aiuto un suo parere esperto ed esterno, perchè io non ci sto capendo più nulla.
    Grazie anticipatamente

    • Anna Zanon 23 Novembre 2017 at 11:22 - Reply

      Gentile Rosy, grazie per i complimenti. Tutti i rapporti per durare devono evolvere e nel farlo attraversano delle crisi fisiologiche in cui si deve trovare un nuovo equilibrio per adattarsi alle nuove esigenze della coppia.
      Nel suo caso si tratta di un rapporto di lungo corso che l’ha traghettata dall’adolescenza all’ età adulta, forse siete entrambi cambiati e quello che vi ha spinto a scegliervi a 18 anni non è più valido a 28 anni.
      Per questo il rapporto risente di una certa stanchezza da parte di entrambi che si è manifestata in lui con un amicizia con un altra donna e in lei con il dubbio persistente che con un altra persona sarebbe più felice.
      Dovete imparare a guardarvi con occhi nuovi e scegliervi di nuovo e su nuove basi

  87. Rosy 23 Novembre 2017 at 12:13 - Reply

    Grazie infinite per la sua risposta. Temo che oggi, da adulta, non sceglierei un uomo così diverso da me. Comincio pure a provare una certa disistima nei suoi confronti, lo inizio a vedere come una persona intellettualmente immatura, le cui passioni e i cui interessi, che francamente trovi abbastanza futili, sono rimasti identici a quelli di dieci anni fa. In più, oltre alla “particolare amicizia” con la collega, il fatto che non abbia avuto remore nel vedermi in difficoltà e stare con le mani in mano (dormiva o guardava serie tv) ha incrinato una delle ragioni fondamentali per cui stavo con lui: il fatto che lo reputavo una persona sempre al mio fianco, oltre che fedele.
    La mia domanda è: come capire quando sia il caso di fare questo “lavoro di riscoperta” e quando sarebbe invece meglio lasciar perdere? E davvero in una simile situazione può esserci qualcosa da “riscoprire”?
    Grazie infinite

    • Anna Zanon 28 Novembre 2017 at 16:11 - Reply

      Gentile Roberta, mi sembra di percepire molto risentimento nei confronti del suo compagno. Si sente tradita e delusa e non riesce più a guardarlo con gli occhi di prima, non solo sa se ci sia qualcosa da recuperare ma si chiede se ne valga la pena.
      Di per sé, lo scarso aiuto nelle faccende domestiche è un problema molto comune e purtroppo fa anche parte del nostro contesto culturale. Potrebbe essere utile capire quali erano i modelli nella famiglia del suo fidanzato: papà e mamma si dividevano equamente i lavori domestici e gli hanno insegnato a collaborare in casa? Io credo però che la ragione della sua insoddisfazione sia altro..

  88. Alessandra 24 Novembre 2017 at 23:52 - Reply

    Gentile Dott.ssa, grazie per il suo articolo, l’unico che ho trovato in grado di farmi capire meglio alcune dinamiche che sto vivendo. Cerco di fare una sintesi, anche se di cose da dire ce ne sarebbero tantissime, chiedendoLe consiglio.
    Sono una giovane donna di 35 anni, un’infanzia densa di abusi e abbandoni da parte dei miei genitori. Il mio passato ha causato in me periodi di depressione ciclica e alcuni momenti di down molto forti, e non mi ha permesso di crescere “normalmente”: alla mia età, non ho ancora combinato nulla. Sono senza un soldo, con poco lavoro, senza aver completato gli studi, piena di insicurezze e paure per il mio futuro. A livello amoroso, negli ultimi 15 anni ho preso solo cantonate: la donna che che volevo sposare dopo qualche anno di convivenza si è rivelata una delusione, più che altro per il modo irrispettoso in cui mi ha lasciato che mi ha creato ulteriori ferite profonde. Dopo di lei, anni di solitudine e altri mezzi rapporti, tra cui due ulteriori ferite: un rapporto malsano con una narcisista seriale, e la delusione con la mia migliore amica, che dopo cinque anni insieme mi ha scaricato senza proteggermi da una pazza furiosa. Ho vissuto quindi degli shock emotivi molto forti, avuti subito dopo essermi riaperta all’amore. Dopodichè, ho iniziato a investire solo su me stessa, dicendomi che non sono adatta, perlomeno in questo momento centrale della mia vita, per l’amore: devo costruire e ricostruirmi, psicologicamente, fisicamente, a livello lavorativo. Ma poi arriva Lei. Non ho per lei un colpo di fulmine, non ho le farfalle dello stomaco che avevo con le varie “psicopatiche”, ma sento una grande ansia crescere dentro di me. Capisco, è la paura di soffrire nuovamente. Lei è tutto quello che cercavo: mi dà dialogo, fiducia, rispetto, comprensione, amore, è intelligente, buona, il sesso è intimo e passionale, perfetto. Quando sto con lei nei momenti presenti, sto benissimo, ma appena torno a casa mia mi partono mille paranoie ossessive-compulsive e l’ansia di cui parla, sull’amore che provo io, quello che prova lei, eventuali tradimenti, eventuali dipendenze affettive ecc.
    Inoltre ha 15 anni più di me e forse una malattia che potrebbe forse peggiorare. A me capita di pensare: tra dieci anni avrà sessant’anni, mia madre settanta, mi ritroverò a dover badare due persone. Proprio ora che volevo concretizzare me stessa e vivere finalmente la mia vita, con più leggerezza.. penso agli scenari più negativi, anche di malattia che potrebbero esserci, anche perché anche lei non ha soldi e ho paura di dovermi prendere cura di lei in tutti i sensi e sacrificare la metà della mia vita. E mi viene da scappare e da pensare che se ragiono così non sono innamorata. Oppure che ho tantissimo affetto per questa persona ma non ho vero amore, quello che ti fa dire pensare di voler stare con quella data persona anche se dovesse stare male proprio perché la ami e vorresti stare sempre con lei. Non capisco quello che devo fare. Forse è meglio interrompere prima che ci si leghi troppo? O va vissuto tutto finché ce n’è, mettendo le cose in chiaro con l’altra persona? Forse sono cosi tanto infarcita di ansia e insicurezza nei confronti di me stessa, della vita, e delle relazioni, che il mio sistema mi mette in allarme ogni ogni giorno e io non so più cosa devo fare.. impossibile per me “non pensare” 🙁

    • Anna Zanon 28 Novembre 2017 at 16:04 - Reply

      Cara Alessandra, chi ha avuto un infanzia segnata da abusi e abbandoni non può accostarsi alle relazioni d’amore in modo spensierato e sicuro.
      Io credo che i dubbi che lei ha nei confronti della sua compagna siano invece testimonianza di un profondo attaccamento nei suoi confronti. Come giustamente dice più il legame diventa importante più si attiva in lei la paura di soffrire di nuovo e di poter perdere un giorno per malattia e differenza di età la sua compagna, subendo un altro abbandono.
      E’ anche normale in uno scenario di malattia, chiedersi se si è in grado di prendersi cura di un altra persona.
      Provo ad azzardare un ipotesi, posso? Forse nella scelta di una compagna molto più grande ha forse giocato il bisogno di avere una sorta di madre ” buona”che non ha mai avuto, qualcuno che si occupasse di lei o almeno la supportasse psicologicamente ed è forse spaventata nel doversi ritrovare nel ruolo contrario, magari riperpetuando uno schema della sua infanzia dove lei ha dovuto assumersi precocemente troppe responsabilità

      • Alessandra 30 Novembre 2017 at 19:49 - Reply

        Grazie Anna per la risposta.
        Sono a conoscenza dei meccanismi legati al ruolo della “madre” che mi hanno portato nella vita ad innamorarmi di donne più grandi, così come dice lei, e anche della mia paura dell’abbandono. Ero io che le corteggiavo e le cercavo. In questo ultimo caso, invece, dopo l’ultima batosta con una “psicopatica”, è sta Lei a cercarmi, corteggiarmi, ha avuto tanta pazienza di fronte alle mie chiusure, è stata avvolgente, dolce, mi ha dato tanto valore, stima, rispetto, fiducia,mi rende migliore e anche io la faccio stare bene. Mi piace non solo per quello che mi dà e come mi tratta (molto bene), ma anche per quello che è (per quanto ne so finora). Ho trovato in lei praticamente tutte le caratteristiche che cercavo in una donna, proprio in un momento in cui mi ero detta che sarebbe stato meglio per (per via del dolore che provo in ogni relazione), stare da sola. E da sola ho imparato a star bene. Io e lei abbiamo in pochi mesi creato un rapporto prima di tutto di reale affetto umano. Lei è innamorata e fiduciosa, vuole costruire con me anche da subito (alla sua età dice che sa quello e chi vuole). A me parte la DOC perchè mi si attivano mille paure, tra cui anche il fatto che magari tra 10 – 15 anni non mi piacerà più per via della differenza di età, o di eventuali malattie. Lei ha tutto tranne due cose: la mia stessa età (15 anni di differenza sono tanti) e il fatto che è come me una persona economicamente messa male. Io sono in fase di costruzione, lei è in fase di “mantenimento” e di ricerca del partner con cui andare avanti fino alla fine. A me non spaventa il non poter più avere a che fare con altre donne, mi spaventa il pensiero che è una persona sola e che avrebbe soltanto me, e se le capitasse qualcosa io dovrei prendermi cura di lei, magari anche economicamente, proprio in un momento in cui devo cercare di guadagnare e mettere da parte per il mio presente e futuro. A questo punto allora mi dico: “se penso così allora non la amo” e mi riparte la Doc..finché non la rivedo e nel momento presente mi calmo perchè ci sto bene. Quando mi allontano mi riparte la paranoia, la paura. Questa relazione, arrivata proprio nel momento in cui avevo deciso di stare da sola, mi fa stare molto bene nei momenti che vivo con lei, fatti anche di quotidianità (forse un po’ “pericolosa” dopo solo 4 mesi), ma al contempo mi amplifica TUTTE le paure e le mie paranoie di sempre ed è una condizione quasi alienante e molto fastidiosa/dolorosa/logorante ed è la prima volta che mi capita nella mia vita.
        Non capisco se il mio sistema interno fa così per cercare di salvarmi da altre delusioni/abbandoni (riconoscendo forse qualche atteggiamento che potrebbe nuocermi) oppure se sto, come dire? Boicottando la felicità e il vero amore. Andrei volentieri a fare psicoterapia se non fosse che attualmente ho pochissimo lavoro e non riesco a sostenerne la spesa. Grazie comunque per l’attenzione, lei è un vero angelo.

        • Anna Zanon 4 Dicembre 2017 at 10:01 - Reply

          Credo che i suoi dubbi non nascano dal disamore ma dalla paura. Mi sembra di capire che il problema è che lei si sente a malapena in grado di badare a se stessa, figuriamoci di farsi carico di un altra persona! Credo che porsi questi dubbi sia assolutamente normale e testimoniano invece il suo attaccamento ( lei si preoccupa di poter aiutare la sua compagna e vede un futuro con lei).
          Più una relazione è importante e significativa, più è in grado di tirare fuori dei nostri aspetti psicologici profondi di cui prima eravamo poco consapevoli. Questo processo può spaventare ma è anche terapeutico

          • Alessandra 5 Dicembre 2017 at 09:56

            Sì, sicuramente in pochi mesi di relazione (è iniziata in estate) è diventata per me una persona molto importante. Ma quando ho saputo, in queste ultime settimane, la notizia di una possibile patologia grave, eravamo (siamo!) nella prima fase di conoscenza reciproca, con tanti movimenti ancora da fare per conoscersi sempre di più, capirsi e vedere le reali compatibilità e grado di amore, considerando che io sono piena di paure per via di shock emotivi provati nella vita e negli ultimi due anni. In pochi mesi credo sia difficile poter parlare di amore, bensì di infatuazione reciproca. Adesso sta facendo gli accertamenti, ma se dovesse venire fuori qualcosa di grave? Ecco che mi parte la Doc: non è che starei con lei solo per senso di del dovere, visto che è una persona sola? Poi piango perché sono spaventata, per me, per lei, per noi, per lo stress.. 🙁

          • Anna Zanon 8 Dicembre 2017 at 10:57

            Allora non c’è ancora una diagnosi certa di patologia..Ma si sta preoccupando per una cosa che potrebbe succedere. Deve vivere un giorno alla volta

  89. Clods 26 Novembre 2017 at 10:22 - Reply

    Buongiorno,
    Sono “incappata” in questo articolo perchè stavo cercando di fare una sorta di autodiagnosi di quello che sto provando in questo ultimo periodo, e mi sono ritrovata alla perfezione in ogni parola dell’articolo.
    Ho 23 anni e sto da 3 anni e mezzo con un ragazzo. Quella con lui è l’unica relazione che fin’ora io abbia mai avuto.
    La storia con questo ragazzo si è evoluta in un mio contesto psicologico un po’ strano, perchè ero molto innamorata di lui ma inizialmente era come se rifiutassi di dover scendere a compromessi per stare con qualcuno, abituata com’ero ad essere single e con tanti amici.
    Il primo anno della nostra relazione è stato molto mutevole, ha visto numerosi alti e bassi ma non ci siamo mai lasciati o presi una pausa. Negli ultimi anni posso dire di aver costruito con lui la storia che ho sempre sognato di avere. Lavoriamo nello stesso ambito, abbiamo un senso dell’umorismo abbastanza affine e abbiamo creato un rapporto in cui possiamo contare l’uno sull’altra per ogni tipo di problema. Posso aprirmi e confidarmi con lui, è diventato nel tempo senza dubbio il mio migliore amico.
    Il problema che mi ha portata a leggere questo articolo è questo: non so più se provo qualcosa per lui. Sulla carta so che sono molto fortunata ad avere una persona come lui vicino a me, so quanto sia prezioso e quanto sia attento alla nostra storia.
    Ma se devo pensare unicamente alle cose che provo, a volte ho paura di non provare abbastanza emozioni verso di lui. E’ come se sapessi che stiamo bene insieme, ma nel profondo non lo sentissi.
    Ci sono state altre occasioni in cui ho avuto dubbi simili, ma sotto sotto la nostra storia era tutelata dal fatto che dentro di me sapessi che non avevamo ancora finito quello che ci potevamo dare a vicenda, ci restava qualcosa da scambiarci; e dopo i miei dubbi ritornavamo sempre alla normalità e addirittura raggiungevamo un’intesa ancora migliore.
    Ultimamente invece provo solo un senso di noia e ho iniziato a chiedermi un po’ troppo spesso a come sarebbe la mia vita se fossi single, e questi pensieri sono alimentati anche dal fatto che è un periodo in cui sto conoscendo molta gente e molti ragazzi mostrano apprezzamenti su di me. E’ come se fossi stata chiusa per tre anni in una bolla di sapone senza considerare altre possibilità, e ora che mi sto guardando intorno provassi interesse per quello che vedo e che non conosco.
    Inoltre è come se mi dispiacesse di essere stata solo con un ragazzo, come se questo limitasse le mie visioni.
    So che è normale sentirsi così dopo diversi anni che stiamo insieme, ma quello che mi fa preoccupare e stare davvero male è il modo in cui mi sto vivendo questi dubbi. Da due settimane penso e ripenso a questa situazione, tutto il giorno, e quando lo vedo cerco di misurare il mio entusiasmo all’idea di passare una serata con lui, e cerco di capire quanto sono coinvolta tramite dei quiz improvvisati del tipo “se ride a questa battuta allora possiamo stare ancora insieme perchè è quello giusto”, e mi assillo la mente con considerazioni di questo tipo. Quindi credo di essere sulla giusta via per avere un disturbo ossessivo compulsivo a riguardo. Vedo la situazione come qualcosa di estremamente triste e mi provoca anche moltissima ansia, perchè mi sento come se dovessi affrettarmi a prendere una decisione per non fargli “buttare” la sua vita e per non togliergli tempo utile per trovare eventualmente la persona giusta (lui ha quasi 28 anni, e non voglio arrivare a lasciarlo troppo tardi). Quindi sento anche un senso di urgenza per rispetto nei suoi confronti.
    Ho pensato di parlarne con lui che ha già avuto in passato due storie molto lunghe da cui ha tratto molti insegnamenti, ma non voglio essere troppo avventata e mettere tutto in discussione per sensazioni che potrebbero essere solo temporanee.
    Non so come fare per decidere e per liberarmi dall’ansia che questa decisione comporta.
    La ringrazio per aver letto,
    C.

    • Anna Zanon 28 Novembre 2017 at 16:16 - Reply

      Cara Clods, ti sei messa con lui a 20 anni ed è stata l’unica relazione della tua vita. Adesso forse state cominciando a parlare di un futuro insieme e stai cominciando a chiederti se è lui quello che vuoi veramente e ad essere curiosa verso altri ragazzi ed altre esperienze.
      Di per sé sono dubbi normali ma se provi molta ansia potresti fare qualche colloquio con uno psicoterapeuta per capire meglio

  90. Laura 8 Gennaio 2018 at 20:46 - Reply

    Salve sono Laura ho 30 anni. Sono fidanzata da piu di 6 anni e tra poco andrò a convivere. Quest ultimo anno ci sono state alcune incomprensioni tra me e lui che mi hanno fatto soffrire. Reazioni nervose da parte di entrambi. Tra questo e un lavoro insoddisfacente sono in preda ad ansie e attacchi di panico, tanto che mi spaventa l idea di fare anche solo un viaggio di pochi giorni con lui. Ho paura di non stare bene e di subire attacchi di panico. Lui mi piace e so di amarlo ma non riesco a vincere questa paura che si è presentata solo ultimamente e di cui non ne comprendo pienamente le ragioni. Al momento sembra si sia ristabilito l equilibrio, Lui è una persona comprensiva e tra noi c è sempre stata un buona comunicazione. Lui sa che ultimamente ho questi attacchi di ansia. Cosa devo fare?e perché mi è sorta questa paura?
    Grazie

    • Anna Zanon 9 Gennaio 2018 at 18:06 - Reply

      Gentile Laura, impossibile capirlo basandosi sulle poche righe che mi ha scritto. Le consiglierei di fare una chiacchierata con uno psicologo per capire meglio le ragioni della sua ansia.

  91. Valeria 7 Febbraio 2018 at 00:35 - Reply

    Cara Anna, mi chiamo Valeria e sono stata fidanzata con Daniele per un anno fino a settembre del 2017, quando ho deciso di lasciarlo quando lui mi propose di fare una vacanza insieme di una settimana in sardegna, spendendo per entrambi circa 2000€. Questa cosa ha provocato in me una serie di reazioni negative, nel senso che non mi sentivo all’altezza di un gesto cosi e avevo paura di non essere abbastamza innamorata di lui per fargli compiere un gesto come quello per me. Avevo un’ansia perenne e cosi decisi di lasciarlo perche non vivevo piu bene la situazione. Poco tempo dopo pero ci siamo rivisti e abbiamo deciso di continuare a vederci senza stare insieme (idea che a me metteva moltissima ansia addosso, sempre per paura di non provare abbastanza per lui), e siamo stati benissimo, mi sentivo al settimo cielo quando ci vedevamo e riuscivo a vivere tutto con molta positivita. Fino a quando a dicembre lui si e stancato di quella situazione e mi ha chiesto di tornare insieme e io gli ho detto che non me la sentivo perche mi sarei fatta prendere nuovamente dall’ansia. In tutto cio ci siamo rivisti altre due volte fino ad oggi senza riuscire a smuovere niente, ma io continuo a chiedermi quanto davvero il nostro rapporto non possa funzionare (visto che so quanto sia speciale) o quanto si tratti esclusivamente delle mie ansie relative a dover capire a che livello o quanto io possa essere innamorata di lui. Anche tutta la nostra relazione di un anno è stata per me intrisa d’ansia poiche mi chiedevo continuamente quanto provassi o meno per lui, nonostante il fatto che quando stavamo insieme non avevo alcun dubbio di provare tanto per lui e di essere molto legata al nostro rapporto e a tutto cio che poteva darmi. In tutto cio c’e stato anche il fatto che quando abbiamo cominciato a frequentarci, io ero appena uscita da una relazione di due anni con un altro ragazzo, il quale mi aveva fatta stare malissimo, tradendomi piu volte e facendomi vivere nell’ansia perenne che potesse capitare nuovamente. Questo fatto di essere da poco uscita da un’altra relazione non mi ha neanche molto permesso di vivermi da subito con serenita e leggerezza d’animo il nuovo rapporto con Daniele. Comunque in sintesi, io continuo a chiedermi se davvero non possa esserci piu niente tra di noi, o se tutta questa negativita appartenga a come io vivo i rapporti, all’idea che io mi faccio di cosa dovrei o non dovrei pensare in una relazione e quindi alle aspettative pregresse. Spero che lei possa darmi anche una minima spiegazione di questo fenomeno, grazie comunque della disponibilita. Valeria

    • Anna Zanon 25 Marzo 2018 at 20:36 - Reply

      Cara Valeria, non è facile rispondere sapendo così poco di te. La mia sensazione è che a farti vivere tutto in modo così pesante siano delle tue paure inconsce , compresa forse quella di non meritarsi l’amore per cui quando lui ha fatto questo gesto così eclatante come quello di spendere molti soldi per una vacanza con te sei andata in ansia.
      Io credo che qualche colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarti a rimuovere questi blocchi che ti fanno vivere poco serenamente la tua affettività

  92. Ansia1000 20 Febbraio 2018 at 08:07 - Reply

    Buongiorno dottoressa.
    Io ho 25 anni, fidanzata da 9 con un ragazzo.
    Abbiamo avuto sempre gli stessi interessi, ne abbiamo scoperti di nuovi insieme, ci piace uscire insieme, fare le cose insieme. Insomma, tutto perfetto!
    Se non fosse per il fatto che io di base sono ansiosa, autostima zero e insicurissima di me e di tutte le cose.

    4/5 anni fa, dopo un po’ di tempo che avevo avuto una brutta discussione in cui ho perso persone che pensavo mi fossero amiche (restando senza) e altri eventi stressanti, ho iniziato a chiedermi se amavo o no il mio fidanzato. L’ansia al solo pensiero di non stare con lui era tanta! Attacchi di panico, ecc. Ho fatto alcune sedute gratuite da una psicologa (situazione economica schifosa) che non mi ha mai fatto parlare della mia relazione, ma solo del mio passato e dei problemi che c’erano stati.

    Dopo quella volta sono stata bene, tranne ogni tanto che mi veniva in mente la domanda ma riuscivo a zittirla e non mi turbava.

    Quest’anno, dopo vari eventi stressanti (trasferimento dei miei per lavoro con discussioni annesse) tra cui anche aver perso tutto il lato della famiglia di mio padre per una discussione (anche li pensavo di avere delle persone di cui fidarmi e con cui passare il tempo), ho iniziato ad aver paura di essere tradita.
    Anzi, la chiamerei ossessione perché ne ero proprio ossessionata! Il mio ragazzo è diventato amico di una sua collega, io vedevo solo loro due insieme e lui che mi tradiva, che le scriveva e nascondeva i messaggi, che si vedevano di nascosto. Tutto questo ovviamente non è successo, ma nella mia testa si. Il mio ragazzo si difendeva e reputava la mia un’esagerazione, mi chiedeva di fidarmi di lui ecc. Mi tranquillizzavo per un po’ e poi ripartivo con i pensieri, controllavo i suoi comportamenti ecc.
    Pensavo che mi avrebbe lasciato, anche comprare una cosa insieme mi metteva ansia perché pensavo “quando ci lasciamo chi se la tiene?”

    Intanto pensavo: “non è che poi mi stanco del fatto che lui se ne frega (pensavo se ne fregasse del fatto che stessi male, perché quando gliene parlavo gli sembrava un’esagerazione)?” e mi veniva ansia.

    Poi un giorno il mio ragazzo mi fa “non è che hai paura che ti lasci perché in realtà sei tu che vuoi lasciarmi e non riesci a dirlo?”

    Panico, sembrava non sapessi rispondere. Mi sembra di non sapere se lo amo o no, a momenti sto bene e altri no, se ci penso entro in palla, se riesco a non pensarci sto bene con lui.

    Mi sembra di non vedere un futuro, ma ho paura che qualcuno mi dica “è vero non lo ami più”.
    Mi controllo, mi sento in ansia, mi viene il panico a pensare di non essere con lui.

    Cosa mi dice?

  93. Ansia1000 20 Febbraio 2018 at 08:58 - Reply

    Aggiungo solo una cosa.
    Si sta per laureare. E noi abbiamo sempre detto che la sua laurea avrebbe segnato l’inizio della nostra “vera” vita, nel senso che avremmo potuto iniziare a farci la nostra vita.

    Però non capisco, fino a pochi giorni fa mi immaginavo il matrimonio, i figli, la nostra vita insieme ed ero felice.
    Ora non riesco ad immaginarlo e questo mi mette paura e ansia.

    Voglio amarlo come prima, voglio tornare a stare come prima!!

    Ah: la gelosia e la convinzione che possa lasciarmi per un’altra c’è sempre, molto meno intensa da quando c’è questa paura del non amarlo, ma c’è e mi continua ad infastidire se vedo che si scrive con quella ragazza

    • Anna Zanon 25 Marzo 2018 at 20:31 - Reply

      Buonasera, cara Ansia, a mio parere la radice del tuo problema non è nella relazione con il tuo ragazzo ma nella tua relazione con te stessa.
      Ho l’impressione che tu abbia la sensazione di dipendere troppo dal tuo ragazzo ma non per amore ma perchè senza di lui ti sentiresti sola e persa e pensi di non avere le risorse per cavartela. Non sai più se quello che provi per lui è amore o bisogno e l’idea che lui possa scegliere un altra ti manda nel panico perché senza di lui non sai chi sei. Ti sei fidanzata con lui che eri talmente giovane che non hai potuto fare certe esperienze ma sei sempre stata parte di una coppia: lui è diventato per te come un braccio o una gamba.
      La soluzione? Non è lasciarlo per scoprire se ti manca ma lavorare su te stessa e sulla tua autostima così solo se potrai stare in piedi da sola senza di lui saprai se amore o bisogno

  94. Giulia 23 Marzo 2018 at 13:40 - Reply

    Salve, leggendo il suo articolo mi sono rispecchiata esattamente nella figura da lei descritta. Le spiego brevemente la situazione: sono fidanzata da 2 anni con un uomo di 14 anni più grande di me (io ho 26 anni lui 40). Prima di lui ho avuto una relazione di 4 anni con un ragazzo che ho lasciato io per le stupide scelte che si fanno da immaturi, perché io sono dell’idea che fosse lui l’uomo per me, nonostante lui stia con un’altra adesso. Comunque anche se stiamo insieme da 2 anni ci sono state parecchie rotture tra di noi, per il fatto che io dopo 5 anni dalla rottura col mio ex, ancora non riesco a smettere di pensarci e ad andare avanti. Inoltre litighiamo spesso, perché le nostre idee sono diverse, perche io sono piena di voglia di fare mentre lui l’esatto contrario è perché ogni cosa che gli dico la prende come un affronto personale. Nonostante le divergenze io sento che c’è qualcosa tra di noi, ma non so se è solo la voglia di rimanere con qualcuno o un reale sentimento. Insomma, non capisco se sono innamorata di lui o ho solo paura di restare sola. Nel frattempo il pensiero del mio ex non passa e credo che non potrò amare mai quanto ho amato lui. La domanda in sostanza è: sono pazza e dovrei restare con lui nonostante le divergenze, perché è normale che ci siano, o effettivamente lui non è l’uomo per me?

    • Anna Zanon 25 Marzo 2018 at 19:58 - Reply

      Gentile Giulia, impossibile rispondere a questa domanda. Mi permetto di farle notare che se lei non elabora la fine della relazione con il suo ex non riuscirà mai ad essere pienamente disponibile per un altro uomo e il mio consiglio è proprio quello di partire da questa relazione finita che lei non riesce ad accettare. Credo che dovrebbe cercare di comprendere meglio che cosa l’ha spinta a rompere questa relazione, quando passa del tempo si tende un po’ ad idealizzare e a ricordare solo le cose belle.
      Se non ci riesce da sola, potrebbe fare qualche colloquio con uno psicologo per lasciare andare il suo passato.

  95. Maligra 24 Marzo 2018 at 15:46 - Reply

    Buonasera. Chiedo scusa per la lunghezza del messaggio. Ho 29 anni e sono ancora purtroppo una studentessa universitaria (purtroppo perché essendo in magistrale, sono andata parecchi anni fuoricorso durante la mia carriera triennale). Sono fidanzata da quasi 10 mesi, ed è la mia prima vera relazione stabile dopo anni di tentativi con altre persone, non andati in porto(e meno male!). Tutto sommato con lui sto bene e mi da serenità, tranquillità e provo amore (almeno credo, a volte mi sento presissima altre un po’ meno; ma so che in qualche modo ci apparteniamo…credo ) ed è diverso dall’idea, dalla figura di uomo-partner che ho sempre pensato potesse essere adatta a me.
    Con lui è nata in modo strano e inaspettato. Quando lo conobbi ero presa da un altro ragazzo, che indicherò per chiarezza con “B”, che volevo conquistare a tutti i costi, più lui mi rifiutava e più la voglia di non lasciarlo andare aumentava. Mi faceva impazzire, amava sfidarmi, mi stuzzicava davanti a tutti, battibecchi interessanti, è estroverso ecc…sapeva di avermi in pugno e quindi si divertiva con i miei sentimenti a fare il “piacione”. All’inizio B non mi piaceva neppure e poi decisi in modo disinteressato di contattarlo perché non era malaccio. Lui accolse il mio invito con piacere e credevo che lui fosse interessato a me, ma quando iniziai a legarmi e volere di più (frequentazioni assidue, perché dovevo sempre pregarlo), lui mi disse che ero stata frettolosa e bla bla, e mi fece capire che ero stata frettolosa, che non ero in grado di farmi desiderare, che mi ero concessa troppo subito…insomma il tipico uomo che ama lottare e le ragazze difficili. Io sono semplice, e mi piace la chiarezza…mi vuoi? Ok dimostralo…e di certo non sono capace di inventare strategie, farmi desiderare, penare…non ne sono più capace…io sono espansiva e a volte intraprendente…e mi sono sentita una fallita e incapace a conquistare un uomo. Con lui andava bene davanti a tutti, c’era questa complicità, questo prendersi in giro ( a volte esagerato), ma quando si trattava di aprirmi e parlare di noi, sembrava di essere con un estraneo, non ero a mio agio, mi faceva sentire sbagliata. Ho avuto in passato un’altra “storia” con un ragazzo “C” in cui io inseguivo e lui era indeciso…dopo anni lui scopri di amarmi ma io non lo volevo più, perché avevo amato quella figura idealizzata che mi ero costruita, smentita dai primi veri rapporti sereni. Con gli anni ho scoperto che mi son sempre fissata con uomini che non potevo avere, che mi volevano diversa ed ero spinta dal vincere la sfida di conquista. Poi recentemente un’altra storiella pure a distanza con un ragazzo D…che credevo fosse l’uomo della mia vita…ma che conoscendolo mi facevo piacere x forza, perché era stabile, bel lavoro, colto, molto bravo…ma solo contorno e niente sostanza. Semplicemente non lo volevo. Ritornando al mio fidanzato ho iniziato a frequentarlo( me l’aveva presentato proprio il ragazzo B per farmi capire che non mi voleva, per fare il cretino insomma) con diffidenza sapendo che lui caratterialmente non aveva nulla di quello che ero abituata a cercare e a rapportarmi: mentre lui era molto interessato a me, io meno ma ero rimasta colpita dalla sua sensibilità e dal fatto che con lui potessi aprirmi e parlare serenamente, essere me stessa e quindi decisi di dargli e darmi una possibilità e poi coincidenza anche nati nello stesso giorno. All’inizio non mi piacevano molte cose, dubbi su dubbi…non mi piaceva come rideva, le battute, non mi stuzzicava come volevo…e infatti decisi di chiudere…ma poi ci ripensai…con i mesi tra dubbi e perplessità che ho confidato a lui anche ( dubbi: non provavo le sensazioni dell’innamoramento, non mi lasciavo andare, e la risata non andava bene, volevo che mi stuzzicasse di più, che dicesse cose + divertenti ecc…)…lui mi ha sempre detto che non dovevo seguire un immagine che mi ero creata nella mia testa…che quell’immagine non esiste…il tuo cuore è puro…la mente è facilmente suggestionabile…e che secondo lui provavo amore e che non lo sapevo. (Io ero stata sempre convinta di sapere cosa fosse l’amore…ma in realtà non l’ho mai capito, ho solo adorato immagini mai persone reali o a che mi amassero x quella che ero). Con i mesi…convivendo con tutti i dubbi…mi sono legata a lui e molte cose che prima disprezzavo ora mi piacciono, non so cosa mi è successo…lui ha tutto ciò che ho sempre ritenuto “poco interessante”, a partire dai gusti musicali, che grazie a lui ho imparato ad amare…perché forse non sapevo che facessero parte di me. Ho iniziato a provare l’amore tranquillo e sereno in cui nessuno insegue ma è cosi tutto chiaro…un amore che credevo fosse noioso., senza sfida…ma in che realtà riscalda il cuore. Con lui sono tornata a essere la ragazza dolce, coccolona, credente in Gesù, anche leggermente introversa che avevo sepolto…e non ricordavo più di essere. Ho imparato ad amarmi ed accettarmi. E non credevo di fidanzarmi con un uomo così diverso da me, io sono laureata, lui un semplice operaio con la licenza media (ho sempre rispettato tutti i lavori, io per prima faccio la cameriera da anni per mantenermi gli studi, ma credevo di poter amare solo gente realizzata e laureata, ed ora odio tutta la gente che reputa le persone che non hanno studiato “inferiori”). Fin qui sembra che la mia storia vada a gonfie vele…ma c’è sempre un ma…quel ma maledetto che non mi fa stare in pace con me stessa. Con il tempo ho imparato ad accettarlo per quello che è, a farmi conquistare giorno dopo giorno…però anche se nati nello stesso giorno…siamo d base simili ma anche diversi! Io sono sia introversa che estroversa…ma tendenzialmente tendo a essere estroversa, lui l’opposto…riservato, ma non timido, semplicemente non socializza facilmente come faccio io…si lascia andare più difficilmente. Il mio problema nasce quando siamo con gli altri… io posso parlare anche con le pietre…lui è più diffidente e non è il solito “piacione” del gruppo…un po’ come me a volte… e questa cosa non riesco ad “accettarla” e la vedo come un ostacolo, vorrei una complicità migliore da questo punto di vista. Me ne sono accorta perché cmq sono sempre stata attratta dagli uomini un po’ protagonisti in realtà, socievoli e che fossero di compagnia…e il fatto che io sia attratta da questa caratteristica che lui non ha mi destabilizza e mi annienta tutti i sentimenti che ho per lui. Insieme nella nostra intimità stiamo benissimo la maggior parte delle volte (anche se spesso presa dalle incertezze ho valutato il nostro stare bene insieme dal livello delle risate, di “quanto” ridessi…per me ridere è importante…e spesso mi sono fatta problemi perché non ridessi molto forte…ma poi ho accettato che magari ero un po’ esagerata nella mia analisi…ed ora mi diverto più di prima, accettando che alcune volte le cose che fanno a ridere a lui a me non fanno ridere e viceversa, senza farne un dramma). Ora il fatto che io trovi qualche volte interessanti uomini più estroversi del mio ragazzo mi manda in confusione…è un segno di disamore che non riconosco? Mi sto accontentando e ricommettendo lo stesso errore che ho fatto nella storia precedente? Certe volte mi chiedo cosa mi tenga legata a lui, perché ci tengo tanto a questo rapporto…e perché non trovo la pace nella mia testa. Abbiamo discusso ultimamente, perché non riuscivo a comunicare con lui…perché essendo meno comunicativo di me…interpretavo questa cosa come un non ritrovarsi e disinteresse x le mie cose. Non ci siamo sentiti per due giorni per mia volontà e credendo che fosse finita, è iniziato a mancarmi…non mi importava più delle mancanze delle cose che non vanno come vorrei ma mi mancava e basta senza una ragione. Abbiamo chiarito ed ora comunichiamo molto meglio. C’è questa cosa che ho descritto prima che mi ha sempre fin dall’inizio causato dubbi. Sarà che sto sbagliando tutto e voglio una persona estroversa? È vero amore o credo che sia così, sbagliando come mi è già successo? Poi per lui va sempre tutto bene non trova cose che non vanno in me…o almeno non me lo dice ed io gli ho ribadito più di una volta che deve parlare! E che non posso essere perfetta…come è possibile? Sembra una lotta tra testa e cuore e non so mai quello che voglio, nonostante mi interroghi ogni giorno. Cmq il mio ragazzo ho avuto un passato difficile: morte del padre 4 anni fa, rapporti con i parenti inesistenti, una relazione passata di tantissimi anni conclusa male , perché è stato tradito per tanto tempo. Io credo che questi eventi lo abbiamo sconvolto e cambiato. Lui dice di non essere insicuro e che è sempre stato riservato. Io non so più nulla mi scoppia la testa.

    • Anna Zanon 25 Marzo 2018 at 19:14 - Reply

      Cara Maligra, ho l’impressione che a guidare le sue scelte sentimentali precedenti fosse la testa e non il cuore. Lei si innamorava di uomini sfuggenti, che forse idealizzava e sui quali proiettava la sua immagine di uomo ideale.
      Mi sembra evidente che con il suo attuale fidanzato ci sia un legame vero e positivo: lui l’ accetta per quella che è, non ha bisogno di fare giochetti per attirare la sua attenzione, di essere sempre brillante e di successo per farsi scegliere.
      Questo legame le ha riscaldato il cuore.
      Se posso darle un consiglio io mi chiederei perchè per lei è così importante avere un partner estroverso e brillante in gruppo.
      Getto lì una provocazione. Non è che se lei ha un fidanzato tranquillo che non brilla ha paura di dare agli altri un immagine un pò dimessa, mi passi il termine ” da sfigata”?. Ho la sensazione che alla base ci sia un problema di insicurezza. Forse nel suo fidanzato che è timido ed introverso vede degli aspetti del suo carattere che un pò rifiuta e che ha cercato di cambiare. Se il suo partner fosse sbagliato per lei non riuscirebbe a starci bene nell’intimità, il fatto che i problemi sorgano quando siete in gruppo mi fa pensare che ci sia un problema di riconoscimento.
      Forse lei è un pò insicura di come appare agli altri e vorrebbe sfoggiare un fidanzato “vincente” così da sembrare quella in gamba che ha conquistato il maschio alfa?

      • Maligra 26 Marzo 2018 at 09:14 - Reply

        Buongiorno. La ringrazio innanzitutto per la risposta tempestiva e per aver dedicato il suo tempo alla lettura del mio commento. Credo che lei abbia ragione. Il fatto di avere accanto un ragazzo estroverso come me in parte, mi porterebbe a un maggiore riconoscimento e a creare un’ intesa migliore. Forse il mio è un problema di insicurezza derivato dal fatto che forse nella mia vita non ho mai amato davvero nessuno in passato. Sul fatto di apparire come una che non ha conquistato un uomo irraggiungibile che ho idealizzato…non ci ho mai pensato. Lui non è timido è solo più riservato ed è un grande osservatore, a differenza mia. Mi ha dato dei salienti punti su cui riflettere. Secondo me se non avessi provato nulla, non avrei mai avuto una così bella intimità con lui ed io non sono una che si accontenta. Ho fiducia nel futuro e in me stessa. La ringrazio.

  96. Chiara 28 Marzo 2018 at 18:55 - Reply

    Buonasera dottoressa,
    Le chiedo scusa per la lunghezza del messaggio.
    Sono una ragazza di 25 anni e da un mese ho deciso di interrompere una relazione di 7 anni. Erano mesi che avvertivo in me una sensazione di malessere, di “poco amore” verso il mio fidanzato, non ero felice, avevo perso la gioia per ogni cosa..posso dire di aver perso entusiasmo per la vita. Mi rendevo conto di essere apatica. In aggiunta a questo stato (o forse proprio in principio a questo) erano ormai anni che portavo dentro di me un senso di colpa molto forte, per una situazione di flirt avuta con un altro ragazzo. Nulla di “serio”, nessun bacio, solo parole (anche abbastanza sciocche) da flirt, qualche complimento, e abbracci, sfioramenti, tenerezze..tuttavia, ne sono ben consapevole, non si è trattato di un bel comportamento, dal momento che ero fidanzata. Forse mi sono lasciata influenzare dalla bellezza fisica e dai complimenti detti nel modo e nel momento giusto, forse mi mancavano determinate attenzioni..non saprei. fatto sta, che ho vissuto con questo senso di colpa mai totalmente espresso al mio partner, per paura di ferirlo e perderlo. E’ stato tuttavia un periodo complicato, durato alcune settimane, durante le quali la mia testa è come partita, verso un uomo idealizzato, tant’è che era nata la volontà di abbandonare tutto e stare insieme a lui. Mi rendo conto ora di quanto nulla di quello che pensassi fosse ragionato e di come mi avesse colpito, fondamentalmente, la visione puramente estetica. Passa il tempo, e vivo in questo stato di apatia, auto imbruttimento (mi rendevo più brutta, mi “nascondevo”..in modo da non dare l’impressione di essere una ragazza che fa “certe cose”, probabilmente)..la mia felicità, spontaneità, era completamente sparita. Sono sempre stata una ragazza molto insicura (da piccola, mi sono resa conto, mi sono mancate determinate rassicurazioni paterne sul mio valore, sulla mia bellezza, che hanno fatto sì che la mia autostima non sia mai cresciuta completamente, anzi). Proprio a riguardo della mia autostima, mi sono resa conto (a seguito di un lunghissimo periodo di riflessione e ore e ore passate a pensare) di quanto io non sia affatto una persona sicura di me, di quanto mi senta sola (ho solo due buone amiche..), del peso che do alle considerazioni degli altri su di me..sono profondamente insicura, mi sento sempre giudicata (mi sento come se non fosse mai stato dato valore a quello che dicessi, ai miei pensieri, alle mie azioni). Mi circondo di persone che reputo “inferiori”, nel senso che vedo in loro aspetti di mancanze, sui quali io posso andare a vedermi come persona più “forte”..E se cercassi nel partner un alter ego di cui sentirmi fiera per compensare delle mie mancanze consce/inconsce?..è bruttissimo, me ne rendo conto..piango ogni giorno, facendomi venire mal di testa a furia di pensare, per cercare una soluzione, del sollievo, per iniziare a volermi bene..Sono molto dura con me stessa, sono come un “giudice personale” molto, molto severo. Ma al contempo, quando mi dico questo, mi do anche della vittima: è come se, in fondo, cercassi sempre una scusa. Non so perché ho questi pensieri, ma è quello che provo. Mi sento giudicata, da me stessa, dagli altri, persino da Dio..ma ogni volta che penso questo mi dò della vittima che vuole solo essere trattata come una bambina. E proprio su questo punto, alle volte è come se avvertissi in me una bambina non ancora cresciuta, con delle mancanze, delle lacune..di affetto, di stima, di autostima, di riconoscimento..mi sento problematica..è una sensazione terribile, perché mi rendo conto di non essere libera. E a causa di tutti questi pensieri, mi chiedo se non è stato proprio a causa di tutto questo, a livello incosciente, se ho interrotto la relazione. Non mi sento completamente sicura della mia decisione..a volte mi dico di sì, altre volte no..In fondo, non c’era nulla apparentemente che non andasse bene..non so più cosa pensare..A volte mi dico che può essere stata l’ansia di impegnarmi sul serio nella relazione (dopo molti anni trascorsi come “fidanzati”, era più che normale pensare di ufficializzare un po’ le cose, non con il matrimonio, ma almeno con una convivenza..) e quindi l’ansia di avere responsabilità. Ed ecco che, immediatamente, spunta fuori la sensazione della bambina piccola. Mi vergogno molto di come sono..e ho una profonda tristezza a riguardo..

    • Anna Zanon 6 Aprile 2018 at 09:20 - Reply

      Cara Chiara, io partirei proprio dall’ eccessiva durezza che ha nei confronti di se stessa. Si colpevolizza per un flirt in cui non c’è nemmeno stato un rapporto sessuale. Con questo non voglio certo fare l’apologia del tradimento ma non bisogna drammatizzare se dopo essersi fidanzata all’ età di 18 anni e aver passato tutta la sua vita in coppia lei sia stata attratta da un altro ragazzo e si sia chiesta come poteva essere con qualcun altro.
      Domande che sono normali quando non si ha esperienza e ci si è messi insieme a qualcuno in età molto giovane.
      Questa sua eccessiva durezza si rispecchia anche nel modo in cui considera se stessa: si critica per le sue fragilità, invece di accoglierle, accettarne, prendersene cura e amarle. E’ solo così che il cambiamento diventa possibile, quando accettiamo le nostre fragilità si diventa più forti.
      Vuole prendersi cura della sua parte bambina spaventata invece di rimproverarla perché ha paura?

  97. Grazia 10 Maggio 2018 at 21:20 - Reply

    Salve dottoressa, sono una ragazza di 20 anni e da 4 anni sono fidanzata con un ragazzo stupendo che chiamerò L. Per 10 mesi il nostro rapporto era bellissimo stupendo , ero la ragazza più felice del mondo. Dopo questi 10 mesi io andai in vacanza con la mia famiglia e lui non venne. Già da prima che io partissi iniziai a piangere perché non volevo stare lontana da lui per molto tempo però ovviamente era una vacanza e sarebbe passata e io sarei tornata dal mio amore. Purtroppo in questa settimana io non riuscivo a smettere di piangere , avevo tanta ansia però cercavo di reprimerla per non far vedere ai miei che piangevo e che stavo male , L unico momento della giornata in cui non piangevo era io pranzo e la cena. Mi mancava tantissimo. Arriva in momento di tornare a casa dalla vacanza ero la ragazza più felice del mondo perché la sera poi lo avrei finalmente visto , esco con una mia amica e succede che un ragazzo che io neanche ho visto in faccia mi fa un complimento e mi ha fatto piacere diciamo ricevere un complimento e Ricordo che ho pensato :” Ho fatto attenzione a questo complimento , perché ci ho fatto Attenzione ?” Di li un ansia insensata vado a casa contenta che avrei visto il mio ragazzo la sera . Durante il pomeriggio però L ansia inizió a farsi sentire e a non andare via , di botto così le giuro all’improvviso io neanche mi sono resa conto io ero solo felice che avrei visto il mio amore , insomma all’improvviso dal nulla una sensazione che dovevo lasciarlo . Ovviamente io non credevo a tutto ciò , lui era ed è una cosa molto importante per me . Non c’erano più sentimenti , mi testato se provo, se non provo qualcosa , guardavo fissò foto di lui di noi insieme e piangevo piangevo tanto L ansia aumentava , non volevo lasciarlo anche se la sensazione era quella , ma io sapevo che l’amore non poteva finire così da un momento all’altro, non puoi lasciare una persona che ami, che vuoi al tuo fianco , che è l’unico che vorresti sentire dopo una brutta giornata , o chiamarlo quando sei felice, con cui sei felice di condividere gioie , tristezze , con cui hai passioni , sogni , desideri, con cui hai un legame profondo e lo senti nonostante l’ansia io sentivo che dentro me nonostante non sentivo emozioni c’era tutto , non era cambiato nulla e mi bastava vederlo per piangere perché quando lo vedevo io volevo solo stare tra le sue braccia ma i pensieri mi dicevano che dovevo lasciarlo, “lo amo o non lo amo?”’mi facevano vedere delle cose che in realtà mi piacevano di lui come brutte.avevo smesso di mangiare , ero dimagrita tantissimo e non mi prendevo più cura di lui. Lui mi mancava tanto. Insomma decisi di continuare ad amarlo anche senza sentimenti e anche con la testa che mi scoppiava e anche se mi sembrava di fingere. dottoressa i pensieri andarono via ,e passai 2 anni e mezzo benissimo, ero tranquilla l’ansia era andata via e magicamente mi piaceva di nuovo tutto di lui, abbiamo fatto tante cose insieme, ci siamo spronati a fare cose per noi, io l’ho convinto a fare un corso per lui, lui lo ha fatto, l’ho spinto a trovare lavoro e lo ha fatto ed io ero felice per lui, lui ogni giorno mi ha aiutata a migliorare me stessa, sa io sono molto ansiosa, lui invece molto calmo e questo molte volte mi ha dato forza perché mi ha aiutata a trovare serenità. Ora circa un mese fa eravamo felicissimi, progettavamo il futuro, eravamo felici e io ho pensato, sono davvero felice e serena , mi sentivo bene perché lui era con me, mi piacevo di più, sorridevo . Poi un giorno lessi un post che diceva:se non fai ciò che dice L ansia essa ritorna più forte di prima. Insomma panico totale poi però capii che era tutta una tattica mentale e decisi di lasciarla andare. Un giorno stavamo a un centro commerciale ed ero felice con lui tranquilla, dovevamo vedere un film al cinema li al centro commerciale che decisi io, il film non mi piaceva e sentivo l’ansia salire così all’improvviso, io subito collegai tutto a quell’anno in cui sono stata male , mi abbracciavo il mio ragazzo per far scomparire l’ansia ma nulla , sono di nuovo qui, il mio amore c’è, da un momento all’altro non può cambiare tutto così , non riesco a guardare altri ragazzi, mi metto alla prova , cerco rassicurazioni. Dottoressa ho paura di perderlo, abbiamo appena iniziato tracking insieme nella natura ed è bellissimo e io non posso godermi i momenti con il mio amore a causa dell’ansia , quando lui non c’è mi tartasso di pensieri, come se questi pensieri modificano il mio ragazzo , lo fanno diventare come non è , poi quando lo vedo dico ma come faccio a pensare certe cose e mi rassereno. Però poi tornano . Ho paura di perderlo , sono paralizzata . Voglio vivere solo tranquilla con lui. Sono andata da uno psicologo-psicoterapeuta che non mi ascolta , ogni volta mi chiede di ripetere la storia perché non la ricorda , e mi ha detto che voglio controllare la mia storia , (questo è vero, da quando ho avuto quei pensieri monitoro tutto per non perderlo) che per lui la mia relazione è finta , che sto reprimendo il mio desiderio di volerlo lasciare, e praticamente da ragione alla mia ansia. Ma questo mi mette ancora più ansia , sono uscita dal suo studio piangendo e ho chiamato subito il mio ragazzo per tranquillizzarmi. Ovviamente il mio ragazzo non sa niente , già soffro al pensiero di pensare queste cose, poi se dovrei vederlo soffrire morirei forse . Io da quel giorno che ho sentito le parole di quel dottore non faccio altro che piangere. Le dico che la soluzione non è di lasciarci perché ho provato a chiudere ma non riesco mi manca dopo, neanche un minuto senza posso stare e non voglio farlo soffrire e non voglio soffrire io . Penso che abbandonerò questo psicoterapeuta perché non mi sento bene. Lei cosa pensa a riguardo? Che ne dice

  98. Grazia 11 Maggio 2018 at 05:38 - Reply

    Vorrei aggiungere che da piccola i miei genitori litigavano sempre , e io ero terrorizzata, anche un minimo litigio mi faceva pensare che i miei non andassero bene insieme, non li vedevo mai abbracciarsi , mai baciarsi mai farsi un complimento e ricordo che pensavo sempre :quando avrò un ragazzo non lo farò mai stare male, lo coccolerò , lo bacieró e non litigheremo per cose sciocche ecc. insomma mi accorgo che anche con il mio ragazzo tendo a essere rigida in queste cose, per farlo stare bene , cerco sempre di farlo stare bene e sereno dato che fa un lavoro pesante e si stressa molto e lui fa lo stesso con me anche se io avendo questi problemi che lui non sa , non riesco mai a stare bene e mi dispiace vedere tutti gli sforzi che fa lui per me per farmi stare rilassata . Dottoressa io ho ansia in ogni parte di me , ho la testa che scoppia, mi sembra di impazzire non so se si può impazzire di questo è questo mi preoccupa tanto . Non so cosa fare nel mio paese i dottori sembrano non conoscere questo doc da relazione , mi dicono che devo lasciarlo . Ma come faccio Dottoressa? Io quando stiamo insieme vorrei solo saltargli addosso , abbracciarlo , smettere di monitorare se mi piacciono altri ragazzi . Davvero dottoressa mi manca il mio ragazzo perché nonostante lui è qui mi sembra che io non lo veda . E questa situazione mi fa diventare dipendente da lui. Ultima cosa , credo di avere il doc quello sulle malattie anche , appena vedo una persona malata , o sento di malattie penso di averle e mi sale un ansia assurda e in quel momento sembra che con il mio ragazzo vada meglio, ma poi tutto torna . In oltre quando ero più piccola cieca un anno prima di conoscere il mio ragazzo, mi ero messa con un ragazzo per quattro giorni ma questo ragazzo mi metteva molta ansia e lo lasciai e nel primo momento che ho avuto l’ansia con il mio ragazzo mi è comparsa l’immagine di questo ragazzo , di cui a me non è mai interessato nulla. Quando l’ho lasciato mi sono sentita subito serena e mai avuto dubbi, erano 4 giorni soltanto e non mi era mai piaciuto non so neanche perché ci ero uscita . Non so cosa fare Dottoressa . Non voglio perdere il mio ragazzo, ma non voglio neanche passare una vita con l’ansia e far star male lui e me . La prego , mi aiuti . La ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti.

  99. Grazia 11 Maggio 2018 at 06:15 - Reply

    Ultima cosa, quando litighiamo per cose nostre, quando abbiamo discussioni non penso di non amarlo, anzi . Ci sono stati casi in cui abbiamo litigato tanto , però la cosa si risolveva in modo diciamo tranquillo quando io potevo benissimo dire basta sono stanca lasciamoci e apposto. Invece quando qualcosa realmente non va nel nostro rapporto la affrontiamo e lo risolviamo. Questi pensieri però non riesco ad affrontarli

    • Anna Zanon 30 Maggio 2018 at 09:27 - Reply

      Cara Grazia, e tutti i lettori del forum..non è che riuscireste ad essere un po’ più sintetici nei post?
      Io credo che proprio perché lei è venuta da una famiglia un po’ sofferente si è aggrappata così tanto a questo ragazzo che è diventato tutto per lei e ho la sensazione che lui sia la sua ragione di vita. Proprio perché lui è così importante che l’idea di perderlo o di non amarlo abbastanza quindi di perdere il legame speciale che avete fa scatenare in lei una profonda ansia..
      Per questa ragione lei drammatizza ogni minimo pensiero negativo e dubbio..
      La psicoterapia di solito può aiutare, se non si trova bene con il suo attuale terapeuta ne parli con lui e veda cosa succede..

  100. Anna 12 Giugno 2018 at 09:10 - Reply

    Gentile Dottoressa, mi scusi se la disturbo ma è da due settimane che sto davvero male.
    Sono fidanzata da 2 anni e mezzo con un ragazzo. All’inizio la nostra storia non è stata semplicissima, io cercavo un ragazzo maturo e più grande di me, che potesse comprendermi, starmi vicino e amarmi e in lui ho trovato da subito un ragazzo serio ed affidabile;tuttavia lui non era molto preso da me per via del mio aspetto fisico (avevo qualche kiletto in più) e soprattutto perché, essendo la sua prima relazione, voleva andarci cauto per essere sicuro dei suoi sentimenti. All’inizio quindi si può dire che fossi più presa io di lui..con il passare dei mesi io ho perso qualche kg, in realtà senza volerlo, ma semplicemente per lo stress riguardo gli esami e ovviamente gli piacevo sempre di più. Sono passati due anni e le cose sono sempre andate bene, andiamo d’accordo, io con lui ho provato e fatto cos’è mai fatte/provate prima, bisticciamo spesso, ma riguardo cose futili e infatti mai mi/ci è venuta l’idea di interrompere la relazione per queste banalità. Lui è sempre più preso da me, mi ama tantissimo e lo dimostra ogni giorno, io invece da qualche mese ho qualche dubbio su questo. È come se il mio amore fosse “minore” del suo e la cosa mi crea ansia, perché mi chiedo “lo amo davvero?”. Si trattava di domande che mi pongo da qualche mese ma inizialmente non ci ho dato molto peso, perché con lui sto bene e sono me stessa. Tuttavia due settimane fa è iniziato il mio “calvario”. Si trattava di un periodo di forte stress per l’università, tirocinio abbastanza pesante la mattina e vari esami da preparare, di cui due da rifare perché avevo deciso di rifiutarli. Sono sempre stata perfezionista e abituata a prendere voti alti, mentre quest’anno le cose non stanno andando benissimo e questo mi crea forte stress. Una sera, due giorni prima di un esame orale per il quale avevo molta paura i miei dubbi si sono fatti insistenti “mi piace davvero? Lo amo o no?” e allora ne ho parlato con lui perchè volevo che mi tranquillizzasse..la mattina dopo sono stata malissimo, avevo non solo l’ansia per l’esame, ma soprattutto l’ansia per lui..mi ripetevo “perché lo ami?” E non riuscivo a darmi una risposta e questo mi logorava. Cercavo sempre il suo contatto fisico perché solo così riuscivo a calmarmi. Dopo questo episodio ho cominciato a fare diverse ricerche in internet e mi sono imbattuta in vari articoli sul DOC da relazione e mi ci sono ritrovata molto, dato che da sempre mi sono ossessionata/fissata su varie cose: controllare sempre l’allarme, fare determinate azioni affinché non si verifichino altre spiacevoli e così via (persino aver paura di essere lesbica dopo che una mia amica d’infanzia mi confessó di esserlo).
    Inizialmente mi ero tranquillizzata leggendo quegli articoli, però l’ansia non passava e questo mi portava a leggere sempre più cose/testimonianze. In questi giorni però l’unico pensiero che mi faceva stare tranquilla era l’idea che stando insieme a lui io stessi bene, magari mi veniva l’ansia solo prima che ci vedessimo per paura di non provare determinate sensazioni, ma quando ci stavo insieme mi tranquillizzavo perché tra le sue braccia ero serena. Due giorni fa, tuttavia, nonostante la serata del giorno prima fosse andata bene e io fossi stata bene, mi sono svegliata con un’ansia assurda dopo aver fatto brutti sogni che ci riguardavano. Sono stata tutto il giorno in ansia e ieri sera, quando ci siamo visti, al contrario di altre volte, anche accanto a lui la sensazione di ansia non spariva. Lui vedendomi così è stato male e questo non faceva che alimentare la mia paura e la mia ansia. Ho avuto tachicardia e forte nausea, tanto da pensare che nemmeno con lui stessi più bene e quindi che la soluzione fosse interrompere la relazione, ma il pensiero di questo mi faceva agitare ancor di più.
    La prego Dottoressa, mi dia una mano, sto davvero male, l’ansia mi sta “mangiando” e non riesco ad uscirne.

    • Anna Zanon 14 Giugno 2018 at 11:34 - Reply

      Cara Anna, quando l’ ansia è così forte da ” divorarla” è meglio chiedere una consulenza psicologica dal vivo e fare qualche colloquio con uno psicologo per cercare di capire meglio le vere ragioni del suo malessere e come poterlo gestire.

  101. Paola 29 Giugno 2018 at 07:53 - Reply

    Carissima Dottoressa, che articolo interessante! Per la prima volta riesco a vedermi dentro le sue parole.
    Sono sempre stata una persona “lunatica”, ormonale, di pancia, e grazie a queste parole riesco a decifrarmi in maniera più obiettiva.
    Io ho una relazione un pò “sui generis”: con mio cugino, di primo grado. Lui è separato con un figlio di 15 anni, io idem ma con una bimba di 6 anni. Lavoriamo anche insieme, in un lavoro che richiede continui “scambi” e vicinanze.
    Non abbiamo mai vissuto insieme, ma comunque vicini. Forse io non l’ho mai voluto per mantenere una specie di rispetto verso mia figlia e la nostra intimità che viviamo ormai da 4 anni.
    Sono una donna indipendente, in tutti i fronti…però a cadenza quasi mensile mi assalgono dei dubbi sul rapporto che è forse l’unico rapporto sano che io ho avuto fin ora. C’è rispetto, passione, gioia, pochi limiti…
    Ma da poco ha comprato casa (che vuole condividere con me) e per causa di forza maggiore stiamo convivendo…E tutto mi sembra sia diventato difficile.
    Anche il lavoro, che è molto impegnativo e stressante, porta dentro la nostra coppia dei “disturbi” che spesso vanno ad influire anche su una bella giornata…inoltre mia figlia non lo ama particolarmente e spesso litigano.
    PEnsi che me ne sono andata via tre giorni al mare da sola, lasciandoli l’una nelle mani dell’altro, perchè avevo bisogno di SILENZIO e PACE….
    Sono tornata felice, ma i litigi con lui sono frequenti…e mi deludono…e penso sempre “ah, ecco…allora non è la persona giusta per te. Se poi anche tua figlia lo odia…”
    Oppure “sono due settimane che non voglio fare sesso con lui, allora seignifica che nn provo più niente”…e via dicendo.
    Che tristezza,…è un ansia che ti logora dentro, e mangia il buono, lasciando solo il cattivo

  102. Martina 7 Agosto 2018 at 07:49 - Reply

    Buongiorno dottoressa,
    Ho letto il suo articolo circa tre volte e mi ritrovata appieno nella situazione descritta.
    Sto con un ragazzo da 4 anni, una relazione nata quando avevo 16 anni e lui 24, ma nonostante alcuni alti e bassi era sempre andata benissimo: avevo trovato in lui tutto ció che cercavo, avevamo condiviso tante esperienze e stavamo molto bene.
    Qualche mese fa, di punto in bianco, si sono presentati dei dubbi circa il mio amore per lui e da quel momento sono diventati ingestibili: non scompaiono mai o quasi, e i pochi momenti in cui non ci sono e sono tranquilla li faccio riapparire io facendomi mille domande.
    Abbiamo provato a lasciarci almeno 10 volte, ma tutte le volte che si allontanava lo rincorrevo io, ritornando un minuto dopo confusa esattamente come prima.
    Quello che vorrei tutt’ora é amarlo e vederlo nel modo in cui lo vedevo prima, ma tutti i miei dubbi mi impediscono di pensare razionalmente e mi sommergono di ulteriori dubbi.
    Non so davvero cosa fare.
    La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità

    • Anna Zanon 16 Agosto 2018 at 14:29 - Reply

      Cara Martina, è un po’ difficile dare un consiglio senza conoscere la sua situazione in modo più approfondito. Sarebbe interessante sapere che cosa è cambiato nella sua vita qualche mese fa, quali esigenze ha maturato che prima non aveva, lui l’ha delusa in qualcosa?

  103. Martina 18 Agosto 2018 at 12:10 - Reply

    Grazie per la risposta dottoressa. Per rispondere alla sua domanda no… Non mi ha mai delusa sotto nessuna aspettativa.
    Io vorrei capire se lo amo o meno e sono disperata all’ idea di non amarlo più ma non so nemmeno io perché ….
    Come può vedere è una situazione parecchio confusa in cui sono in completa balia dei miei sentimenti: nel momento in cui mi sembra di non amarlo più ripenso ai momenti precedenti, ai dubbi provati fino a quel momento e li so che prima lo amavo.
    Grazie ancora per la disponibilità

    • Anna Zanon 20 Agosto 2018 at 16:52 - Reply

      Forse un colloquio con uno psicologo di sua scelta potrebbe aiutarla a far luce su questa situazione

  104. Anonimo 3 Gennaio 2019 at 10:14 - Reply

    Salve dottoressa, mi rivedo moltissimo in questo articolo, premetto che non sono mai stata in terapia poiché i miei dubbi sono iniziati un mese dopo aver deciso di sposarmi con il mio ragazzo , ho 26 anni e sono fidanzata da 11 anni . Ultimamente la cosa che più mi fa stare male è pensare che lui non mi piaccia fisicamente abbastanza , soprattutto ho un ossessione per le foto , ogniqualvolta ci scattano una foto ho sempre paura che lui sia venuto malissimo e che gli altri possano deriderlo. In questi momenti appena rivedo vecchie foto con lui ho dei pensieri del tipo “ oddio come mi poteva piacere “ e penso ai commenti che avranno fatto gli altri. So che sono dei pensieri stupidi ma mi fanno stare male perché quando mi ha chiesto di sposarlo io ho detto subito si ,senza pensarci neanche un secondo , ero sicura di volere lui per tutta la vita , ma adesso questi dubbi sull aspetto fisico mi spaventano, però non riesco a lasciarlo perché appena ci penso inizio a piangere perché non sono sicura di volerlo lasciare !!
    Tra noi va tutto a gonfie vele , anche l intimità è perfetta, non ho mai avuto sensazione di rifiutarlo ecc , ma talvolta ho paura che non mi piaccia abbastanza, lo guardò in modo ossessivo controllando ogni parte del suo viso , e dopo 11 anni credo sia anomalo questo dubbio. vorrei un consiglio da lei grazie mille

    • Anna Zanon 3 Gennaio 2019 at 11:48 - Reply

      Da quello che mi dice, io credo che sia semplicemente dell’ansia che ci sta dovuta alla consapevolezza di stare per fare una scelta molto importante. E’ come se il suo inconscio le stesse dicendo..ma sei sicura di voler proprio lui tra tutti gli altri ragazzi che potresti avere?
      L’ansia però è un sentimento naturale quando si fa una scelta importante, anche se è una scelta desiderata e significa semplicemente che si si affronta la scelta con consapevolezza, sapendo che cambierà la nostra vita profondamente.
      Tuttavia se questi pensieri le creano troppo disagio, le consiglierei di guardare in faccia le sue paure magari facendo qualche colloquio con uno psicologo.

  105. Anonimo 9 Gennaio 2019 at 14:20 - Reply

    Grazie mille per la risposta dottoressa, si infatti è come se all improvviso mi fossi accorta di trovare altri ragazzi più attraenti del mio e talvolta ho una sensazione di malinconia nel pensare che magari in questi 11 anni avrei potuto conoscere altri ragazzi. Non dico di vederlo brutto anzi alcuni giorni lo vedo bello e mi sento meglio .Ma spesso guardo alcuni ragazzi molto belli e penso che siano più belli di lui e che me ne sono accorta solo ora . Questi pensieri però sono comparsi solo ora perché anzi negli scorsi anni anche quando qualcuno mi scherzava affermando “ ma solo un uomo per tutta la vita ?“ io rispondevo sempre che se stai bene con una persona non ti accorgi degli anni che passano , mentre se me lo dicessero ora sono sicura che mi prenderebbe una forte ansia e tristezza . Guardo le foto di 11 anni fa e penso che era bruttino( io di certo non ero una modella ovvio )e non capisco cosa ci ho visto, ma questo pensiero non ha senso perché evidentemente ho visto qualcosa in lui che mi ha fatta innamorare nonostante non fosse il più bello del paese . È vero che non l ho mai trovato stupendo ma in 11 anni per me non è maii stato un problema , lo amavo ed ero felice . Anche adesso sento di amarlo ma se capita che lo vedo strano un giorno inizio a sentirmi ansiosa e lo guardo ossessivamente. E se vedo qualche coppia in cui il ragazzo è particolarmente bello penso “ quella ragazza sì che ha avuto bei gusti “!!
    Comunque anche io penso che queste siano paure rispetto al passo importante che sto per fare e sentirlo dire da lei mi ha un po’ tranquillizzata . Quindi lei che ascolta sempre tantissime ragazze , mi dice che è un dubbio che può capitare ad una ragazza che sta per sposarsi ? Ho tentato di lasciarlo 1 settimana ma piangevo sempre e appena mi ha baciata ho sentito un qualcosa dentro come se fossi nuovamente tornata a respirare !! Per questo ho deciso di raccontarlo a lei per ascoltare qualche consiglio , perché non mi apro facilmente con le altre persone

    • Anna Zanon 22 Gennaio 2019 at 11:24 - Reply

      Buongiorno, le confermo che queste paure sono naturali e che non dipendono da una mancanza d’amore dalla consapevolezza dell’importanza del passo coraggioso che sta per fare. Lei si sta legando ad una persona per sempre e le scelte definitive fanno sempre un po’ di paura. E’ naturale che ci sia una parte di lei che si chieda se è proprio questo che vuole, anche perchè è il suo primo ragazzo e lei è giovane e forse una parte di lei avrebbe voluto provare ad avere altri ragazzi.

  106. Manuel 28 Gennaio 2019 at 21:37 - Reply

    Salve dottoressa. Sono un ragazzo di 18 anni e da quasi un anno e mezzo sto con un ragazzo di 24. Nonostante l’età è il fatto che sia la mia prima relazione, è sempre stata molto seria, sin dall’inizio. Abbiamo sempre avuto una bellissima relazione, non abbiamo mai avuto problemi di accettazione da parte di nessuno e siamo sempre stati onesti l’uno con l’altro in ogni singolo dettaglio.
    A Novembre, dopo un anno di relazione, ho scoperto una cosa del suo passato (prima della nostra relazione) di cui abbiamo discusso spesso e che non condivido e mi ha ferito il fatto che sono venuto a conoscenza di questa cosa dopo tutto il tempo passato insieme e le discussioni in merito a quell’argomento.
    A Dicembre ho iniziato a sviluppare dubbi sui miei sentimenti, che sono svaniti durante le vacanze di Natale, durante le quali non ci siamo visti per 2 settimane. Da una decina di giorni, i dubbi sono tornati. Quando ne parlo con lui, scoppio a piangere e mi sento stupido perché realizzo quanto io ci tenga, ma quando sono da solo penso troppo e ho paranoie a riguardo. Ho provato a dare la colpa allo stress causato dalla Maturità, dall’iscrizione all’università e dal fatto che, andando all’estero, andremo a convivere. Tutti piani di cui avevamo già parlato, ma che in questi ultimi mesi stanno diventando concreti. In più anche il fatto che i primi mesi erano estremamente passionali, accesi, mentre invece ora è una relazione più stabilizzata, intima e abitudinaria, che manteniamo comunque viva facendo viaggi e trovando nuovi hobby insieme.
    Ho razionalizzato di avere un problema più personale psicologico che a livello di sentimenti nei suoi confronti. Io sono sicuro di amarlo. Ogni volta che sono a un passo dal chiedergli una pausa mi manca il respiro e mi sento veramente male e tutta la negatività nella mia testa si annulla.
    Il problema è che non sono come superare l’ansia e la paura che mi opprime nel petto quando ho questi pensieri o quando lo vedo. Perché quando siamo insieme io mi sento felice, ma ho sempre un pensiero nel retro della mente che mi fa sentire in colpa per fargli passare tutto questo, per non riuscire a superare questo blocco che mi impedisce di godermi il momento.
    Vedo una Psicologa una volta ogni 2/3 mesi e le ansie sono iniziate dall’ultimo incontro con lei.
    Cosa mi consiglia? Io pensavo di parlare con la Psicologa e provare a fare respiri profondi e superare l’ansia razionalmente, ma volevo un consiglio esterno e più esperto, oltre al mio e a quello della Psicologa che già vedo e, purtroppo, non riesco a incontrare più di quella volta ogni tre mesi.

    Grazie infinite per la risposta, ho davvero bisogno di mettere una pietra su questi pensieri.
    Manuel

    • Anna Zanon 6 Marzo 2019 at 17:03 - Reply

      Buongiorno, scusi per il ritardo della risposta. Nel suo post riferisce che le sue ansie sono cominciate dopo l’ultimo incontro con la Psicologa che vede ogni 2/3 mesi. Può essere utile sapere che cosa è emerso nell’ultima seduta e di che cosa avete parlato. Personalmente credo che una frequenza così basse delle sedute non permetta di fare un lavoro e possa anche essere controproducente perchè fa emergere cose che non possono essere affrontate.Per entrare nello specifico della sua domanda, dovrei conoscere meglio la sua situazione. Quale cosa del suo passato del suo fidanzato l’ha turbata tanto e perchè?

  107. Arianna Maria Sorrentino 3 Febbraio 2019 at 22:13 - Reply

    Salve buonasera dottoressa..le scrivo perche sono all’incirca 3 mesi che ho qursta sensazione….le spiego: sobo fidanzara fa ormai 4 anni…innamoratissina del mio fidanzato…circa e mesi fa parlando con una persona somo iniziate le mie fosse mentali….
    Mi spiego meglio…questa persona ci avrba provato in mpdo spudorato con me, inizialmente non mi aveva toccato piu di tanto…poi nel momento in cui questa persona mi ha fatto notare che le sue attenzioni mi facessero piacere e io mi sono accorta che era cosi è cominciata la mia congiura..penso sempre alla stessa cosa, mi semto in colpa perche è come se avessi tradito il mio fidanzato…poi quello che piu mi sfinisce è il fatyo che sto sempre a cercare soluzioni sto sempre a controllarmi il mio stato d’animo…perche se non ci penso sto bene appena penso in quel modo il mio fidanzato vado in crisi ansia a palla e pianti isterici…
    So perfettamente che situazioni del genere non si superano con la ragione ma con il tempo ed evitando di immetersi in alcuni pensieri ” chiusi” pero vorrei capire è un ossessuone la mia? Probabilmente sono incatrata in un ragionamento sbagliato?
    Votrei qualche consiglio geazie in anticipo….

    • Anna Zanon 8 Febbraio 2019 at 18:51 - Reply

      Il suo è un ragionamento un po’ ossessivo. Non sto dicendo che lei abbia un disturbo ossessivo compulsivo ma che in questo ambito tende a pensare un po’ come un ossessiva. L’amore è una scelta che non significa non avere mai tentazioni ma significa scegliere consapevolmente di stare con quella persona benché ce ne possano essere tante che ci attraggono fisicamente ( che significa solo che abbiamo gli occhi) Desiderare sessualmente un altro ragazzo o essere lusingata dal ricevere attenzioni maschili ( il che significa solo che ha bisogno di conferme) non vuol dire non amare.
      La lascio con questa massima che rispecchia bene la natura umana ” i buoni lo pensano e i cattivi lo fanno”.

  108. Francesca 5 Febbraio 2019 at 23:15 - Reply

    Salve. Ho letto l’articolo e come molte rivivo le stesse sensazioni nella mia vita di coppia. Premetto che ho passato un periodo di attacchi di panico molto intensi fortunatamente superati ed episodi di ansia ancora molto vividi. Ho 28 anni e sono fidanzata da 9 anni e mezzo, dopo una storia di 3 anni finita male in quanto per tutta la durata il mio ex mi tradiva con donne diverse. Con il mio attuale ragazzo ci siamo lasciati parecchie volte ma una pausa in particolare è durata 6 mesi, dove ho avuto modo di conoscere altre persone. Eravamo entrati in un periodo di stress, io lavoravo parecchio e ci vedevamo poco. Mi sentivo sola e come se non provassi più sentimenti nei suoi confronti. Mi sono avvicinata sentimentalmente ad un mio collega con cui abbiamo avuto una piccola storia, motivo della rottura con il mio ragazzo. Mi stavo davvero innamorando di questo ragazzo ma mi sono accorta che non era lo stesso per lui, che non sarei riuscita a creare una storia seria con lui perché non riuscivo a fidarmi visti i suoi precedenti. Risentendomi con il mio ragazzo, ci siamo riavvicinati e da allora stiamo insieme. Non l’ho più tradito fisicamente ma credo di averlo fatto mentalmente. Guardo spesso le altre coppie e gli altri ragazzi pensando che il mio non è bello come vorrei, che non mi attrae ne fisicamente né mentalmente anche se qualche volta sento di provare forti emozioni per lui, che vorrei vederlo felice, che non si merita una persona come me, perché lui è la persona più buona e gentile di questo mondo, che è il tipico uomo da sposare, con cui costruire una famiglia ma che non sia l’uomo adatto a me, perché siamo troppo diversi in tutto, nel modo di vivere, di pensare, hobby diversi, con poche cose in comune.
    Ma la cosa che mi tormenta più di tutte è un pensiero fisso da quando ero adolescente. Penso di non aver più provato emozioni vere e sincere di puro amore dopo la piccola storia avuta con il ragazzo dei miei sogni fin da piccola. È sempre stato l’unico ragazzo che io abbia mai visto più bello e più affascinante al mondo, e chiunque altro io abbia conosciuto non l’ha mai superato. Credo di averlo molto idolizzato, come un’amore solo nella mia testa ma ogni volta che capita di incontrarlo per caso è come se ci fosse una certa chimica nei suoi confronti ed il mio cervello va in tilt e il cuore comincia a palpitare come una ragazzina innamorata. Lui era felicemente fidanzato fino a poco tempo fa, per cui mi vivevo la storia con il mio attuale ragazzo in tranquillità perché sapevo che lui era felice e molto probabilmente si sarebbe sposato ma quando si è lasciato è come se in me si fosse innescata una bomba, una speranza. Sono andata dove lavora per capire cosa provavo per lui e fingevo di essere indifferente nei suoi confronti per non dargli nessuna soddisfazione. Poche settimane fa ho visto che si è fatto fidanzato di nuovo e sembra essere una storia seria. È come se ne sono rimasta delusa. A volte fantastico su come poteva essere una vita insieme a lui. È semplice curiosità per non averlo mai conosciuto abbastanza? O magari perché non amo sufficientemente il mio ragazzo che ancora ci penso ?
    Io sono sempre stata un tipo di persona che si stanca della monotonia ed ho voglia sempre di conoscere il nuovo. Magari è questo che ha trasformato il rapporto con il mio ragazzo come fratello e sorella. Io gli voglio un mondo di bene, lo amo come persona, ma non so se è la persona giusta per me e spesso penso che gli sto facendo solo perdere tempo a maggior ragione che adesso sta facendo casa per una prossima futura convivenza assieme a me. Ho come la sensazione di prenderlo in giro, di rubargli il tempo, che sarebbe più felice con un’altra persona che lo sposerebbe e con cui crearsi un futuro. Cosa devo fare? Come mi devo comportare per liberarmi di questi dubbi? Grazie in anticipo.

    • Anna Zanon 8 Febbraio 2019 at 18:26 - Reply

      Cara Francesca, nessuno può competere con un amore di fantasia, il quale perchè proprio perchè non è vissuto nella realtà appartiene al mondo del sogno e del sogno conserva le infinite potenzialità. Un amore di fantasia è un amore perfetto perchè non ti fa confrontare con i propri limiti e quelli dell’ altro. Ma può diventare anche una trappola perchè ti spinge a pensare ad un amore perfetto e ti fa svalutare quello che hai.
      Alcune persone, per delle ferite avute nell’infanzia, possono amare solo a distanza qualcuno che possono idealizzare e sui cui proiettare sogni e aspirazioni proprio perchè semisconosciuto. Infatti se questo ragazzo fosse stato così importante per lei, una volta saputo che era libero, ci avrebbe cercato di conoscerlo in modo più concreto. Per quanto riguarda la sua attuale relazione non ho abbastanza elementi per darle un consiglio. Le consiglierei di fare qualche colloquio con uno psicologo per cercare di comprendersi meglio

  109. giulia 12 Giugno 2019 at 17:41 - Reply

    salve dottoressa.. volevo chiederle un consiglio..
    sono fidanzata da 2 anni e mezzo e tra noi è sempre andato bene, si ci sono stati alti e bassi, ma comunque non ho mai pensato di chiedere la relazione.
    però mi trovo ad un punto in cui da un lato vorrei chiudere perchè mi sento soffocare, mi sono stufata ecc.. e dall’altro penso che buttare così una relazione sia una cavolata e che forse è solo un periodo..
    uno dei problemi principali è che ce un ragazzo che un po mi interessa..
    il punto è, chiudo e scopro cosa sento o riprovo a ricostruire il tutto con il mio ragazzo?
    che mi consiglia? non so veramente che fare…

    • Anna Zanon 13 Giugno 2019 at 08:55 - Reply

      Buongiorno, non è sempre possibile inquadrare una situazione basandosi sulle poche righe di un post, quindi non me la sento di darle un consiglio se non quello di parlarne in modo più approfondito. Che cosa sente che le manca nella relazione con il suo ragazzo? Quanti anni avete? A che cosa sono dovuti gli alti e bassi?

  110. Marco 28 Giugno 2019 at 17:21 - Reply

    Gentile dottoressa le chiedo un consiglio: ho 39 anni e da 2 anni sto con una ragazza con 8 anni meno di me. La relazione è a distanza (ci siamo ovviamente visti diverse volte), diversa nazionalità, diversa lingua. La comunicazione avviene in inglese, che parliamo entrambi. Da qualche mese ho deciso che mi trasferirò all’estero per lavoro (cosa che mi ha mandato in profonda crisi, ho iniziato un percorso psicoterapico) e al contempo ha messo in dubbio i sentimenti per questa persona. L’ansia del trasferimento all’estero e del non sapere cosa provo per questa ragazza mi stanno soffocando. La premessa è che io ho sempre avuto paura delle relazioni sincere, profonde e durature, e io vedo che questa persona crede veramente in me, mi vuole veramente bene (probabilmente come nessun altro fino ad oggi) è sempre presente (forse troppo, non riesce proprio a stare staccata dal telefono per comunicare con me), generosa, amorevole. Da un certo punto di vista quando osservo questa ragazza è un po’ come specchiarmi, molto intimamente (stesse paure, stesse modalità sociali tendenti alla solitudine), da altri punti di vista la sento distante. E mi sento profondamente inadeguato per lei, sono continuamente alla ricerca di relazioni usa e getta (non l’ho mai tradita tuttavia) perchè oramai con lei ho solo questa ansia. Vivo solo per analizzare cosa non va e questo accresce l’ansia. Fino ad oggi io ho sempre vissuto la nostra relazione in maniera leggera con la filosofia del “ci vediamo ogni tanto”, ora con questo mio trasferimento all’estero sta venendo tutto a galla, con la mia imperterrita “qualità” dell’osservare ogni cosa che non va. Io so che lei non può dirmi se è la persona giusta, io però so che questa ragazza avesse bisogno di me o di aiuto, io correrei a fare il possibile…

    • Anna Zanon 11 Luglio 2019 at 09:48 - Reply

      Lei mi chiede un consiglio ma mi sembra che dentro di lei sappia già cosa fare. Un passo importante è capire che il suo attuale disagio nasce dalla paura delle relazioni e da un suo senso di inadeguatezza piuttosto che dal fatto di vivere una relazione che non funziona. Anzi, un po’ come se il sentirsi molto amato la facesse sentire a disagio e anche un po’ soffocato. Se lei scappa quando ha finalmente trovato una persona che crede in lei, quindi scappa per paure sue, queste problematiche si riprodurranno nella prossima relazione. Il mio consiglio è quello di fidarsi di più del suo psicoterapeuta e di affrontare con lui questa sua crisi.

  111. Veny 7 Ottobre 2019 at 21:57 - Reply

    Buonasera, sono una ragazza di 25 anni e le scrivo perché sono rimasta molto colpita dal suo articolo, in cui mi sono molto rispecchiata. È da molto tempo che soffro di ossessioni di ogni tipo, e soltanto da poco tempo, ho effettivamente realizzato la cosa, tanto che intendo, appena avrò sistemato delle cose(anche economiche) consultare uno specialista di persona. Le dicevo che soffro da un po’ di ossessioni di ogni genere, ossessioni di poter fare del male, pensieri intrusivi, omosessuali e, nell’ultimo periodo della mia vita, le ossessioni si sono incentrate sulla mia relazione. Sto con un ragazzo da quasi 2 anni, e conviviamo da qualche mese. Ho avuto diverse relazioni, forse perché non sono mai riuscita a stare effettivamente da sola… Ho avuto relazioni in cui ero io a non ricambiare l’amore, da cui però sono uscita poco solo grazie a stimoli esterni(un altro ragazzo) senza comunque mai tradire, e relazioni in cui io sono stata molto coinvolta e delusa.. In particolare la relazione precedente alla mia attuale storia. Stavo con un ragazzo di cui ero totalmente presa, con cui pensavo di passare la mia vita, di cui ero infatuata e direi anche accecata, da cui poi ho ricevuto una bruttissima batosta, che mi ha causato una immensa sofferenza. La mia attuale storia per me è stata ed è come la giusta via di mezzo che cercavo.. Non è solo lui ad amarmi ma nemmeno solo io. È dolce e affettuoso, ma non troppo accondiscendente.. Ha un carattere forte ma allo stesso tempo mi rispetta e mi fa sentire, tutto sommato, amata, nonostante a volte delle piccole incomprensioni. Io tengo a lui da morire, nonostante abbiamo passato momenti di difficoltà per via delle nostre differenze caratteriali, ho sempre voluto superare tutto insieme, l’ho sempre voluto e l’ho sempre ritenuto per me un raggio di sole, perché quando lo vedo dopo una lunga giornata, o quando vado a trovarlo a lavoro (lavora come banconista)e così via, mi si illuminano gli occhi e sento dentro un’immensa gioia… Come una bambina al luna park.. Sento dentro esplodere tanta gioia e affetto e felicità… Provo delle bellissime sensazioni.. Ma ovviamente questo si alterna a momenti di a volte litigi a volte monotonia..che forse dopo due anni sono normali.. Ho iniziato così ad ossessionati pensando che se non sento più le farlalle allo stomaco forse non è amore, a fare paragoni involontari con la storia precedente… A chiedermi cosa proverei e farei se il mio ex ragazzo tornasse da me, visto che mi ha profondamente segnata.. E poi ho iniziato ad ossessionarmi anche perché mi sono accorta più volte di essere attratta da altri uomini e spesso di fantasticarci sopra.. Immaginando di conoscerli e altro ancora…o sentendomi lusingata se mi ammirano/notano.. E da questi pensieri subito parte un senso di colpa assurdo, un forte bisogno di confessare tutto al mio ragazzo, come molti altri pensieri, e a questo seguono una serie di dubbi… Poiché ogni volta che fantastico su qualcun altro per un secondo il pensiero sembra piacermi, nella mia mente sembra piacevole, provo una bella sensazione e, nella mia immaginazione, è quasi come se io fossi capace di conoscere qualcun.. O meglio.. Inizio a dubitarne e a spaventarmi… Inizio a pensare: ” se ho questi pensieri forse non lo amo abbastanza…”, “riuscirei ad avvicinarmi a qualcun altro?”, “riuscirei a lasciarlo per qualcun altro?”.. Senza riuscire mai a trovare risposta… E questo mi genera malessere e sensi di colpa…Come se avessi il terrore di lasciare il mio ragazzo per un altro.. Evito luoghi in cui potrei incontrare un bel ragazzo o avere un qualsiasi approccio.. Come se vedessi un bel ragazzo e interessante, come potenziale pericolo.. E il fatto di non avere risposta a queste domande mi causa sofferenza.. E bisogno incontrollabile di raccontargli tutto, altrimenti entro in ansia.. Io ho tanta paura di perderlo… Ho paura che qualcuno possa allontanarmi da lui o viceversa, che una donna possa allontanarlo da me.. Non riesco a distinguere cosa ingigantisce la mia mente e cosa è reale… Tengo a lui da morire… Anche se abbiamo avuto litigi e incomprensioni, sento sempre di aver pazienza e combattere perché tengo a lui veramente tanto… E perché qualcosa in me mi dice che vale la pena… Lo riempio sempre di sorprese… Di piccoli e dolci gesti… Lui è meno romantico ma più affettuoso… Soltanto che se io sono più sensibile, lui è più “superficiale” sotto certi aspetti.. Io più, forse troppo, riflessiva e pensierosa, lui più “concreto”.. E questo a volte ha causato incomprensioni fra noi.. E fra questo, fra il fatto che magari è subentrata un po’ di routine, fra i miei pensieri/attrazioni verso altri uomini… Ho iniziato a mettere in dubbio tutto… Ma il pensiero di perderlo mi fa stare male… E anche il pensiero che qualcosa possa allontanarmi da lui… Forse perché avendo vissuto diverse relazioni, vedere un po’ pacate le emozioni, avendo raggiunto un momento di più pacatezza nella coppia, mi spaventa… A volte sento di dirgli delle cose meravigliose, o di esprimergli tutto il mio amore, ma è come se una vocina in me mi fermasse… E mi dicesse :”sei sicura di provare queste cose?”.. Non voglio che questo brutto stato d’animo rovini le cose fra noi.. Forse è vero che avrei dovuto passare più tempo da sola ed imparare a star bene con me stessa.. Ma adesso sento di aver trovato il giusto equilibrio fra amare ed essere amati.. È diventato troppo importante per me… E per me vale la pena superare anche le piccole difficoltà… E non voglio che nulla rovini tutto fra noi.. Poi tempi fa ho sofferto di DOC sull omosessualità… E siccome poco dopo sono giunta a conclusione che effettivamente ho una leggera attrazione verso il corpo femminile e ne ho preso una più serena consapevolezza.. Ho paura che adesso le mie ansie col mio uomo abbiano un fondo di verità… Fino a pochissimo tempo fa ero desiderosa di sposarci e avere un bambino tutto nostro… Ma le mie ansie hanno preso il sopravvento facendomi mettere in dubbio anche questa cosa.. Lui è davvero la mia vita… E non voglio più passare oltre, ma restare al suo fianco nonostante le mille difficoltà…. Io non riesco a tenere per me queste ansie… E, sebbene il più delle volte lui riesca a a non basarci, a volte anche lui stesso cede ai miei dubbi. La ringrazio anticipatamente…

    • Anna Zanon 16 Ottobre 2019 at 10:19 - Reply

      Gentile Veny, credo che un percorso terapeutico possa effettivamente aiutarla nell’ammorbidire un po’ queste ossessioni. Quando una persona diventa molto importante per noi fino al punto di essere ” tutta la mia vita” come lei ha definito il suo ragazzo e si hanno avuto brutte esperienze nel passato che hanno lasciato molta sfiducia nelle relazioni, c’è anche molta ansia. Lei ha paura di perdere il suo ragazzo proprio perchè è diventato per lei di vitale importanza. Io credo che i suoi pensieri ossessivi vadano letti come una “soluzione” per controllare quest’ansia eccessiva . E’come se la sua mente le volesse comunicare con l’ attrazione per altri uomini che il suo ragazzo non è l’unico uomo sulla faccia della terra, che ci sono altre persone che potrebbero piacerle e che lei potrebbe avere altre opzioni. Il pensiero sul suo ex credo che nasca da un bisogno di rivincita ( sarebbe bello che lui tornasse perchè significa che non mi ha dimenticato). Io credo che i pensieri ossessivi le segnalino che lei potrebbe esistere anche senza di lui e che si innamorerebbe di nuovo. Ma se ci pensa bene questo è il presupposto dell’amore, quello vero: so stare anche senza di te ma scelgo di stare con te. Altrimenti non è amore ma una dipendenza

  112. Veny 24 Ottobre 2019 at 08:22 - Reply

    La ringrazio per la sua risposta. Io temevo, al contrario, che questo mio “notare altri uomini” fosse un segnale di non amarlo seriamente..una mia grande paura, insomma. Consulterò il prima possibile uno specialista della mia zona, sperando di poter uscire dal circolo delle ossessioni. Grazie mille ancora per la sua risposta. Distinti saluti.

  113. Serena 25 Ottobre 2019 at 09:27 - Reply

    Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e sono fidanzata da 9 mesi con un ragazzo di cui sono innamorata alla follia.
    Siamo entrambi di Napoli, ma lui sta terminando gli studi a Roma, mentre io qui a Napoli mi arrangio col lavoro.
    Abbiamo avuto un rapporto a distanza per i primi mesi, ma dall’inizio di quest’estate è rimasto a Napoli e abbiamo iniziato a frequentarci molto più assiduamente, conoscendo anche i rispettivi genitori. Abbiamo dei progetti per il futuro, di convivere insieme a Roma, io infatti ho sempre detto di essere disponibile a trasferirmi lì. Tuttavia pensavo di avere tempo, fino alla sua laurea almeno (marzo 2020) per affrontare nuovamente la distanza e prendere seriamente in considerazione l’idea del trasferimento. Invece il mese prossimo lui tornerà a Roma per uno stage, che sono sicura accetta solo per recuperare la sua indipendenza dai genitori. Mi ha detto che sta cercando una casa lì, proprio da acquistare, dove poi andare a vivere insieme l’anno prossimo. Fin qui tutto bene, si sopporta la distanza per un po’ e si pensa al futuro. Solo che nei suoi piani, la casa dovrebbe avere più stanze, da affittare ad altri coinquilini. Quindi per qualche anno non saremmo da soli, ma con altre due persone minimo in casa. Questo per permetterci di avere più entrate e prendere poi in futuro una seconda casa con un mutuo.
    L’idea non mi alletta per niente, e quando gliel’ho fatto presente ha detto che sono egoista perchè penso al mio benessere e non a dare un futuro migliore ai figli che potrebbero arrivare tra qualche anno. Onestamente non vedo egoismo, piuttosto ci sono rimasta io male di fronte al fatto che lui questa decisione l’ha presa da solo, chiedendo la mia opinione solo in un secondo momento. Ma fargli cambiare idea è inutile, lui è convinto del suo piano, è convinto che sono egoista e io non so come comunicare con lui. Questa situazione mi ha fatto venire dubbi che non ho mai avuto e ho paura che la nostra relazione possa risentirne, cosa di cui mi dispiacerebbe tanto visto spesso ho avuto la sensazione di aver finalmente trovato la persona giusta.

    • Anna Zanon 3 Novembre 2019 at 18:06 - Reply

      Gentile Serena, credo che il discorso dei figli sia in buona fede un pretesto per rimandare una convivenza per cui non si sente ancora pronto ( il fatto che ci siano altre persone stempera un po’ il rapporto). Lui giustifica, ed è magari veramente convinto, la sua scelta con motivazioni razionali, quindi poco attaccabili ma credo che alla base ci siano delle paure di cui è forse poco consapevole.
      A volte capita che in una coppia si abbiano delle tempistiche un po’ diverse: ci sta che essendo giovane, dopo 1 anno di una relazione a distanza non sia forse ancora sicuro al 100% di una scelta così importante.
      Cerchi di capire nel modo più sereno possibile sono le sue reali paure..forse di non farcela economicamente? Forse prima di impegnarsi definitivamente vuole vedere come state insieme? L’unico aspetto che un po’ mi fa pensare è che tende a giudicare negativamente un suo punto di vista e un suo bisogno, dandole dell’egoista piuttosto che capirla

  114. Nana 16 Dicembre 2019 at 09:17 - Reply

    Salve dottoressa sono una ragazza di 27 anni , sono fidanzata da 12 anni e l’anno prossimo ci sposiamo . Da circa un anno credo di avere il problema descritto nell articolo ! 2 anni fa lui mi chiede di sposarlo e io fino a quel momento non ho maiii avuto dubbi (tranne quanto eravamo fidanzati da pochissimi mesi che volevo lasciarlo perché si trascurava fisicamente, ma ci siamo rimessi subito insieme e siamo stati sempre felicissimi insieme ) su di lui , accetto la proposta ero stra felice mi brillavano gli occhi , abbiamo scelto data e locale e tutto era perfetto. Quando un giorno all’improvviso mi sveglio e iniziò a pensare che lui non mi piaccia fisicamente, non mi piacciono le sue labbra e il suo viso rotondo, non mi piace assolutamente come viene in foto tanto che non pubblico foto quasi mia sui social perché penso che anche gli altri possano vederlo come lo vedo io e me ne vergogno perché vorrei al mio fianco un ragazzo bellissimo . Questi pensieri mi fanno stare malissimo tanto che sono arrivata anche a lasciarlo per qualche giorno ma stavo malissimooo perché mi mancava tanto e perché so che la nostra storia è perfetta (anche in intimità) allora decido di rivederci e appena lui mi baci e come se il mio cuore si fosse riempito d amore e mi fossi accorta di amarlo alla follia ! Il problema è che appena ci rimettiamo insieme dopo poco mi ritorna in mente lo
    Stesso pensiero che lui non mi piace fisicamente! Vedo gli altri pubblicare foto felici e penso che non sia normale provare vergogna del proprio ragazzo . Secondo lei è normale avere questi pensieri? Si può essere felici anche se lui non ti piace tanto (non lo vedo bruttissimo anzi a volte lo trovò anche carino) solo che la mia paura è quella che questi dubbi non sono altro che la dimostrazione di non amarlo abbastanza, perché se fosse vero amore dovrei vederlo bellissimo anche se lui fosse un rospo ! O sbaglio ? La ringrazio in anticipo

    • Anna Zanon 20 Dicembre 2019 at 09:44 - Reply

      Cara Nana, nel suo vederlo brutto credo che ci sia una difficoltà ad accettare l’ambivalenza che è presente in tutte le relazioni. Mi spiego meglio: stare con qualcuno significa accettarlo con i suoi pregi e con i suoi difetti. Ci saranno sempre cose che non ci piacciono in un partner e che sono diverse dalle nostre aspettative. Lei si è messa insieme a lui ad appena 15 anni e adesso sta per sposarsi, credo che la sua potrebbe essere la paura di fare una scelta definitiva. In quel momento lei si concentra sulla “bruttezza” del suo fidanzato che simboleggia tutto quello che vede brutto in lui e lo confronta con il ragazzo attraente che potrebbe avere. Penso che sia una reazione naturale e sana prima di fare una scelta importante, chiedersi se siamo in grado di accettare quello che la relazione non potrà mai darci. L’amore non è vedere bello uno anche se è un rospo, significherebbe solo essere ciechi ma scegliere di stare con una persona malgrado i suoi tanti difetti ed imperfezioni. Dirsi :” Caspita il mio fidanzato è proprio bruttino ma non lo cambierei con il bellone di turno perchè nessuno mi sa scaldare il cuore come lui”

  115. Nana 20 Dicembre 2019 at 23:24 - Reply

    La ringrazio per la risposta dottoressa, anche io ho pensato che sia stato dovuto alla scelta di fare un passo definitivo! perché anzi devo dire che se dovessi confrontare la parte estetica del mio ragazzo di oggi rispetto a qualche anno fa , adesso lo trovò molto meglio . Eppure fino a prima della proposta non ci pensavo minimamente maii mentre ora è diventata quasi un’ossessione. quindi secondo lei il motivo per cui ogni qualvolta cerco di lasciarlo con qualche scusa, ma poi pensando a quanto siamo uniti e complici in tutto insieme ,rivedendolo , baciandolo e sentendo di non voler essere da nessun altra parte se non con lui in quel momento , ma poi tornare insieme e dopo poco tempo ricominciare ad invidiare tantissimo le amiche con il fidanzato belloccio e ricadere nuovamente in una tristezza infinita , cosa significa ? Forse ha ragione lei a me fanno moltissima paura le scelte definitive .. ma da quanto sono iniziate queste ossessioni sono stata talmente male che ho avuto diverse occasioni per lasciarlo definitivamente ma non ci riescooo perché poi alla fine penso a quanto ci siamo sempre amati e mi manca tantissimo lui come è fatto dentro e non fuori.. lei ad un passo dal matrimonio cosa si sente di consigliarmi ? Grazie mille

    • Anna Zanon 29 Dicembre 2019 at 20:52 - Reply

      Dal momento che questi pensieri le creano molto disagio, le consiglierei di fare qualche incontro con uno psicoterapeuta per capirsi meglio

  116. Giacomo 4 Gennaio 2020 at 10:25 - Reply

    Gentile dottoressa , son un ragazzo di 35 anni che soffre di disturbo ossessivo su vari livelli da parecchi anni.. purtroppo negli ultimi anni sento che sta minando ogni mio tentativo di approccio in una vita di relazione..cerco l’amore di chi mi attrae ma
    Poi in breve tempo sono assalito da dubbi che non sia mai quella giusta o “abbastanza”
    Per me e sento che non voglio più impegnarmi..sento le “farfalle” solo nelle prime uscite, poi iniziò a sprofondare in un angoscia e in una depressione continua perché mi tornano dubbi e rimuginazioni continue ( a volte anche di notte) che non mi fan capire più niente..al di là dell etichetta del doc da relazione, crede che centri sempre il mio disturbo ossessivo?io son sfinito..grazie mille per la disponibilità

    • Anna Zanon 8 Gennaio 2020 at 09:49 - Reply

      Caro Giacomo, sicuramente il suo disturbo ossessivo conta non poco. Se è una persona è ansiosa, ha bisogno di controllare pensieri ed emozioni per paura di non saperli gestire e di esserne travolto, è difficile che il suo approccio cauto e razionalizzante non si rifletta nelle sue relazioni con gli altri. L’innamoramento è follia, lasciare andare il controllo, tutto l’opposto di quello che un ossessivo fa abitualmente. Ma se l’ossessivo ha difficoltà a sentirsi innamorato, può ( se non è troppo nevrotico ) essere un partner affidabile e capace di amare.

  117. V 4 Marzo 2020 at 23:04 - Reply

    Gentile dottoressa, vorrei chiederle un consiglio riguardo la mia attuale relazione. Ho 18 anni e da più di due anni sto con il mio ragazzo. All’inizio non provavo grande interesse nei suoi confronti, ma conoscendolo ho iniziato ad apprezzarlo. I primi mesi di relazione chiaramente erano sereni e felici, ma con il tempo sono sorti i primi problemi, è emersa una grande gelosia e una sorta di mania del controllo da parte sua. Io inizialmente reagii male e successivamente in ogni caso mi adeguai. Involontariamente continuavo ad adottare quei comportamenti che lo infastidivano e mi sentivo sempre in errore. Insomma, per farla breve, adesso non sopporto più di rinunciare alla mia libertà e un po’ lui stesso sta imparando a rispettare i miei spazi e a riconoscere i propri errori, anche se le “concessioni” che mi sono date sono marginali o rimandate a un futuro indefinito in cui lui riacquisirà fiducia in me, come dice. Da molto tempo nutro dei dubbi riguardo a questo rapporto, non mi sento più attratta da lui come un tempo, non mi entusiasma l’idea di vederlo ogni giorno (mentre lui è molto attaccato a me), sono infastidita da numerosi aspetti e non mi è chiaro se i nostri valori siano conciliabili. All’idea di trascorrere l’intera vita con lui mi pervade l’ansia, mentre lui nutre molta fiducia in un progetto di vita basato su di noi. Mi sento incerta quando penso a interrompere questa relazione perché sento che lui è davvero sicuro di voler stare con me anche in futuro, prova a venirmi incontro e nonostante le difficoltà è sempre rimasto, mi sembra di fargli un torto lasciandolo e di sbagliare. Qual è la sua opinione a riguardo?

    • Anna Zanon 15 Marzo 2020 at 18:39 - Reply

      Cara Beatrice, credo che in te potrebbe esserci un conflitto tra il bisogno di libertà e di autorealizzazione personale e la paura di abbandonare una relazione importante e di far soffrire il tuo ragazzo. Da quello che mi racconti mi sembra che nella vostra relazione non ci sia fiducia, non ci siano valori comuni e che questo rapporto ti crei disagio, inquietudine e sensi di colpa. Tutti segnali da non sottovalutare. Prova a chiederti che cosa ti tiene legata a lui. E’ solo la paura di far soffrire un ragazzo che è molto “attaccato” a te? Ma la dipendenza non è amore che invece si basa sulla fiducia e sul rispetto. E quanto soffri tu ogni giorno, cercando di ignorare quella vocina che ti dice che qualcosa non va? Tu hai solo 18 anni e presumo che anche lui sia giovane. Se ne farà una ragione e sarà nelle condizioni di trovare una ragazza più affine a lui.

    • V 21 Marzo 2020 at 10:47 - Reply

      Il fatto è so che ci tiene davvero ed è disposto a tutto per salvare questa relazione. Penso che non sia per nulla scontato e comune trovare qualcuno così. Una sera, in seguito a una lite sugli argomenti che da sempre sono un punto critico per noi, ho preso coraggio e gli ho detto che secondo me restava soltanto l’opzione di lasciarsi. A quel punto ha ceduto e ha detto che avrebbe rinunciato a pormi limiti (se non per certe cose comprensibili anche dal mio punto di vista). Lo so che questo ha richiesto uno sforzo da parte sua, considerando la sua gelosia, e so anche che a questo punto, anche se farò come voglio, gli farò del male. Non so se dare ancora una chance a tutto questo o finirla. Quando gli ho esposto quest’ultima riflessione riguardo al fatto di farlo soffrire, mi ha chiesto, allora, che cosa volessi, perché lui era davvero intenzionato a impegnarsi mentre sembrava che io volessi semplicemente rinunciare. Sbaglierei se mollassi? Sono io ad avere l’idea sbagliata che un partner debba rispondere a certi requisiti senza doversi sforzare per adattarsi? Non posso dire che da parte sua mi manchi il rispetto ora e la fiducia me l’ha dimostrata rinunciando a far valere la propria gelosia attraverso delle regole da rispettare (anche se l’ho costretto a compiere quest’atto di fiducia).

  118. Elena 20 Maggio 2020 at 13:25 - Reply

    Cara dottoressa, le scrivo perché ho bisogno di fare chiarezza. All’inizio della mia relazione con il mio ragazzo( 9 mesi fa) non nutrivo dubbi sul mio sentimento per lui, anzi ero ansiosa che lui non ricambiasse me abbastanza. Da quando lui si è lasciato andare veramente con me , mi sono iniziati a sorgere dei dubbi su quello che provo per lui. Quando stiamo insieme sto molto bene con lui, ha tutto quello di cui ho bisogno, mi capisce come nessun’altra persona , mi fa sentire amata e accettata per quella che sono. Da qualche mese però, come le dicevo, provo confusione: ci sono giorni in cui mi sento persa del mio ragazzo e giorni che non so più quello che provo e ho paura di non amarlo abbastanza e sento come di non poter ricambiare tutto quello che lui li da . La cosa è più amplificata quando non passiamo del tempo insieme . Credo che i miei dubbi siano tutti mentali, perché lui con i suoi comportamenti non mi da motivo di dubitare , lo reputo perfetto per me , però non appena sento che il sentimento cala , torno ad avere dubbi, e così faccio stare male anche lui. Ora mi sono presa dei giorni per capire quello che provo, ma io nel mio cuore non voglio lasciarlo perché so che non troverei una persona così speciale. Vorrei solo stare bene con lui senza tutti questi dubbi.Quale potrebbe essere la causa di questi miei dubbi?

    • Anna Zanon 22 Maggio 2020 at 09:11 - Reply

      Buongiorno, è possibile che lei nel profondo abbia qualche dubbio di poter essere amata veramente, inconsciamente non ci crede. Di persona quando vede il suo ragazzo si tranquillizza ma quando lui non c’è, la paura di non essere amata viene a galla e si traveste da paura di non amare. L’antidoto a questi dubbi? Sapere che sono dubbi normali che tutti hanno e non dare loro troppo peso ( sviscerarli troppo può solo peggiorare l’ansia). Il tempo passato insieme con il suo ragazzo e il costruire una relazione basata sull ‘accettazione reciproca sarà la cura migliore per questi dubbi

  119. Elena 22 Maggio 2020 at 19:43 - Reply

    La mia più che altro è una paura di non amarlo abbastanza , non fino in fondo. I miei dubbi dipendono da questo, infatti non dubito di quello che lui prova per me. Io ho sempre voglia di passare del tempo con lui però ultimamente l’ansia prima di incontrarlo è forte, come se avessi paura di scoprire che non mi piace davvero e non lo amo. Come potrei togliermi questo dubbi? La ringrazio in anticipo

    • Anna Zanon 1 Giugno 2020 at 16:01 - Reply

      In realtà la svalutazione, cioè il trovare difetti in lui e il chiedersi se è innamorata, sono meccanismi di difesa che la proteggono dal dipendere troppo dal suo partner. Raffreddando il suo sentimento con ansie e paure lei può gestirlo meglio e sentirsi più padrona delle sue emozioni e più forte nella relazione. D’altro canto questi dubbi le ricordano che l’amore è una scelta e chiedersi se amiamo veramente il nostro partner è un dubbio che viene ogni tanto a tutti, visto che anche il rapporto più promettente ha cmq delle fatiche e dei lati oscuri. Ed è sempre diverso dalla visione idealizzata dell’amore che molte persone hanno.Questi dubbi vanno accettati senza lasciarsene spaventare. Significa semplicemente è in un momento di fatica e che si fa degli interrogativi rispetto ad un rapporto che sta diventando sempre più importante e in cui lei sta investendo sempre di più e per questo prova ansia.

  120. Elena 26 Maggio 2020 at 16:18 - Reply

    Buonasera dottoressa, è da giorni ormai che ho dei dubbi che mi assillano , uno tra i quale è se realmente sono ancora innamorata del mio ragazzo. Credo che questo dubbio sia nato dal fatto che da qualche mese ho una forte paura di non amarlo abbastanza, ( da quando lui si è dichiarato apertamente sui suoi sentimenti)che mi provoca tristezza e forti dubbi su quello che sento per lui. Mi chiedo continuamente se sono io che non voglio accettare di non amarlo e quindi di lasciarlo oppure se è proprio questa paura di non amarlo che mi fa sentire poco presa da lui. Ci tengo a precisare che io sto molto bene con lui e ho sempre molta voglia di passare del tempo con lui. Io proprio non voglio lasciarlo perché so che me ne pentirei e mi mancherebbe perché lo reputo speciale ed unico e credo che con lui ci sia una chimica quasi magica, difficile da trovare con altre persone. Che consigli mi potrebbe dare in merito alla mia situazione? La ringrazio davvero molto e sarei grata de potesse aiutarmi a chiarire questi dubbi

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 17:18 - Reply

      ..O forse le sembra semplicemente troppo bello per essere vero. Per cui la mente le fa venire continui dubbi per verificare se è veramente successo proprio a Elena di amare e di essere ricambiata.

  121. Elena 4 Giugno 2020 at 15:57 - Reply

    La ringrazio davvero dottoressa. Come crede che potrei eliminare questo meccanismo di difesa in modo da vivere una relazione più stabile e meno ansiosa?

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 16:46 - Reply

      Un meccanismo di difesa non si elimina anche perchè dopotutto ha la funzione di proteggerci. Detto questo bisogna guardare la propria ansia, accettarla ( amare qualcuno è sempre un atto di coraggio e in amore non ci sono mai certezze anche dopo tanti anni di vita insieme)e vederla per quello che è ovvero la paura che qualcosa a cui teniamo molto non sia così perfetta come vorremmo ( ma va bene così!). Quando si accetta che nessuna relazione può essere perfetta e si accettano i momenti di dubbio e di noia che insorgono in QUALSIASI relazione senza prenderli come la prova di non amare, l’ansia diminuisce.

  122. dragan 17 Giugno 2020 at 08:14 - Reply

    salve professoressa. ho 27 anni, e ho appena interrotto una relazione durata 6 mesi, cominciata dopo circa due anni di un’ottima amicizia con questa ragazza di 25 anni. allora il mio dubbio è questo: io sento che con lei sto veramente molto bene, e lei con me, abbiamo un’affinità intellettuale incredibile, potrei parlare con lei per giornate intere senza annoiarmi un istante, è come il mio migliore amico solo che di sesso opposto, abbiamo le stesse passioni e passiamo senza alcuna fatica del gran bel tempo insieme. il problema è che sento di non amarla. non provo una forte attrazione fisica per lei, spesso non ho voglia di fare l’amore ed è sempre lei che mi cerca e mi desidera, mentre io non mi sento pienamente appagato sul piano fisico-sessuale. il secondo punto è che è una persona estremamente negativa (come me del resto) ma questa cosa inizia a pesarmi, ha un approccio decisamente troppo passivo nei confronti della vita, piange con una frequenza incredibile, e mi sembra che senza una spalla a cui appoggiarsi semplicemente crollerebbe. ora, l’ho lasciata per via dei miei sensi di colpa, sento che instaurare un rapporto veramente duraturo e in un’ottica lungimirante con lei mi spaventa molto. però d’altro canto non ho mai trovato una ragazza così simile a me, insieme a lei il tempo scorre che è una meraviglia, ci divertiamo molto e ridiamo tantissimo, le voglio un gran bene…e mi manca molto. inizio ad avere dei seri dubbi. l’attrazione fisica è davvero così importante? non è forse una base molto più solida la qualità del nostro dialogo e della nostra complicità? mi sento sporco stando con lei perchè sento di non ricambiarla a dovere, spesso non ho voglia di fare l’amore con lei, sul piano prettamente estetico è una bella ragazza, ma non provo una forte attrazione. la ringrazio in anticipo per l’eventuale risposta.

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 16:34 - Reply

      Chissà..Butto lì …e se fosse “solo” un ottima amica? Oppure potrebbe essere una difesa verso l’amore ed è infastidito dal suo sentirla troppo dipendente e bisognosa. Non conosco abbastanza la sua situazione per poterle dare un consiglio in merito.

  123. Leila 17 Giugno 2020 at 18:29 - Reply

    Salve, ho letto l’articolo molto interessante e mi sono ritrovata in qualche caratteristica descritta. Sono una ragazza di 24 anni che stava con un ragazzo fino a pochi giorni fa, relazione bellissima, innamorati e ci amiamo (credo anche tutt’oggi nonostante la rottura), stavamo da 4 anni e mezzo e dopo il primo anno di relazione ho iniziato con dei semplici dubbi o domande che si sono ingigantite, portandomi purtroppo a prendere questa decisione di rottura, vista come unica soluzione al mio stare male e in ansia. Solitamente quando stavo con lui l’ansia non c’è l’avevo, quando invece ero sola e annoiata si. Mi riempivo di dubbi e domande contorte rimuginando per ore. Alle volte rimuginavo così tanto che quando uscivo continuavo a verificare il mio stato emotivo in continuazione (es. “adesso sto bene? E adesso ho l’ansia? Sto male?”) rovinando le uscite e poi portandomi dietro questa paura di sentirle davvero. Questa grande paura di poter sentire tutto ciò si è trasformato in una sensazione priva di motivazione del doverlo lasciare perchè se avevo dubbi e incertezze allora voleva dire che non lo amavo abbastanza. Ora però sto malissimo perchè non so se questo mio meccanismo di ragionamento è dato dal doc oppure è realtà, cioè una relazione che non era giusta per me. E non vorrei aver commesso un errore enorme ad averlo lasciato per colpa delle mie paranoie infondate, ora pensò solo che non voglio perderlo; ma allo stesso tempo ho paura di stare continuamente in ansia.
    Grazie in anticipo.

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 16:24 - Reply

      Buongiorno, esiste un criterio indicativo per stabilire se sono solo le proprie ansie o è la relazione che non funziona. E’ molto semplice. In una relazione che non funziona i due partner stanno insieme a volte molto bene e a volte molto male. In altri casi invece pur provando un sentimento forte, quando si sta insieme c’è sempre una forte tensione, si litiga oppure ci si annoia. Se invece si sta bene con il partner la maggioranza delle volte e i dubbi vengono quando siamo soli, il disagio che nasce deriva dalle nostre paure. La paura di dipendere troppo da qualcuno che potrebbe un giorno lasciarci, la paura di sacrificare delle parti di sé perdendosi nella relazione, la paura di un impegno per il quale non ci sentiamo pronti oppure più semplicemente non crediamo di poter essere amati. Le persone non temono solo il dolore ma anche la felicità
      Le

  124. Nora 22 Giugno 2020 at 17:51 - Reply

    Salve Dottoressa, ho 31 anni e le scrivo per poter comprendere i miei dubbi quasi ossessivi riguardo la mia relazione con un ragazzo di 24 anni che ho conosciuto due anni fa a lavoro e subito mi ha chiesto di convivere. Abbiamo perso il lavoro per poter avere tempo per vederci, poiché in un ristorante lui lavorava di sera e io di mattina con diversi giorni di riposo. Mi sono trasferita nella sua casa in un paese lontano dal centro e mi creava problemi per poter trovare un lavoro, poiché non guido e perché lui preferiva che ne trovassi uno con orari mattutini e il fine settimana libero. Tutto ciò dopo averlo convinto a lavorare nella società del padre, con orari di ufficio. Tutto ciò mi faceva sentire impotente e fallita. Economicamente me la cavano con una disoccupazione e cercavo di aiutarlo il più possibile. Iniziano discussioni per vari motivi (gelosia, porno, gestione del denaro, risposte maleducate ecc.) che però sfociano in situazioni aggressive. Ho lasciato diversi lavori per irregolarità o problemi a far combaciare lo stile di vita mentre nel frattempo abbiamo cercato una casa più vicina al centro. Le discussioni continuavano a prendere una piega aggressiva da parte mia perché non sento che lui sia capace ad ammettere errori o a comunicare in maniera sincera. La quarantena ha peggiorato la situazione: per dargli spazio abbiamo dovuto vivere per molto tempo come separati in casa e quando cercavo di chiarire il problema non avevo riscontri fin quando lo pregavo piangendo di non finire la relazione. Infatti il suo comportamento mi faceva solo capire di essere stanco di me. Un ultimo episodio aggressivo è stato quello in cui finita la quarantena gli ho chiesto di uscire insieme ma mi ha ignorato preferendo uscire con gli amici, dicendomi che sono stata apatica, insultandomi e dicendo che lui pagava tutto per me e io non ho mai fatto nulla per la relazione. Ho reagito spaccando un oggetto che abbiamo comprato insieme. Io soffro di attacchi d’ansia da 3 anni ormai e ultimamente non riesco a mangiare e ho continui conati e crisi di pianto, non riesco ne a stare da sola ne tra la folla e sono tornata a vivere con i miei genitori perché ho perso il lavoro e lui mi dice che piango troppo me stessa e non ho la forza di andare avanti pur cercandomi un lavoro in un momento tanto difficile. Ho scelto di continuare la relazione pur non convivendo più ma continuo a vedere i suoi difetti e non vedere un futuro. Io non ho alternativa che curare me stessa e cercare di nuovo la mia indipendenza. Ma come posso affrontare la relazione dopo tutto ciò?
    La ringrazio

    • Anna Zanon 26 Giugno 2020 at 14:57 - Reply

      Buongiorno, la situazione mi sembra complessa e non ho abbastanza elementi per poterla consigliare. Le consiglierei di provare ad approfondire parlandone con qualcuno. Sicuramente concordo con la sua decisione di interrompere la convivenza e di fare un passo indietro in questa relazione. Da quello che mi dice la decisione di convivere è stata forse un po’ prematura, senza una previa conoscenza e senza essere pronti a questo passo.
      Nella convivenza si sono scatenate dinamiche di coppia che hanno creato molta sofferenza in entrambi, ma soprattutto in lei, e che probabilmente sono andate a risvegliare forse delle ferite o dei traumi del suo passato. L’unico consiglio che mi sento di darle è quello di non avere fretta di ritornare a convivere ma di cercare di capire bene quello che è successo tra voi e dentro di lei e di lavorare su se stessa per rafforzarsi. Quando non si sta bene, non si ha la lucidità per valutare le situazioni. La relazione giusta è quella che tira fuori il meglio di noi, non quella che infragilisce..

  125. Clara 26 Agosto 2020 at 10:47 - Reply

    Buongiorno dottoressa,
    leggo con piacere i suoi articoli e le sue risposte, sempre interessate e mai banalizzanti. Lodevole il tempo che ci dedica, sottraendolo al suo tempo personale, indice di una passione sincera per il suo lavoro e i suoi pazienti.
    Provo a sottoporle il mio caso, in cerca di qualche consiglio su come procedere e a chi rivolgermi (magari a lei via skype?Io sono di Venezia).
    Sono una donna di 36 anni e sto col mio compagno da 15, conviviamo da due anni, ma da 6 mesi è entrata in modo totalizzante nella mia vita un’altra persona.
    Ho avuto una vita “triste”, una madre che non mi faceva uscire di casa, mai ferie, mai uscite di alcun tipo, mai dialogo: per tutta l’adolescenza mi sono sentita sola, annoiata e vuota. Se chiedevo di uscire mi rispondeva: fai un giro intorno alla casa e sogna. Poche volte al mare con gli zii (un paio) e poco altro. A casa studiavo e basta..niente interessi, nulla, non era possibile, perchè venivano considerati perdita di tempo. All’esterno mi sentivo strana, diversa, emarginata, timida: gli altri avevano tante cose, tanti pensieri: io il nulla. Verso i 18anni le cose sono un po’migliorate perchè ho trovato delle amiche con cui uscire il sabato qualche ora e mi divertivo, anche se i miei venivan a prendermi prima delle altre e stavo fuori davvero poco. Quello è stato per me anche un periodo tremendo a livello psicologico. Crescendo ero diventata una ragazza carina e incontravo il favore sessuale dei ragazzi. Io non avevo desiderio sessuale nei loro confronti, ma il fatto che loro lo avessero nei miei mi faceva sentire finalmente accettata (sono stata una ragazzina brutta e vestita male.. mia mamma è sarta e io ero sempre fuori moda in maniera importante, con occhiali e apparecchio..non mi sentivo solo io brutta e sfigata, eran gli altri a pensarlo). Ho dunque avuto un periodo di sesso pazzo con tutti, con schifo di contorno, ma sensazione di essere finalmente uscita dalla nebbia, dall’anonimato, di valer qualcosa. In questo periodo tremendo ho vissuto credo una sorta di depressione che mi ha portata a non voler più andara scuola e a pensare anche al suicidio. Ho comunque continuato perchè obbligata fisicamente e anche perchè comunque, nonostante tutto, l’unica cosa che potevo fare a casa era studiare e i risultati in qualhe modo arrivavano.
    Inizio l’università e conosco un ragazzo. Mi si apre un mondo, quello adulto, in cui quelle sensazioni paralizzanti non esistono più, all’università ho successi strabilianti (laurea in lettere antiche con una media del 29 e mezzo, nonchè lodida tutti..fisicamente sono cambiata e dimagrita di almeno 10 kg solo per la fine dello stress del periodo difficile delle superiori). Incontro un ragazzo e ci fidanziamo. Non è un amore passionale, ma già adulto, per tanti motivi, innanzitutto per gli impegni miei e suoi che lascian poco tempo (dovevo sempre studiare e ciò non mi lasciava il tempo per tante smancerie, uscite, messaggini.. e in più la mia famiglia continuavaa permettermi di uscire poco e mi toglieva fisicamente il cellulare). In lui ho trovato la serenità. Ho sempre avuto poco stimolo sessuale ma ciò mi faceva piacere visto il mio passato turbolento. Era ed è ilmio migliore amico, ridiamo tantissimo insieme emipiacestare conlui, ancheperchèèuna personachegodedelle cose semplici. Insieme, però, non abbiamo mai vissuto intensamente, anche ora che conviviamo, perchè io sono presa dal mio lavoro (sono insegnante e la preparazione delle lezioni/le ripetizioni mi portano via un sacco di tempo, anche perchè se non sono perfetta non mi sento all’altezza) e lui perchè lavora fino alle sette otto di sera e poi c’è una casa da finire. Poche uscite, poco dialogo. I miei sogni di realizzare la mia vita una volta uscita di casa infranti. Sono uscita da una gabbia psicofisica, ma mi sento ancora in gabbia. Poi arriva il periodo Covid, e una persona si avvicina a me. Si tratta di un mio alunno (io insegno in un serale, quindi è un mio coetaneo). Frequentazione intensissima, nonostante il nostro rapporto insegnante alunno, che all’inizio creava notevoli perplessità ed emozioni negative ad entrambi. Ci siam messaggiati per ore raccontandoci la nostra vita con un desiderio di conoscere e farci conoscere mai sperimentato, quasi primordiale. Poi siam passati alle chiamate e ai videoincontri (ripeto che si trattava di epoca Covid). Praticamente per tutte le ore della nostra giornata ci vedevamo, scrivevamo, chiamavamo.. Si partiva coi messaggi mattutini, incontro video fino all’ora della videolezione. Io preparavo le lezioni, lui studiava, oppure facevamo e nostre cose quotidiane sempre insieme, finita la lezione serale alle undici chiamata e messaggi o entrambi fino a notte inoltrata e poi via di nuovo per mesi e mesi. Il desiderio di avvicinarsi è stato così intenso che abbiamo pure fatto l’amore a distanza (cosa per me impensabile fino a quel momento). In tutto questo io continuavo a convivere, ma solo formalmente col mio compagno. Il Covid è finito ed ho conosciuto i suoi amici e i suoi genitori ed è stato tutto bellissimo e naturale, di un’intensità assoluta. poi.. poi il mio compagno ha scoperto la cosa (dopo mesi e mesi) e le cose son cambiate. Perchè?perchè sono stata male, fisicamente. Non son più riuscita a mangiare e dormire, ho iniziato a fumare (io fumo) troppo e bere. Mi sono sentita stupida e in colpa. Si sono messi in mezzo i miei genitori, che per me sono devastanti. Mi son sentita una bimba stupida, che ha rincorso un rapporto adolescenziale che non ha mai potuto sperimentare, fatto di grandi emozioni, di grandi scambi e di grande intensità fisica, che non ho mai sentito in questa maniera così bella e sana. Ma l’ho vista solo come un’infatuazione sciocca fatta in un periodo strano, con una persona che era ovvio mi considerarsse speciale, fosse anche solo per il rapporto professionale (ripeto: sono la sua insegnante e temo che pure questo mi abbia dato un’aurea speciale ai suoi occhi). Inizio allora a farmi tante domande, a sentirmi stupida a sentir di aver sbagliato tutto. Qual è il problema ora? ho parlato tanto in questo periodo col mio compagno, come non abbiamo mai fatto fino a questo momento ( in 15 anni il dialogo vero è stato scarsissimo, io mai ho esposto le cose che nonmi andavano) e ho sentito che con nessuno potrei raggiungere questo grado di sincerità(il nuovo ragazzo poco sa del mio compagno, il mio compagno sa utto del nuovo). Mi sono sentita e mi sento in dovere di essere tenera con lui (il mio compagno)ma..dentro di me vorrei quello nuovo perchè quello che ho provato e che sento di poter provare in futuro è così intenso che non riesco a rinunciarci..ma sto male, mi sento stupida e ingabbiata, non comprendo più nulla! In tutto questo il nuovo ragazzo si è allontanato da me, percependo probabilmente il mio riavvicinamento al vecchio, o per motivi suoi..non so. Io sto male, seriamente male, fisicamente e non so che fare. Ho intrapreso una psicoterapia (ho fatto un unio incontro), ma sento che procede tutto troppo a rilento e io non lo reggo ancora a lungo. Non so che fare, mi consigli o mi indirizzi, la prego!

    • Anna Zanon 31 Agosto 2020 at 15:31 - Reply

      Buongiorno, qualche giorno fa ero dalle sue parti:). Credo che un incontro sia poco per giudicare una psicoterapia, detto questo segnalo la mia disponibilità a parlare della sua situazione in modo più approfondito su Skype. Trovo molto riduttivo banalizzare l’innamoramento per il nuovo ragazzo come un infatuazione adolescenziale. Credo piuttosto che questo nuovo rapporto le abbia fatto scoprire parti vitali di sè che finora non ha potuto vivere e le abbia mostrato quello che manca nel rapporto ufficiale. Del resto, se mi posso permettere di dirlo, 36 anni sono troppo pochi per rinunciare alle emozioni e alla sessualità. In passato è stata una scelta di sopravvivenza e il suo rapporto ufficiale è stato una base sicura che le ha permesso di spiccare il volo nella vita. Adesso però non le basta più e meno male. Con questo non le sto suggerendo di lasciare o meno il suo fidanzato. Chissà se il suo rapporto stabile è solo una base sicura? Chissà se ci sono altri aspetti del vostro rapporto che non avete scoperto? Chissà se la mancanza di emozioni non dipende anche dal fatto che un pò non si permetteva di viverle? Tutti i rapporti devono crescere e rinnovarsi altrimenti diventano mortiferi ..o finiscono.

  126. Elena 27 Agosto 2020 at 15:17 - Reply

    Salve dottoressa, leggendo questa pagina un po’ mi consolo e un po’ mi spavento, mi consolo perché magari non sono l’unica ad avere questi problemi, mi spavento perché credo di stare impazzendo.
    Ho 33 anni e sono fidanzata da quasi 8 anni, una relazione bellissima, affiatata, senza litigi, piena di intesa, guardavo il mio lui e mi dicevo che non poteva capitarmi niente di meglio, purtroppo però una mattina della scorsa estate mi sono svegliata con un pensiero fisso nella mente: non lo amo più, così, come un fulmine a ciel sereno, senza che fosse successo nulla. Da quel momento la mia vita è un inferno, sono ossessionata dal pensiero costante di non amarlo più, mi chiedo continuamente come sia possibile che sia successo in una notte, penso di doverlo lasciare e allo stesso tempo desidero fortemente che tutto torni come prima ma questo non accade. Accade solo che sento ansia, ansia perché non riesco a capire cosa mi succede e mi sento tremendamente in colpa nei suoi confronti dal momento che mai prima di questi miei pensieri malsani gli ho nascosto qualcosa e so che lo sto ingannando. Mi sembra che tutte le canzoni, gli articoli, le storie di amori finiti parlino della mia situazione, sono arrivata a chiedere a Google “cosa si prova quando un amore finisce” ed ecco, mi ritrovo in tutto. Ho sempre tachicardia e un nodo alla gola, mi sembra di respirare aria ghiacciata. Non so come uscirne. In un anno sono stata bene si e no una settimana, durante questi giorni sentivo di amarlo di nuovo ed ero felice ma poi…di nuovo il buio. Prima di questo momento, precisamente prima di compiere 30 anni per alcuni mesi ho avuto altre “ossessioni”, che potevano essere la convinzione di avere le rughe, di avere le gambe storte, il mal di testa perenne…insomma, sono impazzita?

    • Anna Zanon 31 Agosto 2020 at 14:40 - Reply

      Buongiorno, io le consiglierei qualche colloquio con uno psicologo per capire meglio la ragione profonda di queste ansie che l’assillano.

  127. Mish 30 Settembre 2020 at 15:10 - Reply

    Buongiorno Dottoressa, complimenti per il suo articolo, l’ho letto tutto d’un fiato, e mi ha fatto venire voglia di scrivere due righe per raccontare la mia storia, fosse anche solo per sfogarmi un po’.
    Ho 31 anni, sto con il mio compagno da 10 anni di cui 6 di convivenza, lui ha 3 anni più di me.
    La nostra storia è partita in modo rocambolesco… l’ho corteggiato io fin da subito, ho sempre pensato (e lo penso tuttora) che fosse il ragazzo più bello sul quale abbia mai posato gli occhi. Ho perso la testa per lui da subito, ma lui è sempre stato reticente nel buttarsi in una relazione: prima di tutto è una persona estremamente insicura, poi ha serie difficoltà nell’esprimere i propri sentimenti. Per come l’ho vissuta io, e anche secondo i nostri amici, anche lui si era innamorato subito di me, ma per molto tempo non ha voluto ufficializzare la nostra storia e mi definiva come una sua amica, nonostante continuassimo a frequentarci, con un’intesa e una passione quasi perfette. Io, pazza d’amore per lui, non riuscivo a trattenermi e gli dicevo che l’amavo fra le lacrime… e lui mi rispondeva con un pietosissimo “lo sai che ti voglio tanto bene”. E’ riuscito a dirmi “Ti amo” dopo circa 3 anni di relazione… non sto qui a descrivere quanto io abbia sofferto in quegli anni… Da lì la nostra storia ha iniziato un periodo abbastanza stabile e felice, anche se, molto subdolamente, sul più bello ha fatto capolino la sua ansia e i suoi attacchi di panico, e di nuovo la nostra relazione è stata messa a dura prova. Ho passato due anni di fianco a lui, sostenendolo e standogli il più vicino possibile mentre era in cura da una psicologa (alla fine è risultato che la sua ansia e le sue paure erano per lo più dovute alla madre super apprensiva … vale la pena sottolinearlo visto l’attaccamento che ha nei confronti dei suoi genitori..) Quando ha iniziato finalmente a stare meglio, io gli ho detto chiaramente che volevo andare a convivere: prima di tutto avevo un gran bisogno e desiderio di essere indipendente (avevo 25 anni) e poi volevo passare al livello successivo con lui. L’ho visto fin da subito insicuro su questa decisione, molto impreparato all’idea, finché io non gli ho dato l’ultimatum: o vieni a vivere con me oppure io vado comunque in affitto da sola e se ti va puoi venire nei week-end a fare l’ospite. Mettendogliela così, non sembrava una cosa davvero definitiva, pertanto ha accettato dicendosi che “ci avrebbe provato”. La nostra storia ha fatto un salto di qualità, diventando fin da subito molto più seria, catapultandoci nel mondo degli adulti e trovandoci, dopo le prime normalissime difficoltà di adattamento, pronti e felici di trascorrere ogni momento quotidiano insieme. A questo punto, sono iniziate le altre difficoltà: io gli ho sempre dato tantissimo spazio, e lui l’ha sempre concesso a me. Il venerdì sera ognuno sta con i propri amici, nessun problema se ceno con le ragazze ecc … diciamo che ad un certo punto credo che lui abbia frainteso il prendersi dello spazio con l’ignorare totalmente la compagna, trascurandola del tutto o quasi. Ci sono stati periodi in cui usciva tutte le sacrosante sere (tutte, dal lunedì alla domenica) con gli amici e mi lasciava da sola in casa, a piangere e disperarmi mentre mi chiedevo se dovevo stare con qualcuno a cui non importava nulla di me. Facciamo l’amore poche volte, quando lo facciamo è ancora bellissimo, passionale, magico per entrambi ma, appunto, non è fra le sue priorità. Quello che per lui è importante è in ordine d’importanza: uscire con gli amici, giocare con la play, dormire, mangiare. Siamo entrambi molto stressati per il lavoro … io ascolto sempre e so cosa consigliargli quando a cena si lamenta della sua giornata.. invece quando inizio io a lamentarmi e a raccontargli quello che non va mi interrompe e dice “basta, parli sempre di lavoro!”. Ovvio, cosa importa quello che succede a me.
    Credo di amarlo in modo insano, doloroso, ossessivo forse … ma sento che questo sentimento è arrivato al limite e inizio ad avvertire il bisogno di libertà, di tornare a pensare solo a me stessa, dopo anni a fargli da crocerossina, da mamma e da amica. Io volevo altro per noi … volevo diventare sua moglie, gli ho perfino fatto la proposta ma lui, anche se commosso, ha detto che vorrebbe sposarmi sì, ma non se la sentirebbe di affrontare la cerimonia, ansioso com’è. Stiamo cercando di comprare casa da un anno ma lui trova sempre da ridire e rifiuta tutte le opzioni che gli propongo ed è a dir poco spaventato e angosciato all’idea di fare un mutuo (abbiamo un lavoro fisso entrambi e potremmo permetterci tranquillamente una villetta …). Non parliamo poi dell’idea di avere dei figli … I figli rompono le scatole … sto bene senza … non me la sento … non voglio assolutamente fare figli … parlando con i nostri amici, quando gli hanno chiesto se non voleva sposarsi e fare figli con me, di fronte alla sottoscritta, è arrivato a dire “se lei insiste a volere questo io la lascio piuttosto”.
    Lui non è solo questo … se ci sono rimasta insieme finora è perché la nostra storia ha avuto molti momenti in cui ho toccato il cielo con un dito, la nostra intesa, il nostro parlarci solo con gli occhi , l’amore c’è sempre stato ma ora vedo soltanto il suo egoismo, anche se forse sono io che sono semplicemente insoddisfatta perché non mi sta offrendo nulla di quello che vorrei. E non so se me la sento di soprassedere ancora una volta … o guardare in faccia alla realtà e cercare di essere felice da sola.
    Tutti i nostri amici e parenti mi dicono che se lo lasciassi lui senza di me non potrebbe vivere, che cadrebbe in una forte depressione e disperazione … ma quasi tutti mi dicono che dovrei “fargli prendere paura” per dargli una scossa e farlo svegliare e perché si renda conto di quanto sia fortunato ad avermi (parole altrui, non mie!) Ma io non voglio fare la donna ricattatrice e dirgli “se mi ami devi sposarmi, devi fare dei figli con me” … ritengo che siano tutti atti d’amore che se non avvengono spontaneamente per me perdono ogni interesse.
    Ma al solo pensiero di dirgli addio mi sento strappare dal cuore ogni voglia di vivere … non so se potrò mai farcela. Vorrei soltanto che alla sua età maturasse finalmente e mi dimostrasse se mi ama, almeno un briciolo di quanto lo amo io …
    Non volevo essere così prolissa mi dispiace … ‘:D
    Grazie per aver letto fino a qui…

    • Anna Zanon 3 Ottobre 2020 at 09:13 - Reply

      Mi dispiace molto per la sua situazione e devo dire che sono stata piacevolmente colpita dalla pazienza, delicatezza e comprensione che ha dimostrato. Temo però che il suo fidanzato sia fatto così e che non possa darle più di quanto non le stia dando ora. Riesce infatti a reggere un intimità prolungata e stretta come quella richiesta da una convivenza solo a patto di diluirla, non essendoci quasi mai e sapendo di avere una via di uscita nel caso la situazione si facesse troppo ” soffocante” per lui o gli richiedesse cose che non riesce a dare.
      Il fatto che siate conviventi sapendo che può andarsene senza conseguenze lo rassicura mentre l’idea di impegnarsi per sempre suscita in lui un ansia intollerabile. La sua posizione è purtroppo chiara e l’ha detto agli amici.

  128. vanessa 12 Ottobre 2020 at 03:28 - Reply

    Salve, io e il mio ragazzo stiamo insieme da 6 anni, io ho sempre avuto mille dubbi e ansie che hanno fatto e fanno male alla relazione, tanto che il terzo anno mi chiese una pausa per poi rimetterci insieme, ora ci siamo lasciati ma appena gli riscrivo ci rivediamo e lui torna ad essere come sempre, solo che questa volta in me è salita tantissima ansia, ho 26 anni e parlavamo di matrimonio e figli e se dovesse ricapitare di lasciarmi dopo? Ho mille dubbi e so che lui mi ha lasciata per dei dubbi che aveva (matrimonio e comprare casa) perché io momentaneamente non lavoro (l’ansia mi impedisce spesso di intraprendere lavori nuovi) e lui si è sentito tutto il peso sulle spalle, lo capisco, però essendo la seconda volta forse non siamo fatti per stare insieme? O forse non mi vuole realmente?

    • Anna Zanon 21 Ottobre 2020 at 10:24 - Reply

      Buongiorno, da quello che dice mi sembra che il suo problema non sia tanto questo rapporto di coppia ma il livello d’ansia che prova e che è molto alto a tal punto di impedirle di intraprendere lavori nuovi. Io le consiglierei di provare a fare qualche chiacchierata con uno psicologo per capire meglio sia le ragioni profonde della sua ansia e sia come gestirla.

  129. Ambra 11 Novembre 2020 at 23:19 - Reply

    Salve, io e il mio ragazzo stiamo insieme da 1 anno, io lo amo ma spesso litighiamo e saltano fuori lati del suo carattere che proprio non mi piacciono e mi fanno pensare tante volte se è l’uomo che vorrò al mio fianco per il resto della mia vita. Lui non si fida molto di me e premetto che mesi prima mi becco alcune chat con un ragazzo che poi sarebbe il mio primo amore. Ad oggi non so che fare molto spesso penso al mio primo amore e mi chiedo il perché e magari penso che è perché non lo amo, però poi pensò che il mio primo amore non mi darebbe alcune delle cose che invece il mio fidanzato mi da. Insomma sono nel pallone più totale e non so cosa pensare o fare, non mi piace avere questi pensieri e mi vorrei concentrare su una sola persona ma allo stesso tempo penso che perdo o potrei perdere qualcosa dall’altra.

  130. Barbi 25 Novembre 2020 at 12:44 - Reply

    Salve, trovo molto interessanti l’articolo e i suoi commenti in proposito. Ho 20 anni, sono in una relazione particolare da tre mesi ancora non ben definita proprio per colpa mia e di questi continui dubbi, che puntualmente dopo 4/5 giorni di calma si ripresentano. Mi piace questo ragazzo (Davide) dalla seconda liceo quindi 6 anni fa, non lo conoscevo, era un po’ la cotta il colpo di fulmine sul tram. Non è mai successo nulla, abbiamo cominciato a conoscerci meglio ma è sempre stata un’infatuazione come le altre. Nel frattempo ho avuto due storie, una brevissima ma importante in quanto prima conferma del poter essere desiderata, l’altra di un anno e mezzo, il primo amore (Pietro). Per entrambe ho sofferto molto, ma mentre per la prima sono “guarita” in fretta, per la seconda ho passato 4 mesi nel buio, a piangere ogni giorno, analizzando tutto e colpevolizzandomi per tutti i miei errori. Era la fine della quinta liceo quando ho iniziato a frequentare di più il gruppo di amici di Davide. Ho sempre pensato sarebbe potuto succedere qualcosa.. ma mai nulla, anche perché io avevo in mente solo il primo amore, Pietro, che quell’estate è tornato da me e mi ha solo illuso di potermi amare di nuovo. Non avevo capito niente…quindi ho chiuso io perché nonostante lo amassi ancora con tutta me stessa sapevo mi avrebbe fatto solo peggio. Ebbene stringo sempre più i rapporti con Davide, ma nel frattempo comincia a intrigarmi anche un altro dello stesso gruppo, più vicino a me anche caratterialmente. Vado direttamente a dopo la quarantena, quando mi avvicino sempre di più a Davide, tanto che i nostri amici senza dire nulla a noi confabulavano su una nostra possibile storia. Allora spinta da questo mi faccio coraggio, ma tutto finisce con lui che mi rifiuta, a quanto pare avevo frainteso tutto.. Devo dire non ci sono rimasta così male, perché subito dopo ho sentito un interesse sempre più crescente per quell’altro della compagnia. Purtroppo anche lui mi ha sempre dato dei segnali che ho mal interpretato, e per lui devo dire ci sono rimasta male davvero. Alla fine però proprio quando avevo deciso di finire l’estate e iniziare una nuova pagina, senza più pensare a quei due in quel modo ma solo come miei carissimi amici…ecco che Davide di punto in bianco senza alcun preavviso si dichiara dicendomi cose bellissime che mai mi sarei aspettata. Ero sconvolta. Premetto che siamo entrambi molto profondi molto analizzatori, non ci possiamo nascondere nulla. Quindi gli ho sempre detto tutto, dall’inizio, che avevo bisogno del tempo per ritararmi per realizzare bene cosa fosse successo, sapevo di volerlo ma sentivo ci avrei messo un po’ raggiungere il suo sentimento. E da lì è sempre stato un travaglio unico, per me almeno. Abbiamo passato momenti davvero stupendi, mi sono sentita più volte le farfalle nello stomaco, notti intere solo noi due a parlare.. e sento di volerlo in un modo un po’ platonico, io ho bisogno di vederlo felice e se so che senza di me non è felice, quello che voglio è solo stargli vicino. Lui che è l’opposto del primo amore, ha tutte le caratteristiche che mi mancavano in lui, è un ragazzo che mi tiene testa, lo stimo e mi piace tanto. Però continuo a ricercare un sentimento: ciò che ho provato per Pietro è stato assurdo, ed è frustrante capire che forse non lo riavrò mai. Ma è giusto questo?? Voglio dire il fatto che non mi senta come con Pietro va bene? Vuol dire che mi sto accontentando?? Parlare con gli amici è stato solo deleterio. “Se pensi a Pietro stando con Davide forse Davide non è la persona giusta”. E infatti continuo da tre mesi a chiedermi se ciò che provo sia abbastanza, spesso aspetto di vederlo proprio per avere queste conferme, per “testare” le mie emozioni. E ovviamente vederlo quando mi assillano questi pensieri porta a totale apatia, impossibilità completa di vivermi il momento con lui. Ed ecco che non potendo nascondergli niente vomito tutti i miei dubbi.. rendendolo sempre più insicuro ogni volta di più. In quei momenti di totale confusione mentre parlo con lui mi soverchia la paura, di non essere abbastanza per lui, di prenderlo in giro, di non potergli dare il 100% che vorrei davvero dargli. Non conto più ormai quanto volte è successo, quante volte l’ho smollato per poi il giorno dopo capire con chiarezza quanto mi manchi e quanto io lo desideri davvero, così finalmente posso tornare da lui libera dai dubbi. E va benissimo a gonfie vele per un po’, fino a quando mi attacco a delle piccole cose che sono magari delle incompatibilità naturali, un disaccordo di opinione, ma che mi fanno dire “oddio se mi danno così fastidio forse è perché non riesco ad accettare i suoi difetti, ma se non li accetto è perché non sono presa abbastanza”, e da questo parte tutto, un’angoscia unica. Non ce la faccio più. Anche perché come se non bastasse continuo a colpevolizzarmi, a dirmi che con tutte queste scenate, a forza di non accettare anche le sue debolezze, a forza di tirarlo scemo in questo modo.. lui finirà per stufarsi di me. E anche se ora mi dice che gli piaccio così come sono anche con queste cose, ho troppa paura nel mio profondo che, come si era stufato Pietro perché ho esagerato e tirato troppo la corda, così succederà anche con Davide. Mi sento finita in un ciclo di paure che si autoalimentano, e quando realizzo che potrebbe essere solo paura mi tranquillizzo, ma poi in altri momenti torno a chiedermi se mi sto accontentando o se è giusto che io stia con lui nonostante abbia così tante incertezze, nonostante continui a paragonarlo al mio passato o alle altre coppie vicino a me. Vorrei solo non avere più queste incertezze. Ogni volta poi leggo su internet di Doc e mi convinco che forse è quello, avendo avuto anche dei disturbi alimentari.. Non so più che pesci pigliare davvero. Dice che avrei bisogno di seguire una terapia? o sto esagerando?

    • Anna Zanon 12 Gennaio 2021 at 14:30 - Reply

      Penso che ci sia semplicemente troppa testa.. troppa ansia per qualcosa che qualcosa che forse le sembra troppo bello per essere vero. La paura di sbagliare le dice che si lascerà andare solo se lui sarà perfetto e compatibile al 100% ma non appena nota un piccolo difetto giù con l’ansia ” e se lui non fosse quello giusto?” ” e “se noto queste cose invece di vederlo perfetto significa che non lo amo abbastanza”. Quello che ha provato con Pietro non lo riproverà più, era il primo amore, tutto nuovo ma con il suo nuovo ragazzo potrà provare sentimenti diversi, più profondi.
      Il mio consiglio è quello di non dare troppo peso a queste paure che crescono più lei le alimenta cercando una risposta razionale.
      Penso che qualche colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarla.

  131. Davide 7 Gennaio 2021 at 20:52 - Reply

    Buonasera, ho 44 anni e da quando ne ho 20 soffro di disturbi di diverso tipo. Una famiglia (per fortuna si sono separati!) con un padre lunatico, prepotente e violento, e una madre succube e non decisionista. Il mio rifugio nei fumetti, quindi in un mondo non reale, mi hanno allontanato dalla realtà. E da lì ho sempre avuto problemi a confrontarmi con essa. Inizialmente avevo la “classica” paura, davvero terribile, di far del male fisicamente agli altri, poi questa col tempo è svanita. I problemi nelle relazioni amorose, purtroppo, non sono svanite. Ho seguito diverse terapie con psicologi e uno psicanalista, di sicuro ho fatto alcuni passi in avanti ma ora non mi basta più. Da alcuni anni sto tentando di affermarmi professionalmente ma nei rapporti amorosi non riesco.. ad amare. Come molte delle persone qui sopra, un giorno amo, il seguente no e vorrei staccarmi. Una lotta perenne con molta ansia. Ora ho conosciuto questa meravigliosa persona e per la prima volta le ho detto Ti Amo. Ero incredulo, davvero. Mi sto lasciando andare nei rapporti sessuali, ci guardiamo negli occhi quando lo facciamo e per me, so che sarò banale, è una novità. Ma i pensieri ossessivi, come sempre, sono tornati. Paura di voler andare con le altre, di non amarla più, di sentirla lontano lontano. Paura e dunque ansia, tipici del DOC. DOC di cui mi ha parlato proprio lei, che conosce queste cose perché soffriva di uno di questi. Mi si è aperto un mondo, un mondo di speranza, ripeto che sento dei miglioramenti ma… non è sufficiente. Vado da alcune settimane da una psicologa ma non so se faccia proprio per me. Vorrei che qualcuno mi dicesse che è un DOC, e fosse specializzato su quello per aiutarmi efficacemente perché da troppo soffro e non voglio più far finire le relazioni per “esaurimento da dolore”. Abito nella provincia di Cuneo, cosa mi consiglia?

    • Anna Zanon 12 Gennaio 2021 at 13:17 - Reply

      Buongiorno, quando si è vissuti in una famiglia disfunzionale con un padre violento, a livello profondo non ci aspetta molto di buono dalle relazioni. Lei ha imparato a difendersi dall’ atmosfera nervosa della sua famiglia distaccandosi con i fumetti e non sentendo le emozioni. Questo avviene nelle relazioni amorose in cui le vecchie paure di essere umiliato, dominato e rifiutato come avveniva con suo padre fanno capolino creandole un ansia che non sempre riesce a capire. Da piccolo lei ha imparato a gestire le emozioni negative che c’erano nel rapporto con suo padre distaccandosi e distanziandosi sia dall’ altro che dalle sue emozioni. Non si sente a suo agio quando è troppo vicino a qualcuno perchè a livello inconscio ha paura che l’altra persona gli faccia del male. Adesso che è molto vicino a questa ragazza, ha anche molta paura. E si difende dall’ansia che gli deriva dalla intimità e vicinanza sia spegnendo i sentimenti che pensando al posto di sentire.
      Credo che più che avere una diagnosi sia importante per lei capire come funziona, quali sono le sue vere paure e come gestirle.

  132. Elena 8 Febbraio 2021 at 12:58 - Reply

    Salve dottoressa . Sono elena e ho 20 anni, ho da due anni una storia con un ragazzo, che ho sempre reputato quasi perfetto nel modo di comportarsi con me, mi fa sempre sentire speciale . Da circa un anno però , mi si è insinuato il dubbio di non amarlo davvero. Ricordo che tutto questa confusione di dubbi è iniziata dopo aver vinto un’altra ossessione , che mi ha logorato per anni e che grazie a lui sono riuscita a superare. Ho però notato che questa ossessione ha lasciato il posto ad una nuova ossessione, che è per me fonte di grande dolore e confusione. La nostra storia inoltre, proprio a causa di queste ossessioni nei suoi confronti (anche nei confronti del suo aspetto fisico) ha messo in crisi la nostra storia tanto da aver deciso da qualche mese di farmi seguire da una psicologa, la quale mi ha detto che dal test di personalità che mi ha somministrato, non risulta un vero e proprio disturbo, ma solo un tratto ossessivo. Io però, le ho raccontato anche di quante volte al giorno ho bisogno di rassicurarmi su internet per sapere se soffro o meno di doc da relazione oppure se davvero non amo più il mio ragazzo. Da quando le ho detto di questa che credo essere una compulsione , ha deciso di ripetere il test, nei prossimi giorni. Io sarei davvero felice a sapere di avere il doc piuttosto di scoprire che non lo amo più. Inoltre mi ha consigliato una terapia di coppia. Volevo chiederle, qualè il confine tra disturbo vero e proprio è semplice tratto ossessivo? La psicologa mi ha detto che io sono in una via di mezzo tra disturbo e tratto, però vorrei capire la sua opinione in merito per capire meglio come procedere. La ringrazio tantissimo e spero che mi risponda presto.

    • Anna Zanon 28 Febbraio 2021 at 18:22 - Reply

      Gentile Elena, credo che non sia veramente importante sapere se lei abbia un tratto ossessivo o abbia un disturbo ossessivo conclamato. Diciamo così, una forma mentis ossessiva vuole analizzare, quantificare e misurare tutto e soffre se non ha risposte certe e incontrovertibili. E anche se le ottiene , va subito a cercare altri pareri che confermino quanto ha ricevuto ma che non fanno che aumentare la sua ansia e la sua confusione. I sentimenti però non possono essere quantificati con il misurino nè la personalità può essere inglobata da uno schema. Il ragionamento ossessivo è un ragionamento rigido ( se non provo quello che penso che dovrei provare, significa che non lo amo e lo dovrei lasciare) ma i sentimenti hanno mille sfumature.
      Accetti di lasciare il bisogno di controllo e di avere delle risposte certe e incontrovertibili

  133. Andrea 15 Febbraio 2021 at 09:09 - Reply

    Buongiorno dottoressa. Ho 23 anni e sono fidanzato da 5 anni con una ragazza della mia stessa età. I primi 3 anni diciamo che sono filati lisci senza intoppi particolari mentre in questi ultimi anni sto sentendo che qualcosa sta cambiando. Premetto che riusciamo a vederci spesso e volentieri dal venerdì alla domenica causa impegni lavorativi che durante la settimana ci impongono dei vincoli. La nostra vita di coppia si è allargata uscendo anche con altre coppie e ci troviamo bene insieme. Il problema salta fuori quando siamo a casa,la nostra vita sessuale si è ridotta ai minimi termini. Da parte mia ci sono certe cose che non mi stanno più bene rispetto ai suoi comportamenti che non riesco più a tollerare. Preciso che non abbiamo molte passioni in comune e due caratteri molto diversi. Abbiamo avuto un periodo di stallo durato 2-3 mesi che poi si è risolto con un riavvicinamento reciproco. Nell’ultimo periodo ho conosciuto una ragazza più grande di me che ho avuto modo di conoscere. Abbiamo molti interessi in comune, un carattere che sembra più simile al mio e più spensieratezza che sto cercando..Non so se sia la situazione con la mia ragazza che mi spinga a cercare di trovare quei dettagli di coppia che mi mancano dall’altra parte. Non so neanche come/se terminare la mia relazione così di punto in bianco senza provare a parlare delle cose che non vanno.. sono in una situazione di caos totale generalizzato

    • Anna Zanon 28 Febbraio 2021 at 18:06 - Reply

      Gentile Andrea, il suo non mi sembra un caso da ” doc da relazione”. Mi sembra più in conflitto tra il continuare la relazione stabile con la sua ragazza malgrado le vostre diversità e la vita sessuale un pò piatta e il cambiare strada buttandosi in una possibile nuova relazione.
      Se questo dilemma sta diventando un problema per lei, le consiglierei di fare una chiacchierata con uno psicologo per potersi guardare dentro e chiarirsi meglio.

    • Simona 24 Marzo 2021 at 12:04 - Reply

      Buongiorno Dott.ssa,
      Sto cercando articoli su internet per cercare di alleviare questa sensazioni di paura, dubbi e ansia a mio parere infondata. Ho letto il suo articolo e lo trovo molto interessante: le spiego la moa situazione e se possibile vorrei un suo parere.
      Ho 24 anni, ho avuto 4 relazioni “importanti” ma tutte distruttive e con persone altamente negative, soprattutto l’ultimo ( narcisista). I miei sono divorziati e ho sempre sofferto il rapporto con mio padre ( è cattivo ed è sempre stato inesistente) anche se mia madre si è risposata con un uomo che ho sempre considerato come il mio vero padre ( da quando ho 4 anni ). Dopo la mia ultima relazione, conclusa a maggio, volevo stare un po’ di tempo da sola per conoscermi meglio e riprendermi dalle esperienze traumatiche e così è stato. Dunque non ero in cerca di nessuno fino a che, a dicembre, ho incontrato il mio attuale ragazzo. Stiamo insieme da 3 mesi, la relazione è partita da subito a distanza in quanto frequenta un corso di finanza e ci vediamo ogni weekend, ma a Maggio gli daranno la sua destinazione e quindi ci vedremo molto meno. I miei sentimenti nei suoi confronti sono davvero molto forti, sono nati all’improvviso e immediatamente. Facciamo discorsi seri come trasferimenti, matrimonio e figli perchè davvero io vedo solo lui accanto a me e questo non mi provoca ansia. Dopo essere stati indieme una settimana da lui ( di solito ci vediamo solo il weekend quindi massimo 2 giorni ) dopo averlo salutato ho iniziato ad avere questi dubbi sul mio sentimento che in realtà ricollego a una sorta di “difesa” sapendo che più in là saremo più distanti e ci vedremo meno e ho paura di questo. Ci siamo detti ti amo, ci è capitato di commuoverci insieme al pensiero del sentimento forte che proviamo e di commuoverci quando ci salutiamo. Quando facciamo l’amore provo sentimenti fortissimi e mi sento estraniata da tutto, c’è rispetto fiducia, sincerità e parliamo davvero di tutto. Ci facciamo forza a vicenda pensando al momento in cui tra un po’ di anni ci ricongiungeremo e io penso sempre a come fare lavorando e mettendomi da parte i soldi ( devo iniziare l’università anche ). Quando penso a lui vorrei subito abbracciarlo ecco perchè odio questi pensieri e il fatto che io debba cercare risposte a non so nemmeno quali domande. Ho solo paura di perderlo e per una volta che sto vivendo una cosa stupenda non voglio rovinarla con pensieri a mio parere futili.
      Grazie e a presto

      • Roberta 6 Ottobre 2021 at 10:46 - Reply

        Ecco cosa mi succede: mi innamoro follemente del mio ex e lui di me, dopo qualche mese comincia ad essere geloso in maniera ossessiva e questo comincia ad essere motivo di molti litigi, sofferenza, disperazione, paura che mi lasci.
        Iniziò a uscire sempre meno per evitare che mi chiami ogni 5 minuti, fino a che all’improvviso iniziano i primi attacchi di panico. Dopo un mese cado in h a brutta depressione, mi chiudo in casa e trovo appiglio solo nei miei genitori ed in lui…
        Piano piano comincio a stare meglio, riprendo in mano la mia vita e comincio a pensare di lasciarlo. Mi sentivo troppo entusiasta, stavo rinascendo e forse lui (che nel frattempo era davvero cambiato) ormai lo vedo un ostacolo…comincio a non sopportarlo più, a rispondergli sempre male senza motivo, a criticarlo di continuo…
        All’improvviso mentre eravamo in pausa incontro dopo anni una persona che mi ha sempre fatto battere il cuore ma con cui l’amore non si è mai consumato a causa di una distanza troppo grande e di altri miei dubbi sul sentimento che provavo o meno verso lui. Zero voglio di avere rapporti sessuali.
        Presa dall’impulso e dalle sensazioni fortissime che il mio riavvicinamento con lui mi stava facendo provare , lascio il mio ragazzo è comincio una storia con lui.
        Per un anno il nuovo ragazzo mi prende e lascia di continuo, io disperata ho fatto di tutto per stare con lui, pensavo fosse l’amore della mia vita , volevo vivere con lui, stare per sempre con lui… dopo un anno lui dice che ha capito di amarmi e da lì la relazione diventa stabile… dopo poco la stabilità comincio ad avere mille dubbi, non avevo più stimolo sessuale verso lui, comincio a trattarlo male, a criticarlo.
        Per 3 mesi dentro me e a chiunque dico che non mi sta bene nulla di lui, che non lo sopporto, che non lo amo…
        Lui va a vivere fuori e nel frattempo incontro un ragazzo che mi comincia a piacere tantissimo….lascio il mio fidanzato e mi fidanzo con questo ragazzo , di nuovo farfalle nello stomaco, penso che sia l’amore della mia vita , lo sposerei domani…
        Al mio ex non pensavo , rinnegavo addirittura la storia e l’amore che c’era stato… poi dopo 2 mesi che sto questo altro ragazzo comincia a mancarmi il mio ex…
        Faccio paragoni, ci penso costantemente, comincio a vedere mille difetti nel mio ragazzo attuale e comincio a non provare più nulla , totale apatia. Noia.
        Ora mi trovo a trattar male anche lui, a non sopportarlo, a non volerci andare a letto, ecc…
        Non riesco più ad uscirne… cosa ho che non va…..

        • Anna Zanon 7 Ottobre 2021 at 14:45 - Reply

          Buongiorno, le confesso che leggendo la sua lettera mi sono un pò persa, non riuscivo a capire..come se ci fossero dei buchi, dei vuoti. Mi da la sensazione di un copione autodistruttivo che ad un certo punto scatta e che si ripete puntualmente senza che lei sia vagamente consapevole dei motivi che lo fanno scattare e si ritrova sempre allo stesso punto. Ma il primo passo è fatto ed è quello di rendersi conto di avere qualche problematica irrisolta. Credo che un percorso terapeutico potrà aiutarla a dare risposta a questa e ad altre domande.

  134. Enrico 10 Settembre 2021 at 09:10 - Reply

    Salve Dottoressa, innanzitutto volevo farle i complimenti per gli articoli scritti e anche per la sua dedizione nel rispondere gratuitamente a tutte queste richieste di aiuto personali.
    Io sono un ragazzo di 23 anni e a Febbraio di questo anno ho conosciuto una ragazza di 21 su un sito di incontri, che abita a circa 50 km da casa mia. Per il primo mese ci siamo conosciuti parlando quasi solo per messaggi su Whatsapp e poi facendo anche delle videochiamate quando entrambi avevamo tempo e spazio per poter parlare senza problemi. Finalmente a fine febbraio ci siamo visti per la prima volta ed è stato un bell’appuntamento. Lei è una ragazza di colore, piccolina e molto molto graziosa, adottata da una famiglia che direi benestante, molto amorevole, gentile, incredibilmente buona, la persona più buona che io abbia mai conosciuto. Già al primo giorno c’era molta attrazione fisica tra noi due e le caratteristiche comportamentali che aveva mi attiravano molto. Infatti io a febbraio ero reduce da un anno intero di psicoterapia cognitivo comportamentale, poi combinata con farmacoterapia (antidepressivi) dopo essere stato lasciato dalla mia prima ragazza, che in parte posso dire era esattamente l’opposto rispetto a questa mia nuova ragazza (sia fisicamente, alta e di origine bielorussa, che caratterialmente, molto impulsiva e spesso in difficoltà nell’esprimere i propri sentimenti, soprattutto incapace di mostrare affetto in pubblico).
    Insomma, il fatto di aver trovato qualcuno che mi facesse stare così bene, facendomi sentire profondamente desiderato e soprattutto molto simile a me nel modo di vedere una relazione amorosa, mi ha dato un fantastico spiraglio di luce dopo un lungo davvero buio, nel quale ho perso molto tempo per riprendermi, trascurando molto anche la mia carriera universitaria (studio medicina, sto finendo gli esami del quarto anno). Con lei mi sentivo al sicuro, ricambiato e il sesso anche andava che era una meraviglia, entrambi eravamo molto attratti dall’altro. Poi nel giro di qualche mese in parte tutto è cambiato, già ad aprile/maggio avevo forti dubbi, vedevo dei difetti fisici (lei cambiò pettinatura e la nuova metteva molto in risalto una fronte molto sporgente che prima non avevo così tanto notato). Inoltre uscivano fuori argomenti in cui ci trovavamo molto in discordia. La sua famiglia le ha impedito di vivere una adolescenza normale, impedendole di tornare a casa dopo le 00:30 se non in due singole occasioni e lei non ha mai avuto un carattere forte da ribellarsi e cercare di ottenere le proprie libertà. Inoltre viene tutt’ora in parte “sfruttata” in particolare dalla madre, che la obbliga a occuparsi spesso della nonna malata di Alzheimer, quando lei secondo me merita di vivere, di avere del tempo libero e di sviluppare relazioni sociali fuori dall’ambiente familiare. Lei infatti è praticamente senza amici e col tempo la sua condizione l’ha portata a disprezzare in parte il concetto di amicizia vera, come se questa non potesse esistere senza secondi fini e questo l’ha anche portata a non accettare il fatto che io abbia invece molti amici, di entrambi i sessi, con cui ho rapporti meravigliosi. Quindi queste differenze di vedute e questo mio mettere in risalto alcuni suoi difetti (lei è anche imprecisa e fa molti errori, mentre io sono fin troppo pignolo e penso sempre a come fare una cosa nel miglior modo possibile), ha portato a sentire un forte sentimento di ansia quando lei mi ha dichiarato il proprio amore nei miei confronti. Ora dopo due mesi ci siamo lasciati perché lei soffriva sentendo non ricambiato il proprio sentimento, io invece sarei rimasto con lei perché ci sto davvero bene e penso che una persona così affettuosa e buona difficilmente si possa ritrovare nella vita. Ma il problema è che io stesso non voglio farla soffrire per causa mia, i miei dubbi su quello che provo sono veri e in parte fondati, ma a volte temo che siano causati anche dal mio creare dei muri difensivi che mi impediscono di lasciarmi andare, di accettare le differenze con i miei tratti caratteriali, dopo aver subito una delusione amorosa che davvero ho superato molto tardi e che ha creato in me problemi di autostima non indifferenti. Ora che sono due giorni che non sto con lei sto cercando di capire se il problema sia in me o se davvero stare con lei fosse una forzatura data dal fatto che mi faceva sentire in un ambiente di amore in parte di comfort di cui comunque ho bisogno. Un forte affetto accompagnato da una buona intesa sessuale può trasformarsi in amore vero anche dopo mesi di frequentazione o non c’è possibilità che questo accada? Tra l’altro la sua famiglia ci ha impedito di fare esperienze come un weekend fuori o anche dormire a casa dell’altro, nonostante stessimo insieme da quasi 7 mesi. Con la mia ex invece avevo vissuto tutto quello che volevamo senza nessun limite e questo aveva contribuito al mio innamoramento profondo. Io ho paura di ferirla se dovessi riprovare a tornarci senza avere un po’ di sicurezza.
    Le chiedo scusa per la lunghezza del messaggio ma mi sono assicurato di aver scritto quasi tutto quello che mi turba. Le auguro una buona giornata e spero che un giorno mi possa rispondere.

    • Anna Zanon 7 Ottobre 2021 at 15:20 - Reply

      Buongiorno, anche a me da l’impressione che lei abbia un muro difensivo verso l’amore e fatica nel credere di poter essere amato. Ho quasi l’impressione che ritenga che la sua ragazza stia con lei per inesperienza, dipendenza e per mancanza di alternativa piuttosto che per una scelta consapevole. Le consiglierei qualche colloquio psicologico per approfondire.

  135. Marta 10 Dicembre 2021 at 11:38 - Reply

    buongiorno dottoressa. io mi ritrovo a pieno in questo articolo (persino in alcune frasi alla lettera) e in ogni altro che ho letto riguardo al doc da relazione. sono consapevole che fare ricerche su google e autodiagnosticarsi qualsiasi cosa sia sbagliatissimo ma ormai è diventata la mia quotidianità. io non riesco più a stare tranquilla perchè questi pensieri sono ossessivi e non mi abbandonano e non mi permettono di vivere a pieno la bella relazione che ho perchè compromettono ormai ogni momento felice. sono arrivata addirittura a pensare più volte di lasciarlo perchè mi sembra sempre la scelta più giusta per non soffrire più e non fare star male nemmeno il mio ragazzo. sono andata da un anno a questa parte da una counselor con cui solo recentemente ho parlato di questo problema senza risolverlo. pensavo di rivolgermi ad un’altra figura come uno psicologo o uno psicoterapeuta ma non so quale sia quello più adatto a questo tipo di problema. mi stavo chiedendo inoltre se fosse il caso di andarci da sola o magari anche in coppia. vorrei sapere se ha un consiglio da darmi, la ringrazio in anticipo per la disponibilità

    • Anna Zanon 25 Gennaio 2022 at 22:01 - Reply

      Buonasera, a mio parere va bene qualsiasi psicoterapeuta purchè si crei un buon feeling. Deve essere qualcuno che oltre a farla sentire capita abbia la capacità di farle vedere aspetti di sè e della sua situazione da altre angolature. Non credo che il suo sia un problema di coppia, è più indicato un percorso individuale

  136. Sara 3 Gennaio 2022 at 14:24 - Reply

    Buonasera dottoressa, sono una ragazza di 20 anni e sto da 3 anni col mio ragazzo che ha 28 anni…
    La differenza di etá non ci pesa per niente ma sono in pena per il fatto che io sto con lui da quando ho 17 anni e non posso vivere le mie esperienze da giovane donna, fare stupidaggini e vivere davvero la mia gioventù.
    Tra noi due le cose vanno molto bene ma da qualche mese si è presentato anche un altro problema che io ho vissuto davvero male, ho perso la libido e purtroppo non sono sessualmente soddisfatta.
    Sono così indecisa… non voglio perderlo per delle stupidaggini.

    • Anna Zanon 11 Gennaio 2022 at 18:20 - Reply

      Buonasera, lei scrive che non vuole perderlo per “stupidaggini”. La mia impressione è che una parte di lei si senta un pò soffocare, essendosi messa con lui da ragazzina e avendo rinunciato ad alcune esperienze che normalmente si fanno a quell’età. Forse una parte di lei si chiede come starebbe senza di lui, è un pò annoiata e ha voglia di provare cose diverse. Sta con lui da così tanto tempo che forse non sa più se ci sta per amore o per abitudine.
      Quello che prova è normale e penso che avrebbe bisogno di avere più spazio per uscire con le amiche, fare meno coppia fissa e concedersi di potersi chiedere se è lui quello che veramente vuole.

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