Perchè ho il doc? Il messaggio del disturbo ossessivo e compulsivo

Che cos’è il disturbo ossessivo compulsivo
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da ossessioni ovvero pensieri, immagini e impulsi  indesiderati, intrusivi e ripetitivi che provocano un forte disagio emotivo e da compulsioni ( azioni e rituali che il “doccato” mette in atto per placare l’ansia  e il disagio che le ossessioni gli procurano).
Le compulsioni possono essere azioni concrete- un esempio classico è lavarsi le mani fino a farle sanguinare per calmare l’ansia di essersi contagiato o controllare un certo numero di volte di aver chiuso il gas- ma possono essere  anche soltanto mentali ( contare, ripetere certe parole, pregare, ecc).
Altre forme di compulsione mentale, molto comuni ma poco riconosciute come tali sono :
–  cercare per ore  in internet materiale relativo alla propria ossessione ( ad esempio nel doc da relazione, trascorrere tutto il tempo libero sui forum confrontando la propria relazione con quella degli altri utenti per capire se è doc o disinnamoramento)
–  chiedere continui pareri e consigli ad amici, parenti ed esperti
–  monitorare costantemente le sensazioni che si provano ( ad esempio guardare ad intervalli regolari la foto del proprio partner per controllare se si è ancora attratti o osservare il corpo di persone dello stesso sesso per controllare se si è diventati omosessuali)
– rimuginare per ore per cercare di capire il motivo per cui si hanno determinati pensieri ed emozioni.

Doc e pensieri ossessivi
Il doc è un disturbo etereogeneo che può presentarsi con varie sintomatologie ma questo articolo mi concentrerò soprattutto sulle forme di doc la cui sintomatologia prevalente sono i pensieri ossessivi. Chi soffre di questo tipo di doc ha  pensieri intrusivi o immagini in cui si vede fare azioni che considera inaccettabili, malvage o moralmente riprovevoli ( fare del male a qualcuno, bestemmiare o compiere gesti blasfemi, diventare pedofilo, avere rapporti omosessuali indesiderati, tradire/ lasciare il partner, rubare, ecc).
Altre volte il pensiero ossessivo prende la forma di un dubitare patologico ed un ruminazione paralizzante sul proprio orientamento sessuale, sui propri sentimenti verso una persona o su altre questioni significative. Spesso il dubbio patologico viene accentuato dal dover fare una scelta importante, circostanza che innesca  la paura di sbagliare ( eventualità che l’ossessivo non riesce proprio ad accettare). Di qui un infinito dibattito mentale con se stessi per rassicurarsi di fare o di aver aver fatto la scelta giusta

Anche le persone che non soffrono di doc possono presentare occasionalmente sintomi e comportamenti ossessivi, quello che cambia con il doc è l’intensità del disagio e la pervasività della sintomatologia.
Una ragazza in crisi con il suo fidanzato potrà essere in dubbio se lasciarlo o continuare la relazione e passare ore a discuterne con le amiche valutando i pro e i contro della decisione e potrà impiegarci molto tempo prima di maturare questa difficile decisione.
Una ragazza con il doc si sentirà consumata dal dubbio  ( lo amo/ non lo amo) e l’ansia sarà tale da bloccarla  nella sua vita quotidiana : farà fatica a dormire, a concentrarsi sugli studi o sul lavoro e non riuscirà a pensare ad altro che al suo dilemma sentimentale con una flessione del tono dell’umore.

Perchè il disturbo ossessivo compulsivo?
Tutti noi abbiamo dubbi, facciamo brutti pensieri, soffriamo di stati d’ansia e dobbiamo confrontarci con delle emozioni dolorose  e disturbanti. Quello che cambia tra una persona con il doc e una persona che non ha questo disturbo è il rapporto con il proprio mondo interno.
Il “doccato” è molto rigido con se stesso.
Per la persona con il doc esistono pensieri ed emozioni ” giuste” e pensieri ed emozioni  che considera ” sbagliate” ed inaccettabili. Entrano nella lista nere delle ” cose  inaccettabili”, quegli  impulsi primitivi che fanno parte della natura umana quali la rabbia, l’invidia, la gelosia, la competizione, il desiderio di vendetta, i desideri lascivi, la voglia di lasciarsi andare alla pigrizia, ecc.
L’ossessivo monitora costantemente i suoi stati d’animo e quando nota una discrepanza fra il modo in cui si sente e il modo in cui ritiene che dovrebbe sentirsi, prova un ansia profonda che cerca di tenere a bada con delle strategie ( le famose compulsioni) che però non fanno che aggravare il problema.
E’ la mancata accettazione del proprio vissuto a innescare il doc.
Immaginiamo la seguente situazione ( un classico per  il doc da relazione): un uomo sta facendo l’amore con la sua ragazza che sposerà a breve e, ad un tratto, comincia a notare un suo difetto fisico e a paragonarla alla sua collega che è molto più avvenente.
Un ossessivo, di fronte a questa spiacevole esperienza, andrà in panico- la discrepanza fra quello che prova e quello che pensa di dover provare è troppo grande-sta per sposarsi, dovrebbe essere il periodo più bello della sua vita, dovrebbe essere innamoratissimo, se ha queste sensazioni significa che qualcosa non va. Forse non è abbastanza attratto fisicamente ma come fa a sposarsi se non c’è attrazione fisica? E se un giorno scoprisse di essere attratto da una donna molto più bella e finisse per tradirla? Forse poi non è così innamorato di lei altrimenti dovrebbe vederla bellissima anche se non lo è. Allora se non è sicuro dovrebbe lasciarla ma non vuole lasciarla e via discorrendo in una continua ed estenuante ruminazione mentale che assorbe ogni energia vitale.
Una persona non ossessiva, vivendo la stessa esperienza, accetterebbe di non essere in quel momento attratto dalla sua ragazza e si limiterebbe a pensare: ” La mia fidanzata è proprio bruttina ma io la amo”.

L’ accettazione che cura il doc
L
e strategie che l’ossessivo mette in partica per cercare di placare il disagio che prova nei confronti di alcuni suoi stati emotivi possono essere molto diverse ma hanno un comune denominatore: NON funzionano! Sul momento possono placare l’ansia ma, sul lungo termine, peggiorano il doc. Prova a pensarci : quante volte hai chiesto un consiglio a qualcuno riguardo il contenuto delle tue ossessioni e ti sei sentito rassicurato per qualche ora, ma di li a breve non ti sei sentito convinto ?E hai sentito il bisogno di chiedere un altro parere e poi un altro ancora  in un infinito circolo di rassicurazioni che non bastano mai.
Il consiglio in questi casi è quello di smettere di ricorrere alle compulsioni e smettere di fuggire dai vissuti ma accoglierli, tollerando il disagio che provocano. Per quanto questo possa essere difficile e persino destabilizzante e spaventoso, accettare le nostre emozioni negative è la chiave per contenerle e per vivere una vita più piena e appagante. Il doc può infatti diventare un formidabile strumento di crescita personale.

Il lato positivo delle emozioni negative
Forse ti stai chiedendo che cosa ci può essere di positivo nel avere dei pensieri  ripugnanti in cui immagini di fare qualcosa che non faresti neanche sotto la minaccia di una pistola puntata alla tempia. Pensieri pedofili, osceni, blasfemi o aggressivi possono spaventare molto se non se ne comprende il messaggio. Un esempio? Se io sono disconnesso dalla mia parte aggressiva e non mi consento di arrabbiarmi, potrò avere ossessioni a carattere aggressivo anche se nella vita reale non farei del male ad una mosca. Se vivo la fede come un dovere che mi schiaccia e avrò un immagine di Dio come un padre sempre pronto a castigare, le mie ossessioni saranno blasfeme.
Se vivo un rapporto simbiotico con mio figlio, sacrificandomi all’inverosimile per essere una madre perfetta e pretendendo di avere solo emozioni positive nei confronti della maternità potrò sviluppare l’ossessione di fare male al bambino.
Più combattiamo con le nostre emozioni negative, cercando di controllare il modo in cui dobbiamo sentirci, più diamo forza al doc.
Consiglio in ogni caso un aiuto terapeutico.

Il presente articolo ha una valenza di carattere informativo.

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By | 2022-06-29T13:15:28+00:00 29 Giugno 2022|Disturbo ossessivo compulsivo e doc da relazione|0 Comments

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