La differenza di eta' nel rapporto di coppia: quando lui e' piu' giovane

 Sono in aumento  le coppie in cui  la donna è più grande dell’uomo di 10 e più anni.
Un tempo inaccettabili dal punto di vista culturale al punto tale di essere impensabili, ora si stanno tranquillamente diffondendo : sempre di più di frequente ragazzi scelgono partner più adulte non per l’avventura di una sera ma per una storia importante o addirittura  per la  convivenza o matrimonio.
  Quali sono i fattori psicologici che spingono una donna ad innamorarsi di un uomo tanto più giovane e un ragazzo a preferire una fidanzata più grande rispetto ad una coetanea?
Ma soprattutto queste coppie possono durare ? (altro…)

By | 2011-11-14T21:39:12+00:00 12 Novembre 2011|Amore e disamore|177 Comments

Libro: La rabbia delle mamme

 

Il rapporto mamma e bambino : non solo amore ..

Questo libro scritto da Alba Marcoli, una psicoterapeuta con un esperienza quarantennale nella terapia mamma bambino, è un viaggio nella dimensione più oscura della maternità, quella di cui non si parla, quella legata all’ambivalenza dell’ essere madri.
La maternità non è fatta solo di amore incondizionato, gioia e soddisfazione, è fatta anche di pesantezza e fatica, solitudine e anche rabbia e fastidio verso il proprio figlio che pure si adora.
L’ambivalenza affettiva fa parte della normalità di tutte la relazioni e non esula neppure dal rapporto madre bambino che la nostra società vorrebbe solo fatto di dolcezza. (altro…)

By | 2011-11-10T16:24:16+00:00 10 Novembre 2011|Libri di Psicologia, Infanzia e Adolescenza, Vari|3 Comments

Lui mi fa soffrire ma lo voglio ad ogni costo

Mi fa soffrire ma non riesco a lasciarlo
Dedicato a tutte le donne che vivono un amore non corrisposto,  donne che cercano disperatamente di conquistare un uomo che non le ama e/o  che non vuole impegnarsi e  che nonostante la storia le faccia soffrire  si sentono troppo innamorate per lasciarlo.

Lo voglio ad ogni costo!
Negli amori non corrisposti  esiste una componente di ossessività: pur di avere l’oggetto del proprio amore si passa sopra a tutto:a tradimenti, freddezze, eclatanti mancanze di rispetto.  (altro…)

By | 2011-12-29T17:40:54+00:00 5 Novembre 2011|Amore e disamore|37 Comments

Psicologia dell’uomo che ha paura di impegnarsi 2: le paure di lui

Dal numero di lettere che ricevo sull’argomento ho avuto l’ennesima conferma quanto la paura di impegnarsi in una relazione sia una problematica sempre più diffusa e sentita.
Alcune  persone vorrebbero  innamorarsi ma non ci riescono oppure si concedono solo amori impossibli con partner non disponibili .
Altri  si lamentano di stancarsi facilmente dopo un inizio pieno di promesse ed entusiasmo: dopo i primi tempi in cui sembra di aver trovato l’amore con la A maiuscola del partner non si vedono che i difetti, lui/ lei sembrano all’improvviso banali, scontati, scialbi. (altro…)

By | 2016-06-01T12:35:53+00:00 12 Ottobre 2011|Amore e disamore, Narcisismo|229 Comments

Libro : L'amore bianco. Perche' gli uomini non lo fanno piu' (e cosa ci puoi fare)

Un tempo il mal di testa era un appannaggio del sesso femminile, ultimamente ad avere il mal di testa sempre più spesso è lui.
Il calo del desiderio sessuale maschile è un problema  di gravità crescente di cui si parla ancora troppo poco e che riguarda anche uomini giovani, sani e sposati da poco.
Si tratta di uomini premurosi e innamorati, che però non desiderano più la loro compagna e che preferiscono abbracci e coccole ad una notte di sesso.
Gli uomini intervistati dagli autori ammettono di aver perso il desiderio sessuale in una fase molto precoce del rapporto : dopo pochi mesi di fidanzamento o in luna di miele  e con il tempo la situazione è peggiorata e i rapporti sessuali si sono diradati fino a scomparire quasi del tutto.
Di solito quando una donna si sente poco desiderata dal compagno finisce per colpevolizzarsi e per sentirsi poco femminile e poco attraente ma le cause del calo di desiderio maschile hanno poco a che fare con l’avvenenza della partner.
Il libro analizza le principali cause della mancanza di desiderio maschile: da problemi fisici quali il diabete e l’obesità a problemi sessuali come l’ eiaculazione ritardata ( un problema comune a molti uomini ma di cui si parla poco) a profondi conflitti con l’intimità.

Compra  il libro

 

By | 2011-10-14T23:16:39+00:00 11 Ottobre 2011|Libri di Psicologia, Affettività e sessualità|0 Comments

Come superare il senso di inferiorita'

La genesi del complesso di  inferiorità

Forse avete sentito fino alla nausea la frase : ”Se tu non ti ami, chi mai potrà amarti?”.
Anche se questo concetto contiene un fondo di verità, nella vita avviene spesso l’ esatto contrario: molte persone imparano a credere in se stesse soltanto quando trovano qualcun’ altro che crede in loro.
La nostra autostima dipende moltissimo dalle esperienze che  abbiamo avuto nei primi anni di vita: se le relazioni con le persone che si occupavano di noi ( genitori, nonni,  insegnanti, ecc) sono state positive e gratificanti  avremmo sviluppato probabilmente un immagine positiva di noi stessi.
Se invece, i rapporti con chi ci stava vicino sono stati improntati all’ insegna della freddezza e delle critiche, quasi sicuramente avremmo sviluppato un opinione negativa di noi stessi e faremmo fatica ad accettarci e a credere nelle nostre potenzialità.
Il bambino che non si sente  accettato per quello che è veramente nella totalità del suo essere, tende ad incolparsi e a pensare:” Se i miei genitori  mi criticano/ mi paragonano agli altri / non mi vogliono abbastanza bene , allora deve esserci qualcosa che non va in me”.
Questo bambino comincerà a credere che i suoi genitori non lo apprezzano abbastanza perché lui è stupido, cattivo, sbagliato, non si merita l’amore e comincerà a sviluppare un immagine negativa di se stesso.
Fortunatamente, anche se si ha avuto un infanzia poco felice,  è possibile imparare a volersi bene ma soprattutto imparare a  guardarsi con occhi più benevoli. (altro…)

By | 2011-07-01T14:27:37+00:00 1 Luglio 2011|Migliorare se stessi|91 Comments

Notizie di psicologia: Depressi a 40 anni? Colpa di una U. La felicita' sale, scende ma a 60 anni torna il sorriso

Uno studio inglese rileva che in Europa un quarantenne su 10 ha assunto almeno un antidepressivo nel corso del 2010. 
Quarant’anni dovrebbero essere un periodo della vita in cui le persone sono all’apice della loro realizzazione e invece, un recente studio europeo, pubblicato dall’IZA Institute di Bonn, dimostra che proprio a 40 anni si è più depressi.
I ricercatori delle Università di Warwick e di Stirling hanno scoperto che  i quarant’anni sono una fascia d’età  in cui il consumo di antidepressivi sale vertiginosamente.
In vetta alla classifica  sull’uso degli antidepressivi, ci sono Inghilterra, Portogallo, Francia e Lituania, mentre l’Italia si posiziona molto in basso con appena l’1% della popolazione di 40enni alle prese con i farmaci antidepressivi per più di quattro volte a settimana.
Le consumatrici maggiore di antidepressivi sono le donne divorziate o separate.
 Nella nostra società così opulenta e piena di certezze – commenta  Andrew Oswald, coautore dello studio – ci sono troppe persone che si affidano alla possibilità di una felicità chimica”.
Ma perché proprio a 40 anni? L’ipotesi dei ricercatori è che la felicità segua una linea a “U”.
In pratica, il benessere psichico ha un picco positivo in giovane età, poi cala fino a un minimo intorno a quota 40, per poi reimpennarsi in età avanzata.
La depressione, invece, ha il suo picco massimo proprio intorno ai 40-44 anni quando siamo impantanati in una vita di stress e tensioni sia al lavoro che nella vita privata.
“Da giovani – spiega Oswald -siamo felicemente ottimisti ma abbiamo aspirazioni impossibili, tipo vincere il torneo di Wimbledon o avere tanti soldi da poter vivere a Wimbledon. Poi quando siamo a metà strada nella vita, ci rendiamo conto di quanto sia difficile realizzare i nostri sogni e sperimentiamo il fallimento”. E questa è una fase dolorosa che può spiegare il motivo per cui tanta gente si affida a un farmaco”.
“Il maggior consumo di antidepressivi da parte dei quarantenni – dice il professor Alberto Siracusano, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Roma Tor Vergata – segnala la necessità di un trattamento della depressione in una fascia d’età delicata perché è quella in cui si cominciano a fare dei bilanci su vari aspetti della vita. 
Poi superata questa fase di consapevolezza, si arriva ai 50 anni e la saggezza dell’età ci aiuta ad accettare le imperfezioni della nostra vita. Così gradualmente, intorno ai 60 anni, torna il sorriso.

By | 2011-06-28T18:59:04+00:00 26 Giugno 2011|Depressione e Disagio Psicologico, Narcisismo|0 Comments

Libro: Gli uomini vengono da Marte e le donne vengono da Venere

Gli uomini vengono da Marte e le donne vengono da Venere è il libro sui rapporti di coppia più venduto nel mondo e sicuramente il libro più completo che abbia letto sull’argomento.
La tesi dell’autore è  che gli uomini e le donne vengano per cosi dire da pianeti diversi, cioè abbiano psicologie diverse ( ma complementari), stili comunicativi diversi, un modo diverso di affrontare i conflitti ed esigenze emotive diverse.
Secondo l’autore è la mancata comprensione delle rispettive psicologie a creare dei conflitti nel rapporto di coppia: una volta superata la fase della luna di miele,  le differenze psicologiche tra i due sessi si fanno sentire e insorgono i problemi.
L’equivoco di fondo è ciascuno interpreta i comportamenti dell’ altro secondo la sua visione del mondo e questo può creare pericolosi fraintendimenti.
L’autore cita tutta una serie di situazioni molto comuni che si possono creare in una coppia e analizza queste situazioni dal punto di vista maschile e femminile. (altro…)

Come essere piu' sicuri all'esame di maturita'

I deleteri effetti dell’ansia
La data degli orali si avvicina, il termometro finalmente  sale ..e l’ansia aumenta:proprio adesso che avresti più bisogno di lucidità e concentrazione per lo sprint finale, non riesci a studiare.
Quando ci provi, infatti, senti la mente vuota, fai fatica a concentrarti e a memorizzare.
In compenso una cosa ti riesce benissimo: preoccuparti per l’esame!
Se ti sei riconosciuto in questo ritratto: non ti allarmare,  puoi sconfiggere l’ansia e arrivare all’esame sicuro e  tranquillo.
Ma, dato che le cause dell’ansia da esame possono essere di diverso tipo, ti daremo dei consigli personalizzati in base al tuo modo di studiare e alla tua preparazione. (altro…)

By | 2011-06-22T08:25:31+00:00 21 Giugno 2011|Lavoro e Studio|0 Comments

Libro: La dipendenza sessuale. Quando il sesso puo' uccidere

La dipendenza sessuale è un fenomeno in crescita esponenziale. I dipendenti sessuali sono persone ” normali”: spesso sono uomini e donne con una buona cultura, un buon lavoro e un rapporto  di coppia stabile ma che conducono una vita segreta.
Una vita fatta di locali di scambisti, di sesso con le prostitute consumato velocemente nella pausa pranzo, di masturbazione compulsiva, di chat erotiche con sconosciuti  e via dicendo.
Come tutte le  forme di dipendenza, la dipendenza sessuale comporta un progressivo allontanamento dalla realtà:  pian piano chi soffre di questa patologia arriva al punto di  mettere a rischio il matrimonio, la vita sociale e persino la professione ( ho conosciuto persone che erano costrette ad assentarsi durante le ore lavorative per avere degli incontri sessuali).
Il libro, scritto da uno psicoterapeuta esperto nel campo delle dipendenze, esplora molto bene i meccanismi psicologici alla base della dipendenza, raccontando le storie di uomini e donne affetti da sessual adiction.
L’autore propone inoltre dei test di autovalutazione per capire se si sta sviluppando una dipendenza sessuale e fornisce delle indicazioni sui possibili percorsi terapeutici da intraprendere per guarire da questa pericolosa patologia.

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