In fuga dall’amore. Cosa fare se il tuo partner ha paura di impegnarsi?

By | 2016-09-06T16:07:01+00:00 10 Gennaio 2016|Amore e disamore, Narcisismo|

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Uomini e donne : un diverso approccio alle relazioni
Poche cose mandano in crisi una donna quanto i fastidiosi silenzi del suo uomo, i lunghi momenti in cui lui, totalmente assorbito dalla televisione o dal computer diventa inaccessibile e sembra non accorgersi nemmeno della presenza della sua compagna.
Per una donna questi momenti in cui l’uomo che ama si allontana da lei senza una ragione apparente sono difficili da capire e ancora più da accettare: infatti uomini e donne differiscono molto nel modo di approcciarsi ad una relazione di coppia. (altro…)

La vittima del narcisista

By | 2014-07-12T13:52:11+00:00 15 Maggio 2014|Amore e disamore, Narcisismo|

Perchè la scelta di un partner narciso?

Una nota scrittrice sostiene che ogni donna nella sua vita vive un grande amore infelice ma che questa esperienza può diventare un occasione di crescita e di trasformazione che permette di accedere ad amori più sani.
Innamorarsi dell’uomo sbagliato è un ” incidente di percorso” che capita a tutte o quasi, ma se si resta intrappolate per anni in un rapporto malato o si è attratte solo da uomini inaffidabili ed egoisti ( mentre si considerano noiosi quelli che invece vogliono una storia seria)  non si può parlare di sfortuna.

La scelta di un partner narciso (emotivamente arido ma capace di presentarsi al mondo in un modo accattivante) può rivelare da parte della persona che lo sceglie aspetti di  fragilità narcisistica e il bisogno di compensare un profondo vissuto di inadeguatezza personale e sociale. (altro…)

Libro : Gli uomini amano poco

By | 2014-07-12T13:54:29+00:00 19 Dicembre 2013|Narcisismo, Libri di Psicologia, Affettività e sessualità|

Pubblico un estratto di questo libro del dottor Enrico Maria Secci che consiglio vivamente a tutte le   donne innamorate di uomini che amano poco e male

Psicologia degli uomini che amano poco

A differenza delle loro prede, è difficile studiarli perché chiedono aiuto molto raramente. Disconoscono l’efficacia della psicoterapia e tendono a cercare soluzioni da soli.
Troppo orgogliosi per richiedere una consulenza e, spesso, per accettare il più semplice dei consigli, gli uomini che amano poco giungono all’attenzione dello psicologo solo quando si trovano in gravi condizioni, quando si sentono al limite o, più raramente, solo se spinti dalle/dai loro partners.
Gli “uomini che amano poco”, sono ignari della loro condizione, diciamolo subito. (altro…)

Il narcisista: fughe e ritorni

By | 2014-07-12T13:55:33+00:00 14 Dicembre 2013|Amore e disamore, Narcisismo|

E’ facile innamorarsi di un narcisista. Gli uomini che appartengono a questa categoria psicologia sono spesso brillanti, simpatici, capaci di “vendersi bene”.
E poi, come se non bastasse,  sono maestri nell’arte del corteggiamento e sanno  far sentire una donna unica e speciale.
Gli inizi della storia con  il narcisista patologico  sono quasi sempre romantici e passionali: i narcisi sono pieni di sorprese, iniziative e attenzioni.
Ma non appena il rapporto si consolida ( e state cominciando a credere di aver trovato l’uomo perfetto), all’ improvviso e senza una motivazione, lui si raffredda.
Dirada gli incontri, diventa scontroso e di cattivo umore, inizia a criticarvi e ad avanzare dei dubbi sui suoi sentimenti, mentre all’inizio si dichiarava innamorato e convinto che voi foste quella giusta. (altro…)

La fototerapia migliora l’insonnia e i sintomi della depressione

By | 2013-10-15T10:49:29+00:00 15 Ottobre 2013|Depressione e Disagio Psicologico, Narcisismo|

Quando la depressione arriva con il brutto tempo: la Sindrome Affettiva Stagionale

E’  arrivato l’autunno: le giornate si accorciano, la temperatura si abbassa e.. l’umore ne risente. L’arrivo dei primi freddi comporta il riacutizzarsi di molte forme depressive e rappresenta un periodo a rischio per l’insorgere della  Depressione Stagionale.
La Sindrome Affettiva Stagionale  ( SAD)  e’ un disturbo caratterizzato da sintomi simili a quelli della depressione. che insorge in particolari periodi dell’anno ( solitamente tra ottobre e novembre quando le giornate cominciano ad accorciarsi) e scompare con l’arrivo della primavera.
Le persone affette da SAD lamentano apatia e svogliatezza, malinconia e irritabilità, calo della libido ed un forte desiderio di dolci o carboidrati che può condurre ad un aumento di peso indesiderato.
Un altro sintomo comune e’ l’eccessiva stanchezza che non scompare neppure dopo una notte di sonno. I pazienti che soffrono di SAD riferiscono di dormire a lungo ma di svegliarsi piu’ stanchi di quando sono andati a letto.

Perche’ il sole mette di buon umore
La relazione tra luce solare e’ tono dell’umore e’ ben  documentata. Nei paesi nordici , per esempio, caratterizzati da un inverno lungo e rigido, il tassi di depressione sono superiori a quelli dei paesi del sud del mondo.
Nel caso della Depressione Stagionale si e’ ipotizzato che che la minore esposizione alla luce solare che si ha durante la stagione invernale possa causare,nelle persone predisposte, un alterazione della chimica celebrale.
Nello specifico sembra che  la carenza di  luce solare influenzi il livello di Serotonina del sistema neuropsicologico, con il conseguente calo di umore ed energie e che porti  ad una diminuzione  della quantità di Melatonina, un ormone fondamentale alla base dei ritmi psico-biologici vitali dell’individuo.

La fototerapia che aiuta  l’umore
I sintomi del Disturbo Affettivo Stagionale migliorano con l’esposizione alla luce solare. Chi soffre di Sad dovrebbe cercare di trascorrere almeno 30 minuti al giorno all’aria aperta: sembra che persino l’esposizione ai deboli raggi del sole invernale possa migliorare il tono dell’umore.
La fototerapia e’ la migliore arma contro questo specifico disturbo consiste nell’esporsi a grandi quantità di luce naturale simulata, attraverso un apparecchio denominato “LightBox.
La light box e’ una lampada che emette un intensità di luce di 10.000 lux , pari a quella della luce esterna poco dopo l’alba  e 10 o 20 volte superiore a quella della normale luce artificiale.
La fototerapia sembra avere  un benefico effetto anche sull’insonnia dei pazienti depressi. L’esposizione ad una luce ad ampio spettroo anticipa l’orologio biologico che regola il ritmo veglia-sonno che nei pazienti depressi pare abbia una desincronizzazione interna in ritardo.

 

 

 

Come vivere al meglio la premenopausa e la menopausa

By | 2013-10-08T11:45:29+00:00 8 Ottobre 2013|Narcisismo|

Menopausa: la morte della femminilità?

Sarà anche una tappa naturale della vita di una donna ma la menopausa rappresenta spesso una fase difficile e sofferta dell’esistenza femminile, il cui superamento richiede un processo di lutto  e la ridefinizione della propria identità.
La donna in menopausa e premenopausa vive un processo fisico e psicologico per certi versi analogo a quello adolescenziale: il corpo cambia e cambia in peggio in una sorta  di “pubertà all’incontrario”, in cui non si sa cosa aspettarsi da un mese all’altro e in cui piccoli acciacchi e dolori in precedenza sconosciuti, turbano quello che prima era un equilibrio quasi perfetto.
In premenopausa il corpo diventa fonte di imbarazzi e di insicurezze che ricordano quelle della pubertà (che vergogna  avere quelle vampate di calore davanti a tutti!) e causa in molte donne un vissuto di ansia e di instabilità.
Una delle sfide principali dell’adolescenza e’ quella di accettare di avere un corpo sessuato, nella menopausa la sfida e’ quella di accettare di avere un corpo che non e’ piu’ quello di una volta, un corpo che non e’ piu’ oggetto di desiderio ( o che comunque lo sarà sempre meno in un futuro).
Certo la menopausa non e’ la fine della femminilità e la seduttività ma questi aspetti si modificano in modo significativo e si ripercuotono sulla sfera sessuale che può diventare  problematica o meno piacevole  di un tempo.
Tutti questi aspetti contribuiscono a spiegare il vissuto depressivo ,cosi frequente nelle donne in menopausa, legato alla sensazione di ” non essere piu’ una donna”. (altro…)

Notizie : La felicità è contagiosa

By | 2013-01-31T10:52:10+00:00 31 Gennaio 2013|Narcisismo|

 La gioia comincia da te  

Vi è mai capitato di sentirvi bene e contenti solo stando accanto a una persona felice e sorridente? Sappiate che la vostra non è solo un’impressione, ma una reazione psicologica e fisiologica dotata di solide basi scientifiche.

Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista “British Medical Journal” ha stabilito con una relazione matematica che la felicità è contagiosa e, proprio come un virus, è tanto più probabile essere felici quanto più si sta vicini a persone gioiose e serene.

Meno metri ci separano da un nostro amico felice tanto più sarà probabile che ci sentiremo felici anche noi.

A mettere a punto questa teoria della felicità sono stati due scienziati anglosassoni, Nicholas Christakis della Medical School di Harvard e James Fowler, sociologo dell’Università della California (San Diego).

Dai calcoli degli studiosi risulta che la probabilità d’essere felici aumenta del 42% se si vive a meno di un chilometro di distanza da un amico felice e del 22% se si vive a meno di tre chilometri di lontananza. (altro…)

Libro: Chi ha paura dell'umore nero? Il lato positivo delle emozioni negative

By | 2012-02-05T12:45:34+00:00 4 Febbraio 2012|Narcisismo, Libri di Psicologia, Depressione e Disagio Psicologico|

Tutti noi vorremmo provare solo emozioni positive: svegliarci al mattino pieni di gioia ed entusiasmo, essere sempre positivi e ottimisti, sentirci felici, grati e innamorati.
Ma la realtà è ben diversa e spesso le cosidette emozioni negative come la rabbia, la tristezza, la noia, l’invidia  diventano una parte imprescindibile della nostra esperienza di vita.
La maggior parte delle persone quando sperimenta un’ emozione negativa che considera ingiustificata cerca di negarla, di combatterla oppure reagisce colpevolizzandosi (” non dovrei provare questa emozione”) o considerandosi pazzo, squilibrato, o anormale.
Quante volte ho sentito dire da una persona depressa che si incolpa per la sua depressione: ” Ho tutto nella vita, non ho nessun diritto di stare male”.
Eppure  sappiate che provare tutte queste emozioni è normale e anche necessario: perfino le nostre emozioni negative possono avere un lato positivo e aiutarci, a condizione di saperle sfruttare a proprio vantaggio.
Per esempio la depressione può indicarci che stiamo tradendo una parte profonda di noi stessi, che non stiamo vivendo la nostra vita ma la vita che altri hanno deciso per noi.
Questo libro offre numerosi consigli pratici per riuscire a leggere le nostre emozioni, anche quelle più disturbanti:  si tratta di un testo che indica le nuove strade aperte dalla ricerca psicoterapica e aiuta a comprendere, accettare e gestire tutte le vostre emozioni, per vivere bene con con se  stessi e con gli altri.
Il testo, caratterizzato da un linguaggio chiaro e arricchito da numerosi esempi pratici, è rivolto a tutti coloro che desiderano conoscersi meglio e a quanti — terapeuti, ricercatori clinici, professionisti dell’aiuto  vogliano saperne di più su emozioni, stati d’animo e strategie di «resilienza emotiva».

Perché leggerlo: il libro offre un punto di vista alternativo sulle cosidette  “emozioni negative”, evidenziandone la funzionalità e mostrando come queste emozioni, quando vengono comprese e analizzate possano trasformarsi in punti di forza.

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Notizie : L'odore del tuo corpo rivela la tua personalita'

By | 2012-02-05T12:56:03+00:00 17 Dicembre 2011|Narcisismo|

La personalità e forse anche la salute può essere rivelata dall’odore del proprio corpo secondo un recente ricerca sull’argomento.

Ognuno ha la sua personalità, così come ognuno ha il suo personale odore corporeo – quello vero, naturale, e non coperto dai profumi sintetici. Così, pare che chi è ansioso abbia un odore particolare, allo stesso modo di chi è estroverso o introverso, allegro o triste, calmo o nervoso… e via discorrendo. In quest’ottica, poi, un “cattivo” odore potrebbe anche segnalare una cattiva salute.
A supportare la tesi che il profumo del corpo parli della persona è un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori polacchi dell’Università di Wroclaw, coordinati dalla dottoressa Agnieszka Sorokowska, i cui risultati sono stati pubblicati sull’European Journal of Personality. (altro…)

Vuoi prevenire la depressione? Bevi almeno due tazzine di caffe' al giorno.

By | 2011-11-21T08:25:36+00:00 15 Novembre 2011|Narcisismo|

 Buone notizie per gli amanti del caffè: una tazzina di caffè non è solo un piacere per il palato ma anche per la psiche. Anzi, se si arriva a un minimo di due è meglio: le donne che bevono tra le 2 e le 4 tazzine al giorno sono infatti più protette dalla depressione rispetto a chi ne beve poco o per nulla.
La scoperta, pubblicata su Archives of Internal Medicine, è frutto degli studi compiuti dai ricercatori della Harvard Medical School di Boston (Usa) su 50 mila infermiere.
I ricercatori hanno esaminato i dati raccolti in 10 anni, dal 1996 al 2006, sulle abitudini alimentari delle partecipanti allo studio.
Da cosa l’effetto sia provocato non è ancora chiaro, spiegano i ricercatori, e per indagarlo saranno necessari ulteriori studi: la caffeina dovrebbe però ricoprire un ruolo di primaria importanza, dal momento che il caffè decaffeinato non sortisce lo stesso effetto.
Dall’incrocio dei dati è emerso che, rispetto alle donne che bevono una tazzina o meno a settimana, le signore che consumano 2-3 tazzine di caffè al giorno hanno un 15% di rischio in meno di sviluppare la depressione, mentre per le donne che bevono quattro o più tazzine al giorno si parla di un pericolo inferiore del 20%. Delle 50 mila donne esaminate, 2.600 hanno sviluppato la depressione nel corso dello studio: e, tra queste, le non bevitrici o le scarse bevitrici di caffè erano percentualmente maggiori rispetto alle amanti della bevanda nera.
Dallo studio è anche emerso che i bevitori assidui di caffè sono più propensi a fumare, bere alcol e sono meno frequentatori di gruppi ecclesiastici e di volontariato.
Ma allo stesso tempo corrono anche un rischio inferiore di essere sovrappeso e di sviluppare pressione alta e diabete.
( Fonte:   www.salute24sole24ore. com . )
Insomma, la depressione si combatte anche a tavola: non solo il caffè avrebbe un effetto antidepressivo ma anche il pesce. Da tempo è noto che il consumo regolare di pesce  ( 3 volte alla settimana) o in alternativa di olio di pesce ha un azione benefica sul tono dell’umore.